Kennedy e l'Italia Da Roma a Dallas - Fondazione Italia Usa

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Kennedy e l'Italia Da Roma a Dallas - Fondazione Italia Usa
John Fitzgerald
kennedy
e l’Italia
Da Roma a Dallas
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IMMAGINE DI COPERTINA
                                                                   John Fitzgerald
     PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE
     è una realizzazione DAGaRT                                     kennedy
     STAMPATA presso STR PRESS
     Via Carpi, 19 - 00040 Pomezia, Roma                            e l’Italia
     Si ringraziano per la collaborazione:
     Walter Tortorella
                                                                   Da Roma a Dallas
     Alessio Ditta
     Gabriele Papini
     Carmen Parillo
     David Tesoriere                                                IN COLLABORAZIONE CON

    Le foto sono state acquisite dal Rose Kennedy’s Family Album
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INDICE
                                                                          Presentazione di Piero Fassino ........................................................................................... 7
                                                                          Introduzione di Lucio D’Ubaldo ....................................................................................... 11

    “
                                                                          Kennedy e la fine delle certezze
        Sono venuto in Europa, e concluderò il mio viaggio europeo                    Testimonianza di Sergio Lepri .................................................................................. 14
        domani, perché sono fermamente convinto che l’Oceano
                                                                          La visita in Italia
        Atlantico dovrebbe essere per tutti noi, sulla sponda orientale

                                                   “
                                                                                      Saluto di Antonio Segni a Fiumicino ....................................................................                           24
        e su quella occidentale, un Mare Nostrum                                      Al Quirinale ................................................................................................................      26
                                                                                      Kennedy in Campidoglio: intervento in Piazza ......................................................                                34
                                                                                      L’incontro con il Sindaco ...........................................................................................              36
                                                                                      Saluto di Paolo VI .......................................................................................................         40
                                                                                      A Napoli .......................................................................................................................   44

                                                                          L’assassinio di Dallas. Lo sgomento, il dolore, le commemorazioni
                                                                                      Discorso di Cesare Merzagora, Presidente del Senato ........................................... 48
                                                                                      Dichiarazioni dei leader politici ................................................................................ 54
                                                                                      L’UPI rende omaggio a Kennedy ............................................................................... 58
                                                                                      Viva emozione in tutte le città italiane ..................................................................... 68
                                                                                      Le parole di Papa Paolo VI ......................................................................................... 74
                                                                                      Roma commossa onora Kennedy ............................................................................. 78

                                                                          1961. Kennedy e l’anniversario dell’Unità d’Italia ............................................ 86

                                                                          APPENDICE
                                                                               La storia di un nome. Un nome nella storia di Enzo Caffarelli .......... 92

                                                                          In collaborazione con Seat PG Italia
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Presentazione

Mai prima il mondo, se non dopo             inquadrare un gesto di enorme im-             per l’impegno a ricercare uno spazio
quasi mezzo secolo per l’attentato          patto politico ed emotivo.                    in favore della distensione - special-
alle Torri Gemelle, fu così vicino al       La notizia sconvolse la pubblica opi-         mente dopo la crisi di Cuba - che sola
popolo americano come in quel gior-         nione dell’intero pianeta. A caldo, nei       poteva preludere a nuovi orizzonti
no lunghissimo, sul vialone di Dal-         commenti addolorati di tanti leader           di pace e di sviluppo. Per questo fu
las all’altezza del Texas School Book       politici, prevalse l’idea che la batta-       così forte l’emozione di tanta gente
Depository, dinanzi all’uccisione del       glia condotta dalla Casa Bianca per i         semplice, il cordoglio degli uomini di
trentacinquesimo Presidente degli           diritti civili fosse all’origine di un odio   Stato, al di qua e al di là della cosid-
Stati Uniti. John F. Kennedy era l’uo-      accumulato nelle pieghe di un’Ame-            detta cortina di ferro, il tributo delle
mo della Nuova frontiera, non solo          rica ancora segregazionista e quindi          autorità religiose e dei fedeli di vari
per milioni di suoi concittadini. La        fatalmente ricomposto, con qualche            culti o confessioni. Moriva il giovane
verità di quella tragedia si racchiude      venatura ideologica, nella testa di un        Presidente che aveva preso per mano
ancora adesso nel rapporto conclu-          improvvisato attentatore. Più tardi l’i-      il suo Paese con la volontà di portare
sivo della Commissione Warren, ma           dea del complotto iniziò a circolare          avanti e vincere, in nome della missio-
non placa neppure ai nostri giorni il       senza mai scalfire, a onor del vero,          ne attribuita al popolo americano, la
desiderio di capire cosa realmente sia      la versione proposta e ribadita dalle         sfida per la libertà e la democrazia.
accaduto e soprattutto perché sia po-       autorità. Comunque, Kennedy dava              Cadeva un uomo e sorgeva un mito.
tuto accadere.                              fastidio per le sue aperture in poli-         Il 22 novembre di cinquanta anni fa,
L’assassinio di Dallas lascia ancora        tica interna e internazionale, per le         come racconta questa breve antolo-
sgomenti e senza quella luce di razio-      speranze che aveva suscitato a fron-          gia voluta dall’Anci e dalla Fondazio-
nalità, sia pure criminale, sufficiente a   te dei pericoli di olocausto nucleare,        ne Italia Usa, scosse la coscienza del

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Kennedy Presentazione                                                                                                                                                                                                             Kennedy Presentazione

    mondo intero. In Italia il governo de-      e di affratellamento per tutto il gene-    posizione tennero un comportamen-           mondo il segno che una politica nuo-        maturava, per giunta, l’orientamen-         nedy primeggia nella toponomastica
    cretò tre giorni di lutto nazionale. Igor   re umano”. Sono solo pochi esempi,         to che di colpo accantonava ostilità        va poteva essere almeno tentata”.           to favorevole dell’Amministrazione          urbana del Paese. È il sigillo di una
    Stravinsky, a Catania, decise di offrire    questi, di una vasta partecipazione        e contrasti. Per molti fu una sorpresa      Il Presidente americano era nel cuore       americana all’ingresso dei socialisti       larga manifestazione di affetto popo-
    un concerto in onore del Presidente.        che preso corpo spontaneamente in          la condotta dei comunisti perché, a         degli italiani. Nel 1952 aveva fatto vi-    nel governo. Quando venne in Ita-           lare, sedimentata nel tempo e rap-
    I cittadini di Torino abbracciarono, in     tutte le città italiane, piccole e gran-   dispetto della logica di forte contrap-     sita a Trieste con l’intento ben chiaro     lia, il 1 e 2 luglio del 1963, ricevette    presentata dalle istituzioni locali, che
    quelle stesse ore, gli artisti del Circo    di, persino nei comuni meno popo-          posizione ideologica e politica nei ri-     di testimoniare, contro le minacce ju-      onori speciali a Roma, ma ancora più        nessuno ha pensato di realizzare a ta-
    americano. Il sindaco di Napoli si ri-      losi. Credo non si debba offuscare il      guardi delle forze di governo, andava       goslave, la comprensione degli Stati        speciali ne ebbe dal popolo di Napoli       volino. Ciò riflette, piuttosto, il volere
    volse con parole di amicizia e di dolo-     ricordo di tanta generosa adesione         di fatto a rafforzare l’espressione di un   Uniti per le rivendicazioni di italianità   nelle poche ore trascorse tra la base       e la sensibilità di milioni di italiani. Più
    re sia al Console che al comandante         al pubblico cordoglio, che si dipanò       sincero e incontenibile sentimento          del capoluogo giuliano. Conosceva           Nato di Bagnoli e il centro delle città,    di tanti discorsi, spesso piegati alle
    del Quartier generale della Nato. A         in quella specifica dimensione rap-        nazionale. Ho presente la compunta          abbastanza bene le vicende della            a ridosso dalla sua partenza per Wa-        necessità della retorica ufficiale, un
    Trieste, dove era in corso il Consiglio     presentata dalle comunità e dalle          valutazione di Giancarlo Pajetta la cui     politica italiana. Ad Amintore Fan-         shington. Paolo VI, insediatosi appe-       tale elemento di conoscenza, finora
    comunale, si decise di interrompere         autonomie territoriali: il più genuino     grande schiettezza, per altro, mi era       fani aveva confessato di aver letto il      na il giorno precedente, rivolse a lui      trascurato o negletto, attesta il pode-
    i lavori d’Aula. Da Firenze giunse la       tessuto connettivo del nostro Paese.       nota: “Questo lutto gravissimo non          libro da lui scritto, ancora giovane        il primo dei tanti saluti in occasione      roso retaggio di una storia di amicizia
    bella frase di La Pira: Kennedy, diceva     Le cronache riferiscono che il mondo-      può certo colpire soltanto la nazione       professore alla Cattolica di Milano,        delle visite e degli incontri avuti, lun-   e solidarietà tra Italia e Stati Uniti, rin-
    il sindaco, rappresenta la vittima inno-    politico reagì con unanime spirito di      americana, ma anche tutti coloro che        con l’idea di contestare la tesi di Max     go tutto il suo pontificato, con innu-      vigorito senza dubbio dall’omaggio
    cente e dunque sarà “come il grano di       commozione. Erano in corso le trat-        avevano visto tra le alterne e trava-       Weber sulla originaria estraneità del       merevoli Capi di Stato e di Governo.        a un Presidente che ha illuminato, sia
    cui parla il Vangelo che, caduto sotto      tative per la formazione del governo       gliate vicende della politica interna-      cattolicesimo allo spirito del capitali-    Allora, in questo rapido tratteggio         pure per poco ma non poco, la sce-
    terra, anziché scomparire ricompare         - il primo di centro-sinistra organico     zionale aprirsi una speranza di pace.       smo, quand’anche concepito però in          storico così ricco di stimoli e sugge-      na del Novecento.
    ricco di frutti, di doni preziosi, con      - e alla notizia del tragico attentato     Kennedy aveva rappresentato per             termini originali di economia sociale       stioni, emerge nitidamente la ragione                                  Piero Fassino,
    nuovi germogli di pace, di liberazione      furono interrotte. Maggioranza e op-       milioni di uomini in tutte le parti del     di mercato. Sotto la sua presidenza         per la quale l’odonimo riferito a Ken-                               Presidente Anci

