Negata autorizzazione per presidio dei lavoratori, è polemica. Il Comune: "Non c'è spazio, ci sono le luci" - Cronache Salerno
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Negata autorizzazione per presidio dei lavoratori, è polemica. Il Comune: “Non c’è spazio, ci sono le luci” di Erika Noschese Una nuova polemica si abbatte sull’amministrazione comunale di Salerno. Stando a quanto denuncia la rete di lavoratori e disoccupati di Salerno, nei giorni scorsi, sarebbe stata negata l’autorizzazione per svolgere un’assemblea dei lavoratori in città. «Non c’è spazio per i movimenti» avrebbe risposto l’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Napoli, suscitando l’ira di chi, invece, avrebbe voluto incontrare la popolazione per fare il punto della situazione sui dati relativi ad occupazione e disoccupazione, nella città capoluogo. «Una situazione quasi cilena quella che si vive nella città di Salerno, con il Comune che impedisce il tenersi di un’assemblea di disoccupati e lavoratori a Piazza Caduti Civili di Brescia», denunciamo i membri di Rete Lavoratori e Disoccupati di Salerno che, da settimane, starebbero tentando di organizzare un’assemblea per affrontare il tema del lavoro e del no alla privatizzazione dei servizi pubblici. Solo lo scorso 11 dicembre il Comune di Salerno ha risposto alla richiesta, esprimendo parere sfavorevole allo svolgimento dell’assemblea, avvisando Digos e Questura. Come motivazione, il sindaco Napoli avrebbe utilizzato la kermesse Luci d’Artista, attualmente in corso. «In una città dove interi quartieri vivono il dramma della disoccupazione e della mancanza di prospettive, il Comune di Salerno non riesce a far di meglio che tutelare il suo salotto buono riducendo la disoccupazione, anzi, i disoccupati, ad un problema di “decoro urbano”. Per la verità il Comune si è anche preoccupato di fornire una locazione alternativa per l’assemblea: Lungomare
Marconi, in modo da tenere emarginate, anche fisicamente, le questioni del lavoro e dei servizi pubblici. Una proposta di spostamento oggettivamente irricevibile – denuncia ancora la Rete – Peccato però che in altre occasioni, ad esempio quando arrivò Salvini, a maggio si concesse alla Lega nord nientemeno che Piazza Portanova, ai tempi interdetta alle manifestazioni. Nonostante la delibera comunale lo vietasse, la giunta Salernitana, per non dispiacere al potente di turno, si riunì ad hoc, in seduta straordinaria per regolarizzare un abuso. Ai lavoratori salernitani si vietano invece le piazze e si avvisa la DIGOS che puntualmente, nonostante la pioggia battente si è presentata unitamente ad una volante, pronti ad intervenire nel caso un salernitano avesse osato ribadire in pubblico il Diritto al Lavoro. Sembra chiaro che c’è molto di più di una questione di decoro urbano. Il punto su cui l’Amministrazione Pd non vuole derogare è proprio quello di azzerare sul nascere le attività dei movimenti. Il lavoro, i diritti, persino le attività culturali in questa città sono e devono restare gentile concessione del PD e dei suoi sodali, in un misto di paternalismo e clientelismo e di repressione per chi non ci sta». Lavoratori e disoccupati non sembrano intenzionati a fermarsi e, avvertono, «ci organizzeremo quartiere per quartiere per portare alla luce il problema della mancanza di lavoro che attanaglia la città, per smontare l’insufficienza del “Concorsone regionale” a coprire i posti di lavoro che necessiterebbe Salerno e soprattutto per opporci con tutte le nostre forze alle privatizzazioni dei servizi che devono restare pubblici e devono assumere lavoratori salernitani. Da subito ci metteremo a lavoro per la creazione di un Movimento di Lotta per il Lavoro e per l’indizione di un’assemblea pubblica di lavoratori e disoccupati entro gennaio».
