Regionali, Emilia Romagna: alle 12 è boom di voti rispetto il 2014 - L'Osservatore d'Italia

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Regionali, Emilia Romagna: alle 12 è boom di voti rispetto il 2014 - L'Osservatore d'Italia
Regionali, Emilia                          Romagna:
alle 12 è boom                             di voti
rispetto il 2014
BOLOGNA – Affluenza alle urne nel capoluogo del 24,7 percento,
alle elezioni del Presidente e dell’Assemblea legislativa
della Regione Emilia-Romagna, dove hanno votato        75.344
elettori. Questo il dato rilevato alle ore 12.

Il totale degli aventi diritto nel Comune di Bologna è 304.243
persone, di cui 143.577 maschi e 160.666 femmine.

Un vero e proprio boom di voti, nell’intera regione, quello
registrato alle 12 pari al 23,44%. Quasi 13 punti percentuali
in più del medesimo arco di tempo alle regionali del 2014.
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Cina, virus 2019-nCoV. 56
morti e 2mila contagiati: il
ministro     della    Salute
riunisce     a     Roma    i
rappresentanti delle Regioni
per   fare    il   punto   e
coordinare la prevenzione
Il coronavirus non si ferma, anzi accelera il contagio e
l’ultimo bollettino ‘di guerra’ parla di 56 morti e quasi
duemila contagiati. C’è una prima vittima a Shanghai e una
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delle maggiori piazze finanziarie mondiali trema per il
possibile contagio con 40 casi accertati. Dopo Pechino,
Tianjin, Xi’an e la provincia di Shandong hanno proclamato lo
stop dei mezzi pubblici a lunga percorrenza. Chiude Disneyland
Hong Kong, gli americani avviano l’evacuazione dei propri
connazionali, la Peugeot quella del proprio staff. Intanto un
malato è sotto osservazione a Toronto, in Canada. Un caso
sospetto anche in Austria. Il presidente Xi Jinping ha ammesso
che la situazione è ‘grave’ e l’epidemia del coronavirus
‘accelera’. Ma assicura: ‘Ce la faremo’.

Il ministro della Sanità della Cina, Ma Xiaowei, ha affermato
che la capacità di diffusione del coronavirus sembra diventare
più forte e che non sono ancora chiari i rischi della sua
mutazione. In una conferenza stampa, Ma ha affermato che il
periodo di incubazione è tra 1 e 14 giorni ed è probabile che
il numero di casi continui ad aumentare.

E’ stato registrato in Vietnam il primo caso di trasmissione
del coronavirus 2019-nCoV da uomo a uomo finora avvenuto al di
fuori della Cina. Lo rende noto l’Organizzazione Mondiale
della Sanità (Oms). “Si tratta di un caso confermato in
Vietnam, che non aveva precedenti di viaggio in nessuna parte
della Cina, ma – si legge nella nota dell’Oms – era un
familiare di una persona che aveva visitato Wuhan”. Ciò,
rileva l’organizzazione internazionale, “suggerisce un esempio
di trasmissione uomo a uomo avvenuta in Vietnam”.

Mascherine prima di entrare in chiesa, niente acqua santa
all’ingresso, microfoni ripuliti subito dopo il loro uso,
nello scambio della pace si annuisce con la testa ma nessuna
stretta di mano e soprattutto il sacerdote deve lavarsi le
mani prima e dopo l’Eucarestia, usare mascherine chirurgiche e
posizionare l’ostia “delicatamente sul palmo della mano”
evitando il più possibile il contatto fisico diretto. La
diocesi di Hong Kong prende le contromisure per evitare la
diffusione del coronavirus in vista delle celebrazioni delle
messe domenicali di oggi. Lo scrive il Sir. “Tutti i
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sacerdoti, il personale cerimoniale e i membri della chiesa
devono seguire queste linee guida per garantire il benessere
pubblico e ridurre al minimo la possibilità che il nuovo virus
si diffonda nella comunità”, è l’invito della diocesi che
chiede anche di tenere aperte porte e finestre delle chiese
per consentire, raccomanda di pulire regolarmente i pavimenti
della Chiesa, inginocchiatoi e stanze delle confessioni.

