PRIMA DEGLI OROLOGI Gli antichi misuratori del tempo - DELLA SCRITTURA - Comune di San Miniato

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PRIMA DEGLI OROLOGI Gli antichi misuratori del tempo - DELLA SCRITTURA - Comune di San Miniato
MUSEO DELLA SCRITTURA

PRIMA DEGLI OROLOGI
Gli antichi misuratori del tempo
          A cura di Rossella Giuntoli
PRIMA DEGLI OROLOGI Gli antichi misuratori del tempo - DELLA SCRITTURA - Comune di San Miniato
MUSEO DELLA SCRITTURA

PRIMA DEGLI OROLOGI
Gli antichi misuratori del tempo

       A cura di Rossella Giuntoli
PRIMA DEGLI OROLOGI Gli antichi misuratori del tempo - DELLA SCRITTURA - Comune di San Miniato
INDICE

                                                                                                                           Presentazione di Raffaella Grana                            pag. 4
                                                                                                                           Alcuni strumenti usati nell’antichità per misurare le ore       6
                                                                                                                           I principali aspetti delle misurazioni del tempo                7
                                                                                                                           Lo gnomone                                                     11
                                                                                                                           La meridiana                                                   12
                                                                                                                           Il merkhet                                                     13
                                                                                                                           La clessidra ad acqua                                          14
                                                                                                                           Lo scafos e la misurazione di Eratostene                       15
                                                                                                                           La clessidra a sabbia                                          16
                                                                                                                           Orologio da torre di Andrea Corti                              17
                                                                                                                           I calendari nelle diverse civiltà                              18
                                                                                                                           Gli oggetti museali e la loro utilizzazione nei percorsi       23
                                                                                                                           scolastici: l’esempio della sezione sulle misurazioni
                                                                                                                           del tempo del Museo della Scrittura di San Miniato
Museo della Scrittura                                                                                                      di Roberto Cerri
Via De Amicis, 34 – 56028 San Miniato Basso (Pisa)
Per informazioni o prenotazioni telefonare allo 0571/42598 oppure mandare un’e-mail
ai seguenti indirizzi: museo.scrittura@comune.san-miniato.pi.it
oppure a ufficiomusei@comune.san-miniato.pi.it.
Sito Internet: www.comune.san-miniato.pi.it/ospiti/scrittura/home.htm.
© Comune di San Miniato, 2008

Idea, progettazione e coordinamento: Roberto Cerri e Rossella Giuntoli.
Allestimento: Rossella Giuntoli.
Realizzazione degli oggetti presenti nella sezione: Standhall di Michele Vannelli e C. s.a.s.;
Federico Biancalani e Falegnameria Ceccatelli.
Grafica: Titivillus Mostre Editoria.
Realizzazione pannelli esplicativi: Tipografia Stilgrafica, Ponte a Egola (PI).
Le foto relative alle schede degli oggetti sono a cura di Luca Lupi; le foto con i visitatori sono a cura di Lucia Moni.
Disegni originali: Sabrina Andreuccetti.

Si ringraziano la Regione Toscana per il contributo finanziario concesso per la realizzazione della sezione
e la provincia di Pisa.
Si ringrazia inoltre il maestro orologiaio Andrea Corti, titolare del laboratorio presso il negozio “La Clessidra”
di Empoli, che gentilmente ci ha offerto in prestito il meccanismo di orologio settecentesco.

Dove non diversamente indicato i testi sono a cura di Rossella Giuntoli e le schede tecniche relative agli
strumenti di misurazione del tempo di Gabriele e Michele Vannelli.
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Presentazione                                                      non costituiscono fenomeni “educa-
                                                                   tivi” minori. Certo, non sono la scuo-
                                                                                                                  no oggetti e situazioni verosimili. Si simula il passaggio del
                                                                                                                  sole sopra alcuni oggetti in periodi specifici dell’anno per
di Raffaella Grana (Assessore al sapere)                           la. Non rilasciano attestati o titolo di       dar modo ai ragazzi (ma anche agli adulti) di comprendere
                                                                   studio. Non intendono in alcun modo            come l’uomo ha costruito le prime misurazioni del tempo e
                                                                   sostituirsi alla scuola. Però sono o pos-      come ha preso coscienza di questo concetto strategico eppu-
                                                                   sono essere (qui dipende anche dagli           re impalpabile e sfuggente.
                                                                   insegnanti) uno strumento della scuo-             L’idea è quella di riprodurre le nozioni di base, scientifi-
                                                                   la. E certamente costituiscono un’oc-          che, collegate con il significato del tempo e con gli elementi
                                                                   casione per approfondire, incuriosire,         concettuali essenziali di questa “dimensione” e di trasforma-
                                                                   appassionare i ragazzi a temi e argo-          re questi concetti in qualcosa di “oggettuale” e manipolabi-
                                                                   menti a cui è difficile avvicinarsi spon-       le, che possa stimolare la comprensione e l’apprendimento
                                                                   taneamente ed il cui apprendimento in          di nozioni complesse, storicamente stratificate ed intrecciate.
                                                                   classe a volte risulta faticoso e niente       Attraverso la simulazione, la verosimiglianza, la riproduzio-
Il Museo della scrittura cresce, allunga il suo percorso esposi-   affatto scontato, se è vero ad esempio         ne laboratoriale. Ma senza che tutto questo assuma tuttavia
tivo e, seguendo una scelta discussa all’interno dell’Ammini-      che in alcune materie scientifiche un           la veste di un esperimento scientifico con la E maiuscola. I
strazione comunale, si decentra. All’inizio del 2008 (secon-       ragazzo italiano su tre oggi non rag-          musei di solito non sono laboratori scientifici dove si diven-
do la cronologia del calendario Gregoriano) entra dentro al        giunge la sufficienza.                          ta (o si dovrebbe diventare) scienziati. Semmai sono luoghi        to. La collaborazione degli insegnan-
centro storico di San Miniato. Si innesta nel Sistema Museale          Le tecniche e le modalità del raccon-      dove si gioca con la scienza, in maniera esplicita, senza ba-      ti ed il loro ruolo è fondamentale per
urbano e costruisce una nuova sezione dedicata alle misure         to di questa sezione del Museo (come           rare, naturalmente. Il che non toglie che uno degli obiettivi      sfruttarne al massimo le capacità e le
del tempo nell’antichità, allestendola, per un certo periodo,      delle sezioni allestite a San Miniato Bas-     che anche il Museo della Scrittura e le sue sezioni intendono      potenzialità. La mediazione e la par-
in quel magnifico contenitore che è la Via Angelica ed utiliz-      so) si combinano con quelle del fare e         realizzare sia quello di dare una mano a contenere il feno-        tecipazione dei docenti al progetto
zando, in particolare, la stupenda cappella di San Pietro.         del manipolare. Ma non perché credia-          meno di “analfabetismo scientifico” di cui oggi molti parla-        farà come sempre la differenza. Ma
    Del resto viviamo in un’epoca virtuale. Viviamo nel tempo      mo in una presunta superiorità del fare        no, purtroppo non a sproposito. Ma questo avvicinamento            su questo punto non c’è altro da dire.
delle “reti” e dei “sistemi”. E allora trasferire un pezzo del     del rispetto all’apprendimento astratto        dei ragazzi al pensiero scientifico, come sostenuto anche           Il percorso è attivato ed aspetta i suoi
Museo della Scrittura dentro un contenitore storico forse non      e allo studio concettuale che utilizza i li-   dal progetto “Pianeta Galileo” realizzato dalla Regione To-        visitatori.
può neppure sorprendere. Semmai può aggiungere curiosità           bri e si svolge in classe. Semplicemente       scana, avviene anche attraverso stimoli, curiosità, occasioni          Il progetto di questa nuova sezio-
e stupore all’evento. Può rendere la nuova proposta esposi-        perché il gioco genera coinvolgimento          di riflessioni, verosimiglianze, riproduzioni anche aneddo-         ne del Museo della Scrittura nasce da
tiva ancora più ricca.                                             e benessere fisico e mentale, producen-         tiche di situazioni e oggetti antichi, ripeto, senza sostituirsi   un’idea di Roberto Cerri, sviluppata
                                                                   do stati emozionali che, come è noto,          alla scuola, ma interagendo con la scuola.                         ed arricchita in diretta collaborazio-
   La nuova sezione, come si è già detto, è dedicata alle          favoriscono l’apprendimento e sveglia-            Nella sezione dedicata alle misurazioni nel tempo c’è           ne con Rossella Giuntoli, che aveva
misure del tempo nell’antichità. Questo tema si innesta sul        no il cervello, oltre che mantenere in         questo e anche di più, come dimostra il catalogo curato da         già curato la sezione della divertente
percorso che il Museo aveva avviato con la storia dei numeri       esercizio le mani. Tutto qui.                  Rossella Giuntoli.                                                 storia dei numeri. Ad entrambi va il
nelle civiltà mediterranee. Ma certamente lo allarga. L’onda           Anche in questo caso si ricostruisco-         L’esposizione è pensata per i ragazzi della fascia 6-14         ringraziamento dell’Amministrazione
comunicativa che nel 1998 era partita con le tecniche della                                                       anni, ma, come scrive Cerri, può essere utilizzata anche dal-      comunale.
