SOLIDARIETÀ VIRALE - Sezione Alpini Treviso
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Anno LXVI - Aprile 2020 - N. 1 - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abb. Post. - 70% - NE/TV - Tassa Pagata - Taxe Perçue ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - PERIODICO DELLA SEZIONE DI TREVISO Bollettino informativo inviato gratuitamente ai soci - In caso di mancato recapito, inviare a Treviso Cpo per la restituzione al mittente previo pagamento resi SOLIDARIETÀ VIRALE
#ANDRATUTTOBENE! Però dobbiamo EDITORIALE Anno LXVI restare a casa ancora per un po’. Rispettiamo le Aprile 2020 regole ed uniti ce la faremo, anche questa volta. Un n.1 ricordo, un pensiero ed una preghiera va a quanti purtroppo non ce COMITATO DI REDAZIONE l’hanno fatta e sono “andati avanti”, un abbraccio alle loro famiglie. Presidente Un grazie di cuore, agli operatori sanitari, medici, infermieri, ai nostri Marco Piovesan volontari della Protezione Civile sezionale e tutti i volontari che si stanno dando da fare in questo momento, Forze dell’ordine, Forze Armate e a chi ci Direttore garantisce i bisogni della nostra vita quotidiana! Sara Zanotto E’ un modo un po’ inusuale per iniziare un editoriale, ma era d’obbligo farlo, in questo 2020 che sicuramente resterà indelebile nella nostra Redattori memoria. Ad oggi, causa l’Emergenza Coronavirus, le attività associative Piero Biral, Alessandra Metelka, sono annullate, sospese o rinviate a data da destinarsi, comprese quelle Enrico Borsato, Paolo Carniel, all’interno della nostra Sezione e delle nostre sedi. Amerigo Furlan, Isidoro Perin, I calendari nazionale, sezionale e dei gruppi sono in pausa o riprogrammati. Ivano Stocco, Renzo Toffoli, L’assemblea Sezionale in programma il 1 marzo u.s. è rinviata a data da destinarsi; Toni Zanatta, Franco Zorzan l’Adunata Nazionale di Rimini è stata rinviata a data da destinarsi dopo metà ottobre; il Nostro Raduno Sezionale in programma per questo Aprile lo abbiamo Hanno collaborato alla spostato al 9-11 Ottobre prossimo; del Raduno Triveneto ad Asiago nel mese realizzazione di questo numero: di luglio non abbiamo ancora notizia definitiva, altrettanto per il Campionato Marco Piovesan, Pietro Caporello, Nazionale di marcia di Regolarità a pattuglie in programma il 6-7 giugno a Maser, Andrea Veronese, Andrea Borsato, la commissione sportiva nazionale ci farà sapere quanto prima; guardianie ai Giampiero Longo, Matteo Bernardel, Sacrari di Fagarè e Monte Grappa sono al momento sospese. Maurizio Fabbian, Dario Dal Borgo Non è ferma invece l’attività di Protezione Civile sezionale a cui vanno i miei ringraziamenti, con il precetto della Regione Veneto, i nostri Volontari Autorizzazione sono da settimane impegnati in diverse attività: dal montaggio delle tende Trib. di TV n. 127 del 04/04/1955 per il triage negli ospedali, la distribuzione delle mascherine, il ripristino di una parte dell’ospedale Guicciardini di Valdobbiadene e servizi vari nei Redazione A.N.A. comuni. Come sono Bravi e a cui vanno anche ad essi i miei ringraziamenti, Via S. Pelajo, 37 | Treviso i tanti alpini che si sono messi a disposizione a fianco della PC sezionale Tel. 0422 305948 per la distribuzione delle mascherine e le consegne a domicilio dei beni di fax 0422 425463 prima necessità.. ma mi raccomando di stare sempre attenti, di rispettate E-mail: fameja.alpina@gmail.com sempre tutti i precetti sanitari e le distanze… Ma non dobbiamo abbatterci, www.anatreviso.it lo spirito associativo è forte e saprà aiutarci ad affrontare anche questa prova. Nell’anno appena trascorso abbiamo dedicato diversi momenti di Stampa discussione e dibattito circa l’avvicinarsi del centenario dalla costituzione Grafiche S. Vito - Carbonera (TV) della nostra Sezione del prossimo anno, abbiamo tante cartucce da sparare e C.C.P. n. 11923315 intestato alla sarà un anno speciale non solo per il traguardo ma anche di rinascita! Quindi Sezione ANA di Treviso forza prepariamoci e ritorniamo più forti e attivi di prima. Il vostro continuo Sped. in abb. postale impegno è la base fondante e ricchezza per la nostra vita associativa. Buon 1° quadrimestre 2020 lavoro a tutti! Giunga a voi tutti ed alle vostre famiglie l’augurio di Buona Pasqua! Anno LXVI - Aprile 2020 - N. 1 - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abb. Post. - 70% - NE/TV - Tassa Pagata - Taxe Perçue ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - PERIODICO DELLA SEZIONE DI TREVISO Bollettino informativo inviato gratuitamente ai soci - In caso di mancato recapito, inviare a Treviso Cpo per la restituzione al mittente previo pagamento resi SOLIDARIETÀ VIRALE Vedremo la luce in fondo al tunnel... ... e riprenderemo il cammino In ultima di copertina: In copertina: Escursioni estive 1938 sul cre- i nostri volonti allestiscono paccio del Morion sul Monte un PMA all'ospedale Binaco; in marcia sul ghiacciaio CA' FONCELLO di Treviso (collezione Matricardi) 2 Fameja Aprile Alpina 2020
Non lo potevamo immaginare, non ce lo aspettavamo, non eravamo pronti. Ma dopo tutto, chi è mai pronto per una SOMMARIO tragedia così immensa, senza confini? Editoriale ....................................................2 Confini che ci rendiamo conto non Posta alpina 4 esistono, sono solo segni un po’ più Protezione Civile 6 spessi che fanno da contorno nelle carte Ripristino ospedale Valdobbiadene............6 geografiche, a porzioni di foglio colorate. Volontari impegnati ...................................8 Essere pronti, esserci. Una nuova sfida ha messo la Penna Nera Dalla Sezione 12 in grado di dimostrare, se ce ne fosse ancora il bisogno, di quanto Parole attorno al fuoco...............................12 sia in grado di mettersi a disposizioni degli altri, senza sosta, senza Progetto giovani.........................................14 riserva, riuscendo a garantire prontamente aiuti concreti. Raduni e anniversari 18 I numeri e i risultati eccellenti rimbalzano di giornale in giornale, Basovizza....................................................18 sui social, dappertutto. Hanno fatto un miracolo, dalle loro mani Musica di speranza.....................................19 escono ospedali e speranza. Commemorazione Nikolajewka.................20 Mi sono chiesta più volte, di ora in ora, minuto in minuto, quale Ultimo reduce di Nervesa...........................22 sia il messaggio che come giovane Direttore di 28 anni posso dare Cultura 24 ai miei alpini che di esperienza alle spalle ne hanno sicuramente Ricordando la Grande Guerra.....................24 più di me, anzi, senza dubbio. Grandi sermoni, discorsi pieni di I nostri soldati nella prima guerra..............25 parole condite di tutto e di niente, non fanno al caso mio. Inutile Il nuovo fronte del Piave.............................26 nasconderci, ne usciremo, ma non tutti. E per me, che