Virtus et Scientia - Unigre
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Anno XXII - n. 51 - Marzo 2017 Virtus et Scientia Periodico d’informazione della Pontificia Università Gregoriana Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. I, comma 2 e 3 - Roma/Aut. n. 52/2009 - tassa pagata - Taxa perçue L’IMPEGNO UNIVERSITARIO PER LA CHIESA E PER IL MONDO LE SCIENZE SOCIALI LA CONGREGAZIONE GENERALE CERCARE DIO: E LA VOCAZIONE IN VISITA L’IMPORTANZA DEI CRISTIANI ALLA GREGORIANA DI UN METODO
EDITORIALE | N. da Silva Gonçalves, S.I. FOCUS 2 L’impegno universitario per la Chiesa e per il mondo 8 Chiamati a pensare in profondità | P. Pegoraro 13 Discorso di P. Arturo Sosa Abascal, S.I. alla Pontificia Università Gregoriana VITA ACCADEMICA 15 La vocazione sociale dei cristiani. Intervista a P. Jacquineau Azetsop, S.I. 22 Diritto Canonico: dialogo, confronto e aggiornamento | Y. Sugawara, S.I. 26 Dallo studio alla pratica. Le proposte formative estive della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa 30 Cercando Dio in tutte le cose: l’importanza di un metodo. Intervista a P. Mark Rotsaert, S.I. 34 Spiritualità ignaziana e Metodo trascendentale | G. Salatiello DA IERI A OGGI 36 La tradizione come aggiornamento (1846-1850) | M. Coll S.I. 38 Juan Alfaro e la domanda aperta dell’uomo | L. Torró Ferrero COMUNITÀ UNIVERSITARIA 40 Un’eredità per il futuro. Il saluto di P. Dumortier | P. Pegoraro 44 Accoglienza e formazione per i laici a Roma | F. Domingues 48 Il teatro torna in Gregoriana | A. D’Amico 50 Il Beato Giovanni Fausti, S.I. ex alunno della Gregoriana 52 IN RICORDO PUBBLICAZIONI 54 Archivum Historiae Pontificiae si rinnova | R. Regoli 56 Presentazioni 58 Libri e Riviste 60 TESI DIFESE | a cura della Segreteria Accademica 62 INFORMAZIONE | a cura della Segreteria Generale 62 NOMINE | a cura della Segreteria Generale STUDIARE ALLA GREGORIANA n. 51 | Anno XXII | Marzo 2017 | www.unigre.it/LaGregoriana Direttore responsabile Pontificia Università Gregoriana Gian Paolo Salvini, S.I. Piazza della Pilotta, 4 | 00187 Roma (Italy) Tel. +39 06.6701.1 | Fax +39 06.6701.5419 Direttore editoriale Paolo Pegoraro CF 80093970582 Banca Popolare Etica: lagregoriana@unigre.it IBAN IT74 I050 1803 2000 0000 0118 079 Conto Corrente Postale n. 10304020 Redazione Maria Rita Marcotulli Progetto grafico e impaginazione redazione@unigre.it Soluzioni Editoriali e Grafiche - Roma Foto di copertina Una delle sale di lettura della Biblioteca Stampa Abilgraph S.r.l. della Gregoriana. Foto Massimiliano Correa Via Pietro Ottoboni, 11 | Roma Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 134 del 29 marzo 1996 Finito di stampare nel mese di Marzo 2017
EDITORIALE Approfondire i legami di NUNO DA SILVA GONÇALVES, S.I Rettore della Pontificia Università Gregoriana M La vita dell’Università, entre mi accingo a scrivere queste righe, mi viene in mente della quale queste pagine offrono la grande diversità dei possibili lettori: sicuramente, il corpo docente, gli studenti e il personale tecnico e amministrativo uno spaccato, è formata che costituiscono la comunità universitaria che, ogni giorno, ri- dall’interazione costante cerca, insegna, studia e lavora alla Pontificia Università Grego- delle sue varie componenti. riana. Mi viene in mente, contemporaneamente, la comunità più allargata di lettori, costituita da ex e futuri studenti, da responsa- Studenti, professori e personale bili ecclesiali e da tanti amici e sostenitori. s’impegnano per l’attuazione della sua missione. In questo fascicolo della rivista, troverete, come di solito, un mosaico colorato della vita dell’Università Gregoriana fatta di oc- I risultati ottenuti e i progetti futuri casioni solenni, momenti festivi, convegni internazionali, giornate vengono comunicati e condivisi, di studio o presentazione di nuove pubblicazioni. Nondimeno, perché la condivisione vogliamo tener presente in queste pagine che la vita dell’Univer- possa rendere più forte sità si costruisce, soprattutto, in un quotidiano tessuto di fedeltà ai propri impegni, un tempo lungo in cui ognuno dà il meglio di la nostra comunità sé per attuare la missione intellettuale e formativa che ci è propria, al servizio delle chiese di tutto il mondo. Infine, in queste pagine, condividiamo anche sogni e progetti, consapevoli dell’impor- tanza di coinvolgere amici e sostenitori nella loro realizzazione. Come comunità universitaria, il nostro servizio alla Chiesa e University life, of which there al mondo si esprime nell’insegnamento basato sulla ricerca per- always is a cross-section sonale. Abbiamo, inoltre, una identità propria e riconoscibile che on these pages, is determined by affonda le sue radici nella tradizione pedagogica ignaziana del the constant interaction Collegio Romano e nel legame speciale con il Santo Padre. Vo- gliamo vivere il presente e preparare il futuro nella fedeltà a que- of its components. sta ricchissima tradizione. Sappiamo, allo stesso tempo, che la Students, professors fedeltà è inscindibile dalla presenza attiva in un mondo che ci and employees are committed sfida in continuazione con nuovi interrogativi, chiedendoci nuove to the fulfilment of its mission. risposte, nuovi gesti e un linguaggio sempre rinnovato. Conosci- tori del mondo e dell’umanità, vogliamo insegnare a ognuno dei Results and future projects nostri studenti a guardare lontano, a testimoniare con coraggio e are communicated and shared, umiltà, a osare l’apertura agli altri, senza lasciarsi smarrire dalle because sharing strengthens incertezze del nostro tempo. our community Non c’è comunità universitaria senza comunicazione: comu- nicazione del sapere e delle proprie esperienze; comunicazione interpersonale approfondita; comunicazione con la società di cui facciamo parte e che vogliamo servire. Il mio augurio è che la ri- vista La Gregoriana, insieme alla presenza ormai quotidiana della nostra Università nelle reti sociali, sia uno strumento di comuni- cazione che rinforzi la comunità universitaria che formiamo e che ci permetta di approfondire i legami con tanti amici e sostenitori. Buona lettura! 51/2017 |1
