SPECIALE FERRARI 75 - Motor Emotion
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S O M M A R I O VERSIONE ON LINE | MARZO 2022 FERRARI 75° 4 L’agitatore di uomini 10 Le auto da sogno di Maranllo LE NUOVE FORMULA 1 18 Tanto tuonò che piovve! FORMULA E 24 Sotto il cielo di roma 4 GRAN TURISMO 28 Il Comandante MONOMARCA 32 BMW M2 CS Racing Cup Italy 2022 10 Re Gustavo LA SORIA DELLE GRANDI SALITE: 34 Trento - Bondone 18 RESTOMOND 38 41 Sulla scia del mito La classe non è acqua RALLY 24 42 Cogni PIT & PADDOCK 48 Le news della velocità 32 NOTE RALLY & RAID 50 52 L’angolo delle notizie REMEMBER La cugina 34 IN LIBRERIA 56 Tutte le novità In copertina: 52 Con la strepitosa doppietta in Barhein la nuova F1 75 ha aperto alla grande il compleanno Ferrari. QUESTO NUMERO DI PADDOCK SI PUÒ SCARICARE GRATUITAMENTE DAI SITI LIMITELESS | MOTORI.NET | RALLYRAMA.IT | MOTOREMOTION.IT | MILIGRAF.IT Hanno collaborato Carlo Baffi, Massimo Campi, Franco Carmignani, Gianni Cogni, Martina Cola, Paolo Ferrini, Marco Giachi, Enrico Giuliani, Daniela Montuori 2 3 2
FERRARI 75 FERRARI 75 AGITATORE DI UOMINI Settantacinque anni fa, al Circuito di Piacenza esordiva la 125S, la prima vettura con marchio Ferrari, che due settimane dopo avrebbe vinto a Roma, sul Circuito di Caracalla. Sui settantaciqnue anni Ferrari dedichiamo uno speciale con gli articoli dei G ns Baffi e Campi, che proseguirà nei prossimi anni. li hanno dato tanti sopran- tecnologia sperimentata nelle com- Dino. Il colpo di fulmine per le au- nomi come “ il grande vec- petizioni. Oggi il brand Ferrari è tomobili avviene a dieci anni, quando chio”, o “lo Stradivari delle considerato uno dei marchi più in- il padre lo porta al circuito di Bo- quattro ruote” coniato dal maestro fluenti al mondo, sullo stesso piano logna sulla Via Emilia nel 1908, dove Gianni Brera. C’è anche chi lo chia- di colossi come Disney,Visa e Coca sfrecciavano i bolidi di Vincenzo mava “ il Drake”, come il famoso Cola. Una splendida realtà, orgoglio Lancia e Felice Nazzaro. pirata inglese. Lui però si definiva del “made in Italy” nata dall’ambi- così: “Non sono mai stato né pro- zione di una persona che vide nel- Tenore giornalista pilota gettista né calcolatore, sono sempre l’automobile un’espressione di li- Col passare degli anni si manifestano stato un agitatore di uomini e di bertà per l’uomo. Ferrari infatti so- in lui altre vocazioni, come quella talenti.” leva dire: ”… se lo puoi sognare, lo per il canto. Cerca poi di fare il Ferrari nel disegno Parliamo di Enzo Ferrari. Il suo puoi fare”. Nato a Modena il 18 giornalista sportivo pubblicando la del nostro mito continua a vivere tutt’ora e febbraio 1898, Ferrari viene regi- cronaca della partita di calcio fra proprio quest’anno, la sua “cara strato allo stato civile solo il 20, Inter e Modena finita sette a uno su creatura”, la Ferrari, taglia il tra- perché una nevicata straordinaria La Gazzetta dello Sport, dimostrando guardo dei 75 anni di vita. Una ha bloccato la città. La sua famiglia buone qualità come corrispondente storia unica scritta sulle piste at- vive in una casa annessa all’officina locale. Alla fine prevale l’attrazione traverso trionfi nei Gran Premi di di carpenteria metallica del padre,al verso la meccanica. La madre prov- Formula Uno e nelle gare Endurance civico 85 di via Paolo Ferrari, quando vede a combinargli l’appuntamento con i prototipi. Per non parlare dei si dice il caso. Il piccolo Enzo cresce nel dicembre del 1918 con un diri- modelli stradali, divenuti nel tempo insieme al padre Alfredo, alla madre gente della Fiat a Torino. La risposta autentici status symbol, figli della Adalgisa ed al fratello maggiore della più grande azienda automobi- Il primo Ferrari 25 maggio 1947 la Ferrari 125S, la prima Ferrari vince la sua prima gara sul circuito romano di Caracalla 4 5
FERRARI 75 FERRARI 75 listica italiana non è però quella Biscione, per la quale centra le sue a farsi affidare la gestione della si corre una gara sul Circuito del sarà confermato a Maranello, adot- Qui ci vuole una Ferrari sperata: non c’è lavoro. Ferrari prime vittorie: al Circuito del Polesine squadra corse. Fa incetta dei migliori Savio che vede prevalere proprio terà sul casco il cavallino con la Anche il rapporto tra Ferrari ed il riesce a farsi assumere come ope- e a Pescara, dove batte persino le tecnici sul mercato rubandoli alla Ferrari sull’Alfa. In quell’occasione coda bassa. Biscione è destinato ad interrom- raio da una fabbrica torinese pro- Mercedes. Successi che gli valgono Fiat, rea di non averlo voluto. Grazie il Drake conosce i genitori di Ba- Ma Ferrari non sarebbe stato Ferrari persi nel 1939, a causa di forti di- prietà di un tale chiamato Giovan- la convocazione nello squadrone uf- alle scelte di Ferrari, l’Alfa Romeo racca e la Contessa Paolina gli fa senza quel fiuto diabolico che lo ha vergenze con la dirigenza del Por- noni che trasforma in telai da au- ficiale Alfa in vista del Gran Premio diviene imbattibile. È il preludio al omaggio di una cartolina raffigurante sempre distinto nella conoscenza tello. Per il Drake inizia una nuova tovetture gli chassis dei mezzi mi- di Francia del ’24. Alla guida della fatidico 16 novembre 1929, giorno il figlio accanto al suo aereo dicen- degli uomini e dei piloti. Il più amato sfida. Del resto nel giugno del ’35, litari. Conosce Ugo Sivocci, ottimo potente P2 scende in pista a Lione in cui a Modena viene costituita la dogli: “Sarebbe bello se anche lei dal Drake è Tazio Nuvolari: coraggio, aveva costruito la sua prima auto a pilota dell’epoca, che lo convince a insieme a mostri sacri del calibro di Scuderia Ferrari. Ferrari ha intuito mettesse sulle sue macchine il sim- abnegazione, voglia di rischio sempre, Modena: l’Alfa Romeo bimotore seguirlo a Milano alla CMN (Co- Antonio Ascari, Campari e Wagner. il momento delicato dell’Alfa, che bolo del cavallino rampante”. Pas- quasi fosse una scommessa personale. con cui Nuvolari era sfrecciato ad struzioni Meccaniche Nazionali) nel Disputa le prove e poi se ne torna non intende più correre in forma sano nove anni ed il 9 luglio del In breve il binomio Ferrari - Nuvolari oltre 320 all’ora, con una punta di ruolo di collaudatore e poi, di pilota misteriosamente a Modena. Il motivo ufficiale ed ha quindi escogitato la 1932 sulle fiancate delle Alfa Romeo diviene inscindibile, con vittorie a 364 orari. Ferrari si mette in proprio da corsa. L’esordio avviene in una ufficiale è quello dell’esaurimento formula per farla gareggiare sotto della Scuderia Ferrari iscritte alla ripetizione su ogni tracciato. L’amore impegnandosi per contratto a non competizione in salita vicino a casa, nervoso. Forse ha realizzato che il le proprie insegne, mantenendone 24 ore di Spa spicca un nuovo em- tra i due si interrompe nell’estate costruire macchine