Nel 150 anniversario dell'Unità d'Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale
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ANNO 51 - N. 2 PERIODICO QUADRIMESTRALE DELLA SEZIONE A.N.A. DI BRESCIA Fondato nel 1961 - Copie stampate 14.000 • In omaggio ai Soci • LUGLIO 2011 Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/2/2004 n° 46) art.1, comma 2, DCB Brescia Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia gli alpini bresciani hanno dato vita ad una magnifica adunata sezionale 1
SEGRETERIA Prossimi appuntamenti sezionali Quando i Gruppi organizzano eventi culturali e/o sportivi, è facile che gli sponsor versino loro somme in SETTEMBRE: contanti o per bonifico bancario. 4, Mazzano: 85° di Fondazione Non essendo attività commerciali e non avendo 8, sede sezionale: Consiglio direttivo partita IVA, i Gruppi non possono emettere una fattura o 11, Monte Guglielmo: Alpinata in Gölem una ricevuta fiscale, finendo per dover rinunciare alla 12, Coccaglio: Inizio Trofeo Cocchetti, gara sponsorizzazione e all’eventuale progetto. sezionale di bocce La Tesoreria dell’A.N.A. Nazionale, interpellata ci 18, Clusane: 50° di Fondazione ha risposto quanto segue: 24, Coccaglio: finali Trofeo Cocchetti Se a fronte della donazione non viene chiesto nulla 25, Molinetto: 75° di Fondazione in cambio (es. un servizio), potrà essere rilasciata una sem- plice ricevuta a favore del donante che servirà però esclu- OTTOBRE sivamente a giustificare l’uscita della somma dalla sua 2, Timoline: inaugurazione nova sede cassa. 9, Vill. Sereno: inaugurazione nova sede Per gli sponsor dedurre queste somme è abbastanza com- 13, sede sezionale: Consiglio direttivo plicato, perché la legge pone dei limiti ben precisi e molto 15-16, PALAZZOLO S. OGLIO: stretti, sia riguardo alla cifra che alla sua destinazione. In RADUNO DEL II RAGGRUPPAMENTO ogni caso questo è un problema che interessa esclusiva- mente lo sponsor. NOVEMBRE Se invece la sponsorizzazione prevede da parte del 10, sede sezionale: Consiglio direttivo Gruppo una contropartita, che può essere anche la affis- 19 Serata finale attività sportiva sione di cartellone pubblicitario, occorre la Partita IVA e devono essere fatti tutti gli adempimenti autorizzativi e DICEMBRE tributari, tra i quali, il pagamento delle relative tasse. 4 Pranzo auguri Prot. Civ. Le stesse regole valgono se fa da tramite la Sezio- 8, Ospitaletto: Memorial Marilena ne. Una volta espletati e rispettati tutti gli adempimenti 8, Sarezzo: 80° di Fondazione previsti, questa potrà consegnare al Gruppo parte del con- 20, Sede sezionale: serata degli auguri di Natale tributo o l’intera somma. Quest’ultima non può, però, es- sere assolutamente superiore ai 5.000 euro, limite previ- sto dalle norme antiriciclaggio in vigore. Prossimi appuntamenti nazionali Il suggerimento che vi diamo è questo: rivolgetevi prima ad un commercialista locale; se è anche alpino (non SETTEMBRE dovrebbe essere difficile trovarne uno con questo requisi- 4: Pellegrinaggio solenne al Monte Pasubio to), potrete farlo anche a costi contenuti. 4: Pellegrinaggio al Monte Bernadia (UD) In Segreteria è disponibile un promemoria che a suo tem- 18: Campionato Nazionale di tiro a segno a Vittorio po (2 marzo 2010) era stato predisposto dalla sede nazio- Veneto nale e successivamente aggiornato. Fausto Cazzanelli OTTOBRE 2: Pellegrinaggio al Sacrario dei Caduti d’oltremare a Bari ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI 2: Campionato nazionale di corsa a staffetta a Sezione di Brescia Pederobba (TV) e-mail: ocioalapena@anabrescia.it 9: Madonna del Don a Mestre (VE) 23: Riunione dei Presidenti delle Sezioni italiane a Direttore Editoriale: Davide Forlani Milano Direttore Responsabile: Massimo Cortesi Comitato di Redazione: Domenico Castelnovo, Franco Richiedei, Giuseppe Lamberti, NOVEMBRE Gianpaolo Cazzago, Andrea Poisa 26: Colletta alimentare Autorizzazione provvisoria (Autorizzazione precedente) DICEMBRE Tribunale di Brescia n. 25/1969 dell’1/10/69 11: S. Messa solenne di Natale in Duomo a Milano Stampa: Centro Stampa Quotidiani Via dell’Industria 52 - 25030 Erbusco (BS) Tel. 0307725511 Abbonamento: 10,00 euro all’anno - contattare la segreteria sezionale allo 030 2003976 2
Una splendida adunata... made in Val Trompia Solitamente una auto made in germany è sinonimo di affidabilità e robustezza; un orologio made in suisse è sicuro che sia preciso; una macchina fotografica deve es- sere made in japan; da quest’anno possiamo dire che una adunata di alpini dovrebbe essere made in Val Trompia. Si perché gli alpini di Pezzaze si sono superati nell’orga- nizzare questa adunata (che dovrebbe essere la n. 75 stan- do ai bollettini ufficiali e ai verbali del Consiglio). Cascinelle, antica malga d’alpeggio rimasta per molto tem- po diroccata e ristrutturata dalle penne nere pezzazesi, fino alle mostre negli uffici della miniera, a ricordare che la gente della Val Trompia ha saputo trarre sostentamento dalla montagna, sia sulla superficie che nelle sue profon- dità, ovunque con sacrificio, lavoro e un forte senso del La domenica che ha concluso la maratona alpina dovere. iniziata giovedì 2 giugno ha visto all’ammassamento più di 2.500 alpini, 150 gagliardetti della nostra Sezione, 16 provenienti da altre sezioni, 11 vessilli sezionali (oltre al nostro erano presenti quelli di Bergamo, Valle Camonica, Monte Suello, Verona, Vicenza, Milano, Monza, Mode- na, Parma, Luino e Como). Un successo sotto tutti i punti di vista, dagli splen- didi passaggi attraverso le frazioni medioevali di Pezzaze, sotto la torre di Mondaro, attraverso le gole fresche e umide sotto Stravignino, costeggiando il torrente Morina, fino alla maestosa Chiesa Parrochiale di S. Apollonio dove il parroco don Giancarlo Pasotti ha celebrato la S. Messa con una omelia che ha richiamato le gesta e i sacrifici degli alpini lungo tutta la loro storia. Questo grandioso avvenimento è iniziato alcuni Il sabato pomeriggio si è tenuta in paese l’inaugu- giorni prima, con la S. Messa in suffragio degli alpini del razione del monumento (ovviamente in ferro!) rappresen- Gruppo andati avanti, poi la camminata al rifugio tante un gruppo di alpini che cantano, “l’eterno canto” il titolo della composizione, a ricordare che la musicalità è una dimensione fondante dell’alpinità come il ricordo di chi è andato avanti, di chi è Caduto sui fronti di guerra, il forte senso di appartenenza alla Patria tramite la simbiosi con le Truppe Alpine, degnamente rappresentate durante tutto il corso dell’adunata. Nel tardo pomeriggio si è svolto il consueto incontro in comune con le autorità cittadine. Al termine dei saluti Angiolino Salvalai ha fatto dono alla municipalità di una antica stadera, la bilancia a braccio, accolto con gioia se pensiamo che sul gonfalone del co- mune di Pezzaze ne è rappresentata una; forse anche il nome Pezzaze ricorda il termine “Pesate” riferita proba- 3
