Kennedy e l'Italia Da Roma a Dallas - Fondazione Italia Usa
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IMMAGINE DI COPERTINA John Fitzgerald PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE è una realizzazione DAGaRT kennedy STAMPATA presso STR PRESS Via Carpi, 19 - 00040 Pomezia, Roma e l’Italia Si ringraziano per la collaborazione: Walter Tortorella Da Roma a Dallas Alessio Ditta Gabriele Papini Carmen Parillo David Tesoriere IN COLLABORAZIONE CON Le foto sono state acquisite dal Rose Kennedy’s Family Album 2 3
INDICE Presentazione di Piero Fassino ........................................................................................... 7 Introduzione di Lucio D’Ubaldo ....................................................................................... 11 “ Kennedy e la fine delle certezze Sono venuto in Europa, e concluderò il mio viaggio europeo Testimonianza di Sergio Lepri .................................................................................. 14 domani, perché sono fermamente convinto che l’Oceano La visita in Italia Atlantico dovrebbe essere per tutti noi, sulla sponda orientale “ Saluto di Antonio Segni a Fiumicino .................................................................... 24 e su quella occidentale, un Mare Nostrum Al Quirinale ................................................................................................................ 26 Kennedy in Campidoglio: intervento in Piazza ...................................................... 34 L’incontro con il Sindaco ........................................................................................... 36 Saluto di Paolo VI ....................................................................................................... 40 A Napoli ....................................................................................................................... 44 L’assassinio di Dallas. Lo sgomento, il dolore, le commemorazioni Discorso di Cesare Merzagora, Presidente del Senato ........................................... 48 Dichiarazioni dei leader politici ................................................................................ 54 L’UPI rende omaggio a Kennedy ............................................................................... 58 Viva emozione in tutte le città italiane ..................................................................... 68 Le parole di Papa Paolo VI ......................................................................................... 74 Roma commossa onora Kennedy ............................................................................. 78 1961. Kennedy e l’anniversario dell’Unità d’Italia ............................................ 86 APPENDICE La storia di un nome. Un nome nella storia di Enzo Caffarelli .......... 92 In collaborazione con Seat PG Italia 4 5
Presentazione Mai prima il mondo, se non dopo inquadrare un gesto di enorme im- per l’impegno a ricercare uno spazio quasi mezzo secolo per l’attentato patto politico ed emotivo. in favore della distensione - special- alle Torri Gemelle, fu così vicino al La notizia sconvolse la pubblica opi- mente dopo la crisi di Cuba - che sola popolo americano come in quel gior- nione dell’intero pianeta. A caldo, nei poteva preludere a nuovi orizzonti no lunghissimo, sul vialone di Dal- commenti addolorati di tanti leader di pace e di sviluppo. Per questo fu las all’altezza del Texas School Book politici, prevalse l’idea che la batta- così forte l’emozione di tanta gente Depository, dinanzi all’uccisione del glia condotta dalla Casa Bianca per i semplice, il cordoglio degli uomini di trentacinquesimo Presidente degli diritti civili fosse all’origine di un odio Stato, al di qua e al di là della cosid- Stati Uniti. John F. Kennedy era l’uo- accumulato nelle pieghe di un’Ame- detta cortina di ferro, il tributo delle mo della Nuova frontiera, non solo rica ancora segregazionista e quindi autorità religiose e dei fedeli di vari per milioni di suoi concittadini. La fatalmente ricomposto, con qualche culti o confessioni. Moriva il giovane verità di quella tragedia si racchiude venatura ideologica, nella testa di un Presidente che aveva preso per mano ancora adesso nel rapporto conclu- improvvisato attentatore. Più tardi l’i- il suo Paese con la volontà di portare sivo della Commissione Warren, ma dea del complotto iniziò a circolare avanti e vincere, in nome della missio- non placa neppure ai nostri giorni il senza mai scalfire, a onor del vero, ne attribuita al popolo americano, la desiderio di capire cosa realmente sia la versione proposta e ribadita dalle sfida per la libertà e la democrazia. accaduto e soprattutto perché sia po- autorità. Comunque, Kennedy dava Cadeva un uomo e sorgeva un mito. tuto accadere. fastidio per le sue aperture in poli- Il 22 novembre di cinquanta anni fa, L’assassinio di Dallas lascia ancora tica interna e internazionale, per le come racconta questa breve antolo- sgomenti e senza quella luce di razio- speranze che aveva suscitato a fron- gia voluta dall’Anci e dalla Fondazio- nalità, sia pure criminale, sufficiente a te dei pericoli di olocausto nucleare, ne Italia Usa, scosse la coscienza del 7
Kennedy Presentazione Kennedy Presentazione mondo intero. In Italia il governo de- e di affratellamento per tutto il gene- posizione tennero un comportamen- mondo il segno che una politica nuo- maturava, per giunta, l’orientamen- nedy primeggia nella toponomastica cretò tre giorni di lutto nazionale. Igor re umano”. Sono solo pochi esempi, to che di colpo accantonava ostilità va poteva essere almeno tentata”. to favorevole dell’Amministrazione urbana del Paese. È il sigillo di una Stravinsky, a Catania, decise di offrire questi, di una vasta partecipazione e contrasti. Per molti fu una sorpresa Il Presidente americano era nel cuore americana all’ingresso dei socialisti larga manifestazione di affetto popo- un concerto in onore del Presidente. che preso corpo spontaneamente in la condotta dei comunisti perché, a degli italiani. Nel 1952 aveva fatto vi- nel governo. Quando venne in Ita- lare, sedimentata nel tempo e rap- I cittadini di Torino abbracciarono, in tutte le città italiane, piccole e gran- dispetto della logica di forte contrap- sita a Trieste con l’intento ben chiaro lia, il 1 e 2 luglio del 1963, ricevette presentata dalle istituzioni locali, che quelle stesse ore, gli artisti del Circo di, persino nei comuni meno popo- posizione ideologica e politica nei ri- di testimoniare, contro le minacce ju- onori speciali a Roma, ma ancora più nessuno ha pensato di realizzare a ta- americano. Il sindaco di Napoli si ri- losi. Credo non si debba offuscare il guardi delle forze di governo, andava goslave, la