Alla Fondazione Braglia da Werefkin a Mirò e da Warhol a Paladino - NOVEMBRE - DICEMBRE 2021 - Ticino Magazine
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TM 2021 Novembre copertina_053862d6 Masco TM 06-06 Co 23.10.21 11:36 Pagina 1 Alla Fondazione Braglia da Werefkin a Mirò e da Warhol a Paladino NOVEMBRE - DICEMBRE 2021
TM 2021 Novembre copertina_053862d6 Masco TM 06-06 Co 23.10.21 11:37 Pagina 2 Gialdi Vini SA | Via Vignoo 3 - 6850 Mendrisio | Tel. +41 91 640 30 30
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 1 NOVEMBRE - DICEMBRE 2021 - Anno 39° - Nr. 5 Rivista del tempo libero Redazione: TM - Masco Consult SA, 6955 Capriasca-Cagiallo Tel 091 923 28 77 - Mobile 079 620 51 91 ticino-magazine@ticino.com - www.ticino-magazine.ch Editore: Masco Consult SA - Grafica e impaginazione: Mascografica LUGANO DA WEREFKIN A MIRÓ E DA WARHOL A PALADINO P ersonnages, da Werefkin a Miró e da Warhol a Paladino. Opere dalla Collezione Braglia” è il ti- tolo della nuova mostra promossa dal- la Fondazione Gabriele e Anna Braglia e aperta al pubblico fino al 18 dicem- bre negli spazi di Riva Antonio Caccia 6A a Lugano. L’esposizione raggruppa sotto il titolo Personnages quasi un centinaio di opere di cinquanta artisti. Reinterpreta un nucleo di opere in cui è centrale la rappresentazione dell’es- sere umano: dalla sua figurazione alla sua dimensione esistenziale, ossia in qualità di individuo che si confronta con la sua storia, con l’ambiente circo- stante e con l’altro. A tale proposito le 96 opere selezionate (dipinti, disegni e sculture) sono state suddivise in nove ambiti tematici: lo studio della figura, il nudo, la figura femminile, la coppia, la maternità e l’infanzia, il divertisse- ment, il lavoro, la ricerca del sé e la morte. I vari approcci artistici di pitto- in copertina: Mario Sironi “Figura seduta”, circa 1950 tempera grassa su carta intelata Emil Nolde, “Bärtiger Mann und Frau” cm 37 x 30. 1931-35, acquerello su carta giapponese, cm 31 x 24,5 –1–
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 2 ARTE “PERSONNAGES” ALLA FONDAZIONE BRAGLIA Joan Miró Sans titre (Personnages), 1947 inchiostro di china acquerello, pastello e matita su carta cm 58,7 x 73,4. miglia; un approfondimento sui temi e le iconografie nella Collezione a cura di Elena Pontiggia, professore all’Ac- cademia di Brera di Milano; mentre Graziano Martignoni, psichiatra e professore con il saggio “Mappe d’i- dentità” fornisce una lettura filosofi- co-esistenziale del percorso espositivo. ri, disegnatori e scultori presenti in no riprodotte le immagini delle opere L’esposizione rimane allestita negli mostra vanno ben oltre l’idea dell’arte esposte. Edita in italiano ed inglese, la spazi della Fondazione (in Riva Caccia del XIX e dell’inizio del XX secolo di pubblicazione si compone di quattro 6°, Lugano, nelle vicinanze del LAC) creare un ritratto reale di una determi- contributi inediti: una visione di Ga- fino al 18 dicembre; si può visitare nata persona. Essi sono, piuttosto, in- briele Braglia sulle origini del coinvol- (ingresso adulti CHF 10) nei giorni di teressati a catturarne, nelle loro varie gimento nell’affascinante ed emozio- giovedì, venerdì, sabato nell’orario sfaccettature, tratti caratteriali e qua- nate mondo dell’arte da parte della fa- 10.00 - 12.45 e 14.00 - 18.30. lità individuali. La gamma offerta dal- la Collezione Braglia è pressoché infi- nita e interessa un ampio periodo arti- stico con opere che abbracciano più di un secolo di storia dell’arte. In occasione della mostra “Person- nages, da Werefkin a Miró e da Warhol a Paladino. Opere dalla Colle- zione Braglia”, la Fondazione pubblica un volume di 104 pagine nel quale so- Erich Heckel “Fördeufer – Badende an der Förde” 1913 acquerello e matita su carta cm 40 x 50 –2–
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 3 CUGNASCO GERRA ARTE GIUSEPPE BOLZANI A CONFRONTO CON QUELLI DELLA SUA GENERAZIONE L a Fondazione Matasci per l’Ar- te vuol ricordare Giuseppe Bolzani, a cento anni dalla nascita, mettendo a confronto le sue opere con quelle di undici pittori della sua gene- razione, proseguendo così nel ricupero di artisti del passato sovente trascurati dalle pubbliche istituzioni, dimenti- cando che i Musei non sono fatti solo per i turisti, ma rappresentano la me- moria di un Paese e dovrebbero essere parte integrante dell’identità della co- munità, come le scuole, gli ospedali e tutti gli istituti di pubblica utilità. Nello spazio “il Deposito” della Fondazione a Cugnasco Gerra, a con- fronto con le opere di Giuseppe Bolza- ni ci sono quelle di Zoran Music (1909-2005), Ennio Morlotti (1910- 1992), Piero Giunni (1912-2000), Ubaldo Monico (1912-1983), Alfredo Chighine (1914-1974), Edmondo Do- brzanski (1914-1997), Claudio Baccalà Giuseppe (1923-2007), Sergio Emery (1928- 2003), Tino Repetto (1929-2017), Mas- Bolzani simo Cavalli (1930-2017), Piero Rug- “Disegno”. geri (1930-2009). Originario di Mendrisio, Giusep- pe Bolzani nasce a Bellinzona il 30 agosto 1921. Studia all’Accademia di Brera, allievo di Carpi, Carrà e Funi, diplomandosi nel 1947. Dopo un sog- giorno a Parigi nel 1949, è ospite per due anni dell’Istituto svizzero a Roma. Per circa un decennio si occupa anche della realizzazione di affreschi in edifi- ci pubblici, al Palazzo delle dogane di Chiasso (1949), nell’aula magna della Scuola superiore di commercio di Bel- linzona (1952), nella chiesa parroc- chiale di Quartino (1956) - distrutto - “Il Deposito” gli ampi spazi della Fondazione Matasci per l’Arte. –3–
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 4 ARTE GIUSEPPE BOLZANI ALLA FONDAZIONE MATASCI Giuseppe Bolzani, “Bosco solitario”. e nel Palazzo del Governo di Bellinzo- na (1957). Nel 1952 è invitato a parte- cipare al “Gruppo della Barca” -costi- tuitosi in occasione della decorazione delle cappelle della Via Crucis di Co- mologno (Valle Onsernone) - con Mario Marioni, Pietro Salati e Alberto Salvioni, con i quali si presenta in una serie di esposizioni nel Ticino e nella Svizzera interna. Nel 1960 ritorna a Parigi per un soggiorno di studio; poi riprende l’attività pubblica con il lavo- ro per l’Expo di Losanna del 1964, che si rinnoverà negli anni ’80 con l’affresco per il Liceo cantonale di Mendrisio (1984). Muore il 26 luglio 2002 a Mendrisio. La mostra presso “il Deposito” della Fondazione a Cugnasco Gerra (Via Riazzino 3, a 300 metri dalla stra- da cantonale, verso montagna) ri- marrà aperta fino al 30 gennaio; si può visitare tutte le domeniche dalle 14.00 alle 18.00; posteggio e entrata sono gratuiti. IL DEPOSITO - 1969 - 2019: I 50 ANNI DELLA GALLERIA MATASCI La cinquantennale, appassionante attività di Mario Matasci nel campo dell’Arte ha dato vita ad una Collezione di opere, alla quale nel 2009 è stata trovata una sede adeguata, denominata “Il Deposito“, che si trova a Cugna- sco-Gerra. Esso dispone anche di una biblioteca di volumi dedicati all’arte, liberamente consultabili. Nel mese di maggio 2010 è stata costituita la Fondazione Matasci per l’Arte, il cui scopo è di custodire, curare e rendere accessibile al pubblico la raccolta di opere d’Arte della Collezione Matasci. –4–