che portino il la Parma-Poggio di Berceto del 1919. suo futuro non è quello del pilota, viva l’immagine. blema: uno scudetto giallo canarino del ’33,. Nuvolari avanza richieste suo nome per la durata di 5 anni. Ferrari chiude quarto nella classe bensì del cosiddetto “agitatore”. Le che è il colore di Modena al centro eccessive, tra cui quella che Ferrari Un ostacolo che aggira fondando Tremila. Nello stesso anno partecipa idee non gli mancano così pure l’am- Il cavallino rampante del quale figura un cavallino ram- cambi il nome della sua squadra in l’Auto Avio Costruzioni, marchio alla Targa Florio, terminando al nono bizione e sa trattare molto bene Francesco Baracca, l’asso dell’avia- pante nero e le lettere S e F di Scuderia Nuvolari – Ferrari. Tra il col quale schiera alla Mille Miglia posto e un anno più tardi, nella con la gente. zione della prima guerra mondiale Scuderia Ferrari. È una rivisitazione “Drake” ed il “Nivola” sfocia una del 1940 due modelli battezzati stessa gara siciliana si piazza addirit- aveva scelto il cavallino rampante dell’emblema di Baracca, riportato guerra con tanto di ricorso alle semplicemente 815. Dopo la guerra tura in seconda posizione, con un’Alfa Alfa Romeo e Scuderia Ferrari del Reggimento Cavalleria Piemonte con la coda verso l’alto anziché in carte bollate e che terminerà nel- Enzo Ferrari si mette a fare sul Romeo 4500. E da qui che Ferrari Doti che spingono Ferrari a con- dal quale proveniva. Cinque anni basso. Curiosamente decenni più l’inverno tra il ’34 ed il ’35 con una serio. Il 14 luglio 1951a Silverstone, inizia il suo rapporto con la casa del vincere i dirigenti della casa milanese dopo la morte di Baracca, a Ravenna tardi quando Arturo Merzario non riconciliazione. nel Gran Premio di Gran Bretagna Ferrari al volante dell’Alfa Romeo al Circuito di Modena il 5 giugno 1927 Nicola Romeo ripreso tra Giorgio Rimini e Enzo Ferrari 6 7
FERRARI 75 FERRARI 75 F1, Froilan ‘Cabezon’ Gonzalez con ribile incidente di Wolfgang von piatta del Drake alimenta non poca la Ferrari 375 batte Juan Manuel Trips la cui 156 impazzita miete apprensione tra i presenti che si Fangio con l’Alfa Romeo 159. È la vittime tra gli spettatori. Tra i tanti aspettano da un momento all’altro prima vittoria iridata di Maranello. successi, c’è pure il divorzio di otto la sfuriata. Invece non accade nulla. Enzo Ferrari non ha mai perdonato tecnici importanti che lasciano Ma- Terminata la riunione, i presenti alla Casa del Portello il licenzia- ranello. O meglio, vengono licenziati escono dalla stanza spaesati ed mento di 12 anni prima. In pratica in tronco per una lettera galeotta. ecco che ad attenderli c’è il vice ha messo a segno la sua seconda A scatenare il putiferio è l’assidua capo del personale con in mano vendetta. Gli anni Cinquanta sono presenza in fabbrica ed in pista delle buste. Sono le comunicazioni gli anni d’oro, quelli dei mondiali di della signora Laura, moglie del gran- di licenziamento in tronco per Alberto Ascari nel ’52 e ’53, di de capo. Si intromette spesso nella ognuno dei firmatari della lettera! Juan Manuel Fangio nel ’56, di Mike vita della scuderia creando malumori Ed ecco il secondo colpo di scena, Hawthorn nel ’58 e dei sei successi tra il personale. Più volte i dirigenti con la promozione delle nuove di fila alla Mille Miglia. Ma sono dell’azienda cercano di affrontare leve.Tra questi c’è anche un giovane anche gli anni delle tragedie. Come la questione col marito, ma il Drake ingegnere destinato a firmare i quella di Guidizzolo (nei pressi di sapendo bene il problema, è abilis- futuri trionfi della rossa: Mauro Mantova) alla Mille Miglia del ’57. simo ad evitare l’argomento. Da Forghieri. Franco Gozzi braccio de- Ferrari finisce in tribunale come qui l’iniziativa di far scrivere una stro del Grande Vecchio per quasi imputato in qualità di costruttore lettera dall’avvocato Cuoghi, che 40 anni, racconta di essere stato li- della vettura, venendo poi assolto in modo molto garbato comunica cenziato e riassunto due volte in nel ’61 per non aver commesso il per iscritto a patron Enzo, la ri- uno stesso giorno: un primato da fatto. Quando nel ’58 nei G.P. di chiesta da parte dei quadri diri- guinness. Ma in un mondo che cre- Francia e Germania muoiono i suoi genziali di tenere la signora lontana sce velocemente Ferrari sente il alfieri, Musso e Collins, il Drake almeno dalle piste. Una soluzione bisogno di appoggiarsi a spalle forti Un uomo solo al comando viene duramente attaccato dalla che avrà un effetto boomerang sui per non soccombere e anche per stampa, in particolare da Civiltà mittenti. Nel corso di una delle riprendersi la libertà di potersi oc- vamento di impianti, una continua Drake giudica irrisoria aggiungendo al timone dell’azienda. Il 4 giugno Carrolica che lo definisce “un Sa- tante riunioni tecniche, Ferrari si cupare solo di corse in virtù del immissione di capitali per far fronte che l’attesa del benestare dalla del 1988 Giovanni Paolo II, a bordo turno che divora i propri figli”. Ma presenta con la lettera ben in vista, fatto, sono parole sue, che si era ad esigenze ogni giorno diverse. casa madre, comporterebbe una di una Mondial Cabriolet guidata la tragedia che più distrugge il suo al fine di mostrare ai “congiurati” sempre sentito un costruttore e Ferrari con la consueta sensibilità perdita di tempo nei confronti da Piero Ferrari, secondogenito animo è quella che riguarda il figlio di averla ricevuta e letta.Tutto pro- non un industriale. Nel 1964 ha capisce che è indispensabile impri- della concorrenza. Morale, l’accordo del Drake, varca i cancelli di Mara- Dino. Gli anni Sessanta iniziano con cede secondo il copione abituale, prodotto 598 macchine che sono mere una svolta alla sua azienda salta. Ferrari continua a sondare il nello. Passa in rassegna le mae- un titolo iridato, quello di Phil Hill, con i vari interventi dei responsabili andate a ruba, ma fabbricare auto- per garantirle un futuro. La Ford è terreno e nel luglio del 1964 in- stranze, facendo un giro di pista a ma è un mondiale triste per il ter- dei settori aziendali. Ma la calma mobili richiede un costante rinno- la prima a farsi avanti ed il Com- contra Giuseppe Luraghi, presidente Fiorano, ma contrariamente a quan- mendatore si mostra subito inte- dell’Alfa Romeo, ma tutto si con- to sperava non trova il patriarca ressato lasciando che gli inviati di clude in un nulla di fatto. Si giunge dell’automobilismo. Afflitto da seri Henry Ford II procedano ad una così al gennaio 1965 quando Gau- problemi di salute, Enzo Ferrari si valutazione. Risultato: la Ferrari vale denzio Bono, presidente della Fiat, trova a letto nella sua casa di Largo oltre sei miliardi di lire. Dalla Ford varca i cancelli di Maranello. A To- Garibaldi a Modena. I due potranno si dicono favorevoli