In questo numero: Aprile 2021 - numero 302 - Comune di Piario
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Aprile 2021 - numero 302 Mensile di informazione della comunità di Piario Potranno recidere tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera. (Pablo Neruda) In questo numero: • Una primavera di speranza. • Le prime comunioni. • Informazioni parrocchiali. • Il Comune informa. • L’uovo dal cuore alpino. • Padre Luigi Bigoni: la storia...I. • Il coraggio di suor Ann. • Periscopio. • Kultur quiz n.240
capace di fare del male. A volte, invece, sembra che sia Primavera la natura a rivoltarsi contro l’uomo, quasi a vendicarsi. di speranza Ma alla fine, prima o poi, c’è una forza delle cose, una volontà collettiva che prescinde dagli istinti individuali, 2021 che ha uno sbocco completamente diverso. E allora la primavera arriva comunque e nessuno la può fermare. La metafora è interpretabile sotto diversi aspetti, nel privato come nel pubblico. I nostri legami affettivi, le nostre vite di relazione sono un continuo camminare dentro un percorso che alterna lunghi tunnel, con strade all’aria aperta. A volte c’è il buio, a volte c’è la luce Ho messo in copertina alcune di immagini di nostri piena. Eppure se siamo ben disposti verso l’altro, se non luoghi con dei bellissimi fiori che spontaneamente e sen- abbiamo perso la capacità di amare, la primavera arriva. za alcuna cura particolare, stanno colorando a meraviglia Era primavera anche un anno fa, quando il lock-down ci la primavera anche di quest’anno. ha gelato e ci ha improvvisamente posti difronte alla Ma, per stimolare ancor più l’attenzione di voi lettori, nostra fragilità e alle nostre false sicurezze. sotto ho riportato, una significativa frase del poeta cile- Di contro, la nuova situazione nella quale ci siamo tro- no Pablo Neruda (1904-1973). vati, ci ha mostrato che si poteva vivere anche rallentan- Inauguriamo così, con un pensiero poetico rivolto alla do e, in tanti casi, ci ha fatto riscoprire momenti di vita primavera, questa primavera 2021, nella quale abbiamo e relazioni che la frenesia del lavoro e delle occupazioni riposto molte speranze, tante delle quali rimangono an- non ci davano il tempo di gustare. cora tali perché, di fatto, ci troviamo ancora in un pe- Dopo tutti questi mesi però, ora che è in atto il terzo riodo di grande incertezza. E, tuttavia, la primavera ri- lock-down, si percepisce una diffusa stanchezza. torna, ricordandoci qualcosa che, ormai abituati a vivere La sensazione di avere le batterie pressoché esaurite e alla giornata se non all'istante, forse ci stiamo dimenti- una certa rassegnazione. cando: la ciclicità del tempo e delle stagioni, ed anche Ecco: il virus, potremmo parafrasare, ci ha reciso i fiori quelle della vita. che circondavano il bel prato del nostro quieto e como- La prima immagine che viene evocata quando si pensa do vivere. alla primavera è quella del fiore, con tutto il suo signifi- Del resto gli esseri umani nella loro esistenza sono fatti cato simbolico e che costituisce un consolante esempio per entrare in relazione con gli altri. Se qualcuno o qual- dell'ordine e della premura con cui la creatura più insi- cosa ci toglie questa possibilità, siamo seriamente in crisi gnificante rinasce ed è seguita e protetta in un mondo dal punto di vista emotivo. E il virus, di sicuro, ha inciso naturale del quale ne è parte essenziale anche l’uomo. proprio anche su questo aspetto. Non può certo passare inosservata la trasformazione e la Sono ormai mesi che abbiamo dovuto ridurre, a volte rinascita che questa stagione mette in atto spontanea- eliminare, gli incontri mente in tutti i vari aspetti naturali. Eppure, per il se- con i nostri amici o L’eco del “Sapèl Né” con i parenti. Fondato da Gianni Micheletti condo anno di seguito, siamo ancora costretti a vivere una primavera blindata. Similmente allo scorso anno, La socialità si è di Anno 26/21 - n. 302/237 con qualche limitazione in meno e con qualche speranza molto ridotta ed ha Aprile 2021 lasciato posto, in mol- Pubblicazione mensile in più, siamo affacciati alla finestra ad osservare il mira- colo della primavera, ma con la mente ancora occupata ti casi, alla solitudine