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 5 LOCARNO ARTE “EX VOTO” DI PIERRE CASÈ ESPONE ALLA FONDAZIONE GHISLA L a Fondazione Ghisla Art Col- lection di Locarno propone una personale di Pierre Casè. Di origi- ni valmaggesi e stato molto impegnato a favore della mediazione e della divul- gazione artistica ha ricoperto cariche di spicco nella realtà cantonale e na- zionale. Dall’inizio dal 2001 la sua at- tività e tutta rivolta alla produzione ar- tistica. Intitolata “Ex voto” e curata dal- l’artista stesso, questa esposizione riu- nisce più di 400 opere e si rifà in ma- niera ben profilata alla produzione de- gli ultimi anni. Si tratta di un percorso espositivo che si compone di quattor- dici serie di 30 opere ciascuna in stret- to dialogo tra di loro, attraverso le quali l’artista racconta, con la sua tipi- ca espressività materica, una usanza molto radicata nel nostro territorio fi- no ad un recente passato. Gli ex voto, opere pittoriche testimoni di una spic- cata espressione artistica popolare che no sapientemente rivisitati da Casè nuove correlazioni e dialoghi, dove la esprimevano la gratitudine verso le di- con occhio agnostico. resistenza alla cancellazione della me- vinità per uno scampato pericolo o il Ferro, fuoco, catrame, colori mi- moria operata dallo scorrere del tem- superamento di una difficoltà, vengo- nerali e filo di metallo sono gli ele- po, diventa un gesto di etica civile ra- menti che l’arti- dicato in un senso di profonda respon- sta mescola agli sabilità verso i posteri. oggetti tema di In occasione della mostra è stato ogni serie. Un realizzato un catalogo in italiano ed connubio che inglese con immagini di Roberto Pel- parla del territo- legrini dove, oltre al benvenuto di rio caro a Casè, Martine e Pierino Ghisla presidente e la Valle Maggia vice dell’omonima fondazione e alle che con le sue descrizioni di Pierre Casè, si trovano montagne, le sue tre saggi critici di Veronica Provenzale, pietre e i suoi Graziano Martignoni e Andrea a Mar- fiumi hanno da ca, una poesia di Angelo Casè e una sempre forgiato presentazione del video allegato al ca- la cifra e il lin- talogo in formato DVD. guaggio di que- La fondazione Ghisla accoglie i vi- sto eclettico arti- sitatori della mostra su Pierre Casè fi- sta nostrano. no al 9 gennaio, nei giorni da merco- Si tratta di ledì a domenica nell’orario 13.30 - una mostra com- 18.00; inclusa nel prezzo d’entrata (in- posta da un po- gresso pieno CHF 18) è disponibile tente gesto arti- una audioguida in italiano, tedesco, stico che crea inglese e francese. –5–
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 6 ©2021 OPI www.opiswiss.ch www.instagram.com/OPI_SWISS www.facebook.com/OPISWISS OPIPOSTDT2 –6–
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 7 MENDRISIO ARTE RETROSPETTIVA SU A.R. PENCK L’ARTE SVILUPPATASI NELLA EX DDR I l Museo d’arte di Mendrisio propone una retrospettiva dedi- cata al maestro tedesco A.R. Penck (1939-2017), certamente tra i più im- portanti artisti tedeschi della seconda metà del Novecento. Insieme ad altri pittori e compagni - Baselitz, Lüpertz, Polke, Richter, Immendorff e Kiefer - ha saputo esprimere le contraddizioni della Germania post-nazista e del con- flitto Est-Ovest mediante un linguag- gio originalissimo seppur concepito nelle forme espressive tradizionali, co- me pittura, disegno e scultura. La mo- stra di Mendrisio è comprensiva di ol- tre 40 dipinti di grande formato, 20 sculture in bronzo, cartone e feltro, ol- tre una cinquantina di opere su carta e libri d’artista -, opere che ripercorrono A.R. Penck, “Situation ganz ohne Schwarz” le principali tappe del suo percorso (Situazione del tutto priva di nero), 2001, acrilico su tela, cm 200 x 300. creativo. Nato a Dresda, Penck per decenni sta. Molto osteggiato, espose raramen- sce a partecipare a mostre in Svizzera, è stato attivo nella Germania dell’Est te nell’allora DDR. È soltanto dall’ini- Paesi Bassi e Canada, riscuotendo am- con opere di chiara ispirazione sociali- zio degli anni Settanta che Penck rie- pi consensi. Nel 1972 espone a “Do- cumenta 5” di Kassel chiamato da Ha- rald Szeemann; all’inizio degli anni Ottanta è tra i protagonisti delle rasse- gne “New Spirit in painting” (Londra) e “Zeitgeist” (Berlino). Nel 1980, quando, dopo l’ennesimo contrasto con le autorità, emigra all’Ovest, A.R. Penck è ormai considerato uno dei protagonisti della scena pittorica mondiale e ha già suscitato grande in- teresse a New York. Basquiat e Haring lo ammirano per la sua vigorosa pittu- ra monumentale, capace di delineare la complessità del mondo con la spon- A.R. Penck “How it works” (Come funziona) 1989, acrilico su tela cm 340 x 340. –7–
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 8 ARTE ESPRESSIONI DELLA EX DDR A MENDRISIO A.R. Penck “Ich 88” (Io 88) 1988 tecnica mista su cartone cm 200 x 150. nezza, e il suo primo gruppo plastico è costituito dai modelli realizzati con materiali poveri nell’ambito del pro- getto Standart; a metà degli anni Set- tanta realizza a colpi d’ascia sculture in legno. A partire dal 1984 si concentra sulla tecnica di fusione in bronzo, la- vorando a diversi formati fino a giun- gere alla dimensione monumentale, con un percorso analogo a quello già seguito in pittura. Una sua grande opera in bronzo è collocata nel chio- taneità e l’immediatezza di un graffiti- stilizzata, che lo porta a fama interna- stro del Museo. sta. zionale, Penck ha saputo trasformare il Con questo progetto il Museo Nel 1984 viene celebrato con una campo figurativo in un megafono at- d’arte di Mendrisio si pone l’obiettivo personale alla Biennale di Venezia; nel traverso il quale diffondere le proprie di presentare il percorso creativo di 1988 la Neue Nationalgalerie di Berli- convinzioni teoriche ed estetiche. La Penck - per la prima volta in ambito no lo consacra definitivamente con sua pittura monumentale si riallaccia culturale italofono - attraverso le sue una grande retrospettiva. Le fonda- sia al genere storico, specchio degli espressioni multiformi, cercando di menta della sua pittura monumentale eventi contemporanei, sia alla pittura fornire al pubblico gli strumenti per risalgono alla fine degli anni Sessanta, simbolica, a cui dà voce attraverso un poter comprendere la struttura com- con la nascita del progetto “Standart”. intero bestiario di figure totemiche o plessa e profonda di questo grande Come una sorta di monumentale ava- animali arcaici. Fino alla sua produ- protagonista delirate contemporanea. tar, Standart simboleggia l’autoco- zione della maturità, A.R. Penck perse- La mostra al Museo d’arte Men- scienza dell’artista, con cui Penck por- gue l’idea di un’immagine visionaria drisio (in Piazzetta dei Serviti 1) rima- ta avanti il suo progetto solitario, in li- capace di rappresentare in un’unica ne allestita fino al 13 febbraio; entrata nea con le idee del Bauhaus: la trasfor- prospettiva la coralità del mondo. intero CHF 12; si può visitare nei gior- mazione della società moderna secon- Penck figura inoltre tra i protagonisti ni da martedì nell’orario 10.00 – do criteri estetici. della scultura dell’ultimo trentennio. 