Salerno, finanzieri fermano senegalese e scoppia la rissa tensione questa sera in Corso Garibaldi a Salerno. In una città invasa da turisti e con traffico intenso per le Luci d’Artista ci sarebbe stata, da alcune testimonianze, una rissa che ha visto coinvolti alcuni venditori ambulanti extracomunitari che si sono scagliati contro alcuni finanzieri in borghese che a bordo di una pattuglia in borghese avevano fermato un ambulante sequestrando la merce contraffatta. Prima che la situazione degenerasse, immediato l’arrivo di altre forze dell’ordine tra cui carabinieri, polizia e un ingente spiegamento di vigili urbani che hanno riportato tutto alla calma. Un senegalese sarebbe stato ferito e ha dovuto ricorrere alle cure mediche. Sull’episodio è intervenuto Angelo Rispoli della CSA Fiadel del sindacato polizia municipale. Rispoli lamenta la mancanza di supporti e attrezzature per autodifesa da parte dei vigili urbani costretti a confrontarsi con situazioni pericolose per vigilare sull’ordine pubblico. Necessario secondo Rispoli l’utilizzo del Taser. Ciarambino facilitatore Sanità, si’ Rousseau con 43,8% Valeria Ciarambino, capogruppo M5S in regione Campania con 7.694 (43.8%) voti sulla piattaforma Rousseau entra nel team dei facilitatori e si occupera’ del settore sanita’. Battuti
la deputata Angela Ianaro (6.676 voti pari al 38%) e Giuseppe Lippi (3.194, pari al 18.2%). «Il Ruggi non ha più alibi, il piano assunzioni è necessario» di Erika Noschese «Il Ruggi non ha più alibi, il piano di assunzioni è assolutamente necessario». Puntano il dito contro i vertici aziendali la segreteria provinciale della Fp Cgil Antonio Cappezzuto e Pasquale Addesso e la Rsu della Cgil Ruggi d’Aragona Patrizia Ardia, Rino Finamore, Vincenzo Lanzara, Gerardo Liguori, Basilio Maiorino, Annamaria Naddeo, Arnaldo Nocerino, Gerardo Sessa, Raffaele Sicignano, Spampinato Domenico. «Non ci sono più alibi per non mettere mano ad un grande piano di assunzioni assolutamente necessario per garantire la continuità dell’attività assistenziale del Ruggi – hanno dichiarato i sindacalisti – Il commissariamento della Regione Campania sta per finire e la manovra finanziaria del Governo prevede che il tetto della spesa per i dipendenti possa aumentare del 10% ed anche del 15% nei casi di maggiore gravità». Il concorso per infermieri bandito dal Ruggi e quello per Oss bandito dall’Asl, di fatti, richiederanno alcuni mesi per essere espletati, e a fine dicembre molti lavoratori a tempo determinato vedranno scadere i loro contratti. «Il concorso per tecnici di laboratorio bandito da un anno inspiegabilmente non è stato ancora effettuato», sostengono i sindacati. Per altre figure, come le ostetriche, i fisioterapisti, i logopedisti, i tecnici di
neurofisiopatologia nessuna iniziativa è stata intrapresa dimostrando una grave sottovalutazione della carenza più volte denunciata. Da qui la richiesta della Funzione Pubblica Cgil che chiede con forza di adottare una serie di provvedimenti. Nella more dell’espletamento dei concorsi, dopo aver prorogato i contratti a tempo determinato in scadenza per garantire la continuità dell’attività assistenziale, i sindacalisti chiedono si faccia scorrimento delle graduatorie esistenti per infermieri ed Oss per consentire la sostituzione delle assenze di lunga durata; l’attivazione di procedure assunzionali per ostetriche, fisioterapisti, logopedisti e tecnici di neurof i s i o p a t o l o g i a ; l’espletamento veloce del concorso per tecnici di laboratorio. A sostegno delle loro richieste la Fp Cgil e la Rsu del nosocomio locale citano alcuni esempi: il pronto soccorso dove la carenza di infermieri ed Oss rende veramente arduo garantire la copertura dei turni, a fronte di un elevatissimo numero di utenti che presumibilmente aumenterà ancora a causa dell’epidemia influenzale; l’ostetricia, la ginecologia e le sue sale operatorie dove la carenza di ostetriche, infermieri ed Oss, ha raggiunto livelli allarmanti, al punto di determinare, oltre alle quotidiane difficoltà in tutte le linee di attività, anche la marcata riduzione degli interventi di elezione anche per patologie gravi; la carenza di personale nel ruolo di fisioterapisti sta determinando grave criticita’ nell’assistenza riabilitativa ai pazienti. Pertanto si chiede di attivare subito avvisi pubblici e concorso. «I numerosi reparti dove per l’assenza dell’Oss nel turno notturno gli infermieri devono farsi carico anche delle mansioni di questo profilo. La situazione è particolarmente drammatica laddove il turno infermieristico prevede solo due unità che si riducono temporaneamente ad una quando uno degli infermieri deve allontanarsi per portare i prelievi al laboratorio o per accompagnare i pazienti per l’esecuzione di esami urgenti, con possibili conseguenze gravi per i pazienti nel caso si rendano necessarie manovre di rianimazione che necessitano di due operatori», dicono ancora i sindacati.
