Verso le comunali di giugno: intervista
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Verso le comunali di giugno: Pomezianews intervista Stefano Mengozzi Pomezianews intervista il candidato Sindaco del centro sinistra alle prossime comunali di giugno Stefano Mengozzi, nuovo candidato sindaco per il centro sinistra a Pomezia: si presenti “Sono giornalista e commerciante, due grandi passioni diventate (per mia fortuna) un lavoro. Dopo la laurea in filosofia mi sono dedicato all’impresa più bella: mia moglie ed i miei due figli. Ho sempre fatto politica, sin dall’università, portando avanti professione e passione politica” Una candidatura, la sua, arrivata al termine di un percorso di valutazione lungo: ci spiega come si è arrivati al suo nome? “Già qualche settimana fa avevamo iniziato ad incontrarci con un gruppo di persone per discutere di quella che, secondo noi, doveva essere la Pomezia del domani. Nel confrontarci abbiamo capito che c’era un filo conduttore comune, quel senso di solitudine da cui, che si fosse pendolare, giovane, nonno, genitore, commerciante, lega chi vive a Pomezia. Siamo partiti dall’immagine efficace di una città autogrill, dove si entra solo per passarci e non per viverla. A questo si deve rispondere riscoprendo il senso di comunità. Per iniziare a farlo avevamo convocato un incontro pubblico il 17 marzo al Cefme, all’interno di una scuola per maestranze edili. Un cantiere che fosse metafora di quello che ci aspettava: rimboccarci le maniche e mattone su mattone, idea su idea, costruire la Pomezia del domani. Durante questi incontri è
emersa la possibilità di esprimere la mia candidatura a Sindaco. Un’idea condivisa dagli altri partiti del centro- sinistra e dal Partito Democratico” Pomezia, dopo quasi 5 anni di governo del Movimento 5 Stelle: come valuta lo “stato di salute” della nostra Città? “Quello che risulta evidente è che, se da una parte c’è stata attenzione al decoro, dall’altra non c’è stata un’idea che abbia guidato lo sviluppo della città. Cosa dovrà essere Pomezia tra 10 o 20 anni? Non si capisce. Siamo passati in 5 anni da un’amministrazione che diceva no a tutti i costruttori all’approvazione definitiva di diversi piani urbanistici, alcuni anche molto impattanti. Nel frattempo si è persa la grande occasione di ridisegnare la viabilità e la mobilità inserendo queste nuove costruzioni in un piano generale più ampio. Noi proprio da qui vogliamo partire. Mettere in rete i cittadini: che significa costruire una nuova mobilità, un nuovo modo di vivere la città e significa sopratutto partecipazione ai processi decisionali” Parliamo di programmi per il futuro di Pomezia: quali sono le priorità della sua agenda politica? “Come dicevo, proprio dal ridisegnare la città. Nei prossimi 5 anni non ci interessa andare ad inaugurare panchine o aiuole con la fascia al collo. Ovviamente saremo attenti al decoro, ma ciò che più ci preme è dare una linea di indirizzo precisa a Pomezia. Pomezia Domani si chiama il progetto che mi ha portato alla candidatura a sindaco. E Pomezia domani è proprio quello che vogliamo fare. Progettare una città a misura di persona, superando tutte le criticità ad oggi esistenti. Vogliamo che chiunque verrà dopo di noi debba necessariamente proseguire sulla strada tracciata. Questa città ha bisogno, dopo tanti anni, di sapere come svilupparsi e l’obiettivo più grande che ci prefiggiamo è proprio quello di gettare le basi per questo sviluppo. Un grande piano strategico di sviluppo, che viaggerà in parallelo con la necessità di mettere in atto
una vasta riqualificazione delle periferie e di Torvaianica” Con quale proposta politica si presenta il centro sinistra pometino alle elezioni amministrative del prossimo giugno? “Vogliamo voltare pagina dopo cinque anni di ordinaria amministrazione. Bisogna capire che Pomezia cambia passo se si mettono in atto processi di profonda trasformazione, in ogni settore. Altrimenti non riparte la crescita ed il benessere dei cittadini. Noi abbiamo idee concrete e la volontà di condurle in porto” Donazione Sangue: Mercoledì 25 Aprile a Torvaianica MERCOLEDI’ 25 APRILE, il Comitato Locale di Pomezia di Croce Rossa Italiana, Vi invita a donare il sangue in Piazza Ungheria a Torvaianica, dalle ore 8:00 alle 11:30. Non mancare, bastano dieci minuti del tuo tempo per donare nuova vita. Scarica il volantino cliccando sull’immagine o cliccando QUI Per maggiori informazioni, vai alla pagina ufficiale
