Unione dei Comuni Bassa Romagna - domenica, 22 marzo 2020

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Unione dei Comuni Bassa Romagna - domenica, 22 marzo 2020
Unione dei Comuni Bassa Romagna
     domenica, 22 marzo 2020
Unione dei Comuni Bassa Romagna - domenica, 22 marzo 2020
Unione dei Comuni Bassa Romagna
                                                     domenica, 22 marzo 2020

Prime Pagine

 22/03/2020    Il Sole 24 Ore                                                                                                               4
 Prima pagina del 22/03/2020

 22/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                                                      5
 Prima pagina del 22/03/2020
 22/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                           6
 Prima pagina del 22/03/2020

Il Resto del Carlino Ravenna

 22/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                                                                 7
 Prima pagina
 22/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                                                                 8
 Morta una paziente di 85 anni Altri 18 casi legati alla palestra
 22/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                                                                10
 Stavolta ci sono più donne
 22/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                                                                11
 Al 'Covid hospital' in arrivo personale sanitario da Bologna: il soggiorno a Lugo sarà sostenuto dai fondi raccolti dagli studenti di
 Liceo e Polo

 22/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                                                                13
 Ecografo donato dall' associazione Pro-Chirurgia
 22/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                                                                14
 «Qui a Bergamo è l' epicentro della 'guerra'»
 22/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                                                                15
 Massa Lombarda, il sindaco Bassi in strada per invitare tutti al rispetto delle regole

Corriere di Romagna Ravenna

 22/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 1                                                                            16
 CASCHI ANTI -VIRUS
 22/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2                                                           GIANLUCA ROSSI   17
 Altre due morti per il Covid-19 Impennata di contagi: ben 74
 22/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3                                                                            18
 Gli ospedali di Lugo e Cervia si riorganizzano In arrivo nuovo personale
 22/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5                                                          ANDREA TARRONI    19
 Intelligenza artificiale contro il virus Il test veloce passa da Ravenna
 22/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 9                                                                            21
 Dopo le maschere anche i caschi 3D La Wasp "regala" le invenzioni

 22/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                                                           23
 LUGO

 22/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                                           24
 Bagnacavallo, stop ai lavori al palazzetto dello sport

 22/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                    ALESSANDRO CASADEI     25
 Si intensificano i controlli ai cittadini trovati in giro in strada
Unione dei Comuni Bassa Romagna - domenica, 22 marzo 2020
22/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                              26
 Un aiuto agli anziani e alle persone sole costrette in casa
 22/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                    ALESSANDRO CASADEI        27
 «Non c' è l' esercito, e non è Risiko Non creiamo preoccupazioni inutili»
 22/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                              28
 Da Fusignano donazione
 22/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                              29
 Rinviata l' inaugurazione di Dart a Lavezzola
 22/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                              30
 Sostituzione dei contatori: «Procedure corrette»

 22/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                              31
 Videochiamate familiari -ospiti attive a Conselice e a Voltana

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 22/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                        Antonio LongoAntonio Martino    32
 Donazioni allo Stato, deduzione senza limiti

 22/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                       Gianni Trovati   34
 Comuni, rischio buco da almeno 3 miliardi
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[ § 1 § ]

            domenica 22 marzo 2020
                                                      Il Sole 24 Ore

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Unione dei Comuni Bassa Romagna - domenica, 22 marzo 2020
[ § 2 § ]

            domenica 22 marzo 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

     domenica 22 marzo 2020
                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

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[ § 1 5 5 8 6 4 9 7 § ]

                          domenica 22 marzo 2020
                          Pagina 43

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                               Il Resto del Carlino Ravenna

                          Prima pagina

                          Prima pagina Faenza Lugo

                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 7
Unione dei Comuni Bassa Romagna - domenica, 22 marzo 2020
[ § 1 5 5 8 6 4 7 9 § ]

                          domenica 22 marzo 2020
                          Pagina 31

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                           Il Resto del Carlino Ravenna

                          Morta una paziente di 85 anni Altri 18 casi legati alla palestra
                          Coronavirus, la giornata peggiore: 74 casi. Ulteriori accertamenti sul decesso dell' anziana E la palestra diventa un
                          'cluster': con i nuovi casi di ieri, i contagi legati all' impianto salgono a 41

                          Ogni giorno da una settimana ci sono 20 o 30 contagi in più. Ma ieri sono
                          stati oltre 70: 74 per la precisione. Negli ospedali del Ravennate quello di
                          ieri è stato il giorno più nero vissuto finora per il contagio da Coronavirus,
                          con un numero di tamponi positivi più che doppio rispetto a venerdì,
                          quando erano 'solo' 28. A questo si aggiunge una morte sospetta: quella
                          di Maria Pia Ronchi, 85 anni. La donna, con gravissime patologie
                          precedenti, è deceduta giovedì all' ospedale di Ravenna con sintomi
                          compatibili con quelli del virus, motivo per il quale era già stata isolata
                          rispetto agli altri pazienti. Al momento, però, sono ancora in corso
                          accertamenti per capire se l' anziana fosse davvero affetta da
                          Coronavirus. Venendo ai contagi di ieri, nessuno fortunatamente è grave.
                          Una cinquantina di persone tra i 'nuovi positivi' è in isolamento
                          domiciliare, mentre circa altre 20 sono ricoverate in ospedale, ma
                          nessuno in Terapia Intensiva. Dei nuovi contagiati, 33 sono uomini e 41
                          donne, e 55 di loro hanno contratto la malattia perché in contatto con
                          casi già noti. «In massima parte - scrive la Provincia in una nota - si tratta di contatti stretti già in isolamento e
                          sorveglianza che hanno presentato sintomi nei 14 giorni di sorveglianza attiva». Per gli altri 19 malati sono tuttora in
                          corso accertamenti. In particolare ben 18 tra i nuovi casi sono collegati direttamente o indirettamente al focolaio
                          della palestra, la struttura del territorio di Ravenna dove già nei giorni scorsi erano emersi 23 contagi: il bilancio sale
                          quindi a 41. È bene specificare che tra questi ci sono sia persone che erano state nella struttura che i parenti di chi è
                          stato nella struttura. Tra i nuovi contagiati ci sono anche 5 operatori di una struttura privata del Ravennate e un
                          paziente della stessa clinica. In questi giorni le autorità locali stanno lavorando a un altro tema delicato: quello dei
                          pazienti che risiedono nei centri per anziani. «Siamo all' opera sul tema delle dimissioni di queste persone - racconta
                          il sindaco Michele de Pascale -. Dobbiamo far sì che queste persone, dopo essere state in ospedale per Coronavirus
                          o altri problemi, non facciano immediatamente ritorno alle strutture: nel caso in cui fossero positive contagerebbero
                          anche gli altri che vivono lì. Per questo abbiamo blindato i centri per anziani. Stiamo lavorando per trovare degli spazi
                          in cui poter tenere queste persone in isolamento per due settimane prima di riportarle alle strutture di residenza:
                          valutiamo sia una soluzione in spazi ospedalieri lontani da quelli che lavorano contro il virus, sia in altri locali attigui».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 8
Unione dei Comuni Bassa Romagna - domenica, 22 marzo 2020
[ § 1 5 5 8 6 4 7 9 § ]

                          domenica 22 marzo 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                         Il Resto del Carlino Ravenna

                          In totale in provincia finora ci sono stati 287 positività, di cui 74 emersi ieri. Altre 14 persone si sono sottoposte al
                          tampone nella nostra provincia, ma hanno la residenza altrove. In particolare 36 dei nuovi casi emersi ieri vive a
                          Ravenna, 9 a Faenza, 2 a Cervia, 6 a Lugo, 2 a Russi, 1 ad Alfonsine, 1 a Casola, 1 a Fusignano, 1 a Bagnacavallo, 2 a
                          Castel Bolognese, 3 a Conselice, 2 a Massa Lombarda, 6 a Cotignola, 1 a Riolo Terme e 1 fuori provincia. Con le
                          positività di ieri è rimasto un solo comune senza contagiati nel Ravennate, cioè Bagnara di Romagna. In tutta la
                          Regione ieri i contagi sono saliti a 6.705, con 737 nuovi casi, mentre i decessi sono stati in totale 715, di cui 75 ieri.
                          Sara Servadei.