ad entrare nella rino, l’avvocato Gianni Agnelli non parlarsi solo per telefono. Il 14 proprietà del Cavallino con una è rimasto insensibile al messaggio agosto Ferrari se ne va in punta di percentuale gradita al grande capo. lanciato da Ferrari. Il matrimonio piedi. Per uno strano gioco del L’arrivo dei quadri americani a Ma- con la Fiat proietta la Ferrari in destino a poche settimane dalla ranello fa supporre che l’accordo una nuova dimensione. Maranello sua scomparsa, le rosse di Berger sia ormai vicino. Invece nella riunione può contare su quell’appoggio tec- ed Alboreto tornano al successo decisiva del 30 ottobre gli eventi nico ed economico che permette con una storica doppietta inaspet- prendono un corso diverso. Ferrari al Cavallino di tornare ai vertici tata nel G.P. d’Italia (erano gli anni si sofferma su una clausola che della Formula Uno nella seconda dello strapotere delle McLaren- prevede un’autorizzazione da De- metà degli anni ’70. Honda di Senna e Prost) che rompe troit qualora le spese superino il Entrato nell’ultimo decennio di un periodo davvero parco di sod- budget consentito. La cifra si aggira vita, il Commendatore non riuscirà disfazioni. L’agitatore di uomini, nelle due immagini il “Drake” con Giuseppe Campari e con Nuvolari, Arcangeli e Siena intorno ai 10 mila dollari, che il più ad essere presente con costanza Carlo Baffi 8 9
FERRARI 75 FERRARI 75 vetture di Maranello, soprattutto LE AUTO DA SOGNO dopo la vittoria di Luigi Chinetti a Le Mans che è anche agente oltre oceano della Ferrari. Serve una DI MARANELLO nuova vettura da inviare per i facol- D tosi clienti e nasce la Ferrari 340 America con la meccanica derivata dalla 340 F1. Il primo modello, pro- ai cancelli della fabbrica di MM viene aggiunta dopo la vittoria progettata da Aurelio Lampredi gettato da Touring, monta il V12 di Maranello sono uscite una di Clemente Biondetti e Giuseppe con il V12 creato dalla matita di 4 litri disegnato da Aurelio Lam- quantità notevole di vetture Navone alla Mille Miglia dello stesso Gioachino Colombo. La 166 Inter predi e le linee ricordano quelle da sogno e tutto inizia dopo le anno. Carrozzata da Touring, è la vet- si può considerare la prima vettura della 166 Barchetta della Touring. prime vittorie. Enzo Ferrari che deve tura che inventa il nominativo “Bar- prevalentemente destinata ad un Poi nascono versioni interessanti fare quadrare i conti e la vendita di chetta” per questo tipo di vetture. uso stradale e verrà carrozzata da prodotte anche da Ghia e Vignale, vetture sportive serve a finanziare le Monta il V12 di 1995 cc con una po- diversi stilisti dell’epoca, oltre alla competizioni, che a loro volta ser- tenza di 140 cv e ne usciranno ben versione Touring ci sono quelle ve- La fabbrica di automobili vono a fare pubblicità ed a vendere 34 esemplari nella prima versione e stite da Ghia, Vignale, dagli Stabili- più famosa al mondo le vetture. 13 della versione '53 con una po- menti Farina, oltre all'esemplare Nel 1948 la Ferrari presenta al Sa- tenza di 160 cv. unico a 4 posti commissionato a amplia la fabbrica e la fonderia leghe lone di Torino la 166MM, una bar- Dalla barchetta deriva la versione Bertone da Ferrari. leggere uscendo da una produzione chetta destinata ai clienti sportivi, è coupè, la Ferrari 166 Inter Berli- di pezzi praticamente unici ed alta- Il mercato americano si dimostra una evoluzione della 166S e la sigla netta, prodotta in 37 esemplari e mente artigianali. Un grosso passo con un grande potenziale per le anche nello stile, con l’abbandono dei vari carrozzieri e la scelta di Pi- ninfarina come fornitore principale per le macchine stradali. Un accordo iniziato con uno storico incontro tra Ferrari e Battista Farina in un risto- rante nel 1951 che continuerà per diversi decenni con modelli rimasti nella storia dello stile. Il primo vero Ferrari 166 MM La 375MM ha il telaio tubolare in ac- frutto di questo accordo è la 250 ciaio e la carrozzeria realizzata da Europa GT di cui sono nate inizial- ed è con una Berlinetta Vignale che Scaglietti e da Ghia, è in lamiera di mente due versioni, la coupé a tre fi- alluminio. Monta il V12 portato a 4,5 nestrini, due porte con lunotto Gigi Villoresi vince la Mille Miglia litri, è la vettura più potente pro- panoramico e l'altra con finestrini la- del 1951. La 340 America viene dotta dalla casa nel 1953 e raggiunge terali posteriori aggiuntivi. presentata al pubblico il 5 ottobre la velocità massima di 290 km/h. Dalla 250 GT Europa nasce la Fer- 1951 al salone di Parigi con una A Maranello, l'inizio della vera co- rari 250 GT Coupè, realizzata a Ma- versione in colore nero con interni struzione di auto stradali è rappre- ranello tra il 1955 e il 1960, verde scuro. Il successo è imme- sentata dalla Ferrari 250 Europa, disegnata da Pinin Farina è la vettura diato Nelle varie versioni, aperte e subito seguita dalla 250 Europa GT, che afferma il successo della casa ita- chiuse, ne vengono prodotti 23 con il solito motore V12 Colombo liana tra i produttori di vetture stra- esemplari. serie 250 da 3,0 litri di cilindrata. La dali ad alte prestazioni. La Ferrari 375MM nasce come mo- serie 250 GT rappresenta un impor- Sulla base della 250 GT nascono dello da competizione, deriva dalla tante punto di svolta per la Ferrari varie versioni sempre più richieste 340 America e, tra le gare più fa- come produttore di serie con vet- dai clienti ed in seguito dai collezio- mose, corre nella Carrera Paname- ture più comode ed un adeguato nisti. Tra le più note la 250 GT ricana con Maglioli. Dalla vettura da spazio per i bagagli. A Maranello ini- Coupé Pinin Farina e la Ferrari gara viene prodotta una piccola zia una produzione con elementi il 250 GT California entrambe del serie sia in versione spider che più possibile standardizzati e per 1958, entrambe icone del marchio Le tradizioni del “made in Italy” berlinetta. realizzare le nuove vetture il Drake italiano. 10 11