Nasce la nuova Pro Loco Torvajanica: le parole del Presidente Paolo Fiorentini Pomezianews, da sempre attenta al territorio e alle nuove iniziative, ha intervistato il Presidente della nuova Pro Loco Torvajanica, Paolo Fiorentini. Paolo Fiorentini, ci racconti un po’ di lei… “Ho 55 anni e sono arrivato a Torvajanica a nemmeno 1 anno di età, con il babbo sottufficiale dell’Aeronautica, trasferito da Roma/Centocelle, a Pratica di Mare; quindi questo territorio è a tutti gli effetti casa per me. Ho con esso un legame molto profondo e lo vivo in maniera totale, da sempre, conoscendone tutti i pregi ed ahimè, anche i difetti; così come ho molto chiara la percezione della società locale e le dinamiche che la caratterizzano. Torvajanica e i suoi dintorni non hanno segreti per me nemmeno a livello ambientale; a piedi e in bicicletta ho percorso ogni metro quadrato di campagna romana e boschi che ci sono fin nell’entroterra, ben oltre Pomezia e la passione per il mare che coltivo fin da bambino partendo proprio dall’esplorazione del nostro litorale, mi ha permesso di sviluppare via via competenze ed esperienze tali, da far diventare il mare stesso luogo del mio lavoro da circa trent’anni, in quanto sono OTS/Operatore Tecnico Subacqueo (sommozzatore, nel gergo popolare) oltre che Maestro Istruttore. Una condizione che mi ha permesso di lavorare in Italia e all’estero e venire a contatto lungamente con realtà molto diverse dalla nostra, non solo professionalmente, socialmente, culturalmente ecc., ma
anche nella diversificazione delle attività riguardanti il mio campo. Situazione questa che mi ha permesso non solo di sviluppare competenze negli aspetti correlati alle opere marittime di recupero ambientale; allevamenti ittici off- shore; condotte sottomarine ecc. ma anche ad installazioni cinematografiche subacquee (scenografie) e sicurezza degli attori, oltre che a ruoli attivi nella realizzazione di documentari e reportage sia naturalistici che storici. Inoltre, parallelamente, ho portato avanti anche la parte sportiva ed escursionistica, con l’insegnamento cui accennavo prima, ma anche come guida sub: questo mi ha permesso di lavorare con tour operator ed enti turistici anche istituzionali, diventando anno dopo anno anche Guida Autorizzata nei Parchi Marini (AMP) di “La Maddalena” (Sardegna), “Lavezzi”, (Corsica), “Regno di Nettuno” (Isole Flegree) ed ovviamente non poteva mancare quello delle “Secche di Tor Paterno”; il nostro meraviglioso ed esteso sito d’immersione, situato di fronte la costa nord-ovest di Torvajanica. Com’è nata l’idea di costituire una Pro Loco a Torvajanica? Beh nella descrizione precedente, non ho fatto riferimento all’impegno come “cittadino attivo” che ho respirato in casa da sempre; tutti e due i miei genitori sono stati per anni parte integrante del volontariato locale a 360°, e un curioso precedente rispetto alla Pro Loco riguarda mio padre Francesco (Franco per gli amici) che collaborò molto attivamente con le
prime Pro Loco formatesi prima a Torvajanica e poco dopo a Pomezia, nei primi anni ’70 (ho ancora un suo porta-chiave dedicato al 1° Carnevale Pometino, che gli fu dato da Mario Bianchi per la partecipazione come pluri-carrista). Comunque, aneddoto a parte, sono nell’Associazionismo locale da decenni e su “vari fronti”, quindi l’approdo in un simbolo così distintivo del mondo sociale, era diciamo abbastanza inevitabile; nello specifico, va però evidenziato che, tolte le iniziative pionieristiche della prima Pro Loco Torvajanica a guida di Claudio Nocella ed il periodo degli anni ’80 con il picco culturale ed artistico raggiunto con il grande e compianto Ivo Spila, dagli anni ’90 in poi questo strumento non è stato utilizzato per valorizzare opportunamente la nostra località balneare. Cosa che, sommandosi all’assenza totale di questa Associazione negli ultimi anni, ha determinato la sua definitiva scomparsa; aspetto quest’ultimo che, paradossalmente, è stata la cosa migliore