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Introduzione

Chi aveva meno di dieci anni ricor-        cidente democratico e comunismo?             Il mito può essere dissezionato, immi-
derà che la maestra fece scrivere un       A Dallas una divinità ostile, chissà da      serito, compresso; può scivolare nel
pensiero o un componimento sulla           quale Olimpo nascosto, aveva sca-            cono d’ombra del gossip o nella neb-
morte di Kennedy. Fu così in tutte le      gliato un fulmine di sgomento e di           bia degli interrogativi scabrosi; può
scuole d’Italia senza che nessuno, at-     perdizione. In quel giorno, anche il         essere insomma demitizzato alla stre-
tendibilmente, avesse dato ordine di       fervido illuminismo dei Padri Fonda-         gua di quanto ha insegnato l’ideolo-
farlo. Del resto erano loro, i ragazzini   tori, intriso di fiducia messianica, do-     gismo post-sessantottino, con molta
delle elementari e i loro fratelli più     veva mostrare la debolezza di fronte         enfasi e non sempre con adeguato
grandi delle medie, a vivere quell’e-      al male. Mezzo secolo ci divide dalla        costrutto; ma in ogni caso, poiché af-
vento con maggiore stupore e insicu-       tragica sequenza, esaminata mille            fonda le radici nella memoria di spe-
rezza, quindi con l’ansia ancora infan-    volte sotto la lente d’ingrandimento e       ranze e ideali che agivano nelle di-
tile di penetrare le ragioni del mondo,    con l’ausilio di tutte le possibili tecni-   namiche della società affluente, non
ovvero di un mondo che svelava una         che di indagine e simulazione, che fis-      può dissolversi nel mare magnum
violenza incomprensibile e assurda,        sa gli ultimi istanti dell’attentato sulla   delle recriminazioni più disparate.
quanto mai dolorosa. Gli adulti dove-      Elm Street nel mentre avanzava lento,        Del resto, come possiamo constata-
vano spiegare, ma non era semplice.        dietro la limousine presidenziale, il        re, il mito resiste all’usura di giudizi e
Come spiegare, infatti, l’assassinio del   corteo delle autorità. Quelle immagi-        contro-giudizi.
Presidente di un’America che appa-         ni continuano a scorrere nella mente         C’è un’immensa letteratura che grava
riva potente e generosa, finalmente        di chi ricorda il lontano 22 novembre        sull’immagine di un leader che cede-
decisa a trasmettere un messaggio          1963 e fanno breccia, però, anche sul-       va alle avventure extraconiugali. Non
di progresso e giustizia a un pianeta      la fantasia di chi è troppo giovane per      è questo, ovviamente, il terreno più
sotto tensione per il conflitto tra Oc-    potersi affidare al ricordo dell’epoca.      solido e interessante per misurare la

                                                                                                                                     11
Kennedy Introduzione                                                                                                                                                                                                                      Kennedy Introduzione