bilmente alla pesatura del minerale di ferro estratto dalla autorità intervenute dal col. Garatti del Centro Documen- miniera, atavica presenza in questa comunità. tale di Brescia, al cappellano capo delle Truppe Alpine don Lorenzo Cottali, al Col. Bernardelli, alpino pezzazese doc. Nemmeno la pioggia pomeridiana (che la mattina aveva risparmiato la sfilata, svoltasi sotto un bel sole) ha rovinato la bella manifestazione che gli alpini pezzazesi hanno preparato con cura, prestando attenzione ad ogni particolare, compreso l’efficientissimo servizio bus na- vetta che dalla strada provinciale ha portato le centinaia di alpini fino in paese e che alla fine della giornata sotto un torrenziale diluvio hanno riaccompagnato agli abbon- danti e ben disposti parcheggi. Tutto bene dunque, questa adunata viene definitivamente consegnata alla storia (quella alpina, na- turalmente); complimenti a tutti gli alpini di Pezzaze, La sfilata della domenica si è conclusa nella chiesa capeggiati dal nostro Marziano Bregoli per questa me- parrocchiale, dove al termine della celebrazione eucaristica morabile adunata. Una vera adunata made in Val Trompia! il Presidente Davide Forlani ha fatto notare con malcelata L’augurio è che il successo di questa adunata possa soddisfazione come gli alpini siano sempre presenti nu- essere ripetuto anche l’anno prossimo a Mairano, ai cui merosi a tutte le manifestazioni, anche quando si renda alpini va l’augurio di buon lavoro. necessario attraversare laghi, recarsi in città caotiche o inerpicarsi sui monti. Franco Richiedei Dopo brevi indirizzi di saluto resi dal parroco, dai rappresentanti del Comune e della Provincia, l’adunata è proseguita sotto la gigantesca tensostruttura che ha ospi- tato oltre 1200 persone convenute per il rancio a base di spiedo e di altre gustosissime specialità locali; tante le 4
La cornice culturale dell’adunata di Pezzaze: le mostre storiche e fotografiche Sabato 4 giugno sono state inaugurate le due mo- ferro, diverse fotografie a lui dedicate e scattate mentra stre che hanno fatto da cornicie e da supporto culturale era intento a lavorare il metallo che ha reso famosa la Val all’evento dell’adunata. Nei locali degli uffici della Mi- Trompia in tutto il mondo. niera (purtroppo chiusa durante i giorni dell’adunata a Al ferro è dedicata anche la mostra permanente nei causa di problemi legati alla gestione del parco minera- locali attigui; è infatti possibile vedere gli attrezzi che sono rio) hanno trovato degna collocazione i reperti e i cimeli stati utilizzati per l’estrazione dei minerali di ferro, alcu- prestati al Gruppo dal Museo storico della Sezione di Bre- ne rocce e minerali, e una interessantissima serie di pan- scia, arricchita con alcuni gioielli messi gentilmente a di- nelli che raccontano la storia di Pezzaze e della sua mi- sposizione dal Maggiore Guido Fulvio Aviani, vero niera, intrecciandosi con la storia della gente, delle fami- appasionato e intenditore della Campagna di Grecia e Al- glie che al ferro hanno dedicato le loro vite per intere ge- bania, alla quale la mostra era dedicata. nerazioni. Il prof. Aviani (in effetti non è un professore, come Nel fabbricato di fronte a quello degli uffici è stata ha precisato lui stesso, ma la sua preparazione e la passio- invece allestita una mostra fotografica dedicata alla Pro- ne con la quale partecipa a questi eventi lo rendono pro- tezione civile; un centinaio di pannelli che mostrano le fessore di fatto, anche se non di nome) ha prestato al grup- fasi degli interventi del nostro nucleo di intervento duran- po un manichino con una uniforme di un fante greco, pez- te gli eventi calamitosi che purtroppo nel corso degli anni zo unico al mondo, che aveva suscitato persino l’interes- si sono verificati: dal Friuli, all’alluvione in Piemonte, se del museo storico di Atene. dal terremoto in Irpinia a quello in Abruzzo, passando per Al primo piano la mostra dedicata all’indimenticato gli intervento di bonifica, di pulizia degli alvei fluviali e Vittorio Piotti con l’esposizione di numerose sculture in alle esercitazioni e interventi di ancincendio boschivo. Quando la pioggia dà una tregua: la sfilata e l’ammainabandiera La Val Trompia, si sa, è soprannominata il “vasino” degli ticamente per tutto il sabato, e buona parte della domeni- angeli (per la verità il termine esatto è un altro, ma siamo ca, ma hanno concesso un bel sole durante la sfilata e un giornale se- durante la “mesta” cerimonia dell’ammainabandiera. Fi- rio, quindi ci li- niti questi momenti le cateratte del cielo si sono riaperte mitiamo a far con buona pace degli alpini che dovevano raggiungere le passare il concet- auto a valle, bagnandosi “leggermente” il cappello. to), per via delle L’ammainabandiera si è svolto sotto un cielo color abbondanti piog- piombo, ma i famosi “angeli” erano forse intenti ad altro, ge, che per tutto la pioggia è cessata per qualche attimo permettendo di l’anno quasi chiudere in quotidianamente bellezza annaffiano le sue questa me- montagne e i morabile suoi borghi; pro- adunata e di babilmente gli passare le angeli sono in- consegne continenti, ma agli alpini di certamente han- Mairano. no assistito al- l’adunata, perchè hanno fatto piovere pra- 5
TORINO 2011 A margine dell’adunata nazionale di Torino L’adunata di Torino, che molti alpini hanno vissuto tra GRAZIE perchè avete smentito i pregiudizi di coloro chiari e scuri, con alcune scelte quanto meno discutibili che temono sempre di accogliere esterni, avete lasciato tutto che tuttavia sono da valuatre in altra sede (e speriamo che ordinato e pulito... e avete donato anche una buona offerta che gli addetti se ne occupino) ha provocato in molti torinesi servirà a finanziare la partecipazione dei giovani dell’Oratorio alla Giornata Mondiale della Gioventu’ quest’Estate a Madrid sensi di ammirazione e di affetto nei confronti degli alpi- con il Papa. ni, nati dall’aver ospitato alcuni nostri gruppi durante le Ancora GRAZIE e ancora scusa per qualche disagio che giornate torinesi. Sono pervenute nei giorni seguenti l’adu- c’è stato. Mi auguro che abbiate fatto tutti un buon viaggio di nata alcune lettere che riassumono bene lo spirito nato ritorno e mantenete, diffondete sempre più questi valori positi- duante quelle giornate; ne pubblichiamo alcune che rap- vi di cui avete dato testimonianza in questi giorni. presentano tutte le altre che non hanno trovato posto sui Buona giornata a tutti. giornali, ma solo nel cuore e nella mente di chi la ha scrit- A nome di tutto l’oratorio Valdocco te e di chi le ha ricevute. don Gianni Moriondo ALPINI, siete tutti ladri: ci avete rubato il cuore! Buongiorno, Carissimi