ISTITUTO COMPRENSIVO CARLO LEVI - iclevi
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ISTITUTO COMPRENSIVO CARLO LEVI Via Serrapetrona 121, ROMA - 00138 (RM) Tel. 0688522322 - Fax. 0688529483 E-mail: rmic81100a@istruzione.it - iclevi@alice.it P.E.C.: rmic81100a@pec.istruzione.it a.s. 2016-2019 Plesso di via Serrapetrona Plesso Castel Giubileo 1
Plesso Largo Monte San Giusto INDICE PTOF PRESENTAZIONE GENERALE PREMESSA LA NOSTRA SCUOLA IL CONTESTO FUNZIONAMENTO E ORGANIZZAZIONE SPAZI E ATTREZZATURE CARTA DEI SERVIZI IL PROGETTO EDUCATIVO MISSION VISION VALORI CONDIVISI DALLA COMUNITA’ EDUCANTE PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SFONDO INTEGRATORE ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI IL SUCCESSO FORMATIVO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA LE RACCOMANDAZIONI EUROPEE E LE INDICAZIONI NAZIONALI 2012 PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE CURRICOLO E VALUTAZIONE • IL CURRICOLO VERTICALE • PROFILI FINALI DELLE COMPETENZE -Arte e Immagine -Geografia -Italiano -Inglese e seconda lingua comunitaria -Matematica -Corpo, movimento e sport -Musica 2
-Scienze -Storia -Tecnologia -Cittadinanza e Costituzione -IRC PIANIFICAZIONE MODULARE SCUOLA DELL’INFANZIA PIANIFICAZIONE MODULARE SCUOLA PRIMARIA PIANIFICAZIONE MODULARE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO • “VERSO L’UMANIZZAZIONE DELLA VITA”: UNA SPERIMENTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA • PROGETTO DADA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO • FLESSIBILITA’E DIDATTICA ORGANIZZATIVA • LA VALUTAZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO E FORMATIVO • CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE • La valutazione del comportamento nel primo ciclo • PROVE INVALSI • Svolgimento dell’esame di Stato (D.M. 3 OTTOBRE 2017, N. 741) • Ammissione alla classe successiva (D.lgs. 62/2017, nel DM 741/2017 e in nota n. 1865/2017) • CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO • MODALITÀ DI RECUPERO SECONDARIA DI I GRADO UN SAPERE PER TUTTI E PER SEMPRE • DIVERSABILITA’ E INCLUSIONE • CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO • VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE • RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA • LLP • SCUOLA, TERRITORIO E RETI DI SCUOLE AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO • IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO (RAV) • SCHEDA PIANO DI MIGLIORAMENTO TRIENNALE • PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE • FORMARE GLI ALUNNI ALL’AUTOVALUTAZIONE PROGETTUALITA’D’ISTITUTO PROGETTI ANNUALI E PLURIENNALI DI PLESSO PROGETTI ANNUALI E PLURIENNALI CON CONTRIBUTO DELLE FAMIGLIE PROGETTI ANNUALI CON ESPERTO ESTERNO ORGANICO POTENZIATO E RELATIVI PROGETTI D’ISTITUTO FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO 3
L’ORGANICO TRIENNALE DELL’AUTONOMIA 4
PRESENTAZIONE GENERALE PREMESSA Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale” dell’Istituto Comprensivo Carlo Levi. (D.P.R. 275/99, L. 107/15). Si configura come proposta operativa concreta, intessuta di esplicitate finalità, obiettivi, contenuti culturali e dei traguardi di competenza tracciati dalle Raccomandazioni della U. E., dalla legislazione italiana e dalle Indicazioni Nazionali, che dovranno definire il curricolo della scuola. La sua funzione fondamentale è quella di: informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto; presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi; orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine di esso. LA NOSTRA SCUOLA L’Istituto Comprensivo “Carlo Levi” nasce dall’accorpamento del plesso Simone Renoglio di Castel Giubileo alla sede Carlo Levi di Colle Salario il 1 Settembre 2012, ha nel suo organico tre sedi: il plesso di Via Serrapetrona, in cui sono attive la scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria, ubicato nel quartiere Colle Salario il plesso di Largo Monte San Giusto, dove è attiva la scuola secondaria di primo grado, ubicato nel quartiere Colle Salario il plesso Via di Castel Giubileo, dove sono attive la scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria, ubicato nel quartiere Castel Giubileo. IL CONTESTO Da un’attenta analisi della situazione socio-ambientale emerge che gli alunni vivono in contesti culturali sostanzialmente diversificati, differenze che si configurano come variabili piuttosto incidenti sul loro processo di crescita e formazione e che, in tal senso, l’Istituto Comprensivo deve prioritariamente considerare per compiere con razionalità quelle scelte pedagogiche, metodologiche e di contenuto che maggiormente offrono agli alunni e alle loro famiglie opportunità di sviluppo positivo e multidimensionale. Castel Giubileo è un quartiere periferico adiacente al G.R.A., Colle Salario è invece una zona periferica di recente formazione e in questi ultimi anni si è registrata una forte presenza di famiglie di nazionalità estera che ha prodotto un aumento nel numero degli alunni stranieri. L’Istituto Comprensivo “Carlo Levi” è collocato nella zona di Colle Salario e Castel Giubileo a Roma. 5
FUNZIONAMENTO E ORGANIZZAZIONE Il Dirigente Scolastico dell’IC Carlo Levi è, dal 1 Settembre 2015, la prof.ssa Silvia Fusco. Sono pubblicati sul sito iclevi.gov.it l’organigramma ed il funzionigramma dell’istituto. La sede di via Serrapetrona 121 è la sede della dirigenza e della segreteria didattica; notizie sugli orari e l’organizzazione degli uffici amministrativi sono a disposizione dell’utenza sul sito dell’istituto www.iclevi.gov.it. SPAZI E ATTREZZATURE Scuola dell’Infanzia SPAZI E ATTREZZATURE SCUOLA DELL’INFANZIA 9 aule (Via Serrapetrona) 1 ludo biblioteca 1 spazio verde attrezzato con giochi NUMERO SEZIONI: 9 (4 a tempo ridotto e 5 a tempo pieno. Le quattro sezioni a tempo ridotto osservano l’orario 8,30 – 13,30. Le cinque sezioni a tempo pieno restano a scuola dalle 8,30 alle 16,30. Le attività si svolgono per tutte le sezioni dal Lunedì al Venerdì. SPAZI E ATTREZZATURE SCUOLA DELL’INFANZIA 6 aule (Castel Giubileo) 1 ludo biblioteca 1 spazio verde Teatro Palestra coperta NUMERO SEZIONI: 5 (1 a tempo ridotto e 4 a tempo pieno) La sezione a tempo ridotto osserva l’orario 8,30 – 13,30. Le quattro sezioni a tempo pieno restano a scuola dalle 8,30 alle 16,30. Le attività si svolgono per tutte le sezioni dal Lunedì al Venerdì. 6
