Termini e modalità di esercizio dell'opzione degli elettori temporaneamente all'estero, per motivi di lavoro, studio o cure mediche e dei loro ...
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Santa Teresa Gallura. Elezioni politiche marzo 2018: avviso per elettori italiani temporaneamente all’estero Termini e modalità di esercizio dell’opzione degli elettori temporaneamente all’estero, per motivi di lavoro, studio o cure mediche e dei loro familiari conviventi. L’art. 4-bis della legge 27 dicembre 2001, n. 459, inserito dalla legge 6 maggio 2015, n. 52 (art. 2 comma 37), ha riconosciuto per le elezioni politiche e i referendum nazionali il diritto di voto per corrispondenza nella circoscrizione Estero – previa espressa opzione valida per un’unica consultazione – agli elettori italiani che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale, nonché ai familiari con loro conviventi. Il comma 2, del predetto art. 4-bis, come da ultimo modificato dall’art. 6, comma 2, lett. a), della legge 3 novembre 2017, n. 165, prevede che l’opzione per il voto per corrispondenza pervenga direttamente al comune d’iscrizione nelle liste elettorali entro il 32° giorno antecedente la data di svolgimento della consultazione elettorale e, quindi, entro il 31 gennaio 2018. Si allega il modello di opzione per il voto per corrispondenza che gli elettori temporaneamente all’estero potranno utilizzare facendolo pervenire al comune di iscrizione elettorale ai seguenti indirizzi: protocollo@pec.comunestg.it info@comunesantateresagallura.it elettorale@pec.comunestg.it elettorale@comunestg.it In alternativa FAX 0789754526 MODULO DI OPZIONE PER L’ ESERCIZIO DEL VOTO PER CORRISPONDENZA NELLA CIRCOSCRIZIONE ESTERO
Oristano. Il PD propone il dialogo con gli alleati in vista delle elezioni Riprendere il dialogo con gli alleati e avviare un confronto con le altre forze politiche per allargare la coalizione in vista delle elezioni politiche del 2018 e delle regionali del 2019. Il segretario regionale del PD Giuseppe Luigi Cucca dovrà organizzare da subito una serie di incontri per esplorare la disponibilità delle formazioni che condividono i valori del centrosinistra, e di quelle rappresentative del mondo autonomista, a creare un fronte comune capace di contrastare le forze populiste. È questo il mandato che la Direzione regionale del Partito Democratico, riunita ieri mattina a Oristano, ha conferito al segretario per affrontare al meglio la prossima sfida elettorale. Tra le priorità indicate, quella di rafforzare le relazioni con gli alleati attuali riportando l’attenzione sui temi del lavoro, dell’inclusione sociale, delle entrate e dei rapporti con il governo centrale. “C’è la necessità di riaprire il confronto con gli alleati in ambito regionale e nazionale ed estendere il dialogo anche a coloro che nell’ultimo periodo si sono allontanati, e che credono in un progetto realmente riformista che abbracci anche i valori dell’autonomia – ha affermato il segretario. Le prossime competizioni elettorali, ad iniziare dalle elezioni politiche, ci impongono di creare una coalizione più ampia possibile, che tenga conto delle regole previste dalla nuova legge elettorale nazionale e della composizione dei collegi che sarà presto definita nella versione finale del decreto del governo. Dopo che si sapranno con maggiore certezza le regole del gioco potremo ragionare sulla composizione delle liste anche per garantire la massima rappresentanza territoriale.” “Dobbiamo proporre un progetto politico inclusivo, – ha proseguito Cucca – che metta al centro gli interessi della Sardegna, in continuità con l’azione che si sta svolgendo in questi mesi sia in regione che in parlamento. Questa legislatura ha portato a casa importanti risultati, sul fronte dei diritti civili, del sostegno all’occupazione, dell’aiuto alle fasce deboli, e per quanto riguarda la Sardegna si stanno raggiungendo accordi storici come quello sulle servitù militari e c’è una interlocuzione serrata sulle entrate e sugli svantaggi derivanti dall’insularità.” “Dobbiamo saper raccontare ai cittadini sardi cosa si è fatto finora e cosa si sta facendo, perché solo in questo modo, parlando di risultati tangibili e di proposte concrete, possiamo riconquistare la fiducia dell’elettorato. Per farlo sarà necessario far sentire la presenza del partito nei territori, occupandoci dei bisogni delle persone e delle categorie più svantaggiate, e riappropriandoci dei temi cari alla politica di centrosinistra per arginare il pericolo populista e limitare la presa che possono avere le forze di destra e i cinquestelle. Un passo importante lo stiamo facendo con la legge di bilancio nazionale e con la finanziaria regionale, che dovrà rivolgersi innanzitutto alle fasce più deboli della popolazione, ai disoccupati, ai giovani e agli studenti, e favorire la ripresa economica.” Proprio la finanziaria regionale è stata una delle tematiche affrontate nella Direzione, dopo gli interventi introduttivi dell’assessore regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, e del presidente della commissione Bilancio in Consiglio regionale, Franco Sabatini.