comprensione degli Stati speciali ne ebbe dal popolo di Napoli volino. Ciò riflette, piuttosto, il volere volse con parole di amicizia e di dolo- ricordo di tanta generosa adesione di fatto a rafforzare l’espressione di un Uniti per le rivendicazioni di italianità nelle poche ore trascorse tra la base e la sensibilità di milioni di italiani. Più re sia al Console che al comandante al pubblico cordoglio, che si dipanò sincero e incontenibile sentimento del capoluogo giuliano. Conosceva Nato di Bagnoli e il centro delle città, di tanti discorsi, spesso piegati alle del Quartier generale della Nato. A in quella specifica dimensione rap- nazionale. Ho presente la compunta abbastanza bene le vicende della a ridosso dalla sua partenza per Wa- necessità della retorica ufficiale, un Trieste, dove era in corso il Consiglio presentata dalle comunità e dalle valutazione di Giancarlo Pajetta la cui politica italiana. Ad Amintore Fan- shington. Paolo VI, insediatosi appe- tale elemento di conoscenza, finora comunale, si decise di interrompere autonomie territoriali: il più genuino grande schiettezza, per altro, mi era fani aveva confessato di aver letto il na il giorno precedente, rivolse a lui trascurato o negletto, attesta il pode- i lavori d’Aula. Da Firenze giunse la tessuto connettivo del nostro Paese. nota: “Questo lutto gravissimo non libro da lui scritto, ancora giovane il primo dei tanti saluti in occasione roso retaggio di una storia di amicizia bella frase di La Pira: Kennedy, diceva Le cronache riferiscono che il mondo- può certo colpire soltanto la nazione professore alla Cattolica di Milano, delle visite e degli incontri avuti, lun- e solidarietà tra Italia e Stati Uniti, rin- il sindaco, rappresenta la vittima inno- politico reagì con unanime spirito di americana, ma anche tutti coloro che con l’idea di contestare la tesi di Max go tutto il suo pontificato, con innu- vigorito senza dubbio dall’omaggio cente e dunque sarà “come il grano di commozione. Erano in corso le trat- avevano visto tra le alterne e trava- Weber sulla originaria estraneità del merevoli Capi di Stato e di Governo. a un Presidente che ha illuminato, sia cui parla il Vangelo che, caduto sotto tative per la formazione del governo gliate vicende della politica interna- cattolicesimo allo spirito del capitali- Allora, in questo rapido tratteggio pure per poco ma non poco, la sce- terra, anziché scomparire ricompare - il primo di centro-sinistra organico zionale aprirsi una speranza di pace. smo, quand’anche concepito però in storico così ricco di stimoli e sugge- na del Novecento. ricco di frutti, di doni preziosi, con - e alla notizia del tragico attentato Kennedy aveva rappresentato per termini originali di economia sociale stioni, emerge nitidamente la ragione Piero Fassino, nuovi germogli di pace, di liberazione furono interrotte. Maggioranza e op- milioni di uomini in tutte le parti del di mercato. Sotto la sua presidenza per la quale l’odonimo riferito a Ken- Presidente Anci 8 9
Introduzione Chi aveva meno di dieci anni ricor- cidente democratico e comunismo? Il mito può essere dissezionato, immi- derà che la maestra fece scrivere un A Dallas una divinità ostile, chissà da serito, compresso; può scivolare nel pensiero o un componimento sulla quale Olimpo nascosto, aveva sca- cono d’ombra del gossip o nella neb- morte di Kennedy. Fu così in tutte le gliato un fulmine di sgomento e di bia degli interrogativi scabrosi; può scuole d’Italia senza che nessuno, at- perdizione. In quel giorno, anche il essere insomma demitizzato alla stre- tendibilmente, avesse dato ordine di fervido illuminismo dei Padri Fonda- gua di quanto ha insegnato l’ideolo- farlo. Del resto erano loro, i ragazzini tori, intriso di fiducia messianica, do- gismo post-sessantottino, con molta delle elementari e i loro fratelli più veva mostrare la debolezza di fronte enfasi e non sempre con adeguato grandi delle medie, a vivere quell’e- al male. Mezzo secolo ci divide dalla costrutto; ma in ogni caso, poiché af- vento con maggiore stupore e insicu- tragica sequenza, esaminata mille fonda le radici nella memoria di spe- rezza, quindi con l’ansia ancora infan- volte sotto la lente d’ingrandimento e ranze e ideali che agivano nelle di- tile di penetrare le ragioni del mondo, con l’ausilio di tutte le possibili tecni- namiche della società affluente, non ovvero di un mondo che svelava una che di indagine e simulazione, che fis- può dissolversi nel mare magnum violenza incomprensibile e assurda, sa gli ultimi istanti dell’attentato sulla delle recriminazioni più disparate. quanto mai dolorosa. Gli adulti dove- Elm Street nel mentre avanzava lento, Del resto, come possiamo constata- vano spiegare, ma non era semplice. dietro la limousine presidenziale, il re, il mito resiste all’usura di giudizi e Come spiegare, infatti, l’assassinio del corteo delle autorità. Quelle immagi- contro-giudizi. Presidente di un’America che appa- ni continuano a scorrere nella mente C’è un’immensa letteratura che grava riva potente e generosa, finalmente di chi ricorda il lontano 22 novembre sull’immagine di un leader che cede- decisa a trasmettere un messaggio 1963 e fanno breccia, però, anche sul- va alle avventure extraconiugali. Non di progresso e giustizia a un pianeta la fantasia di chi è troppo giovane per è questo, ovviamente, il terreno più sotto tensione per il conflitto tra Oc- potersi affidare al ricordo dell’epoca. solido e interessante per misurare la 11
Kennedy Introduzione Kennedy Introduzione credibilità della sua politica. A Ken- derato in simbiosi e in contrasto, nel morazione al Burgtheater di Vienna: gollista, le ragioni della solidarietà politici americani. In un editoriale del pazione, evidentemente, era diretta nedy si rimprovera l’errore della Baia medesimo tempo, con il tradizionale “Il principio commovente - spiegava politico-militare dei membri dell’Al- 23 giugno, il New York Times ne dava a rimarcare le ragioni della sicurezza dei Porci, l’innesco della guerra in establishment di potere. Pertanto, il Presidente americano - espresso leanza atlantica e rendere omaggio una spiegazione sintetica: “Egli [il atlantica di cui l’Italia si faceva parte- Vietnam, la sostanziale prudenza nel- agli occhi della pubblica opinione, con tanta semplicità ed eloquenza da al nuovo Pontefice, Paolo VI, eletto Presidente] arriverà in un’Europa alle cipe con l’installazione, rifiutata da De la legislazione sui diritti civili, la scelta appariva sotto il profilo dell’uomo di Abramo Lincoln nella sua dichiarazio- dal Conclave il 21 giugno. Alla guida prese con la transizione, proprio nel Gaulle, dei missili Polaris. Ciò nono- di collaboratori geniali ma eccentrici, Stato pragmatico e idealista, capace ne di