CSV FC - Assiprov martedì, 29 ottobre 2019

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Prime Pagine

 29/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                                            3
 Prima pagina del 29/10/2019
 29/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                                  4
 Prima pagina del 29/10/2019
 29/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                                 5
 Prima pagina del 29/10/2019

ambiente e protezione civile

 29/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 12                                                        MATTEO MISEROCCHI         6
 Nell' arena Hesperia zucche e magie
 29/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 23                                                               di Alessandro Di Marco   8
 Bloccato nella grotta, salvataggio acrobatico
 29/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 61                                                                                        9
 «Alveo pulito, fiume più bello»

csv e scenario locale

 28/10/2019   Cesena Today                                                                                                                      10
 L' ex scuola diventa un centro d' eccellenza, il sindaco consegna le chiavi allo Ior
 28/10/2019   Forli Today                                                                                                                       12
 La Romagna e gli anni della trasformazione
 29/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 63                                                                  Francesca Miccoli.    13
 Oltre 1400 partecipanti alla corsa solidale

salute e assistenza

 29/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 11                                                                                  14
 Serata benefica dell' Istituto oncologico romagnolo per il macchinario che potenzia le cure "anti tumori"
 28/10/2019   Forli Today                                                                                                                       15
 Terapie contro i tumori, dalla "Charity Dinner Ior" oltre 10mila euro per l' acquisto di un macchinario innovativo

volontariato

 29/10/2019   Corriere della Sera Pagina 4                                                                                   GIULIO SENSI       17
 Una montagna di collettività
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[ § 1 § ]

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                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 3
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                               Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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[ § 3 § ]

     martedì 29 ottobre 2019
                               Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

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[ § 1 4 9 1 5 1 9 1 § ]

                          martedì 29 ottobre 2019
                          Pagina 12

                                                         Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                           ambiente e protezione civile

                          Nell' arena Hesperia zucche e magie
                          Prima edizione dell' iniziativa che coinvolge adulti e bambini e risponde al dilagare di Halloween Fiume Bidente
                          Lavori importanti per pulire l' alveo

                                                                                                                             MATTEO MISEROCCHI
                          MELDOLA La risposta di Meldola ad Halloween, la festa importata dal
                          mondo anglosassone che negli ultimi anni ha letteralmente travolto le
                          tradizioni locali legate alla ricorrenza di Ognissanti, il 31 di ottobre. La
                          proposta Ecco perché con la prima edizione di "Nel mondo delle zucche:
                          magie di autunno", di scena dalle 16 di giovedì pomeriggio all' interno dell'
                          arena Hesperia, Comune e Pro Loco hanno pensato ad un programma
                          alternativo riservato non solo ai più piccoli. «Anche a Meldola c' è una
                          sorta di abitudine a frequentare il centro per l' ormai classico "dolcetto
                          scherzetto" - spiega l' assessora Jennifer Ruffilli che, fra le altre, ha le
                          deleghe a Servizi sociali e Politiche per la famiglia -. Per questo abbiamo
                          pensato insieme alle attività del centro, ai comitati genitori e a varie
                          associazioni coinvolte di fare una proposta che vorremmo andasse in
                          crescendo negli anni prossimi al punto da diventare uno degli eventi
                          caratterizzanti la nostra cittadina: da una parte vantaggiosa e propizia per
                          le attività economiche del centro e dall' altra attrattiva anche per i
                          partecipanti provenienti da fuori città». Il programma Dalle 16, nell' arena
                          adiacente il Municipio, attività di animazione per i più piccoli con banco
                          truccabimbi a cura di Croce Rossa Italiana, baby dance, laboratorio di
                          disegno delle zucche proposto dagli operatori del Mercato contadino,
                          palloncini con Avis Meldola e letture animate a cura della biblioteca
                          "Torricelli". Alle 18.30 la premiazione della zucca più originale tra quelle
                          preparate da bambini e genitori. Alle 17.30 al via la "Caccia alla Zucca",
                          anche questa a cura dei Comitati genitori, che accompagneranno nelle vie
                          del centro i bimbi, divisi in gruppi, per "Dolcetto o scherzet to", seguendo
                          le postazioni alle stite nei seguenti luoghi: Bar Gnak, Sogno di Fata,
                          Fioridea, atrio ex Ospedale, Da Ultimo Caffè, Forno Bulgarelli, Caffetteria Senza Tempo, Macelleria da Panco, C' è
                          Pizza per Te, Bar La Divinas. Dalle 18, nel loggiato comunale, sarà allestito un aperitivo a tema autunno con le cantine
                          della Strada dei Vini e dei Sapori e stand a cura della macelleria Da Panco, oltre ai ragazzi del Bar della Piscina che
                          proporranno castagne, vin brulè e cocktail autunnali. Dalle 19 alle 22, inoltre, apertura straordinaria la Rocca di
                          Meldola, con visite per gruppi di 20 persone lungo un percorso animato a tema autunnale realizzato dai Comitati
                          Genitori. Ristoranti e attività, infine, proporranno per la serata menù a tema zucca e prodotti dell' autunno.
                          CUSERCOLI L' Amministrazione del sindaco Claudio Milandri, grazie ad alcune economie realizzate negli appalti
                          pubblici, ha avviato un intervento di pulizia dell' alveo del fiume Bidente in corrispondenza del centro abitato di
                          Cusercoli. Ilprogettoè stato seguito dal servizio area Romagna dell' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la
                          protezione civile, con un investimento di 70mila euro. «Pur non ancora finito il lavoro - commenta il sindaco-si può dire
                          che è stato fatto un ottimo intervento di pulizia del fiume e un buon ripristino delle condizioni del suo alveo compresi i
                          tratti sotto al ponte, che sono ancora in fase di ultimazione. I lavori proseguiranno nei prossimi giorni in un tratto
                          ulteriore di fiume in modo tale che si possa stare più tranquilli anche dal punto di vista della sicurezza». Nei prossimi
                          giorni si opererà nei dintorni del campo sportivo, sempre per evitare che piante cresciute o portate sui lati del corso d'
                          acqua, diventino elementi che ostruiscono i ponti durante le piene. «Il finanziamento - aggiunge il sindaco - deriva dalle
                          economie derivanti dai ribassi d' asta di una ordinanza di ripristino danni per un evento di piena di qualche anno fa.
                          Ringrazio il servizio regionale che ha eseguito i lavori ed in particolare Fausto Pardolesi per averli coordinati, oltre alla
                          ditta

