TRIESTE MUSICA, AL TEATRO VERDI - SALA RIDOTTO ARRIVANO I "CONCERTI GROSSI" - Il Discorso

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TRIESTE MUSICA, AL TEATRO VERDI - SALA RIDOTTO ARRIVANO I "CONCERTI GROSSI" - Il Discorso
TRIESTE MUSICA, AL TEATRO
VERDI – SALA RIDOTTO ARRIVANO
I “CONCERTI GROSSI”
In vista della Pasqua, la stagione inverno/primavera 2018 del
Conservatorio Tartini propone, lunedì 26 marzo alle 20.30 al
Teatro Verdi – Sala Victor De Sabata, l’esibizione
dell’Orchestra d’Archi del Tartini preparata da Fabio Pirona.
In programma i Concerti Grossi di tre autori del ‘900: le
partiture sono datate 1952 per Ernest Bloch (Concerto Grosso
n. 2 per orchestra d’archi), 1989 per Ferenc Farkas (Aria e
rondò all’ungherese per due violini e orchestra d’archi) e
1950 per Ralph Vaughan Williams (Concerto Grosso per orchestra
d’archi). Nel Novecento molti compositori importanti si sono
ispirati a forme musicali dei secoli precedenti: Stravinsky
nel neoclassicismo, Respighi nel neorinascimentale; meno
rievocato è stato il mondo barocco. Nel programma di lunedì 26
marzo      saranno      presenti       tre      pezzi      che
TRIESTE MUSICA, AL TEATRO VERDI - SALA RIDOTTO ARRIVANO I "CONCERTI GROSSI" - Il Discorso
guardano al Concerto Grosso come forma barocca e anche
strumentale. Il Concerto Grosso, in auge nella prima metà del
‘700, vede sempre contrapposti due gruppi strumentali ben
distinti: il Concertino con dei solisti e il Tutti con il
resto dell’orchestra; forma che i tre compositori – Ernest
Bloch, Ferenc Farkas e Ralph Vaughan Williams – rispettano
pienamente con un alternarsi che prevede delle rievocazioni
settecentesche pur non dimenticando il ‘900, secolo nel quale
sono state composte.

L’ingresso è gratuito, previa prenotazione. Info: 040.6724911,
www.conservatorio.trieste.it.

L’Orchestra d’archi del Conservatorio “G. Tartini”, suona
senza l’ausilio di un direttore perché il lavoro svolto in
sede di preparazione mira a una concezione del quartetto
d’archi esteso all’orchestra intera. L’Orchestra ha già
eseguito un vasto repertorio, dal barocco al ‘900 storico e,
oltre che in Regione, ha eseguito numerosi concerti anche in
Austria, Slovenia e Bielorussia. Nel 2012 e nel 2013 è stata
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invitata al Quirinale a Roma dove ha eseguito due concerti
alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana.
Nell’estate del 2017 è stata invitata ad eseguire un programma
vivaldiano al Festival di Minsk in Bielorussia. Docente
preparatore dell’Orchestra d’archi è Fabio Pirona.

