LA GAZZETTA WEB - 2 Circolo Didattico di Aversa

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LA GAZZETTA WEB - 2 Circolo Didattico di Aversa
Volume3, Numero2   LA GAZZETTA WEB                             MAGGIO 2019

                                www.circolodidatticoaversa2.gov.it

                                LA GAZZETTA WEB

Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta!!!
Siamo arrivati al termine di questo Progetto, tanto
entusiasmante e divertente, quanto impegnativo!
Non sempre è stato facile conciliare studio, sport,
catechismo… però ce l’abbiamo messa tutta per
essere sempre “sul pezzo” e provare a raccontarvi
un po’ della nostra Scuola.
All’interno di questo numero, troverete articoli su manifestazioni, eventi, visite gui-
                                    date, attività didattiche, attualità…ma anche
                                    poesie, curiosità, barzellette… e tanto altro!
                                    Siamo sicuri che tante altre attività svolte nelle
                                    classi, sarebbero state meritevoli di essere docu-
                                    mentate e, per questo motivo, vi invitiamo per il
                                    prossimo anno a segnalarle al nostro indirizzo
                                    mail www.2giornalistiinerba@gmail.com.
                                    I nostri redattori saranno felici di scrivere di voi!
                                    Nel darvi appuntamento al prossimo anno, vi au-
                                    guriamo…

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                         Chi trova un amico, trova un tesoro…
L’amicizia è una cosa bellissima!
Perché chi trova un amico trova un tesoro…
Essere amici significa avere una persona con cui ridere e scherzare, con cui giocare o passare una
giornata felice ma, soprattutto, è avere una persona di cui ti puoi fidare, da volere bene e a cui confi-
dare dei segreti importanti.
Io credo molto nell’amicizia, perché è come una magia, è un legame profondo e tu sai che potrai an-
che litigare ma l’amicizia supererà ogni tempesta e tornerà a splendere più luminosa di prima.
In ogni momento della tua vita, saprai che c’è qualcuno su cui puoi contare.
Avere un amico è un dono, un privilegio...
I bambini senza amici sono tristi e, nella difficoltà, a volte incattiviscono.
Alcuni bambini, all’apparenza, non sanno stare con gli altri, non apprezzano i compagni, non li ri-
spettano, non li amano e non sanno giocare con loro, anzi a volte diventano aggressivi e prepotenti.
Per questo motivo nessuno vuole stare con loro o essere loro amico.
Spesso ne hanno paura…
Allora quei bambini rimangono soli e tristi e questo li fa diventare ancora più prepotenti. In realtà
non sono cattivi (nessun bambino lo è!): sono solo infelici.
Ecco perché, se trovate un bambino solitario e triste, andategli vicino e offritegli la vostra amicizia: il
vostro affetto gli darà fiducia in se stesso e non avrà bisogno di imporsi agli altri per essere notato.
L’Amicizia è un tesoro prezioso che, se distribuito, non diminuisce, anzi aumenta e rende tutti mi-
gliori!!!
                                                                                   Davide Capaldo 4^D

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Gli animali sono stati da sempre i migliori amici dell’uomo.
Nel Neolitico infatti l’uomo si accorse che alcuni animali erano più facilmente addomesticabili di altri
e iniziò ad addomesticare il cane, che lo accompagnava e lo aiutava a tenere
a bada gli animali che allevava.
Gli animali per l’uomo hanno sempre rappresentato molto: sono stati mezzi
di trasporto, aiuto nel lavoro dei campi e nella difesa dei villaggi, compagni
di viaggio...
Con il tempo, l’uomo ha scoperto le grandi potenzialità dei nostri amici a
quattro zampe.
Si pensi, ad esempio, ai cani che, oltre ad essere i migliori amici di grandi e
piccini, hanno una grande utilità sociale; basti pensare ai cani della protezio-
ne civile, dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, ai cani-guida per cie-
chi…
I cani, ma anche altri animali, sono inoltre impiegati nella pet therapy; que-
sto termine è stato coniato dallo psichiatra americano Boris Levinson nei primi anni ’60 e letteralmen-
te significa “terapia dell’animale da affezione”, una pratica che sfrutta gli effetti positivi e i grandi be-
nefici derivati dalla vicinanza di un animale a una persona ammalata.
L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumen-
ta l’autostima e non ha pregiudizi verso nessuno; per questo motivo, gli animali sono molto importanti
per la crescita dei bambini perché insegna a essere autonomi e responsabili, aiuta a socializzare e a
manifestare le proprie emozioni.
                                                    Luca Menditto-Davide Capaldo-Paolo Elia Molitierno