FOCUS L’impegno universitario per la Chiesa e per il mondo I punti programmatici nei discorsi inaugurali del nuovo Rettore, P. Nuno da Silva Gonçalves, S.I. a cura della REDAZIONE C Come un direttore d’orchestra, hi è il Rettore? Qual è il suo ruolo e la sua funzione primaria il Rettore ha il compito all’interno di un’istituzione universitaria, e di una peculiare quale la Gregoriana? Sono due le parole chiave secondo P. di ascoltare e guidare Nuno da Silva Gonçalves, S.I.: ascolto e guida. Gli atteggiamenti la compagine universitaria, fondamentali di un direttore d’orchestra. «Da un direttore d’or- trasformandola in vera comunità, chestra ci si aspetta che ascolti tutti i suoi musicisti e che li faccia suonare bene insieme – ha affermato P. Nuno Gonçalves. – Allo dove la collaborazione stesso tempo, egli deve valorizzare le qualità di ogni solista, di e la cura reciproca avvalorano ogni musicista e di ogni gruppo strumentale». Un ascolto quasi la necessaria dimensione contagioso, che non deve caratterizzare solo il ruolo del Rettore, accademica di ricerca, ma ogni relazione interna alla comunità universitaria. «In un’or- chestra, come in un coro, chi dirige ha la responsabilità di ascol- di approfondimento, tare ognuno e ogni musicista o cantore deve essere capace di di esigenza con sé stessi ascoltare chi gli sta accanto. L’armonia e la qualità del suono na- e con gli altri scono da quest’ascolto reciproco e dall’attenzione alle indicazioni del direttore d’orchestra». Con questa immagine il nuovo Rettore della Pontificia Uni- versità Gregoriana ha aperto la sua prima riunione con i profes- sori e docenti, lo scorso 30 settembre 2016. Proponiamo alcuni passaggi del suo intervento, pronunciato in questa occasione, nel quale la reciprocità ricompare come un filo rosso. Responsabilità condivisa e collaborazione. «Abbiamo una missione e una responsabilità condivisa. La Chiesa affida all’Uni- versità Gregoriana una missione di grandissima importanza: la for- mazione accademica e umana di seminaristi, sacerdoti, consacrati e consacrate, laici e laiche di tutto il mondo. L’Università può por- tare avanti questa missione perché conta, nel suo corpo docente, sulla presenza di gesuiti, sacerdoti diocesani, religiosi e laici che accettano di condividere questa missione con competenza ed en- tusiasmo. Sono veramente grato per questa diversità e ricchezza. La collaborazione nella missione è fondamentale. È fondamen- tale a livello interpersonale, in modo che ognuno possa trarre ispi- razione anche dal lavoro degli altri. È anche fondamentale a livello delle varie unità accademiche, in modo che esse possano vivere uno spirito di fecondità reciproca. Viviamo in un mondo 2| 51/2017
di grande complessità dove le problematiche vanno affrontate sotto diverse angolature, in un modo interdisciplinare, e questo è appunto il ruolo dell’Università. Siamo Università nella misura in cui la nostra competenza specifica è comunicata e condivisa con gli altri». “è fondamentale, La collaborazione nella missione in modo che ognuno possa trarre ispirazione Guardare lontano: testimoniare con coraggio e umiltà. «Un anche dal lavoro degli altri membro del corpo docente della Gregoriana è qualcuno che è ca- pace di guardare lontano. Dobbiamo essere uomini e donne di ” orizzonti ampi, esperti nelle materie che insegniamo e, allo stesso tempo, profondi conoscitori del mondo e dell’umanità. Ai nostri studenti, dobbiamo insegnare a guardare lontano, a testimoniare con coraggio e umiltà, a osare l’apertura agli altri, senza lasciarsi smarrire dalle incertezze del mondo in cui viviamo». Guardare vicino: attenzione ai contesti locali. «Nella tradi- zione pedagogica ignaziana, guardare vicino vuol dire la cura per- Lo scorso sonalis degli studenti che ci sono affidati. E, perché no, anche la cura 23 settembre 2016, personalis dei colleghi che sono accanto a noi nella stessa missione. in occasione dell’inizio Non si può insegnare e formare senza conoscere gli studenti e del suo mandato, P. Nuno da Silva Gonçalves il contesto culturale ed ecclesiale da dove provengono. C’è diffe- è stato ricevuto renza nell’avere davanti a noi uno studente proveniente da un in udienza privata dal Paese dove la Chiesa, prima fiorente e in pace, è adesso persegui- Santo Padre Francesco. tata e distrutta. C’è differenza nell’avere davanti a noi uno stu- Foto L’OSSERVATORE ROMANO 51/2017 |3
FOCUS dente che proviene da un Paese dove il cristianesimo è una mi- noranza che fatica a essere riconosciuta e ad avere uno spazio di libertà». Stimolare processi di crescita. «La cura personalis è un atteg- giamento di eccellenza ed esigenza. Non si tratta di condiscen- denza o rassegnazione. Infatti, non possiamo rassegnarci a lasciare uno studente in un livello che è al di sotto delle sue capa- cità. Egli può, quasi sempre, andare più lontano di ciò che è ten- tato di pensare. Dobbiamo, perciò, guidarlo e aiutarlo affinché possa arrivare il più lontano possibile, cioè, al suo magis. Cura per- sonalis è anche stimolare processi di crescita intellettuale e umana nei nostri studenti, e allenarli all’uso di strumenti di discerni- mento. Cioè, formarli all’autonomia, in modo che possano affron- tare un mondo in trasformazione continua». La pedagogia, una questione del cuore. «Insegnare e for- mare significano comunicare. Comunichiamo con la parola e i gesti, la mente e il cuore. È un impegno totale e assorbente che do- vrebbe nascere dal nostro desiderio di annunciare Cristo e il Suo Vangelo agli uomini e alle donne del nostro tempo. In questo com- pito, alla parola va necessariamente affiancato il gesto, la carità, l’impegno per la giustizia, l’esperienza estetica. È in gioco la com- prensibilità del messaggio che vogliamo comunicare. In questo senso, il principale criterio di verifica della qualità del nostro lavoro “nella Siamo Università misura in cui dovrebbe essere l’amore a Cristo e alla Chiesa dei nostri studenti, la loro capacità di amare il mondo e di servirlo. La formazione è la nostra competenza anche, forse soprattutto, una questione del cuore. Anche perché specifica è comunicata l’amore per la ricerca e l’insegnamento dovrebbero essere appunto e condivisa con gli altri l’espressione del nostro amore per la Chiesa e il mondo». ” A questi punti, il Rettore ne ha richiamati alcuni altri in occa- sione del tradizionale Discorso programmatico, pronunciato a conclusione della Messa dello Spirito Santo presso la Chiesa di Sant’Ignazio in Campo Marzio (Roma). Un’occasione di preghiera 4| 51/2017
