In questo numero: Aprile 2021 - numero 302 - Comune di Piario

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In questo numero: Aprile 2021 - numero 302 - Comune di Piario
Aprile 2021 - numero 302

Mensile di informazione della comunità di Piario

                                                   Potranno recidere tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera.
                                                                                (Pablo Neruda)

                                                                                    In questo numero:

                                                                       •   Una primavera di speranza.
                                                                       •   Le prime comunioni.
                                                                       •   Informazioni parrocchiali.
                                                                       •   Il Comune informa.
                                                                       •   L’uovo dal cuore alpino.
                                                                       •   Padre Luigi Bigoni: la storia...I.
                                                                       •   Il coraggio di suor Ann.
                                                                       •   Periscopio.
                                                                       •   Kultur quiz n.240
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capace di fare del male. A volte, invece, sembra che sia
   Primavera                                                    la natura a rivoltarsi contro l’uomo, quasi a vendicarsi.
   di speranza
                                                                Ma alla fine, prima o poi, c’è una forza delle cose, una
                                                                volontà collettiva che prescinde dagli istinti individuali,
   2021                                                         che ha uno sbocco completamente diverso.
                                                                E allora la primavera arriva comunque e nessuno la può
                                                                fermare.
                                                                La metafora è interpretabile sotto diversi aspetti, nel
                                                                privato come nel pubblico. I nostri legami affettivi, le
                                                                nostre vite di relazione sono un continuo camminare
                                                                dentro un percorso che alterna lunghi tunnel, con strade
                                                                all’aria aperta. A volte c’è il buio, a volte c’è la luce
Ho    messo in copertina alcune di immagini di nostri           piena. Eppure se siamo ben disposti verso l’altro, se non
luoghi con dei bellissimi fiori che spontaneamente e sen-       abbiamo perso la capacità di amare, la primavera arriva.
za alcuna cura particolare, stanno colorando a meraviglia       Era primavera anche un anno fa, quando il lock-down ci
la primavera anche di quest’anno.                               ha gelato e ci ha improvvisamente posti difronte alla
Ma, per stimolare ancor più l’attenzione di voi lettori,        nostra fragilità e alle nostre false sicurezze.
sotto ho riportato, una significativa frase del poeta cile-     Di contro, la nuova situazione nella quale ci siamo tro-
no Pablo Neruda (1904-1973).                                    vati, ci ha mostrato che si poteva vivere anche rallentan-
Inauguriamo così, con un pensiero poetico rivolto alla          do e, in tanti casi, ci ha fatto riscoprire momenti di vita
primavera, questa primavera 2021, nella quale abbiamo           e relazioni che la frenesia del lavoro e delle occupazioni
riposto molte speranze, tante delle quali rimangono an-         non ci davano il tempo di gustare.
cora tali perché, di fatto, ci troviamo ancora in un pe-        Dopo tutti questi mesi però, ora che è in atto il terzo
riodo di grande incertezza. E, tuttavia, la primavera ri-       lock-down, si percepisce una diffusa stanchezza.
torna, ricordandoci qualcosa che, ormai abituati a vivere       La sensazione di avere le batterie pressoché esaurite e
alla giornata se non all'istante, forse ci stiamo dimenti-      una certa rassegnazione.
cando: la ciclicità del tempo e delle stagioni, ed anche        Ecco: il virus, potremmo parafrasare, ci ha reciso i fiori
quelle della vita.                                              che circondavano il bel prato del nostro quieto e como-
La prima immagine che viene evocata quando si pensa             do vivere.
alla primavera è quella del fiore, con tutto il suo signifi-    Del resto gli esseri umani nella loro esistenza sono fatti
cato simbolico e che costituisce un consolante esempio          per entrare in relazione con gli altri. Se qualcuno o qual-
dell'ordine e della premura con cui la creatura più insi-       cosa ci toglie questa possibilità, siamo seriamente in crisi
gnificante rinasce ed è seguita e protetta in un mondo          dal punto di vista emotivo. E il virus, di sicuro, ha inciso
naturale del quale ne è parte essenziale anche l’uomo.          proprio anche su questo aspetto.
Non può certo passare inosservata la trasformazione e la        Sono ormai mesi che abbiamo dovuto ridurre, a volte
rinascita che questa stagione mette in atto spontanea-          eliminare, gli incontri
mente in tutti i vari aspetti naturali. Eppure, per il se-      con i nostri amici o             L’eco del “Sapèl Né”
                                                                con i parenti.                 Fondato da Gianni Micheletti
condo anno di seguito, siamo ancora costretti a vivere
una primavera blindata. Similmente allo scorso anno,            La socialità si è di              Anno 26/21 - n. 302/237
con qualche limitazione in meno e con qualche speranza          molto ridotta ed ha                      Aprile 2021
                                                                lasciato posto, in mol-             Pubblicazione   mensile
in più, siamo affacciati alla finestra ad osservare il mira-
colo della primavera, ma con la mente ancora occupata           ti casi, alla solitudine          Direttore Responsabile:
dal pensiero non del tutto sereno e gioioso a causa della       fino a quasi non senti-              Giuliano Todeschini

pandemia.                                                       re più la nostalgia dei Hanno collaborato a questo numero:
Ecco allora venirci incontro le parole del poeta:               mancati incontri, de-          Don Eros, l’Amm.ne Comunale