C’è un caso sospetto di coronavirus a Vienna. Si tratta di
un’assistente di volo cinese che il 24 gennaio è arrivata
nella capitale austriaca e che nei giorni precedenti è stata a
Wuhan. La donna si trova ora in isolamento nell’ospedale
Kaiser Franz Josef dopo essere stata ricoverata ieri sera con
sintomi influenzali. “Non possiamo escludere che si tratti di
coronavirus”, comunica il direttore medico degli ospedali
viennesi Michael Binder in una nota.

La Cina ha annunciato un divieto temporaneo al commercio di
animali selvatici mentre il Paese lotta per contenere
l’epidemia di coronavirus che si ritiene sia stato generato in
un mercato che vendeva animali selvatici come cibo.
L’allevamento, il trasporto o la vendita di tutte le specie di
animali selvatici è vietato “dalla data dell’annuncio fino
alla fine della situazione epidemica nazionale”, si legge in
una direttiva congiunta di tre agenzie di alto livello, tra
cui il ministero dell’Agricoltura.

Il paese più popoloso del mondo negli ultimi giorni ha
adottato misure draconiane per arginare il diffondersi di un
virus, simile alla Sars (che provocò centinaia di vittime in 2
anni), che ha già infettato quasi 2.000 persone e ne ha uccise
41 dalla sua prima apparizione in un mercato ittico di Wuhan,
il 31 dicembre scorso. E che potrebbe diffondersi anche
attraverso persone senza sintomi, secondo uno studio
pubblicato sulla rivista scientifica inglese The Lancet. Per
fare il punto della crisi, il presidente Xi ha riunito un
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comitato d’emergenza dei vertici del governo. E pur
assicurando che il paese è in grado di “vincere questa
battaglia”, ha ammesso che “l’epidemia accelera“, quindi
bisogna moltiplicare gli sforzi.

Così le celebrazioni del Capodanno lunare, le più sentite nel
paese, sono state praticamente annullate per 56 milioni di
persone. Il cordone sanitario, infatti, è stato esteso a 18
città nella provincia di Hubei, con restrizioni che includono
la chiusura dei collegamenti per il trasporto pubblico e
l’accesso alle autostrade. A livello nazionale sono scattate
le procedure per identificare i casi sospetti su treni,
autobus e aerei. Da lunedì, inoltre, scatterà la sospensione
dei tour organizzati all’estero, mentre il blocco per i tour
interni è già in vigore. A Wuhan, intanto, l’atmosfera è
spettrale. Nella metropoli da cui tutto è cominciato, è che è
stata la prima ad essere isolata, non circolano più i mezzi
pubblici ed adesso è stato disposto il bando alle auto in
centro. Le strutture sanitarie sono vicine al collasso, tanto
che proseguono senza sosta i lavori per realizzare un ospedale
ex novo, il primo dedicato al coronavirus, entro il 3
febbraio. E le autorità hanno annunciato che ne verrà
costruito un altro, con ancora più posti letto, sempre in
tempi record. Nel frattempo, in città sono arrivati 450 medici
militari per dare una mano al personale locale.

L’attenzione resta alta anche in Italia, nonostante i due
falsi allarmi a Parma e Bari. Il ministro della Salute Roberto
Speranza ha riunito a Roma i rappresentanti delle Regioni per
fare il punto e coordinare la prevenzione.

L’italiano a Wuhan: bloccato qui, città spettrale

Tra i milioni di cittadini isolati, ci sono anche una ventina
di italiani, tra residenti, studenti e turisti, che si trovano
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a Wuhan. Tra loro, Lorenzo Di Berardino, studente abruzzese
rimasto bloccato dentro un campus universitario, che racconta
all’Ansa di una città spettrale, letteralmente deserta.

L’origine del nuovo virus

Il virus 2019-nCoV è arrivato all’uomo dai serpenti: sarebbero
questi gli animali nei quali il virus, trasmesso dai
pipistrelli, si sarebbe ricombinato e poi passato all’uomo. Lo
indica l’analisi genetica pubblicata sul Journal of Medical
Virology da Wei Ji, Wei Wang, Xiaofang Zhao, Junjie Zai, e
Xingguang Li, delle università di Pechino e Guangxi. La
ricerca è stata condotta su campioni del virus provenienti da
diverse località della Cina e da diverse specie ospiti.

