Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto

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Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto
Sped. in a. p. - art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Milano - Anno LXXXII - N. 2

                                                                 FEBBRAIO 2003
                                                                 Mensile dell’A.N.A.
                                                          nasce il
                                            Tricolore
                                                          7 gennaio 1797:
Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto
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                                                                                          AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE NUMERO 229

                                                                                        DIRETTORE RESPONSABILE
                                                                                        Cesare Di Dato

                                                                                         DIREZIONE E REDAZIONE
                                                                                         via Marsala, 9 - 20121 Milano
                                                                                         tel. 02.29013181 - fax 02.29003611

                                                                                         INTERNET             E-MAIL
                                                                                         www.ana.it           lalpino@ana.it

                                                                                        COMITATO DI DIREZIONE
                                                                                        Vittorio Brunello (presidente),
                                                                                        Cesare Di Dato, Carlo Fumi,
                                                                                        Gian Paolo Nichele,
                                                                                        Fabio Pasini, Adriano Rocci

                                                                                        ABBONAMENTI E CAMBIO INDIRIZZO
                                                                                        tel. 02.62410215 - fax 02.6555139
                                                                                        associati@ana.it

                                                                                        per l’Italia: 12 euro (L. 23.235)
                                                                                        per l’estero: 14 euro (L. 27.108)
                                                                                        sul C.C.P. 23853203 intestato a:
                                                                                        «L’Alpino» - via Marsala, 9 - 20121 Milano

                                                                                           ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
              l Tricolore italiano nacque a

           I
                                                  mente al testo dell’Inno di Mame-           Via Marsala, 9 - 20121 Milano
              Reggio Emilia il 7 gennaio 1797.    li di cui, spesso, si conosce sol-
                                                                                         Segreteria:              tel. 02.62410200
              Fu il Parlamento della Repub-       tanto la prima strofa.                                            fax 02.6592364
           blica Cispadana, su proposta del       Al Tricolore, e alla celebrazione                               segreteria@ana.it
           deputato Giuseppe Compagnoni,          di una Giornata del Tricolore pro-     Direttore Generale:      tel. 02.62410211
           a decretare che si “renda univer-      posta dall’ANA sin dal 1985 e oggi     Segretario Nazionale: tel. 02.62410212
           sale lo Stendardo o Bandiera           rilanciata dal presidente Ciampi       Amministrazione:         tel. 02.62410201
           Cispadana di tre Colori Verde,         è dedicata la nostra copertina.                                   fax 02.6555139
                                                                                                          amministrazione@ana.it
           Bianco e Rosso, e che questi tre       Non è la prima volta che alla Ban-
                                                                                         Protezione Civile:       tel. 02.62410205
           Colori si usino anche nella Coc-       diera L’Alpino dedica la coperti-                                 fax 02.6592364
           carda Cispadana, la quale debba        na, ma ci piace tornare alla nasci-                       protezionecivile@ana.it
           portarsi da tutti”.                    ta della nostra Bandiera per rin-      Centro Studi ANA:        tel. 02.62410207
           Le varie proposte sull’istituzione     verdirne la memoria e recupera-                                 fax 02.62410230
                                                                                                                centrostudi@ana.it
           di una “Giornata del Tricolore”        re il senso di Nazione.
           prevedono, oltre alla legge istitu-                                          Fotolito e stampa: Amilcare Pizzi s.p.a.
                                                                                        Via Amilcare Pizzi, 14
           tiva, anche convegni, mostre,                                                20092 Cinisello Balsamo (MI)
           spettacoli e altre iniziative oltre    Nella foto: il primo Tricolore,       Progetto grafico e impaginazione: Camillo Sassi

           che la consegna della Bandiera a       della Repubblica Cispadana, sfila     Chiuso in tipografia il 25 gennaio 2003
           tutte le scuole dell’obbligo, unita-   all’Adunata di Reggio Emilia.         Di questo numero sono state tirate 382.408 copie

           Sommario
           4-6     Lettere al Direttore
                                                                                        febbraio 2003

                                                                                         22-23 Doss Trento: luogo della
                                                                                               memoria degli alpini

               7   Consiglio direttivo                                                   24-27 Storia delle sezioni:
                   nazionale                                                                   SAVONA
                                                   11-14   A spasso per la
                   del 18 gennaio
                                                           Valle d’Aosta

                                                    15     Servizio civile e
                                                           Associazione Nazionale
                                                           Alpini
                                                                                        28-30 Storie alpine fantastiche,
                                                   16-17   Migliaia di penne nere             anzi vere
           8-10    Afghanistan,                            a Cuneo per onorare
                   missione difficile                      la Divisione martire            31        Rubriche
     2
2 - 2003
Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto
editoriale
Quel 7 gennaio 1797
      a Reggio Emilia …
      ominciamo alme-

C
                                                                                  gli alpini, ovviamen-
      no da un giorno                                                             te!) lo dimostra an-
      su 365 per sentir-                                                          che il fatto che è
ci, alla fine, italiani an-                                                       stato necessario ri-
che il resto dell’anno:                                                           cordare ai respon-
è il senso delle parole                                                           sabili di istituti sco-
che il presidente della                                                           lastici, uffici ed enti
Repubblica Ciampi ha                                                              pubblici, che la
ripetuto a fine anno.                                                             Bandiera va espo-
Certo, il capo dello                                                              sta e conservata
Stato non ha detto                                                                con rispetto.
proprio così, ma que-                                                             La bandiera è un
sto era il senso di quel                                                          simbolo sacro, non
discorso.                                                                         è certo solo un pez-
Quando il presidente                                                              zo di stoffa tricolo-
della Repubblica dice                                                             re. È il segno della
agli italiani che devo-                                                           nostra appartenen-
no sentirsi tali signifi-                                                         za, della nostra
ca che c’è bisogno di                                                             identità, dei princi-
dirlo: o perché gli ita-                                                          pi che regolano la
liani se ne stanno dimenticando o perché il loro     società che ci siamo dati. Troppo spesso siamo
senso di appartenenza è minacciato da fattori        propensi a considerare l’altrui diversità trascu-
esterni. Sull’onda di queste sue preoccupazio-       rando, nel contempo, la nostra specificità.
ni, motivate dal venir meno di un comune orgo-       In un’epoca di transizione, di caduta delle bar-
glio, Ciampi ha rilanciato la proposta di cele-      riere nazionali, di un’Europa unita ma anche di
brare una “Giornata del Tricolore”. Il giorno        un’Europa minacciata da integralismi è neces-
proposto ha un significato storico: il 7 gennaio     sario riconoscersi in valori comuni che sono
di ogni anno. È appunto proprio il 7 gennaio di      quelli della nostra cultura e dei nostri modelli
206 anni fa che nacque la nostra Bandiera in         sociali e civili. Celebrare il Tricolore significa
quella Repubblica Cispadana che a Reggio Emi-        anche questo.
lia segnò uno dei momenti più significativi del      Un tempo, a scuola, s’insegnava una preziosa
nostro riscatto nazionale.                           materia, la “educazione morale e civile”. Forse
Per quanto riguarda la “Giornata del Tricolore”      abbiamo perso qualcosa sulla strada della so-
possiamo dire che la nostra Associazione ha il       cietà avanzata. Forse occorre ricordare che la
diritto della primogenitura: infatti nel 1985        democrazia ci fa tutti uguali, ma che per essere
l’ANA inviò al Capo dello Stato una petizione        italiani non basta nascere in Italia.
per promuovere questa festa di tutti gli italiani.
Ora sembra di essere arrivati, finalmente, in di-
rittura d’arrivo, anche sulla spinta di alcune Re-
                                                     Nell’immagine la prima bandiera italiana: è quella della
gioni che hanno deciso di promuovere per pro-        Repubblica Cispadana, nata durante la campagna italiana di
prio conto la celebrazione del Tricolore.            Napoleone nel 1796 e adottata dal Parlamento della Repub-
Che sia necessario il recupero del significato       blica Cispadana, a Reggio Emilia, l’anno successivo.
della nostra bandiera (non lo diciamo certo per      I tre colori erano su bande orizzontali, con il verde in basso.
                                                                                                                       3
                                                                                                                       2 - 2003
Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto
lettere al direttore