Pugno chiuso e Bella Ciao, l’ultimo saluto a Giannattasio di Erika Noschese Braccio alzato, pugno chiuso e – nonostante la pioggia battente – è stato intonato “Bella ciao”. Così la Salerno antifascita, ieri, ha salutato per l’ultima volta il compagno Luigi Giannattasio. Il presidente dell’Anpi della sezione di Salerno è morto, dopo aver a lungo combattuto contro un brutto male, giovedì mattina, ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Alla chiesa di San Paolo ai Saveriani, al rione Petrosino, ieri pomeriggio c’erano tutte le persone che in questi anni lo hanno accompagnato nelle sue lotte, nell’affermazione dei valori antifascisti e nelle battaglie che ha portato avanti, con quella testardaggine che lo ha sempre contraddistinto. Tra i presenti anche l’assessore alla Cultura Antonia Willburger, il segretario generale della Cgil Arturo Sessa, i membri dell’associazione Memoria in Movimento e il presidente Angelo Orientale, i rappresentanti di Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, vari movimenti e comitati solo per citarne alcuni. Una folla gremita ha atteso l’arrivo della salma, partita dalla sala mortuaria del nosocomio locale, diretta alla chiesa dei Salesiani. Al termine della funzione i partecipanti hanno voluto omaggiare, ancora una volta, Giannattasio, intonando “Bella ciao” con il pugno chiuso. Ad esprimere parole di cordoglio per la morte del presidente dell’Anpi Salerno il sindaco Vincenzo Napoli: «Esprimo a nome mio personale e della Civica Amministrazione il più profondo cordoglio per la scomparsa di Luigi Giannattasio, presidente dell’Associazione Nazionale
Partigiani di Salerno. Giggino è stato un fiero testimone, in tutta la sua vita, dei più alti valori democratici ed antifascisti – ha detto il primo cittadino – La Sua scomparsa addolora tutta la nostra comunità nella quale egli ha svolto una preziosa militanza civile con particolare riguardo per le nuove generazioni». Cordoglio anche da parte del presidente della Provincia Michele Strianese: «La morte di “Gigino” Giannattasio ha colpito tutta la nostra comunità in particolare l’Anpi di cui era presidente. Luigi Giannattasio era un combattente, dalla sua vita militante antifascista fino alla sua lotta personale contro la malattia per cui stava male da tempo – ha detto Strianese – Eppure, nonostante tutto, non faceva mancare la sua presenza alle varie iniziative antifasciste e antirazziste che si sono tenute in città fino a pochi giorni fa. È un grave lutto per tutti noi, perché con Gigino Giannattasio viene meno la forte testimonianza di resistenza civile a tutela dei più alti valori democratici e antifascisti che lui portava avanti da sempre, giorno dopo giorno. Rimane con noi il suo instancabile impegno nella difesa di diritti umani e civili che ci lascia in eredità. Tocca a tutti noi ora proseguire il suo lavoro per consegnare alle nuove generazioni una società profondamente radicata su valori antifascisti e antirazzisti come ci indica la nostra Costituzione». «Gigi non era semplicemente il presidente dell’Anpi di Salerno. Ha rappresentato il movimento antifascista dell’intera provincia di Salerno con il garbo di chi sa di voler fare la rivoluzione, in particolare negli ultimi anni, unendo tutte le forze possibili, sia politiche che dei movimenti civici. Questa ennesima battaglia lo ha sconfitto, ma noi continueremo a combattere per i valori dell’antifascismo e della democrazia», ha detto il segretario provinciale del partito socialista di Salerno, Silvano Del Duca. Alle parole del segretario provinciale del Psi si sono associate quelle di Vittorio Cicalese, segretario cittadino della Federazione dei Giovani Socialisti di Salerno: «Luigi è stato con noi fino all’ultimo. Una settimana fa, nonostante il suo male, era in piazza con noi per manifestare con il