Come già accaduto con l’aviaria e la Sars, anche questa volta
l’indice è puntato sui mercati di animali vivi, molto comuni
in Cina dove, accanto agli animali allevati, si vendono
animali selvatici come, appunto, serpenti e pipistrelli. E ora
è quindi chiaro che il 2019-nCoV è un mix di un coronavirus
proveniente dai pipistrelli e di un altro che arriva dai
serpenti e che da questi ultimi sarebbe passato agli esseri
umani, adattandosi al nuovo ospite e acquisendo la capacità di
trasmettersi da uomo a uomo.

In 3 mesi il test di un vaccino

Sono almeno cinque i team internazionali coinvolti
nell’impresa di mettere a punto un vaccino contro il nuovo
virus cinese, con l’obiettivo di ottenere il prima possibile
quello che normalmente richiede almeno due o tre anni di
lavoro. I primi test sull’uomo potrebbero arrivare in tempi
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record, “meno di tre mesi, a fronte dei 20 del vaccino
sperimentale per la Sars”. A dirlo è uno dei massimi esperti
di immunologia, Anthony S. Fauci, direttore dell’Istituto
nazionale per le allergie e le malattie infettive (Niaid) del
National Institutes of Health, l’agenzia del governo degli
Stati Uniti responsabile della ricerca e della salute
pubblica.

“I progressi della tecnologia collegati alla Sars hanno
notevolmente compresso i tempi per il suo sviluppo”, scrive
Fauci nel suo ultimo saggio pubblicato sulla rivista
scientifica Jama. Nel testo si sottolinea come gli attuali
studi stiano sviluppando antivirali e test diagnostici per
rilevare rapidamente l’infezione partita da Wuhan. E,
soprattutto, come stiano adattando gli approcci utilizzati con
la Sars, per lo sviluppo di vaccini candidati. La ricerca vede
impegnate equipe di esperti del National Institutes of Health,
dell’Università del Queensland, in Australia, e delle aziende
statunitensi Moderna Therapeutics e Inovio Pharmaceuticals.
Ognuno dei team principali verificherà un approccio diverso
allo sviluppo del vaccino, mentre a finanziare gli studi è la
Coalizione per la preparazione alle epidemie e l’innovazione
(Cepi).

In un’iniziativa indipendente, anche Novavax, che ha già
lavorato sulla Sars, si è messa al lavoro per studiare
un’immunizzazione contro il coronavirus cinese. Così come ha
dichiarato di essere intenzionata a fare anche l’Agenzia
federale russa per la tutela dei consumatori e della salute.
Per ora, il primo beneficio lo hanno avuto le aziende
coinvolte, che hanno visto salire con percentuali a due cifre
le loro quotazioni in Borsa.
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Roma, stazione Tiburtina: in
manette 5 corrieri della
droga
ROMA – Per oltre 48 ore, i Carabinieri del Nucleo Operativo
della Compagnia Roma Parioli hanno intensificato i controlli
antidroga, passando al setaccio tutta l’area della stazione
ferroviaria “Tiburtina”.

L’attività ha permesso di arrestare 5 corrieri della droga e
di sequestrare 35 chili di marijuana.
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Il primo a finire in manette è stato un cittadino nigeriano,
di 25 anni, irregolare sul territorio Nazionale, che è stato
“pizzicato” nei pressi della stazione FS Tiburtina, con poco
più di un chilo di droga, avvolta in un involucro di
cellophane, custodito all’interno dello zainetto che portava
al seguito.

I Carabinieri qualche ora più tardi, hanno fermato un
cittadino romeno di 24 anni, residente a Roma e con precedenti
penali, bloccato per un controllo alla circolazione stradale,
mentre viaggiava a bordo della propria autovettura.

Nel corso della perquisizione personale e veicolare i militari
hanno rinvenuto e sequestrato, nel portabagagli, un involucro
di cellophane contenente poco più di un chilo di marijuana e
circa 100 euro in contanti.

