Negata autorizzazione per presidio dei lavoratori, è polemica. Il Comune: "Non c'è spazio, ci sono le luci" - Cronache Salerno

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Negata autorizzazione per
presidio dei lavoratori, è
polemica. Il Comune: “Non c’è
spazio, ci sono le luci”
di Erika Noschese
Una nuova polemica si abbatte sull’amministrazione comunale di
Salerno. Stando a quanto denuncia la rete di lavoratori e
disoccupati di Salerno, nei giorni scorsi, sarebbe stata
negata l’autorizzazione per svolgere un’assemblea dei
lavoratori in città. «Non c’è spazio per i movimenti» avrebbe
risposto l’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo
Napoli, suscitando l’ira di chi, invece, avrebbe voluto
incontrare la popolazione per fare il punto della situazione
sui dati relativi ad occupazione e disoccupazione, nella città
capoluogo. «Una situazione quasi cilena quella che si vive
nella città di Salerno, con il Comune che impedisce il tenersi
di un’assemblea di disoccupati e lavoratori a Piazza Caduti
Civili di Brescia», denunciamo i membri di Rete Lavoratori e
Disoccupati di Salerno che, da settimane, starebbero tentando
di organizzare un’assemblea per affrontare il tema del lavoro
e del no alla privatizzazione dei servizi pubblici. Solo lo
scorso 11 dicembre il Comune di Salerno ha risposto alla
richiesta, esprimendo parere sfavorevole allo svolgimento
dell’assemblea, avvisando Digos e Questura. Come motivazione,
il sindaco Napoli avrebbe utilizzato la kermesse Luci
d’Artista, attualmente in corso. «In una città dove interi
quartieri vivono il dramma della disoccupazione e della
mancanza di prospettive, il Comune di Salerno non riesce a far
di meglio che tutelare il suo salotto buono riducendo la
disoccupazione, anzi, i disoccupati, ad un problema di “decoro
urbano”. Per la verità il Comune si è anche preoccupato di
fornire una locazione alternativa per l’assemblea: Lungomare
Marconi, in modo da tenere emarginate, anche fisicamente, le
questioni del lavoro e dei servizi pubblici. Una proposta di
spostamento oggettivamente irricevibile – denuncia ancora la
Rete – Peccato però che in altre occasioni, ad esempio quando
arrivò Salvini, a maggio si concesse alla Lega nord nientemeno
che Piazza Portanova, ai tempi interdetta alle manifestazioni.
Nonostante la delibera comunale lo vietasse, la giunta
Salernitana, per non dispiacere al potente di turno, si riunì
ad hoc, in seduta straordinaria per regolarizzare un abuso. Ai
lavoratori salernitani si vietano invece le piazze e si avvisa
la DIGOS che puntualmente, nonostante la pioggia battente si è
presentata unitamente ad una volante, pronti ad intervenire
nel caso un salernitano avesse osato ribadire in pubblico il
Diritto al Lavoro. Sembra chiaro che c’è molto di più di una
questione di decoro urbano. Il punto su cui l’Amministrazione
Pd non vuole derogare è proprio quello di azzerare sul nascere
le attività dei movimenti. Il lavoro, i diritti, persino le
attività culturali in questa città sono e devono restare
gentile concessione del PD e dei suoi sodali, in un misto di
paternalismo e clientelismo e di repressione per chi non ci
sta». Lavoratori e disoccupati non sembrano intenzionati a
fermarsi e, avvertono, «ci organizzeremo quartiere per
quartiere per portare alla luce il problema della mancanza di
lavoro che attanaglia la città, per smontare l’insufficienza
del “Concorsone regionale” a coprire i posti di lavoro che
necessiterebbe Salerno e soprattutto per opporci con tutte le
nostre forze alle privatizzazioni dei servizi che devono
restare pubblici e devono assumere lavoratori salernitani. Da
subito ci metteremo a lavoro per la creazione di un Movimento
di Lotta per il Lavoro e per l’indizione di un’assemblea
pubblica di lavoratori e disoccupati entro gennaio».
Salerno, finanzieri fermano
senegalese e scoppia la rissa
tensione questa sera in Corso Garibaldi a Salerno. In una
città invasa da turisti e con traffico intenso per le Luci
d’Artista ci sarebbe stata, da alcune testimonianze, una rissa
che ha visto coinvolti alcuni venditori ambulanti
extracomunitari che si sono scagliati contro alcuni finanzieri
in borghese che a bordo di una pattuglia in borghese avevano
fermato un ambulante sequestrando la merce contraffatta. Prima
che la situazione degenerasse, immediato l’arrivo di altre
forze dell’ordine tra cui carabinieri, polizia e un ingente
spiegamento di vigili urbani che hanno riportato tutto alla
calma. Un senegalese sarebbe stato ferito e ha dovuto
ricorrere alle cure mediche. Sull’episodio è intervenuto
Angelo Rispoli della CSA Fiadel del sindacato polizia
municipale. Rispoli lamenta la mancanza di supporti e
attrezzature per autodifesa da parte dei vigili urbani
costretti a confrontarsi con situazioni pericolose per
vigilare sull’ordine pubblico. Necessario secondo Rispoli
l’utilizzo del Taser.