movimento delle sardine. Un ennesimo atto, l’ultimo, di attaccamento a quei valori che noi continueremo fieramente a portare avanti, nel ricordo della sua persona e dei valori che lui in primis ha saputo rappresentare sul suo territorio». Il maltempo allaga Salerno: due feriti e quartieri isolati A cura di Erika Noschese La pioggia che in queste ore si è abbattuta su tutto il territorio salernitano ha messo in ginocchio la provincia di Salerno. I maggiori disagi sembrano essersi verificati proprio nella città capoluogo: dal tardo pomeriggio di ieri, infatti, numerose sono state le chiamate ai vigili del fuoco per chiedere interventi immediati a causa di allagamenti. I quartieri maggiormente colpiti quelli della zona Orientale. A Torrione alcune installazioni luminose sono cadute, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Pastena allagata; ancora una volta il tratto di piazza Caduti di Brescia è stato reso impercorribile dalle forti piogge. Salerno spaccata in due: a via Roma numerosi gli alberi crollati, molti dei quali hanno colpite le vetture che passano in quel momento. Necessario l’intervento dei vigili del fuoco e della croce rossa italiana. Due i feriti: si tratta di una mamma e di sua figlia che hanno fatto ricorso ai medici del pronto soccorso. Stando a quanto è emerso, la donna avrebbe avuto solo paura mentre la figlia ha riportato un trauma alla spalla e agli arti inferiori. Sul posto Vigili del Fuoco, volontari della protezione civile di Salerno e Polizia Municipale per
ripristinare la situazione alla normalità. Strade allagate e acqua che ha superato l’altezza dei marciapiedi, entrando addirittura all’interno di alcuni esercizi commerciali. Disposta l’immediata chiusura dei sottopassaggi nei pressi del Parco del Mercatello e di quello di via Zanotti Bianco a Pastena. Traffico in tilt e lunghe code sulle principali arterie stradali cittadine. Alberi caduti anche ad Ostaglio, nei pressi del canile comunale. Sulla Lungo Irno, invece, l’acqua è fuoriuscita dai tombini ed è arrivata ad altezza marciapiede. Zone collinari allagate ed isolate, in molti casi infatti gli allagamenti si sono verificati a causa della mancata pulizia delle caditoie. In particolare a Giovi un albero è caduto a Sala Abbagnano, impedendo il traffico dei mezzi. Strade allagate anche a via Altimari. Alcuni giovani sono rimasti intrappolati nell’automobile, rendendo necessario l’intervento dei caschi rossi. Sempre a Giovi in via Casa Rocco si è verificato il cedimento di una parte della strada. Numerose le frase che si sono registrate su tutto il rione collinare. Anche la zona del Masso della Signora ha visto un grosso albero abbattersi sulla carreggiata ma per fortuna non ci sono stati feriti. Disagi anche a Brignano dove molte persone – per diverse ore – non sono riuscite a far ritorno a casa. Tanti gli esercizi commerciali allagati e le strade impercorribili a causa della pioggia battente. Il sindaco Vincenzo Napoli ha trascorso tutta la serata di ieri in strada, a perlustrare il territorio. Tra le zone più attenzionate sicuramente via Roma e il centro cittadino, senza però trascurare i rioni collinari. Cittadella Giudiziaria allagata: da quanto emerge infatti ieri sera il nuovo palazzo di giustizia è stato quasi sommerso dalla pioggia. Situazione delicata anche per gli istituti scolastici: molte le scuole allagate tra cui il Genovesi. Diversi i cittadini che hanno denunciato l’impossibilità anche nell’entrare all’interno dei garage a causa dell’acqua alta. Disagi anche a piazza San Francesco e in via D’Aniello dove si è verificata la caduta di alcuni rami dagli alberi. «Sono anni che grido al pericolo perché non si fa uno straccio di pulizia delle caditoie,
