CSV FC - Assiprov martedì, 29 ottobre 2019
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
CSV FC - Assiprov martedì, 29 ottobre 2019 Prime Pagine 29/10/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 3 Prima pagina del 29/10/2019 29/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 4 Prima pagina del 29/10/2019 29/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 5 Prima pagina del 29/10/2019 ambiente e protezione civile 29/10/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 12 MATTEO MISEROCCHI 6 Nell' arena Hesperia zucche e magie 29/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 23 di Alessandro Di Marco 8 Bloccato nella grotta, salvataggio acrobatico 29/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 61 9 «Alveo pulito, fiume più bello» csv e scenario locale 28/10/2019 Cesena Today 10 L' ex scuola diventa un centro d' eccellenza, il sindaco consegna le chiavi allo Ior 28/10/2019 Forli Today 12 La Romagna e gli anni della trasformazione 29/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 63 Francesca Miccoli. 13 Oltre 1400 partecipanti alla corsa solidale salute e assistenza 29/10/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 11 14 Serata benefica dell' Istituto oncologico romagnolo per il macchinario che potenzia le cure "anti tumori" 28/10/2019 Forli Today 15 Terapie contro i tumori, dalla "Charity Dinner Ior" oltre 10mila euro per l' acquisto di un macchinario innovativo volontariato 29/10/2019 Corriere della Sera Pagina 4 GIULIO SENSI 17 Una montagna di collettività
[ § 1 § ] martedì 29 ottobre 2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] martedì 29 ottobre 2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 3 § ] martedì 29 ottobre 2019 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 4 9 1 5 1 9 1 § ] martedì 29 ottobre 2019 Pagina 12 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Nell' arena Hesperia zucche e magie Prima edizione dell' iniziativa che coinvolge adulti e bambini e risponde al dilagare di Halloween Fiume Bidente Lavori importanti per pulire l' alveo MATTEO MISEROCCHI MELDOLA La risposta di Meldola ad Halloween, la festa importata dal mondo anglosassone che negli ultimi anni ha letteralmente travolto le tradizioni locali legate alla ricorrenza di Ognissanti, il 31 di ottobre. La proposta Ecco perché con la prima edizione di "Nel mondo delle zucche: magie di autunno", di scena dalle 16 di giovedì pomeriggio all' interno dell' arena Hesperia, Comune e Pro Loco hanno pensato ad un programma alternativo riservato non solo ai più piccoli. «Anche a Meldola c' è una sorta di abitudine a frequentare il centro per l' ormai classico "dolcetto scherzetto" - spiega l' assessora Jennifer Ruffilli che, fra le altre, ha le deleghe a Servizi sociali e Politiche per la famiglia -. Per questo abbiamo pensato insieme alle attività del centro, ai comitati genitori e a varie associazioni coinvolte di fare una proposta che vorremmo andasse in crescendo negli anni prossimi al punto da diventare uno degli eventi caratterizzanti la nostra cittadina: da una parte vantaggiosa e propizia per le attività economiche del centro e dall' altra attrattiva anche per i partecipanti provenienti da fuori città». Il programma Dalle 16, nell' arena adiacente il Municipio, attività di animazione per i più piccoli con banco truccabimbi a cura di Croce Rossa Italiana, baby dance, laboratorio di disegno delle zucche proposto dagli operatori del Mercato contadino, palloncini con Avis Meldola e letture animate a cura della biblioteca "Torricelli". Alle 18.30 la premiazione della zucca più originale tra quelle preparate da bambini e genitori. Alle 17.30 al via la "Caccia alla Zucca", anche questa a cura dei Comitati genitori, che accompagneranno nelle vie del centro i bimbi, divisi in gruppi, per "Dolcetto o scherzet to", seguendo le postazioni alle stite nei seguenti luoghi: Bar Gnak, Sogno di Fata, Fioridea, atrio ex Ospedale, Da Ultimo Caffè, Forno Bulgarelli, Caffetteria Senza Tempo, Macelleria da Panco, C' è Pizza per Te, Bar La Divinas. Dalle 18, nel loggiato comunale, sarà allestito un aperitivo a tema autunno con le cantine della Strada dei Vini e dei Sapori e stand a cura della macelleria Da Panco, oltre ai ragazzi