Angeli a Venezia alla Fondazione Braglia - SETTEMBRE - OTTOBRE 2020 - Ticino Magazine
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TM 2020 Set copertina_053862d6 Masco TM 06-06 Co 22.08.20 17:41 Pagina 1 Angeli a Venezia alla Fondazione Braglia SETTEMBRE - OTTOBRE 2020
TM 2020 Set copertina_053862d6 Masco TM 06-06 Co 22.08.20 17:41 Pagina 2 DOVE L’ I MMAGI NE RI SPECCH I A L’ ECCEL L ENZA L’ elevato e riconosciuto valore, che da sempre caratterizza i vini Gialdi, si riflette oggi nella nuova immagine della linea Terre Alte. Un bianco, un rosato e un rosso che si distinguono per l’ eccellente personalità. gialdi.ch
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 1 SETTEMBRE - OTTOBRE 2020 - Anno 38° - Nr. 4 Rivista del tempo libero Redazione: TM - Masco Consult SA, 6955 Capriasca-Cagiallo Tel 091 923 28 77 - Mobile 079 620 51 91 ticino-magazine@ticino.com - www.ticino-magazine.ch Editore: Masco Consult SA - Grafica e impaginazione: Mascografica LUGANO GIACOMO GUARDI E ZORAN MUSIC NELL’UNIVERSO DI ANNA BRAGLIA L a Fondazione Gabriele e Anna Braglia riapre i suoi spazi espo- sitivi in Riva Antonio Caccia 6A a Lu- gano proponendo l’esposizione “Ange- li a Venezia. Guardi e Music nell’uni- verso di Anna Braglia”, la cui riapertu- ra primaverile è slittata a causa dell’e- mergenza legata alla tragica pandemia. Con questa quinta esposizione la Fon- dazione approfondisce la figura della sua fondatrice attraverso le sue passio- ni, presentando i nuclei di opere d’arte che lei ha maggiormente ricercato e collezionato e che, dalla sua scomparsa nel 2015 a oggi, nel caso di Giacomo Guardi (1764-1835) in particolare, vengono ora ampliati dal marito Ga- briele. in copertina Zoran Music, “Venezia (San Marco e personaggi)” 1946, acquerello su carta cm 27,5 x 22,5. Giacomo Guardi “Canale veneziano con ponte e gondola” 1790 circa penna, pennello, inchiostro nero e seppia acquerellato su foglio filigranato cm 28 x 18,5 –1–
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 2 ARTE GUARDI E MUSIC ALLA FONDAZIONE BRAGLIA conda guerra mondiale nel campo di concentramento di Dachau, rappre- senta un ritorno alla vita, alla sua ama- ta Ida, alla luce e al colore, tutte emo- zioni che si traducono in vivacissimi acquerelli su carta di ispirazione bizan- tina. L’allestimento incorpora una ve- duta a olio del Canal Grande di Ber- nardo Canal (1664-1744), padre del fa- moso Canaletto, che sancisce l’avvio di un viaggio nella Venezia di un tem- po che fu, a cavallo fra Settecento e Ottocento, e che oggi incorpora cin- La Fondazione Gabriele e Anna Braglia, sede dell’omonima Giacomo Guardi, “Il Bucintoro dinnanzi al Lido”, 1800 circa collezione, e stata inaugurata a penna, pennello, inchiostro, acquerellato e guazzo, cm 12,1 x 18,5. Lugano il 1. ottobre 2015. Situata nelle vicinanze del LAC Lugano Arte “Angeli a Venezia” mostra per la prire in parte, attraverso una nuova e Cultura (il Centro culturale della prima volta al pubblico la più impor- chiave di lettura. Pittore e incisore, Città di Lugano) la Fondazione si tante collezione di gouaches guarde- Music si è dedicato a una ricerca arti- configura quale luogo di grande sche provenienti da una raccolta priva- stica profondamente connessa al suo interesse che si aggiunge alle ta e le accosta a 19 acquerelli veneziani tempo ispirandosi ai grandi maestri numerose iniziative culturali della realizzati da Zoran Music (1909-2005) europei del passato che lui ha saputo Svizzera italiana. in laguna a partire dal 1946 e che, a reinterpretare in diversi cicli creativi Essa non persegue scopi tre anni dal primo allestimento dedi- attraverso un linguaggio molto perso- commerciali e non ha scopo di cato al pittore italo-sloveno negli spazi nale. Quello legato alla Serenissima, lucro; ha finalità di carattere della Fondazione, il pubblico può sco- dopo gli orrori vissuti durante la se- culturale ed educativo per l’arte ed è stata costituita allo scopo di organizzare, sostenere e promuovere esposizioni d’arte, mostre, conferenze ed altre attività culturali ed educative in relazione all’arte moderna e contemporanea in Svizzera e all’estero. La Fondazione Braglia dispone di una superficie espositiva di 450 m2, suddivisa su due piani, progettata e realizzata dall’architetto asconese Carlo Rampazzi, dove sono allestite due volte all’anno esposizioni, sia con opere di proprietà della stessa Fondazione, sia su temi specifici nell’ambito dell’arte internazionale del ventesimo secolo. –2–
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 3 ARTE GUARDI E MUSIC ALLA FONDAZIONE BRAGLIA quantadue temperine di Giacomo Guardi, figlio dell’illustre Francesco; una rarissima gouache di Joseph Bau- din (circa 1691-1753) e una “Madonna con bambino” di Antonio Guardi (1699-1760), zio di Giacomo, che in- troduce un insieme di sculture di sog- getto religioso. Angeli e Putti che vo- gliono essere lievi “presenze”, messag- geri/intermediari tra il mondo terreno e quello spirituale. La raffigurazione degli angeli ha accompagnato la pro- duzione artistica nei secoli e per Anna Braglia, profondamente credente, so- no oggetti dell’anima. L’allestimento è arricchito da tre nuovi disegni mono- cromi di In occasione di questa mostra la Fondazione Braglia pubblica un volu- Zoran Music, “Rimorchiatore nel Canale della Giudecca” me di 204 pagine nel quale sono ri- 1948, acquerello su carta, cm 20,5 x 30. prodotte a colori le immagini delle cento opere esposte. Edita in italiano profondita di questo personaggio bi- (in Riva Caccia 6A a Lugano), resa ed inglese, la pubblicazione si compo- strattato e la catalogazione di quasi possibile grazie al notevole contributo ne di quattro contributi: dapprima un 500 delle sue opere, fra dipinti, dise- di Helsinn Healthcare SA, si inaugura approfondimento sulla figura di Anna gni e gouaches, è stata portata a termi- il 17 settembre e rimane aperta al pub- Braglia di Manuela Kahn-Rossi, già ne da Federica Spadotto. Il libro è edi- blico (entrata piena CHF 10.-) fino al direttrice del Museo Cantonale d’Arte to in italiano ed inglese da Edizioni 19 dicembre nei giorni di giovedì, ve- di Lugano; segue un introduzione alla dei Soncino. nerdì e sabato con orario 10.00 - 12.45 sezione di opere legate al Settecento e La mostra alla Fondazione Braglia e 14.00 - 18.30. Ottocento veneziano di Federica Spa- dotto, storica dell’arte specializzata nel Settecento veneziano mentre Marilena Pasquali, fondatrice del Museo Mo- randi a Bologna, raccoglie la sfida di avvicinare l’opera veneziana di un maestro del XX secolo come Zoran Music a quella di Giacomo Guardi, misconosciuto “figlio d’arte”; infine, lo storico dell’arte Vittorio Natale do- po aver studiato e catalogato il nucleo di angeli e putti scolpiti, nel suo saggio contestualizza l’opera scultorea for- nendone un’attenta analisi stilistica. Parallelamente la Fondazione Braglia ha sostenuto la realizzazione di una monografia di 349 pagine dedicata a Giacomo Guardi che rappresenta il primo studio scientifico completo rea- lizzato sull’artista. La ricerca ap- Giacomo Guardi, “Piazza San Marco con la basilica di fronte”. –3–
