Nuova giunta: tre posti al Pd, si allontana Cascone ma mantiene i trasporti - Le Cronache Salerno
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Nuova giunta: tre posti al Pd, si allontana Cascone ma mantiene i trasporti di Andrea Pellegrino L’accordo per la nuova giunta regionale sarebbe dovuto essere questo: tre nuovi ingressi, di cui due destinati al Partito democratico ed uno a Luca Cascone che avrebbe dovuto naturalmente guidare l’assessorato ai trasporti. Ma la prima bozza sarebbe stata sconfessata dalla richiesta al rialzo da parte del Partito democratico della Campania che avrebbe rivendicato nelle ultime ore i tre posti a disposizione. Così sembra allontanarsi l’ipotesi Cascone che in aula consiliare, tra l’altro, avrebbe portato un altro salernitano: Andrea Volpe, primo dei non eletti della lista “De Luca presidente”. In piedi resta, infatti, la regola secondo la quale chi entrerà in giunta dovrà lasciare il seggio consiliare. Vale, dunque, anche per Mario Casillo che rientra a pieno titolo nei tre posti richiesti dai democrat. Ma oltre alle dimissioni da consigliere regionale (attualmente è il capogruppo del Partito democratico) Casillo dovrà ingoiare anche un altro boccone amaro nel caso in cui dovesse accettare l’incarico nell’esecutivo regionale. Per lui non ci sarà la tanto attesa delega ai trasporti che resterà nella disponibilità del presidente e quindi del consigliere Cascone (che guida tra l’altro la commissione trasporti in Consiglio regionale). Per il mister preferenze del Partito democratico l’offerta prevede la delega allo sviluppo economico. Gli altri due posti dovrebbero essere destinati alle quote rosa, di cui una opzionata da Lello Topo. Il presidente della commissione sanità, infatti, dovrebbe segnalare il suo assessore (donna) al presidente Vincenzo De Luca. Nelle prossime ore il quadro politico dovrebbe essere più chiaro, nel mentre si sbloccano anche le ulteriori nomine. Il salernitano Antonio Bottiglieri,
infatti, guiderà la Scabet, fino a poco tempo fa retta da Patrizia Boldoni. All’Asi di Salerno, invece, la Regione Campania manderà Antonio Visconti che dovrebbe entrare nel consiglio d’amministrazione del consorzio sviluppo d’area industriale. De Luca: “Ci ricandideremo e vinceremo” di Andrea Pellegrino Sfida a de Magistris ed al Pd: «Ci ricandidiamo e vinciamo». Vincenzo De Luca presenta il suo partito e pensa già al 2020. Ad Afragola il battesimo del movimento “Campania Libera”. Una iniziativa promossa da Tommaso Casillo, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e condivisa dall’intero gruppo regionale. Sala piena, con tanti amministratori della Regione pronti ad aderire al progetto di Vincenzo De Luca. «Un movimento aperto agli amministratori di centrodestra e di centrosinistra», ha dichiarato Vincenzo De Luca: «Campania Libera vuole offrire una occasione per chi si vuole impegnare in politica senza aderire ad un partito tradizionale. Oggi nasce un movimento con sani principi come la legalità, la correttezza, l’onestà e la concretezza. Espressione della gente normale, dei territori e dei quartieri, non della politica politicante. Un movimento di volontariato politico e civile aperto ai giovani, ai professionisti, agli imprenditori e alle famiglie. La nostra politica seria è quella che risolve i problemi dei cittadini. Siamo qui per fare una rivoluzione democratica. Questo è un movimento nato in una sala stracolma di cittadini, di giovani e di professionisti in un lunedì freddo e piovoso». Tra gli interventi anche quello di Franco
Moxedano che dall’Idv dovrebbe aderire ufficialmente a Campania Libera: «Con tanti amici guardiamo a questo proposta politica». Una mossa, quella di Moxedano, che potrebbe consentire la costituzione del gruppo regionale “Campania Libera”, oggi stretto tra Psi e Verdi. Non c’è fisicamente il consigliere regionale di Salerno, Nello Fiore, in viaggio di piacere con la famiglia. Critiche, invece, dal Movimento 5 Stelle: «La Campania diventerà veramente Libera quando personaggi della peggior politica dei sistemi di potere come Vincenzo De Luca e amici smetteranno di occupare con le clientele e le fritturine di pesce le istituzioni, come abbondantemente dimostra l’inchiesta della Procura di Napoli – dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle – Scaricato persino da Renzi, ecco che al teatro Gelsomino di Afragola il presidente De Luca ha messo in scena il solito copione da Prima Repubblica, dove annuncia di cambiare tutto per non cambiare niente e per nascondere i fallimenti del suo governo regionale. De Luca è disperato, è incapace di governare e di risolvere i problemi veri dei cittadini, e lo dimostra ogni giorno: Liberi la Campania una volta per tutte e faccia tornare i cittadini al voto». Scafati. Tra tanti fanti e aspiranti re, potrebbe spuntare una donna Di Adriano Falanga Nonostante sia quasi certo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, il che comporterà un’attesa di circa due anni per ritornare al voto, la politica scafatese è in pieno fermento.