Ciarambino                       facilitatore
Sanità, si’                     Rousseau con
43,8%
Valeria Ciarambino, capogruppo M5S in regione Campania con
7.694 (43.8%) voti sulla piattaforma Rousseau entra nel team
dei facilitatori e si occupera’ del settore sanita’. Battuti
la deputata Angela Ianaro (6.676 voti pari al 38%) e Giuseppe
Lippi (3.194, pari al 18.2%).

«Il Ruggi non ha più alibi,
il   piano   assunzioni   è
necessario»
di Erika Noschese

«Il Ruggi non ha più alibi, il piano di assunzioni è
assolutamente necessario». Puntano il dito contro i vertici
aziendali la segreteria provinciale della Fp Cgil Antonio
Cappezzuto e Pasquale Addesso e la Rsu della Cgil Ruggi
d’Aragona Patrizia Ardia, Rino Finamore, Vincenzo Lanzara,
Gerardo Liguori, Basilio Maiorino, Annamaria Naddeo, Arnaldo
Nocerino, Gerardo Sessa, Raffaele Sicignano, Spampinato
Domenico. «Non ci sono più alibi per non mettere mano ad un
grande piano di assunzioni assolutamente necessario per
garantire la continuità dell’attività assistenziale del Ruggi
– hanno dichiarato i sindacalisti – Il commissariamento della
Regione Campania sta per finire e la manovra finanziaria del
Governo prevede che il tetto della spesa per i dipendenti
possa aumentare del 10% ed anche del 15% nei casi di maggiore
gravità». Il concorso per infermieri bandito dal Ruggi e
quello per Oss bandito dall’Asl, di fatti, richiederanno
alcuni mesi per essere espletati, e a fine dicembre molti
lavoratori a tempo determinato vedranno scadere i loro
contratti. «Il concorso per tecnici di laboratorio bandito da
un anno inspiegabilmente non è stato ancora effettuato»,
sostengono i sindacati. Per altre figure, come le ostetriche,
i   fisioterapisti,     i   logopedisti,    i   tecnici    di
neurofisiopatologia nessuna iniziativa è stata intrapresa
dimostrando una grave sottovalutazione della carenza più volte
denunciata. Da qui la richiesta della Funzione Pubblica Cgil
che chiede con forza di adottare una serie di provvedimenti.
Nella more dell’espletamento dei concorsi, dopo aver prorogato
i contratti a tempo determinato in scadenza per garantire la
continuità dell’attività assistenziale, i sindacalisti
chiedono si faccia scorrimento delle graduatorie esistenti per
infermieri ed Oss per consentire la sostituzione delle assenze
di lunga durata; l’attivazione di procedure assunzionali per
ostetriche, fisioterapisti, logopedisti e tecnici di neurof i
s i o p a t o l o g i a ; l’espletamento veloce del concorso
per tecnici di laboratorio. A sostegno delle loro richieste la
Fp Cgil e la Rsu del nosocomio locale citano alcuni esempi: il
pronto soccorso dove la carenza di infermieri ed Oss rende
veramente arduo garantire la copertura dei turni, a fronte di
un elevatissimo numero di utenti che presumibilmente aumenterà
ancora a causa dell’epidemia influenzale; l’ostetricia, la
ginecologia e le sue sale operatorie dove la carenza di
ostetriche, infermieri ed Oss, ha raggiunto livelli
allarmanti, al punto di determinare, oltre alle quotidiane
difficoltà in tutte le linee di attività, anche la marcata
riduzione degli interventi di elezione anche per patologie
gravi; la carenza di personale nel ruolo di fisioterapisti sta
determinando grave criticita’ nell’assistenza riabilitativa ai
pazienti. Pertanto si chiede di attivare subito avvisi
pubblici e concorso. «I numerosi reparti dove per l’assenza
dell’Oss nel turno notturno gli infermieri devono farsi carico
anche delle mansioni di questo profilo. La situazione è
particolarmente drammatica laddove il turno infermieristico
prevede solo due unità che si riducono temporaneamente ad una
quando uno degli infermieri deve allontanarsi per portare i
prelievi al laboratorio o per accompagnare i pazienti per
l’esecuzione di esami urgenti, con possibili conseguenze gravi
per i pazienti nel caso si rendano necessarie manovre di
rianimazione che necessitano di due operatori», dicono ancora
i sindacati.
Pugno chiuso e Bella Ciao,
l’ultimo      saluto     a
Giannattasio
di Erika Noschese