sindaco e giunta delle vergogne fanno orecchie da mercante ed il risultato è il dramma di oggi». A puntare il dito contro l’amministrazione comunale il consigliere d’opposizione Dante Santoro che – a poche dal maltempo che ha colpito Salerno – rilancia la proposta di una soluzione innovativa, con reti a protezione delle caditoie, svuotabili ogni settimana in poche ore. «Paghiamo le tasse più alte d’Italia per non avere niente, ora anche la beffa di danni ingenti per esercenti e cittadini. In tutto ciò preghiamo perché non ci siano danni a persone. Basta non se ne può più, la normalità non può essere vivere nell’emergenza», ha aggiunto Santoro. La Costiera Amalfitana frana ancora. A Maiori scuole chiuse Frana la Costiera Amalfitana. La pioggia battente della giornata di ieri ha provocato disagi in tutta la zona. In particolare, verso le 17 di ieri, grossi massi sono franati sulla Statale 163 Amalfitana al chilometro 40, dove insiste il restringimento obbligato dal vasto incendio dell’agosto scorso. Per fortuna non si sono registrati disagi. Salvi per miracolo – e scossi – gli automobilisti fermi al semaforo che hanno assistito al crollo. I massi – come riporta il Vescovado – con residui franosi e alcuni alberi, hanno invaso la carreggiata tanto da non consentirne l’attraversamento. Traffico paralizzato e code in entrambe le direzioni. La situazione è tornata alla normalità solo dopo diverso tempo, con l’istituzione di percorsi alternativi in considerazione dei tempi di sgombero della carreggiata che si prospettano non celeri. In Costiera Amalfitana la situazione, per quanto riguarda la mobilità e i trasporti, è divenuta insostenibile. Il territorio, costantemente esposto al rischio idrogeologico, è sempre più fragile e sta cedendo inesorabilmente. Sul posto si è reso necessario l’intervento della polizia municipale, dei volontari della protezione civile e del gruppo Colibrì. L’Anas ha inoltre incaricato i tecnici dell’impresa Genea Consorzio Stabile di Salerno di portarsi sul posto per effettuare una prima stima dei danni. Il sindaco di Maiori è
stato, per tutta la serata di ieri, a stretto contatto con la Prefettura di Salerno. A Maiori, il primo cittadino ha disposto la chiusura delle scuole per oggi. Disagi anche a Vietri sul Mare dove, ieri sera, si è registrato un blackout. In diverse zone della città, infatti, l’elettricità è mancata anche diverso tempo. Problemi anche a Marina di Vietri, come testimoniano diverse persone sui social. Ancora una volta, quindi, con il maltempo la cittadina della Costiera Amalfitana soffre problemi di questo tipo. Il maltempo non sembra aver particolarmente colpito le zone a nord e a sud della città capoluogo, Il caso Crescent approda a Roma per i 10 anni dall’inizio della battaglia di Andrea Pellegrino Compie dieci anni la battaglia degli ambientalisti di Italia Nostra e No Crescent contro l’edificazione di Santa Teresa. E’ l’ormai nota battaglia del Crescent, che più volte è approdata nelle aule di tribunale e che ora ritorna in Consiglio di Stato. Quattrocento milioni di euro è la cifra che Italia Nostra ha chiesto quali danni ambientali e morali per “aver modificato l’identità della città”. Era il 2009 quando ci fu la prima impugnativa al Tar. Una battaglia lunga che portò all’annullamento delle prime autorizzazioni paesaggistiche, rilasciate attraverso un silenzio assenso dell’allora soprintendente di Salerno, Giuseppe Zampino e il successivo sequestro del Crescent e poi della piazza della Libertà, a seguito di un crollo verificatosi nel cantiere. Da qui la