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 4 CAPRIASCA ARTE OPEN STUDIO, UN VIAGGIO TRA DICIASSETTE ATELIER ARTISTICI L ’Open Studio della Capriasca si presenta anche quest’anno, sotto l’impulso della scultrice Eva An- tonini, con lo spirito di sempre. È alla sua quarta edizione (viene organizzata a cadenza biennale) e si propone tra le più qualificate manifestazioni artisti- co-artigianali dell’intera regione. Su due giornate - sabato 17 e domenica 18 ottobre, dalle ore 10 alle 18 – va dunque in scena “Il fascino degli ate- lier d’arte”. Disseminati su un ragio- nato percorso, vi partecipano 17 diffe- renti atelier di arte e artigianato che hanno casa nella zona: ceramisti, pit- tori, scultori, artisti del vetro, tessitori, designer, un’artista di espressioni spiri- tuali, un fotografo. Il punto che accomuna questi creativi così diversi tra loro per forma- zione e orientamento, consiste nella lunga ricerca espressiva e tecnica, che poi si rispecchia in maniera inconfuta- bile nel loro operato. Il genere pittori- co e scultoreo spazia dal figurativo all’astratto, i materiali dalla carta alla Eva Antonini, “Trilogia” (parte due). creta, dal marmo, alabastro, polvere minerale, al gesso, bronzo e vetro. Le moderna, i mandala sono eseguiti in opere dei ceramisti sono di impronta creazioni del fotografo professionista, due e persino tre dimensioni, il vetro classica, contemporanea, ma anche esperto in immagini e progetti multi- soffiato e modellato a mano secondo orientale, mentre i tessuti, in parte di- mediali, sono ispirate all’arte antica e la tecnica dei Murrini Roll-up. Le segnati e tinti personalmente, vengo- no lavorati sia a mano sia per mezzo di appositi telai. La novità di questa edizione con- siste in un interessante concorso idea- to dal Comune di Capriasca. Vincerà l’artista più votato, mentre il visitatore estratto a sorte si aggiudicherà un’ope- ra dell’artista vincitore. Gli appositi formulari per la partecipazione saran- no disponibili in tutti gli atelier. Il percorso per raggiungere gli ate- lier - a piedi, in bicicletta o in auto - sarà contrassegnato da frecce direzio- nali, numerate in corrispondenza degli atelier, mentre un’apposita mappa geografica con le ubicazioni può essere scaricata dal sito di riferimento open- studiocapriasca.ch. –4–
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 5 LUGANO ARTE OPERE DI WILHELM GIMMI ALLA GALLERIA DI VIA MARCONI 2 N elle vetrine della piccola ma pregiata Galleria di via Mar- coni 2 viene presentata una selezione di opere di Wilhelm Gimmi (Zurigo 1886-1965 Chexbres), artista formatosi all’Accadémie Julian di Parigi, città dove ha vissuto fino al 1940. Gimmi ha rappresentato con René Auberjo- nois e Cuno Amiet l’eccellenza di quell’arte svizzera che si nutriva degli stimoli della cultura francese nel pe- riodo fra le due guerre mondiali. Ben integrato nel contesto parigino, ha esposto in importanti gallerie della città quali quella di Marcel Bernheim nel 1923 e ha partecipato regolarmen- te al Salon d’Automne dal 1919 fino alla sua partenza con l’occupazione te- desca. Di rilievo anche le sue aperture in- ternazionali - ha esposto alla galleria l’apertura definitiva al modernismo in Wilhelm Gimmi Hans Golz di Monaco di Baviera già Svizzera. “Nudo”, olio su tela, cm 33 x 41 nel 1912, ha partecipato alla mostra All’inizio della sua carriera artisti- dell’Armory Show di New York nel ca, Gimmi fece parte di quel nutrito 1913 - è stato, con Klee, Jean Arp, gruppo di giovani artisti internazionali mente ancorati alla figurazione. La sua Walter Helbig e Lüthy, nel 1911, tra i che si erano stabiliti in Francia, stilisti- peculiarità era rappresentata dall’uso fondatori del Moderner Bund, il mo- camente influenzati da Cézanne e dal di un cromatismo vivo, deciso, attento vimento d’arte che aveva proclamato cubismo, artisti che restarono salda- da una parte alle soluzioni matissiane e dall’altra, anche per le sue origini germanofone, all’espressionismo tede- sco, nello specifico del movimento della Brücke. A partire dal 1920, gli fu naturale, partecipando al generale cli- ma di “ritorno all’ordine” delle prime avanguardie, svolgere una pittura di matrice accademica che trovava i suoi modelli nella tradizione pittorica che corre dal tardo Settecento ai post-im- pressionisti, con una pittura di forte suggestione lirica, di grande armonia formale e rigore spaziale scanditi con chiarezza e musicalità. Wilhelm Gimmi “Les Cypres près Sain-Remy” olio su tela, cm 38 x 46. –5–
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 6 GLI ITALIANI più belli li trovate - Degu e da Bindella! on stazi ta i gra u t Scopri subito i migliori vini. Nella nostra Vinoteca o online: bindella.ch Vinoteca Bindella da lunedi a venerdì Via al Molino 41, Scairolo dalle 7.30 alle 12.00 ore 6926 Montagnola dalle 13.30 alle 17.00 ore +41 91 994 15 41 info@bindellavini.ch LA CORNICE SA cornici 20 20 rvizio dorature 70 - ro se articoli di belle arti 1 al vost 9 via A. Giacometti 1 anni 6900 Lugano tel e fax 091 923 15 83 50 lacornicelugano@bluewin.ch www.lacornice.ch LA CORNICE visitate la nostra spazio espositivo galleria d’arte –6–
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 7 ARTE WILHELM GIMMI ALLA GALLERIA DI VIA MARCONI 2 Nell’ultima fase, che corrisponde alla sua scelta di stabilirsi a Chexbres, il villaggio tra i vigneti sopra il Lema- no tra Losanna e Vevey, ha rivolto la sua attenzione al contesto rurale del luogo illustrando volentieri il paesag- gio vodese in una chiave bucolica dai toni stemprati. Di quel periodo sono i ritratti del mondo contadino in cui vi- ve e in cui assumono una collocazione privilegiata i ‘vignerons’ e la loro atti- vità tra i filari e nelle cantine, una poe- tica vicina al mondo descritto con una poesia ruvida e di stampo popolare dallo scrittore Charles-Ferdinand Ra- muz. Negli anni della seconda guerra mondiale la pittura di Wilhelm Gim- mi ha dato forma a un’identità cultu- rale di una Svizzera isolata non solo at- traverso queste scelte tematiche, ma anche attraverso uno stile che tutto sottraeva alle retoriche propagandisti- Wilhelm Gimmi, “Saint Malo”, olio su tela, cm 39 x 46,5. che dei totalitarismi d’oltre frontiera attraverso una semplicità e una imme- quotidien”, è rimasto fedele a questo