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 6
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[ § 1 4 9 1 5 1 9 1 § ]

                          martedì 29 ottobre 2019

                                                        Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          che ha eseguito i lavori, agli uffici comunali che hanno gestito la parte burocratica e tutti coloro che in qualche modo
                          hanno dato una mano, compresi i cittadini che hanno monitorato costantemente la realizzazione dell' intervento in
                          modo costruttivo». L' Amministrazione vorrebbe effettuare lo stesso tipo di pulizia anche nella zona urbana di
                          Civitella. «La situazione del Bidente nell' attraversamento di Civitella - chiarisce però Milandri - non desta la stessa
                          preoccupazione di quanto avviene a Cusercoli. Se riusciremo a reperire i fondi necessari, comunque, avvieremo un'
                          azione analoga anche li».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 7
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[ § 1 4 9 1 5 1 8 9 § ]

                          martedì 29 ottobre 2019
                          Pagina 23

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                            ambiente e protezione civile

                          Bloccato nella grotta, salvataggio acrobatico
                          Frasassi, speleologo ferito: raggiunto dopo 24 ore, i soccorritori si calano attrezzando teleferiche e ancoraggi lungo il
                          percorso

                                                                                                                              di Alessandro Di Marco
                          GENGA (Ancona) Una caduta a ritroso e al rallentatore, di diciotto metri,
                          dopo essere scivolato mentre si arrampicava su una parete semiverticale.
                          Poi l' urto finale a terra, attutito da una palude fangosa che ha evitato il
                          peggio. Se l' è cavata con una frattura al tallone e lesioni al calcagno, M.
                          C., 65 anni, anconetano. Nelle grotte di Frasassi, forse le più famose d'
                          Italia, è stato salvato dapprima dai tre compagni di spedizione del Cai
                          Jesi, poi da un' autentica task force degli speleo-operatori del Soccorso
                          alpino, che lo hanno riportato in superficie alle 10 del mattino di ieri, dopo
                          quasi 24 ore in grotta. «Sto bene, grazie a tutti per l' aiuto», ha detto l'
                          uomo tornato alla luce. Le 24 ore in grotta le ha trascorse in gran parte
                          steso su una barella. Ma l' escursionista dimostra una prontezza e una
                          lucidità di spirito impressionanti nel mettersi alle spalle la disavventura dell'
                          infortunio tra le viscere della natura. Nella 'Sala Villa' della Grotta del
                          fiume, riservato agli speleologi esperti e dunque completamente al di fuori
                          del perimetro turistico di Frasassi dove sono invece presenti percorsi
                          asfaltati e fruibili da tutti, l' escursionista anconetano é entrato attorno alle
                          11 di domenica insieme a tre altri appassionati del Cai jesino, provando
                          ad issarsi su una parete di pendenza abbastanza accentuata tra le
                          concrezioni calcaree, quando di colpo, pur dotato di una corda protettiva,
                          è scivolato. Lanciato l' allarme, la maxi squadra di speleo-operatori del
                          Soccorso alpino proveniente da Marche, Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna contando su un gruppo complessivo
                          di quasi sessanta persone si è immediatamente messa in azione per raggiungere l' infortunato, inoltratosi circa un
                          chilometro e mezzo oltre il tunnel di ingresso. Prima del loro arrivo sul posto a metà pomeriggio di domenica, erano
                          stati gli altri escursionisti ad effettuare il primo intervento di sostegno, grazie alla dotazione dei teli utilizzati per
                          realizzare una sorta di capanna per proteggere il compagno da freddo e umidità in un ambiente stabilmente a 13
                          gradi. Il resto, appunto, lo hanno fatto gli impavidi soccorritori che prima hanno provveduto a portare indumenti