“Potranno recidere tutti i fiori, ma non potranno               gli abbracci delle                    Corrispondenza:
fermare la primavera”. Così il grande poeta cileno              strette di mano…                     L’eco del “Sapèl Né”
                                                                Ci siamo chiusi peri-             presso Giuliano Todeschini
sintetizzò le contraddizioni della vita. C’è una forza del-                                   Via Bologna 3 - 24020 Piario (BG)
le cose capace di piegare anche la peggiore volontà             colosamente come in             e-mail: ecosapelne@tiscali.it
dell’uomo. Basta tenerla viva.                                  un guscio falsamente                    Registrazione
Il bianco e il nero, il chiaro e lo scuro, il bene e il male.   protettivo.                   Tribunale di BG n. 33 del 6.7.2001
L’azione dell’uomo può essere distruttiva contro sé stes-       Il disorientamento di                già n. 8 del 4.3.1996

so, contro gli altri e contro la natura: ciascuno di noi è      oggi è aggravato

                                                                                                                               2
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dall’orizzonte incerto dell’evoluzione della pandemia,        Presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante il quale
dai vaccini sicuri o non sicuri che arrivano o no, dalla      si è inaugurato il Bosco della memoria. E’ il “Luogo del
campagna di vaccinazione non proprio efficiente, dall’al-     dolore e del riscatto”, dove si è avviata la piantagione di
ternarsi dei colori delle regioni, i ristori, i sostegni… e   numerosi alberi che andranno a formare un bosco che
più cerchiamo di saperne e di informarci, più siamo di-       respirando donerà aria pulita. Proprio quell’aria di cui
sorientati.                                                   hanno grande necessità gli ammalati di Corona virus
Di cosa c’è bisogno?                                          (definita: “fame di aria”). Un simbolo di forte rinascita
C’è bisogno, in primis, sì del vaccino contro il Covid,       umana tramite la natura stessa che, a primavera, si risve-
ma anche di un “vaccino” efficace contro la sfiducia, l’in-   glia, esce dal tunnel dell’inverno, rifiorisce, riprende
sicurezza e la stanchezza che stanno minando il nostro        vita e crea quella insostituibile armonia del creato di-
vivere di oggi e soprattutto del domani, sia degli adulti,    fronte alla quale si rimane stupiti.
ma soprattutto dei giovani.                                   Abbiamo bisogno di coraggio per uscire da questo tun-
Ecco allora la primavera che ritorna, arriva ad infonderci    nel e tornare ad appassionarci della vita.
quella sferzata di energia, di voglia di vivere, di ripren-   Abbiamo bisogno di speranza per superare la tristezza
dere, di rinnovarci.                                          della memoria e vedere la luce.
La primavera non ce la può togliere nessuno!                  Seguiamo la primavera che nessuno potrà fermare.
Proprio alle soglie dell’inizio della primavera meteoro-      Alla stagione, e quindi al cadenzato procedere naturale
logica, in una giornata caratterizzata dall’alternanza di     della sua ciclicità, in un costante alternarsi di brevità e
un sole che faceva breccia tra le nuvole sferzate da un       ricorrenza, di morte e resurrezione ed alla certezza di
vento gelido, giovedì 18 marzo si è celebrata la prima        un rinnovamento per tutti, unisco i miei sinceri auguri
“Giornata della memoria delle vittime del Covid”.             di Buona Pasqua.
Molto significativo e sobrio, il momento tenutosi nella
mattinata a Bergamo, con l’importante intervento del                                                Giuliano Todeschini

                                                           Aveva fatto cose strepitose. Quando Gesù faceva queste
                                                           cose, la gente applaudiva, scoppiava di gioia.
                                                           Anche i discepoli erano entusiasti; ogni volta cercavano
“Ho desiderato molto di mangiare questa Pasqua di organizzare i festeggiamenti a Gesù. Ma Gesù, strana-
con voi, prima della mia passione”, così ha detto Ge- mente, non voleva. Ogni volta che faceva un miracolo,
sù, all’inizio dell’ultima cena.                           fuggiva, di corsa. Sembrava quasi spaventato dal succes-
E i discepoli, avevano desiderato molto anche loro man- so. Il suo modo di fare sorprendeva tutti, e deludeva.
giare quella cena? I discepoli non erano contenti: Perché Gesù fuggiva?
“perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riem- I malati, ormai guariti, stavano bene; ma avevano paura
pito il vostro cuore”. I discepoli erano contenti di sede- di perdere Gesù, proprio nel momento in cui erano gua-
re a tavola con Gesù, certo; ma non erano contenti che riti. Temevano d’essere lasciati di nuovo soli. “Gesù è
quella fosse l’ultima cena. Avrebbero voluto che Gesù sempre di corsa – dicevano –, ha sempre fretta; non si
rimanesse per sempre con loro.                             ferma mai. Perché? Dove vuol andare?”. Non capivano.
Quando Gesù aveva comin-                                                                Gesù fuggiva, ma non per-
ciato a parlar loro del suo                                                             ché avesse fretta, non per-
progetto di andare a Geru-                                                              ché avesse molte cose da
salemme, si erano opposti                                                               fare. Fuggiva, perché i suoi
in maniera decisa; troppo                                                               miracoli erano dei segni. E i
pericoloso! Meglio rimane-                                                              segni, che si vedono, li fa-
re in Galilea; lì Gesù aveva                                                            ceva per accendere il desi-
fatto tanti miracoli, la gen-                                                           derio di cose che non si
te lo conosceva, gli voleva                                                             vedono.
bene; gli faceva sempre una                                                             La gente invece non si ac-
gran festa, gli voleva bene.                                                            cendeva; rimaneva attaccata
In effetti Gesù aveva guarito                                                           ai segni, alle guarigioni, ai
molti, aveva fatto cammina- Ultima Cena, Juan de Juanes, 1562 - Madrid, Museo del Prado pani moltiplicati e a tutte
re gli zoppi e vedere ciechi.                                                            gli altri gesti che si vedeva-
Aveva addirittura risuscitato due bambini morti.           no con gli occhi. Gesù cercava invece un altro mondo di