FERRARI 75 FERRARI 75 gando il corpo vettura di 300 mm per avere più spazio nell’abitacolo. Sulla base della 250GT c’è anche la Berlinetta Passo Corto, la celebre Ferrari 250SWB che, nella ver- sione più spinta, conquista molti al- lori nelle competizioni con vari gentleman driver e diventa la base per la celebre 250GTO. La mitica 250 GT SWB foto grande La GTB stradale ha avuto tra i suoi clienti anche Steve McQueen A metà anni ’60 debuttano due nuove vetture stradali, la 275GT Berlinetta e Spider e la 500 Super- fast. La Ferrari 275 rappresenta una serie di vetture granturismo a motore anteriore, in versione ber- linetta/coupè (GTB) e spider (GTS) con il motore V12 anteriore prodotte a Maranello tra il 1964 e il 1968. Il propulsore è sempre quello progettato sulla base Co- lombo, con la cilindrata elevata a 3,3 litri e sono le prime Ferrari per cilindro. Viene prodotta in due stradali con trasmissione e sospen- serie, personalizzate in base alle ri- sioni posteriori indipendenti. chieste del cliente finale ed anche L’elegante carrozzeria è sempre Lo spider California modelli unici chiamati Superfast II, studiata da Pininfarina, mentre Sca- III e IV. È Gianni Agnelli che diventa proprietario del primo esemplare e la 400 Superamerica è la prima vettura con la sigla che indica la ci- lindrata totale (4 litri) e non quella unitaria. Monta quattro freni a disco e la trasmissione a quattro rapporti con overdrive elettrico su quello superiore. Particolare il di- segno della coda con un profilo molto aerodinamico. La 400 Supe- ramerica debutta anche sul grande 250 GT by Pininfarina schermo dove diventa l’auto per- sonale di Vittorio Gassman nel film La 250 GT California nasce dalla ri- in produzione a passo corto e “il tigre” di Dino Risi. chiesta di John Von Neumann, viene denominata come Spider Ca- La prima Ferrari con quattro posti l’agente nella West Coast ameri- lifornia con il tettuccio ripiegabile. è la 250GT 2+2 del 1960, da cui cana di Luigi Chinetti che intuisce È la Carrozzeria Scaglietti che si l’appellativo “2+2” della sua sigla. che è un mercato in grande espan- Nel 1960 arriva la Ferrari 400 L’esordio avviene alla 24 Ore di Le sione e propone l’idea a Ferrari. Superamerica, coupè due posti, Mans, guidata dal direttore di gara, Segue una produzione di 106 con il V12 sulla base di quello pro- la vettura, con una elegante veste esemplari, di cui nove interamente gettato da Giochino Colombo con aerodinamica è studiata da Pininfa- in alluminio. La 250 GT California la distribuzione a singolo a camme rina ed è basata sul telaio di 2.600 ha origine dalle 250 GT Berlinetta in testa per bancata e due valvole mm di passo della 250GT, ma allun- La mitica 250 GT SWB 12 13
FERRARI 75 FERRARI 75 glietti realizza i 10 esemplari spe- 7.700 giri. È la prima supercar di fa- muso. Presentata nel 1971, viene il nuovo motore V8 posteriore ciali della 275 GTS/4 NART Spyder scia alta che monta il propulsore in commercializzata due anni dopo. centrale di tre litri con il comando per il mercato americano. posizione centrale con la lubrifica- Per Maranello è una grande svolta degli organi della distribuzione co- La 275GTB è anche impiegata nelle zione a carter umido ed il cambio tecnica, con la BB può contrastare mandato da cinghie dentate in competizioni, rivista dal reparto manuale a 5 rapporti installato le nuove rivali come la Lambor- gomma. L’abitacolo della granturi- corse della casa per i clienti privati. sotto al motore con il differenziale ghini Miura, ed è la prima Ferrari di smo è concepito per quattro per- La 275GTB/C (Competizione) ha autobloccante. Il telaio è a traliccio serie che supera la velocità mas- sone come indicato nella sigla la meccanica rivista con il V12 a centrale con sospensioni a triangoli sima di 300 km/h. “308GT4”, la linea porta la firma carter secco e la carrozzeria alleg- sovrapposti, mentre i freni sono a Nel 1973, oltre la Ferrari BB, com- del designer Marcello Gandini che gerita. La 500 Superfast debutta disco autoventilanti. La linea, mo- pare la nuova Ferrari Dino la fa assomigliare molto alla Lam- al Salone di Ginevra del 1964 ed è derna e filante, sempre disegnata 308GT4 che rappresenta un’altra borghini Urraco, anche lei ideata l'ultimo modello Ferrari costruito da Fioravanti per Pininfarina, pre- pietra miliare nella storia della Fer- dalla Carrozzeria Bertone. Nel in serie limitatissima per clientela senta sul muso anteriore doppi fari rari. La nuova Dino ha linee spigo- 1975, a seguito della crisi energe- selezionata. Il motore V12 di 5 litri, a scomparsa e la caratteristica co- lose e squadrate e sarà la prima ed tica europea, vengono introdotte realizzato apposta per la 500 Su- pertura in plastica bianca che na- unica Ferrari di serie ad essere degli aggravi fiscali per le vetture perfast deriva dall’unità a “blocco sconde le frecce e luci di posizione stata disegnata da Bertone. Ma la dotate di propulsori superiori ai 2 lungo” progettata da Aurelio Lam- La Dino 246 GT mantenendo pulito e filante il grande novità è sotto il cofano con litri di cilindrata, nasce così la Dino predi. Disegnata da Pinifarina, il suo prezzo è doppio rispetto a quello linea, risulta una vettura con i bordi taglienti. La prima versione ha i fari di una Rolls Royce dell’epoca. Ne morbidi e linee curve . Il telaio della fissi dietro una copertura in acri- sono costruiti 36 esemplari, più 206GT è realizzato totalmente in lico, poi per esigenze del mercato una versione speciale consegnata al alluminio da Scaglietti, la Dino ha americano, i fari diventano a scom- principe Bernardo d’Olanda. Tra i sospensione completamente indi- parsa. La Daytona è equipaggiata proprietari ci sono Mohammad pendenti, freni a disco sulle quattro con il V12 di 60° noto come Tipo Reza Pahlavi e l’attore Peter Sel- ruote che servono a frenare la vet- 251, sviluppato dal precedente V12 lers. tura che raggiunge i 235 km/h gra- di Gioacchino Colombo. La cilin- Nella seconda metà degli anni ’60 zie all’aerodinamica ed ai 180 cv di drata è di 4.390 cc con una po- iniziano a comparire le supercar a potenza del motore. Della versione tenza di oltre 350 cv a 7.500 giri. motore posteriore/centrale. La Dino 246GT, che debutta nel 1967, La 365 GTB/4 viene realizzata Ferrari ha pronto un nuovo mo- vengono realizzati 152 esemplari, anche in versione spider, raggiunge tore, sei cilindri completamente in segue la versione 246GT con il V6 la velocità di 280 km/h ed ha la tra- alluminio a V di 65° e due litri di ci- di 2.4 litri di cui verranno prodotte smissione a 5 rapporti, con lo lindrata. L’unità è ideale per la ben 3.569 vetture in versione schema transaxle, ovvero al ponte nuova Formula 2, ma deve essere GT/coupè ed in versione GTS/spi- posteriore inglobata con il differen- derivato da una vettura di serie der. ziale, per una distribuzione otti- prodotta in almeno 500 esemplari. La piccola Ferrari, che uscirà sem- male dei pesi. Nasce un nuovo accordo tra Ma- pre solo marchiata “Dino” rappre- Mauro Forghieri, il geniale proget- Ferrari 308 GTB ranello e Torino, verranno pro- senta uno dei primi esemplari tista del reparto corse, nel 1970 fa dotte due tipi di vetture, la Dino, e prodotti a Maranello in un numero debuttare il nuovo motore 12 ci- Fiat Dino, entrambe con il V6 di consistente fino al 1974. lindri piatto, o boxer, ed anche la 208GT4, con il motore V8 ridotto Maranello in versione sia coupè La Dino rappresenta la vettura produzione delle supercar di serie a 1.991 cc per il mercato italiano. Il che spider. È il primo accordo tra sportiva per la fascia media, mentre si allinea con questa nuova tipolo- propulsore della Dino 208 GT4 è Ferrari ed Agnelli che porterà a per la clientela