del Bar della Piscina che proporranno castagne, vin brulè e cocktail autunnali. Dalle 19 alle 22, inoltre, apertura straordinaria la Rocca di Meldola, con visite per gruppi di 20 persone lungo un percorso animato a tema autunnale realizzato dai Comitati Genitori. Ristoranti e attività, infine, proporranno per la serata menù a tema zucca e prodotti dell' autunno. CUSERCOLI L' Amministrazione del sindaco Claudio Milandri, grazie ad alcune economie realizzate negli appalti pubblici, ha avviato un intervento di pulizia dell' alveo del fiume Bidente in corrispondenza del centro abitato di Cusercoli. Ilprogettoè stato seguito dal servizio area Romagna dell' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, con un investimento di 70mila euro. «Pur non ancora finito il lavoro - commenta il sindaco-si può dire che è stato fatto un ottimo intervento di pulizia del fiume e un buon ripristino delle condizioni del suo alveo compresi i tratti sotto al ponte, che sono ancora in fase di ultimazione. I lavori proseguiranno nei prossimi giorni in un tratto ulteriore di fiume in modo tale che si possa stare più tranquilli anche dal punto di vista della sicurezza». Nei prossimi giorni si opererà nei dintorni del campo sportivo, sempre per evitare che piante cresciute o portate sui lati del corso d' acqua, diventino elementi che ostruiscono i ponti durante le piene. «Il finanziamento - aggiunge il sindaco - deriva dalle economie derivanti dai ribassi d' asta di una ordinanza di ripristino danni per un evento di piena di qualche anno fa. Ringrazio il servizio regionale che ha eseguito i lavori ed in particolare Fausto Pardolesi per averli coordinati, oltre alla ditta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 4 9 1 5 1 9 1 § ] martedì 29 ottobre 2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile che ha eseguito i lavori, agli uffici comunali che hanno gestito la parte burocratica e tutti coloro che in qualche modo hanno dato una mano, compresi i cittadini che hanno monitorato costantemente la realizzazione dell' intervento in modo costruttivo». L' Amministrazione vorrebbe effettuare lo stesso tipo di pulizia anche nella zona urbana di Civitella. «La situazione del Bidente nell' attraversamento di Civitella - chiarisce però Milandri - non desta la stessa preoccupazione di quanto avviene a Cusercoli. Se riusciremo a reperire i fondi necessari, comunque, avvieremo un' azione analoga anche li». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 4 9 1 5 1 8 9 § ] martedì 29 ottobre 2019 Pagina 23 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Bloccato nella grotta, salvataggio acrobatico Frasassi, speleologo ferito: raggiunto dopo 24 ore, i soccorritori si calano attrezzando teleferiche e ancoraggi lungo il percorso di Alessandro Di Marco GENGA (Ancona) Una caduta a ritroso e al rallentatore, di diciotto metri, dopo essere scivolato mentre si arrampicava su una parete semiverticale. Poi l' urto finale a terra, attutito da una palude fangosa che ha evitato il peggio. Se l' è cavata con una frattura al tallone e lesioni al calcagno, M. C., 65 anni, anconetano. Nelle grotte di Frasassi, forse le più famose d' Italia, è stato salvato dapprima dai tre compagni di spedizione del Cai Jesi, poi da un' autentica task force degli speleo-operatori del Soccorso alpino, che lo hanno riportato in superficie alle 10 del mattino di ieri, dopo quasi 24 ore in grotta. «Sto bene, grazie a tutti per l' aiuto», ha detto l' uomo tornato alla luce. Le 24 ore in grotta le ha trascorse in gran parte steso su una barella. Ma l' escursionista dimostra una prontezza e una lucidità di spirito impressionanti nel mettersi alle spalle la disavventura dell' infortunio tra le viscere della natura. Nella 'Sala Villa' della Grotta del fiume, riservato agli speleologi esperti e dunque completamente al di fuori del perimetro turistico di Frasassi dove sono invece presenti percorsi asfaltati e fruibili da tutti, l' escursionista anconetano é entrato attorno alle 11 di domenica insieme a tre altri appassionati del Cai jesino, provando ad issarsi su una parete di pendenza abbastanza accentuata tra le concrezioni calcaree, quando di colpo, pur dotato di una corda protettiva, è scivolato. Lanciato l' allarme, la maxi