Scuola Primaria SPAZI E ATTREZZATURE 15 aule (4 con la LIM) laboratorio di psicomotricità laboratorio per la diversabilità biblioteca SCUOLA PRIMARIA laboratorio di informatica (Via Serrapetrona) aula di musica palestra ampio giardino campo sportivo polivalente campetto mini football cucina e mensa rete telematica wireless d’Istituto NUMERO CLASSI 15 (3 prime, 3 seconde , 3 terze, 3 quarte,3 quinte) Le 5 classi a tempo ridotto seguono il seguente orario: 3 giorni 8,30-13,30, 1 giorno 8.30-15.30 il restante giorno 8,30 – 16,30 Le 10 a tempo pieno restano a scuola tutti i giorni dalle 8,30 alle16,30. Le attività si svolgono per tutte le classi dal lunedì al venerdì. SPAZI E ATTREZZATURE 15 aule (2 con la LIM) teatro SCUOLA PRIMARIA laboratorio artistico (Castel Giubileo) biblioteca laboratorio di informatica palestra ampio giardino cucina e mensa NUMERO CLASSI 9 (1 prima, 2 seconde , 2 terze, 2 quarte,2 quinte) Le 9 classi tutte a tempo pieno restano a scuola tutti i giorni dalle 8,30 alle16,30. 7
Scuola secondaria SPAZI E ATTREZZATURE 6 aule biblioteca laboratorio di informatica SCUOLA SECONDARIA laboratoriodi artistica DI 1° GRADO laboratorio di scienze (Largo Monte San Giusto) laboratorio di musica aula video satellitare aule con Lavagne interattive multimediali auditorium teatro sala videoproiezione aula sostegno mensa ampio giardino pista di atletica campo polivalente con tribuna coperta 8
Carta dei servizi La seguente carta dei servizi ha quali principi ispiratori gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana. Essa si compone di: Principi fondamentali Parte I: Area didattica Parte II: Servizi Amministrativi Parte III: Condizioni Ambientali della Scuola Parte IV: Procedura dei reclami e valutazione del servizio Parte V: Attuazione Al fine di potenziare gli impegni educativi e organizzativi, oltre il dialogo con l’utenza, fa propri i principi fondamentali di uguaglianza e imparzialità garantendone la completa attuazione con le disposizioni che si articolano in: PRINCIPI FONDAMENTALI 1. Uguaglianza 2. Imparzialità e Regolarità 3. Accoglienza, Integrazione e Orientamento 4. Obbligo scolastico e frequenza 5. Partecipazione, efficienza e trasparenza 6. Libertà di insegnamento e di aggiornamento del personale 1. UGUAGLIANZA Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico sarà compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. La scuola nell’erogazione del proprio servizio si impegna a garantire pari opportunità mediante: a) Criteri collegiali nell’assegnazione degli alunni alle classi che promuovano l’integrazione culturale tra alunni di religione, di lingua, di razza, di etnia diverse. b) Attività didattiche e proposte educative funzionali alla storia e alla cultura degli alunni. c) Provvedimenti atti ad eliminare eventuali barriere architettoniche per alunni con disabilità fisiche. d) Provvedimenti atti a garantire la piena offerta formativa agli alunni di condizioni socio–economiche disagiate. 2. IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ a) I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. b) La scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la tempestiva informazione alle famiglie sulle eventuali variazioni al funzionamento del servizio. c) La scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità e la continuità del servizio. d) In caso di sciopero del personale si utilizzeranno, per la vigilanza degli alunni presenti, tutte le unità disponibili (docenti e personale ATA). 3. ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E ORIENTAMENTO a) L’accoglienza assume grande rilevanza soprattutto nei primi anni dei tre gradi di scuola. Nel pieno rispetto delle regole che la governano, la scuola deve caratterizzarsi per il clima educativo di apprendimento che vi si respira; pertanto è opportuno favorire le relazioni tra le varie componenti (alunni, docenti, genitori, ambiente) al fine di permettere agli alunni di esprimere al meglio le proprie abilità. L’organizzazione dell’accoglienza sarà curata da parte di tutta l’istituzione scolastica (Dirigente scolastico, docenti, personale di segreteria e ausiliario) mediante: iniziative e/o progetti per far conoscere l’ambiente scolastico e il suo funzionamento; incontri con insegnanti delle classi da cui provengono i nuovi iscritti; analisi della documentazione fornita; formazione equilibrata delle classi prime; prove di ingresso per impostare una corretta programmazione educativa e didattica; 9
incontri periodici e costanti con i familiari per condividere il percorso formativo dell’alunno; progetti atti a facilitare il passaggio tra i vari gradi di scuola. b) Particolare attenzione viene posta all’accoglienza e all’integrazione dei soggetti con disabilità. Per attivare interventi individualizzati inseriti nella programmazione educativa e didattica, si incontrano i docenti, gli operatori ASL, i genitori e gli eventuali operatori di assistenza. Le attività educative e didattiche, adeguati alle esigenze e alle potenzialità dell’alunno, sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi personalizzati per ciascun alunno. c) Per gli alunni non di lingua italiana, la scuola predispone attività specifiche. d) Riguardo all’orientamento, la scuola si propone in tutto l’arco del triennio di sviluppare e potenziare nei singoli alunni la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. Nel corso dell’anno finale del I ciclo, sono promosse attività specifiche d’orientamento che coinvolgono alunni e genitori. 4. OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA a) La scuola si impegna a prevenire e controllare l’evasione e la dispersione scolastica attraverso il monitoraggio continuo della regolarità di frequenza ed il controllo dell’elenco degli obbligati. 5. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA a) Scuola, personale, docenti genitori e alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della Carta dei servizi attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. b) La scuola, intesa come centro di promozione culturale, sociale e civile, si impegna a favorire le attività extrascolastiche coerenti con la sua funzione e consente l’uso degli edifici e delle attrezzature al di fuori dell’orario del servizio scolastico, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto. c) La scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure e un’informazione completa e trasparente. Copia del POF, del Patto educativo di Corresponsabilità, del Regolamento di Istituto e di Disciplina nonché di tutti i documenti che hanno carattere pubblico possono visionati direttamente sul sito web d’Istituto. d) L’attività scolastica, e in particolare l’orario di servizio di tutto il personale, si conforma a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità nell’organizzazione. e) Per le stesse finalità, la scuola garantisce e organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, anche nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione. 6. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE a) Nel rispetto della libertà di insegnamento dei docenti, la scuola si organizza in modo funzionale rispetto agli obiettivi educativi che intende raggiungere: predispone un’adeguata progettazione e organizzazione didattica affinché le finalità delle Indicazioni nazionali per il curricolo possano essere attuate muovendo dalle effettive capacità ed esigenze di apprendimento degli alunni. b) L’esercizio della libertà d’insegnamento si fonda sulla conoscenza aggiornata delle teorie psico-pedagogiche, delle strategie didattiche, delle moderne tecnologie educative. c) L’aggiornamento e la formazione costituiscono un diritto e un impegno per tutto il personale scolastico e un dovere per l’amministrazione che, compatibilmente con la disponibilità finanziaria, assicura interventi organici e regolari. PARTE I AREA DIDATTICA a) La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione e il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, si impegna ad adeguare le attività educative alle esigenze culturali e formative degli alunni nel rispetto delle finalità istituzionali. b) Al fine di assicurare la continuità educativa, la scuola individua ed elabora un piano di attività. Le iniziative riguardano: incontri con i docenti degli alunni di passaggio da un diverso grado di scuola; incontri degli alunni delle classi iniziali e terminali per attività comuni; 10
acquisizione ed integrazione del fascicolo personale dell’alunno nuovo iscritto; prove di ingresso finalizzate alla costruzione del percorso di percorso di apprendimento. c) Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale, la funzionalità educativa e la corrispondenza con il processo di apprendimento degli alunni. d) Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa i docenti cercano di equilibrare, nell’arco della settimana, le attività da svolgere per evitare agli alunni tempi di studio non razionali. e) Nel rapporto con gli allievi, i docenti stabiliscono, in un clima di serenità, strategie didattiche fondate quanto più possibile sulla gratificazione e, ove necessario, sul riconoscimento dell’errore commesso. f) La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicizzazione sul sito web d’Istituto dei seguenti documenti: Piano dell’Offerta Formativa; Regolamento d’Istituto e Regolamento di disciplina degli alunni; Patto educativo di corresponsabilità; Programmazione Educativa e Didattica. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa sintetizza l’identità culturale e progettuale della scuola. Rende comprensibile la progettazione educativa curricolare, extra – curricolare ed organizzativa che la scuola adotta nell’ambito della propria autonomia funzionale. Integrato dal Regolamento d’istituto e dal Regolamento di disciplina, definisce il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi elaborati dai competenti organi della scuola. In particolare regola l’uso delle risorse d’istituto e pianifica le attività di potenziamento, di recupero, di orientamento e di formazione integrata. Contiene la pianificazione delle attività di sostegno, di recupero, di potenziamento, di orientamento nonché i criteri relativi alla valutazione. Documento cardine dell’autonomia della scuola, costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica. Redazione entro il 31 Dicembre di ogni anno. Pubblicizzazione mediante sito web e, in forma sintetica, all’atto di iscrizione. Copia depositata presso la Segreteria e pubblicata sul sito web. REGOLAMENTO D’ISTITUTO Il Regolamento d’istituto comprende in particolare le norme relative a: • Modalità di convocazione e di funzionamento degli Organi Collegiali; • Modalità di comunicazione con i docenti, con i genitori e con gli studenti; • Conservazione delle strutture e delle dotazioni; • Regolamentazione di ritardi, assenze, giustificazioni; • Disciplina ed utilizzo degli spazi scolastici, dei sussidi, della biblioteca; • Accesso agli edifici. Aggiornamento entro il mese di Novembre. Pubblicizzazione sul sito web d’Istituto. Copia depositata presso la Segreteria. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Il Regolamento di disciplina degli alunni prevede la seguente articolazione: • Diritti e doveri degli alunni; • Provvedimenti disciplinari; • Organo interno di garanzia e ricorsi. Aggiornamento entro il mese di Novembre. Pubblicizzazione sul sito web d’Istituto. Copia depositata presso la Segreteria. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Il patto educativo di corresponsabilità è la dichiarazione partecipata dell’operato della scuola; esso stabilisce il rapporto tra alunni, insegnanti e genitori e si fonda sulla correttezza e sul rispetto reciproco, pur nel 11