Sempre nei pressi della stazione Tiburtina, i militari hanno
notato un cittadino nigeriano di 19 anni, residente a Roma,
regolare sul territorio Nazionale, con precedenti,
allontanarsi velocemente con fare sospetto. Una volta
raggiunto è stato fermato e identificato. Nello zaino i
militari hanno rinvenuto oltre un chilo di marijuana avvolta
nel cellophane, che è stata sequestrata.

Infine, nella tarda serata di ieri, i Carabinieri hanno
arrestato altri due cittadini nigeriani di 34 e 35 anni, senza
fissa dimora, disoccupati e con precedenti.

A seguito di un controllo stradale, all’interno della loro
autovettura, a seguito della perquisizione, i militari hanno
rinvenuto e sequestrato ben 31,5 chili di marijuana, suddivisi
in 15 involucri celati all’interno del portabagagli assieme
alla somma contante di 1650 euro.

Tutti gli arrestati, devono rispondere del reato di detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I primi 3 sono
stati trattenuti nelle celle di sicurezza in attesa del rito
direttissimo, gli ultimi due invece sono stati portati nel
carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.
Pallacanestro,   serie   C
Silver: due punti preziosi
per Veroli
La Pallacanestro Veroli 2016 soffre ma conquista due punti
preziosi, soprattutto per il morale, contro la Nuova Lazio
Pallacanestro chiudendo con il risultato di 87-83.

Buon avvio di gara per Veroli che come al solito ha un ottimo
approccio al match ed ottiene il primo “strappo” già al sesto
minuto di gioco grazie alla coppia Fiorini – Santos Brum che
riescono a bucare con continuità la difesa ospite.

Anche nel secondo quarto la musica non cambia e Veroli riesce
a far divertire il pubblico con un gioco brillante e corale,
con tutti i giocatori in campo coinvolti offensivamente.

Nella seconda frazione di gioco però, arriva il solito calo
fisico e mentale degli uomini di coach De Rosa che soffrono da
metà terzo quarto il rientro a – 1 della Pall. Lazio.

Nell’ultimo periodo coach De Rosa “alterna” le difese a Zona e
Veroli riesce a tamponare l’emorragia difensiva, portando a
casa questi due punti fondamentali per il prosieguo del
campionato.

Nel girone di ritorno, infatti, Veroli può contare
sull’innesto del Pivot Santos Brum, che riesce a dare
profondità e sicurezza sotto i tabelloni, aprendo finalmente
spazi al tiro ai fratelli Fiorini e Iannarilli.

Il rientro dall’infortunio di Galuppi e Renzi poi, allungano
le rotazioni, garantendo preziosi minuti di riposo al
quintetto ciociaro.

La classifica è molto corta in questo momento, con le sole
Carver e Velletri in fuga. Veroli può contare su un intero
girone di ritorno (anche con una gara da recuperare) per poter
costruire una tranquilla salvezza e magari sognare addirittura
l’ennesimo accesso Playoff.

PALL. VEROLI 87 – NUOVA LAZIO PALL. 83

Parziali: 21-14; 26-22; 13-22; 27-25

Pall. Veroli: Fiorini G. 5, Fiorini M. 21, Vinci 13,
Iannarilli 13, Galuppi 14, De Francesco 1, Santos Brum 17,
Renzi 3, Fontana n.e., Moraldi n.e., Iannozzi D. n.e.,
Iannozzi I. n.e. All. De Rosa Ass. Magnone

Nuova Lazio Pall.: Minna, Rossi 19, Ugolini 16, Macale,
Oppedisano 9, Guratti, Ogiemwonyi 17, Silvestri 2, Miglio 12,
Okereke 8. All. Sebastianelli

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Comunicato – SERIE C SILVER – Pallacanestro Veroli 2016 vs
Nuova Pallacanestro Lazio.doc
Latina, assunzione 23 medici
specialisti. Simeone (FI):
“Doveroso complimentarsi con
l’Asl”
Sanità, assunzione di 23 medici specialisti nella Asl di
Latina
“Apprendo con piacere che l’Asl di Latina ha proceduto in
queste ore all’assunzione a tempo indeterminato di 23 medici
specialisti, di cui 13 per la Chirurgia generale, 4 per la
Neuropsichiatria infantile, altrettanti per la Radiologia, 1
per la Neonatologia, oltra ad un fisico sanitario”: a
dichiararlo Giuseppe Simeone, presidente della commissione
Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e
welfare della Regione Lazio che definisce questo “un fatto
estremamente importante che va nella direzione auspicata dal
sottoscritto”.