squadra di speleo-operatori del Soccorso alpino proveniente da Marche, Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna contando su un gruppo complessivo di quasi sessanta persone si è immediatamente messa in azione per raggiungere l' infortunato, inoltratosi circa un chilometro e mezzo oltre il tunnel di ingresso. Prima del loro arrivo sul posto a metà pomeriggio di domenica, erano stati gli altri escursionisti ad effettuare il primo intervento di sostegno, grazie alla dotazione dei teli utilizzati per realizzare una sorta di capanna per proteggere il compagno da freddo e umidità in un ambiente stabilmente a 13 gradi. Il resto, appunto, lo hanno fatto gli impavidi soccorritori che prima hanno provveduto a portare indumenti asciutti e puliti all' uomo, e perfino a metterlo in contatto con la moglie che si trovava all' esterno dei cunicoli, grazie ad un maxi filo di oltre un chilometro di lunghezza. L' uomo ha rassicurato la consorte, lei pure appassionata di speleologia, costretta a rimanere all' esterno durante le operazioni di recupero. Le squadre speleo di soccorso si sono distribuite lungo il percorso della grotta per attrezzare con teleferiche e ancoraggi ogni punto pericoloso della progressione. All' esterno, le squadre alpine hanno allestito una risalita di sicurezza per recuperare dall' alto la barella, una volta uscita dalla grotta che è posizionata nella parte inferiore del fiume Sentino che scorre lungo la Gola di Frasassi. «Lo ha salvato il fango, perché ha ammorbidito la caduta, consentendogli di limitare le conseguenze ad un solo piede: ci fosse stata una superficie più dura e solida, forse ora saremo a parlare di ben altre conseguenze«, tira un sospiro di sollievo il presidente del Cai Jesi, Luca Pieroni che ha assistito ai soccorsi prima del trasporto all' ospedale regionale di Torrette dove è previsto l' intervento chirurgico al tallone. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 4 9 1 5 1 8 8 § ] martedì 29 ottobre 2019 Pagina 61 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Cusercoli «Alveo pulito, fiume più bello» CUSERCOLI Sono in via di completamento i lavori di pulizia dell' alveo e di messa in sicurezza idraulica del Bidente nel tratto urbano a monte e a valle di Cusercoli. Già sono stati terminati gli interventi che hanno eliminato le piante a rischio crollo e la vegetazione infestante nei tratti prima e dopo il ponte che porta al borgo, ridando dignità al fiume. «Si è trattato di un intervento importante che reso più bello e sicuro il nostro corso d' acqua - commenta il sindaco Claudio Milandri - e il tutto è stato reso possibile grazie alla sensibilità di Mauro Vannoni responsabile del Servizio Area Romagna dell' agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e alla professionalità di Fausto Pardolesi che ha diretto sul campo gli interventi. Le risorse, pari a 60mila euro, derivano da economie derivanti da ribassi d' asta di una ordinanza di ripristino danni relativi ad un evento di piena del 2015 che allora non rientrò tra i lavori finanziabili. Ora la situazione si è sbloccata e così è stato possibile intervenire sul fiume per rendere più sicuro l' alveo come da diversi anni ci chiedevano i cittadini di Cusercoli. Anche attraverso gli articoli sul Carlino», riconosce Milandri. L' intervento è stato eseguito dalla ditta TS dei fratelli Ragazzini di Forlimpopoli che, a breve, pulirà anche l' alveo del Bidente a fianco del chiosco 'Piadina di Grazia' in via Caduti della libertà vicino allo stadio comunale e all' area di sosta attrezzata da cui parte anche il tratto del percorso del parco fluviale. Oscar Bandini © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 4 9 1 5 1 8 5 § ] lunedì 28 ottobre 2019 Cesena Today csv e scenario locale L' ex scuola diventa un centro d' eccellenza, il sindaco consegna le chiavi allo Ior All' interno dell' ex complesso scolastico di San Cristoforo sorgerà una struttura per i progetti di prevenzione e medicine integrative dello Ior Sabato 26 ottobre il Sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha formalmente consegnato le chiavi dell' ex complesso scolastico di San Cristoforo al Presidente Ior, Dino Amadori: al suo interno l' Istituto Oncologico Romagnolo costruirà un centro