Andrea Forliano

POSTICIPATO AL 15 MAGGIO IL
CONCERTO DI RENZO ARBORE AL
POLITEAMA ROSSETTI
Sono posticipate, per motivi organizzativi, due tappe del tour
RENZO ARBORE
L’ORCHESTRA ITALIANA previste in calendario per fine marzo:
Trieste sarà il 15 maggio,
al Politeama Rossetti (recupero del concerto del 28 marzo);
Milano sarà il 17 maggio , al
Teatro Ciak (recupero del concerto del 26 marzo).
I biglietti già acquistati sono validi per le nuove date.
Invece chi volesse richiedere il rimborso
dovrà farlo entro e non oltre il 10 aprile sia per i tagliandi
acquistati online sia per quelli
comprati nei punti vendita.
Renzo Arbore L’Orchestra Italiana: dopo 26 anni di Orchestra
Italiana, Arbore ammette di
soffrire di recidività “Sono recidivo e ne vado fiero. Sono un
italiano, un italiano
vero”.
Con ironia e delicatezza, Renzo Arbore sa come scatenare il
suo pubblico. Lo ha fatto ovunque
nel mondo con l’Orchestra Italiana e continua ancora oggi a
coinvolgere le generazioni dei
padri e quelle dei figli. Tre ore dense di spettacolo, durante
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le quali lo showman foggiano non
si risparmia mai per il suo pubblico.
“La scaletta del concerto – spiega Renzo Arbore – coniuga il
nuovo e l’antico suono di
Napoli: voci e cori appassionati, girandole di assoli
strumentali, un’altalena di emozioni
sprigionate dalle melodie della musica napoletana che evocano
albe e tramonti, feste al sole
e serenate notturne, gioie e pene d’amore”. “Al suono di
“Reginella”, ad esempio –
aggiunge
lo showman – vedo il pubblico (di tutto il mondo) cantare a
squarciagola il ritornello di questo celebre brano e,
magicamente, farsi trasportare proprio là (a Napoli) nella
terra da
dove quelle emozioni sono partite”.
Lo showman italiano più conosciuto al mondo gira
ininterrottamente con la sua Orchestra, da
un’estremità all’altra, agli Stati Uniti alla Cina, dal
Messico al Canada con innumerevoli
concerti acclamatissimi ovunque in un clima da record. In
questi anni Arbore – facendo presa
sul pubblico di qualsiasi latitudine – ha ottenuto tantissimi
premi e riconoscimenti, quantità di
spettatori, cifre da “capogiro” che hanno premiato lo spirito
assolutamente travolgente e
contagioso dell’artista.
Renzo Arbore L’Orchestra Italiana approda, accolta sempre con
un entusiasmo senza pari,
in molti dei più prestigiosi teatri d’Italia e del resto del
mondo: New York, Londra, Parigi,
Mosca, Tokyo, Caracas, Buenos Aires, San Paolo, Rio de
Janeiro, Toronto, Montreal,
Sidney, Melbourne, Pechino, Shanghai…
e addirittura
in questi ultimi anni sembrerebbe
essersi rafforzato il ruolo per così dire “istituzionale”
dell’Orchestra Italiana con Arbore
ormai diffusamente riconosciuto come autentico “ambasciatore”
della musica e della
cultura “italiana” nel mondo.
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Renzo Arbore è circondato da 15 talentuosi musicisti: “…all
stars” come ama definirli egli
stesso, tra i quali spiccano l’appassionato canto di Gianni
Conte, la seducente voce di
Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano e i
virtuosismi vocali e ritmici di
Giovanni Imparato. E poi ancora: la direzione orchestrale e il
pianoforte di Massimo Volpe,
fisarmonica e piano di Gianluca Pica, le chitarre di Michele
Montefusco, Paolo Termini e
Nicola Cantatore, le percussioni di Peppe Sannino, la batteria
di Roberto Ciscognetti, il
basso di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, gli struggenti
e festosi mandolini di Nunzio
Reina, Salvatore Esposito, Salvatore della Vecchia.
Il tour di Renzo Arbore L’Orchestra Italiana è prodotto dalla
“Gazebo Giallo” e dalla “Galileo
Galilei Production Tv Srl”.
RTL 102.5 è media partner ufficiale del tour.
Infoline:
06. 39732536 – www.theboss.it
 Andrea Forliano

Direttamente dal trionfale
tour con Zucchero, venerdì 23
marzo 2018 al café Rossetti
arriva    il    sassofonista
americano James Thompson
Un ospite d’eccezione è atteso per venerdì 23 marzo dalle ore
21.00 al café Rossetti di Largo Gaber 2 a Trieste. Reduce dal
successo dei trionfali concerti con Zucchero, per il prossimo
degli Swingin’ Friday sarà di scena il sassofonista
americano James Thompson, che per l’occasione si esibirà
assieme a Stefano Franco ricostituendo per una speciale serata
il leggendario The Dukes of Rhythm Duo, formazione che per 20
anni si è esibita in tutta Europa. Impreziosito dalla calda
voce di James, il loro repertorio spazia dai classici di Duke
Ellington al soul tipico della Stax degli anni ‘60, al rock’n
roll degli anni ‘50 fino a delle magnifiche reinterpretazioni
di canzoni notissime di Jimi Hendrix con delle bellissime
armonizzazioni vocali su un tappeto sostenuto dal potente
pianismo ritmico di Franco che tiene il groove usando
magistralmente un hi-hat amplificato al piede destro e una
mano sinistra assolutamente incalzante. Thompson si fonde
insieme a Franco con assoli di sax contralto, flauto e blues
harp, cantando con il suo stile caldo e ormai leggendario. Un
duo di altissimo spessore artistico per una serata a tutto
swing . Ingresso libero, prenotazione consigliata allo 040
573143.

Con le sue innate doti di entertainer e showman, James
Thompson spazia attraverso stili e generi musicali diversi
(dal Soul al Blues, dal R&B allo Smooth Jazz), offrendo un
sound personale e inconfondibile, con uno stile che si lega al
passato pur non trascurando un linguaggio fresco e innovativo
rivolto al futuro.
James è un personaggio      senza   eguali   dotato   di   grande
creatività: storico sassofonista di Zucchero (sarà impegnato
con lui nel Tour 2018 “Wanted – Un’altra Storia”), si dedica
costantemente alla composizione di musica che propone nei suoi
progetti live insieme a cover ricercate che interpreta con
uguale passione, come se gli appartenessero.
Quando James è in scena, ironia, humor e tanto groove fanno
vivere al pubblico un momento divertente pieno di piacevoli
emozioni.

Evento
facebook: https://www.facebook.com/events/912594028923003/
Andrea Forliano

TEATRO   COMUNALE   GIUSEPPE
VERDI – PORDENONE SABATO 24
MARZO ALLE 20.45 L’ENSEMBLE
“SENTIERI SELVAGGI”
Ancora grande musica al Teatro Verdi di Pordenone con un
attesissimo appuntamento dedicato alla musica contemporanea:
sul palcoscenico del Verdi salirà, sabato 24 marzo 2018 (ore
20.45), una delle ensemble più celebri nell’ambito di questo
genere musicale, i Sentieri Selvaggi diretti dal grande Carlo
Boccadoro, compositore, direttore d’orchestra, pianista,
percussionista e musicologo.