Ad uscire in avanscoperta sono loro, i “fanti”, ad avanzare verso le linee “nemiche”. Ma la fanteria è corpo nobile e sacrificale, le maggiori vittime si registrano proprio tra le sua fila, considerato la prima e forte esposizione al fuoco nemico. I Fanti a Scafati sono Marco Cucurachi (Pd), Angelo Matrone (Fdi), Raffaele De Luca (Repubblicani). Ma la storia insegna, i candidati sindaco reali spuntano fuori dalle retrovie, sul loro mezzo blindato, alla fine della battaglia. Scortati dai generali, rendono omaggio ai soldati caduti e si ergono a salvatori della Patria. Nulla di nuovo insomma. Ogni ragionamento politico è però ripetutamente incentrato su nomi strettamente maschili. Ma la città di Scafati, terzo comune della provincia salernitana, potrebbe essere pronta ad esprimere un candidato femminile? Seguire ad esempio le orme della popolosa Battipaglia, che ha eletto, anche qui dopo il commissariamento, la dottoressa Cecilia Francese, già consigliere comunale? Forse si, e a puntare su un candidato rosa potrebbe essere il perimetro del centrodestra. La corazzata alibertiana del resto si è contraddistinta per l’elevato numero di esponenti femminili al suo interno. Personaggi di prim’ordine, che hanno tenuto banco durante questi anni di sindacato guidato da Pasquale Aliberti. E nulla vieta all’ex sindaco, qualora si votasse davvero nel 2019, di sparigliare le carte e puntare su una lady. Prima fra tutte è lei, la moglie Monica Paolino, consigliere regionale. Per anni ha esercitato il suo mandato regionale all’ombra del marito, offuscata dalla preponderanza politica del marito, sindaco di Scafati e padre padrone di Forza Italia nel salernitano. Oggi però la Paolino resta l’unico eletto della famiglia, e i riflettori già si sono accesi sulla sua persona. Da quando lavorava “in silenzio” oggi la consigliera regionale comincia a “far rumore”, e a ritagliarsi i suoi spazi mediatici. Ed è attraverso lei, spiegano i più informati, che Aliberti continua ad esprimere la sua azione politica. Ufficialmente chiuso nell’eremo di casa sua in via Aquino, l’ex sindaco avrebbe sommato la sua voce a quella della moglie. Un unico coro insomma, per restare ancora in sella e preparare il
terreno alle future elezioni, magari con la Paolino sindaco e il marito candidato alla Regione. Fantapolitica? Può darsi, ma tutto sommato era fantapolitica anche quando si cominciava a vociferare di una sconosciuta Paolino candidata nell’armata Pdl a targa cirielliana nel 2010. Bisogna lavorarci sopra però, perché gran parte degli alibertiani vedono bene un proseguo politico nella persona di Giancarlo Fele. Dato certo è che le liste sono già in fase di preparazione, anche perché è bastato ripartire dal lavoro pre decadenza, quando gli alibertiani erano certi di ritornare al voto. Come oggi sono certi che il comune non sarà sciolto. Non solo Paolino, tra l’ex maggioranza spiccano i nomi di Annalisa Pisacane e Brigida Marra. La prima è molto radicata sul territorio, ex assessore alle politiche sociali, ha un discreto serbatoio di voti personali da dove partire. La seconda è volto nuovo, definita “la pasionaria”, rappresenta nel contempo sia la croce che la delizia tra le fila dell’amministrazione uscente. Brigida Marra ha mostrato di avere una dialettica, e di non temere mai lo scontro diretto con l’avversario. Peccato che si sia scontrata spesso anche con la sua stessa parte politica. Tutti e sei i dissidenti hanno infatti avuto rimostranze nei suoi confronti. Restando nel centrodestra, potrebbe puntare su Daniela Ugliano l’ex assessore al bilancio Raffaele Sicignano. La dottoressa, nonostante sia uscita dalla maggioranza a giugno con Stefano Cirillo e Bruno Pagano, non è certamente stata comparsa tra gli alibertiani. Fino alla fine Pasquale Aliberti ha provato a recuperarla. Resta il rapporto umano, ma politicamente la Ugliano è oramai separata, con ben altre prospettive. Infine, il centrosinistra, volendo scartare le “solite note”, che pure hanno alle spalle anni e anni di attivismo, sia istituzionale che partitico, si ritrova con la