Braccio alzato, pugno chiuso e – nonostante la pioggia
battente – è stato intonato “Bella ciao”. Così la Salerno
antifascita, ieri, ha salutato per l’ultima volta il compagno
Luigi Giannattasio. Il presidente dell’Anpi della sezione di
Salerno è morto, dopo aver a lungo combattuto contro un brutto
male, giovedì mattina, ricoverato all’ospedale San Giovanni di
Dio e Ruggi d’Aragona. Alla chiesa di San Paolo ai Saveriani,
al rione Petrosino, ieri pomeriggio c’erano tutte le persone
che in questi anni lo hanno accompagnato nelle sue lotte,
nell’affermazione dei valori antifascisti e nelle battaglie
che ha portato avanti, con quella testardaggine che lo ha
sempre contraddistinto. Tra i presenti anche l’assessore alla
Cultura Antonia Willburger, il segretario generale della Cgil
Arturo Sessa, i membri dell’associazione Memoria in Movimento
e il presidente Angelo Orientale, i rappresentanti di Sinistra
Italiana, Rifondazione Comunista, vari movimenti e comitati
solo per citarne alcuni. Una folla gremita ha atteso l’arrivo
della salma, partita dalla sala mortuaria del nosocomio
locale, diretta alla chiesa dei Salesiani. Al termine della
funzione i partecipanti hanno voluto omaggiare, ancora una
volta, Giannattasio, intonando “Bella ciao” con il pugno
chiuso. Ad esprimere parole di cordoglio per la morte del
presidente dell’Anpi Salerno il sindaco Vincenzo Napoli:
«Esprimo a nome mio personale e della Civica Amministrazione
il più profondo cordoglio per la scomparsa di Luigi
Giannattasio,    presidente    dell’Associazione    Nazionale
Partigiani di Salerno. Giggino è stato un fiero testimone, in
tutta la sua vita, dei più alti valori democratici ed
antifascisti – ha detto il primo cittadino – La Sua scomparsa
addolora tutta la nostra comunità nella quale egli ha svolto
una preziosa militanza civile con particolare riguardo per le
nuove generazioni». Cordoglio anche da parte del presidente
della Provincia Michele Strianese: «La morte di “Gigino”
Giannattasio ha colpito tutta la nostra comunità in
particolare l’Anpi di cui era presidente. Luigi Giannattasio
era un combattente, dalla sua vita militante antifascista fino
alla sua lotta personale contro la malattia per cui stava male
da tempo – ha detto Strianese – Eppure, nonostante tutto, non
faceva mancare la sua presenza alle varie iniziative
antifasciste e antirazziste che si sono tenute in città fino a
pochi giorni fa. È un grave lutto per tutti noi, perché con
Gigino Giannattasio viene meno la forte testimonianza di
resistenza civile a tutela dei più alti valori democratici e
antifascisti che lui portava avanti da sempre, giorno dopo
giorno. Rimane con noi il suo instancabile impegno nella
difesa di diritti umani e civili che ci lascia in eredità.
Tocca a tutti noi ora proseguire il suo lavoro per consegnare
alle nuove generazioni una società profondamente radicata su
valori antifascisti e antirazzisti come ci indica la nostra
Costituzione». «Gigi non era semplicemente il presidente
dell’Anpi di Salerno. Ha rappresentato il movimento
antifascista dell’intera provincia di Salerno con il garbo di
chi sa di voler fare la rivoluzione, in particolare negli
ultimi anni, unendo tutte le forze possibili, sia politiche
che dei movimenti civici. Questa ennesima battaglia lo ha
sconfitto, ma noi continueremo a combattere per i valori
dell’antifascismo e della democrazia», ha detto il segretario
provinciale del partito socialista di Salerno, Silvano Del
Duca. Alle parole del segretario provinciale del Psi si sono
associate quelle di Vittorio Cicalese, segretario cittadino
della Federazione dei Giovani Socialisti di Salerno: «Luigi è
stato con noi fino all’ultimo. Una settimana fa, nonostante il
suo male, era in piazza con noi per manifestare con il
movimento delle sardine. Un ennesimo atto, l’ultimo, di
attaccamento a quei valori che noi continueremo fieramente a
portare avanti, nel ricordo della sua persona e dei valori che
lui in primis ha saputo rappresentare sul suo territorio».