scrittura e nel 2005 aveva dato vita ad un divertente percor-                                                     la scuola dell’infanzia e dal primo biennio delle superiori.           Un ringraziamento speciale va alla
so sulle origini e l’evoluzione dei numeri si espande verso                                                       La lettura e la manipolazione degli oggetti possono avvenire       Regione Toscana ed al Servizio regio-
un territorio di confine, ma strettamente imparentato con la                                                       a più livelli e raggiungere gradi diversi di approfondimen-        nale che si occupa di politiche museali
matematica: quello delle misurazioni. Scrivere, contare, mi-                                                                                                                         e da anni segue e sostiene in partico-
surare, sono tutte abilità di base, su cui si sono costruite e                                                                                                                       lare le attività didattiche del nostro si-
continuano a crescere tutte le civiltà umane.                                                                                                                                        stema museale.
   Dietro questo allargamento tematico, c’è il desiderio di                                                                                                                              Un ringraziamento infine alla par-
continuare a progettare un percorso museale per ragazzi,                                                                                                                             rocchia di San Jacopo e Lucia che ha
insegnanti e famiglie, al cui interno i visitatori possano svol-                                                                                                                     messo a disposizione la sede delle via
gere attività di intrattenimento e di formazione con temi di                                                                                                                         Angelica e alla Cooperativa Caesar
solito tenuti ai margini delle attività “ricreative” e ludiche.                                                                                                                      che collabora, con il suo personale,
Almeno a livello di massa. L’obiettivo è quello di offrire, con                                                                                                                      alla realizzazione e alla gestione del-
garbo e leggerezza, ma senza sciatteria ed evitando il pres-                                                                                                                         l’intero evento.
sappochismo, una formazione “informale”, come si dice                                                                                                                                    Un ringraziamento speciale agli in-
oggi, che non è affatto poco importante o da sottovalutare.                                                                                                                          segnanti e ai loro ragazzi che da dieci
Tutt’altro.                                                                                                                                                                          anni continuano a frequentare il Museo
   Percorsi museali come quelli costruiti dal Museo della                                                                                                                            della Scrittura e le sue sezioni e con i
Scrittura di San Miniato Basso, che ogni anno coinvolgono                                                                                                                            loro suggerimenti e le loro critiche uti-
alcune migliaia di ragazzi e qualche centinaio di insegnanti                                                                                                                         lissime ci stimolano ad andare avanti
provenienti da tutta la Toscana e da alcune regioni vicine,                                                                                                                          e, si spera, a fare sempre meglio.
                                                      4                                                                                                                 5
PRIMA DEGLI OROLOGI Gli antichi misuratori del tempo - DELLA SCRITTURA - Comune di San Miniato
ALCUNI STRUMENTI USATI NELL’ANTICHITÀ                              I PRINCIPALI ASPETTI DELLE MISURAZIONI DEL TEMPO
PER MISURARE LE ORE
L’uomo primitivo molto probabilmente utilizzava la propria         L’uomo primitivo aveva la necessità di conoscere la durata              a 365,25 giorni (un anno), e che
ombra come strumento di misurazione del tempo: questo era          della notte per sapere quanto tempo doveva aspettare prima              avviene secondo una traiettoria di
lo ‘gnomone umano’. Anche solo un bastone infisso nel ter-          di riprendere l’attività alla luce del giorno. Se doveva uscire         forma ellittica che lo porta ad una
reno aveva la stessa funzione, visto che il Sole compie un         per una battuta di caccia sentiva il bisogno di capire quan-            distanza variabile da un massimo
movimento che corrisponde ad un semicerchio, nascendo ad           do fare rientro prima di essere sorpreso dal buio oppure                di 152 milioni di km (afelio) e ad un
Est, innalzandosi alto nel cielo a mezzogiorno, per poi ini-       quando da cacciatore divenne agricoltore, aveva l’esigenza              minimo di 147 milioni di km (perie-
ziare la sua ridiscesa ad Ovest e tramontare. Di conseguen-        di conoscere l’alternanza delle stagioni.                               lio).
za l’ombra dello gnomone si accorcia a partire dal mattino,        Le uniche certezze provenivano dai fenomeni astronomici e
per poi allungarsi di nuovo al pomeriggio. Lo stesso prin-         la prima considerazione fu che ad un periodo di luce segui-           Per la scienza moderna, che ha biso-
cipio è stato poi usato da molte popolazioni dell’antichità:       va inevitabilmente un periodo di buio.                                gno di una precisione maggiore rispet-
gli obelischi monumentali degli antichi Egizi ne costituiscono     Questa misurazione bastò fino a quando l’uomo non divenne              to a quanto è necessario per la vita
un esempio. Nella nuova sezione del Museo della Scrittura          sedentario e capì che senza riuscire a predire i cambiamenti          comune, l’unità fisica fondamentale di
sarà possibile osservare il funzionamento dello gnomone,           stagionali era impossibile seminare e ottenere buoni raccolti.        misura del tempo nel Sistema Interna-
della meridiana, dello scafos, del merkhet e della clessidra,      Ma come sapere quando sarebbe avvenuto il passaggio fra               zionale è il secondo, non più legato
a polvere e ad acqua, tutti riprodotti fedelmente rispetto agli    due stagioni e quanto queste sarebbero durate? Un modo                ai moti irregolari della Terra rispetto
originali e dotati di meccanismi di illuminazione, che simula-     era quello di tenere il conto dei giorni trascorsi, ma non era        al Sole. Indicato nel 1820 come la
no il moto del sole e consentono quindi di leggere l’ora.          certo quello più pratico.                                             86.400-esima parte del giorno solare
Ci sono tuttavia dei limiti tecnici e teorici nelle riproduzioni   L’uomo si accorse invece che la Luna scandiva il passare del          medio, nel 1960 fu definito come la
esposte in questa sezione del Museo (dettate dalle finalità         tempo con altrettanta regolarità dell’alternarsi della luce e         31.556.925,9747-esima parte del-
prevalentemente didattiche dell’esposizione), ma le scelte         del buio. La Luna divenne così la chiave del primo sviluppo           l’anno tropico 1900, e nel 1972 il
compiute sembrano risultare valide. Va detto che sono stati        di molti calendari, anche se non seguiva perfettamente l’al-          secondo è stato agganciato alle oscil-
tanti gli oggetti creati dall’uomo per cercare di misurare il      ternanza della stagioni. Si scrutarono così anche gli agglo-          lazioni atomiche. È descritto come “la
fluire del tempo dalle origini fino all’invenzione dell’orologio     merati di stelle, i pianeti e sopratutto il Sole.                     durata di 9.192.631.770 cicli di ra-
meccanico nel Medioevo.                                            Perché però non esiste una misurazione del tempo unica per            diazione corrispondenti alla transizio-
Ovviamente gli strumenti qui riprodotti sono quelli che ci         tutti i popoli ed invece molte civiltà hanno sviluppato una           ne fra due livelli iperfini dello stato di
sono sembrati maggiormente più adatti al pubblico del Mu-          specifica soluzione?                                                   base dell’atomo di Cesio 133”.