riconoscimento delle diversità di funzione e di ruolo. In coerenza con gli obiettivi formativi tra docente, alunno e genitore, contiene diritti e doveri che le parti chiamate in causa dovranno tenere presente. Aggiornamento entro il mese di Novembre. Pubblicizzazione sul sito web d’Istituto. Copia depositata presso la Segreteria. PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA La progettazione educativa e didattica, elaborata dal collegio dei docenti, delinea il percorso formativo di ciascuna classe adeguando ad essa gli interventi operativi; individua strumenti per la rilevazione della situazione iniziale, elabora le attività riguardanti il recupero individualizzato degli alunni con ritardo nei processi di apprendimento e stabilisce gli interventi individualizzati; individua momenti di verifica e di valutazione per adeguare l’azione didattica alle esigenze emergenti “in itinere”. Redazione entro il mese di Novembre. Pubblicizzazione mediante incontro con i genitori entro il 31 Dicembre di ogni anno. Copia depositata presso la Segreteria. PARTE II SERVIZI AMMINISTRATIVI Dotazione organica dell’Ufficio di Segreteria: n° 1 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi; n° 3 Assistenti amministrativi. ORARIO L’ufficio di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica del personale amministrativo, garantisce un orario di apertura al pubblico funzionale alle esigenze degli utenti, e precisamente dal lunedì – mercoledì – venerdì, ore 8:30 – 11:30, il martedì – giovedì – sabato, ore 10:30 – 13:30 e il venerdì pomeriggio, ore 14:30 – 16.30. Per casi particolari il pubblico potrà essere ricevuto negli orari non previsti solo dopo che il personale di segreteria ne avrà valutato l’effettiva necessità. La segreteria opera tutti i giorni con orario dalle 7:30 alle 14:00 e con una apertura pomeridiana di 2 ore. Il Direttore D.S.G. A. riceve tutti i giorni. L’Ufficio di Presidenza riceve il pubblico previo appuntamento. La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo modalità di risposta comprendenti il nome dell’Istituto, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. L’utente è tenuto a dichiarare le proprie generalità e la natura dell’informazione richiesta per poter essere messo in contatto con il personale assegnato all’area di cui chiede informazioni. RILASCIO CERTIFICAZIONI a) Per quanto attiene alle modalità di iscrizione, la distribuzione dei modelli per la scuola dell’infanzia è effettuata “a vista”, nel rispetto degli orari di apertura al pubblico dell’Ufficio di Segreteria. Compatibilmente con l’afflusso del momento, la Segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione in tempi brevi dalla consegna delle domande. Per le iscrizioni al primo anno della scuola primaria e secondaria, che dall’a.s.2013/14 avvengono esclusivamente online, la scuola offre un supporto alle famiglie attraverso lo Sportello iscrizioni, aperto dal martedì al sabato, dalle ore 9:00 alle ore 12:30, per tutto il periodo delle iscrizioni. b) Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di un giorno per quelli di iscrizione e frequenza e di tre giorni per quelli con votazioni e/o giudizi per gli alunni frequentanti o iscritti nell’anno scolastico in corso. Ogni altro certificato relativo ad alunni non più frequentanti, il termine per il rilascio viene previsto in cinque giorni, tranne i casi per i quali è prevista una procedura più complessa (certificati sostitutivi, duplicati, ecc.) c) Gli attestati e i documenti necessari sostitutivi del diploma sono consegnati a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicizzazione dei risultati finali ed entro tre giorni dalla richiesta. 12
d) Le schede di valutazione degli alunni sono consegnate dai docenti incaricati o direttamente dall’Ufficio di segreteria entro quindici giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. e) I certificati di servizio per il personale ATA e per i docenti sono consegnati entro cinque giorni. f) Per l’informazione sono seguiti i seguenti criteri: La scuola predispone in spazi ben visibili: Tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti; orario del personale amministrativo ed ausiliario); Organico del personale docente, amministrativo ed ausiliario; Albi d’Istituto. Sono inoltre disponibili i seguenti spazi: Sito web Bacheca generale d’Istituto; Bacheca sindacale; Bacheca del personale docente ed A.T.A. g) La scuola garantisce la presenza, presso l’ingresso e presso gli uffici, di operatori scolastici ben riconoscibili in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. PARTE III CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA L’Istituto garantisce un ambiente pulito, accogliente, sicuro. Il personale ausiliario si adopera per garantire la costante igiene dei servizi. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza confortevole per gli alunni e per il personale; la scuola si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna. Sono stati individuati e censiti i fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali, di seguito indicati. — Numero, dimensione (superficie, cubatura e numero degli alunni) e dotazioni (cattedra, banchi, lavagne, armadietti, ecc.) delle aule dove si svolge la normale attività didattica. – Numero, tipo, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni (macchine e attrezzature, posti alunno, ecc.), orario settimanale di disponibilità e di utilizzo effettivo delle aule speciali e dei laboratori. – Numero, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni e media delle ore di utilizzazione settimanale distinta per attività curricolari e per attività extracurricolari delle palestre. – Numero, dimensione e dotazioni dei locali di servizio (per fotocopie, per stampa, sala docenti, ecc.). – Numero e dimensioni delle biblioteche, modalità per la consultazione e il prestito – Numero dei servizi igienici, con indicazione dell’esistenza di servizi igienici per handicappati. – Esistenza di barriere architettoniche. – Esistenza di ascensori e montacarichi. – Esistenza e descrizione di spazi esterni attrezzati e non (posteggi, impianti sportivi, ecc.). – Piano di evacuazione dell’edificio in caso di calamità. Affissione del piano in ogni aula e in tutti i corridoi. PARTE IV PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO a) Procedura dei reclami La presentazione di reclami è accettata dalla Scuola quale stimolo al miglioramento del servizio offerto. Ai sensi del D.M. 15/06/95 parte IV, i reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami anonimi non sono presi in considerazione se non circostanziati. Il Dirigente Scolastico, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponderà con celerità e, comunque, non oltre trenta giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante saranno fornite indicazioni 13