Il maltempo allaga Salerno:
due   feriti  e   quartieri
isolati
A cura di Erika Noschese

La pioggia che in queste ore si è abbattuta su tutto il
territorio salernitano ha messo in ginocchio la provincia di
Salerno. I maggiori disagi sembrano essersi verificati proprio
nella città capoluogo: dal tardo pomeriggio di ieri, infatti,
numerose sono state le chiamate ai vigili del fuoco per
chiedere interventi immediati a causa di allagamenti. I
quartieri maggiormente colpiti quelli della zona Orientale. A
Torrione alcune installazioni luminose sono cadute, ma
fortunatamente non ci sono stati feriti. Pastena allagata;
ancora una volta il tratto di piazza Caduti di Brescia è stato
reso impercorribile dalle forti piogge. Salerno spaccata in
due: a via Roma numerosi gli alberi crollati, molti dei quali
hanno colpite le vetture che passano in quel momento.
Necessario l’intervento dei vigili del fuoco e della croce
rossa italiana. Due i feriti: si tratta di una mamma e di sua
figlia che hanno fatto ricorso ai medici del pronto soccorso.
Stando a quanto è emerso, la donna avrebbe avuto solo paura
mentre la figlia ha riportato un trauma alla spalla e agli
arti inferiori. Sul posto Vigili del Fuoco, volontari della
protezione civile di Salerno e Polizia Municipale per
ripristinare la situazione alla normalità. Strade allagate e
acqua che ha superato l’altezza dei marciapiedi, entrando
addirittura all’interno di alcuni esercizi commerciali.
Disposta l’immediata chiusura dei sottopassaggi nei pressi del
Parco del Mercatello e di quello di via Zanotti Bianco a
Pastena. Traffico in tilt e lunghe code sulle principali
arterie stradali cittadine. Alberi caduti anche ad Ostaglio,
nei pressi del canile comunale. Sulla Lungo Irno, invece,
l’acqua è fuoriuscita dai tombini ed è arrivata ad altezza
marciapiede. Zone collinari allagate ed isolate, in molti casi
infatti gli allagamenti si sono verificati a causa della
mancata pulizia delle caditoie. In particolare a Giovi un
albero è caduto a Sala Abbagnano, impedendo il traffico dei
mezzi. Strade allagate anche a via Altimari. Alcuni giovani
sono rimasti intrappolati nell’automobile, rendendo necessario
l’intervento dei caschi rossi. Sempre a Giovi in via Casa
Rocco si è verificato il cedimento di una parte della strada.
Numerose le frase che si sono registrate su tutto il rione
collinare. Anche la zona del Masso della Signora ha visto un
grosso albero abbattersi sulla carreggiata ma per fortuna non
ci sono stati feriti. Disagi anche a Brignano dove molte
persone – per diverse ore – non sono riuscite a far ritorno a
casa. Tanti gli esercizi commerciali allagati e le strade
impercorribili a causa della pioggia battente. Il sindaco
Vincenzo Napoli ha trascorso tutta la serata di ieri in
strada, a perlustrare il territorio. Tra le zone più
attenzionate sicuramente via Roma e il centro cittadino, senza
però trascurare i rioni collinari. Cittadella Giudiziaria
allagata: da quanto emerge infatti ieri sera il nuovo palazzo
di giustizia è stato quasi sommerso dalla pioggia. Situazione
delicata anche per gli istituti scolastici: molte le scuole
allagate tra cui il Genovesi. Diversi i cittadini che hanno
denunciato l’impossibilità anche nell’entrare all’interno dei
garage a causa dell’acqua alta. Disagi anche a piazza San
Francesco e in via D’Aniello dove si è verificata la caduta di
alcuni rami dagli alberi. «Sono anni che grido al pericolo
perché non si fa uno straccio di pulizia delle caditoie,
sindaco e giunta delle vergogne fanno orecchie da mercante ed
il risultato è il dramma di oggi». A puntare il dito contro
l’amministrazione comunale il consigliere d’opposizione Dante
Santoro che – a poche dal maltempo che ha colpito Salerno –
rilancia la proposta di una soluzione innovativa, con reti a
protezione delle caditoie, svuotabili ogni settimana in poche
ore. «Paghiamo le tasse più alte d’Italia per non avere
niente, ora anche la beffa di danni ingenti per esercenti e
cittadini. In tutto ciò preghiamo perché non ci siano danni a
persone. Basta non se ne può più, la normalità non può essere
vivere nell’emergenza», ha aggiunto Santoro.