ALPINI, innanzitutto GRAZIE. questa mia e-mail ha oltre allo scopo di ringraziarvi per la gioia il nostro carissimo San Giovanni Bosco era andato un che avete portato nella mia città anche per avere un informa- giorno a trovare i ragazzi del collegio salesiano di Lanzo Tori- zione per me molto importante. nese. Gli avevano organizzato una festa così bella che al ritor- Ho tre figli, una di queste Daniela, capelli rossi, 15 anni, no prende carta e penna e scrive una bellissima lettera con que- frequenta la seconda superiore all’istituto A. AALto Sella di ste parole: “Carissimi ragazzi siete tutti ladri...sì,lo ripeto, siete Torino in Via Montecuccoli. Nella sua scuola è stato ospitato tutti ladri perchè a questo povero prete restava una cosa sola,il per tre giorni il gruppo di alpini di Chiesanuova. suo cuore, e voi con la vostra allegria contagiosa gli avete ru- Daniela, come tutte le adolescenti, ama le discoteche bato il cuore!” Mi viene da ripetere a voi le stesse (ma le permetto di andare pochissimo), la musica l’allegria e la presenza di questo gruppo di alpini nel cortile della sua scuola è stato veramente utile ed importante. Sin dal primo giorno si è affezionata a queste persone. Il venerdì mattino mi ha mandato questo sms: “mamma sono arrivata a scuola alle 8.00 e sai c’era già un bel profumino, sono arrivati gli alpini, stavano mangiando e suonavano. Che bello!!” cosi sabato pomeriggio ha deciso di andare a fare un giro nel centro di Torino ma è passata prima dalla sua scuola per vedere se i suoi alpini erano ancora lì, ed allora altro sms: “mami sono passata a vedere i miei alpini, mi hanno chiesto se volevo una fetta di salame, io ho detto di no ma mi ha fatto piacere. Erano tutti allegri” La sera di sabato, come non accadeva da mesi, con tutta la mia famiglia (oltre a Daniela ho altri due figli 12 e 18 anni) siamo usciti insieme, I miei figli e credo tanti giovani hanno imparato da voi che divertirsi non vuol dire impasticciarsi ma vi è una sana allegria, una gioia di vivere, di condividere con gli altri i momenti di festa e di questo vi ringrazio di cuore. Ieri mattina ultimo sms di Daniela riguardante gli alpi- ni: “sono arrivata di corsa a scuola, erano andati via tutti, forse c’erano solo più i capi che ho visto andar via su delle auto militari. Mamma che tristezza!” parole:”Alpini, siete tutti ladri, perchè con la vostra allegria, Avevo piacere di dirvi GRAZIE, perché la vostra pre- con i vostri canti, con le vostre musiche,con i vostri senza ha sicuramente lasciato il segno non solo nel cuore di bicchierini..soprattutto con la vostra simpatia avete contagiato tutti i torinesi ma anche e soprattutto in quello dei nostri figli tutti, ci avete rubato il cuore che ci auguriamo possano crescere con sani valori e sentimenti Il giorno dopo l’adunata nazionale degli Alpini a Torino di amore, amicizia. solidarietà e spirito di sacrificio. sento proprio il dovere di dire un grande e riconoscente grazie Aspetto una vostra risposta per capire se è possibile rintraccia- a tutti gli Alpini...ma soprattutto a quei gruppi che il 1° Orato- re questo gruppo anche solo per avere un loro piccolo ricordo rio don Bosco di Valdocco ha ospitato, cioè i gruppi di magari una foto che Daniela non ha osato scattare. Medeuzza, di Cividate Camuno, di Buttrio, Grazie di Villanova (UD), di Percoto, di Trivignano, di Brescia- Una mamma Bottonaga, di San Vito al Tagliamento, di Savorgnano, di Treviso. 6
La risposta del Gruppo di Chiesanuova TORINO 2011 storici di Torino rinsalda il legame Cara Daniela, che questa città ha sempre avuto con ci ha fatto molto piacere aver ricevuto l’e mail di tua madre, le gesta dei propri militari. nella quale si evidenziano le tue emozioni ed i tuoi sentimenti E così domenica, mentre risuonerà il rombo di un verso noi alpini. Infatti l’alpino è proprio come lo hai descrit- milione di piedi calzati nelle nostre strade, ci saranno ide- to: allegro, bonario, amante della musica, dei canti e della almente anche loro, gli eroi caduti. Con le bandiere dei buona compagnia ed ha un grande cuore! reggimenti coperti di medaglie, al suono delle fanfare e La caratteristica propria dell’alpino è il suo cuore che dei tamburi, tra i canti che rievocano antichi sacrifici. La soffre se il prossimo soffre, è felice se il prossimo è felice, è città li abbraccia insieme a tutto il Paese. L’Italia è qui, sempre a disposizione per aiutare chi ha bisogno, come ci han- no nsegnato i nostri Padri e seguendo l’insegnamento di un davvero unita, in questi volti giovani e vecchi con tante grandissimo Alpino, il Beato Don Carlo Gnocchi, che ha sa- storie dietro i loro occhi e un orgoglio immutato. A loro crificato la sua vita, (prima, durante e dopo la guerra) per va il nostro saluto e la nostra riconoscenza. Viva gli alpi- aiutare più bisognosi, i sofferenti, i più sfortunati. ni. E grazie di cuore. Nonostante la tua giovane età, dimostri una buona ma- Don Benito Rugolino, parroco della Chiesa del SS. Nome turità e siamo certi che nella tua vita saprai mettere in pratica di Maria - Torino- anche tu questi buoni insegnamenti seguendo il nostro esem- pio, aiutando sempre i deboli, solo così potrai essere fiera ed appagata e sentirti ALPINA. Chissà che nel tuo futuro non ci possa essere un’esperienza (seppur temporanea), nel corpo degli alpini, siamo sicuri che sarebbe come coronare un so- gno! Ciao a tutti i miei adorati Alpini di Brescia. Per esserti più vicini, ti inviamo alcune foto del nostro dopo parecchi giorni dalla festa di Torino finalmente in- gruppo scattate a Torino, affinché possano servirti ad allevia- re la tristezza ed il vuoto che abbiamo lasciato quando siamo vio alcune foto di quei meravigliosi giorni passati insie- tornati alle nostre attività. me. Se un giorno verrai o passerai da Brescia, saremo ono- Andrea, i miei genitori ed io Vi ringraziamo per rati di ospitarti nella nostra sede per passare qualche ora in l’affetto che ci avete regalato, per la simpatia che ci avete nostra compagnia e magari gustare anche quella fetta di sala- dimostrato e per tutte le prelibatezze che ci avete offerto!! me, da noi offerta e da te non accettata per pudore o perché ti !!!! La nostra pancia ringrazia tanto!!!! vergognavi! Auguriamo a te e famiglia tanta serenità e ti inviamo un Non ricordo i nomi di tutti, potrei citare Pacio, Pa- caloroso e forte abbraccio alpino. olo, Beppe, Lambro, Jonathan con il suo simpaticissimo Gruppo Alpini Chiesanuova papà, ma malgrado io non ricordi il nome di tutti vi posso Sezione di Brescia assicurare che porto tutti nel cuore!!!! Un caro abbraccio, Basterebbero loro, i cinquecentomila che stanno ar- Paola rivando a Torino, per farci sentire l’orgoglio di essere ita- liani. Al di là degli anniversari, delle celebrazioni, delle notti tricolori, delle bandiere