modifica del Pua di Santa Teresa, con l’eliminazione, sostanzialmente, degli edifici pubblici (due torri e il fabbricato Trapezio) che hanno reso così il Crescent un edificio completamente privato. In primo grado il Tribunale di Salerno ha assolto tutti ma la sentenza è stata impugnata e ora si andrà in Appello. Stessa cosa sotto il profilo amministrativo. La sentenza di primo grado del Tar di Salerno sul nuovo Pua arriva ora in Consiglio di Stato, con tanto di richiesta di risarcimento del danno. In corso c’è ancora il processo sulla variante di Piazza delle Libertà, una maxi inchiesta supportata anche da decine e decine di intercettazioni tra politici e imprenditori che hanno svelato un vero e proprio «sistema Salerno». Poi la deviazione del Fusandola, torrente tristemente noto per l’alluvione del 1954, il cui tracciato è stato modificato per far spazio a parte del Crescent e alla mega piazza sul mare. Su questo aspetto indaga la procura della Repubblica di Salerno che ha iscritto sul registro degli indagati, tra gli altri, alcuni tecnici comunali. Un’inchiesta sollecitata da Italia Nostra e No Crescent che ha fatto emergere omissioni, illegalità ma anche pericoli. “Rischio esondazioni” è il campanello di allarme acceso dal consulente tecnico incaricato dal pm titolare dell’inchiesta. Il Crescent è un edificio a mezzaluna lungo 300 metri circa, alto quasi 30 metri, realizzato con l’utilizzo di oltre 150.000 metri cubi di calcestruzzo, comprendente anche una piazza sul lungomare di circa 30 mila metri quadrati. Doveva essere il fiore all’occhiello della sindacatura De Luca e, infatti, del progetto venne incaricato l’archistar Ricardo Bofill. Al momento in via di costruzione c’è il settore 6 che appartiene alla Sist, società nata dalle ceneri dell’ex Jolly Hotel della famiglia Chechile, oggi proprietaria del Grand Hotel Salerno. In quel settore dovrebbe sorgere perlopiù un albergo. I lavori sono partiti solo qualche mese fa, dopo un lungo tira e molla tra i proprietari e l’amministrazione comunale. In più c’è un contenzioso tra i costruttori della torre (tagliata) dell’Autorità Portuale e gli enti preposti. Si stima un danno di quasi un milione di
euro, oggetto ora di una possibile transazione con il Comune di Salerno che ha messo sul piatto circa 100mila euro per chiudere il caso. A Roma ieri mattina, nella sede di Italia Nostra, il caso è stato sottoposto all’attenzione pubblica nazionale. Italia Nostra in tempi passati si era resa protagonista della battaglia contro il Fuenti, l’albergo situato tra Vietri e Cetara, poi abbattuto. Un ecometro a pochi passi proprio dal Crescent di «Il Comune – spiegano – ha consentito l’irreversibile trasformazione dello stato dei luoghi, cementificando oltre 20 mila metri quadrati di area demaniale, comprensiva della spiaggia di Santa Teresa e dell’alveo del torrente Fusandola, in spregio di tutti i vincoli assoluti di inedificabilità sui corsi d’acqua, nonché del Testo unico sulle acque pubbliche del 1939». «E’ la prima di una serie di iniziative», spiegano gli avvocati Oreste Agosto e Pierluigi Morena e l’architetto Enzo Strianese, presenti ieri a Roma: «Ora la nostra attenzione è forte sul rischio idrogeologico provocato dalla deviazione del torrente Fusandola». Fabiani, Lotito disse: Allestiremo una squadra per andare in A “In merito all’album delle figurine che abbiamo presentato in settimana ci tengo a precisare che la Salernitana non ha partecipato alla stesura, alla compilazione e alla realizzazione di questo prodotto che, a mio avviso, è anche carino pur contenendo refusi e mancante che troviamo in ogni altra rivista. Dico questo perchè, all’indomani dell’uscita di quest’album, si sono scatenate le ire di chi va trovando i