La Costiera Amalfitana frana ancora. A Maiori scuole chiuse

Frana la Costiera Amalfitana. La pioggia battente della
giornata di ieri ha provocato disagi in tutta la zona. In
particolare, verso le 17 di ieri, grossi massi sono franati
sulla Statale 163 Amalfitana al chilometro 40, dove insiste il
restringimento obbligato dal vasto incendio dell’agosto
scorso. Per fortuna non si sono registrati disagi. Salvi per
miracolo – e scossi – gli automobilisti fermi al semaforo che
hanno assistito al crollo. I massi – come riporta il Vescovado
– con residui franosi e alcuni alberi, hanno invaso la
carreggiata tanto da non consentirne l’attraversamento.
Traffico paralizzato e code in entrambe le direzioni. La
situazione è tornata alla normalità solo dopo diverso tempo,
con l’istituzione di percorsi alternativi in considerazione
dei tempi di sgombero della carreggiata che si prospettano non
celeri. In Costiera Amalfitana la situazione, per quanto
riguarda la mobilità e i trasporti, è divenuta insostenibile.
Il territorio, costantemente esposto al rischio idrogeologico,
è sempre più fragile e sta cedendo inesorabilmente. Sul posto
si è reso necessario l’intervento della polizia municipale,
dei volontari della protezione civile e del gruppo Colibrì.
L’Anas ha inoltre incaricato i tecnici dell’impresa Genea
Consorzio Stabile di Salerno di portarsi sul posto per
effettuare una prima stima dei danni. Il sindaco di Maiori è
stato, per tutta la serata di ieri, a stretto contatto con la
Prefettura di Salerno. A Maiori, il primo cittadino ha
disposto la chiusura delle scuole per oggi. Disagi anche a
Vietri sul Mare dove, ieri sera, si è registrato un blackout.
In diverse zone della città, infatti, l’elettricità è mancata
anche diverso tempo. Problemi anche a Marina di Vietri, come
testimoniano diverse persone sui social. Ancora una volta,
quindi, con il maltempo la cittadina della Costiera Amalfitana
soffre problemi di questo tipo. Il maltempo non sembra aver
particolarmente colpito le zone a nord e a sud della città
capoluogo,

Il caso Crescent approda a
Roma    per   i   10    anni
dall’inizio della battaglia
di Andrea Pellegrino

