BILANCIO SOCIALE 2019 - cloudfront.net

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BILANCIO
SOCIALE
2019
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Siamo un movimento di persone
determinate a creare un mondo più giusto,
in cui ogni persona possa godere
dei diritti umani sanciti dalla

 DICHIARAZIONE UNIVERSALE
 DEI DIRITTI UMANI
    Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali
    in dignità e diritti
    Articolo 1
    Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà
    e alla sicurezza della propria persona
    Articolo 3
    Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura
    o a trattamento o a punizioni crudeli, inumane o degradanti
    Articolo 5
    Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato,
    detenuto o esiliato
    Articolo 9
    Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento
    e di residenza entro i confini di ogni stato
    Articolo 13
    Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione
    e di espressione
    Articolo 19
    Ogni individuo ha diritto alla sicurezza sociale,
    nonché alla realizzazione, dei diritti economici,
    sociali e culturali indispensabili alla sua dignità
    ed al libero sviluppo della sua personalità
    Articolo 22
La versione integrale della dichiarazione dei diritti umani è disponibile sul sito amnesty.it
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OGNI INGIUSTIZIA
  CI RIGUARDA
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UN MOVIMENTO IN CUI SEMPRE PIÙ PERSONE
 POSSANO RICONOSCERSI

                                                                  Il 2019 ha visto il rinnovamento di due terzi del Comitato
                                                                  Direttivo (CD) e il cambio del Presidente. Obiettivo principale
                                                                  del nuovo CD è quello di proseguire il rafforzamento di Am-
                                                                  nesty International Italia sul territorio nazionale, rendendola
                                                                  più riconoscibile, capace di aiutare tutti coloro che nel nostro
                                                                  paese si battono per il rispetto dei diritti umani, facendola
                                                                  diventare un movimento in cui sempre più persone possano
                                                                  riconoscersi.

                                                                  L'anno trascorso ha rappresentato diverse criticità.

                                                                  Salvo qualche parziale battuta d'arresto, le ideologie populi-
                                                                  ste hanno continuato a mietere successi, confermando la fine
                                                                  degli anni dieci del secolo come uno dei periodi più proble-
                                                                  matici, per i diritti umani, dalla fine della Seconda Guerra
                                                                  mondiale.

                                                                  In Italia la società civile è riuscita ad arginare la deriva auto-
                                                                  ritaria del primo governo Conte, ma molta strada resta da fare
                                                                  per cambiare il clima d'odio verso chiunque sia considerato
                                                                  diverso, nel nostro paese. Le alte temperature, culminate in
                                                                  incendi di proporzioni mai viste prima, hanno dato ulteriore
                                                                  prova della fragilità in cui versa il nostro pianeta.

Grazie all'impegno di attiviste come Greta Thunberg, la necessità di un cambio drastico dei nostri stili di vita ha cominciato ad
essere sentita come impellente da parti sempre più importanti della società civile mondiale, anche se poche risposte sono state
date da governi e imprese.

Oggi non dobbiamo abbassare la guardia. Il cambio che deve fare il nostro paese è culturale, prima che di governo. Occorre
acquisire consapevolezza della nostra fragilità, come essere umani e come sistema economico, ma anche della nostra capacità
di cambiare le cose, se restiamo uniti e determinati.

Amnesty International Italia può essere uno degli attori determinanti per realizzare un cambiamento nazionale e continentale,
per renderci più sensibili al cambiamento climatico, ormai incontestabile, alle nuove schiavitù, che dilagano ovunque, e alla
questione migratoria, la cui gestione è sempre più inaccettabile. In questa direzione siamo decisi a muoverci.

   Emanuele Russo
   Presidente Amnesty International Italia
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UNA VISIONE DI SPERANZA
  E CAMBIAMENTO

Amnesty International Italia ha vissuto, nel 2019, una situa-
zione inedita, trovandosi a lavorare in un contesto politico e
sociale marcatamente ostile ai diritti umani, e in presenza di
un governo e di leader politici attivamente impegnati sul fron-
te della discriminazione. Dalle misure previste dai cosiddetti
“decreti sicurezza” ai provvedimenti a favore del possesso
d’armi, all’uso di linguaggi e contenuti discriminatori nei con-
fronti di migranti, minoranze religiose, donne, LGBTI, fino a
toccare i poveri e i disabili, anche attraverso il DASPO urbano.

All’interno del paese si sono moltiplicati i fatti di violenza
razzista, si è lasciato spazio a movimenti neofascisti e neona-
zisti, si è maggiormente diffuso il “femminicidio”. Anche sul
fronte internazionale, con gli spazi concessi ai protagonisti
europei dei movimenti sovranisti, populisti e familisti, il lega-
me forte con leader di altri paesi che si caratterizzano per la
loro azione contraria ai diritti civili, e l’uso di mezzi di comu-
nicazione manipolativi riferibili a reti internazionali, l’Italia ha
presentato problemi di diritti umani di gran lunga più gravi di
quanto mai avvenuto in passato.

Forti dell’ampio lavoro già condotto sul tema “odio”, e della
crescente attenzione che avevamo portato alle problematiche
dei diritti in Italia, negli ultimi anni, abbiamo affrontato questo
contesto ricchi di strumenti, contenuti, alleanze e proposte.

Abbiamo partecipato attivamente allo sforzo della società civile per contrastare la repressione delle attività di soccorso e la
criminalizzazione della solidarietà. Abbiamo cominciato a fare ricerca in modo autonomo, concentrando su odio e migrazione i
nostri primi sforzi, e cercando di trovare soluzioni innovative per intervenire con efficacia sul tessuto sociale.

Abbiamo portato a casa dei risultati significativi, nonostante il contesto difficile, come il bando della vendita di armi all’Arabia
Saudita. Abbiamo vinto il nostro primo contenzioso strategico con lo stato italiano, sul caso Osman e altri contro l’Italia.

Abbiamo potenziato le nostre task force per contrastare i discorsi d’odio, monitorare le forze di polizia, analizzare e denunciare
l’uso di contenuti discriminatori nei discorsi dei politici.

Amnesty International Italia è oggi un’organizzazione in grado di assolvere ai propri compiti, difendere i diritti di tutti i cittadini
e offrire una visione di speranza e di cambiamento.

                                                                                                                 Gianni Rufini
                                                                                 Direttore Generale Amnesty International Italia
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INDICE

                       La storia...........................................................................................................8
                       Come realizziamo il cambiamento..................................................................10
UNO SGUARDO            La situazione dei diritti umani nel mondo.......................................................12
DI INSIEME             Un anno di diritti umani.................................................................................14
                       Successi 2019 e sfide 2020............................................................................16
                       Il 2019 in numeri............................................................................................18

                       Il movimento globale......................................................................................22
                         Amnesty International Italia
                          La struttura di governo................................................................................24
CHI SIAMO                 Le attiviste e gli attivisti.............................................................................26
                          Lo staff........................................................................................................28
                          Con chi lavoriamo........................................................................................30
                       La strategia....................................................................................................32

                       Le nostre campagne in Italia e nel mondo......................................................36
IL NOSTRO LAVORO       Le attiviste e gli attivisti in azione..................................................................58
PER I DIRITTI UMANI    Educazione e formazione ai diritti umani........................................................64
                       Comunicazione...............................................................................................70

LE RISORSE             Fondi raccolti..................................................................................................80
ECONOMICHE             Fondi utilizzati................................................................................................83

                       Nota metodologica..........................................................................................87
ALLEGATI               Trasparenza....................................................................................................88
                       Ringraziamenti...............................................................................................90
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UNO SGUARDO
DI INSIEME

 La storia

 Come realizziamo il cambiamento

 La situazione dei diritti umani nel mondo

 Un anno di diritti umani

 Successi 2019 e sfide 2020

 Il 2019 in numeri
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AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA BILANCIO SOCIALE 2019

       LA STORIA
      LE TAPPE FONDAMENTALI

                                Le Nazioni Unite                               Amnesty                                     Il parlamento
                                conferiscono                                   International                               italiano abolisce
                                ad Amnesty                                     lancia la sua                               la pena di morte
      L’avvocato inglese                                  Peter Gabriel,       prima campagna         Vera Chirwa, la      dal codice
      Peter Benenson            International il          Sting, Bruce         mondiale contro        prigioniera di       penale militare
      pubblica sul              premio per i diritti      Springsteen          la pena di morte       coscienza con        di guerra, ultima
                                umani.                    partecipano          e promuove             la più lunga         legislazione
      quotidiano The                                      alla tournée                                pena detentiva
                                                                               l’adozione,                                 italiana a
      Observer un                                         mondiale Human       da parte delle         sulle spalle         prevederla.
      "Appello per                                        Rights Now in        Nazioni Unite,         nel continente
      l’amnistia" che                                     occasione del 40°    della Convenzione      africano, viene
      segna la nascita                                    anniversario della   internazionale         rilasciata in
                                                          Dichiarazione        sui diritti            Malawi dopo
      di Amnesty                                          Universale dei                              oltre 11 anni di
                                                                               dell’infanzia.
      International.                                      Diritti Umani.                              carcere.