particolarmente sentita, quella dello scorso 3 ottobre, essendosi svolta in parallelo all’apertura della 36ma Congregazione Gene- rale della Compagnia di Gesù. Alla solenne celebrazione, animata dal Pontificio Seminario Francese, hanno preso parte il Cardinale Manuel Monteiro de Castro, Penitenziere Maggiore Emerito; Mons. Luis Ladaria Ferrer S.I., Segretario della Congregazione “ L’impegno intellettuale sarà tanto più fecondo ed efficace per la Dottrina della Fede; Mons. Jorge Carlos Patrón Wong, Se- quanto più sarà animato dall’amore gretario della Congregazione per il Clero; Mons. Carlos Moreira a Cristo e alla Chiesa, Azevedo, Delegato del Pontificio Consiglio della Cultura; Mons. quanto più sarà solida Lorenzo Leuzzi, Vescovo ausiliare di Roma e Delegato per la Pa- e armoniosa la relazione storale Universitaria e Sanitaria; nonché numerosi rappresentati tra studio e preghiera del corpo diplomatico presso la Santa Sede. Rivolgendosi stavolta all’intera comunità universitaria, P. ” Nuno Gonçalves ha richiamato all’attenzione su alcuni “atteggia- menti strategici”; i primi due sono ispirati alle parole del Papa Francesco nell’udienza concessa il 10 aprile 2014 alla Pontificia Università Gregoriana, al Pontificio Istituto Biblico e al Pontificio Alcuni momenti Istituto Orientale. della Messa dello Spirito Santo. Apertura della mente e del cuore all’orizzonte della catto- A fianco: licità. «Nel suo discorso, il Santo Padre, rilevando la varietà di Mons. Luis Ladaria Ferrer, tradizioni e culture presenti nelle istituzioni accademiche romane, Segretario della Congregazione ci invitava a ciò che potremmo chiamare fecondità reciproca tra per la Dottrina della Fede; centro e periferie. La Gregoriana, per la sua internazionalità, è e Mons. Jorge Carlos Patrón Wong, Segretario della sicuramente un luogo unico dove vivere questa fecondità reci- Congregazione per il Clero, proca, se abbiamo la mente e i cuori aperti all’orizzonte della cat- con il coro del Pontificio tolicità, cioè, all’unità nella diversità. È un orizzonte che, alla Seminario Francese. Gregoriana, è a portata di mano, nelle nostre aule e corridoi; un Foto MASSIMILIANO CORREA 51/2017 |5
FOCUS “ La dimensione accademica, l’esigenza con sé stessi e con gli altri, l’insegnamento basato sulla ricerca personale, il desiderio di approfondimento e di comprensione sono inseparabili dalla cura dei rapporti interpersonali ” Da sinistra: i gesuiti P. Yuji Sugawara, Decano della Facoltà di Diritto Canonico; P. Hans Zollner, Vice Rettore Accademico; il Rettore, P. Nuno da Silva Gonçalves; e P. Mark Rotsaert, Direttore del Centro di Spiritualità Ignaziana. Sotto: La Santa Messa si è conclusa con un momento orizzonte fatto di persone concrete provenienti da tutti i conti- di convivialità nenti che ci possono arricchire se facciamo non solo una espe- presso il Collegio rienza internazionale ma anche un’esperienza di condivisione San Roberto Bellarmino. interculturale». Approfondimento del rapporto tra studio e vita spirituale. The academic commitment towards «L’impegno intellettuale – diceva il Santo Padre – “sarà tanto più the Church and the world. Program- fecondo ed efficace quanto più sarà animato dall’amore a Cristo matic issues in the inaugural ad- e alla Chiesa, quanto più sarà solida e armoniosa la relazione tra dresses of the new Rector, Fr. Nuno studio e preghiera”». da Silva Gonçalves, S.I. (by Editorial Staff) – During the first encounter with Attenzione al contesto in cui viviamo: la conoscenza del professors and teachers of the University on mondo di oggi. «Viviamo in un mondo frantumato e minacciato September 30 last year, the new Rector of nella sua stessa sopravvivenza. Tuttavia è in questo mondo che the Gregoriana, Fr. Nuno da Silva Gonçalves S.I. compared his role to that of a conductor. As a conductor with an orchestra, the role of the rector of a University like the Grego- riana is to listen and to lead, enhancing the performance of the whole group as well as that of every single element. He also outlined the programmatic is- sues of his mandate: (a) Shared responsi- bility and collaboration in the mission of the Gregorian University; (b) Being humble and brave witnesses, open oneself to the other; (c) Paying attention to the local realities: students coming from differ- ent parts of the world have different cultural and ecclesial backgrounds; (d) Stimulating human and intellectual growth processes; ➤ 6| 51/2017
Dio è all’opera, è in questo mondo che lo dobbiamo scoprire ed è a questo mondo frantumato e minacciato che la Chiesa, quale “ospedale da campo”, è chiamata a portare un messaggio di sal- vezza e di speranza. Per la conoscenza approfondita del mondo di oggi abbiamo bisogno dell’impegno di tutte le unità accade- miche dell’Università. Perciò, anche tra di esse deve esistere una fecondità reciproca e un lavoro interdisciplinare che ci aiutino a indirizzarci al mondo con un linguaggio comprensibile e sem- plice, ma nondimeno profondo». ➤ (e) Pedagogy, a question of the heart. Love for research and teaching should be Cura dei rapporti interpersonali. «Quando parliamo della the expression of our love for the Church Gregoriana, parliamo di una comunità accademica. La dimen- and the world. sione accademica, l’esigenza con sé stessi e con gli altri, l’insegna- During his speech at the end of the mento basato sulla ricerca personale, il desiderio di appro- Mass of the Holy Spirit at the Church of fondimento e di comprensione sono inseparabili dalla cura dei Saint Ignatius on October 3, 2016, Fr. rapporti interpersonali. Siamo, quindi, accademia ma una acca- Gonçalves added a few other considerations. demia che approfondisce i rapporti interpersonali, in cui esiste la Addressing the whole University com- cura reciproca, l’attenzione all’altro; in cui ci avviciniamo e ci fac- munity, the Rector called the audience’s ciamo prossimi». attention to some “strategic attitudes” that are important for the mission en- Valutazione permanente della