Paci, prima di illustrare gli aspetti salienti della manovra, ha affermato che la finanziaria si inquadra in un contesto economico finalmente in ripresa perché dopo 7 anni il PIL della Sardegna ha ricominciato a crescere. Ha poi ricordato che, nonostante le difficoltà riscontrate nel bilancio regionale al momento dell’insediamento, la Regione è riuscita a mettere in campo importanti azioni di sviluppo in diversi ambiti, dalla scuola alle imprese, dall’Università al lavoro. “Con questa manovra, ha affermato l’assessore, accompagniamo il piano di rientro della sanità e non aumentiamo le tasse, lasciando 250 milioni a famiglie e imprese tenendo Irap e Irpef più basse d’Italia. Stiamo lavorando al pacchetto per il lavoro che include anche politiche di conciliazione non solo per il 2018 ma anche sul pluriennale, mettendo a punto una serie di strumenti per affiancare gli altri interventi già fatti.” Il Presidente Sabatini ha dichiarato che “finalmente questa finanziaria, dopo anni di sofferenza del bilancio regionale, libera importanti risorse e restituisce ai sardi risposte concrete di sviluppo e di sostegno alle povertà e alle fasce più deboli. Stiamo definendo un piano strategico per il lavoro, che vale oltre 100 milioni e che mette al centro le politiche attive, e stiamo favorendo il diritto allo studio allargando le tutele a favore degli studenti meno abbienti” In chiusura il segretario Cucca ha dichiarato che “si stratta di una manovra giusta ed equilibrata, che da risposte efficaci al mondo del lavoro e delle imprese, che consolida alcune azioni e che può davvero accompagnare quest’ultima fase della legislatura nella direzione dello sviluppo.” Elezioni politiche 2018, sondaggi: Centrodestra trionfa col 38%. Mappa collegi Elezioni 2018 collegi: tutte le sfide Regione per Regione. Ecco la mappa completa dei collegi con la nuova legge elettorale
Da Agi YouTrend Elezioni politiche 2018 Il Centrodestra, quasi sicuramente, riuscirà ad avere la maggioranza assoluta in Parlamento, sia alla Camera sia al Senato,qualora raggiungesse complessivamente il 38% dei consensi nella parte proporzionale, sommando i voti di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia ed eventuali altre liste collegate (ad esempio la nascente ‘quarta gamba’ e/o il Movimento Animalista di Michela Vittoria Brambilla). E’ quanto emerge dai calcoli effettuati da Affaritaliani.itin base alla media degli ultimi sondaggi elettorali incrociando i risultati nella parte maggioritaria-uninominale e in quella proporzionale. A Montecitorio il Centrodestra unito, al momento vincerebbe, in 144 collegi, 29 andrebbero al Partito Democratico + alleati, 5 al Movimento 5 Stelle e 54 sarebbe in bilico (quasi tutti tra Centrodestra e Democratici). A Palazzo Madama sono 71 i collegi uninominali in cui vincerebbe l’alleanza Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia, solo 15 quelli per Pd e alleati, 2 per i 5 Stelle e 28 quelli attualmente incerti. Con questi numeri – stando ai calcoli di Affaritaliani.it – con il 37-38% dei voti alla Camera e con il 38-39% al Senato il Centrodestra avrà la maggioranza assoluta nel prossimo Parlamento per poter governare. Elezioni politiche 2018 LA STIMA DEI RISULTATI NEI COLLEGI ELETTORALI UNINOMINALI
Fonte: www.affaritaliani.it Elezioni in Sicilia: è in testa Musumeci, affondano Pd e sinistra Elezioni in Sicilia. Lo spoglio elettorale per le Regionali siciliane è iniziato alle 8 di lunedì mattina, all’indomani del voto.