seo costituito soprattutto dagli studenti della scuola primaria    Forse perché gli astri hanno moti diversi e quindi di durata
e secondaria inferiore, con un occhio rivolto anche a quelli       variabile, non tutte le popolazioni hanno preso come punto            Il giorno (dal latino diurnum, che si-
del biennio della scuola secondaria superiore. La scelta rea-      di riferimento lo stesso corpo celeste, e inoltre i pianeti utiliz-   gnifica “che appartiene alla luce”)
lizzata è basata proprio sulla semplice riproducibilità e sulla    zati come strumento di misura hanno tempi che non coinci-             è l’unità di misura fondamentale del
fruibilità degli oggetti da parte degli studenti che visiteranno   dono fra di loro.                                                     tempo derivante dal moto di rotazione
l’esposizione, con l’aiuto di spiegazioni essenziali ed imme-                                                                            della Terra intorno al proprio asse, che
diate da parte degli operatori didattici.                          I cicli naturali fondamentali sui quali si è iniziato a misurare      provoca il succedersi di luce e buio. La
Gli strumenti presentati sono stati usati in Mesopotamia, in       il tempo sono l’alternanza del giorno e della notte (ogni gior-       superficie terrestre sarà quindi di volta
Grecia, nell’antico Egitto ed anche a Roma, ovvero presso          no), la lunazione (ogni mese) e il succedersi delle stagioni          in volta illuminata per un 50% e per la
civiltà e popolazioni di cui è stata analizzata la storia della    (ogni anno). Osservando questi cicli periodici l’uomo ha de-          restante parte immersa nel buio. Nel
scrittura e la storia dei numeri nelle altre sezioni del Museo     finito una serie di intervalli sia per suddividere il giorno (ore,     valutare questa caratteristica, bisogna
della Scrittura.                                                   minuti e secondi) che per raggruppare i giorni (settimane e           considerare anche l’inclinazione del-
Questa sezione vuole quindi essere un ulteriore ampliamen-         decadi) e gli anni (lustri, decenni, secoli e millenni).              l’asse terrestre ed il fatto che esso si
to e approfondimento sull’analisi di queste civiltà, oltre che                                                                           mantenga sempre parallelo a se stes-
una finestra su un aspetto importante della vita quotidiana.        La Terra non è statica, ma compie moti fondamentali per la            so durante l’intero moto di rivoluzione.
Sarà possibile quindi, visitando questa nuova sezione, far         misurazione del tempo:                                                Ogni parallelo della Terra verrà infatti
scattare nei ragazzi la curiosità per quello che si preannun-                                                                            tagliato dalla linea del terminatore (la
cia un viaggio nella misurazione del tempo presso le antiche       1) Moto di rotazione – porta la Terra a girare su se stessa           retta che separa il giorno dalla notte)
civiltà, affrontando anche il tema del movimento dei pianeti,         in senso antiorario (da Ovest verso Est), attorno ad un            in maniera diversa a seconda del pe-
ovvero del moto che determina la durata del giorno e della            asse inclinato di 23,5° che passa per i poli Nord e Sud.           riodo dell’anno, e quindi della posi-
notte e scandisce il trascorrere delle stagioni.                      Da questo movimento deriva l’alternanza del giorno e del-          zione orbitale, e della latitudine.
                                                                      la notte. Un giorno dura circa 24 ore.
                                                     A Michele     2) Moto di rivoluzione – il moto orbitale che il nostro               Sorgendo ad oriente e tramontando
                                                                      pianeta compie attorno al Sole in un arco di tempo pari            ad occidente, il Sole descriverà un
                                                      6                                                                     7
PRIMA DEGLI OROLOGI Gli antichi misuratori del tempo - DELLA SCRITTURA - Comune di San Miniato
moto apparente diurno caratterizzato da archi di ampiez-                                                        Per la gestione delle attività il giorno è stato fin dall’antichità   col passare del tempo si accumulerà e
za differente che intersecheranno a loro volta l’orizzonte in                                                   diviso in parti dette ore, contate inizialmente dal tramonto         costringerà a riformulare o a modifica-
punti diversi a seconda dei mesi. Per cui quando la Terra si                                                    del Sole. In seguito le ore furono divise in minuti e secondi,       re il calendario.
troverà agli equinozi, questi corrisponderanno esattamente                                                      e vennero contate da mezzogiorno e poi da mezzanotte.
ai punti cardinali Est ed Ovest, mentre al solstizio d’inverno                                                  Mentre il tempo solare vero non ha una durata uniforme,              Oggi si usa il giorno solare medio,
ed al solstizio d’estate, essi risulteranno spostati di 23,5°                                                   l’ora solare media equivale alla 24° parte del giorno so-            che si basa su un Sole fittizio che si do-
rispettivamente verso Sud e verso Nord.                                                                         lare medio ed è divisa in 60 minuti primi, i quali sono a loro       vrebbe muovere sull’Equatore Celeste
                                                                                                                volta divisi in 60 minuti secondi. Naturalmente l’ora solare         a velocità costante, in modo che coin-
Essendo l’arco descritto al solstizio d’estate più ampio, ne                                                    è locale, perché il passaggio del Sole sul meridiano dipen-          cida con la posizione del Sole vero
conseguirà che il Sole rimarrà sopra l’orizzonte per un tem-                                                    de dalla longitudine. Se un tempo il cambio dell’ora non             agli equinozi e ai Solstizi.
po maggiore e dunque che le ore di luce saranno maggiori            di primavera non è fisso, ma si sposta       era un problema grave, vista la lentezza degli spostamenti,          Il giorno sidereo invece è ancora usa-
di quelle notturne. Naturalmente la situazione si presenterà        all’indietro accorciando l’anno solare      oggi il fatto di dover aggiornare continuamente l’orologio la        to in Astronomia.
invertita al solstizio d’inverno, mentre agli equinozi, dove        di oltre 20 minuti. L’anno civile, ne-      renderebbe inadatta a regolare la vita civile. Per avere un          Per quanto riguarda la durata dell’an-
l’arco diurno è pari a quello notturno, le rispettive durate del    cessaria approssimazione dell’anno          riferimento comune è stato fissato come tempo universale              no, si può considerare l’anno side-
giorno e della notte risulteranno uguali.                           solare per regolare le attività civili, è   (T.U.) l’ora relativa al meridiano di Greenwich (che passa vi-       rale, cioè il tempo impiegato dalla
                                                                    invece costituito di 365 giorni, equi-      cino a Londra) e la Terra è stata divisa in fusi orari estesi 15°    Terra per fare un giro intorno al Sole,
Nel suo cammino apparente il Sole si sposta sempre in di-           valenti a 31.536.000 secondi. L’an-         in longitudine. All’interno di ogni fuso orario si ha la stessa      oppure l’anno tropico. Quest’ultimo
rezione oraria sorgendo ad est e tramontando ad ovest. Si           no bisestile contiene 366 giorni e fu       ora civile, che corrisponde all’ora locale del meridiano di          segue meglio l’alternarsi delle stagio-
definisce giorno solare l’intervallo di tempo che trascorre          introdotto nel calendario Giuliano per      riferimento del fuso e che differisce dal quella di Greenwich        ni, ed è il tempo che la Terra impiega
tra due passaggi del Sole sullo stesso meridiano (di solito si      recuperare le frazioni di giorno perse      per un numero intero di ore.                                         per attraversare due volte consecutive
prende il meridiano verticale che passa per il punto Sud, al        annualmente.                                                                                                     la linea degli equinozi.
mezzogiorno) ed ha una durata di circa 24 ore, anche se in          Il mese (dalla radice indoeuropea ME,
estate è leggermente più corto che in inverno. Il giorno so-        che significa “misurare”) è un’unità di                                                                           Il fenomeno delle stagioni è causato
lare medio è la media costante dei giorni solari di un anno,        misura del tempo derivante dal moto di                                                                           dall’inclinazione dell’asse terrestre e
ed è stata presa come unità di misura fondamentale per la           rivoluzione della Luna intorno alla Ter-                                                                         dal moto di rivoluzione del nostro pia-
vita civile. A causa della rotazione terrestre anche le stelle      ra, che provoca il succedersi delle fasi                                                                         neta attorno al Sole. La Terra infatti,
compiono un moto apparente intorno ad un punto molto vici-          lunari. Il mese sinodico è l’intervallo                                                                          orbitando secondo una traiettoria di
no alla Stella Polare, e si chiama giorno siderale l’intervallo     di tempo tra due noviluni consecutivi                                                                            forma ellittica, descrive un piano che
di tempo compreso tra due passaggi di una stella allo stesso        (lunazione), che in media dura 29 gior-                                                                          a sua volta viene chiamato eclittica.
meridiano. Il giorno siderale ha una durata costante di 23          ni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi. Pren-                                                                         Durante questo tragitto essa mantiene
ore, 56 minuti e 4 secondi: il motivo per cui il giorno solare      dendo come riferimento le stelle fisse,                                                                           l’asse di rotazione sempre parallelo
è più lungo deriva dal moto annuo di rivoluzione della Terra,       il mese siderale corrisponde all’inter-                                                                          a se stesso, toccando in determinati
dato che il Sole deve recuperare i 4 minuti che nel suo moto        vallo tra due passaggi consecutivi della                                                                         periodi dell’anno quei quattro punti
apparente annuo perde ogni giorno rispetto alle stelle fisse.        Luna per lo stesso punto della sfera ce-                                                                         fondamentali che segnano il principio
                                                                    leste, ed ha una durata di 27 giorni, 7                                                                          di ciascuna stagione, e che perciò cor-
L’anno (dalla radice indoeuropea AT, che significa “ruota-           ore, 43 minuti e 11 secondi.                                                                                     risponderanno ad altrettanti punti del
re”) è un’unità di misura del tempo derivante dal moto di                                                                                                                            percorso solare apparente essendo
rivoluzione della Terra intorno al Sole, che provoca il succe-                                                                                                                       questo la proiezione celeste dell’orbi-
dersi delle stagioni. Nel suo cammino apparente il Sole ogni                                                                                                                         ta terrestre.