sola Margherita Rinaldi quale papabile candidato in salsa rosa. Candidata non eletta alla corte di Vittorio D’Alessandro, l’avvocato Rinaldi è riuscita a sintetizzare sulla sua figura le diverse anime del centrosinistra, riuscendo ad essere eletta segretaria del locale circolo. A lei si deve anche un fitto lavoro di mediazione per la riunificazione del Pd, dopo la separazione elettorale del 2013. Finirà però con l’essere esclusa al prossimo congresso cittadino, che dovrà sancire i prossimi traghettatori per la futura tornata elettorale. La Rinaldi è stata preziosa in tempo di pace, ma in tempo di guerra, i vecchi generali già stanno scalpitando. Scafati. Helios, nuovo esposto dei residenti. Firmano in trenta Di Adriano Falanga Si sono presentati di nuovo sabato mattina, 14 gennaio, presso la locale Tenenza dei Carabinieri di via Oberdan. Restano sul piede di guerra i residenti di via Galileo Ferraris e dell’area Pip adiacente l’azienda Helios. Tra le mani del maresciallo Renato Ambrosanio è stato infatti depositato un nuovo esposto, dopo quello del luglio scorso. Questa volta però a sottoscrivere la denuncia nei riguardi dell’azienda che stocca e trasforma rifiuti urbani e non sono stati poco meno di trenta residenti. “Ogni giorno nella zona c’è un odore nauseabondo che irrita le vie respiratorie ed è percepito da tutte le persone residenti del territorio che quindi stanno vivendo un momento di disagio di non poco conto – si legge
nella denuncia – Ogni giorno, presso la società Helios, giungono numerosi autotreni che, in fila, attendono il proprio turno per scaricare il contenuto e molto spesso da questi mezzi si perdono dei liquami che si riversano sul manto stradale creando delle pozzanghere di oli e di altro materiale”. Nonostante il commissariamento e la denuncia nei riguardi dell’amministratore per reati ambientali da parte della Procura di Nocera Inferiore, la situazione sembra non essersi mai stabilizzata, l’apice nuovamente la scorsa settimana, quando più volte i residenti hanno chiamato i carabinieri, facendo verbalizzare la puzza acre e stringente emessa dall’opificio. “L’odore nauseabondo aumenta in maniera esponenziale durante le ore serali e notturne. Gli autotreni che ogni giorno scaricano i rifiuti presso la società creano sicuramente un forte disagio alla circolazione stradale della zona lasciando spesso in fila dei rimorchi per diversi giorni” prosegue l’esposto. Non solo puzza però, i firmatari hanno anche chiesto di verificare il processo di smaltimento delle acque, e se l’azienda dispone di un depuratore. Probabilmente si, stando a quanto relazionava l’ingegnere Nicola Fienga, a capo del settore Ambiente (e oggi all’Urbanistica) di Palazzo Mayer, diversi mesi fa, in risposta ad una interrogazione consiliare del Pd. Le acque, dopo depurazione, finiscono nel canale Fosso Del Mulino. Un canale di irrigazione dei tanti campi agricoli circostanti, che sfocia nel fiume Sarno. “Quando la società effettua dei lavori di pulizia all’interno, l’acqua stessa che fuoriesce si riversa all’esterno in strada creando un forte ristagno e di conseguenza un forte olezzo di sostanze non meglio specificate”. Venerdì scorso l’ennesimo, il terzo, rinvio della nuova conferenza dei servizi convocata dalla Regione Campania. Rinvii chiesti dalla Helios e sempre puntualmente accolti. L’azienda ha appena vinto il ricorso presentato al Tar contro la sospensiva emessa dal Comune di Scafati a seguito della revoca di parte dell’agibilità dei locali per difformità di tipo urbanistico. I giudici hanno motivato la decisione: “non ravvedendo nelle motivazioni dell’atto profili sostanziali di carattere igienico