Gettysburg, è diventato il retag- del governo era Giovanni Leone, ma momento in cui stanno cambiando stante, soprattutto nel bagno di folla le relazioni dai tempi della campagna di avvicinare nel suo modello di com- gio comune di tutti coloro i quali, nel il suo mandato aveva un carattere di governi e l’incoronazione del nuovo che il capoluogo partenopeo seppe elettorale con ambienti poco affida- portamento le figure di Abramo Lin- mondo intero, amano la libertà e la transitorietà in attesa del chiarimento Papa non potrà che distogliere l’at- riservare nell’assolata giornata del 2 bili: dunque non avrebbe stabilito un coln e F. D. Roosevelt. dignità umana. Queste parole immor- tra le forze politiche del nascente cen- tenzione popolare, con la Comunità luglio, veniva consacrata in Italia una nesso di coerenza, attraverso questo Di fatto lo slancio del New Deal era tali ci uniscono e rappresentano una tro-sinistra. A questo riguardo, non atlantica che versa, per giunta, in con- speciale relazione di affetto e simpa- stile di governo, tra le premesse ide- nelle corde della retorica kennedia- potenza spirituale incommensurabile sussisteva alcuna necessità di ribadire dizioni di disordine notevole”. Eppure tia popolare. A Capodichino, prima di ali e le conseguenze pratiche della na; come pure, in effetti, lo erano la nel mondo d’oggi”. Affidata ai posteri, formalmente il consenso dell’Ammi- quel viaggio si rivelerà un successo, salire sull’aereo che l’avrebbe riporta- campagna per la Nuova frontiera. Ciò fermezza e il coraggio di Lincoln. la rilettura del più famoso discorso di nistrazione americana a un’operazio- specie per il discorso del 26 giugno to a Washington, Kennedy pensò di nondimeno, tutti gli errori attribuiti - Per uno strano segno del destino, in Lincoln fa intravedere l’interpretazio- ne più che compatibile con la dottri- sotto la porta di Brandeburgo e l’af- rendere omaggio alla città auspican- a torto o a ragione - non dovevano concomitanza con la tragedia di Dal- ne più autentica della politica kenne- na kennediana per la quale, ovunque fermazione - studiata nella pronuncia do in un breve saluto il suo ritorno. cancellare il carisma di un Presidente las, giungeva a Vienna, in occasione diana. In questa breve raccolta di testi possibile, andava assicurato il soste- con il borgomastro socialdemocrati- L’auspicio sarebbe stato inghiottito, che riusciva a sedurre le forze più di- dell’anniversario del discorso di Get- e immagini, si legano i ricordi della vi- gno a una politica di riforme, anche co Willy Brandt - con la quale chiama- di lì a poco, nella scenografia omicida namiche e riformatrici, adottando per tysburg, un messaggio della Casa sita di Stato in Italia e le reazioni all’as- con il concorso dei partiti democratici va a raccolta il mondo libero in segno di un’America molto lontana e molto la prima volta il linguaggio di un’Ame- Bianca al ministro dell’educazione na- sassinio, appena cinque mesi dopo, di sinistra, in grado per se stessa di di protesta per il Muro di Berlino: Ich diversa dalle speranze suscitate nei rica nobile e intraprendente nell’eser- zionale austriaco, Heinrich Drimmel. del Capo della Casa Bianca. A luglio, rappresentare il migliore antidoto alla bin ein Berliner, questa la storica frase. Mille giorni del Presidente Kennedy. cizio di una pedagogia di libertà e di Questi, proprio il 22 novembre, dava Kennedy veniva nel nostro Paese per minaccia del comunismo. Al contrario, sia a Roma che a Napoli Lucio D’Ubaldo giustizia sociale. In sostanza, aveva il lettura di ciò che scriveva Kennedy due motivi fondamentali: rinsalda- Il viaggio in Europa aveva suscitato non tenne discorsi di rilievo, né fece Presidente della Fondazione fascino derivante dall’essere consi- in vista della cerimonia di comme- re, al cospetto dell’inquieta Francia non poche perplessità negli ambienti appelli memorabili: la sua preoccu- Italia-Usa 12 13
01 Kennedy e la fine delle certezze Una fiammella nel cimitero di Arlington. Il mito della nuova frontiera. La visita al muro di Berlino: Ich bin ein Berliner. Il viaggio in Italia e l’abbraccio della folla napoletana. L’inizio della rivoluzione elettronica e la crisi delle ideologie Una fiammella nel cimitero di Arling- minciarono a camminare erette e sinistra, in apertura); questo con un ton. Il mito della nuova frontiera. trovarono nelle prime forme di so- titolo su due colonne, questo con un La visita al muro di Berlino: Ich bin cialità i mezzi per affrontare meglio titolo su tre o quattro o cinque colon- ein Berliner. Il viaggio in Italia e l’ab- i pericoli mortali della foresta. I mo- ne o a tutta pagina. Nelle agenzie di braccio della folla napoletana. tivi sono l’utilità, la partecipazione e informazioni, no. Ventiquattro ore su L’inizio della rivoluzione elettronica la curiosità, cioè il desiderio di sape- ventiquattro, l’agenzia trasmette le e la crisi delle ideologie. Un giorno re. Fatte le loro scelte, i giornalisti si notizie di seguito, una dopo l’altra, (doveva essere nella primavera del mettono a raccontare quei fatti, gior- tutte con un titolo di una sola riga e 1970) l’intervistatore di una emitten- no dopo giorno; e giorno dopo gior- non più di 65 battute: sia un terre- te televisiva mi chiese qual era ‑ nei no quei fatti si accavallano, alcuni si moto con mille morti o le dimissioni miei dieci anni, allora, di direzione consumano subito o di lì a poco, al- di Di Pietro, sia le estrazioni del lotto dell’Ansa ‑ l’avvenimento che mi ave- tri si sommano ad altri oppure sono o la nuova canzone di Zucchero. Al va colpito di più. bruciati da quelli che accadono più massimo, c’è un ordine di preceden- Non era facile rispondere. Succedo- tardi; la maggior parte vengono di- za. Secondo la rilevanza del fatto, il “...Vengo in questo Paese e in questa città antica per tante ragioni importanti. Milioni di miei compatrioti sono no ogni giorno tante cose, e il gior- menticati. Solo facendo il giornalista redattore scrive, in testa alla notizia partiti da queste sponde. Negli Stati Uniti hanno posizioni di grandissima responsabilità - membri del gover- nalismo è proprio questo: sapere si ha il senso terribile dell’effimero. che lo racconta, una lettera di codi- no, membri del Congresso, governatori; e forse più importante di tutto, hanno cresciuto delle famiglie nume- scegliere, fra i mille e mille eventi I quotidiani a stampa, per lo meno, ce, un codice internazionale: R per le rose e sono stati cittadini produttivi e responsabili. Sono anche felice di essere qui, signor Presidente, perché della giornata, quelli che si ritiene danno a quei fatti una certa gerar- notizie per le quali non c’è fretta, U l’Italia occupa una posizione di importanza strategica, essenziale per la sicurezza dell’Europa ed essenziale per possano soddisfare i bisogni infor- chia di importanza, giusta o meno per le notizie più importanti e quindi la sicurezza degli Stati Uniti, nel cuore dell’Europa, allungandosi giù nel Mediterraneo verso l’Africa. Il mante- mativi dei cittadini. I motivi che stan- giusta: questo avvenimento in prima considerate urgenti, B per le notizie nimento di una democrazia qui in Italia è di grande interesse, di interesse vitale, non solo per il vostro popolo, no dietro quei bisogni sono sempre pagina, questo in una pagina interna urgentissime, F per il flash. L’elabo- ma anche per tutti noi che crediamo nella libertà. ...