    1961         1972           1975           1977          1978        1984         1988           1989       1990       1993         1994

      Viene lanciata la         Il 15 e 16
      prima campagna            novembre, 52 dei
      mondiale per              260 soci già attivi                                                                        Cinque paesi -
      l’abolizione della        nel movimento si                                                      Ispirata da          Andorra, Irlanda,
      tortura, che              incontrano a              Amnesty International riceve il Premio      Amnesty              Mozambico,
      l’anno seguente           Roma per la               Nobel per la pace, per aver "contribuito    International,       Nigeria e
      raccoglierà anche         prima Assemblea           a rafforzare la libertà, la giustizia e     l’Assemblea          Ungheria -
      13mila firme in           Generale. Nasce           conseguentemente anche la pace nel          Generale delle       aboliscono la
      tutta Italia.             ufficialmente             mondo".                                     Nazioni Unite        pena di morte.
                                la sezione italiana                                                   adotta la
                                di Amnesty                                                            Convenzione
                                International.                                                        contro la tortura.

8
LA STORIA: LE TAPPE FONDAMENTALI - UNO SGUARDO DI INSIEME

Amnesty                                   Il parlamento                                 Ricorre il 70° anniversario della
International                             norvegese                                     Dichiarazione Universale dei Diritti
lancia la terza                           approva la legge                              Umani. In Irlanda i cittadini votano
campagna                                  che consente                                  a grande maggioranza a favore
mondiale contro      Hafez Ibrahim,       alle persone           In Italia viene        dell’abolizione del divieto d’aborto. Un
la tortura.          yemenita arrestato   transgender            finalmente             numero record di 121 stati membri
La Sezione           a 16 anni e          di chiedere il         introdotto il          delle Nazioni Unite vota a favore della
Italiana prende      condannato           riconoscimento         reato di tortura       risoluzione che chiede una moratoria
parte a Coalizioni   a morte per          giuridico del loro     nell’ordinamento.      sulle esecuzioni in vista dell’abolizione
sulle armi leggere   omicidio,            genere.                L’Assemblea            della pena di morte.
e sugli acquisti     avvisa Amnesty                              Generale delle
trasparenti.         International che                           Nazioni Unite
                     sta per essere                              approva un nuovo
                     messo a morte.                              trattato che
                     La mobilitazione                            proibisce le armi
                     immediata gli                               nucleari.
                     salva la vita.

1998       2000       2004         2006        2013            2015      2016          2017             2018             2019

                                                                                        Il Tribunale civile di Roma dà ragione
                                          Le Nazioni                                    a 14 ricorrenti, sostenuti da Amnesty
                                          Unite adottano                                International Italia, che nel 2009
                                          il Trattato                                   erano stati respinti in Libia, stabilendo
                     Vengono lanciate     Internazionale                                che essi hanno il diritto di accedere nel
                     due campagne         sul commercio                                 territorio italiano allo scopo di ottenere
                     mondiali: una        di armi per            L’Irlanda diventa      protezione internazionale. In California
Il 16 luglio l’Onu   contro la violenza   cui Amnesty            il 19esimo paese       viene proclamata la moratoria sulla
adotta lo Statuto    sulle donne,         International          al mondo a             pena di morte. In Grecia il parlamento
della Corte Penale   l’altra per porre    si è impegnata         introdurre la legge    introduce nella legge il criterio
Internazionale       fine ai crimini di   sin dagli anni         sull’uguaglianza       dell’assenza del consenso per la
permanente.          guerra in corso      Novanta.               dei matrimoni,         qualificazione del reato di stupro.
                     nella regione                               a prescindere
                     sudanese del                                dall’orientamento
                     Darfur.                                     sessuale.

                                                                                       © Sajjad Hussain/AFP via Getty Images

                                                                                                                                            9
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA BILANCIO SOCIALE 2019

       COME REALIZZIAMO
       IL CAMBIAMENTO

        LA NOSTRA VISIONE                                 LA NOSTRA MISSIONE                            I NOSTRI VALORI
        Un mondo più giusto in cui                        Svolgiamo attività di                         ρρ Agire efficacemente per ogni
        a ciascuna persona siano                          ricerca, di mobilitazione, di                    singola vittima
        riconosciuti i diritti sanciti dalla              sensibilizzazione, di pressione sui           ρρ Attenzione globale ai diritti
        Dichiarazione Universale dei                      governi finalizzate a prevenire ed               umani nel mondo
        diritti umani.                                    eliminare le gravi violazioni dei
                                                                                                        ρρ Universalità e indivisibilità dei
                                                          diritti umani.
                                                                                                           diritti umani
                                                                                                        ρρ Imparzialità e indipendenza
                                                                                                        ρρ Democrazia e mutuo rispetto
                                                                                                        ρρ Solidarietà internazionale

       LA NOSTRA                                                             OGNI INGIUSTIZIA CI RIGUARDA
       BATTAGLIA QUOTIDIANA                                                                                       RICERCA

       PER I DIRITTI
                                                                         La ricerca per verificare, documentare e segnalare
                                                                        le violazioni sui diritti è il nostro punto di partenza
                                                                                               per generare un cambiamento.

     Siamo un movimento di persone che
     hanno a cuore i diritti umani e che
     lavorano insieme per promuoverli e
     difenderli ovunque nel mondo, lottando
                                                                                                  CAMPAGNE E AZIONI
     ogni giorno contro le ingiustizie e                                                                   Attraverso appelli,
     proteggendo chi ne è vittima.                                                       petizioni, raccolte firme, flashmob,
                                                                           attività di educazione nelle scuole e agli adulti,
     Il cuore del nostro lavoro è di                                                mobilitiamo e attiviamo la società civile
     contribuire al cambiamento nella                                                     e le istituzioni per i diritti umani.
     vita delle persone e delle comunità,
     concentrando i nostri sforzi sulla
     mobilitazione delle persone in favore
     dei diritti umani, influenzando le
                                                                                                   LOBBY E ADVOCACY
     azioni di coloro che hanno il potere                                 Facciamo pressione attraverso incontri diretti con
     di condizionare la vita delle persone                          rappresentanti delle istituzioni (governo e parlamento),
     oppure provocando un cambiamento                             delle ambasciate, delle organizzazioni internazionali, ma
     nelle politiche e nella legislazione.                         anche delle aziende, per portare avanti le nostre istanze
                                                                       e chiedere un cambiamento. A supporto delle nostre
     Tutte le nostre azioni sono basate                             richieste, portiamo le evidenze della nostra ricerca e la
     su fatti documentati grazie ai nostri                                     forza delle migliaia di firme che raccogliamo.
     ricercatori sul campo che verificano
     e segnalano le violazioni dei diritti
     umani. Attraverso campagne di
     sensibilizzazione dell’opinione
                                                                                                          CAMBIAMENTO
     pubblica, di educazione, di raccolte                                             Cambiamento nella vita delle persone
     firme e di pressione sulle istituzioni                                                             e delle comunità.
     diamo voce a chi non ha voce.

10
COME REALIZZIAMO IL CAMBIAMENTO - UNO SGUARDO DI INSIEME

Migliaia di persone nel mondo contano su di noi per ritrovare la libertà e la dignità.

Le nostre azioni contribuiscono a salvare le vittime di tortura, fermare le esecuzioni,
dare voce alle minoranze, liberare dal carcere persone imprigionate ingiustamente,
convincere i governi a cambiare le leggi ingiuste.