     credibilità della sua politica. A Ken-          derato in simbiosi e in contrasto, nel   morazione al Burgtheater di Vienna:             gollista, le ragioni della solidarietà     politici americani. In un editoriale del     pazione, evidentemente, era diretta
     nedy si rimprovera l’errore della Baia          medesimo tempo, con il tradizionale      “Il principio commovente - spiegava             politico-militare dei membri dell’Al-      23 giugno, il New York Times ne dava         a rimarcare le ragioni della sicurezza
     dei Porci, l’innesco della guerra in            establishment di potere. Pertanto,       il Presidente americano - espresso              leanza atlantica e rendere omaggio         una spiegazione sintetica: “Egli [il         atlantica di cui l’Italia si faceva parte-
     Vietnam, la sostanziale prudenza nel-           agli occhi della pubblica opinione,      con tanta semplicità ed eloquenza da            al nuovo Pontefice, Paolo VI, eletto       Presidente] arriverà in un’Europa alle       cipe con l’installazione, rifiutata da De
     la legislazione sui diritti civili, la scelta   appariva sotto il profilo dell’uomo di   Abramo Lincoln nella sua dichiarazio-           dal Conclave il 21 giugno. Alla guida      prese con la transizione, proprio nel        Gaulle, dei missili Polaris. Ciò nono-
     di collaboratori geniali ma eccentrici,         Stato pragmatico e idealista, capace     ne di Gettysburg, è diventato il retag-         del governo era Giovanni Leone, ma         momento in cui stanno cambiando              stante, soprattutto nel bagno di folla
     le relazioni dai tempi della campagna           di avvicinare nel suo modello di com-    gio comune di tutti coloro i quali, nel         il suo mandato aveva un carattere di       governi e l’incoronazione del nuovo          che il capoluogo partenopeo seppe
     elettorale con ambienti poco affida-            portamento le figure di Abramo Lin-      mondo intero, amano la libertà e la             transitorietà in attesa del chiarimento    Papa non potrà che distogliere l’at-         riservare nell’assolata giornata del 2
     bili: dunque non avrebbe stabilito un           coln e F. D. Roosevelt.                  dignità umana. Queste parole immor-             tra le forze politiche del nascente cen-   tenzione popolare, con la Comunità           luglio, veniva consacrata in Italia una
     nesso di coerenza, attraverso questo            Di fatto lo slancio del New Deal era     tali ci uniscono e rappresentano una            tro-sinistra. A questo riguardo, non       atlantica che versa, per giunta, in con-     speciale relazione di affetto e simpa-
     stile di governo, tra le premesse ide-          nelle corde della retorica kennedia-     potenza spirituale incommensurabile             sussisteva alcuna necessità di ribadire    dizioni di disordine notevole”. Eppure       tia popolare. A Capodichino, prima di
     ali e le conseguenze pratiche della             na; come pure, in effetti, lo erano la   nel mondo d’oggi”. Affidata ai posteri,         formalmente il consenso dell’Ammi-         quel viaggio si rivelerà un successo,        salire sull’aereo che l’avrebbe riporta-
     campagna per la Nuova frontiera. Ciò            fermezza e il coraggio di Lincoln.       la rilettura del più famoso discorso di         nistrazione americana a un’operazio-       specie per il discorso del 26 giugno         to a Washington, Kennedy pensò di
     nondimeno, tutti gli errori attribuiti -        Per uno strano segno del destino, in     Lincoln fa intravedere l’interpretazio-         ne più che compatibile con la dottri-      sotto la porta di Brandeburgo e l’af-        rendere omaggio alla città auspican-
     a torto o a ragione - non dovevano              concomitanza con la tragedia di Dal-     ne più autentica della politica kenne-          na kennediana per la quale, ovunque        fermazione - studiata nella pronuncia        do in un breve saluto il suo ritorno.
     cancellare il carisma di un Presidente          las, giungeva a Vienna, in occasione     diana. In questa breve raccolta di testi        possibile, andava assicurato il soste-     con il borgomastro socialdemocrati-          L’auspicio sarebbe stato inghiottito,
     che riusciva a sedurre le forze più di-         dell’anniversario del discorso di Get-   e immagini, si legano i ricordi della vi-       gno a una politica di riforme, anche       co Willy Brandt - con la quale chiama-       di lì a poco, nella scenografia omicida
     namiche e riformatrici, adottando per           tysburg, un messaggio della Casa         sita di Stato in Italia e le reazioni all’as-   con il concorso dei partiti democratici    va a raccolta il mondo libero in segno       di un’America molto lontana e molto
     la prima volta il linguaggio di un’Ame-         Bianca al ministro dell’educazione na-   sassinio, appena cinque mesi dopo,              di sinistra, in grado per se stessa di     di protesta per il Muro di Berlino: Ich      diversa dalle speranze suscitate nei
     rica nobile e intraprendente nell’eser-         zionale austriaco, Heinrich Drimmel.     del Capo della Casa Bianca. A luglio,           rappresentare il migliore antidoto alla    bin ein Berliner, questa la storica frase.   Mille giorni del Presidente Kennedy.
     cizio di una pedagogia di libertà e di          Questi, proprio il 22 novembre, dava     Kennedy veniva nel nostro Paese per             minaccia del comunismo.                    Al contrario, sia a Roma che a Napoli                                  Lucio D’Ubaldo
     giustizia sociale. In sostanza, aveva il        lettura di ciò che scriveva Kennedy      due motivi fondamentali: rinsalda-              Il viaggio in Europa aveva suscitato       non tenne discorsi di rilievo, né fece                  Presidente della Fondazione
     fascino derivante dall’essere consi-            in vista della cerimonia di comme-       re, al cospetto dell’inquieta Francia           non poche perplessità negli ambienti       appelli memorabili: la sua preoccu-                                           Italia-Usa

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01 Kennedy e la fine delle certezze
                                                                                                                     Una fiammella nel cimitero di Arlington. Il mito della nuova frontiera. La visita
                                                                                                                     al muro di Berlino: Ich bin ein Berliner. Il viaggio in Italia e l’abbrac­cio della
                                                                                                                     folla napoletana. L’inizio della rivoluzione elettronica e la crisi delle ideologie

                                                                                                                     Una fiammella nel cimitero di Arling-        minciarono a camminare erette e              sinistra, in apertura); questo con un
                                                                                                                     ton. Il mito della nuova frontiera.          trovarono nelle prime forme di so-           titolo su due colonne, questo con un
                                                                                                                     La visita al muro di Berlino: Ich bin        cialità i mezzi per affrontare meglio        titolo su tre o quattro o cinque colon-
                                                                                                                     ein Berliner. Il viaggio in Italia e l’ab-   i pericoli mortali della foresta. I mo-      ne o a tutta pagina. Nelle agenzie di
                                                                                                                     braccio della folla napoletana.              tivi sono l’utilità, la partecipazione e     informazioni, no. Ventiquattro ore su
                                                                                                                     L’inizio della rivoluzione elettronica       la curiosità, cioè il desiderio di sape-     ventiquattro, l’agenzia trasmette le
                                                                                                                     e la crisi delle ideologie. Un giorno        re. Fatte le loro scelte, i giornalisti si   notizie di seguito, una dopo l’altra,
                                                                                                                     (doveva essere nella primavera del           mettono a raccontare quei fatti, gior-       tutte con un titolo di una sola riga e
                                                                                                                     1970) l’intervistatore di una emitten-       no dopo giorno; e giorno dopo gior-          non più di 65 battute: sia un terre-
                                                                                                                     te televisiva mi chiese qual era ‑ nei       no quei fatti si accavallano, alcuni si      moto con mille morti o le dimissioni
                                                                                                                     miei dieci anni, allora, di direzione        consumano subito o di lì a poco, al-         di Di Pietro, sia le estrazioni del lotto
                                                                                                                     dell’Ansa ‑ l’avvenimento che mi ave-        tri si sommano ad altri oppure sono          o la nuova canzone di Zucchero. Al
                                                                                                                     va colpito di più.                           bruciati da quelli che accadono più          massimo, c’è un ordine di preceden-
                                                                                                                     Non era facile rispondere. Succedo-          tardi; la maggior parte vengono di-          za. Secondo la rilevanza del fatto, il
“...Vengo in questo Paese e in questa città antica per tante ragioni importanti. Milioni di miei compatrioti sono    no ogni giorno tante cose, e il gior-        menticati. Solo facendo il giornalista       redattore scrive, in testa alla notizia
partiti da queste sponde. Negli Stati Uniti hanno posizioni di grandissima responsabilità - membri del gover-        nalismo è proprio questo: sapere             si ha il senso terribile dell’effimero.      che lo racconta, una lettera di codi-
no, membri del Congresso, governatori; e forse più importante di tutto, hanno cresciuto delle famiglie nume-         scegliere, fra i mille e mille eventi        I quotidiani a stampa, per lo meno,          ce, un codice internazionale: R per le
rose e sono stati cittadini produttivi e responsabili. Sono anche felice di essere qui, signor Presidente, perché    della giornata, quelli che si ritiene        danno a quei fatti una certa gerar-          notizie per le quali non c’è fretta, U
l’Italia occupa una posizione di importanza strategica, essenziale per la sicurezza dell’Europa ed essenziale per    possano soddisfare i bisogni infor-          chia di importanza, giusta o meno            per le notizie più importanti e quindi
la sicurezza degli Stati Uniti, nel cuore dell’Europa, allungandosi giù nel Mediterraneo verso l’Africa. Il mante-   mativi dei cittadini. I motivi che stan-     giusta: questo avvenimento in prima          considerate urgenti, B per le notizie
nimento di una democrazia qui in Italia è di grande interesse, di interesse vitale, non solo per il vostro popolo,   no dietro quei bisogni sono sempre           pagina, questo in una pagina interna         urgentissime, F per il flash. L’elabo-
ma anche per tutti noi che crediamo nella libertà. ...> JFK                                                          gli stessi, oggi come 35 o 40 mila           (la pagina dispari meglio della pari);       ratore elettronico stabilisce lui l’ordi-
                                                                                                                     anni fa, quando le creature che poi          questo al centro o in basso, questo in       ne di trasmissione: alle U dà la pre-
     01 Kennedy e la fine delle certezze                                                                             furono chiamate uomini e donne co-           alto (a destra, di spalla, meglio che, a     cedenza sulle R; quando vede una

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01 Kennedy e la fine delle certezze
                                                                                                                     Ultima tappa del suo breve tour europeo coronato dallo storico discorso di una settimana prima a Berlino