Sentieri Selvaggi nasce nel 1997 da un’idea di Boccadoro con
Filippo Del Corno e Angelo Miotto con lo scopo di avvicinare
la musica contemporanea al grande pubblico, grazie ad un
approccio informale e fortemente divulgativo. I musicisti –
Lorenzo D’Erasmo (che sostituisce Andrea Dulbecco) per
vibrafono e percussioni, Paola Fre flauto, Mirco Ghirardini
clarinetto, Andrea Rebaudengo pianoforte, Piercarlo Sacco
violino e viola, Aya Shimura violoncello, diretti proprio da
Carlo Boccadoro – riescono ad unire eccellenti doti tecniche a
flessibilità ed efficacia comunicativa in costante contatto
con il pubblico, così necessarie per rendere davvero felice
l’ascolto della musica “nuova”.
Sentieri Selvaggi Ensemble

Sentieri Selvaggi è regolarmente ospite delle più prestigiose
stagioni musicali italiane (Accademia Nazionale di Santa
Cecilia, Teatro alla Scala, Biennale di Venezia, Società del
Quartetto di Milano e molte altre), dei maggiori eventi
culturali del nostro paese e di festival internazionali a New
York, San Pietroburgo, Cracovia, in Uzbekistan. Il gruppo ha
stretto collaborazioni con i più influenti compositori
internazionali come Nyman, Glass, Lang, Andriessen, MacMillan,
Bryars, Wolfe, Vacchi e promuove una nuova generazione di
compositori italiani quali Antonioni, Colasanti, Mancuso,
Montalbetti e Verrando. Il catalogo delle loro produzioni
editoriali e discografiche conta oltre 10 titoli,
significative sono anche le produzioni di teatro musicale.
Diffondono il proprio repertorio anche in contesti inusuali,
in spazi alternativi alla consueta sala da concerto, dando
ampio spazio ad attività trasversali con scrittori,
architetti, scienziati, video-maker, attori, registi,
musicisti rock e jazz.
Il concerto pordenonese, costellato di brani di grandi firme
della migliore musica contemporanea, prevede una
interessantissima prima assoluta – occasione non rara al
Comunale Giuseppe Verdi – di Un guanciale di nuvole azzurre di
Carlo Boccadoro, scritto su commissione proprio del Teatro
Verdi. Il testo su cui si basa è una rielaborazione di Cecilia
Ligorio di antiche liriche cinesi che hanno come tema
principale il viaggio. Dedicato alla memoria di Severino
Cesari, un amico del compositore scomparso di recente, il
brano per voce e ensemble ha una struttura musicale rarefatta,
malinconica e delicata.
In programma anche Love Always Counts, un brano frizzante di
Michael Nyman del 2007, dedicato proprio a Sentieri selvaggi.
Si tratta della rielaborazione per sestetto dell’ouverture
dell’opera Love Counts del compositore inglese, che racconta
di una storia d’amore tra un’insegnante di matematica e un
pugile della categoria dei pesi medi. Anche Insieme II di Luca
Francesconi è una seconda versione di un brano precedente,
scritta per l’ensemble in occasione della stagione di musica
contemporanea 2015, che annualmente Sentieri Selvaggi
organizza a Milano. In programma anche Facades, una pagina
molta conosciuta di Philip Glass, che in parte deve la sua
fama al film Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio, di cui è colonna
sonora. Si proseguirà con Music for pieces of wood di un altro
celeberrimo compositore americano, Steve Reich e con A
ricompor l’infranto, l’ultima frase che chiude l’opera
musicale Il sogno di una cosa di Mauro Montalbetti, composta
per il quarantennale della strage di Piazza della Loggia a
Brescia. Il brano è stato scritto dopo l’ultimazione
dell’opera come a dover ricomporre la memoria infranta di
questa triste pagina della storia recente.