giorno si sposta di circa quattro minuti in direzione antiora-
ria. Si definisce anno tropico (o anno solare) l’intervallo                                                      Inoltre il giorno solare e quello sidereo non coincidono per-
di tempo tra due passaggi consecutivi del Sole all’equinozio                                                    chè gli astri a cui si riferiscono hanno, nel loro movimento,
di primavera ed ha una durata di 365 giorni 5 ore 48 mi-                                                        direzioni diverse. Infatti tutto il sistema, comprese le stelle,
nuti e 46 secondi. Se si prendono come riferimento le stelle                                                    ha un moto apparente che và da Est verso Ovest, mentre il
fisse si ha l’anno siderale, che corrisponde all’intervallo tra                                                  moto reale del Sole va da Ovest verso Est: se il Sole e una
due passaggi consecutivi del Sole per lo stesso punto della                                                     stella passano contemporaneamente nella volta celeste, que-
sfera celeste (le cui coordinate sono riferite alle stelle fisse),                                               st’ultima avrà sempre 4 minuti circa di anticipo.
e che ha una durata di 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10                                                         Quindi sia che si consideri il giorno solare o quello sidereo
secondi. La differenza deriva dal moto di precessione de-                                                       si avrà sempre un conteggio errato che, anche se di poco,
gli equinozi, per cui il punto corrispondente all’equinozio
                                                       8                                                                                                                9
PRIMA DEGLI OROLOGI Gli antichi misuratori del tempo - DELLA SCRITTURA - Comune di San Miniato
LO GNOMONE
• Equinozio di Primavera – 21 marzo                                                                             Lo gnomone (in greco ‘colui che giudica’), è probabilmente         per mezzo di un semicerchio graduato
  Inizia la primavera nell’emisfero boreale e l’autunno in                                                      il più antico strumento di misurazione del tempo. È costituito     tracciato al suolo nella zona dell’Ara
  quello australe.                                                                                              da un’asta verticale, la cui ombra si proietta su una superfi-      Pacis. Si trattava di un’ampia superfi-
  Al polo Sud inizia la notte polare, mentre al polo Nord il                                                    cie piana. Visto che la lunghezza e la direzione dell’ombra        cie di circa 110 m x 60 m pavimenta-
  giorno polare.                                                                                                cambiano nel corso della giornata, è possibile considerare         ta con lastre di marmo, che indicava
  La durata del giorno e quella della notte sono uguali.                                                        queste variazioni per determinare la suddivisione temporale.       le ore per mezzo di un semicerchio
  Il Sole sorge e tramonta rispettivamente ad Est e ad                                                          In origine l’uomo si è servito certamente della propria ombra      graduato. Dal 1794 l’obelisco decora
  Ovest.                                                                                                        per misurare il tempo nei vari momenti del giorno. Con dei         Piazza Montecitorio, dove fu collocato
• Solstizio d’Estate – 21 giugno                                                                                sassi delimitava l’ombra e successivamente, ponendo i piedi        su ordine di Pio VI.
  Inizia l’estate nell’emisfero boreale e l’inverno in quello                                                   uno davanti all’altro, misurava quanti passi fosse lunga e
  australe.                                                                                                     così sapeva quanto tempo lo separava dal tramonto. Teneva
  Al polo Nord il Sole rimane sopra l’orizzonte per sei mesi,                                                   conto però che a parità di ora l’ombra variava di lunghezza
  mentre al polo Sud ne rimane sotto per altrettanto.                                                           a seconda delle stagioni. Il giorno in cui a mezzogiorno si
  La durata del giorno è massima nell’emisfero boreale e                                                        proiettava l’ombra più lunga corrispondeva al solstizio d’in-
  minima in quello australe.                                                                                    verno (intorno al 21 dicembre). Il solstizio d’estate, invece,
  Le giornate iniziano a decrescere nell’emisfero boreale e                                                     era caratterizzato dalla proiezione più corta.
  a crescere in quello australe.
  Il Sole sorge a Nord-Est e tramonta a Nord-Ovest.                                                             Secondo lo scrittore greco Diogene Laerzio l’inventore dello
• Equinozio d’Autunno – 23 settembre                                                                            gnomone sarebbe stato il filosofo greco Anassimandro (610-
  Inizia l’autunno nell’emisfero boreale e la primavera in                                                      546 a. C.), che per primo ne avrebbe fatto uso in Grecia.
  quello australe.                                                                                              Secondo altri il merito della scoperta spetterebbe ad Anas-
  Al polo Nord inizia la notte polare, mentre al polo Sud il                                                    simene (586-528 a. C.), suo discepolo. A detta di Erodoto
  giorno polare.                                                                                                invece sarebbero stati i Babilonesi, i Caldei o gli Egizi ad
  La durata del giorno e quella della notte sono uguali.                                                        usarlo per primi.
  Il Sole sorge e tramonta rispettivamente ad Est e ad                                                                                          Antiche leggende cinesi tra-
  Ovest.                                                                                                                                        mandano che lo gnomone
• Solstizio d’Inverno – 21 dicembre                                                                                                             fosse già in uso sotto l’impe-
  Inizia l’inverno nell’emisfero boreale e l’estate in quello                                                                                   ratore Yao (2400 a. C.).
  australe.                                                                                                                                     Si ipotizza che a Stonehenge
  Al polo Sud il Sole rimane sopra l’orizzonte per sei mesi,                                                                                    gli antichi Britanni si serviva-
  viceversa al polo Nord ne rimane sotto per altrettanto.                                                                                       no invece delle pietre vertica-
  La durata del giorno è massima nell’emisfero australe e                                                                                       li per prevedere i movimenti
  minima in quello boreale.                                                                                                                     del Sole e della Luna in rela-     Scheda tecnica
  Le giornate iniziano a decrescere nel primo e a crescere                                                                                      zione alla Terra: è certo però     È un obelisco di marmo fissato su di un
                                                                                                                                                                                   piano graduato simulante una piazza, serve
  nell’altro.                                                                                                                                   che oggi tra le pietre di quel     per determinare l’ora mediante l’ombra
  Il Sole sorge a Sud-Est e tramonta a Sud-Ovest.                                                                                               luogo è possibile cogliere         proiettata. Quando la stessa coincide con la
                                                                                                                                                particolari fenomeni celesti,      linea meridiana passante per il piede, l’ora
Gli equinozi corrispondono a quei due punti della sfera ce-         Il maggior riscaldamento del nostro                                         come l’alba, il tramonto, il       segnata indica mezzogiorno (12) durante il
leste dove il Sole transita per l’equatore celeste, ovvero alle     pianeta nella stagione estiva non di-                                       sorgere e tramontare della         solstizio d’estate (21 giugno). In questo caso
                                                                    pende dalla distanza, ma dall’angolo                                                                           l’asta che sorregge il corpo illuminante si
intersezioni di questo con l’eclittica.                                                                                                         Luna al solstizio d’inverno e      trova perpendicolare all’obelisco. Man mano
                                                                    d’incidenza con cui i raggi solari col-     d’estate. Quando Ottaviano Augusto conquistò l’Egitto, gli         che l’asta è spostata a sinistra o a destra,
I solstizi rappresentano i punti dell’orbita terrestre di massima   piscono la superficie e che ammonta in       obelischi (dal greco ‘obeliskos’, diminutivo in senso scher-       simulando la rotazione terrestre attorno al
distanza dall’equatore celeste, ovvero quelli del percorso ap-      estate a circa 70° e d’inverno a circa      zoso della parola ‘obelòs’, spiedo), consacrati al dio Sole,       proprio asse, si andranno a toccare i vari
parente del Sole in cui questo inverte la direzione di marcia:      23°. Conseguentemente, a causa del-         cominciarono a lasciare la Valle del Nilo e ad abbellire le        settori che simboleggiano lo scorrere delle
                                                                    l’asse terrestre che si mantiene inclina-                                                                      ore.