che potesse accadere, poiché ha permesso che, burocraticamente, si verificassero le condizioni per rifondarla completamente” Quali sono gli obiettivi che intendete raggiungere? “Questa è una domanda che, se approfondita, meriterebbe naturalmente un discorso lungo ed articolato, ma per schematizzare sommariamente gli intenti e le azioni che il gruppo fondatore (che compone anche il Direttivo) intende perseguire, ci sono sicuramente tutti quegli ambiti relativi allo sviluppo dell’offerta turistica e alla riqualificazione delle iniziative culturali; perché per dare una connotazione distintiva a Torvajanica e incentivare al tempo stesso un’economia basata sulla presenza di turisti e villeggianti, non basta solo organizzare eventi festaioli, ma occorre anche distinguersi rispetto alle proposte che vengono replicate confusamente ovunque. Ciò non vuol dire che intendiamo occuparci solo di cultura elevata, affatto, ma certamente ci impegneremo per dare una sorta di marchio distintivo e qualitativo alle attività che promuoveremo; anche quando si
tratterà di sane iniziative a carattere popolare e tradizionale. Naturalmente in tutto ciò non trascureremo il contesto sociale di Torvajanica e gli aspetti che riguardano la semplice quotidianità dei residenti, poiché essere Pro Loco significa anche questo. Ho nominato il Direttivo, ne approfitto quindi per presentare gli altri che lo compongono: il Vicepresidente è la Prof.ssa Carola Masini, quotata artista delle arti visive, nonché insegnante presso il Liceo Artistico Pablo Picasso di Pomezia; Segretaria e Tesoriera, Stefania Piumarta, scrittrice freelance, esperta di comunicazione. I Consiglieri sono: Silvio La Bella, perito tecnico industriale e appassionato di creazioni artistiche e Nicola Zurlo, imprenditore balneare e della ristorazione. Splendidi compagni di avventura, che mi inorgogliscono sia per il livello delle loro competenze, sia soprattutto per la loro grandissima qualità come persone. Quali saranno i rapporti di lavoro sul territorio con la Pro Loco Pomezia? “Uno degli obiettivi fondamentali della Pro Loco Torvajanica è proprio quello di instaurare delle cooperazioni con ogni realtà esistente sul territorio, della società civile, dei commercianti e particolarmente con quelle organizzazioni impegnate a valorizzare Torvajanica e i suoi dintorni. Partendo da questo presupposto posso affermare che la Pro Loco Pomezia è un partner privilegiato oltre che naturale. Tra l’altro questo gruppo, che ha un’esperienza già consolidata nel merito, è stato al nostro fianco e ci ha supportato nella ricostituzione della Pro Loco Torvajanica; ulteriore motivo per curare questa collaborazione e farla diventare sempre più proficua e a vantaggio del nostro territorio, che può diventare assolutamente il riferimento turistico e culturale a sud di Roma”
Prima Comunione, se avanti a tutto si mettono i regali Famiglie e bambini vivono sempre più questo importante sacramento come occasione per ricevere regali, ostentare e fare feste, mettendo in secondo piano il momento religioso e spirituale In questo periodo primaverile, come ogni anno, iniziano i preparativi per i matrimoni, ma anche per la Prima Comunione che sta divenendo sempre più simile all’organizzazione delle nozze: dal vestito all’acconciatura, dal servizio fotografico al catering, fino ai regali che fanno sempre più parte di una lista-regali con l’inclusione oramai anche dei viaggi, proprio come quelli degli gli sposi (la destinazione più richiesta è Disneyland Paris). La tendenza è quella di ‘sconsacrare’ il sacramento dal suo significato religioso, anteponendo la festa consumistica alla preparazione spirituale che si scontra con il significato della Prima Comunione, in cui il bambino si avvicina all’eucarestia per crescere spiritualmente, accogliendo il corpo di Cristo. Sempre più spettacolizzata in tutte le sue forme, la Comunione (per i cristiani seconda per importanza dopo il battesimo), viene affidata dai genitori sempre più spesso ad un baby planner, che si occupa di tutta l’organizzazione a partire dagli inviti, per proseguire poi con bomboniere e animatori fino alla torta, spesso personalizzata al luogo dove si svolge il rinfresco o il pranzo.