12.00 / 14.00 – 17.00, sabato, dome- Grazie alla sua celeberrima figura Si occupa di scultura fin dalla giovi- nica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. –8–
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 9 LUGANO ARTE RENZO FERRARI ESPONE ALLA BIBLIOTECA SALITA DEI FRATI D opo l’esposizione presso la Galleria Job di Giubiasco chiusa pochi giorni fa, Renzo Ferrari si Renzo Ferrari “Notturno e Lei” è spostato alla Biblioteca Salita dei 2021 Frati di Lugano dove presenta la mo- stra “Tempo sospeso e Facezie opere olio su forex 2020-2021”. La quarantina di quadri cm 100 x 70. documentano un lavoro molto vario di moventi/temi, tecniche realizzative e supporti. Le opere sono recentissi- me, eseguite a partire dallo scorso an- no, e in parte sono ancora collegate al- la precedente mostra “Corona Diary”. Nell’esposizione sono contemplati "Omaggi a Egon Schiele", "Natura difficile" e "Facezie", come pure una campionatura particolare di agende Moleskine, accompagnata da una pubblicazione Moleskine2020Pande- mia. Questi taccuini documentano con disegni, note di lavoro e del vissu- to quotidiano e altri spunti, gli "sti- mol-incipit" - come li definisce l'arti- sta - che danno vita ai grandi formati della pittura, alle carte, ai teatrini. Con queste opere di più ampio respiro Ferrari invita a cogliere quanto l'ere- dità e il tramando di un dato alle stampe un catalogo che do- tempo storico, gli antichi cumenta le opere in mostra. maestri e la memoria ance- Renzo Ferrari è nato a Cadro nel strale del pittore possano 1939. Ha frequentato il liceo artistico misurarsi e confrontarsi con e l’Accademia di Brera a Milano dove il tempo presente, la pande- ha concluso gli studi con una tesi su mia, che, ancora minacciosa, James Ensor. La sua una prima mostra continua a tenerci in ostag- personale si è tenuta nel 1962 alla gio. Per l’occasione è stato Galleria delle Ore di Milano, con un significativo riscontro della critica che l’ha proiettato da subito tra i punti di riferimento di quella fertile epoca arti- stica. Vive e lavora a Cadro-Lugano. La mostra di opere di Renzo Fer- rari dal titolo “Tempo sospeso e Face- zie opere 2020-2021” nel Porticato della Biblioteca Salita dei Frati (via Sa- Renzo Ferrari lita dei Frati 4, Lugano) rimane allesti- “Solitudo memento”, 2021 ta fino al 20 novembre; si può libera- mente visitare nei giorni da mercoledì olio su tavola, cm 36 x 27. a sabato nell’orario 14-18. –9–
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 10 — Un Mondo — di Vino Grandi classici e piccoli tesori: Scoprite «tutta l’Italia» nella nostra Vinoteca. Vinoteca Bindella Via al Molino 41, Scairolo 6926 Montagnola Lu – Ve 07.30 – 12.00 13.30 – 17.00 +41 91 994 15 41 info@bindellavini.ch LA CORNICE SA ser vizio cornici vostr o dorature articoli di belle arti 970 al via A. Giacometti 1 dal 1 6900 Lugano tel e fax 091 923 15 83 lacornicelugano@bluewin.ch www.lacornice.ch LA CORNICE visitate la nostra spazio espositivo galleria d’arte – 10 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 11 PORZA ARTE A VILLA PIA LE SCULTURE DI VERONICA BRANCA -MASA U n nucleo di una quindicina di sculture di marmo e alcu- ne ardesie, accompagnate da una tren- tina di opere su carta e lavori calcogra- fici Veronica Branca-Masa sono in esposizione negli spazi del Museo Villa Pia a Porza. Si tratta di sculture recenti e inedite, accostate a una produzione più intima su carta realizzata a Ranzo nel Gambarogno, suo paese d’origine. Veronica Branca-Masa è nata nel 1953 a Locarno, dove nel 1973 si è di- plomata alla Scuola Magistrale Canto- nale. Spinta dalla passione per l’arte, si sposta a Firenze per frequentare l’Ac- cademia di Belle Arti, dove nel 1977 consegue il diploma di pittura. La sua prima esperienza post-accademica la porta in America del Sud, dove sog- Veronica Branca-Masa, “Serie piccole architetture 01” giorna per tre anni. Appena rientrata 2019, marmo, cm 23 x 45,5 x 16. in Ticino si avvicina alla scultura, la- vorando inizialmente il legno e la pie- le cave di marmo, acquista un terreno stre personali e collettive in Svizzera e tra. da autodidatta. Nel 1987 si reca e crea lo Studio Artemisia, un luogo di all’estero. per la prima volta a Carrara, dove in vita e lavoro per la scultrice, ma anche La nostra di opere di Veronica sei mesi di lavoro porta a termine la di incontro e confronto con gli artisti Branca-Masa, dal titolo “Frammento sua prima opera monumentale. Da al- presenti sul territorio. Dal 1986 con la infinito” rimane allestita al Museo Vil- lora alterna soggiorni invernali a Ran- prima mostra alla Galleria d’arte Ca’ la Pia (in via Cantonale 24 a Porza) fi- zo, nella sua casa-studio, con periodi dal Portic di Locarno si apre la sua at- no al 10 aprile prossimo; si può libera- di attività a Torano. Nel 1995, in un tività espositiva che con regolarità mente visitare nei giorni di martedì punto isolato al crocevia di accesso per continua ancora oggi alternando mo- nell’orario 10-18 e domenica 14-18. UN PERCORSO DI SCULTURE SUL MONTE TAMARO S ul Monte Tamaro svettano una dozzina di sculture dell’artista piemontese Riccardo Cordero. Sono opere di grandi dimensioni realizzate in ferro e acciaio, composte da ele- menti geometrici, il cerchio e la retta, che vanno a comporre intriganti for- me geometriche. Le opere resteranno sul posto fino al termine della stagione estiva 2022. – 11 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 12 MAGLIASO ARTE LILLY POLANA, VENT’ANNI DI QUADRI DIPINTI CON I FRANCOBOLLI L a particolarità di Lilly Polana consiste nel fatto che dipinge con francobolli, che dispone con asso- luta perizia. Francobolli svizzeri e di tutto il mondo, grandi e piccoli, nuovi e vecchi, scelti secondo le necessità espressive in