amo Toni e Bepi..................................................29 immensamente l’Uomo, l’umanità e la sua grandezza, è già una sconfitta. Ci troviamo in una Guerra, nuova. Con un nemico, invisibile. Un nemico sottile, esperto, feroce, che si nutre di noi, Solidarietà 31 delle nostre gambe, delle nostre mani per raggiungere il Mondo. Il fronte, in questa guerra è cambiato, le trincee pure. Le munizioni Sport 37 non sono quelle che i nostri “veci” hanno portato in spalla. Non ci Alpiniadi invernali Aosta............................38 sono montagne da scalare, ma piani di ospedale da salire, non ci Portello Sile 40 sono fiumi, buche da scavare ma ospedali da campo da costruire. Non sono i più giovani, ad andare in campo. Non sono solo gli Vita di gruppo 42 uomini a raggiungere il fronte. Uomini, donne, donne, uomini, di qualsiasi età. Questa è una partita che viene giocata da esperti, Anagrafe 56 da personale qualificato, competente che mette a disposizione il proprio sapere, il proprio amore per curare le persone per arginare questa pandemia che purtroppo vedrà a fine campionato, sicuramente molti goal segnati dall’avversario, dal nemico. Uomini, donne, donne, uomini, di qualsiasi età. Ma non solo loro, c’è un nuovo esercito che sta lavorando, quello che permette a chi deve stare a casa di poterlo fare nel più agio possibile. A tutti, a tutti coloro che la mattina escono per lavoro da casa, va il nostro Grazie. Le Forze Armate, in sinergia con tutti gli organi competenti, stanno dando ancora una volta prova di quanto sia preziosa, indispensabile e rassicurante la loro presenza sul territorio. Dovremmo ringraziarli sempre, e ammonire chi non lo fa. I nostri Alpini della Protezione Civile, sono esempi concreti di Amore puro per la comunità. Fameja Aprile 3 Alpina 2020
Posta Alpina Non voglio chiamare nessuno Un pensiero, un abbraccio a tutto sarà finito e alla gioia come “Eroe”, anche se tutti tutte quelle famiglie che in del momento. Vi auguro che incarnano perfettamente le qualità, questi giorni stanno soffrendo possiate vivere, anche dopo, con perché nell’antichità questo nome una perdita. Purtroppo, l’unica l’essenziale che amplifica tutto. veniva dato a chi, compiuto un cosa che accomuna le Guerre Vi auguro di amare qualcuno, gesto eroico, poi non faceva più è la morte, una morte sola. Lo immensamente, di amare la ritorno a casa. Io spero invece di so, la parola “morte” fa paura e vita che fate, i gesti del vostro potervi di nuovo chiamare tutti fa quasi senso scriverla, ma è il quotidiano: solo così il vostro per nome, abbracciarvi, ascoltarvi, contrario di Vita, di Luce quella cammino avrà un senso. asciugarvi sudore e lacrime ed che dobbiamo necessariamente Non abbiate paura di elogiarvi alzando un calice di vino. continuare a custodire. chiedere aiuto. Noi ci siamo. Sarà il segnale che tutto Ci avviciniamo alla Pasqua, sarà finito, che la Guerra avrà si credenti o meno, è un momento Siete il sale che da lasciato molte ferite ma un cuore di riflessione per tutti, forse più sapore alla mia vita. ancora che sa emozionarsi. intenso e più vero di sempre. Vi Mi sento di dire un’ultima auguro di ritrovare un momento Un abbraccio cosa, sono sempre più orgogliosa felice nella vostra memoria e di Sara di Voi. Sempre più riconoscente renderlo presente, di pensarvi ed attenta in ogni mio passo. felici, di pensare a quando Amici e uso del Cappello da quando siano autorizzati, mi risponde: “Eh va Spett.le redazione beh dai!” Controbatto: “Va bene niente! Sei il capo gruppo e devi far rispettare le regole!” Mi risponde: scrivo in merito ad un problema già affrontato, ma purtroppo sempre d’attualità: Amici degli “Non fare polemica.” Rispondo: “Vergognati!” Alpini che indossano il Cappello senza averne titolo, E me ne vado. Mi resta in ogni caso un profondo nel mio gruppo il solito XY, nonostante sia già stato fastidio per il comportamento di entrambi, ho inviato richiamato e rimproverato in passato continua a comunicazione al Presidente di sezione del fatto, con fare i propri comodi, incurante delle regole vigenti, la speranza che faccia il suo dovere e intervenga su in questo caso il capogruppo (cosa ancora più grave entrambi. per chi dovrebbe far rispettare le regole) fa finta di Altro tema è come viene indossato il Cappello, in nulla e si gira dall’altra parte….. occasione di raduni e manifestazioni, vedo troppi con La mia non è una polemica contro gli Amici in testa il Cappello che sembra un albero di natale, degli Alpini, a patto che rispettino lo Statuto e una vera vergogna, ho chiesto al mio capo gruppo il Regolamento, non è possibile dover sopportare (Città di TV) di inviare una circolare a tutti gli certi individui che continuano a comportarsi come iscritti. Ne ha fatto un caso politico come se gli avessi vogliono, l’ultimo fatto successo in data 17/12/2019 in occasione di un funerale, lo vedo mentre parla chiesto la Luna. con il capogruppo, intervengo e chiedo al capogruppo Daniele Tinti 4 Fameja Aprile Alpina 2020
Posta Alpina Milano, 25 marzo 2020 Cari Alpini, cari lettori de L’Alpino, mentre scrivo queste note so che molte famiglie tra voi sono a piangere qualcuno che è andato avanti. Momenti dolorosissimi, senza che le condizioni di sicurezza ci consentano di rendere il commiato che si dovrebbe a chi abbiamo amato e a tutte le creature umane. Per quanto posso, ogni giorno celebro, come nelle catacombe, e porto tutti i vostri cari davanti al Signore. Mi consola pensare quello che dice un detto orientale: quando nasciamo tutti fanno festa. Ma solo chi nasce piange, perché quella è la prima delle fatiche della vita. Al contrario quando si muore, tutti piangono, ma uno solo è felice. Come recita la canzone Benia Calastoria, è felice perché è tornato a casa. Si torna a casa, alle origini da dove siamo venuti e dove troveremo finalmente la pace. In questo momento penso anche ai tantissimi Alpini che, pur a rischio di essere contaminati, si stanno prodigando per allestire l’Ospedale da campo a Bergamo (città che abbracciamo col nostro affetto e le nostre lacrime) o sono impegnati in mille iniziative di Protezione Civile, su tutto il territorio nazionale. A loro il grazie più vero, sapendo peraltro che il grazie più autentico è il senso di gratificazione morale che avvertono dentro di loro, per il bene che fanno gratuitamente, in silenzio. Chiudo queste righe col ricordarvi che il numero de L’Alpino di aprile non uscirà. Come sapete era praticamente pronto con tutto quanto riguardava l’Adunata. A questo proposito mando un abbraccio cordiale a tutti gli amici Alpini di Rimini, al Presidente Vittorio Costa, all’amministrazione comunale della città e a quella di San Marino, accompagnato da un arrivederci, che sappiamo certo e speriamo il prima possibile. Difficoltà oggettive legate alla distribuzione postale oltre che alla stampa, ci hanno obbligato a saltare questo numero. Lo recupereremo ad agosto. Per ora ci teniamo compagnia nell’affetto e nella stima reciproca, mentre vi auguro tanta forza morale e tanta speranza. il direttore de “L’Alpino” Bruno Fasani Fameja Aprile 5 Alpina 2020