I genitori vogliono rendere la Comunione dei figli sempre più unica e indimenticabile, una sorta di matrimonio in miniatura. Il fenomeno riguarda tutte le classi sociali, con famiglie che spesso ricorrono anche ad un prestito per poter affrontare l’impegno economico delle spese, perdendo purtroppo di vista il reale valore di questo sacramento che dovrebbe essere un momento familiare, soprattutto religioso, ma che è divenuto una ‘festa’ in cui l’obiettivo primo del bambino e della bambina è prendere il regalo dagli invitati, doni molto più costosi dei classici regali in voga fino a qualche tempo fa come l’orologio, la catenina d’oro con i ciondoli, la macchinetta fotografica, o quelli sportivi come la divisa della squadra del cuore o una bicicletta nuova. Sembra quasi che i genitori colgano l’occasione di questo evento per far accettare i figli nella società, farli stare al passo con gli altri bambini, come purtroppo hanno iniziato a fare con il cellulare che già a 7-8 anni viene messo a disposizione dei ragazzini per dar loro, così dicono, maggior sicurezza, anche se di fatto i bambini crescono molto più insicuri. La Prima Comunione sembra quasi divenuta una festa d’ingresso nella mondanità e, invece di essere intesa come condivisione, diviene sfoggio e esibizione, con l’uomo al centro al posto di Dio e del momento spirituale. L’Istat ha registrato che nel 2015 in Italia solo il 52% dei bambini fra i 6 e i 13 anni ha partecipato a riti religiosi, e sono circa mezzo milione l’anno quelli che ricevono la Prima Comunione, con tanto di mercato del ‘consumo’ che ne segue, anche se la Chiesa invita alla semplicità, con le famiglie che però la pongono tra i momenti simbolo della vita anche per chi ha una pratica religiosa poco sviluppata.
Pomezia festeggia il compleanno: sono 80 ! La storia della nostra Città inizia in epoca fascista quando, il 25 aprile del 1938, conclusa l’opera di bonifica della palude pontina, venne posata la prima pietra di quel Comune costituito formalmente il 3 giugno 1938, con Regio Decreto Legge n. 935 e definito all’epoca “la porta di accesso della Capitale al territorio redento”. Ebbe inizio così la costruzione di Pomezia, mediante la realizzazione di un primo gruppo di edifici di rappresentanza: la Casa Comunale, la Torre-Serbatoio, la Posta,la Chiesa, la Casa del Fascio e la Scuola. Per il Centro Storico ci vollero invece 18 mesi, nei quali furono costruiti abitazioni, servizi e spazi adeguati ad accogliere un agglomerato urbano di 3000 abitanti. In seguito Pomezia – lo sappiamo – divenne un importante centro industriale del Lazio, grazie alla sua vicinanza a Roma e ai benefici derivanti dalle politiche di sviluppo economico poste in essere dall’Ente Cassa del Mezzogiorno. L’Amministrazione ha organizzato una festa della fondazione, anche in concomitanza con il 73° anniversario della liberazione d’Italia: si inzierà alle ore 7, nella sede dei coloni fondatori, con la mostra fotografica, di pittura e di poesia; alle 9 arriveranno i Fanfara “nulli secundus” e bersaglieri della sezione di Pomezia; alle 10 si continuerà con l’apertura della torre civica, un’esposizione di macchine d’epoca e una mostra di artisti organizzata dalla Pro Loco
Pomezia. Si prosegue alle 10.45 con il corteo e la posa del cesto di rose davanti al monumento dei coloni fondatori, poi la sfilata della Fanfara dei carabinieri a cavallo alle 11. Alle 15 la sfilata in costume d’epoca, canti e balli folkloristici insieme alla banda musicale S. Cecilia e alle 15.30 la visita guidata al nucleo della fondazione di Pomezia con l’associazione Latium Vetus. Alle 16.30, concerto e scuola ballo di musica swing, mentre l’associazione Magnolia provvederà a realizzare una galleria fotografica con creazioni e animazioni di artisti. Alle 18 l’aula consiliare ospiterà un incontro sulla storia urbanistica della cittadina a cura di D. De angelis e A. Bello, con un omaggio conclusivo alla città di Pomezia con degustazioni e musica al quartiere Nuova Lavinium. Dulcis in fundo, alle ore 19, il concerto organizzato dalla Pro Loco di Pomezia del coro Nisi vox, che si esibirà nella chiesa di San Benedetto insieme all’orchestra. In occasione di questa ricorrenza, infine, il museo Lavinium e