                                                                                                                        3
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vivere insieme, diverso da quello presente. Cercava la          L’ultima sera, Gesù li raccolse in una stanza, nel cenaco-
terra promessa ad Abramo. In quella terra la cosa più           lo, nella stanza della cena. Mangiò insieme a loro.
importante non sarebbe più stata il cibo, il vestito, la        Durante la cena fece un gesto strano: prese il pane, lo
salute, il divertimento. Ma il Padre dei cieli, il suo re-      benedisse, lo spezzò, ne diede un pezzo a tutti dicendo:
gno, quello che sostiene la nostra speranza. Il pensiero        “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo”.
più grande sarebbero stati i fratelli, l’amicizia, addirittu-   Poi prese il calice del vino, lo benedisse, lo diede a tutti
ra l’amore.                                                     dicendo che era il calice del suo sangue, per la nuova ed
I miracoli che Gesù faceva, nella sua intenzione, doveva-       eterna alleanza, versato per loro e per tutti in remissio-
no accendere il desiderio di questa terra promessa. Do-         ne dei peccati. Anche durante quell’ultima cena i disce-
vevano cambiare il cuore e i suoi desideri; non rimedia-        poli erano in ritardo; non capirono il gesto di Gesù.
re alle malattie e ai bisogni del corpo. Cambiare il cuo-       Sorpresi, si chiedevano l’un l’altro che cosa volesse dire.
re? La gente non capiva neppure che cosa volesse dire.          Gesù allora disse: “Ora vado da colui che mi ha man-
Non capiva che bisogno ci fosse di cambiare il cuore.           dato, e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? Ma
Per capire Gesù, sarebbe stato necessario anzitutto ri-         perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riem-
cordare e ascoltare la parola dei profeti.                      pito il vostro cuore. Vi dico la verità: è meglio per
Per esempio, quella di Isaia: “Perché spendete denaro           voi che io me ne vada; perché solo così potrà venire a
per ciò che non è pane, per ciò che non sazia?”                 voi il Consolatore”.
Voi spendete i soldi per andare al ristorante, per andare       Gesù aveva ancora molte cose da dire ai discepoli, ma in
in vacanza, in montagna o al mare, in isole belle e lonta-      quel momento essi non erano capaci di comprendere;
ne; per comprarvi molti vestiti e molti giochi; per cura-       poi lo Spirito li avrebbe guidati alla verità tutta intera.
re la salute; magari anche per andare in palestra. Tutte        Quello che in quel momento Gesù non poteva spiegare,
queste cose non servono a rendere contenti.                     non poteva mettere nella loro mente, lo mise nella loro
Come fate a non capirlo? Chi cerca queste cose, non è           bocca, attraverso
mai contento; le cose che ha non gli bastano mai. Quello        quel piccolo pezzo
che vi manca infatti è quello che non si compra con i           di pane.
soldi.                                                          Soltanto dopo la sua
“Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo,          morte e la sua risur-
mentre è vicino”. Con i miracoli che faceva Gesù vole-          rezione capirono.
va trasmettere appunto questo messaggio: “Quanto il             Quando Gesù ap-
cielo è alto sulla terra, così miei pensieri non alti           parve ai discepoli,
rispetto ai vostri pensieri. Le mie vie sono più alte           quando di nuovo
delle vostre; tanto alte, quanto è alto il cielo sulla          spezzò il pane e              Caravaggio: Cena di Emmaus
terra”.                                                         mangiò con loro, si          1601 - Londra, National Gallery
Ma quando Gesù faceva discorsi come questi, la gente            ricordarono di quel-
subito si distraeva; era interessata ai miracoli assai più      lo che aveva fatto durante l’ultima cena. Si ricordarono
che alle parole di Gesù. Per questo Gesù se ne andava           anche che aveva dato l’ordine di ripetere quel gesto.
via in fretta. Quando ormai era alla fine della sua vita        Ogni volta che avessero ripetuto quel gesto, egli sarebbe
sulla terra, Gesù lasciò perdere le folle. Quando vedeva        stato di nuovo in mezzo a loro. Capirono allora che quel
folla, fuggiva. Si occupava soltanto dei discepoli, che lo      pane era il segno della loro comunione con Gesù, che
seguivano sempre. Anche loro però facevano fatica a             sarebbe durata per tutti i giorni della loro vita.
capire Gesù; lo seguivano, certo; ma rimanevano indie-          Finalmente era corretto il ritardo che, durante i giorni
tro, in ritardo. Indietro non di metri o chilometri; ma         della sua vita terrena, li separava dal Maestro. .
quanto ai pensieri. Non lo capivano soprattutto quando
diceva di dover molto soffrire, essere ucciso, e poi risor-      Questo mese, e precisamente domenica
gere. Non capivano quando diceva che poi, dopo essere               18 aprile, celebreranno la Prima
andato in cielo, sarebbe rimasto con loro per sempre.             Comunione undici ragazzi e ragazze
Quando Gesù faceva questi discorsi, i discepoli non ca-            della nostra comunità e non solo
pivano e si distraevano.
Venne alla fine il giorno in cui Gesù sarebbe stato fatto       Per la prima volta si accosteranno in modo pieno alla
prigioniero, processato e condannato. I discepoli cerca-        mensa del Signore anche loro.
vano di non pensarci, non avrebbero voluto mai capirlo,         Chiediamo al Signore che li aiuti a entrare nel segreto
ma era troppo evidente. Avevano una gran paura di per-          di questo pane. Tutti noi facciamo questa preghiera.
derlo per sempre. Non avevano capito la sua promessa.           Come la pioggia scende dal cielo e non vi ritorna senza