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Unione dei Comuni Bassa Romagna - domenica, 22 marzo 2020
[ § 1 5 5 8 6 4 8 0 § ]

                          domenica 22 marzo 2020
                          Pagina 31

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino Ravenna

                          il bilancio

                          Stavolta ci sono più donne

                          Dei nuovi 74 casi positivi al Coronavirus, 33 sono uomini e 41 donne, e pè
                          una novità. Dei 20 casi ricoverati in ospedale, nessuno, al momento, ha
                          avuto necessità di ricovero in Terapia Intensiva, mentre 55 sono in
                          isolamento domiciliare.Tra questi, 18 casi sono collegati al noto focolaio
                          che ha visto coinvolta la palestra o direttamente (frequentanti) o
                          indirettamente (attraverso contatti familiari). Complessivamente, in
                          provincia i casi di positività sono 288, così ripartiti: 129 a Ravenna 37 a
                          Faenza 27 a Cervia 23 a Lugo 10 a Castel Bolognese 9 ad Alfonsine 8 a
                          Cotignola 7 a Russi 6 ciascuno per Conselice e Bagnacavallo 4 a Massa
                          Lombarda 2 ciascuno a Sant' Agata sul Santerno e Riolo Terme 1
                          ciascuno per Solarolo, Brisighella, Fusignano e Casola Valsenio.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
[ § 1 5 5 8 6 4 7 6 § ]

                          domenica 22 marzo 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          Al 'Covid hospital' in arrivo personale sanitario da Bologna: il soggiorno a Lugo sarà
                          sostenuto dai fondi raccolti dagli studenti di Liceo e Polo
                          Case per anziani di Voltana e Conselice, da domani possibili le videochiamate

                          Prosegue a ritmo serrato la riorganizzazione dell' ospedale di Lugo,
                          scelto dalla Regione Emilia-Romagna, in accordo con l' Ausl Romagna,
                          come 'Covid Hospital' per affrontare l' emergenza Coronavirus a
                          integrazione dell' ospedale di Ravenna. In questi giorni sono stati
                          assegnati al nosocomio lughese alcuni dipendenti Ausl che lavorano nell'
                          area bolognese; questo personale darà sostegno a quello già presente
                          nell' ospedale Umberto I e sarà ospitato in alcune strutture ricettive di
                          Lugo. Il loro pernottamento in città sarà interamente sostenuto dalla
                          raccolta fondi lanciata nei giorni scorsi dagli studenti del Liceo e del Polo
                          Tecnico Professionale di Lugo. E di questo il sindaco Ranalli ha voluto
                          ringraziare pubblicamento gli studenti. Il Comune di Lugo inoltre non
                          dimentica gli anziani e tutte le persone sole costrette in casa in questi
                          giorni di emergenza sanitaria: il personale del Servizio Sociale
                          Professionale è in servizio in tutti i Comuni della Bassa Romagna dal
                          lunedì al venerdì ed è reperibile anche nelle giornate festive e prefestive
                          per gli operatori della protezione civile e dei Comuni. In questi giorni in tutti i Comuni della Bassa Romagna i Servizi
                          sociali, coordinati dalla Protezione Civile, stanno contattando gli anziani e i disabili in condizioni di fragilità per
                          verificare eventuali necessità. Dalla prossima settimana poi saranno invece contattati i 2.102 anziani lughesi che
                          vivono soli, a partire da quelli che abitano fuori dai centri abitati. In caso di necessità, i servizi sociali provvederanno
                          alla consegna di generi alimentari o di farmaci. Inoltre, per limitare gli spostamenti dei cittadini, il Comune di Lugo sta
                          raccogliendo l' elenco delle attività che offrono il servizio di consegna a domicilio. Le attività che desiderano
                          segnalare il servizio possono scrivere al Comune di Lugo alla mail urp@comune.lugo.ra.it o al Consorzio AnimaLugo
                          all' indirizzo info@animalugo.it o chiamare i numeri 0545 011841 e 393 8631766. La lista, continuamente aggiornata,
                          sarà poi pubblicata sul sito www.comune.lugo.ra.it e sulla pagina Facebook 'Vivilugo'. Inoltre da domani, lunedì 23
                          marzo, l' Asp dei Comuni della Bassa Romagna estenderà il servizio di videochiamate tra ospiti e familiari alle
                          strutture 'Jus Pascendi' di Conselice e alla comunità alloggio 'Silvagni' di Voltana. Introdotto la settimana scorsa
                          nelle case residenze anziani 'Fratelli Bedeschi' di Bagnacavallo e 'Sassoli' di Lugo, il servizio di videochiamate è stato
                          attivato per consentire un contatto visivo in questo periodo in cui l' accesso diretto dei parenti alle strutture non è
                          consentito. A Conselice e Voltana il servizio sarà attivo tramite Whatsapp il lunedì mattina e il giovedì mattina dalle
                          9.30 alle 11.30. I familiari potranno, previa telefonata, contattare il proprio congiunto ospite

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 11
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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino Ravenna

                          della struttura. Sarà un animatore a ricevere o effettuare le videochiamate sui cellulari aziendali e mettere così in
                          contatto l' ospite con i parenti. Questi i numeri da chiamare: Cra Jus Pascendi di Conselice 0545 88118; comunità
                          alloggio Silvagni di Voltana 334 6954474; per info aspbassaromagna.it Lorenza Montanari.