di livello alto, al Sa- gia motoristica. Al Salone di Torino il V8 più piccolo mai prodotto in quello definitivo del 1969 con la lone di Parigi 1968 debutta la Fer- 1971 compare nello stand della serie, ha ben 180 cv con un rap- Fiat che entra nella società Ferrari. rari 365 GTB/4 Daytona che casa la nuova Ferrari Berlinetta porto potenza/cilindrata da pri- La Dino 206GT è la prima vet- sarà l’ultima vettura a motore an- Boxer, che sostituirà la Daytona dal mato per la sua epoca tra i motori tura di serie prodotta dalla Ferrari teriore prodotta a Maranello sotto 1973. La 365GT/4 BB viene su- aspirati. con il V6 dietro le spalle del guida- la direzione di Enzo Ferrari. È an- bito rinominata Ferrari BB e Nel 1975 arriva la nuova Ferrari tore in posteriore/centrale. Pinifa- cora Leonardo Fioravanti che trac- monta il 12 cilindri piatto di 308 presenta una linea più mor- rina affida a Leonardo Fioravanti ed cia le linee della supercar con un 4.390cc, denominato F102 AB 00, bida, disegnata nuovamente da La 308 GTS, sulla destra insieme alle altre “rosse” Aldo Brovarone il design della look più contemporaneo dai bordi che eroga una potenza di 380 cv a Leonardo Fioravanti. È una berli- 14 15
FERRARI 75 FERRARI 75 l’idea è quella di possedere una 612 Scaglietti nel 2004, la coupè sostituita nel 2012 dalla Ferrari netta a due posti, e vengono co- prodotto un capolavoro di stile. Il e la Porsche 928. Dai cancelli di sorta di "Formula 1 stradale". Pezzo 2+2 che sostituisce la 456 ed è la F12 Berlinetta e dalla successiva struite due versioni, GTB e GTS suo nome è “F40”, una sigla che in- Maranello, nel 1992, esce la Fer- forte è il propulsore, V12 cilindri seconda vettura completamente in Ferrari 512 Superfast del 2017. coupè, e spider. dica ed evoca i 40 anni di attività rari 456GT, dotata di una linea aspirato derivato dal propulsore alluminio dopo la 360 Modena. Molto belle le Ferrari spider degli ll motore V8, F106AB è inizial- sportiva della Ferrari. Berlinetta a che rappresenta uno dei più elevati che equipaggia la Ferrari 640 di For- Sempre nello stesso anno debutta ultimi decenni, la California del mente alimentato da quattro car- 2 posti, telaio a traliccio tubolare in esempi di Gran Turismo 2+2 che mula 1. La cilindrata è di 4.7 litri ed la nuova due posti con il motore V8 2008 e la Portofino del 2018. buratori Weber 40DCNF e acciaio con vasca abitacolo e pan- diventa il punto di riferimento del il motore viene installato anche sul centrale. È la Ferrari F430, che so- L’erede della Ferrari F430 e la Fer- sviluppa una potenza di 255 cv. In nelli di rinforzo in kevlar, una car- settore con la sua splendida ed prototipo Ferrari 333SP per il cam- stituisce la 360 e rappresenta l’inizio rari 458 Italia presentata ala Salone seguito nasce la versione ad inie- rozzeria in fibra di vetro di soli 46 equilibrata linea.Tra le particolarità pionato IMSA americano. Come per di una nuova generazione di modelli di Francoforte del 2009. Presenta zione ed anche quella con il V8 di kg di peso. Un Cx pari a 0.34, il mo- c’è il V12 di 5.474 cc montato an- la F40 il successo è immediato, no- con scelte tecniche che hanno un nuovo design rispetto alla vet- due litri per il mercato italiano. Nel tore,V8 di 2.936 cc, sovralimentato teriormente. Lo stesso propulsore, nostante il prezzo di vendita di l'obiettivo di rendere la vettura più tura precedente con il V8 F136 della 1982 per incrementare la potenza con due turbine IHI, con una po- interamente in alluminio, a quattro 852.800.000 lire, i 349 esemplari versatile come il controllo della tra- famiglia Ferrari/Maserati di 4.498 cc del V8 di due litri nasce la Ferrari tenza di ben 472 cv a 7.000 giri. La valvole per cilindro con una po- sono venduti in brevissimo tempo, zione e il controllo della stabilità. Il con una potenza di 570 cv, dotato 208GTB Turbo sovralimentato Ferrari F40 diventa subito tenza di 442 cv, serve come base molto prima della loro costruzione. V8 di 90° è portato a 4.308 cc con di iniezione diretta del carburante. con una turbina KKK K26 che un’icona, la supercar per eccellenza per la futura 550. Presentata nel Nel 2002, per celebrare i 55 anni una potenza di 490 cv a 8500 Nel 2015 nasce la nuova Ferrari porta la potenza massima a 220 cv. con una velocità massima di 324 1996, la Ferrari 550 Maranello del cavallino, tocca alla Ferrari Enzo giri/min. 488 con il propulsore F154 V8 che La Ferrari 308 nella versione GTS km/h dichiarati, ma spesso superati segna il ritorno del cavallino ram- l’eredità delle nuove vetture cele- La gamma Ferrari del terzo millennio è sovralimentato con due turbine diventa protagonista della serie di nei vari test. È un successo imme- pante nel segmento delle berli- brative della casa. Anche la mecca- si basa sostanzialmente su tre tipi di IHI che eroga una potenza di ben telefilm americani Magnum PI con diato, sono previsti solo 400 esem- nette sportive a motore anteriore nica della Enzo è derivata dalla vetture, le coupè e spider a due posti 670 cv. Dalla vettura deriva la Tom Sellek. plari, con un costo di ben 374 dal quale mancava dagli anni ’70 monoposto di Formula 1 con il V12 a motore anteriore, le coupè, sem- 488GTE che conquista gli ultimi ti- Nel 1984 arriva la nuova vettura di milioni di lire, una cifra altissima quando è finita la produzione della di 65° aspirato di 5.998 cc che pre a motore anteriore 2+2 posti e toli mondiale nella gare di durata Maranello, la Testarossa. Presentata per l’epoca ma destinata subito a Daytona. eroga 660 cv. Inizialmente la produ- le coupè/spider con il V8 centrale. per la Ferrari. al Salone di Parigi è l’evoluzione salire in modo vertiginoso. Fioc- Nel 1993 la Ferrari si dedica allo zione limitata è prevista in 349 Poi ci sono le serie speciali e quelle Negli ultimi anni sono state pro- della 512BB di cui conserva la mec- cano gli ordini, consegne con tempi sviluppo dell'erede della 348 e esemplari, ma viene aumentata a per i piloti sportivi, alcune non omo- dotte alcune vetture speciali, in canica con il 12 cilindri piatto di 5 lunghissimi ed una grande sele- l’anno successivo viene presentata 399 visto il grande successo. logate per la strada, che partecipano pochi esemplari molto ambite dai litri. La Ferrari Testarossa è di- zione per gli acquirenti. Sul mer- la nuova Ferrari 355 che sfrutta Il terzo millennio, sotto la presi- agli eventi Ferrari in pista. collezionisti.Tra questi La Ferrari del segnata da Pininfarina la sua linea cato non ufficiale vengono fatte la scocca della precedente berli- denza di Luca di Montezemolo, Tra le vetture con il V12 anteriore 2013, e le ultime nate, le Ferrari domina per alcuni anni il design offerte stratosferiche per com- netta con il motore ad 8 cilindri di vede un proliferare di vari modelli e arriva nel 2007 la nuova Ferrari Monza SP2 ed SP3 e l’ultima delle Ferrari 12 cilindri anche con prare una vettura, alcuni ordini 3,5 litri. Tra le particolarità ci sono versioni delle vetture di Maranello. 