> JFK gli stessi, oggi come 35 o 40 mila (la pagina dispari meglio della pari); ratore elettronico stabilisce lui l’ordi- anni fa, quando le creature che poi questo al centro o in basso, questo in ne di trasmissione: alle U dà la pre- 01 Kennedy e la fine delle certezze furono chiamate uomini e donne co- alto (a destra, di spalla, meglio che, a cedenza sulle R; quando vede una 14 15
01 Kennedy e la fine delle certezze Ultima tappa del suo breve tour europeo coronato dallo storico discorso di una settimana prima a Berlino B, la trasmette appena finita la noti- l’inizio del terrorismo nero e rosso lastra di marmo grigio azzurro con zia in trasmissione; ma se vede una in Italia. No. Qual’era l’avvenimento tre parole soltanto: “John Fitzgerald F la trasmette immediatamente, an- che mi aveva colpito di più? “La mor- Kennedy”; e sotto: “1917 ‑ 1963”; a che all’inizio o a metà della notizia in te di Kennedy”, fu la risposta imme- sinistra, una fiamma accesa giorno e corso. È un flash, in genere non più diata. Ma perché proprio la morte di notte; di fronte una grande lastra di di due, tre o quattro parole: “Mon- Kennedy? Il perché mi fu chiaro al- pietra e, scolpite, le parole di un in- tini Papa”, “Morto Brezhnev”, “Coppi cuni anni più tardi, quando andai a dimenticabile appello: “Amici miei in campione del mondo”. Alla doman- visitare nel cimitero di Arlington a tutto il mondo, non chiedetevi quello da dell’intervistatore, “Qual è l’avve- Washington la tomba del presiden- che gli americani faranno per voi, ma nimento di questi ultimi anni che l’ha te americano assassinato. Era l’inizio chiedetevi quello che insieme potre- colpito di più?”, risposi senza riflet- di novembre, quella stagione dolce mo fare per la libertà dell’uomo”. tere un momento: “La morte di Ken- e luminosa che gli americani chia- Di Kennedy, oggi, i più, specie fra i nedy”. Perché? Eppure c’erano sta- mano indian summer e corrisponde, giovani, rischiano di sapere soltan- ti tanti fatti importanti in quei dieci più o meno, alla nostra estate di san to il peggio: le sue avventure sen- anni: nel 1961 la sedizione dei gene- Martino. Il cimitero militare di Arlin- timentali, le infedeltà coniugali, le rali francesi per l’Algeria, il distacco gton è un parco bellissimo lungo il amicizie con questo o quel mafioso; della Cina popolare dall’URSS, la co- fiume Potomac e, tra i grandi alberi e anche qualche iniziativa non elo- struzione del muro della vergogna a e nel verde intenso dei prati, le bian- giabile: nell’aprile del 1961, compli- Berlino, in Italia l’apertura della Dc ai che pietre tombali, sessantamila, alli- ce l’insipienza della Cia, il fallito ten- socialisti; nel 1962 addirittura il pe- neate ma non a ridosso l’una all’altra, tativo di invasione dell’isola di Cuba ricolo di una terza guerra mondiale non danno il senso tragico della mor- (1500 cubani sbarcati nella Baia dei con i missili russi a Cuba; e poi la tra- te. È un cimitero dove si può passeg- Porci) e, dal 1961 al 1963, complice gedia del Vietnam, le guerre nel Me- giare e viene voglia di stringerci la l’insipienza del Pentagono, l’invio a dio Oriente, l’alluvione dell’Arno a Fi- mano e di salutarci come se tutti fos- Saigon di consiglieri militari, cioè il 01 Kennedy and Khrushchev in 1961 renze, il Sessantotto, la Rivoluzione simo amici da sempre, i vivi e i mor- primo passo di quella che poi, con i Incontro tra il Presidente americano e il leader sovietico all’Ambasciata americana di Vienna nel giugno 1961 culturale cinese, l’uomo sulla Luna, ti. In mezzo a un’aiuola una piccola presidenti Johnson e Nixon, diventò 16 17
01 Kennedy e la fine delle certezze Ultima tappa del suo breve tour europeo coronato dallo storico discorso di una settimana prima a Berlino la sporca guerra americana nel Vie- sfide, ricca di sconosciute occasioni, che possono risuonare nel mondo tnam. Oggi il meglio di Kennedy è, in ma anche di pericoli, di incompiute libero è Ich bin ein Berliner, io sono genere, dimenticato: in politica este- speranze e di minacce”. un cittadino di Berlino”. Dall’aeropor- ra l’azione riformatrice in materia di La nuova frontiera, cioè il sogno di un to di Fiumicino al Quirinale e a Villa disarmo e di distensione internazio- mondo diverso, senza guerre e sen- Taverna, residenza dell’ambasciatore nale, l’abolizione degli esperimen- za fame, fu il mito che in tutti i conti- americano, il corteo delle auto trovò ti nucleari nell’atmosfera, gli aiuti al nenti travolse milioni di uomini e di per le strade, in quella calda mattina- Terzo mondo e all’America latina (la donne. Nella figura di John Kennedy ta di luglio, soltanto i passanti; e nel alleanza per il progresso); e, in politi- ognuno proiettava speranze di pace pomeriggio, in piazza Venezia, quan- ca interna, i programmi di guerra alla e attese di giustizia. Anche in Italia; do Kennedy si recò all’altare della povertà, le battaglie per i diritti civili, e, in Italia, chi meglio del popolo di patria, c’era molta folla e ci fu anche l’emancipazione dei neri; ma soprat- Napoli poteva esprimere questi sen- un po’ di confusione e qualche sma- tutto è dimenticata la sua immagine timenti, che erano i sentimenti di tan- nacciata della scorta, ma erano, qua- di giovane leader che, in quegli anni ti? John Kennedy arrivò a Roma il 1° si tutti, cittadini americani. Roma è di guerra fredda e di paurosa con- luglio del 1963, proveniente da Mi- fatta così, ha troppi secoli di storia. A trapposizione fra mondo comunista lano. Quattro giorni prima era stato Napoli, dove Kennedy arrivò il gior- e mondo libero, mostrò di saper ca- a Berlino; alla porta di Brandebur- no dopo, fu tutta un’altra cosa e più pire e interpretare le paure e le spe- go aveva sostato in silenzio davanti di un milione di napoletani, senza ranze dei popoli di tutta la Terra. “Ci al muro che divideva in due la città che nessuno li avesse chiamati, sce- troviamo alle soglie di una nuova (dall’altra parte, per l’occasione, c’e- sero nelle strade del centro. Alle fi- frontiera” aveva detto a Los Angeles, ra una selva di bandiere rosse) e poi nestre delle case c’erano centinaia di nel luglio del 1960, al congresso del aveva parlato nella piazza del muni- bandiere tricolori e di bandiere ame- partito democratico, dopo aver rice- cipio a più di duecentomila berlinesi. ricane e sulle pareti grandi manife- vuto la nomination alla presidenza “Duemila anni fa” disse “si era orgo- sti e frasi scritte a mano e improvvi- 01 Intervista del Presidente cubano Fidel Castro alla tv di stato: “ i missili sovietici degli Stati Uniti; “non è una frontiera gliosi di dire civis romanus sum. Oggi sati striscioni da una casa all’altra. La sono di natura difensiva” 23 ottobre, 1962 che assicuri promesse, ma soltanto la più orgogliosa delle espressioni gente si agitava, gridava, chiama- 18 19