                          asciutti e puliti all' uomo, e perfino a metterlo in contatto con la moglie che si trovava all' esterno dei cunicoli, grazie ad
                          un maxi filo di oltre un chilometro di lunghezza. L' uomo ha rassicurato la consorte, lei pure appassionata di
                          speleologia, costretta a rimanere all' esterno durante le operazioni di recupero. Le squadre speleo di soccorso si
                          sono distribuite lungo il percorso della grotta per attrezzare con teleferiche e ancoraggi ogni punto pericoloso della
                          progressione. All' esterno, le squadre alpine hanno allestito una risalita di sicurezza per recuperare dall' alto la barella,
                          una volta uscita dalla grotta che è posizionata nella parte inferiore del fiume Sentino che scorre lungo la Gola di
                          Frasassi. «Lo ha salvato il fango, perché ha ammorbidito la caduta, consentendogli di limitare le conseguenze ad un
                          solo piede: ci fosse stata una superficie più dura e solida, forse ora saremo a parlare di ben altre conseguenze«, tira
                          un sospiro di sollievo il presidente del Cai Jesi, Luca Pieroni che ha assistito ai soccorsi prima del trasporto all'
                          ospedale regionale di Torrette dove è previsto l' intervento chirurgico al tallone. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 8
CSV FC - Assiprov martedì, 29 ottobre 2019
[ § 1 4 9 1 5 1 8 8 § ]

                          martedì 29 ottobre 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                        ambiente e protezione civile

                          Cusercoli

                          «Alveo pulito, fiume più bello»

                          CUSERCOLI Sono in via di completamento i lavori di pulizia dell' alveo e
                          di messa in sicurezza idraulica del Bidente nel tratto urbano a monte e a
                          valle di Cusercoli. Già sono stati terminati gli interventi che hanno
                          eliminato le piante a rischio crollo e la vegetazione infestante nei tratti
                          prima e dopo il ponte che porta al borgo, ridando dignità al fiume. «Si è
                          trattato di un intervento importante che reso più bello e sicuro il nostro
                          corso d' acqua - commenta il sindaco Claudio Milandri - e il tutto è stato
                          reso possibile grazie alla sensibilità di Mauro Vannoni responsabile del
                          Servizio Area Romagna dell' agenzia regionale per la sicurezza
                          territoriale e la protezione civile e alla professionalità di Fausto Pardolesi
                          che ha diretto sul campo gli interventi. Le risorse, pari a 60mila euro,
                          derivano da economie derivanti da ribassi d' asta di una ordinanza di
                          ripristino danni relativi ad un evento di piena del 2015 che allora non
                          rientrò tra i lavori finanziabili. Ora la situazione si è sbloccata e così è
                          stato possibile intervenire sul fiume per rendere più sicuro l' alveo come
                          da diversi anni ci chiedevano i cittadini di Cusercoli. Anche attraverso gli
                          articoli sul Carlino», riconosce Milandri. L' intervento è stato eseguito
                          dalla ditta TS dei fratelli Ragazzini di Forlimpopoli che, a breve, pulirà
                          anche l' alveo del Bidente a fianco del chiosco 'Piadina di Grazia' in via
                          Caduti della libertà vicino allo stadio comunale e all' area di sosta
                          attrezzata da cui parte anche il tratto del percorso del parco fluviale. Oscar Bandini © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 9
CSV FC - Assiprov martedì, 29 ottobre 2019
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                          lunedì 28 ottobre 2019

                                                                                Cesena Today
                                                                                csv e scenario locale

                          L' ex scuola diventa un centro d' eccellenza, il sindaco consegna le chiavi allo
                          Ior
                          All' interno dell' ex complesso scolastico di San Cristoforo sorgerà una struttura per i progetti di prevenzione e
                          medicine integrative dello Ior