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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                         Il Resto del Carlino Ravenna

                          Ecografo donato dall' associazione Pro-Chirurgia
                          Serve per esaminare i polmoni. E Gianluca Gasperoni aiuta l' Umberto I con 5mila euro

                          E' incessante la solidarietà di persone e associazioni a favore dell'
                          ospedale di Lugo che deve affrontare l' emergenza del Coronavirus. Da
                          qualche giorno è in funzione al reparto di anestesia e rianimazione,
                          diretto da Vincenzo De Santis, un nuovo sistema ecografico donato dall'
                          associazione lughese 'Pro-Chirugia' (nata nel 1998 e che finora ha
                          raccolte oltre 350mila euro) grazie al contributo di aziende, istituti di
                          credito e cittadini della Bassa Romagna. Si tratta di uno strumento
                          tecnologicamente avanzato, fondamentale in questi giorni perchè aiuta a
                          diminuire il rischio di contagio del personale medico, evitando la
                          manovra di intubazione e consente di visualizzare l' immagine dei
                          polmoni del paziente direttamente dal suo letto, senza spostamenti
                          quindi che potrebbero favorire la diffusione del virus. «Ciascuno deve
                          fare la sua parte compatibilmente con le proprie possibilità. Penso ci
                          siano obblighi morali e civili che devono prevalere in questa fase in cui il
                          nostro ospedale di Lugo è chiamato a dare un contributo per la soluzione
                          dell' emergenza: la mia piccola donazione vuole essere un gesto di testimonianza per dire che solo insieme
                          possiamo farcela». Questa la lettera, inviata al direttore dell' ospedale di Lugo, con la quale Gianluca Gasperoni ha
                          donato 5mila euro all' Umberto I chiamato ad affrontare le conseguenze dell' emergenza del Coronavirus.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 13
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                          domenica 22 marzo 2020
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                                                                           Il Resto del Carlino Ravenna

                          «Qui a Bergamo è l' epicentro della 'guerra'»
                          I coniugi Morsiani di Bagnara sono da mesi all' ospedale Giovanni XXIII per assistere un parente e descrivono scenari
                          apocalittici

                          Giovanni e Dinora Morsiani, conosciuti in tutta Italia e all' estero in quanto
                          proprietari della storica villa Morsiani di Bagnara con annesso il celebre
                          allevamento di cani San Bernardo, sono da diversi mesi a Bergamo e
                          frequentano proprio il grande ospedale dedicato a Papa Giovanni XXIII, in
                          prima linea nella lotta al Coronavirus. I Morsiani si trovano in quella città
                          da 300 giorni per assistere il fratello di Giovanni, Pierluigi, trapiantato di
                          cuore alcuni mesi nello stesso ospedale. «Questo ospedale - spiega al
                          telefono Giovanni Morsiani - è diventato, come tutti hanno ormai
                          imparato dalla televisione, il centro mondiale della 'guerra' al Coronavirus,
                          esempio straordinario di abnegazione, professionalità e coraggio da
                          parte di medici, infermieri, ricercatori, operatori sanitari e anche di quei
                          famigliari che cercano, insieme, di resistere al contagio. Ciò che stiamo
                          vedendo è una straordinaria gara di solidarietà, senza precedenti, fra
                          strutture pubbliche e private, per salvare la vita dei malati». La situazione
                          è molto difficile a Bergamo, tragica e per molti aspetti quasi surreale,
                          perché nessuno poteva immaginare, fino a poche settimane fa, che le cose si aggravassero a tal punto. «All'
                          ospedale Giovanni XXIII i sanitari lottano ogni giorno per salvare dalla morte chi è colpito dalla pandemia, sostenuti
                          anche dalla presenza dei frati cappuccini che assistono tutti i pazienti e i loro familiari. In questo periodo - spiega
                          Dinora Morsiani - si è arrivati a toccare la cifra di circa 100 morti in un solo giorno. Quasi tutti gli infermieri del reparto
                          in cui è ricoverato mio cognato Pierluigi e molti medici sono risultati contagiati. Dalle finestre vediamo poi gli Alpini
                          che montano l' ospedale di guerra, uno dei più grandi nel suo genere. E' uno scenario apocalittico: nella sola
                          Bergamo sono stati registrati oltre 5mila contagi. Forse più che l' esercito ormai servirebbe Dio, perché il personale
                          dell' ospedale è allo stremo, tanto che per i pasti assistiamo noi il nostro congiunto». L' esperienza dei giorni trascorsi
                          a Bergamo durante la diffusione del virus ha profondamente impressionato i coniugi Morsiani che si sono
                          involontariamente trovati nell' epicentro del contagio, assistendo ad eventi tragici che mai avrebbero pensato di
                          vedere. «Un cosa sicura la possiamo dire - conclude Giovanni Morsiani - siamo veramente rimasti impressionati dall'
                          abnegazione e dalla professionalità dei medici e degli operatori sanitari. Sono proprio l' immagine dell' Italia migliore»
                          Daniele Filippi.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 14
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                          domenica 22 marzo 2020
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                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          Massa Lombarda, il sindaco Bassi in strada per invitare tutti al rispetto delle regole
                          Il primo cittadino ha voluto affiancare i volontari della Protezione civile

                          Il gruppo dei volontari della Protezione civile di Massa Lombarda
                          diffonde incessantemente in questi giorni, su richiesta del sindaco
                          Daniele Bassi, il messaggio preparato dalla Polizia Locale della Bassa
                          Romagna per ricordare alle persone che, esclusi comprovati motivi di
                          necessità e urgenza, è obbligatorio stare in casa, pena una denuncia ai
                          sensi dell' articolo 650 del codice penale. Il sindaco (nella foto) ha
                          percorso in lungo e in largo le strade del suo Comune per raggiungere
                          tutti con il messaggio sonoro. «La mia - spiega il primo cittadino
                          massese - è solo una testimonianza, un piccolo gesto per esprimere
                          gratitudine ai nostri volontari di protezione civile che stanno fornendo,
                          come sempre, un supporto esemplare. Insieme a loro ringrazio dal
                          profondo del cuore gli operatori sanitari, la Polizia Locale, le Forze dell'
                          ordine, i volontari della Croce Rossa e tutti coloro che stanno rispettando
                          le regole. Agli incoscienti che, invece, continuano a disprezzare norme e
                          divieti, ricordo che i controlli saranno sempre più assidui, rigorosi e
                          severi». lu.sca.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                           Corriere di Romagna Ravenna

                          CASCHI ANTI -VIRUS

                          Dopo le mascherine 3D arrivano i caschi: la Wasp di Massa Lombarda continua
                          a mettere a disposizione progetti in open source. E un ravennate lancia un
                          sistema di Intelligenza artificiale contro il virus.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                          domenica 22 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna Ravenna

                          Altre due morti per il Covid-19 Impennata di contagi: ben 74
                          Le vittime sono due donne di 85 e 88 anni. Positiva un' impiegata di Ravenna Farmacie: chiusa e sanificata la
                          Comunale 8. Vigilessa colpita dal virus per contatti con la palestra focolaio