Protezione Civile IL GUICCIARDINI TORNA “OSPITALE” Tra i volontari della PC ANA che in pochi giorni hanno restituito a Valdobbiadene il suo nosocomio Ci eravamo preparati a tutto: tra Regioni, Treviso entra a far parte del- catastrofiche! Come venne (in modo gli scenari catastrofici più probabili la “zona rossa” già dalla notte dell’8 miope) chiuso allora, così è rimasto. ci eravamo esercitati per l’emergenza marzo, prima stretta su quella che Sopralluogo di Bruno Crosato e inondazioni proprio pochi mesi fa sarà la chiusura totale dei giorni suc- degli altri coordinatori delle Sezioni con l’esercitazione Idro 2019, aveva- cessivi: secondo un semplice calcolo, consorelle venerdì 13 marzo, afflusso mo animato le Dolomiti agordine e verso l’equinozio si dovrebbe rileva- di circa 120 volontari della Protezio- feltrine con l’emergenza Vaia e post- re una frenata del contagio, ma così ne Civile, in gran parte della nostra Vaia, siamo stati presenti in tutte le non è, troppi imbecilli antepongono Sezione, sabato al mattino: chi può si purtroppo frequenti calamità sismi- il loro capriccio al bene comune, e a è procurato da solo i DPI necessari, che che affliggono il Belpaese… farne le spese sono i più deboli, gli in particolare le mascherine, ce n’è Invece a questo nemico invisibile, ospedali sono al tracollo, e per fortu- qualche decina a disposizione, vanno che approfitta di ciò che ci rende uo- na che non siamo ai livelli di Bergamo, letteralmente a ruba. Ci si raduna nel mini – animali sociali – per diffonder- occorre reperire nuovi posti letto, e a piazzale della struttura, invece che in si ed uccidere, non eravamo preparati: questo punto si tira fuori il piano nel formazione compatta cerchiamo di cioè, in teoria sì, si è parlato di emer- cassetto, riaprire strutture abbando- rispettare il famoso “metro” interper- genza NBC, tute, mascherine, guanti, nate da vent’anni, ma in che condi- sonale, Bruno si porta in posizione stivali, visiere, ma il concetto di auto zioni sono e il tempo è pochissimo, elevata assieme al commosso Sindaco isolarsi per settimane o mesi [scrivo è un’impresa disperata… ci vogliono Fregonese; le prime disposizioni sono a “botta calda”, non so quanto dure- gli Alpini! L’ospedale in questione è il semplici: occorre sgombrare tutti i rà ancora, non siamo ancora al picco “Guicciardini” di Valdobbiadene, che piani dalle tonnellate di materiali or- NDR] era completamente avulso dai con i suoi preventivati 120 posti letto mai inutilizzabili ivi contenuti, per poi nostri pensieri. E se non era preparato andrà a scaricare le strutture maggior- partire con l’attrezzaggio e le pulizie. ciascuno di noi nella propria intimità, mente sotto pressione, accogliendo i Tutto andrà accatastato nei sotterra- ancor meno lo era la Struttura, basti malati meno gravi; chiuso dal 1999 nei, trampolino per la successiva pre- pensare al numero esiguo di masche- – a parte alcuni servizi socio-sanitari sumibile “alienazione”, ed è proprio lì rine che pochi fortunati hanno potuto d’impegno marginale – ha il vantag- che trascorro la mia giornata, assieme ricevere per operare con un livello un gio di non essere “cadente” dal punto alla mia squadra PC di Treviso e ad po’ superiore di sicurezza. di vista strutturale, ma le condizioni una decina di altri volontari, simpatici Giunge l’emergenza in Italia, e dell’interno – stanze, arredi, materiali compagni di lavoro: c’è una ventina viene a colpire per prime le nostre - sono quelle che ci si può aspettare: di letti nuovi da predisporre all’uso, 6 Fameja Aprile Alpina 2020
Protezione Civile ed in effetti, mancando carrelli, il loro partono con gli sgomberi delle aree di un’ombra dello squisito prosecco primo utilizzo consiste nel caricarli di accoglienza “triage” e del Pronto Soc- locale, sembra per un momento di masserizie per un più agevole traspor- corso. La giornata si conclude con il essere tornati alla vita “normale” (a to. Si individua il tunnel che collega le saluto dell’Assessore alla protezione parte le distanze interpersonali) poi due ali dell’ospedale (l’altra ala resta civile Bottacin. il momento si fa solenne: Bruno Cro- chiusa) quale deposito ciarpame, e Ritorno il martedì, stavolta sono sato, visivamente provato, prende la come una macchina magicamente la addetto alle pulizie, anzi rifiniture: parola, e con la voce rotta dall’emo- nostra rodata organizzazione si met- sicuramente consegniamo un ospe- zione ringrazia tutti i presenti, alpini te a funzionare: il flusso è incessante, dale più pulito di quando era effet- e volontari dell’antincendio boschivo, segno che le altre squadre ai piani ce tivamente in funzione: qualcuno si ricordando che tutto ciò che si è fat- la mettono tutta, l’unico collo di bot- è accorto tardivamente che in una to, e fatto col cuore, servirà all’intera tiglia è rappresentato dagli ascensori, struttura sanitaria è prevista anche la Comunità. Tutti ci auguriamo di aver solo un paio (minuscoli) funzionano distribuzione di ossigeno: muratore tanto lavorato “per niente”, nel senso a singhiozzo e l’unico montalettighe e idraulico sono scrupolosi ed effi- per i carichi pesanti fa le bizze, tu pre- cienti, ma necessariamente sporcano che la nostra ULSS non si debba tro- mi un pulsante ma il piano a cui fer- e ciò richiede un successivo ripasso. vare in condizioni di dover ricorrere marsi lo decide lui, ci fa perdere parec- Ho avuto il piacere di conoscere e a queste misure estreme, ma se ce ne chio tempo. Del resto, al nostro fianco aiutare l’infaticabile Rita, l’infermiera sarà bisogno, i posti disponibili sa- lavorano i tecnici caldaisti, idraulici, che mise le catene alle porte vent’anni ranno duecento, ben oltre i previsti elettricisti, falegnami, carpentieri, fa e che ora con emozione le ha tolte, centoventi! In più, l’intera struttura addetti agli ascensori, in effetti ci conosce ogni anfratto della struttura, così rammodernata e ripulita resterà sono anche tutti i sistemi tecnologici e affiancandosi a Bruno ci guida in- comunque a disposizione dei Comuni da rimettere in efficienza in una set- dicando dove sistemare ogni singolo contermini, ma dovrà essere cura de- timana, fanno quello che possono, mobile. Le luminose camere sono ar- gli Amministratori locali provvedere e noi come possiamo li aiutiamo. Il redate con le suppellettili minime ma affinché non vada nuovamente in ro- pranzo, semplice ma gustoso, servito sufficienti – letto, materasso, sedia, ar- vina in attesa di una nuova emergenza. presso la sede ANA sezionale locale, madio e armadietto – tutte ripassate Uno sguardo d’intesa che vale un è scaglionato per evitare assembra- e pulite, i bagni sono lustri, domani abbraccio, un saluto che vale una stret- menti, una mezz’ora e poi si ritorna verrà la squadra per la sanificazione, ta di mano, ci salutiamo augurandoci all’opera perché tutti siamo coinvolti poi la consegna ufficiale ai sanitari l’un l’altro di ritrovarci in più felici nell’obiettivo di ridonare alla Comu- dell’ULSS 2. circostanze, poi il ritorno alle nostre nità una struttura che contribuirà a Alle 17 il lavoro si conclude, ma ci case, ad alimentare la speranza nei no- salvare vite umane; la risposta è tale attende un momento di debreefing stri piccoli focolai domestici, arricchi- che in giornata, in anticipo sui tempi, presso la sede alpini di Valdobbiadene ti da questa edificante esperienza. già si inizia con le pulizie, iniziando che ci ha accolti in tutte queste giorna- dai piani più alti, mentre altre squadre te: pane e salame, trippa, finalmente Paolo Carniel Fameja Aprile 7 Alpina 2020