                                                                                                          "In cinque anni di carcere, ho visto il sole
                                                                                                            soltanto sei volte e molte cose sono
                                                                                                            cambiate. Mi sto ancora riabituando
 UNA STORIA DI CAMBIAMENTO                                                                                  alla vita fuori dalla prigione. Ora che
                                                                                                            sono libero, voglio riprendere gli studi e
 FINALMENTE LIBERO IL BLOGGER "APOSTATA"                                                                    tornare a scuola.
                                                                                                               SAPPIATE CHE SENZA I
Il blogger mauritano Mohamed Cheikh Ould Mohamed Mkhaitir è stato arrestato nel                                VOSTRI SFORZI, NON SAREI
gennaio 2014 per aver pubblicato un post su Facebook in cui criticava l’uso della                              MAI STATO RILASCIATO!"
religione per giustificare la discriminazione contro la sua comunità di appartenenza,                          Mohamed Cheikh Ould Mohamed Mkhaitir
i Blacksmith. Nel dicembre dello stesso anno è stato condannato a morte per "apo-
stasia" (abbandono formale e volontario della propria religione).

Nel 2017, in appello, la condanna a morte è stata commutata in due anni di carce-
re. Mkhaitir avrebbe dovuto essere rilasciato ma, a seguito delle proteste di estremi-
sti musulmani che minacciavano di farsi giustizia da sé, le autorità hanno deciso di
trattenerlo per "motivi di sicurezza", senza neanche permettergli di poter incontrare
avvocati e familiari.

Grazie alla raccolta e verifica di dati e informazioni, e ad interviste e incontri diretti
con le persone coinvolte, i nostri esperti sono riusciti a ricostruire la vicenda.
A seguito del lavoro di ricerca, Amnesty International ha lanciato un’azione urgente
                                                                                               © Marta Abola

per Mkhaitir, chiedendo l’attivazione di tutte le sezioni nel mondo.

La risposta del movimento è stata immediata e costante. Per salvare la vita di Moha-
med Mkhaitir sono state raccolte più di 100mila firme nel mondo, migliaia anche in
Italia dove sono state rilasciate decine di interviste e mobilitati tutti gli attivisti sul
territorio nazionale che hanno iniziato ad inviare appelli alle autorità mauritane per
il rilascio del blogger.

                                                                                               DAL 1961
Per la liberazione di Mkhaitir si sono impegnate anche le organizzazioni per la liber-
                                                                                               AMNESTY
tà di stampa e per i diritti umani e, in Italia, soprattutto il Comune di Napoli che si
è attivato fin dall’inizio conferendogli la cittadinanza onoraria. Nel mese di luglio
                                                                                               INTERNATIONAL
2019 si è svolto un incontro privato tra rappresentanti del Comune di Napoli, una              HA CONTRIBUITO
delegazione di Amnesty International Italia e l’Ufficio Diritti Umani del Ministero
degli Affari Esteri per capire come procedere, a partire da un’azione di pressione sul         A RIDARE
governo della Mauritania volta alla liberazione di Mkhaitir.
                                                                                               LIBERTÀ E DIGNITÀ
                                                                                               A DECINE DI MIGLIAIA
Grazie alle continue pressioni internazionali, dopo cinque anni e mezzo di carcere,
                                                                                               DI PERSONE,
nel tardo pomeriggio del 30 luglio 2019 il governo mauritano ha deciso di rilasciare
Mkhaitir che si è potuto spostare in Francia dove ora vive una vita libera dal rischio
                                                                                               SALVANDO
costante di essere messo a morte.                                                              3 VITE AL GIORNO.
                                                                                                                                                         11
LA SITUAZIONE
DEI DIRITTI UMANI
NEL MONDO

Milioni di persone
sono scese in strada a Hong
Kong per protestare contro
l’introduzione di una norma che
avrebbe permesso l’estradizione
in Cina anche di dissidenti.
© CC BY-SA 4.0 Wpcpey
LA SITUAZIONE DEI DIRITTI UMANI NEL MONDO - UNO SGUARDO DI INSIEME

    "Ritorno spesso a riflettere sul simbolo iconico che l’Associazione ha scelto per rap-
    presentarsi icasticamente: una candela accesa circondata dal filo spinato. Quel lume
    acceso è la vita che splende in ogni essere umano nella dignità e nell’uguaglianza, il
    filo spinato rappresenta la violenza dell’istituzione che si ritiene in diritto di segrega-
    re, reprimere, umiliare, censurare, far tacere, sottoporre ad ogni forma di coartazione
    la vita stessa e ciò che essa rappresenta. Finché quel lume rimane acceso, nessuna
    violazione del diritto, nessun crimine, neppure il più lontano fra quelli lontani dal
    mondo delle certezze e dei privilegi sarà sottaciuto, nessuno sarà mai più legittimato
    a dire non sapevo, non potevo sapere.
    OGNI ESSERE UMANO DEGNO DI QUESTO NOME
    DOVREBBE ESSERE UN SOSTENITORE
    DI AMNESTY INTERNATIONAL SE CREDE, COME DOVREBBE,
    NEL VALORE INTEGRO DELLA PERSONA UMANA".
    Moni Ovadia, attore, cantante, musicista e scrittore italiano affianca Amensty
    International Italia per supportare l’organizzazione nella diffusione della cultura
    dei diritti umani

Tre crisi globali - dei conflitti, dei
rifugiati e del clima - hanno continuato                FATTI E CIFRE DEL 2019
a non ricevere soluzioni e ad                           La situazione dei diritti umani nel mondo
aggravarsi. Come sempre, a pagare il
costo più alto sono state le popolazioni
civili e i paesi meno dotati di risorse                                    DIFENSORI
per fronteggiarle.                                                         DEI DIRITTI UMANI                                      DIRITTI
                                                                           E LIBERTÀ                                              DELLE DONNE
Molti leader politici hanno portato                                        D’ESPRESSIONE
avanti una narrazione politica costruita
sullo scontro e sull’odio, amplificata e                304 difensori uccisi, 208 dei quali nella               Almeno 75 donne uccise in Italia
resa ancora più pericolosa da vecchi                    regione America Latina - Caraibi. La Colombia
e nuovi mezzi di comunicazione:                         è stato il paese più mortale al mondo, con              Solo 1 stato europeo su 3 ha ratificato la
una narrazione sempre più tossica,                      106 omicidi                                             Convenzione di Istanbul che riconosce per
                                                                                                                legge che un rapporto sessuale
basata sull’enfasi sicuritaria, che ha
                                                        Almeno 49 giornalisti uccisi (un quarto dei             senza consenso equivale a stupro
dato luogo in molti paesi a normative
                                                        quali in Messico), almeno 389 in carcere
contrarie ai diritti umani.
                                                        (soprattutto in Turchia, Cina ed Egitto)
Tutto ciò a dispetto di un’opinione
pubblica che chiede un cambiamento
e che coglie molto più dei propri                                                                                                 ARMI
rappresentanti politici i pericoli                                         RIFUGIATI                                              E CONFLITTI
insiti in un mondo che non riesce a
globalizzare i diritti. Le piazze in rivolta
del 2019 (da Hong Kong a Santiago                       Con oltre 5 milioni di rifugiati dal 2011,              Almeno 583 attacchi contro 350 diverse
del Cile, da Beirut a La Valletta, da                   la Siria registra la più grande crisi globale           strutture ospedaliere in Siria, nel 90%
Baghdad a Teheran, da Khartoum al                       dei rifugiati, seguita dal Venezuela con                dei casi compiuti dalle forze governative e da
Cairo) lo hanno dimostrato nel modo                     4,8 milioni dal 2015                                    quelle russe loro alleate
più evidente possibile.

Ovunque, questo movimento globale
di cittadine e cittadini che, da soli                                                                                             PENA
od organizzati nella società civile,                                       AMBIENTE                                               DI MORTE
avvertono l’urgente esigenza di non
stare più a guardare, di mettersi di
traverso, di contribuire a riedificare una              89.178 incendi nell’Amazzonia                           Almeno 250 esecuzioni in Iran, almeno
cultura dei diritti, è stato fronteggiato               brasiliana e quasi 10 mila chilometri                   184 in Arabia Saudita, almeno 100 in
con violente repressioni. Ma le loro                    di foresta pluviale perduta                             Iraq, (Cina: dati non disponibili)
richieste non potranno essere ignorate
ancora a lungo.