Compie dieci anni la battaglia degli ambientalisti di Italia
Nostra e No Crescent contro l’edificazione di Santa Teresa. E’
l’ormai nota battaglia del Crescent, che più volte è approdata
nelle aule di tribunale e che ora ritorna in Consiglio di
Stato. Quattrocento milioni di euro è la cifra che Italia
Nostra ha chiesto quali danni ambientali e morali per “aver
modificato l’identità della città”. Era il 2009 quando ci fu
la prima impugnativa al Tar. Una battaglia lunga che portò
all’annullamento delle prime autorizzazioni paesaggistiche,
rilasciate attraverso un silenzio assenso dell’allora
soprintendente di Salerno, Giuseppe Zampino e il successivo
sequestro del Crescent e poi della piazza della Libertà, a
seguito di un crollo verificatosi nel cantiere. Da qui la
modifica del Pua di Santa Teresa, con l’eliminazione,
sostanzialmente, degli edifici pubblici (due torri e il
fabbricato Trapezio) che hanno reso così il Crescent un
edificio completamente privato. In primo grado il Tribunale di
Salerno ha assolto tutti ma la sentenza è stata impugnata e
ora si andrà in Appello. Stessa cosa sotto il profilo
amministrativo. La sentenza di primo grado del Tar di Salerno
sul nuovo Pua arriva ora in Consiglio di Stato, con tanto di
richiesta di risarcimento del danno. In corso c’è ancora il
processo sulla variante di Piazza delle Libertà, una maxi
inchiesta supportata anche da decine e decine di
intercettazioni tra politici e imprenditori che hanno svelato
un vero e proprio «sistema Salerno». Poi la deviazione del
Fusandola, torrente tristemente noto per l’alluvione del 1954,
il cui tracciato è stato modificato per far spazio a parte del
Crescent e alla mega piazza sul mare. Su questo aspetto indaga
la procura della Repubblica di Salerno che ha iscritto sul
registro degli indagati, tra gli altri, alcuni tecnici
comunali. Un’inchiesta sollecitata da Italia Nostra e No
Crescent che ha fatto emergere omissioni, illegalità ma anche
pericoli. “Rischio esondazioni” è il campanello di allarme
acceso dal consulente tecnico incaricato dal pm titolare
dell’inchiesta. Il Crescent è un edificio a mezzaluna lungo
300 metri circa, alto quasi 30 metri, realizzato con
l’utilizzo di oltre 150.000 metri cubi di calcestruzzo,
comprendente anche una piazza sul lungomare di circa 30 mila
metri quadrati. Doveva essere il fiore all’occhiello della
sindacatura De Luca e, infatti, del progetto venne incaricato
l’archistar Ricardo Bofill. Al momento in via di costruzione
c’è il settore 6 che appartiene alla Sist, società nata dalle
ceneri dell’ex Jolly Hotel della famiglia Chechile, oggi
proprietaria del Grand Hotel Salerno. In quel settore dovrebbe
sorgere perlopiù un albergo. I lavori sono partiti solo
qualche mese fa, dopo un lungo tira e molla tra i proprietari
e l’amministrazione comunale. In più c’è un contenzioso tra i
costruttori della torre (tagliata) dell’Autorità Portuale e
gli enti preposti. Si stima un danno di quasi un milione di
euro, oggetto ora di una possibile transazione con il Comune
di Salerno che ha messo sul piatto circa 100mila euro per
chiudere il caso. A Roma ieri mattina, nella sede di Italia
Nostra, il caso è stato sottoposto all’attenzione pubblica
nazionale. Italia Nostra in tempi passati si era resa
protagonista della battaglia contro il Fuenti, l’albergo
situato tra Vietri e Cetara, poi abbattuto. Un ecometro a
pochi passi proprio dal Crescent di «Il Comune – spiegano – ha
consentito l’irreversibile trasformazione dello stato dei
luoghi, cementificando oltre 20 mila metri quadrati di area
demaniale, comprensiva della spiaggia di Santa Teresa e
dell’alveo del torrente Fusandola, in spregio di tutti i
vincoli assoluti di inedificabilità sui corsi d’acqua, nonché
del Testo unico sulle acque pubbliche del 1939». «E’ la prima
di una serie di iniziative», spiegano gli avvocati Oreste
Agosto e Pierluigi Morena e l’architetto Enzo Strianese,
presenti ieri a Roma: «Ora la nostra attenzione è forte sul
rischio idrogeologico provocato dalla deviazione del torrente
Fusandola».