Biglietti a partire da 16 Euro e Licinio caffè drink & smart
food aperto dalle ore 19. Informazioni e Biglietteria tel 0434
247624 www.comunalegiuseppeverdi.it
Venerdì 23 marzo ore 21.30
Teatro Miela Miela Music-Live
CHASSOL Big Sun
Un talento carismatico unico e difficilmente classificabile.
Le sue composizioni sono veri e propri panorami di culture in
cui immergersi, tra voci, musiche, suoni e immagini che lo
stesso artista definisce “armonizzazioni della realtà”.
Che si tratti di un viaggio in India, di una passeggiata nei
quartieri di New Orleans o nelle isole caraibiche, il
musicista francese parte da questo per costruire l’impalcatura
della sua musica.
Pianista, compositore, arrangiatore e direttore musicale per
artisti icone electro-pop come Phoenix e Sebastien Tellier,
nonché collaboratore per il producer americano Frank Ocean, è
stato per anni il miglior segreto nascosto della scena
musicale parigina, ed    ora è la nuova stella della musica
francese.
Di lui si sono innamorati artisticamente personaggi del
calibro diLaurie Anderson, Terry Riley e Gilles Peterson che
lo hanno promosso a più non posso negli ultimi tempi.
L’inventore di un genere, o meglio di una modalità
compositiva, che deriva dal suo amore per il cinema e per la
musica da film e che negli ultimi anni lo ha fatto conoscere
parecchio e gli sta dando diverse soddisfazioni: l’ultra-
score. In pratica tramite il montaggio audio-visivo di
immagini, spezzoni di film o riprese di eventi dal vivo,
costruisce un’ideale colonna sonora per ciò che ha montato.
Come è facilmente immaginabile la nascita di una piattaforma
come Youtube, fonte inesauribile e gratuita di materiale
audio-visivo, è stata per lui fondamentale.
Nascono così progetti come “Indiamore” e l’ultimo “Big Sun” (i
più recenti e riusciti) che fondono immagini meravigliose con
le composizioni a cavallo fra classica e jazz del nostro, con
un risultato impossibile da descrivere a parole, cosa che
infatti Chassol evita di fare lasciando parlare la musica: “Se
dovessi descrivere la mia musica a chi non la conosce partirei
dai miei ascolti: adoro le colonne sonore, la musica
orchestrale e la classica “strana”, così come Miles Davis,
Frank Zappa ed Ennio Morricone. Dato che siamo nel 2017 poi è
tecnologicamente possibile prendere dei video ed editarli
creando suoni che vanno a comporre una nuova colonna sonora
per ciò che viene fuori dall’editing del video. Poi la musica
che esce è Jazz, Rock, musica classica contemporanea, hip-hop,
roba che ricorda Marvin Gaye.”
Stiamo quindi parlando di arte, non di musica. Questo perché
ciò che Chassol ci regala è un’esperienza artistica a tutto
tondo, una gioia per le orecchie e per gli occhi, è il creare
un ponte fra diversi mondi e restituirceli tutti arricchiti
l’uno dall’altro in un matrimonio artistico fra i più felici
che ci sia capitato di ascoltare.

Sul palco Chassol è accompagnato da Mathieu Edouard      alla
batteria.

organizzazione: Bonawentura

Ingresso € 18,00, ridotto soci Bonawentura e under 26 € 15,00.
Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti
i giorni dalle 17.00 alle 19.00. oppure su vivaticket

Andrea Forliano
Tutto è pronto per la seconda
edizione    di   Jazz    Area
Metropolitana!

Venezia, 14 marzo 2018. Jazz Area Metropolitana, il network
diffuso tra le ex province di Padova, Venezia e Treviso, torna
per il suo secondo anno di attività e coinvolge nuovamente
diversi paesi della riviera del Brenta. “Flussi” è il titolo
del percorso di concerti che – tra marzo e maggio – coinvolge
e dà nuova linfa al territorio regionale.
Teatri, ville, scuole, strade e negozi sono “invasi” da nuove
energie, idee e proposte all’insegna del comun denominatore
della musica d’oggi: un modo creativo di generare occasioni di
incontro e rafforzare la comunità.

La serie di appuntamenti comincia a Martellago venerdì 23
marzo 2018 alle ore 21 con Giaro TangJazz, nella Barchessa di
Ca’ della Nave (Ingresso libero, prenotazione consigliata).
Sul palcoscenico, insieme all’appassionato titolare del
progetto – Paolo Giaro – sono Eliana Melone (voce), Raffaele
Damen (fisarmonica), Carlo Colocci (sax), Massimiliano Tonelli
(contrabbasso) e Ivan Gambini (batteria).            Giaro è
chitarrista, compositore e arrangiatore, ma è soprattutto
un’anima accogliente, che assorbe suoni e sentimenti dalle
strade del mondo per farli propri e per restituirli con un
vestito nuovo. Ha lavorato con i più grandi ed ha sperimentato
incisioni, festival, direzioni artistiche. Nel progetto
“TangJazz” la musica del Rio de la Plata sposa il jazz meno
convenzionale e si aggancia al contesto musicale contemporaneo
europeo, per una miscela sonora affascinante, dal sentimento
struggente e ricchissimo di colori.
Si prosegue sabato 24 marzo, dalle ore 18, quando a Dolo torna
“Jazz in the Shops”: il centro storico del paese (negozi,
cortili, strade) è palcoscenico per diversi concerti diffusi:
i musicisti e le loro sonorità fanno parte della vita del
paese, ne compongono il paesaggio e si accostano alla gente
che normalmente vi abita.
Tra i luoghi protagonisti sono il nuovo Punto Vela, i negozi
Dimore e Clarté – tutti in via Matteotti – e (per finire) la
storica location de I Molini del Dolo. Ensemble di fiati,
solisti o gruppi da camera si divertono a “jazzare” tra la
gente e, punta di diamante degli incontri, la funambolica band
di Helga Plankensteiner (artista altoatesina oggi sulla
breccia nazionale),   protagonista   anche   del   concerto   di
domenica 25 marzo.