Direttore Responsabile: dal pensiero non del tutto sereno e gioioso a causa della fino a quasi non senti- Giuliano Todeschini pandemia. re più la nostalgia dei Hanno collaborato a questo numero: Ecco allora venirci incontro le parole del poeta: mancati incontri, de- Don Eros, l’Amm.ne Comunale “Potranno recidere tutti i fiori, ma non potranno gli abbracci delle Corrispondenza: fermare la primavera”. Così il grande poeta cileno strette di mano… L’eco del “Sapèl Né” Ci siamo chiusi peri- presso Giuliano Todeschini sintetizzò le contraddizioni della vita. C’è una forza del- Via Bologna 3 - 24020 Piario (BG) le cose capace di piegare anche la peggiore volontà colosamente come in e-mail: ecosapelne@tiscali.it dell’uomo. Basta tenerla viva. un guscio falsamente Registrazione Il bianco e il nero, il chiaro e lo scuro, il bene e il male. protettivo. Tribunale di BG n. 33 del 6.7.2001 L’azione dell’uomo può essere distruttiva contro sé stes- Il disorientamento di già n. 8 del 4.3.1996 so, contro gli altri e contro la natura: ciascuno di noi è oggi è aggravato 2
dall’orizzonte incerto dell’evoluzione della pandemia, Presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante il quale dai vaccini sicuri o non sicuri che arrivano o no, dalla si è inaugurato il Bosco della memoria. E’ il “Luogo del campagna di vaccinazione non proprio efficiente, dall’al- dolore e del riscatto”, dove si è avviata la piantagione di ternarsi dei colori delle regioni, i ristori, i sostegni… e numerosi alberi che andranno a formare un bosco che più cerchiamo di saperne e di informarci, più siamo di- respirando donerà aria pulita. Proprio quell’aria di cui sorientati. hanno grande necessità gli ammalati di Corona virus Di cosa c’è bisogno? (definita: “fame di aria”). Un simbolo di forte rinascita C’è bisogno, in primis, sì del vaccino contro il Covid, umana tramite la natura stessa che, a primavera, si risve- ma anche di un “vaccino” efficace contro la sfiducia, l’in- glia, esce dal tunnel dell’inverno, rifiorisce, riprende sicurezza e la stanchezza che stanno minando il nostro vita e crea quella insostituibile armonia del creato di- vivere di oggi e soprattutto del domani, sia degli adulti, fronte alla quale si rimane stupiti. ma soprattutto dei giovani. Abbiamo bisogno di coraggio per uscire da questo tun- Ecco allora la primavera che ritorna, arriva ad infonderci nel e tornare ad appassionarci della vita. quella sferzata di energia, di voglia di vivere, di ripren- Abbiamo bisogno di speranza per superare la tristezza dere, di rinnovarci. della memoria e vedere la luce. La primavera non ce la può togliere nessuno! Seguiamo la primavera che nessuno potrà fermare. Proprio alle soglie dell’inizio della primavera meteoro- Alla stagione, e quindi al cadenzato procedere naturale logica, in una giornata caratterizzata dall’alternanza di della sua ciclicità, in un costante alternarsi di brevità e un sole che faceva breccia tra le nuvole sferzate da un ricorrenza, di morte e resurrezione ed alla certezza di vento gelido, giovedì 18 marzo si è celebrata la prima un rinnovamento per tutti, unisco i miei sinceri auguri “Giornata della memoria delle vittime del Covid”. di Buona Pasqua. Molto significativo e sobrio, il momento tenutosi nella mattinata a Bergamo, con l’importante intervento del Giuliano Todeschini Aveva fatto cose strepitose. Quando Gesù faceva queste cose, la gente applaudiva, scoppiava di gioia. Anche i discepoli erano entusiasti; ogni volta cercavano “Ho desiderato molto di mangiare questa Pasqua di organizzare i festeggiamenti a Gesù. Ma Gesù, strana- con voi, prima della mia passione”, così ha detto Ge- mente, non voleva. Ogni volta che faceva un miracolo, sù, all’inizio dell’ultima cena. fuggiva, di corsa. Sembrava quasi spaventato dal succes- E i discepoli, avevano desiderato molto anche loro man- so. Il suo modo di fare sorprendeva tutti, e deludeva. giare quella cena? I discepoli non erano contenti: Perché Gesù fuggiva? “perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riem- I malati, ormai guariti, stavano bene; ma avevano paura pito il vostro cuore”. I discepoli erano contenti di sede- di perdere Gesù, proprio nel momento in cui erano gua- re a tavola con Gesù, certo; ma non erano contenti che riti. Temevano d’essere lasciati di nuovo soli. “Gesù è quella fosse l’ultima cena. Avrebbero voluto che Gesù sempre di corsa – dicevano –, ha sempre fretta; non si rimanesse per sempre con loro. ferma mai. Perché? Dove vuol andare?”