                        IL FATTO
                                                       La missione in Afghanistan
                        N   ella missione Afghanistan i nostri alpini dovreb-
                            bero sostituire gli inglesi destinati ad altro scac-
                        chiere. Ma gli inglesi si addestrano nel Borneo e nel
                                                                                       silenzio verso i nostri solleciti, la sua indifferenza
                                                                                       verso la problematica della leva obbligatoria. Non è
                                                                                       che il governo, pensando a un fallimento dell’opera-
                        deserto del Kuwait in condizioni estreme di clima e di         zione, abbia messo in atto un’accelerazione al proces-
                        luogo; non mi pare che i nostri alpini abbiano un così         so di chiusura dei reparti alpini?
                        alto grado di addestramento; l’ambiente in cui                                     Loris Missana - Villa Santina (UD)
                        dovrebbero operare è, a dir poco, ostile in tutti i sensi,
                        senza considerare che nessun trattato internazionale           Per favore non fare il dietrologo: il tuo sospetto è troppo
                        da noi sottoscritto ci obbliga ad intervenire. Le sa           machiavellico. Sono del parere invece che la partecipa-
                        queste cose il ministro? Forse lo sanno i generali dello       zione dell’Italia alla nota missione sia utile e necessa-
                        SME: lo hanno detto al ministro? E se non lo hanno             ria. Ma c’è un altro aspetto da considerare: il parlamen-
                        detto, perché?                                                 to ha dovuto riconoscere che i più adatti erano proprio
                        Questa è l’opinione di chi ha alle spalle 37 anni di naia      quegli alpini cui non aveva dato fiducia in passato, mal-
                        alpina ante e post bellica.                                    grado le istanze e le raccomandazioni dell’ANA.
                                                     Edoardo Eynard - Cuneo

                        Questa volta vedo di buon occhio la missione perché
                        non si può stare sempre alla finestra aspettando che
                        siano gli altri a togliere le castagne dal fuoco. Del resto
                                                                                       C   on stizza mista a orgoglio (prevalente) dico che i
                                                                                           politici che ci governano sono proprio grandi.
                                                                                       Prima fanno di tutto per farci sparire buttando al
                        il presidente Parazzini è stato esplicito nel messaggio        vento la nostra storia, poi quelli (alpini, ndr) che
                        comparso a pagina tre del numero di novembre. Sono             rimangono li mandano al fronte, forse parola non
                        sicuro che gli alpini faranno il loro dovere fino in fondo     attuale: diciamo meglio, in zona operazioni.
                        in Afghanistan, come è sempre stato loro costume in            I nostri ragazzi sapranno farsi onore; vorrei poterglie-
                        tutti i tempi e in tutti i luoghi.                             lo dire ad uno ad uno che saranno sempre nei nostri
                                                                                       pensieri, nel nostro cuore e, non ultimo, che terranno
                                                                                       alto il nome e la Bandiera dell’Italia.

                        C  redo che la decisione di inviare gli alpini in Afgha-
                           nistan sia grottesca e ridicola: non perché ritenga
                        che le nostre truppe non possano svolgere fino in
                                                                                                               Stefano Camplani - Darfo (BS)

                                                                                       Due i sentimenti che ti animano: di risentimento verso
                        fondo i compiti loro assegnati, ma perché Roma ha              chi non si è comportato correttamente con noi e di
                        deciso di inviare i nostri ragazzi nella polveriera del        stima verso gli alpini che partiranno per l’Afghanistan.
                        mondo per non essere assente al tavolo della pace,             Preferisco il secondo per la carica di affetto che esso sot-
                        malgrado il suo palese astio verso gli alpini, il suo          tintende.

                                                                 re il 50° nel 2003, ha per me l’indi-       ■ Il nostro cappello
                                                                 menticabile esperienza dell’ “Esi-
                                                                 genza T”, l’emergenza per Trieste             e i politici
                                                                 nel 1953.
                                                                 Mi sovviene l’entusiasmo, la com-
                                                                 pattezza, la preparazione, lo spirito       G   ià un'altra volta inviai una lette-
                                                                                                                 ra indignato per l'uso strumen-
                                                                                                             tale che qualche politico ha fatto
                                                                 di adattamento dei reparti e degli
                                                                 alpini e il grande sostegno morale e        del nostro cappello che ho sempre
                                                                 materiale delle popolazioni della           considerato come il simbolo più pu-
                                                                 frontiera orientale e dell’ANA. A           ro del nostro Corpo.
                                                                 mio parere una pagina da non di-            Non ne posso più di vederlo oltrag-
                                                                 menticare e, soprattutto, da non            giato in certe riunioni che nulla
                                                                 sottovalutare.                              hanno a che fare con gli alpini.
                       ■ Tradizione alpina                                Sergio Colombini - Verona                   Boris Astuti - Moriago (TV)

                                                                 Io, tuo cappellone di Accademia,            Dice l'ultimo verso di una nostra
                       V   erissimo quanto dici nel tuo ar-
                           ticolo “Tradizione alpina” a pro-
                       posito dell’unica volta che gli alpini
                                                                 non vissi quell’esperienza, rintanato
                                                                 con il mio corso a Torino per com-
                                                                                                             poesia: "Per l'alpino il suo cappello
                                                                                                             è tutto". Vederlo indossato da politici
                       furono schierati sulle Alpi. Ma noi       pletare gli studi, ma la seguii sui gior-   quale parapioggia o portato da alpi-
                       saremmo stati sempre pronti in            nali rammaricandomi di non essere           ni in riunioni di partito fa male al
                       ogni circostanza; l’ultima, ne ricor-     “al fronte”.                                cuore. L'alpino che lo presta o che lo
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     2 - 2003
Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto
lettere al direttore
indossa in modo improprio dimostra          IL CASO
di non aver capito nulla della sua sa-
cralità. Questa rivista non ha manca-
to di stigmatizzare anche di recente                          I Caduti del Gemona
tali comportamenti e questa mia ri-
                                                                                      mia povera mamma abbia parlato
sposta ribadisce quanto scritto a pa-
gina 7 de “L’Alpino” di novembre.           C   hi le scrive è una mamma di
                                                cinque figli: i tre maschi sono
                                            stati alpini nella Tridentina; mio
                                                                                      spesso del mio caro papà.
                                                                                      Lui è stato ripescato nelle acque
                                            marito è “amico degli alpini”.            dell’Adriatico ed è stato sepolto a
                                            Mi sono commossa leggendo l’ar-           Gallipoli (Lecce).
■ Grazie agli alpini                        ticolo del numero di settembre, a                  Giovanna Moscon Calovi
  di Valgatara                              pag. 25, sui Caduti del Gemona,                                      Bolzano
                                            perché anch’io ho perso il mio
                                                                                      Quante infinite, terribili tragedie
G    li alpini di Valgatara non si
     smentiscono mai: basta una te-
lefonata per metterli in azione. Co-
                                            papà in quella tragedia; egli era
                                            della Julia, battaglione Gemona ed
                                            era sul Galilea.
                                                                                      comporta una guerra! Monelli scris-
                                                                                      se che essa era “bella ma scomo-
me gruppo missionario ci serviva            Non fece più ritorno e non mi ha          da”; né l’una né l’altra: è solo un
un tetto per allestire un mercatino         mai potuto conoscere: all’epoca           mostro insaziabile. Come figlia di
familiare a scopo benefico. Detto           avevo solo due anni e quindi non          un Caduto del Galilea ha tutta la
fatto: gli alpini mettono a disposi-        ho ricordi né memorie, sebbene la         mia commossa solidarietà.
zione il tendone, lo montano, siste-
mano l'energia elettrica, portano ta-
vole e panche: a noi resta solo di ge-
stire il mercatino e con il ricavato       Siamo alle solite: i giornali naziona-     ■ Il 4 Novembre in Valsugana
aiutare il nostro missionario don          li, a differenza di quelli locali, hanno
Daniele che opera in Cile. Gli alpini      un’autentica idiosincrasia a citare gli
si ripetono anche quest'anno e que-
sta volta tocca a don Francesco in
                                           alpini; eppure i maggiorenti del Ban-
                                           co Alimentare, presidente Lucchini
                                                                                      G     li alpini di Olle in Valsugana, ce-
                                                                                            lebrando il 4 novembre, dopo la
                                                                                      Messa, hanno raggiunto il monu-
Argentina. Questa testimonianza è          in testa, sono i primi a riconoscere       mento ai Caduti. Seguito con com-
solo un piccolo ringraziamento per         che la presenza delle penne nere al-       mozione anche dalla popolazione, è
l'aiuto ricevuto.                          l’uscita dei supermercati, in tre anni,    stato fatto l’appello di tutti i Caduti
    Rita Moscogiuri - Valgatara (VR)       ha fatto aumentare di più del doppio       del paese; folto l’elenco di quelli
                                           il ricavato in generi alimentari.          della Grande Guerra, la maggior
Ormai ho finito di stupirmi: negli al-                                                parte combattenti nell’esercito au-
pini, a qualsiasi sezione appartenga-                                                 stro-ungarico.
no, l'ansia di aiutare il prossimo è ta-
le da mettere in imbarazzo persino
                                           ■ Il 4 Novembre in Francia                 Ciò mi ha indotto a una riflessione:
                                                                                      senza preoccuparsi dell’etichetta,
un santo. Mai come in queste occa-                                                    gli alpini di Borgo e di Olle hanno
sioni vale per loro il motto di D'An-
nunzio: "Io ho quel che ho donato".
                                           O   gni anno, il 4 novembre, su invi-
                                               to del presidente dei combat-
                                           tenti e reduci di Tolone (Francia),
                                                                                      degnamente celebrato il 4 novem-
                                                                                      bre, onorando senza distinzioni tut-
                                                                                      ti i Caduti e celebrando una vittoria
                                           Carmelo Manto, mi reco al cimitero
                                                                                      non solo delle armi, ma anche dei
                                           franco-italiano di Saint Mandrier di
■ Anche l’ANA alla colletta                fronte alla rada della città. L’anno
                                                                                      cuori.
                                                                                                Giuseppe Peroncini - Torino
  alimentare                               scorso all’elevazione chiesi il per-
                                           messo di cantare l’inno al Piave,
                                                                                      Un solo commento: gli alpini del
                                           adagio, in sordina; e l’ho fatto an-
H    o partecipato alla colletta ali-
     mentare. Sul quotidiano “Il So-
le-24 Ore” del 25 novembre è stato
                                           che quest’anno aggiungendovi
                                           “Monte Grappa”. Da oltre 50 anni
                                                                                      gruppo di Olle hanno dato un magni-
                                                                                      fico esempio di pietà e di civiltà non
                                                                                      dimenticando i Caduti “dell’altra par-
pubblicato un articolo sull’argo-          sono emigrato in Francia.
                                                                                      te”. Vorrei che fosse così per tutti e in
mento molto ben documentato. Ma                        Marco Baraldin - Tolone
                                                                                      tutte le contrade d’Italia.
c’è un ma: purtroppo non è stata ci-
tata l’ANA che da anni collabora           Sei degno del massimo elogio perché
concretamente al raggiungimento            hai scelto la via migliore per onorare
degli obiettivi prefissati. Auspico        la memoria dei Caduti, non importa
che ciò accada per il futuro: ciò sa-      di quale Nazione. Il canto, di tutte le
rebbe in armonia con la volontà,           arti, è quello più vicino al popolo
più volte espressa in ambiente alpi-       perché tutti lo possono coltivare.
no, di dare visibilità al nostro ope-      Canta ancora in quell’occasione: av-
rato.                                      vicinerai ancor più a Dio i soldati Ca-
   P.G. Serpini - Vedano Olona (VA)        duti per la loro Patria.
                                                                                                                                  5
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Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto
lettere al direttore