base al colore ma anche al motivo, dimensioni, filigrana, scrittu- ra. Ha iniziato con questa tecnica vent’anni fa, dopo un periodo dedica- to alla pittura ad olio, e da allora ha te- nuto mostre un po’ ovunque riscuo- tendo interesse. Per sottolineare l’an- niversario torna ora con una nuova esposizione alla Residenza Rivabella di Magliaso. Da domenica 7 novembre presenta i suoi particolari dipinti con na, di mari ed oceani e dedicarsi anche La mostra di Lilly Polana dal tito- francobolli realizzati nell’ultimo anno. alla vegetazione, in particolare fiori. lo “In volo nei colori. I miei primi Il titolo, “In volo nei colori” riassume Lilly Polana è nata a Berna da una vent’anni di vita artistica” presenta le qualità dei suoi quadri, che propone dinastia di artisti di origine ungherese. opere eseguite con la tecnica del colla- esattamente da vent’anni. Dai vent’anni si sposta in Italia e in ges con francobolli. Si tiene presso gli I suoi sono dei particolari quadri Inghilterra, per poi scegliere il Ticino ampi spazi comuni della Residenza Ri- colorati e luminosi. Raffigurano ani- come dimora fissa. Nel 1969 sposa vabella a Magliaso (in via Ressiga 17) mali, soprattutto cani e gatti, per poi Edoardo Polana e si stabilisce a Casla- fino al 20 febbraio; l’entrata è libera. ritrarre quelli delle foreste, della sava- no; ora vive e lavora a Montagnola. – 12 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 13 LUGANO ARTE ALLA GALLERIA MARCONI2 I PAESAGGI AMBROGIO PREDA L a galleria Marconi2 di Lugano propone un’esposizione di opere di Ambrogio Preda. Si tratta di una quindicina di opere di medio for- mato eseguite ad olio su tela. Ecco uno stralcio della presentazione del- l’artista da parte del critico dell’arte e studioso Polo Blendinger: «Ambrogio Preda (Milano 1839-1906 Davesco) sul finire del XIX secolo assurse a Lu- gano a quel ruolo che tradizionalmen- te era stato nelle città italiane del Grand Tour, quello dei vedutisti, svol- gendo una conduzione stilistica che era in linea col naturalismo del tardo romanticismo ottocentesco. Un ap- proccio al paesaggio naturale che resta sì in primo piano, ma che ormai è svuotato delle enfasi emozionali del primo Romanticismo, una descrizione dei luoghi calata in un contesto paesi- Ambrogio Preda, “Passeggiata al lago”, olio su tela, cm 45 x 35. stico pacato e armonioso. Egli svolse questo suo ruolo dalla sua città con numerose vedute generali si verso la città. Incluse tra questi suoi matosi all’Accademia di Brera, benché prese dai suoi dintorni, in particolare motivi anche paesaggi più distanti, milanese fu sempre legato al nostro da Cureggia, sopra Davesco, ma anche quelli di Locarno con la Madonna del cantone essendo sua madre Maddale- dal lago, da Paradiso, dalla Collina Sasso messa in evidenza, della pianura na Trezzini di Astano, sorella del pitto- d’Oro e dalle parti di Canobbio, com- di Magadino col suo mercato contadi- re Angelo, a sua volta cognato di Do- pletando poi la sua proposta artistica e no e, oltre frontiera, in particolare del menico Induno, pittore d’eccellenza descrittiva della regione con vedute golfo Borromeo con le sue isole inca- con suo fratello di soggetti risorgimen- dei borghi che s’affacciano sulla baia stonate. tali. Alle campagne del Risorgimento di Lugano, ma anche volgendosi da es- La sua fu una vita semplice. For- partecipò egli stesso con lo zio, volon- tario dei Cacciatori delle Alpi, appro- dando poco dopo la proclamazione del Regno d’Italia in Ticino. A questo periodo, siamo nel 1861-62 risale an- che il suo esordio artistico: spirito alle- gro, incline al buon umore amava can- tare stornelli e suonare il mandolino con la famiglia cui s’aggregava volen- tieri l’amico e pittore Monteverde che Ambrogio Preda, “Mulini d'Olanda” olio su tela, cm 40 x 26. – 13 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 14 ARTE AMBROGIO PREDA ALLA GALLERIA MARCONI2 Ambrogio Preda “Lugano da Cureggia” olio su tela cm 41 x 25. di quell’eterogeneo pubblico fu a tota- le disposizione nello svolgere immagi- ni in grado di ricuperare anche a di- stanza di tempo i ricordi e le emozioni vissute attraverso una descrittività sug- gestiva, libera da enfasi emozionali ca- dute sul finire del secolo in disuso, una pittura consona alla serenità del a Lugano s’era guadagnato l’appellati- leggere a un ragazzino, trascurando suo tempo alle porte della Belle Épo- vo di “Raffaello dell’uva”. l’educazione della sorellina maggiore que». Ciò non toglie che egli dovette an- che sta in piedi, leggermente in dispar- Dell’insigne pittore nostrano la che confrontarsi con drammi familiari te. Egli creò dunque accanto a com- Galleria di via Marconi 2 a Lugano (in – dei suoi 7 figli i tre maschi morirono mittenze ritrattistiche soprattutto pae- via Marconi 2, nei pressi del Casinò), in età giovanissima – e dovette per tut- saggi di piccolo e medio formato che nei suoi contenuti spazi e nelle vetrine ta la vita lottare con problemi econo- riscontrarono subito l’apprezzamento esterne propone dal 10 novembre al mici per mantenere la sua numerosa di quell’alta borghesia qui in visita che 31 dicembre una serie di opere di Am- famiglia. Come altri suoi colleghi non portò con sé le sue opere disperdendo- brogio Preda. Fra le opere esposte i poté compiere viaggi di studio, né de- le nei salotti di mezza Europa e delle suoi principali soggetti paesistici che dicarsi a una pittura di genere di mag- Americhe. rappresentando l’occasione di un viag- giore impegno intellettuale, così rari Similmente a Galbusera che ne ri- gio nella nostra memoria. La mostra si sono i suoi dipinti a sfondo sociale levò il ruolo a Lugano una generazio- pu?o visitare nei giorno da martedì a quali la sua “Lezione di lettura” dove ne dopo, la sua pittura fu capace d’in- venerdì nell’orario 10.30-12.30 / in una stanza conventuale che sembra tegrarsi nelle collezioni in quanto in li- 13.30-18.00, sabato 10.30-17.00; essere del Bigorio, un frate insegna a nea con le declinazioni accademiche, e l’entrata è libera. – 14 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 15 LUGANO ARTE IL PITTORE ANTONIO CISERI NEL BICENTENARIO DELLA NASCITA F ino al 13 febbraio il Museo d'arte della Svizzera italiana presenta, nella sede espositiva di Palaz- zo Reali, una mostra dedicata al pitto- re Antonio Ciseri (1821-1891) per omaggiare il Bicentenario della sua na- scita. Il percorso espositivo al piano terra ha inizio con la presentazione della tela di grande formato “La par- tenza di Giano della Bella per il volon- tario esilio”, un esempio di pittura di derivazione accademica incentrata sui soggetti della storia patria realizzati al- la vigilia della nascita degli Stati