. Non capivano. Quando Gesù aveva comin- Gesù fuggiva, ma non per- ciato a parlar loro del suo ché avesse fretta, non per- progetto di andare a Geru- ché avesse molte cose da salemme, si erano opposti fare. Fuggiva, perché i suoi in maniera decisa; troppo miracoli erano dei segni. E i pericoloso! Meglio rimane- segni, che si vedono, li fa- re in Galilea; lì Gesù aveva ceva per accendere il desi- fatto tanti miracoli, la gen- derio di cose che non si te lo conosceva, gli voleva vedono. bene; gli faceva sempre una La gente invece non si ac- gran festa, gli voleva bene. cendeva; rimaneva attaccata In effetti Gesù aveva guarito ai segni, alle guarigioni, ai molti, aveva fatto cammina- Ultima Cena, Juan de Juanes, 1562 - Madrid, Museo del Prado pani moltiplicati e a tutte re gli zoppi e vedere ciechi. gli altri gesti che si vedeva- Aveva addirittura risuscitato due bambini morti. no con gli occhi. Gesù cercava invece un altro mondo di 3
vivere insieme, diverso da quello presente. Cercava la L’ultima sera, Gesù li raccolse in una stanza, nel cenaco- terra promessa ad Abramo. In quella terra la cosa più lo, nella stanza della cena. Mangiò insieme a loro. importante non sarebbe più stata il cibo, il vestito, la Durante la cena fece un gesto strano: prese il pane, lo salute, il divertimento. Ma il Padre dei cieli, il suo re- benedisse, lo spezzò, ne diede un pezzo a tutti dicendo: gno, quello che sostiene la nostra speranza. Il pensiero “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo”. più grande sarebbero stati i fratelli, l’amicizia, addirittu- Poi prese il calice del vino, lo benedisse, lo diede a tutti ra l’amore. dicendo che era il calice del suo sangue, per la nuova ed I miracoli che Gesù faceva, nella sua intenzione, doveva- eterna alleanza, versato per loro e per tutti in remissio- no accendere il desiderio di questa terra promessa. Do- ne dei peccati. Anche durante quell’ultima cena i disce- vevano cambiare il cuore e i suoi desideri; non rimedia- poli erano in ritardo; non capirono il gesto di Gesù. re alle malattie e ai bisogni del corpo. Cambiare il cuo- Sorpresi, si chiedevano l’un l’altro che cosa volesse dire. re? La gente non capiva neppure che cosa volesse dire. Gesù allora disse: “Ora vado da colui che mi ha man- Non capiva che bisogno ci fosse di cambiare il cuore. dato, e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? Ma Per capire Gesù, sarebbe stato necessario anzitutto ri- perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riem- cordare e ascoltare la parola dei profeti. pito il vostro cuore. Vi dico la verità: è meglio per Per esempio, quella di Isaia: “Perché spendete denaro voi che io me ne vada; perché solo così potrà venire a per ciò che non è pane, per ciò che non sazia?” voi il Consolatore”. Voi spendete i soldi per andare al ristorante, per andare Gesù aveva ancora molte cose da dire ai discepoli, ma in in vacanza, in montagna o al mare, in isole belle e lonta- quel momento essi non erano capaci di comprendere; ne; per comprarvi molti vestiti e molti giochi; per cura- poi lo Spirito li avrebbe guidati alla verità tutta intera. re la salute; magari anche per andare in palestra. Tutte Quello che in quel momento Gesù non poteva spiegare, queste cose non servono a rendere contenti. non poteva mettere nella loro mente, lo mise nella loro Come fate a non capirlo? Chi cerca queste cose, non è bocca, attraverso mai contento; le cose che ha non gli bastano mai. Quello quel piccolo pezzo che vi manca infatti è quello che non si compra con i di pane. soldi. Soltanto dopo la sua “Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, morte e la sua risur- mentre è vicino”. Con i miracoli che faceva Gesù vole- rezione capirono. va trasmettere appunto questo messaggio: “Quanto il Quando Gesù ap- cielo è alto sulla terra, così miei pensieri non alti parve ai discepoli, rispetto ai vostri pensieri. Le mie vie sono più alte quando di