d' eccellenza in cui verranno erogati servizi di medicina integrativa e in cui convoglieranno i programmi di prevenzione che coinvolgono giovani ed adolescenti del nostro territorio. Un progetto ambizioso per una struttura unica nel panorama nazionale, a cui hanno contribuito anche importanti partner come CIA-Conad e Conserve Italia: determinante inoltre anche il lascito firmato da Giuseppe Agostini a favore della no-profit, e alla cui memoria verrà dedicato lo spazio principale della struttura. Anche la seconda vita che verrà donata all' ex scuola possiederà dunque una forte impronta educativa. "Grazie alle sue professioniste della prevenzione, coinvolgiamo ogni anno nei suoi progetti di sensibilizzazione a stili di vita salutari che riducano il rischio di sviluppare dipendenze e neoplasie circa 75 istituti, per un totale di 14.000 studenti - ha spiegato Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR, nel corso della cerimonia - tuttavia finora erano proprio le nostre biologhe e psicologhe a recarsi presso le varie scuole: l' idea è che da giugno 2020, data in cui abbiamo intenzione di tagliare ufficialmente il nastro della struttura, siano le scuole a venire da noi in spazi adeguati e pensati per portare avanti al meglio questi importanti programmi. Il nostro ringraziamento va all' Amministrazione di Cesena, sia quella precedente che ci ha dato una grossa mano, sia quella attuale che ha continuato a credere nel nostro progetto in perfetta ed assoluta continuità. Abbiamo l' ambizione di credere che questo si dimostrerà un bell' investimento non solo appannaggio della città ma di tutta la Romagna". Amadori è invece entrato nel merito dei servizi di medicina integrativa che verranno proposti all' interno della nuova struttura, rivelando di aver attinto come modello a centri di riferimento mondiali. "Ultimamente ci siamo recati a New York, presso il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, per un importantissimo convegno riguardante proprio questo tipo di discipline - ha spiegato - e in seconda battuta abbiamo visitato l' MD Anderson dell' Università del Texas a Houston, istituto in cui tra l' altro lavora anche il Premio Nobel per la Medicina 2018, James Allison. La medicina integrativa rappresenta un campo relativamente nuovo, che va ad aggiungersi ai trattamenti specifici, volto a migliorare la qualità di vita dei pazienti e a volte migliorare anche l' outcome stesso delle terapie. Forti di questa esperienza vogliamo offrire alle persone servizi come yoga, agopuntura, mindfulness, musicoterapia, massaggi. Apriremo un confronto sul valore dell' alimentazione e dell' esercizio fisico non solo come armi di prevenzione, ma come abitudini che possono aiutare i pazienti ad affrontare e gestire gli effetti collaterali dei trattamenti, grazie all' installazione di una cucina didattica e di una palestra. Ci metteremo a disposizione di chi affronta la malattia, di chi la vuole prevenire ma anche di chi l' ha superata, perché a volte non è semplice tornare alla propria vita di tutti i giorni per come la si conoscenza prima della diagnosi. Insomma, nelle nostre intenzioni c' è la creazione di un progetto che non ha eguali in Italia, e che dovrà riconfermare la Romagna come terra d' eccellenza nella lotta ai tumori". Prima della consegna delle chiavi anche il Sindaco Enzo Lattuca ha preso la parola, sottolineando come "la sede scelta è secondo me molto propizia perché si trova al centro della provincia di Forlì-Cesena e della Romagna, essendo vicino allo snodo delle principali arterie che attraversano il nostro territorio. Ringrazio lo IOR e tutte le componenti che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto: tra questi anche i tantissimi piccoli donatori che sostengono continuativamente questa bella realtà. Come rappresentante dell' Amministrazione di Cesena Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 4 9 1 5 1 8 5 § ] lunedì 28 ottobre 2019 Cesena Today csv e scenario locale la gratitudine è duplice, per averci permesso di riqualificare una parte del patrimonio del nostro territorio: senza iniziative come queste, tali strutture rischiano l' abbandono e il non utilizzo". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 4 9 1 5 1 8 6 § ] lunedì 28 ottobre 2019 Forli Today csv e scenario locale La Romagna e gli anni della trasformazione Continuano gli incontri dell' Auser, Accademia di Formazione Permanente "Informazione continua" 2019/2020. Mercoledì 30 ottobre alle ore 16, si tiene nel salone del Foro Boario, Piazzale Foro Boario 7, la conferenza sul tema "La Romagna e gli anni della trasformazione 1948-1968". Il relatore è Mario Proli che conduce la discussione con alcune proiezioni. Attendere un istante: stiamo caricando la mappa del posto... Caricamento in corso... Auto A piedi Bici. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 4 9 1 5 1 9 0 § ] martedì 29 ottobre 2019 Pagina 63 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Terra del Sole, gara amatoriale sulle colline intorno al paese Oltre 1400 partecipanti alla corsa solidale La podistica 'Fuga Forrest' raccoglierà fondi per l' ospedale e per le scuole della vallata Francesca Miccoli. Una splendida mattinata di sole ha fatto da cornice a 'Fuga Forrest', podistica benefica andata in scena domenica a Terra del Sole. Un evento organizzato dall' associazione sportiva dilettantistica forlivese 'Corri Forrest', che ha sede proprio nella cittadella, e quest' anno è stato nobilitato dalla partecipazione di ben 1400 persone. «E' stata una festa - spiega Luca Scotti, vicepresidente del sodalizio -. Siamo molto soddisfatti e il nostro impegno è stato pienamente ripagato». Non solo atleti ma anche tante famiglie con bambini hanno messo alla prova muscoli e polmoni lungo tre differenti percorsi: quello più impegnativo sviluppato su 13 chilometri collinari, quindi 7 chilometri e infine, novità 2019, l' itinerario all' interno delle mura medicee, ideato per i bambini. I partecipanti si sono rifocillati lungo il percorso e al termine della scarpinata grazie ai piatti preparati dai volontari del Gruppo del Fuoco e della Pro loco. «Che per l' occasione ha praticato tariffe speciali per consentire alle famiglie di visitare la mostra dedicata a Leonardo nel palazzo pretorio». Il ricavato dell' iniziativa andrà a sostenere i progetti di musicoterapia del reparto di Pediatria dell' ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì e le iniziative didattiche dell' istituto comprensivo della Val Montone. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 4 9 1 5 1 9 2 § ] martedì 29 ottobre 2019 Pagina 11 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) salute e assistenza SANITÀ E VOLONTARIATO Serata benefica dell' Istituto oncologico romagnolo per il macchinario che potenzia le cure "anti tumori" FORLÌ È stato di circa 10.500 euro il ricavato della terza edizione del "Charity Dinner" promosso venerdì scorso a Eataly dalla sede forlivese dell' Istituto oncologico romagnolo. L' importante somma, raccolta anche grazie al contributo di realtà come Assi coop -Romagna Futura, Ortomio e Idrotermica Coop, contribuirà all' acquisto del "CliniMacs Prodigy", la strumentazione del valore complessivo di 200mila euro che permetterà di personalizzare per ciascun paziente la propria cura e rendere, così, le terapie il più possibile efficaci. «Questo progetto - ricorda il ricercatore biologo dell' Irst-Irccs, Massimiliano Mazza - ci consentirà di portare in Romagna terapie altrimenti impensabili. Questi trattamenti sono in grado di combattere anche tumori in fase avanzata, per cui non esistono altre possibilità di cura. Grazie al "CliniMmac Prodigy" po tremo studiare e progettare terapie cellulari in tutta sicurezza e nel minor tempo possibile. Si tratta di un incubatore che permette di conservare in maniera viva e sterile per almeno quindici giorni i linfociti che noi sottraiamo al paziente e che hanno sviluppato tolleranza nei confronti della presenza della malattia, di modo da inserire all' interno di questa cellula la risposta antitumorale che noi vogliamo ottenere e successivamente reinfonderli». «La diagnostica delle neoplasie sta diventando sempre più approfondita - ha fatto eco Claudio Cerchione, dell' équipe di Ematologia dell' Irst -. Siamo arrivati a percentuali di guarigione per i tumori liquidi che sfiora il 90%». «L' acquisto della strumentazione - ha concluso Dino Amadori, presidente dell' Istituto Oncologico Romagnolo - è l' ennesimo progetto portato avanti dallo Ior a beneficio dei pazienti. E non ci fermeremo certo qui». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 4 9 1 5 1 8 7 § ] lunedì 28 ottobre 2019 Forli Today salute e assistenza Terapie contro i tumori, dalla "Charity Dinner Ior" oltre 10mila euro per l' acquisto di un macchinario innovativo Il territorio ha risposto presente come da tradizione. Contribuirà all' acquisto di un nuovo, fondamentale macchinario: il "CliniMacs Prodigy" Si è tenuta venerdì la terza edizione del "Charity Dinner IOR" della sede di Forlì, primo appuntamento del calendario di eventi di raccolta fondi del periodo natalizio per l' Istituto Oncologico Romagnolo pensato per far incontrare le realtà imprenditoriali di maggior responsabilità sociale con i professionisti più rinomati della ricerca scientifica svolta in Romagna e i volti più rappresentativi del volontariato. Il territorio ha risposto presente come da tradizione: erano 110 le persone che si sono sedute a tavola a gustare il menù a base di pizza gourmet e contribuire alla causa della ricerca scientifica oncologica che si conduce all' Irst Irccs di Meldola. Il ricavato infatti, pari a circa 10.500 euro realizzati anche grazie alla partnership con importanti realtà imprenditoriali come Assicoop-Romagna Futura, Ortomio e Idrotermica Coop, contribuirà all' acquisto di un nuovo, fondamentale macchinario: il "CliniMacs Prodigy", strumentazione del valore di 200mila euro che permetterà personalizzare per ciascun paziente la propria cura, per rendere le terapie il più possibile efficaci. "Ringrazio tutti i partecipanti a questo bell' evento - ha affermato Massimiliano Mazza, ricercatore biologo Irst Irccs - questo dimostra che tutto il territorio è allineato verso il conseguimento di un progetto davvero importante, che ci consentirà di portare in Romagna delle terapie che altrimenti sarebbero impensabili. Questi trattamenti sono in grado di combattere anche tumori in fase avanzata, per cui non esistono altre possibilità di cura. Saremo in grado di metterli a punto proprio grazie al "CliniMacs Prodigy", strumento che consentirà di studiare e progettare terapie cellulari in tutta sicurezza e nel minor tempo possibile. Si tratta di un incubatore che permette di conservare in maniera viva e sterile per almeno quindici giorni i linfociti che noi sottraiamo al paziente e che hanno sviluppato tolleranza nei confronti della presenza della malattia, di modo da inserire all' interno di questa cellula la risposta antitumorale che noi vogliamo ottenere e successivamente reinfonderli. Al momento le indicazioni non sono molte e riguardano patologie rare, ma la previsione è che nel prossimo futuro potremo utilizzare questa tecnologia per ogni tipo di neoplasia, anche i tumori solidi che in questo momento sembrano rispondere meno». "La diagnostica delle malattie neoplastiche sul nostro territorio sta diventando sempre più approfondita - ha spiegato nel corso della serata iClaudio Cerchione, ricercatore dell' equipe di Ematologia dell' Irst - grazie all' Istituto Oncologico Romagnolo che permette di migliorare queste tecniche a vantaggio dei nostri pazienti, al fine di somministrare le terapie più efficaci ed innovative. Siamo arrivati a percentuali di guarigione per certi tipi di tumore, quelli liquidi, che sfiora il 90%: possiamo e dobbiamo ancora migliorare su quella persona su 10 che non sopravvive, e il "CliniMacs Prodigy" ci darà una bella mano in questo senso. Abbiamo peraltro appena attivato anche una collaborazione internazionale con l' Md Anderson Cancer Center, struttura di riferimento onco-ematologico nel mondo che conta 20mila dipendenti e che ha formato anche il Premio Nobel per la Medicina 2018, il professor James Allison. Assieme ai professionisti di Houston abbiamo creato una società scientifica denominata Soho Italy, acronimo di Society of Hematology Oncology, per poter offrire ai malati i protocolli più innovativi e soprattutto realizzare il nostro sogno: far sì che i pazienti non debbano più viaggiare oltreoceano per ricevere le migliori cure". L' acquisto del "CliniMacs" Prodigy è solo l' ultima tappa di un percorso iniziato nel 1979 grazie a 12 volenterose persone che hanno deciso di fondare lo Ior perché non accettavano più di