Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale

Pagina creata da Federico D'Agostino
 
CONTINUA A LEGGERE
Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
ANNO 51 - N. 2   PERIODICO QUADRIMESTRALE DELLA SEZIONE A.N.A. DI BRESCIA
                                            Fondato nel 1961 - Copie stampate 14.000 • In omaggio ai Soci •
 LUGLIO 2011        Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/2/2004 n° 46) art.1, comma 2, DCB Brescia

Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia gli alpini bresciani
    hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
                                                         1
Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
SEGRETERIA
                                                                         Prossimi appuntamenti sezionali
         Quando i Gruppi organizzano eventi culturali e/o
 sportivi, è facile che gli sponsor versino loro somme in             SETTEMBRE:
 contanti o per bonifico bancario.                                    4, Mazzano:               85° di Fondazione
         Non essendo attività commerciali e non avendo                8, sede sezionale:        Consiglio direttivo
 partita IVA, i Gruppi non possono emettere una fattura o             11, Monte Guglielmo:      Alpinata in Gölem
 una ricevuta fiscale, finendo per dover rinunciare alla              12, Coccaglio:            Inizio Trofeo Cocchetti, gara
 sponsorizzazione e all’eventuale progetto.                                                     sezionale di bocce
         La Tesoreria dell’A.N.A. Nazionale, interpellata ci          18, Clusane:              50° di Fondazione
 ha risposto quanto segue:                                            24, Coccaglio:            finali Trofeo Cocchetti
         Se a fronte della donazione non viene chiesto nulla          25, Molinetto:            75° di Fondazione
 in cambio (es. un servizio), potrà essere rilasciata una sem-
 plice ricevuta a favore del donante che servirà però esclu-          OTTOBRE
 sivamente a giustificare l’uscita della somma dalla sua              2, Timoline:        inaugurazione nova sede
 cassa.                                                               9, Vill. Sereno:    inaugurazione nova sede
 Per gli sponsor dedurre queste somme è abbastanza com-               13, sede sezionale: Consiglio direttivo
 plicato, perché la legge pone dei limiti ben precisi e molto         15-16, PALAZZOLO S. OGLIO:
 stretti, sia riguardo alla cifra che alla sua destinazione. In              RADUNO DEL II RAGGRUPPAMENTO
 ogni caso questo è un problema che interessa esclusiva-
 mente lo sponsor.                                                    NOVEMBRE
         Se invece la sponsorizzazione prevede da parte del           10, sede sezionale:       Consiglio direttivo
 Gruppo una contropartita, che può essere anche la affis-             19                        Serata finale attività sportiva
 sione di cartellone pubblicitario, occorre la Partita IVA e
 devono essere fatti tutti gli adempimenti autorizzativi e            DICEMBRE
 tributari, tra i quali, il pagamento delle relative tasse.           4                         Pranzo auguri Prot. Civ.
         Le stesse regole valgono se fa da tramite la Sezio-          8, Ospitaletto:           Memorial Marilena
 ne. Una volta espletati e rispettati tutti gli adempimenti           8, Sarezzo:               80° di Fondazione
 previsti, questa potrà consegnare al Gruppo parte del con-           20, Sede sezionale:       serata degli auguri di Natale
 tributo o l’intera somma. Quest’ultima non può, però, es-
 sere assolutamente superiore ai 5.000 euro, limite previ-
 sto dalle norme antiriciclaggio in vigore.                            Prossimi appuntamenti nazionali
         Il suggerimento che vi diamo è questo: rivolgetevi
 prima ad un commercialista locale; se è anche alpino (non            SETTEMBRE
 dovrebbe essere difficile trovarne uno con questo requisi-           4:  Pellegrinaggio solenne al Monte Pasubio
 to), potrete farlo anche a costi contenuti.                          4:  Pellegrinaggio al Monte Bernadia (UD)
 In Segreteria è disponibile un promemoria che a suo tem-             18: Campionato Nazionale di tiro a segno a Vittorio
 po (2 marzo 2010) era stato predisposto dalla sede nazio-                Veneto
 nale e successivamente aggiornato.
                                            Fausto Cazzanelli         OTTOBRE
                                                                      2:  Pellegrinaggio al Sacrario dei Caduti d’oltremare a
                                                                          Bari
       ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI                                  2:  Campionato nazionale di corsa a staffetta a
               Sezione di Brescia                                         Pederobba (TV)
          e-mail: ocioalapena@anabrescia.it                           9:  Madonna del Don a Mestre (VE)
                                                                      23: Riunione dei Presidenti delle Sezioni italiane a
              Direttore Editoriale: Davide Forlani                        Milano
            Direttore Responsabile: Massimo Cortesi
                     Comitato di Redazione:
    Domenico Castelnovo, Franco Richiedei, Giuseppe Lamberti,         NOVEMBRE
               Gianpaolo Cazzago, Andrea Poisa                        26: Colletta alimentare

      Autorizzazione provvisoria (Autorizzazione precedente)          DICEMBRE
           Tribunale di Brescia n. 25/1969 dell’1/10/69
                                                                      11: S. Messa solenne di Natale in Duomo a Milano
                Stampa: Centro Stampa Quotidiani
            Via dell’Industria 52 - 25030 Erbusco (BS)
                         Tel. 0307725511
        Abbonamento: 10,00 euro all’anno - contattare
          la segreteria sezionale allo 030 2003976
                                                                  2
Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
Una splendida adunata... made in Val Trompia
       Solitamente una auto made in germany è sinonimo
di affidabilità e robustezza; un orologio made in suisse è
sicuro che sia preciso; una macchina fotografica deve es-
sere made in japan; da quest’anno possiamo dire che una
adunata di alpini dovrebbe essere made in Val Trompia.
Si perché gli alpini di Pezzaze si sono superati nell’orga-
nizzare questa adunata (che dovrebbe essere la n. 75 stan-
do ai bollettini ufficiali e ai verbali del Consiglio).

                                                                     Cascinelle, antica malga d’alpeggio rimasta per molto tem-
                                                                     po diroccata e ristrutturata dalle penne nere pezzazesi, fino
                                                                     alle mostre negli uffici della miniera, a ricordare che la
                                                                     gente della Val Trompia ha saputo trarre sostentamento
                                                                     dalla montagna, sia sulla superficie che nelle sue profon-
                                                                     dità, ovunque con sacrificio, lavoro e un forte senso del
        La domenica che ha concluso la maratona alpina               dovere.
iniziata giovedì 2 giugno ha visto all’ammassamento più
di 2.500 alpini, 150 gagliardetti della nostra Sezione, 16
provenienti da altre sezioni, 11 vessilli sezionali (oltre al
nostro erano presenti quelli di Bergamo, Valle Camonica,
Monte Suello, Verona, Vicenza, Milano, Monza, Mode-
na, Parma, Luino e Como).
        Un successo sotto tutti i punti di vista, dagli splen-
didi passaggi attraverso le frazioni medioevali di Pezzaze,
sotto la torre di Mondaro, attraverso le gole fresche e umide
sotto Stravignino, costeggiando il torrente Morina, fino
alla maestosa Chiesa Parrochiale di S. Apollonio dove il
parroco don Giancarlo Pasotti ha celebrato la S. Messa
con una omelia che ha richiamato le gesta e i sacrifici
degli alpini lungo tutta la loro storia.
        Questo grandioso avvenimento è iniziato alcuni                       Il sabato pomeriggio si è tenuta in paese l’inaugu-
giorni prima, con la S. Messa in suffragio degli alpini del          razione del monumento (ovviamente in ferro!) rappresen-
Gruppo andati avanti, poi la camminata al rifugio                    tante un gruppo di alpini che cantano, “l’eterno canto” il
                                                                     titolo della composizione, a ricordare che la musicalità è
                                                                     una dimensione fondante dell’alpinità come il ricordo di
                                                                     chi è andato avanti, di chi è Caduto sui fronti di guerra, il
                                                                     forte senso di appartenenza alla Patria tramite la simbiosi
                                                                     con le Truppe Alpine, degnamente rappresentate durante
                                                                     tutto il corso dell’adunata. Nel tardo pomeriggio si è svolto
                                                                     il consueto incontro in comune con le autorità cittadine.
                                                                     Al termine dei saluti Angiolino Salvalai ha fatto dono alla
                                                                     municipalità di una antica stadera, la bilancia a braccio,
                                                                     accolto con gioia se pensiamo che sul gonfalone del co-
                                                                     mune di Pezzaze ne è rappresentata una; forse anche il
                                                                     nome Pezzaze ricorda il termine “Pesate” riferita proba-

                                                                 3
Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
bilmente alla pesatura del minerale di ferro estratto dalla        autorità intervenute dal col. Garatti del Centro Documen-
miniera, atavica presenza in questa comunità.                      tale di Brescia, al cappellano capo delle Truppe Alpine
                                                                   don Lorenzo Cottali, al Col. Bernardelli, alpino pezzazese
                                                                   doc.
                                                                          Nemmeno la pioggia pomeridiana (che la mattina
                                                                   aveva risparmiato la sfilata, svoltasi sotto un bel sole) ha
                                                                   rovinato la bella manifestazione che gli alpini pezzazesi
                                                                   hanno preparato con cura, prestando attenzione ad ogni
                                                                   particolare, compreso l’efficientissimo servizio bus na-
                                                                   vetta che dalla strada provinciale ha portato le centinaia
                                                                   di alpini fino in paese e che alla fine della giornata sotto
                                                                   un torrenziale diluvio hanno riaccompagnato agli abbon-
                                                                   danti e ben disposti parcheggi.