                                                                                                                           4
In questo numero: Aprile 2021 - numero 302 - Comune di Piario
avere irrigato la terra, così succede anche della parola   Esprimiamo dunque gli auguri agli undici comunicandi e
uscita dalla bocca di Gesù; non ritorna al cielo senza     come comunità parrocchiale, insieme ai genitori, soste-
aver cambiato i nostri cuori.                              niamoli con l’esempio nel far apprezzare loro la fedele e
La parola di Gesù, che abbiamo ascoltato, torna al cielo   significativa partecipazione all’Eucarestia domenicale.
solo mediante la nostra preghiera. Può tornare solo do-
                                                                                                                 Don Eros
po averci resi più buoni. Dopo aver rinnovato l’amicizia
che ci lega fra noi...

                              CALENDARIO PASTORALE APRILE 2021

  GIOVEDÌ 1 APRILE
  Ore 10.30 - 11.30 Confessioni per tutti
  Ore 20.30 S. Messa in Coena Domini. Dopo la S. Messa tempo per l’ Adorazione Eucaristica.
            Concludiamo con la preghiera di Compieta.
  VENERDÌ 2 APRILE giorno di digiuno e di astinenza
  Ore 8.30 Lodi mattutine
  Ore 10.30 - 11.30 Confessioni per tutti
  Ore 15.00 Azione liturgica
  Ore 20.30 Via Crucis in chiesa parrocchiale.
  SABATO 3 APRILE
  Ore 8.30 Lodi mattutine
  Dalle 9.30 alle 11.00 e dalle 15.30 alle 18 Confessioni per tuti.
  Ore 20.30 Veglia pasquale. Durante la Veglia benedizione
              delle uova pasquali.
  DOMENICA 4 APRILE Pasqua di Risurrezione
                                                                                        Pietro Perugino: La Risurrezione
  Ore 10 S. Messa. Durante la S. Messa benedizione delle uova pasquali.                     1499 - Pinacoteca vaticana
  Ore 18 S. Messa.

LUNEDI 5 APRILE Ore 10 S. Messa
                                                                     OFFERTE PER IL RESTAURO DELLA
VENERDI 9 APRILE Ore 17 Adorazione Eucaristica, Vespri e Benedizione     CHIESA PARROCCHIALE,
                                                                              MARZO 2021
DOMENICA 18 APRILE Ore 10.30 S. Messa con le Prime Comunioni
                                                                             Offerta N.N.                         100 euro
VENERDI 23 APRILE Ore 17 Adorazione Eucaristica, Vespri e                    3 Offerte N.N. di 30 euro              90 euro
                  Benedizione.                                               1 Offerta N.N.                         10 euro
                                                                              2 Offerte N.N. di 20 euro             40 euro
DOMENICA 9 MAGGIO alla S. Messa delle 10 vorremmo                            ------------------------------------------------
festeggiare le coppie che celebrano un anniversario di matrimonio dai 25     TOTALE                               240 euro
anni in su( 25°, 30°,35°,40, 45°, 50°…). Le coppie segnalino la presenza
al parroco.