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Il termine bullismo descrive, in generale, un comportamento, invadente, negativo e perpetuato nel tempo. Oggi, più
che in altri tempi, se ne fa un gran parlare, e questo non perché sia un fenomeno recente, ma perché le vittime han-
no cominciato a denunciare i comportamenti negativi di cui sono oggetto.
Proviamo ad analizzare il fenomeno più da vicino.
Cosa è il bullismo?
      È un comportamento deliberatamente dannoso
      È continuato nel tempo
      Rende difficile per le vittime la difesa, perché nella maggior parte dei casi i bulli agiscono in gruppo, anzi in
       branco.

    Si possono distinguere diversi tipi di bullismo:
      Fisico: picchiare, derubare
      Verbale: insultare, usare nomignoli
      Indiretto: escludere dal gruppo, spettegolare

I bulli -che, come abbiamo detto, spesso agiscono in gruppo- prendono di mira persone che ritengono più deboli e
agiscono con prepotenza, vessando la vittima nei modi più disparati (prese in giro, furti, percosse…) Spesso le vitti-
me di bullismo si chiudono in se stesse, accusano malesseri fisici, evitano i luoghi frequentati dai bulli, si isolano,
sviluppano ansia e depressione e, purtroppo, a volte arrivano a compiere gesti disperati.
Come difenderci
La prima cosa che dobbiamo capire, quando ci troviamo davanti ad un bullo, è che questi è un debole (ecco perché
agisce in branco) e non dobbiamo aver paura di confrontarci con lui.
Se il confronto non dovesse risolvere il problema, dobbiamo assolutamente rivolgerci ad un adulto (genitori, inse-
gnanti…) che saprà come aiutarci.
Oggi anche le Forze dell’Ordine sono molto attente a questo grave fenomeno e, spesso, vanno nelle scuole a sensibi-
lizzare i ragazzi su come comportarsi in caso di necessità.
Quindi…davanti ad un bullo:

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È oramai cosa nota che                                                       una corretta alimenta-
zione è alla base del no-                                                    stro benessere, sia fisico
che mentale, e, da sem-                                                      pre, nelle nostra scuola
le insegnanti hanno cura                                                     di promuovere corretti e
sani stili di vita, affron-                                                  tando l’argomento quo-
tidianamente e invitando i bambini a non consumare merende pesanti e pasticciate, patatine, cioc-
colato, merendine industriali, salumi e pasticci vari…
Proprio per sottolineare l’importanza di una colazione sana, la classe seconda A ha organizzato
“la giornata della sana merenda”.
I bambini, durante la ricreazione, hanno consumato yogurt, cereali ai frutti rossi, gallette di riso,
fette biscottate, dolci della nonna, frutta, miele, marmellate varie, succhi di frutta…Tutti cibi sani,
leggeri e energetici, ideali per un corretto spuntino che permette di recuperare le energie spese e
soprattutto, non appesantisce l’organismo, perché –si sa!- quando una merenda è troppo pesante è
difficile riprendere le attività con la dovuta attenzione.
“Siamo quello che mangiamo…” e noi vogliamo essere sani e forti!!!
Questo è lo slogan che ha accompagnato la golosa iniziativa e ha entusiasmato i bambini e li ha
motivati ancora di più a fare attenzione ad una sana alimentazione.

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              MAGGIO, MESE DELLE ROSE…MESE DELLA MAMMA…

Maggio è un mese speciale: è il mese delle rose e…della rosa più bella di tutte: la mamma!
In questo mese infatti si celebra la “Festa della Mamma”.
La mamma è il cuore della famiglia!
E’ l’organo che dà battito a tutti gli altri organi!
Senza nulla togliere ai papà, la mamma è un membro fondamentale della famiglia, perché è
instancabile e insostituibile!
Si occupa praticamente di tutto (con l’aiuto dei papà, si intende!); lei lavora infaticabilmente,
dentro e –spesso- fuori casa; si divide tra mille impegni e mille “accompagni”; non si dimenti-
ca di nulla e di nessuno; fa salti mortali e capriole per conciliare pranzo, cena, lavoro, spesa,
pulizie…e coccole!