sanitario”. Significa che nell’opposizione presentata da Palazzo Mayer tramite il legale Lorenzo Lentini, le motivazioni edotte siano tutte di ordine amministrativo. Insomma, nessuna emergenza ambientale e sanitaria è stata chiesta dal Comune. Carfagna: minacce di morte su Facebook, “finirai sotto terra” “Finirai anche tu due metri sotto al terreno”, “la morte e’ uguale per tutti”. Queste le minacce rivolte a MaraCarfagna, portavoce dei deputati di Forza Italia, dopo un post su Facebook nel quale condannava gli ultimi casi di violenza sulle donne. L’autore delle minacce e’ un giovane straniero, che probabilmente risiede in Italia. La deputata, che gia’ in passato aveva ricevuto minacce per i canali social, preferisce non commentare e si appresta a sporgere formale denuncia alle autorita’ competenti. Fonderie, i comitati nuovamente all’attacco di Brigida Vicinanza “Nel 2017 siamo ancora qui a parlare di emissioni e di
inquinamento dovuto alle fonderie Pisano”. La riapertura dell’opificio di Fratte dopo la decisione del Riesame porta con sé nuove polemiche, proteste e denunce. Come un circolo vizioso dove si ritorna sempre al punto di partenza, e i comitati cittadini che ora scendono nuovamente in campo. Pronto un nuovo esposto da parte del Comitato salute e vita e del Presidio permanente e una denuncia alla Regione Campania. Carte alla mano questa volta sotto la lente di ingrandimento è la documentazione relativa all’Aia e alla Via presentata dalla proprietà dello stabilimento di via Dei Greci. «Le documentazioni presentate dai Pisano per il ricorso sono alterate e dicono esattamente l’opposto di ciò che realmente è, se dalla Regione arriverà l’ok all’autorizzazione Via i tecnici regionali saranno i responsabili di un vero e proprio reato». Ieri mattina i due comitati sono scesi in campo insieme e hanno presentato in una conferenza stampa gli atti pervenuti all’ufficio di settore della Regione Campania in vista della conferenza dei servizi che potrebbe rinnovare la Via (Valutazione di impatto ambientale)” Circa 130 pagine di una relazione redatta da “tecnici volontari”, dove vengono avanzate delle osservazioni urbanistiche, ambientali e amministrative che farebbero emergere appunto delle gravi discordanze. I comitati hanno continuato a sottolineare che l’Aia doveva essere dichiarata non valida già nel 2012, in quanto nella conferenza dei servizi non venne tenuto conto del parere del Parco Urbano dell’Irno, interpellato però nuovamente quest’anno e che, proprio nella documentazione consegnata lo scorso 27 dicembre, fa emergere i problemi di natura ambientale causati dallo stabilimento. Con un’idea comune da entrambe le parti: «Se ci fosse stato questo parere già nel 2012 ci saremmo risparmiati cinque anni di sofferenze, cinque anni di vittime e di malattie e soprattutto di disagi ambientali» ha rimarcato il presidente Lorenzo Forte. Ma dalla relazione insomma emergono tantissimi punti che potrebbero destare “sospetto” e i comitati puntano il dito contro i tecnici dei Pisano, colpevoli di aver fatto delle semplici valutazioni di previsione, come se quello stabilimento non
fosse già esistente nella zona «I tecnici incaricati hanno fatto delle valutazioni previsionali, cosa che non è consentita per legge in quanto l’impianto delle Fonderie Pisano è già esistente dal 1960 lì e non in fase di costruzione» – ha sottolineato Salvatore Milione. Insomma, pare proprio che le valutazioni non rispecchino la realtà e non tengano nemmeno conto dei processi, della magistratura e dei vari catenacci messi ai cancelli delle Pisano per poi essere tolti. «Queste loro previsioni possono essere definite semplicemente cartastraccia, perché non rispecchiano i dati oggettivi riscontrati dall’Arpac e dagli ultimi rilievi effettuati dall’Arpac, ma non quella di Salerno che è complice a questo punto», ha evidenziato Milione. Ma non solo, i tecnici volontari dei comitati avrebbero riscontrato anche altre incongruenze nelle