qualità. «Com’è proprio di trusted to our University: (a) Opening of una istituzione affidata alla Compagnia di Gesù, aspiriamo al the mind and of the heart to the horizon of magis e all’eccellenza, e vogliamo impegnarci in un processo di catholicity; (b) In-depth analysis of the re- crescita che esige valutazione permanente, sforzo e impegno lationship between study and spiritual life; giorno dopo giorno. Per noi, i processi di insegnamento e appren- (c) Attention to the context we live in: dimento sono sempre processi di crescita per formare all’autono- knowledge of today’s world; (d) Care for mia e alla capacità di discernimento. E questo lo consideriamo interpersonal relationships; (e) Permanent parte integrante della nostra missione». evaluation of quality: «As it is typical of an institution entrusted to the Society of A conclusione della celebrazione, il Padre Rettore ha pronun- Jesus, we aspire to the magis and to excel- ciato la formula di rito per dichiarare aperto l’Anno Accademico lence, and we want to commit ourselves to 2016-2017, «466º dalla fondazione del Collegio Romano, di cui la a growth process that requires permanent Pontificia Università Gregoriana è unica e diretta erede e conti- evaluation, effort and daily dedication». nuatrice». 51/2017 |7
FOCUS Chiamati a pensare in profondità I primi interventi di P. Arturo Sosa, Superiore Generale della Compagnia di Gesù di PAOLO PEGORARO Q La 36ma Congregazione uando, venerdì 30 settembre 2016, P. Arturo Sosa si è rivolto Generale della Compagnia al corpo docente della Gregoriana riunito in Aula Magna per il consueto incontro precedente l’avvio dell’anno accademico, di Gesù, tra innovazioni non potevamo immaginare che pochi giorni dopo sarebbe stato tecnologiche e procedurali, eletto alla guida della Compagnia di Gesù quale trentunesimo ha portato all’elezione successore di sant’Ignazio di Loyola. Come già P. Adolfo Nicolás, anche P. Sosa è un ex alunno della Gregoriana, nella quale ha con- di P. Arturo Sosa seguito il grado accademico di Baccellierato presso la Facoltà di a Padre Generale. Teologia (biennio 1974-‘75; 1976-‘77). P. Sosa è inoltre una pre- Figura già familiare senza familiare alla Gregoriana, avendo partecipato sovente nella nostra Università alla nostra vita comunitaria in veste di Delegato per le case ed opere Interprovinciali Romane (DIR), ma vorremmo dire che la nonché suo ex alunno, sua è stata soprattutto una presenza amica, coinvolta, mai me- il nuovo Vice Gran Cancelliere ramente istituzionale. insieme ai membri In occasione del citato incontro con i professori dello scorso settembre, P. Sosa ha presentato una relazione riguardante pro- della Congregazione Generale, prio le opere apostoliche e le comunità Gesuitiche in Roma che ha incontrato i gesuiti membri dipendono direttamente dal Padre Generale. Egli ha ricordato che del Consorzio formato le ultime due Congregazioni Generali – la 34ma (1998) e la 35ma dalla Gregoriana, dal Biblico (2008) – hanno identificato chiaramente la missione di queste opere come una delle priorità apostoliche della Compagnia di e dall’Orientale Gesù, e ha rievocato la serietà con cui i Padri Generali Peter Hans Kolvenbach e Adolfo Nicolás abbiano provveduto ad attuare tale indicazione. L’organo legislativo supremo della Compagnia di Gesù è infatti la Congregazione Generale (CG), di cui il Padre Ge- 8| 51/2017
nerale rappresenta in qualche modo l’esecutivo, essendogli affidata la concreta realizzazione delle linee emerse nella Congregazione. «Noi Gesuiti, e voi che condividete la missione – ha detto P. Sosa, aprendo il suo intervento – dobbiamo chiederci cosa siamo in grado di offrire al Popolo di Dio, qui a Roma come servizio specifico, e perfino unico, da parte della Compagnia di Gesù». “ Dobbiamo chiederci cosa siamo in grado di offrire al Popolo di Dio, qui a Roma L’elezione del Superiore Generale, come servizio specifico, Vice Gran Cancelliere della Gregoriana e perfino unico, da parte della Compagnia di Gesù Due giorni dopo, nella sera di domenica 2 ottobre 2016, si è celebrata alla Chiesa del Gesù la Messa di apertura della 36ma ” Congregazione Generale, convocata da P. Nicolás con una lettera inviata a tutta la Compagnia l’8 dicembre 2014, nella quale comu- nicava il proposito di presentare la rinuncia al suo mandato al compiersi dei suoi 80 anni. Papa Francesco Tra le novità che hanno accompagnato lo svolgersi di questa con i membri della Congregazione Generale Congregazione nella rinnovata aula della Curia, va menzionato il 24 ottobre 2016. che per la prima volta i 215 gesuiti elettori non erano solamente Foto GC36 COMMUNICATIONS sacerdoti, poiché anche a 6 fratelli è stato conferito il diritto di voto. Inoltre, la relazione della commissione De Statu – ossia sullo Da sinistra: stato attuale della Compagnia – è stata preparata nei giorni pre- i gesuiti P. Milan Žust, cedenti alla Congregazione, per permettere una formulazione più Decano della Facoltà di Missiologia, calma e meditata. il Rettore P. Nuno Gonçalves Non bisogna neppure dimenticare l’apporto delle nuove tec- e il nuovo Superiore Generale, nologie e dei nuovi mezzi di comunicazione. E non solo perché i P. Arturo Sosa Abascal. 215 elettori, provenienti da 62 Paesi, si sono valsi di moderni ta- Foto MASSIMILIANO CORREA 51/2017 |9