                          Sabato 26 ottobre il Sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha formalmente
                          consegnato le chiavi dell' ex complesso scolastico di San Cristoforo al
                          Presidente Ior, Dino Amadori: al suo interno l' Istituto Oncologico
                          Romagnolo costruirà un centro d' eccellenza in cui verranno erogati
                          servizi di medicina integrativa e in cui convoglieranno i programmi di
                          prevenzione che coinvolgono giovani ed adolescenti del nostro territorio.
                          Un progetto ambizioso per una struttura unica nel panorama nazionale, a
                          cui hanno contribuito anche importanti partner come CIA-Conad e
                          Conserve Italia: determinante inoltre anche il lascito firmato da Giuseppe
                          Agostini a favore della no-profit, e alla cui memoria verrà dedicato lo
                          spazio principale della struttura. Anche la seconda vita che verrà donata
                          all' ex scuola possiederà dunque una forte impronta educativa. "Grazie
                          alle sue professioniste della prevenzione, coinvolgiamo ogni anno nei
                          suoi progetti di sensibilizzazione a stili di vita salutari che riducano il
                          rischio di sviluppare dipendenze e neoplasie circa 75 istituti, per un totale
                          di 14.000 studenti - ha spiegato Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale
                          IOR, nel corso della cerimonia - tuttavia finora erano proprio le nostre
                          biologhe e psicologhe a recarsi presso le varie scuole: l' idea è che da
                          giugno 2020, data in cui abbiamo intenzione di tagliare ufficialmente il
                          nastro della struttura, siano le scuole a venire da noi in spazi adeguati e
                          pensati per portare avanti al meglio questi importanti programmi. Il nostro
                          ringraziamento va all' Amministrazione di Cesena, sia quella precedente
                          che ci ha dato una grossa mano, sia quella attuale che ha continuato a
                          credere nel nostro progetto in perfetta ed assoluta continuità. Abbiamo l' ambizione di credere che questo si
                          dimostrerà un bell' investimento non solo appannaggio della città ma di tutta la Romagna". Amadori è invece entrato
                          nel merito dei servizi di medicina integrativa che verranno proposti all' interno della nuova struttura, rivelando di aver
                          attinto come modello a centri di riferimento mondiali. "Ultimamente ci siamo recati a New York, presso il Memorial
                          Sloan-Kettering Cancer Center, per un importantissimo convegno riguardante proprio questo tipo di discipline - ha
                          spiegato - e in seconda battuta abbiamo visitato l' MD Anderson dell' Università del Texas a Houston, istituto in cui tra
                          l' altro lavora anche il Premio Nobel per la Medicina 2018, James Allison. La medicina integrativa rappresenta un
                          campo relativamente nuovo, che va ad aggiungersi ai trattamenti specifici, volto a migliorare la qualità di vita dei
                          pazienti e a volte migliorare anche l' outcome stesso delle terapie. Forti di questa esperienza vogliamo offrire alle
                          persone servizi come yoga, agopuntura, mindfulness, musicoterapia, massaggi. Apriremo un confronto sul valore dell'
                          alimentazione e dell' esercizio fisico non solo come armi di prevenzione, ma come abitudini che possono aiutare i
                          pazienti ad affrontare e gestire gli effetti collaterali dei trattamenti, grazie all' installazione di una cucina didattica e di
                          una palestra. Ci metteremo a disposizione di chi affronta la malattia, di chi la vuole prevenire ma anche di chi l' ha
                          superata, perché a volte non è semplice tornare alla propria vita di tutti i giorni per come la si conoscenza prima della
                          diagnosi. Insomma, nelle nostre intenzioni c' è la creazione di un progetto che non ha eguali in Italia, e che dovrà
                          riconfermare la Romagna come terra d' eccellenza nella lotta ai tumori". Prima della consegna delle chiavi anche il
                          Sindaco Enzo Lattuca ha preso la parola, sottolineando come "la sede scelta è secondo me molto propizia perché si
                          trova al centro della provincia di Forlì-Cesena e della Romagna, essendo vicino allo snodo delle principali arterie che
                          attraversano il nostro territorio. Ringrazio lo IOR e tutte le componenti che hanno contribuito alla realizzazione di
                          questo progetto: tra questi anche i tantissimi piccoli donatori che sostengono continuativamente questa bella realtà.
                          Come rappresentante dell' Amministrazione di Cesena

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 10
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                          lunedì 28 ottobre 2019

                                                                             Cesena Today
                                                                             csv e scenario locale

                          la gratitudine è duplice, per averci permesso di riqualificare una parte del patrimonio del nostro territorio: senza
                          iniziative come queste, tali strutture rischiano l' abbandono e il non utilizzo".