                                                                                                                                 GIANLUCA ROSSI

                          RAVEN NA GIANLUCA ROSSI Il nemico invisibile continua a mietere vittime. Ai
                          dati della Regione, che ieri ha annunciato 74 nuovi casi di coronavirus nel
                          Ravennate, si sommano infatti due nuovi decessi che ancora non rientrano nel
                          computo ufficialmente comunicato da via Aldo Moro. Altre due morti Quelli di
                          due donne di 85 e 88 anni. La prima era ricoverata al l'ospedale di Ravenna, la
                          seconda in una struttura privata del Lughese. Per entrambe il tampone è
                          risultato positivo al covid-19. Impennata di casi Continua intanto l'impennata di
                          contagi legati ai due focolai in provincia. Uno di questi è la palestra di Ravenna,
                          con altri 18 casi tra persone che hanno frequentato direttamente il centro
                          sportivo e altre che hanno invece avuto un collegamenti indiretto attraverso
                          contatti familiari. Un aumento, come spiega una nota della Provincia, che era
                          «in parte atteso». Positive vigilessa e farmacista Tra i 287 pazienti risultati
                          positivi in provincia sono ormai una cinquantina, stando a quanto risulta sulla
                          base delle indagini epidemiologiche effettuate dalle autorità sanitarie, quelli in
                          qualche modo riconducibili alla struttura sportiva: tra questi casi anche quello di
                          una vigilessa della Polizia municipale che fa parte dello stesso ufficio dove un
                          collega era già risultato contagiato (per un terzo si attende l'esito del tampone) e quello di un'impiegata
                          amministrativa di Ravenna Farmacie, asintomatica e già in autoisolamento volontario prima di essere sottoposta al
                          test. Battenti chiusi alla Comunale 8 In via prudenziale però otto colleghi sono stati posti sotto monitoraggio mentre
                          la Farmacia comunale n.8 di via Fiume Abbandonato, contigua agli uffici di Ravenna Farmacie, ieri ha lavorato a
                          battenti chiusi avviando un'ulteriore sanificazione della struttura. Il fantino e il chirurgo Sempre nel computo generale
                          a Faenza figurano positivi un fantino del palio vincitore nel 2000 della Bigorda d'oro (ricoverato all'ospedale di
                          Ravenna) e un chirurgo di Faenza (caso che però non ha avuto ripercussioni per la struttura sanitaria del capoluogo
                          manfredo; nessun reparto infatti è stato chiuso). L'altro punto critico L'altro cluster di covid-19 insieme alla palestra è
                          la clinica di Cotignola dove, dopo i casi dei giorni scorsi, sono risultati positivi altri due operatori e un paziente. Primi
                          casi di contagio a Fusignano, Casola Valsenio e Marradi, secondo caso a Riolo Terme, mentre a Conselice si sono
                          registrati tre nuovi contagi (due a casa e uno ricoverato ma in condizioni non gravi) che portano a sei il bilancio
                          complessivo; marcata anche la crescita a Cotignola dove i casi sono passati da due a otto.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 17
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                          Corriere di Romagna Ravenna

                          Gli ospedali di Lugo e Cervia si riorganizzano In arrivo nuovo personale

                          RAVENNA A seguito della diffusione dell' infezione da Covid-19, e nell' ottica di
                          riconvertire i servizi alla risposta a tale situazione, l' orario di apertura del Punto
                          di Primo Intervento del Comune di Cervia viene temporaneamente convertito ad
                          orario diurno "H12", cioè dalle 8 del mattino alle 8 di sera. Tale decisione tiene
                          conto anche del fatto che da un recente monitoraggio risulta un utilizzo molto
                          limitato di tale struttura, soprattutto in orario notturno, e della vicinanza di un'
                          analoga struttura a Cesenatico, cui l' utenza si potrà riferire nella fascia
                          notturna. Tale riconversione consente di dedicare il personale medico e
                          infermieristico alla gestione di pazienti affetti da Covid all' ospedale di Ravenna
                          e a quei pazienti che, dopo la fase acuta, potranno aver bisogno di
                          convalescenza con riabilitazione respiratoria.                 «In questo momento
                          straordinario comprendiamo la necessità dell' Azienda di prendere
                          momentaneamente questa decisione - dice il sindaco Massimo Medri -.
                          Ricordiamo che è una si tuazione non ordinaria e di emergenza e che non
                          perdurerà nel tempo, ma ad ogni modo garantirà a tutti le cure adeguate e l'
                          utenza notturna nei vicini ospedali di Cesenatico e Ravenna». Continua anche la
                          riorganizzazione dell' ospedale di Lugo, scelto dalla Regione, in accordo con l' Ausl, come Covid Hospital. Oltre alla
                          organizzazione di reparti e posti letto, una particolare attenzione viene rivolta anche al personale sanitario. In questi
                          giorni sono infatti stati assegnati all' ospedale Umberto I alcuni dipendenti dell' Ausl che lavorano nell' area del
                          Bolognese. Il personale darà sostegno a quello già presente nella struttura. Il personale sarà ospitato in alcune
                          strutture lughesi e il loro pernottamento in città sarà interamente sostenuto dalla raccolta fondi lanciata nei giorni
                          scorsi dagli studenti del Liceo e del Polo tecnico professionale di Lugo. «Di fianco alle istituzioni ci sono i cittadini,
                          una meravigliosa comunità che in questi giorni abbiamo sempre sentito vicino e che ha fatto sentire il suo sostegno
                          con diverse raccolte fondi - dichiara il sindaco di Lugo Davide Ranalli -. Tra queste c' è quella degli studenti lughesi, il
                          cui ricavato, oltre che per il sostegno della struttura ospedaliera, sarà usato anche per gli alloggi del personale in
                          arrivo in città».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 18
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                          domenica 22 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna Ravenna

                          Intelligenza artificiale contro il virus Il test veloce passa da Ravenna
                          Da un progetto del 37enne Mastaki la partnership per sperimentare un sistema di "diagnostica lampo"

                                                                                                                                ANDREA TARRONI

                          RAVENNA Stava concependo un social per rappresentare la generazione di
                          Greta, basato anche sull' interazione personale associata a quella virtuale. Poi
                          giunge il Covid-19 egli tocca pensare a un piano B. E mentre si prova a fare
                          "della limonata dai limoni dati dalla vita", un finanziatore del progetto propone
                          una partnership: farlo diventare il gancio italiano e sammarinese della
                          diagnostica del Coronavirus attraverso l' intelligenza artificiale. Che serve a
                          ridurre da ore a minuti l' analisi delle tac utili a determinare l' esistenza della
                          malattia e che da venerdì ha visto avviati i test al San Raffaele di Milano e a
                          giorni vedrà partire la valutazione anche da parte dell' Asst di Mantova. L'
                          invenzione Samir Mastaki ha 37 anni, è mezzo ravennate e mezzo marocchino.
                          Dopo infanzia e adolescenza passate a Ravenna e gli studi al Ricci Curbastro di
                          Lugo, ha perfezionato all' estero una formazione improntata all' alta finanza.
                          Ora, dopo anni passati fra Russia, Uke States, vive a San Marino dal 2016.
                          Fondatore del fondo di investimento Indigo Capital Partner, Samir stava
                          apprestandosi al lancio di Nuland, una sorta di Facebook basato sulla
                          collaborazione fra persone e sulla premialità sociale di chi fa qualcosa di buono
                          per sè, per gli altri e per l' ambiente. Il tutto basato sulla blockchain, il sistema di privacy digitale «Col Coronavirus
                          abbiamo capito che dovevamo posticipare il lancio e col team impegnato su Nuland abbiamo deciso di lanciare
                          qualcosa di utile alla collettività - spiega lo startupper ravennate -. Così nasce "Lemonade", un sottoprogetto, che
                          verrà lanciato entro due settimane, per il quale abbiamo partecipato al bando dell' Ue Horizon 2020. La nostra
                          aspirazione è lanciare una app che sia persino in grado, con la privacy garantita dalla blockchain, di informare sul
                          fatto che nelle proprie relazioni sociali si sia venuti a contatto con qualcuno poi risultato contagiato dal Co vid. E poi
                          altri progetti legati all' accessibilità digitale, il tutto no -profit. Auspichiamo - prosegue Sa mir - di aggiungere ai
                          500mila euro che ci siamo assicurati con nostri partner, altri 980mila». La sperimentazione E mentre Samir cercava
                          finanziatori, uno si è reso disponibile a portare la tecnologia di screening basato sull' intelligenza artificiale sul Covid-
                          19 in Italia, utilizzando i canali attivati da Mastaki per Nuland prima e Lemonade poi. E così, tramite Chiara Ferragni e
                          Fedez, le porte del San Raffaele si sono aperte velocissimamente, e a cascata anche quelle della struttura
                          mantovana: «È stata l' azienda statunitense RadLogics a sviluppare il software in grado di riconoscere positività da
                          coronavirus attraverso le immagini dei polmoni ottenute da una tac - prosegue Mastaki -. Questo consente di snellire
                          il processo di diagnostica e di complementare l' uso dei tamponi. È possibile analizzare 400 risultati in 30 secondi. L'
                          azienda in questione ha accettato di prestare il software