Fabiani,    Lotito   disse:
Allestiremo una squadra per
andare in A
“In merito all’album delle figurine che abbiamo presentato in
settimana ci tengo a precisare che la Salernitana non ha
partecipato alla stesura, alla compilazione e alla
realizzazione di questo prodotto che, a mio avviso, è anche
carino pur contenendo refusi e mancante che troviamo in ogni
altra rivista. Dico questo perchè, all’indomani dell’uscita di
quest’album, si sono scatenate le ire di chi va trovando i
colpevoli e scade nell’offesa. Abbiamo dato il patrocinio a
questa iniziativa e c’è il logo del centenario, abbiamo detto
all’editore di provvedere a rettificare o rivedere tutta la
situazione. Ci è stato assicurato che sarà fatto, quindi
abbiamo ricevuto delle garanzie. La seconda precisazione
riguarda De Patre. Ne ho sentite tante, ho letto articoli e,
come nel mio costume, dico che a fronte di un certificato
medico bisogna almeno avere rispetto e non parlare. Il nostro
vice allenatore, lunedì mattina alle 9, ha inviato questa
documentazione e pregherei tutti di non andare oltre, quando
scadrà il “permesso” vedremo se De Patre vorrà parlare o
chiarire qualcosa. La terza comunicazione riguarda lo store
ufficiale che aprirà al 99% nella giornata di lunedì, siamo
operativi malgrado qualche piccola problematica e un
assortimento non ancora vastissimo. Chi vorrà recarsi al
negozio della Salernitana sarà libero di farlo, seguirà un
comunicato stampa“.

Così Angelo Fabiani in conferenza stampa questa mattina, tre
precisazioni che la dirigenza ha ritenuto necessaria. Una sola
battuta sul momento attraversato dalla squadra: “Siamo
dispiaciuti per qualche risultato che è venuto meno, ma dico
anche che ci sono partite che noi avevamo vinto e purtroppo le
abbiamo gettate via in extremis. Lasciamo perdere il silenzio
stampa, a caldo potrebbe essere devastante far parlare i
tesserati. Guardate la partita di ieri, il rigore per la Juve
Stabia ha dato una grande spinta alle vespe. Gli episodi
contro li paghi partita dopo partita, se non avessimo
pareggiato con l’Ascoli avremmo avuto una tensione diversa a
Cittadella. Aggiungo che 5-6 punti in più li avremmo meritati
e avremmo parlato d’altro, è una categoria in cui nessuno
regala niente. Come dirigente presente sul posto, a nome di
Lotito e Mezzaroma, esprimo soddisfazione non per i risultati
ma di quello che si sta costruendo. Aggiungo che Lotito non ha
mai detto in una riunione che porterà la Salernitana al 100℅
in serie A. Ha parlato di allestimento di rosa competitiva per
andare in serie A, non dobbiamo dimenticarci che ci sono gli
avversari. Chievo e Cremonese non stanno insegnando nulla? E’
sotto gli occhi di tutti che portare avanti un lavoro con
infortuni in serie non è semplice, mi pare che anche altre
realtà come il Perugia non stiano andando oltre la categoria.
Sono mancati gli investimenti? Non direi. E’ venuto meno
qualche interprete? Può darsi. Pur di andare in serie A darei
5 anni della mia vita, la tiritera della proprietà che non
vuole è offesa e falso storico. L’obiettivo di quest’anno è di
fare un campionato diverso dagli altri, vedremo strada facendo
cosa accadrà”.

“Chi è che non vuole vincere il campionato?” chiude Fabiani
“il Cittadella è secondo e sta sovvertendo ogni pronostico.
Tutti noi vorremmo il massimo. In C abbiamo vinto, ma parliamo
di campionati completamente diversi. Se vogliamo discutere di
calcio ok, altrimenti mi alzo e me ne vado. Oggi c’è una
proprietà che non fa mancare niente e un signor allenatore, a
noi tocca arrivare due secondi prima della gara perchè poi
sono i giocatori che scendono in campo. L’episodio fa la
differenza, lo volete capire o no? Viola diceva che il calcio
è questione di centimetri, la partita Chievo-Juve Stabia è
stata condizionata dall’arbitro. Contro Venezia e Cremonese
non dovevamo uscire sconfitti, con l’Ascoli sul 2-0 è finita
la partita o mi sbaglio? Vengono meno delle certezze che
abbiamo pagato anche a Cittadella. Ci vuole pazienza, ma non
siamo infallibili e tutti possono sbagliare, me per primo. Non
si può essere disfattisti a prescindere. La volontà è lavorare
con grande onestà per conseguire i migliori risultati. Ventura
non è il signor Capone che non vede una palla che esce fuori
di 20 metri e annulla il gol di Gondo, non si può sostituire a
nessuno. Ventura per la prima volta in carriera ha partecipato
ad una riunione con gli arbitri per far valere i nostri
diritti. Lotito non ha mai parlato di serie A al 100%, a
gennaio parleremo e vediamo cosa offre il mercato. Tutti
parlano di Ciofani e Ceravolo, hanno fatto un gol a testa. A
qualcuno abbiamo offerto il mondo, ci hanno detto di no. Ci
sarà una ulteriore riunione col mister e, compatibilmente con
le possibilità, cercheremo di intervenire senza lesinare
sforzi economici.