Na- zione, ampiamente diffusa in tutta Europa attorno alla metà del XIX se- colo. L'opera è posta in dialogo con “L'esule” che testimonia la grande sen- sibilità compositiva e coloristica di Antonio Ciseri, oltre all'attenzione a tematiche laiche e sociali allora di grande attualità come quello dell'esilio Antonio Ciseri dei Ticinesi dalle terre milanesi con il “La partenza di Giano della Bella per il volontario esilio” ritorno al potere dell'Impero austriaco 1849, olio su tela, cm 240 x 307. dopo le Cinque Giornate di Milano. Una galleria di ritratti, tra cui il quello di Cesira Bianchini accompa- lazzo Reali. Si tratta degli esiti più alti “Ritratto della signora Anna Walter” e gna il visitatore attraverso le sale di Pa- raggiunti dall'artista nell'ambito della ritrattistica di committenza e di quella più intima, legata ai membri della sua famiglia. Nelle altre due sale è esposta una selezione di disegni a matita su carta e bozzetti ad olio che narrano la genesi di alcune delle più note compo- sizioni dell'artista a tema religioso e documentano il procedere scrupoloso e attento di Ciseri nella realizzazione delle grandi tele. Tra questi si segnala- no quelli per il “Trasporto di Cristo al sepolcro” (Santuario della Madonna del Sasso a Orselina), l'”Ecce Homo!” (Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Antonio Ciseri “Ecce Homo!” (bozzetto) 1872 circa olio su tela cm 55 x 68. – 15 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 16 ARTE ANTONIO CISERI A PALAZZO REALI A LUGANO Antonio Ciseri “Cesira Bianchini” 1850 olio su tela, cm 55,5 x 46. Antonio Ciseri (1821-1891), ori- ginario di Ronco s. Ascona, nasce in una famiglia di pittori d'ornato, ed è attivo soprattutto a Firenze. Nel 1834 si iscrive all'Accademia seguendo la sua formazione in particolare sotto la guida di Giuseppe Bezzuoli. Noto per le sue scenografiche composizioni a te- ma religioso e per i numerosi ritratti, Ciseri ha lasciato alcune testimonianze significative anche nel Cantone Tici- no. Fra queste si ricordano: il Traspor- to di Cristo al sepolcro, di proprietà della Città di Locarno e conservato nel Santuario della Madonna del Sasso a Orselina, la Pietà nella Chiesa di San Carlo a Magadino e il San Martino ve- scovo di Tours nella Chiesa di San Martino a Ronco s. Ascona. La mostra rimane allestita fino al 13 febbraio presso il Museo d'arte del- la Svizzera italiana, nella sede di Palaz- zo Reali in via Canova 10 a Lugano. Si Palazzo Pitti), “Il martirio dei Macca- cia) o ancora il “Date a Cesare quel può visitare nei giorni di martedì, bei” (Chiesa di Santa Felicita, Firen- che è di Cesare” (una versione in Col- mercoledì e venerdì nell’orario 11.00 ze), “Giuseppe venduto dai fratelli” lezione privata, l'altra sempre nella – 18.00, giovedì 11.00 – 20.00, saba- (Chiesa di Saint-Hilaire, Blaru, Fran- chiesa di Blaru). to, domenica e festivi 10.00 – 18.00. Boutique Sophie moda per donne esclusive realizzazione di capi unici Serfontana, II. piano - 6834 Morbio Inferiore - tel 078 945 12 55 - cp.sophie10@gmail.com – 16 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 17 LUGANO FOTOGRAFIA OPERE DI PATRIZIA EICHENBERGER ALLO SPAZIO ESPOSITIVO LA CORNICE P rosegue ancora per tutto il me- se di novembre la mostra di fo- tografie di Patrizia Eichenberger pres- so la spazio espositivo La Cornice di Lugano. Nel contenuto spazio interno e nelle ampie vetrine sono esposte una trentina di opere dell’artista ticinese. Ecco un estratto del testo con cui il critico dell’arte Paolo Blendinger presenta l’opera della fotografa. «Nata nel 1968, Patrizia Eichenberger appar- tiene a quella generazione di fotografi, forse l’ultima, che ha partecipato al passaggio dalla fotografia analogica a quella digitale. Questa transizione ha rappresentato un cambiamento radi- cale e impetuoso cui molti professio- nisti anche a causa della diffusione di Photoshop dal 1990 hanno dovuto adeguarsi nella loro quasi totalità, in tempi brevi. Nel caso della nostra artista que- sto passaggio non si è imposto sull’im- mediato, ma ha corrisposto a due fasi della sua vita distanti oltre quindi- ci anni. Si è formata quando ancora la fotografia analogica era in uso, alla Scuola di Arti e Mestieri di Lugano dal 1986 compiendo l’apprendistato presso Foto Rüedi. I soggetti che svol- geva allora avevano il loro riferimento nel mondo della moda, un ambito di sperimentazione e innovamento stili- stico diffuso dalle riviste del settore. Su questa tematica s’innestava il ritrat- to con le sue implicazioni di parteci- pazione e d’introspezione psicologica e, infine la natura morta – preferisco qui, parlando di fotografia usare il ter- mine di natura in posa – che compor- tava rigorose esigenze nella correttezza formale/compositiva, come pure tec- nica. Affacciandosi al mondo professio- nale tenne ancora nel 1990 la sua pri- ma esposizione personale allo Spazio Paris di Lugano e partecipò a una col- lettiva all’Ospedale la Carità di Locar- no prima di stabilirsi per un anno a Zurigo dove perfezionò le tecniche dello sviluppo fotografico e della – 17 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 18 FOTOGRAFIA IMMAGINI DI PATRIZIA EICHENBERGER A LA CORNICE stampa in bianco e nero presso lo stu- dio Payer. Rientrata nella sua città nel 1992 ha lavorato fino al 2000 in un laboratorio di sviluppo di fotografie a colori. Negli anni seguenti questa passio- ne dovette lasciare spazio, come spesso accade per le artiste, agli impegni fa- miliari, per vedere un deciso ritorno alla fotografia solo verso il 2018 ed è proprio una scelta di 26 scatti di que- sti tre ultimi anni il motivo della per- sonale allo Spazio espositivo La Corni- ce.» La interessante mostra presso lo Spazio espositivo La Cornice (in via Giacometti in centro a Lugano) rima- ne allestita ancora tutto il mese di no- vembre. Si può liberamente visitare negli ampi orari d’apertura che seguo- no quelli del negozio specializzato La Cornice: da lunedì a venerdì 8.00- 12.00 e 14.00-18.30; sabato solo nella mattinata dalle 9.00 alle 12.00. – 18 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 19 LUGANO SPETTACOLI TUTTA LA STAGIONE AL LAC TEATRO, MUSICA , DANZA E TANTO ALTRO D opo una stagione interrotta dalla pandemia, già da inizio settembre al LAC si è tornati in sala. La stagione 2021/22 si articola in 63 tito- li per 135 alzate di sipario, tra propo- ste di prosa e teatro contemporaneo, grandi compagnie di danza e musical di successo, straordinari interpreti e giovani talenti. I numerosi eventi si ri- volgono a un pubblico il più ampio possibile, coniugando tradizione e sperimentazione, che potrà “riappro- priarsi” del centro culturale in totale sicurezza. La stagione si