circa il corretto destinatario. b) Valutazione del servizio L’Istituto si propone di migliorare il servizio scolastico attraverso il monitoraggio dei seguenti fattori di qualità: • Grado di soddisfacimento delle aspettative dell’utenza sul piano amministrativo e didattico. • Efficacia delle attività di recupero e sostegno. • Livello di soddisfacimento della domanda d’aggiornamento professionale del personale. • Tassi di utilizzazione d’impianti, attrezzature, laboratori, biblioteca. • Livelli di rispondenza della progettazione generale e di classe. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio viene effettuata una rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale e agli alunni. I questionari vertono sugli aspetti organizzativi, didattici, amministrativi del servizio, prevedono una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare delle proposte. PARTE V ATTUAZIONE La presente carta dei servizi, approvata dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, e pubblicizzata nei modi indicati ai paragrafi precedenti, resta in vigore fino a nuove disposizioni del Ministero. Essa può essere soggetta a revisioni e ad aggiornamenti annuali su proposta di chiunque ne abbia interesse all’interno della comunità scolastica e sulla base delle indicazioni degli Organi Collegiali. IL PROGETTO EDUCATIVO MISSION Il PTOF dell'Istituto si prefigge i seguenti scopi prioritari: - far assumere a famiglie ed alunni, consapevolezza circa l'azione culturale ed educativa che, in linea generale, si realizza nel contesto scolastico; - promuovere l’integrazione ed il rispetto delle regole di convivenza; - consentire agli operatori della scuola di disporre di un quadro di riferimento culturale formativo ed operativo "condiviso", da cui trarre ispirazione per l'attivazione dell’agire educativo. Nella consapevolezza dell’enorme peso che ha l’educazione scolastica in vista dello sviluppo umano e sociale, l’Istituto vuole offrire il proprio contributo e rispondere alle nuove istanze della “società della conoscenza”, senza trascurare gli obiettivi della coesione sociale, della cittadinanza consapevole e dell’inclusione. Spinta quindi dalla volontà di promuovere conoscenza e formazione complessiva, l’operato dell’agenzia educativa intende far leva sul fascino dell’apprendimento, facendo suo l’assioma di J. Bruner: “La più singolare caratteristica umana è l’attitudine ad apprendere. L’apprendere è così profondamente insito nell’uomo, da essere quasi involontario”. VISION Il nostro Istituto Comprensivo pone il soggetto che apprende al centro del processo formativo, in 14
alternativa ad un approccio educativo basato sulla centralità dell’insegnamento. La conoscenza diventa quindi il prodotto di una costruzione attiva del soggetto, ha carattere “situato”, ancorata nel contesto concreto e si svolge attraverso particolari forme di collaborazione sociale. E’ convinzione condivisa che una formazione che garantisca a ciascun individuo il pieno inserimento nella società odierna, caratterizzata da complessità e continua trasformazione, debba fondarsi sull’ “imparare ad imparare”, sulla piena consapevolezza di sé e sul senso di responsabilità nei confronti del proprio processo di apprendimento e di partecipazione attiva alla dinamicità della società globale…“Trasformare i sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere” Piero Calamandrei. VALORI CONDIVISI DALLA COMUNITA’ EDUCANTE l’idea di PERSONA, nella sua originalità, come valore unico e irripetibile l’ idea di COMUNITA’ EDUCATIVA l’idea di INSEGNAMENTO CENTRATO SULL’ APPRENDIMENTO dove i campi di esperienza e le discipline sono mezzi e non fini, dove il bambino è soggetto attivo e protagonista del processo educativo, dove l’adulto educatore non impone ma direziona l’idea di RELAZIONE E COOPERAZIONE educativa l’idea di AMBIENTE EDUCATIVO come luogo reale o virtuale in cui si lavora insieme e si collabora ponendo particolare riguardo al clima relazionale, emotivo e cognitivo l’idea di INDIVIDUALIZZAZIONE come diritto per tutti all’apprendimento e all’alfabetizzazione culturale di base a prescindere da eventuali disuguaglianze di partenza l’idea di PERSONALIZZAZIONE come diritto di tutti a dare il “meglio di sé” anche nell’interazione con gli altri l’idea di DIVERSITA’ come risorsa e uguaglianza di opportunità l’ idea di ACCOGLIENZA/INTEGRAZIONE l’idea di VALUTAZIONE FORMATIVA orientata alla persona l’idea di AUTONOMIA intesa come capacità progettuale forte, con la conseguente assunzione di responsabilità l’idea di TEMPO SCOLASTICO come “tempo dell’apprendimento del bambino e per il bambino” l’idea di CITTADINANZA TERRESTRE 15
Sfondo integratore del triennio “Conosco, rispetto, proteggo: me stesso, l’altro e il mio mondo” L’istituto Comprensivo ha ideato un panorama di intervento che, nel riconoscere la centralità dell’alunno, ne considerasse l’appartenenza territoriale attraverso la partecipazione democratica e l’interazione formativa nel rispetto dell’art. 3 della Costituzione “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. In quest’ottica l’agenzia educativa ha il compito di sostenere l’alunno nella progressiva conquista della sua autonomia di giudizio, di scelta e di assunzione di impegni per il suo inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali sulla base dell’accettazione e del rispetto dell’altro, del dialogo e della partecipazione al bene comune. La scuola, per rispondere in modo coerente alle finalità formative, opererà perché gli alunni: acquistino consapevolezza del valore della coerenza fra l’ideale assunto e la sua realizzazione in un impegno personale; abbiano occasioni di iniziativa, decisione, responsabilità personali e autonomia per sperimentare forme di cooperazione; siano coscienti delle “diversità” per prevenire e contrastare stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture; siano sensibili ai problemi della salute e dell’igiene personale, al corretto atteggiamento verso gli esseri viventi, al rispetto dell’ambiente naturale con adeguata attenzione all’ecoinnovazione, all’efficienza e al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili, all’uso efficiente delle risorse, al riciclo dei rifiuti e alla mobilità sostenibile; siano progressivamente guidati ad ampliare l’orizzonte culturale e sociale per riflettere, anche attingendo agli strumenti della comunicazione sociale, sulla realtà culturale e sociale più vasta in uno spirito di comprensione e di cooperazione internazionale. 16