ELEZIONIIN SICILIA. LA QUINTA PROIEZIONE La quinta proiezione diffusa dall’Istituto Piepoli e Noto sondaggi per la Rai, su un campione del 27% (margine di errore del 3%), vede il candidato del centrodestra Nello Musumeci salire al 38%, Giancarlo Cancelleri (M5s) al 36%. Il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari scende al 17,5%%, Claudio Fava (Lista cento passi) al 7,5%. ELEZIONI IN SICILIA. LA QUARTA PROIEZIONE La quarta proiezione diffusa dall’Istituto Piepoli e Noto sondaggi per la Rai, su un campione del 18% (margine di errore del 3,4%), vede il candidato del centrodestra Nello Musumeci al 36%, Giancarlo Cancelleri (M5s) al 34%. Il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari al 19,5%%, Claudio Fava (Sinistra) al 9%. La coalizione del Centrodestra e’ al 38,6%. Il M5s al 27,2%. Il centreosinistra al 25,9%. La Lista Cento passi di Fava al 7,3%. ELEZIONI IN SICILIA. LA TERZA PROIEZIONE La terza proiezione diffusa dall’Istituto Piepoli e Noto sondaggi per la Rai, su un campione del 15% (margine di errore del 3,6%), vede il candidato del centrodestra Nello Musumeci allungare ancora e salire al 36%, Giancarlo Cancelleri (M5s) fermo al 34%. Il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari scende al 19,5%%, Claudio Fava al 9%. LA SECONDA PROIEZIONE La seconda proiezione diffusa dall’Istituto Piepoli e Noto sondaggi per la Rai, su un campione del 10% (margine di errore del 3,8%), vede il candidato del centrodestra Nello Musumeci allungare e salire al 35%, mentre Giancarlo Cancelleri (M5s) segue al 34%. Il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari scende al 20%, Claudio Fava fermo al 9%. LA PRIMA PROIEZIONE La prima proiezione diffusa dall’Istituto Piepoli e Noto sondaggi per la Rai, su un campione del 5% dei dati diffusi dal Viminale, vede un risultato di parita‘ tra il candidato del centrodestra Nello Musumeci e quello del M5s Giancarlo Cancelleri, entrambi al 34%. Seguono il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari al 21% e il canidato della Sinistra Claudio Fava al 9%.
AFFLUENZA ALLE URNE Sempre meno siciliani si recano a votano. Questo è il dato restituito dai numeri dell’affluenza di ieri ai seggi. Ha votato il 46,46% degli aventi diritto, in calo rispetto a 5 anni fa (quando votò il 47,41%). A Messina l’affluenza più alta, in coda Enna. Fonte Agenzia Dire: www.dire.it Stampa Oggi si vota in Francia, seggi aperti dalle 8 alle 19 (20 in città) in un clima di tensione ROMA- Urne aperte dalle 8 di questa mattina in Francia, dove oggi i francesi sono chiamati a scegliere il loro nuovo presidente, che resterà in carica cinque anni. In totale i candidati sono 11, anche se i principali sfidanti sono Emmanuel Macron (il favorito per succedere a Francois Hollande, il primo presidente nella storia che non si è ricandidato per impopolarità acclarata), François Fillon (destra), Marine Le Pen (estrema destra, in rimonta dopo i fatti di terrorismo degli ultimi giorni) e Jean-Luc Mélenchon (estrema sinistra). Stando ai sondaggi, il ballottaggio è la cosa più probabile e molti si aspettano una sfida Macron-Le