apre nel solco della produzione, che quest’anno prevede 13 debutti, 6 residenze artistiche, un progetto speciale sviluppato per la creazione nel campo della danza, LAC Dance Project, e il ritorno in forma di salotto cinematografico di Lingua Ma- dre – Capsule per il futuro, la propo- sta digitale del LAC a cui è stato attri- buito il Premio Hystrio Digital Stage 2021. È proprio una nuova produzione che ha aperto la stagione con la più ce- lebre delle commedie shakespeariane, “Sogno di una notte di mezza estate”, lavoro in cui Andrea Chiodi, già regi- sta de “La bisbetica domata”, ha diret- to un cast di 14 attori. Nella prima parte di stagione si sono viste final- mente due produzioni annunciate la scorsa stagione e mai andate in scena: “Fedra” di Leonardo Lidi nell’ambito della 30esima edizione del FIT Festival La Compagnia Finzi Pasca propone al LAC la nuova creazione “Nuda”. Internazionale del Teatro e della scena contemporanea, e “La bottega del caffè”, in cui Igor Horvat, attore dalla nuovo lavoro dell’artista romagnolo, tre nel mese di febbraio vedremo l’ul- solida carriera, ha affrontato la sua pri- riferimento della scena contempora- timo lavoro del giovane e talentuoso ma prova registica importante. Dopo nea internazionale che ha scelto il LAC Stefano Cordella che adatta e firma la la residenza estiva è ritornata al LAC la per la sua prima assoluta; di “La notte regia “La coscienza di Zeno”, tratto Compagnia Finzi Pasca con la nuova è il mio giorno preferito”, creazione di dalla nota opera di Italo Svevo (merco- creazione “Nuda”, di cui Daniele Finzi una delle più interessanti danzatrici ledì 16 e giovedì 17 febbraio). Pasca è autore e regista. italiane, Annamaria Ajmone; di “Di- Nutrita anche la presenza di nuo- Il sempre più articolato bouquet plomazia” di cui sono protagonisti ve proposte delle realtà del territorio, produttivo ci ha svelato gli attesi de- Elio De Capitani e Ferdinando Bruni prodotte o coprodotte dal LAC: “Eu- butti di “Bros” di Romeo Castellucci, (venerdì 3 e sabato 4 dicembre), men- topia” della compagnia ticinese Trick- – 19 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 20 SPETTACOLI TEATRO, MUSICA , DANZA E TANTO ALTRO AL LAC sign, i progetti di residenza coinvolgo- no anche Barbara Lehnhoff, musicista e video artista multidisciplinare svizze- ro-canadese, autrice di “Camilla Sparksss Lullabies” (sabato 14 mag- gio), Kety Fusco, arpista ticinese che insieme a Lubomyr Melnyk sta lavo- rando ad un progetto di musica elet- tronica, la performer ticinese France- sca Sproccati, la danzatrice e coreogra- fa Annie Hanauer, e Association Fré- quence Moteur, compagnia di Vevey, tra i vincitori del bando di concorso L’accademia russa di balletto A.Y. Vaganova kicks!. Il questo ambito il LAC ha co- in dicembre è impegnata al LAC nello spettacolo “Lo schiaccianoci”. struito una relazione con “La Regiona- le – Mostra d’arte della Svizzera Italia- ster-p (nella seconda metà di marzo), Lingua Madre, progetto digitale na”, a cura di Daniele Agostini, Giada KISS! (Loving Kills), secondo capitolo che ci ha accompagnati nel corso della Olivotto, Sibilla Panzeri e Sébastien dell’indagine sui sentimenti del collet- scorsa primavera lo farà ancora ripren- Peter, che si svolgerà a Villa Ciani (da tivo ticinese Treppenwitz, qui diretto dendo forma grazie a proiezioni che si sabato 11 dicembre al 09 gennaio) e da Camilla Parini (fine marzo). potranno vedere nella Hall e in Sala 4, che prevede gli interventi dal vivo di Il prossimo mese di marzo sarà la spazio quest’ultimo che per l’occasio- artisti cari al LAC, come Camilla Pari- volta della prima assoluta di “Le rela- ne si trasforma in un accogliente salot- ni e Francesca Sproccati, il gruppo Ni- zioni pericolose”, nuova fatica registi- to cinematografico. ton e i Trickster-p. ca di Carmelo Rifici. Debuttano an- Il sostegno del LAC alla produzio- La programmazione del LAC che due lavori con un importante ne artistica si declina anche grazie allo guarda con particolare attenzione e coinvolgimento del digitale: “Nel strumento delle residenze, una moda- cura alla danza. Nell’arco della stagio- mezzo dell’inferno” di Fabrizio Palla- lità che permette di accompagnare gli ne il palco della Sala Teatro ospiterà ra, un progetto esperienziale che si av- artisti nella loro crescita. Oltre alla ensemble di fama mondiale come l’ac- vale dell’uso della realtà virtuale (da Compagnia Finzi Pasca (Compagnia cademia russa di balletto A.Y. Vagano- giovedì 25 a domenica 28 novembre) residente) e al ritorno di Trickster-p va (sabato 18 e domenica 19 dicem- e “Metastasis” di Gabriele Marangoni che con il nuovo “Eutopia” coniuga bre) impegnata ne “Lo schiaccianoci”, (mercoledì 15 dicembre). performance, installazione e game de- affidato all'interpretazione di settanta allievi e laureandi della famosa scuola che saranno qui accompagnati in fossa dall’Orchestra della Svizzera italiana diretta dal Maestro Alexander Vitulov; Yacobson Ballet di San Pietroburgo ne “La bella addormentata nel bosco” (a inizio febbraio); Ballet du Grand Théâtre de Genève in “Wahada” (La Domenica 14 novembre prima assoluta per “We Want It All”. – 20 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 21 SPETTACOLI TEATRO, MUSICA , DANZA E TANTO ALTRO AL LAC Promessa) per le coreografie di Abou Lagraa (fine marzo), la israeliana “Kib- butz Contemporary Dance Com- pany” con Asylum (23 febbraio), e in- fine la prima assoluta di “We Want It All” (domenica 14 novembre), lavoro che sancisce la pluriennale collabora- zione tra il coreografo Emio Greco e il regista Peter C. Scholten. Sonenalé, compagnia di teatrodanza conosciuta per l’utilizzo e la commistione dei lin- guaggi del teatro, della danza e dell’ar- te contemporanea porta in scena “La- sciti” (mercoledì 15 dicembre), lavoro in cui traggono libera ispirazione da “Lessico famigliare” di Natalia Ginz- burg. Per il Festival della danza Steps Paola Gassmann e Ugo Pagliai, coppia artistica e nella vita, si mettono in al LAC vendremo anche “Portraits in gioco accettando l’invito di una compagnia irriverente come Babilonia Teatri Otherness”, una serie di assoli che Ak- insieme ai quali recitano in “Romeo e Giulietta, una canzone d’amore”. ram Khan, celebre coreografo britan- nico, ha concepito insieme al dram- ti realizza in collaborazione con l’arti- (venerdì 19 novembre), un lavoro che maturgo Farooq Chaudry (nel mese di sta Elena Boillat. affronta questioni ambientali ed eco- maggio). A gennaio sarà in scena il provoca- logiche, temi resi ancora più attuali La creazione coreografica svizzera torio lavoro di Alexandra Bachzetsis, dalla crisi pandemica e dai cambi cli- sta rivelando una bella