RASSEGNA STAMPA DEL 21 febbraio 2019 - ANCIP

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RASSEGNA STAMPA DEL

  21 febbraio 2019
DATA 21/2/2019 TESTATA        THE MEDI TELEGRAPH
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DP World torna a fare l’armatore e acquisisce P&O

Genova - DP World, terminalista con base a Dubai, ha acquisito la compagnia P&O Ferries e
nell’operazione ha anche comprato la sussidiaria logistica P&O Ferrymasters. Il prezzo
dell’operazione è pari a 421 milioni di dollari. Nella flotta della linea inglese ci sono attualmente 21
navi, impiegate nei Mari del Nord e nelle acque del Regno Unito. Si tratta di un ritorno, dopo che la
società degli Emirati era stata costretta alla cessione di porti e flotta di P&O nel 2006
dall’amministrazione Usa.

Brexit, per l’Europa il problema non sono i dazi: «Logistica a
rischio caos»

Genova - «Il problema della Brexit non riguarda i dazi ma la logistica. L’assenza di un’unione
doganale tra il Regno Unito e l’Europa determinerebbe il blocco totale: basti pensare che se si
dovesse controllare tutta la merce in entrata dall’Ue - più di 10 mila camion in transito ogni giorno
dal porto di Dover, 1 ogni 7 secondi - si creerebbe una coda da 150 miglia». Lo ha detto Paolo De
Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, oggi a
L’Informatore Agrario con gli imprenditori dell’agroalimentare del Triveneto. «Io credo che alla
fine il Regno Unito farà mezzo passo indietro, se non un passo indietro intero, e accetterà una forma
di mercato unico, una custom union che eviterà l’imposizione di frontiere fisiche tra Uk e Ue».

Nuovo servizio per semitrailer tra Anversa e Barcellona
Genova - Hupac ha lanciato un nuovo servizio di trasporto di semitrailer tra il Belgio e la Spagna.
L’obiettivo è raggiungere Barcellona e il periodo di test condotto insieme agli spagnoli di Renfe e ai
francesi di Sncf, ha dato esito positivo e da questo mese parte il servizio che trasporterà i
seimitrailer con codice P386 sui vagoni speciali. Lo shuttle parte da Anversa e arriva a Barcellona
Morrot.

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DATA 21/2/2019 TESTATA        THE MEDI TELEGRAPH
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Trasportounito attacca Rixi: «Convocazione in fiera è irrituale»


Genova - «Gentile Viceministro Rixi, ho appena ricevuto una formale convocazione delle
associazioni dell’autotrasporto in un certo padiglione n.6, nel corso di una, sebbene importante,
fiera dell’autotrasporto. Questo modo, irrituale, di convocare le associazioni dove è più conveniente
o dove Le fa più comodo appare a dire poco politicamente originale sia per ragioni di contesto sia
per le motivazioni, tanto serie quanto urgenti, da parte della categoria dell’autotrasporto, che si
dovrebbero affrontare in un cooperante clima istituzionale e comunque lontano da interferenze
fieristiche». Comincia così la lettera a firma di Maurizio Longo, leader di Trasportounito,
indirizzata al viceministro ligure Edoardo Rixi.

«Rimane il sospetto che la convocazione del padiglione n. 6 sia un modo conciliante per rinviare
ulteriormente un confronto serio in cui si deve affrontare la gravissima crisi del settore che, sia
chiaro, non si risolve e non si risolverà con l’assegnazione di maggiori o minori risorse economiche,
sulle quali Lei si sta notevolmente prodigando ne attribuendo funzioni demiurgiche a singole
associazioni. Le risposte che chiede l’autotrasporto sono di natura normativa, strutturale e
funzionale. Risposte vitali che il Suo dicastero non ha ancora, neanche lontanamente, messo a fuoco
o, quantomeno, avvertito come esigenza. Trasportounito quindi ritiene che la gravità della crisi in
atto richieda formalmente e sostanzialmente sedi istituzionali per un confronto che male si
attanaglia con gli stand di una fiera. E per questi motivi Trasportounito non sarà presente».