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 19
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                          domenica 22 marzo 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          in maniera gratuita per aiutare l' Italia in un momento come questo. Il software può essere installato anche oggi
                          stesso in qualsiasi ospedale». E quindi, mentre il programma è in via di installazione in 7mila strutture americane e
                          Samir è stato contattato anche da advisor della presidenza dello stato messicano e keniota, si spera che dopo questi
                          due key studies, possano esserci lettere di opinione in grado di consentire al Ministero della Salute italiano di
                          diffondere la pratica. Che, va detto, è stata sviluppata anche da altre realtà in altri ambiti: da Alibaba in Cina e da
                          pochi giorni anche dal Campus bio -medico di Roma. In prospettiva Samir spera di veder applicata questa tecnologia
                          anche nella "sua Romagna": «Ho riscontrato grande sensibilità da parte del vicesindaco di Ravenna, Eugenio
                          Fusignani, col quale sono in contatto da tempo. E vari mondi della politica del nostro Paese si sono offerti di aiutarci
                          a portare in fondo questo risultato. Ora speriamo».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 20
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                          domenica 22 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          Dopo le maschere anche i caschi 3D La Wasp "regala" le invenzioni
                          Strumenti open source per la salute dei lavoratori. L' azienda di Massa Lombarda contro la malattia

                          RAVENNA Il progetto non si ferma, e dopo le mascherine 3D arrivano i caschi.
                          La pioggia di richieste proietta la Wasp di Massa Lombarda in prima linea contro
                          la diffusione del coronavirus,continuando a mettere a disposizione i progetti in
                          open source. L' azienda, si legge in una nota, «è in grado di rispondere alle
                          numerose richieste che continuano a giungere dal mercato mondiale della
                          stampa 3D, sia per quanto riguarda la produzione, sia per il servizio di
                          assistenza. Ciò che abbiamo deciso di fare è stato convertire la nostra capacità
                          di innovazione, allo scopo di contrastare il coronavirus. Accantonati solo
                          temporaneamente i progetti che il settore Ricerca e Sviluppo di Wasp sta
                          portando avanti nei vari campi di applicazione, da alcuni giorni si studiano e si
                          progettano strumenti ad hoc, sviluppati tramite stampa 3D, per garantire la
                          salute sui luoghi di lavoro». Il casco anti microgocce Uno spazio climatizzato,
                          areato e al riparo da qualsiasi virus. Un casco protettivo a pressione positiva.
                          Questo è "My Space", il risultato di pochi giorni di sperimentazione che ha
                          consentito a Wasp di passare, grazie alla fabbricazione digitale, dal prototipo
                          alla prima produzione per uso interno. «Il casco - spiega l' azienda - è realizzato
                          in materiale plastico leggero e trasparente, è facile da indossare e crea uno spazio personale protetto. Naso, bocca,
                          occhi, orecchie, tutto è racchiuso in un involucro pressurizzato e all' interno si prova una sensazione di protezione,
                          senza la limitazione della capacità respiratoria provocata dalle mascherine. L' aria fresca e pulita viene dall' alto,
                          mentre in corrispondenza delle orecchie piccoli fori consentono l' ingresso del suono. I fori sono protetti da un
                          flusso d' aria in uscita e volendo possono essere chiusi. Una batteria alimenta la ventola per diverse ore». Sono già
                          pronti i primi cinque dispositivi, che saranno testati internamente dall' azienda per poi essere dati in prova a chi lavora
                          in prima linea. Una volta rodati, «le istruzioni per la produzione in serie saranno a disposizione sul nostro sito». La
                          mascherina "My face" Si è già parlato nei giorni scorsi della mascherina realizzata partendo dalla scansione 3D del
                          volto, che consente consente di realizzare e personalizzare una protezione su misura per ogni operatore con un
                          biomateriale che può essere disinfettata e riutilizzata cambiando il filtro. In quattro ore di stampa è pronta. Anche in
                          questo caso progetto open source. Call per lo sviluppo «Sono bastati tre giorni di lavoro per passare dall' idea alla
                          produzione delle mascherine e dei caschi per uso interno - scrive l' azienda -. Il lavoro non si ferma qui. La ricerca

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                          domenica 22 marzo 2020

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                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          prosegue e Wasp si mette al servizio di centri di ricerca, università, enti pubblici e privati, per condividere sapere ed
                          esperienza. Insieme vinceremo».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 22
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                                                                       Corriere di Romagna Ravenna

                          LUGO

                          CONCORSO "E quindi uscimmo a riveder le stelle" è il nome del nuovo concorso
                          letterario lanciato dal Comune. In queste giornate che vedono i cittadini
                          rimanere in casa a lungo, chi lo desidera può inviare una riflessione, un verso
                          poetico o un pensiero. Fino al 3 aprile all' indirizzo sindaco@comune.lugo.ra.it
                          con posta ordinaria al Comune di Lugo (piazza Martiri 1, Lugo 48022 ) .

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 23
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          Bagnacavallo, stop ai lavori al palazzetto dello sport

                          BAGNACAVALLO L' emergenza coronavirus fa sentire i suoi effetti anche su
                          alcuni interventi di edilizia pubblica. Sono infatti stati affidati ma non sono
                          potuti partire i lavori di adeguamento sismico al palazzetto dello sport "Egisto
                          Zattoni", il cui inizio era previsto nei giorni scorsi. La ditta Zini di Imola,
                          aggiudicataria delle opere, ha presentato domanda di sospensione dei lavori
                          causa la chiusura temporanea dell' impresa edile in seguito all' emergenza
                          sanitaria. Continua invece l' adeguamento sismico della scuola primaria dell'
                          Istituto "Berti" di Bagnacavallo. Il Comune ha concesso alla ditta Mulinari un
                          permesso di inizio temporaneo dei lavori per poter accelerare i tempi e ultimare
                          le opere prima dell' inizio del prossimo anno scolastico.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna Ravenna

                          Si intensificano i controlli ai cittadini trovati in giro in strada
                          Bassi: «È fondamentale che tutte le persone continuino a comportarsi bene nell' interesse comune»