Protezione Civile E NON È FINITA! La Protezione Civile sezionale da due mesi sul fronte del nemico invisibile Dicembre 2019: il coronavirus cine- gennaio il CdM decreta lo stato d’e- premier Conte dichiara: “È la crisi più se fa la sua prima comparsa nel mercato mergenza per il rischio sanitario legato difficile che il Paese sta vivendo dal del pesce di Huanan a Wuhan, metro- al coronavirus: durerà 6 mesi. Stanziati secondo dopoguerra”. Nuove misure poli da 11 milioni di abitanti, dando il [i primi] 5 milioni di euro. Tra il 21 in campo: chiuse tutte le aziende non via a quell’epidemia che in un attimo e il 22 febbraio si registrano i primi strategiche del Paese fino al 3 aprile varcherà ogni confine. Il 31 dicembre contagi in Italia legati al Covid-19. [misura che verrà prorogata]. Riman- le autorità cinesi informano l’Organiz- L’emergenza investe anche il nostro gono attivi solo i servizi essenziali. zazione mondiale della Sanità (OMS) Paese dove si registrano centinaia di Intanto, in Italia le persone dece- che nella città si è verificata una serie positivi con i focolai nel Lodigiano e dute positive al coronavirus arrivano a di casi di simil-polmonite, ma il virus in Veneto. Il CdM nella serata tra il 10.779 (dati del 29 marzo), soprattut- non corrisponde a nessun altro noto. 22 e il 23 febbraio vara un decreto per to anziani e con patologie pregresse. Verrà identificato come un coronavi- contrastare la trasmissione del Coro- Sono quasi centomila i casi totali nel rus, la stessa famiglia di cui fanno parte navirus. Il 4 marzo, nuovo decreto: Paese, compresi i guariti e le vittime. l’influenza, la Sars e la Mers. Il nuovo scuole e università chiuse fino al 15 La sintetica cronistoria dell’evolu- coronavirus viene nominato “2019- marzo, campionato di calcio a porte zione della diffusione del Covid-19 nCoV” e l’11 gennaio un uomo di 61 chiuse e restrizioni anche per cinema e data al 31 gennaio la dichiarazione anni ne è la prima vittima mondiale: teatri. Per tutti distanza di sicurezza di dello stato d’emergenza: da allora si è sono già una quarantina i contagiati, un metro, evitare strette di mano e ab- subito messa in moto la Protezione Ci- secondo le cifre diffuse dalla Cina. bracci. Nella notte tra il 7 e l’8 marzo, vile della nostra Sezione, con i primi im- A gennaio casi di contagio vengo- con un nuovo decreto, Conte limita pegni del coordinatore Bruno Crosato no confermati in Thailandia, Corea le possibilità di movimento nelle zone che, assieme ai colleghi delle altre Sezio- del Sud, Giappone e Australia. Il 21 più colpite dal contagio, cioè la Lom- ni, ha iniziato incontri e sopralluoghi. gennaio le autorità statunitensi con- bardia e 14 province tra cui Treviso. Successivamente è partita la macchina fermano il primo caso negli Usa, di La sera del 9 marzo, con un nuovo de- organizzativa ed esecutiva, che dal 12 ritorno da Wuhan. Nel frattempo la creto, tutta l’Italia diventa zona rossa. febbraio a tutt’oggi (fine marzo) pos- città di Wuhan viene isolata: nessuno L’11 marzo l’OMS dichiara che siamo riassumere in questi dati: può lasciare la metropoli. Verso la fine quella di Sars-CoV-2 è una pandemia: • circa 250 Volontari coinvolti di gennaio, le vittime ufficiali del coro- “Nelle ultime 2 settimane il numero • 1255 giornate lavorative per navirus sono oltre 100. Il 30 gennaio dei Paesi che sono stati colpiti dal co- una media di 8 ore per giornata = l’OMS dichiara che il coronavirus è ronavirus è triplicato”; sono oltre 165 diecimila ore di lavoro un’emergenza sanitaria globale. Nessu- i Paesi nel mondo dove si registrano na restrizione però, sui viaggi. Sempre contagi. Dopo l’emergenza italiana, 27 interventi operativi conseguenti il 30 gennaio i primi due casi accer- molte Nazioni europee iniziano a in- alle seguenti Attivazioni della Regione tati anche in Italia: due turisti cinesi trodurre restrizioni sempre più strin- Veneto: ricoverati in isolamento all’ospedale genti per cercare di fermare i contagi. Spallanzani di Roma; l’Italia chiude E il 17 marzo l’UE chiude le sue fron- • Controllo sanitario presso il traffico aereo da e per la Cina. Il 31 tiere esterne. La sera del 21 marzo, il l’aeroporto di Orio al Serio (BG); 8 Fameja Aprile Alpina 2020
Protezione Civile • Verifica funzionalità materiale vario (tende e relativi accessori) Gira sui social un post che recita per allestimento tende presso le “Quello che stanno facendo gli Al- strutture Ospedaliere di Treviso; pini … vale molto ma molto di più … • Allestimento tenda Posto Medico di un’Adunata Nazionale!”, ma vorrei Avanzato (PMA) presso l’ospedale essere più obiettivo: tutta la nostra co- Cà Foncello di Treviso; munità nazionale è schierata in questo difficile agone ed ognuno ha un com- • Ripristino struttura ospedaliera pito. Il ruolo di centravanti lo rico- dismessa di Valdobbiadene prono, con gravi perdite purtroppo, i in collaborazione con la PC Sanitari, cui va tutto il nostro appog- ANA locale e con i volontari gio; poi ognuno ha il suo ruolo, non dell’Antincendio Boschivo; ultimo quello del “pubblico” che deve • Attivazione di una Segreteria (a stare a casa per non diffondere il con- tutti gli effetti una Knowledge tagio aiutando, e molto, chi combatte Management Task Force - KMTF) in prima linea. Da alpini rispondiamo a supporto di tutte le nostre squadre meglio possibile alla nostra vocazione, operative: tutti i Volontari ANA mettendo in campo la nostra organiz- PC impegnati direttamente dal zazione, la nostra abnegazione e le Coordinatore PC, quelli dei Nuclei nostre capacità: perché la battaglia è PC a supporto di 18 Comuni della ancora lunga ma ce la faremo! Provincia ed i Soccorritori, sono registrati giornalmente nel portale I volontari Pietro Caporello, PC della Regione Veneto e nel Paolo Carniel, Andrea Veronese gestionel Vol.A.; • Supporto a livello comunale, in collaborazione con i Gruppi (Arcade, Carbonera, Castelfranco V., Fontanelle, Istrana, Mansuè , Monastier, Motta di Livenza, Nervesa della Battaglia, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Povegliano, Resana, Riese Pio X, S. Biagio di Callalta, Silea, Trevignano, Treviso, Volpago del Montello) per distribuzione mascherine filtranti e sostegno logistico, anche nei confronti di famiglie con situazioni particolari; • Attività Logistiche varie: quasi quotidiane, che vanno dal trasporto/trasferimento di materiale sanitario vario (letti, attrezzature, ecc.) fra varie strutture ospedaliere disseminate nella regione (Monselice, Belluno, Treviso e altri); inoltre è iniziata a fine marzo l’attivazione del nuovo magazzino della Colonna Mobile Nazionale del 3° Rgpt. presso Campiglia (VI) quale Polo Logistico Materiali Sanitari Covid-19, che sarà gestito completamente dall’ANA 3° Rgpt. a supporto della Regione Veneto. Fameja Aprile 9 Alpina 2020