Ed è proprio una giornata speciale, quella di domenica 25
marzo. ben due concerti e un brunch sono ospitati a Dolo nella
sede dell’Ex Macello, restituita alla città come “contenitore”
culturale.

Alle 11.30 si “aprono le danze” con un aperitivo di benvenuto,
seguito alle 12 dal concerto di Helga Plankensteiner e del suo
vulcanico progetto “Plankton”. A seguire il brunch (ore 13)
curato dall’Osteria-Ristorante Galleria 24 e alle 14 il
concerto del trio Hyper+ con il trombettista Amir ElSaffar.

Musica, cibo e luogo sono all’insegna della commistione tra la
tradizione e la ricerca del nuovo.

Così l’esplosivo concerto della sassofonista, cantante,
compositrice Helga Plankensteiner con il suo progetto
“Plankton” (Italia, Germania, Austria) intende spazzare via
qualsiasi possibile confine tra vecchio e nuovo, tra classico
e jazz, tra narrazione e improvvisazione. Gli interpreti di
“Plankton” sono eccellenti musicisti che provengono da ambo i
versanti alpini (dalla Baviera al Veneto): Matthias Schriefl
alla tromba; Gerhard Gschlössl al trombone, Michael Lösch
all’Hammond e pianoforte, Enrico Terragnoli alla chitarra e
banjo e Nelide Bandello alla batteria. Una band di grande
livello e incontenibile fantasia che supporta l’eclettismo di
Helga nel suo ultimo lavoro di ricerca, raccolto nel cd
“Lieder/Songs” recentemente pubblicato da Jazzwerkstatt. Sono
in particolare i romantici Lieder di Schubert ad essere
rivisitati     e   rigenerati     tra   improvvisazione      e
reinterpretazioni avvenieristiche, tra jazz non convenzionale,
rispetto dello schema canzone e suo stravolgimento.
Alle 13 un originale “Jazz Brunch”, proposto dal Ristorante
Osteria Galleria 24 (di Dolo) – delle vere delizie in armonia
fra tradizione e nuove frontiere della cucina – in attesa del
secondo concerto, con il progetto in trio Hyper+, una
combinazione veneto-friulana composta dal sassofonista Nicola
Fazzini, dal bassista Alessandro Fedrigo e dal percussionista
Luca Colussi: strumentisti di spessore e fantasia, la cui
musica si muove tra jazz, improvvisazione e musica
contemporanea alla ricerca di nuove dimensioni sonore. Il trio
accoglie nuovamente (dopo il successo di “Saadif” del 2016) il
trombettista di origine irachena Amir ElSaffar, figura di
grande rilievo nell’attuale scena musicale newyorkese, già
collaboratore, tra gli altri, di Vijar Iyer, Cecil Taylor,
Marc Ribot. La tradizione che in questo caso l’ensemble
esplora è proposta dallo stesso ElSaffar, che accosta alla sua
innata necessità di ricerca alle più antiche tradizioni del
suo paese. Il mâquam ottomano è tra gli spunti principali
degli arrangiamenti dell’ensemble, così come gli elementi
microtonali e i modi musicali arabi, di antichissima
derivazione. La loro musica è un viaggio evocativo, un
incontro tra panorami sonori urbani e antichi, che si
avventura ogni volta attraverso strade originali, mai percorse
prima.
In questa prima parte di Jazz Area Metropolitana hanno
collaborato alla realizzazione delle attività il Comune di
Dolo, il Comune di Martellago, Centromarca Banca, Fondazione
Riviera Miranese e Galleria 24. Si confermano al fianco del
network, che prosegue nella programmazione fino a maggio,
anche i Comuni di Stra, di Mogliano Veneto, di Mirano e di
Santa Maria di Sala con il loro contributo insieme a Conte 131
e Ca’ della Nave; Cortivo 2.0, Novarex e Voltan come partner;
lo Studio 15 Design per le grafiche, I-Jazz e Europe Jazz
Network – di cui fanno parte gli organizzatori – e Pro
Helvetia per l’ospitalità all’interno delle proposte musicali.
Il Giornale della Musica si conferma media partner di Jazz
Area Metropolitana.

Nei prossimi mesi Jazz Area Metropolitana si sposta (per la
prima volta) anche in provincia di Rovigo e a Santa Maria di
Sala; tornano tra le mete anche Padova e Stra, con nuovi
partner, progetti sempre innovativi e con ospiti illustri e di
fama internazionale.