Pen tra due settimane. Non è escluso nemmeno un testa a testa Le Pen- Mélenchon, tra Front National e Parti de Gauche. Il turno di ballottaggio, nel caso, è già fissato per il 7 maggio. Sono chiamati al voto 47 milioni di francesi, in un momento di altissima tensione per il terrorismo internazionale e a tre giorni dall’ultimo grave attentato che ha insanguinato Parigi, l’agguato alla Poliziadell’altra sera sugli Champs Elysees, quando un uomo ha aperto il fuoco a copi di kalashnikov contro un furgone della Polizia in sosta. Il clima è molto teso e anche i seggi, che chiuderanno alle 19 di oggi (le 20 a Parigi e nelle altre grandi città), sono ‘blindati‘ di controlli. I primissimi risultati dovrebbero uscire intorno alle 20 di questa sera. Anche ieri, alla vigilia del voto, c’è stato un episodio di forte tensione, quando alla stazione Gare du Nord di Parigi un uomo ha estratto un coltello scatenando il panico tra la folla. Agenzia Dire – www.dire.it Gb, Theresa May annuncia a sorpresa: “Elezioni anticipate l’8 giugno”
Gran Bretagna, annuncio a sorpresa di May: “Elezioni 8 giugno” Elezioni anticipate a sorpresa in Gran Bretagna l’8 giugno: le ha annunciate oggi la premier Theresa May in un inatteso discorso alla nazione dinanzi al numero 10 di Downing Street, dopo averle ripetutamente escluse nei mesi scorsi. Theresa May può contare secondo i sondaggi sul netto vantaggio del suo Partito Conservatore rispetto all’opposizione laburista in grado sulla carta di rafforzarla nel cammino verso la Brexit, il divorzio del Regno Unito dall’Ue. Gran Bretagna, annuncio a sorpresa di Theresa May: “Elezioni anticipate l’8 giugno” “La Brexit è nell’interesse nazionale, ma gli altri partiti si oppongono”, ha detto May spiegando l’annuncio delle elezioni anticipate e sostenendo che la decisione è stata presa “per garantire certezza e stabilità negli anni a venire…Ne abbiamo bisogno e ne abbiamo bisogno ora”, ha detto. Le elezioni anticipate in Gran Bretagna, dunque, si impongono per far fronte al clima di ‘divisione’ seminato dalle opposizioni laburista, libdem e indipendentista scozzese a Westminster che rischiano di indebolire il Paese, ha spiegato May, che si è appellata ai britannici affinché votino Tory: “Ogni voto per i conservatori – ha detto ancora la premier – significa che potremo portare avanti il nostro programma e andare verso un futuro più sicuro”. GB: da laburisti ok a elezioni anticipate Via libera da parte dell’opposizione laburista sulle elezioni anticipate in Gran Bretagna annunciate dalla premier, Theresa May, per l’8 giugno. “Accogliamo con favore la decisione del primo ministro”, ha detto il leader laburista,Jeremy Corbyn. www.affaritaliani.it Elezioni, M5S e Centrodestra allungano. Pd giù al 26,1% Il mese di marzo secondo SartoriaPolitica: la media. Pessime notizie per il Partito Democratico, ormai sempre più lontano dal Movimento 5 Stelle e dal Centrodestra. Affaritaliani.it pubblica la media dei sondaggi elettorali di marzo realizzata da SartoriaPolitica (che ha preso in esame 5 istituti demoscopici: SWG, EMG, IPR Marketing, Ixè e Index Research).