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 11
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                          lunedì 28 ottobre 2019

                                                                               Forli Today
                                                                            csv e scenario locale

                          La Romagna e gli anni della trasformazione

                          Continuano gli incontri dell' Auser, Accademia di Formazione Permanente
                          "Informazione continua" 2019/2020. Mercoledì 30 ottobre alle ore 16, si
                          tiene nel salone del Foro Boario, Piazzale Foro Boario 7, la conferenza
                          sul tema "La Romagna e gli anni della trasformazione 1948-1968". Il
                          relatore è Mario Proli che conduce la discussione con alcune proiezioni.
                          Attendere un istante: stiamo caricando la mappa del posto... Caricamento
                          in corso... Auto A piedi Bici.

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                          martedì 29 ottobre 2019
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                                csv e scenario locale

                          Terra del Sole, gara amatoriale sulle colline intorno al paese

                          Oltre 1400 partecipanti alla corsa solidale
                          La podistica 'Fuga Forrest' raccoglierà fondi per l' ospedale e per le scuole della vallata

                                                                                                                              Francesca Miccoli.
                          Una splendida mattinata di sole ha fatto da cornice a 'Fuga Forrest',
                          podistica benefica andata in scena domenica a Terra del Sole. Un evento
                          organizzato dall' associazione sportiva dilettantistica forlivese 'Corri
                          Forrest', che ha sede proprio nella cittadella, e quest' anno è stato
                          nobilitato dalla partecipazione di ben 1400 persone. «E' stata una festa -
                          spiega Luca Scotti, vicepresidente del sodalizio -. Siamo molto
                          soddisfatti e il nostro impegno è stato pienamente ripagato». Non solo
                          atleti ma anche tante famiglie con bambini hanno messo alla prova
                          muscoli e polmoni lungo tre differenti percorsi: quello più impegnativo
                          sviluppato su 13 chilometri collinari, quindi 7 chilometri e infine, novità
                          2019, l' itinerario all' interno delle mura medicee, ideato per i bambini. I
                          partecipanti si sono rifocillati lungo il percorso e al termine della
                          scarpinata grazie ai piatti preparati dai volontari del Gruppo del Fuoco e
                          della Pro loco. «Che per l' occasione ha praticato tariffe speciali per
                          consentire alle famiglie di visitare la mostra dedicata a Leonardo nel
                          palazzo pretorio». Il ricavato dell' iniziativa andrà a sostenere i progetti di
                          musicoterapia del reparto di Pediatria dell' ospedale Morgagni Pierantoni
                          di Forlì e le iniziative didattiche dell' istituto comprensivo della Val
                          Montone.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 13
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                          martedì 29 ottobre 2019
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                                                         Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                 salute e assistenza

                          SANITÀ E VOLONTARIATO

                          Serata benefica dell' Istituto oncologico romagnolo per il macchinario che
                          potenzia le cure "anti tumori"

                          FORLÌ È stato di circa 10.500 euro il ricavato della terza edizione del
                          "Charity Dinner" promosso venerdì scorso a Eataly dalla sede forlivese
                          dell' Istituto oncologico romagnolo. L' importante somma, raccolta anche
                          grazie al contributo di realtà come Assi coop -Romagna Futura, Ortomio
                          e Idrotermica Coop, contribuirà all' acquisto del "CliniMacs Prodigy", la
                          strumentazione del valore complessivo di 200mila euro che permetterà di
                          personalizzare per ciascun paziente la propria cura e rendere, così, le
                          terapie il più possibile efficaci. «Questo progetto - ricorda il ricercatore
                          biologo dell' Irst-Irccs, Massimiliano Mazza - ci consentirà di portare in
                          Romagna terapie altrimenti impensabili. Questi trattamenti sono in grado
                          di combattere anche tumori in fase avanzata, per cui non esistono altre
                          possibilità di cura. Grazie al "CliniMmac Prodigy" po tremo studiare e
                          progettare terapie cellulari in tutta sicurezza e nel minor tempo possibile.
                          Si tratta di un incubatore che permette di conservare in maniera viva e
                          sterile per almeno quindici giorni i linfociti che noi sottraiamo al paziente e
                          che hanno sviluppato tolleranza nei confronti della presenza della malattia,
                          di modo da inserire all' interno di questa cellula la risposta antitumorale
                          che noi vogliamo ottenere e successivamente reinfonderli». «La
                          diagnostica delle neoplasie sta diventando sempre più approfondita - ha
                          fatto eco Claudio Cerchione, dell' équipe di Ematologia dell' Irst -. Siamo
                          arrivati a percentuali di guarigione per i tumori liquidi che sfiora il 90%».
                          «L' acquisto della strumentazione - ha concluso Dino Amadori, presidente
                          dell' Istituto Oncologico Romagnolo - è l' ennesimo progetto portato
                          avanti dallo Ior a beneficio dei pazienti. E non ci fermeremo certo qui».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                          lunedì 28 ottobre 2019