che dai balconi e dalle fine- stre sventolano impavide nel cielo di Torino. Gli alpini sono la storia d’Italia. I protagonisti silenziosi e umili di tante battaglie e di tante tragedie. Loro ci sono sempre stati. E ci saranno sempre. Per difenderci e per aiutarci. Lo dicono i libri di storia che ne hanno celebrato le gesta e l’eroismo, lo sa la gente comune che se li è trovati a fianco nei momenti di dolore e di tragedia, con le mani sporche di fango, a scavare tra le macerie, ad arginare i fiumi, a cercare vite sepolte. Il barlume della vita nella desolazione della morte. Gli alpini sono l’incarnazione di questo paese di cui andiamo fieri. Ebbene, gli alpini li abbiamo qui. Sono già qui. E li riconosci anche senza il cappello con la penna, per quel modo di essere che l’arma, la consuetudine, l’educazione e il rispetto hanno impresso nei loro cuori. La carica dei cinquecentomila unisce meglio di ogni parola la nostra patria, dalle montagne del nord, all’Appennino, fin giù al fondo dello stivale. E la sfilata che tocca tutti i luoghi 7
TORINO 2011 ... a proposito dell’adunata nazionale... PERISSINOTTO che fa rima con………. carraio dalle parti di piazza Sabotino, ed erano le quat- tro del pomeriggio, ed era sabato e la via non era esatta- Alessandro Perissinotto è del ’64 e, se l’ha fatto, il mente un deserto. Ho visto drappelli di questo popolo del militare l’ha fatto a Torino. Più probabilmente ancora s’è rave girare su mezzi motorizzati privi di targa e dimenti- guardato bene dal farlo, sostituendolo, magari con fugaci chi delle più elementari norme di sicurezza. Ho visto il toccate e fughe in qualche biblioteca comunale, non certo popolo del rave accampato in ogni parco, in ogni aiuola, a cambiare pannoloni in una RSA. là dove c’erano schiere di wc chimici all’uopo predispo- E a noi? – chiedete voi, legittimamente. Vi spiego: sti e anche là dove non c’era proprio nulla. questo signore, che è un semiologo – absit iniuria verbo - Ho visto un rave… Come dite? Non era un rave? Come ha preso carta e penna ed ha cercato di interpretare, a modo dite? Mi chiedete se non ho notato che tutti i partecipan- suo, quello che ha creduto di intravvedere, quello che ha ti, sobri o ubriachi che fossero, portavano un cappello con una lunga penna nera che a loro serve da bandiera, su pei monti, su pei monti a guerreggiar? Come dite? Non era un rave ma l’adunata degli Alpini? Oh signore che svarione! Ma come ho fatto a confondermi? D’altro can- to, avrei dovuto capirlo in fretta: se fosse stato un rave i politici avrebbero fatto interventi e interpellanze per bloc- care, scongiurare, punire, avrebbero gridato allo scan- dalo, alla degenerazione, avrebbero detto che «i giovani d’oggi…». E che non era un rave si è capito dopo, perché, contraria- mente al popolo della techno all’aria aperta, «gli Alpini puliscono tutto». Basta questo? Diciamo che è già qual- cosa, diciamo che le damigiane di vino sono meglio dei banchetti con ecstasy, ketamina, Lsd, crack, che una sbor- nia non ti brucia il cervello come le pasticche (anche se alla lunga…). Però, la prossima volta che stigmatizziamo i giovani, ricordiamoci che se avessero la penna nera in testa li guarderemmo con occhi diversi.” creduto di sentire quello, che ha creduto di vedere, duran- Così, a botta calda, m’è andato il sangue a cervello, te l’adunata nella sua città. e non solo a me, ma poi, il tempo di rileggere e trovare due notizie sull’illustre sconosciuto e mi sono detto….. Riporto le sue parole, perché, a tratti, risultano strutturate vabbé, questo bel tomo deve avere problemi alla vista, solo a lui: nell’ipotesi per lui più felice, o al cervello, in quella più Ho visto un re. - Sa l’ha vist cus’è? - Ha visto un re? - Ah, infausta. Se di tutto quello che è accaduto a Torino è riu- beh; sì, beh». Ma no, non ho visto un re, ho visto un rave. scito a vedere solo gente che urinava e che beveva, sarà Sa l’ha vist cus’è? Ho visto un rave, che si scrive «rave» meglio che vada o da un oculista oppure da uno psichia- come le rape, ma che se vuoi fare il figo (e se hai visto un tra, ma di quelli bravi, però. rave non puoi che fare il figo) lo pronunci all’inglese Questo mi fa anche pensare che possa essere un «reiv». Ho visto un rave, una di quelle feste organizzate consumatore accanito di un collirio particolare che si chia- in un posto all’aperto, dove convergono migliaia e mi- ma “ideologia”, quindi archiviamolo per quello che è: un gliaia di persone e poi cantano, ballano, bevono, si ubria- pirlotto che cerca di fare una bella tirata d’acqua al muli- cano. Ho visto un rave, a Torino, con decine di persone no dei suoi amici sballati e impasticcati con la scusa che “ già ubriache il mattino presto. Ho visto un rave, a Torino, gli alpini fanno ben’altro!”. La malattia si chiama “ che è durato giorni e giorni. Ho visto due dei partecipan- Benaltrismo”. ti a quel rave bloccare il traffico in corso Vittorio A lui chiedo solo, dopo aver letto l’ultima frase: zigzagando con la Vespa, senza casco. Ho sentito i parte- “Caro il mio Perissinotto e perché mai ti spingerebbero a cipanti a quel rave apostrofare le ragazze in strada e fare guardarli con occhi diversi, i ragazzi, se avessero la pen- commenti che credevo dimenticati. Ho visto i partecipan- na nera in testa?” Temo che non risponderebbe e allora lo ti a quel rave (non tutti per fortuna, ché altrimenti ci sa- lascio al suo destino. rebbe stata un’inondazione) orinare in fila in un passo 8
dell’area che “il giornalaio” in questione, chiamerebbe con Questo non ci esime però di fare una riflessione sussiego “alternativa” o “ antagonista”, si scambiavano pacata: commenti entusiastici e appuntamenti per l’anno seguen- Chi di noi se la sentirebbe di giurare che non c’erano ubria- te, alla “festa degli Alpini”. Quest’anno, un tale ha giu- chi in cerca di un modo per concludere la giornata o la rato che al suo paese alcuni ragazzi hanno organizzato nottata beverina? Credo nessuno. Di gente che scaricava addirittura un pullman per Torino; piccolo particolare: la vescica traboccante ne ho vista tanta anch’io; sono ri- nessuno di loro è alpino ma, in compenso avevano pro- grammato un anno prima la baldoria [chiamia- mola così, per misericordia] col salvacondotto della festa alpina nella quale la polizia non met- te il naso. A Milano questo lo sanno e non da ieri, e potrebbe essere una spiegazione ottima al fatto che, a chi si azzarda a dire: “non può fermarli la polizia?” dalla stessa si sente immancabilmente rispondere: “ E’ un problema vostro, e dovete risolverlo voi; se interveniamo noi sono guai! Non fate più adunate.” Questa è la strada sulla quale siamo avviati. I rimedi ci sarebbero: dal microchip sparato nel padiglione auricolare di tutti gli iscritti ad una grande X sulla schiena con tinta fosforescente, un