Quattro di loro, ad esclusione di SWG, hanno sempre dato in testa alle preferenze degli italiani il Movimento 5 Stelle: il sondaggio di IPR Marketing condotto nella settimana 20-26 marzo, è quello che segnala il maggior distacco tra il M5S e il Partito Democratico, +7%. Sulla base di questi dati, SartoriaPolitica ha elaborato una media del mese di marzo, con un andamento che evidenzia, nella parte alta, sempre più un maggiore distacco tra il Partito Democratico (26,1%) e il Movimento 5 Stelle (29,5%). Un riavvicinamento, in termini percentuali, tra la Lega Nord (12,5%) e Forza Italia (12,4%); costante Fratelli d’Italia (5%), a seguire MPD (4,5%) e Alternativa Popolare (3,1%), con Sinistra Italiana sotto la soglia di sbarramento (2,3%). Qualora i tre partiti del Centrodestra (Lega, Fi e Fdi) riuscissero a trovare un’intesa, come auspicato dagli stessi leader, lo loro somma farebbe al momento il 29,9% (dato al quale andrebbero poi aggiunte le liste minori come Direzione Italia di Raffaele Fitto e i Sovranisti di Alemanno e Storace). *Da considerare che nella prima parte di marzo, le varie rilevazioni sono state fatte sul Nuovo Centrodestra; proseguite poi nella seconda metà del mese con Alternativa Popolare, battezzata da Alfano lo scorso 18 marzo. Fonte: www.affaritaliani.it Elezioni al Consorzio di Bonifica della Gallura: premiata la continuità «Il risultato delle votazioni per la nomina del nuovo Consiglio dei Delegati del Consorzio di Bonifica della Gallura certifica la netta volontà dei consorziati di proseguire sullo stesso percorso tracciato nell’ultimo quinquennio e di rilanciare l’azione dell’ente verso l’esecuzione delle opere e dei progetti in fase di realizzazione». Con queste parole il presidente uscente del Consorzio di Bonifica della Gallura, Marco Marrone, accoglie i risultati delle votazioni che si sono svolte ieri, domenica 19 marzo, per il rinnovo del Consiglio dei Delegati del quinquennio 2017-2021. Un risultato significativo che è stato reso possibile anche grazie allo sforzo fatto dalle più importanti associazioni di categoria, Coldiretti, Confaglicoltura e Cia, che insieme hanno sostenuto una lista unitaria. Nei seggi, allestiti a Olbia e Arzachena, hanno votato in 430 con un’affluenza totale del 67,55% per l’elenco 1 e del 16,04% per l’elenco 2. I voti validi sono stati 427 con 3 schede nulle. I più votati nella Lista 1 sono stati Leonardo Muzzu, vice presidente uscente, con 27 preferenze e
Giovanni Antonio Calvisi con 25 preferenze. Nella lista 2 il risultato migliore è stato ottenuto dal presidente uscente Marco Marrone con 193 voti (il 63,91% del totale) e da Giovanni Spanedda con 84 preferenze. Il nuovo Consiglio dei Delegati sarà formato da tutti i componenti dell’unica lista in gara “Acqua e Terra della Gallura”: Mario Azara (6); Marco Asara (10); Giuseppe Maria Marrone (16); Michele Filigheddu (11); Leonardo Muzzu (27); Pietro Asara (1); Giovanni Antonio Calvisi (25); Mauro Mura (2); Lina Luciano (14); Natalino Gregorio Raspitzu (14); Marco Marrone (193); Giovanni Spanedda (84); Salvatore Giagheddu (1); Vittorio Lai (7); Antonio Gavino Desteghene (15). Una volta insediati, i nuovi consiglieri dovranno esprimersi sull’elezione del consiglio di amministrazione e sul nome del prossimo presidente del Consorzio di Bonifica della Gallura. «Questa votazione conferma ancora una volta l’interesse dei consorziati e del mondo agricolo sulla scelta della governance del Consorzio di Bonifica della Gallura. Aver raccolto un numero di preferenze così alto con una sola lista in gara è segno di democrazia e partecipazione – continua Marco Marrone. Ora spetta ai rappresentanti del nuovo Consiglio dei Delegati impegnarsi ed esprimersi al massimo nel ruolo per rilanciare l’azione del Consorzio a sostegno di tutti gli operatori del settore agricolo in un territorio nel quale la qualità delle produzioni deve diventare sempre più un punto di forza». «Al termine di questa tornata elettorale mi preme esprimere la mia gratitudine verso tutti i dipendenti del Consorzio che hanno svolto un lavoro preciso e puntuale garantendo un servizio eccellente in una giornata così importante – aggiunge il direttore generale del Consorzio di Bonifica della Gallura, Giosuè Brundu. Siamo reduci da un mese piuttosto intenso