                                                                          Tutto bene dunque, questa adunata viene
                                                                   definitivamente consegnata alla storia (quella alpina, na-
                                                                   turalmente); complimenti a tutti gli alpini di Pezzaze,
       La sfilata della domenica si è conclusa nella chiesa        capeggiati dal nostro Marziano Bregoli per questa me-
parrocchiale, dove al termine della celebrazione eucaristica       morabile adunata. Una vera adunata made in Val Trompia!
il Presidente Davide Forlani ha fatto notare con malcelata                L’augurio è che il successo di questa adunata possa
soddisfazione come gli alpini siano sempre presenti nu-            essere ripetuto anche l’anno prossimo a Mairano, ai cui
merosi a tutte le manifestazioni, anche quando si renda            alpini va l’augurio di buon lavoro.
necessario attraversare laghi, recarsi in città caotiche o
inerpicarsi sui monti.                                                                                      Franco Richiedei
       Dopo brevi indirizzi di saluto resi dal parroco, dai
rappresentanti del Comune e della Provincia, l’adunata è
proseguita sotto la gigantesca tensostruttura che ha ospi-
tato oltre 1200 persone convenute per il rancio a base di
spiedo e di altre gustosissime specialità locali; tante le

                                                               4
Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
La cornice culturale dell’adunata di Pezzaze:
                     le mostre storiche e fotografiche
       Sabato 4 giugno sono state inaugurate le due mo-              ferro, diverse fotografie a lui dedicate e scattate mentra
stre che hanno fatto da cornicie e da supporto culturale             era intento a lavorare il metallo che ha reso famosa la Val
all’evento dell’adunata. Nei locali degli uffici della Mi-           Trompia in tutto il mondo.
niera (purtroppo chiusa durante i giorni dell’adunata a                      Al ferro è dedicata anche la mostra permanente nei
causa di problemi legati alla gestione del parco minera-             locali attigui; è infatti possibile vedere gli attrezzi che sono
rio) hanno trovato degna collocazione i reperti e i cimeli           stati utilizzati per l’estrazione dei minerali di ferro, alcu-
prestati al Gruppo dal Museo storico della Sezione di Bre-           ne rocce e minerali, e una interessantissima serie di pan-
scia, arricchita con alcuni gioielli messi gentilmente a di-         nelli che raccontano la storia di Pezzaze e della sua mi-
sposizione dal Maggiore Guido Fulvio Aviani, vero                    niera, intrecciandosi con la storia della gente, delle fami-
appasionato e intenditore della Campagna di Grecia e Al-             glie che al ferro hanno dedicato le loro vite per intere ge-
bania, alla quale la mostra era dedicata.                            nerazioni.
       Il prof. Aviani (in effetti non è un professore, come                 Nel fabbricato di fronte a quello degli uffici è stata
ha precisato lui stesso, ma la sua preparazione e la passio-         invece allestita una mostra fotografica dedicata alla Pro-
ne con la quale partecipa a questi eventi lo rendono pro-            tezione civile; un centinaio di pannelli che mostrano le
fessore di fatto, anche se non di nome) ha prestato al grup-         fasi degli interventi del nostro nucleo di intervento duran-
po un manichino con una uniforme di un fante greco, pez-             te gli eventi calamitosi che purtroppo nel corso degli anni
zo unico al mondo, che aveva suscitato persino l’interes-            si sono verificati: dal Friuli, all’alluvione in Piemonte,
se del museo storico di Atene.                                       dal terremoto in Irpinia a quello in Abruzzo, passando per
       Al primo piano la mostra dedicata all’indimenticato           gli intervento di bonifica, di pulizia degli alvei fluviali e
Vittorio Piotti con l’esposizione di numerose sculture in            alle esercitazioni e interventi di ancincendio boschivo.

                            Quando la pioggia dà una tregua:
                             la sfilata e l’ammainabandiera
La Val Trompia, si sa, è soprannominata il “vasino” degli            ticamente per tutto il sabato, e buona parte della domeni-
angeli (per la verità il termine esatto è un altro, ma siamo         ca, ma hanno concesso un bel sole durante la sfilata e
                                            un giornale se-          durante la “mesta” cerimonia dell’ammainabandiera. Fi-
                                            rio, quindi ci li-       niti questi momenti le cateratte del cielo si sono riaperte
                                            mitiamo a far            con buona pace degli alpini che dovevano raggiungere le
                                            passare il concet-       auto a valle, bagnandosi “leggermente” il cappello.
                                            to), per via delle               L’ammainabandiera si è svolto sotto un cielo color
                                            abbondanti piog-         piombo, ma i famosi “angeli” erano forse intenti ad altro,
                                            ge, che per tutto        la pioggia è cessata per qualche attimo permettendo di
                                            l’anno quasi             chiudere in
                                            quotidianamente          bellezza
                                            annaffiano le sue        questa me-
                                            montagne e i             morabile
                                            suoi borghi; pro-        adunata e di
                                            babilmente gli           passare le
                                            angeli sono in-          consegne
                                            continenti, ma           agli alpini di
                                            certamente han-          Mairano.
                                            no assistito al-
                                            l’adunata,
                                            perchè hanno
                                            fatto piovere pra-

                                                                 5
Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
TORINO 2011
                    A margine dell’adunata nazionale di Torino
 L’adunata di Torino, che molti alpini hanno vissuto tra                              GRAZIE perchè avete smentito i pregiudizi di coloro
 chiari e scuri, con alcune scelte quanto meno discutibili                    che temono sempre di accogliere esterni, avete lasciato tutto
 che tuttavia sono da valuatre in altra sede (e speriamo che                  ordinato e pulito... e avete donato anche una buona offerta che
 gli addetti se ne occupino) ha provocato in molti torinesi                   servirà a finanziare la partecipazione dei giovani dell’Oratorio
                                                                              alla Giornata Mondiale della Gioventu’ quest’Estate a Madrid
 sensi di ammirazione e di affetto nei confronti degli alpi-
                                                                              con il Papa.
 ni, nati dall’aver ospitato alcuni nostri gruppi durante le                        Ancora GRAZIE e ancora scusa per qualche disagio che
 giornate torinesi. Sono pervenute nei giorni seguenti l’adu-                 c’è stato. Mi auguro che abbiate fatto tutti un buon viaggio di
 nata alcune lettere che riassumono bene lo spirito nato                      ritorno e mantenete, diffondete sempre più questi valori positi-
 duante quelle giornate; ne pubblichiamo alcune che rap-                      vi di cui avete dato testimonianza in questi giorni.
 presentano tutte le altre che non hanno trovato posto sui                    Buona giornata a tutti.
 giornali, ma solo nel cuore e nella mente di chi la ha scrit-                A nome di tutto l’oratorio Valdocco
 te e di chi le ha ricevute.                                                                                            don Gianni Moriondo