                     Il Gesù bambino, trafugato dalla capanna degli alpini nei giorni del Natale
                     scorso, è stato ritrovato! Lo ha ritrovato un nostro compaesano alcuni giorni fa, sul greto
                     del Serio e in un punto poco in vista. E lo ha consegnato a me. In quali condizioni lo abbia
                     ritrovato, potete vederlo in foto. Che dire?
                     Ringraziamo il nostro compaesano per la premura e il rispetto dimostrato nel recuperare la
                     statuetta deturpata da qualcuno che, al contrario, ha dimostrato di essere un ignobile vandalo.
                                                                                                         Don Eros

                                                                                                                                5
In questo numero: Aprile 2021 - numero 302 - Comune di Piario
Aurora Bergamini                Massimo Bigoni
                                           PRIME
                                       COMUNIONI                    Ruben Bonalda               Alessandro Chioda
                                       Augurio delle
                                        Catechiste             Arianna Confalonieri           Leonardo Filisetti

                                                                     Sophia Moioli                  Misia Moleri
                                     A Voi il nostro
                                     Grazie per l'ascolto,       Samuele Orsini                Giorgia Pianetti
l'attenzione, l'impegno, il rispetto e l'educazione che
avete manifestato negli incontri in preparazione a questo                         Angelica Zanni
grande dono dell'EUCARISTIA.
Nella vita non contano i passi che fate, né le scarpe che
usate.... ma le impronte che lasciate nel cuore delle per-
sone e che solo Dio conosce.
Impegnatevi a partecipare all'Eucaristia ogni domenica
per capire quanto è importante la nostra vita di cristiani.
E' il più grande dono che Gesù ti ha dato “SE STESSO”.
Il tempo insegna che le cose più importanti della vita,
sono quelle semplici che vi entreranno nel cuore e non
usciranno più. E le più preziose sono quelle che non
hanno prezzo.
Le catechiste:
Suor Marcella e Silvia

      L’AMMINISTRAZIONE                                                       Militari internati durante la
     COMUNALE INFORMA…                                                        seconda Guerra Mondiale
                                                                               Con l’aiuto del sig. Maurizio Monzio
Hub vaccinale di Clusone                                                       Compagnoni stiamo facendo una ricerca
Come ampiamente comunicato, dal                                                su alcuni nostri compaesani che, durante
22 marzo scorso ha preso il via l’atti-                                        la seconda Guerra Mondiale, sono stati
vità dell’hub vaccinale di Clusone,                                            internati nei campi di prigionia. Questa
situato presso il centro polivalente di                                        ricerca permetterà poi di formulare la
via don Bepo Vavassori.                                                        domanda per ricevere la medaglia d’o-
La prima fase si provvederà alla vacci-                                        nore da parte della Repubblica Italiana,
nazione delle persone fragili, in parti-                                       come già accaduto per altri nostri com-
colare delle persone con età superiore a 80 anni. A que-      paesani quest’anno e anche negli anni passati.
sto proposito il comune ha raccolto l’adesione di diversi     Ad oggi, abbiamo un elenco di otto persone, di tre non
volontari che, a partire dal 7 aprile, saranno disponibili    abbiamo molte informazioni, soprattutto per quanto
per il trasporto verso il centro vaccinale di Clusone per     riguarda i parenti in vita. Se conoscete qualche parente o
chi ne farà richiesta al numero 3387403744 (Renato).          qualsiasi informazione che potrebbe essere utile alla
Al fine di rendere più breve la permanenza presso il cen-     ricerca, inviate una e-mail
tro il comune ha la possibilità di consegnare i moduli da     a:f.zanotti@comune.piario.bg.it .
pre-compilare a casa. Anche in questo caso consigliamo        Di seguito lasciamo i nomi e le informazioni in nostro
di contattare il numero sopra riportato per la consegna e     possesso:
per eventuali consigli sulla compilazione. Poiché sono        -BIGONI GIOVANNI di Antonio e Visini Cecilia nato a
richieste informazioni circa lo stato di salute e su even-    Piario il 07/09/1923. Ha perso la cittadinanza italiana
tuali terapie in corso è consigliata la supervisione di un    in data 07/05/1963 per naturalizzazione francese.
parente o di una persona che si stia prendendo cura del       - BIGONI PIETRO di Elia e Co' Filomena nato a Piario
vaccinando.                                                   il 24/01/1915 era sposato con Capitanio Luigina.
                                                                                                                       6
In questo numero: Aprile 2021 - numero 302 - Comune di Piario
Nato nella contrada Cadoriano.
- BARONCHELLI ANDREA di Angelo e Baronchelli                L’Amministrazione
Elisabetta nato a Villa D'Ogna il 18/02/1923 era coniu-     Comunale coglie
gato con Pezzoli Emilia. Risulta una figlia Baronchelli     l’occasione per
Rosangela nata il 05/04/1954. E' emigrato a Mesero          augurare a tutti i
(MI) il 01/03/1961.                                         piariesi una serena
Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che ci daranno     Pasqua!
una mano.