I convocati di Ventura
Gian Piero Ventura alla vigilia di Salernitana – Crotone. La
conferenza è stata preceduta da un intervento del direttore
sportivo Angelo Fabiani. ‘Pur di andare in A darei 5 anni
della mia vita’ – ha detto Fabiani.

Gian Piero Ventura ha reso noto i convocati per Salernitana-
Crotone. Nella lista ci sono Akpa Akpro, Di Tacchio e Karo,
tutti e tre non al top della condizione ma arruolabili per la
sfida ai pitagorici. Mancano invece Cerci e Giannetti: il
primo è ancora alle prese con il problema alla coscia
sinistra, per Giannetti invece persistono i problemi al
polpaccio. Assente anche Heurtaux, in campo nelle scorse
settimane con la Primavera.

La  vivacità                     del         Faville
Festival
Grande festa a Pontecagnano Faiano, questa sera e domani, per
la kermesse giunta alla sua seconda edizione, dedicata alle
New Media Arts, ideato da Fabrizio Todisco

Di Gaetano Del Gaiso

Adoro profondamente il periodo natalizio. Ma chi non lo adora.
Del resto, Andy Williams ne parla – o meglio, ne canta – come
‘il più meraviglioso momento dell’anno’; dunque perché non
scegliere    lasciarsi    incantare    dall’aspettativa     di
interminabili pranzi e cene in famiglia, dei doni da
scambiarsi la notte di Natale, di momenti di puro relax
trascorsi accoccolati serenamente sul divano, al calore del
placido scoppiettare del fuoco novello, stringendo saldamente
tra le mani una tiepida tazza di cioccolata calda e gustando
l’ennesima replica di ‘Una poltrona per due’. Adoro il Natale.
E lo adoro ancor di più quando la mia cittadina partecipa ai
festeggiamenti proponendo un cartellone di eventi e attività
così fitto da far impallidire persino la task list del
‘signore in rosso’. Appena qualche giorno fa, con l’accensione
delle luminarie e l’inaugurazione del villaggio di Natale
allestito in Piazza Sabbato, con tanto di concerto sotto le
stelle del coro di voci bianche ‘Le Voci dei Bambini’ e di
esibizione itinerante della ‘Street Band Dixie & Co’, non
pensavo che Pontecagnano-Faiano potesse presentarsi al suo
Natale in maniera così brillante e magniloquente. Ma poi, un
paio di giorni fa, mi si presenta un Fabrizio Todisco in pompa
magna con lo sguardo fiero pronto a presentarmi la II edizione
del suo Faville Festival, kermesse dedicata alle New Media
Arts, già ospite lo scorso anno del cartellone natalizio di
Pontecagnano. La formula del progetto è una formula vincente,
e guarda agli eventi dedicati a questo nuovo tipo di
intrattenimento del grande Nord, fatto di immagini, di suoni e
di luci e basato sul concetto di videomapping, una tecnica che
conferisce nuova ‘pelle’ agli oggetti volumetrici del contesto
architettonico che interessa queste entusiasmanti e
sbalorditive proiezioni. Lo ‘show delle arti digitali’,
finanziato con i fondi della Regione Campania e sostenuto da
Scabec (Società Campana Beni Culturali), dal Comune di
Pontecagnano-Faiano e dal Museo Archeologico Invasioni
Digitali e che giova del partenariato tecnico con lo studio
Aelion, avrà luogo questo weekend, oggi e domani, interessando
numerosi dei luoghi chiave della cittadina e inaugurandosi
proprio col videomapping del Palazzo di Città. Infine, per
l’intera durata dell’evento, gli spazi dell’ex Tabacchificio
Centola ospiteranno il Faville Vintage Market by Fiera Modus,
che farà anche da palcoscenico a due delle forme d’espressione
artistica che preferisco di più: la musica e il cibo.
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