                                                                                  Forli Today
                                                                                salute e assistenza

                          Terapie contro i tumori, dalla "Charity Dinner Ior" oltre 10mila euro per l'
                          acquisto di un macchinario innovativo
                          Il territorio ha risposto presente come da tradizione. Contribuirà all' acquisto di un nuovo, fondamentale macchinario:
                          il "CliniMacs Prodigy"

                          Si è tenuta venerdì la terza edizione del "Charity Dinner IOR" della sede di
                          Forlì, primo appuntamento del calendario di eventi di raccolta fondi del
                          periodo natalizio per l' Istituto Oncologico Romagnolo pensato per far
                          incontrare le realtà imprenditoriali di maggior responsabilità sociale con i
                          professionisti più rinomati della ricerca scientifica svolta in Romagna e i
                          volti più rappresentativi del volontariato. Il territorio ha risposto presente
                          come da tradizione: erano 110 le persone che si sono sedute a tavola a
                          gustare il menù a base di pizza gourmet e contribuire alla causa della
                          ricerca scientifica oncologica che si conduce all' Irst Irccs di Meldola. Il
                          ricavato infatti, pari a circa 10.500 euro realizzati anche grazie alla
                          partnership con importanti realtà imprenditoriali come Assicoop-Romagna
                          Futura, Ortomio e Idrotermica Coop, contribuirà all' acquisto di un nuovo,
                          fondamentale macchinario: il "CliniMacs Prodigy", strumentazione del
                          valore di 200mila euro che permetterà personalizzare per ciascun
                          paziente la propria cura, per rendere le terapie il più possibile efficaci.
                          "Ringrazio tutti i partecipanti a questo bell' evento - ha affermato
                          Massimiliano Mazza, ricercatore biologo Irst Irccs - questo dimostra che
                          tutto il territorio è allineato verso il conseguimento di un progetto davvero
                          importante, che ci consentirà di portare in Romagna delle terapie che
                          altrimenti sarebbero impensabili. Questi trattamenti sono in grado di
                          combattere anche tumori in fase avanzata, per cui non esistono altre
                          possibilità di cura. Saremo in grado di metterli a punto proprio grazie al
                          "CliniMacs Prodigy", strumento che consentirà di studiare e progettare
                          terapie cellulari in tutta sicurezza e nel minor tempo possibile. Si tratta di un incubatore che permette di conservare in
                          maniera viva e sterile per almeno quindici giorni i linfociti che noi sottraiamo al paziente e che hanno sviluppato
                          tolleranza nei confronti della presenza della malattia, di modo da inserire all' interno di questa cellula la risposta
                          antitumorale che noi vogliamo ottenere e successivamente reinfonderli. Al momento le indicazioni non sono molte e
                          riguardano patologie rare, ma la previsione è che nel prossimo futuro potremo utilizzare questa tecnologia per ogni
                          tipo di neoplasia, anche i tumori solidi che in questo momento sembrano rispondere meno». "La diagnostica delle
                          malattie neoplastiche sul nostro territorio sta diventando sempre più approfondita - ha spiegato nel corso della serata
                          iClaudio Cerchione, ricercatore dell' equipe di Ematologia dell' Irst - grazie all' Istituto Oncologico Romagnolo che
                          permette di migliorare queste tecniche a vantaggio dei nostri pazienti, al fine di somministrare le terapie più efficaci ed
                          innovative. Siamo arrivati a percentuali di guarigione per certi tipi di tumore, quelli liquidi, che sfiora il 90%: possiamo
                          e dobbiamo ancora migliorare su quella persona su 10 che non sopravvive, e il "CliniMacs Prodigy" ci darà una bella
                          mano in questo senso. Abbiamo peraltro appena attivato anche una collaborazione internazionale con l' Md Anderson
                          Cancer Center, struttura di riferimento onco-ematologico nel mondo che conta 20mila dipendenti e che ha formato
                          anche il Premio Nobel per la Medicina 2018, il professor James Allison. Assieme ai professionisti di Houston
                          abbiamo creato una società scientifica denominata Soho Italy, acronimo di Society of Hematology Oncology, per
                          poter offrire ai malati i protocolli più innovativi e soprattutto realizzare il nostro sogno: far sì che i pazienti non
                          debbano più viaggiare oltreoceano per ricevere le migliori cure". L' acquisto del "CliniMacs" Prodigy è solo l' ultima
                          tappa di un percorso iniziato nel 1979 grazie a 12 volenterose persone che hanno deciso di fondare lo Ior perché non
                          accettavano più di vedere morire le persone cui volevano bene senza che si potesse fare molto per aiutarle - ha
                          concluso il professor Amadori, presidente dell' Istituto Oncologico Romagnolo - lo Ior ha posto da subito il paziente al
                          centro, un