po’ come si fa con le pecore, suscitati anche i carrettini, dopo un periodo felice, durato le mucche, i cavalli, le capre. troppo poco, purtroppo. Bando alla mia fervida fantasia malata! Bisogna fare Ma vivaddio, gli alpini sono soprattutto altro, e ho qualcosa: detto gli alpini, anzi, meglio ancora, gli iscritti all’ANA. Nel mio piccolo posso suggerirvi alcuni comporta- Perché, da qualche tempo a questa parte, chi non conosce menti, per così dire virtuosi. A volte sono difficili da met- la realtà della nostra Associazione, potrebbe sentirsi auto- tere in atto ma la posta in gioco è molto alta. rizzato anche a dircelo sul muso che forse il tipo il cui cognome finisce per … otto, tutti i torti non li ha. Quando si parte da casa, almeno noi, evitiamo di Qualche tempo fa – un paio d’anni, credo, - mi sono portarci al seguito i giovanotti che “indulgono” all’etilico; preso la briga di andare a curiosare nel web su cosa ne sarà un po’ più dura imporsi a quelli che tra loro sono pensasse la gente delle nostre adunate. Sorpresa delle sor- iscritti , ma se insieme a questi portiamo tutta la compa- prese! Ho trovato gente, soprattutto giovani e soprattutto gnia non alpina…. Quando incontriamo qualcuno che è già ab- bondantemente oltre le righe, facciamoglielo presente dicendoglielo sul muso, facendogli pre- sente che sta sbagliando e facendogli almeno percepire di essere “ isolato”. L’alternativa che si prospetta e che è di faci- lissima attuazione, è quella alla quale presto sa- remo costretti a ricorrere: l’adunata sopra i 2500 metri, così vi si recheranno solo coloro per i quali il gioco vale la candela. Infatti: quanti ubriachi avete visto, se non di stanchezza, ai Pel- legrinaggi in Adamello? Ragazzi…. Abbiamo fatto cose cento volte più grandi di noi e non siamo capaci di emarginare le teste calde? Suvvìa!!! 9
TORINO 2011 ...da Brescia a Torino, passando per Parigi e attraversando la Normandia Per gli Alpini bresciani raggiungere Torino per l’84ª Adunata Nazionale era troppo semplice, la strada troppo “lineare”, il viaggio troppo breve: così alcuni hanno deci- so di fare una “piccola” deviazione fino in Francia, per visitare Parigi, i luoghi dello sbarco in Normandia e le coste della Manica. corde, Champs Elysees (voluti da Maria de’ Medici nel 1616), Arco di Trionfo (innalzato da Napoleone nel 1806, dal 1920 accoglie le spoglie del Milite Ignoto) e giungere Dopo aver caricato i bagagli sul pullman presso la infine al Bois de Boulogne (grandioso parco di 846 ettari sede del Gruppo Alpini di Poncarale, alle 22 del 30 aprile al limite occidentale della città), dove abbiamo cenato e il viaggio è cominciato ed il pomeriggio di domenica 1° pernottato all’hotel “Multistelle” (e ce n’erano davvero maggio abbiamo raggiunto Parigi, iniziando il tour della tante!). città dalla Tour Eiffel (dove gli Alpini bresciani sono stati Lunedì la visita è proseguita al Louvre, poi alla per qualche minuto uno spettacolo nello spettacolo per i Cattedrale di Notre Dame (la cui costruzione è iniziata molti turisti presenti) inaugurata nel 1889 per l’Esposi- nel 1163 ed è continuata con successivi ampliamenti fino zione Universale, per passare poi all’Ecole Militaire (fon- alla realizzazione della guglia nella seconda metà dell’Ot- data nel 1750 da Luigi tocento, stile gotico XV come accademia per con grandi vetrate co- la formazione di ufficiali lorate) ed in giro per dell’esercito provenienti la città fino alla par- dai ceti meno abbienti ed tenza per Mont Saint aperta nel 1760), a Les Michel, oggetto di un Invalides (luogo di assi- primo approccio con stenza per i soldati inva- visita alle mura realiz- lidi ed anziani costruito zate durante la Guer- tra il 1671 ed il 1677, dal ra dei Cent’anni, alla 15 dicembre 1840 la Grande Rue che sale Chiesa ospita la tomba di al santuario girando Napoleone, che non si è intorno alla roccia ed potuta ammirare causa al villaggio sorto ai chiusura dovuta alla fe- piedi dell’abbazia per stività), Place del la Con- dare accoglienza ai pellegrini. Abbiamo 10
poi aspettato la marea che, con la sua eccezio- nale ampiezza (circa 14 metri di dislivello), rappresenta TORINO 2011 anch’essa un attrazione. In serata, dopo aver trovato un camping per passare la notte, abbiamo cenato al ristoran- mandia, dove abbiamo visitato il cimitero tedesco di La Cambe, che custodisce le salme di 21.000 Caduti, la zona dello sbarco del 2° Battaglione Ranger a Point du Hoc (sito fortificato con bat- terie d’artiglieria pesante posto in cima ad una scogliera che ancor oggi porta i segni del tremendo bombardamento aereo e navale cui fu sottoposta durante lo sbarco) ed il cimitero americano di Colleville (quello del film “Salvate il soldato Ryan” per intenderci) con i suoi oltre 9.000 Caduti. Quindi di nuo- vo in marcia verso Etretat, già villag- gio di pescatori ed ora cittadina turi- stica sulla Manica famosa per le sue spiagge ghiaiose e le falesie naturali di gesso a strapiombo sul mare che formano anche un famoso arco natu- rale: qui, dopo aver assistito ad un in- fuocato tramonto, ci siamo sistemati per la notte all’hotel P.T.U.C.D.Stelle te alpino “Vista su Mont Saint Michel”, allestendo la cu- (* vedere nota a fondo pagina). cina in un parcheggio con un’ottima vista del monte. Mercoledì mattina visita al museo dello sbarco di La mattina successiva l’abbiamo passata visitando Bayeux ed al contiguo cimitero inglese, dove sono sepol- l’interno dell’abbazia benedettina, fondata nel 966 su due ti oltre 4.500 soldati di Sua Maestà Britannica, e poi par- preesistenti oratori, diventata nel 1791, durante la Rivo- luzione francese, una prigione attiva fino al 1863. L’ab- bazia, edificata a partire dal X secolo, si compone di di- verse parti sovrapposte le une alle altre con una mesco- lanza di stili che vanno dal carolingio al romanico fino al gotico fiammeggiante. Al ‘200 risalgono la costruzione della Sala de- gli Ospiti, del Refettorio, della Sala dei Cavalieri e del Chiostro che, insieme, costi- tuiscono il complesso detto la Merveille (la Meraviglia). Nel 1896 so- tenza per l’Italia con altra sosta notturna al P.T.C.U.D.Stelle pra la chiesa (* come sopra). venne costrui- Il nostro girovagare si è concluso nella mattinata di ta una guglia giovedì con l’arrivo a Torino per l’84ª Adunata Naziona- di 170 metri le. d’altezza sul livello del * Per Tetto un Cielo di Stelle mare. Subito Giuseppe Lamberti dopo partenza verso la Nor- 11