 ALPINI, siete tutti ladri: ci avete rubato il cuore!                         Buongiorno,
 Carissimi ALPINI, innanzitutto GRAZIE.                                       questa mia e-mail ha oltre allo scopo di ringraziarvi per la gioia
          il nostro carissimo San Giovanni Bosco era andato un                che avete portato nella mia città anche per avere un informa-
 giorno a trovare i ragazzi del collegio salesiano di Lanzo Tori-             zione per me molto importante.
 nese. Gli avevano organizzato una festa così bella che al ritor-                      Ho tre figli, una di queste Daniela, capelli rossi, 15 anni,
 no prende carta e penna e scrive una bellissima lettera con que-             frequenta la seconda superiore all’istituto A. AALto Sella di
 ste parole: “Carissimi ragazzi siete tutti ladri...sì,lo ripeto, siete       Torino in Via Montecuccoli. Nella sua scuola è stato ospitato
 tutti ladri perchè a questo povero prete restava una cosa sola,il            per tre giorni il gruppo di alpini di Chiesanuova.
 suo cuore, e voi con la vostra allegria contagiosa gli avete ru-                      Daniela, come tutte le adolescenti, ama le discoteche
 bato il cuore!” Mi viene da ripetere a voi le stesse                         (ma le permetto di andare pochissimo), la musica l’allegria e la
                                                                              presenza di questo gruppo di alpini nel cortile della sua scuola
                                                                              è stato veramente utile ed importante. Sin dal primo giorno si è
                                                                              affezionata a queste persone. Il venerdì mattino mi ha mandato
                                                                              questo sms: “mamma sono arrivata a scuola alle 8.00 e sai
                                                                              c’era già un bel profumino, sono arrivati gli alpini, stavano
                                                                              mangiando e suonavano. Che bello!!” cosi sabato pomeriggio
                                                                              ha deciso di andare a fare un giro nel centro di Torino ma è
                                                                              passata prima dalla sua scuola per vedere se i suoi alpini erano
                                                                              ancora lì, ed allora altro sms: “mami sono passata a vedere i
                                                                              miei alpini, mi hanno chiesto se volevo una fetta di salame, io
                                                                              ho detto di no ma mi ha fatto piacere. Erano tutti allegri”
                                                                                       La sera di sabato, come non accadeva da mesi, con tutta
                                                                              la mia famiglia (oltre a Daniela ho altri due figli 12 e 18 anni)
                                                                              siamo usciti insieme, I miei figli e credo tanti giovani hanno
                                                                              imparato da voi che divertirsi non vuol dire impasticciarsi ma
                                                                              vi è una sana allegria, una gioia di vivere, di condividere con
                                                                              gli altri i momenti di festa e di questo vi ringrazio di cuore.
                                                                                       Ieri mattina ultimo sms di Daniela riguardante gli alpi-
                                                                              ni: “sono arrivata di corsa a scuola, erano andati via tutti,
                                                                              forse c’erano solo più i capi che ho visto andar via su delle
                                                                              auto militari. Mamma che tristezza!”
 parole:”Alpini, siete tutti ladri, perchè con la vostra allegria,                     Avevo piacere di dirvi GRAZIE, perché la vostra pre-
 con i vostri canti, con le vostre musiche,con i vostri                       senza ha sicuramente lasciato il segno non solo nel cuore di
 bicchierini..soprattutto con la vostra simpatia avete contagiato             tutti i torinesi ma anche e soprattutto in quello dei nostri figli
 tutti, ci avete rubato il cuore                                              che ci auguriamo possano crescere con sani valori e sentimenti
          Il giorno dopo l’adunata nazionale degli Alpini a Torino            di amore, amicizia. solidarietà e spirito di sacrificio.
 sento proprio il dovere di dire un grande e riconoscente grazie              Aspetto una vostra risposta per capire se è possibile rintraccia-
 a tutti gli Alpini...ma soprattutto a quei gruppi che il 1° Orato-           re questo gruppo anche solo per avere un loro piccolo ricordo
 rio don Bosco di Valdocco ha ospitato, cioè i gruppi di                      magari una foto che Daniela non ha osato scattare.
 Medeuzza, di Cividate Camuno, di Buttrio,                                                                                                  Grazie
 di Villanova (UD), di Percoto, di Trivignano, di Brescia-                                                                           Una mamma
 Bottonaga, di San Vito al Tagliamento, di Savorgnano, di
 Treviso.

                                                                          6
Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
La risposta del Gruppo di Chiesanuova                                                                                 TORINO 2011
                                                                        storici di Torino rinsalda il legame
Cara Daniela,                                                           che questa città ha sempre avuto con
ci ha fatto molto piacere aver ricevuto l’e mail di tua madre,          le gesta dei propri militari.
nella quale si evidenziano le tue emozioni ed i tuoi sentimenti                 E così domenica, mentre risuonerà il rombo di un
verso noi alpini. Infatti l’alpino è proprio come lo hai descrit-       milione di piedi calzati nelle nostre strade, ci saranno ide-
to: allegro, bonario, amante della musica, dei canti e della            almente anche loro, gli eroi caduti. Con le bandiere dei
buona compagnia ed ha un grande cuore!                                  reggimenti coperti di medaglie, al suono delle fanfare e
        La caratteristica propria dell’alpino è il suo cuore che        dei tamburi, tra i canti che rievocano antichi sacrifici. La
soffre se il prossimo soffre, è felice se il prossimo è felice, è
                                                                        città li abbraccia insieme a tutto il Paese. L’Italia è qui,
sempre a disposizione per aiutare chi ha bisogno, come ci han-
no nsegnato i nostri Padri e seguendo l’insegnamento di un              davvero unita, in questi volti giovani e vecchi con tante
grandissimo Alpino, il Beato Don Carlo Gnocchi, che ha sa-              storie dietro i loro occhi e un orgoglio immutato. A loro
crificato la sua vita, (prima, durante e dopo la guerra) per            va il nostro saluto e la nostra riconoscenza. Viva gli alpi-
aiutare più bisognosi, i sofferenti, i più sfortunati.                  ni. E grazie di cuore.
        Nonostante la tua giovane età, dimostri una buona ma-           Don Benito Rugolino, parroco della Chiesa del SS. Nome
turità e siamo certi che nella tua vita saprai mettere in pratica       di Maria - Torino-
anche tu questi buoni insegnamenti seguendo il nostro esem-
pio, aiutando sempre i deboli, solo così potrai essere fiera ed
appagata e sentirti ALPINA. Chissà che nel tuo futuro non ci
possa essere un’esperienza (seppur temporanea), nel corpo
degli alpini, siamo sicuri che sarebbe come coronare un so-
gno!                                                                    Ciao a tutti i miei adorati Alpini di Brescia.
        Per esserti più vicini, ti inviamo alcune foto del nostro
                                                                        dopo parecchi giorni dalla festa di Torino finalmente in-
gruppo scattate a Torino, affinché possano servirti ad allevia-
re la tristezza ed il vuoto che abbiamo lasciato quando siamo
                                                                        vio alcune foto di quei meravigliosi giorni passati insie-
tornati alle nostre attività.                                           me.
        Se un giorno verrai o passerai da Brescia, saremo ono-                  Andrea, i miei genitori ed io Vi ringraziamo per
rati di ospitarti nella nostra sede per passare qualche ora in          l’affetto che ci avete regalato, per la simpatia che ci avete
nostra compagnia e magari gustare anche quella fetta di sala-           dimostrato e per tutte le prelibatezze che ci avete offerto!!
me, da noi offerta e da te non accettata per pudore o perché ti         !!!! La nostra pancia ringrazia tanto!!!!
vergognavi!
        Auguriamo a te e famiglia tanta serenità e ti inviamo un              Non ricordo i nomi di tutti, potrei citare Pacio, Pa-
caloroso e forte abbraccio alpino.                                      olo, Beppe, Lambro, Jonathan con il suo simpaticissimo
                                     Gruppo Alpini Chiesanuova
                                                                        papà, ma malgrado io non ricordi il nome di tutti vi posso
                                               Sezione di Brescia
                                                                        assicurare che porto tutti nel cuore!!!!
                                                                        Un caro abbraccio,
        Basterebbero loro, i cinquecentomila che stanno ar-                                                                  Paola
rivando a Torino, per farci sentire l’orgoglio di essere ita-
liani. Al di là degli anniversari, delle celebrazioni, delle
notti tricolori, delle bandiere che dai balconi e dalle fine-
stre sventolano impavide nel cielo di Torino. Gli alpini
sono la storia d’Italia. I protagonisti silenziosi e umili di
tante battaglie e di tante tragedie. Loro ci sono sempre
stati. E ci saranno sempre. Per difenderci e per aiutarci.
Lo dicono i libri di storia che ne hanno celebrato le gesta
e l’eroismo, lo sa la gente comune che se li è trovati a
fianco nei momenti di dolore e di tragedia, con le mani
sporche di fango, a scavare tra le macerie, ad arginare i
fiumi, a cercare vite sepolte. Il barlume della vita nella
desolazione della morte. Gli alpini sono l’incarnazione di
questo paese di cui andiamo fieri.
        Ebbene, gli alpini li abbiamo qui. Sono già qui. E li
riconosci anche senza il cappello con la penna, per quel
modo di essere che l’arma, la consuetudine, l’educazione
e il rispetto hanno impresso nei loro cuori. La carica dei
cinquecentomila unisce meglio di ogni parola la nostra
patria, dalle montagne del nord, all’Appennino, fin giù al
fondo dello stivale. E la sfilata che tocca tutti i luoghi
                                                                    7
Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
TORINO 2011
                      ... a proposito dell’adunata nazionale...
PERISSINOTTO che fa rima con……….                                     carraio dalle parti di piazza Sabotino, ed erano le quat-
                                                                     tro del pomeriggio, ed era sabato e la via non era esatta-
       Alessandro Perissinotto è del ’64 e, se l’ha fatto, il        mente un deserto. Ho visto drappelli di questo popolo del
militare l’ha fatto a Torino. Più probabilmente ancora s’è           rave girare su mezzi motorizzati privi di targa e dimenti-
guardato bene dal farlo, sostituendolo, magari con fugaci            chi delle più elementari norme di sicurezza. Ho visto il
toccate e fughe in qualche biblioteca comunale, non certo            popolo del rave accampato in ogni parco, in ogni aiuola,
a cambiare pannoloni in una RSA.                                     là dove c’erano schiere di wc chimici all’uopo predispo-
       E a noi? – chiedete voi, legittimamente. Vi spiego:           sti e anche là dove non c’era proprio nulla.
questo signore, che è un semiologo – absit iniuria verbo -           Ho visto un rave… Come dite? Non era un rave? Come
ha preso carta e penna ed ha cercato di interpretare, a modo         dite? Mi chiedete se non ho notato che tutti i partecipan-
suo, quello che ha creduto di intravvedere, quello che ha            ti, sobri o ubriachi che fossero, portavano un cappello
                                                                     con una lunga penna nera che a loro serve da bandiera,
                                                                     su pei monti, su pei monti a guerreggiar? Come dite? Non
                                                                     era un rave ma l’adunata degli Alpini? Oh signore che
                                                                     svarione! Ma come ho fatto a confondermi? D’altro can-
                                                                     to, avrei dovuto capirlo in fretta: se fosse stato un rave i
                                                                     politici avrebbero fatto interventi e interpellanze per bloc-
                                                                     care, scongiurare, punire, avrebbero gridato allo scan-
                                                                     dalo, alla degenerazione, avrebbero detto che «i giovani
                                                                     d’oggi…».