                                                                                                                             ALESSANDRO CASADEI

                          LUGO «Mi scusi, mi può far vedere dove risiede?»: sono queste le domande che,
                          in questi giorni, i carabinieri della compagnia lughese e gli agenti del
                          commissariato o della polizia locale stanno ponendo ai lughesi intercettati in
                          giro per strada o fermi in fila davanti agli ingressi dei supermercati locali. Questo
                          nell' ottica dei controlli sempre più mirati che anche nella Bassa Romagna sono
                          predisposti quotidianamente dai rappresentanti delle forze dell' ordine. Troppi
                          infatti i furbetti che con varie scuse se ne approfittano per trasferte immotivate.
                          Serviva un nuovo screening, finalizzato ad accertare che ci fosse coerenza tra i
                          dichiarati motivi e la propria residenza. Scuse bizzarre Tra questi c' è chi-forse
                          avendo il navigatore "impazzito" - da Faenza passava da Lugo perché lavorava
                          a Ravenna, chi ha fatto una ventina di chilometri per completare la raccolta
                          punti oppure chi ha speso dieci euro di benzina per risparmiarne uno sull' offerta
                          dei biscotti. Scuse bizzarre, ma magari anche corrispondenti al vero. In ogni
                          caso il lavoro effettuato da poliziotti e carabinieri è stato gradito dai cittadini
                          che ne hanno colto l' importanza collettiva, e ha permesso a tanti di capire
                          meglio le restrizioni tuttora in vigore. Controlli a persone e attività «Tutti i
                          controlli sono coordinati dalla questura, sia che siano effettuati dalla polizia di Stato che da quella locale, e sono
                          stati intensificati in questi giorni, sotto le direttive del prefetto e del questore - chiarisce Daniele Bassi, sindaco di
                          Massa Lombarda con delega alla sicurezza nell' Unione dei Comuni -. Nella Bassa Romagna puntiamo soprattutto al
                          controllo delle persone e delle attività, nel rispetto di norme e decreti vigenti, potendo contar su tre macro presidi per
                          evitare contatti ravvicinati tra gli agenti stessi». Ai supermercati In queste ultime giornate, con ulteriori restrizioni, in
                          giro sembra esserci meno gente e la presenza nei supermercati - forse quella più temuta per gli assembramenti - è
                          spalmata durante la giornata. Le direzioni hanno adottato tutte le possibili precauzioni e gli ingressi sono
                          contingentati ovunque, rendendo la spesa un momento meno ansioso per gli stessi clienti. Sinergia giusta «In questo
                          momento è fondamentale che tutte le persone continuino a comportarsi bene nell' interesse comune e per tornare
                          alla normalità il prima possibile - continua Bassi -. Tutte le forze di polizia lavorano per i cittadini e questa vicinanza è
                          davvero sentita, questa è la sinergia giusta che deve continuare».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 25
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna Ravenna

                          Un aiuto agli anziani e alle persone sole costrette in casa

                          LUGO Le istituzioni pubbliche non dimenticano gli anziani e tutte le persone sole
                          costrette in casa in questi giorni di emergenza sanitaria. Il personale del
                          Servizio sociale professionale è in servizio in tutti i comuni della Bassa
                          Romagna dal lunedì al venerdì ed è reperibile anche nelle giornate festive e
                          prefestive per gli operatori della protezione civile. In questi giorni in tutti i
                          Comuni della Bassa Romagna i Servizi sociali, coordinati dalla Protezione Civile,
                          stanno contattando gli anziani e i disabili in condizioni di fragilità per verificare
                          eventuali necessità. Dalla prossima settimana saranno invece contattati i 2.102
                          anziani lughesi che vivono soli, a partire da quelli che risiedono fuori dai centri
                          abitati. In caso di necessità, i servizi sociali provvederanno alla presa in carico
                          per rispondere alle rispettive esigenze, come la consegna dei generi alimentari o
                          farmaci. L' amministrazione comunale ha inoltre richiesto alle Consulte di
                          decentramento di evidenziare eventuali situazioni di fragilità conosciute all'
                          interno delle frazioni. Inoltre, per limitare gli spostamenti dei cittadini, il Comune
                          di Lugo sta raccogliendo l' elenco delle attività che offrono il servizio di
                          consegna a domicilio dei propri prodotti. Le attività che desiderano segnalare il
                          servizio possono scrivere al Comune di Lugo alla mail urp@comune.lugo.ra.it o al consorzio AnimaLugo all' indirizzo
                          info@animalugo.it o ai numeri 0545 011841 e 393 8631766. La lista, continuamente aggiornata, è pubblicata sul sito
                          www.comune.lugo.ra.it e sulla pagina Facebook "Vivilugo".

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019     Pagina 26
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          «Non c' è l' esercito, e non è Risiko Non creiamo preoccupazioni inutili»
                          Faccani precisa: «Noi siamo armati solo di forza di volontà e pazienza, non capisco la polemica»

                                                                                                                            ALESSANDRO CASADEI

                          LUGO «Non c' è nessun esercito, e non è nemmeno un gioco, non è Risiko»; usa
                          queste parole Davide Ranalli, sindaco di Lugo, per rassicurare sulla ventilata
                          presenza delle forze armate in città. La polemica infiamma i social - e pare
                          anche parecchie istituzioni a qualsiasi livello -, tutti ne parlano e scattano foto
                          da postare ovunque con didascalie allarmanti o bizzarre. Il riferimento è al
                          presidio allestito dalla Croce rossa all' ingresso dell' ospedale: qui i volontari
                          della Cri hanno allestito una tenda dove poter dare informazioni e consulenze a
                          utenti e cittadini. Allarme tra i lughesi Gli operatori vestono divise camouflage,
                          anfibi al ginocchio e basco sul capo: non sono il vestiario del generico
                          volontario che t' immagineresti di trovare in ospedale. «C' è bisogno di vestirsi
                          così, allarmando pazienti e cittadinanza?»; è il quesito che molti si pongono.
                          «Siamo semplicemente dei volontari che in situazioni di emergenza possono
                          esser richiamati in ausilio - replicano gli stessi operatori della Cri -. Possiamo
                          indossare quella mimetica perché componente militare della Croce rossa».
                          Alcuni di loro sottolineano che quella che indossano è stata prestata da altri,
                          alimentando però ancor di più il dubbio che si potesse chieder in prestito la più
                          tradizionale divisa da soccorritore, ossia la tuta rossa con bande rifrangenti. Nessun timore «Noi siamo armati solo
                          di forza di volontà e pazienza; come appartenenti a questo corpo quando veniamo richiamati diventiamo militari e
                          quindi dobbiamo vestire la divisa», ri ferisce in proposito Roberto Faccani (presidente del distaccamento lughese
                          della Cri) nel ricordare che la loro presenza è stata voluta dalla direzione sanitaria a presidio dell' emergenza, e che
                          quando questa cesserà loro torneranno a fare le mansioni di prima. «Non avverto questi timori per il nostro vestiario
                          - aggiunge Faccani nelle sue precisazioni -, anzi molti cittadini ci portano il caffè o da mangiare ringraziandoci, non
                          capisco la polemica. Abbiamo queste dotazioni e le usiamo, evidentemente quelle coi colori civili saranno
                          impegnate in altre funzioni». Il richiamo del sindaco «Tutte le forze, in particolare quelle dei volontari, sono accette in
                          questa fase dell' emergenza e vanno ringraziate - sottolinea a sua volta il sindaco -. Serve, tuttavia, fare in modo che
                          un gesto di aiuto e di sostegno non si trasformi in preoccupazione per i cittadini».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 27
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                                                                           Corriere di Romagna Ravenna

                          Da Fusignano donazione
                          all' ospedale

                          FUSIGNANO Il Nuovo Circolo Fotografico di Fusignano ha deciso di donare 300
                          euro all' ospedale "Umberto I" di Lugo, quale aiuto per sostenere l' emergenza
                          Coronavirus. «Avevamo deciso di investire questi soldi della nostra cassa in
                          materiale fotografico, ma abbiamo pensato che questo possa attendere - ha
                          spiegato Matteo Glussich, presidente del Circolo -, e ci è sembrato giusto, nelle
                          nostre possibilità, aiutare in modo concreto chi combatte tutti i giorni in prima
                          linea contro questo terribile virus».