l’area archeologica rimarranno aperti dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 19. Habemus dune, il progetto che rispetta la natura L’architetto Cristiano Casafina si occupa di paesaggi e natura del territorio di Pomezia dal 2003, dalla forte erosione che investì il litorale di Torvaianica (al 13° km del Lungomare delle Sirene) fino ai progetti per affrontare il degrado delle dune costiere. Romano, appena laureato ha iniziato a curare, insieme ad un gruppo di abitanti del quartiere Garbatella, il verde del cortile della sua abitazione con risultati positivi ancora evidenti nel giardino condominiale. Tra i vari incarichi, porta avanti collaborazioni con il Comune di Pomezia inerenti le dune di Torvaianica ed il suo paesaggio nel rispetto dell’ambiente tra cui il progetto ‘Habemus dune’ che ha l’obiettivo di conservare le specie dunali e progettare la riqualificazione delle coste nel rispetto dell’ambiente. E’ stato attivista volontario dell’associazione ambientalista Fare Verde onlus per più di dieci anni.Lo incontro a Torvaianica all’interno degli spazi della Lega navale presso il giardino didattico dunale, il ‘suo’ gioiello sul mare. Lavora da tempo al progetto ‘Habemus dune’, di cosa si tratta? È un progetto che, dal 2013, analizza e mette insieme idee per progettare il litorale di Torvaianica secondo natura, lanciando una sfida per il futuro di tutti, ma soprattutto dei più giovani. Si intende recuperare spazi con vegetazione
dunale, sia proteggendo quella esistente, sia preparando nuove plantule per cambiare direzione rispetto al degrado e all’erosione dell’arenile, che poi è anche un modo per migliorare la qualità della vita dei cittadini e riportare i turisti in villeggiatura; dal 2014 il progetto ha ottenuto il patrocinio dal Comune di Pomezia. Tra le varie iniziative c’è il giardino didattico per le scuole. Come si sviluppa il percorso all’interno del giardino didattico? Proponiamo la visita del giardino didattico attraverso il ‘Gioco della duna’ che si rifà, per modalità e articolazione, al più famoso ‘Gioco dell’oca’: qui le specie del giardino, sia animali che vegetali, vengono descritte attraverso i pannelli tattili, che indicano piante ed animali interessati alla natura dunale. I bambini, soprattutto della scuola primaria e secondaria di primo grado, vengono coinvolti all’interno del percorso interattivo dove si trova un microsistema che si autoregolamenta con piante strutturali, che sono le ammofile che preparo io da seme. I gruppi-classe vengono suddivisi in squadre (premiate a fine percorso) con l’obiettivo di cercare piante diverse, per imparare che le ‘erbacce’ che si trovano nei giardini non sono da buttare, ma da riconoscere e rispettare per la salvaguardia della biodiversità. In questo mese di aprile ospitiamo, ogni giovedì, studenti della scuola Trilussa di Pomezia, per un totale di sei classi. Da cosa parte il percorso didattico ‘Il Gioco della duna’? Parte dal valore del rispetto, per se stessi, per i compagni e quindi per l’ambiente in cui i ragazzi vivono. Il rispetto è la sola regola che vige nella visita del giardino didattico. Da due anni lavoro nel giardino pulendo la terra fino ad una profondità di 40 cm, disponendo il recinto e il passaggio per la visita con l’aiuto di altre persona, tra cui Stefano Mini e
Mauro Zecca soci della Lega navale italiana sezione di Pomezia, nella convinzione che il rispetto per la natura e l’uomo è l’elemento fondamentale di questo spazio. Nel giardino didattico svetta un fiore grande e alto, l’Albero dell’agave: che significato ha? L’ho chiamato ‘L’albero della fratellanza’ che con i suoi fiori indica le tante diverse provenienze geografiche e culturali dei giovani visitatori che, nel giardino, vengono accolti come persone, con la libertà di tornare qui quando lo desiderano. Invito i docenti delle scuole e i dirigenti scolastici a considerare questo percorso didattico come un’attività da proporre ai bambini per far loro conoscere il territorio in cui vivono. Tra i partner dell’iniziativa Lega navale italiana, le associazioni Creature del mare con la biologa Valentina Braccia e Care the Oceans con Nicola di Battista che ha curato le scritte braille dei pannelli e tra gli sponsor Pomezianews per dare un contributo a questa proposta ludico-didattica rivolta non solo ai più giovani, ma a tutta la cittadinanza di Pomezia. Il progetto ha curato l’accessibilità al giardino anche per ipovedenti e non vedenti. Al via Romics 2018 alla Fiera di Roma La kermesse internazionale dedicata al fumetto, all’animazione e ai videogames riapre i battenti presentando eventi, incontri e laboratori con artisti italiani e internazionali