nuovo delle vostre; tanto alte, quanto è alto il cielo sulla spezzò il pane e Caravaggio: Cena di Emmaus terra”. mangiò con loro, si 1601 - Londra, National Gallery Ma quando Gesù faceva discorsi come questi, la gente ricordarono di quel- subito si distraeva; era interessata ai miracoli assai più lo che aveva fatto durante l’ultima cena. Si ricordarono che alle parole di Gesù. Per questo Gesù se ne andava anche che aveva dato l’ordine di ripetere quel gesto. via in fretta. Quando ormai era alla fine della sua vita Ogni volta che avessero ripetuto quel gesto, egli sarebbe sulla terra, Gesù lasciò perdere le folle. Quando vedeva stato di nuovo in mezzo a loro. Capirono allora che quel folla, fuggiva. Si occupava soltanto dei discepoli, che lo pane era il segno della loro comunione con Gesù, che seguivano sempre. Anche loro però facevano fatica a sarebbe durata per tutti i giorni della loro vita. capire Gesù; lo seguivano, certo; ma rimanevano indie- Finalmente era corretto il ritardo che, durante i giorni tro, in ritardo. Indietro non di metri o chilometri; ma della sua vita terrena, li separava dal Maestro. . quanto ai pensieri. Non lo capivano soprattutto quando diceva di dover molto soffrire, essere ucciso, e poi risor- Questo mese, e precisamente domenica gere. Non capivano quando diceva che poi, dopo essere 18 aprile, celebreranno la Prima andato in cielo, sarebbe rimasto con loro per sempre. Comunione undici ragazzi e ragazze Quando Gesù faceva questi discorsi, i discepoli non ca- della nostra comunità e non solo pivano e si distraevano. Venne alla fine il giorno in cui Gesù sarebbe stato fatto Per la prima volta si accosteranno in modo pieno alla prigioniero, processato e condannato. I discepoli cerca- mensa del Signore anche loro. vano di non pensarci, non avrebbero voluto mai capirlo, Chiediamo al Signore che li aiuti a entrare nel segreto ma era troppo evidente. Avevano una gran paura di per- di questo pane. Tutti noi facciamo questa preghiera. derlo per sempre. Non avevano capito la sua promessa. Come la pioggia scende dal cielo e non vi ritorna senza 4
avere irrigato la terra, così succede anche della parola Esprimiamo dunque gli auguri agli undici comunicandi e uscita dalla bocca di Gesù; non ritorna al cielo senza come comunità parrocchiale, insieme ai genitori, soste- aver cambiato i nostri cuori. niamoli con l’esempio nel far apprezzare loro la fedele e La parola di Gesù, che abbiamo ascoltato, torna al cielo significativa partecipazione all’Eucarestia domenicale. solo mediante la nostra preghiera. Può tornare solo do- Don Eros po averci resi più buoni. Dopo aver rinnovato l’amicizia che ci lega fra noi... CALENDARIO PASTORALE APRILE 2021 GIOVEDÌ 1 APRILE Ore 10.30 - 11.30 Confessioni per tutti Ore 20.30 S. Messa in Coena Domini. Dopo la S. Messa tempo per l’ Adorazione Eucaristica. Concludiamo con la preghiera di Compieta. VENERDÌ 2 APRILE giorno di digiuno e di astinenza Ore 8.30 Lodi mattutine Ore 10.30 - 11.30 Confessioni per tutti Ore 15.00 Azione liturgica Ore 20.30 Via Crucis in chiesa parrocchiale. SABATO 3 APRILE Ore 8.30 Lodi mattutine Dalle 9.30 alle 11.00 e dalle 15.30 alle 18 Confessioni per tuti. Ore 20.30 Veglia pasquale. Durante la Veglia benedizione delle uova pasquali. DOMENICA 4 APRILE Pasqua di Risurrezione Pietro Perugino: La Risurrezione Ore 10 S. Messa. Durante la S. Messa benedizione delle uova pasquali. 1499 - Pinacoteca vaticana Ore 18 S. Messa. LUNEDI 5 APRILE Ore 10 S. Messa OFFERTE PER IL RESTAURO DELLA VENERDI 9 APRILE Ore 17 Adorazione Eucaristica, Vespri e Benedizione CHIESA PARROCCHIALE, MARZO 2021 DOMENICA 18 APRILE Ore 10.30 S. Messa con le Prime Comunioni Offerta N.N. 100 euro VENERDI 23 APRILE Ore 17 Adorazione Eucaristica, Vespri e 3 Offerte N.N. di 30 euro 90 euro Benedizione. 1 Offerta N.N. 10 euro 2 Offerte N.N. di 20 euro 40 euro DOMENICA 9 MAGGIO alla S. Messa delle 10 vorremmo ------------------------------------------------ festeggiare le coppie che celebrano un anniversario di matrimonio dai 25 TOTALE 240 euro anni in su( 25°, 30°,35°,40, 45°, 50°…). Le coppie segnalino la presenza al parroco. Il Gesù bambino, trafugato dalla capanna degli alpini nei giorni del Natale scorso, è stato ritrovato! Lo ha ritrovato un nostro compaesano alcuni giorni fa, sul greto del Serio e in un punto poco in vista. E lo ha consegnato a me. In quali condizioni lo abbia ritrovato, potete vederlo in foto. Che dire? Ringraziamo il nostro compaesano per la premura e il rispetto dimostrato nel recuperare la statuetta deturpata da qualcuno che, al contrario, ha dimostrato di essere un ignobile vandalo. Don Eros 5