                                                                                                                     B, la trasmette appena finita la noti-       l’inizio del terrorismo nero e rosso         lastra di marmo grigio azzurro con
                                                                                                                     zia in trasmissione; ma se vede una          in Italia. No. Qual’era l’avvenimento        tre parole soltanto: “John Fitzgerald
                                                                                                                     F la trasmette immediatamente, an-           che mi aveva colpito di più? “La mor-        Kennedy”; e sotto: “1917 ‑ 1963”; a
                                                                                                                     che all’inizio o a metà della notizia in     te di Kennedy”, fu la risposta imme-         sinistra, una fiamma accesa giorno e
                                                                                                                     corso. È un flash, in genere non più         diata. Ma perché proprio la morte di         notte; di fronte una grande lastra di
                                                                                                                     di due, tre o quattro parole: “Mon-          Kennedy? Il perché mi fu chiaro al-          pietra e, scolpite, le parole di un in-
                                                                                                                     tini Papa”, “Morto Brezhnev”, “Coppi         cuni anni più tardi, quando andai a          dimenticabile appello: “Amici miei in
                                                                                                                     campione del mondo”. Alla doman-             visitare nel cimitero di Arlington a         tutto il mondo, non chiedetevi quello
                                                                                                                     da dell’intervistatore, “Qual è l’avve-      Washington la tomba del presiden-            che gli americani faranno per voi, ma
                                                                                                                     nimento di questi ultimi anni che l’ha       te americano assassinato. Era l’inizio       chiedetevi quello che insieme potre-
                                                                                                                     colpito di più?”, risposi senza riflet-      di novembre, quella stagione dolce           mo fare per la libertà dell’uomo”.
                                                                                                                     tere un momento: “La morte di Ken-           e luminosa che gli americani chia-           Di Kennedy, oggi, i più, specie fra i
                                                                                                                     nedy”. Perché? Eppure c’erano sta-           mano indian summer e corrisponde,            giovani, rischiano di sapere soltan-
                                                                                                                     ti tanti fatti importanti in quei dieci      più o meno, alla nostra estate di san        to il peggio: le sue avventure sen-
                                                                                                                     anni: nel 1961 la sedizione dei gene-        Martino. Il cimitero militare di Arlin-      timentali, le infedeltà coniugali, le
                                                                                                                     rali francesi per l’Algeria, il distacco     gton è un parco bellissimo lungo il          amicizie con questo o quel mafioso;
                                                                                                                     della Cina popolare dall’URSS, la co-        fiume Potomac e, tra i grandi alberi         e anche qualche iniziativa non elo-
                                                                                                                     struzione del muro della vergogna a          e nel verde intenso dei prati, le bian-      giabile: nell’aprile del 1961, compli-
                                                                                                                     Berlino, in Italia l’apertura della Dc ai    che pietre tombali, sessantamila, alli-      ce l’insipienza della Cia, il fallito ten-
                                                                                                                     socialisti; nel 1962 addirittura il pe-      neate ma non a ridosso l’una all’altra,      tativo di invasione dell’isola di Cuba
                                                                                                                     ricolo di una terza guerra mondiale          non danno il senso tragico della mor-        (1500 cubani sbarcati nella Baia dei
                                                                                                                     con i missili russi a Cuba; e poi la tra-    te. È un cimitero dove si può passeg-        Porci) e, dal 1961 al 1963, complice
                                                                                                                     gedia del Vietnam, le guerre nel Me-         giare e viene voglia di stringerci la        l’insipienza del Pentagono, l’invio a
                                                                                                                     dio Oriente, l’alluvione dell’Arno a Fi-     mano e di salutarci come se tutti fos-       Saigon di consiglieri militari, cioè il
     01 Kennedy and Khrushchev in 1961                                                                               renze, il Sessantotto, la Rivoluzione        simo amici da sempre, i vivi e i mor-        primo passo di quella che poi, con i
     Incontro tra il Presidente americano e il leader sovietico all’Ambasciata americana di Vienna nel giugno 1961   culturale cinese, l’uomo sulla Luna,         ti. In mezzo a un’aiuola una piccola         presidenti Johnson e Nixon, diventò

16                                                                                                                                                                                                                                                          17
01 Kennedy e la fine delle certezze
                                                                                                Ultima tappa del suo breve tour europeo coronato dallo storico discorso di una settimana prima a Berlino

                                                                                                la sporca guerra americana nel Vie-           sfide, ricca di sconosciute occasioni,      che possono risuonare nel mondo
                                                                                                tnam. Oggi il meglio di Kennedy è, in         ma anche di pericoli, di incompiute         libero è Ich bin ein Berliner, io sono
                                                                                                genere, dimenticato: in politica este-        speranze e di minacce”.                     un cittadino di Berlino”. Dall’aeropor-
                                                                                                ra l’azione riformatrice in materia di        La nuova frontiera, cioè il sogno di un     to di Fiumicino al Quirinale e a Villa
                                                                                                disarmo e di distensione internazio-          mondo diverso, senza guerre e sen-          Taverna, residenza dell’ambasciatore
                                                                                                nale, l’abolizione degli esperimen-           za fame, fu il mito che in tutti i conti-   americano, il corteo delle auto trovò
                                                                                                ti nucleari nell’atmosfera, gli aiuti al      nenti travolse milioni di uomini e di       per le strade, in quella calda mattina-
                                                                                                Terzo mondo e all’America latina (la          donne. Nella figura di John Kennedy         ta di luglio, soltanto i passanti; e nel
                                                                                                alleanza per il progresso); e, in politi-     ognuno proiettava speranze di pace          pomeriggio, in piazza Venezia, quan-
                                                                                                ca interna, i programmi di guerra alla        e attese di giustizia. Anche in Italia;     do Kennedy si recò all’altare della
                                                                                                povertà, le battaglie per i diritti civili,   e, in Italia, chi meglio del popolo di      patria, c’era molta folla e ci fu anche
                                                                                                l’emancipazione dei neri; ma soprat-          Napoli poteva esprimere questi sen-         un po’ di confusione e qualche sma-
                                                                                                tutto è dimenticata la sua immagine           timenti, che erano i sentimenti di tan-     nacciata della scorta, ma erano, qua-
                                                                                                di giovane leader che, in quegli anni         ti? John Kennedy arrivò a Roma il 1°        si tutti, cittadini americani. Roma è
                                                                                                di guerra fredda e di paurosa con-            luglio del 1963, proveniente da Mi-         fatta così, ha troppi secoli di storia. A
                                                                                                trapposizione fra mondo comunista             lano. Quattro giorni prima era stato        Napoli, dove Kennedy arrivò il gior-
                                                                                                e mondo libero, mostrò di saper ca-           a Berlino; alla porta di Brandebur-         no dopo, fu tutta un’altra cosa e più
                                                                                                pire e interpretare le paure e le spe-        go aveva sostato in silenzio davanti        di un milione di napoletani, senza
                                                                                                ranze dei popoli di tutta la Terra. “Ci       al muro che divideva in due la città        che nessuno li avesse chiamati, sce-
                                                                                                troviamo alle soglie di una nuova             (dall’altra parte, per l’occasione, c’e-    sero nelle strade del centro. Alle fi-
                                                                                                frontiera” aveva detto a Los Angeles,         ra una selva di bandiere rosse) e poi       nestre delle case c’erano centinaia di
                                                                                                nel luglio del 1960, al congresso del         aveva parlato nella piazza del muni-        bandiere tricolori e di bandiere ame-
                                                                                                partito democratico, dopo aver rice-          cipio a più di duecentomila berlinesi.      ricane e sulle pareti grandi manife-
                                                                                                vuto la nomination alla presidenza            “Duemila anni fa” disse “si era orgo-       sti e frasi scritte a mano e improvvi-
     01 Intervista del Presidente cubano Fidel Castro alla tv di stato: “ i missili sovietici   degli Stati Uniti; “non è una frontiera       gliosi di dire civis romanus sum. Oggi      sati striscioni da una casa all’altra. La
     sono di natura difensiva” 23 ottobre, 1962                                                 che assicuri promesse, ma soltanto            la più orgogliosa delle espressioni         gente si agitava, gridava, chiama-