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DATA 21/2/2019 TESTATA        THE MEDI TELEGRAPH
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Culmv, entro marzo parte il piano di risanamento
Genova - Per l’avvio del piano di risanamento della Culmv , i camalli del porto di Genova, è
arrivato l’ultimo passaggio: l’ultima verifica da parte dell’Autorità di sistema portuale del Mar
ligure occidentale (Genova e Savona) per arrivare entro marzo al via libera finale che sancirà la
trasformazione della Compagnia con la possibilità di ottenere fondi per formazione, pensioni
anticipate, ricollocazioni degli inabili e temporaneo sostegno finanziario su eventuali difficoltà di
bilancio. La riunione di questa mattina a Palazzo San Giorgio fra i vertici dell’Authority, una
delegazione della Compagnia Unica e i sindacati ha fissato un nuovo incontro a inizio marzo per
l’aggiornamento finale, e intanto ha riaperto la discussione sul piano dell’organico del porto di
Genova, che fissa le previsioni sul fabbisogno di manodopera dello scalo per il 2019, con una
riunione da convocare «a breve anche con i terminalisti» scrive l’Authority in una nota.

Tria: «Sardegna zona franca? Non si può»

Genova - «Un’ipotetica estensione della zona franca doganale in tutta la Sardegna non avrebbe una
base giuridica» e «sotto il profilo applicativo renderebbe impossibile assicurare un controllo
doganale da parte dell’Autorità adeguato alla normativa europea» che richiede «una stretta vigilanza
sull’ingresso di persone, merci e mezzi di trasporto». Lo ha detto il ministro dell’Economia,
Giovanni Tria, nel corso del question time alla Camera

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DATA 21/2/2019 TESTATA        MESSAGGERO MARITTIMO
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Crisi Gioia Tauro: le reazioni dopo l’incontro al Mit

OMA – Dopo l’incontro di ieri al Mit per discutere della situazione dei lavoratori portuali di Gioia
Tauro, Uiltrasporti dichiara di apprezzare che “da parte del Governo il porto sia collocato tra le
questioni di carattere nazionale, così come l’intervento di difesa e tutela di questa infrastruttura
strategica per la Calabria e per l’Italia, ma la situazione resta fluida e la nostra allerta è massima per
la garanzia occupazionale di tutti i lavoratori e per il futuro del porto. Non permetteremo che il
porto di Gioia Tauro vada in rovina”.

Uiltrasporto si riserva però di verificare quanto avanzato dal ministro Toninelli e quanto verrà
realmente messo in campo e fatto concretamente. “Dobbiamo vagliare -continuano- se le cose dette
oggi corrisponderanno al vero, visto che negli anni passati abbiamo più volte ricevuto rassicurazioni
e raccolto intenzioni mai realizzate”.

“Il ministro Toninelli ci ha chiesto due mesi di pace sociale, a fronte di un impegno di investimento
da parte di Msc, che dovrebbe portare ad una movimentazione in due anni di 4,5 milioni di
teu/contenitori ed anche un’ipotesi di eventuale revoca della concessione, se Contship, anche oggi
assente, non farà la sua parte”.

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DATA 21/2/2019 TESTATA        MESSAGGERO MARITTIMO
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Il ricorso di Sdt contro AdSp Livorno

LIVORNO – “….. ad un primo sommario esame, il ricorso (il 167/2019 presentato da Sdt contro
l’AdSp di Livorno, nei confronti di Ltm ndr) appare assistito da sufficiente “fumus boni juris”… ”.

La formuletta di tre parole vergate un paio di giorni fa dai giudici amministrativi di Firenze
nell’essenziale quanto pregnante linguaggio del diritto romano, dovrebbe, almeno per il momento,
avere rasserenato il sonno dei responsabili di Sintermar darsena Toscana srl (Sdt).

Il legma in questione appare incastonato fra una sfilza di visto…, visto…. rilevato…., elencati a
presupposto del provvedimento cautelare n 127/2019 che i magistrati del Tar hanno pubblicato ieri
in tempi sorprendentemente rapidi rispetto alla data di presentazione del ricorso 167/19.
Come ha chiosato qualche attento cronista, l’ordinanza sembrerebbe accendere il disco verde alla
Sdt (Grimaldi–Neri) verso l’occupazione di uno spazio di 40 mila mq sulla sponda Ovest della
darsena Toscana dopo che la società si era vista rifiutare dall’AdSp un’istanza per ottenere la
proroga del termine di scadenza (8/2/19) dell’atto di sottomissione n. 168/2018.