da 70 dipinti e un migliaio di disegni diatezza pittorica in cui il pubblico e il linguaggio all’apice della sua maturità è confluito nel 1968 nella Fondazione collezionismo seppe identificarsi. Nel artistica nel segno di una grande coe- Wilhelm Gimmi, conservata nel Mu- ventennio successivo al 1945 l’artista, renza culturale e morale. sée Jennisch di Vevey che ha promosso ormai definito come le “peintre du Il suo lascito artistico composto nel 1978 il primo catalogo ragionato dell’artista. Tra le mostre più recenti quella dei disegni parigini al Musée Jennisch del 2016 e la retrospettiva al Museo L’atelier de Grandi a Cor- seaux/Vevey nel 2018. La selezione di opere proposte in questa mostra di Lugano – una decina - tutti dipinti ad olio su tela - rappresenta una delle rare occasioni in Ticino con la sua autore- vole pittura. Le opere dell’artista Wilhelm Gimmi si possono ammirare presso la galleria Marconi 2 (in centro città, vi- cino al Casinò Lugano) fino al 20 set- tembre nei giorni da martedì a sabato nell’orario 10.30 - 18.30. Wilhelm Gimmi “Le Ravin de Chexbrès” olio su tela, cm 54 x 65. –7–
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 8 AGNO ARTE “PIEGHE, FORME E PASSIONI“ LE SCULTURE DI ROSITA PEVERELLI I l Museo plebano di Agno pre- senta dal 20 settembre una mo- stra che vedrà un dialogo originale tra diverse sculture lignee di santi appar- tenenti alla collezione privata dei co- niugi Bottini con le opere scultoree - realizzate in terracotta, in gesso e mar- mo - dell’artista capriaschese Rosita Peverelli. L’unicità della collezione Bottini vede tre protagonisti principali: i santi (scelta tematica), la tecnica scultorea (tipologia artistica) e il legno (materia- le); tali protagonisti vengono accurata- mente accostati alle opere di Rosita Peverelli, artista poliedrica che crea un’originale miscela che è sicuramente in grado di sorprendere il visitatore. Si tratta di due universi discosti e addirit- tura opposti: uno immerso nella figu- ratività, l’altro nell’informale. Rosita Peverelli, dopo un periodo Figure dedicato alla pittura, si è avvicinata al- la scultura, che è diventata la sua for- ma preferita di espressione artistica. Varese di uno studio di scultura, dive- nese. Nella sua ricerca ha poi frequen- Fondamentale per la sua formazione nuto negli anni settanta un importan- tato anche gli atelier di diversi altri ed evoluzione è stato l’incontro con lo te polo di formazione per molti artisti scultori. Partendo dalla figura, ha se- scultore Oreste Quattrini, titolare a operanti nel territorio lombardo-tici- guito un percorso verso una sempre più marcata astrazione delle forme. Realizza le sue opere con diversi mate- Sacra Famiglia. riali: terracotta, gesso, bronzo, resine, legno, metalli. Vive e lavora a Cagial- lo. Claudia e Carlo Bottini condivi- dono da diversi anni la passione per il collezionismo di arte sacra e insieme hanno abbracciato con entusiasmo questo progetto al Museo plebano. Carlo Bottini, già sindaco del Borgo e Gran Consigliere, è titolare con il fi- glio Claudio di uno studio dentistico ad Agno. La mostra al Museo plebano (ac- canto alla Chiesa di San Provino ad Agno) rimane aperta fino a giovedì 17 dicembre; si può liberamente visitare nei giorni di giovedì e domenica dalle 16.00 alle 19.00 o su appuntamento. –8–
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 9 LUGANO ARTE LA TICINESE ROSY GADDA CONTI ESPONE LE SUE OPERE ALLA CORNICE P er questa parte finale dell’esta- te, la galleria Spazio espositivo La Cornice di Lugano propone una personale dell’artista ticinese Rosy Gadda Conti. Nei contenuti spazi del- la galleria e nelle ampie vetrine sono esposte una trentina di opere fra acri- lici su tela e acquarelli su carta. Si trat- ta di lavori eseguiti dall’artista nell’ul- timo periodo. Rosy Gadda Conti ha conseguito nel 1988 il diploma federale in grafica illustrativa e precedentemente quello in Arti decorative presso lo CSIA, Cen- tro Scolastico Industrie Artistiche di Lugano. Lavora dal 1988 come artista e illustratrice indipendente, collabo- rando con varie case editrici, sia in Svizzera che all'estero, per le quali ha pubblicato diversi libri. Ha scritto e il- lustrato, fra gli altri: Sebastiano (nel 2000) - Quanti impegni, Sebastiano! (2001) - Le bugie hanno le gambe cor- te (2003). Dal 1996 insegna arti visive, sia in enti pubblici che in corsi privati. Per i suoi lavori, Rosy Gadda Conti, che vive e lavora a Breganzona-Luga- no, predilige le tecniche pittoriche con l’acquerello, l’acrilico e la tecnica mi- sta. La mostra dell’artista Rosy Gadda Conti, dal titolo "Tra Terra e Cielo", rimane allestita fino al 10 ottobre presso lo Spazio espositivo La Cornice (a Lugano centro, in via Giacometti 1); si può visionare gratuitamente du- rante l’ampio orario d’apertura del ne- gozio omonimo, nei giorni da lunedì a venerdì 8.00-12.00 e 14.00-18.30, sa- bato dalle 9.00 alle 12.00. Una parte della mostra è sempre visibile dall’e- sterno, nelle due ampie vetrine della galleria. –9–
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 10 MUZZANO ARTE PIER ALBERTI ESPONE NEGLI SPAZI DI LA CANTINA L o spazio espositivo “La Canti- na” a Muzzano propone la mostra di Pier Alberti intitolata “Di Vinum”. L’artista luganese espone una trentina di opere di diverso formato, concepite ed eseguite in esclusiva per la piccola galleria di Muzzano. Ed è proprio al nome di quest’ultima che Alberti si è ispirato. ‘Cantina’ come crogiolo di operazioni alchemiche, di fermentazioni e di profumi intensi che nel suo percorso creativo si traducono in un continuo sperimentare e trasfor- mare vinacce e poi vini di annate di- verse con altri prodotti (dal solfato di rame al sale all’aceto) capaci di modi- Pier ficare e offrire una nuova lettura sulla Alberti, carta o sul gesso, sovrapponendo strati “Filari” velati sulle incisioni scavate nella ma- tecnica teria. Nascono così i suoi “geoglifi”, mista su visioni aeree di terre coltivate e arate secondo antichi e ripetuti disegni co- scagliola me solchi che creano paesaggi imma- 2019 ginari. cm 50x70. Pier Alberti (1943) lavora e risiede a Davesco. Dopo gli studi al CSIA di Lugano ha frequentato l’Accademia l’Ecole des Beaux Arts di Parigi. Dal giate, al fine di innescare percorsi di della Grande Chaumière e in seguito 1980 si dedica alla conservazione e al crescita e sviluppo autonomi e sosteni- restauro di affreschi e dipinti bili. Essa opera sia a livello internazio- murali. nale, per esempio con il progetto in Lo spazio espositivo “La Marocco, Togo e Benin, “Formation Cantina” è nato nel 2007 al fine Partage” che offre cicli di formazione di sostenere i progetti della Fon- continua in diversi settori