ma sempre caratterizzato da un clima sereno. Per questo ringrazio le associazioni di categoria che hanno saputo trovare un accordo comune per il bene del nostro territorio». Elezioni sondaggio: sale il centrodestra, scende il Pd Elezioni sondaggio clamoroso di Euromedia Research Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Sondaggio choc di Euromedia Research, l’istituto guidato da Alessandra Ghisleri. Il Centrodestra, escluso Alfano, ha raggiunto il massimo del 33,3% ed è nettamente la prima forza politica in Italia (sempre ovviamente che Berlusconi, Salvini e Meloni riescano a trovare un accordo). Nel dettaglio, Forza Italia supera, anche se di poco, la Lega Nord (14 a 13,7%). Molto bene Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale che si attesta al 5,6%. Il Movimento 5 Stelle batte il Partito Democratico (in caduta libera dopo la scissione) 26,4% a 25,5%. Per il Pd si tratta del dato più basso da quando Matteo Renzi è diventato segretario. La somma delle varie anime della Sinistra vale l’8,8% ed è così distribuita: Sinistra Italiana 3,5%, Movimento Democratico Progressista 3% e altri di Centrosinistra (POSSIBILE+PISAPIA+ALTRI) 2,3%. Tonfo clamoroso di Area Popolare di Angelino Alfano (2%). Altri partiti 4%. Incerti/astensione al 33,4%. Fonte: http://www.affaritaliani.it Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America ROMA – Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, la sua consacrazione è arrivata alle 8.30 ora italiana. IL PERSONAGGIO Ricco, ricchissimo, un magnate cresciuto nel lusso più sfrenato e che si è dedicato, tra le altre cose, alla costruzione di luccicanti grattacieli color dell’oro che portano il suo nome. Donald Trump, newyorchese, è nato nel 1946. Figlio del miliardario Fred, ha sempre frequentato scuole private e dal 1974 gestisce le società di famiglia: ha edificato palazzi, hotel, casinò, strutture di ogni tipo e grandezza. Attualmente il suo patrimonio personale è stimato in 2,7 miliardi di dollari, con uno stipendio mensile di 60 milioni. Ha cinque figli da tre mogli diverse.
LA STORIA FINANZIARIA Nel 1980 Donald creò la Trump organization per gestire al meglio gli immobili, “ma già nel 1990- raccontano i giornalisti di Lookout news nel libro ‘Trump vs Usa’– la nuova società si ritrovò con un debito tra i 5 e gli 8 miliardi di dollari. Il salvataggio della società fu possibile solo grazie a un accordo raggiunto ad agosto di quell’anno con ben 70 banche che gli permisero di stipulare una seconda e una terza ipoteca su quasi tutte le proprietà, fidando solo sul miliardo personale di Donald Trump. Il grande rischio assunto dalle banche gli garantì di evitare la bancarotta e di rimettersi in pista”. Nel 1995, infatti, Trump “quotò la Trump hotels & Casino Resorts Inc. in borsa e ricevette così una notevole spinta finanziaria, grazie anche al placet della Security and Exchange Commission (SEC), l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza sugli scambi finanziari. Trump vendette inizialmente 10 milioni di azioni a 14 dollari per azio-ne e poi nel 1996 vendette 13,25 milioni di titoli a 32,5 dollari cia-scuno. Questo garantì alle società di Trump una stabilità e una legittimazione nel mondo, attraverso investimenti altrimenti impossibili data la situazione finanziaria di partenza”. Nel suo libro “The America we deserve” (L’America che meritiamo) pubblicato nel 2000, Donald scrive che “la più grande minaccia al sogno americano è l’idea che i sognatori abbiano bisogno di uno sguardo indagatore e un controllo stretto. La prima cosa per noi è assicurarci che il settore pubblico si limiti”, di fatto disconoscendo i vantaggi ricevuti dal sistema pubblico americano. LA CANDIDATURA “Rendiamo l’America di nuovo grande” (“Make America great again”) è il grido di battaglia che ha sostenuto tutta la sua campagna elettorale, dominata da aggressività e modi politicamente scorretti. “It’s gonna be Donald” titolava il 4 maggio scorso la CNN. Quel giorno Donald John Trump Senior, dopo la vittoria nello Stato dell’Indiana e il contestuale ritiro del rivale Ted Cruz, è stato investito della candidatura: sarà lui a correre per la Casa Bianca sotto le insegne dei Repubblicani. “Cosa che per un “non politico” non accadeva dai tempi di Eisenhower (che però era