Protezione Civile FACCIAMO LA NOSTRA PARTE: RESTIAMO A CASA! Ma se usciamo per comprovate necessità, usiamo tutte le misure preventive La consegna avviene da parte di alpini completamente protetti Il Sindaco Conte in visita ad una postazione Nella lotta contro un qualsiasi o silicone e mascherina. Qui casca centro di stoccaggio patavino sono pericolo esistono misure di pre- l’asino, perché di mascherine in stati distribuiti alle Province, e di venzione e misure di protezione: Italia ce ne sono davvero poche e lì capillarmente a tutti i Comuni. le prime mirano ad impedire - in non se ne producono, è antieco- Per i centri più piccoli si sta realtà diminuire la probabilità - nomico rispetto al costo di quelle provvedendo alla consegna “porta che l’evento si manifesti, le secon- d’importazione, così abbiamo de- a porta”, ma tale modalità è stata de a limitarne i deleteri effetti nel legato all’estremo Oriente anche giudicata dispersiva per una città malaugurato caso accada quanto il confezionamento dei presidi di di medie dimensioni come Trevi- temuto. Già da questa grossolana sicurezza. so, per cui sono stati individuati dei definizione si capisce che le misu- Per ovviare almeno in parte al punti di distribuzione all’interno re di prevenzione sono le prime problema, la Regione Veneto ha delle mura con gazebo in area pe- e più efficaci da adottarsi, e sen- ricercato in loco la possibilità di donale, ed in piazzali strategici in za tanto “menar il can per l’aia” produrre e distribuire mascherine tutte le periferie con consegna al nel caso dell’attuale emergenza del tipo cosiddetto “chirurgico”, cittadino direttamente al posto pandemia da Covid-19 il prov- cioè adatte a persone a rischio an- di guida dell’autovettura: l’ope- vedimento principe e più efficace che che non proteggono adeguata- razione è stata affidata alla Polizia è RESTARE A CASA al fine di mente dal contagio di provenien- Locale, alla P.C. comunale e na- evitare qualsiasi contatto o prossi- za altrui: in pratica servono a non turalmente agli alpini che hanno mità tale da espandere il contagio. trasmettere il contagio attraverso fornito la maggioranza delle pre- Gli spostamenti sono permessi l’espirato, ma vanno benissimo per senze mobilitando oltre cinquan- esclusivamente per i motivi noti a chi si debba recare a fare la spesa ta volontari per ciascuna delle due tutti, ma vanno fatti rispettando le o in farmacia. Grafica Veneta, giornate del 24 e 25 marzo. È stata precauzioni - evitare contatti, stare azienda di Trebaseleghe, ha donato un’occasione per rendere un pre- almeno ad un metro dagli altri, la- 2 milioni di mascherine prodotte zioso servizio alla comunità, ras- varsi accuratamente le mani, usare riconvertendo i propri impianti, sicurando al contempo i cittadini gel disinfettanti tipo Amuchina - e ufficialmente non ancora defini- con la nostra presenza anche in adoperando i dispositivi di prote- bili “mascherine chirurgiche” ma questo insolito fronte della solida- zione individuale (DPI) per mini- in possesso di tutti i requisiti, ed i rietà e dell’aiuto. mizzare il rischio: guanti in latice primi contingenti provenienti dal Paolo Carniel 10 Fameja Aprile Alpina 2020
Protezione Civile INSIEME CONTRO IL CORONAVIRUS Il diffondersi del coronavirus Covid19 sta cambiando radicalmente la nostra vita quo- tidiana e di intere comunità e nazioni e mai come ora, contro un nemico invisibile e beffardo, dobbiamo essere uniti e fieri di essere fratelli italiani. Da subito con i Nostri Volontari ci siamo messi a disposizione delle esigenze evidenziate da Comuni, Azienda Ospedaliera e Regione contribuendo come sempre al meglio nel supportare le varie richieste ed urgenze del momento. Cosa possiamo fare di più? Senza sostituirci alle istituzioni, possiamo contribuire con una racco- gliere fondi a favore delle nostre strutture sanitarie che si sono trova- te a dover far fronte alla pandemia che si è diffusa in Italia e tutta Europa. La Sezione A.N.A. di Treviso ha scelto quindi di aprire questa RACCOLTA DI FONDI tramite donazioni libere, da poter poi destinare a risorse e progetti in aiuto e supporto le nostre strutture sanitarie ospedaliere del Ulss2. La raccolta è gestita tramite il CC bancario seguente: Intestato a : Ass.Naz.Alpini Sezione di Treviso IBAN: IT54 M087 4912 0020 1700 1507 020 CENTROMARCA BANCA Filiale di Treviso - Viale De Gasperi, 44_31100 Treviso Con la causale: “EMERGENZA CORONAVIRUS“ TERMINE RACCOLTA FONDI 15 Aprile 2020 Fameja Aprile 11 Alpina 2020
Dalla Sezione PAROLE D’ARGENTO Un’eccellenza di Marca che dura e cresce da un quarto di secolo Leonardo Migotto, Marco Piovesan, Giovanni Lugaresi, il sindaco di Arcade Domenico Presti, e poi Rolando Migotto, con a fianco Renato Genovese, premiano Giovanni Scanavacca (al centro) 1° classificato alla 25^ edizione di “Parole attorno al Fuoco”. (IN ALTO) Il Coro dei Cori incanta la platea con un’esibizione di rara potenza espressiva. Venticinque anni di Parole attor- efficiente macchina organizzativa nel- Colomberotto, co-ideatrice e anima no al Fuoco: una storia di sfide, una la diffusione dei bandi e nell’organiz- di manifestazioni quali “100 Voci, scommessa vinta grazie alla lungimi- zazione della cerimonia di premiazio- 100 Trombe, un Silenzio” per il Ra- ranza e testardaggine di Carlo Togna- ne in abbinamento al famoso Panevin. duno sezionale 2018 a Fagarè oppu- relli, maestro elementare, garfagnino Per solennizzare degnamente la re dello spettacolo “Semplici alpini” di origine ma arcadese d’elezione, che ricorrenza del quarto di secolo la pre- per l’edizione 2019 a Zero Branco. riuscì ad organizzare la prima edizione miazione, reduce delle tre trasferte Proprio loro hanno intrattenuto il del premio, nonostante lo scetticismo negli anni precedenti a Treviso, Vit- pubblico nella prima parte della ce- dei più, sull’onda dell’Adunata di Tre- torio Veneto e Milano, si è