                                                                                                                                                                 13
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA BILANCIO SOCIALE 2019

       UN ANNO DI DIRITTI UMANI
      LE MIGLIORI NOTIZIE DEL 2019

                                                          USA

                                                                                                      USA      9 MAGGIO

                 156
                                                                                                      Il nuovo governatore della California,
                                                                                                      Gavin Newsom, annuncia la
                                                                                                      sospensione delle pene capitali per
     BUONE NOTIZIE PROVENIENTI                                                                        tutta la durata del suo mandato, che
            DA 76 PAESI                                             EL SALVADOR                       scadrà nel 2023.

     UNGHERIA           19 GENNAIO                         EGITTO     4 MARZO                         GRECIA      6 GIUGNO
     Torna in libertà Ahmed H., un cittadino               Torna in libertà il fotogiornalista        Il parlamento approva un emendamento
     siriano che nel settembre 2015 era                    Mahmoud Abu Zeid, detto "Shawkan".         che modifica la legislazione in materia
     stato incriminato per "complicità in                  Arrestato il 14 agosto 2013 mentre         di violenza sulle donne introducendo il
     un atto di terrore", ovvero il lancio di              stava documentando per conto di            criterio dell’assenza del consenso per
     pietre per protestare contro la chiusura              un’agenzia fotografica la repressione      la qualificazione del reato di stupro.
     del confine tra Serbia e Ungheria.                    delle forze di sicurezza contro due
     Condannato ai sensi delle leggi                       manifestazioni al Cairo, ha trascorso in
     antiterrorismo a 10 anni, poi ridotti                 carcere cinque anni e mezzo.
     a sette e infine a cinque, era stato
     dichiarato idoneo al rilascio anticipato.

     SOMALILAND            25 FEBBRAIO                     IRAN    16 APRILE                          ITALIA     8 LUGLIO
     Viene rilasciato il poeta Abdirahman                  Viene rilasciato dopo quasi otto anni      La prima corte d’assise d’appello di
     Ibrahim Adan. Era stato arrestato il                  di isolamento Mohammad Ali Taheri,         Roma commina 24 ergastoli per il
     12 gennaio dopo aver declamato una                    maestro del movimento mistico              sequestro e l’omicidio di 23 cittadini
     poesia in cui denunciava violazioni dei               Erfan e-Halgheh (Circolo dei mistici),     di origine italiana residenti in Bolivia,
     diritti umani tra cui la brutalità della              condannato a morte in primo grado          Cile, Perù e Uruguay all’epoca delle
     polizia e il trattamento degradante dei               nell’agosto 2017 per "corruzione sulla     dittature militari degli anni Settanta
     prigionieri.                                          Terra" e poi in appello a cinque anni di   e Ottanta. Fra i condannati c’è
                                                           carcere.                                   anche Jorge Nestor Troccoli, l’unico

            880
                                                                                                      attualmente residente in Italia, ritenuto
                                                                                                      membro dell’intelligence uruguayana
                               PERSONE SALVATE DALLA PENA DI MORTE                                    legata all’allora dittatura del suo paese.

14
UN ANNO DI DIRITTI UMANI - UNO SGUARDO DI INSIEME

                                                                       RUSSIA

                      UNGHERIA

                 ITALIA
                          GRECIA
                                                  IRAN

                                   EGITTO

                                                                                       ALMENO       79
                                                                                       LEGGI O SENTENZE
  SIERRA LEONE                                       SOMALILAND
                     CAMERUN                                                           FAVOREVOLI AI DIRITTI UMANI

                                            RUSSIA       7 SETTEMBRE                   ITALIA      28 NOVEMBRE
                                            Il regista cinematografico ucraino Oleg    Il Tribunale civile di Roma ha dato

    1244
                                            Sentsov viene rilasciato nel contesto      ragione a 14 ricorrenti, sostenuti da
                                            di uno scambio di prigionieri tra          Amnesty International Italia, che nel
                                            Russia e Ucraina. Nel 2015 era stato       2009 erano stati respinti in Libia. La
                                            condannato a 20 anni di carcere per        sentenza ha stabilito che le persone
PRIGIONIERI DI COSCIENZA                    "terrorismo" al termine di un processo     ricorrenti hanno diritto al risarcimento
E DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI               irregolare, solo per aver espresso         del danno e soprattutto il diritto di
SCARCERATI O ASSOLTI                        opposizione all’occupazione russa della    "accedere nel territorio italiano allo scopo
DALLE ACCUSE IN 25 PAESI                    Crimea. Dal momento dell’arresto aveva     di presentare domanda di riconoscimento
                                            trascorso in carcere circa sei anni.       della protezione internazionale ovvero di
                                                                                       protezione speciale".

EL SALVADOR        19 AGOSTO                CAMERUN        5 OTTOBRE                   SIERRA LEONE             12 DICEMBRE
Evelyn Hernández viene prosciolta           Un tribunale militare rimette in libertà   La Corte di giustizia della Comunità
dall’accusa di omicidio aggravato.          oltre 90 prigionieri, tra i quali il       economica degli stati dell’Africa
Nell’aprile 2016 aveva subito un            leader del Movimento di rinascita del      occidentale accoglie un ricorso,
intervento ostetrico di emergenza           Camerun, Maurice Kamto, l’avvocata         presentato da due Ong locali
che aveva causato la fine della sua         Michèle Ndoki e Gaston Philippe Abe        e sostenuto anche da Amnesty
gravidanza. Per questo, era stata           Abe, meglio noto come Valsero, rapper      International, e giudica discriminatorio
condannata a 30 anni di carcere. Nel        di fama internazionale. Arrestati il 28    il provvedimento emanato nel 2015
2018 un tribunale di secondo grado          gennaio, nei loro confronti pendevano      dal governo che impediva alle ragazze
aveva annullato la condanna ordinando       accuse che avrebbero potuto portare a      incinte di frequentare le lezioni e di
un nuovo processo.                          una condanna a morte.                      presentarsi agli esami: in quel modo,
                                                                                       dichiara la Corte, è stato violato il loro
                                                                                       diritto all’istruzione.

                                                                                                                                           15
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA BILANCIO SOCIALE 2019

SUCCESSI 2019 E SFIDE 2020

REALIZZARE IL CAMBIAMENTO DENTRO E FUORI DI NOI
Il cambiamento nella vita delle persone e delle comunità è il nostro fine ( 10-11). La complessità delle azioni e reazioni sociali non ci
permette un percorso lineare, perché il cambiamento può manifestarsi scevro dalla logica causa-effetto e grazie al contributo di molti.
Per questo, vi raccontiamo alcuni esempi di successo del nostro lavoro nel 2019 a cui abbiamo contribuito in modo significativo,
anche cambiando noi stessi, per cambiare le ingiustizie. Un passo avanti verso i diritti umani che ci spingerà a fare di più e meglio.

               DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI:                                          STOP AL TRASFERIMENTO DI ARMI:
               UN CAMBIAMENTO NELLE ISTITUZIONI                                      UN CAMBIO DI PASSO

Dopo anni di lavoro abbiamo contribuito a dare valore alla            Abbiamo rafforzato il lavoro di squadra con le organizzazioni con
figura dei difensori dei diritti umani e a far comprendere alle       cui portiamo avanti la campagna per lo stop ai trasferimenti di
istituzioni la necessità di proteggere e riconoscere il loro          armi verso i paesi responsabili di violazioni del diritto interna-
contributo nella difesa dei diritti.                                  zionale, come nel caso del conflitto in Yemen. Abbiamo svolto
Con l’approvazione della mozione "Shelter City", il Comune            azioni di advocacy, lobby e mobilitazioni, come quelle nel porto
di Torino ha riconosciuto la necessità di mettere a disposi-          di Genova per opporci all’attracco delle navi saudite, pronte a
zione Torino come rifugio per un difensore dei diritti umani          caricare materiali di armamento destinati al conflitto in Yemen.
in pericolo, e di impegnarsi nel voler condividere il suo lavo-       Grazie a questi interventi la pressione pubblica sul tema è cre-
ro con i propri cittadini ( 39).                                     sciuta tanto da ottenere, nel luglio 2019, una decisione storica
                                                                      del Governo di bloccare per diciotto mesi i trasferimenti di armi
                                                                      verso Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti ( 47).