“La mancanza di specialisti sta determinando in molti ospedali
seri problemi di funzionamento, nei grandi centri urbani come
pure nelle piccole realtà di provincia, dove c’è il rischio
reale di chiudere servizi. Nel 2028, secondo una stima del
sindacato dei medici dirigenti Anaao, per effetto dei
pensionamenti spariranno infatti oltre 47mila specialisti.
Urgono perciò soluzioni ed in tempi brevi.

Ecco perché – prosegue il capogruppo di Forza Italia in
Regione – penso sia urgente intervenire anche sul sistema di
reclutamento e a quello concorsuale. Ribadisco l’opportunità
che si superi, anche per ciò che concerne i servizi
infermieristici e sanitari, la cosiddetta ‘esternalizzazione’,
attraverso la prosecuzione e l’incremento dei concorsi
pubblici nelle aziende sanitarie per l’assunzione a tempo
indeterminato delle figure necessarie all’assistenza e la cura
delle persone.”

“Doveroso complimentarsi con l’Asl di Latina per questa
accelerata impressa sull’aumento di personale medico. – ha
proseguito il capogruppo di Forza Italia al Consiglio
regionale del Lazio – Così come ritengo meritevoli di
apprezzamento gli investimenti in strumenti diagnostici molto
utili, non da ultimo gli apparecchi elettromiografi che
verranno messi a disposizione della Neurologia universitaria
dell’ospedale Fiorini di Terracina e della Uoc di Neurologia
del Santa Maria Goretti di Latina. Queste sono le notizie che
ci piace leggere e che vorremmo fossero diffuse
quotidianamente. Occorre porre al centro dell’attenzione i
cittadini che non possono essere considerati alla stregua di
numeri, bensì come persone i cui diritti devono essere le
nostre priorità. Ci auguriamo che possa davvero iniziare una
nuova stagione per la sanità pontina, fatta di assunzioni e
investimenti” conclude Simeone”.
Il   presidente   Mattarella
rende omaggio alla memoria di
Alcide De Gasperi
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato
questa sera a Trento la mostra dedicata ad Alcide De Gasperi a
palazzo Thun.

Dopo aver partecipato alle celebrazioni per il centenario
della nascita di Chiara Lubich a Mariapolis, il presidente ha
voluto rendere omaggio alla memoria dello statista trentino
accompagnato dalla figlia di De Gasperi, Maria Romana, dal
sindaco Alessandro Andreatta e dal commissario di Governo
Sandro Lombardi.
Nella breve visita, il presidente si è soffermato sugli
oggetti personali, le fotografie, i documenti che compongono
l’esposizione permanente e ha firmato il Libro d’onore del
Comune di Trento, riservato agli ospiti illustri della città,
terzo presidente a porre la firma dopo Giuseppe Saragat e
Carlo Azelio Ciampi. Al termine della visita con una breve ma
intensa cerimonia il Sindaco Alessandro Andreatta ha
consegnato al Presidente il Sigillo maggiore, la massima
onorificenza concessa dalla città di Trento. L’antico sigillo
maggiore è appeso ad una pergamena che porta la data 27 giugno
1422. Si tratta di un sigillo di 36 millimetri che reca
l’iscrizione “ Silgillum secretum comunis Tridenti” e
rappresenta la conferma dell’autonomia goduta dal comune di
Trento nei confronti del principe vescovo tridentino.

Ad
attendere, all’esterno di Palazzo Thun, una piccola folla di
persone che ha
applaudito con affetto il Presidente.

La
mostra, promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino
in collaborazione
con il Comune di Trento, ricostruisce la dimensione pubblica e
privata di De
Gasperi ed è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle
18. L’allestimento
restituisce l’idea di un archivio familiare in una forma
stilizzata,
contemporanea, che valorizza i documenti esposti in originale.
Oggetti,
biglietti, appunti, donati alla Fondazione Museo storico del
Trentino da Maria
Romana De Gasperi, trovano posto nella sala, dove è visibile,
tra l’altro,
l’edizione originale della Carta Costituzionale.