Andrea Forliano

IV Segovia Guitar Week dal 22
al 25 marzo nel Convento di
san Francesco
Si aprono le danze per la IV Segovia Guitar Week, il festival
internazionale pordenonese – organizzato da Segovia Guitar
Academy in collaborazione con Polinote, Comune di Pordenone,
Mp Musica Eurapo, Care, Bcc pordenonese, Pordenone with love,
Acqua Pradis – interamente dedicato alla chitarra classica tra
concerti, masterclass e uno stage orchestrale per 40 ragazzi
provenienti dal Triveneto. Cinque

                                       Federica Guerra

gli appuntamenti che si terranno dal 22 al 25 marzo nel
Convento di San Francesco a Pordenone, tutti a ingresso
libero: i protagonisti saranno giovanissimi artisti delle sei
corde provenienti da Polonia, Uzbekistan, Svizzera e Slovenia
così come dalla regione Friuli Venezia Giulia.
Aprono l’edizione, giovedì 22 marzo alle 20.45, le otto Scene
dal “Don Quijote”, viaggio musicale sulle orme del famoso
cavaliere errante di Cervantes. Lo spettacolo, ispirato alle
musiche della compositrice inglese Maria Linnemann, vedrà sul
palco l’attrice Federica Guerra come voce recitante,
accompagnata dall’ EnArmonia Guitar Ensemble, con la
partecipazione di Mauricio González. I testi poetici (brevi
rivisitazioni poetiche dell’originale testo seicentesco di
Cervantes) e la
Josué Gutiérrez.

direzione musicale sono di Josué Gutiérrez.
Maria Linnemann (1947), è una nota autrice di composizioni
orchestrali, per chitarra e pianoforte particolarmente amate
fra per ragazzi. Nel 2012 scrive le “Scenes from Don Quixote”,
suite orchestrale per ensemble di chitarre, dal carattere
fortemente descrittivo e con sottili tinte autobiografiche.
Gli otto pezzi narrano le diverse avventure di Don Chisciotte,
dalla pazzia al ravvedimento prima della morte, senza
dimenticare alcuni famosi episodi come l’incontro con Sancio
Panza e Dulcinea o la battaglia contro i mulini a vento.
A sostegno delle musiche Federica Guerra, darà lettura delle
introduzioni ai componimenti musicali. L’attrice, formatasi
con Carlo Pontesilli alla Scuola di Teatro Ortoteatro, è
autrice, regista o interprete in molteplici spettacoli quali
“Histoire du Soldat” di I. Stravinskij, “Hansel e Gretel,
fratelli di cuore” nel teatro per bambini, “Annie Wobler” in
quello per adulti. Da ricordare il suo debutto nel settembre
2013 al Parco Auditorium della Musica di Roma con lo
spettacolo “L’Arca di Noè”.
L’ EnArmonia Guitar Ensemble, formazione chitarristica
composta da ragazzi dai quattordici ai diciannove anni,
seguita dai maestri Mauricio González e Alberto Spada e
vincitrice nel 2015 del primo premio al 3° Concorso Musicale
“Città di Palmanova”.
Il calendario della Segovia Guitar week proseguirà venerdì 23
marzo, col doppio concerto di Marcin Kuzniar (Polonia) e Elena
Fomenko (Uzbekistan), entrambi, allievi dei corsi di
perfezionamento della

                                              Mauricio
                                              González

Segovia Guitar Academy e già affermati vincitori di
numerosissimi concorsi internazionali. L’appuntamento di
sabato 23 marzo vedrà sul palco il bravissimo chitarrista
Damiano Pisanello, grande talento proveniente dalla Svizzera.
L’incontro finale, domenica 24 marzo, prevede un accattivante
doppio appuntamento. Dalle 15.30 il concerto finale dello
stage “La città delle mille corde 2018”, eseguito da 40
ragazzi dal Triveneto, diretti da Angela Tagliariol e a
seguire il concerto del giovanissimo talento sloveno Urbaan
Reiter, classe 2003, studente all’Università della Musica e
delle Arti di Graz sotto la guida del M° Paolo Pegoraro nel
corso per giovani con particolare talento.
Ancora una volta il festival prevede, oltre ai concerti, due
giornate di masterclass; una dedicata ai giovanissimi tenuta
da Alberto Spada, l’altra all’alto perfezionamento, tenuta da
Paolo Pegoraro.
Dal 23 al 25 marzo ‘Casamia’:
tre   giorni    di   musica,
ospitalità e montagna
Dici Friuli, dici casa. Dici casa, dici famiglia, focolare. La
casa è luogo dell’accoglienza, del confronto e dello scontro,
il luogo delle storie e delle memorie che custodisce e ‘tiene
insieme’, protegge con le sue quattro mura, fatte di malta e
pietre. Ed è proprio ‘lei’ la protagonista (di nome e di
fatto) di ‘Casamia’, il Festival in programma dal 23 al 25
marzo a Povolaro e Maranzanis, due borghi del Comune di
Comeglians.

Che cos’è Casamia?