• Solstizio d’Estate – quello situato più a Sud, nei cui pressi                                                 piazze di Roma. Dai racconti di Plinio il Vecchio sappia-          Portando a fine corsa il pomello, posto sul
   si trova anche il punto di massima distanza della Terra dal      to e parallelo a se stesso, la Terra vol-   mo che intorno al 510 a. C. un obelisco monumentale fu             lato destro dell’asta illuminante, si otterrà
   Sole (afelio);                                                   gerà verso il Sole, al solstizio d’estate   condotto fino al Campo Marzio per servire da meridiana.             un’inclinazione della stessa atta a simulare
• Solstizio d’Inverno – il punto più a Nord dall’equatore ce-       il polo Nord, e dunque l’emisfero bo-       Questo monolite di 22 metri di altezza, che arrivò a Roma          lo scorrere delle stagioni sino a raggiungere
   leste, nelle cui vicinanze si trova anche il punto di minima     reale, ed al solstizio d’inverno il polo    da Eliopoli (era stato eretto da Psamnetico II nel VII secolo      il solstizio d’inverno (21 dicembre) anch’esso
                                                                    Sud, e dunque l’emisfero australe.                                                                             graduato sul piano.
   distanza dal Sole (perielio).                                                                                a. C.), su ordine di Augusto, nel 10 a.C., indicava le ore
                                                      10                                                                                                             11
PRIMA DEGLI OROLOGI Gli antichi misuratori del tempo - DELLA SCRITTURA - Comune di San Miniato
LA MERIDIANA                                                                                                                    IL MERKHET
Le meridiane più antiche si basano sulla variazione dell’altezza del         sistema universalmente conosciuto come             Gli antichi Egizi calcolavano il tempo in riferimento al ciclo
Sole e perciò sono chiamate quadranti ad altezza o altimetrici (mi-          italico o italiano, fissava la fine del giorno       annuale dei lavori agricoli; il giorno era diviso in 24 parti,
surazione dell’ombra e determinazione dell’altezza del Sole). Lo             e l’inizio del giorno seguente al tramonto         12 per le ore di luce ed altrettante per la notte. Per gli Egizi
strumento più antico, in uso probabilmente in Egitto intorno al 3500         del sole. Quando il sole tramontava era            il giorno aveva inizio al tramonto. La notte, intesa come as-
a.C., era in realtà una meridiana rudimentale e sfruttava l’ombra            infatti l’ora 24esima.
                                                                                                                                senza del sole, veniva chiamata gereh ed il giorno, inteso
proiettata da uno stilo o da un obelisco con funzione di gnomone.            Meridiana ad ore francesi. La meridiana
                                                                                                                                come presenza del sole, si chiamava heru. La durata delle
Una delle prime meridiane utilizzate in Grecia sarebbe opera di Anas-        ad ore francesi è quella che è possibile
simandro (filosofo greco, 610-546 a. C.). La prima meridiana emisfe-          trovare prevalentemente affrescata sulle           ore variava secondo le stagioni: le ore diurne si ampliavano
rica fu descritta nel III secolo a.C. dall’astronomo caldeo Berossus.        pareti esterne delle case e delle chiese. Il       con l’allungarsi delle giornate in estate, in inverno succede-
Un esempio di meridiana è quella costruita dall’arcivescovo Al-              conteggio delle ore inizia dalle 24, a mez-        va il contrario.
phège all’inizio dell’ XI secolo. Si tratta di una targa di avorio           zanotte, quindi il culminare del Sole nell’ar-     Per calcolare le ore diurne, gli Egizi utilizzavano un orologio
scoperta nel chiostro di Canterbury, che veniva utilizzata come              co diurno segna le ore 12. Le ore francesi         solare portatile costituito da un pilastrino applicato ad ango-
meridiana verticale.                                                         sono chiamate anche astronomiche.                  lo retto su una base orizzontale con graduazione oraria.
Gli ‘orologi del pastore’ conosciuti a partire dal XVI secolo, si ba-                                                           Le ore notturne venivano calcolate con il riferimento al culmi-
savano su questo stesso principio. Erano costituiti da meridiane                                                                nare di determinate stelle.
cilindriche e presentavano uno stilo reclinabile per consentirne il                                                                                                 Un altro strumento analogo
                                  trasporto. Per leggere le ore bastava
                                                                                                                                                                    all’orologio solare portatile
                                  posizionare la meridiana in vertica-
                                                                                                                                                                    era il merkhet, risalente al
                                  le e osservare l’ombra dello stilo. Il
                                  termine meridiana viene utilizzato di                                                                                             1500 a. C. circa. Aveva la
                                                                                                                                                                    forma di una ‘T’ o di una         Scheda tecnica
                                  solito per gli orologi solari verticali:                                                                                                                            Strumento che fornisce l’ora del giorno, è
                                  questa denominazione si riferisce a                                                                                               ‘L‘ e, nella scrittura gerogli-   composto di due barre di legno disposte in
                                  quei semplici dispositivi nei quali è                                                                                             fica, esprimeva il concetto        forma di T e poggiato su di un piano orizzon-
                                  riportata solamente la linea oraria                                                                                               di ‘ora’. Questo strumento        tale direzionabile sulle direttrici sud-est nord-
                                  centrale, verticale, corrispondente al                                                                                            dava però indicazioni mol-        ovest e sud-ovest nord-est così da simulare lo
                                  mezzogiorno. Il quadrante solare, ol-                                                                                             to approssimative. Per risol-     scorrere della rotazione terrestre sul proprio
                                  tre ad avere la linea oraria del mez-                                                                                                                               asse in riferimento alla posizione del sole.
                                                                                                                                                                    vere questo inconveniente,        L’asta piccola proietta la sua ombra sull’asta
                                  zogiorno (meridiana), dispone anche                                                                                               circa dieci secoli dopo,          grande che reca una graduazione con rilievi
                                  delle linee che si riferiscono ad altre
                                                                                                                                                                    in Egitto fu realizzato uno       raffiguranti le ore. Partiamo posizionando lo
                                  ore del giorno, sia prima che dopo il
                                                                                                                                                                    strumento portatile più ela-      strumento con l’estremità esterna verso sini-
mezzogiorno (linee orarie), rappresentate con linee rette. Può even-                                                                                                                                  stra rispetto al punto di manovra dei pomelli
tualmente essere completato da linee diurne, che segnano la data                                                                                                    borato, sul modello degli
                                                                                                                                                                                                      e l’asta che sorregge il corpo illuminante al-
ed i segni zodiacali, tutte curve tranne la linea equinoziale. Oggi,         Scheda tecnica                                                                         Ziggurat       mesopotamici.      l’estrema destra; man mano che l’asta viene
                                                                             Strumento che fornisce l’ora del giorno in                                             L’ombra in questo caso ve-
per convenzione, il nuovo giorno inizia e termina con la mezzanot-                                                                                                                                    spostata da destra (sud-est nord-ovest) verso
                                                                             base alla posizione dell’ombra proiettata da       niva proiettata da un cubetto posto su un piano orizzontale,
te mentre nel passato, per convenzione, terminava ed iniziava con                                                                                                                                     sinistra (sud-ovest nord-est), si andrà a proiet-
                                                                             uno stilo di ferro che è disposto parallela-
il sorgere del sole oppure con il tramonto.                                  mente all’asse terrestre su di un piano verti-     su cui erano tracciate le misure orarie con particolare riferi-       tare l’ombra sui vari rilievi graduati. Come al
Le linee diurne indicano: la linea solstiziale invernale, posta in                                                              mento alle ore centrali della giornata. La valutazione delle          mattino, l’ombra si presenta molto allungata
                                                                             cale detto quadrante; normalmente costruito
alto, di forma iperbolica, che segnala la minima altezza raggiunta                                                                                                                                    per ridursi gradualmente fino a raggiunge-
                                                                             secondo la latitudine del luogo, è costituito      ore iniziali e finali veniva fatta con l’ombra di una delle strut-     re la minima lunghezza a mezzodì. A que-
dal Sole nel suo percorso annuale; la linea equinoziale, posta tra-          da una superficie piana su cui sono traccia-        ture laterali dello strumento, che si proiettava su una scaletta      sto punto si deve riposizionare lo strumento
sversalmente al centro del quadrante, divide l’arco annuale in due           te semirette corrispondenti alle ore. Quando       a gradini.                                                            con direttrice opposta ovvero con l’estremi-
parti; ogni parte comprende due stagioni, autunno-inverno e pri-             l’ombra dello stilo coincide con la linea meri-
                                                                                                                                                                                                      tà esterna verso destra rispetto al punto di
mavere-estate; la linea solstiziale estiva, posta in basso, sempre di        diana perpendicolare ad esso, l’ora segnata
                                                                                                                                Nel IV secolo a. C. veniva apportato un ulteriore migliora-           manovra dei pomelli (sud-ovest nord-est) per
forma iperbolica, segnala la massima altezza prevista dal Sole.              è mezzogiorno (12). In questo caso l’asta
                                                                                                                                                                                                      riprendere a manovrare l’asta del corpo il-
Le linee orarie possono essere disposte variamente, in base al-              che sorregge il corpo illuminante, si trova        mento al merkhet: in quest’ultima variante l’ombra interes-           luminante gradualmente verso sinistra allun-
                                                                             perpendicolare allo stilo. Man mano che            sava un piano inclinato su cui erano segnate le linee orarie
l’evoluzione storica degli stessi orologi solari.                                                                                                                                                     gando l’ombra sino al tramonto. Portando a
                                                                             l’asta è spostata a sinistra o a destra simulan-   opportunamente distanziate, ma non parallele tra loro. Era            fine corsa il pomello, posto sul lato destro
                                                                             do la rotazione terrestre attorno al proprio
Esistono vari modi di misurare il giorno e segnare le ore:                   asse, si andranno a toccare le varie meri-         il primo strumento che considera la variazione mensile della          dell’asta illuminante, si otterrà un’inclinazio-
Meridiane a sistema babilonese. L’inizio e la fine del giorno non                                                                declinazione solare: le linee verticali infatti dividevano l’ar-      ne della stessa atta a simulare lo scorrere
                                                                             diane che simboleggiano lo scorrere delle
                                                                                                                                                                                                      delle stagioni sino a raggiungere il solstizio
è considerata né la mezzanotte, né il tramonto del sole, ma il suo           ore. Principale svantaggio di questi strumenti     co annuale in sette e permettevano il riferimento al periodo          d’inverno (21 dicembre) anch’esso graduato
sorgere (ora 0). Quando l’ombra dello stilo tocca la linea contras-          è che sono in grado di mostrare l’ora sola-        mensile.                                                              sul piano.