professiona- dazione No Woman No Life li, che nazionale con il progetto luga- dapprima, e da quest’anno, nese “Un passo verso la città” con vari dell’Associazione MC-MC/Uno corsi professionalizzanti ed iniziative spazio per essere, che si propone di integrazione per donne straniere. di promuovere il potenziamento Una parte dei proventi di tutte le atti- delle capacità dei beneficiari dei vità che si tengono alla Cantina è de- propri progetti, tendenzialmente voluta all’Associazione MC-MC. Lo provenienti da categorie svantag- spazio espositivo si trova nel nucleo storico di Muzzano, in una antica can- tina restaurata e presenta periodica- mente mostre di artisti in diversi cam- pi delle arti. Pier Alberti, “Ceppi” La mostra di opere di Pier Alberti tecnica mista su carta rimarrà allestita fino al 13 settembre; 2019, cm 30 x 40. si può liberamente visitare il sabato e la domenica dalle 15.00 alle 18.00. – 10 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 11 LUGANO ARTE RENZO FERRARI CON "CORONA DIARY" OPERE CONCEPITE DURANTE IL LOCKDOWN R enzo Ferrari è puntuale con la sua presenza quasi annuale nelle gallerie luganesi. È alla galleria La Colomba con i suoi lavori recentis- simi, tutte opere uscite nel complicato e tragico periodo del lockdown, a par- tire da febbraio di quest’anno con i mesi di quarantena. Si propone con una cinquantina di opere tra oli, dise- gni, acrilici, teatrini. Così la critica dell’arte Melina Scalise - in un estratto - commenta in apertura del catalogo (editore SKIRA e stampato da Arti grafiche Veladini, Lugano, con testi di Melina Scalise, Sergej Roic, Luca Pietro Nicoletti) che accompagna la mostra luganese: «Co- me l’uomo primitivo nelle grotte di Altamira raffigurava le scene di caccia per mantenere memoria di esperienze e appropriarsi simbolicamente dell’a- Renzo Ferrari nimale e della forza necessaria per “Primavera combattere, così, Renzo Ferrari, in Plaga doctores” questo ciclo, “Al tempo del coronavi- marzo 2020 rus”, esalta con la pittura lo stesso po- acquerello tere documentativo e propiziatorio. su carta Per questo artista, figlio della prima cm 29,5 x 21. metà del 900, la pandemia da Covid 19 è diventata l’urgenza di raccontare la sua e la nostra battaglia quotidiana contro questo nemico venuto a semi- nare morte tra gli uomini, non senza porre una riflessione in chiave icono- grafica e simbolica. Sono dei lavori in simultanea, in diretta, una cronaca giornaliera di emozioni e considera- zioni…. Ferrari, come un giornalista, usa dei taccuini, per annotare i suoi percorsi narrativi tra parole e figure. Attinge, come sempre nella sua ricerca Renzo Ferrari “Per Josè Posada” aprile 2020 china su carta, cm 13 x 18. – 11 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 12 ARTE RENZO FERRARI, OPERE DAL LOCKDOWN Renzo Ferrari, “Cavaliere nel giallo” marzo 2020, olio su tavola, cm 40 x 30. fuori e di dentro ovvero del reale e del- l’elaborato interiore che, a sua volta, lo modifica. In questo momento pande- mico l’onirico prende il sopravvento, l’uomo è nella sua casa, nell’ombra, lontano dagli altri, in un suo mondo che rischia di inghiottirlo e, metafori- camente, è lontano dalla luce, da quel- la luce che entra solo dalle finestre. Ed è così che lo dipinge Ferrari, seduto, contemplativo, inerme, passivo. Nei suoi disegni si vede l’uomo immerso in questa angoscia, in questa attesa e timore della fine dove gli uni con gli altri si ascoltano il petto, attenti ai re- spiri, a scacciare demoni e paure, vici- ni a finestre o davanti a televisori per vedere e ad ascoltare quel mondo che credevano appartenesse loro per dirit- to…». La mostra di Renzo Ferrari dal ti- tolo "Corona Diary" Galleria La Co- lomba (via al Lido 9, Lugano-Viganel- lo) rimane allestita da sabato 12 set- artistica, dalla realtà per poi tradurre, lavoro che non cerca “il bello” armo- tembre fino al 10 ottobre; si può libe- non senza senso critico, il suo elabora- nioso, ma vuole rappresentare il mon- ramente visitare nei giorni da martedì to emozionale ed onirico. È una pit- do con le sue contraddizioni e conta- a sabato nell’orario 14.00 - 18.30; do- tura impegnata quella di Ferrari. Un minazioni. È un mondo che è fatto di menica e giorni festivi 14.30 - 17.00. ASCONA - ”GARAVEE” DI MARCO SCORTI AL MONTE VERITÀ U na mostra personale di Mar- co Scorti dal titolo “Garavee” è in atto fino al 18 settembre nella Sala La mostra al Monte Verità di Ascona si può liberamente visitare tut- ti i giorni fino al 18 settembre dalle Balint al Monte Verità di Ascona. In ore 9.00 alle ore 21.00. esposizione dieci opere, tra pitture acriliche e gouache accompagnano il pubblico attraverso un percorso tra le Marco Scorti aree di frontiera, le zone di passaggio, "Sul sasso" i paesaggi che costituiscono la memo- 2018 - 2020 ria dell’artista, nato e cresciuto in Mal- gouache su carta cantone. cm 32 x 24 – 12 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 13 MENDRISIO ARTE AL MUSEO D’ARTE ANDRÉ DERAIN SPERIMENTATORE CONTROCORRENTE G razie alla collaborazione degli Archivi André Derain e ai prestiti di alcuni prestigiosi musei francesi, il Museo d’arte Mendrisio or- ganizza una retrospettiva di ampio re- spiro sull’opera di Derain: 70 dipinti, 30 opere su carta, 20 sculture, 25 pro- getti per costumi e scene teatrali, illu- strazioni di libri e alcune ceramiche ri- percorrono la creatività vulcanica e l’attività poliedrica di questo massimo protagonista dell’arte moderna. André Derain è una delle grandi figure della rivoluzione artistica dell’i- nizio del XX secolo, sia pittorica sia scultorea; un’icona dell’arte del Nove- cento, amico di Picasso, Matisse, Bra- que, Giacometti. Ha formato con Henri Matisse e Pablo Picasso la triade André Derain, “L’Estaque”, 1906 olio su tela, cm 38 x 55. di artisti che ha completamente cam- biato a livello mondiale l’arte del No- vecento. Derain è stato a capo e ispira- il precursore del Ritorno al Classici- Derain e Matisse, che trascorsero vari tore di molte delle maggiori correnti smo. anni a dipingere insieme i paesaggi di della pittura moderna e contempora- Nei primissimi anni del Novecen- mare a Collioure, nel Sud della Fran- nea. È stato l’erede dell’Impressioni- to, una manciata di artisti cambiò cia. I due diedero vita tra il 1905 e il smo, l’iniziatore della pittura” Fauve” completamente il modo di vedere l’ar- 1910 a un movimento per il quale si e uno dei padri del Cubismo, nonché te. Tra i massimi innovatori ci furono coniò il termine “Fauve”, cioè il grup- po dei “Selvaggi”, a causa dei vivacissi- mi, infuocati colori che caratterizzava- no le loro opere. Anche Picasso nutrì grande ammirazione e stima per De- rain, soprattutto all’inizio del secolo scorso. A