ASSOCIAZIONE AMICI DELL’ONCOLOGIA VALLE SERIANA E VALLE CAVALLINA
Si comunica che a decorrere dal 12/04/2021 verrà ripristinato il servizio di trasporto degli am-
malati oncologici, presso gli ospedali di Piario, Alzano Lombardo, Seriate e Papa Giovanni di
Bergamo, per essere sottoposti a trattamenti di chemioterapia, radioterapia e visite oncologiche.
Gli interessati potranno rivolgersi al Sig. Renato Bastioni telefonando ai seguenti numeri
telefonici: 3406638753 - 3387403744 - 0346/21422 (Comune di Piario).
                                                                                                    7
In questo numero: Aprile 2021 - numero 302 - Comune di Piario
Cari lettori, il Gruppo Alpini di Piario                                  VEDETTA ALPINA” che con i suoi valori ci
ringrazia di cuore tutti coloro che hanno                                 insegna a volgere lo sguardo al futuro sem-
confidato e partecipato all’iniziativa                                    pre con fiducia e coraggio nonostante le
dell’”UOVO DAL CUORE ALPINO”.                                             avversità. Le risorse umane del Gruppo
Con il ricavato è stato possibile regalare un                             avrebbero voluto consegnarlo anche agli
uovo di Pasqua, in finissimo cioccolato da                                alunni delle scuole elementari ma le nostre
250 grammi confezionato in carta a marchio                                piccole risorse economiche non lo hanno
ANA, a tutti i 23 bambini della scuola per                                permesso.
l’infanzia del nostro paese. In merito alla                               Grazie ancora e un augurio di buona Pasqua
sorpresa si è preso spunto da un’antica car-                              a tutti.
tolina inviata dal fronte “LA GIOVANE                                                         Il Consiglio Direttivo.