Torna dal 5 all’8 aprile, alla Fiera di Roma, ‘Romics 2018’ la rassegna internazionale sul mondo del fumetto, animazione e videgames con eventi, incontri, conferenze, spettacoli e le performace dei cosplay per un pubblico di tutte le età. Tra gli eventi: la gara dei cosplay organizzata in collaborazione con il World Cosplay Summit di Nagoya con l’Eurocosplay di Londra; la Yamato Cup Cosplay International; il Romics Kids & Junior per i bambini con laboratori e giochi creativi. Tra i protagonisti delle quattro giornate fumettisti e scrittori da Massimiliano Bruno a Sio, da Simon Hanselmann a Diego K. Pierini e l’immancabile Cristina D’Avena con le sue canzoni. I Romics d’Oro 2018 saranno consegnati a Martin Freeman, tornato di recente in casa Marvel e fresco del successo con Black Panther, a Massimo Rotundo artista a tutto tondo che spazia dal fumetto al cinema, dal teatro ai cartoni animati, dalla pittura alla didattica con un inizio carriera a Satyricon di Repubblica fino alla Sergio Bonelli Editore con Brendon e Tex, e Tsukasa Hojo, il padre giapponese delle serie Occhi di Gatto, City Hunter e Angel Heart che il 7 aprile sarà ospite a Romics, per la prima volta in Italia. L’orario è dalle 10.00 alle 20.00 per tutti e quattro i giorni; il prezzo del biglietto varia rispetto a giornate ed età dei visitatori con possibilità di acquisto anche online. Info: www.romics.it
Claudio Mazza si candida Sindaco di Pomezia e si dimette da Presidente della Proloco Il vulcanico Presidente della Pro Loco Città di Pomezia ha rassegnato le dimissioni con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook motivandole con l’impegno di candidarsi per le prossime consultazioni amministrative. Non ha fornito altri particolari ma dai commenti e’ evidente che si tratta di una scelta che la base dell’associazione condivide definendola la ciliegina sulla torta che mancava in città. “Voglio riunire in una nuova esperienza politica la crema della città” Da più parti non sono mancate le critiche sul conflitto di interessi di questa affermazione. Sbarca a Roma la Formula E Il 14 aprile 2018 si disputa il Gran Premio mondiale di Formula E all’Eur, lungo un circuito che tocca i luoghi simbolo del quartiere. Dal 3 al 22 aprile deviazioni stradali e delle linee bus
Si svolge il 14 aprile a Roma, nel quartiere dell’Eur, la settima tappa del Gran Premio mondiale di Formula E lungo un tracciato di 2,84 km con 21 tornanti e dieci team in gara. La competizione internazionale, dedicata alle monoposto elettriche, è partita da Hong Kong lo scorso dicembre e si concluderà a luglio in Canada: la tappa romana passerà per alcuni luoghi simbolo dell’Eur: la Nuvola, il Palazzo dei Congressi, il Salone delle Fontane, l’Obelisco. L’E-Prix è la Formula 1 dei veicoli da corsa con motore elettrico, ideata dalla Federazione internazionale dell’automobile (Fia) nel 2012 e inaugurata nel 2014. Le vetture possiedono tutte lo stesso motore, telaio, batteria e componenti elettronici forniti dai medesimi produttori e case automobilistiche per evitare favoreggiamenti. La vettura per essere ammessa alla qualifica deve avere 200 kW (272 cavalli) di potenza, mentre in gara salirà da 170 kW (231 cavalli) a 180 kW (245 cavalli); la capacità delle batterie deve essere di 28 kWh. Tutte le monoposto sono progettate e realizzate da Spark Racing Technology, come Spark-Renault SRT-01E, e supportate da McLaren, Williams, Dallara, Renault e Michelin. Le prove e le qualifiche si svolgono la mattina del 14 aprile, la gara effettiva si tiene nel primo pomeriggio con una sosta di circa due ore tra le qualifiche e la gara, per ridare carica alle batterie delle autovetture che gareggiano. Particolare per gli spettatori è il pit stop che le auto effettuano: non si fermano per cambiare le gomme come siamo abituati a vedere nelle gare di Formula 1, ma fanno un vero e proprio cambio di vettura, con il cambio gomma solo in caso di foratura. Con la F1, invece, queste monoposto hanno in comune il fatto di poter aver due macchine in pista della stessa scuderia, e la gara può essere aperta fino ad un massimo di 20 partecipanti. La novità di questa competizione è la possibilità di agevolare, tramite votazione sui social fino ad un’ora prima della gara, tre piloti che grazie a questo voto