               CONTRO I DISCORSI D’ODIO:                                             CONTENZIOSO STRATEGICO:
               UN CAMBIAMENTO NEL METODO                                             UNO STRUMENTO DI CAMBIAMENTO
Abbiamo continuato a promuovere il lavoro in rete, insieme            Nel tempo abbiamo sostenuto i portatori di diritti grazie al
alle tante realtà che compongono il Tavolo nazionale contro           contenzioso strategico ( 57). Il 28 novembre il tribunale ci-
i discorsi d’odio, un luogo di confronto e crescita reciproca         vile di Roma ci ha dato ragione, ribadendo che i respingimenti
per elaborare strategie e proposte e condividere un approc-           sono un atto contrario ai diritti umani. Tra il 2009 e il 2011
cio coordinato nei confronti del complesso tema dei discorsi          l’Italia ne aveva effettuati molti verso la Libia e per questo era
d’odio. Fare rete con le voci più autorevoli in questo campo          stata già condannata dalla Corte europea dei diritti umani. Il
ha significato per noi consolidare un lavoro avviato da anni          tribunale di Roma ha stabilito la riparazione del danno sotto
e sviluppare strumenti innovativi ed efficaci per contrastare         forma di risarcimento per i 14 ricorrenti e dell’ingresso nel
i discorsi d’odio, a partire dal Barometro dell’Odio ( 51).          nostro paese per ottenere protezione internazionale.
SUCCESSI 2019 E SFIDE 2020 - UNO SGUARDO DI INSIEME

LE NOSTRE SFIDE DI FRONTE A NUOVI SCENARI DI CAMBIAMENTO
Per quanto questo Bilancio sociale si riferisca alle nostre attività del 2019, ci sembra inevitabile aggiungere una nota su quanto
sta avvenendo nel 2020 a causa dell’emergenza Coronavirus. L’impatto della crisi, ancora in fase acuta nel momento in cui
scriviamo, avrà effetti importanti non solo sulla nostra organizzazione ma su tutte le dinamiche politiche, economiche, sociali e
culturali del nostro pianeta, inclusa la dimensione dei diritti umani.

L’attribuzione di poteri straordinari ai governi ridurrà drasticamente gli spazi di libertà e democrazia in tutto il mondo, con
una significativa riduzione dei diritti politici e civili dei cittadini, alimentando tendenze autoritarie e repressive in molti
paesi, compreso il ricorso a forme di sorveglianza digitale di massa prive di monitoraggio e supervisione. Come in parte sta
già avvenendo.

Le regole della quarantena soffocheranno la libertà di movimento, il diritto di manifestare, di radunarsi, di riunirsi, di organiz-
zare eventi pubblici, rendendo impossibile mobilitare la società civile contro tali tendenze. Lo spazio delle organizzazioni non
governative, dei movimenti politici e sindacali, e dell’associazionismo sociale subirà forti restrizioni.

La mancanza di protezione sociale e di accesso alla sanità, la perdita del lavoro e la chiusura delle aziende più piccole e fragili,
lo spostamento degli aiuti dello stato e delle istituzioni internazionali verso le imprese e verso i sistemi sanitari, a danno delle
persone e comunità più vulnerabili e della cooperazione internazionale, accentueranno il divario della diseguaglianza tra Nord
e Sud, e tra ricchezza e povertà anche a livello nazionale. Molti modelli di relazione sociale, di lavoro e di organizzazione della
vita familiare subiranno dei cambiamenti di lunga durata, le cui conseguenze al momento non sono prevedibili.

Amnesty sta studiando questi cambiamenti e si appresta a portare modifiche, anche importanti, alle sue strategie di breve e
medio termine, di cui renderemo conto nei prossimi mesi in cui valuteremo anche l’impatto della crisi sulle nostre risorse e
sull'organizzazione del nostro lavoro. Per essere sempre all'altezza della nostra missione di portare diritti uguali per tutti a tutti
i cittadini del mondo.

                                    Qualunque cosa accada, saremo sempre al vostro fianco per difendere i vostri diritti e
                                    realizzare il nostro comune desiderio di giustizia e uguaglianza.”

                                    Gianni Rufini, Direttore Generale, Amnesty International Italia
AMNESTY INTERNATIONAL BILANCIO SOCIALE 2019

     IL 2019 IN NUMERI
     AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA

        CAMPAGNE                                   ATTIVISTE E ATTIVISTI

                              404.102
         FIRMATARI UNICI (+24,7% VS 2018)                    1.958
                                                   ATTIVISTI (+14% VS 2018)

                                                   177 GRUPPI SUL TERRITORIO
                              871.748              16 CIRCOSCRIZIONI
         FIRME RACCOLTE (-0,5% VS 2018)            13 COORDINAMENTI

                              10
         CAMPAGNE

                                                   EDUCAZIONE E FORMAZIONE
                              61                   AI DIRITTI UMANI
         APPELLI

                                                                70.629
                              97                   PERSONE COINVOLTE
                                                   (+15,1% VS 2018)
         AZIONI DI LOBBYING                        DI CUI IL 71% STUDENTI

18
IL 2019 IN NUMERI - UNO SGUARDO DI INSIEME

SOCI, DONATORI E STAFF          COMUNICAZIONE

             83.410                       2.140.325
SOCI E DONATORI                 UTENTI UNICI AMNESTY.IT
(+5,1% VS 2018)                 (+39,2% VS 2018)

            55
PERSONE DI STAFF
                                          884.269
                                FOLLOWER TWITTER E FACEBOOK
                                (+4,5% VS 2018)

             81                           5.100
DIALOGATORI FACE TO FACE        USCITE MEDIA (-34,3% VS 2018)

RACCOLTA E DESTINAZIONE FONDI

11.647.523                      11.960.628
FONDI RACCOLTI IN EURO          FONDI UTILIZZATI IN EURO
(+3,6% VS 2018)                 (+16,7% VS 2018)

                                                                                          19
CHI
SIAMO

 Il movimento globale

 Amnesty International Italia

  La struttura di governo

  Le attiviste e gli attivisti

  Lo staff

  Con chi lavoriamo

 La strategia
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA BILANCIO SOCIALE 2019

       IL MOVIMENTO
       GLOBALE
     Amnesty International è un movimento                                                          
     globale di oltre 7 milioni di persone,                                                    
     presente in 71 paesi e territori nel mondo
     con uffici nazionali e regionali, strutture
     e sezioni. Il movimento si riunisce
     una volta all’anno nell’Assemblea
                                                                                   
     globale (Global Assembly), massimo
     organo decisionale, a cui partecipano
     i rappresentanti designati dalle entità
     affiliate al movimento: sezioni, strutture
     e la comunità di soci internazionali*.

     Il Segretariato Internazionale, la cui
     sede principale è a Londra, coordina il
     lavoro per la difesa e la promozione dei                                                  
     diritti umani a livello globale, definisce
     le strategie, le policy e gli standard
     globali e offre funzioni di supporto sia
     alla governance internazionale che
     all’intero movimento. Il Segretario

                                                                            7
     Generale è responsabile della conduzione
     quotidiana degli affari generali ed è il
     primo portavoce di Amnesty International                        OLTRE
     nel mondo; risponde del proprio operato                MILIONI DI PERSONE
     al Consiglio Direttivo Internazionale
     (International Board), principale organo
     di governo che, a sua volta, rende conto                                          IN

                                                                                    71
     all’Assemblea globale.
     *SOCI INTERNAZIONALI: individui associati
     direttamente al Segretariato Internazionale,
     non essendo presente una sezione o struttura
     nel territorio in cui si trovano.                                              PAESI E TERRITORI

                                                                                                              1
         SEZIONI
     Algeria                    Finlandia                 Marocco           Senegal                             UNICO
     Argentina                  Francia                   Messico           Sierra Leone
                                                                                                           MOVIMENTO GLOBALE
     Australia                  Germania                  Mongolia          Slovenia
     Austria                    Ghana                     Nepal             Spagna
     Belgio                     Giappone                  Norvegia          Svezia
     Benin                      Grecia                    Nuova Zelanda     Svizzera
     Burkina Faso               Hong Kong                 Olanda            Taiwan                 STRUTTURE
     Canada                     Irlanda                   Paraguay          Togo
     Cile                       Islanda                   Perù              Tunisia          Malesia              Tailandia
     Colombia                   Isole Faroe               Polonia           Ungheria         Mali                 Turchia
     Corea del Sud              Israele                   Porto Rico        Uruguay          Slovacchia
     Costa d’Avorio             Italia                    Portogallo        USA
     Danimarca                  Lussemburgo               Regno Unito       Venezuela
     Filippine                  Moldavia                  Repubblica Ceca   Zimbabwe         Entità nazionali e/o regionali,
                                                                                             riconosciute dall’International Board,
                                                                                             ma non ancora organizzate come delle
     Entità formalmente costituite in un dato paese, stato o territorio, riconosciute        Sezioni. Devono possedere almeno
     dall’International Board, con un proprio sistema di governance e una struttura          un Consiglio direttivo e un gruppo di
     operativa in grado di realizzare le attività di Amnesty International.                  volontari attivi.