tenuta il rimonia raccontando la storia dei viso del 1994. Una storia di faticosi pomeriggio di sabato 4 gennaio nel- primi 25 anni del Premio, storia che cimenti delle centinaia di scrittori, la raccolta e suggestiva cornice della affonda le radici nella mente del suo professionisti o dilettanti, che han- Chiesa parrocchiale di San Lorenzo, fondatore già negli anni ottanta, ma no voluto “dire la loro” sul tema “La gentilmente messa a disposizione dal trova terreno fecondo solo in seguito montagna: la sua storia, le sue genti, i Parroco don Mario Marostica; inoltre, alla “conquista gioiosa” del ’94, grazie suoi soldati, i suoi problemi di ieri e per la prima volta, l’intera cerimonia anche al determinante aiuto del diret- di oggi” attraverso migliaia di raccon- è stata ripresa dai media, ed un sunto tore di Fameja Alpina Lucio Ziggiotto ti inediti in cui i protagonisti hanno è tuttora disponibile sul sito internet e del Presidente Francesco Zanardo. sofferto, gioìto, amato, odiato, com- dell’ANA alla puntata 107 de L’Alpi- Fu così che il primo bando uscì nel battuto, solidarizzato, sulle Alpi come no settimanale televisivo. 1995, ed in occasione del Panevin del sul Caucaso, nella Grande Guerra, Conduttori della serata due voci di 5 gennaio 1996 ebbe luogo la prima di ma anche nell’antichità ed ai giorni spicco nel panorama culturale alpino un’ininterrotta serie di cerimonie di nostri. Una storia di lodevole impe- di Marca: Nicola Sergio Stefani, da premiazione: “imprimò” l’Albo d’Oro gno degli alpini del gruppo di Arcade molti anni appassionato e amato spe- il bergamasco Enrico Brambilla con che da sempre hanno prestato la loro aker delle nostre Adunate, e Fiorella il suo “Il calore rubato”, ma anche nei 12 Fameja Aprile Alpina 2020
Dalla Sezione successivi anni di fine secolo i vincito- segnalati sono: “La buca nella neve” sentimento di pietas per il bocia au- ri furono tutti di “fuori Regione”, a te- di Carlo Nello Ceccarelli (Massa - striaco e tra i due si instaura un’effi- stimonianza dell’eco che fin da subito MS); “Forma e sostanza” di Davide mera solidarietà a distanza … almeno aveva avuto la nascita del nuovo astro Palmarini (Sesto Calende - VA); “Il per questa notte. nel panorama culturale alpino. Va sot- bosco” di Giovanna Gelmi (Codo- Vincitore indiscusso Giovanni Sca- tolineato che le prime edizioni (fino gno Monzese MI); “La deviazione navacca, polesano di Lendinara con il al 2000) facevano capo alla redazione del portaordini” di Davide Bacchilega racconto “Rosso sui ghiacciai” di cui del nostro giornale, ma da quell’anno (Lugo - RA); “Varri Lamit” di Patrizia come da tradizione è stata data lettu- si rese necessario l’aiuto a tutto campo Birtolo (Giussano - MB); “Il vecio e ra integrale. Rubo le parole al presi- del Gruppo arcadese guidato da Flo- il bocia” di Katia Tormen (Trichiana dente della giuria Lugaresi: “… c’è il rindo Cecconato, che prese le redini - BL); “I treni del ritorno” di Flavio vecchio esperto, saggio, conoscitore dell’organizzazione e in armonia con Moro (Casnigo – BG). della montagna, e rotto alle fatiche. la Sezione e la Sede nazionale la gover- Il “Trofeo Cav. Ugo Bettiol”, per I rifugiati ne ascoltano i ricordi: gli na tuttora egregiamente. Negli anni la un racconto su un tema di particola- alpini di quell’ultima brigata colpiti composizione del comitato organizza- re attualità, è stato assegnato a Franca a morte, i cui cadaveri non erano sta- tore e la presidenza della giuria hanno Monticello di Montecchio Precalcino ti ritrovati. Nel racconto del vecchio “cambiato mano” ed ora l’autorevole (VI) autrice de “Il bosco degli abeti c’è più di un motivo di riflessione di giuria è presieduta dal noto scrittore e rossi” ispirato alle recenti distruzioni chi è stato coinvolto ed è sopravvissu- giornalista Giovanni Lugaresi; Presi- della tempesta Vaia sull’altipiano di to all’orrore della guerra proprio per dente del comitato è Leonardo Migot- Asiago. Cosetta Endrizzi di Scorzé rendere testimonianza. E c’è la cer- to, mentre Marco Piovesan e Rolando (VE) si è aggiudicata la “Rosa d’ar- tezza che quei corpi privi di vita mai Migotto, attuale Capogruppo di Ar- gento Alpino Carlo Tognarelli” per ritrovati, lo saranno pochi giorni dopo cade, lo affiancano in qualità di vice un racconto avente come protagonista l’attuale slavina…”. Presidenti. Inossidabile ed efficiente una donna con il suo “La resistenza Onorando l’edificante spirito del segretaria del Premio Katia Ceccona- delle radici”: storia di Alba, monta- Premio, che vuole fare cultura senza to, punto di riferimento per tutti gli nara della Mauria, indomita custode mai dimenticare la solidarietà, tutti aspetti organizzativi. A completare il della sua Terra. i vincitori hanno devoluto in bene- panorama dei presenti, le due lettri- L’unico trevigiano nella rosa dei ficienza metà della somma. Con un ci – la stessa Fiorella Colomberotto e vincitori e segnalati è l’alpino Mario sontuoso rinfresco finale si è conclusa Susanna Calesso – ed il Coro dei Cori, Magagnin di Tovena di Cison di Val- la premiazione della 25^ edizione, ma la compagine canora nata in occasione marino, che con “Il troi dell’Ont: il già fervono i preparativi per la grande dell’Adunata del 2017 che raccoglie sentiero dei ricordi” è stato giudicato novità che si prospetta all’orizzonte: le migliori voci dei sette cori sezionali degno del terzo piazzamento: uno una sezione speciale del Concorso ri- ed è coordinato dal Maestro Claudio spaccato di vita antica sulle nostre volta al mondo della scuola, specifica- Prevedel. Prealpi che rinasce nell’animo di un tamente ai ragazzi di III e IV superio- La cerimonia è entrata nel vivo con emigrante al suo ritorno in Patria. re, e presto sarà disponibile il bando la lettura del verbale della Giuria e la Il racconto “La veglia” ha fruttato di questa nuova coraggiosa iniziativa proclamazione dei racconti vincitori alla bellunese Loreta Chenetti la piaz- della nostra Sezione e del Gruppo di che si sono distinti tra i 103 lavori za d’onore: un lungo turno di guar- Arcade. pervenuti, opere di autori di cui ben dia notturno – siamo nella Grande Paolo Carniel il 40% alla “prima volta”. I racconti Guerra – il vecio alpino prova un L’alpino Mario Magagnin, 3° classificato, premiato dal fratelli Il Presidente del Premio Letterario Leonardo Migotto omaggia Leonardo e Rolando Migotto, sommerso da un mare di applausi. l’inossidabile segretaria del Premio Katia Cecconato. Fameja Aprile 13 Alpina 2020