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01 Kennedy e la fine delle certezze
     Ultima tappa del suo breve tour europeo coronato dallo storico discorso di una settimana prima a Berlino

     va Kennedy per nome, sventolando             Capo di Stato straniero ‑ le bandie-         nati nell’Ottocento ed erano caratte-
     bandierine fatte in casa. Davanti al         re a mezz’asta furono esposte per tre        ristici di quel secolo; non ci eravamo
     teatro San Carlo l’auto presidenzia-         giorni su tutti gli edifici pubblici. Le     accorti che il secolo ventesimo non
     le, un’auto scoperta, fu costretta a         scuole furono invitate a commemo-            esisteva con una sua precisa identità
     fermarsi dalla folla che aveva rotto i       rare la figura dello scomparso. All’ar-      culturale; che una grande rivoluzio-
     cordoni, e poté riprendere la corsa          rivo della notizia, Aldo Moro aveva          ne era cominciata con l’invenzione
     soltanto dopo qualche minuto. In via         interrotto in segno di lutto la riunio-      del computer; e che le nuove tecno-
     De Pretis un uomo riuscì addirittura         ne delle delegazioni per la forma-           logie dell’informazione stavano por-
     a lanciarsi dentro l’auto di Kennedy         zione del nuovo governo e all’usci-          tandoci, saltando il Novecento, di-
     e ad abbracciarlo sotto gli occhi sbi-       ta da Palazzo Chigi Pietro Nenni fu          rettamente nel Duemila.
     gottiti degli agenti di scorta. Davan-       visto piangere mentre diceva “È una          Il muro di Berlino sarebbe caduto
     ti all’università una donna gettò dal-       tragedia per tutto il mondo”. Anche          tanti anni più tardi, ma fu proprio
     la finestra di un piano alto un mazzo        Palmiro Togliatti espresse la sua co-        all’inizio degli anni Sessanta che co-
     di fiori, che finì però a qualche me-        sternazione, e sembrarono parole             minciarono a entrare in crisi le ide-
     tro dall’auto; Kennedy fece fermare          sincere. A Firenze il sindaco La Pira        ologie: capitalismo, comunismo,
     l’auto e raccogliere i fiori; poi li pre-    disse: “Con Kennedy si è voluto ab-          socialismo, socialdemocrazia, lotta
     se e li agitò in aria, guardando sor-        battere la bandiera della pace, della        di classe, dittatura del proletariato,
     ridente e commosso verso la gente            liberazione e della fraternità di tutto      queste grandi matrici dell’immagi-
     affacciata alle finestre. Cento giorni       il genere umano”. Chi in quegli anni         nario collettivo, queste idee forza a
     più tardi, il 22 novembre, tre colpi         non era nato o era soltanto un ragaz-        cui ognuno di noi dava una parteci-
     di fucile (o quattro?) uccisero a Dal-       zo potrà capire tutto questo? Anche          pazione concettuale ed emotiva in
     las (e ancora non si sa bene come e          noi, del resto, dico quelli della mia        base alle proprie esperienze o alle
     perché) l’uomo che aveva dato vita,          generazione, non l’avevamo capito,           proprie paure. Tutto stava cambian-
     in tutto il mondo, a tanta speran-           allora. Non ci eravamo accorti che           do, ma, dopo le tragedie della se-
     za di pace e di giustizia. In Italia ‑ e     continuavamo a vivere in un sistema          conda guerra mondiale e l’Olocau-
     non era mai successo prima per un            di valori o pseudo valori che erano          sto e col terrore incombente delle

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01 Kennedy e la fine delle certezze
                                                                                  Ultima tappa del suo breve tour europeo coronato dallo storico discorso di una settimana prima a Berlino

                                                                                  bombe nucleari, avevamo ancora bi-           notizia dell’attentato di Dallas arrivò      ritardata e sapevamo che la notizia
                                                                                  sogno di un ancoraggio, di valori o          alle 19.40. La notizia terminava così:       dell’ormai certa morte sarebbe sta-
                                                                                  di utopie. John Kennedy era il nostro        “Non si esclude che il presidente, ri-       ta data soltanto dopo la conclusio-
                                                                                  ancoraggio. Per alcuni cominciava            masto ferito, sia in condizioni gravis-      ne delle procedure giuridiche per
                                                                                  ad esserlo Mao, finché la sua entu-          sime e forse possa essere decedu-            il passaggio della suprema autorità
                                                                                  siasmante rivoluzione culturale non          to”. Alle 20.11: “Il presidente si trova     dello Stato al vicepresidente John-
                                                                                  finì nella tragedia; per altri fu il Che     nella sala di emergenza dell’ospe-           son. La nostra telescrivente era fer-
                                                                                  Guevara, ottimo simbolo per chi ha           dale Parkland”. Alle 20.13: “Al pre-         ma, in attesa, ma il flash era stato già
                                                                                  una concezione romantica e dan-              sidente sono state praticate alcune          battuto e pronto a partire: un picco-
                                                                                  nunziana della vita e della lotta; per       trasfusioni di sangue”. Alle 20.30: “Al      lo pezzetto di striscia di carta gialla,
                                                                                  altri, in mancanza di meglio, perfino        presidente Kennedy è stato sommi-            pieno di forellini allineati: da due a
                                                                                  Fidel Castro. Per i più, e non solo in       nistrato il sacramento dell’estrema          cinque per ogni lettera.
                                                                                  Italia, la certezza, in quegli anni, era     unzione”. A quel tempo l’elettronica         L’annuncio ufficiale della morte fu
                                                                                  Kennedy. Dall’epoca delle certezze           non era arrivata nei giornali e nelle        dato a Dallas alle 20.33 e qualche
                                                                                  stavamo invece passando all’epo-             agenzie di informazione; le proce-           secondo dopo dal nostro corrispon-
                                                                                  ca delle incertezze: dall’accettazio-        dure tecniche erano ancora un po’            dente da New York. Dissi “via!” e l’o-
                                                                                  ne passiva di verità rivelate alla ricer-    artigianali. Io ero uscito dal mio uf-       peratore pigiò un tasto e lanciò il fla-
                                                                                  ca paziente e sofferta, caso per caso,       ficio e stavo, in piedi, nel salone del-     sh: “Il presidente Kennedy è morto”.
                                                                                  della verità; e sapendo bene che la          le telescriventi; da una parte avevo         Erano le 20.34, e alle 20.34 la notizia
                                                                                  verità di oggi può essere l’errore di        l’operatore della telescrivente di tra-      correva sulle telescriventi dei gior-
                                                                                  domani e viceversa. Da sempre ci             smissione, dall’altra il telefono colle-     nali e di tutti gli altri abbonati ai noti-
                                                                                  aveva spaventato il dubbio; sareb-           gato con l’ufficio di corrispondenza         ziari dell’agenzia.
                                                                                  be dovuto passare un po’ di tempo            di New York, a sua volta collegato           Era morto Kennedy. Era morta l’ulti-
                                                                                  prima di capire che il dubbio è il più       con Dallas nel Texas.                        ma delle nostre certezze.
     01 Kennedy Viaggio in Italia, 1° Luglio 1963. Incontro con Giovanni Leone,   grande fattore di progresso e il se-         Supponevamo che la notizia delle                                          Sergio Lepri
     Presidente del Consiglio                                                     gno più alto della civiltà. All’Ansa la      20.30 fosse una notizia volutamente                           già direttore dell’ANSA

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02 Kennedy saluto di Antonio Segni
                                                                       Discorso di benvenuto del Presidente della Repubblica,
                                                                       Antonio Segni, all’aeroporto di Fiumicino 1 luglio 1963