599 GTB Fiorano, un nome che nata SP4. la evoluzione 512TR del 1992. vengono rivenduti a cifre attorno il cambio sequenziale elettroat- Dopo la Enzo del 2002, arriva la evoca il circuito di prova della casa, Massimo Campi L’evoluzione della serie 308 è la a 1,5/2 miliardi di lire. La Ferrari, tuato e le sospensioni a controllo nuova Ferrari 328, molto simile visto il grande successo aumenta la elettronico con una tecnologia deri- alla sua progenitrice, con il V8 por- produzione da 400 a 1.000 esem- vata dalla Formula 1. La Pininfarina ha tato a 3.2 litri di cilindrata che plari ed alla fine ne vengono realiz- dedicato particolare attenzione allo viene presentata al Salone di Fran- zate 1.337 esemplari. studio dei flussi aerodinamici, tanto coforte del 1985 assieme alla La Ferrari F40 è anche l’ultima su- per il passaggio dei flussi nel sotto- nuova Mondial 3.2 a quattro posti. percar voluta da Enzo Ferrari che scocca completamente carenato, che La Ferrari 288GTO, prodotta in scompare il 14 agosto 1988. Come attorno all'abitacolo. L’evoluzione numero limitato di soli 271 esem- gli accordi stipulati, la maggioranza delle otto cilindri di Maranello è la plari. È una serie speciale, proget- della proprietà è nella mani della Ferrari 360 Modena del 1999 tata da Nicola Materazzi sulla base Fiat che riorganizza subito la pro- derivata sempre dalla base della della 308/328 disegnata da Fiora- duzione con la Ferrari 348, un 355. vanti. La vettura ad alte prestazioni prodotto destinato a sostituire la Visto il successo della F40, a Mara- si basa sul V8 di 2.927 cc sovrali- 328 che però porterà a molte cri- nello continuano le Ferrari celebrative mentato con due turbine IHI, com- tiche per i pochi pregi ed i tanti di- e nel 1995 viene commercializzata la plete di Intercooler aria-aria ed fetti di una vettura fatta in F50, per festeggiare il mezzo secolo iniezione Weber. È una auto defi- economia. della fabbrica. La Ferrari F50 è una nita “cattiva” con una potenza di Nel campo delle vetture 2+2, l’ul- spider con tetto rigido asportabile, a 400 cv scaricata in modo brutale e tima Ferrari prodotta è la 412ì, volerla è Piero Ferrari, e viene realiz- prevista per un eventuale uso ago- uscita di produzione nel 1989, zata in serie limitata di soli 349 nistico. serve una nuova vettura per con- esemplari tra il 1995 ed il ’97. La Leonardo Fioravanti ha ancora trastare la Maserati Quattroporte scocca è in materiale composito, 16 17
LE NUOVE FORMULA 1 LE NUOVE FORMULA 1 TANTO TUONÒ CHE sessione di prova rispetto all’ultima in profondità ai cambiamenti intro- riori. classifica dell’anno scorso: quelli che dotti nella gestione della Formula 1. A volte mi chiedo da dove viene hanno concluso davanti lo scorso Intanto la gestione degli sviluppi sarà questa impostazione e penso che si campionato sono sempre davanti e calmierata con scadenza bi-mensile deve risalire alle bighe dei romani PIOVVE quelli che erano dietro l’anno e le vetture verranno verificate con che hanno generato in cascata “figli” A scorso sono ancora dietro. il laser per certificare che la loro e “figli dei figli” e “figli dei figli dei Va detto che siamo veramente al geometria non sia stata alterata in- figli”, fino ai giorni nostri: pilota in primo inizio e solo dopo almeno il nanzitempo rispetto a quella dichia- vista e ruote scoperte vengono da li, lla fine dopo tanta attesa, vetture che nei risultati delle prove. sione, che siamo abbastanza lontani primo Gran Premio si potranno rata senza più le verifiche con il poi sono arrivate le carrozze e così prolungata anche dalla pan- E’ vero che i fatti accaduti nel dalla preannunciata “rivoluzione”, al emettere giudizi. piano di riscontro e il metro come via fino alle automobili da competi- demia, le nuove vetture di mondo, più o meno in contempora- massimo c’è stato un “rimpasto di E va anche detto, per onestà, che il veniva fatto fino al 2021. zione monoposto che si sono “ar- Formula 1 sono arrivate. C’è stata la nea, non hanno lasciato molto spa- governo”, volendo fare similitudini nuovo regolamento non coinvolge E’ stata anche fatta la lista completa ricchite” di due ali, e sembra che Gran Fanfara delle presentazioni e ci zio per pensare alla Formula 1 ma, con il gergo della politica. solo la parte visibile delle vetture di tutte le parti che compongono non si riesca a uscire da questo mo- sono state le prime prove a Barcel- nonostante questo, il sospetto che Solo un occhio decisamente esperto perché gli interventi forse più signi- una monoposto ed è stato definito dello. lona ma senza quell’entusiasmo che si sia trattato di un “cambiare tutto può cogliere le differenze con le vet- ficativi hanno riguardato la gestione quali di queste devono seguire la fi- Detta così avere un fondo piatto o si era annunciato con grande enfasi per non cambiare nulla” si aggira nel ture che sono andate al museo nel di tutto il “circus” della Formula 1, losofia “Open Source” (cioè le parti curvo sembra quasi un dettaglio ed, perché, a prima vista, non sembra sia paddock come un fantasma. 2021, e ci sono anche meno diffe- non dobbiamo fermarci all’aspetto che, anche se sviluppate da una effettivamente, io penso che sia un cambiato molto sia nell’aspetto delle Si direbbe, da questa prima impres- renze nella classifica di questa prima estetico delle vetture ma guardare squadra, “devono” essere messe a po’ così perchè ci vorrebbero bel disposizione di tutti) e quali sono altri interventi per dare veramente “Trasferibili” (cioè le parti che “pos- luogo a una svolta. sono” essere trasferite da una squa- Comunque, a parte queste conside- dra all’altra). razioni, le vetture sono ormai uscite Poi ci sono gli elementi progettati e allo scoperto e qualche considera- costruiti da ogni squadra ma su spe- zione sulla loro forma la si può fare cifiche della FIA, le parti progettate ovviamente relativamente al “sopra” e costruite dalla FIA stessa e date perché il “sotto” non l’ha visto nes- alle squadre e, infine, le parti “pro- suno, men che meno i fotografi. prietarie” di ciascuna squadra che Altrettanto dicasi per la meccanica può (anzi deve) tenersele per se che rigorosamente nascosta alla vista e sono quelle che dovrebbero fare la il motore che è anche lo stesso differenza. quindi non si presta a molti com- È evidente che si cerca di “calibrare” menti. tutto il business della Formula 1 per I temi tecnici sono sempre i soliti: renderlo sostenibile per le squadre l’ala anteriore e la sua interferenza e appetibile per il pubblico: ridu- con la ruota, la loro scia che investe cendo i costi, innalzando lo spetta- il fondo, le pance laterali (che brutto colo e la sicurezza per i piloti (anche termine meglio “side-pod”) e l’ala perché uno sport pericoloso oggi posteriore che interagisce con il non sarebbe tollerato e sarebbe im- fondo. proponibile per i media), ma anche Il fondo viene dichiarato come la no- rispettando la tradizione. vità più grossa e in parte è vero ma Il rispetto della tradizione vuol dire si smetta di dire, per favore, che è ruote rigorosamente scoperte (non “tornato” l’effetto suolo perché dal carenate), un abitacolo che, per lontano 1977, quando uscì la Lotus quanto ridotto ai minimi termini, 78, o forse anche dal 1970 con la lasci scoperta e visibile almeno la March 701, l’effetto suolo non è mai testa del pilota, due ali, una posta an- scomparso e il flusso sotto la vet- teriormente e una posteriore, en- tura ha sempre generato una dow- trambe all’esterno del passo cioè nforce paragonabile a quella delle ali. dietro l’asse delle ruote posteriori e Neppure nel 1983, quando fu intro- Ferrari F1 75 davanti a quello delle ruote ante- dotto il fondo piatto, e neanche nel 19
LE NUOVE FORMULA 1 LE NUOVE FORMULA 1 1995, con il fondo scalinato, il con- pur uscire dopo aver attraversato il le temperature del motore salivano cetto di sfruttare con successo l’aria radiatore. immediatamente. sotto la vettura è stato abbando- Avendo lavorato, ormai in tempi Nell’ala anteriore si riconoscono le nato. Il nuovo fondo ha “modulato” lontani, al progetto di vetture di For- diverse scuole di pensiero come in e reso più facile l’ottenimento di un mula 1 i flussi interni sono quelli che passato nella distribuzione del carico buon livello di carico e niente più. mi incuriosiscono maggiormente alare: chi scarica l’ala all’estremità e Piuttosto stupiscono sempre di più perché è l’aspetto che mi lascia più chi cerca una distribuzione più co- i flussi interni con spazi sempre più stupito delle vetture moderne ricor- stante per controllare la vorticità ri- risicati e, difatti, sono comparse un dando le pene che ho passato tutte lasciata dall’ala. po’ ovunque delle vistose grigliature le volte che si provava a stringere la E ci sono ancora i micro-dettagli che perché l’aria da qualche parte deve carrozzeria di qualche millimetro e la fanno da padrone, proprio come Mercedes W13 Red Bull RB18 20 21
LE NUOVE FORMULA 1 LE NUOVE FORMULA 1 nelle vetture che sono andate in ture sono sempre meno e aumen- può e allora non resta che aspettare pensione: riccioli ovunque, taglietti tano quelle dedicate alle vicende gli eventi e i Gran Premi quando, si sparsi qua nel carbonio alla ricerca personali dei piloti e alle bizze dei spera, ci sarà più movimento nel di qualche effetto locale e di qualche team manager. paddock e anche i fotografi avranno grammo di carico. Sarebbe bello vedere “sotto” le vet- più opportunità per cogliere qual- Anche sulle riviste del settore le pa- ture perché penso che si vedreb- cosa di interessante. gine dedicate alla tecnica delle vet- bero cose interessanti, ma non si Marco Giachi Alpha Tauri AT03 Alpine A522 22 23
FORMULA E SOTTO IL CIELO DI ROMA È La “tormentata” storia del Rome ePrix un percorso pieno di contrat- Si dovette aspettare fino alla fine promotore della Formula E. «Poi c’è tempi quello che da ormai del 2012 per riparlarne di un cir- stato un primo avvicendamento ai dieci anni a questa parte ha ri- cuito cittadino. «Nel Dicembre di vertici dell’amministrazione capitolina portato poco alla volta una grande quell’anno avevamo raggiunto un ac- e, quando fu detto che il nuovo sindaco gara di velocità per le strade della cordo di massima con l’amministra- non sarebbe stato persona sensibile Capitale. Era il 22 Febbraio 1925 zione Alemanno e, sia pure per un alla nostra proposta, ci facemmo da quando Carlo Masetti su Bugatti 8 breve periodo, abbiamo anche so- parte. In occasione però dell’ePrix lon- cilindri vinse la prima edizione del gnato di fare passare le nostre mono- dinese del 2017 incontrammo Roberto Reale Premio di Roma lungo i posto nei pressi di alcuni luoghi Dolcetti, presidente di EUR SpA, che ci 10,625 km del circuito di Monte simbolo della città. Per l’immagine disse che con la nuova amministra- Mario. Poi, dopo l’edizione del 1956 della Formula E sarebbe stato un ri- zione appena insediata le prospettive sul circuito di Castelfusano la corsa sultato mediatico senza precedenti!» sarebbero state completamente di- si trasferì, a Vallelunga. ricorda Alejandro Agag, principale verse. E così, in effetti, fu». Rome ePrix un campionato mondiale FIA sulle strade dell’EUR
FORMULA E IN ATTESA Il gran premio riservato alle Cosa era cambiato? Le carte vincenti furono da un lato la possibilità di stimolare attraverso una monoposto di Formula E a competizione riservata a monoposto a propul- propulsione elettrica che il DEL sione completamente elettrica una diversa sensi- 9-10 Aprile 2022 si corre per le bilità della gente verso le automobili a basso impatto ambientale (elettriche od ibride che strade del quartiere EUR siano) e dall’altro il fatto che, accollandoci noi è solo l’ultima pagina (per ora) ROME E-PRIX tutte le spese relative all’organizzazione del- di una lunga storia che dal l’evento, questo sarebbe stato di fatto a costo zero per Roma Capitale. 1925 ha visto non solo il vicino Roma un contesto eccezionale Il 14 Aprile 2018, sul circuito dell’EUR, si corse autodromo di Vallelunga, ma DI FORMULA E per le monoposto elettriche così la prima edizione del Rome ePrix vinta da anche le vie della Capitale Sam Bird su DS Virgin. E fu grande successo di pubblico che si ripetè l’anno seguente quando a trasformarsi in teatro di vincere fu un altro pilota inglese: Mitch Evans con grandi competizioni la Jaguar. Tutto a posto? Niente affatto. Nel 2020 automobilistiche. a metterci lo zampino fu la pandemia: Covid-19 e gara annullata. Con la collaborazione di L’anno seguente la corsa viene proposta nel wee- kend del 10-11 Aprile su circuito allungato da campioni romani del volante 2,850 km a 3.383 km con una doppia gara: Sabato di varie epoche, “Gran Premi a si impone Jean-Eric Vergne con la DS, Domenica Roma” di Franco Carmignani e Alejandro Agag qui con Papa Francesco, l’uomo tocca invece a Stoffel Vandoorne sul Mercedes. Potrebbe essere l’inizio di una lunga tradizione Paolo Ferrini ricostruisce le che è riuscito nell’impresa di riportare un Gran Premio a Roma sportiva. Le carte vincenti sono da un lato la pos- atmosfere e i circuiti che sibilità di stimolare attraverso una competizione hanno ospitato la corsa. riservata a monoposto a propulsione completa- mente elettrica una diversa sensibilità della gente Da Monte Mario ai Parioli, da verso le automobili a basso impatto ambientale e Villa Giulia alle Tre Fontane, dall’altro il fatto che, accollandosi gli organizzatori tutte le spese relative alla messa in essere del- così come all’Aeroporto l’evento, questo