Le
fotografie vengono mostrate nel loro formato originale, alcune
stropicciate,
altre con i promemoria dei familiari, per diventare oggetti a
loro volta capaci
di far entrare il visitatore, quasi fisicamente, all’interno
della casa di
Alcide, della moglie Francesca e delle loro figlie.

Il
montaggio di alcuni filmati ufficiali dell’Istituto Luce,
uniti ad altri girati
da trentini che con le loro cineprese amatoriali hanno
documentato un
conterraneo diventato famoso, dà nuova vita ad Alcide De
Gasperi, e restituisce
al pubblico il sapore degli anni cinquanta del XX secolo.

Separata
ma ben visibile ai visitatori, è possibile ammirare la
scrivania personale
utilizzata    quotidianamente      da   Alcide   De   Gasperi
nell’abitazione di via
Bonifacio VIII a Roma (ora via Alcide De Gasperi) fino alla
sua scomparsa.

Oltre
alla tradizionale visita guidata per tutte le fasce d’età,
l’Area educativa
della Fondazione Museo storico del Trentino valorizzerà lo
Spazio De Gasperi
inserendolo in più ampi progetti per le scuole, relativi alla
storia
dell’autonomia trentina e della costituzione della Repubblica
italiana. Le
attività si svolgeranno nella sala interrata, dove sono
predisposte delle
grandi riproduzioni fotografiche e un montaggio di interviste
a storici che
ricostruiscono la vicenda biografica e politica di Alcide De
Gasperi.

Roma, Magliana: affrontano i
carabinieri con un coltello
per   permettere   la   fuga
dell’amico                       evaso                 dai
domiciliari
ROMA – La scorsa notte, i Carabinieri della Stazione di Roma
La Storta, dopo avere appreso che presso un’abitazione del
quartiere della Magliana si trovava un soggetto evaso nel mese
di aprile dello scorso anno dalla propria abitazione, nella
quale stava scontando i domiciliari, hanno eseguito un blitz.

A complicare il tutto la strenua resistenza di altri tre
soggetti, tutti con precedenti, che per consentire la fuga
dell’amico, hanno prima minacciato con un coltello e poi
aggredito i Carabinieri per impedirne l’acceso.

Si è dunque configurata la resistenza a pubblico ufficiale che
ha consentito non solo di bloccare l’evaso ma anche di mettere
le manette ai suoi “fiancheggiatori”. Nel corso
dell’operazione    è stato poi possibile rinvenire, celati
all’interno della abitazione, più di 2 Kg di oro tritato,
probabile provento di attività illecita e la somma contante di
più di 13mila euro. L’evaso è stato associato al carcere di
Regina Coeli mentre i tre arrestati sono in attesa della
celebrazione del rito direttissimo.
Rieti, spaccia nel parco
pubblico vicino a una scuola:
arrestato      24enne     con
precedenti
RIETI – Nel pomeriggio di ieri gli agenti della Polizia di
Stato hanno arrestato E.F.,    ventiquattrenne nigeriano,
sorpreso a spacciare sostanza stupefacente in un parco di
Rieti.

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno
costatato la presenza sospetta del giovane nigeriano
all’interno del parco pubblico di via della Cavatella, area
verde frequentata da numerosi giovani e nei cui pressi si
trova anche un istituto scolastico.
I poliziotti hanno quindi osservato i movimenti del giovane
nigeriano sorprendendolo poi all’interno del parco mentre
cedeva una dose di eroina ad in giovane tossicodipendente noto
alle forze di polizia.

L’extracomunitario è stato quindi subito bloccato, arrestato e
sottoposto a perquisizione personale che ha permesso di
rinvenire e sequestrare 36 involucri di eroina, che teneva
nascosti dentro un calzino, pronti per essere spacciati.
All’interno dell’altro calzino venivano rinvenute e
sequestrate varie banconote di vario taglio, per un totale di
290 euro, costituenti il provento dello stupefacente già
spacciato.