                                                             e in condizioni di grande difficoltà e di mancanza di mez-
                                                             zi.
                                  PADRE                      Padre Luigi Bigoni, ritornò definitivamente in Italia per
                              LUIGI BIGONI :                 sopravvenuta malattia nel 1959 e si stabilì nella Casa di
                                                             cura padri del PIME a Rancio di Lecco, dove morì il 21
                             LA STORIA DI UN                 gennaio 1986.
                             MISSIONARIO IN                  Tutta la sua storia è abbastanza lunga e ricca di molti e
                             BANGLADESH. I                   interessanti particolari che ho raccolto tra gli archivi del
                                                             PIME, archivi comunali e parrocchiali, informazioni e
                                                             materiale messimi a disposizione da alcuni conoscenti e
  Padre Luigi in una foto
                        Piario, per la sua piccola           che andrò raccontandovi a puntate.
         del 1959
                        entità di paese, non è stato certo   Partiamo dalle origini.
nel tempo, la fucina di numerosi personaggi illustri che
                                                             Il registro dei nati e battezzati della Parrocchia Piario
sono passati alla storia. Senza dubbio la figura di spicco
                                                             nell’anno 1904 redatto (in latino) dall’allora parroco
che possiamo vantare come concittadino è stato PierLui-
                                                             Don Vito Zanchi, apre con Joannes Botholomeus Alojsius
gi Speranza (1801-1879) vescovo di Bergamo dal 1854
                                                             Bigoni, figlio di Jacobo e di Corlazzoli Carmela. Dei tre
alla morte, del quale in più occasioni si è celebrata la
                                                             nomi imposti al neonato, i primi due rimangono sul re-
figura anche sulle pagine del nostro giornale.
                                                             gistro, solo il terzo lo accompagna per tutta la vita.
Ma nelle pieghe sgualcite e dimenticate del libro del
                                                             Luigi nasce il 4 aprile alle ore 21. Considerata l’ora tar-
tempo passato, ho voluto cercare, indagare e scoprire i
                                                             da del suo arrivo in questo mondo, si decide di rimanda-
tratti della vicenda di Padre Luigi Bigoni che nacque
                                                             re il battesimo al giorno dopo. Spesso, se uno nasceva al
proprio a Piario nel 1904. Una storia la sua, pressoché
                                                             mattino o nel primo pomeriggio, prima di sera era anche
sconosciuta ai più, perché vissuta lontano, molto lonta-
                                                             cristiano. Il registro continua ad annotare nascite e bat-
no dal nostro paese. Tuttavia il parentado e gli amici non
                                                             tesimi di quell’anno: ben 18.
si erano certo dimenticati di lui se, in una foto d’epoca
                                                             Presso i registri di Stato Civile del Comune di Piario, la
risalente ad un suo breve ritorno nel 1952, lo ritrae con
                                                             nascita di Luigi viene registrata il 6 di aprile, alle ore po-
parenti e amici nella “piazzetta” della contrada Bruco
                                                             meridiane due, allorquando il padre “Bigoni Giacomo fu
dove era nato e dove conservava ancora alcuni parenti.
                                                             Bortolo di anni ventisei”, si presenta davanti al Sindaco Le-
La sua famiglia apparteneva al casato Bigoni detti “Biècc”
                                                             grenzi Giovanni, per dichiarare la nascita del figlio avuto
che abitavano in contrada Bruco. Nell’agosto del 1981,
                                                             dalla “moglie Corlazzoli Carmelina, operaia” e sottoscrivere
grazie all’interessamento dell’allora Parroco Don Mo-
                                                             l’atto che porta il n.1.
randi, Padre Luigi, ormai non più in buone condizioni di
                                                             La famiglia di Luigi rimane un solo anno a Piario, ed era
salute, venne invitato a Piario per celebrare il 50° di
                                                             all’epoca composta dal padre Bigoni Giacomo nato a
sacerdozio, nel paese che gli dette i natali. Per l’occa-
sione, sul bollettino “La Voce”, don Morandi raccontò
alcuni passaggi e aneddoti della sua vita.
Fu un significativo segno di stima e riconoscenza di un
missionario che passò ben 27 anni della propria vita, in
diverse zone del lontano Bangladesh, portando la pro-
pria opera di evangelizzazione, e non solo, in una terra
dove ogni cosa, anche la più essenziale, era da costruire
                                                                       Atto di battesimo - Archivio Parrocchia di Piario
                                                                                                                           8
In questo numero: Aprile 2021 - numero 302 - Comune di Piario
Piario il 9.9.1877, la moglie Corlazzoli Carmela nata ad        gli altri alunni. Luigi non si perde d’animo e, dopo sei
Oneta il 28.1.1880 e il figlio Gio Bortolo detto Luigi          anni di lavoro, riprende i libri e i quaderni con grande
nato a Piario il 4.4.1904 ed abitava nella casa in contrada     impegno e, a giugno 1923, si presenta agli esami come
Bruco al numero 50.                                             privatista e porta il programma di due anni.
Nel 1905 la famiglia Bigoni si trasferisce a Ponte Selva        E’ promosso! Così, il 1° ottobre del 1923 per l’inizio del
(Comune di Parre). Qui cresce con l’arrivo di altri 4           nuovo anno scolastico, accolto da Padre Garrè, Luigi
fratelli: Maria Caterina Giulia, nata a Parre                   entra all’Istituto Sant’Anna di Genova (una tra le prime
l’12.11.1907, poi G.Battista Adolfo nato il 18.12.1909          Casa apostoliche dell’Istituto PIME) poi, dal 1924 passò
(scomparso nella guerra in Albania l’11.3.1941), quindi         all’Istituto Sant’Ilario e, con i suoi compagni si prestò a
Giovanbattista nato il 22.12.1911 e, infine Maria Agnese        tutti i lavori di adattamento della nuova casa.
nata il 7.4.1918.                                               Nel 1925, Luigi torna in Lombardia e frequenta il liceo e
A sei anni, Luigi riceve la Prima Comunione e la Cresi-         l’anno di formazione a Monza. A tal proposito egli anno-
ma (probabilmente nella parrocchia di Parre).                   ta che “Furono anni un poco duri per me”.
Dopo le scuole elementari, a 12 anni, il padre lo mise a        Ma quando c’è la stoffa e l’impegno… Luigi pianta ogni
lavorare nel cotonificio Pozzi di Ponte Selva per aiutare       anno la bandierina al giusto traguardo e non perde un
la famiglia. Erano anni di magra quelli e le famiglie, spe-     colpo… Nel 1928 entra in Teologia a Milano, nella casa
cialmente in montagna, vivevano nella povertà più asso-         dove aveva avuto il primo colloquio. Dato il suo buon
luta. Il lavoro al cotonificio fu per Luigi una vita spartana   senso, il suo carattere buono e di sodo criterio, i supe-
che lo educò e lo formò al senso del risparmio, all’esat-       riori lo destinarono Prefetto a Carraia (frazione di Ca-
tezza in ogni impegno, a fare molto con poco, e in modo         lenzano nei pressi di Firenze), dove rimase per due anni:
speciale ad utilizzare ogni minuto di tempo libero e a          anni difficili e di prova, tanto che poi la Casa Carraia fu
non sciupare qualsiasi cosa poteva essere utilizzata a suo      lasciata. Parlava spesso di quella esperienza come di una
tempo. Chi non conosceva i “backgrounds” di padre Lui-          prova dolorosa.
gi, spesso lo criticava come troppo metodico, quasi ra-         Percorrendo i vari gradini dell’ordine, a febbraio 1931
sentasse la tirchieria: erano invece atti di virtù.             riceve il Sottodiaconato, il Diaconato a giugno e l’ordi-
Di famiglia profondamente cristiana, Luigi si prestava a        nazione a Milano il 19 settembre 1931 all’età di 27 anni.
tutti i servizi della parrocchia, leggeva le riviste missio-    Probabilmente tornò in Valle per celebrare la sua “prima
narie che lo entusiasmavano. Incoraggiato dal suo parro-        messa” a Ponte Selva o più probabilmente a Ponte Nossa
co, cominciò a costruirsi l’idea di farsi missionario. Sa-      dove la famiglia si era stabilita nel 1926. E’ abbastanza
pendo di chiedere un grande sacrificio alla famiglia non        verosimile che sia tornato anche a Piario a celebrare
osava parlarne con il padre. Dietro suggerimento della          come novello sacerdote nel mese di giugno/luglio del
mamma, gli scrisse una lettera in cui lo pregava di la-         1932, (lo ricorda in una poesia composta per il suo 50°
sciarlo libero nelle mani del Signore per farsi missiona-       di ordinazione, da Teresa Savoldelli “Teresì”) ma, dal
rio. Il padre non ostacolò la vocazione, anzi lo aiutò ad       registro delle Messe non risulta alcuna annotazione.
entrare nel PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere).
                                                                Nella prossima puntata seguiremo Padre Luigi che, ad
All’età di 18 anni Luigi incomincia così il proprio lungo
                                                                agosto del 1932, inizia la sua vita di missionario e viene
cammino. Infatti, dopo il Natale del 1922, viene accom-
                                                                destinato alla missione di Dinajpur in Bengala.
pagnato a Milano all’Istituto missionario PIME, in Via
Mosè Bianchi per un colloquio. E’ un impatto ricco di                                                 Giuliano Todeschini
emozioni, l’incontro
con Padre Armana-                                                                                     Nella foto qui a fian-
sco che è cordialissi-                                                                                co, scattata nel 1952
mo. Tuttavia essen-                                                                                   nella piazzetta di
do già da troppo                                                                                      contrada Bruco, figu-
                                                                                                      ra al centro Padre
tempo iniziato l’an-
                                                                                                      Luigi. Seduti al suo
no scolastico ed i                                                                                    fianco i genitori
programmi già avan-                                                                                   attorniati da parenti e
ti, gli viene consi-                                                                                  amici della contrada.
gliato di tornare a                                                                                   (Chi ha buona memo-
casa e, a ritmo ser-                                                                                  ria storica potrà facil-
rato bruciare le tap-                                                                                 mente riconoscere
pe della preparazio-                                                                                  varie persone).
ne per raggiungere