Eh, sì! Perché, nonostante i mille impegni, i tanti pensieri e la stanchezza che, a volte la prende, è
sempre generosa di baci, di abbracci e di coccole…Sempre pronta a offrirci il suo aiuto e il suo
supporto e a confortarci se qualcosa non va

 A volte è addirittura magica: indovina il nostro umore con un semplice sguardo e comprende di
cosa abbiamo bisogno in quel momento! Ha un rimedio per ogni cosa e basta una sua carezza per
                                far tornare il sereno nel nostro cuore.
 Per questi -e per mille altri motivi!- nel giorno della loro festa, vogliamo dire a tutte le mamme
                                                        del mondo:

                                    GRAZIE! GRAZIE DI CUORE!
                                 Auguri infiniti a tutte le Mamme!!!

                              Flavia Pera– Andrea Iavarone (V E)

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                  Festa della mamma
                         Un bambino
                        a cui fu chiesto
                      dove fosse casa sua,
                            rispose:
                    “ Dove c’è la mamma...”

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                La storia di Ada Lovelace, prima programmatrice della storia

Il 10 dicembre 1815 è nata a Londra Augusta Ada Byron. Figlia del poeta Lord George Byron e
della matematica Anne Isabella Milbanke, Ada Lovalace (che prese il cognome del marito) occu-
pa un posto importantissimo nella linea del tempo delle scoperte che hanno cambiato il corso del-
la storia della scienza.
Quella di Ada è la storia di una bambina prodigio che visse un’infanzia complessa, che rimase
paralizzata, che per muoversi usava le stampelle, ma che ebbe la fortuna e il privilegio di non
smettere mai di studiare e seguire i propri interessi.
In pieno sviluppo industriale, con le fabbriche a pieno regime e un concetto di economia che ini-
ziava a basarsi sui grandi numeri, carta, pennino e calamaio non bastavano davvero più...
Matematici e scienziati erano impegnati a semplificare il “far di conto”. Anche la macchina anali-
tica di Babbage era nata per questo: voleva essere un grande, grandissimo calcolatore.
Ma la storia ci mette del suo, a cambiare il suo corso.
Quando nel 1842 il matematico Charles Babbage fu invitato da Luigi Federico Menabrea, inge-
gnere italiano e futuro primo ministro del Regno d’Italia, a tenere un seminario sulla macchina
analitica al secondo Congresso degli scienziati italiani, lui chiese proprio ad Ada di tradurre l’arti-
colo del giovane ingegnere in inglese. E Ada ci mise del suo. Ada scrisse delle note che erano più
lunghe del testo originale.
Proprio in una delle sue note, Ada descrive la struttura, il procedimento sistematico di calcolo su
cui si basano i computer. “Incantatrice dei numeri“, la definì lo stesso Babbage.
Ada Lovalace viene considerata la prima programmatrice della storia, perché riesce a immagina-
re un computer.
Mentre tutti erano concentrati sulla possibilità di una macchina capace di calcolare numeri, lei
riesce a pensare a un sistema che mette in relazione anche musica, parole, immagini…
Si tratta del tocco femminile che va oltre la scienza!!!
Ci ha messo la poesia, ci ha messo l’arte, ci ha messo il suo sguar-
do pieno di bellezza.
Quando alle donne è stato permesso di avvicinarsi e affrontare le
materie scientifiche (basti pensare ad Ipazia, alla Curie, alla Mon-
tessori,alla Montalcini, alla Hack...), loro con le loro intuizioni
hanno sempre cambiato il corso della scienza stessa!

Bartolo Iapicca IV C

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                                           danza…che passione!!!!