Aurora Bergamini Massimo Bigoni PRIME COMUNIONI Ruben Bonalda Alessandro Chioda Augurio delle Catechiste Arianna Confalonieri Leonardo Filisetti Sophia Moioli Misia Moleri A Voi il nostro Grazie per l'ascolto, Samuele Orsini Giorgia Pianetti l'attenzione, l'impegno, il rispetto e l'educazione che avete manifestato negli incontri in preparazione a questo Angelica Zanni grande dono dell'EUCARISTIA. Nella vita non contano i passi che fate, né le scarpe che usate.... ma le impronte che lasciate nel cuore delle per- sone e che solo Dio conosce. Impegnatevi a partecipare all'Eucaristia ogni domenica per capire quanto è importante la nostra vita di cristiani. E' il più grande dono che Gesù ti ha dato “SE STESSO”. Il tempo insegna che le cose più importanti della vita, sono quelle semplici che vi entreranno nel cuore e non usciranno più. E le più preziose sono quelle che non hanno prezzo. Le catechiste: Suor Marcella e Silvia L’AMMINISTRAZIONE Militari internati durante la COMUNALE INFORMA… seconda Guerra Mondiale Con l’aiuto del sig. Maurizio Monzio Hub vaccinale di Clusone Compagnoni stiamo facendo una ricerca Come ampiamente comunicato, dal su alcuni nostri compaesani che, durante 22 marzo scorso ha preso il via l’atti- la seconda Guerra Mondiale, sono stati vità dell’hub vaccinale di Clusone, internati nei campi di prigionia. Questa situato presso il centro polivalente di ricerca permetterà poi di formulare la via don Bepo Vavassori. domanda per ricevere la medaglia d’o- La prima fase si provvederà alla vacci- nore da parte della Repubblica Italiana, nazione delle persone fragili, in parti- come già accaduto per altri nostri com- colare delle persone con età superiore a 80 anni. A que- paesani quest’anno e anche negli anni passati. sto proposito il comune ha raccolto l’adesione di diversi Ad oggi, abbiamo un elenco di otto persone, di tre non volontari che, a partire dal 7 aprile, saranno disponibili abbiamo molte informazioni, soprattutto per quanto per il trasporto verso il centro vaccinale di Clusone per riguarda i parenti in vita. Se conoscete qualche parente o chi ne farà richiesta al numero 3387403744 (Renato). qualsiasi informazione che potrebbe essere utile alla Al fine di rendere più breve la permanenza presso il cen- ricerca, inviate una e-mail tro il comune ha la possibilità di consegnare i moduli da a:f.zanotti@comune.piario.bg.it . pre-compilare a casa. Anche in questo caso consigliamo Di seguito lasciamo i nomi e le informazioni in nostro di contattare il numero sopra riportato per la consegna e possesso: per eventuali consigli sulla compilazione. Poiché sono -BIGONI GIOVANNI di Antonio e Visini Cecilia nato a richieste informazioni circa lo stato di salute e su even- Piario il 07/09/1923. Ha perso la cittadinanza italiana tuali terapie in corso è consigliata la supervisione di un in data 07/05/1963 per naturalizzazione francese. parente o di una persona che si stia prendendo cura del - BIGONI PIETRO di Elia e Co' Filomena nato a Piario vaccinando. il 24/01/1915 era sposato con Capitanio Luigina. 6
Nato nella contrada Cadoriano. - BARONCHELLI ANDREA di Angelo e Baronchelli L’Amministrazione Elisabetta nato a Villa D'Ogna il 18/02/1923 era coniu- Comunale coglie gato con Pezzoli Emilia. Risulta una figlia Baronchelli l’occasione per Rosangela nata il 05/04/1954. E' emigrato a Mesero augurare a tutti i (MI) il 01/03/1961. piariesi una serena Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che ci daranno Pasqua! una mano. ASSOCIAZIONE AMICI DELL’ONCOLOGIA VALLE SERIANA E VALLE CAVALLINA Si comunica che a decorrere dal 12/04/2021 verrà ripristinato il servizio di trasporto degli am- malati oncologici, presso gli ospedali di Piario, Alzano Lombardo, Seriate e Papa Giovanni di Bergamo, per essere sottoposti a trattamenti di chemioterapia, radioterapia e visite oncologiche. Gli interessati potranno rivolgersi al Sig. Renato Bastioni telefonando ai seguenti numeri telefonici: 3406638753 - 3387403744 - 0346/21422 (Comune di Piario). 7