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 15
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                          lunedì 28 ottobre 2019

                                                                                 Forli Today
                                                                               salute e assistenza

                          po' come succede con le terapie geniche che siamo in grado di somministrare oggigiorno e che prevedono lo
                          sviluppo di cure altamente personalizzate sul tipo di malato e sul tipo di malattia. Non ci fermeremo certo qui: i
                          progetti che riguardano il prossimo futuro sono tanti e sono molto ambiziosi. A questo proposito abbiamo appena
                          avviato i lavori di ristrutturazione del complesso scolastico San Cristoforo, a Cesena: un edificio in stato d'
                          abbandono in cui, entro giugno 2020, vogliamo creare un centro di riferimento dove far convogliare i nostri progetti di
                          prevenzione, che coinvolgono circa 14.000 studenti ogni anno, e che vedrà anche la somministrazione di medicina
                          integrativa al paziente oncologico. Si tratta di una struttura unica in Italia dove sorgerà una cucina didattica per
                          spiegare l' importanza dell' alimentazione; una palestra dove sensibilizzare all' importanza dell' esercizio fisico per la
                          gestione degli effetti collaterali delle terapie; e vari laboratori dove testare l' impatto di discipline come yoga,
                          mindfulness, musicoterapia sulla qualità di vita del malato.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 16
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                          martedì 29 ottobre 2019
                          Pagina 4

                                                                          Corriere della Sera
                                                                                     volontariato

                          Una montagna di collettività

                                                                                                                                     GIULIO SENSI
                          Dietro ai numeri record del Terzo settore nel Trentino Alto Adige c' è una
                          storia collettiva: il bisogno di comunità delle valli isolate che ha trovato nel
                          tessuto associativo il suo sviluppo. La dimensione sociale si è unita a
                          doppio filo a quella culturale. Così il volontariato è entrato nel dna di
                          queste popolazioni, pur con molte differenze. Nei grafici Istat su
                          volontariato e non profit le provincie di Trento e Bolzano staccano tutti; gli
                          indici di sviluppo e di qualità della vita sono ai massimi nazionali e sopra
                          le medie europee. I dati del Csv Trentino, basati su ricerche degli ultimi
                          anni, ne raccontano la specificità. «L' origine di questi numeri - spiega il
                          presidente del Csv Trentino Non Profit Network, Giorgio Casagranda - è
                          antica e affonda le radici nella genesi di una popolazione che ha tante
                          periferie lontane dai centri urbani. Nel tempo sono cresciute anche per
                          fare supplenza alle istituzioni». Poi gli abitanti di queste terre ci hanno
                          preso gusto e oggi è impossibile incontrare luoghi in cui non proliferino
                          associazioni culturali, ricreative, sportive, assistenziali. I soci di enti non
                          profit e i volontari sono buona parte della popolazione attiva e tutti,
                          giovani e meno giovani, contribuiscono alla costruzione della dimensione
                          comunitaria che permea la società. Per ogni problema c' è una soluzione
                          offerta anche dalla partecipazione attiva dei cittadini. «Ci sono molte
                          forme di volontariato -racconta ancora Casagranda - e alcune sono
                          peculiari: si pensi ai Vigili del Fuoco volontari, nati come sentinelle del
                          territorio. Ma poi c' è la dimensione culturale e sportiva che rappresenta
                          una fetta importantissima, circa la metà, del volontariato. Molto sviluppata
                          è anche quella socio-sanitaria con associazioni che si occupano di
                          malattie puntuali e gravi come l' Alzheimer o l' oncologia: patologie diffuse, anche per l' età avanzata della
                          popolazione». Dopodiché da anni sono nate nuove forme di civismo. «Il volontariato dei beni comuni - spiega
                          Casagranda - è un fenomeno recente che valorizza sia le associazioni sia la singola persona. Negli orti di comunità
                          pensionati e giovani si mettono insieme e coltivano pezzi di terreno per donare il cibo a chi ne ha bisogno». La lotta
                          allo spreco del cibo è un fronte dai numeri impressionanti. L' associazione Trentino Solidale (di cui parliamo più avanti
                          nell' inserto) ha una flotta di mezzi e di persone che ogni giorno recuperano le eccedenze dei supermercati e le
                          donano a centinaia di famiglie in difficoltà. La risposta all' autismo, leggerete anche questo, si sviluppa tra l' altro con
                          una Fondazione che eroga servizi innovativi, contando su strutture moderne di accoglienza. Nascono e si sviluppano
                          progetti partecipati di innovazione nel welfare (il welfare «a chilometro zero») che coinvolgono la gente comune. I
                          commercialisti si mettono gratuitamente a fianco del volontariato per fornire consulenze sulla riforma del Terzo settore
                          e così via. Nella provincia di Bolzano invece il Centro servizi al volontariato si è costituito poco più di un anno fa.
                          «Abbiamo un sistema di volontariato capillare - racconta il vicepresidente del Csv Sergio Bonagura - con una grande
                          densità di organizzazioni di protezione civile, sportive, culturali, ricreative. È in tutti i paesi e in prevalenza di lingua
                          tedesca. Possiamo dire che nel 90 per cento del territorio c' è un presidio ambientale e culturale importante». Anche la
                          dimensione economica di queste terre è molto «sociale»: caratteristica peculiare di un territorio in cui c' è una specie
                          di convergenza fra economia sociale e realtà del Terzo settore. Qua