vedere morire le persone cui volevano bene senza che si potesse fare molto per aiutarle - ha concluso il professor Amadori, presidente dell' Istituto Oncologico Romagnolo - lo Ior ha posto da subito il paziente al centro, un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 4 9 1 5 1 8 7 § ] lunedì 28 ottobre 2019 Forli Today salute e assistenza po' come succede con le terapie geniche che siamo in grado di somministrare oggigiorno e che prevedono lo sviluppo di cure altamente personalizzate sul tipo di malato e sul tipo di malattia. Non ci fermeremo certo qui: i progetti che riguardano il prossimo futuro sono tanti e sono molto ambiziosi. A questo proposito abbiamo appena avviato i lavori di ristrutturazione del complesso scolastico San Cristoforo, a Cesena: un edificio in stato d' abbandono in cui, entro giugno 2020, vogliamo creare un centro di riferimento dove far convogliare i nostri progetti di prevenzione, che coinvolgono circa 14.000 studenti ogni anno, e che vedrà anche la somministrazione di medicina integrativa al paziente oncologico. Si tratta di una struttura unica in Italia dove sorgerà una cucina didattica per spiegare l' importanza dell' alimentazione; una palestra dove sensibilizzare all' importanza dell' esercizio fisico per la gestione degli effetti collaterali delle terapie; e vari laboratori dove testare l' impatto di discipline come yoga, mindfulness, musicoterapia sulla qualità di vita del malato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 4 9 1 5 1 9 3 § ] martedì 29 ottobre 2019 Pagina 4 Corriere della Sera volontariato Una montagna di collettività GIULIO SENSI Dietro ai numeri record del Terzo settore nel Trentino Alto Adige c' è una storia collettiva: il bisogno di comunità delle valli isolate che ha trovato nel tessuto associativo il suo sviluppo. La dimensione sociale si è unita a doppio filo a quella culturale. Così il volontariato è entrato nel dna di queste popolazioni, pur con molte differenze. Nei grafici Istat su volontariato e non profit le provincie di Trento e Bolzano staccano tutti; gli indici di sviluppo e di qualità della vita sono ai massimi nazionali e sopra le medie europee. I dati del Csv Trentino, basati su ricerche degli ultimi anni, ne raccontano la specificità. «L' origine di questi numeri - spiega il presidente del Csv Trentino Non Profit Network, Giorgio Casagranda - è antica e affonda le radici nella genesi di una popolazione che ha tante periferie lontane dai centri urbani. Nel tempo sono cresciute anche per fare supplenza alle istituzioni». Poi gli abitanti di queste terre ci hanno preso gusto e oggi è impossibile incontrare luoghi in cui non proliferino associazioni culturali, ricreative, sportive, assistenziali. I soci di enti non profit e i volontari sono buona parte della popolazione attiva e tutti, giovani e meno giovani, contribuiscono alla costruzione della dimensione comunitaria che permea la società. Per ogni problema c' è una soluzione offerta anche dalla partecipazione attiva dei cittadini. «Ci sono molte forme di volontariato -racconta ancora Casagranda - e alcune sono peculiari: si pensi ai Vigili del Fuoco volontari, nati come sentinelle del territorio. Ma poi c' è la dimensione culturale e sportiva che rappresenta una fetta importantissima, circa la metà, del volontariato. Molto sviluppata è anche quella socio-sanitaria con associazioni che si occupano di malattie puntuali e gravi come l' Alzheimer o l' oncologia: patologie diffuse, anche per l' età avanzata della popolazione». Dopodiché da anni sono nate nuove forme di civismo. «Il volontariato dei beni comuni - spiega Casagranda - è un fenomeno recente che valorizza sia le associazioni sia la singola persona. Negli orti di comunità pensionati e giovani si mettono insieme e coltivano pezzi di terreno per donare il cibo a chi ne ha bisogno». La lotta allo spreco del cibo è un fronte dai numeri impressionanti. L' associazione Trentino Solidale (di cui parliamo più avanti nell' inserto) ha una flotta di mezzi e di persone che ogni giorno recuperano le eccedenze dei supermercati e le donano a centinaia di famiglie in difficoltà. La risposta all' autismo, leggerete anche questo, si sviluppa tra l' altro con una Fondazione che eroga servizi innovativi, contando