01 Kennedy e la fine delle certezze Ultima tappa del suo breve tour europeo coronato dallo storico discorso di una settimana prima a Berlino va Kennedy per nome, sventolando Capo di Stato straniero ‑ le bandie- nati nell’Ottocento ed erano caratte- bandierine fatte in casa. Davanti al re a mezz’asta furono esposte per tre ristici di quel secolo; non ci eravamo teatro San Carlo l’auto presidenzia- giorni su tutti gli edifici pubblici. Le accorti che il secolo ventesimo non le, un’auto scoperta, fu costretta a scuole furono invitate a commemo- esisteva con una sua precisa identità fermarsi dalla folla che aveva rotto i rare la figura dello scomparso. All’ar- culturale; che una grande rivoluzio- cordoni, e poté riprendere la corsa rivo della notizia, Aldo Moro aveva ne era cominciata con l’invenzione soltanto dopo qualche minuto. In via interrotto in segno di lutto la riunio- del computer; e che le nuove tecno- De Pretis un uomo riuscì addirittura ne delle delegazioni per la forma- logie dell’informazione stavano por- a lanciarsi dentro l’auto di Kennedy zione del nuovo governo e all’usci- tandoci, saltando il Novecento, di- e ad abbracciarlo sotto gli occhi sbi- ta da Palazzo Chigi Pietro Nenni fu rettamente nel Duemila. gottiti degli agenti di scorta. Davan- visto piangere mentre diceva “È una Il muro di Berlino sarebbe caduto ti all’università una donna gettò dal- tragedia per tutto il mondo”. Anche tanti anni più tardi, ma fu proprio la finestra di un piano alto un mazzo Palmiro Togliatti espresse la sua co- all’inizio degli anni Sessanta che co- di fiori, che finì però a qualche me- sternazione, e sembrarono parole minciarono a entrare in crisi le ide- tro dall’auto; Kennedy fece fermare sincere. A Firenze il sindaco La Pira ologie: capitalismo, comunismo, l’auto e raccogliere i fiori; poi li pre- disse: “Con Kennedy si è voluto ab- socialismo, socialdemocrazia, lotta se e li agitò in aria, guardando sor- battere la bandiera della pace, della di classe, dittatura del proletariato, ridente e commosso verso la gente liberazione e della fraternità di tutto queste grandi matrici dell’immagi- affacciata alle finestre. Cento giorni il genere umano”. Chi in quegli anni nario collettivo, queste idee forza a più tardi, il 22 novembre, tre colpi non era nato o era soltanto un ragaz- cui ognuno di noi dava una parteci- di fucile (o quattro?) uccisero a Dal- zo potrà capire tutto questo? Anche pazione concettuale ed emotiva in las (e ancora non si sa bene come e noi, del resto, dico quelli della mia base alle proprie esperienze o alle perché) l’uomo che aveva dato vita, generazione, non l’avevamo capito, proprie paure. Tutto stava cambian- in tutto il mondo, a tanta speran- allora. Non ci eravamo accorti che do, ma, dopo le tragedie della se- za di pace e di giustizia. In Italia ‑ e continuavamo a vivere in un sistema conda guerra mondiale e l’Olocau- non era mai successo prima per un di valori o pseudo valori che erano sto e col terrore incombente delle 20 21
01 Kennedy e la fine delle certezze Ultima tappa del suo breve tour europeo coronato dallo storico discorso di una settimana prima a Berlino bombe nucleari, avevamo ancora bi- notizia dell’attentato di Dallas arrivò ritardata e sapevamo che la notizia sogno di un ancoraggio, di valori o alle 19.40. La notizia terminava così: dell’ormai certa morte sarebbe sta- di utopie. John Kennedy era il nostro “Non si esclude che il presidente, ri- ta data soltanto dopo la conclusio- ancoraggio. Per alcuni cominciava masto ferito, sia in condizioni gravis- ne delle procedure giuridiche per ad esserlo Mao, finché la sua entu- sime e forse possa essere decedu- il passaggio della suprema autorità siasmante rivoluzione culturale non to”. Alle 20.11: “Il presidente si trova dello Stato al vicepresidente John- finì nella tragedia; per altri fu il Che nella sala di emergenza dell’ospe- son. La nostra telescrivente era fer- Guevara, ottimo simbolo per chi ha dale Parkland”. Alle 20.13: “Al pre- ma, in attesa, ma il flash era stato già una concezione romantica e dan- sidente sono state praticate alcune battuto e pronto a partire: un picco- nunziana della vita e della lotta; per trasfusioni di sangue”. Alle 20.30: “Al lo pezzetto di striscia di carta gialla, altri, in mancanza di meglio, perfino presidente Kennedy è stato sommi- pieno di forellini allineati: da due a Fidel Castro. Per i più, e non solo in nistrato il sacramento dell’estrema cinque per ogni lettera. Italia, la certezza, in quegli anni, era unzione”. A quel tempo l’elettronica L’annuncio ufficiale della morte fu Kennedy. Dall’epoca delle certezze non era arrivata nei giornali e nelle dato a Dallas alle 20.33 e qualche stavamo invece passando all’epo- agenzie di informazione; le proce- secondo dopo dal nostro corrispon- ca delle incertezze: dall’accettazio- dure tecniche erano ancora un po’ dente da New York. Dissi “via!” e l’o- ne passiva di verità rivelate alla ricer- artigianali. Io ero uscito dal mio uf- peratore pigiò un tasto e lanciò il fla- ca paziente e sofferta, caso per caso, ficio e stavo, in piedi, nel salone del- sh: “Il presidente Kennedy è morto”. della verità; e sapendo bene che la le telescriventi; da una parte avevo Erano le 20.34, e alle 20.34 la notizia verità di oggi può essere l’errore di l’operatore della telescrivente di tra- correva sulle telescriventi dei gior- domani e viceversa. Da sempre ci smissione, dall’altra il telefono colle- nali e di tutti gli altri abbonati ai noti- aveva spaventato il dubbio; sareb- gato con l’ufficio di corrispondenza ziari dell’agenzia. be dovuto passare un po’ di tempo di New York, a sua volta collegato Era morto Kennedy. Era morta l’ulti- prima di capire che il dubbio è il più con Dallas nel Texas. ma delle nostre certezze. 01 Kennedy Viaggio in Italia, 1° Luglio 1963. Incontro con Giovanni Leone, grande fattore di progresso e il se- Supponevamo che la notizia delle Sergio Lepri Presidente del Consiglio gno più alto della civiltà. All’Ansa la 20.30 fosse una notizia volutamente già direttore dell’ANSA 22 23