22
IL MOVIMENTO GLOBALE - CHI SIAMO

                                       
              
               
                   

          

                                     
                                     

                                                                                                 

                                                                                      

                                                                       

                                          

                                

 UFFICI SEGRETARIATO                   UFFICI                                                       UFFICI
    INTERNAZIONALE                            REGIONALI                                               NAZIONALI
Ginevra             New York           Bangkok             Gerusalemme        Mexico City         Brasile             Nigeria
Londra              Parigi             Beirut              Hong Kong          Mosca               India               Sudafrica
Madrid                                 Bruxelles           Johannesburg       Nairobi             Indonesia           Ucraina
                                       Colombo             Lima               Tunisi              Kenya
                                       Dakar               Londra             Washington

Uffici decentrati del Segretariato Internazionale e centri di coordinamento, supporto e expertise che agiscono in prossimità dei
luoghi dove le violazioni dei diritti umani si realizzano o dove risiedono gli uffici strategici della Comunità internazionale.

    LE SFIDE ORGANIZZATIVE DEL SEGRETARIATO INTERNAZIONALE
    Tra il 2018 e il 2019 sono state commissionate tre indagini indipendenti sulla salute organizzativa del Segretariato Inter-
    nazionale che hanno restituito un’immagine fosca della gestione interna e un clima di complessiva sfiducia che permeava
    l’ambiente di lavoro.
    Il Segretariato Internazionale ha avviato importanti cambiamenti organizzativi che hanno portato a un piano di revisione
    interna del proprio lavoro e a un rinnovamento della leadership, al fine di tutelare il benessere e la salute delle persone.
    Maggiori approfondimenti disponibili su amnesty.org

    È stato anche un anno in cui sono emerse questioni di natura economico-finanziaria a cui fare fronte con relativa urgenza.
    Il Segretariato Internazionale ha avviato un processo di revisione dei meccanismi di ridistribuzione globale delle risorse
    e un piano di riduzione dei costi per garantire la propria sostenibilità e per assicurare continuità alla crescita dell’intero
    movimento.

    A dicembre Kumi Naidoo, dopo quasi 17 mesi di operato per un movimento globale più aperto, coeso e capillare, ha ras-
    segnato le proprie dimissioni da Segretario Generale a causa di gravi problemi di salute.
    Il processo di selezione è stato avviato con celerità. La posizione resta tuttora vacante. La gestione del Segretariato Inter-
    nazionale è affidata temporaneamente alla Vice segretaria generale.

                                                                                                                                            23
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA BILANCIO SOCIALE 2019

       AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA
       LA STRUTTURA DI GOVERNO
     Amnesty International Italia, organizzazione di volontariato, è una comunità organizzata di persone guidata da princìpi demo-
     cratici. Ogni attività di volontariato a favore dell’organizzazione è resa a titolo gratuito.

     L’Assemblea generale è il massimo organo deliberativo di Amnesty International Italia. Ha tra i suoi compiti rilevanti l’approva-
     zione delle modifiche allo Statuto e l’approvazione del bilancio e delibera sulla politica nazionale e internazionale, verificandone
     l’attuazione. L’assemblea si svolge una volta all’anno in via ordinaria ed è aperta ai delegati di Circoscrizione, Gruppo Italia,
     Gruppo Giovani e di Coordinamento e ai soci singoli che discutono e votano le diverse mozioni presentate dalle strutture o dai
     singoli. La nomina delle cariche statutarie avviene mediante elezione di soci da parte di soci. Ogni due anni i soci in Assemblea
     generale rinnovano le cariche elettive nazionali: presidente, tesoriere, componenti del Comitato Direttivo, sindaci, probiviri e
     garanti. La durata del mandato delle cariche è biennale e, con l’eccezione della carica di membro effettivo o supplente del
     Collegio dei sindaci, non è possibile far parte di uno stesso organo nazionale per più di tre mandati consecutivi.

     Nel 2019 l’Assemblea generale è stata chiamata a rinnovare tutte le cariche elettive nazionali.

                                                                                                Collegio dei garanti
                  ASSEMBLEA GENERALE
                                                                                                Collegio dei probiviri

                                                                                                Collegio dei sindaci
               PRESIDENTE                  TESORIERA/E
                                                                                         Presidente e presidente aggiunto
                          Comitato direttivo                                           della successiva Assemblea generale

                                                                              Coordinamenti
             Delegazione           Comitati                Gruppi                                                        Gruppi
        all’Assemblea globale      consultivi             di lavoro
                                                                               Circoscrizioni                       Gruppi giovanili
                                    DIREZIONE                                                                            Antenne
                                                                           Consiglio responsabili
                                Dipartimenti/Uffici                           circoscrizionali                    Gruppi in formazione
                                                                 SOCIE/I

         ASSEMBLEA
         GENERALE
         2019

24
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA: LA STRUTTURA DI GOVERNO - CHI SIAMO

Il Comitato Direttivo è l’organo di governo di Amnesty International Italia, indirizza le attività della Sezione e la rappresenta anche
all’esterno attraverso il/la presidente e i suoi vice. Il presidente è rappresentante permanente all’Assemblea globale e può essere
affiancato da due rappresentanti nominati direttamente dal Comitato Direttivo. Insieme costituiscono la delegazione italiana alla riu-
nione annuale dell’Assemblea globale. Il Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali rappresenta il territorio e le sue istanze ( 27 per
l’elenco dei Responsabili). I due organi lavorano in sinergia e si riuniscono in seduta congiunta almeno una volta all’anno.

   IL COMITATO                                               56% donne
                                                                                                             11 Incontri
                                                                                                             del Comitato Direttivo
   DIRETTIVO                                                                                                 nel 2019
   (al 31 dicembre 2019)
                                                                                                             94%
   Emanuele Russo                                            44% uomini                                      Partecipazione media
   Presidente                                                                                                alle riunioni
   Chiara Bianchi
   Vice presidente
   Miriam Cusati                                             41,6 anni
   Vice presidente                                           età media
   Maria Grazia Di Cerbo
   Tesoriera nazionale
   Simone Samuele Rizza                          PRESENZA                                                    3
   Vice tesoriere nazionale                      NEL COMITATO DIRETTIVO                                                             5
   Osvalda Barbin
   Simona Di Dio                                  Meno di 1 anno
   Giuseppe Provenza                              Da 1 a 3 anni                                                  1
   Gerardo Romei                                  Da oltre 3 anni e fino a 6

                                     Ho conosciuto la grande voglia di partecipazione degli attivisti di Amnesty per la prima
                                     volta nel 2000, quando mi avvicinai al Movimento da simpatizzante e con il desiderio di
                                     combattere le ingiustizie.

                                     Ancora oggi, da componente del Comitato Direttivo, la riconosco come una caratteristica
                                     distintiva. Nel nuovo contesto disegnato dalla riforma del Terzo Settore, quindi, sarà
                                     importante continuare a incentivare la partecipazione consapevole delle persone e a valo-
                                     rizzare il ruolo e il contributo degli attivisti nel definire le scelte strategiche dell’Associa-
                                     zione, moltiplicando i momenti di confronto e di dibattito democratico.”

                                     Gerardo Romei, attivista e componente del nuovo Comitato Direttivo

La XXXIV Assemblea generale di Amnesty International Italia si è svolta a Villanova di Castenaso (Bologna), dal 26 al 28
aprile 2019. Vi hanno preso parte 264 soci, tra delegati e soci singoli. Sono state presentate due mozioni statutarie, di cui
una non discussa in sede plenaria perché ritirata. Ampio spazio è stato dedicato alla discussione della mozione per l’adegua-
mento dello Statuto al Codice del terzo settore i cui contenuti rivedranno gli attuali meccanismi di partecipazione e delega,
determinando nuove sfide di rappresentanza democratica e associativa a partire dal 2020. La mozione è stata approvata con
il quorum previsto dei 3/5 dei votanti con 3.270 voti favorevoli, 122 voti contrari e 131 voti astenuti.