partire dal 1910, per diversi anni, Derain e Picasso collaborarono tra di loro e si studiarono reciproca- mente. Si frequentarono molto e la lo- André Derain “Nature morte au pichet et verre de vin” 1938 olio su tela, cm 43,5 x 55 . – 13 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 14 ARTE ANDRÉ DERAIN SPERIMENTATORE CONTROCORRENTE André Derain “Femme au long cou” eseguito dopo il 1938 bronzo, cm 32 x 19.5 x 4. to, il nudo femminile, le composizioni più articolate. Altrettanto significati- va, anche se più ridotta è la produzio- ne scultorea, che viene documentata con un gruppo molto interessante di lavori. Appassionato di teatro, l’artista collabora a molte importanti messe in scene di spettacoli e balletti. A Men- drisio una sezione mette in luce questo aspetto meno noto ma molto rilevante dell’attività dell’artista attraverso una selezione di disegni, bozzetti e docu- menti fotografici. Un catalogo di circa 230 pagine, edito dal Museo d’arte Mendrisio, do- cumenta con fotografie storiche e schede tutte le opere in mostra, intro- dotte dai contributi di studiosi e cura- tori e seguite dai consueti apparati ri- ro amicizia durò fino agli anni Trenta. d’arte Mendrisio intende esplorare portanti una bibliografia scelta e una Fu Derain a introdurre Picasso nel tutti i principali aspetti della ricerca di selezione delle esposizioni. Vengono mondo dell’arte africana e con Derain Derain, e in particolare contribuire a inoltre pubblicati alcuni testi teorici Picasso fece i primi passi verso il Cubi- rimettere a fuoco e rivalorizzare le pe- esemplari dell’artista, tradotti per la smo. Entrambi furono amanti della culiari qualità della sua complessa e ar- prima volta in italiano. mondanità, uomini di grande succes- ticolata produzione fra le due guerre e La mostra al Museo d’arte di so, celebrità delle arti del XX secolo. fino alla sua morte. Per ciò che concer- Mendrisio (Piazzetta dei Serviti 1 a Ma se la fortuna di Picasso crebbe per ne la pittura viene analizzata in parti- Mendrisio) si svolge dal 27 settembre tutto il secolo, quella di Derain ebbe colare l’evoluzione e le sperimentazio- al 31 gennaio 2021; si può visitare (in- un brusco e momentaneo declino do- ni stilistiche e tematiche, oltre ai nu- gresso pieno CHF 12.-) nei giorni da po la seconda guerra mondiale, com- merosi riferimenti impliciti o espliciti martedì a venerdì nell’orario 10.00 – plice il mondo delle gallerie d’arte e dei più diversi territori dell’arte di tut- 12.00 / 14.00 – 17.00; sabato, domeni- del mercato. te le epoche. E questo nei vari generi: ca e festivi dalle 10.00 alle 18.00; lu- La mostra organizzata dal Museo il paesaggio, la natura morta, il ritrat- nedì chiuso, tranne festivi. – 14 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 15 ASCONA ARTE UNA MOSTRA RIUNISCE 100 OPERE DI ALEXEJ JAWLENSKY E MARIANNE WEREFKIN I l Museo d’Arte Moderna di Ascona ospita una importante retrospettiva che approfondisce il rap- porto tra Alexej Jawlensky (1864- 1941) e Marianne Werefkin (1860- 1938) che, individualmente e in cop- pia, hanno dato un contributo fonda- mentale allo sviluppo dell’arte nel pri- mo Novecento. Per la prima volta, la mostra mette a confronto queste due originali figure di artisti, attraverso 100 opere che ripercorrono le car- riere di entrambi, in un arco tempora- le che dalla fine dell’Ottocento, giun- ge fino agli anni trenta del XX secolo, ponendo particolare attenzione alla lo- ro relazione privata. La rassegna, cura- ta da Mara Folini, direttrice del Museo d’Arte di Ascona, è la terza e ultima Marianne Werefkin, “La strada di campagna” tappa di un itinerario che ha toccato 1907, tempera su carta incollata su cartone, cm 69 × 105. due delle maggiori istituzioni tedesche per l’arte espressionista, come lo Städ- tische Museum im Lenbachhaus di Monaco e il Museum Wiesbaden. Il rapporto estremamente com- plesso che ha legato Alexei Jawlensky e Marianne Werefkin si è sviluppato tra il 1892 e il 1921, dagli esordi a San Pietroburgo, a Monaco di Baviera (1896), città che li vide al centro del dibattito artistico internazionale del- l’epoca, come fondatori della “Nuova Associazione degli Artisti di Monaco” (1909), premessa alla nascita del “Blaue Reiter” (1910) e della rivolu- zionaria arte astratta del loro amico e compatriota Vassilj Kandinsky, alla quale Marianne Werefkin seppe dare fondamento teorico nei suoi scritti, fi- no agli anni trascorsi in Svizzera, in Alexej Jawlensky “Testa Mistica: Meditazione” 1918 olio su cartone, cm 40,1 × 30,8. – 15 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 16 ARTE ALEXEJ JAWLENSKY E MARIANNE WEREFKIN AD ASCONA Alexej Jawlensky Ritratto di Marianne Werefkin 1906 circa, olio su cartone cm 67,5 × 49,5. (1917) e infine ad Ascona (1918). Per la prima volta conobbero la povertà e vivendo di stenti e da esiliati senza pa- tria. Rimarranno insieme per altri sei anni, nonostante le loro strade avesse- ro ormai preso, dal punto di vista sen- timentale e artistico, direzioni diverse. Jawlensky fece il grande salto verso un’astrazione lirica e mistica che cul- minerà infine nelle sempre più radica- li, perentorie croci buie della sua tarda produzione a Wiesbaden (1921- 1938), dove si era trasferito nel 1921. Marianne Werefkin continuerà lungo la strada di un espressionismo più ra- dicale, nell’enfatizzare sempre più le forme in moti vorticosi, vitalistici, che coincidono con un recupero di quesiti più esistenziali e terreni, tra il visiona- rio e l’aneddotico, per trovare infine, particolare nel borgo di Ascona, dove mondo declinato al maschile, decise di negli ultimi anni della sua vita, un’in- la stessa Werefkin fu attivissima in am- reprimere la sua femminilità in nome tima riconciliazione con il mondo, bito culturale, nel partecipare alla fon- dell’arte come missione. grazie al suo rinnovato interesse per dazione del Museo Comunale (1922) Abbandonato l’ambiente russo ar- l’amore francescano di cui Ascona, pa- e dell’Associazione artistica “Der tisticamente conservatore e limitante, tria di accoglienza d’artisti, assurgerà a Grosse Bär” (1924). la coppia si trasferisce a Monaco di simbolo cosmico di una pace interiore I due sono stati molto più di una Baviera nell’autunno 1896, per rico- a lungo agognata. semplice coppia d’artisti, profonda- minciare su nuove basi e stimoli, af- La mostra “Alexej Jawlensky e mente connessi dal punto di vista fiancata da grandi personalità dell’arte Marianne Werefkin. Compagni di vi- emotivo: sembravano dipendenti l’u- quali Wassily Kandinsky, Paul Klee, ta” al Museo Comunale d’Arte Mo- no dall’altra, compagni di vita, legati Alfred Kubin, Gabriele Münter, Franz derna (via Borgo 34, Ascona) rimane in una “relazione