                                                                       Signor Presidente,                         soprattutto quelli della libertà e della   maggior benessere, non solo dei
                                                                       Sono particolarmente lieto di por-         pace che essa ha saputo e saprà te-        nostri popoli rispettivi, ma anche di
                                                                       gerLe il saluto più cordiale del po-       nacemente difendere.                       tutto il mondo.
                                                                       polo italiano. Nei secoli scorsi l’ardi-   La Sua lietissima visita costituisce       Sono certo che nel suo breve sog-
                                                                       mento di grandi navigatori e poi via       un’ulteriore ed eloquente manife-          giorno, nel nostro Paese, Signor
                                                                       via legami di cultura, di amicizia, di     stazione di questi strettissimi vin-       Presidente, Ella troverà una nuova
                                                                       storia, di sangue e di civiltà, hanno      coli esistenti tra i due Paesi e con-      vivace conferma, dello spirito di pro-
                                                                       reso particolarmente intimi i rappor-      tribuirà a renderli ancora più intimi      fonda amicizia che anima il popolo
                                                                       ti tra questa nostra Nazione, più vol-     ed operanti. I colloqui che ci appre-      italiano verso il grande popolo de-
                                                                       te rinnovatasi nel corso della storia,     stiamo ad avere, ci daranno altresì        gli Stati Uniti. Con questi sentimen-
                                                                       ed oggi in un periodo di fervido la-       modo, di esaminare ancora una              ti, Signor Presidente, vengo ad au-
                                                                       voro nella generosa terra nella quale      volta, nello spirito di mutua colla-       gurarLe il benvenuto in questa città
                                                                       prospera la grande democrazia nord         borazione e con vivo senso di re-          di Roma, che ha creato una grande
                                                                       Americana.                                 sponsabilità che ci anima, i grandi        civiltà fondata sul diritto e sulla sag-
                                                                       Ma oggi agli antichi legami, si è ve-      problemi di oggi. Essi ci daranno          gezza politica e morale, una civiltà
                                                                       nuta ad aggiungere anche un’allean-        altresì nuovo spunto, per prosegui-        che è comune e perenne patrimonio
                                                                       za che non ha precedenti nella storia,     re in pieno accordo, i nostri comuni       di tutti i popoli.
                                                                       per la sua potenza, per i nuovi com-       sforzi, in difesa della pace.              		                       Antonio Segni
                                                                       piti che essa ha posto ai popoli che       Di una pace basata sulla libertà e sul-     Presidente della Repubblica Italiana
                                                                       ne fanno parte e gli altissimi valori,     la giustizia e a favore di un sempre       		                         (1962-1964)
     02 Kennedy e Andreotti, Ministro della Difesa, a Piazza Venezia
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03 Kennedy al Quirinale
                                        Il saluto rivolto dal Presidente USA alla cena in suo onore
                                        offerta al Quirinale dal Presidente della Repubblica
                                        Italiana, Antonio Segni (1 luglio 1963)
                                        (Tratto da Cultura Sociale n. 5/6, anno 2007)

                                        Italia e Stati Uniti non sono mai sta-      menti offra una sicurezza maggiore        sé, qualcosa capace di garantire non
                                        ti alleati e partner così forti come lo     di quella offerta dalla sua infinita      solo diritti teorici ma anche quel pro-
                                        sono oggi nella difesa della libertà.       continuazione.                            gresso economico e sociale che dia a
                                        Soldati, marinai, piloti italiani ed ame-   Ma simili progressi richiedono chia-      tutti i cittadini la possibilità concreta
                                        ricani sono impegnati fianco a fianco       rezza e fermezza contro la minaccia       di godere di quelle conquiste. Grazie
                                        nel Continente. Gli uomini di Stato         lanciata da quanti si auto-definisco-     a questi progressi, Italia e Stati Uniti
                                        italiani hanno svolto un ruolo decisi-      no nostri nemici. E con la mia pre-       hanno raggiunto una nuova armonia,
                                        vo per la costruzione dell’unità euro-      senza in questo paese, voglio riba-       non solo in politica estera ma anche
                                        pea e la partnership trans-atlantica.       dire quanto ho già avuto modo di          rispetto alle prospettive ed ai proble-
                                        Diplomatici e militari italiani sono        dichiarare nel corso del mio viaggio:     mi politici interni.
                                        stati determinanti nel mantenere vi-        gli Stati Uniti d’America giudicano la    Crediamo entrambi nelle conquiste
                                        talità e garanzie delle Nazioni Unite.      minaccia alla vostra pace e libertà,      della giustizia sociale e nel progres-
                                        E nonostante l’inasprirsi dell’ostilità     una minaccia contro se stessi e non       so per tutti. Crediamo entrambi che
                                        e dell’offensiva dell’Est comunista,        esiteranno, pertanto, ad intrapren-       la democrazia sia quella cosa che gli
                                        l’Italia si è con fermezza mantenuta        dere iniziative conseguenti. Oggi         americani definiscono le radici, ovve-
     06 Omaggio al presidente Kennedy   fedele ai principi della pace e della       tuttavia non ci lega solo la coopera-     ro il porre l’individuo prima dello sta-
                                        libertà. Il mio paese crede nella pace.     zione militare. Quello che ha avvici-     to, la comunità prima della fazione,
                                        Noi crediamo che il mondo sia uno,          nato ancora di più i nostri paesi negli   l’interesse pubblico prima di quello
                                        che Est e Ovest possano imparare a          anni del dopoguerra è il comune ri-       privato. La crescita economica, indu-
                                        vivere insieme sotto la legge, che la       conoscere, nella libertà, qualcosa di     striale e del tenore di vita compiuta
                                        guerra non è inevitabile, che inter-        più che la semplice assenza di una        dal vostro paese negli anni del dopo-
                                        rompere sul serio la corsa agli arma-       tirannia; qualcosa che ha senso in        guerra è stata davvero straordinaria.

26                                                                                                                                                                        27
03 Kennedy al Quirinale

     Una nazione un tempo letteralmente           guardare avanti oltre che indietro, di      piccoli investitori, ai piccoli rispar-
     in rovina, asfissiata dalla disoccupa-       abbandonare quei particolarismi che         miatori è stata data maggiore prote-
     zione e dalla pesante inflazione, ha         bloccano il progresso della nazione.        zione dalla minaccia della corruzione
     saputo sviluppare produzione ed in-          Ma quando le viene data l’opportu-          e della depressione. È stata portata
     frastrutture, stabilizzare la spesa e la     nità di funzionare, la democrazia sa        l’energia elettrica nelle campagne,
     valuta, creare nuovi posti di lavoro e       contraddire radicalmente ed isolare         i fiumi sono stati bonificati, si è pro-
     nuove imprese ad un grado mai rag-           le sirene di quegli estremisti che vor-     mossa la cooperazione. La giustizia,
     giunto prima in Occidente. Il merito         rebbero distruggerla. Negli Anni 30,        la giustizia economica e sociale, non
     di questi risultati va tributato a quan-     quando la disperazione e la depres-         solo quella del diritto, è sempre più
     ti vi hanno profuso impegno, spirito         sione spalancarono le porte delle na-       un diritto ed un’opportunità per tut-
     d’iniziativa e visione. Ma ancor più         zioni a queste arcaiche e crudeli ide-      ti i cittadini, indipendentemente dai
     importante della ripresa economica           ologie, il mio paese sotto la guida di      mezzi e dalle possibilità di cui si di-
     è stata la rinascita della vostra libertà,   Franklin Roosvelt ha scelto la strada       spone. Non intendo dire che la bat-
     la ricostruzione ed il rinnovamento di       della libertà. La sua Amministrazione       taglia per la giustizia sociale nel mio
     una forte democrazia progressista,           ha consentito di compiere le più radi-      paese sia conclusa, almeno quanto
     dopo 21 anni di dittatura. La demo-          cali riforme sociali, economiche e po-      non lo è nel vostro. Le conquiste del-
     crazia, come entrambi i nostri paesi         litiche mai realizzate prima, la riforma    la giustizia sono un processo infinito;
     sanno, non è esente dai problemi.            fiscale e del bilancio, la riforma agra-    la democrazia deve essere uno stile
     Al contrario, come ha osservato tem-         ria, la riforma politica e istituzionale.   di vita quotidiano. Ci sono ancora
     po fa Winston Churchill, la democra-         Ai lavoratori è stato dato un salario       negli Stati Uniti diseguaglianze da
     zia è forse la peggiore forma di go-         decente, agli anziani una pensione,         eliminare. Stiamo lottando per ri-
     verno, a parte quelle che non sono           agli agricoltori un prezzo equo per i       durre le differenze geografiche che
     ancora mai state sperimentate.               propri prodotti. Ai lavoratori ed alle      impediscono ad alcune comunità di
     La democrazia provoca ritardi, di-           lavoratrici è stata data la possibilità     partecipare alla ricchezza generale.
     scussioni, contrasti. Impone agli uo-        di negoziare collettivamente i pro-         Stiamo lottando perché l’assicurazio-
     mini di pensare oltre che credere, di        pri contratti. Alle piccole imprese, ai     ne pubblica garantisca l’assistenza