02 Kennedy saluto di Antonio Segni Discorso di benvenuto del Presidente della Repubblica, Antonio Segni, all’aeroporto di Fiumicino 1 luglio 1963 Signor Presidente, soprattutto quelli della libertà e della maggior benessere, non solo dei Sono particolarmente lieto di por- pace che essa ha saputo e saprà te- nostri popoli rispettivi, ma anche di gerLe il saluto più cordiale del po- nacemente difendere. tutto il mondo. polo italiano. Nei secoli scorsi l’ardi- La Sua lietissima visita costituisce Sono certo che nel suo breve sog- mento di grandi navigatori e poi via un’ulteriore ed eloquente manife- giorno, nel nostro Paese, Signor via legami di cultura, di amicizia, di stazione di questi strettissimi vin- Presidente, Ella troverà una nuova storia, di sangue e di civiltà, hanno coli esistenti tra i due Paesi e con- vivace conferma, dello spirito di pro- reso particolarmente intimi i rappor- tribuirà a renderli ancora più intimi fonda amicizia che anima il popolo ti tra questa nostra Nazione, più vol- ed operanti. I colloqui che ci appre- italiano verso il grande popolo de- te rinnovatasi nel corso della storia, stiamo ad avere, ci daranno altresì gli Stati Uniti. Con questi sentimen- ed oggi in un periodo di fervido la- modo, di esaminare ancora una ti, Signor Presidente, vengo ad au- voro nella generosa terra nella quale volta, nello spirito di mutua colla- gurarLe il benvenuto in questa città prospera la grande democrazia nord borazione e con vivo senso di re- di Roma, che ha creato una grande Americana. sponsabilità che ci anima, i grandi civiltà fondata sul diritto e sulla sag- Ma oggi agli antichi legami, si è ve- problemi di oggi. Essi ci daranno gezza politica e morale, una civiltà nuta ad aggiungere anche un’allean- altresì nuovo spunto, per prosegui- che è comune e perenne patrimonio za che non ha precedenti nella storia, re in pieno accordo, i nostri comuni di tutti i popoli. per la sua potenza, per i nuovi com- sforzi, in difesa della pace. Antonio Segni piti che essa ha posto ai popoli che Di una pace basata sulla libertà e sul- Presidente della Repubblica Italiana ne fanno parte e gli altissimi valori, la giustizia e a favore di un sempre (1962-1964) 02 Kennedy e Andreotti, Ministro della Difesa, a Piazza Venezia 24 25
03 Kennedy al Quirinale Il saluto rivolto dal Presidente USA alla cena in suo onore offerta al Quirinale dal Presidente della Repubblica Italiana, Antonio Segni (1 luglio 1963) (Tratto da Cultura Sociale n. 5/6, anno 2007) Italia e Stati Uniti non sono mai sta- menti offra una sicurezza maggiore sé, qualcosa capace di garantire non ti alleati e partner così forti come lo di quella offerta dalla sua infinita solo diritti teorici ma anche quel pro- sono oggi nella difesa della libertà. continuazione. gresso economico e sociale che dia a Soldati, marinai, piloti italiani ed ame- Ma simili progressi richiedono chia- tutti i cittadini la possibilità concreta ricani sono impegnati fianco a fianco rezza e fermezza contro la minaccia di godere di quelle conquiste. Grazie nel Continente. Gli uomini di Stato lanciata da quanti si auto-definisco- a questi progressi, Italia e Stati Uniti italiani hanno svolto un ruolo decisi- no nostri nemici. E con la mia pre- hanno raggiunto una nuova armonia, vo per la costruzione dell’unità euro- senza in questo paese, voglio riba- non solo in politica estera ma anche pea e la partnership trans-atlantica. dire quanto ho già avuto modo di rispetto alle prospettive ed ai proble- Diplomatici e militari italiani sono dichiarare nel corso del mio viaggio: mi politici interni. stati determinanti nel mantenere vi- gli Stati Uniti d’America giudicano la Crediamo entrambi nelle conquiste talità e garanzie delle Nazioni Unite. minaccia alla vostra pace e libertà, della giustizia sociale e nel progres- E nonostante l’inasprirsi dell’ostilità una minaccia contro se stessi e non so per tutti. Crediamo entrambi che e dell’offensiva dell’Est comunista, esiteranno, pertanto, ad intrapren- la democrazia sia quella cosa che gli l’Italia si è con fermezza mantenuta dere iniziative conseguenti. Oggi americani definiscono le radici, ovve- 06 Omaggio al presidente Kennedy fedele ai principi della pace e della tuttavia non ci lega solo la coopera- ro il porre l’individuo prima dello sta- libertà. Il mio paese crede nella pace. zione militare. Quello che ha avvici- to, la comunità prima della fazione, Noi crediamo che il mondo sia uno, nato ancora di più i nostri paesi negli l’interesse pubblico prima di quello che Est e Ovest possano imparare a anni del dopoguerra è il comune ri- privato. La crescita economica, indu- vivere insieme sotto la legge, che la conoscere, nella libertà, qualcosa di striale e del tenore di vita compiuta guerra non è inevitabile, che inter- più che la semplice assenza di una dal vostro paese negli anni del dopo- rompere sul serio la corsa agli arma- tirannia; qualcosa che ha senso in guerra è stata davvero straordinaria. 26 27
03 Kennedy al Quirinale Una nazione un tempo letteralmente guardare avanti oltre che indietro, di piccoli investitori, ai piccoli rispar- in rovina, asfissiata dalla disoccupa- abbandonare quei particolarismi che miatori è stata data maggiore prote- zione e dalla pesante inflazione, ha bloccano il progresso della nazione. zione dalla minaccia della corruzione saputo sviluppare produzione ed in- Ma quando le viene data l’opportu- e della depressione. È stata portata frastrutture, stabilizzare la spesa e la nità di funzionare, la democrazia sa l’energia elettrica nelle campagne, valuta, creare nuovi posti di lavoro e contraddire radicalmente ed isolare i fiumi sono stati bonificati, si è pro- nuove imprese ad un grado mai rag- le sirene di quegli estremisti che vor- mossa la cooperazione. La giustizia, giunto prima in Occidente. Il merito rebbero distruggerla. Negli Anni 30, la giustizia economica e sociale, non di questi risultati va tributato a quan- quando la disperazione e la depres- solo quella del diritto, è sempre più ti vi hanno profuso impegno, spirito sione spalancarono le porte delle na- un diritto ed un’opportunità per tut- d’iniziativa e visione. Ma ancor più zioni a queste arcaiche e crudeli ide- ti i cittadini, indipendentemente dai importante della ripresa economica ologie, il mio paese sotto la guida di mezzi e dalle possibilità di cui si di- è stata la rinascita della vostra libertà, Franklin Roosvelt ha scelto la strada spone. Non intendo dire che la bat- la ricostruzione ed il rinnovamento di della libertà. La sua Amministrazione taglia per la giustizia sociale nel mio una forte democrazia progressista, ha consentito di compiere le più radi- paese sia