FOCUS blet per la votazione. Un team di dodici gesuiti ha realizzato e cu- rato il sito www.gc36.org, redatto in quattro lingue, che ha per- “ Ci vuole una straordinaria profondità intellettuale per pensare messo di seguire lo svolgersi della Congregazione quasi in diretta; i testi integrali di omelie e discorsi, interviste, comunicati creativamente i modi attraverso stampa, ma anche video e fotografie, sono tuttora consultabili. i quali il nostro servizio L’elezione ha avuto luogo venerdì 14 ottobre 2016, dopo quat- alla missione del Cristo Gesù tro giorni di murmurationes e la celebrazione della Messa dello può essere più efficace ” Spirito Santo: «A nome di tutta la nostra comunità universitaria – ha scritto il nostro Rettore nella lettera con la quale ci comuni- cava il nome del nuovo Generale – esprimo a P. Sosa i migliori auguri nella sua nuova missione a guida della Compagnia di Gesù e lo assicuro delle nostre preghiere. In quanto Superiore Ge- nerale della Compagnia di Gesù, P. Arturo Sosa è il Vice Gran “ Pensare per capire in profondità il momento Cancelliere della Pontificia Università Gregoriana. Sono sicuro che gli orientamenti che vorrà darci saranno per tutti noi una della storia umana che viviamo guida di riferimento per proseguire nella nostra missione di ser- e contribuire alla ricerca vizio alla Chiesa universale e al mondo di oggi. Ringrazio di di alternative per superare cuore il R.P. Adolfo Nicolás, il quale ci ha sostenuti come Vice la povertà, la ineguaglianza e la oppressione ” Chi è P. Arturo Sosa Abascal I membri della CG36 si sono riuniti in Gregoriana P adre Sosa è nato a Caracas, in Venezuela, il 12 novembre 1948 ed è entrato nella Compagnia di Gesù il 14 settembre 1966. Si è laureato in Filosofia presso l’Università Cattolica Andrés Bello nel 1972. È stato anche il 12 novembre 2016, alla conclusione dei lavori. studente della Pontificia Università Gregoriana dal 1974-1975 al 1976- 1977 nella Facoltà di Teologia, in cui ha conseguito il grado accademico A fianco: di Baccellierato. Ha poi conseguito il Dottorato in Scienze Politiche presso P. Sosa rivolge il suo l’Università Centrale del Venezuela. discorso in Aula Magna il 28 ottobre 2016. 10 | 51/2017
Called to an in-depth reflection. A syn- thesis from Fr. Arturo Sosa’s first spee- ches (by Paolo Pegoraro) – When last September 30, 2016 Fr. Arturo Sosa addres- sed the teaching staff of the Gregoriana ga- thered in the Lecture Hall for the traditional meeting at the beginning of the academic year, no one could have imagined that he in a few days would have been elected Saint Igna- tius’ 31st successor as the guide of the Society of Jesus. Fr. Sosa, as his predecessor Fr. Ni- colás, is a former student of the Gregoriana, were he obtained a Bachelor’s degree at the fa- culty of Theology (1974-’75; 1976-’77). On October 28, members of the General Congregation 36 met the Jesuit of the Hi- gher Education Consortium – which inclu- des the Gregoriana, the Pontifical Oriental Institute and the Pontifical Biblical Insti- tute – at the Lecture Hall of the Pontifical Gregorian University. In his address, the Rector Fr. Nuno da Silva Gonçalves on be- half of the university community thanked the members of the GC36 and Fr. Sosa, re- presentatives of the whole Society of Jesus, for their concrete support. «Meeting at the Gregorian University – said Fr. Sosa – immediately connects us with the apostolic roots of our Society of Gran Cancelliere dal 19 gennaio 2008, e al quale assicuriamo la Jesus. The Higher Education Consortium it nostra preghiera e i nostri sentimenti di profonda riconoscenza». is not a whim of a few Jesuits in love with Alcuni orientamenti sono arrivati già il giorno successivo, sa- research and teaching. Our presence in the bato 15 ottobre 2016, durante la Messa di ringraziamento. Nella Higher Education Consortium, here in sua prima omelia come Padre Generale, P. Sosa – che è stato pro- Rome, is the consequence of the Ignatian in- fessore dell’Università Cattolica Andrés Bello e Rettore dell’Uni- tuition of receiving from the “Vicar of versità Cattolica di Tachira – ha ricordato l’importanza dell’impegno Christ on earth” – as he was fond of saying intellettuale per l’apostolato della Compagnia di Gesù. «Conservare – the missions that perform a more univer- e sviluppare il corpo della Compagnia è strettamente legato alla sal service to the Church and Humanity». profondità della vita spirituale di ciascuno dei suoi membri e Fr. Sosa particularly highlighted the impor- delle comunità nelle quali condividiamo la vita e missione con i tance of collaboration and of “networking” compagni. Allo stesso tempo ci vuole una straordinaria profon- within the Consortium, within Rome, bet- ween the Jesuits’ Universities in the world and together with lay people who share the Society of Jesus’ mission. Dal 1996 al 2004, è stato Superiore Provinciale dei gesuiti in Venezuela. In precedenza, era stato Coordinatore dell’Apostolato Sociale in questo Paese e Direttore del Centro Gumilla, un centro di ricerca e azione sociale dei gesuiti in Venezuela. Ha assunto diversi incarichi in ambito universitario. È stato professore e membro del Consiglio dell’Università Cattolica Andrés Bello e Rettore dell’Università Cattolica di Tachira. Dal 2008, era Consigliere Generale e, dal 2014, Delegato del Padre Generale per le case e le opere interprovinciali della Compagnia di Gesù a Roma. 51/2017 | 11
FOCUS dità intellettuale per pensare creativamente i modi attraverso i quali il nostro servizio alla missione del Cristo Gesù può essere più efficace, nella tensione creativa del magis ignaziano. Pensare per capire in profondità il momento della storia umana che viviamo e contribuire alla ricerca di alternative per superare la povertà, la ine- guaglianza e la oppressione. Pensare per non smettere di proporre le domande pertinenti alla teologia e approfondire la comprensione della fede che chiediamo al Signore di aumentare in noi». Dopo l’elezione: i membri della CG36 in visita alla Gregoriana Nel pomeriggio di venerdì 28 ottobre i membri della CG36 sono stati ricevuti presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana per incontrare i gesuiti impegnati nel Consorzio uni- versitario che comprende la Pontificia Università Gregoriana, il “ Pensare per non smettere di proporre le domande pertinenti Pontificio Istituto Orientale e il Pontificio Istituto Biblico. San- t’Ignazio di Loyola pose le basi della Gregoriana istituendo, nel alla teologia e approfondire 1551, una “Scuola di grammatica, d’umanità e dottrina cristiana, la comprensione della fede gratis”, che presto si sviluppò in centro universitario noto come che chiediamo al Signore il Collegio Romano. Nel 1873 papa Pio IX decise che il nome di aumentare in noi ” fosse mutato in “Pontificia Università Gregoriana” in onore del suo patrono, papa Gregorio XIII. Per questo, come ha sottoli- neato P. Sosa nel suo intervento, «incontrarci all’Università Gre- goriana ci mette subito in contatto con le origini apostoliche della nostra Compagnia di Gesù». Riportiamo integralmente il testo del suo discorso.