relazioni dei Pisano soprattutto per quanto riguarda la parte delle “vasche di raccolta di prima pioggia” che non rispecchierebbero di temini di legge per grandezza, di conseguenza tutta l’acqua raccolta va direttamente a confluire nel fiume Irno non “filtrata”. “Nello studio di impatto ambientale poi non tengono conto degli sforamenti di Pm 10 e Pm 2,5 rilevati nel 2015, non tengono dello studio del 2014 e nemmeno dei dati dell’Isde, insomma davvero carta straccia per quanto ci riguarda”. Continua poi il pugno duro contro le istituzioni “complici di questo scempio” come spesso ribadito dai comitati e soprattutto contro il Comune di Salerno che “non ha mai emesso un’ordinanza di chiusura di proprio pugno, minando la salute dei cittadini”, sottolinea Lorenzo Forte. E proprio sugli interventi strutturali, il Comune di Salerno avrebbe anche dichiarato inammissibili i progetti, in quanto era stato effettuato un cambio di destinazione d’uso. Ora i comitati sono pronti a scendere nuovamente in piazza con due appuntamenti. Un’assemblea del 28 gennaio con i residenti e altre associazioni per organizzare anche il corteo del 25 febbraio e una messa in memoria delle vittime con l’arcivescovo di Salerno Luigi Moretti, che sarà probabilmente celebrata il 4 febbraio.
E’ il giorno di Bittante e Gomis. A sinistra rispunta Filippini di Fabio Setta SALERNO E’ rimasto in panchina mentre i suoi compagni del Cagliari superavano il Genoa. E oggi potrebbe vestire la maglia della Salernitana. E’ atteso per oggi un nuovo summit tra l’entourage di Bittante e la Salernitana. Il club granata vorrebbe mettere a disposizione del tecnico Bollini il calciatore nel più breve tempo possibile, considerato che domenica ripartirà il campionato di sere B. Finora il mercato granata si è vivacizzato solo per le operazioni in uscita. A tal proposito oggi Caccavallo sarà a Venezia per le classiche visite mediche e la firma del contratto. prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione in serie B è la formula della cessione. Tornando a Bittante anche il suo procuratore si è detto possibilista. in un’intervista rilasciata a tuttomercatoweb, l’agente del calciatore, Bastianelli si è detto possibilista: “Salerno è un’opzione che stiamo valutando con grande attenzione anche perché c’è un tecnico molto preparato come Bollini, abituato a lavorare con i giovani”. Sicuramente oltre Bittante la Salernitana chiuderà alte operazioni. ore decisive anche per il portiere. Liverani potrebbe passare all’Akragas. In entrata il favorito numero uno è Gomis anche se Lotito tiene ancora viva la pista Agliardi. Resta da limare qualche dettaglio riguardo la formula. Il Torino vorrebbe cederlo in prestito secco, la Salernitana punterebbe almeno ad un diritto di riscatto. Non è da escludere però che il club granata possa addirittura prendere Gomis a titolo definitivo. A centrocampo è attesa a
giorni l’offerta della Pro Vercelli per Ronaldo, che non sembra rientrare nelle grazie di Bollini. L’obiettivo numero uno è sempre Giorico del Modena, ma la prima richiesta dei canarini è stata piuttosto alta. Si è proposto Galloppa. In attacco nuovo contatto con il Vicenza per il brasiliano Fabinho. Joao Silva potrebbe finire alla Sambenedettese così come il portoghese Lopes, classe 1991 proveniente dal Chaves, che è stato tesserato dalla Salernitana e girato nelle Marche. nuovo sondaggio del Vicenza per Della Rocca ma per il momento il centrocampista non si muove da Salerno. Per quanto riguarda il vice Vitale, l’idea sarebbe quella di prendere un esterno under. Il nome giusto potrebbe essere quello di Filippini, baby della Lazio, attualmente in prestito al Cesena. Sempre in difesa alla Salernitana è stato offerto nuovamente l’esperto centrale Santacroce, attualmente svincolato. Schiavi attende l’offerta giusta ma in settimana potrebbe esserci l’incontro per la rescissione. Ascoli, Parma e