L’Assemblea ha approvato la relazione del Comitato Direttivo uscente e il bilancio d’esercizio 2018 e ha eletto le nuove
cariche direttive del Movimento. I soci hanno seguito sessioni di approfondimento tematico, in particolare sull’accoglienza
di migranti e rifugiati e sul contrasto al discorso d’odio, hanno partecipato agli spazi di accountability degli organi di ammi-
nistrazione e controllo e hanno aderito a un flash-mob, svoltosi nel centro di Bologna e finalizzato a sensibilizzare la società
civile sulla necessità di contribuire, ognuno per la sua parte, alla difesa dei diritti umani.

Lo statuto è disponibile sul sito   amnesty.it

                                                                                                                                                    25
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA BILANCIO SOCIALE 2019

       AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA
       LE ATTIVISTE E GLI ATTIVISTI
     Le attiviste e gli attivisti sono persone, di tutte le età, che dedicano il proprio tempo in forma volontaria alla difesa dei diritti
     sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, informando, sensibilizzando, coinvolgendo altri. Si fanno portavoce
     della mission di Amnesty per allargare la comunità dei difensori dei diritti umani. Persone che credono che insieme possiamo
     cambiare il mondo.

     Si strutturano in gruppi all’interno del proprio territorio (la circoscrizione) o decidono di far parte di un coordinamento o di por-
     tare il proprio contributo negli organi direttivi.

         GLI ATTIVISTI
         SUL TERRITORIO

         1.958 attiviste e attivisti
                       1.271
                       donne (65%)

                       687
                       uomini (35%)

         16 circoscrizioni
         13 coordinamenti
         177 gruppi, gruppi giovani, in formazione e antenne                                                           I gruppi territoriali

                                              Ciclostile, telex, macchina da scrivere, parole che sembrano appartenere a un lontano pas-
                                              sato. Eppure erano strumenti che negli anni novanta (del 1900) servivano per inviare le
                                              azioni ai gruppi e da loro in tutto il mondo. La tecnologia ci ha aiutato, ma soprattutto lo
                                              ha fatto per chi ha bisogno della nostra solidarietà, velocizzando le comunicazioni, facendo
                                              crescere il numero delle persone che si attivano per un detenuto dimenticato, per un di-
                                              ritto calpestato, per la dignità, per la ricerca di verità. Sono cambiate tante cose in questi
                                              anni, ma è rimasto inalterato il desiderio di migliorare il mondo, di farlo in prima persona
                                              e insieme agli altri.”

                                              Marisa, Ornella e Laura, staff Amnesty International Italia

26
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA: GLI ATTIVISTI - CHI SIAMO

                                     Da quando mi sono avvicinata per la prima volta ad Amnesty due concetti accompagnano
                                     il mio attivismo: nessun uomo è un’isola e Ubuntu*.Entrambi si fortificano quotidiana-
                                     mente nelle azioni nel territorio, nel Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali, negli
                                     incontri pubblici e interni. Si alimentano con il confronto e la condivisione.
                                     Mettere i diritti al primo posto: è quello che facciamo per e con le persone.Siamo promo-
                                     tori e al contempo parte della costruzione di una comunità consapevole, responsabile che
                                     sa cosa fare e come farlo.”
                                     *Comprende l'idea di condivisione, scambio, messa a disposizione, maturazione, interconnessione. Rappresenta
                                     il senso del sistema operativo che ha preso proprio quel nome: condivisione ma ri-creazione, perché è un sistema
                                     open source per sviluppare applicazioni e rimetterle in circolo, a disposizione di una grande comunità di utenti.

                                     Tiziana Fresu, responsabile Circoscrizione Sardegna e attivista gruppo di Cagliari

Le Circoscrizioni operano a livello regionale e seguono lo sviluppo e la formazione dei gruppi locali, di cui coordinano le attività,
in accordo con le linee strategiche della programmazione nazionale. Svolgono un’intensa attività organizzativa, formativa e di
rappresentanza.

   IL CONSIGLIO DEI RESPONSABILI CIRCOSCRIZIONALI
   (al 31 dicembre 2019)
   Alessandro Lucibello                         Floriano Zini                                          Mario Gallo
   Umbria                                       Veneto/Trentino Alto Adige                             Campania
   Beatrice Gatti                               Francesca Bisiani                                      Nunzio Giannini
   Lombardia                                    Liguria                                                Piemonte/Valle d’Aosta
   Chiara Di Maria                              Giacomo Labricciosa                                    Simona Di Nardo
   Sicilia                                      Abruzzo/Molise                                         Puglia
   Claudia Pacini                               Lorenzo Logoteta                                       Tiziana Fresu
   Lazio                                        Calabria                                               Sardegna
   Fabio Burattini                              Maria Chiara Panichi                                   Vanessa Giunti
   Marche                                       Emilia Romagna                                         Toscana
   Fiodor Nicola Misuri
   Friuli Venezia Giulia

I Gruppi organizzano eventi, azioni di piazza, raccolta di firme, incontri pubblici, facendo rete con altre realtà della comunità
locale. Partecipano con tutti gli altri gruppi ad azioni mirate al raggiungimento di un obiettivo comune. Sono un punto di riferi-
mento sul territorio e grazie a loro tante altre persone possono attivarsi per promuovere i diritti umani.

Nel primo periodo di attività, sotto la guida delle Circoscrizioni, sono "gruppi in formazione". Quando sono composti da meno di
5 persone prendono la denominazione di "Antenne".

I Gruppi Giovani sono costituiti da attivisti presenti nei licei, nelle università, o in altre realtà giovanili.

I Coordinamenti sono gruppi di attivisti esperti su un tema o un’area geografica. Distribuiti sul territorio nazionale lavorano in
team e sono punto di riferimento per gli attivisti, in collaborazione con gli uffici della Sezione.

                                                                                                                                                              27
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA BILANCIO SOCIALE 2019

       AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA
       LO STAFF
     Amnesty International è prima di tutto un movimento di persone per i diritti umani. Le persone sono il nostro principale agente
     di cambiamento e lo staff non fa eccezione. In un contesto internazionale, nazionale ed interno così ricco di cambiamenti e
     nuove sfide, lo staff rappresenta un fattore strategico fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi di cambiamento sociale, di
     promozione e tutela dei diritti umani nel nostro Paese.

     Nel 2019 è stata fatta, sui dati del 2018, un’analisi sulle retribuzioni dello staff, condotta da un’agenzia esterna. Il principale
     risultato evidenzia che le retribuzioni in Amnesty International Italia sono, in media, inferiori del 6% rispetto al settore non
     profit. Si può quindi considerare raggiunto uno dei nostri principali obiettivi pluriennali in questo ambito: avvicinare le nostre
     retribuzioni a quelle della media del settore. Un lungo percorso iniziato nel 2016 quando, dalla stessa indagine, le nostre retri-
     buzioni risultarono inferiori del 18% rispetto al settore non profit.

     La forbice retributiva, cioè il rapporto tra la retribuzione annua lorda massima e minima dei lavoratori dipendenti è di 4,07
     (4,12 nel 2018): un indice che secondo le linee guida di Riforma del Terzo Settore dovrebbe attestarsi non oltre il valore mas-
     simo di 8, dunque ben al di sopra del valore della nostra organizzazione.

         LE RETRIBUZIONE DELLO STAFF NEL 2019
                       RAL €                     NUMERO DI DIPENDENTI

             90.000 - 100.000                             1             La tabella accanto illustra il numero di dipendenti per fasce
             50.000 - 60.000                              2             di retribuzione annua lorda (RAL).
             40.000 - 49.000                              7
                                                                        La RAL annuale più alta è di € 94.619 (corrispondente
             30.000 - 39.000                              20            a un netto di circa € 3.436), la più bassa di € 23.269
             20.000 - 29.000                              20            (corrispondente a un netto di circa € 1.312).