già stato generale), negli anni Cinquanta- spiegano i giornalisti di Lookout news nel libro ‘Trump vs Usa’-. Chi non credeva possibile che un imprenditore newyorchese prestato alla politica, un battitore libero senza peli sulla lingua, nonché un festaiolo con tre mogli all’attivo e il portafoglio gonfio di dollari potesse sbancare e raccogliere così tanti consensi nel paese, si è sbagliato di grosso”. Secondo molti osservatori, il grande successo di Trump è dovuto alla capacità di intercettare gli Stati Uniti delusi, amareggiati, poveri, che, senza di lui in gara, non sarebbero andati a votare. Il linguaggio di Trump è esplicito, infarcito di bassezze e volgarità, e proprio per questo comprensibile da tutti. I suoi toni sempre alti, spesso aggressivi, hanno risvegliato molti dal torpore. Per portarli dove, è delineato nel suo
programma elettorale. IL PROGRAMMA Trump ha iniziato la sua campagna, e la sua scalata nei consensi, definendo l’immigrazione illegale un’emergenza nazionale e i messicani che attraversano di notte la frontiera con gli Stati uniti “criminali e stupratori” e promettendo, in caso di vittoria, di “lanciare un programma di deportazione su larga scala” di tutti gli immigrati clandestini (di qui anche l’idea di edificare un muro tra Usa e Messico). Anche sulla possibile accoglienza di profughi dalla Siria, Trump è stato netto: “Questi profughi potrebbero essere un Cavallo di Troia. Il nostro paese ha problemi enormi da risolvere. Non possiamo accollarci un altro problema”. Sulla pena di morte, “gli slogan e le parole di Trump sembrano essere stati scelti per andare in-contro con brutale schiettezza ai desideri della fascia più tradizionalista, e maggioritaria, dell’elettorato. “La pena di morte – ha affermato – andrebbe ripristinata e applicata con durezza.C’è chi dice che non è un deterrente. Magari sarà anche così, ma resta il fatto che i due criminali recentemente giustiziati per aver ucciso dei poliziotti non ammazzeranno più nessuno. Questo è certo”. Con un occhio molto attento alle esigenze del ceto medio, deluso dalle mancate riforme del welfare e della sanità pubblica promesse e non attuate negli otto anni della presidenza Obama, Trump si è discostato dalle posizioni storiche del partito repubblicano, da sempre contrario alla creazione di un servizio sanitario in grado di fornire ai tutti i cittadini assistenza pubblica sul modello europeo. “Se noi renderemo il nostro paese di nuovo ricco – ha dichiarato in proposito – ci potremo permettere un sistema di sicurezza sociale pub-blico. Io sono probabilmente l’unico repubblicano che non vuole tagli allo stato sociale, voglio solo rendere l’America più ricca così da poterci permettere una sicurezza sociale e un’assistenza sanitaria pubblica pagate dallo stato». Sul diritto degli americani di possedere liberamente un’arma Trump, conquistandosi immediatamente l’appoggio politico e finanziario della National Rifle Association, la potente lobby dei produttori di armi, sostiene che se tutti avessero un’arma l’America sarebbe più sicura, motivo per cui ha promesso che abolirà tutte le restrizioni all’acquisto e alla detenzione: “Guardate quello che è successo a Parigi e Orlando, se la gente attaccata dai terroristi fosse stata armata le pallottole sarebbero andate in un’altra direzione e non sarebbero morte tante persone. Quindi alla domanda sulla possibile limitazione della libera vendita delle armi rispondo con un semplice no”. In politica estera, Trump promette di correggere tutti gli errori fat-ti dalle amministrazioni precedenti, comprese quelle di George W. Bush: “Per anni ho detto ‘non andate in Iraq’. Loro sono andati in Iraq e hanno destabilizzato tutto il Medio Oriente. ora c’è l’ISIS che si è appropriato del petrolio. Io dico mandiamo le truppe adesso e togliamogli il petrolio. Togliamo loro la ricchezza. Ora lo dobbiamo fare”. Agenzia DIRE , www.dire.it