Il nigeriano, che soggiorna irregolarmente sul
territorio nazionale e che è gravato da precedenti di polizia
per estorsione,
lesioni personali, rissa, violenza e resistenza a pubblico
ufficiale, dopo
l’arresto è stato accompagnato presso la casa Circondariale di
Rieti a
disposizione della locale Procura della Repubblica.
Roma, appica incendio a tre
negozi   sotto   casa  sua:
arrestato     44enne    con
precedenti
ROMA – La scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile
di Roma hanno arrestato un 44enne romano, con precedenti, per
il reato di incendio aggravato.

L’uomo, senza alcun apparente motivo, ha appiccato il fuoco
alle serrande di un bar, una tabaccheria e un’officina
meccanica, in totale 6, tutte in via Vercelli, dopo averle
cosparse di liquido infiammabile, dandosi alla fuga a seguito
delle urla di alcuni passanti, che hanno anche prontamente
spento le fiamme, e degli inquilini dei condomini circostanti.

I Carabinieri sono intervenuti sul posto riuscendo a
rintracciare il 44enne nella sua abitazione, nella stessa via.
E’ stato trovato in possesso di una bottiglia con residui di
liquido infiammabile e con i vestiti ancora impregnati della
stessa sostanza.

L’arrestato, su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, è stato portato in carcere a Regina
Coeli.

Anguillara Sabazia, Minnucci
(Pd):   “Regione   rilancia
incubatoio ittico”
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “L’inaugurazione dell’incubatoio
ittico regionale di Anguillara Sabazia è frutto del grande
impegno messo in campo dalla Regione Lazio per offrire
all’impianto una nuova vita, dopo anni di attività a
singhiozzo. Da oggi la struttura di via Trevignanese torna ad
essere un punto di riferimento non solo per i pescatori locali
ma anche per tutti i cittadini a nord della capitale” ha detto
il consigliere PD della Regione Lazio, Emiliano Minnucci, che
questa mattina è intervenuto all’inaugurazione dell’incubatoio
ittico regionale di Anguillara Sabazia.

“Prima il mio emendamento alla Legge di Stabilità 2019 poi
l’impegno determinante dell’Assessore Enrica Onorati :
l’impianto in questi ultimi anni è stato oggetto di una
ristrutturazione complessiva che ha portato all’adeguamento e
messa a norma dell’impianto elettrico, la ristrutturazione del
tetto, il rifacimento dell’intonaco interno e l’istallazione
di una cella frigorifera.

Lavori fondamentali che hanno permesso all’impianto di
riprendere la sua attività con l’obiettivo di salvaguardare la
popolazione di coregone, di luccio e di persico reale.

Il rilancio dell’incubatoio ittico – ha concluso Minnucci –
sarà determinante per la valorizzazione e la promozione del
prodotto ittico lacustre e di una filiera produttiva che
contribuirà a favorire la crescita del territorio, non solo
sul piano economico e occupazionale ma anche sul piano
ambientale”.

Tuscania, pensionato preso a
pugni    e    derubato    da
malvivente in pieno centro
TUSCANIA (VT) – Un pregiudicato di Tuscania ieri in serata ha
aggredito a pugni un pensionato del luogo, per rapinarlo del
suo telefonino.

Il fatto è accaduto in piazza Mazzini, dove il malvivente ha
aggredito violentemente l’anziano strappandogli il telefonino.
Immediatamente i carabinieri della stazione di Tuscania,
avvertiti dalla centrale operativa della compagnia che aveva
ricevuto la richiesta di soccorso, sono intervenuti.

I militari si sono attivati immediatamente e sono riusciti a
risalire al malvivente. Dopo averlo rintracciato quest’ultimo
ha tentato di opporre resistenza cercando di scappare, ma i
carabinieri della stazione lo hanno bloccato e messo in
sicurezza.

L’uomo è stato quindi immediatamente arrestato e portato
presso la propria abitazione in regime di detenzione
domiciliare.

Nel frattempo i sanitari del 118, avvertiti dai militari,
hanno trasportato la vittima della rapina presso l ‘ospedale
di Viterbo dove il pensionato è entrato in codice giallo a
causa delle lesioni riportate.
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