28                                                                                                                                       29
03 Kennedy al Quirinale

     sanitaria ed ospedaliera anche a chi        Fascismo, nonostante i considerevoli         agli obiettivi che ci poniamo rispetto
     non è in grado di provvedere da sé,         sforzi, sono mai riusciti ad impressio-      al mondo. Se i nostri paesi sapranno
     come mi hanno detto avviene già             nare la testa degli americani. Come è        rappresentare un vigoroso esempio
     nel vostro paese. Stiamo lottando           stato sottolineato nei vostri interven-      di libertà; se raggiungeremo la pie-
     per aumentare i posti di lavoro sen-        ti, il processo di libera riforma non è      na occupazione, se metteremo sotto
     za far aumentare i prezzi, in modo da       ancora ultimato in nessun paese, né          controllo l’inflazione, ridurremo le
     distribuire i benefici della ricchez-       mai lo sarà. Gli ostacoli su quella stra-    ineguaglianze e distribuiremo i frutti
     za senza concedere nulla alle forze         da sembreranno sempre enormi, e              del benessere in ciascuna regione ed
     dell’inflazione. È molto importante         potenti suoneranno le sirene tentatri-       a tutti i cittadini dei nostri paesi; se
     quanto stiamo facendo oggi, nel             ci di chi, all’estrema destra e all’estre-   sapremo soddisfare i bisogni di ogni
     tentativo di sradicare per sempre le        ma sinistra, pretende di avere l’inter-      famiglia, non solo garantendo una
     ingiustizie e le diseguaglianze legate      pretazione più veritiera e le risposte       giornata di lavoro ad un salario equo,
     al colore ed alla razza, per garantire a    più facili. Sono tuttavia convinto che       ma se daremo scuole e ospedali e
     tutti gli americani la stessa possibilità   Italia e Stati Uniti saranno sempre più      case e servizi, allora potremo con più
     di realizzare la propria vita e la pro-     vicini tra loro, perché essi condivido-      sicurezza e forza sostenere il nostro
     pria opportunità, come americani e          no una comune dedizione alla giusti-         impegno per la sicurezza dell’Occi-
     come eguali figli di Dio. Non posso         zia sociale e al progresso, e l’ideale       dente, porre le fondamenta per una
     né concepire né accettare la discri-        dei diritti umani e della dignità. In        comunità Democratica Atlantica e
     minazione oggi patita dai cittadini         entrambi i nostri paesi, diversi grup-       suscitare libertà e speranza negli al-
     neri in molte aree del paese, e sono        pi democratici e partiti politici perse-     tri paesi. Insieme potremo costruire
     determinato ad ottenere il consen-          guono questi obiettivi con strategie         solide dimore della libertà, dimore
     so pubblico e privato necessari per         diverse. Ci sono e ci saranno diffe-         che tutto il mondo potrà ammirare e
     porvi fine. Eppure nonostante vi sia-       renze nei tempi e nelle tattiche. Sono       copiare ma dove nessun tiranno po-
     no ancora molti progressi da fare, in       molte le strade che portano al futuro;       trà mai entrare. Non sarà facile. Non
     queste come in altre aree del paese,        ma non c’è futuro in nessuna forma di        sarà indolore. Non è stato facile nel
     è un fatto che né il Comunismo né il        tirannia. Tutto questo non è estraneo        1849 quando, a quanti erano ansio-
30                                                                                                                                       31
03 Kennedy al Quirinale

     si di seguirlo lontano da Roma per           è completamente in errore. Berlino       pena combattere. Questo credo ab-
     continuare la battaglia per la libertà,      ne è un esempio lampante. L’Europa       biano appreso il popolo ed il Gover-
     Garibaldi, gridando alla folla, disse:       Orientale e quella Occidentale sono      no italiano. Il popolo ed il Governo
     “Non offro denaro, né terra, né prov-        chiaramente all’opposto.                 americano lo hanno imparato. Cre-
     viste. Offro fame, sete, marce forza-        L’Unione Sovietica e la Cina, da una     do che le prospettive per il futuro
     te, battaglie e morte. Mi segua solo         parte, il progresso dell’Occidente,      comune siano radiose.
     chi ama il suo paese col cuore, non          dall’altra offrono un altro evidente     Credo ci si debba ancora impegna-
     con la bocca.” Oggi lo spirito di Gari-      contrasto. L’ultimo decennio ha de-      re molto per l’Occidente. Ma credo
     baldi e Mazzini e Jefferson e Lincoln        finitivamente provato che il Comu-       che le opportunità e le promesse
     richiama tutti gli amanti della libertà      nismo è un sistema sopravvissuto al      dell’Occidente non siano troppo
     a perseguire – con determinazione,           suo tempo, che la vera strada al be-     aldilà del nostro orizzonte. Quindi,
     nel rischio, col sacrificio, nella ridefi-   nessere, la vera strada al progresso è   Signor Presidente, in questo paese
     nizione della missione dei nostri due        la via della democrazia. Lo dimostra     che negli ultimi anni ha fatto un la-
     paesi e del mondo intero – l’obiettivo       l’Europa occidentale.                    voro così straordinario che ha per-
     della libertà umana.                         Lo dimostra il mio stesso paese. Mi      messo i grandi progressi che voi e
     Non è facile garantire il progresso          sembra incombere su noi tutti la         noi abbiamo fatto, voglio fare un
     attraverso la democrazia, ma sono            responsabilità di fare in modo che       brindisi al popolo di questa nazione,
     convinto che la democrazia sia l’u-          gli Anni 60 siano ricordati per aver     sul quale dipendono così tanto le
     nica condizione in cui possa aversi          saputo fare una promessa chiara;         nostre speranze, ed alla leadership
     il progresso. Il dato che a me pare          in breve, costruire una difesa milita-   di questo paese, la cui amicizia ed
     il più importante tra quelli emersi          re non solo per l’Occidente ma per       il cui supporto sono per noi così im-
     nell’ultimo decennio, è che chi ven-         ciascuno dei nostri paesi. Dare alla     portanti. Ed a Lei, Signor Presidente,
     de la propria anima al Comunismo,            nostra gente quel tipo di progresso      che in questi ultimi anni ha saputo
     nell’errata convinzione che il sistema       che dà senso alla libertà, che rende     dare direzione e senso al suo paese.
     comunista offra una strada rapida e          la libertà comprensibile, che rende
     sicura verso il benessere economico,         la libertà qualcosa per cui valga la                            L J.F. Kennedy
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“Desidero recare a voi, e attraverso voi al popolo d’Italia, i più cordiali e sinceri auguri dei miei compatrioti, milioni dei quali
     sono di origine italiana.