                                                                     E che non era un rave si è capito dopo, perché, contraria-
                                                                     mente al popolo della techno all’aria aperta, «gli Alpini
                                                                     puliscono tutto». Basta questo? Diciamo che è già qual-
                                                                     cosa, diciamo che le damigiane di vino sono meglio dei
                                                                     banchetti con ecstasy, ketamina, Lsd, crack, che una sbor-
                                                                     nia non ti brucia il cervello come le pasticche (anche se
                                                                     alla lunga…). Però, la prossima volta che stigmatizziamo
                                                                     i giovani, ricordiamoci che se avessero la penna nera in
                                                                     testa li guarderemmo con occhi diversi.”

creduto di sentire quello, che ha creduto di vedere, duran-                 Così, a botta calda, m’è andato il sangue a cervello,
te l’adunata nella sua città.                                        e non solo a me, ma poi, il tempo di rileggere e trovare
                                                                     due notizie sull’illustre sconosciuto e mi sono detto…..
Riporto le sue parole, perché, a tratti, risultano strutturate       vabbé, questo bel tomo deve avere problemi alla vista,
solo a lui:                                                          nell’ipotesi per lui più felice, o al cervello, in quella più
Ho visto un re. - Sa l’ha vist cus’è? - Ha visto un re? - Ah,        infausta. Se di tutto quello che è accaduto a Torino è riu-
beh; sì, beh». Ma no, non ho visto un re, ho visto un rave.          scito a vedere solo gente che urinava e che beveva, sarà
Sa l’ha vist cus’è? Ho visto un rave, che si scrive «rave»           meglio che vada o da un oculista oppure da uno psichia-
come le rape, ma che se vuoi fare il figo (e se hai visto un         tra, ma di quelli bravi, però.
rave non puoi che fare il figo) lo pronunci all’inglese                     Questo mi fa anche pensare che possa essere un
«reiv». Ho visto un rave, una di quelle feste organizzate            consumatore accanito di un collirio particolare che si chia-
in un posto all’aperto, dove convergono migliaia e mi-               ma “ideologia”, quindi archiviamolo per quello che è: un
gliaia di persone e poi cantano, ballano, bevono, si ubria-          pirlotto che cerca di fare una bella tirata d’acqua al muli-
cano. Ho visto un rave, a Torino, con decine di persone              no dei suoi amici sballati e impasticcati con la scusa che “
già ubriache il mattino presto. Ho visto un rave, a Torino,          gli alpini fanno ben’altro!”. La malattia si chiama “
che è durato giorni e giorni. Ho visto due dei partecipan-           Benaltrismo”.
ti a quel rave bloccare il traffico in corso Vittorio                       A lui chiedo solo, dopo aver letto l’ultima frase:
zigzagando con la Vespa, senza casco. Ho sentito i parte-            “Caro il mio Perissinotto e perché mai ti spingerebbero a
cipanti a quel rave apostrofare le ragazze in strada e fare          guardarli con occhi diversi, i ragazzi, se avessero la pen-
commenti che credevo dimenticati. Ho visto i partecipan-             na nera in testa?” Temo che non risponderebbe e allora lo
ti a quel rave (non tutti per fortuna, ché altrimenti ci sa-         lascio al suo destino.
rebbe stata un’inondazione) orinare in fila in un passo
                                                                 8
Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
dell’area che “il giornalaio” in questione, chiamerebbe con
       Questo non ci esime però di fare una riflessione             sussiego “alternativa” o “ antagonista”, si scambiavano
pacata:                                                             commenti entusiastici e appuntamenti per l’anno seguen-
Chi di noi se la sentirebbe di giurare che non c’erano ubria-       te, alla “festa degli Alpini”. Quest’anno, un tale ha giu-
chi in cerca di un modo per concludere la giornata o la             rato che al suo paese alcuni ragazzi hanno organizzato
nottata beverina? Credo nessuno. Di gente che scaricava             addirittura un pullman per Torino; piccolo particolare:
la vescica traboccante ne ho vista tanta anch’io; sono ri-          nessuno di loro è alpino ma, in compenso avevano pro-
                                                                               grammato un anno prima la baldoria [chiamia-
                                                                               mola così, per misericordia] col salvacondotto
                                                                               della festa alpina nella quale la polizia non met-
                                                                               te il naso.
                                                                                    A Milano questo lo sanno e non da ieri, e
                                                                               potrebbe essere una spiegazione ottima al fatto
                                                                               che, a chi si azzarda a dire: “non può fermarli la
                                                                               polizia?” dalla stessa si sente immancabilmente
                                                                               rispondere: “ E’ un problema vostro, e dovete
                                                                               risolverlo voi; se interveniamo noi sono guai!
                                                                               Non fate più adunate.”
                                                                               Questa è la strada sulla quale siamo avviati.

                                                                                   I rimedi ci sarebbero: dal microchip sparato
                                                                               nel padiglione auricolare di tutti gli iscritti ad
                                                                               una grande X sulla schiena con tinta
                                                                               fosforescente, un po’ come si fa con le pecore,
suscitati anche i carrettini, dopo un periodo felice, durato        le mucche, i cavalli, le capre.
troppo poco, purtroppo.                                                    Bando alla mia fervida fantasia malata! Bisogna fare
        Ma vivaddio, gli alpini sono soprattutto altro, e ho        qualcosa:
detto gli alpini, anzi, meglio ancora, gli iscritti all’ANA.               Nel mio piccolo posso suggerirvi alcuni comporta-
Perché, da qualche tempo a questa parte, chi non conosce            menti, per così dire virtuosi. A volte sono difficili da met-
la realtà della nostra Associazione, potrebbe sentirsi auto-        tere in atto ma la posta in gioco è molto alta.
rizzato anche a dircelo sul muso che forse il tipo il cui
cognome finisce per … otto, tutti i torti non li ha.                        Quando si parte da casa, almeno noi, evitiamo di
        Qualche tempo fa – un paio d’anni, credo, - mi sono         portarci al seguito i giovanotti che “indulgono” all’etilico;
preso la briga di andare a curiosare nel web su cosa ne             sarà un po’ più dura imporsi a quelli che tra loro sono
pensasse la gente delle nostre adunate. Sorpresa delle sor-         iscritti , ma se insieme a questi portiamo tutta la compa-
prese! Ho trovato gente, soprattutto giovani e soprattutto          gnia non alpina….
                                                                                   Quando incontriamo qualcuno che è già ab-
                                                                                bondantemente oltre le righe, facciamoglielo
                                                                                presente dicendoglielo sul muso, facendogli pre-
                                                                                sente che sta sbagliando e facendogli almeno
                                                                                percepire di essere “ isolato”.

                                                                                  L’alternativa che si prospetta e che è di faci-
                                                                              lissima attuazione, è quella alla quale presto sa-
                                                                              remo costretti a ricorrere: l’adunata sopra i 2500
                                                                              metri, così vi si recheranno solo coloro per i
                                                                              quali il gioco vale la candela. Infatti: quanti
                                                                              ubriachi avete visto, se non di stanchezza, ai Pel-
                                                                              legrinaggi in Adamello?
                                                                                  Ragazzi…. Abbiamo fatto cose cento volte
                                                                              più grandi di noi e non siamo capaci di
                                                                              emarginare le teste calde? Suvvìa!!!