segnata dal numero 6, significa che sono passate sei ore dall’al-             mente per il periodo dell’anno e del giorno
ba. Le meridiane babilonesi, oggi in disuso, sono molto rare.                in cui l’ideale muro è direttamente illuminato
Meridiana ad ore italiche. Per molto tempo nel mondo cristiano               dal sole quindi non è possibile simulare lo
                                                                             scorrere delle stagioni.
è stato usato un sistema orario molto diverso dall’attuale. Tale

                                                              12                                                                                                                        13
LA CLESSIDRA AD ACQUA                                                                                                          LO SCAFOS E LA MISURAZIONE DI ERATOSTENE

Oltre che dello gnomone, strumento diurno per eccellenza,             il meccanismo dell’orologio ad acqua                     Probabilmente fu Beroso (prete ed astronomo caldeo nato a        vera che corrisponde a circa 40.000
gli antichi Egizi si servivano di orologi ad acqua chiamati           e fu uno dei primi ad inserirvi dei pic-                 Babilonia nel 330 a. C.) l’inventore dello scafos, che venne     Km. In questo caso lo gnomone è sta-
clessidre, che venivano utilizzati sia di giorno che di notte.        coli automatismi. Secondo la testimo-                    utilizzato in particolare a Roma, come documenta uno sca-        to utilizzato non per conoscere l’ora,
La clessidra ad acqua più antica, ritrovata tra le rovine di          nianza di Vitruvio, nella sua opera De                   fos ritrovato nei dintorni della città, a Civita Lavinia.        ma per determinare la latitudine di un
Karnak, risale al XIV secolo a. C.: sarebbe stata fabbricata          Architectura, in epoca romana furono                     È famoso l’esperimento realizzato da Eratostene (276-195 a.      luogo.
per il faraone Amenophi III (1390-1353 a. C.). Un’iscrizione          messe a punto clessidre con galleg-                      C.) per determinare la lunghezza del meridiano terrestre.        Secondo l’astronomo arabo al-Battoni
della XVIII dinastia conferma che già in quell’epoca veniva-          giante. Gli strumenti utilizzati dai Gre-                Eratostene procedette alla misura della lunghezza dell’arco      (858-929) lo scafos era ancora in uso
no utilizzati orologi di questo tipo. Erano costituiti da una         ci e dai Romani furono poi adottati da-                  di meridiano compresa tra Siene (l’attuale Assuan) ed Ales-      nei paesi musulmani durante il X se-
bacinella riempita d’acqua, da una scala oraria interna e da          gli Arabi, che inventarono le clessidre                  sandria, ottenendo una misura di 5.000 stadi, pari a circa       colo.
un’apertura sul fondo per consentire all’acqua di fluire.              automatiche. Al Jazari, della scuola di                  800 Km.
L’invenzione della clessidra viene attribuita ad un astronomo         Baghdad, divenne famoso per la crea-                     Per determinare la differenza di latitudine tra le due loca-
di nome Amenemhet, contemporaneo del faraone Amenophi                 zione di orologi di grande pregio e                      lità, Eratostene misurò l’angolo impiegando due strumenti
I (inizio XVIII dinastia). Per garantire uno scorrimento costan-      per la stesura del Trattato degli auto-                  semisferici, denominati scafi, al centro dei quali stava siste-
te del liquido, indipendentemente dalla variazione del livello        matismi, nel XIII secolo.                                mata un’asta con funzione di stilo o gnomone: tali strumenti,
dell’acqua all’interno del recipiente, la clessidra presentava        Le clessidre ad acqua si diffusero nel-                  chiamati anche orologi, vennero posti uno a Siene, l’altro
una forma svasata verso l’alto. I matematici egizi però non           l’Occidente cristiano e, insieme alle                    ad Alessandria. Lo strumento collocato a Siene, al mezzo-
riuscirono a correggere con sufficiente precisione la dimi-            meridiane, ebbero un ruolo importan-                     giorno del solstizio d’estate non segnava ombra, essendo
nuzione del flusso dovuta all’abbassamento di pressione. A             te nei monasteri, scandendo le pre-                      sistemato sul tropico; lo gnomone dello strumento posto in
poco a poco e dopo diversi tentativi, le pareti delle clessidre       ghiere dei monaci fino alla fine del XIII                  Alessandria proiettava un’ombra lunga 1/50 di angolo
furono inclinate di circa 70° per tener conto della pressione         secolo, quando fu introdotto l’orologio                  giro (7° 12’), corrispondente alla distanza angolare tra le
esercitata dal liquido e della sua viscosità. Le ore però risul-      meccanico.                                               due località.                                                    Scheda tecnica
tavano disuguali a seconda delle stagioni, a causa della di-                                                                   Eratostene ottenne perciò la lunghezza della circonferenza       È costituito da una semisfera cava di terracot-
visione del giorno e della notte in dodici parti uguali (le ore       Scheda tecnica                                           terrestre moltiplicando 5000 stadi, cioè 1/50 dell’intera cir-   ta sovrastata da un filo a piombo che punta
presentavano quindi una variazione stagionale, visto che in                                                                    conferenza moltiplicato per 50; il risultato di 250.000 stadi    esattamente al centro della stessa; il piombo
                                                                      Lo strumento serve principalmente per se-
                                                                                                                                                                                                sospeso rimane allo stesso livello del bordo
estate erano più lunghe che in inverno). Alcune iscrizioni            gnare una porzione di tempo limitato che in              equivale a 39.400 Km, una misura molto vicina a quella
                                                                                                                                                                                                dello strumento e serve a proiettare la sua
incise all’interno del recipiente tenevano conto, quindi, delle       ogni modo garantisce tempi costanti; è costi-
                                                                                                                                                                                                ombra sulle 2 linee in rilievo graduate all’in-
variazioni stagionali della scala oraria. L’uso delle clessidre       tuito da un recipiente aperto superiormente
                                                                                                                                                                                                terno della semisfera, segnando le ore del
                                                                      e graduato, contenente 14 centimetri d’ac-
ad acqua si diffuse rapidamente in Grecia (secondo alcuni             qua, dal quale il liquido fluisce lentamente
                                                                                                                                                                                                giorno contate a partire dall’alba fino al tra-
introdotto da Platone nel 400 a. C.), nell’impero romano                                                                                                                                        monto. Una linea passa esattamente al cen-
                                                                      attraverso un forellino praticato alla base. I
                                                                                                                                                                                                tro tagliando tutto il fondo dello scafos, essa
ed in tutto l’Occidente. Ad Atene e a Roma la clessidra era           successivi livelli dell’acqua segnano le ore
                                                                                                                                                                                                indica il solstizio d’estate, che corrisponde al
utilizzata soprattutto per limitare gli oratori troppo prolissi. Il   sull’asta graduata. S’inizia riempiendo il re-
                                                                                                                                                                                                momento in cui il sole raggiunge il momento
problema della taratura fu risolto da Ktesibios, nel II secolo        cipiente con l’apposita pompa elettrica; una
                                                                                                                                                                                                più alto nel cielo. Un’altra linea orizzontale,
                                                                      volta raggiunto il livello massimo la pompa
a. C., sulla base dei principi dell’idraulica e della mecca-          deve essere spenta. Immediatamente il fluido
                                                                                                                                                                                                più prossima al bordo, indica il solstizio d’in-
nica. Quest’ultimo inoltre dotò le clessidre di meridiane ed                                                                                                                                    verno (che coincide con il momento in cui il
                                                                      inizia a defluire in un deposito stagno posto
                                                                                                                                                                                                sole compare nel punto più basso del cielo).