Nuovi arrivi in biblioteca “Il Vecio Alpino racconta” Vittorio Trentini COMMISSIONE curato dal Gruppo Alpini “L’allucinante avanzata degli alpini CULTURA di Caslino d’Erba verso ovest nel gelo e nel fuoco” Edito da Walmar, Editrice bresciana specializzata Editore Lombar Key in pubblicazioni di storia alpina, è apparso recentemente Pagg. 37 + 15 fotografie dell’autore un volumetto dal titolo “Il Vecio Alpino racconta” curato dal Gruppo Alpini di Caslino d’Erba cui va il merito d’aver Vittorio Trentini, presidente nazionale dell’ANA dal raccolto i ricordi riferiti alla Prima guerra mondiale del 1981 al 1984, Ha festeggiato i suoi 99 anni pubblicando, loro Socio Fonda- nei mesi scorsi, la sua eccezionale testimonianza riferita tore: Sergente alle tragiche vicende della Campagna di Russia. maggiore France- Ufficiale della Divisione Alpina Julia, sco Porro, classe sottocomandante della 36°^batteria del Gruppo “Val 1891, 5° Reggi- Piave”, con sorprendente memoria descrive i drammatici mento Alpini, avvenimenti vissuti nel corso della ritirata di Russia: E’ Battaglione Val un racconto breve e penetrante che, senza nulla concede- d’Intelvi, decora- re alla retorica guerresca, esalta l’indomito valore degli to con Croce di alpini nella immane lotta nella ghiacciata steppa russa. Guerra e Distinti- L’autore, al termine dell’intenso racconto, pone il vo della campa- giusto rilievo al grande senso di umanità della popolazio- gna Italo – au- ne ucraina in possesso delle stesse doti e virtù dei nostri striaca con tre alpini. stellette, Cavalie- Il volumetto è reperibile presso la Fureria della re di Vittorio Sezione. Veneto. Il Gruppo, Flaviano Codignola fondato nel 1922, ha raccolto e pub- blicato in questo libro le testimo- nianze del loro Fondatore riguardanti gli eventi vissuti in prima persona nel corso della Guerra Bianca sull’Adamello. I fatti che si leggono assomigliano a molti altri perché raccontano le sofferenze umane, le tragedie dei singoli e di molti, piuttosto che atti bellici veri e pro- pri. Lo scenario è quello dell’Adamello in cui gli Alpi- ni combatterono le loro battaglie soprattutto contro l’am- biente naturale, il freddo atroce, il pericolo delle valan- ghe, l’isolamento totale su posizioni difficili da raggiun- gere e mantenere, la costante minaccia del congelamento o dell’assideramento. Il libro di 135 pag., con numerose e belle fotogra- fie, arricchisce ancor più il vasto repertorio della diaristica sulla Guerra bianca in Adamello; pubblicato in numero limitato è disponibile in Sezione. Flaviano Codignola 12
Aspettando il raduno del II Rgpt. Esercitazione a a Palazzolo s. Oglio Toscolano Maderno LA PROTEZIONE CIVILE Aspettando il Raduno del 2° Raggruppamento che si terrà nei giorni 15 e 16 ottobre, una sessantina di volontari sono Sabato 28 maggio una trentina di volontari della nostra stati impegnati, sabato 18 giugno, in una esercitazione, Sezione, in compagnia di quelli di Salò, responsabili del- proprio nella città nella quale si terrà il prossimo: Palazzolo l’evento, hanno partecipato all’esercitazione provinciale sull’Oglio. a Toscolano Maderno 2011 e, come sovente accade, il Tutto si è svolto nel migliore dei modi e senza particolari nostro compito è stato quello di operare la prevenzione intoppi anche se, purtroppo, nonostante la buona volontà sul territorio, quindi abbiamo tagliato piante e abbiamo dei “ragazzi”, non è stato possibile terminare il lavoro fatto pulizia nell’alveo del torrente, estirpando arbusti e assegnato: lo hanno portato a termine i volontari di rovi. Palazzolo sabato 25 giugno. Di solito “chi si loda s’imbroda”, ma abbiamo lavorato Come sappiamo bene tutti, i componenti la nostra Unità tanto e bene. Unica nota dolente: si è avuta l’impressione di Protezione Civile lavorano senza mai nulla chiedere che gli Alpini a Toscolano Maderno fossero totalmente ma, se qualcuno si ricorda ogni tanto di loro, sono molto assenti all’esercitazione. contenti. E’ accaduto proprio quel sabato sera, quando a Il Coordinatore del nucleo P.C. Palazzolo si è esibito il Coro ANA di Milano. Il Sindaco Battista Ravelli Sala, nell’intervallo, ha fatto i complimenti alla nostra Unità e li ha ripetuti anche la domenica mattina a Castrezzato. A noi, come detto, non può fare che piacere: è questa la nostra busta paga. La protezione Civile A.N.A della Sezione, cerca Volontari per le seguenti mansioni: Operazione “fiumi puliti” ANTINCENDIO BOSCHIVO ERGOTECNICI Come abbiamo avuto modo di vedere, anche le pro- SANITARI vince, hanno capito il senso delle esercitazioni; ecco allo- SUBACQUEI ra che anche loro hanno cominciato a fare esercitazioni come le nostre. Se sei Alpino iscritto all’A.N.A contattaci allo Sabato 16 aprile, 68 Volontari erano presenti al- 030 2003976. l’esercitazione denominata Fiumi Puliti 2011, sul fiume Mella tra Ponte Crotte e quello di Via Risorgimento. An- PROTEZIONE CIVILE A.N.A che qui si è fatto un buon lavoro ed anche in questa eser- citazione qualcuno ci ha tenuto una mano sulla testa: nes- L’UNICA PROTEZIONE CIVILE CON IL suno ha avuto bisogno dell’infermeria. CAPPELLO ALPINO Da queste righe un grazie a tutti. Battista Ravelli 13
TROFEO " PIOTTI VITTORIO " GARA SEZIONALE DI TIRO AL PIATTELLO CAMPO "BETTOLINO " DI TRENZANO 2011 CLASSIFICA LIBERI CLASSIFICA GRUPPI CLASSIFICA SQUADRE 1 GUSSAGO 95 1 BORGOSATOLLO A 49 1 MARELLI FABRIZIO COLLEB. 17 2 BOTTICINO M. 74 2 GUSSAGO B 40 2 FERRARI MARIO BORGOSAT. 16 3 BORGOSAT. 59 3 RODENGO S. A 40 3 VALOTTI NARCISO RODENGO S. 16 4 CHIESANUOVA 56 4 MARCHENO A 37 4 TREBESCHI GIULIO RODENGO S. 15 5 RODENGO S. 48 5 GUSSAGO A 29 5 FRANCHI MARCO GUSSAGO 15 6 SAN COLOMB. 44 6 CHIESANUOVA B 28 6 ABENI MAURO PROVEZZE 14 7 CONTENTI SERGIO LUMEZZ. P. 14 7 MARCHENO 37 7 LUMEZZANE P. A 22 8 ZUBANI COSIMO BORGOSAT. 14 8 PROVEZZE 33 9 ANTONINI ANDREA MOMPIANO 13 9 PEZZAZE 25 10 OME 24 CLASSIFICA MASTER 1 FERRARI GIUSEPPE PROVEZZE GARA SEZIONALE DI MOUNTAIN BIKE 2 ROSA FEDERICO BOVEZZO MOLINETTO, 2 GIUGNO 2011 3 TIMPINI GIULIO GARDONE V.T. 4 GUALTIERI RENATO MARCHENO NOME GRUPPO TEMPO 5 AMADINI MASSIMO MARCHENO 1 Ivan Maiolini Ome 36' 58'’ 2 Silvio Ghidini Lumezzane Pieve 37' 41'’ 3 Giuseppe Peli Ome 37' 41'’ TROFEO " FERRUCCIO PANAZZA " 4 Roberto Elli Pedrocca 37' 43'’ GARA SEZIONALE DI CORSA IN MONTAGNA 5 Paolo Zanetti Mazzano 37' 51'’ 6 Niki Mazzoldi Gombio 38' 59'’ MARONE, 18 GIUGNO 2011 7 Stefano Bresciano Rezzato 38' 59'’ Classifica individuale Classifica gruppi 8 Claudio Savoldi Gottolengo 39' 16'’ Fracassi Dario Collio V.T. 9 Andrea Marchina Marone 39' 54'’ 1 San Colombano Cottali Ivan Concesio 10 Alessandro Belleri Sarezzo 39' 56'’ 2 Sarezzo Morandini Riccardo Botticino Sera 11 Daniele Mattei Nuvolento 40' 19'’ 3 Botticino Mattina Bottarelli Giorgio Sarezzo 12 Claudio Manenti Concesio 40' 21'’ 4 Marcheno Rambaldini Insen San Colombano 13 Alberto Piva Rodengo Saiano 40' 22' 5 Sulzano Scuri Stefano Marcheno 14 Roberto Borghetti Rovato 40' 24'’ 6 Collio Uberti Simone Sulzano 15 Graziano Galeazzi Chiesanuova 40' 43'’ 7 Marone Pezzola Michele Mompiano 8 Concesio 16 Stefano Zanoni Verolanuova 40' 44'’ Arrighini Marco Bovezzo 9 Borgosatollo Botti Mauro Marcheno 10 Rezzato