     04 Kennedy in Campidoglio
     INTERVENTO IN PIAZZA
     1 luglio 1963. Kennedy improvvisa un breve discorso
     ai giovani di Roma in occasione della sua visita in
     Campidoglio

     “Desidero recare a voi, e attraverso            tà americane che portano il nome                 per tutti noi, sulla sponda orientale
     voi al popolo d’Italia, i più cordiali e        di Florence, quindici città america-             e su quella occidentale, un mare no-
     sinceri auguri dei miei compatrio-              ne che si chiamano Milan, nove che               strum, dovrebbe essere un legame
     ti, milioni dei quali sono di origine           si chiamano Piedmont, sette che si               che ci unisce, essenziale per il man-
     italiana. In effetti, come Presidente           chiamano Venice, sette che si chia-              tenimento della libertà in entrambi i
     degli Stati Uniti, rappresento un nu-           mano Rome, ed una persino che si                 nostri continenti e, in effetti, in tutto il
     mero di americani di diretta origine            chiama Italy, nel Texas.                         mondo, che gli Stati Uniti e il Canada
     italiana due o tre volte superiore a            Sono venuto in Europa e concluderò               da una parte e l’Europa dall’altra ope-
     quello degli italiani rappresentati dal         il mio viaggio europeo domani, per-              rino nella più ristretta armonia”.
     Sindaco di Roma.                                ché sono fermamente convinto che                                   (Tratto da Capitolum,
     E così vi porto il saluto di venti cit-         l’Oceano Atlantico dovrebbe essere,                                     novembre 1963)

34                                                                                                                                                   35
05 Kennedy L’incontro con il Sindaco
                                                                               IL COMUNICATO STAMPA
                                                                               Anno VI - n.294
                                                                               Lunedi, 1 luglio 1963
                                                                               Lancio delle ore 20.30

                                                                               Il saluto del Sindaco. Una grande fol-   e si è intrattenuto con lui per alcuni    Campidoglio, culla della civiltà occi-
                                                                               la plaudente, convenuta nella Piazza     minuti nello studio privato da dove il    dentale, e di porgerle il cordiale ben-
                                                                               del Campidoglio, ha seguito con ca-      Presidente Kennedy ha avuto modo          venuto del popolo romano e della ci-
                                                                               lorosa simpatia il messaggio rivolto     di ammirare dall’attiguo balcone lo       vica Amministrazione. Noi seguiamo
                                                                               ai romani dal presidente americano.      stupendo panorama che dalle pen-          con profondo interesse la sua azione
                                                                               Ha avuto luogo nel pomeriggio di         dici del Colle Capitolino si distende     tendente ad una migliore compren-
                                                                               quest’oggi l’annunciata visita del       fino ai colli Albani. Successivamente,    sione tra le nazioni occidentali e la
                                                                               Presidente Kennedy in Campidoglio.       dopo aver attraversato la Sala Ros-       sua lotta per il diritto ad una pace
                                                                               Erano ad attendere il Capo di Stato      sa, il Presidente americano si è re-      durevole. La Città di Roma ha lottato
                                                                               Americano - con il quale era tra gli     cato nella Sala delle Bandiere, ove       e lotta tutt’ora per gli stessi fini e li ha
                                                                               altri la sorella Sig.ra Stephen Smith    gli sono stati presentati dal Sindaco     sostenuti e difesi sia nell’ambito del
                                                                               -all’ingresso denominato Sisto IV, il    i componenti della Giunta munici-         Consiglio dei Comuni di Europa che
                                                                               Sindaco Prof. Della Porta, con il Se-    pale, i Capigruppo consiliari e nu-       in quelli della Unione delle Capitali
                                                                               gretario Generale del Comune Dr.         merosi Consiglieri Comunali. Il Pro-      del Mercato Comune. Voglia Dio che
                                                                               Di Pierri, il Capo di Gabinetto Dr.      fessor della Porta, dopo aver fatto       i suoi sforzi e quelli di tutti gli uomi-
                                                                               Marzullo e il Capo del servizio ceri-    dono all’Ospite di alcune artistiche      ni di buona volontà riescano nei loro
                                                                               moniale, Ministro Silenzi. Il Sindaco    pubblicazioni, gli ha rivolto in ingle-   intenti e che in futuro tutte le nazioni
                                                                               ha accompagnato l’illustre ospite al     se il seguente messaggio:“Signor          del mondo siano d’accordo per elar-
                                                                               primo piano del Palazzo Senatorio        Presidente, ho l’onore di riceverla in    gire all’Umanità le quattro libertà per
36   05 Kennedy Incontro con il Sindaco in Campidoglio (Sala delle Bandiere)                                                                                                                                     37
05 Kennedy Incontro in Campidoglio

                                                   le quali milioni e milioni di persone      il Presidente - dopo aver disceso lo      clude domani, - ha detto testualmen-
                                                   hanno sacrificato la loro vita. Voglia     scalone michelangiolesco - ha rag-        te il Presidente Kennedy - perché
                                                   accettare Signor Presidente, come          giunto il piccolo podio apprestato        credo che l’Oceano Atlantico debba
                                                   ricordo del suo soggiorno a Roma,          sulla Piazza, donde ha rivolto corte-     diventare per i nostri Paesi un gran-
                                                   questo dono che le attesterà che in        si parole di saluto alla cittadinanza     de, comune Mare nostrum“.
                                                   questa Città Eterna ella conta degli       romana, ricordando i vincoli di ami-      Il Presidente ha concluso il suo di-
                                                   amici che dividono le sue opinione         cizia e di simpatia che legano il no-     scorso - frequentemente sottolineato
                                                   e le sostengono attivamente”. Alle         stro popolo a quello degli Stati Uniti,   dagli applausi della folla - ricordan-
                                                   parole del Sindaco di Roma, il Pre-        facendosi interprete, in particolare,     do i diciotto anni di collaborazione
                                                   sidente Kennedy ha risposto espri-         del saluto di molte città americane       atlantica e rinnovando l’invito a tutti i
                                                   mendo il suo ringraziamento e sotto-       che portano il nome di alcune delle       popoli alleati di rafforzare l’impegno
                                                   lineando l’altro significato che per lui   nostre più importanti città. Nel suo      e rinsaldare i vincoli che li legano per
                                                   ha assunto la visita al Campidoglio e      discorso, il Presidente Kennedy ha        il raggiungimento del fine comune a
                                                   l’incontro con la civica Amministra-       espresso il proprio compiacimento         tutti i popoli liberi: quello supremo
                                                   zione. Subito dopo, sempre accom-          per l’occasione che gli è stata offer-    della pace. Il Presidente americano
                                                   pagnato dal Professor Della Porta e        ta di concludere il suo viaggio euro-     si è quindi diretto verso la folla plau-
                                                   dalle altre personalità capitoline, il     peo proprio in Italia, dove ha avuto      dente - tra cui si notavano numerosi
                                                   Presidente Kennedy ha attraversato         la conferma del suo convincimento         turisti americani -stringendo le innu-
                                                   l’Aula di Giulio Cesare, dirigendo-        che i Paesi visitati, nonostante la di-   merevoli mani che gli venivano of-
                                                   si al balcone prospiciente la Piazza       stanza che li separa dagli Stati Uniti,   ferte. Il Presidente Kennedy è infine
                                                   del Campidoglio, ove si è sofferma-        sono in realtà ad essi vicini in quanto   risalito sulla sua vettura dirigendosi
                                                   to ad osservare l’imponente folla ra-      accomunati dallo stesso desiderio di      verso Via dei Fori Imperiali.
                                                   dunatasi nella Piazza stessa e che lo      libertà e di pace. “Sono venuto in Eu-
                                                   acclamava con entusiasmo. Quindi,          ropa per questo viaggio, che si con-          fonte: Archivio Storico Capitolino

38   05 Kennedy Saluto in Piazza del Campidoglio                                                                                                                                    39
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