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 28
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          Rinviata l' inaugurazione di Dart a Lavezzola

                          CONSELICE Sarebbe stato ieri il giorno dell' inaugurazione di Dart (Domus delle
                          arti, delle relazioni e del turismo) presso Villa Verlicchi a Lavezzola. «Siamo
                          molto dispiaciuti ma il rispetto della normativa è la cosa più importante per la
                          salute e la vita di tutti. L' inaugurazione è rimandata - comunica il sindaco Paola
                          Pula -. Non sappiamo quando ma sarà un gran momento di coinvolgimento per
                          Lavezzola e il territorio circostante. Sarà una giornata di festa delle ritrovate
                          relazioni, dello stare insieme nel condividere arte, cul tura e musica. La cultura è
                          da sempre fonte di vita e ci può aiutare a superare questo momento di grande
                          difficoltà».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                                                                          Corriere di Romagna Ravenna

                          Sostituzione dei contatori: «Procedure corrette»

                          LUGO L' azienda Inrete (società del Gruppo Hera che si occupa di gas naturale
                          ed energia elettrica) è intervenuta ieri per replicare alle lamentele, riportate nei
                          giorni scorsi, riguardanti alcune procedure nella sostituzione dei contatori del
                          gas sul territorio lughese. Lo fa «consapevole che in questo periodo è
                          necessario operare con ancora maggiore attenzione, ma ricordando che nei
                          volantini affissi si avvisava della possibile necessità di riavviare la caldaia». Poi
                          aggiunge: «Probabilmente alcuni avvisi cartacei potrebbero non aver resistito
                          molti giorni all' esterno delle abitazioni e quindi potrebbe essersi verificato un
                          deficit informativo, facilmente sanabile. Infatti, proprio per una maggiore
                          attenzione nei confronti dei clienti, tutti gli operatori hanno avuto indicazione di
                          avvisare il giorno stesso i residenti dell' intervento imminente, citofonando
                          prima e dopo l' installazione del contatore, per accertarsi del corretto ripristino
                          di ogni apparecchiatura. Tutto ciò conferma la correttezza dell' azienda Inrete
                          nel rapporto coi propri clienti».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                          Corriere di Romagna Ravenna

                          Videochiamate familiari -ospiti attive a Conselice e a Voltana

                          LUGO Da domani l' Asp della Bassa Romagna estenderà il servizio
                          divideochiamate ospiti -familiari alle strutture di Conselice e Volta na. Introdotto
                          in settimana nelle case residenze anziani F.lli Be deschi di Bagnacavallo e
                          Sassoli di Lugo, il servizio di videochiamate è stato attivato per consentire un
                          contatto visivo in questo periodo di emergenza che impedisce l' accesso diretto
                          dei parenti degli ospiti alle strutture. Il servizio resterà in funzione fino alla fine
                          delle limitazioni alle visite a causa dell' emergenza Covid-19. A Conselice e
                          Voltana il servizio sarà attivo tramite Whatsapp il lunedì mattina dalle 9.30 alle
                          11.30 e il giovedì mattina sempre dalle 9.30 alle 11.30. I familiari potranno,
                          previa telefonata, contattare il proprio congiunto ospite della struttura. Sarà l'
                          animatore a ricevere/effettuare le videochiamate sui cellulari aziendali di
                          struttura e mettere in contatto l' ospite con i parenti. Questi i numeri da
                          chiamare: per la Cra Jus Pascendi di Conselice 0545 88118; per la comunità
                          alloggio Silvagni di Voltana 334 6954474.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Incentivo per le imprese

                          Donazioni allo Stato, deduzione senza limiti
                          Privati o enti non profit con tetto di 30mila euro per prvati e non profit

                                                                                                                             Antonio LongoAntonio Martino

                          Sconti fiscali per le donazioni che le persone e le imprese stanno facendo
                          agli enti che si trovano in prima linea contro l' emergenza Covid-19. L'
                          articolo 66 del Dl 18/20 ha introdotto un incentivo fiscale ad hoc per chi
                          effettua, nel corso del 2020, erogazioni liberali di denaro o beni al fine di
                          fronteggiare l' emergenza in corso a favore dello Stato, delle Regioni, degli
                          enti locali, di enti e istituzioni pubbliche e di fondazioni e associazioni
                          riconosciute. Questa disciplina si affianca alle tradizionali agevolazioni
                          esistenti nel nostro ordinamento (si veda «Il Sole24 Ore» del 10 marzo). Nel
                          dettaglio, per le persone fisiche e gli enti non commerciali viene
                          riconosciuta una detrazione dall' imposta sul reddito del 30% dell' importo
                          delle erogazioni in denaro o del valore di quelle in natura fino a 30mila euro.
                          Per i titolari di reddito di impresa, sia persone fisiche che giuridiche, non
                          sono stati invece previsti limiti quantitativi. Vengono qui richiamate le
                          disposizioni dell' articolo 27 della legge 133/99 per le erogazioni in favore
                          delle popolazioni colpite da calamità. L' importo delle erogazioni in denaro
                          o il valore di quelle in natura è deducibile dal reddito imponibile soggetto a
                          tassazione (anche ai fini Irap). Le donazioni agevolate non sono soggette a imposta sulle donazioni. Per le cessioni
                          gratuite, i beni non si considerano destinati a finalità estranee all' esercizio dell' impresa. In relazione al regime Iva
                          delle cessioni di beni il decreto non prevede alcuna disposizione specifica; potrebbe pertanto applicarsi il regime di
                          esenzione ex articolo 10, comma 1, n. 12, Dpr 633/72, anche se al momento non sono chiari gli effetti sulla
                          detrazione dell' Iva afferente ai costi sostenuti per l' acquisizione dei beni donati. Il valore dei beni dovrà essere
                          individuato in via generale utilizzando il criterio del valore normale ex articolo 9 del Tuir mentre per i beni strumentali
                          il criterio da utilizzare sarò quello del valore fiscale residuo; in via residuale, il valore dovrà essere attestato da una
                          perizia giurata. Dato il richiamo dell' articolo 66 del Dl all' articolo 4 del Dm 28 novembre 2019, le erogazioni in natura
                          dovrebbero risultare da atto scritto contenente la dichiarazione del donatore recante la descrizione analitica dei beni
                          donati, con l' indicazione dei valori, nonché la dichiarazione del destinatario dell' erogazione contenente l' impegno a
                          utilizzare direttamente i beni per lo svolgimento degli interventi in materia di contenimento e gestione dell'
                          emergenza epidemiologica. Per le donazioni in denaro è sufficiente l' impiego di mezzi che assicurino la tracciabilità
                          ed esplicitino