Classifica categoria 1 Fracassi Dario Collio V.T. TROFEO "FEDERICO LANTIERI" Cotali Ivan Concesio GARA SEZIONALE DI TIRO A SEGNO Morandini Riccardo Botticino Sera GARDONE V.T, 25 GIUGNO 2011 Rambaldini Insen San Colombano Scuri Stefano Marcheno Classifica individuale Classifica a squadre Uberti Simone Sulzano 1 Apostoli Paolo Botticino M. sq. gruppo punti Pezzola Michele Mompiano 2 Zacchi Giulio Botticino S. 1 b Borgosatollo 254 Arrighini Marco Bovezzo 3 Alghisi Giovanni Chiesanuova 2 a Ome 249 Botti Mauro Marcheno 4 Zubani Cosimo Borgosatollo 3 a Borgosatollo 247 Tavelli Michele San Colombano 5 Bozza Mauro Ome 4 a Chiesanuova 241 6 Galbiati Mauro Bottonaga 5 a Mazzano 228 Classifica categoria 2 7 Ghibelli Danilo Gardone V.T. 6 a Gussago 225 Bottarelli Giorgio Sarezzo 8 Cremini Renato Marcheno 7 a Padenghe 223 Biava Giancarlo Marone 9 Vezzola Cesare Padenghe 8 a Marcheno 222 Sedaboni Giorgio Tavernole Cimmo 10 Ferrari Mario Borgosatollo 9 c Chiesanuova 219 Zanardelli Carlo Rezzato 11 Spranzi Narciso Borgosatollo Aguscio Angelo Borgosatollo 12 Quecchia Andrea Botticino M. Classifica Gruppi Ferrari Mario Borgosatollo 1 Botticino Mattina 1357 13 Balduchelli Giuseppe Pezzaze Tonghini Sergio Botticino Mattina 2 Padenghe 956 14 Gadaldi Mario Ghedi 3 Chiesanuova 910 Peveroni GianPaolo Mazzano 15 Bertulli Massimo Botticino M. 4 Gussago 831 16 Marchetti Roberto Botticino M. Classifica categoria 3 17 Marelli Fabrizio Collebeato 5 Borgosatollo 646 Bettoni Pierangelo Sulzano 6 Pezzaze 504 18 Zanetti Mario Lumezzane P. 7 Ome 497 Vezzoli Guido Adro 19 Manessi Giorgio Ome 8 Mazzano 472 Alessandrini G.franco Roncadelle Serra Pietro Ghedi 20 Zuliani Albino Padenghe 9 Gardone VT 333 Benetti Antonio Botticino M. 10 Rodengo Saiano 286 14
Sport: la nota dolente dei certificati medici Siamo arrivati esattamente a meta’ strada di questo dagli organi superiori ai quali ci siamo rivolti per avere 2011 un po’ sotto tono (sportivamente parlando) e, anche disposizioni in materia che ci potessero supportare. se mancano ancora due manifestazioni importanti come il Ora ci giunge voce che ci sia un interessamento da parte trofeo Gentilini (marcia della Commissione e biathlon) e il trofeo Sportiva Nazionale, Cocchetti (bocce), pos- a livello di Ministe- siamo gia’ fare un pri- ro della Sanita’ e di mo bilancio dell’at- Federazione Medici tivita’ del nostro setto- Sportivi, per trovare re. una strada che ci E’ innegabile che consenta, almeno in allo sforzo organiz- parte, di superare zativo messo in campo l’obbligatorieta’ del per l’allestimento delle certificato medico gare disputate fino ad agonistico per tutte oggi, non ha corrisposto le nostre discipline un risultato soddisfa- sportive. cente in termini nume- In attesa di ulte- rici di concorrenti. riori sviluppi, faccia- Sapevamo gia’ mo appello alla dall’inizio che, con sportivita’, ma so- l’imposizione dei certi- prattutto all’alpinita’ ficati medici di idoneita’ dei Capigruppo fisica, il numero dei par- affinche’, con la loro tecipanti si sarebbe proverbiale pazienza drasticamente ridimen- e il loro riconosciu- sionato. to “savoir-fair”, si E’ stata comun- impegnino a riporta- que una scelta obbliga- re il numero dei con- ta, in ottemperanza al D. correnti vicino ai li- M. Sanita 18/02/1982 velli raggiunti negli che per tanto tempo ab- anni precedenti. biamo sottovalutato , Un confronto tra i ma che oggi, con la at- dati del 2010 e quel- tribuzione di respon- li dell’anno in corso sabilita’ in ogni campo, rende bene il senso non possiamo piu’ ignorare. della nostra motivata delusione: La decisione, discussa piu’ volte in assemblea dai diri- genti sportivi dei Gruppi e preannunciata da tempo, ha 2010 2011 provocato la reazione di molti concorrenti e Capigruppo (probabilmente poco o per nulla informati dai loro respon- Fondo 42 (15) 24 (11) sabili sportivi) che non hanno saputo cogliere questa di- Slalom 272 (26) 94 (25) sposizione come un’opportunita’ per monitorare (a prezzi Tiro a volo 573 (59) 130 (30) assai contenuti) il proprio fisico, gli uni, o come tutela Tiro a segno 692 (57) 136 (28) delle proprie responsabilita’, gli altri. Mountain – bike 76 (34) 50 (30) E, se e’ comprensibile una contenuta e civile disap- Corsa in montagna 75 (28) 54 (24) provazione, non e’ assolutamente accettabile la forma di Calcio (36) (32) boicottaggio messa in atto da alcuni Gruppi. ( ) Tra parentesi i gruppi Anche perche’, a fronte di critiche poco ponderate e a nostre richieste di suggerimenti e/o soluzioni alterna- Gianbattista Turrini tive, non e’ arrivata alcuna proposta concreta, nemmeno 15
NO V ICI SI DA RTE T I C O VIS MO M A SSI Dal fresco e dai monti della Val Trompia DI con gli alpini di Brozzo... Questa volta giungiamo nelle sedi degli amici alpini a cose sono davvero messe bene, perché la sede dispone anche cavallo della seconda metà di giugno, tra acquazzoni che rin- di servizi, cambusa, cucina al coperto ed all’aperto, griglia e frescano l’aria e tramonti resi limpidi dagli acquazzoni stessi. deposito legna. Con noi l’amico di sempre, Giancarlo Buizza, accolto ovunque Il bel parco giochi è manutenuto dalle penne nere (come con grandi manifestazioni di affetto e simpatia e l’infaticabile il Cimitero ed il campo sportivo) e rende ancora più piacevole Franco Richiedei, assemblatore instancabile di questo giornale la vista dalle finestre; uno stand sempre montato all’inizio del il cui entusiasmo è paragonabile all’amore per la buona tavola. parco offre poi anche riparo da improvvisi acquazzoni. La po- Il “pellegrinaggio” ormai ventennale ci ha porta- to questa volta in alta Val Trompia, a Brozzo di Marcheno, e nei “ciossi” a pochi km dalla città, a Castegnato. BROZZO – C’è davvero un bel freschino, qui, in riva al Mella (che da queste parti ha delle acque ancora guardabili). Anche se alle spalle ci sono gli insediamenti artigianali, il verde che circonda la casetta in legno della sede del Gruppo di Brozzo è una piccola delizia, a cui si affianca un piccolo ma attrezzato parco giochi. Siamo in via Canossi, antica zona agricola del paese, che dal 1999 ospita la sede degli alpini: il terreno, comunale, è stato sapientemente utilizzato per realizzare l’edificio ricavato da un prefabbricato di quelli utilizzati per il terremoto del Friuli. “Era depositato smontato al Forcellino di Pezzoro in un magazzino della Pintinox – racconta il Capogruppo, Maurizio Sanzogni - molte parti erano ovviamente un po’ deteriorate, ma grazie a due falegnami bravissimi (mio suocero e mio zio) siamo riusciti a sizione lontana dalle abitazioni, poi, permette anche di cantare utilizzare le parti migliori e ad assemblare la sede”. in allegria anche sino a tarda ora. Sanzogni è probabilmente il Capogruppo più di lungo Ad affiancare Sanzogni nella gestione dei 35 iscritti del corso della