aghi. Anche Erone di Alessandria (I secolo d. C.) perfezionò          all’interno del tavolo espositore. Per rendere
                                                                                                                                                                                                Anche in questo caso si dovrà manovrare
                                                                      più veloce e semplice l’osservazione, ogni 2
                                                                                                                                                                                                l’asta con il corpo illuminante da sinistra a
                                                                      (due) minuti, il livello scenderà di un centime-
                                                                                                                                                                                                destra e viceversa. Quando la luce arrive-
                                                                      tro che equivarrà ad un’ora trascorsa sino
                                                                                                                                                                                                rà perpendicolare sul piombo, l’ora segnata
                                                                      allo svuotamento totale che si avrà dopo 28-
                                                                                                                                                                                                sarà mezzogiorno ( 12 ) durante il solstizio
                                                                      29 minuti circa. Di seguito riportiamo i tempi
                                                                                                                                                                                                d’estate (21 giugno); man mano che l’asta
                                                                      esatti di deflusso dell’acqua:
                                                                                                                                                                                                è spostata a sinistra o a destra simulando la
                                                                      Livello dell’acqua   Tempo-minuti   Ore corrispondenti                                                                    rotazione terrestre attorno al proprio asse, si
                                                                      in centimetri                                                                                                             andranno a toccare i vari punti che simbo-
                                                                                                                                                                                                leggiano lo scorrere delle ore.
                                                                           14                   0                   0                                                                           Portando a fine corsa il pomello, posto sul
                                                                           13                   2                   1                                                                           lato destro dell’asta illuminante, si otterrà
                                                                           12                   4                   2                                                                           una lettura delle ore durante il solstizio d’in-
                                                                           11                   6                   3                                                                           verno (21 dicembre) anch’esso graduato sul
                                                                           10                   8                   4                                                                           fondo tramite una seconda linea in rilievo.
                                                                            9                  10                   5
                                                                            8                  12                   6
                                                                            7                  14                   7

                                                        14                                                                                                                         15
LA CLESSIDRA A SABBIA                                                                                                   OROLOGIO DA TORRE
La clessidra a sabbia è composta da due ampolle di vetro,                                                               L’orologio fu originariamente montato sulla torre campanaria         un martello che batteva su una delle
separate da un collo stretto, contenenti sabbia o polvere di                                                            di Camaggiore, che faceva parte della pieve di S. Giovanni           campane, azionato da una cordicella
marmo. In passato per riempire le ampolle sono state uti-                                                               Decollato. La chiesa era collocata nei pressi della frazione         attaccata a una leva sollecitata dal ta-
lizzate anche polveri di calcare (da gusci di uovo o marmi                                                              di Coniale e venne riedificata nel 1684 (l’agglomerato di             statore della ruota di carica.
polverizzati).                                                                                                          case riuniva il piviere di una estesa comunità montana del           Ventola interna al telaio, per regolare
Alcuni studiosi ritengono che gli antichi Egizi conoscessero                                                            comune di Firenzuola, nella valle del Santerno sul confine            la velocità della suoneria, composta
già l’uso di questo strumento, mentre altri affermano che la                                                            nord della provincia e ultima parrocchia della diocesi di Fi-        da 4 palette di lamiera.
clessidra a sabbia non esistesse nell’antichità, e che sia ap-                                                          renze).
parsa solo nel XIV secolo e diffusa poi nei due secoli succes-
sivi. Gli inventari di Carlo V, re di Francia (intorno al 1380)                                                         Macchina e castello dell’orologio sono stati completamente
e di Margherita d’Austria (nel 1524) segnalano l’esistenza                                                              eseguiti in ferro battuto forgiato a mano, presumibilmente
di una clessidra a sabbia, che inizialmente fu chiamata orlo-                                                           nella prima metà del XVIII secolo da autore ignoto.Tutto l’in-
ge ed in un secondo tempo prese il nome di reloge, horloge                                                              sieme ha un peso di Kg 90.
à sablon ed infine, nel XVIII secolo, sablier (da sable che in                                                           Il castello è composto da 4 colonne a sezione quadrata con
francese significa ‘sabbia’). La clessidra a sabbia appare                                                               cimette a pomello, unite da traverse con incastri e viti. Non è
anche in un affresco italiano del 1338, opera di Ambrogio                                                               smontabile in quanto i ritti sono forati e ribaditi a fuoco.
                                      Lorenzetti, che decora il                                                         Su due lati del telaio si trova un montante, fissato con zeppe
                                      Palazzo pubblico di Sie-                                                          di ferro, dove sono imperniati i cilindri e le ruote.
                                      na, per simboleggiare la                                                          Due tamburi di carica in asse con fusto di legno, su cui scor-
                                      misura e la temperanza.                                                           rono funi di canapa con attaccati i relativi pesi, forniscono la
                                      Prima del perfezionamen-                                                                                            forza per far funzionare tutto
                                      to dell’orologio a pendo-                                                                                           l’ingranaggio.
                                      lo, la clessidra a sabbia                                                                                           Le ruote collegate ai tamburi
                                      era l’unico strumento af-                                                                                           di carica sono fornite di un
                                      fidabile per la misura del                                                                                           cric di tenuta che lavora su
                                      tempo sulle navi e si sup-                                                                                          ¼ del diametro della ruota
                                      pone che il suo impiego                                                                                             stessa.
                                      in questo contesto possa                                                                                            I pesi originali dovevano es-
                                      essere iniziato nel XII se-                                                                                         sere costituiti da pietre sago-
                                      colo.                                                                                                               mate e forate per l’aggancio
                                      Durante il viaggio di Fer-                                                                                          delle corde (la zona è ricca
dinando Magellano (1480-1521) attorno al globo, su ogni                                                                                                   di pietra serena).
nave della flotta erano utilizzate 18 clessidre, ed uno dei                                                                                                Ogni cilindro mette in mo-
compiti dell’equipaggio era di capovolgerle al momento              Scheda tecnica                                                                        vimento 3 ruote di ferro in
giusto. La sincronizzazione delle clessidre era fatta fino a         La sabbia fluisce con regolarità dal bulbo                                             asse.
mezzogiorno, cioè nel momento in cui il Sole raggiunge la           superiore a quello inferiore in un tempo pre-                                         Le ruote sono state realizza-
sua massima altezza sull’orizzonte.                                 ciso per la forza di gravità, il più delle volte,                                     te con il metodo della “bolli-
                                                                    attraverso una piastra di metallo forata. Al
All’inizio dell’epoca industriale le clessidre furono utilizzate                                                        tura” e tagliate a mano, forse con l’ausilio di un divisore e
                                                                    termine è sufficiente capovolgere lo strumen-
nelle fabbriche per misurare il tempo. Anche il clero ne fece       to per iniziare un altro periodo. La durata del     rifinite a lima.
largo uso. Nei monasteri, infatti, esse sostituirono le clessi-     ciclo dipende dalla quantità e qualità di sab-      Le 5 viti sono una diversa dall’altra in quanto venivano co-
dre ad acqua, mentre i predicatori, su suggerimento dello           bia, dalla dimensione del collo e dalla forma       struite e poi a caldo veniva ricavata la sede nella struttura.
stesso Lutero, le adoperarono per limitare la durata dei loro       dei bulbi: l’esempio di clessidra esposto ha        Nei ritti di supporto (platine) sono praticati i fori di alloggia-
                                                                    la durata di un’ora.
sermoni.                                                                                                                mento degli alberi, alcuni sono stati rimboccolati con bocco-
                                                                                                                        le di ottone.