                       ATTUALITÀ
                                      No global e dintorni: il dibattito continua
                       Il mio articolo “No Global e dintorni” pubblicato nel        Le ricordo che quando c’è da aiutare la gente non ci
                       numero di dicembre non ha trovato consenzienti alcuni        sono solo gli alpini; c’è un mare di persone comuni,
                       nostri lettori. Riportiamo la sintesi di alcune lettere.     poco visibili, provenienti dalle più disparate esperien-
                                                                                    ze civili che spesso si identificano negli ideali del paci-
                                                                                    fismo e dei no-global.
                       ■ Equo e solidale                                            Le chiedo quindi di rivedere le sue posizioni
                                                                                    approfondendo l’argomento perché la superficialità è
                                                                                    solo causa di malintesi.
                       H    o letto con interesse il suo pezzo condividendone
                            i contenuti fino al punto in cui inizia a parlare dei
                       motivi del raduno definendoli pretestuosi, ingannevo-
                                                                                                              Vittorio Bertoletti - Esine (BS)

                       li e di parte. Mi interesso da anni di commercio equo
                       e solidale con tutti i risvolti ad esso connessi ed è con    ■ Nord e Sud
                       persone come lei, superficiali nei giudizi e poco obiet-
                       tive, che si fa la maggior fatica nel far passare alcuni     Nel tuo articolo scrivi che la guerra non la vuole nes-
                       concetti. Mi vorrebbe spiegare perché un litro di            suno; mi sembra invece che Bush la guerra la voglia,
                       petrolio, a conti fatti, costa meno di un litro d’acqua      tanto da spingere i vescovi americani alla stesura di
                       minerale? Se per lei va bene lavorare 10-12 ore al gior-     un documento in cui si condanna la guerra.
                       no per sei giorni la settimana, riuscendo a portare a        Per quanto riguarda la “favoletta del 20%” che produ-
                       casa solo un po’ di riso e di fagioli per sfamare la fami-   ce oltre che consumare basta rendersi conto ed esa-
                       glia, la assumo io.                                          minare da dove vengono alcuni prodotti fondamenta-
                                     Ivano Tregnaghi - Meledo di Sarego (VI)        li. Il nord del mondo non consuma solo del suo. Per
                                                                                    funzionare, il sistema industriale ha bisogno di ener-
                                                                                    gia principalmente di petrolio. Il nord oggi ne produce
                       ■ Lotta pacifica                                             il 49% ma ne consuma il 71%. L’industria dipende da
                                                                                    un centinaio di minerali: nel 1988 il nord ha consuma-
                                                                                    to i 2/3, del rame, dell’alluminio e del piombo prodot-
                       D    alla lettura dell’articolo traspare un odio viscerale
                            verso coloro che non condividono l’attuale con-
                       duzione del mondo e che per farlo lo esprimono a
                                                                                    ti a livello mondiale. Dunque il consumo di metalli è
                                                                                    fortemente concentrato nelle nazioni ricche. Dal sud
                       modo loro, a volte in modo anche non condivisibile.          importiamo prodotti agricoli, sia come materie prime
                       Quello che non comprendo è il perché qualcuno con-           sia come prodotti alimentari.
                       tinui a preoccuparsi del fatto che a Firenze non sia         È dunque dimostrato che la nostra ricchezza si basa
                       successo niente. Ma cosa doveva succedere, forse la          sulle risorse rastrellate a livello planetario per far fun-
                       fine del mondo per dar così ragione ai corvi che l’an-       zionare la nostra voracità consumistica. Sintetica-
                       ticipavano? Onde evitare facili fraintendimenti pre-         mente: il nord si arricchisce alle spalle del sud attra-
                       metto che il Casarini di turno mi è tutt’altro che sim-      verso il controllo commerciale, lo sfruttamento del
                       patico così come lo sono i black block. Voler però cri-      lavoro e lo sfruttamento del debito.
                       minalizzare tutti coloro che non condividono le posi-                                   Luca Rubele - Grezzana (VR)
                       zioni egemoniche degli attuali padroni del mondo e
                       che per farlo utilizzano modi pacifici, non mi sembra
                       corretto e tutt’altro che affine al messaggio cristiano o
                       gandhiano che si voglia.
                                         Tarcisio Meneghello - Solighetto (TV)      N   essuno contesta i pacifici, né coloro che si battono
                                                                                        in difesa dei più deboli, dei più poveri, dei più tra-
                                                                                    scurati. Possiamo – e questo era il senso del mio inter-
                                                                                    vento – non essere d’accordo sul “modo”, sulle stru-
                       ■ Non solo alpini                                            mentalizzazioni, sulle mistificazioni. Spaccare le vetri-
                                                                                    ne, incendiare auto in sosta, prendersela con le forze

                       N    on sono d’accordo con quanto scritto nel suo arti-
                            colo che mi sembra molto superficiale e fa di tutte
                       le erbe un fascio. Mi occupo di volontariato da anni e,
                                                                                    dell’ordine non ha nulla a che vedere con la difesa della
                                                                                    gente del cosiddetto Terzo Mondo. Quanto ai volontari,
                                                                                    gli alpini non hanno mai preteso di essere gli unici,
                       pur essendo un obiettore di coscienza, ho stima degli        anzi: sono ogni giorno a contatto con chi fa il volonta-
                       alpini quando si occupano di salvare vite umane sotto        riato e spesso, come nel caso della raccolta del Banco
                       le macerie di un terremoto o aiutano gli sfollati delle      alimentare e di altre iniziative di solidarietà, lavorano
                       inondazioni.                                                 insieme.

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     2 - 2003
Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto
consiglio direttivo nazionale
CALENDARIO
2 marzo
CADORE – Gara intersezionale di
                                        Riunione del Consiglio direttivo nazionale
slalom, trofeo Da Rin, a Cortina.
SONDRIO – Campionato sezionale
                                                  del 18 gennaio 2003
di slalom a Caspoggio.
                                        1. INTERVENTI DEL PRESIDENTE… 21 dicembre: Artogne (BS), pre-
9 marzo                                 mio letterario Monte Campione – 14 gennaio: Arese (MI), assemblea
ABRUZZI – Gara sezionale di sla-
                                        del gruppo.
lom a Ovindoli.
16 marzo                                2. … E DEI VICE-PRESIDENTI. Perona: a Lanciano, commemorazione
GORIZIA – 6º Trofeo gen. Mene-          di Peppino Prisco – 2 gennaio: Aosta, visita di cortesia ad autorità e
guzzo – 20ª scarpinata del Monte        alla sezione in vista adunata.
Calvario.
                                        3. ADUNATA. Parazzini sottopone al Consiglio alcuni spunti per il te-
23 marzo                                ma dell’adunata; dopo discussione sull’opportunità o meno di accen-
UDINE – Commemorazione affon-
damento nave “Galilea” al Monte         nare alla pace, alla guerra, alla civiltà intesa come modo di vivere ri-
Muris di Ragogna.                       spettoso degli altrui diritti e compatibile con le altrui culture, si deci-
A CHIESA VALMALENCO (SEZIO-             de per “Alpini, forti in guerra e in pace”. – La Regione autonoma della
NE DI SONDRIO) 37° CAMPIONA-            Valle d’Aosta sta esaminando la proposta dell’ANA di destinare un
TO NAZIONALE DI SLALOM                  contributo alla ricostruzione in Molise, tramite la nostra Associazione.
30 marzo                                4. CADUTI ADAMELLO. Circa la ristrutturazione e la messa in
PARMA – Commemorazione Cadu-            sicurezza del rifugio Lobbia Alta in Adamello, che è il nostro simbolo,
ti della nave “Galilea” a Maiatico      la provincia di Trento ha stanziato quattro milioni di euro. La
di Sala Baganza.
                                        Fondazione, che gestisce il rifugio, suggerisce un contributo di 1 euro
PAVIA – Pellegrinaggio alpino al        per ogni nostro iscritto per raccogliere i restanti 400.000 euro. L’ANA
Tempio della fraternità di Cella di
Varzi.                                  sta esaminando il progetto per lanciare con il supporto dei consiglieri
                                        nazionali una campagna tramite L’Alpino. Collateralmente sarà
15 giugno                               chiesto ai soci 1 euro per il Molise terremotato, il tutto sotto il motto
SAVONA – Premio Alpino dell’anno.
                                        “1+1 = 1 euro per ricordare, 1 euro per aiutare”. Il CDN approva
                                        all’unanimità.