Cari lettori, il Gruppo Alpini di Piario VEDETTA ALPINA” che con i suoi valori ci ringrazia di cuore tutti coloro che hanno insegna a volgere lo sguardo al futuro sem- confidato e partecipato all’iniziativa pre con fiducia e coraggio nonostante le dell’”UOVO DAL CUORE ALPINO”. avversità. Le risorse umane del Gruppo Con il ricavato è stato possibile regalare un avrebbero voluto consegnarlo anche agli uovo di Pasqua, in finissimo cioccolato da alunni delle scuole elementari ma le nostre 250 grammi confezionato in carta a marchio piccole risorse economiche non lo hanno ANA, a tutti i 23 bambini della scuola per permesso. l’infanzia del nostro paese. In merito alla Grazie ancora e un augurio di buona Pasqua sorpresa si è preso spunto da un’antica car- a tutti. tolina inviata dal fronte “LA GIOVANE Il Consiglio Direttivo. e in condizioni di grande difficoltà e di mancanza di mez- zi. PADRE Padre Luigi Bigoni, ritornò definitivamente in Italia per LUIGI BIGONI : sopravvenuta malattia nel 1959 e si stabilì nella Casa di cura padri del PIME a Rancio di Lecco, dove morì il 21 LA STORIA DI UN gennaio 1986. MISSIONARIO IN Tutta la sua storia è abbastanza lunga e ricca di molti e BANGLADESH. I interessanti particolari che ho raccolto tra gli archivi del PIME, archivi comunali e parrocchiali, informazioni e materiale messimi a disposizione da alcuni conoscenti e Padre Luigi in una foto Piario, per la sua piccola che andrò raccontandovi a puntate. del 1959 entità di paese, non è stato certo Partiamo dalle origini. nel tempo, la fucina di numerosi personaggi illustri che Il registro dei nati e battezzati della Parrocchia Piario sono passati alla storia. Senza dubbio la figura di spicco nell’anno 1904 redatto (in latino) dall’allora parroco che possiamo vantare come concittadino è stato PierLui- Don Vito Zanchi, apre con Joannes Botholomeus Alojsius gi Speranza (1801-1879) vescovo di Bergamo dal 1854 Bigoni, figlio di Jacobo e di Corlazzoli Carmela. Dei tre alla morte, del quale in più occasioni si è celebrata la nomi imposti al neonato, i primi due rimangono sul re- figura anche sulle pagine del nostro giornale. gistro, solo il terzo lo accompagna per tutta la vita. Ma nelle pieghe sgualcite e dimenticate del libro del Luigi nasce il 4 aprile alle ore 21. Considerata l’ora tar- tempo passato, ho voluto cercare, indagare e scoprire i da del suo arrivo in questo mondo, si decide di rimanda- tratti della vicenda di Padre Luigi Bigoni che nacque re il battesimo al giorno dopo. Spesso, se uno nasceva al proprio a Piario nel 1904. Una storia la sua, pressoché mattino o nel primo pomeriggio, prima di sera era anche sconosciuta ai più, perché vissuta lontano, molto lonta- cristiano. Il registro continua ad annotare nascite e bat- no dal nostro paese. Tuttavia il parentado e gli amici non tesimi di quell’anno: ben 18. si erano certo dimenticati di lui se, in una foto d’epoca Presso i registri di Stato Civile del Comune di Piario, la risalente ad un suo breve ritorno nel 1952, lo ritrae con nascita di Luigi viene registrata il 6 di aprile, alle ore po- parenti e amici nella “piazzetta” della contrada Bruco meridiane due, allorquando il padre “Bigoni Giacomo fu dove era nato e dove conservava ancora alcuni parenti. Bortolo di anni ventisei”, si presenta davanti al Sindaco Le- La sua famiglia apparteneva al casato Bigoni detti “Biècc” grenzi Giovanni, per dichiarare la nascita del figlio avuto che abitavano in contrada Bruco. Nell’agosto del 1981, dalla “moglie Corlazzoli Carmelina, operaia” e sottoscrivere grazie all’interessamento dell’allora Parroco Don Mo- l’atto che porta il n.1. randi, Padre Luigi, ormai non più in buone condizioni di La famiglia di Luigi rimane un solo anno a Piario, ed era salute, venne invitato a Piario per celebrare il 50° di all’epoca composta dal padre Bigoni Giacomo nato a sacerdozio, nel paese che gli dette i natali. Per l’occa- sione, sul bollettino “La Voce”, don Morandi raccontò alcuni passaggi e aneddoti della sua vita. Fu un significativo segno di stima e riconoscenza di un missionario che passò ben 27 anni della propria vita, in diverse zone del lontano Bangladesh, portando la pro- pria opera di evangelizzazione, e non solo, in una terra dove ogni cosa, anche la più essenziale, era da costruire Atto di battesimo - Archivio Parrocchia di Piario 8