                                                                                                                        Il movimento è regolato da uno scappamento a caviglie i
                                                                                                                        Amand (orologiaio francese) con ruota a pironi di ferro.             Il restauro è stato effettuato, seguendo i ca-
                                                                                                                        Ruota partitoria esterna di ferro con 10 tacche che regola           noni, dal maestro orologiaio Andrea Corti
                                                                                                                        una suoneria “alla romana”, suonante di 6 ore in 6 ore con           titolare del laboratorio di orologeria presso
                                                                                                                                                                                             il negozio “La Clessidra” di Empoli.
                                                                                                                        replica collegata ad una campana. Le ore erano scandite da

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I CALENDARI NELLE DIVERSE CIVILTÀ

Il calendario è un sistema convenzionale di misurazione            l’inizio del III millennio a.C. fu redatto    perato inserendo 7 mesi ogni 19 anni. I mesi iniziavano alla                ogni ora è suddivisa in 1080 parti. Le
del tempo in unità di durata fissa (giorni, mesi, anni), in base    un calendario solare dal quale de-            prima falce dopo il novilunio ed avevano i seguenti nomi:                   feste religiose principali sono la Pesah
a calcoli fondati sull’osservazione di fenomeni astronomici        riva il nostro calendario: l’anno civile      Nisanu, Airu, Simannu, Duzu, Abu, Ululu, Tishruitu, Arach-                  (Pasqua), il Kippur (ricevimento delle
come i cicli solari e le lunazioni. Per misurare lo scorrere del   durava 365 giorni raggruppati in 12           samma, Kislimu, ebitu, Sabatu, Adaru. Ogni giorno iniziava                  Tavole), Quasir (Pentecoste) e Sukkot
tempo l’uomo ha utilizzato l’osservazione dei moti del Sole        mesi da 30 giorni ciascuno, con altri 5       al sorgere del sole ed era diviso in 12 ore.                                (fuga dall’Egitto).
e degli astri, e poiché il fenomeno più frequente e rilevante      giorni supplementari. I nomi dei mesi
è l’alternanza della luce del giorno e della notte, la base di     erano: Thoth, Phaopi, Athir, Choiak,
tutti i calendari è il giorno. Il problema di ogni calendario è    Tybi, Mechir, Phamenoth, Pharmuthi,                                                                                       L’antico Calendario cinese, che se-
la concordanza del giorno con il ciclo mensile della Luna (in      Pachons, Payni, Epiphi, Mesore. Il                                                                                        condo la tradizione fu inventato nel
media 29 giorni 12 ore e 44 minuti) e con il ciclo annuale         giorno era suddiviso in 24 ore, 10 ore                                                                                    2637 a.C., è un calendario lunisola-
che lega il movimento della Terra con quello del Sole (anno        di luce, 2 di crepuscolo, 12 di buio,                                                                                     re ed è composto da anni comuni
tropico = 365 giorni 5 ore 48 minuti. Un calendario ideale         con una diversa durata nel corso del-                                                                                     di 353, 354 o 355 giorni suddivisi
deve mantenere la concordanza tra il cosiddetto anno civile        l’anno.                                                                                                                   in 12 mesi e da anni embolismi-
(formato da un numero intero di giorni) e le stagioni (che di-                                                                                                                               ci, di 383, 384 o 385 giorni suddi-
pendono dal passaggio del Sole agli equinozi e ai solstizi).                                                                                                                                 visi in 13 mesi. Ad ogni anno, che
I calendari solari sono fondati sull’anno tropico, i calendari                                                                                                                               fa parte di un ciclo di 60 anni e che
lunari sono basati sulla lunazione, mentre i calendari luni-                                                     Frammento di un prisma d’avorio con cui si calcolava la durata delle ore    veniva contato dall’ascesa al trono
solari sono una combinazione dei due precedenti.                                                                 in ogni momento dell’anno, VIII secolo a. C. (British Museum, Londra).      dell’imperatore, è assegnato un nome
I calendari attualmente più utilizzati sono il calendario Gre-                                                                                                                               composto da due parti: una radice
goriano e quello Musulmano. Affiancati al Gregoriano sono                                                         Il Calendario ebraico tuttora in vigore è un calendario                     celeste non traducibile (jia, yi, bing,
ancora in uso i calendari tradizionali ebraico, cinese e giu-                                                    lunisolare adottato nel IV secolo d.C. e composto da anni                   ding, wu, ji, geng, xin, ren, gui) e un
liano nelle chiese ortodosse.                                                                                    comuni di 353, 354 o 355 giorni suddivisi in 12 mesi                        ramo terrestre con uno dei seguenti
                                                                                                                 lunari e da anni embolismici, di 383, 384 o 385 giorni                      12 termini: zi (topo), chou (bue), yin
                                                   durata                                                        suddivisi in 13 mesi lunari. Gli Ebrei contano gli anni dalla               (tigre), mao (coniglio), chen (drago),
 calendario          tipo           ciclo        media del-                                                      prima luna nuova dell’anno della creazione del mondo se-                    si (serpente), wu (cavallo), wei (peco-
                                                l’anno civile                                                    condo la Bibbia (verso mezzanotte del 6 ottobre 3761 a.C.                   ra), shen (scimmia), you (gallo), xu
Cinese          luni-solare     60 anni di  354 giorni                                                           del calendario giuliano), dal quale iniziano i cicli di 19 anni             (cane), hai (maiale). L’inizio di ogni
                                353/354/355                                                                      formato da 12 anni comuni e 7 embolistici, equivalenti a 19                 mese avviene con la luna nuova sulle
                                giorni                                                                           anni solari (ciclo di Metone). I mesi durano 29 o 30 giorni                 coste orientali della Cina e ogni mese
Ebraico         lunare          30 anni di      354,37 giorni                                                    e i loro nomi sono: Tishri, Heshvan, Kislev, Tevet, Shevat,                 è determinato da un numero che cor-
                                354/355                                                                          Adar, Nisan, Iyar, Sivan, Tammuz, Av, Elul; gli anni emboli-                risponde al termine principale (che
                                giorni                                                                           smici aggiungono un mese chiamato Ve-adar prima del Ni-                     parte da 0 e aumenta di 1 per ogni
Giuliano        solare          4 anni di       365,25 giorni                                                    san. I giorni sono raggruppati in settimane e il giorno di                  spostamento del Sole di 30°; 2 corri-
                                365/366                                                                          riposo è il Sabbat. Il giorno ebraico inizia con il tramonto                sponde all’equinozio di primavera e
                                giorni                             Kom Ombo, calendario delle festività,
                                                                   secondo vestibolo del Tempio di Sobek         del sole (convenzionalmente le ore 18 di Gerusalemme) e                     11 al solstizio d’inverno). Se tra un
Gregoriano      solare          400 anni di     365,2425           e Haroeri; epoca tolemaica, 70 ca a. C.;                                                                                  solstizio d’inverno e il successivo ci
                                365/366         giorni             arenaria.                                                                                                                 sono 13 lune piene l’anno seguente
                                giorni                                                                                                                                                       diventa di 13 mesi. Il capodanno ci-
Musulmano       luni-solare     19 anni di      365,2468           Anche i Sumeri già all’inizio del III                                                                                     nese (Hsin Nien) dura quattro giorni
                                12/13 mesi      giorni             millennio a.C. dividevano l’anno in 12                                                                                    e cade quando inizia il mese numero
                                                                   mesi ed i mesi in 30 giorni. Allo stesso                                                                                  1, in coincidenza con la prima luna
La prima civiltà ad approntare un calendario fu quella de-         modo dividevano il giorno in 12 parti,                                                                                    nuova dopo l’entrata del Sole nel se-
gli Egiziani. La levata eliaca (ovvero il sorgere ad oriente       ciascuna delle quali era divisa in 30                                                                                     gno dell’Acquario, e si verifica quindi
prima del Sole dopo mesi di invisibilità) di Sothis (oggi nota     parti, sia per motivi religiosi che per                                                                                   tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del
come Sirio) annunciava la piena del Nilo ed apriva l’anno,         motivi pratici (infatti sia il 12 che il 30                                                                               calendario gregoriano.
formato da tre stagioni: Akhet (inondazione), Peret (emer-         sono divisibili in numeri interi senza
genza) e Shomu (raccolto). Il calendario era originariamente       dare resto). I Babilonesi, grandi stu-
                                                                                                                                                             L’astronomo: miniatura di un
lunare e durava 12 mesi costituiti a loro volta da 29 e 30         diosi della volta celeste, adottarono il                                                  manoscritto ebraico italiano,
giorni che iniziavano con la luna nuova. L’anno durava 354         calendario lunare fondato su 12 mesi                                                      raccolta di favole in rima
giorni e si doveva aggiungere un mese ogni tre anni. Al-           di 30 giorni ed il ritardo venne recu-                                                    del 1470-1480.

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