Super Egos

Casamia (progetto realizzato da Associazione Culturale Modo
con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia e
Promoturismo Fvg, e in collaborazione con Albergo Diffuso
Comeglians, Associazione Culturale Cocula, Comune di
Comeglians, Circolo Cas’Aupa, Associazione Culturale Artport,
Cooperativa Serra Hub) è un ciclo di concerti ‘da soggiorno’
per un pubblico ristretto, durante i quali artisti,
provenienti da ogni parte d’Italia, presenteranno un lavoro
che hanno creato proprio durante il loro ‘soggiorno’ in una
delle abitazioni dell’Albergo Diffiso di Comeglians. Piccoli
eventi (tutti a ingresso gratuito) capaci di unire musica e
ospitalità, storie e memorie, cultura e territorio. Dal 23 al
25 marzo è quindi in programma un weekend di concerti, ma
anche di incursioni acustiche, camminate immersive, aperitivi
nelle case, picnic e passeggiate in montagna: sarà l’occasione
per far conoscere a tutti la bellissima struttura ricettiva,
ma anche i luoghi incontaminati che la ospitano e, ovviamente,
un festival che propone una formula innovativa e senza uguali.

Le residenze artistiche
Le abitazioni dell’Albergo Diffuso di Comeglians nel periodo
precedente alla tre giorni si sono (già) trasformate in spazio
creativo: al loro interno i musicisti (i ‘The Superegos’, i
‘Cinque uomini sulla

                                 ‘Cinque uomini sulla cassa
                                 del morto’

cassa del morto’, i ‘Radio Zastava’ e la ‘North East Ska Jazz
Orchestra’) hanno trascorso un periodo di residenza, hanno
composto brani e video. Si sono immersi completamente nella
loro musica lasciandosi contaminare vicendevolmente. Ma non
solo. Durante le loro residenze, hanno avuto l’occasione di
conoscere le comunità e i territori, con la loro storia e le
loro peculiarità. ‘Casamia’, che farà scoprire al pubblico il
‘frutto’ di questo intenso e coinvolgente
‘North   East    Ska   Jazz
Orchestra’

periodo di residenza, vuole portare con sè un significato che
va oltre la ‘mera’ ospitalità ma che abbraccia anche
importanti aspetti come quello culturale e dello sviluppo del
territorio.

Il programma
‘Casamia’ prenderà il via venerdì 23 marzo, dalle 19.30.
Nell’occasione, alla sede dell’Albergo Diffuso Comeglians
(nell’ex latteria), sarà presentato agli ospiti l’intero
progetto. Il Festival entrerà nel vivo sabato 24 marzo. Alle
10.30 è in programma una camminata immersiva da Maranzanis a
Vuezzis. A seguire, il concerto di ‘The Superegos’, one man
band con venti mani e tanti aggeggi colorati. Nel pomeriggio,
dalle 16 alle 18, alla sala da pranzo dell’Albergo Diffuso
Comeglians, si apriranno le porte della cucina per preparare
insieme i cjarsons, la pasta ripiena tipica della Carnia.

                                 ‘Radio Zastava’

A seguire, dalle 18, a palazzo De Gleria di Povolaro,
l’appuntamento sarà con le incursioni acustiche all’ora
dell’aperitivo. A seguire, ci sarà un concerto dei ‘Cinque
uomini sulla cassa del morto’: chitarre acustiche, violino,
basso, tastiere e percussioni per canzoni in italiano, sempre
a più voci, sempre con energia. Dalle 21.30, alla sede
dell’Albergo Diffuso Comeglians (nell’ex latteria) ancora
concerti: prima i Radio Zastava con la loro musica balcanica
onirica, lisergica, eclettica, furiosa e irriverente; e dalle
23 con la North East Ska Jazz Orchestra, diciotto musicisti
alla ricerca di nuove sonorità tra jazz e swing. Dalla
mezzanotte la musica continua. Casamia chiuderà domenica 25
marzo: alle 10.30 è in programma infatti un’altra passeggiata
in montagna.

Informazioni        e   prenotazioni:       0433.619002       |
info@albergodiffuso.it | www.albergodiffuso.it | Facebook |

FABRI FIBRA – La star del rap
italiano   live   a  Lignano
Sabbiadorosabato 28 luglio
FABRI FIBRA

“Le Vacanze Tour”

Sabato 28 luglio 2018 – Ore 21.30

LIGNANO SABBIADORO, Arena Alpe Adria

Biglietti in vendita sul circuito Ticketone dalle 10.00 di
mercoledì 21 marzo. Info e punti vendita su www.azalea.it

Dopo il grande successo del tour autunnale nei più importanti
club della penisola, Fabri Fibra, star assoluta del rap
italiano, annuncia oggi a grande richiesta i live estivi de
“Le Vacanze Tour”, nuova tournée nella quale l’artista
presenterà dal vivo il suo ultimo album “Fenomeno”, pubblicato
nel 2017 e certificato disco di platino. A distanza di oltre 5
anni dal suo ultimo live in Friuli Venezia Giulia, Fabri Fibra
sarà protagonista sabato 28 luglio all’Arena Alpe Adria di
Lignano Sabbiadoro, in quello che sarà anche l’unico concerto
nel Nordest della nuova tournée del rapper. I biglietti per
l’importante evento, organizzato da Zenit srt, in
collaborazione con Città di Lignano Sabbiadoro, Regione Friuli
Venezia Giulia e PromoturismoFVG, saranno in vendita a partire
dalle 10.00 di domani, mercoledì 21 marzo sul circuito
Ticketone. Info e punti vendita su www.azalea.it .