La danza è tra le discipline più amate di sempre. Conosciamo più da vicino questa affascinante disci-
plina.
Quando è nata la danza?
La danza nacque nel 1661, quando il re di Francia Luigi XIV fondò a Parigi l’Accadémie Royale de
Danse, con l’intento di organizzare, codificare, diffondere e sviluppare i principi fondamentali del
ballo.
Che cos’è la danza?
La danza è una disciplina basata sulla postura, sull’eleganza, sulla bravura e fa anche bene alla salute!
È uno sport !!!

                                                         Qualche passo di danza per voi…

Le cinque posizioni di danza più usate

Due tra le più note figure del balletto.

Hanno detto della danza…
“…e coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la
musica”.     (FW. Nietzsche)
“Ho danzato su questa musica come una foglia portata dal vento…”            (Isadora Duncan)
“Quando non puoi danzare tu, fai danzare la tua anima!”           (Madeleine Delbrêl)

                                                                 Andrea Cicchetti—Adriana Diana V A

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Il 21 Maggio 2019 le classi quinta A e quinta B guidate, accompagnate dalle loro inse-
gnanti, sono state a Capua per visitare i resti del suo anfiteatro costruito in epoca Roma-
na.
La visita è cominciata nel preciso luogo dove si ribellò il famoso SPARTACO con ben
altri 50 gladiatori scappati sul Vesuvio.
La seconda tappa della visita è stato un piccolo museo dove abbiamo visto la ricostru-
zione in scala ridotta dell’ anfiteatro e dei pezzi di marmo rimasti intatti.
Abbiamo poi visitato l’interno e all’esterno dell’anfiteatro dove abbiamo visto delle fac-
ce di alcune Dee Romane.
La quarta tappa è stata la visita di un “vomitorium” (ingresso laterale dove aveva acces-
so il pubblico durante gli spettacolo) sul quale siamo saliti e da lì abbiamo visto il terre-
no dove belve feroci e gladiatori combattevano tra di loro.
Siamo poi scesi a visitare i sotterranei dell’anfiteatro, dove in passato c’erano le gabbie
dei leoni, tigri, ippopotami…
Al termine della visita siamo ritornati a scuola.
È stata proprio una bella e interessante visita scolastica che ci ha permesso di conoscere
tante cose nuove e studiate.
Abbiamo respirato la storia!

                                      Classi V A--B

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                Diario di viaggio: Una giornata da Romani!
Qualche settimana fa, siamo andati all’Anfiteatro campano di Santa Maria C.V.
Era enorme!!!
Siamo entrati e abbiamo visitato i corridoi, l’arena, la cavea e i sotterranei:
era tutto bellissimo!
Abbiamo poi vistato il museo dei gladiatori dove sono conservate sculture, el-
mi, armi…
Poi abbiamo fatto merenda e siamo andati a sederci sui gradini; la guida ci ha
raggiunti e ci ha spiegato tante cose sul Mitreo.
Mi sono sentito molto felice e attratto!
E’ stato bello ed emozionante!
E’ strabiliante pensare a cosa erano capaci di costruire i Romani e gli altri po-
poli dell’antichità!
Io conoscevo l’Anfiteatro, perché c’ero stato più volte, ma solo dall’esterno e
mi era sembrato più piccolo; invece, entrando, sono rimasto sbigottito per la
sua grandezza (addirittura, come ci ha spiegato la guida, prima era ancora più
grande, poi con i saccheggi dei Saraceni è stato un po’ distrutto…)
Terminata la visita siamo tornati a casa, un po’ stanchi, ma felici di aver visto
una tale meraviglia!
                                                                      Classe V D