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI La Scuola di oggi, più che in passato, per via delle risorse e delle occasioni che offre, si qualifica come ambiente di formazione della persona e come contesto educativo di apprendimento. Ambiente di vita più che luogo d’istruzione avendo recuperato nel corso degli anni quel potenziale educativo che era tipico della famiglia, la quale ormai, non più costituita da numerosi membri è spesso caratterizzata da isolamento relazionale, diffidenza/chiusura comunicativa e disattenzione verso le necessità “vere” dei bambini. Per questo, uno dei bisogni fondamentali che gli alunni denunciano con più urgenza è quello di entrare in relazione con gli altri per avere la possibilità di comunicare, di esprimere le proprie opinioni, di confrontarle e difenderle, di entrare in contatto con altri punti di vista e di interiorizzare regole di convivenza democratica che permettano a tutti la libertà di espressione e di scelta. In questa direzione vanno intesi gli impegni per ottimizzare: lo sviluppo dell’autonomia, la ricerca della creatività e dell’equilibrio affettivo e sociale, lo sforzo di diffondere una prospettiva “problematizzata” della conoscenza, la consapevolezza del proprio “ essere persona”, sia nelle sue attitudini e potenzialità, sia nei propri limiti ... tutto ciò che serve per realizzare una positiva immagine di sé nel mondo. Inoltre, poiché la società è in rapida evoluzione, spinta dallo sviluppo delle tecnologie e del progresso, diventa necessario che il bambino abbia l’opportunità di appropriarsi della molteplicità e della specificità dei linguaggi per essere in grado di affrontare, con gli strumenti idonei e da protagonista, il suo domani e per costruire con benessere la sua cittadinanza terrestre, che lo vuole tanto attento alla realtà locale quanto a quella globale, in un’ottica di connessione non solo economica ma anche esistenziale. Non bisogna dimenticare anche i dettami insiti nella nostra Costituzione, che certificano la scuola come primo ambiente di integrazione del “diverso” e in cui il principio dell’inclusività si concretizza come prima espressione di pari opportunità, come rispetto dell’altro, come esercizio scientifico dell’educazione e della formazione. L’ultima sfida alla quale la scuola sta rispondendo con apprezzabili risultati è quella dell’interculturalità, come autentica integrazione delle culture diverse da quella di appartenenza. In questa società, democratica e aperta al nuovo, l’individuo è obbligato a scelte continue, critiche e responsabili, per fronteggiare e controllare gli eventi che si susseguono. E’ necessario quindi che abbia a disposizione gli strumenti operativi che gli consentano di agire su una realtà mobile e correlarla ai suoi bisogni, ai suoi interessi, ai suoi valori. Si tratta quindi di dare alle nuove generazioni delle “capacità” per affrontare le sfide di questa accelerazione storica e far maturare in loro soprattutto la capacità di costruire il sapere, di adattarsi al nuovo e al cambiamento. La scuola deve funzionalmente strutturarsi ed adoperarsi per garantire il possesso di competenze che permettano ai futuri uomini di inserirsi da protagonisti nel domani. Essa non deve fornire solo conoscenze, ma deve consentire ad ognuno di riorganizzarle come competenze spendibili nei numerosi problemi esistenziali e, nello specifico, per il proprio progetto di vita. 17
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI LA SCUOLA SI PROPONE COME UNA STRUTTURA FORMATIVA FLESSIBILE, ATTENTA ALLE SOLLECITAZIONI RELAZIONALI, CULTURALI, OPERATIVE CHE LA DINAMICITA’ DEL SAPERE, SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE E LA MULTICULTURALITA’ IMPONGONO ALLA SUA ATTENZIONE Pertanto si predispone a VALORIZZARE LA FAVORIRE L’INTERIORIZZAZIONE COMPLESSITA’ DELLE COGNITIVA ED EMOTIVA DELLE ESPERIENZE CURRICULARI ESPERIENZE ATTRAVERSO DIDATTICHE ED L’UTILIZZO DI PIU’ LINGUAGGI EXTRASCOLASTICHE PROGETTARE PERCORSI FORMATIVI PER SOSTENERE, RAFFORZARE ED AMPLIARE LE COMPETENZE DEGLI ALUNNI STIMOLARE LA CREATIVITA’, IL GIUDIZIO AUTONOMO E CRITICO, LA DIVERGENZA TUTTO QUESTO TENENDO PRESENTE LA COSTRUTTIVA CENTRALITA’ DELL’ALUNNO, CHE E’ DUNQUE SOGGETTO ATTIVO, PROPOSITIVO E CRITICO ARRICCHIRE L’OFFERTA DI PROMUOVERE ESPERIENZE QUESTE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE FORMATIVE E CONSIDERANDO SIA LA CULTURALI DEGLI ALUNNI COMPLESSITA’ DEL CONTESTO AFFINCHE’ QUESTI SIANO SOCIALE SIA LA SPECIFICITA’ STIMOLATI A SAPER FARE E DELLA REALTA’ INDIVIDUALE AGIRE PER CRESCERE 18
L’ALUNNO E’ UNA PERSONALITA’ IN CRESCITA CHE PENSA, AGISCE, SI RELAZIONA E POSSIEDE IDEE, ED HA UNA SUA STORIA RELAZIONALE, AFFETTIVA E CULTURALE CHE SI E’ SVILUPPATA E STA EVOLVENDOSI Quindi è necessario considerare che egli E’ INSERITO IN UNA E’ POCO ESERCITATO NELLE SPESSO CONDUCE UNA E’ IPERSTIMOLATO SOCIETA’ COMPLESSA ABILITA’ PERCETTIVO- VITA DI RELAZIONI DALLE NUOVE E MULTICULTURALE MOTORIE E NELLA FRAMMENTARIE TECNOLOGIE CONSAPEVOLEZZA EMOTIVA INOLTRE E’ PROTAGONISTA DI UN’EPOCA CARATTERIZZATA DALLA PERDITA DI VALORI TRADIZIONALI, DALLA RAPIDITA’ DEI CAMBIAMENTI, DALLA VELOCITA’ E SUPERFICIALITA’ DELLA COMUNICAZIONE, DA UNA FENOMENOLOGIA GLOBALE, DALLA DIFFICOLTA DI INDIVIDUARE UNA DIREZIONE DI SENSO. PERTANTO LA SCUOLA, NELLA FIGURA DEL COLLEGIO DOCENTI, PROMUOVE DELLE SCELTE PEDAGOGICHE MOTIVATE DAI BISOGNI FORMATIVI, ELABORA FINALITA’ CULTURALI, INDIVIDUA METODOLOGIE E STRATEGIE IDONEE, REALIZZA PERCORSI DIDATTICO-EDUCATIVI CHE MIRINO AD UNA CRESCITA E AD UNA MATURITA’ DELLE POTENZIALITA’ E CAPACITA’ DEL BAMBINO, SOGGETTO ATTIVO E COSTRUTTORE DELLA CONOSCENZA 19
LE FINALITA’ EDUCATIVE CHE I PROFESSIONISTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO CONDIVIDONO SONO QUELLE VOLTE A DEFINIRE SAPERI E VALORI CHE SIANO COMUNI A TUTTI COLORO CHE VIVONO LA REALTA’ ATTUALE DEL NOSTRO PAESE Pertanto l’azione pedagogico- formativa della Scuola si orienterà a: COSTRUIRE PERCORSI PER L’UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITA’ E NELLA PROSPETTIVA DELL’INCLUSIVITA’, IN FUNZIONE DELLA VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITA’ DI TUTTI GLI ALUNNI E IN PARTICOLARE DEL RECUPERO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI O IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO E/O DISAGIO FAVORIRE UNA CULTURA INTESA COME INCONTRO, ASCOLTO, OPPORTUNITA’, RECIPROCITA’ E CONDIVISIONE SVILUPPARE TUTTE LE POTENZIALITA’ DELL’ALUNNO PROMUOVENDO UN’EDUCAZIONE VOLTA AL SAPER ESSERE ATTRAVERSO IL SAPERE ED IL SAPER FARE PROMUOVERE NELL’ALUNNO LA CAPACITA’ DI ORIENTARSI NEL MONDO IN CUI VIVE SENZA DISAGIO E IN UN EQUILIBRIO ATTIVO E DINAMICO USARE I CONTRIBUTI DELLE NUOVE TECNOLOGIE PER FAVORIRE NELL’ALUNNO LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE, INTESE COME PRODOTTO DI CONOSCENZE E ABILITA’ AL SERVIZIO DELLE CAPACITA’ E DEGLI ATTEGGIAMENTI MENTALI, PER SAPER VIVERE CON SE STESSI, CON L’ALTRO E CON IL MONDO 20