Dalla Sezione CERIMONIA DELLA “BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO” La “battaglia del sol- ma l’intera nazione ne (5350) ignoti oltre ad stizio” iniziò il quin- uscì più unita di pri- un americano e un au- dici di giugno e finì il ma . Così il “Coordi- stroungarico. ventiquattro dello stes- namento Giovani” di Q u e s t a r i c o rr e n z a so mese. Fu la svolta questa nostra sezione ogni anno ci si impe- per l’andamento belli- da sette anni ormai ne gna per non dimenti- co per noi italiani, una commemora la ricor- care un av venimento s vo l ta p er i l m o r a l e renza presso il “sacra- a c ca duto f u ori da l l e delle truppe che sep - rio militare di Fagarè” nostre case, in luoghi pero ritrovare l’inte- dove riposano cinque- dove ancora og g i si grità di combattenti : milacentonovantuno possono intravedere le l e t t er a l m ent e r i na c - (5191) ita l ian i rico - cicatrici e camminarci quero dopo Caporet- nosciuti e cinquemi- dentro. La mente im- to. Non solo i soldati latrecentocinquanta ma g i na p erc o rren d o 14 Fameja Aprile Alpina 2020
Dalla Sezione questi luog hi ogg i ma la solennità della na z i o na l e d i q u e s t o come dovevano essere g i o rnata s i s ent e d a periodo. I morti di in quei g iorni, total- quando si passa il can- cento anni fa si sono mente diversi da come cello fino a fine messa sacrificati per questa li vediamo nella quoti- e dei discorsi di rito, Italia come oggi la no- dianità. È perché non si sente come il sudo - stra “mamma” ci chiede vadano persi negli anni re che scende giù dalla un sacrificio irrisorio o ricordati in qualche schiena e ne potresti perché dobbiamo solo ang o l in o d e l l’an im o contare le gocce, è un rimanercene a casa per di pochi che anche bel disag io quanto la un p eri o d o c h e n o n quest’anno il nostro ca lura c h e p i c c h i a a s a r à tr o p p o l un g o e coordinamento si pre- g iugno però si sta in- non lasciare tutto per para a celebrare questa quadrati ed il coro chissà quanto tempo. ricorrenza nonostante da sotto il p or ticato Noi tutti ubbidiamo la scarsa partecipa- del sacrario ci dà un come hanno fatto co - z i on e da p ar te d e l la po’ di conforto. Que- loro che vog liamo ri- p op ola z ione e anche sta nostra ricorrenza , cordare nella ricorren- delle stesse associazio- dico nostra perché la za della “Battaglia del ni combattentistiche sezione la patrocina e Solstizio”. Potrà essere d’arma . Sarà forse la quindi è di tutti gli ot- un’occasione di ritro - sta g ione che invita a tantanove gruppi, non vo dopo un lungo pe- pro s e g u ire su qu e l la vuol togliere o passare riodo, io spero in tanti s tr a d a ? Ma g a r i p a s - avanti ad altre manife- c ome in una p ic c o la sand proprio di fronte stazioni organizzate da adunata. Non ci si può a l sacrario, ma senza comuni o altri enti che v e d e r e o i n c o n tr a r e fermarci e proseg uire pure loro la ricordano, sp esso, può succe de- per qualche località di magari da più di no - re che per vari motivi mare per una giornata vant’anni. No amici, non ci si senta nem- spensierata con il sole è diversa , si fa in un meno per telefono ma che ci scalda e il ven- sacrario per ricordare og ni g iorno abbiamo ticello della riva che ci ogni persona che lì o in qualcuno di caro e im- accarezza i capelli (per altri luoghi ha trovato portante nella mente. c h i l i ha a n c o r a ) , o sepoltura, non tanto la Ecco allora una “scusa” semplice pigrizia? Sarò battaglia di per sé ; da per riabbracciarsi for- sincero, pure io molto sette anni ormai non te e perché no, darci spesso piuttosto di pre- si smette di preparar- un bel bacio. Pure io, senziare a certe cerimo- la a l me g l io proprio freddo ed indifferen- nie o altri impegni di per rispetto di questi te per natura inizio a questo coordinamento morti ed il significato sentirne la mancanza e me ne andrei a fare vo- di quella batta g lia , i aspetto il ritorno alla lentieri altro. Però ho morti g li uni accanto q u o ti d i a n i tà e d e l l e visto l’impegno che ci agli altri nei loro locu- belle abitudini messe mettono questi giova- li e noi per concludere in un cassetto, un bel notti e la vog lia ed il il tutto g li uni seduti risveglio come la natu- piacere che trasuda in vicini agli altri e con i ra dopo i mesi inverna- loro pur di esserci. Per- bicchieri in alto brin- li. Un abbraccio a tutti, ché allora non diamo d i a m o g r i d a n d o p er pur tropp o solo su l la qualche soddisfazione non dimenticare nessu- carta a Voi che leggete. a loro, o meglio, a noi no “a noi”. La speran- Per il “Coordina- stessi. Così potremmo za è sempre quella di mento Giovani” dire “io c’ero” e magari poterla svolgere anche della Sezione Al- criticare se ser ve, così quest’anno data l’im- pini di Treviso da migliorare ancora ? p o s s i b i l i tà d i m o v i - Borsato Andrea Si dice pochi ma buo - mento e aggregazione ni, meglio così allora ; dovuta all’emerg enza Fameja Aprile 15 Alpina 2020
Dalla Sezione E’ NATO: CHE VIVA! 16 Fameja Aprile Alpina 2020
Dalla Sezione “E’ nato: che viva!”, somiglianze. Stiamo mantenendo che sa comprendere in questo è così il titolo del primo artico- viva la loro speranza, che quel primo marasma di incomprensione, lo scritto dall’alpino Mario Alta- numero non fosse solo il primo, ma un’anima che sa amare nella rui, che la nostra Fameja Alpina ha il primo di una lunga serie. Continu- bufera dell’incontenibile odio stampato. iamo a mantenere la promessa.. di oggi”. Nasce il 4 aprile 1955, data in cui il nostro giornale sezionale vie- Nel prossimo estratto, il perché, Ma è nel titolo del nostro giornale ne depositato in Tribunale. 65 anni il senso principale che accompagna che ci identifichiamo, che troviamo carichi di passi, storia, momenti, i miei passi, i nostri, e le mie parole gli stessi valori di un tempo, cambia- brindisi e tanta dedizione verso il che fuse insieme mi rendono orgo- ti forse nella forma ma così autentici prossimo. gliosa di essere il vostro Direttore. Per farvi comprendere il grande e immutati nella sostanza. significato che da sempre ha questo “ Pe r fare i g ior n ali st i nostro giornale, mi farò aiutare dalle “Il titolo del nostro giornale è parole scritte 65 anni fa, imprecise occorre qualcosa da dire e, un biglietto di presentazione per e forse con qualche errore, ma così più che una penna, un cuore chi non ci conosce o ‘riconosce’ piene di significato per tutti noi. che lo sappia esprimere e ancora . È un messag gio di Vi esorto a leggere con attenzio- noi tutto ciò lo possediamo. fraternità anche per il mondo ne, parola dopo parola, e riconoscer- Abbiamo il sacrificio dei nostri vi. che vive solo di affari e peccati. Caduti da ricordare perché è I sentimenti non sono cambiati È un invito a volersi bene, ad principalmente per Loro che noi e mai come in questo momento si amare maggiormente la natura, siamo riuniti in associazione, fanno vicini al nostro credo solido, si perché gli alpini sono tali vivendo che ci troviamo il più intrecciano nelle nostre vite minate nella natura, fra le montagne e frequentemente possibile nelle alle fondamenta e destabilizzate da i fiori, corroborandosi del sole una realtà disarmante. nostre