vivacità, soven- “Chasing a Ghost”, di cui è coreografa matici in corso. Insieme ad Annie Ha- te femminile, che merita attenzione. A e interprete; della basilese Tabea Mar- nauer e Virginie Brunelle, Lea Moro è Francesca Sproccati, performer ticine- tin vedremo Nothing Left (inizio apri- anche una delle tre protagoniste di se, è toccato l’onore di inaugurare ad le), terza e ultima parte di una trilogia LAC “Dance Project” (a fine maggio), inizio ottobre il FIT Festival in Teatro- sul tema dell’effimero e il transitorio una nuova iniziativa che intende porre studio con la prima assoluta di “Out che si avvale della coproduzione di le basi per creare un ponte culturale of me, inside you”, live set di fram- Steps e del LAC. La zurighese Lea Mo- tra Svizzera, Europa e Nord America menti video, suoni e luce che Sprocca- ro presenta “All Your Eyes Believe” attraverso tre creazioni coreografiche che debutteranno in prima assoluta. “How to proceed”, lavoro nato per fe- steggiare i vent’anni di attività della compagnia ZOO del pluripremiato co- reografo Thomas Hauert, completa (22 aprile) l’ampia finestra dedicata al- la creazione coreografica svizzera. L’articolato palinsesto della stagio- ne teatrale non manca di omaggiare alcuni dei grandi protagonisti. Per esempio con la genialità dello svizzero Christoph Marthaler, radicale innova- I Legnanesi interpretano “Non ci resta che rifere”. – 21 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 22 SPETTACOLI TEATRO, MUSICA , DANZA E TANTO ALTRO AL LAC tore del teatro musicale. Già ospite del LAC con “King Size” nel 2017, Marthaler torna con il suo lavoro più recente “Aucune idée” (martedì 25 e mercoledì 26 gennaio). Massimo Po- polizio è il protagonista assoluto di Furore di John Steinbeck (16 e 17 no- vembre); Daria Deflorian e Antonio Tagliarini con “Avremo ancora l’occa- sione di ballare insieme” (20 e 21 no- vembre) traggono libera ispirazione da “Ginger e Fred”, capolavoro di Federi- co Fellini di cui si celebrano i cento anni della nascita. Roberto Valerio di- rige Giuseppe Cederna e Vanessa Gra- vina nel “Tartufo di Molière” (10 e 11 dicembre); Valter Malosti è regista e intenso interprete di “Se questo è un Lella Costa diretta da Gabriele Vacis in “Intelletto d’amore. uomo” di Primo Levi (a metà gen- naio), mentre Massimo Dapporto e Michela Cescon dirige Anna Foglietta giunta al ragguardevole traguardo dei Antonello Fassari (febbraio) sono i e Paola Minaccioni ne “L’Attesa” cinquant'anni di attività che celebrano brillanti protagonisti de “Il delitto di (aprile); Paola Gassmann e Ugo Pa- con “50 Years” (in aprile). Via dell’Orsina”, spettacolo leggero e gliai, coppia artistica e nella vita, si Non mancano gli appuntamenti divertente diretto da Andrée Ruth mettono in gioco accettando l’invito all’insegna della musica e del musical. Shammah. Sonia Bergamasco e Vini- di una compagnia irriverente come Per la musica d’autore torna ad esibirsi cio Marchioni, attori nel pieno del lo- Babilonia Teatri insieme ai quali reci- in Sala Teatro Giovanni Allevi, prota- ro successo, saranno sul palco con tano in “Romeo e Giulietta, una can- gonista del suo “Piano Solo Tour” (lu- “Chi ha paura di Virginia Woolf?” (fi- zone d’amore” (in maggio). nedì 14 febbraio), mentre a maggio ne marzo), diretti da Antonio Latella; Una stagione che invita a Lugano sarà il turno del genio dei balcani Go- artisti cari al pubblico per la loro capa- ran Bregovic con “Three Letters from cità di far ridere e sorridere come Gia- Sarajevo” (Gio 19.05). A Natale, come como Poretti, autore e interprete di ormai da tradizione, torna l’appunta- “Chiedimi se sono di turno” (passato mento con il Gospel con i "Sweet Soul in scena lo scorso ottobre); Virginia Gospel Revue” (21 e 22 dicembre), Raffaele in Samusà (inizio aprile); mentre nella seconda parte della sta- Giorgio Panariello protagonista e au- gione sono previsti due grandi musi- tore del racconto autobiografico La fa- cal: “Alice nel paese delle meraviglie” vola mia (mese di marzo); i sempre (verso fine gennaio) e “Flashdance” il amati Legnanesi con “Non ci resta che Musical (in marzo). ridere” (in maggio). Lella Costa diret- Due anche gli eventi in coprodu- ta da Gabriele Vacis in “Intelletto d’a- zione con l’Orchestra della Svizzera more. Dante e le donne” (sabato 27 e italiana: il primo in occasione dell’or- domenica 28 novembre) omaggia il mai tradizionale Concerto di San Sil- sommo poeta, a cui Carmelo Rifici vestro, il secondo a Pentecoste per la dedica la lettura “A rivedere le stelle”, prima edizione di Presenza, festival di accompagnato da Anahì Traversi e Ze- cui è protagonista l’orchestra residente no Gabaglio (1 dicembre). Meritano a fianco della celebre violoncellista Sol Mummenschanz una nota a parte i Mummenschanz, Gabetta, in veste anche di direttrice pluripremiata compagnia elvetica artistica. – 22 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 23 BELLINZONA TEATRO LA STAGIONE PROPONE UN AMPIO VENTAGLIO DI SPETTACOLI C inquantuno appuntamenti fra spettacoli teatrali, concerti ed eventi performativi per 69 giornate Rossana Taddei debutta di programmazione. Riassunta in cifre con è questa la stagione 2021-2022 del il programma Teatro Sociale Bellinzona. Una stagio- “Volar ne che propone un ampio ventaglio di cantando”. spettacoli e di concerti destinati ai pubblici più differenziati, dalla prosa alla narrazione, dalla performance al teatro comico, dalla canzone d’autore al jazz raffinato, intercettando tutti i gusti, da quelli più popolari a quelli più esigenti. Tre sono le produzioni del Teatro Sociale Bellinzona al debutto nella sta- gione 21-22: “Mein Fritz, il mio Leo” di Margherita Saltamacchia e Anahì Traversi (prima assoluta andata in sce- na a fine ottobre). Si tratta di uno spettacolo sulle analogie fra due gran- dalle stagioni precedenti di spettacoli la prosa. Nella stagione essa presenta di autori nati nel 1921, Friedrich Dür- prodotti dal Teatro Sociale: “Il fondo sette spettacoli tutti molto attenti alla renmatt e Leonardo Sciascia, visti at- del sacco” (22 dicembre), “Il dolore” sensibilità e al gusto del pubblico di traverso lo sguardo delle donne che ne (26 gennaio, abbinato al film “La spe- oggi: in cartellone troviamo infatti da hanno accompagnato la vita; lo spetta- ranza vive intera”) e “Frankenstein, un lato quattro testi contemporanei colo è realizzato in collaborazione con autoritratto d’autrice” (25 marzo). (“Olocene” di Max Frisch riscritto da il Centre Dürrenmatt di Neuchâtel La stagione 2021-22 del Teatro Flavio Stroppini e Monica De Bene- con cui è in programma un tour in Sociale Bellinzona è come sempre at- dictis dal 7 al 12 dicembre, “Il figlio” Svizzera e in