d’amore eroticamen- Marc, Agust Macke e altri. Allo scop- allestita dal 20 settembre al 10 gen- te platonica” (com’ebbe modo di sot- pio della prima guerra mondiale, i due naio 2021. Si può visitare (entrata pie- tolineare Lily, la moglie di Paul Klee), furono costretti a riparare nella neu- na CHF 7) nei giorni da martedì a sa- che in realtà nascondeva il disagio di trale Svizzera; dapprima a Saint Prex bato nell’orario 10.00-12.00 / 14- una donna che, pur di affermarsi in un sul lago Lemano (1914), poi a Zurigo 17.00, domenica e festivi 10.30-12.30. – 16 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 17 MENDRISIO ARTE OPERE DI ARMAND RONDEZ IN MOSTRA ALLA BANCA RAIFFEISEN U na limitata scelta di opere dell’artista zurighese Armand Rondez, selezionate dall’archivio inti- tolato all’artista (AAR), sono in mostra presso la Banca Raiffeisen di Mendri- sio e Valle di Muggio. Il pittore e inci- sore Armand Rondez (Zurigo 1928- 1986), affascinato dalle nostre terre, ha soggiornato nel Mendrisiotto a par- tire già dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso. Nel periodo finale della sua vita si preparava a stabilirsi definitivamente nel Magnifico Borgo e ad aprirvi un atelier di stampa d'arte, ma la morte prematura gli impedì di realizzare il progetto. È autore di una intensa e raffinata ricerca di segno esi- stenziale, in corrispondenza con le maggiori problematiche della sua epo- ca. Ha maturato il proprio stile, fon- dato sulla forza del colore e sul rigore del disegno, accogliendo influenze di collaborazione con la figlia dell’artista mento (079 386 75 56) è possibile visio- varie correnti artistiche, dal neocubi- Gabrielle Dominique Rondez e testi nare un gran numero di opere. smo all'informale al surrealismo. Con di Loredana Müller Donadini. Dal La mostra presso gli spazi della l'etichetta editoriale Topík (Bellinzo- 2016 presso l'Archivio Armand Ron- Banca Raiffeisen Mendrisio e Valle di na) è uscito nel 2017 il volume bilin- dez (AAR, in Via Stella 8/9 a Mendri- Muggio (in via Luigi Lavizzari 19A a gue italiano/tedesco "Armand Ron- sio), che si occupa della valorizzazione Mendrisio) rimane allestita fino al 25 dez. La stagione dell'utopia / Die Zeit dell’opera di questo artista che possia- settembre; si può liberamente visitare der Utopie", a cura di Maria Will in mo considerare ticinese, su appunta- durante gli orari d’apertura dell’istitu- to. – 17 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 18 SESSA ARTE ESPOSTE A CASA TREZZINI OPERE DI LEONARDO PECORARO C asa Trezzini a Sessa ospita un’esposizione di opere del- l’artista Leonardo Pecoraro dal titolo “Orizzonti e trame”. La mostra è com- posta da una sessantina di opere dai più disparati formati tra dipinti, calco- grafie e mosaici, opere realizzate negli ultimi tre anni. Leonardo Pecoraro è nato a è il 19 agosto del 1968. È pit- tore, incisore, mosaicista e scultore a tempo pieno. Dal 1991 al 1995 ha fre- quentato l’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano e dal 1996 al 1997 la Scuola di mosaico Albe Steiner a Ravenna. Lavora e vive tra i cantoni Ticino e Berna. La mostra a Casa Trez- zini a Sessa (Malcantone) rimane alle- stita fino al 18 ottobre; si può libera- mente visitare nei giorni di sabato e domenica dalle 14.00 alle 18.00. Leonardo Pecoraro, “Oriental vision”, 2018, olio, cm 127 x 103. BELLINZONA - 30 FOTOGRAFIE DI MASSIMO PACCIORINI-JOB ALLA PIZZERIA RIO L a Galleria Job espone fuori dalla sua sede abituale di Giu- biasco e propone presso la pizzeria Rio “Coronavirus” propone immagini del- le strade deserte che portano a Bellin- zona e di persone con le mascherine di La Galleria Job extra Muros, pres- so la Pizzeria Rio (in Via Retica 2, Bel- linzona) si può liberamente ammirare di Bellinzona 30 fotografie di Massi- protezione durante il lockdown della durante la normale apertura dell’eser- mo Pacciorini-Job. Sono immagini scorsa primavera; queste sono fotogra- cizio fino al 30 settembre. scattate lungo un periodo di circa fie a colori digitali. quattro decenni con tecniche diverse, per molteplici committenti e su temi differenti. Il percorso espositivo si di- pana lungo tre stazioni: “Nei dintorni della pizzeria Rio” dove vengono pre- sentate fotografie in bianco e nero su pellicola e stampate su carta baritata. “Musica” comprende invece fotografie di Gianna Nannini 1982, Vasco Rossi 1985, Adriano Celentano 1986; sono opere a colori su pellicola diapositiva. Massimo Pacciorini-Job “Lockdown”, maggio 2020 Piazza Nosetto, Bellinzona – 18 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 19 BELLINZONA TEATRO AL SOCIALE I GRANDI NOMI DELLA SCENA ITALIANA I l Teatro Sociale Bellinzona annuncia i titoli della rassegna di prosa in ab- bonamento "Chi è di scena" della Macbettu. prossima stagione. Essa proporrà 7 spettacoli distribuiti da ottobre a mag- gio 2021. Si comincia il 28 e 29 otto- bre con un capolavoro che da tre anni miete successi in tutto il mondo, lo spettacolo "Macbettu" tratto dal "Macbeth" di William Shakespeare e diretto da Alessandro Serra. Gli spettacoli della rassegna "Chi è di scena" 2020-2021 del Teatro Sociale Bellinzona vedranno esibirsi sul palco della capitale alcuni dei nomi più inte- ressanti della scena teatrale italiana odierna, come Paola Gassman, Ugo Pagliai, Mariangela D'Abbraccio, Da- IL PROGRAMMA confidenza con Dioniso e al contempo niele Pecci, Marina Massironi, Rober- con inizio sempre alle ore 20.45 l’incredibile precisione formale nelle to Citran, Serena Autieri e Paolo Cala- danze e nei canti. Le fosche maschere bresi. In programma vi sono inoltre e poi il sangue, il vino rosso, le forze due produzioni ticinesi, "La bottega Mercoledì 28 e giovedì 29 ottobre della natura domate dall’uomo. Ma del caffè" (prod. LAC Lugano Arte e Macbettu soprattutto il buio inverno. Sorpren- Cultura) e, per la prima volta sulle sce- denti le analogie tra il capolavoro ne in lingua italiana, "Olocene" tratto di Alessandro Serra shakespeariano e i tipi e le maschere da "L'uomo nell'Olocene" di Max Fri- tratto dal Macbeth della Sardegna. La lingua sarda non li- sch, una produzione del Teatro Sociale di William Shakespeare mita la fruizione ma trasforma in can- Bellinzona diretta da Flavio Stroppini to ciò che in italiano rischierebbe di e Monica De Benedictis e interpretata con Fulvio Accogli, Andrea scadere in letteratura. Uno spazio sce- da Margherita Saltamacchia e Rocco Bartolomeo, Leonardo Capuano, nico vuoto, attraversato dai corpi degli Schira. Andrea Carroni, Giovanni Carroni, attori che disegnano luoghi e evocano Chi era già abbonato può rinnovare il Maurizio Giordo, Stefano Mereu e presenze. Pietre, terra, ferro, sangue, proprio abbonamento presso