potranno portare, durante la gara, la potenza del proprio motore dai 150 kilowatt consentiti sino ai 180, per un tempo limitato a cinque secondi. Questo significa che seppur solo per cinque secondi, quei tre piloti possono andare più veloci degli altri in gara. Sicuramente il rombo non sarà lo stesso delle classiche auto della Formula 1 che siamo abituati a sentire e vedere in televisione, ma quando ricapita di vivere un’emozione tale, vicino a Pomezia? Dal 3 al 22 aprile saranno giorni difficili per il quartiere e zone limitrofe per deviazioni stradali e di linee bus, già segnalate sul sito dell’E-Prix e dell’Atac. Caro Papa Francesco fermiamo la Congregazione dei taglialegna Una raccolta firme per un appello al Papa da parte di cittadini e associazioni che vogliono salvare il bosco all’interno della riserva di decima Malafede dove da qualche giorno la Congregazione proprietaria ha iniziato la deforestazione. Per informazioni e per le adesioni la mail di riferimento e’ amiciboscomalafede@gmail.com Sua Santità Francesco Casa Santa Marta 00120 Città del Vaticano
Roma, 26/03/2018 Caro Papa Francesco, ti scriviamo perché riponiamo in te una grande speranza. Vorremmo portare alla tua conoscenza un evento che sta rattristando fortemente la comunità della Campagna Romana. Come forse saprai, all’interno della riserva di Decima Malafede, riserva naturale bellissima, piena di biodiversità, che costituisce una delle maggiori foreste planiziali del bacino del Mediterraneo, ci sono alcuni terreni di proprietà della Congragazione di Propaganda Fide. Purtroppo la Congregazione ha deciso di deforestare 21 Ettari di bosco di Sua proprietà: per questa opera di deforestazione ha ottenuto i permessi dell’ente Roma Natura, che gestisce il sistema delle aree naturali protette della Capitale per conto della Regione. RomaNatura avrebbe potuto salvare l’area rifacendosi alla direttiva della Comunità Europea che prevede misure particolari per i siti dove nidificano specie protette, come nel caso del parco in questione, ma purtroppo ha deciso di non farlo e la proprietà si è già attivata con il taglio degli alberi: cerri, farnetti, ontani, salici ed enormi pioppi, habitat di una grande varietà di animali e rapaci. Noi realtà del territorio ci siamo mobilitati per tentare di bloccare il taglio di questa area che amiamo e rispettiamo, ma ci è stato risposto che l’unica possibilità, a questo punto, sarebbe quella di risarcire il proprietario dal mancato guadagno per il taglio degli alberi. Dalle informazioni che abbiamo reperito il guadagno in questione si aggira tra i 10.000 ed i 20.000 €. Con questa cifra potremmo preservare il
bosco per i prossimi venticinque anni, sperando che nel frattempo venga approvato dal consiglio regionale il Piano d’Assetto che metterebbe al riparto molte aree verdi del territorio e che attendiamo da almeno sedici anni. Se la Congregazione sospendesse il taglio degli alberi che sta andando avanti già da due giorni avremmo modo di mobilitarci con una campagna di raccolta fondi per offrire il risarcimento e salvare il bosco. Tuttavia nutriamo anche una speranza più grande, e cioè che tu, come Padre di Famiglia, possa invitare i membri della Congregazione a ritornare sui loro passi, dimostrando di condividere i valori di Amore e Cura del Creato che ci hai mirabilmente trasmesso nell’Enciclica Laudato sì. Il tuo intervento sarebbe per noi il più bel segno di speranza che insieme possiamo vincere la sfida della protezione della Natura ed il più bel regalo per questa nuova primavera. Ti ringraziamo per il tuo sostegno e ci uniamo alla tua preghiera di Pace per questa Santa Pasqua. Firme
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