“….. la sussistenza dei presupposti per l’anticipata occupazione ai sensi dell’articolo 38 del Codice
della Navigazione – spiegano i giudici – è (rectius era) stata già positivamente valutata
dall’Amministrazione nel provvedimento n 195 del 2018, con previsione, ivi, del “possibile
prolungamento”.
Il testo dell’ordinanza del Tar prosegue, poi evidenziando che l’anticipata occupazione, negata
dall’Amministrazione del porto, trovava e trova la propria ragion d’essere nell’attesa della
conclusione del procedimento di evidenza pubblica che, come non a caso evidenziano i giudici, si
sarebbe protratta oltre misura “per ragioni non dipendenti dalla volontà di parte del ricorrente”, cioè
della stessa Sdt.

Se è vero che il linguaggio giuridico tende spesso a risultare formalmente criptico, è altrettanto vero
che, comunque, a ben guardare, “trarne gli auspicj” non è sempre impossibile e, per l’esperienza
che abbiamo maturato in materia, fermo restando che tot capita tot sententiae, ci sembra di poter
comprendere con attendibile chiarezza come andrà a finire.

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DATA 21/2/2019 TESTATA        INFORMARE
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Lo scorso anno il traffico delle merci nei porti tunisini è aumentato del +7%

Sono state movimentate 30,7 milioni di tonnellate di carichi

Nel 2018 i porti della Tunisia hanno movimentato 30,7 milioni di tonnellate di merci, con un
incremento del +7% rispetto a 28,6 milioni di tonnellate nell'anno precedente (quando era stata
registrata una diminuzione del -2% sul 2016). Lo scorso anno il traffico di importazione è
ammontato a circa 18,6 milioni di tonnellate (+2%) e quello di esportazione a 12,1milioni di
tonnellate (+22%).

DP World compra la compagnia di navigazione P&O Ferries

Acquisita anche l'affiliata logistica P&O Ferrymasters

Il gruppo terminalista DP World di Dubai ha comprato la compagnia di navigazione britannica
P&O Ferries e l'affiliata logistica P&O Ferrymasters acquisendo la holding che controlla le due
società per 322 milioni di sterline (421 milioni di dollari).

P&O Ferries ha una flotta di 21 traghetti impiegati principalmente nel Mare del Nord e nel Mare
d'Irlanda in collegamenti che connettono 11 porti di Regno Unito, Irlanda, Francia, Belgio e
Olanda. Le navi della compagnia movimentano oltre 2,5 milioni di unità ro-ro all'anno.
Nell'esercizio 2017 P&O Ferries ha registrato ricavi pari a 1,1 miliardi di sterline (1,4 miliardi di
dollari) e un EBITDA di 100 milioni di sterline (131 milioni di dollari).

Secondo le previsioni, l'acquisizione sarà portata a termine entro la prima metà di quest'anno.

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DATA 21/2/2019 TESTATA        INFORMARE
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CSA 2020 critica duramente la Commissione UE per aver inviato all'IMO una proposta che
porrebbe restrizioni all'uso degli scrubber per abbattere le emissioni inquinanti delle navi

Adams: l'iniziativa sta inutilmente creando preoccupazioni senza fondamento in un momento in cui
nell'industria marittima esistono già problemi reali circa i combustibili conformi

La Clean Shipping Alliance 2020 (CSA 2020) ha manifestato estrema preoccupazione per una
proposta presentata dalla Commissione Europea con cui si esorta l'International Maritime
Organization (IMO) a modificare le proprie linee guida sui sistemi di pulizia dei gas di scarico (i
cosiddetti scrubber). CSA 2020 è un'organizzazione costituita lo scorso settembre da compagnie
armatoriali ed altre imprese che operano nel settore del trasporto marittimo e in quello crocieristico
il cui primario scopo è proprio quello di fornire informazioni e dati per informare le istituzioni
nazionali e internazionali, le organizzazioni non governative, i vari settori dell'economia e
dell'industria e il pubblico sulle performance ambientali e i benefici derivanti dall'installazione sulle
navi di sistemi di pulizia dei gas di scarico al fine di ridurre le emissioni inquinanti del trasporto
marittimo.