colpevoli e scade nell’offesa. Abbiamo dato il patrocinio a questa iniziativa e c’è il logo del centenario, abbiamo detto all’editore di provvedere a rettificare o rivedere tutta la situazione. Ci è stato assicurato che sarà fatto, quindi abbiamo ricevuto delle garanzie. La seconda precisazione riguarda De Patre. Ne ho sentite tante, ho letto articoli e, come nel mio costume, dico che a fronte di un certificato medico bisogna almeno avere rispetto e non parlare. Il nostro vice allenatore, lunedì mattina alle 9, ha inviato questa documentazione e pregherei tutti di non andare oltre, quando scadrà il “permesso” vedremo se De Patre vorrà parlare o chiarire qualcosa. La terza comunicazione riguarda lo store ufficiale che aprirà al 99% nella giornata di lunedì, siamo operativi malgrado qualche piccola problematica e un assortimento non ancora vastissimo. Chi vorrà recarsi al negozio della Salernitana sarà libero di farlo, seguirà un comunicato stampa“. Così Angelo Fabiani in conferenza stampa questa mattina, tre precisazioni che la dirigenza ha ritenuto necessaria. Una sola battuta sul momento attraversato dalla squadra: “Siamo dispiaciuti per qualche risultato che è venuto meno, ma dico anche che ci sono partite che noi avevamo vinto e purtroppo le abbiamo gettate via in extremis. Lasciamo perdere il silenzio stampa, a caldo potrebbe essere devastante far parlare i tesserati. Guardate la partita di ieri, il rigore per la Juve Stabia ha dato una grande spinta alle vespe. Gli episodi contro li paghi partita dopo partita, se non avessimo pareggiato con l’Ascoli avremmo avuto una tensione diversa a Cittadella. Aggiungo che 5-6 punti in più li avremmo meritati e avremmo parlato d’altro, è una categoria in cui nessuno regala niente. Come dirigente presente sul posto, a nome di Lotito e Mezzaroma, esprimo soddisfazione non per i risultati ma di quello che si sta costruendo. Aggiungo che Lotito non ha mai detto in una riunione che porterà la Salernitana al 100℅ in serie A. Ha parlato di allestimento di rosa competitiva per andare in serie A, non dobbiamo dimenticarci che ci sono gli
avversari. Chievo e Cremonese non stanno insegnando nulla? E’ sotto gli occhi di tutti che portare avanti un lavoro con infortuni in serie non è semplice, mi pare che anche altre realtà come il Perugia non stiano andando oltre la categoria. Sono mancati gli investimenti? Non direi. E’ venuto meno qualche interprete? Può darsi. Pur di andare in serie A darei 5 anni della mia vita, la tiritera della proprietà che non vuole è offesa e falso storico. L’obiettivo di quest’anno è di fare un campionato diverso dagli altri, vedremo strada facendo cosa accadrà”. “Chi è che non vuole vincere il campionato?” chiude Fabiani “il Cittadella è secondo e sta sovvertendo ogni pronostico. Tutti noi vorremmo il massimo. In C abbiamo vinto, ma parliamo di campionati completamente diversi. Se vogliamo discutere di calcio ok, altrimenti mi alzo e me ne vado. Oggi c’è una proprietà che non fa mancare niente e un signor allenatore, a noi tocca arrivare due secondi prima della gara perchè poi sono i giocatori che scendono in campo. L’episodio fa la differenza, lo volete capire o no? Viola diceva che il calcio è questione di centimetri, la partita Chievo-Juve Stabia è stata condizionata dall’arbitro. Contro Venezia e Cremonese non dovevamo uscire sconfitti, con l’Ascoli sul 2-0 è finita la partita o mi sbaglio? Vengono meno delle certezze che abbiamo pagato anche a Cittadella. Ci vuole pazienza, ma non siamo infallibili e tutti possono sbagliare, me per primo. Non si può essere disfattisti a prescindere. La volontà è lavorare con grande onestà per conseguire i migliori risultati. Ventura non è il signor Capone che non vede una palla che esce fuori di 20 metri e annulla il gol di Gondo, non si può sostituire a nessuno. Ventura per la prima volta in carriera ha partecipato ad una riunione con gli arbitri per far valere i nostri diritti. Lotito non ha mai parlato di serie A al 100%, a gennaio parleremo e vediamo cosa offre il mercato. Tutti parlano di Ciofani e Ceravolo, hanno fatto un gol a testa. A qualcuno abbiamo offerto il mondo, ci hanno detto di no. Ci sarà una ulteriore riunione col mister e, compatibilmente con