Piario il 9.9.1877, la moglie Corlazzoli Carmela nata ad gli altri alunni. Luigi non si perde d’animo e, dopo sei Oneta il 28.1.1880 e il figlio Gio Bortolo detto Luigi anni di lavoro, riprende i libri e i quaderni con grande nato a Piario il 4.4.1904 ed abitava nella casa in contrada impegno e, a giugno 1923, si presenta agli esami come Bruco al numero 50. privatista e porta il programma di due anni. Nel 1905 la famiglia Bigoni si trasferisce a Ponte Selva E’ promosso! Così, il 1° ottobre del 1923 per l’inizio del (Comune di Parre). Qui cresce con l’arrivo di altri 4 nuovo anno scolastico, accolto da Padre Garrè, Luigi fratelli: Maria Caterina Giulia, nata a Parre entra all’Istituto Sant’Anna di Genova (una tra le prime l’12.11.1907, poi G.Battista Adolfo nato il 18.12.1909 Casa apostoliche dell’Istituto PIME) poi, dal 1924 passò (scomparso nella guerra in Albania l’11.3.1941), quindi all’Istituto Sant’Ilario e, con i suoi compagni si prestò a Giovanbattista nato il 22.12.1911 e, infine Maria Agnese tutti i lavori di adattamento della nuova casa. nata il 7.4.1918. Nel 1925, Luigi torna in Lombardia e frequenta il liceo e A sei anni, Luigi riceve la Prima Comunione e la Cresi- l’anno di formazione a Monza. A tal proposito egli anno- ma (probabilmente nella parrocchia di Parre). ta che “Furono anni un poco duri per me”. Dopo le scuole elementari, a 12 anni, il padre lo mise a Ma quando c’è la stoffa e l’impegno… Luigi pianta ogni lavorare nel cotonificio Pozzi di Ponte Selva per aiutare anno la bandierina al giusto traguardo e non perde un la famiglia. Erano anni di magra quelli e le famiglie, spe- colpo… Nel 1928 entra in Teologia a Milano, nella casa cialmente in montagna, vivevano nella povertà più asso- dove aveva avuto il primo colloquio. Dato il suo buon luta. Il lavoro al cotonificio fu per Luigi una vita spartana senso, il suo carattere buono e di sodo criterio, i supe- che lo educò e lo formò al senso del risparmio, all’esat- riori lo destinarono Prefetto a Carraia (frazione di Ca- tezza in ogni impegno, a fare molto con poco, e in modo lenzano nei pressi di Firenze), dove rimase per due anni: speciale ad utilizzare ogni minuto di tempo libero e a anni difficili e di prova, tanto che poi la Casa Carraia fu non sciupare qualsiasi cosa poteva essere utilizzata a suo lasciata. Parlava spesso di quella esperienza come di una tempo. Chi non conosceva i “backgrounds” di padre Lui- prova dolorosa. gi, spesso lo criticava come troppo metodico, quasi ra- Percorrendo i vari gradini dell’ordine, a febbraio 1931 sentasse la tirchieria: erano invece atti di virtù. riceve il Sottodiaconato, il Diaconato a giugno e l’ordi- Di famiglia profondamente cristiana, Luigi si prestava a nazione a Milano il 19 settembre 1931 all’età di 27 anni. tutti i servizi della parrocchia, leggeva le riviste missio- Probabilmente tornò in Valle per celebrare la sua “prima narie che lo entusiasmavano. Incoraggiato dal suo parro- messa” a Ponte Selva o più probabilmente a Ponte Nossa co, cominciò a costruirsi l’idea di farsi missionario. Sa- dove la famiglia si era stabilita nel 1926. E’ abbastanza pendo di chiedere un grande sacrificio alla famiglia non verosimile che sia tornato anche a Piario a celebrare osava parlarne con il padre. Dietro suggerimento della come novello sacerdote nel mese di giugno/luglio del mamma, gli scrisse una lettera in cui lo pregava di la- 1932, (lo ricorda in una poesia composta per il suo 50° sciarlo libero nelle mani del Signore per farsi missiona- di ordinazione, da Teresa Savoldelli “Teresì”) ma, dal rio. Il padre non ostacolò la vocazione, anzi lo aiutò ad registro delle Messe non risulta alcuna annotazione. entrare nel PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere). Nella prossima puntata seguiremo Padre Luigi che, ad All’età di 18 anni Luigi incomincia così il proprio lungo