La CSA 2020 ha spiegato che la proposta della Commissione UE, che è stata sottoposta all'IMO lo
scorso 8 febbraio, sollecita una «valutazione e armonizzazione» dello scarico degli scrubber in tutti
i porti mondiali, proposta che sarà posta all'esame della 74esima sessione del Comitato per la
protezione dell'ambiente marino (MEPC 74) dell'IMO che si terrà il prossimo maggio a Londra.

«Questa proposta - ha denunciato il direttore esecutivo di CSA 2020, Ian Adams - rappresenta un
tentativo della Commissione Europea di premere per porre restrizioni agli scrubber, sistemi che
sono accettati a livello mondiale dall'IMO, dall'UE e da altre istituzioni quali sistemi utili a
migliorare la qualità delle emissioni nelle zone controllate».

Secondo la CSA 2020, la Commissione Europea avrebbe volutamente evitato di richiedere pareri a
parti interessate prima di presentare questa proposta: «a due settimane dalla definizione di una
bozza della proposta - ha affermato Adams - la Commissione ha sottoposto la proposta all'esame di
un gruppo di lavoro riunitosi un solo giorno e quindi l'ha trasmessa all'IMO. Chiaramente ciò è stato
programmato al fine di evitare una discussione e una valutazione aperta che una proposta con un
impatto di così vasta portata richiederebbe. In mancanza di dati credibili che giustifichino un così
notevole allontanamento dalle attuali norme - ha sostenuto Adams - principalmente la proposta si
basa piuttosto su speculazioni».

«Gli associati della CSA 2020, che rappresentano oltre 30 primarie aziende leader nel settore del
trasporto marittimo commerciale e passeggeri - ha proseguito Adams - investono da anni per
preparare per tempo le loro navi a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni in
conformità con le vigenti norme dell'IMO e dell'UE, che approvano l'uso di scrubber a ciclo aperto
e a ciclo chiuso in tutte le acque. Vedere la Commissione compiere questo passo a pochi mesi
dall'entrata in vigore delle norme globali sulle emissioni - ha sottolineato Adams - rappresenta più
che una delusione».

«L'iniziativa della Commissione Europea - ha rimarcato ancora Adams - sta inutilmente creando
preoccupazioni senza fondamento in un momento in cui nell'industria marittima esistono già
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problemi reali sulla futura disponibilità, idoneità e costo dei combustibili e sugli effetti che ciò avrà
sugli scambi commerciali mondiali e sullo shipping. Inoltre potrebbero esserci implicazioni dal
punto di vista della sicurezza nel caso in cui le navi dovessero cambiare combustibile in aree marine
ad elevato traffico prossime ai porti».

«Sono certo - ha sostenuto ancora Adams - che Bruxelles sia assolutamente consapevole del fatto
che gli attuali dati scientifici dimostrano un significativo miglioramento delle emissioni con l'uso
degli scrubber, senza alcun probabile impatto sull'ambiente marino. Tuttavia sembra che la proposta
sottoposta all'IMO sia stata preparata più con la fretta che con scrupolosità». Il direttore esecutivo
della CSA 2020 ha concluso rincarato la dose, sostenendo che «la proposta della Commissione
Europea non identifica alcuna prova scientifica circa potenziali rischi, ma si perde in ipotesi e
speculazioni su possibili livelli di contaminanti e su supposti potenziali rischi».

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DATA 21/2/2019 TESTATA        SHIP 2 SHORE
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Cosco, CMA CGM ed Evergreen uniscono le forze in Adriatico

Cosco, CMA CGM ed Evergreen - tre dei quattro liner che compongono la Ocean Alliance (il
quarto è OOCL) - riorganizzeranno a breve la loro offerta tra Mediterraneo orientale e Adriatico
aggregando due servizi.

Nello specifico, a essere interessati dalla revisione saranno l’ADL (Adriatic Levant Service)
effettuato dalla compagnia taiwanese, e l’Adrimed/AGX (Adriatic Greece Egypt), che già oggi
viene svolto in partnership da CMA CGM e Cosco. A partire dalla fine di febbraio i due servizi si
fonderanno, dando vita a un unico collegamento che osserverà la rotazione: Pireo, Trieste, Venezia,
Ravenna, Ancona, Koper, Pireo, Limassol, Alexandria, Beirut, Izmir, Pireo.