Italia. tenta all’attualità. Un’attenzione che si di Florian Zeller il 13 e 14 gennaio, Il secondo lavoro è “Olocene” concentra in particolare sull’Amazzo- “Un tram che si chiama desiderio” di tratto da “L’uomo nell’Olocene” di nia, a cui fino al 10 novembre diversi Tennessee Williams il 10 e 11 febbraio Max Frisch per la regia di Flavio organizzatori dedicano a Bellinzona e “Le verità di Bakersfield” di Stephen Stroppini con Margherita Saltamac- un ampio programma. Attraverso 12 Sachs il 10 e 11 marzo), dall’altro tre chia e Rocco Schira (prima assoluta il appuntamenti si farà la ricognizione di classici che offrono nell’allestimento 7 dicembre, con repliche dal 9 al 12 un territorio che, a partire dalla crisi una riscrittura registica contempora- dicembre); è la prima volta che il ro- ambientale, sociale ed economica, vive nea (“La bottega del caffè” di Carlo manzo di Frisch, una delle sue opere alcune delle contraddizioni più lanci- Goldoni per la regia di Igor Horvat il più intense, certamente la più ticinese, nanti del nostro tempo. Il programma 12 e 13 novembre, “Zio Vanja” di An- viene portato in scena in italiano.La del 10 novembre viene dal Cile: “Esta- ton Cechov diretto da Roberto Valerio terza produzione fatta in casa è “Dopo do Vegetal” di Manuela Infante, vero il 29 e 30 marzo e “Romeo e Giuliet- la prova” di Ingmar Bergman diretto fenomeno culturale e sociologico, che ta” nella rilettura di Babilonia Teatri il da Andrea Chiodi (debutto il 5 mag- dal 2016 fa il giro di tutti i festival più 12 e 13 maggio). Nella rassegna di gio, repliche il 6 e il 7 maggio), con prestigiosi per interrogare il pubblico prosa il pubblico può ritrovare dei Antonio Ballerio e Margherita Salta- su quanto possiamo apprendere dal grandi interpreti della scena teatrale macchia; un testo decisamente berg- mondo vegetale. italiana, quali Ugo Pagliai, Paola Gas- maniano per i temi che tratta, nel qua- La spina dorsale della stagione del sman, Mariangela D’Abbraccio, Da- le spicca per attualità una riflessione Teatro Sociale Bellinzona è costituita niele Pecci, Gianmarco Tognazzi, Giu- molto acuta sul senso di fare teatro. come sempre dalla rassegna in abbo- seppe Cederna, Vanessa Gravina, Ma- In stagione ci sono poi tre riprese namento “Chi è di scena”, dedicata al- rina Massironi e molti altri che faran- – 23 –
TM 2021 Novembre interno.e$S_TM mastro 23.10.21 11:33 Pagina 24 TEATRO CARTELLONE VARIATO A BELLINZONA no vivere momenti di profonda emo- coli su altrettante grandissime perso- “Swiss made” propone “Die Dreigro- zione e di sano divertimento. nalità del mondo dello spettacolo del schenoper”, ovvero la celeberrima Anche la rassegna di teatro comi- ‘900: da un lato la prima assoluta del “Opera da tre soldi” di Bertolt Brecht co in abbonamento “com.x” porta sul nuovo lavoro di Daniele Bernardi “Io e Kurt Weill. A raccontare nella versio- palco a Bellinzona alcuni interpreti sono Nijinsky” (19 novembre) tratto ne originale tedesca le peripezie di molto amati dal pubblico, veri maestri dai diari della stella dei Balletti Russi, Mackie Messer e a cantarne le indi- della comicità teatrale di qualità. Do- e dall’altro “Come un cane senza osso” menticabili arie sarà il 1. aprile l’en- po i primi spettacoli si prosegue il 30 di Flavio Stroppini e Andrea Manzoni semble del Theater Kanton Zürich di- novembre con il nuovissimo spettaco- (17 marzo), narrazione in musica de- retto da Rüdiger Burbach. lo di Ale & Franz, attesissimi nel loro dicata a Jim Morrison. Con i suoi 11 appuntamenti in ritorno a teatro con “Liricomincio”. Il “Altri percorsi” è la rassegna più programma si presenta variegato il cartellone comico in abbonamento profilata della stagione, con proposte cartellone di “Jazz folk & pop” che prosegue poi con altri grandi mattato- spesso fuori formato e rivolte ad un prosegue il programma con tre impor- ri della risata come Maurizio Micheli e pubblico particolarmente curioso. Tre tanti nomi della scena musicale italia- Debora Caprioglio (“Amore mio aiu- di queste proposte sono targate Teatro na, a cominciare dal coinvolgente Am- tami”, 14 dicembre), con un’attrice Sociale Bellinzona: sono la nuova pro- brogio Sparagna con l’Orchestra po- molto amata dal pubblico di Bellinzo- duzione “Dopo la prova” di Ingmar polare italiana e le sue musiche da bal- na, Lella Costa, che si propone in “La Bergman (dal 5 al 7 maggio), e le ri- lo della tradizione italiana (29 gen- vedova Socrate” di Franca Valeri, un prese di due spettacoli diretti da Mar- naio), passando per i luinesi Trenin- vero e proprio passaggio di testimone gherita Saltamacchia e rimasti fermi corsa, in un concerto al Teatro Sociale generazionale (18 gennaio), per con- per la pandemia, “Il dolore” (26 gen- che segna una sorprendente reunion cludersi con Natalino Balasso (“Dizio- naio) e “Frankenstein, autoritratto (19 febbraio), per finire con la raffina- nario Balasso”, 22 marzo). d’autrice” (25 marzo). Nella rassegna ta Alice impegnata sul repertorio di La rassegna “Narrazioni” ha in debutta inoltre “Requiem for my Franco Battiato per un concerto- cartellone quattro spettacoli, molto dream” di Ledwina Costantini per omaggio che ha già tutti i connotati diversi l’uno dall’altro per stili e moda- Opera Retablo che propone una rifles- dell’evento da non mancare (19 mar- lità espressive. Oltre a due produzioni sione sul senso di fare arte oggi. La sua zo). del Teatro Sociale Bellinzona (il de- performance, che si compone di due Tre sono i concerti jazz della sta- butto di “Mein Fritz, il mio Leo” il 20 parti che vanno in scena a distanza di gione: Danilo Boggini con Flavio Bol- ottobre e la ripresa del fortunatissimo una settimana una dall’altra (il 28 gen- tro (26 novembre) e, in collaborazione “Il fondo del sacco” diretto da Mar- naio e il 4 febbraio), sarà accolta dagli con il Jazz Cat Club, la catalana Èlia gherita Saltamacchia il 22 dicembre), spazi del Museo Villa dei Cedri. Bastida con il Joan Chamorro trio (31 la rassegna propone anche due spetta- La programmazione della rassegna gennaio) e il Blackfoot’s New Orleans Gumbo del batterista danese Soren Frost (14 febbraio). Il tradizionale Danilo Boggini concerto di Natale in collaborazione con la rassegna Gospel & Spiritual ve- de invece arrivare da Washington in esclusiva per la Svizzera Darnell Moo- re con la sua Company (18 dicembre). Di casa in Ticino ma con un respi- ro che ne travalica i confini è Rossana Taddei che debutta con il programma “Volar cantando” (22 gennaio) rein- terpretando in chiave contemporanea la tradizione musicale popolare ticine- se aprendola a nuovi influssi e sugge- stioni (27 marzo). – 24 –
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