Trapani, le probabili destinazioni. Continuano ad arrivare offerte per Coda e Donnarumma.La Salernitana, al momento, rifiuta e va avanti. Tutti per Amatrice, tra sorrisi ed emozioni di Enzo Graziano SALERNO. Una domenica di sport ma soprattutto di beneficenza. Allo stadio Arechi si è disputata la partita “Tutti per Amatrice” tra le Vecchie Glorie della Salernitana e la Nazionale Artisti Italiani. Il match è terminato con il risultato di 8 a 0 per la Salernitana tra sorrisi, battute e tante emozioni; infatti “Tutti per Amatrice” ha fatto rivestire la casacca granata a giocatori che hanno fatto la
storia della Salernitana: da Chimenti a Pisano, fino ad arrivare ad alcuni dei protagonisti della stagione in serie A come Gattuso e il capitano Breda. Presenti in campo anche alcuni dei giocatori che hanno scritto la storia recente granata, è questo il caso di Arturo Di Napoli ed Emanuele Ferraro. Ancora una volta Salerno risponde presente quando si tratta di beneficenza e di attivarsi nel sociale, in tal senso emblematico è lo striscione apparso in curva sud: ” Salerno abbraccia il popolo di Amatrice”. Prima del fischio d’inizio, la banda musicale Lorenzo Rinaldi, di Giffoni Valle Piana, diretta dal maestro Francesco Guida ha eseguito l’inno nazionale. Soddisfatto l’organizzatore dell’evento Clemente Rispoli della Real Sud che ha ricevuto i ringraziamenti del sindaco di Amatrice. Passano soltanto 4 minuti e ad aprire le marcature ci pensa Arturo Di Napoli. Dopo due minuti raddoppia il bomber, con il numero 9, Giovanni Pisano. Al 7′ minuto esce Di Napoli ed entrare Ciro De Cesare. Allo scoccare del 15′ minuto il numero 20 David Di Michele sigla il 3 a zero. Il goal del 4 a zero lo realizza il neoentrato De Cesare al minuto 18. Al 20′ minuto Giovanni Pisano, fa rivivere grandi emozioni ai tifosi granata, dribblando l’estremo difensore della Nazionale Artisti e insaccando il 5 a zero. Dopo tre minuti, Ciro De Cesare trova la sua doppietta personale, portando il risultato sul 6 a 0 per i granata. A portarsi il pallone a casa è pero Giovanni Pisano che al 25′ minuto realizza il settimo goal per la Salernitana, e il terzo per lui. Alla mezz’ora sigla l’ottavo ed ultimo goal uno dei delegati della curva sud Siberiano, Antonio Castellano, scesi in campo con la Salernitana. Termina così il primo tempo, ma anche la partita poichè il match non riprenderà a causa della forte pioggia battente. SALERNITANA Chimenti; Tosto, Grimaudo, Grassadonia, Fusco; Breda, Ferrara, Gattuso; Di Michele, Di Napoli, Pisano. A disposizione: Genovese, Facci, Ferraro, Tedesco, Coda, Bernardini, Strada, Marchi, De Cesare, Cuccurullo, Di Giacomo, Strada, Tuia, Grillo, Castellano, Spero, Ricciardi, De Martino, Trezza, Faella, Sarno. NAZIONALE ARTISTI ITALIANI Tacconi; Vigorito, Pepe, Battaglia, Sepe,
Maglione; Di Gennaro, Russo, Baris, Albanese, Monte. A disposizione: Arcuri, Del Pezzo, Di Pino, Monetti, Baglionico, Rodio, Gallo, Conti, Jimmy Ghione. Successo per la presentazione dell’ebook “Il sistema Salerno” di Brigida Vicinanza Il “Sistema Salerno, la cupola del potere tra politica ed imprenditoria” si fa largo tra i salernitani. L’ebook dei giornalisti Marta Naddei e Andrea Pellegrino è stato presentato ieri, durante un incontro moderato da Clemente Ultimo insieme al consigliere di Giovani salernitani Dante Santoro. L’incontro organizzato da Luca Lezzi, è stato molto partecipato e ha visto tra gli altri la presenza del senatore Andrea De Simone e della sorella dell’ex presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, Alessandra Caldoro e l’esponente del gruppo Rousseau Oreste Agosto insieme ad altri membri del movimento pentastellato salernitano. Il sistema deluchiano raccolto in un unico libro scaricabile online che ha visto mesi di impegno dei due giovani giornalisti tra carte, intercettazioni che si sono trasformate in una vera e propria inchiesta sul potere dell’attuale presidente della Regione Campania ed ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca proprio sul territorio salernitano. L’inchiesta mira a far luce su alcuni dei più significativi avvenimenti, che hanno caratterizzato gli ultimi anni salernitani. Un lavoro che si è basato sullo studio approfondito di carte e fascicoli di inchiesta appunto, nonché delle dinamiche politiche degli