                                                                9
Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
TORINO 2011
         ...da Brescia a Torino, passando per Parigi
 e attraversando la Normandia
       Per gli Alpini bresciani raggiungere Torino per l’84ª
Adunata Nazionale era troppo semplice, la strada troppo
“lineare”, il viaggio troppo breve: così alcuni hanno deci-
so di fare una “piccola” deviazione fino in Francia, per
visitare Parigi, i luoghi dello sbarco in Normandia e le
coste della Manica.

                                                                     corde, Champs Elysees (voluti da Maria de’ Medici nel
                                                                     1616), Arco di Trionfo (innalzato da Napoleone nel 1806,
                                                                     dal 1920 accoglie le spoglie del Milite Ignoto) e giungere
        Dopo aver caricato i bagagli sul pullman presso la           infine al Bois de Boulogne (grandioso parco di 846 ettari
sede del Gruppo Alpini di Poncarale, alle 22 del 30 aprile           al limite occidentale della città), dove abbiamo cenato e
il viaggio è cominciato ed il pomeriggio di domenica 1°              pernottato all’hotel “Multistelle” (e ce n’erano davvero
maggio abbiamo raggiunto Parigi, iniziando il tour della             tante!).
città dalla Tour Eiffel (dove gli Alpini bresciani sono stati               Lunedì la visita è proseguita al Louvre, poi alla
per qualche minuto uno spettacolo nello spettacolo per i             Cattedrale di Notre Dame (la cui costruzione è iniziata
molti turisti presenti) inaugurata nel 1889 per l’Esposi-            nel 1163 ed è continuata con successivi ampliamenti fino
zione Universale, per passare poi all’Ecole Militaire (fon-          alla realizzazione della guglia nella seconda metà dell’Ot-
data nel 1750 da Luigi                                                                                     tocento, stile gotico
XV come accademia per                                                                                      con grandi vetrate co-
la formazione di ufficiali                                                                                 lorate) ed in giro per
dell’esercito provenienti                                                                                  la città fino alla par-
dai ceti meno abbienti ed                                                                                  tenza per Mont Saint
aperta nel 1760), a Les                                                                                    Michel, oggetto di un
Invalides (luogo di assi-                                                                                  primo approccio con
stenza per i soldati inva-                                                                                 visita alle mura realiz-
lidi ed anziani costruito                                                                                  zate durante la Guer-
tra il 1671 ed il 1677, dal                                                                                ra dei Cent’anni, alla
15 dicembre 1840 la                                                                                        Grande Rue che sale
Chiesa ospita la tomba di                                                                                  al santuario girando
Napoleone, che non si è                                                                                    intorno alla roccia ed
potuta ammirare causa                                                                                      al villaggio sorto ai
chiusura dovuta alla fe-                                                                                   piedi dell’abbazia per
stività), Place del la Con-                                                                                dare accoglienza ai
                                                                                                           pellegrini. Abbiamo
                                                                10
poi aspettato la marea che, con la sua eccezio-
nale ampiezza (circa 14 metri di dislivello), rappresenta                                                         TORINO 2011
anch’essa un attrazione. In serata, dopo aver trovato un
camping per passare la notte, abbiamo cenato al ristoran-           mandia, dove abbiamo visitato il cimitero tedesco di La
                                                                    Cambe, che custodisce le salme di 21.000 Caduti, la zona
                                                                                         dello sbarco del 2° Battaglione Ranger
                                                                                         a Point du Hoc (sito fortificato con bat-
                                                                                         terie d’artiglieria pesante posto in cima
                                                                                         ad una scogliera che ancor oggi porta
                                                                                         i segni del tremendo bombardamento
                                                                                         aereo e navale cui fu sottoposta durante
                                                                                         lo sbarco) ed il cimitero americano di
                                                                                         Colleville (quello del film “Salvate il
                                                                                         soldato Ryan” per intenderci) con i
                                                                                         suoi oltre 9.000 Caduti. Quindi di nuo-
                                                                                         vo in marcia verso Etretat, già villag-
                                                                                         gio di pescatori ed ora cittadina turi-
                                                                                         stica sulla Manica famosa per le sue
                                                                                         spiagge ghiaiose e le falesie naturali
                                                                                         di gesso a strapiombo sul mare che
                                                                                         formano anche un famoso arco natu-
                                                                                         rale: qui, dopo aver assistito ad un in-
                                                                                         fuocato tramonto, ci siamo sistemati
                                                                                         per la notte all’hotel P.T.U.C.D.Stelle
te alpino “Vista su Mont Saint Michel”, allestendo la cu-           (* vedere nota a fondo pagina).
cina in un parcheggio con un’ottima vista del monte.                        Mercoledì mattina visita al museo dello sbarco di
       La mattina successiva l’abbiamo passata visitando            Bayeux ed al contiguo cimitero inglese, dove sono sepol-
l’interno dell’abbazia benedettina, fondata nel 966 su due          ti oltre 4.500 soldati di Sua Maestà Britannica, e poi par-
preesistenti oratori, diventata nel 1791, durante la Rivo-
luzione francese, una prigione attiva fino al 1863. L’ab-
bazia, edificata a partire dal X secolo, si compone di di-
verse parti sovrapposte le une alle altre con una mesco-
lanza di stili che vanno dal carolingio al romanico fino al
gotico fiammeggiante. Al ‘200 risalgono la costruzione
                                             della Sala de-
                                             gli Ospiti, del
                                             Refettorio,
                                             della Sala dei
                                             Cavalieri e del
                                             Chiostro che,
                                             insieme, costi-
                                             tuiscono il
                                             complesso
                                             detto        la
                                             Merveille (la
                                             Meraviglia).
                                             Nel 1896 so-           tenza per l’Italia con altra sosta notturna al P.T.C.U.D.Stelle
                                             pra la chiesa          (* come sopra).
                                             venne costrui-                Il nostro girovagare si è concluso nella mattinata di
                                             ta una guglia          giovedì con l’arrivo a Torino per l’84ª Adunata Naziona-
                                             di 170 metri           le.
                                             d’altezza sul
                                             livello del            * Per Tetto un Cielo di Stelle
                                             mare. Subito                                                    Giuseppe Lamberti
                                             dopo partenza
                                             verso la Nor-

                                                               11
Nuovi arrivi in biblioteca
                        “Il Vecio Alpino racconta”                               Vittorio Trentini
COMMISSIONE             curato dal Gruppo Alpini                        “L’allucinante avanzata degli alpini
  CULTURA                   di Caslino d’Erba
                                                                         verso ovest nel gelo e nel fuoco”
        Edito da Walmar, Editrice bresciana specializzata                              Editore Lombar Key
in pubblicazioni di storia alpina, è apparso recentemente
                                                                                Pagg. 37 + 15 fotografie dell’autore
un volumetto dal titolo “Il Vecio Alpino racconta” curato
dal Gruppo Alpini di Caslino d’Erba cui va il merito d’aver
                                                                               Vittorio Trentini, presidente nazionale dell’ANA dal
raccolto i ricordi riferiti alla Prima guerra mondiale del
                                                                       1981 al 1984, Ha festeggiato i suoi 99 anni pubblicando,
loro Socio Fonda-
                                                                       nei mesi scorsi, la sua eccezionale testimonianza riferita
tore: Sergente
                                                                       alle tragiche vicende della Campagna di Russia.
maggiore France-
                                                                               Ufficiale della Divisione Alpina Julia,
sco Porro, classe
                                                                       sottocomandante della 36°^batteria del Gruppo “Val
1891, 5° Reggi-
                                                                       Piave”, con sorprendente memoria descrive i drammatici
mento Alpini,
                                                                       avvenimenti vissuti nel corso della ritirata di Russia: E’
Battaglione Val
                                                                       un racconto breve e penetrante che, senza nulla concede-
d’Intelvi, decora-
                                                                       re alla retorica guerresca, esalta l’indomito valore degli
to con Croce di
                                                                       alpini nella immane lotta nella ghiacciata steppa russa.
Guerra e Distinti-
                                                                               L’autore, al termine dell’intenso racconto, pone il
vo della campa-
                                                                       giusto rilievo al grande senso di umanità della popolazio-
gna Italo – au-
                                                                       ne ucraina in possesso delle stesse doti e virtù dei nostri
striaca con tre
                                                                       alpini.
stellette, Cavalie-
                                                                               Il volumetto è reperibile presso la Fureria della
re di Vittorio
                                                                       Sezione.
Veneto.
        Il Gruppo,
                                                                                                             Flaviano Codignola
fondato nel 1922,
ha raccolto e pub-
blicato in questo
libro le testimo-
nianze del loro Fondatore riguardanti gli eventi vissuti in
prima persona nel corso della Guerra Bianca
sull’Adamello. I fatti che si leggono assomigliano a molti
altri perché raccontano le sofferenze umane, le tragedie
dei singoli e di molti, piuttosto che atti bellici veri e pro-
pri.
        Lo scenario è quello dell’Adamello in cui gli Alpi-
ni combatterono le loro battaglie soprattutto contro l’am-
biente naturale, il freddo atroce, il pericolo delle valan-
ghe, l’isolamento totale su posizioni difficili da raggiun-
gere e mantenere, la costante minaccia del congelamento
o dell’assideramento.
        Il libro di 135 pag., con numerose e belle fotogra-
fie, arricchisce ancor più il vasto repertorio della diaristica
sulla Guerra bianca in Adamello; pubblicato in numero
limitato è disponibile in Sezione.
                                        Flaviano Codignola