Vicenza: il 12 e 13 aprile              5. PREMIO STAMPA ALPINA. Romagnoli: espone le caratteristiche
   2ª Manifestazione                    del premio; riguarderà i periodici di Sezione e di Gruppo, ma non
                                        L’ALPINO; sarà introdotto un coefficiente correttivo che tenga conto
della Solidarietà alpina                della forza della sezione o del gruppo. Dopo ampio dibattito si decide
    er i prossimi 12 e 13 aprile è
P   prevista a Vicenza la seconda
edizione della “Due giorni della
                                        per l’aggiornamento a marzo della discussione onde chiarire i dubbi
                                        tuttora esistenti.
Solidarietà alpina”. Sabato 12 ci       6. COMMISSIONI. Camanni, legale: riferisce su quattro convenzioni
sarà una conferenza stampa per la       tra comuni e sezioni e tra comuni e gruppi, nonché su tre regolamenti
presentazione del Libro Verde del-      di Sezione: il CDN approva – Brunello, Rossosch: appianate alcune
la Solidarietà, l’apertura di stand     piccole divergenze sarà fatto un programma unitario della visita a
sulle attività dell’ANA, una palestra
                                        settembre, da presentare al sindaco della città russa – Sonzogni, il 13
di roccia e caroselli di fanfare. Do-
menica 13, celebrazione di una S.       gennaio è stato sciolto il comitato dell’Anno internazionale delle
Messa a suffragio dei Caduti, alza-     montagne. Cita l’alpino Simone Moro, alpinista di fama mondiale,
bandiera e, nel pomeriggio, allo        premiato dal presidente Ciampi con la medaglia d’oro al valor civile e
Stadio, una “Partita della Solida-      da Kofi Annan con il premio Fair Play in occasione di una sua impresa
rietà”, seguita da un carosello di      sul monte Lothse (Himalaya). Se ne riferisce in altra parte del mensile.
fanfare, la premiazione dei disegni
degli alunni e studenti e infine        7. TELEGRAMMA. Al magg. gen. Iob per la scomparsa di due alpini in
l’ammainabandiera.                      incidenti stradali.
Il programma dettagliato della due
                                        8. RINGRAZIAMENTI. Dal sindaco di Rotello (CB) ad Agostino Mosca
giorni sarà pubblicato sul prossimo
numero de L’Alpino, a marzo. Que-       e a Michele Anversa volontari P.C. – Dal presidente del Molise,
sta è una anticipazione per dare        Francesco Capone, alla Sede nazionale per la sottoscrizione a favore
modo alle sezioni di programmare        dei terremotati.
le rispettive attività in modo da po-
ter partecipare a questa due giorni     9. NIKOLAJEWKA. Parazzini legge il messaggio che il presidente
vicentina con tantissime penne ne-      Ciampi ha indirizzato all’Associazione in occasione del 60° della
re, familiari e amici.                  battaglia. Sarà riportato su L’ALPINO e letto durante la cerimonia di
                                        Brescia.
                                                                                                                      7
                                                                                                                      2 - 2003
Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto
In partenza a fine mese il
              contingente italiano, con
           gli Alpini del 9º e i parà del
                    btg. Monte Cervino

                                                                                 Afghanistan,
           missione difficile
                 fine mese gli alpini del 9° reggi-                                                                                                                             specialistici della logistica e di sup-

           A
                                                      mille uomini: ci saranno anche una
                 mento agli ordini del col. Clau-     compagnia di alpini paracadutisti                                                                                         porto che dovranno consentire il re-
                 dio Berto saranno in Afghani-        del battaglione Monte Cervino, cara-                                                                                      golare svolgimento della missione
           stan con gli altri reparti della forza     binieri paracadutisti del reggimento                                                                                      dei reparti che saranno impegnati
           armata italiana inviata dalle Nazioni      Tuscania, incursori della Marina, un                                                                                      nelle operazioni vere e proprie. La
           Unite per pattugliare una vasta area       reparto dell’Aeronautica e quindi                                                                                         missione del contingente italiano
           a nord di Kabul, impedire infiltrazio-     unità delle trasmissioni, del genio,                                                                                      durerà sei mesi ed avrà un costo
           ni di terroristi di Al Qaeda dal Paki-     Kriovohrad
                                                                              Donetsk

           stan e partecipare alle attività che       erson                                   Rostov
                                                                                                                                                     Atyrau                                        Aralsk
                                                                                                                                                                                                                        KAZAKHSTAN
                                                                                                  RUSSIA
           saranno decise dal comando della                                                                            Astrakhan
                                                                                                                                                                                                  Aral Sea
           missione, che si trova a Tampa, in                                    Krasnodar         Stavropol                                                                                                           Kzyl Orda
                                                                                                                                                                                                                                                                 Bishkek
           Florida. A Tampa ci sono da tempo          ea
                                                                                                            Groznyy                                Akhtau                                                                                                 KYRGYZSTAN
           ufficiali italiani, addetti ai collega-                                                 GEORGIA
                                                                                                                                                                                          Nukus
                                                                                                                                                                                                     UZBEKISTAN

           menti : saranno loro a fare da trami-      Samsun

                                                                          Trabzon
                                                                                                      Tbilisi                                                                                           Turtkul                    Tashkent
                                                                                                                                                                                                                                                                        CHINA
                                                      a
           te con il contingente italiano, che        RKEY                       Erzurum
                                                                                                        ARMENIA        AZERBAIJAN           Baku          Kransnovodsk                                                                  Dushanbe          TAJIKISTAN
                                                             Kayseri
           sarà agli ordini del brigadier genera-                             Malatya
                                                                                                                                                Caspian
                                                                                                                                                                          TURKMENISTAN                  Chardzhou

                                                                                                                                                  Sea                                    Ashkhabad
           le Giorgio Battisti, comandante della      a
                                                                                        Diyarbakir                         Tabriz

                                                                                                                                    Rasht
           brigata alpina Taurinense. Il genera-            Latakia
                                                                      Halab
                                                                                                   Al Mawsil               Zanjan                                                   Mashhad                                           Bagram
                                                                                                                                                                                                                                                             Islamabad
                                                                                                         Irbil
           le Battisti ha già fatto esperienza in                Hims
                                                                         SYRIA                               Kirkuk
                                                                                                                                                    Tehran                                                                         KABUL
                                                           LEBANON                                                                                                                                                Herat
           Afghanistan avendo comandato il                Beirut
                                                             Damascus
                                                                                                  IRAQ
                                                                                                                            Bakhtaran
                                                                                                                                                  Qom
                                                                                                                                                                                                        AFGHANISTAN
                                                      fa                                                                                                                            Birjand                                                                            Lahore
           contingente Isaf, la forza multinazio-     v-Yafo
                                                       Amman
                                                                                                  Baghdad                                           Esfahan
                                                                                                                                                                                                                    Qandahar
                                                                                                                                                              Yazd                IRAN
           nale di stabilizzazione a Kabul, una                                                          An Najaf
                                                                                                                                    Dezful                                                                                                                       Multan

                                                      RDAN                                                                              Ahvaz
           missione intrapresa d’intesa con il                                                         An Nasiriyah
                                                                                                                  Al Basrah
                                                                                                                                                                                Kerman
                                                                                                                                                                                                                                          PAKISTAN
                                                                                                                                                                                               Zahedan
           governo del presidente Karzai.             ah        Al Jawf
                                                                                                                               Kuwait
                                                                                                                                                          Shiraz
                                                                                                                                                                                                                                                 Sukkur
                                                                                                                              KUWAIT               Bushehr
           Quanto al 9° reggimento, è costituito      Wajh
                                                                                        Hail
                                                                                                       Iraq-Saudi Arabia
                                                                                                          Neutral Zone                                                                                                                                                  INDIA

           da veterani che hanno al loro attivo                                                                                                                                    Bandar Abbas
                                                                                                                                                                                                                                              Hyderabad
                                                                                                                                          BAHRAIN                        OMAN
           l’intervento in Bosnia, Kosovo e in                                                                                  Al Manamah              Persian
                                                                                                                                                         Gulf
                                                                                                                                                                                                              Gwadar
                                                                                                                                                                                                                                                Karachi