ultimi tempi. Partendo dalle intercettazioni tra Vincenzo De Luca – che ironicamente i due cronisti hanno chiamato il “capocantiere” – e chiunque girasse attorno a quest’ultimo, per quanto riguarda i lavori del Crescent e di piazza della Libertà. Un vero e proprio viaggio all’interno del sistema di potere deluchiano. “Per fortuna c’è ancora chi ha voglia di informare e di raccontare la verità, anche quando è scomoda”, ha sottolineato Dante Santoro che ha partecipato attivamente al dibattito. “Un lavoro serio e utile per capire la realtà salernitana – ha sottolineato Andrea De Simone – per anni la propaganda ha avuto la meglio sull’informazione. Andrea Pellegrino e Marta Naddei fanno buona informazione utilizzando atti ufficiali e notizie certe”. Lo stesso organizzatore dell’evento Luca Lezzi, soddisfatto ha sottolineato l’importanza dell’incontro affinchè vengano fuori a Salerno gli scenari politici di un potere oramai centralizzato e di un singolo. Aeroporto: inchiesta sui conti di Andrea Pellegrino Come mai la Regione Campania elargisce soldi per l’aeroporto di Pontecagnano che è una palese impresa in perdita? L’interrogativo è della Corte dei Conti che ha aperto un fascicolo sullo scalo aeroportuale di Pontecagnano. Sotto la lente di ingrandimento c’è la delibera del 28 giugno scorso della Regione Campania nella quale Vincenzo De Luca dava il via libera a un aumento di capitale investendo 2,4 milioni di euro per risanare le perdite. Così come riportato ieri da Repubblica Napoli, ad indagare è il vice procuratore generale
della Corte dei Conti Marco Catalano che ha delegato la Guardia di finanza per l’acquisizione degli atti. Il fascicolo è stato aperto dopo una denuncia e l’ipotesi naturalmente riguarda un presunto danno alle casse della pubblica amministrazione e nel caso specifico della Regione Campania di De Luca, Regione che tra l’altro ha acquisito la maggioranza nella società. Di recente sono stati rinnovati i vertici. Per quanto riguarda la società di gestione il comando è passato in mano ad Antonio Ferraro che è anche amministratore della Salerno Energia con un ridimensionamento dell’ex presidente Antonio Ilardi nominato poi amministratore delegato. Più scalpore ha fatto la nomina di Anna Ferrazzano al comando del Consorzio Aeroportuale; la nomina della Ferrazzano ex candidata del Pdl arriva direttamente con il placet del Governatore della Campania. Da parte sua l’ex presidente Ilardi non ha voluto rilasciare dichiarazioni, se non qualche fredda battuta: “Normale amministrazione, ma io sono amministratore delegato e non più presidente, non ne so nulla, ma non siamo nemmeno preoccupati”. La società di gestione intanto dalla sua sta preparando un ricorso al Tar ed una messa in mora del ministero competente con tanto di richiesta di commissario ad acta per il rilascio della concessione definitiva. La diffida è stata notificata anche, a quanto pare, alla Gesac. Soltanto così l’aeroporto potrà decollare, anche se resta il problema della pista. Ricordiamo che lo scalo di Pontecagnano ha investito anche la Regione Basilicata, nonostante debba ancora completare l’intero versamento “promesso”. Tra l’altro, di recente, la visita di Roberto De Luca, Giuseppe Canfora e Alessandro Ferrara all’aeroporto di Pisticci dove proprio la Regione Basilicata ha forti interessi affinché il suo scalo diventi un punto di riferimento. Così si metterebbe a rischio l’investimento della Basilicata nell’aeroporto di Pontecagnano.
Puoi anche leggere