conclusa, almeno quanto dopo 21 anni di dittatura. La demo- cali riforme sociali, economiche e po- non lo è nel vostro. Le conquiste del- crazia, come entrambi i nostri paesi litiche mai realizzate prima, la riforma la giustizia sono un processo infinito; sanno, non è esente dai problemi. fiscale e del bilancio, la riforma agra- la democrazia deve essere uno stile Al contrario, come ha osservato tem- ria, la riforma politica e istituzionale. di vita quotidiano. Ci sono ancora po fa Winston Churchill, la democra- Ai lavoratori è stato dato un salario negli Stati Uniti diseguaglianze da zia è forse la peggiore forma di go- decente, agli anziani una pensione, eliminare. Stiamo lottando per ri- verno, a parte quelle che non sono agli agricoltori un prezzo equo per i durre le differenze geografiche che ancora mai state sperimentate. propri prodotti. Ai lavoratori ed alle impediscono ad alcune comunità di La democrazia provoca ritardi, di- lavoratrici è stata data la possibilità partecipare alla ricchezza generale. scussioni, contrasti. Impone agli uo- di negoziare collettivamente i pro- Stiamo lottando perché l’assicurazio- mini di pensare oltre che credere, di pri contratti. Alle piccole imprese, ai ne pubblica garantisca l’assistenza 28 29
03 Kennedy al Quirinale sanitaria ed ospedaliera anche a chi Fascismo, nonostante i considerevoli agli obiettivi che ci poniamo rispetto non è in grado di provvedere da sé, sforzi, sono mai riusciti ad impressio- al mondo. Se i nostri paesi sapranno come mi hanno detto avviene già nare la testa degli americani. Come è rappresentare un vigoroso esempio nel vostro paese. Stiamo lottando stato sottolineato nei vostri interven- di libertà; se raggiungeremo la pie- per aumentare i posti di lavoro sen- ti, il processo di libera riforma non è na occupazione, se metteremo sotto za far aumentare i prezzi, in modo da ancora ultimato in nessun paese, né controllo l’inflazione, ridurremo le distribuire i benefici della ricchez- mai lo sarà. Gli ostacoli su quella stra- ineguaglianze e distribuiremo i frutti za senza concedere nulla alle forze da sembreranno sempre enormi, e del benessere in ciascuna regione ed dell’inflazione. È molto importante potenti suoneranno le sirene tentatri- a tutti i cittadini dei nostri paesi; se quanto stiamo facendo oggi, nel ci di chi, all’estrema destra e all’estre- sapremo soddisfare i bisogni di ogni tentativo di sradicare per sempre le ma sinistra, pretende di avere l’inter- famiglia, non solo garantendo una ingiustizie e le diseguaglianze legate pretazione più veritiera e le risposte giornata di lavoro ad un salario equo, al colore ed alla razza, per garantire a più facili. Sono tuttavia convinto che ma se daremo scuole e ospedali e tutti gli americani la stessa possibilità Italia e Stati Uniti saranno sempre più case e servizi, allora potremo con più di realizzare la propria vita e la pro- vicini tra loro, perché essi condivido- sicurezza e forza sostenere il nostro pria opportunità, come americani e no una comune dedizione alla giusti- impegno per la sicurezza dell’Occi- come eguali figli di Dio. Non posso zia sociale e al progresso, e l’ideale dente, porre le fondamenta per una né concepire né accettare la discri- dei diritti umani e della dignità. In comunità Democratica Atlantica e minazione oggi patita dai cittadini entrambi i nostri paesi, diversi grup- suscitare libertà e speranza negli al- neri in molte aree del paese, e sono pi democratici e partiti politici perse- tri paesi. Insieme potremo costruire determinato ad ottenere il consen- guono questi obiettivi con strategie solide dimore della libertà, dimore so pubblico e privato necessari per diverse. Ci sono e ci saranno diffe- che tutto il mondo potrà ammirare e porvi fine. Eppure nonostante vi sia- renze nei tempi e nelle tattiche. Sono copiare ma dove nessun tiranno po- no ancora molti progressi da fare, in molte le strade che portano al futuro; trà mai entrare. Non sarà facile. Non queste come in altre aree del paese, ma non c’è futuro in nessuna forma di sarà indolore. Non è stato facile nel è un fatto che né il Comunismo né il tirannia. Tutto questo non è estraneo 1849 quando, a quanti erano ansio- 30 31
03 Kennedy al Quirinale si di seguirlo lontano da Roma per è completamente in errore. Berlino pena combattere. Questo credo ab- continuare la battaglia per la libertà, ne è un esempio lampante. L’Europa biano appreso il popolo ed il Gover- Garibaldi, gridando alla folla, disse: Orientale e quella Occidentale sono no italiano. Il popolo ed il Governo “Non offro denaro, né terra, né prov- chiaramente all’opposto. americano lo hanno imparato. Cre- viste. Offro fame, sete, marce forza- L’Unione Sovietica e la Cina, da una do che le prospettive per il futuro te, battaglie e morte. Mi segua solo parte, il progresso dell’Occidente, comune siano radiose. chi ama il suo paese col cuore, non dall’altra offrono un altro evidente Credo ci si debba ancora impegna- con la bocca.” Oggi lo spirito di Gari- contrasto. L’ultimo decennio ha de- re molto per l’Occidente. Ma credo baldi e Mazzini e Jefferson e Lincoln finitivamente provato che il Comu- che le opportunità e le promesse richiama tutti gli amanti della libertà nismo è un sistema sopravvissuto al dell’Occidente non siano troppo a perseguire – con determinazione, suo tempo, che la vera strada al be- aldilà del nostro orizzonte. Quindi, nel rischio, col sacrificio, nella ridefi- nessere, la vera strada al progresso è Signor Presidente, in questo paese nizione della missione dei nostri due la via della democrazia. Lo dimostra che negli ultimi anni ha fatto un la- paesi e del mondo intero – l’obiettivo l’Europa occidentale. voro così straordinario che ha per- della libertà umana. Lo dimostra il mio stesso paese. Mi messo i grandi progressi che voi e Non è facile garantire il progresso sembra incombere su noi tutti la noi abbiamo fatto, voglio fare un attraverso la democrazia, ma sono responsabilità di fare in modo che brindisi al popolo di questa nazione, convinto che la democrazia sia l’u- gli Anni 60 siano ricordati per aver sul quale dipendono così tanto le nica condizione in cui possa aversi saputo fare una promessa chiara; nostre speranze, ed alla leadership il progresso. Il dato che a me pare in breve, costruire una difesa milita- di questo paese, la cui amicizia ed il più importante tra quelli emersi re non solo per l’Occidente ma per il cui supporto sono per noi così im- nell’ultimo decennio, è che chi ven- ciascuno dei nostri paesi. Dare alla portanti. Ed a Lei, Signor Presidente, de la propria anima al Comunismo, nostra gente quel tipo di progresso che in questi ultimi anni ha saputo nell’errata convinzione che il sistema che dà senso alla libertà, che rende dare direzione e senso al suo paese. comunista offra una strada rapida e la libertà comprensibile, che rende sicura verso il benessere economico, la libertà qualcosa per cui valga la L J.F. Kennedy 32 33