     Il primo maggio 2019, inoltre, è entrato in vigore il primo contratto integrativo dell’Associazione, sottoscritto con la Filcams
     CGIL il 9 gennaio 2019. Se è vero che questo risultato è stato raggiunto al termine di un lungo processo di consultazione - fatto
     di un questionario, quattro focus group tematici e assemblee dei lavoratori - è anche vero che per noi il contratto integrativo
     rappresenta l’inizio di un processo di cambiamento che coinvolge tutti i dipendenti dell’Associazione, dai più senior ai più
     giovani. La piena realizzazione del contratto integrativo sarà infatti il cuore della programmazione pluriennale (2021-24) per lo
     sviluppo organizzativo dello staff: un maggiore orientamento ai risultati e un impatto sui diritti umani insieme ad un maggiore
     benessere delle lavoratrici e dei lavoratori.

28
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA: LO STAFF - CHI SIAMO

Il 2019 è stato quindi un anno di ricerca-azione focalizzato sulle principali novità nell’organizzazione del nostro lavoro: la
sperimentazione del lavoro da casa con un gruppo pilota di 16 persone, il premio di risultato e la timbratura unica per tutto il
personale dipendente. Un percorso formativo sviluppato in collaborazione con un'agenzia esterna, iniziato ad aprile 2019 e con-
clusosi a gennaio 2020 per un totale di circa 28 ore formative per dipendente, ha accompagnato lo staff in questa prima fase
di cambiamento, favorendo la co-costruzione di strumenti e politiche per il cambiamento. Al termine del percorso di sviluppo
abbiamo quindi individuato i pilastri della programmazione pluriennale 2021-24 per lo staff, da definire meglio nel corso di
quest’anno: investire in tecnologia e spazi fisici per lo smartworking, analizzare e sviluppare i processi trasversali dell’Associa-
zione, creare un sistema di gestione della conoscenza, facilitare una visione più ampia degli obiettivi organizzativi.

   55 PERSONE DI STAFF
   (al 31 dicembre 2019)                                                                                                       82% donne

   TIPOLOGIE CONTRATTUALI                                 LIVELLI CONTRATTUALI*
                                                                                                                               18% uomini
           5                                                          15
                              dipendenti
      9                    a tempo indeterminato                                         dirigenti
                              dipendenti                                                 quadri                                43 anni
                           a tempo determinato                                                                                 età media
                                                                                         impiegati
                              collaboratori
               41                                                44
                                                                                                                               6,3 %
                                                          * dal calcolo dei livelli contrattuali                               di turn-over
                                                            sono esclusi i 5 collaboratori                                     negativo

                                              DAI DIRITTI UMANI NON SI VA MAI IN PENSIONE
                                    Sono approdata, quasi per caso, ad Amnesty nel dicembre del 1990. Da allora tanti i ruoli
                                    e mansioni: supporto al coordinamento rifugiati, campagne, affari generali, ufficio di dire-
                                    zione, risorse umane. Per 30 anni ho condiviso con Amnesty le battaglie e i cambiamenti,
                                    ho conosciuto la Storia e il mondo. Più di tutto mi ha sempre appassionato la battaglia
                                    contro la pena di morte. Lavorare per i diritti umani è un valore aggiunto alla propria vita,
                                    un cammino da cui non si torna indietro.
                                    Amnesty è la parte giusta dell'umanità, Amnesty è la mia gente.”

                                    Marisa Lanzillotti, Human Resources Senior Officer in pensione da gennaio 2020

   ATTENZIONE ALLA SALUTE E AL BENESSERE DELLO STAFF
   Nella sezione “il movimento globale” ( 23) vi abbiamo raccontato le misure di tutela della salute e del benessere dei
   lavoratori adottate dal Segretariato Internazionale per far fronte agli esiti delle indagini indipendenti sull'ambiente e il cli-
   ma di lavoro commissionate presso i propri Uffici. Sebbene nessuna Sezione di Amnesty International sia stata coinvolta
   in questa vicenda, come Amnesty International Italia ci siamo da subito attrezzati per rafforzare le misure a tutela della
   salute e del benessere dei lavoratori. In particolare, dall’aprile 2019, ogni ultimo venerdì del mese, è presente in sede una
   psicologa del lavoro per incontri di counselling individuale con chiunque ne faccia richiesta: un'iniziativa che si aggiunge
   alle numerose novità del contratto integrativo e alle altre policy per la trasparenza ( 88-89).

                                                                                                                                                        29
AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA BILANCIO SOCIALE 2019

       AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA
       CON CHI LAVORIAMO
     Il lavoro della nostra Associazione è contraddistinto da un rapporto costante con una molteplicità di attori sociali che interagi-
     scono con noi grazie a strumenti, canali di comunicazione e processi di coinvolgimento e partecipazione diversificati. Ognuno
     di essi è protagonista diretto o indiretto e portatore d’interesse del cambiamento che perseguiamo nella vita delle persone e
     delle comunità, in Italia e nel mondo.

                                                                                                                ISTITUZIONI
                                                                                                                                                SOC
                                                                                                                                                   IETÀ
                                                                RI                                                                                                CIV
                                                            NITO                                                                                                     ILE
                                                           R                                                                                                                  OR
                                                         FO
                                                                                                            M OVIM                  IALI
                                                   E                                            OG
                                                                                                     E NT
                                                                                                                                           NI S
                                                                                                                                                OC                              GA
                                                                                                                                                     GA
                                                                                                         LE                       ORGA
                                                                                          LOB
                                                                                                     LOBA

                                                                                                                                                                                     NI
                          TI

                                                                                                                                      NI S                OR

                                                                                                                                                                                       ZZ
                                                                                                    G
                                                                                     AL
                        EN

                                                                                 E
                                                                                                NTO                                       OCI

                                                                                                                                                                                         ATA
                      UL

                                                                                                                                             ALI
                                                                                             IME
                    NS

                                                                                            V
                                                                                          MO

                                                                                                                                                                                                    E
                  CO

                                                                                                                                                                                                         NON
                                                                                                                       DECISION MA
                                                                                                                  CY E
                                          FO N

                                                                                                                LI                KER
                                                                        AL

                                                                                                              PO
                                                                     ION
                               DAZ
                                                                 RNAT
                                   IO N
       DONATORI

                         E AMNESTY INTERNATIONAL
                                                     AMNESTY INTE

                                                                                                                                                                                                                MEDIA
                                                                                                                                                                                             ATTIVISTI
                                                                                                                                                                                 ATTIVISTI

                                                                                                                     PORTATORI
                                                                                                                     DI DIRITTI
                                            NDAZIONE
                                          FO

                                                                                                                           R      PO
                    RI

                                                                                                                         TE         LIC
                                                                                                                                                                                                    M

                                                                                                                        N
                                                                                                                                                                                                     O

                                                                                                                                       YE
                NITO

                                                                                                        DECISION IMPLEME
                                                                                                                                                                                                      NDO
                                                                                                                                                                ST
               E

                                                                                                                                                                  A
              T

                                                                                                                                                                   FF
           SOS

                                                                                                                                                                                                          DE
                                                                                                                                                                            RI
                                                                                                                                                                      E

                                                                                                                                        CO
                                                                                                                                                                                                            L
                                                                                                                                                                     TO

                                                                                                                                                                                                             L

                                                                                                                                          LLA
                                                                                                                                                                                                              ’AR
                                                                                                                                                                   RA

                                                                                                                                                                       BO
                                                                                                                                             BO
                                                                                                                                                                                                                 TE

                                                                                                                                                                  LA
                                                                                                                                               RAT
                                                                                                                                                               OL
                             ITÀ

                                                                                                          I                                       ORI
                                                                                                       SOC
                                                                                                                                                                                       DE

                                                                                                                                                          EC
                           RS

                                                                                                                                                                                         LL

                                                                                                 SOC                                              FF
                          E

                                                                                                                                              STA
                                                                                                                                                                                           O
                         V

                                                                                                        I
                                                          I                                                                                                                 SP
                                                      L’UN                                                                                                                    OR
                                                     L                                                                                                                          T
                                                   DE                                                                                                                  E
                                                                             E                                                          DEL
                                                                                    OLA                                                    LA
                                                                                 SCU                                                          CULT
                                                                                                       DELLA                                      URA
                                                                                                 MONDO

          PORTATORI DI DIRITTI                                                                         DUTY BEARERS                   AMNESTY                                SOCIETÀ CIVILE
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