                                                                                                                                                  QATAR                                                                                                           Ahmadabad
           Albania.                                            Yanbu©al Bahr                                           Riyadh                                            Abu
                                                                                                                                                                         Zaby
                                                                                                                                                                                         Gulf of Oman
                                                                                                                                                                                                                                                                       Jamnagar

           Gli alpini del 9° non saranno soli per-    Red
                                                                                                                                                              U. A. E.
                                                                                                                                                                                      Muscat

                                                                                                                                                                                                  Sur             Arabian Sea
                                                                      Jiddah
           ché il contingente italiano sarà di        Sea                Mecca                         SAUDI ARABIA                                                                 OMAN

     8
2 - 2003
                                                                                 Al Qunfudhah

                                                                                                                                                                                                                                                 Indian Ocean
                                                                                         Ji
Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto
previsto di 100 milioni di euro.
Ci sono anche due unità della Mari-
na, una delle quali è salpata martedì
14 da Taranto con 400 uomini facen-
do rotta per l’Oceano Indiano, dove
parteciperà con la flotta europea Eu-
romarfor a operazioni di interdizio-
ne antiterroristica.
I primi a partire per la missione in Af-
ghanistan sono stati 35 specialisti
della logistica, decollati dalla base di
Pratica di Mare sabato 11 gennaio.
Hanno raggiunto dapprima Dubai,
quindi con un C130J, equipaggiato
con strumentazioni antimissili, han-
no raggiunto Kabul. La base del no-
stro contingente sarà a Bagram, 60
chilometri dalla Capitale, dove si tro-
vano anche americani e inglesi e do-
ve si trova il comando dell’operazio-
ne Enduring Freedom: una base su-
perprotetta usata dai russi durante
la guerra contro i talebani e riattiva-
ta per la circostanza. Per le prime
settimane i nostri alpini dovranno af-
fiatarsi con gli altri contingenti, poi
inizieranno anche per loro le missio-
ni. Si tratta, come è stato detto e
scritto, di una missione particolar-
mente difficile e non priva di rischi.
I nostri alpini hanno avuto un adde-
stramento adeguato e sono equipag-
giati con armamento ed equipaggia-
mento adatti alla missione.
Altro non ci è stato possibile sapere,
anche perché i particolari di questa
nostra partecipazione sono avvolti
da particolare riservatezza. Possia-
mo solo ribadire che la missione dei
nostri alpini e degli altri militari ita-
liani è la più rischiosa e che nessuno
avrebbe mai voluto veder partire
per uno scacchiere di guerra i nostri
soldati. Lo diciamo anche per quei
pochi che hanno interpretato la soli-
darietà, la trepidazione e l’affetto –
ma anche l’orgoglio per la conside-
razione di cui godono gli alpini in
campo internazionale, come truppe
scelte e altamente affidabili – che
abbiamo espresso nei riguardi degli
alpini mandati in missione come de-
siderio di mandare i nostri alpini in
guerra. Noi respingiamo questa pro-
vocazione, e continueremo a stare
idealmente a fianco dei nostri alpini
e degli altri militari italiani che stan-
no compiendo il loro dovere a quat-
tromila chilometri dall’Italia, per di-
fendere – perché di questo si tratta –      Nelle foto: pattuglie italiane della Isaf, la forza multinazionale di stabilizzazio-
la pace di tutti. ●                         ne a Kabul.
                                                                                                                                   9
                                                                                                                                   2 - 2003
Tricolore 7 gennaio 1797: nasce il - FEBBRAIO 2003 Mensile dell'A.N.A - Gruppo Alpini Cogoleto
Missione Afghanistan:
                         partono anche i muli. Anzi, no
                                                                                               tro alti studi della difesa.
                                                                                               Si sta scoprendo che forse avevamo
                                                                                               ragione quando affermavamo che il
                                                                                               nuovo modello di Difesa andrebbe
                                                                                               ripensato, valutando i diversi com-
                                                                                               piti che un esercito moderno, il no-
                                                                                               stro compreso, è chiamato ad assol-
                                                                                               vere.
                                                                                               Che ci sono impegni internazionali i
                                                                                               quali possono richiedere l’interven-
                                                                                               to di truppe addestrate al combatti-
                                                                                               mento, che ci sono missioni interna-
                                                                                               zionali di mantenimento della pace e
                                                                                               umanitarie, che c’è una difesa inter-
                                                                                               na territoriale dalla quale poter an-
                                                                                               che attingere per i professionisti.
                                                                                               Tre aspetti diversi di una struttura
                                                                                               che oggi appare inadeguata.

                                                                                                                ***

                      ieci anni dopo la "messa in

           “D
                                                      Niente muli agli alpini che andranno     Queste considerazioni non ci impe-
                      congedo" dei muli, mezzo        in Afghanistan il mese prossimo,         discono di essere orgogliosi dei no-
                      di trasporto del Corpo de-      dunque?                                  stri alpini, e massimamente di colo-
           gli alpini per oltre un secolo, sembra     Di sicuro non si tratta di una notizia   ro che si preparano ad andare nel
           che le truppe di montagna siano co-        campata in aria: qualcuno, almeno        difficile e insidioso territorio afgha-
           strette a "ri-arruolare" i robusti qua-    un pensierino, deve avercelo fatto.      no. Li accompagneranno i voti degli
           drupedi, indispensabili per gli spo-       Certo, a pensar male – secondo un        alpini in congedo e, siamo certi, di
           stamenti sugli impervi terreni afgha-      navigato politico ricco di esperienza    tutti gli italiani. Attendiamo con tre-
           ni dove gli autoveicoli si muovono         – si fa peccato ma ci si azzecca. Può    pidazione il loro ritorno, a missione
           con grandi difficoltà. Interpellato, il    darsi che qualcuno dopo aver pen-        compiuta. ●
           Corpo smentisce, e spiega che il ri-       sato ai muli si sia reso conto che
           tardo nella partenza degli Alpini per      non si trovano dietro l’angolo e che ,
           Kabul è dovuto "a motivi tecnici".         soprattutto, con i muli occorre ar-
           Ma un insistente tam-tam negli am-         ruolare anche i conducenti, che non
           bienti politici romani rilancia la noti-   si addestrano in poche settimane? A
           zia, aggiungendo che si è dovuto           meno di non richiamare in servizio i
           correre ai ripari correndo a compra-       vecchi conducenti, quelli che i muli
           re muli (ne occorrono, pare, almeno        li hanno salvati dal macello, compe-
           una quarantina) non solo in Italia         randoli dallo Stato Maggiore che ora
           ma pure nella vicina Slovenia. In più      vorrebbe, pardon!, si credeva voles-
           però ci vogliono basti e finimenti e       se arruolarli di nuovo.
           un corso di formazione: caricare e
           condurre un mulo è infatti tutt'altro                      ***
           che semplice…”
           Ripresa dalle agenzie di stampa e da       La storia del muli è comunque abba-
           numerosi quotidiani, questa scon-          stanza significativa e ci porta a dire
           certante notizia è stata pubblicata        che forse anche la leva, un bel gior-
           da “Il Gazzettino” il 3 gennaio scor-      no, sarà ripristinata. Dopo che si
           so. Molti hanno sorriso, di sicuro         sarà acuito il fenomeno della caren-
           non certo allo Stato Maggiore. Co-         za di volontari e perfino di VFA, ca-
           munque sia, il portavoce – così par-       renza segnalata fin d’ora proprio dal
           co nel fornire notizie alla stampa - si    capo di Stato Maggiore dell’Esercito
           è subito precipitato a smentire.           in una sua recente relazione al Cen-
  10
2 - 2003
DAI GIARDINI BOTANICI DEL FONDOVALLE AI GHIACCIAI ETERNI

  A spasso per la    DI UMBERTO PELAZZA

                                          Valle d’Aosta

                                                                                                                                         Aosta
                                                                                                    In alto a destra:
                                                                                                    il castello di Châtelard,
                                                                                                    del XIII secolo,
                                                                                                    che domina La Salle.