“Desidero recare a voi, e attraverso voi al popolo d’Italia, i più cordiali e sinceri auguri dei miei compatrioti, milioni dei quali sono di origine italiana. 04 Kennedy in Campidoglio INTERVENTO IN PIAZZA 1 luglio 1963. Kennedy improvvisa un breve discorso ai giovani di Roma in occasione della sua visita in Campidoglio “Desidero recare a voi, e attraverso tà americane che portano il nome per tutti noi, sulla sponda orientale voi al popolo d’Italia, i più cordiali e di Florence, quindici città america- e su quella occidentale, un mare no- sinceri auguri dei miei compatrio- ne che si chiamano Milan, nove che strum, dovrebbe essere un legame ti, milioni dei quali sono di origine si chiamano Piedmont, sette che si che ci unisce, essenziale per il man- italiana. In effetti, come Presidente chiamano Venice, sette che si chia- tenimento della libertà in entrambi i degli Stati Uniti, rappresento un nu- mano Rome, ed una persino che si nostri continenti e, in effetti, in tutto il mero di americani di diretta origine chiama Italy, nel Texas. mondo, che gli Stati Uniti e il Canada italiana due o tre volte superiore a Sono venuto in Europa e concluderò da una parte e l’Europa dall’altra ope- quello degli italiani rappresentati dal il mio viaggio europeo domani, per- rino nella più ristretta armonia”. Sindaco di Roma. ché sono fermamente convinto che (Tratto da Capitolum, E così vi porto il saluto di venti cit- l’Oceano Atlantico dovrebbe essere, novembre 1963) 34 35
05 Kennedy L’incontro con il Sindaco IL COMUNICATO STAMPA Anno VI - n.294 Lunedi, 1 luglio 1963 Lancio delle ore 20.30 Il saluto del Sindaco. Una grande fol- e si è intrattenuto con lui per alcuni Campidoglio, culla della civiltà occi- la plaudente, convenuta nella Piazza minuti nello studio privato da dove il dentale, e di porgerle il cordiale ben- del Campidoglio, ha seguito con ca- Presidente Kennedy ha avuto modo venuto del popolo romano e della ci- lorosa simpatia il messaggio rivolto di ammirare dall’attiguo balcone lo vica Amministrazione. Noi seguiamo ai romani dal presidente americano. stupendo panorama che dalle pen- con profondo interesse la sua azione Ha avuto luogo nel pomeriggio di dici del Colle Capitolino si distende tendente ad una migliore compren- quest’oggi l’annunciata visita del fino ai colli Albani. Successivamente, sione tra le nazioni occidentali e la Presidente Kennedy in Campidoglio. dopo aver attraversato la Sala Ros- sua lotta per il diritto ad una pace Erano ad attendere il Capo di Stato sa, il Presidente americano si è re- durevole. La Città di Roma ha lottato Americano - con il quale era tra gli cato nella Sala delle Bandiere, ove e lotta tutt’ora per gli stessi fini e li ha altri la sorella Sig.ra Stephen Smith gli sono stati presentati dal Sindaco sostenuti e difesi sia nell’ambito del -all’ingresso denominato Sisto IV, il i componenti della Giunta munici- Consiglio dei Comuni di Europa che Sindaco Prof. Della Porta, con il Se- pale, i Capigruppo consiliari e nu- in quelli della Unione delle Capitali gretario Generale del Comune Dr. merosi Consiglieri Comunali. Il Pro- del Mercato Comune. Voglia Dio che Di Pierri, il Capo di Gabinetto Dr. fessor della Porta, dopo aver fatto i suoi sforzi e quelli di tutti gli uomi- Marzullo e il Capo del servizio ceri- dono all’Ospite di alcune artistiche ni di buona volontà riescano nei loro moniale, Ministro Silenzi. Il Sindaco pubblicazioni, gli ha rivolto in ingle- intenti e che in futuro tutte le nazioni ha accompagnato l’illustre ospite al se il seguente messaggio:“Signor del mondo siano d’accordo per elar- primo piano del Palazzo Senatorio Presidente, ho l’onore di riceverla in gire all’Umanità le quattro libertà per 36 05 Kennedy Incontro con il Sindaco in Campidoglio (Sala delle Bandiere) 37
05 Kennedy Incontro in Campidoglio le quali milioni e milioni di persone il Presidente - dopo aver disceso lo clude domani, - ha detto testualmen- hanno sacrificato la loro vita. Voglia scalone michelangiolesco - ha rag- te il Presidente Kennedy - perché accettare Signor Presidente, come giunto il piccolo podio apprestato credo che l’Oceano Atlantico debba ricordo del suo soggiorno a Roma, sulla Piazza, donde ha rivolto corte- diventare per i nostri Paesi un gran- questo dono che le attesterà che in si parole di saluto alla cittadinanza de, comune Mare nostrum“. questa Città Eterna ella conta degli romana, ricordando i vincoli di ami- Il Presidente ha concluso il suo di- amici che dividono le sue opinione cizia e di simpatia che legano il no- scorso - frequentemente sottolineato e le sostengono attivamente”. Alle stro popolo a quello degli Stati Uniti, dagli applausi della folla - ricordan- parole del Sindaco di Roma, il Pre- facendosi interprete, in particolare, do i diciotto anni di collaborazione sidente Kennedy ha risposto espri- del saluto di molte città americane atlantica e rinnovando l’invito a tutti i mendo il suo ringraziamento e sotto- che portano il nome di alcune delle popoli alleati di rafforzare l’impegno lineando l’altro significato che per lui nostre più importanti città. Nel suo e rinsaldare i vincoli che li legano per ha assunto la visita al Campidoglio e discorso, il Presidente Kennedy ha il raggiungimento del fine comune a l’incontro con la civica Amministra- espresso il proprio compiacimento tutti i popoli liberi: quello supremo zione. Subito dopo, sempre accom- per l’occasione che gli è stata offer- della pace. Il Presidente americano pagnato dal Professor Della Porta e ta di concludere il suo viaggio euro- si è quindi diretto verso la folla plau- dalle altre personalità capitoline, il peo proprio in Italia, dove ha avuto dente - tra cui si notavano numerosi Presidente Kennedy ha attraversato la conferma del suo convincimento turisti americani -stringendo le innu- l’Aula di Giulio Cesare, dirigendo- che i Paesi visitati, nonostante la di- merevoli mani che gli venivano of- si al balcone prospiciente la Piazza stanza che li separa dagli Stati Uniti, ferte. Il Presidente Kennedy è infine del Campidoglio, ove si è sofferma- sono in realtà ad essi vicini in quanto risalito sulla sua vettura dirigendosi to ad osservare l’imponente folla ra- accomunati dallo stesso desiderio di verso Via dei Fori Imperiali. dunatasi nella Piazza stessa e che lo libertà e di pace. “Sono venuto in Eu- acclamava con entusiasmo. Quindi, ropa per questo viaggio, che si con- fonte: Archivio Storico Capitolino 38 05 Kennedy Saluto in Piazza del Campidoglio 39
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