                                                                  12
Aspettando il raduno del II Rgpt.                                        Esercitazione a
        a Palazzolo s. Oglio                                             Toscolano Maderno                      LA PROTEZIONE CIVILE

Aspettando il Raduno del 2° Raggruppamento che si terrà
nei giorni 15 e 16 ottobre, una sessantina di volontari sono           Sabato 28 maggio una trentina di volontari della nostra
stati impegnati, sabato 18 giugno, in una esercitazione,               Sezione, in compagnia di quelli di Salò, responsabili del-
proprio nella città nella quale si terrà il prossimo: Palazzolo        l’evento, hanno partecipato all’esercitazione provinciale
sull’Oglio.                                                            a Toscolano Maderno 2011 e, come sovente accade, il
Tutto si è svolto nel migliore dei modi e senza particolari            nostro compito è stato quello di operare la prevenzione
intoppi anche se, purtroppo, nonostante la buona volontà               sul territorio, quindi abbiamo tagliato piante e abbiamo
dei “ragazzi”, non è stato possibile terminare il lavoro               fatto pulizia nell’alveo del torrente, estirpando arbusti e
assegnato: lo hanno portato a termine i volontari di                   rovi.
Palazzolo sabato 25 giugno.                                            Di solito “chi si loda s’imbroda”, ma abbiamo lavorato
Come sappiamo bene tutti, i componenti la nostra Unità                 tanto e bene. Unica nota dolente: si è avuta l’impressione
di Protezione Civile lavorano senza mai nulla chiedere                 che gli Alpini a Toscolano Maderno fossero totalmente
ma, se qualcuno si ricorda ogni tanto di loro, sono molto              assenti all’esercitazione.
contenti. E’ accaduto proprio quel sabato sera, quando a                                          Il Coordinatore del nucleo P.C.
Palazzolo si è esibito il Coro ANA di Milano. Il Sindaco                                                           Battista Ravelli
Sala, nell’intervallo, ha fatto i complimenti alla nostra
Unità e li ha ripetuti anche la domenica mattina a
Castrezzato.
A noi, come detto, non può fare che piacere: è questa la
nostra busta paga.

La protezione Civile A.N.A della Sezione, cerca
Volontari per le seguenti mansioni:                                            Operazione “fiumi puliti”
ANTINCENDIO BOSCHIVO
ERGOTECNICI                                                                   Come abbiamo avuto modo di vedere, anche le pro-
SANITARI                                                               vince, hanno capito il senso delle esercitazioni; ecco allo-
SUBACQUEI                                                              ra che anche loro hanno cominciato a fare esercitazioni
                                                                       come le nostre.
Se sei Alpino iscritto all’A.N.A contattaci allo                              Sabato 16 aprile, 68 Volontari erano presenti al-
030 2003976.                                                           l’esercitazione denominata Fiumi Puliti 2011, sul fiume
                                                                       Mella tra Ponte Crotte e quello di Via Risorgimento. An-
        PROTEZIONE CIVILE A.N.A                                        che qui si è fatto un buon lavoro ed anche in questa eser-
                                                                       citazione qualcuno ci ha tenuto una mano sulla testa: nes-
   L’UNICA PROTEZIONE CIVILE CON IL
                                                                       suno ha avuto bisogno dell’infermeria.
           CAPPELLO ALPINO                                             Da queste righe un grazie a tutti.
                                                                                                                  Battista Ravelli
                                                                  13
TROFEO " PIOTTI VITTORIO "
                                             GARA SEZIONALE DI TIRO AL PIATTELLO
                                                   CAMPO "BETTOLINO " DI TRENZANO 2011

             CLASSIFICA LIBERI                                    CLASSIFICA GRUPPI                         CLASSIFICA SQUADRE
                                                            1      GUSSAGO                  95        1         BORGOSATOLLO A      49
1      MARELLI FABRIZIO                COLLEB.         17
                                                            2      BOTTICINO M.             74        2         GUSSAGO B           40
2      FERRARI MARIO                   BORGOSAT.       16
                                                            3      BORGOSAT.                59        3         RODENGO S. A        40
3      VALOTTI NARCISO                 RODENGO S.      16
                                                            4      CHIESANUOVA              56        4         MARCHENO A          37
4      TREBESCHI GIULIO                RODENGO S.      15
                                                            5      RODENGO S.               48        5         GUSSAGO A           29
5      FRANCHI MARCO                   GUSSAGO         15
                                                            6      SAN COLOMB.              44        6         CHIESANUOVA B       28
6      ABENI MAURO                     PROVEZZE        14
7      CONTENTI SERGIO                 LUMEZZ. P.      14   7      MARCHENO                 37        7         LUMEZZANE P. A      22
8      ZUBANI COSIMO                   BORGOSAT.       14   8      PROVEZZE                 33
9      ANTONINI ANDREA                 MOMPIANO        13   9      PEZZAZE                  25
                                                            10     OME                      24
         CLASSIFICA MASTER
1      FERRARI GIUSEPPE                PROVEZZE                            GARA SEZIONALE DI MOUNTAIN BIKE
2      ROSA FEDERICO                   BOVEZZO                                         MOLINETTO, 2 GIUGNO 2011
3      TIMPINI GIULIO                  GARDONE V.T.
4      GUALTIERI RENATO                MARCHENO                                  NOME                      GRUPPO               TEMPO
5      AMADINI MASSIMO                 MARCHENO                         1        Ivan Maiolini             Ome                  36' 58'’
                                                                        2        Silvio Ghidini            Lumezzane Pieve      37' 41'’
                                                                        3        Giuseppe Peli             Ome                  37' 41'’
     TROFEO " FERRUCCIO PANAZZA "                                       4        Roberto Elli              Pedrocca             37' 43'’
GARA SEZIONALE DI CORSA IN MONTAGNA                                     5        Paolo Zanetti             Mazzano              37' 51'’
                                                                        6        Niki Mazzoldi             Gombio               38' 59'’
                MARONE, 18 GIUGNO 2011
                                                                        7        Stefano Bresciano         Rezzato              38' 59'’
Classifica individuale                      Classifica gruppi           8        Claudio Savoldi           Gottolengo           39' 16'’
Fracassi Dario          Collio V.T.                                     9        Andrea Marchina           Marone               39' 54'’
                                            1 San Colombano
Cottali Ivan            Concesio                                        10       Alessandro Belleri        Sarezzo              39' 56'’
                                            2 Sarezzo
Morandini Riccardo      Botticino Sera                                  11       Daniele Mattei            Nuvolento            40' 19'’
                                            3 Botticino Mattina
Bottarelli Giorgio      Sarezzo                                         12       Claudio Manenti           Concesio             40' 21'’
                                            4 Marcheno
Rambaldini Insen        San Colombano                                   13       Alberto Piva              Rodengo Saiano       40' 22'
                                            5 Sulzano
Scuri Stefano           Marcheno                                        14       Roberto Borghetti         Rovato               40' 24'’
                                            6 Collio
Uberti Simone           Sulzano                                         15       Graziano Galeazzi         Chiesanuova          40' 43'’
                                            7 Marone
Pezzola Michele         Mompiano            8 Concesio                  16       Stefano Zanoni            Verolanuova          40' 44'’
Arrighini Marco         Bovezzo             9 Borgosatollo
Botti Mauro             Marcheno            10 Rezzato
Classifica categoria 1
Fracassi Dario Collio V.T.                                        TROFEO "FEDERICO LANTIERI"
Cotali Ivan            Concesio                                   GARA SEZIONALE DI TIRO A SEGNO
Morandini Riccardo Botticino Sera                                       GARDONE V.T, 25 GIUGNO 2011
Rambaldini Insen       San Colombano
Scuri Stefano          Marcheno             Classifica individuale                                    Classifica a squadre
Uberti Simone          Sulzano               1      Apostoli Paolo           Botticino M.                 sq.   gruppo            punti
Pezzola Michele        Mompiano              2      Zacchi Giulio            Botticino S.         1       b     Borgosatollo      254
Arrighini Marco        Bovezzo               3      Alghisi Giovanni         Chiesanuova          2       a     Ome               249
Botti Mauro            Marcheno              4      Zubani Cosimo            Borgosatollo         3       a     Borgosatollo      247
Tavelli Michele        San Colombano         5      Bozza Mauro              Ome                  4       a     Chiesanuova       241
                                             6      Galbiati Mauro           Bottonaga            5       a     Mazzano           228
Classifica categoria 2                       7      Ghibelli Danilo          Gardone V.T.         6       a     Gussago           225
Bottarelli Giorgio      Sarezzo              8      Cremini Renato           Marcheno             7       a     Padenghe          223
Biava Giancarlo         Marone               9      Vezzola Cesare           Padenghe             8       a     Marcheno          222
Sedaboni Giorgio        Tavernole Cimmo      10     Ferrari Mario            Borgosatollo         9       c     Chiesanuova       219
Zanardelli Carlo        Rezzato              11     Spranzi Narciso          Borgosatollo
Aguscio Angelo          Borgosatollo         12     Quecchia Andrea          Botticino M.
                                                                                                 Classifica Gruppi
Ferrari Mario           Borgosatollo                                                             1          Botticino Mattina    1357
                                             13     Balduchelli Giuseppe     Pezzaze
Tonghini Sergio         Botticino Mattina                                                        2          Padenghe             956
                                             14     Gadaldi Mario            Ghedi
                                                                                                 3          Chiesanuova          910
Peveroni GianPaolo      Mazzano              15     Bertulli Massimo         Botticino M.
                                                                                                 4          Gussago              831
                                             16     Marchetti Roberto        Botticino M.
Classifica categoria 3                       17     Marelli Fabrizio         Collebeato
                                                                                                 5          Borgosatollo         646
Bettoni Pierangelo      Sulzano                                                                  6          Pezzaze              504
                                             18     Zanetti Mario            Lumezzane P.        7          Ome                  497
Vezzoli Guido           Adro
                                             19     Manessi Giorgio          Ome                 8          Mazzano              472
Alessandrini G.franco   Roncadelle
Serra Pietro            Ghedi                20     Zuliani Albino           Padenghe            9          Gardone VT           333
Benetti Antonio         Botticino M.                                                             10         Rodengo Saiano       286