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                                            Visita didattica alla Collezione Egizia del Mu-
                                            seo Archeologico di Napoli
                                             01/04/2019, Classi 4^E/4^F.
                                             Finalmente è arrivato il giorno della nostra visita alla Col-
                                             lezione Egizia del Museo Archeologico di Napoli.
                                             Eccoci qua! Siamo entusiasti, curiosi ed emozionati!
                                             La storia degli Egizi ci ha affascinati e non vediamo l’ora
                                             di entrare.
                                             A scuola ci siamo impegnati tanto e ci siamo anche diver-
                                             titi un mondo a scrivere il nostro nome in geroglifico: per
                                             un’oretta ci siamo sentiti come piccoli scribi. È venuto
                                             fuori un cartellone fantastico!
Entriamo accompagnati dalla guida e tutto è «enorme» : palazzo, sale, scale, statue!
Quanta gente c’è!
Scendiamo dalle scale e iniziamo la visita.
Tutti i reperti sono chiusi nelle teche, anche le mummie, vicino alle quali restiamo con il naso incolla-
to ai vetri.
C’è silenzio, si sentono solo i nostri “wow”!
Dopo la sorpresa iniziale, anche noi stiamo zitti ed ascoltiamo le spiegazioni della guida che, ogni
tanto, ci interroga e ci fa i complimenti.
Eh sì, anche lei riconosce che abbiamo studiato!
C’è un’aria di mistero e di rispetto intorno a queste persone e animali mummificati di 3500/4000 anni
fa!
In queste sale c’è odore di storia!                                     Claudio e Alessandro IV E

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                  PICCOLI SCRIBI

                                   CLASSI IV E—IV F

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                            Una giornata sulla nave Gregoretti
Nel mese di Aprile, le classi Quarte della nostra scuola hanno visitato la nave Gregoretti, ormeggiata
nel porto di Napoli.

“La Gregoretti” è un'unità navale della Guardia Costiera italiana realizzata nei cantieri nava-
li Megaride di Napoli; è una nave da supporto lunga oltre 60 metri in grado di fornire un punto d'ap-
poggio in alto mare, è impiegata per contrastare la pesca di frodo e qualsiasi attività illegale, ma può
svolgere anche altri ruoli tra cui ricerca e soccorso, operazioni di protezione civile e polizia maritti-
ma, controllo dell'immigrazione, antinquinamento, operazioni di comando e controllo, addestramen-
to e può fungere da rimorchio.

Gli alunni, accolti con calore dall’equipaggio, hanno dapprima visitato le mense e poi visionato fil-
mati che ritraevano coste e baie.

Dopo aver visto e commentato i video, l’equipaggio ha offerto alla piccola ciurma una gustosa me-
renda, che è stata consumata in allegria.

Successivamente i bambini sono stati condotti sul ponte della nave e sono stati mostrati loro la cabi-
na di comando, le strumentazioni e le carte nautiche.

Poi, il nostromo Giovanni è il più esperto dei sottufficiali , ha spiegato loro la vita e le attività che si
svolgono sulla nave e l’importante funzione svolta per la sicurezza in mare.

La visita si è conclusa con un gradito dono: ad ogni bambino sono state regalate immagini della na-
ve.
SALVATORE MAGLIULO– RICCARDO ROMANO- DANIELE PICONE

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                                      Manifestazione finale
Vi abbiamo già parlato nel precedente numero del progetto: “Le français puor tous”, che si è
svolto nella nostra scuola in collaborazione con il Liceo Linguistico “N. Iommelli” di Aversa.
Al progetto hanno partecipato gli alunni delle classi terze del circolo, che durante gli incontri con
gli studenti del Liceo hanno imparato a conoscere la cultura e la lingua francese grazie ad attività
ludiche e divertenti, attraverso le quali hanno imparato i saluti, i colori, i numeri e piccoli dialoghi
in lingua…
Il Progetto si è concluso con una gioiosa festa, che si è tenuta il 16/05/2019 nel cortile della no-
stra scuola.
Nonostante il tempo minacciasse pioggia, l’entusiasmo ha vinto le avverse condizioni meteo e lo
spettacolo è stato un successo!
I nostri compagni, guidati dai loro compagni maggiori, hanno cantato le canzoni apprese e recita-
to brevi dialoghi, alla presenza della nostra Preside, della Preside del Liceo e degli alunni di altre
classi.
Tanti sorrisi e tanti applausi!!!
Grande coinvolgimento e tanta allegria hanno caratterizzato questo momento: sorrisi, gioia, ab-
                                                bracci e anche un po’ di commozione alla fine della
                                                manifestazione, quando i nostri compagni e i loro
                                                compagni-maestri si sono salutati dandosi l’arrive-
                                                derci al prossimo anno.