Discorso di P. Arturo Sosa Abascal, S.I. alla Pontificia Università Gregoriana (28 ottobre 2016) Ringrazio il Rettore dell’Università Gregoriana, messi sulla croce, come il Signore Gesù. Ci ha la comunità accademica e i gesuiti impegnati invitati ad affinare il nostro discernimento apo- nel Consorzio Universitario della Compagnia stolico per meglio servire il Signore e la sua di Gesù a Roma – Università Gregoriana, Isti- Chiesa in questo momento della storia umana. tuto Biblico e Istituto Orientale – per aver of- Le grandi sfide personali e apostoliche, pro- ferto ai membri della Congregazione Generale venienti dallo sguardo alla situazione dell’uma- 36a l’opportunità d’incontrarvi questa sera in nità e dalle parole rivolteci dal Santo Padre, modo fraterno e cordiale. contrastano col sentimento di minima Compa- La Congregazione Generale si trova a metà gnia che sorge quando guardiamo le nostre strada nel suo discernimento sulla vita e mis- forze. Perciò, oggi, come in tanti momenti della sione della Compagnia di Gesù. Abbiamo vita della Compagnia, mettiamo solo in Dio la ascoltato i nostri confratelli nostra speranza di poter di tutte le Province che hanno condiviso le chia- “ Incontrarci all’Università Gregoriana essere all’altezza della missione ricevuta. mate del Signore che essi ci mette subito in contatto Incontrarci all’Univer- hanno sentito nei diversi con le origini apostoliche sità Gregoriana ci mette luoghi, in tutto questo no- della nostra Compagnia di Gesù subito in contatto con le stro mondo lacerato dalla ” origini apostoliche della povertà, dalla disuguaglianza, dalla guerra e da nostra Compagnia di Gesù. Il Consorzio Uni- ogni genere di violenza persino contro il creato. versitario non è un capriccio di alcuni gesuiti Abbiamo anche condiviso tanti segni di vita nella innamorati della ricerca e dell’insegnamento. generosità di tante persone solidali con i rifugiati, L’Università Gregoriana, l’Istituto Biblico e l’Isti- con i migranti e con i più bisognosi. tuto Orientale sono stati creati dal Santo Padre Papa Francesco ci ha e affidati alla Compa- ricordato che il gesuita è un servitore dell’allegria “ Il Consorzio Universitario gnia di Gesù. La nostra non è un capriccio di alcuni gesuiti presenza nel Consorzio del Vangelo, chiamato innamorati della ricerca Universitario a Roma è anche lui a sperimentare e dell’insegnamento la conseguenza dell’in- la misericordia del Padre, ” tuizione ignaziana di ri- convertirsi e rendersi disponibile ad essere in- cevere dal “Vicario di Cristo sulla Terra”, viato a proclamare la Lieta Notizia dappertutto, come amava dire, quelle missioni che ren- specialmente là dove ci sia il dolore umano, per dono un servizio più universale alla Chiesa e accompagnare tanti uomini, donne e bambini all’Umanità. 51/2017 | 13
FOCUS Il Consorzio Universitario offre l’opportu- mondo. Pian piano impariamo a lavorare nità di una formazione accurata in un contesto “in rete” come modo di migliorare la nostra universale e interculturale. In questo mo- capacita di ricerca e insegnamento. Il Con- mento è un servizio di tutta la Compagnia a sorzio Universitario a Roma ha questa tutta la Chiesa. Grazie a Dio, possiamo dire grande opportunità di collegarsi alle centi- che gesuiti di tutte le regioni del mondo ser- naia di centri accademici della Compagnia vono come ricercatori e professori delle di- e della Chiesa dappertutto nel mondo. verse discipline nelle Istituzioni universitarie Le istituzioni universitarie, le loro comu- affidate alla Compagnia a Roma. Non lo fac- nità gesuitiche e i Collegi del Gesù e di San ciamo da soli. Lo facciamo in collaborazione Roberto Bellarmino sono anche un’oppor- con tanti altri laiche e laici, religiose e religiosi tunità unica per la formazione dei giovani e sacerdoti, che fanno gesuiti. Ringrazio i parte di queste comu- Provinciali e le Pro- nità universitarie e con- “ Vogliamo approfondire la nostra fede che promuove vince che affidano la dividono la stessa mis- la giustizia e ci fa ministri formazione alle case sione al servizio della della riconciliazione tramite interprovinciali a Ro- Chiesa. il complesso dialogo ma. Vi incoraggio a Una collaborazio- interreligioso e interculturale continuare ad inviare ne da approfondire e ” gesuiti giovani, ben allargare nei prossimi anni. Approfondire scelti, per fare la loro formazione a Roma. nel senso stesso della missione ricevuta e Faccio appello alla vostra generosità e buon dei suoi fondamenti spirituali nel discerni- giudizio per rinforzare le équipe di forma- mento dei segni dei tempi e delle sfide zione e di lavoro accademico in queste isti- messe davanti alla nostra riflessione teolo- tuzioni così al centro del cuore della Chiesa gica. Vogliamo approfondire la nostra fede e della responsabilità apostolica del corpo che promuove la giustizia e ci fa ministri universale della Compagnia. della riconciliazione tramite il complesso Il Signore continui a benedire tanta ge- P. Sosa con il P. Rettore e P. Mark Rotsaert, dialogo interreligioso e interculturale. nerosità nel portare avanti Istituzioni d’alto Superiore della Comunità Una collaborazione anche da allargare livello accademico al servizio del Lieto An- dei Gesuiti in Gregoriana ad altre persone e istituzioni a Roma e nel nunzio. 14 | 51/2017
Facoltà La vocazione sociale dei cristiani Intervista a P. Jacquineau Azetsop, S.I. Decano della Facoltà di Scienze Sociali di PAOLO PEGORARO S e dovessimo indicare un continente dalla vocazione naturaliter sociale, non potrebbe essere che l’Africa. P. Jacquineau Azet- sop, giovane gesuita camerunense, ci racconta con molta na- turalezza la contiguità tra vitalità umana e intellettuale della sua terra: «Nella maggior parte delle aree culturali del continente afri- cano, l’esistenza umana è compresa come fondamentalmente re- lazionale. Recentemente, il sudafricano Mogobe Ramose l’ha definita in questo modo: “Essere umano è affermare la propria umanità riconoscendo quella degli altri”. Siamo distanti dal sog- getto pensante di Descartes o dall’autenticità dell’essere in quanto essere di Martin Heidegger. Senza cadere nell’altro estremo, cioè l’eccessiva enfasi dello spirito comunitario, sosteniamo che pre- stare attenzione a queste tradizioni culturali che presentano delle prospettive antropologiche differenti può influenzare in modo diverso le scienze sociali e la teologia cristiana». I cristiani non possono A partire dal 28 giugno 2016, P. Azetsop è stato nominato Decano della Facoltà di Scienze Sociali, la quale si confronta dissociare la propria vocazione quotidianamente con i nodi scottanti del nostro presente. dall’impegno concreto per rendere il mondo P. Azetsop, in che misura la vocazione cristiana s’innesta sulla vocazione sociale propria dell’essere umano? un posto migliore. «Nel Vangelo di Luca, Gesù invita la gente a seguirlo non solo La Facoltà di Scienze Sociali per godere della sua compagnia, ma anche per portare la giustizia mira, attraverso la coniugazione nella società. Zaccheo impegnò i suoi beni per un cammino di della Dottrina Sociale redenzione, ristabilendo la giustizia laddove era assente. La vita di fede non può essere separata dall’impegno per un mondo migliore. della Chiesa e un approccio San Giovanni Paolo II ha sottolineato che l’uomo “mediante il concreto alle scienze suo lavoro partecipa all’opera del Creatore, e continua a svilupparla e alle comunicazioni sociali, e la completa, avanzando sempre più nella scoperta delle risorse e dei valori racchiusi in tutto quanto il creato” (LE 25). Se prendiamo alla formazione di persone sul serio queste parole, non possiamo dissociare la nostra vocazione che abbiano le competenze cristiana dal nostro coinvolgimento nel mondo. e gli strumenti adatti Né possiamo ignorare la sacramentalità del mondo, inteso alla creazione come “luogo di incontro con”... Parliamo qui della società come luogo-chiave ed inevitabile, almeno per noi esseri umani, di strutture sociali eque dell’autorivelazione di Dio. Qui scopriamo l’importanza teologica e pratica dell’incarnazione. L’incarnazione esige che prendiamo sul serio l’intenzione salvifica di Dio sul mondo e sull’esistenza umana con tutte le sue sfide. Quindi la solidarietà divina verso 51/2017 | 15