Il successo formativo nella Costituzione Italiana L’articolo 3 della Costituzione sancisce: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese.” La scuola, dunque, deve operare affinché tutti gli alunni siano messi nella condizione di realizzare la piena formazione della loro personalità, raggiungendo quello che viene indicato come successo formativo. Occorre pertanto creare condizioni tali che ogni singolo alunno possa apprendere e formarsi nel riconoscimento e nella valorizzazione delle diversità. Non si tratta soltanto di far acquisire conoscenze, di fornire informazioni, nozioni, saperi, ma bisogna impegnarsi a promuovere lo sviluppo di competenze, cioè di capacità e di at teggiamenti necessari per la crescita personale, per la cittadinanza attiva e per l’inserimento professionale. LE RACCOMANDAZIONI EUROPEE E LE INDICAZIONI NAZIONALI Le Raccomandazioni Europee e le Indicazioni Nazionali per il curricolo Il Consiglio d’Europa, fin dal 2006, ha definito le competenze come “combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto” e ne ha individuate otto, definite come competenze chiave che costituiscono “le competenze di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione e l’occupazione”. Le competenze citate sono: -Comunicazione nella lingua madre -Comunicazione nelle lingue straniere -Competenze matematiche e competenze di base in scienza e tecnologia -Competenza digitale -Imparare ad imparare -Competenze sociali e civiche -Spirito d’iniziativa e imprenditorialità -Consapevolezza ed espressione culturale. Le Raccomandazioni Europee, recepite nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo dell’istruzione, sono le fondamenta del Profilo dello studente, il cui conseguimento costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano. e che ci sembra opportuno riportare. Tale profilo descrive le competenze sia disciplinari sia riferite al pieno esercizio della cittadinanza. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Le Indicazioni Nazionali tracciano IL PROFILO DELLE COMPETENZE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE, un profilo che descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline e all’esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve dimostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione e che costituisce l’obiettivo generale del Sistema educativo e formativo italiano. É in grado di affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età; 21
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri Interpreta I sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise e collabora con gli altri; Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni E’ in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese; Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; Analizza dati e fatti della realtà grazie alle sue conoscenze matematiche e scientifico- tecnologiche; Possiede un pensiero razionale che gli consente di affronatre problemi e situazioni sulla base di elementi certi; Si orienta nello spazio e nel tempo; Osserva ed interpreta ambienti, fatti e produzioni artistiche; Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare ed analizzare dati Ha cura e rispetto di sè e assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile; Dimostra originalità e spirito di iniziativa, si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede; É disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Il Profilo dello studente prevede due tipi di competenze riferite: alle singole discipline e/o aree disciplinari; all’esercizio della cittadinanza attiva. In considerazione di queste finalità la scuola deve definire e descrivere gli itinerari educativi e didattici da realizzare per il conseguimento delle competenze previste. Questo processo conduce alla costruzione del curricolo di Istituto “espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica” “A partire dal curricolo di Istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree”. L’identità della scuola si esplicita nel compito di progettare le varie unità di lavoro (unità di apprendimento: UdA) condividendo, nel rispetto della libertà di insegnamento, lo schema guida, l’impianto metodologico-operativo per la realizzazione del percorso didattico. L’elaborazione del curricolo rappresenta un’occasione di ricerca ed innovazione da parte di tutti i docenti che perseguono la continuità nelle scelte pedagogiche, didattiche, metodologiche e nell’adozione di comuni modelli di progettazione e documentazione affinché gli alunni non subiscano scelte contraddittorie. Il curricolo costituisce la fonte a cui attingere per la programmazione delle UdA, dove viene operata la contestualizzazione degli obiettivi di apprendimento per lo sviluppo delle competenze attraverso una didattica: mai semplicemente trasmissiva; basata sulla condivisione dei processi di apprendimento; interdisciplinare; centrata su compiti autentici, cioè reali, finalizzati a un prodotto. 22
CURRICOLO E VALUTAZIONE CURRICOLO VERTICALE Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado Le competenze delineate dal “Profilo dello studente al termine del primo ciclo d’ istruzione” (Indicazioni nazionali, settembre 2012) costituiscono, come già esposto, l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano e quindi l’orizzonte a cui tende il nostro Istituto attraverso il suo curricolo. Le Indicazioni per il curricolo del 2012 si basano sull’ idea fondante di costruire i curricoli scolastici attraverso l’asse dei valori SCUOLA/CULTURA/PERSONA e attraverso l’asse degli STRUMENTI CULTURALI. L’asse dei valori deve fornire gli strumenti e i supporti per: affrontare i cambiamenti rapidi di una società complessa riorganizzare/reinventare i propri saperi/competenze affrontare l’incertezza e la mutevolezza degli scenari offrire occasioni di apprendimento dei saperi e linguaggi culturali di base mirando a: VALORIZZARE LA SINGOLARITÀ E COMPLESSITÀ DI OGNI PERSONA CONSIDERARE LO STUDENTE AL CENTRO DELL’AZIONE EDUCATIVA PROMUOVERE I LEGAMI COOPERATIVI ELABORARE STRUMENTI DI CONOSCENZA PER COMPRENDERE I CONTESTI SOCIO CULTURALI ED ANTROPOLOGICI SAPENDO AGIRE IN TALI CONTESTI A fianco dell’asse dei valori il Curricolo deve tener conto dell’ASSE DEGLI STRUMENTI CULTURALI che prevede: per la scuola dell’Infanzia un curricolo verticale volto allo sviluppo: dell’IDENTITA’ dell’AUTONOMIA delle COMPETENZE: esplorazione - osservazione-confronto del SENSO della CITTADINANZA e suppone fra le finalità del primo ciclo dell’Istruzione (scuola primaria e scuola secondaria) L’elaborazione dell’esperienza e dell’identità personale L’esercizio della cittadinanza attiva L’alfabetizzazione culturale di base 23