su strutture moderne di accoglienza. Nascono e si sviluppano progetti partecipati di innovazione nel welfare (il welfare «a chilometro zero») che coinvolgono la gente comune. I commercialisti si mettono gratuitamente a fianco del volontariato per fornire consulenze sulla riforma del Terzo settore e così via. Nella provincia di Bolzano invece il Centro servizi al volontariato si è costituito poco più di un anno fa. «Abbiamo un sistema di volontariato capillare - racconta il vicepresidente del Csv Sergio Bonagura - con una grande densità di organizzazioni di protezione civile, sportive, culturali, ricreative. È in tutti i paesi e in prevalenza di lingua tedesca. Possiamo dire che nel 90 per cento del territorio c' è un presidio ambientale e culturale importante». Anche la dimensione economica di queste terre è molto «sociale»: caratteristica peculiare di un territorio in cui c' è una specie di convergenza fra economia sociale e realtà del Terzo settore. Qua Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 4 9 1 5 1 9 3 § ] martedì 29 ottobre 2019 Corriere della Sera volontariato si trova la radice dell' economia solidale con i Gruppi di acquisto nati ormai decenni fa. E va da sé che la dimensione comunitaria si esprima anche nei settori economici dove la cooperazione svolge un ruolo fondamentale. Secondo i dati del centro di ricerca Euricse, nel 2017 il valore aggiunto della cooperazione trentina è stato di 2,35 miliardi di euro, cioè il 13,6 per cento del prodotto interno lordo provinciale. Nel settore lavorano in 43mila e fra il 2012 e il 2017 gli addetti in cooperativa sono aumentati del 26,6per cento. «Il ruolo della cooperazione nel sistema economico trentino -spiega il ricercatore di Euricse, Eddi Fontanari- è decisamente rilevante. Alcuni settori come l' agricoltura, il commercio (soprattutto alimentare), l' intermediazione monetaria e l' assistenza sociale raggiungono percentuali di incidenza notevoli». Anche le cooperative sociali hanno un peso rilevante. «Quelle di tipo A - prosegue Fontanari - prestano la loro attività a favore di 19 mila persone, mentre le cooperative di tipo B inseriscono nel mondo del lavoro almeno 1.250 persone svantaggiate». La loro attività è strettamente legata alla pubblica amministrazione: il 65,8 per cento vive in prevalenza di entrate pubbliche, contro il 43,8 per cento del dato nazionale. «Tuttavia - spiega Fontanari - il rapporto col pubblico è regolato da contratti di vendita di beni e servizi e non basato sulla mera erogazione di contributi». Un quadro invidiabile, ma le sfide sono molte. E la prima riguarda la capacità di fare rete fra le tantissime realtà. Anche perché proprio il forte senso di comunità, in quanto legato anche all' autonomia e all' identità, finisce a volte per diventare un freno. «Il Csv - spiega Casagranda - lavora nella logica della rete, anche con le istituzioni. Ma intrecciata a questa sfida c' è quella del ricambio generazionale: spesso nascono associazioni che fanno le stesse cose perché non c' è ricambio nelle esistenti. Stiamo facendo un forte lavoro nelle scuole per far prendere consapevolezza ai giovani e proporsi in modo efficace». «Un' altra grande sfida - prosegue - riguarda il rapporto con la pubblica amministrazione. Non vogliamo morire di burocrazia e ce n' è troppa, anche in relazione al nuovo codice del Terzo settore. Le associazioni hanno timore dei troppi adempimenti. Così come serve più attenzione a riconoscere e sostenere il volontariato: nella pubblica amministrazione operano persone illuminate e capaci, ma a volte non si capisce che il volontariato ha dei costi e vanno coperti tutti, anche per valorizzare la gratuità che ci anima». Non da meno sono le sfide della cooperazione sociale. «Una di queste - spiega Fontanari - riguarda il miglioramento della collaborazione con la pubblica amministrazione: puntare sempre più al potenziamento del lavoro di rete, costruendo legami economici e progettuali sia tra di loro che con le altre imprese. È infine fondamentale la ricerca di una diversificazione dei settori d' attività. In tal senso poco è stato fatto, per esempio, per favorire un loro sviluppo nei servizi sanitari». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
Puoi anche leggere