le possibilità, cercheremo di intervenire senza lesinare sforzi economici. I convocati di Ventura Gian Piero Ventura alla vigilia di Salernitana – Crotone. La conferenza è stata preceduta da un intervento del direttore sportivo Angelo Fabiani. ‘Pur di andare in A darei 5 anni della mia vita’ – ha detto Fabiani. Gian Piero Ventura ha reso noto i convocati per Salernitana- Crotone. Nella lista ci sono Akpa Akpro, Di Tacchio e Karo, tutti e tre non al top della condizione ma arruolabili per la sfida ai pitagorici. Mancano invece Cerci e Giannetti: il primo è ancora alle prese con il problema alla coscia sinistra, per Giannetti invece persistono i problemi al polpaccio. Assente anche Heurtaux, in campo nelle scorse settimane con la Primavera. La vivacità del Faville Festival Grande festa a Pontecagnano Faiano, questa sera e domani, per la kermesse giunta alla sua seconda edizione, dedicata alle New Media Arts, ideato da Fabrizio Todisco Di Gaetano Del Gaiso Adoro profondamente il periodo natalizio. Ma chi non lo adora.
Del resto, Andy Williams ne parla – o meglio, ne canta – come ‘il più meraviglioso momento dell’anno’; dunque perché non scegliere lasciarsi incantare dall’aspettativa di interminabili pranzi e cene in famiglia, dei doni da scambiarsi la notte di Natale, di momenti di puro relax trascorsi accoccolati serenamente sul divano, al calore del placido scoppiettare del fuoco novello, stringendo saldamente tra le mani una tiepida tazza di cioccolata calda e gustando l’ennesima replica di ‘Una poltrona per due’. Adoro il Natale. E lo adoro ancor di più quando la mia cittadina partecipa ai festeggiamenti proponendo un cartellone di eventi e attività così fitto da far impallidire persino la task list del ‘signore in rosso’. Appena qualche giorno fa, con l’accensione delle luminarie e l’inaugurazione del villaggio di Natale allestito in Piazza Sabbato, con tanto di concerto sotto le stelle del coro di voci bianche ‘Le Voci dei Bambini’ e di esibizione itinerante della ‘Street Band Dixie & Co’, non pensavo che Pontecagnano-Faiano potesse presentarsi al suo Natale in maniera così brillante e magniloquente. Ma poi, un paio di giorni fa, mi si presenta un Fabrizio Todisco in pompa magna con lo sguardo fiero pronto a presentarmi la II edizione del suo Faville Festival, kermesse dedicata alle New Media Arts, già ospite lo scorso anno del cartellone natalizio di Pontecagnano. La formula del progetto è una formula vincente, e guarda agli eventi dedicati a questo nuovo tipo di intrattenimento del grande Nord, fatto di immagini, di suoni e di luci e basato sul concetto di videomapping, una tecnica che conferisce nuova ‘pelle’ agli oggetti volumetrici del contesto architettonico che interessa queste entusiasmanti e sbalorditive proiezioni. Lo ‘show delle arti digitali’, finanziato con i fondi della Regione Campania e sostenuto da Scabec (Società Campana Beni Culturali), dal Comune di Pontecagnano-Faiano e dal Museo Archeologico Invasioni Digitali e che giova del partenariato tecnico con lo studio Aelion, avrà luogo questo weekend, oggi e domani, interessando numerosi dei luoghi chiave della cittadina e inaugurandosi proprio col videomapping del Palazzo di Città. Infine, per
l’intera durata dell’evento, gli spazi dell’ex Tabacchificio Centola ospiteranno il Faville Vintage Market by Fiera Modus, che farà anche da palcoscenico a due delle forme d’espressione artistica che preferisco di più: la musica e il cibo.
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