                                                                   14
Sport: la nota dolente dei certificati medici
        Siamo arrivati esattamente a meta’ strada di questo         dagli organi superiori ai quali ci siamo rivolti per avere
2011 un po’ sotto tono (sportivamente parlando) e, anche            disposizioni in materia che ci potessero supportare.
se mancano ancora due manifestazioni importanti come il             Ora ci giunge voce che ci sia un interessamento da parte
trofeo Gentilini (marcia                                                                                  della Commissione
e biathlon) e il trofeo                                                                                   Sportiva Nazionale,
Cocchetti (bocce), pos-                                                                                   a livello di Ministe-
siamo gia’ fare un pri-                                                                                   ro della Sanita’ e di
mo bilancio dell’at-                                                                                      Federazione Medici
tivita’ del nostro setto-                                                                                 Sportivi, per trovare
re.                                                                                                       una strada che ci
        E’ innegabile che                                                                                 consenta, almeno in
allo sforzo organiz-                                                                                      parte, di superare
zativo messo in campo                                                                                     l’obbligatorieta’ del
per l’allestimento delle                                                                                  certificato medico
gare disputate fino ad                                                                                    agonistico per tutte
oggi, non ha corrisposto                                                                                  le nostre discipline
un risultato soddisfa-                                                                                    sportive.
cente in termini nume-                                                                                       In attesa di ulte-
rici di concorrenti.                                                                                      riori sviluppi, faccia-
        Sapevamo gia’                                                                                     mo appello alla
dall’inizio che, con                                                                                      sportivita’, ma so-
l’imposizione dei certi-                                                                                  prattutto all’alpinita’
ficati medici di idoneita’                                                                                dei Capigruppo
fisica, il numero dei par-                                                                                affinche’, con la loro
tecipanti si sarebbe                                                                                      proverbiale pazienza
drasticamente ridimen-                                                                                    e il loro riconosciu-
sionato.                                                                                                  to “savoir-fair”, si
        E’ stata comun-                                                                                   impegnino a riporta-
que una scelta obbliga-                                                                                   re il numero dei con-
ta, in ottemperanza al D.                                                                                 correnti vicino ai li-
M. Sanita 18/02/1982                                                                                      velli raggiunti negli
che per tanto tempo ab-                                                                                   anni precedenti.
biamo sottovalutato ,                                                                                        Un confronto tra i
ma che oggi, con la at-                                                                                   dati del 2010 e quel-
tribuzione di respon-                                                                                     li dell’anno in corso
sabilita’ in ogni campo,                                                                                  rende bene il senso
non possiamo piu’ ignorare.                                         della nostra motivata delusione:
La decisione, discussa piu’ volte in assemblea dai diri-
genti sportivi dei Gruppi e preannunciata da tempo, ha                                                  2010          2011
provocato la reazione di molti concorrenti e Capigruppo
(probabilmente poco o per nulla informati dai loro respon-          Fondo                              42 (15)      24 (11)
sabili sportivi) che non hanno saputo cogliere questa di-           Slalom                            272 (26)       94 (25)
sposizione come un’opportunita’ per monitorare (a prezzi            Tiro a volo                       573 (59)      130 (30)
assai contenuti) il proprio fisico, gli uni, o come tutela          Tiro a segno                      692 (57)      136 (28)
delle proprie responsabilita’, gli altri.                           Mountain – bike                    76 (34)       50 (30)
        E, se e’ comprensibile una contenuta e civile disap-        Corsa in montagna                 75 (28)       54 (24)
provazione, non e’ assolutamente accettabile la forma di            Calcio                                (36)          (32)
boicottaggio messa in atto da alcuni Gruppi.                                                   ( ) Tra parentesi i gruppi
        Anche perche’, a fronte di critiche poco ponderate
e a nostre richieste di suggerimenti e/o soluzioni alterna-                                                Gianbattista Turrini
tive, non e’ arrivata alcuna proposta concreta, nemmeno

                                                               15
NO
            V ICI      SI
         DA        RTE
     T I       C O
 VIS       MO
   M A  SSI                        Dal fresco e dai monti della Val Trompia
DI
                                           con gli alpini di Brozzo...
        Questa volta giungiamo nelle sedi degli amici alpini a              cose sono davvero messe bene, perché la sede dispone anche
cavallo della seconda metà di giugno, tra acquazzoni che rin-               di servizi, cambusa, cucina al coperto ed all’aperto, griglia e
frescano l’aria e tramonti resi limpidi dagli acquazzoni stessi.            deposito legna.
Con noi l’amico di sempre, Giancarlo Buizza, accolto ovunque                        Il bel parco giochi è manutenuto dalle penne nere (come
con grandi manifestazioni di affetto e simpatia e l’infaticabile            il Cimitero ed il campo sportivo) e rende ancora più piacevole
Franco Richiedei, assemblatore instancabile di questo giornale              la vista dalle finestre; uno stand sempre montato all’inizio del
il cui entusiasmo è paragonabile all’amore per la buona tavola.             parco offre poi anche riparo da improvvisi acquazzoni. La po-
        Il “pellegrinaggio” ormai ventennale ci ha porta-
to questa volta in alta Val Trompia, a Brozzo di Marcheno,
e nei “ciossi” a pochi km dalla città, a Castegnato.