l’essere umano diventa il principio e fondamento della nostra relazione con gli altri. Questa solidarietà si pone a noi come un elemento costitutivo della nostra identità cristiana. Il Prof. Paul “ Gesù invita la gente a seguirlo non solo per godere Farmer, un esperto nel campo della salute globale, ci mostra la strada quando parla della solidarietà pragmatica con coloro le cui della sua compagnia, ma anche capacità di operare scelte consapevoli sono state calpestate da per portare la giustizia quelle forze sociali che creano e mantengono la povertà e la nella società miseria nel mondo». ” Dalla teologia alle scienze sanitarie P . Jacquineau Azetsop è nato a Douala (Ca- merun) nel 1972. Ha studiato Biochimica all’Università di Yaoundé ed è entrato nella presso la Bloomberg School of Public Health (Johns Hopkins University). Al suo ritorno in Camerun è stato destinato Compagnia di Gesù nel 1993. Dopo gli studi in Ciad dove ha insegnato al Dipartimento di di filosofia a Kimwenza (Repubblica Democra- salute pubblica (University School of Medical tica del Congo) ha studiato teologia all’Hekima Sciences, N’djamena). Ha tenuto lezioni nei College di Nairobi (Kenya). programmi di Master in scienze sanitarie e ge- Nel 2003 è stato ordinato sacerdote, quindi stione dell’HIV/AIDS alla Universidade Católica ha conseguito la licenza in Teologia morale de Moçambique (Beira, Mozambico). Un’immagine del pianeta presso la Weston Jesuit School (Cambridge, Dal 28 giugno 2016 è Decano della Facoltà proiettata su uno schermo Massachusetts). Ha conseguito il dottorato in di Scienze Sociali. gigante durante il recente Etica teologica al Boston College, specializzan- La sua pubblicazione più recente è il vo- World Economic Forum dosi in Etica sociale cristiana e in Etica della sa- lume HIV and AIDS in Africa: Christian Reflection, (47 edizione, Davos 2017) lute pubblica. Ha conseguito un master in Public Health, Social Transformation (Orbis Foto EPA/LAURENT GILLIERON Politica sanitaria ed Epidemiologia sociale Book, 2016). 16 | 51/2017
A 50 anni dalla Populorum Progressio, la dottrina sociale della Chiesa pare ancora “appannaggio” dei popoli in via di svi- luppo. Cos’ha da dire a quella parte del mondo che pensa di aver già raggiunto “il progresso”, identificandolo con il pro- gresso materiale? «Gli insegnamenti dei Papi inerenti alle questioni di natura so- ciale non sono rivolti soltanto ai popoli dei Paesi in via di svi- luppo, ma a tutti i fedeli, e agli uomini e alle donne di buona “l’essere La solidarietà divina verso umano diventa volontà. Questa esortazione ha il suo fondamento nella legge na- il principio e fondamento turale, che a sua volta richiama la nostra comune natura, incardi- della nostra relazione con gli altri nata nella nostra capacità di ragionare. Inoltre, come membri della Chiesa, secondo la dottrina paolina del corpo di Cristo, il ” nostro destino è condiviso poiché quando una parte del corpo di Cristo soffre, tutto il Suo corpo soffre. Spesso penso che i fedeli di Paesi economicamente avanzati debbano mettere in discussione l’operato delle multinazionali che sfruttano le popolazioni dei Paesi poveri. Mi rendo conto di quanto sia un compito arduo, ma lo reputo possibile. Allo stesso modo, opporsi alla condotta dei rappresentanti politici che so- stengono governi corrotti e brutali nelle zone più povere del mondo, ci coinvolge come membra dello stesso e unico corpo di Cristo. La sofferenza dell’altro è spesso celata e impercettibile. Alcuni studenti Tale impercettibilità può essere dovuta a distanze geografiche, della Facoltà al Festival ma può anche essere intenzionale. Papa Francesco ha denunciato della Dottrina Sociale la globalizzazione dell’indifferenza. L’indifferenza è un altro (Verona, novembre 2016) nome dell’impercettibilità volontaria». Foto RENE CABAG 51/2017 | 17
VITA ACCADEMICA Lei ha studiato in diversi continenti, ma non alla Grego- riana. Perché uno studente dovrebbe scegliere di formarsi in questa Facoltà di Scienze Sociali? «La nostra offerta formativa unisce un approccio concreto alle scienze sociali e alle comunicazioni sociali, coniugato alla profon- “ilCome membri della Chiesa nostro destino è condiviso dità della dottrina sociale cattolica. L’apporto del pensiero della fede al campo delle scienze sociali è un elemento di novità, in poiché quando una parte quanto la realtà empirica non viene presentata come un corpo a sé del corpo di Cristo soffre, stante. Formiamo i nostri studenti a vedere che questa realtà è fatta tutto il Suo corpo soffre di persone, e il fine ultimo è che i nostri studenti siano un giorno ” agenti attivi delle trasformazioni sociali. Questo comporta un im- Papa Francesco incontra i rifugiati presso il campo di Moria il 16 aprile 2016. Foto ANSA/AFP FILIPPO MONTEFORTE Sotto: P. Azetsop durante la presentazione del volume HIV & AIDS in Africa (17 novembre 2016) Foto PAOLO PEGORARO 18 | 51/2017
pegno concreto, poiché lo studio termina con una serie d’indicazioni che permettono l’incontro della sfera etica con quella empirica». The social vocation of Christians. Interview with Fr. Jacquineau Azetsop Nella cultura contemporanea il riferimento all’etica sociale S.I., Dean of the Faculty of Social cristiana, soprattutto come “primato della persona”, può essere Sciences (by Paolo Pegoraro) – Last June determinante, quasi una buona novella per la società contem- 28, Fr. Jacquineau Azetsop S.I. was appointed poranea. Come promuovete la sua formazione? Dean of the Faculty of Social Sciences. The «Tutti siamo uguali davanti a Dio. Uguaglianza non significa Faculty faces the hot issues of contemporary identicità. Si riconoscono le differenze tra gli esseri umani, ma world every day since it is not possible to esse non eclissano l’amore universale – anche per il persecutore – disengage our Christian vocation from our che Gesù ci ha insegnato. Il ruolo centrale che l’essere umano ha involvement in what happens around us, nor nel pensiero cristiano emerge da questa uguaglianza teologica. ignore that the world is the place where God L’opzione per i poveri consiste