adunate, che innalziamo al Loro cielo le nostre canzoni e del vino suo figlio. E tanto velate di dolore; abbiamo la vorremmo che tutto il mondo “E’ giunta primavera: essa diventasse f inalmente ‘una nostra incontaminata penna ci offre il sole, e il sole, le messi. fameja’: basterebbe uguagliare la nera da difendere sotto tutti Con i primi fiori di montagna è comprensione e l’affetto di uno gli aspetti: come emblema e nato finalmente anche il nostro dei nostri ‘sconci’ verso il proprio come incontestabile simbolo di giornale. La sua germinazione mulo, e rendersi utili al prossimo suprema dedizione alla Patria. era già di lunga data; mancava quanto un mulo lo è con i propri [….] E’ meglio scrivere Patria con però la bevanda finanziaria al alpini”. la p minuscola e cuore con la q seme già immesso nella zolla, ed avere effettivamente nel cuore ed alla ancor insuf f iciente irrigazione abbiamo dovuto la Patria, che scrivere nel modo Buon 65esimo sostituire non poco sudore. dovuto i vocaboli non avendo compleanno un cuore e non riconoscendo la Ma ‘ dura volontà alpina Patria. […] Per noi il giornale Fameja Alpina. volle’ ed eccoci ora al frutto che speriamo sia il primo di una è una raccolta di parole, di Un ringraziamento a tutti i Diret- lunga inesauribile serie. “Non sentimenti; le stesse parole che tori che dal quel 4 aprile 1955 si sono è stata impresa né breve né ci dettava il sentimento quando impegnati a custodire le pagine, e a facile ma, come ogni alpino non tra le roccie scheggiate dai colpi scriverne di nuove insieme a tutta la si accinge alla scalata se non e le nevi arrossate dal sangue, si redazione. Un grazie particolare alla convenientemente preparato e scriveva alla mamma lontana, redazione di oggi, essenziale. sicuro della conquista, anche alla sposa o alla morosa, al Un ringraziamento a Voi tutti noi abbiamo saputo attendere fratello più piccolo e al nonno che operate e rendete con le vostre più vecchio. […] Siamo tutti attività le nostre pagine ricche di te- e portare con sicurezza il alpini; la nostra anima fatta stimonianze e Valore Alpino. germoglio in vetta”. di mistica durezza è comune Dai fiori di montagna ai problemi e incontrovertibile; è, se non Il Direttore di una Fameja in partenza. Quante un’anima superiore, un’anima Sara Zanotto Fameja Aprile 17 Alpina 2020
Raduni e Anniversari IL GIORNO DEL RICORDO Il 10 febbraio a Basovizza si rinnova la memoria del sacrificio degli italiani d’Istria portati verso qualche luogo di ristoro dove abbiamo recuperato dall’umidità e ricaricato fisico e spirito. L’equipag- gio di cui ho fatto parte, ha anche avu- to la fortuna di avere la compagnia del gen. Italico Cauteruccio che, oltre ad essersi prodigato a farci da anfitrione Basovizza è sinonimo di mondo di In verità qualcosa manca, purtrop- per il pranzo, ci ha dispensato notizie confine, e siccome ci capita di visitare po male endemico dell’uomo: nel e considerazioni dall’alto della sua quei luoghi ai primi di febbraio, di- momento dei discorsi, apprezzabili e conoscenza sia del territorio, essendo mostra anche una certa uggiosità, tri- condivisibili o meno in via del tutto stato comandante dell’area nel triste stezza, come dire ... certamente si trat- personale, non c’è sempre stato il ri- periodo della guerra jugoslava, e sia ta dell’occasione in cui ci rechiamo a spetto che il luogo e la manifestazio- delle logiche che hanno, allora come onorare la memoria, per troppo tem- ne avrebbero avuto bisogno di avere oggi, alcune scelte e/o prese di posi- po messa in soffitta ed ancora oggi da incondizionatamente. Ma si sa che zione; sempre istruttivo, importante e qualche parte negata, che comprima sarebbe chiedere troppo! Forse che “gustoso” da ascoltare, grazie generale. l’anima con una pesantissima coperta. ci sia stato qualcuno obbligato a pre- Il rientro, un po’ stanchi, ha comunque La giornata della Memoria, con senziare? O forse che qualcuno volesse concesso qualche altra battuta, fra il se- la “M”!! È un grosso rischio quello esserci per farsi vedere? Non so, ma rio ed il faceto e per chiudere vorrei, di cadere nella provocazione di chi sono convinto che se a me non piace retoricamente forse, ricordare che è ha negato e ancora nega ed è forte il un certo ambiente, faccio di tutto per importante per chi sente queste cose sentimento di rabbia per scelte “po- non andarci!! Non ci vado per bron- essere presente, non solo e non tanto liticamente corrette” (???) che hanno tolare o per disturbare: vergogna! per sé, quanto per dimostrare coi fatti causato oblio e quindi altro dolore, ma Mi scuso, sono colpevolmente ira- l’attaccamento alla vita, la necessità di non ostante ciò si placa leggermente la scibile contro ombre senza possibilità distribuire quelle regole che poi diven- voglia di rimostrare ammirando che di giustificazione. Debbo anche sot- tano valori e di farlo con l’esempio. molti partecipano, che tanti vogliono tolineare però la dignità della mag- Robe da Alpini. esserci, che rappresentanze di ogni gioranza, la serietà di quasi la totalità Gruppo “Città di Treviso” ceto sociale e sventolio di innume- degli intervenuti ed anche spezzare Antonio Zanatta revoli gonfaloni, labari, gagliardetti una lancia verso i bersagli dei miei sono a testimoniare la ritrovata vivaci- improperi viste le scivolate verso la tà di una voce che non vuole rimarcare strumentalizzazione politica di alcu- che “anche gli altri hanno fatto.... “, ma ni passi dei discorsi ufficiali; per altro, solo che anche questi martiri hanno mi sento di dare plauso al Sindaco di diritto all’onore, al ricordo, ad una Trieste che ha espresso, a mio parere, preghiera; anche molti di loro sono esattamente le ragioni ed i sentimenti stati ucciso solo perché erano nati in che muovono da e per il monumento un certo posto o con un certo nome. simbolo delle foibe, sottolineando i La cronaca della giornata ci vede motivi strettamente legati alla solida- arrivare oltre un’ora prima dell’inizio rietà ed all’onore ai Caduti. della cerimonia, ma già non si trova Ma si sa che ogni uscita, anche se parcheggio; l’area è presidiata dalla particolarmente mistica, ha la sua parte P.C. e dagli alpini triestini e il piaz- ludica; finita la cerimonia, sopportata zale è già quasi colmo. L’entrata delle la pioggia, superato il traffico, incassata bandiere, dei gonfaloni e dei labari è, la ricca presenza di rappresentanti del- come sempre in manifestazioni pre- la Sezione di Treviso e salutati i tanti gne di significato, un momento emo- amici incontrati, abbiamo approfitta- zionante che trova il suo procedere to dell’occasione per rendere ancora nella funzione religiosa e nelle allo- più saldi i rapporti con amici che si cuzioni delle autorità. vedono a cicli lunghi e tutti ci siamo 18 Fameja Aprile Alpina 2020
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