“Le Vacanze Tour” sarà l’occasione per saltare al ritmo di
alcune delle più grandi hit di Fabri Fibra e cantare insieme a
lui i grandi successi del 2017: “Fenomeno” (certificato doppio
platino da Fimi/Gfk Italia), “Stavo Pensando a te”
(certificato doppio platino da Fimi/Gfk Italia) e “Pamplona”
(feat. Thegiornalisti), quest’ultimo reduce dall’enorme
successo estivo e da 4 certificazioni platino. Fabrizio
Tarducci, in arte Fabri Fibra, è il top rapper indiscusso
della scena musicale italiana, a cui si deve il merito di aver
dato una precisa identità a questo genere in Italia,
riconosciuto come specchio e voce di una generazione. Per
molti visto come “il nostro Eminem”, è un’artista amatissimo,
odiatissimo, idolatrato e criticato allo stesso tempo, come
tutti i più grandi, ma è sarà per sempre un pezzo di storia
dell’underground                                 italiano.
L’esordio avviene negli anni novanta con il gruppo Uomini di
Mare, ma il vero successo arriva nel 2002, quando debutta come
solista con l’album “Turbe Giovanili”. Il disco, seguito
subito dopo dal secondo progetto “Mr. Simpatia”, lascia il suo
marchio indelebile nella scena musicale di allora, spianando
il terreno al contratto con l’etichetta Universal Music Group,
con la quale pubblica “Tradimento” (2006). In tutta la sua
carriera ha venduto oltre 1 milione di copie, guadagnato
numerosi dischi d’oro, di platino e multiplatino, vincendo
inoltre diversi riconoscimenti, tra i quali tre Wind Music
Awards e un TRB Awards. Nella memoria degli amanti del rap e
non solo, resteranno per sempre hit come “Applausi per Fibra”,
“Rap Futuristico” “Tranne Te” e “Bugiardo”. Negli anni
collabora con diversi artisti, tra i quali sono da ricordare
Alborosie, Gianna Nannini, Federico Zampaglione (Tiromancino),
Thegiornalisti, Neffa e Gué Pequeno. Nel 2017 pubblica l’album
“Fenomeno”, contraddistinto come tutti i suoi dischi da pezzi
forti e di critica, ma caratterizzati da una maggior lucidità
e maturità, essendo oramai il nono album del rapper. Dal disco
prende il nome il “Fenomeno Tour”, tournée che ha portato
l’artista nei più importanti club italiani, ottenendo sempre
il tutto esaurito.

DOMANI, MERCOLEDÌ 21 MARZO
CONSERVATORIO       TARTINI
“GIOVANNA D’ARCO E L’ALBERO
DELLA VITA”.
TRIESTE – In occasione della Giornata Europea della Musica
Antica, i Concerti del Conservatorio Tartini in collaborazione
con il Festival Wunderkammer – Trieste, propongono mercoledì
21 marzo alle 20.30 in Sala Tartini “Giovanna D’Arco e
l’Albero della Vita”, con protagoniste due note concertiste
del repertorio antico, Claudia Caffagni voce, liuto e salterio
e Paola Erdas, clavisimbalum e salterio. Si tratta di un vero
e proprio allestimento scenico su musiche di Gilles de
Binchois, Guillaume Dufay, Thomas Morton e anonimi francesi e
italiani. Annalisa Metus e Carlo Villa firmano paper engineer
e light design. Il concerto riporta al bosco di Domremy, la
piccola cittadina in cui nacque Jehanne d’Arc. In questo bosco
vi era una fontana e un albero speciale, chiamato Albero di
Maggio o Albero della Vita, e da tempi immemorabili le giovani
donne del villaggio andavano in questo luogo di pace per
chiedere alla Vergine Maria la grazia di essere felici, con un
fidanzato o con la venuta di un bambino. Ed è qui, in un luogo
di culto, da sempre frequentato per la sua energia benefica,
che la giovanissima Jehanne sente le voci che la spingeranno
alla folle e incredibile avventura di spiritualità e di guerra
per il Delfino di Francia contro gli Inglesi e i Borgognoni.
Ed è intorno a questo albero che lo spettacolo si anima: un
albero le cui fronde fanno da schermo per la proiezione di
immagini tratte dal film di Carl Theodor Dreyer, illustrando i
sentimenti e le pulsioni emotive che animano la prodigiosa
pulzella. Al contempo, le musiche, coeve alla vicenda storica,
raccontano attraverso i testi cantati, gli stati d’animo di
Jehanne, la sua devozione, le sue paure, la sua fede
incrollabile, il suo coraggio, in un dialogo costante con le
suggestive immagini proposte. Modernità e Musica Antica uniti
per dare nuova vita a Jehanne d’Arc.
Come sempre l’ingresso è gratuito, previa prenotazione. Info
040.6724911, www.conservatorio.trieste.it.
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