Sezione (e mi sa anche tra i primi in Italia): è infatti Gruppo (ricordiamo che Brozzo è frazione di Marcheno, che in carica da 31 anni e, anche perché, comunque, è ancora piut- ha ovviamente il suo bel Gruppo) c’è il vice Pierluigi Lorenzi, tosto in gamba (ha solo 54 anni), i suoi alpini non hanno alcuna mentre l’alfiere è Italo Zappa. Segretario è Daniele Zappa e intenzione di sostituirlo presto. La costruzione della sede ha tesoriere Mario Gianelli. Altra figura “centrale” nella vita del risolto una situazione oggettivamente non proprio comoda per Gruppo è poi Martino Ceresoli, infaticabile tuttofare e grande cuoco, sempre in prima fila, amico di tutti e da tutti benvoluto. Il Gruppo è naturalmente ben inserito nella vita della comunità di Brozzo ed è presente in gran parte delle attività che in esso si svolgono. Un appuntamento che da tempo ri- scuote grande successo è la Festa “Tutti insieme” che si tiene il primo Maggio e che riunisce i gruppi di Brozzo, Cesovo e Marcheno. Quest’anno, ad esempio, gli alpini di Brozzo han- no dato vita alla Gara di marcia in montagna, mentre, ogni anno, non manca il loro apporto con l’immancabile brulé per Natale ed il Giovedì grasso. Notevole poi anche la partecipazione alle attività della Sezione di Brescia ed, in primo luogo, con una notevole serie di lavori alla Casa di Irma. In queste settimane, poi, i “brozzesi” (ma si chiameranno così?) hanno anche fornito un eccellente servizio di catering ai Campionati di tiro per disabili al Poli- gono di Gardone Valtrompia. Continua poi, come accennato, la convenzione col Comune per la manutenzione di Parco gio- chi, Cimitero e Campo sportivo. Semmai, uno dei rimpianti è quello che manchino rincalzi più giovani (del resto gli abitan- ti di Brozzo non sono poi molti): ma da queste parti gli alpini il sodalizio alpino che, fondato nel 1954, sino ad allora, si sono piuttosto coriacei e siamo certi che “terranno duro” anco- riuniva prima in una stanzetta 3x3 in una trattoria (dotata di ra a lungo. una ben misera lampadina), poi al bar dell’Oratorio. Adesso le 16
VI DI ST MA I D SS A VI IM CI ...al calore e all’entusiasmo della Franciacorta O CO NO RT ES con quelli di Castegnato I CASTEGNATO – Qui fa un po’ meno freschino, anche perché 50 km a piedi per andare e tornare da scuola e là le strade sono nel frattempo è iniziata l’estate e dai campi sale l’umidità della pericolose. Vogliamo fornire loro un alloggio per garantirgli il sera che tende ad appiccicarti i vestiti addosso. Ma Castegnato diritto allo studio”. La festa prenderà il nome di Amicizia soli- offre ai nostri occhi una realtà alpina di prima categoria, un dale alpina e siamo sicuri che la partecipazione della gente non Gruppo di quelli che incidono profondamente nella realtà in mancherà. cui vivono. Innanzi tutto siamo di fronte ad uno di quelli pro- Durante tutto l’arco dell’anno (per 260 giorni!) , poi, gli prio “veci”, fondato nel 1923 e con un bel numero di iscritti, ad alpini provvedono, fornendo gli autisti, al servizio di trasporto oggi 132. Il Gruppo ha una sua sede fissa già dal 1988, in via di ammalati e disabili ed alla consegna dei pasti a domicilio. E Pace, in un’ex casa colonica (sino ad allora le riunioni si tene- siccome alla difesa dei nostri valori qui ci tengono alla grande, vano in un circolo all’interno di un bar di proprietà di un alpi- nel 2010, con le penne nere di Breno (e usando anche un elicot- no). tero, perché il carico era di cinque quintali) hanno installato sul Alla guida del sodalizio, dal 2001, c’è Silvio Girolamo M o n t e Bertoglio; il vice è Giuseppe Inverardi, il segretario Livio Trabucco, a Bonzio, l’alfiere Lorenzo Magatelli. 2300 metri, Il “patrimonio” alpino di Castegnato non si ferma qui: sopra la ai margini del paese, infatti, verso Ovest, c’è il Parco degli Al- Bazena, una pini, con una coreografica cappella realizzata nel 2003 per l’80° grande croce del sodalizio: nella cappella i quadri che raffigurano padre in legno che Marcolini e don Gnocchi. A lato, tra il verde, la bella statua in era stata im- bronzo a grandezza quasi naturale della Madonna realizzata piegata nella dallo scultore Nazareno Panzeri. In centro al paese c’è invece rassegna il monumento all’Alpino, realizzato nel 1973, per il Cinquan- Crucifixus: tesimo, composto da menhir in granito rosa fronteggiati da una dopo soli grande penna nera in ferro battuto. All’estremità Est dell’abita- quattro gior- to, invece, c’è la Trecentesca Cappella della Madonnina del ni un fulmi- Buon Viaggio, restaurata tra l’88 ed il ’96 e nella quale un pre- ne l’ha col- gevole dipinto di Dino Decca ha rimpiazzato l’antico dipinto pita ma le dell’800 che era stato rubato. penne nere l’hanno ripristinata ed isolata con caparbietà e adesso svetta là, a sicura testimonianza della fede e delle tradizioni delle nostre radici, culmine del “Sentiero Irene” tracciato con il Gec (Grup- po escursionisti Castegnato). Da diciannove, poi, anni non manca la partecipazione delle penne nere di Castegnato al torneo sezionale di calcio (che pure hanno organizzato direttamente nel 2008), “ma – ri- corda il Capo gruppo – voglio che tutti giochino, non mi im- porta il risultato”. Da sempre, poi, l’8 dicembre si tiene (con l’immancabile spiedo) la Festa del tesseramento. Se avrete pazienza sino al 2021, infine, potrete ammira- re un’altra delle manifestazioni a cui gli alpini di Castegnato tengono di più, ovvero la processione con la salma di San Vita- le (gelosamente custodita dalla chiesa del paese): le penne nere Ma i progetti delle penne nere di Castegnato non si fer- hanno infatti l’onore di portare il prezioso sarcofago ligneo. mano qui: c’è molta carne al fuoco; il tempo, la fortuna e l’im- L’evento, che si verifica solo ogni 25 anni, è molto sentito da pegno diranno dove si potrà arrivare: le idee, comunque, sono tutta la popolazione e c’è un grande concorso di fedeli anche di prima qualità e l’entusiasmo non manca. dalle valli. L’unica piccola “disdetta” è che coincide sempre La sede è sempre aperta il sabato sera (tranne che in con la seconda domenica di maggio, come l’Adunata naziona- agosto), ma l’attività del Gruppo non si ferma mai (un po’ come le: ma, in fin dei conti, ogni 25 anni, un Santo val bene un’Adu- la parlantina del suo capo): difficile mettere assieme tutto quanto nata. frulla nella testa di Bertoglio e dei suoi. Adesso, per esempio, si sta pensando ad una tre giorni di festa in settembre per racco- gliere fondi per realizzare una Casa per lo studente in Kenya, Prossime visite: dove operano le Suore del Sacro Cuore di Gesù (con casa ma- dre a Puebla, in Messico) di cui fa parte la sorella di Bertoglio. Bornato e Capriano del Colle “Sono ragazzi – racconta Silvio – che ogni giorno devono fare 17
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