                                                 I facili misteri della toponomastica alpina
                                               ei momenti di sosta o      punte svettanti verso l’alto    ne di “Selvino”, in dialetto

      n viaggio a piani altitudinali
                                           N   in rifugio, a volte le
                                           guide buttano qui a là do-
                                                                          dei cieli. Ma il sorriso si
                                                                          può mutare in occhiata di
                                                                                                          “scrvcn”, il monte sopra le
                                                                                                          selve, folte un tempo lun-

U     dal corso inferiore della Dora
      Baltea a una qualsiasi vetta ol-
tre i quattromila metri corrisponde
                                           mande trabocchetto.
                                           “Perché il Monte Rosa si
                                           chiama così? Perché Cer-
                                           vino? Perché Gran Paradi-
                                                                          rispetto rispondendo così:
                                                                          nelle parlate locali le voci
                                                                          “ros”, “roise”, “ruise” e si-
                                                                          mili indicano il ghiaccio: il
                                                                                                          go lo sue pendici. Gran
                                                                                                          Paradiso è la trascrizione
                                                                                                          italiana sulle carte topo-
                                                                                                          grafiche di “Gran Paroi”,
climaticamente a un balzo dalle tie-
pide colline mediterranee (panta-          so?”, sorridendo poi alle      Monte Rosa è il monte dei       grande parete. Scompa-
loncini e scarpe da ginnastica) ai ri-     scontate risposte suggeri-     ghiacci (se ci si imbatte       rirà una certa arcana sug-
gori del Circolo polare artico (scar-      te dal rosato di albe e tra-   nella Rosetta l’incontro        gestione, ma poesia e to-
poni da trekking e giacca a vento          monti sulla neve, da cervi     sarà piuttosto gelido...).      ponomastica solitamente
imbottita), attraverso vigne e ca-         ormai scomparsi, dalle         Cervino è la trasformazio-      non vanno d’accordo.
stagneti, latifoglie e conifere, pa-
scoli e praterie, ghiacciai ed erte       Valle d’Aosta è un dono dei ghiac-          aratri di Dio è sotto gli occhi di tut-
pareti. Il palcoscenico: un fiordo        ciai: ne sono condizionati agricoltu-       ti, nelle valli approfondite e arro-
terrestre lungo e profondo, dai ver-      ra, turismo, energia elettrica, sport       tondate, nelle scenografiche casca-
santi costellati di borgate e villaggi,   della neve. Agli alpini che verranno        te, nelle fertili colline moreniche e
incisi da tracciati torrentizi che        a sfilare nessuno forse dirà che, an-       nei laghetti di escavazione, i più
convergono nel solco centrale co-         cora ventimila anni fa, il suolo che        suggestivi richiami del paesaggio
me le nervature di una foglia gigan-      calpesteranno giaceva sotto una             alpino, scenari preferiti delle anti-
tesca.                                    cappa di ghiaccio alta un migliaio          che leggende, specchi per cime illu-
Come l’Egitto è un dono del Nilo, la      di metri: eppure il lavorio di questi       stri, vanità cui non si sottraggono
                                                                                                                                     11
                                                                                                                                     2 - 2003
né Monte Bianco né Cervino.            che attraversa i parchi del Gran Pa-
                  Anche i grandi colli storici, co-
                  me il Teodulo, il Piccolo e il
                                                         radiso e del Monte Avic.
                                                         Il Parco Nazionale del Gran Paradi-
                                                                                                    Cupola del Monte
                 Gran San Bernardo, sono stati           so è il più antico d’Italia: il suo sim-    Bianco e punta
                scavati e modellati dai ghiacciai        bolo è lo stambecco, l’antichissimo
               di confluenza, che ricoprono tut-         caprone selvatico con le corna a             del Cervino.
              tora il colle del Lys, sulla displu-       falce: insieme a camosci, marmot-
                                                                                                      Di chi sono?
Aosta

            viale elvetica, dove nel 1778 fu var-        te, aquile, vive totalmente libero fra
            cata, per la prima volta in Europa,          le sue balze, dove l’uomo, ospite di
                                                                                                        econdo i trattati politici del
            la soglia dei Quattromila e nei pres-
            si del quale, a quota 4.170, gli alpini
                                                         passaggio, trova la sua libertà ri-
                                                         spettando l’ambiente e i suoi abita-       S   1860 e del 1946, la linea di
                                                                                                    frontiera italo-francese lungo la
            di Aosta trasportarono, suddivisa            tori. Già Riserva Reale di caccia, nel
            in undici pezzi, la statua in bronzo         1922 fu ceduta allo Stato italiano         catena del Monte Bianco corre a
            del “Cristo delle Vette”, alta cinque        perchè fosse adibita a parco nazio-        filo di cresta e si arrampica sui
            metri e pesante una tonnellata.              nale: oggi si estende per oltre            4807 metri della vetta d’Europa.
            Meno noti i colli intervallivi, salvo        70.000 ettari in territorio valdosta-      Ma la permalosa cartografia tran-
                                                                                                    salpina, che evidentemente giudica
            ai frequentatori delle Alte Vie, una         no e canavesano. La sorveglianza è
                                                                                                    la grandeur di una nazione dall’al-
            rete di sentieri in quota, lontana dai       affidata ai guardaparco (i primi era-
                                                                                                    tezza dei suoi monti, non ne vuol
            grandi flussi turistici e vicina a una       no stati scelti fra i bracconieri pen-
                                                                                                    sapere: le crocette di confine, giun-
            natura non ancora banalizzata: l’Al-         titi ... con ottimi risultati).            te al cospetto del gigante, se ne
            ta Via dei Giganti, che fiancheggia i        La vita animale alle alte quote è vin-     scostano come tante formichine di
            colossi delle Pennine, Monte Rosa e          colata a specifici adattamenti. La         fronte a un ostacolo, descrivendo
            Cervino, e l’Alta Via Naturalistica,         viviparità consente un pronto inse-        una zona di rispetto che riserva l’in-
                                                                                                    tera parte sommitale ai nostri cugi-
                                                                                                    ni d’oltralpe.
                                                                                                    A Courmayeur, punto caldo della
                                                                                                    querelle, chi ne è al corrente fa
                                                                                                    spallucce. “Aria fritta!” Il Cervino
                                                                                                    potrebbe invece essere rivendicato
                                                                                                    da qualche dittatore d’oltremare:
                                                                                                    gli ultimi trecento metri della pira-
                                                                                                    mide sono infatti una consistente
                                                                                                    fetta di placca continentale africa-
                                                                                                    na, spinta e abbandonata milioni di
                                                                                                    anni fa dalla deriva dei continenti
                                                                                                    che formò le Alpi.

                                                                        Siamo nel parco
                                                                        del Gran Paradiso.
                                                                        Sullo sfondo
                                                                        la Granta Parey-
                                                                        Rhêmes Notre Dame.

                             Un asino sul Gran Paradiso
                                                         ciali e di una corda-guinzaglio di cin-
             Fticaurono  i “preti d’altura” a guardare
                  per primi alla montagna in un’ot-
                   nuova: uno sbocco alternativo
                                                         quanta metri, dopo la lunga ascesa
                                                         per morene e nevai, il ciuco varcò il
             allo sfruttamento di un suolo ingrato       crepaccio terminale, lanciò un raglio
             e all’emigrazione in città.                 trionfale, depositò il suo olezzante
             L’abbé Joseph Henry, provetto alpini-       souvenir sotto la vetta, fece un inno-
             sta e fine umorista, ci ha lasciato,        cuo ruzzolone durante la discesa e
             settant’anni fa, la descrizione della       tornò a valle vincitore.
             sua salita al Gran Paradiso in compa-       L’abate era un santuomo, ma fra le
             gnia dell’asino Cagliostro (se ci           sue righe fa capolino un sorriso
             vanno gli asini...) Munito di ferri spe-    malizioso. Gli crediamo, ovviamente.                          La maestosa
                                                                                                                       mole del Cervino.
                                                                                                                       In primo piano,
   12                                                                                                                  il Lago Blu.
 2 - 2003
                                                                                                                       (foto Ermes Borboni)
Il caratteristico castello
                                             di Saint Pierre,
                                             che ospita il museo
  Napoleone, turista a                       di scienze naturali.
 rischio sul Col di Joux
    erdurando l’assedio del forte di
 P  Bard, Napoleone, accompa-
 gnato da pochi ufficiali, stava com-

                                                                                                                                       Aosta
 piendo a cavallo un giro di ricogni-
 zione lungo le pendici del Col di
 Joux, quando s’imbatté in una pat-
 tuglia austriaca. Non fece una
 piega e aggredì il comandante con
 una mitragliata di domande: “Chi
 siete?, cosa fate?, da dove venite?”.
 Frastornato, il capo-pattuglia bal-
 bettava impacciato, quando all’im-
 provviso il Primo Console cambiò
 tono: “Bene, finora ero vostro pri-
 gioniero, ora voi siete il mio”.
 Dal boschetto vicino stavano sbu-
 cando a semicerchio i granatieri
 francesi.