Cagliari: domani incontro con le liste civiche che sostengono Paolo Casu Si svolgerà domani 30 Maggio alle ore 19,00 a Cagliari, presso il Sardegna Hotel in Via Lunigiana N. 50, l’incontro tra i Cittadini, Paolo Casu Candidato Sindaco e i Candidati delle due liste “Insieme Onestamente per Cagliari” e “Lottiamo per il Tuo Futuro con Paolo Casu Sindaco“, per la presentazione dei 61 candidati e del programma della coalizione delle liste civiche che sostengono Paolo Casu. Il programma amministrativo delle liste “Insieme Onestamente per Cagliari – Paolo Casu” e “Lottiamo per il tuo Futuro con Paolo Casu Sindaco” nasce nel proseguo dell’attività politica proposta dal 2006 sino ad oggi, all’esterno e all’interno dell’istituzionecomunale, dal consigliere comunale Paolo Casu e da un gruppo di cittadini cagliaritani e non soltanto, giovani e meno giovani, disinnamorati dai partiti politici e dalla lontananza con cui oggi la politica agisce e impone alla nostra società civile. Studenti, disoccupati, padri e madri di famiglia,operai, medici, avvocati,ingegneri, informatici,commercianti, artigiani e altri, provenienti da tutti i quartieri cagliaritani, rappresentano l’estrazione sociale da cui e con cui la nostra compagine civica, vuole dare il proprio contributo per cambiare Cagliari senza padrini e senza padroni. La città di Cagliari, con il nostro contributo, vuole ripartire da una politica pensata e creata per “dare” alla società e non di sicuro per “prendere”, proprio partendo da una considerazione banale ma praticamente ignorata dai “politici” che la politica non può essere un lavoro e ne una professione, ma bensì un’ impegno sociale volontario e a tempo, attraverso cui dare un contributo serio, competente, produttivo, volontario e risolutivo verso la crisi della nostra città, ma anche e soprattutto della nostra società. Il percorso, attraverso cui interverremmo nel concreto, parte e si espande da diverse aree tematiche: cultura e valorizzazione della nostra storia, istruzione, lavoro e disagio sociale, commercio e artigianato, gestione turistica e produttiva del nostro territorio, con valorizzazione del mare e dei suoi prodotti, quali fonti di reddito, lavoro, sviluppo e occupazione. “Per l’attuazione del primi punto del nostro programma – prosegue Casu- ci siamo dati trenta giorni di tempo dal nostro insediamento, mentre per gli altri punti ci siamo posti quale arco temporale massimo per la loro realizzazione, 365 giorni dalla mia elezione a sindaco. In settimana- prosegue Casu- comunicherò i nomi dei nostri assessori, affinché i cittadini conoscano anticipatamente con chi Paolo Casu sindaco andrà a governare, senza padrini, senza padroni, ma soprattutto senza uomini nominati a priori dai soliti segretari politici che accompagnano la campagna elettorale degli altri candidati”. Ecco i primi tre punti del programma: 1. Abolizione di qualsiasi indennità per Sindaco, Assessore, Consigliere Comunale e Presidente del Consiglio, riduzione delle costose Commissioni Consiliari Permanenti, e Creazione di uno Specifico Fondo di Bilancio, per la promozione di posti di lavoro per disoccupati cagliaritani. 2. Attivazione delle Procedure amministrative per Inserire in Bilancio il preziosissimo “Reddito di Cittadinanza” già previsto con Legge Regionale. 3. Applicazione di una Zona Franca Urbana per il nostro Comune, già contemplata per il nostro territorio dalla Normativa Europea e dai Decreti Attuativi Nazionali, e attivazione di procedure di defiscalizzazione del
lavoro per le Imprese operanti nel territorio della nostra Città. Per ogni punto del nostro programma, proporremmo soluzioni concrete e non il solito libro dei sogni. Casu, non si ferma ai soliti proclami elettorali su lavoro, turismo, ambiente e sociale, ma sfida gli altri candidati con una ricetta semplice e praticabile dal primo giorno in cui lui verrà eletto Sindaco, non mettendo la mano nei portafogli dei cittadini ma nel suo e dei suoi consiglieri, assessori e collaboratori. NOI CON SALVINI – OLBIA: “NOI CON SALVINI STA ANCORA VALUTANDO SE PRENDERE PARTE ALLE AMMINISTRATIVE DI OLBIA” Olbia, 11 Aprile 2016- Noi con Salvini non ha ancora deciso se proporsi alle prossime elezioni comunali di Olbia.Pertanto, l’attribuzione di alleanze con questa o quella coalizione sono, per il momento, prive di fondamento. Qualora decidessimo di partecipare alle prossime amministrative, lo comunicheranno i Coordinatori Provinciale, Dario Giagoni, e Cittadino, Angela Sotgiu. Fino a quel momento, qualsiasi informazione è da considerarsi priva di fondamento. Elezione della Segreteria Provinciale del PD Nuorese
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