allora in ogni tentativo che cerca self-reveals Himself. We have to offer our di ristabilire l’uguaglianza originaria laddove la dignità umana solidarity to those whose ability to make viene minata, in un modo o nell’altro. knowledgeable choices have been crushed by Nella nostra Facoltà il primato dell’essere umano è insegnato those forces able to create and maintain con molta attenzione. L’indirizzo di studi in Dottrina Sociale della poverty in the world. Chiesa ed Etica pubblica lo attua bene, i docenti sono esperti del «Jesus encourages people to follow him – settore, ogni studente segue corsi su di essa. Non applichiamo i says Fr. Azetsop – not only to enjoy his princìpi sulla realtà sociale senza una previa mediazione company, but also to bring justice into the sociologica. Insegniamo ai nostri studenti i metodi di ricerca e i society. Zacchaeus gave his properties away necessari strumenti socio-antropologici per affrontare il mondo to re-establish justice where it was lacking. concreto alla luce degli insegnamenti sociali. E li incoraggiamo Faith cannot be severed from the commitment ad avvicinarsi con gli occhi della fede, con la mentalità critico- for a better world». analitica di coloro che valutano la complessità dell’empirico, e con The formation offered by the Faculty of l’atteggiamento pratico di coloro che cercano di rendere il mondo Social Sciences puts together Christian Social un posto migliore». Doctrine with a solid approach to Social Communications and Sciences. «We help our Come preparate i vostri studenti ad affrontare queste im- students to see reality as made up by people, portanti sfide sociali? aiming to form them into active agents of «La sociologia s’interfaccia con discipline che le sono affini, social transformations», explains the Dean. ma la sua specificità consiste nell’interrelazione delle diverse The Faculty offers three different spe- forze sociali, studiate in maniera isolata in altri ambiti accademici, cialisations. In the first, Christian Social come l’economia o la politica. Oggi il vasto campo d’interesse Doctrine and Public Ethic, students are della sociologia può dare un contributo importante in un mondo taught different research methods and the sempre più interdipendente e globalizzato. socio-anthropological tools needed to face the Il ciclo del bacellierato offre un’introduzione generale alla so- real world in light of the social teaching. In ciologia, mentre i corsi di licenza si focalizzano su aree specifiche. the Sociology specialisation students will La finalità principale della licenza in Sociologia è quella di for- acquire the knowledge and the tools to con- mare studenti che possano svolgere attività di ricerca scientifica, tribute to the creation of fair, supportive and applicata e d’insegnamento. Gli studenti acquisiranno le compe- sustainable social institutions. The third tenze e gli strumenti necessari per contribuire alla creazione specialisation, Social Communications, fo- d’istituzioni sociali giuste, solidali e sostenibili». cuses primarily on the formation of communicators who are expert on sociology Molti riconoscono l’autorità morale del Pontefice poiché and on Christian Social Doctrine. si fa carico dei problemi sociali di tutti, e non solo dei credenti. Last year an intensive course on leader- Cosa significa essere un modello di leadership? ship was offered as well, where “leadership” «Il Papa ci insegna che “leadership” significa sognare ed es- was understood as a way of sharing what is sere all’altezza di quel sogno: il suo modo di essere è fonte d’ispi- really important in our life. razione. Durante la sua visita in Bolivia, il Santo Padre ha detto: “Quello che sta davanti a voi è un uomo perdonato. Un uomo che è stato ed è salvato dai suoi molti peccati. Non ho molto da darvi o offrirvi, ma quello che ho e quello che amo, sì, voglio darvelo, voglio condividerlo: è Gesù, Gesù Cristo, la misericordia del 51/2017 | 19
VITA ACCADEMICA “ Il fine ultimo è che i nostri studenti siano un giorno agenti attivi delle trasformazioni sociali. Questo comporta un impegno concreto ” Padre”. Leadership non significa “insegnare metodi”, ma è un modo per portare gli altri nel mondo dei significati che formano la nostra esistenza; riguarda la condivisione di ciò che è realmente “ Oggi il vasto campo d’interesse importante nella nostra vita. Papa Francesco non celebra la povertà e non la sacralizza. Ci della sociologia può dare mostra che leadership significa avere un cuore che si cura dell’al- un contributo importante tro. La visione e la determinazione provengono dall’amore per il in un mondo sempre prossimo, soprattutto per gli ultimi nelle società. Alla Facoltà di più interdipendente Scienze Sociali riteniamo che trasmettere competenze di leader- e globalizzato ship ai nostri studenti assuma sempre maggiore importanza. Lo ” scorso anno, sotto la guida dei PP. Paul Gilbert e Filomeno Jacob, abbiamo organizzato un corso intensivo sulla leadership: un punto di partenza per fornire ai nostri studenti gli strumenti ne- cessari in questo campo». Il terzo indirizzo di studi della Facoltà riguarda la Comu- nicazione Sociale... «Il nostro corso di studi in Comunicazione Sociale prende in seria considerazione i cambiamenti epocali che hanno coinvolto questo settore, resi possibili dall’avvento di internet e dei social 20 | 51/2017
““insegnare Leadership non significa metodi”, ma è un modo per portare gli altri nel mondo dei significati che formano la nostra esistenza ” “ Non è più possibile controllare il flusso della comunicazione, neppure per la Chiesa, con i nuovi media chiunque può essere produttore d’informazione ” media. Non è più possibile controllare il flusso della comunicazione, neppure per la Chiesa, con i nuovi media chiunque può essere pro- duttore d’informazione. Il fruitore si trova sottoposto a una duplice pressione: da una parte egli è chiamato a valutare i contenuti, dal- l’altra a contribuirvi con un giudizio morale attraverso un semplice gesto, come cliccare il tasto “Mi piace” o “Condividi” sotto un arti- colo. Divento editore attraverso il mio contributo alla diffusione di quell’articolo in rete. Questo maggiore potere dovrebbe essere ac- compagnato da una maggiore responsabilità etica. Lo scopo della nostra offerta formativa in questo settore è for- mare comunicatori esperti nel campo della sociologia e della dot- trina sociale della Chiesa. Iniziamo con nozioni di educazione ai media, soprattutto sul pensiero critico, e con nozioni di base inerenti alla produzione dei mass media. Al livello successivo, gli studenti sono introdotti alla conoscenza delle teorie e delle scuole di pensiero ivi collegate nel settore dei media e delle comunicazioni sociali. In alto: I nostri studenti sono chiamati a sviluppare una comprensione la rivoluzione informatica di internet e dei social network profonda dei processi e dei valori per diventare, sempre di più, il è un cambiamento epocale lievito capace di trasformare la natura spesso commerciale e su- che necessita sempre più perficiale dei social media». di una riflessione critica 51/2017 | 21
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