rimento nel difficile ambiente, il le-            Il castello “disneyano” di Saint-Pierre
targo assicura la sopravvivenza in-
vernale, il cambio stagionale di pel-
liccia e piumaggio regola l’assorbi-
                                             Èdonovero che le quattro torrette ango-
                                                 lari aggiunte a fine Ottocento stri-
                                                     con l’architettura medioevale
                                                                                         grafie, erbari, fossili, animali imbalsa-
                                                                                         mati, campioni di rocce, vengono pre-
                                                                                         sentati i vari aspetti dell’ambiente
mento del calore e favorisce il mi-
                                             del complesso, ma la linea sbarazzina       naturale valdostano: geologia e mine-
metismo; per sfuggire ai predatori,          da castello delle fate non cessa di atti-   ralogia, clima e ghiacciai, fauna, flora
lepre bianca, ermellino e pernice            rare gli sguardi e catturare gli occhi      e vegetazione, specie scomparse
adottano un candido look inverna-            delle telecamere. Il connubio castel-       (orso e lupo) e ricomparse (gipeto e
le. Anche la flora ha dovuto subire          lo-museo è perfettamente riuscito: ne       lince). E non è da trascurare il magni-
processi imposti dalle basse tem-            è prova l’afflusso dei visitatori. In una   fico colpo d’occhio sulla cerchia mon-
perature, dalle intense radiazioni           successione di nove sale, mediante          tana e il bacino vallivo che si gode
solari, dalla carenza d’acqua, dalla         plastici, diorami, videocassette, foto-     dalla merlatura della torre.
brevità della stagione vegetativa: le
dimensioni sono ridotte e molte
piante sono perenni. La morbida             ogni provenienza che dal mese di             più alto d’Europa, che sulle pendici
peluria della stella alpina è un’effi-      giugno si possono ammirare nei lo-           del Monte Bianco raccoglie seicen-
cace protezione contro l’eccessiva          ro ambienti naturali ricreati nel            to specie fioristiche d’alta monta-
traspirazione e la violenza dei raggi       giardino alpino Paradisia di Cogne.          gna.
ultravioletti.                              Due orette di marcia o pochi minuti          Privilegia invece l’aspetto estetico
Il parco riserva un ettaro ai suoi...       di funivia portano alla sede di              il giardino roccioso di Castel Sa-
fiori all’occhiello, le mille specie di     “Saussurea”, il giardino botanico            voia, in val di Gressoney, nella qua-
                                                                                         le ogni balcone è un piccolo orto
                                                                                         botanico e ogni costruzione si inte-
                   Breviario, pipa, piccozza                                             gra perfettamente con l’ambiente;
                                                                                         anche quelle sperdute fra i monti,
     nsieme a un’eletta schiera di preti
 Itribuì
     alpinisti, l’abbé Joseph Henry con-
         – con l’esempio, gli scritti, la
                                            fiori, del sorriso e dell’incanto, non
                                            quella che spaventa”. Oggi la sua
                                            pipa tremerebbe sgomenta alla vista
                                                                                         sbrecciate e scoperchiate dalle in-
                                                                                         temperie, disposte a gradinata se-
                                                                                         condo la naturale pendenza del ter-
 parola (e portando un asino sul Gran       di certe virago sospese seminude su
                                                                                         reno, sono diventate elementi natu-
 Paradiso) – a porre fine in Valle d’Ao-    rocce a strapiombo. Anche dell’ulti-
                                                                                         rali del paesaggio, non diversamen-
 sta all’alpinismo di élìte. Sua insepa-    ma sua vetta tracciò nel 1947 un
 rabile compagna d’ascensione la                                                         te dai resti dei castelli delle valli la-
                                            accurato itinerario: “Voglio essere
 pipa: “È piacevole salire una parete       sepolto con la piccozza, per bussare         terali, posti un tempo a dominio de-
 quando il tempo è calmo e la pipa          alla porta del Paradiso, e col brevia-       gli accessi ai valichi alpini.
 tira bene”. Come ci riuscisse è un po’     rio, per farmi riservare un angolino         A fondovalle li vediamo invece tra-
 difficile capire. “Le donne in monta-      dietro l’ingresso”. Per tirar fuori la       sformati in confortevoli palazzi re-
 gna? Certamente: la montagna dei           pipa di nascosto da San Pietro...            sidenziali, oggi mete turistiche di
                                                                                         forte richiamo. Così Issogne, con la
                                                                                                                                     13
                                                                                                                                     2 - 2003
ORDINE DI SFILAMENTO
                                                                     Questo l’ordine e relativo orario stimato dell’inizio dello
                                                                      sfilamento dei vari scaglioni suddivisi per settori. Come è
                                                                      ormai tradizione, dopo le rappresentanze militari e civili,
                                                                      le prime a sfilare saranno le sezioni più lontane; ultima la
                                                                     sezione ospitante: Aosta e il Servizio d’Ordine Nazionale.

                                                       1° SETTORE: Inizio sfilamento: ore: 08.00
Aosta

                                                       •   1ª Fanfara militare;
                                                       •   Reparti alpini di formazione con Bandiera;
            fontana del melograno e le lunette         •   Gruppo ufficiali e sottufficiali delle TT.AA. in servizio;
            “a fumetti”, vive e saporose: dame e       •   2ª Fanfara militare;
            menestrelli, canti e danze, ma an-         •   Gonfaloni di Regione, Provincia e Comune;
            che soldati che bisticciano, servot-       •   Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini;
            te che spettegolano, il cane che si        •   Alpini decorati, mutilati e invalidi su automezzo;
            spulcia, il gatto che arraffa le fratta-   •   Rappresentanza I.F.M.S.;
            glie; Fenis prototipo del castello         •   Ospedale da campo.
            nell’immaginario collettivo: i suoi
            ritrovati difensivi non gli impediro-      2° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento: ore 08.30
            no, nel ’700, di essere occupato da
                                                       • Alpini di ZARA – FIUME - POLA;
            maiali e galline vaganti per i saloni
                                                       • Sezioni all’estero: SUD AFRICA – GERMANIA – ARGENTINA – AUSTRA-
            affrescati; Verres, a monoblocco cu-
                                                         LIA – BRASILE – CANADA - NEW YORK – PERÙ – CILE – URUGUAY – VE-
            bico, che riapre annualmente le
                                                         NEZUELA – FRANCIA – BELGIO – LUSSEMBURGO – GRAN BRETAGNA –
            porte ai personaggi del carnevale
                                                         NORDICA – SVIZZERA.
            storico, incentrato sulla figura della
            femminista Caterina di Challant;
                                                       3° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento: ore 08.50
            Graines, un nido d’aquila arroccato
            sulla val d’Ayas, dove non difettava       • Sezioni del Centro Sud e isole: SICILIA – SARDEGNA – BARI – NAPOLI
            però una certa galanteria: per evita-        – MOLISE – ABRUZZI – MARCHE – LATINA – ROMA.
            re che il riverbero del sole dei vici-     • Sezioni della Toscana: FIRENZE – PISA/LUCCA/LIVORNO – MASSA
            ni nevai iscurisse le fattezze esan-         CARRARA.
            gui delle castellane (guai ad ab-
            bronzarsi come volgari contadine),         4° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento: ore 09.50
            corvées di valligiani provvedevano
            a spargere carrettate di terra sulla       • Sezioni del Friuli: Venezia Giulia: CARNICA – GORIZIA – TRIESTE –
            neve; Sarre, oggi museo di casa Sa-          UDINE – PALMANOVA – GEMONA – CIVIDALE – PORDENONE.
            voia, già casa di caccia di Vittorio       • Sezioni del Trentino - Alto Adige: BOLZANO – TRENTO.
            Emanuele II, che nel 1869 aveva in-        • Sezioni del Veneto: CADORE – BELLUNO – VALDOBBIADENE – FELTRE
            caricato il suo intendente di acqui-         – VITTORIO VENETO –CONEGLIANO – TREVISO – ASIAGO – VENEZIA
            stare il castello “sulla destra della        – BASSANO – MAROSTICA – VALDAGNO – VICENZA – PADOVA –
            Dora, all’ingresso della valle di Co-        VERONA.
            gne” (Aymavilles), e si ritrovò inve-
            ce proprietario di quello sulla riva       5° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento: ore 14.00
            opposta. Il funzionario ignorava l’e-      • Sezioni dell’Emilia-Romagna: BOLOGNESE ROMAGNOLA – MODENA
            sistenza di una destra orografica”.          – REGGIO EMILIA – PARMA – PIACENZA;
            E infine Bard, porta storica della         • Sezioni della Lombardia: TIRANO – SONDRIO – VALLECAMONICA –
            Valle d’Aosta, a picco sulla Dora,           BRESCIA – SALÒ – COLICO – LUINO – LECCO – BERGAMO – VARESE –
            che ricorda nell’aspetto un mona-            COMO – CREMONA – MONZA – PAVIA – MILANO.
            stero tibetano: nel maggio del 1800
            bloccò l’Armée napoleonica e ri-           6° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento: ore 17.00
            tardò di 15 giorni lo scontro con gli
            austriaci a Marengo. Inoltre vi pas-       • Sezioni della Liguria: LA SPEZIA – IMPERIA – SAVONA – GENOVA.
            sò un mese agli arresti il tenente         • Sezioni del Piemonte: DOMODOSSOLA – INTRA – OMEGNA – VALSE-
            del genio Camillo Benso Conte di             SIANA – SUSA – PINEROLO – TORINO – NOVARA–VERCELLI – CASALE
            Cavour.                                      M. – ASTI – ALESSANDRIA – CEVA – CUNEO – MONDOVÌ – SALUZZO –
            Attualmente sta completando la               BIELLA – IVREA.
            sua ennesima ristrutturazione, che
            lo vedrà soprattutto come centro           7° SETTORE: Presumibile inizio sfilamento ore 20.00
            di studi sulla montagna e… museo           • Sezione AOSTA;
            di se stesso. ●                            • Gruppo di 131 bandiere a ricordo dei 131 anni del Corpo degli Alpini;
   14                                                  • Rappresentanza del Servizio d’Ordine Nazionale.
 2 - 2003
UNA INTERVISTA RILASCIATA DAL MINISTRO CARLO GIOVANARDI