tenendo conto di questi principi l’Istituto, nel porsi come modello di riferimento per l’utenza, promuove percorsi formativi idonei a favorire un’equilibrata formazione degli alunni attraverso l’utilizzo di metodi attivi, promuovendo una didattica di tipo “laboratoriale”, anche per classi aperte, negli apprendimenti disciplinari, ma sfruttando soprattutto “spazi” didattici che permettono una maggiore flessibilità: progetti, laboratori… Principi ispiratori: Il riferimento ai bisogni reali dei ragazzi La concretezza della proposta L'utilità e la spendibilità dell'esperienza Il ruolo attivo dell'alunno, protagonista assoluto Il ruolo di promotore, consulente e sostenitore dell'insegnante L'attenzione al sapere, al saper fare, al saper essere La trasversalità delle discipline Il coinvolgimento dell'ambiente esterno La condivisione e la collaborazione tra insegnanti La cooperazione tra insegnanti e alunni e tra alunni La collaborazione con i genitori La progettazione curricolare dell’Istituto parte dal riconoscimento dei bisogni, dalle esperienze dei discenti e dalle richieste sociali delle famiglie degli alunni, che vivono il passaggio da una società relativamente stabile ad una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. Per questo l’obiettivo della scuola è duplice: affiancare all’insegnamento ad apprendere quello dell’insegnare ad essere; riorganizzare e reinventare i propri saperi e competenze, attraverso l’alfabetizzazione culturale dall’infanzia alla secondaria di I grado. Le progettazioni annuali della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado è possibile visionarle sul sito www.iclevi.gov.it. PROGETTO DADA DIDATTICA PER AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Scuola Secondaria di Primo Grado- Plesso di Largo Monte San Giusto Il progetto DADA è una sostanziale innovazione pedagogico-didattica e organizzativa, che si pone l’obiettivo di coniugare l’alta qualità dell’insegnamento italiano con la funzionalità organizzativa di matrice anglosassone. Gli istituti funzionano sulla base dell’aula-ambiente di apprendimento, assegnata ad uno o due docenti della medesima disciplina, mentre i ragazzi si spostano durante i cambi d’ora. 24
COSA SONO GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Gli ambienti di apprendimento sono costruiti intenzionalmente per consentire percorsi attivi e consapevoli in cui lo studente sia orientato ma non diretto Luoghi ricchi e variegati per esperienze possibili e materiali di lavoro, caratterizzati da una forte struttura, ma allo stesso tempo aperti e polisemici in cui gli studenti possano aiutarsi reciprocamente, utilizzando una varietà di strumenti e di risorse in attività guidate. Un ambiente arricchito da momenti di riflessione individuale e collettiva, da domande euristiche e da consegne che lo studente può affrontare autodeterminando modi e percorsi, sulla base del proprio stile, degli interessi e delle strategie personali. VANTAGGI Gli studenti si muovono, ciò sviluppa l‘attenzione Ambiente centrato sulle risorse Si stimola la capacità di esplorazione, di progettazione, di ricerca, di autoapprendimento autonomo mediante sequenze strutturate Per fissare un nuovo concetto in maniera stabile nella mente è sempre necessario legarlo con le proprie conoscenze pregresse Si impara prima nel contesto e poi si generalizza la conoscenza Non più nozioni ma attività cognitive più alte Motivazione intrinseca al posto di quella estrinseca Si potenzia l’appendimento tra pari, la cooperazione e l’aiuto reciproco Non più soglia comune da raggiungere ma possibilità di esiti diversificati Comportamenti, regole e vincoli concordati Maggiore resa funzionale e valorizzazione di tempi, spazi e materiali. LO SPAZIO SI TRASFORMA 25
PLESSO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO AMBIE LABORATORI NTE SPAZIO 0 PRIMARI PRIMA PRIMA A RIA RIA SPAZIO POLIVALENTE POLIVALENT E TEATRO O INFORMATIC SCIENZ E A MOTO RIE AMBIENT AMBIE AMBIENTE AMBIE E NTE AMBIEN AMBIEN MATEMATI AMBIE 1 TE LETTERE NTE LETTER TE LETTERE MATEMA TICO CO NTE SCIENTIFI LINGUE AMBIENTE LINGUE DIDATTI CA LIM E SCIENTIFI SPECIA CO CO LE AMBIE AMBIENTE AMBIEN AMBIENTE LABORATO SPAZIO 2 BIBLIOTE NTE CA MUSIC TE ARTE TECNOLOGI A RIO SCIENZE IRC APPROFONDIM POLIVALENT E A ENTO FLESSIBILITA’DIDATTICA E ORGANIZZATIVA Un fare ed essere scuola attenti ai bisogni formativi degli alunni non può prescindere dall’introduzione di forme di flessibilità didattica ed organizzativa. Nella scuola dell’infanzia si prevederà l’organizzazione del tempo scuola in modo che il maggior numero di famiglie possa usufruire del tempo pieno (opzione 40 ore) e che le compresenze siano utilizzate per l’arricchimento, il consolidamento e l’individualizzazione dell’offerta formativa. Nella scuola primaria, anche grazie alla presenza di docenti di potenziamento, sono attuati progetti di musica, di CLIL e di recupero a classi aperte e per gruppi di livello. Ampio spazio sarà dato ad una didattica inclusiva, laboratoriale e cooperativa anche fra pari. Per quel che riguarda la scuola secondaria di primo grado, ci si propone di elaborare nel triennio una didattica flessibile, laboratoriale e modulare coerente con la sperimentazione DADA in corso. L’Istituto, inoltre, intende promuovere la pratica sportiva nella scuola secondaria di primo grado al fine di ottenere il riconoscimento di Scuola media sportiva autorizzata dal MIUR. IL PROGETTO DADA E I PROGETTI SPORTIVI IN COLLABORAZIONE DELLE FEDERAZIONI NAZIONALI RENDONO ALL’AVANGUARDIA LA NOSTRA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A LIVELLO NAZIONALE. 26
Puoi anche leggere