Sulla linea saranno impiegate quattro navi con capacità nominale di 2.500 TEUs, delle quali due
fornite da Evergreen, una da Cosco Shipping Lines e la quarta da CMA CGM.

Riguardo questi ultimi due operatori, va notato che la loro collaborazione sulla rotta risale allo
scorso settembre, quando la compagnia cinese si era aggregata al servizio, già attivo, del liner
francese con l’aggiunta di una nave (con capacità di 1.300 TEUs, come le altre due con cui da quel
momento è stato operato il collegamento).

Per i due partner il nuovo collegamento introduce alcune novità sul fonte dei porti scalati: rispetto
alla precedente versione dell’Adrimed/AGX viene infatti aggiunta una toccata a Trieste, mentre lo
stop a İskenderun viene sostituito con uno al Pireo.

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DATA 21/2/2019 TESTATA        SHIP 2 SHORE
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La Serenissima sale in carrozza (austriaca) verso la Germania
Non smette di crescere il ‘risiko’ internazionale (di grande impatto mediatico, oltre che funzionale)
ordito da Pino Musolino. Il giovane e dinamico presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del
Mare Adriatico Settentrionale, dopo quello col grande hub marittimo del Pireo in Grecia,
controllato da interessi cinesi, ha siglato un altro accordo con una potenza, nel suo ambito
‘trimodale’, quale lo scalo interno di Duisburg in Germania.

Il nuovo servizio di trasporto ferroviario TransFER per incrementare la ‘cura del ferro’ nella
Serenissima e renderla punto di partenza delle merci in transito via Tarvisio, con collegamenti
sull’asse scandinavo-mediterraneo, è stato presentato da Musolino durante un’affollata conferenza
stampa al Terminal delle Autostrade del Mare di Fusina Venice Ro-Port Mos, alla presenza
dell’Assessore comunale alla Coesione Sociale e allo Sviluppo Economico Simone Venturini, del
consigliere delegato al lavoro Paolino D’Anna e del comandante della Capitaneria di Porto di
Venezia Stefano Meconi: ma soprattutto dei players che terranno vivo il collegamento, ovvero Rail
Cargo Group (Gruppo OBB), il trazionista austriaco gestore del servizio, ed i ‘caricatori’ della
merce, gli operatori globali Grimaldi Lines e l’olandese SamSkip.

Da marzo il collegamento su rotaia unirà Venezia all’interporto di Duisburg con frequenza 2-3 volte
alla settimana e transit time di 29 ore, permettendo di spedire trailer, container e casse mobili in
Nord Europa, nei paesi Baltici, in Russia e verso l’Asia (e viceversa, ovviamente).

“Oggi compiamo un ulteriore passo avanti nella connettività del nostro porto con il resto del mondo
e il resto dell’Europa. Lavoriamo per completare ed aumentare l’offerta, non a caso stiamo
collaborando anche con gli interporti di Verona e Padova, nell’ottica dell’intermodalità. Con questo
nuovo collegamento diventiamo riferimento per la Germania del Sud, vista la possibilità di essere
collegati in poco più di un giorno col maggiore interporto continentale, e ciò permette di creare
valore aggiunto rispetto alla merce in transito, dunque cogliendo il vero compito che hanno i porti”
ha affermato Musolino.

“Siamo grati agli operatori che hanno scelto di investire nella nostra città e nel nostro porto, il
nuovo servizio di trasporto su rotaia è la miglior risposta alle scelte di questa Amministrazione. Il
Comune rivendica l’importanza di Venezia e del suo porto nello scenario nazionale e internazionale
dal punto di vista economico e commerciale. Comune, Regione e AdSP devono collaborare
costantemente per sbloccare i nodi infrastrutturali e politici che ostacolano lo sviluppo portuale” ha
chiosato Venturini. “Le infrastrutture fanno bene al Paese, il loro sviluppo va di pari passo con la
capacità di attrarre investimenti. Spesso si parla di Venezia come porto passeggeri, ma in realtà
siamo uno dei principali scali commerciali d’Italia e porta di accesso al centro e nord Europa”.