l'Ufficio Felice Montervino positure di guerriero, residui di anti- turistico di Bellinzona, palazzo muni- regia, scene, luci, costumi che civiltà nuragiche. Materia che non cipale. Allo stesso recapito è possibile Alessandro Serra veicola significati, ma forze primordia- sottoscrivere da subito dei nuovi abbo- li che agiscono su chi le riceve. namenti, prenotando per tutta la sta- Spettacolo in lingua sarda con sopratito- gione i migliori posti disponibili. La li in italiano e riassunto distribuito a prevendita dei biglietti per gli spetta- tutto il pubblico Giovedì 12 e venerdì 13 novembre coli "Macbettu" e "La bottega del La bottega del caffè caffè" è già in corso, quella per gli altri Il “Macbeth” di Shakespeare recitato titoli inizierà nella seconda metà di in sardo e, come nella più pura tradi- di Carlo Goldoni settembre, dopo la presentazione del zione elisabettiana, interpretato da soli con Antonio Ballerio, Pasquale Di cartellone completo. uomini. L’idea nacque nel corso di un Filippo, Marco Risiglione, Sacha reportage fotografico tra i carnevali Trapletti, Anahì Traversi, Annapaola della Barbagia. I suoni cupi prodotti Trevenzuoli e Massimiliano Zampetti da campanacci e antichi strumenti, le regia Igor Horvat pelli di animali, le corna, il sughero. La potenza dei gesti e della voce, la Igor Horvat è attore dalla lunga e soli- – 19 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 20 TEATRO AL SOCIALE DI BELLINZONA do profondo e irriverente che caratte- Un tram che si chiama desiderio rizza la compagnia, ha inquadrato il grande classico di Shakespeare con un radicale ribaltamento di prospettiva rendendo protagonista assoluta dello spettacolo una coppia inossidabile co- me quella formata da Pagliai e Gas- sman. Questa nuova versione di “Ro- meo e Giulietta” si concentra comple- tamente sui protagonisti della vicenda, mette da parte tutto il contorno: la guerra tra le rispettive famiglie, gli amici di Romeo, i genitori di Giulietta e il frate. Ci interroga su quanto que- sta storia sia anche nostra, su quanto sia quella degli attori che la interpreta- no, su quanto a lungo possa ancora so- pravvivere a se stessa dopo averci ac- compagnati. Attori e registi si con- da esperienza: lo abbiamo applaudito Giovedì 10 e venerdì 11 dicembre frontano tra loro a viso aperto, condi- al Teatro Sociale nelle nostre produ- Romeo e Giulietta videndo col pubblico le domande che zioni “L’anno della valanga”, “Prossi- le parole del bardo hanno fatto sorgere ma fermata Bellinzona” e “Tell”. Ora di Babilonia Teatri loro durante la costruzione dello spet- si misura con una prova registica im- da William Shakespeare tacolo. E’ un confronto che vuole portante e decide di farlo mettendo in aprire degli squarci nel testo, per sco- scena “La bottega del caffè”, celebre con Paola Gassmann, Ugo Pagliai, prirne la vertigine e la follia, la violen- commedia goldoniana nella quale di- Enrico Castellani, Valeria Raimondi, za e la bellezza. Sul palco con gli attori rige, tra gli altri, i ticinesi Antonio Francesco Scimemi e Luca Scotton ci sarà un mago illusionista. Ballerio, Anahì Traversi e Massimilia- no Zampetti. Una commedia dal mec- Ugo Pagliai e Paola Gassman sono i canismo teatrale perfetto, che Goldoni protagonisti di “Romeo e Giulietta” di scrisse nel 1750 in toscano per farsi William Shakespeare riscritto dalla comprendere dagli spettatori di tutta compagnia Babilonia Teatri. Lo sguar- Italia, benché fosse ambientata a Vene- zia. La vicenda è piena di equivoci e travestimenti che arrivano ad avere il sopravvento sui personaggi della com- media. Tutto si svolge intorno alla bottega del caffè, luogo di ritrovo di avventori abituali e di passaggio, col- locato al centro della piazza, da cui si ha la visione di tutti gli edifici che l'at- torniano. È l'idea di un microcosmo in cui si creano varie dinamiche tra i personaggi, che litigano, si aiutano e si interessano delle questioni degli altri a vicenda. Ugo Pagliai e Paola Gassman – 20 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 21 TEATRO AL SOCIALE DI BELLINZONA Giovedì 21 e venerdì 22 gennaio Le verità di Bakersfield Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams con Mariangela D’Abbraccio, Daniele Pecci, Angela Ciaburri, Stefano Scandaletti, Gabriele Anagni, Erika Puddu e Massimo Odierna regia e scene Pier Luigi Pizzi La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su cui girovagava da studen- te, che il giovanissimo Tenessee Wil- liams si facesse l’idea di un dramma che svelava il lato oscuro del sogno americano. Questa storia divenne il capolavoro di Williams un testo ama- to, odiato, comunque conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del Giovedì 11 e venerdì 12 marzo caotica roulotte è celato un possibile teatro e del cinema, una storia in tre Leverità di Bakersfield tesoro, un presunto quadro di Jackson atti che alzava il velo sulla macchina Pollock. Il compito di Lionel, esperto oppressiva della famiglia, dell’anima di Stephen Sachs d’arte di livello mondiale, volato da ipocrita dei pregiudizi, la feroce stupi- con Marina Massironi New York a Bakersfield, è quello di fa- dità delle paure morali. Il dramma, e Roberto Citran re l’expertise dell’opera che, in caso di premio Pulitzer nel ’47, mette per la regia Veronica Cruciani autenticazione, potrebbe far cambiare prima volta l’America allo specchio su completamente vita alla sua interlocu- cose come l’omosessualità, sesso, disa- Due destini, due vicende umane lon- trice. Il dialogo, che si svolge intera- gio mentale, famiglia come luogo non tanissime che si incontrano nello sce- mente tra le cianfrusaglie della casa- proprio raccomandabile, maschilismo, nario di un’America sempre percorsa roulotte, marca molto le differenze tra femminilità maltrattata, ipocrisia so- da forti divari sociali. Maude, cin- i due, ma nel prosieguo dell’incontro ciale. Col tempo è diventato veicolo di quantenne disoccupata, appare come accade che Maude si riveli assai meno altre ragioni, sociologiche, ideologi- una donna ormai vinta dall’esistenza, sprovveduta di quanto appare e la po- che. Il ruolo di Blanche Du Bois è af- ma nell’evidente disordine della sua sizione di Lionel appaia via via sempre fidato a Mariangela D’Abbraccio, grande interprete del nostro teatro e gradito ritorno al Teatro Sociale e il Margherita Saltamacchia ruolo di Stanley Kowalski, che fu di Marlon Brando, è affidato a Daniele Pecci. La regia è affidata ad un grande maestro di fama internazionale, Pier Luigi Pizzi. – 21 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 22 Trattoria - Pizzeria GALLERIA via Vegezzi 4 - 6900 Lugano 091 922 24 15 www.trattoriagalleria.ch – 22 