sarebbe a costo zero per Roma dell’Urbe e sul lungomare di Capitale. L’idea è quella di innescare un cambia- Ostia. Ma anche alle Terme di mento culturale che porti alla gente a guardare alle automobili elettrificate come a qualcosa che Caracalla e nella Pineta di non sia solo ecologicamente corretto, ma anche Castelfusano e Vallelunga. emotivamente attraente. «Vogliamo che l’ePrix di Roma non sia solo un evento Pubblicato con il patrocinio green, ma anche cool e social» spiegava Agag. Fonda- dell’Automobile Club di Roma, Papa Bergoglio e mentale sarà a tale proposito l’apertura prolungata del Village, così come l’organizzazione di una serie di “Gran Premi a Roma”, si può la Formula E eventi collaterali. «In fin dei conti tutte le altre catego- acquistare nelle librerie rie per monoposto» proseguiva Agag «ripetono da de- specializzate, nei principali cenni lo stesso format ed ormai sono sempre più lontane dal grande pubblico. La Formula E si muove bookstore on-line oppure in una direzione opposta ed in più rompe ogni contattando direttamente la schema in fatto di inquinamento. Sono un fervente casa editrice. assertore della green mobility e sono convinto che il mondo vada in questa direzione. Perché non dovrebbe 26 farlo anche l’automobilismo sportivo?». Paolo Ferrini i n f o @ m e d i a c f f. c o m
GRAN TURISMO GRAN TURISMO IL COMANDANTE parlati e ci siamo trovati d’accordo. primi, un secondo e un terzo posto! sprint, gare da 50’ con sosta e cam- Significava correre in un team pro- Nel 2019, invece sia il titolo sprint bio pilota, ed endurance della durata fessionale, un marchio prestigioso, che endurance sfuggono all’ultima di tre ore. Questo per far si che pi- macchine fantastiche e soprattutto gara, dopo aver vinto le 3 Ore di loti con budget minori potessero con quello che è stato il mio idolo Monza e Vallelunga e le Sprint di scegliere tra l’uno o l’altro. da ragazzo. E’ stato un punto di ar- Imola e Mugello. “Peccato soprat- E’ stata, secondo me, una buona idea, rivo, e man mano mi sono reso tutto per il titolo endurance perso perché il numero di vetture è cre- conto di tenere all’appartenenza e da nell’ultima parte di gara dell’ultima sciuto e sono arrivati piloti di livello. parte loro mi hanno fatto davvero competizione del Mugello quando Per quanto mi riguarda ho sempre sentire un uomo BMW e…questa condividevo la macchina con Alex corso in entrambi i campionati, però sarà la mia decima stagione con Zanardi. Sarebbe stato fantastico vin- adesso che ho qualche annetto in loro!” cere quel titolo insieme ad un cam- più, anche se le gare sprint sono Un decennio ampiamente positivo. pione assoluto, una bella storia da belle, tutti con il coltello tra i denti, Nel 2013, in coppia con Stefano Co- raccontare ai nipoti… Spero solo preferisco le gare di durata perché si lombo sulla Z4 targata Roal, Coman- che Alex si riprenda al più presto”. sta maggiormente al volante, c’è più dini è subito secondo assoluto in “Il campionato italiano è sempre tempo per prendere il tuo ritmo, c’è campionato, con un bottino di due stato organizzato bene. Hanno cer- più strategia, non devi sempre gui- vittorie e tre posti d’onore. cato di apportare dei correttivi. Dalle dare… incazzato, anzi ci sono mo- Il titolo arriva nel 2017 nel Super otto gare sprint di un’ora si è passati, menti che devi tenere un passo GT3, un vero dominio con la nuova per allargare la platea di piloti e per anche inferiore al tuo, insomma le M6 divisa con Alberto Cerqui: otto motivi di costi, ai due campionati, gare di durata mi piacciono di più. S Stefano Comandini in azione tefano Comandini è sicura- campionato italiano Gran Turismo. “Per me era tutto nuovo.Vetture un con la M6 di BMW Italia mente il pilota che può vantare Era un periodo di crisi di mercato, e po' più sofisticate, plurimarche, però le maggiori presenze nei cam- gli amici di AB furono costretti a ri- ho visto che mi piaceva. La fortuna pionati GT tricolori e a proposito di nunciare all’attività sportiva”. ha voluto che durante la stagione ho fedeltà è da anni uomo BMW e at- “Per me la scelta più logica, che rap- conosciuto Roberto Ravaglia, pro- torno a lui ruotano tutti i programmi presentava anche un step successivo, prio quando VITA4ONE cominciava della filiale italiana. era appunto il GT. Si è presentata ad avere dei problemi con Bobbi che “Dopo otto anni di Porsche Carrera un’opportunità con VITA4ONE Italy aveva altri programmi e non pensava Cup con Autocentri Balduina, dal di Matteo Bobbi, e sono salito sulla di continuare a gestire la squadra. 2004 al 2011, ho deciso di passare al Ferrari 458 GT3” Con Roberto e la BMW ci siamo Il pilota romano con Roberto Ravaglia, durante la sezione Nell’abitacolo della sua BMW e al cambio pilota nel corso di una autografi. gara endurance. 28 29
GRAN TURISMO GRAN TURISMO Nel 2019 il “Comandante” ma allora la differenza con le sprint tanto molto veloce, ma anche una scontri duri, ma scesi dalla macchina ha avuto il piacere di correre dov’è? Se si corre in tre è una sprint bravissima persona, a differenza di è sempre stato il primo a venire da insieme ad Alex Zanardi allungata, e poi sono soltanto quattro altri un po’ spocchiosi. Daniele è in- me a congratularsi. È uno che merita, gare, e i piloti correranno di meno”. vece un tranquillo. In pista ci siamo perché a parte l’educazione è un Negli ultimi anni, nella sua posizione battagliati, abbiamo avuto anche degli gran pilota. di pilota leader di BMW Italia il “Co- mandante” ha imbarcato con sé pi- loti giovani del Motorsport di Monaco: Erik Johansson e Marius Zug, una responsabilità in più… ”Sono sempre piloti ufficiali e per noi è anche una risorsa, perché è gente di livello e può dare una mano per vincere le gare. Johansson è diven- tato professionista e Zug è monito- rato e può diventarlo… mi piace pensare che una piccolissima parte in questa crescita l’ho avuta pure io”. Ma anche i piloti italiani vanno alla grande. “Un ragazzo che mi ha col- pito è Daniele Di Amato. Non è sol- Daniele Di Amato premiato dall’AC Roma Daniele Di Amato come pilota più in ascesa per il 2022, Alessandro Vezzoni mentre a Comandini è andato l’award per la sua lunga carriera “Purtroppo, da quest’anno le gare fai solo per due ore, ovvero tagli un endurance sono state ridotte da tre po’ di benzina, un treno di gomme, e a due ore! Si dice per limitare i costi. sessanta minuti di percorrenza alla Credo invece sia un errore abba- macchina. Non è poi tanto e soprat- stanza grave, perché i costi riman- tutto va a discapito dello spettacolo, gono praticamente gli stessi: perché una gara di endurance perde trasporto macchina, meccanici, tutto la sua identità. Si dovranno dividere uguale, e invece di girare tre ore lo le due ore tra tre piloti, o anche due, 30
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