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DATA 21/2/2019 TESTATA        CIVOLINE
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Agroalimentare: siglata a Roma alleanza tra Car e Mercabarna di
Barcellona
ROMA - È stato siglato questa mattina,presso la Camera di Commercio di Roma in piazza de Burro'
147, un memorandum d'intesa tra il Centro Agroalimentare di Roma (Car) e il Centro
Agroalimentare di Barcellona (Mercabarna). A riportarlo l'agenzia di stampa Nova. Mercabarna e il
Car, i principali mercati agroalimentari dei rispettivi Paesi, collaborano da anni condividendo
obiettivi, sfide ed impegni. Attraverso un'intesa che si e' andata corroborando nel corso del tempo,i
due Mercati hanno identificato opportunita' comuni per facilitare le operazioni commerciali tra i
loro operatori e l'utilizzo degli stessi mezzi logistici, sia terrestri che marittimi, in particolare questi
ultimi grazie alle linee marittime che operano tra le due citta'. In tale contesto, molto importante sul
nostro territorio sara' la collaborazione anche con l'Autorita' Portuale di Civitavecchia. I due
Mercati hanno quindi maturato la decisione di istituire un Protocollo per facilitare l'importazione e
l'esportazione dei prodotti, specie quelli agricoli, la cooperazione e l'assistenza reciproca alla
scoperta di tecnologie all'avanguardia utili agli scambi commerciali, cosi' da generare opportunita'
per gli operatori all'ingrosso nei rispettivi mercati, generare opportunita' di business e dotarle delle
migliori condizioni per promuovere la loro competitivita'. Car e Mercabarna intendono inoltre
sviluppare la propria cooperazione anche per quanto riguarda l'impegno sociale, dedicandosi a
svolgere le proprie attivita' nel rispetto dell'ambiente, a ridurre gli sprechi alimentari, a fare
attenzione ai gruppi svantaggiati e a generare canali di distribuzione per produttori e organizzazioni
di produttori locali. Ciascuna parte, inoltre, si impegnera' a promuovere missioni commerciali che
coinvolgeranno i propri grossisti e anche a condividere dati e informazioni sugli operatori che
operano in entrambi i Mercati, cosi' da migliorare gli scambi tra le due realta' e ridurre i rischi
commerciali. Erano presenti il direttore Generale del Car Fabio Massimo Pallottini, il presidente del
Car Valter Giammaria, il direttore generale di Mercabarna Josep Tejedo Ferna'ndez, l'assessore allo
Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale Carlo Cafarotti, il Segretario Generale
della Camera di Commercio di Roma Pietro Abate ed il Presidente dell'Autorita' Portuale di
Civitavecchia Francesco Maria di Majo.
“Il Protocollo firmato questa mattina dai due maggiori mercati agroalimentari italiano e spagnolo –
dichiara il presidente dell’AdSP Francesco Maria di Majo - rafforzerà ulteriormente il corridoio
intermodale tra il porto di Civitavecchia e il porto spagnolo. L’accordo di oggi va nella direzione
già tracciata con la firma del Protocollo d’Intesa tra il CAR e l’AdSP dei Porti di Roma e del Lazio
dello scorso maggio -continua di Majo - volta ad attribuire al porto di Civitavecchia il ruolo di
sbocco naturale delle merci che via mare, in ingresso e in uscita, transitano per il CAR. Come
AdSP continueremo sulla strada intrapresa qualche anno fa e, in tale ottica, auspico di poter
sottoscrivere, in occasione della mia prossima visita a Barcellona prevista in aprile, un accordo di
collaborazione tra l’ Autorità portuale di Civitavecchia e quella di Barcellona insieme alla quale,
circa un anno fa, abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Commissione europea per integrare le
catene logistiche dei due scali nell’ambito delle Autostrade del Mare. Proprio in virtù di tale
progetto, le due Autorità Portuali saranno, a breve, ulteriormente ravvicinate dalla realizzazione del
pontile II della nuova darsena traghetti”, spiega il numero uno di Molo Vespucci. “E’, infatti, in
corso di aggiudicazione il relativo bando di gara della predetta importante opera infrastrutturale (di
quasi 8 milioni di euro), finanziata dalla BEI e dal contributo a fondo perduto della Commissione
Europea”. “Auspico, quindi, - conclude di Majo - che i contenuti del Protocollo sottoscritto questa
mattina dai due centri agroalimentari, italiano e spagnolo, possano essere recepiti in un imminente
Protocollo d’Intesa tra l’Autorità portuale di Civitavecchia e quella di Barcellona”.

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