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 23 TEATRO AL SOCIALE DI BELLINZONA Martedì 11 e mercoledì 12 maggio La menzogna La menzogna di Florian Zeller con Serena Autieri, Paolo Calabresi, Totò Onnis e Eleonora Vanni regia Piero Maccarinelli Desiderio, tradimento, verità e menzogna in amore: sono questi i temi della brillante commedia scritta dal commediografo francese Florian Zeller che hanno ispirato il regista Piero Maccarinelli. Lo spettacolo vede protagonista un cast d’eccezione composto da Serena Autieri e Paolo Calabresi, affiancati da Toto Onnis e Eleonora Vanni. Due coppie di amici più fragile in una sorta di ribaltamen- nista de “L’uomo nell’Olocene” di si incontrano a una cena dopo molto to di ruoli che conduce all’epilogo. Max Frisch - sembrano esistere solo la tempo e avvertono un grande disagio Ispirato a eventi veri, questo dramma pioggia, le interruzioni di elettricità e tra loro. Paolo e Alice, Lorenza e comico crea domande vitali su ciò che l’atmosfera da fine del mondo. Anche Michele credono di vivere in un rende l’arte e le persone veramente au- lui finirà e se ne rende conto. Nella so- sistema di valori condivisi che si tentiche. Marina Massironi e Roberto litudine del suo eremo in Valle Onser- possono facilmente trasgredire: Citran, attori molto amati, lo inter- none il signor Geiser ha trovato nella l’adulterio sembra essere l’unico pretano magistralmente diretti da Ve- memoria e nei libri in suo possesso le orizzonte della vita coniugale. La ronica Cruciani. armi per resistere al tempo. La lotta è commedia costringe gli attori ad contro se stesso, contro l’erosione im- abbandonare l’arco psicologico o pietosa del suo corpo e della sua men- narrativo dei personaggi, perché di Giovedì 22 e venerdì 23 aprile te. Inizialmente legge, poi ritaglia, volta in volta ognuno di loro è Olocene schizza, attacca fogli alle pareti; riem- chiamato a recitare o giocare un ruolo pie lo spazio della sua casa di sapere, opposto a quello che ha vissuto nella di Max Frisch come se tutte quelle parole possano es- scena precedente e deve farlo con con Margherita Saltamacchia sere un esorcismo contro la morte. L’a- molta leggerezza senza dare la e Rocco Schir dattamento di Stroppini e De Bene- sensazione che sta mentendo. La regia Flavio Stroppini dictis parte dall’ineluttabile scomparsa ridicola resa dei conti nel cerchio di e Monica De Benedictis del signor Geiser. La figlia Corinne amici mostra la falsa morale che si torna in valle per svuotare la casa del nasconde dietro le convenzioni, ma la Nella valle selvaggia in cui abita il si- padre. La donna si ritrova così nel mu- dimensione non è psicologica: tutto è gnor Geiser - vedovo quasi settanta- seo della conoscenza del genitore; di- affidato alla parola, ai dialoghi. Il quattrenne di origini basilesi, protago- sorientata, cerca di trovare un legame grande inganno del teatro rimanda a tra quell’accozzaglia di informazioni. un abile gioco di maschere. Ne esce una veglia al padre e al mondo che ci ritroviamo a vivere oggi, così fragile ed esposto alle intemperie che l’uomo stesso ha provocato. – 23 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 24 Osteria Grotto da PIERINO - Cureggia ne a dizio tr o stra ntinua: la n co ! .. . e 3 anni al 1967 da 5 attivi d o siam Cucina nostrana La vera Polenta al camino Salumi nostrani - Formaggi Formaggini - Minestrone.... Ambiente familiare - Ampio giardino CUREGGIA- Lugano - tel 091 941 87 96 Propr.: Fam. Mauro Cassina www.grottopierino.swiss - info@grottopierino.swiss – 24 –
TM 2020 set interno_TM mastro 23.08.20 11:18 Pagina 25 LUGANO TEATRO IL FIT FESTIVAL INTERNAZIONALE ALLA SUA VENTINOVESIMA EDIZIONE I l FIT Festival si propone come sempre nei diversi spazi teatrali di Lugano. Questa à la sua ventinove- sima edizione che si terrà tra il 29 set- tembre e l'11 ottobre con una coda il 12 e il 13 ottobre. Evento culturale dedicato al con- temporaneo, il FIT porta a Lugano le creazioni di alcuni tra i più interessan- ti artisti della scena teatrale e perfor- mativa svizzera, europea ed extraeuro- pea. L’arco della programmazione pre- senta artisti originari di Belgio, Fran- cia, Israele, Italia, Svizzera, Sud Corea, Sergio Blanco Urugay e forse Argentina. La rassegna apre con due compa- gnie del territorio: il debutto interna- 20.30. Si tratta di uno straordinario il dolore, spiegando anche la necessità zionale della danzatrice luganese Lore- concerto per immagini, con musica di celebrare qualcosa che ci collega co- na Dozio il 29 settembre (Palco Teatro dal vivo, che appare come un'opera sì tanto alla vita. LAC, ore 20.30). A partire dal 30 set- profetica per temi e per forma, nel suo Si prosegue con il doppio appun- tembre (Teatrostudio LAC, ore 20.30) presentarsi come spettacolo dal vivo tamento del 10 ottobre (Teatrostudio fino al 4 ottobre, la ripresa, dopo la ma in assenza dei corpi. L'ultimo LAC, ore 19.00 e possibile replica alle chiusura improvvisa per il lockdown, week-end del FIT (9 ottobre, Palco 21.00) con Simon Senn, e il suo espe- della nuova installazione performativa Teatro LAC ore 20.30) vede in scena lo rimento con un corpo-avatar che lui, della compagnia Trickster-p. la quale straordinario autore e regista franco- attraverso una ricostruzione in 3D, esprime una linea poetica che pone al uruguaiano Sergio Blanco, che torna abita nella versione digitale, con le sue centro l'esperienza dello spettatore, al festival dopo circa 10 anni con il conseguenze esistenziali, legali e psi- nella convinzione che l’incontro con la suo Memento Mori, che affronta un coanalitiche. E, si spera, con l'attesissi- proposta artistica debba essere perso- tema con cui oggi è inevitabile con- ma Marina Otero (Teatro Foce, ore nale e immersiva. frontarsi. Con profondità, radicalità e 20.30), artista che gli organizzatori Apertura ufficiale, con Anagoor il nitidezza ci convincerà che è possibile hanno fortemente voluta, ma che a 2 ottobre (Palco Teatro LAC, alle ore parlare della morte senza evocare solo causa della sua provenienza, l'Argenti- na, forse non sarà possibile avere per via delle disposizioni federali sui paesi Trickster-p a rischio. Qualora riuscisse a parteci- pare parlerà di Gustavo Garzon, attore famosissimo abituato sempre e solo a lavorare per lauti cachet. Uno spetta- colo che diventa un incontro impossi- bile tra il teatro e la performance, tra l'arte e il denaro. In tutto sono 15 giorni, 17 spetta- coli, 4 eventi collaterali, 6 incontri con gli artisti, 3 laboratori di alta forma- zione, la Radio on the road e le dirette del team giovani, il progetto editoria- le, il progetto sulla visione dedicato al pubblico, le cene tematiche. – 25 –
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