                                                                                                                                 9
In questo numero: Aprile 2021 - numero 302 - Comune di Piario
IL CORAGGIO DI SUOR ANN

                          10
Dalle concise e stimo-       via nel 2012, Nobel nel 1996, con quei versi limpidi e
       PERISCOPIO               lanti pagine del             implacabili di Appello allo Yeti.
                                “Breviario” di Gianfranco    Non possiamo mai rifare l’accaduto. Tutto si compie
                                Ravasi ho spiluccato an-     una sola volta e le reiterazioni sono solo apparenti:
                                cora una volta, uno spun-    “Mai la stessa onda si riversa/ nel mare
                                to interessante di rifles-   La stessa luce si alza sulla rosa:
                                sione.                       Né giunge l’alba / che tu non sia / già altro”
      Senza ripetizione                                      (Così padre David M. Turoldo rimbeccando proprio
                                Senza ripetizione.           Qohelet).
        “Nulla due volte accade/ né accadrà.                 “Esperienza” e “assuefazione” sono, allora termini da
                                                             espungere dal vocabolario?
    Per tale ragione/ si nasce senza esperienza,
                                                             Ma sarà proprio cosi? Oppure novità e ripetizione si
            Si muore senza assuefazione.
                                                             incrociano e generano l’esperienza?
 “Quello che è stato sarà, quello che si è fatto,
                                                             Purtroppo però biso-
    si rifarà: assolutamente niente di nuovo                 gna anche riconoscere
                    sotto il sole”.                          che spesso l’esperienza
Così la pensava Qohelet- Ecclesiaste, l’amaro sapiente       è per molti - come dice
biblico, convinto che la storia fosse come un disco in-      un proverbio arabo-
ceppato che ripete sempre lo stesso solco e, quindi, la      un pettine per calvi,
stessa musica.                                               cioè un regalo utile che
Radicalmente antitetica è, invece, la poetessa polacca       non serve a nulla.
Wislawa Szymborska, morta quasi novantenne a Craco-

                                                  Diamo la soluzione del Kultur quiz. n.239 pubblicato sul n.301 del
                    KULTUR QUIZ                   mese scorso.
                       N.240                      1.      Quanti sono i caratteri limite dei messaggi sulla piattaforma
                                                          Twitter? 280.
                                                   2.     You tube è il secondo motore di ricerca più grande del mon
                               a cura di
                                                          do, cosa si condivide su questa social? Video
                         Giuliano Todeschini
                                                          In che anno fu fondato? 2005.
3.     Qual è la piattaforma recente che ha avuto un grande successo tra i giovanissimi? TIK-TOK
       Chi è il creatore? L’imprenditore cinese Zhang Yiming.
4      Qual è il social-network tra i più famosi fondato da Mark Zucerberg? Facebook
       All’inizio erano ammessi a questa piattaforma solo gli studenti di quale università? Di Harvard.

Una sola risposta è giunta in redazione è quella completamente esatta inviata da Beatrice Baronchelli alla quale
viene assegnato il premio in palio: un bel libro. Complimenti alla vincitrice. Vado a proporre ora il Kultur-quiz
n.240. Ricordo che la data ultima di presentazione delle soluzioni da inviarsi alla Redazione, è il 25 aprile. Per la
risposta si può ritagliare il riquadro sottostante e inviare la soluzione a: Redazione de L’Eco del Sapèl Né via Bologna
n.3 – 24020 PIARIO, oppure tramite e-mail a: ecosapelne@tiscali.it. Buon lavoro!
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L’oggetto del Kultur-quiz di questo mese riguarda alcune curiosità della geografia. Ecco le domande:
1.     Come di chiamano le tre isole che si trovano nel lago d’Iseo? __________________________
2.     Qual è l’unica piccola isola del lago di Como? _______________________________________
3.     Qual è l’isola dichiarata capitale della cultura per il 2022? _____________________________
4.     Come si chiama l’isola che costituisce la parte più antica di Siracusa? ____________________
Nome e cognome _________________________________________________Età ________________
Via                                       n.       Paese                               Tel _________________

                                                                                                                       11
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