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 17
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                          martedì 29 ottobre 2019

                                                                          Corriere della Sera
                                                                                     volontariato

                          si trova la radice dell' economia solidale con i Gruppi di acquisto nati ormai decenni fa. E va da sé che la
                          dimensione comunitaria si esprima anche nei settori economici dove la cooperazione svolge un ruolo fondamentale.
                          Secondo i dati del centro di ricerca Euricse, nel 2017 il valore aggiunto della cooperazione trentina è stato di 2,35
                          miliardi di euro, cioè il 13,6 per cento del prodotto interno lordo provinciale. Nel settore lavorano in 43mila e fra il 2012
                          e il 2017 gli addetti in cooperativa sono aumentati del 26,6per cento. «Il ruolo della cooperazione nel sistema
                          economico trentino -spiega il ricercatore di Euricse, Eddi Fontanari- è decisamente rilevante. Alcuni settori come l'
                          agricoltura, il commercio (soprattutto alimentare), l' intermediazione monetaria e l' assistenza sociale raggiungono
                          percentuali di incidenza notevoli». Anche le cooperative sociali hanno un peso rilevante. «Quelle di tipo A - prosegue
                          Fontanari - prestano la loro attività a favore di 19 mila persone, mentre le cooperative di tipo B inseriscono nel mondo
                          del lavoro almeno 1.250 persone svantaggiate». La loro attività è strettamente legata alla pubblica amministrazione: il
                          65,8 per cento vive in prevalenza di entrate pubbliche, contro il 43,8 per cento del dato nazionale. «Tuttavia - spiega
                          Fontanari - il rapporto col pubblico è regolato da contratti di vendita di beni e servizi e non basato sulla mera
                          erogazione di contributi». Un quadro invidiabile, ma le sfide sono molte. E la prima riguarda la capacità di fare rete fra
                          le tantissime realtà. Anche perché proprio il forte senso di comunità, in quanto legato anche all' autonomia e all'
                          identità, finisce a volte per diventare un freno. «Il Csv - spiega Casagranda - lavora nella logica della rete, anche con
                          le istituzioni. Ma intrecciata a questa sfida c' è quella del ricambio generazionale: spesso nascono associazioni che
                          fanno le stesse cose perché non c' è ricambio nelle esistenti. Stiamo facendo un forte lavoro nelle scuole per far
                          prendere consapevolezza ai giovani e proporsi in modo efficace». «Un' altra grande sfida - prosegue - riguarda il
                          rapporto con la pubblica amministrazione. Non vogliamo morire di burocrazia e ce n' è troppa, anche in relazione al
                          nuovo codice del Terzo settore. Le associazioni hanno timore dei troppi adempimenti. Così come serve più
                          attenzione a riconoscere e sostenere il volontariato: nella pubblica amministrazione operano persone illuminate e
                          capaci, ma a volte non si capisce che il volontariato ha dei costi e vanno coperti tutti, anche per valorizzare la gratuità
                          che ci anima». Non da meno sono le sfide della cooperazione sociale. «Una di queste - spiega Fontanari - riguarda il
                          miglioramento della collaborazione con la pubblica amministrazione: puntare sempre più al potenziamento del lavoro
                          di rete, costruendo legami economici e progettuali sia tra di loro che con le altre imprese. È infine fondamentale la
                          ricerca di una diversificazione dei settori d' attività. In tal senso poco è stato fatto, per esempio, per favorire un loro
                          sviluppo nei servizi sanitari».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 18
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