BROZZO – C’è davvero un bel freschino, qui, in riva al
Mella (che da queste parti ha delle acque ancora
guardabili). Anche se alle spalle ci sono gli insediamenti
artigianali, il verde che circonda la casetta in legno della
sede del Gruppo di Brozzo è una piccola delizia, a cui si
affianca un piccolo ma attrezzato parco giochi.
        Siamo in via Canossi, antica zona agricola del
paese, che dal 1999 ospita la sede degli alpini: il terreno,
comunale, è stato sapientemente utilizzato per realizzare
l’edificio ricavato da un prefabbricato di quelli utilizzati
per il terremoto del Friuli. “Era depositato smontato al
Forcellino di Pezzoro in un magazzino della Pintinox –
racconta il Capogruppo, Maurizio Sanzogni - molte parti
erano ovviamente un po’ deteriorate, ma grazie a due
falegnami bravissimi (mio suocero e mio zio) siamo riusciti a               sizione lontana dalle abitazioni, poi, permette anche di cantare
utilizzare le parti migliori e ad assemblare la sede”.                      in allegria anche sino a tarda ora.
        Sanzogni è probabilmente il Capogruppo più di lungo                          Ad affiancare Sanzogni nella gestione dei 35 iscritti del
corso della Sezione (e mi sa anche tra i primi in Italia): è infatti        Gruppo (ricordiamo che Brozzo è frazione di Marcheno, che
in carica da 31 anni e, anche perché, comunque, è ancora piut-              ha ovviamente il suo bel Gruppo) c’è il vice Pierluigi Lorenzi,
tosto in gamba (ha solo 54 anni), i suoi alpini non hanno alcuna            mentre l’alfiere è Italo Zappa. Segretario è Daniele Zappa e
intenzione di sostituirlo presto. La costruzione della sede ha              tesoriere Mario Gianelli. Altra figura “centrale” nella vita del
risolto una situazione oggettivamente non proprio comoda per                Gruppo è poi Martino Ceresoli, infaticabile tuttofare e grande
                                                                              cuoco, sempre in prima fila, amico di tutti e da tutti benvoluto.
                                                                                     Il Gruppo è naturalmente ben inserito nella vita della
                                                                              comunità di Brozzo ed è presente in gran parte delle attività
                                                                              che in esso si svolgono. Un appuntamento che da tempo ri-
                                                                              scuote grande successo è la Festa “Tutti insieme” che si tiene
                                                                              il primo Maggio e che riunisce i gruppi di Brozzo, Cesovo e
                                                                              Marcheno. Quest’anno, ad esempio, gli alpini di Brozzo han-
                                                                              no dato vita alla Gara di marcia in montagna, mentre, ogni
                                                                              anno, non manca il loro apporto con l’immancabile brulé per
                                                                              Natale ed il Giovedì grasso.
                                                                                     Notevole poi anche la partecipazione alle attività della
                                                                              Sezione di Brescia ed, in primo luogo, con una notevole serie
                                                                              di lavori alla Casa di Irma. In queste settimane, poi, i “brozzesi”
                                                                              (ma si chiameranno così?) hanno anche fornito un eccellente
                                                                              servizio di catering ai Campionati di tiro per disabili al Poli-
                                                                              gono di Gardone Valtrompia. Continua poi, come accennato,
                                                                              la convenzione col Comune per la manutenzione di Parco gio-
                                                                              chi, Cimitero e Campo sportivo. Semmai, uno dei rimpianti è
                                                                              quello che manchino rincalzi più giovani (del resto gli abitan-
                                                                              ti di Brozzo non sono poi molti): ma da queste parti gli alpini
il sodalizio alpino che, fondato nel 1954, sino ad allora, si               sono piuttosto coriacei e siamo certi che “terranno duro” anco-
riuniva prima in una stanzetta 3x3 in una trattoria (dotata di              ra a lungo.
una ben misera lampadina), poi al bar dell’Oratorio. Adesso le
                                                                       16
VI
                                                                                                                    DI        ST
                                                                                                                         MA     I
                                                                                                                                  D
                                                                                                                              SS A VI
                                                                                                                                IM     CI
    ...al calore e all’entusiasmo della Franciacorta                                                                               O
                                                                                                                                     CO NO
                                                                                                                                       RT
                                                                                                                                          ES
                 con quelli di Castegnato                                                                                                    I

CASTEGNATO – Qui fa un po’ meno freschino, anche perché                    50 km a piedi per andare e tornare da scuola e là le strade sono
nel frattempo è iniziata l’estate e dai campi sale l’umidità della         pericolose. Vogliamo fornire loro un alloggio per garantirgli il
sera che tende ad appiccicarti i vestiti addosso. Ma Castegnato            diritto allo studio”. La festa prenderà il nome di Amicizia soli-
offre ai nostri occhi una realtà alpina di prima categoria, un             dale alpina e siamo sicuri che la partecipazione della gente non
Gruppo di quelli che incidono profondamente nella realtà in                mancherà.
cui vivono. Innanzi tutto siamo di fronte ad uno di quelli pro-                    Durante tutto l’arco dell’anno (per 260 giorni!) , poi, gli
prio “veci”, fondato nel 1923 e con un bel numero di iscritti, ad          alpini provvedono, fornendo gli autisti, al servizio di trasporto
oggi 132. Il Gruppo ha una sua sede fissa già dal 1988, in via             di ammalati e disabili ed alla consegna dei pasti a domicilio. E
Pace, in un’ex casa colonica (sino ad allora le riunioni si tene-          siccome alla difesa dei nostri valori qui ci tengono alla grande,
vano in un circolo all’interno di un bar di proprietà di un alpi-          nel 2010, con le penne nere di Breno (e usando anche un elicot-
no).                                                                       tero, perché il carico era di cinque quintali) hanno installato sul
        Alla guida del sodalizio, dal 2001, c’è Silvio Girolamo            M o n t e
Bertoglio; il vice è Giuseppe Inverardi, il segretario Livio               Trabucco, a
Bonzio, l’alfiere Lorenzo Magatelli.                                       2300 metri,
        Il “patrimonio” alpino di Castegnato non si ferma qui:             sopra       la
ai margini del paese, infatti, verso Ovest, c’è il Parco degli Al-         Bazena, una
pini, con una coreografica cappella realizzata nel 2003 per l’80°          grande croce
del sodalizio: nella cappella i quadri che raffigurano padre               in legno che
Marcolini e don Gnocchi. A lato, tra il verde, la bella statua in          era stata im-
bronzo a grandezza quasi naturale della Madonna realizzata                 piegata nella
dallo scultore Nazareno Panzeri. In centro al paese c’è invece             rassegna
il monumento all’Alpino, realizzato nel 1973, per il Cinquan-              Crucifixus:
tesimo, composto da menhir in granito rosa fronteggiati da una             dopo soli
grande penna nera in ferro battuto. All’estremità Est dell’abita-          quattro gior-
to, invece, c’è la Trecentesca Cappella della Madonnina del                ni un fulmi-
Buon Viaggio, restaurata tra l’88 ed il ’96 e nella quale un pre-          ne l’ha col-
gevole dipinto di Dino Decca ha rimpiazzato l’antico dipinto               pita ma le
dell’800 che era stato rubato.                                             penne nere
                                                                           l’hanno ripristinata ed isolata con caparbietà e adesso svetta là,
                                                                           a sicura testimonianza della fede e delle tradizioni delle nostre
                                                                           radici, culmine del “Sentiero Irene” tracciato con il Gec (Grup-
                                                                           po escursionisti Castegnato).
                                                                                   Da diciannove, poi, anni non manca la partecipazione
                                                                           delle penne nere di Castegnato al torneo sezionale di calcio
                                                                           (che pure hanno organizzato direttamente nel 2008), “ma – ri-
                                                                           corda il Capo gruppo – voglio che tutti giochino, non mi im-
                                                                           porta il risultato”. Da sempre, poi, l’8 dicembre si tiene (con
                                                                           l’immancabile spiedo) la Festa del tesseramento.
                                                                                   Se avrete pazienza sino al 2021, infine, potrete ammira-
                                                                           re un’altra delle manifestazioni a cui gli alpini di Castegnato
                                                                           tengono di più, ovvero la processione con la salma di San Vita-
                                                                           le (gelosamente custodita dalla chiesa del paese): le penne nere
        Ma i progetti delle penne nere di Castegnato non si fer-           hanno infatti l’onore di portare il prezioso sarcofago ligneo.
mano qui: c’è molta carne al fuoco; il tempo, la fortuna e l’im-           L’evento, che si verifica solo ogni 25 anni, è molto sentito da
pegno diranno dove si potrà arrivare: le idee, comunque, sono              tutta la popolazione e c’è un grande concorso di fedeli anche
di prima qualità e l’entusiasmo non manca.                                 dalle valli. L’unica piccola “disdetta” è che coincide sempre
        La sede è sempre aperta il sabato sera (tranne che in              con la seconda domenica di maggio, come l’Adunata naziona-
agosto), ma l’attività del Gruppo non si ferma mai (un po’ come            le: ma, in fin dei conti, ogni 25 anni, un Santo val bene un’Adu-
la parlantina del suo capo): difficile mettere assieme tutto quanto        nata.
frulla nella testa di Bertoglio e dei suoi. Adesso, per esempio,
si sta pensando ad una tre giorni di festa in settembre per racco-
gliere fondi per realizzare una Casa per lo studente in Kenya,                         Prossime visite:
dove operano le Suore del Sacro Cuore di Gesù (con casa ma-
dre a Puebla, in Messico) di cui fa parte la sorella di Bertoglio.               Bornato e Capriano del Colle
“Sono ragazzi – racconta Silvio – che ogni giorno devono fare

                                                                      17
Puoi anche leggere