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                    Pagina 32
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          la finalità delle erogazioni. Per ricevere queste donazioni il Dl (articolo 99) prevede che gli enti pubblici si dotino di
                          conti correnti dedicati in modo che venga assicurata la massima trasparenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 33
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                          domenica 22 marzo 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Comuni, rischio buco da almeno 3 miliardi
                          I conti. La crisi ferma imposta di soggiorno, suolo pubblico, pubblicità, rette degli asili, multe e incassi dei parcheggi
                          Imu e Tari. Il governo studia la sospensione dei tributi locali insieme a un sostegno straordinario per la liquidità degli
                          enti

                                                                                                                                      Gianni Trovati

                          ROMA Nell' Italia bloccata dal Coronavirus rischiano di prosciugarsi in fretta
                          anche le casse dei Comuni. Un effetto collaterale che finora non è emerso
                          più di tanto ma che rischia di avere conseguenze pesanti. Perché i sindaci
                          sono in prima fila nella gestione dell' emergenza sanitaria sul territorio. Il
                          blocco delle loro entrate è progressivo, e promette di estendersi. Perché la
                          paralisi economica rende complicato immaginare di poter incassare nei
                          prossimi mesi l' Imu e la Tari da imprese e attività commerciali fermate dall'
                          emergenza. Il governo studia quindi di allargare ai altri tributi locali la
                          sospensione degli obblighi fiscali avviata con il decreto Marzo. Lo stop
                          potrebbe arrivare con un emendamento nella legge di conversione, a patto
                          di risolvere nella stessa norma il problema di liquidità degli enti locali che
                          rischia di diventare serissimo. «L' esigenza di bloccare i pagamenti anche
                          nel fisco locale per i contribuenti e le imprese colpite dalla crisi è evidente -
                          spiega Laura Castelli, la viceministra che al Mef segue tutti i dossier della
                          finanza locale -, ma è altrettanto chiaro che non possiamo far saltare i
                          Comuni. Stiamo definendo il meccanismo che ci permette di tenere
                          insieme questi due aspetti». L' aiuto dovrebbe arrivare dalla Cdp con un' estensione a tutto campo delle anticipazioni
                          di liquidità, e il confronto tecnico in corso deve sciogliere il nodo degli interessi. In una catena nella quale però ogni
                          anello rimanda a un altro; anche la finanza locale deve infatti guardare alla partita europea, perché uno sblocco delle
                          risorse Ue coinvolgerebbe anche loro. Ma anche senza la sospensione ufficiale dei pagamenti il conto si prospetta
                          pesantissimo. Ieri il presidente dell' Anci Antonio Decaro si è rivolto direttamente a Palazzo Chigi e al Mef.
                          «Credetemi - ha scritto al premier Conte e al ministro dell' Economia Gualtieri - la mia non è una rivendicazione
                          corporativa ma un grido d' allarme responsabile, perché la crisi dei Comuni è già in atto» e bisogna scongiurare il
                          rischio di «un collasso dell' unica istituzione di prossimità» di un Paese in ginocchio. Per questo i sindaci chiedono un
                          salvagente in quattro mosse: un miliardo per le spese del semestre, l' estensione del blocco delle rate a tutti i mutui,
                          su cui il governo sta lavorando, la liberazione di quote ulteriori degli avanzi di amministrazione e il taglio degli obblighi
                          di accantonamento a copertura delle mancate riscossioni. Opzioni tecniche a parte, il problema è chiaro. E un primo,
                          parziale calcolo solleva sui conti comunali

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 34
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                          domenica 22 marzo 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          un' incognita da almeno 3 miliardi di euro. Ma le settimane dell' emergenza sanitaria hanno insegnato che i
                          contatori girano veloci e i numeri si aggiornano in continuazione. Il fatto è che molte entrate locali sono collegate in
                          modo diretto alle attività più colpite dall' emergenza. Alberghi e strutture ricettive sono chiusi dal 12 marzo, ed è
                          presto per fare ipotesi non infondate sui tempi della loro riapertura. E sul ritmo di lavoro che riusciranno a
                          riconquistare una volta archiviato lo shock collettivo, italiano e mondiale, del lockdown. Dal punto di vista dei bilanci
                          locali, l' assenza di turisti prosciuga l' imposta di soggiorno, che l' anno scorso ha portato alle casse locali 450
                          milioni. La stasi dell' economia cancella poi i fatturati dei titolari delle insegne e ferma la pubblicità, prima voce
                          tagliata quando i conti aziendali soffrono. E promette di fermarla a lungo. L' imposta collegata alla pubblicità, sempre
                          nel 2019, aveva portato ai Comuni 423 milioni. Chiusi sono anche i negozi, i bar e i ristoranti con i loro tavolini all'
                          aperto, i mercati e di fatto tutte le attività che hanno bisogno di occupare suolo pubblico. Occupazione che si
                          trasforma in canoni e tasse: 842 miloni di euro l' anno scorso. A questo punto, un primo riassunto porta intorno agli
                          1,8 miliardi le voci di entrata comunale colpite dal Coronavirus. Ma il conto, purtroppo, deve continuare. Nell' Italia
                          zona rossa si sono fermati anche gli asili nido, 219 milioni di entrate nel 2019, le mense (725 milioni)e il traffico di
                          giorno in giorno più rado riduce le entrate dei parcheggi, le cui tariffe sono peraltro state sospese in molte città. L'
                          anno scorso questa voce valeva 273 milioni. Ma soprattutto nelle strade semideserte si esaurisce la pioggia delle
                          multe, anche perché la Polizia ha priorità assai più urgenti. E le multe valgono 1,4 miliardi all' anno. Tutte queste cifre
                          sono annuali, mentre la durata del blocco da Coronavirus sarà sperabilmente molto più limitata. Ma nessuno è oggi
                          in grado di fare ipotesi sul calendario, e soprattutto sulle modalità della ripresa, in una recessione che farà flettere
                          anche il flusso dell' Irpef con le sue addizionali locali. Un conto del genere è solo apparentemente cinico nell' Italia
                          schiacciata dall' emergenza sanitaria. Perché queste perdite di entrate sono inevitabili con le misure di contenimento
                          che provano a rallentare la diffusione del contagio; ma colpiscono gli enti locali che insieme alle Regioni hanno un
                          ruolo chiave nell' emergenza. Alle Regioni tocca la sfida enorme della sanità, ma ai Comuni spetta il compito
                          altrettanto delicato di assicurare il welfare locale e la gestione delle comunità sul piano sociale. Tanto è vero che lo
                          stesso decreto anticrisi approvato lunedì scorso prova a chiamare a raccolta le risorse che già ci sono nei bilanci (gli
                          avanzi di amministrazione) o quelle che si possono liberare

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 35
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