                    Servizio civile
            e Associazione Nazionale Alpini
     a legge 64/2001 ha istituito il ser-

L    vizio civile nazionale che do-
     vrebbe arruolare quest’anno
9mila volontari, ma nel 2005 dovreb-
bero essere almeno 60mila. La previ-
sione è del ministro per i Rapporti
con il Parlamento e delega per il Ser-
vizio civile nazionale l’on. Carlo Gio-
vanardi. Il ministro in un’intervista al
“Corriere della Sera” ha ricordato
che nel 2001 sono state ben 64.056 le
domande di giovani obiettori di co-
scienza che hanno preferito sceglie-
re questo servizio alla leva ancora
obbligatoria prevista fino al 2007.
Tuttavia, più volte esponenti del go-
verno hanno affermato che questo
obbligo cesserà sin dal 2005, cioè fra
due anni. Significa che, quando la le-      Un volontario del servizio civile nazionale al lavoro in una comunità e (in basso) il giura-
va non ci sarà più, non ci saranno          mento di reclute alpine: due diversi modi per esprimere un impegno a favore del Paese.
neanche gli obiettori di coscienza,
intesi come giovani che rifiutano il        che fanno il servizio civile nell’ambi-        “Questo è un compito che finora è
servizio militare preferendo essere         to della Protezione civile dell’ANA            stato assolto dal servizio di leva, in
destinati ad incarichi civili. Ai giova-    possano acquisire i titoli affinché, fi-       particolare per quanto riguarda le
ni saranno aperte due strade…di             nito il servizio, sia loro possibile           Truppe alpine”, ha detto ancora il
servizio volontario: arruolarsi per         iscriversi alla nostra Associazione.           presidente. “Ma, una volta sospesa
un anno nell’Esercito (che per i VFA,       “Non è una buona idea?”, ha conclu-            la leva, se la protezione civile dell’A-
in special modo alpini, prevede an-         so il ministro.                                NA fosse adeguatamente coinvolta e
che missioni internazionali umanita-        Il presidente nazionale Beppe Paraz-           strutturata per questo servizio po-
rie) o svolgere il servizio civile in as-   zini ha commentato che “si tratta di           tremmo valutare in seno al Consiglio
sociazioni, enti e istituzioni senza fi-    una proposta che, pur considerata              direttivo nazionale la possibilità di
ni di lucro che svolgono attività a fa-     con la cautela tipica dei montanari,           essere utili al nostro Paese, così co-
vore del prossimo. Lo stesso mini-          merita attenzione, anche perché da-            me stiamo facendo con i nostri
stro Giovanardi ha affermato che da-        rebbe ai giovani la possibilità di la-         iscritti delle sezioni e dei gruppi e
gli enti di assistenza e di volontaria-     vorare a fianco degli alpini e di assi-        particolarmente con i volontari alpi-
to l’anno scorso sono state avanzate        milarne i valori, quali la solidarietà e       ni inseriti nei nostri quattro raggrup-
richieste per quasi 86mila volontari.       il rispetto per le istituzioni”.               pamenti di Protezione civile”. ●
Per far quadrare i conti fra offerta e
domanda di volontari il governo pen-
sa a incentivi, che si suppone do-
vrebbero comunque interessare an-
che coloro che scelgono il servizio
militare, non fosse altro per bilancia-
re l’importanza dell’impegno, l’uno e
l’altro ugualmente utili al Paese.
Lo stesso ministro Giovanardi, a pro-
posito di associazioni che svolgono
volontariato ha fatto riferimento al-
l’Associazione Nazionale Alpini. “E’
attivissima nel campo della solida-
rietà – ha affermato – ma con la pro-
gressiva diminuzione del numero di
alpini in servizio rischia di sparire”.
Ed ha avanzato l’ipotesi che i giovani
                                                                                                                                           15
                                                                                                                                           2 - 2003
RADUNO

            Migliaia di penne nere a Cuneo
           per onorare la Divisione martire

           Sopra, a sinistra: l’imponente sfilamento,           DI   GIAN PAOLO NICHELE               esteriori sa bene quanto la violenza
           aperto dal Labaro nazionale scortato dal                                                   cieca della guerra le ha strappato.
           vice presidente vicario Corrado Perona,             a freddo a Cuneo, sì. I piedi bat-     A distanza di 60 anni la città di Cu-
           dal col. Genovese, comandante del 1°
           reggimento artiglieria da montagna di
           Fossano e dai consiglieri nazionali Silvio
                        Botter, Bruno Canova, Gian
                                                          F    tono sul terreno e, sull’attenti, si
                                                               intuisce il lento ma costante mo-
                                                          vimento delle dita all’interno delle
                                                                                                      neo, il 20 gennaio scorso, ha aperto
                                                                                                      il ciclo di manifestazioni che que-
                                                                                                      st’anno ricorderanno e onoreranno i
                                                          scarpe, retaggio dell’esperienza ac-        Caduti dell’ ARMIR.
                         Paolo Nichele, Adriano           quisita nei cortili delle caserme do-       Le sezioni di Cuneo, Saluzzo, Mon-
                         Rocci e Michele Tibalde-         ve, anni addietro, si aspettava il ge-      dovì e Ceva hanno celebrato, unite
                          schi. Seguivano ben 20          nerale di turno cui rendere gli onori.      per la prima volta, il 60° anniversa-
                          vessilli e 212 gagliardetti!    Vien da sorridere, oggi. Eppure sono        rio della battaglia di Nowo Postoja-
                                                          convenuti in quattromila e, davanti         lowka e della ritirata di Russia. Se-
                           A destra: la sfilata, aperta   al monumento ai Caduti del 2° Reg-          zioni unite, secondo un’iniziativa del
                            dai Gonfaloni delle città
                                                          gimento Alpini, patiscono lo stesso         consigliere nazionale Bruno Canova
                              decorati di Medaglia
                                                          freddo, acuito da qualche anno in           che ha inteso dare nuovo risalto a
                               d’Oro: in testa quello
                                                          più sulle spalle.                           una commemorazione intesa a con-
                                 della città di Cu-
                                                          Mentre le note del silenzio accompa-        segnare alla memoria il sacrificio
                                  neo, scortato dal-
                                   l’assessore pro-       gnano le mute preghiere per quei ra-        della eroica divisione alpina Cu-
                                    vinciale (alpino)     gazzi morti in Russia, pensi che se a       neense. A questa iniziativa hanno
                                    Rocca. In totale      Cuneo fa freddo, a Waluiki doveva           aderito con entusiasmo i presidenti
                                    erano presenti        fare un freddo ben peggiore.                delle quattro sezioni che ospiteran-
                                    ben 11 Gonfalo-       Lì i resti della Divisione Martire furo-    no a turno – d’ora in poi – la cele-
                                    ni e 50 sindaci.      no decimati garantendo, in qualche          brazione”.
                                                          modo, una possibilità in più alla Tri-      “Ciascuno ha rinunciato a un po’ di
                                                          dentina e alla Julia di uscire dalla        legittimo orgoglio di campanile”, ha
                                                          sacca.                                      spiegato Canova esprimendo il pro-
                                                          I numeri parlano nella loro asciut-         prio ringraziamento ai quattro presi-
                                                              tezza, spesso più drammatici del-       denti sezionali. “Tutti hanno aderito
                                                                le testimonianze dirette dei re-      con intelligente entusiasmo”. Un
                                                                  duci: 13.500 caduti e dispersi      particolare ringraziamento è stato
                                                                  su un contingente di 16.500         riservato all’assessore provinciale
                                                                 uomini.                              Rocca, alpino, che si è prodigato per
                                                                   Cuneense… non ha avuto il          la riuscita della celebrazione nuova
                                                                      suo Bedeschi né il suo Ri-      versione.
                                                                        goni Stern ed è rimasta       In una città gelida e sovrastata dalla
                                                                          fuori dalla pubblicisti-    maestosità del Monviso, si sono ra-
                                                                            ca di massa. Ma la        dunate le penne nere dal Piemonte,
                                                                             gente piemontese e       Liguria, Val d’Aosta e Veneto, da do-
                                                                             ligure, rude, aspra,     ve è giunta una rappresentanza di
                                                                              avara di lacrime e      muli dell’inossidabile sezione di Vit-
                                                                              di manifestazioni       torio Veneto. Presenti i sindaci di
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2 - 2003
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