agosto del 1932, inizia la sua vita di missionario e viene cammino. Infatti, dopo il Natale del 1922, viene accom- destinato alla missione di Dinajpur in Bengala. pagnato a Milano all’Istituto missionario PIME, in Via Mosè Bianchi per un colloquio. E’ un impatto ricco di Giuliano Todeschini emozioni, l’incontro con Padre Armana- Nella foto qui a fian- sco che è cordialissi- co, scattata nel 1952 mo. Tuttavia essen- nella piazzetta di do già da troppo contrada Bruco, figu- ra al centro Padre tempo iniziato l’an- Luigi. Seduti al suo no scolastico ed i fianco i genitori programmi già avan- attorniati da parenti e ti, gli viene consi- amici della contrada. gliato di tornare a (Chi ha buona memo- casa e, a ritmo ser- ria storica potrà facil- rato bruciare le tap- mente riconoscere pe della preparazio- varie persone). ne per raggiungere 9
Dalle concise e stimo- via nel 2012, Nobel nel 1996, con quei versi limpidi e PERISCOPIO lanti pagine del implacabili di Appello allo Yeti. “Breviario” di Gianfranco Non possiamo mai rifare l’accaduto. Tutto si compie Ravasi ho spiluccato an- una sola volta e le reiterazioni sono solo apparenti: cora una volta, uno spun- “Mai la stessa onda si riversa/ nel mare to interessante di rifles- La stessa luce si alza sulla rosa: sione. Né giunge l’alba / che tu non sia / già altro” Senza ripetizione (Così padre David M. Turoldo rimbeccando proprio Senza ripetizione. Qohelet). “Nulla due volte accade/ né accadrà. “Esperienza” e “assuefazione” sono, allora termini da espungere dal vocabolario? Per tale ragione/ si nasce senza esperienza, Ma sarà proprio cosi? Oppure novità e ripetizione si Si muore senza assuefazione. incrociano e generano l’esperienza? “Quello che è stato sarà, quello che si è fatto, Purtroppo però biso- si rifarà: assolutamente niente di nuovo gna anche riconoscere sotto il sole”. che spesso l’esperienza Così la pensava Qohelet- Ecclesiaste, l’amaro sapiente è per molti - come dice biblico, convinto che la storia fosse come un disco in- un proverbio arabo- ceppato che ripete sempre lo stesso solco e, quindi, la un pettine per calvi, stessa musica. cioè un regalo utile che Radicalmente antitetica è, invece, la poetessa polacca non serve a nulla. Wislawa Szymborska, morta quasi novantenne a Craco- Diamo la soluzione del Kultur quiz. n.239 pubblicato sul n.301 del KULTUR QUIZ mese scorso. N.240 1. Quanti sono i caratteri limite dei messaggi sulla piattaforma Twitter? 280. 2. You tube è il secondo motore di ricerca più grande del mon a cura di do, cosa si condivide su questa social? Video Giuliano Todeschini In che anno fu fondato? 2005. 3. Qual è la piattaforma recente che ha avuto un grande successo tra i giovanissimi? TIK-TOK Chi è il creatore? L’imprenditore cinese Zhang Yiming. 4 Qual è il social-network tra i più famosi fondato da Mark Zucerberg? Facebook All’inizio erano ammessi a questa piattaforma solo gli studenti di quale università? Di Harvard. Una sola risposta è giunta in redazione è quella completamente esatta inviata da Beatrice Baronchelli alla quale viene assegnato il premio in palio: un bel libro. Complimenti alla vincitrice. Vado a proporre ora il Kultur-quiz n.240. Ricordo che la data ultima di presentazione delle soluzioni da inviarsi alla Redazione, è il 25 aprile. Per la risposta si può ritagliare il riquadro sottostante e inviare la soluzione a: Redazione de L’Eco del Sapèl Né via Bologna n.3 – 24020 PIARIO, oppure tramite e-mail a: ecosapelne@tiscali.it. Buon lavoro! ----------------------------------------------------------------------- L’oggetto del Kultur-quiz di questo mese riguarda alcune curiosità della geografia. Ecco le domande: 1. Come di chiamano le tre isole che si trovano nel lago d’Iseo? __________________________ 2. Qual è l’unica piccola isola del lago di Como? _______________________________________ 3. Qual è l’isola dichiarata capitale della cultura per il 2022? _____________________________ 4. Come si chiama l’isola che costituisce la parte più antica di Siracusa? ____________________ Nome e cognome _________________________________________________Età ________________ Via n. Paese Tel _________________ 11
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