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             “Totalitarismo e dignità umana in Hanna Arendt”
Spiegare la filosofia ai bambini si può? Certamente. È ciò che è accaduto nella
nostra scuola. In rete con le altre scuole del territorio aversano e dei paesi limitro-
fi, si è portato avanti il progetto della “Scuola di Filosofia” diretta dal Prof. Anto-
nio Serpico e dal “Serra Club” diocesano, presieduto dalla professoressa Maria
Luisa Coppola. Un progetto innovativo che ha portato la filosofia nella nostra
scuola, coinvolgendo gli alunni, suscitando in loro la curiosità, insegnando loro a
“pensare” criticamente. I piccoli delle classi quarte A-B-G-H– hanno vissuto mo-
menti di grandi emozioni, hanno espresso in maniera emozionante la tematica del
progetto, frutto di un percorso di studio svolto nel corso dell’anno scolastico a
classi aperte.
A conclusione del progetto è bello chiudere con un pensiero dei piccoli “filosofi”
del secondo circolo:
“La meraviglia se la si impara, non la si perde e noi vogliamo alimentarla ogni
giorno con nuove emozioni positive!”

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                               SCIENZE– TECNOLOGIA:

                                   IL VULCANO
Cosa sono i vulcani?
Perché i vulcani contengono magma?
Quanti tipi di vulcani esistono?
Scopriamo gli eventi che avvengono all’interno del pianeta e causano la formazione
e l’eruzione dei vulcani. Conosciamo in maniera interattiva i meccanismi che ren-
dono viva e mutevole la nostra Terra. Classi IV C—IV D

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CI DIVERTIAMO CON IL
                                 TANGRAM
Mediante l’antico gioco cinese, composto da sette pezzi (due triangoli rettangoli
grandi, un triangolo rettangolo medio e due piccoli, un quadrato ed un parallelo-
gramma), scopriamo le figure equiestese o equivalenti

CLASSI IV C—IV D

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                                   LIMERIK
C’ERA UN GRAN GATTO DI AVERSA
C’era un gran gatto di Aversa
Che aveva come amico un gatto di Anversa
Erano molto giocherelloni,
giocavano sempre con i palloni
che amico aveva quel gran gatto di Aversa.

                                                    UN CANE DELLE ALPI APUANE
                                                             Un cane delle Alpi Apuane
                                                             Odiava mangiare le banane
                                                              Quando cambiava il clima
                                                                Scendeva giù in collina
                                             Quello schizzinoso cane delle Alpi Apuane.

UNA MAMMA DI CREMONA
Una mamma di Cremona
Era proprio una ghiottona
Se non mangiava proprio niente
Se ne pentiva amaramente
Quella strana mamma di Cremona.

                                                      UN SIMPATICO VAGABONDO
                                        C’era un simpatico vagabondo di Locorotondo
                                                            Che voleva fare il giocondo
                                                             Voleva mangiare la nutella
                                                            E poi incontrare una bidella
                                    Quel fantastico signore vagabondo di Locorotondo.

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                                  NONSENSE

UN LETTO DI PIUME
Un letto di piume
Un bagno che schiuma
Un piatto che fuma
È il sogno di un puma.

                                                            CANE E GATTO
                                             C’era un cane insieme a un gatto
                                              Che correndo ruppero un piatto
                                                           La nonna sobbalzò
                                                   Per fortuna non si arrabbiò
                                              Ma un ciambellone gli preparò.

UN PAVONE IN MISSIONE
C’era un pavone
Con un musone
Fu mandato in missione
E per l’occasione comprò un melone.

                                                UN CASTORO E UN TORO
                                                 Un castoro è andato a lavoro
                                                 Ed è stato sfidato da un toro
                                                       Per Natale chi vincerà
                                                       Un pandoro mangerà.

LA LUNA A PERA
Nella sera nera nera
Vedo una luna a pera
Che brilla nel cielo
Con un vestito di velo.

CLASSI IV E--F

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           Non devo fare giorni di festa!
            Non devo fare brutta figura!
       Non devo dimenticare i libri a scuola!
             Non devo sporcare l’aula!
           Non devo far cadere le penne!
           Non devo essere disordinato!
          Non devo far sgolare le maestre!
        Non devo usare il dialetto in classe!
       Non devo buttare i quaderni per terra!
               Quante regole, uffa’!!!
    Le regole sembrano pesanti, ma non è vero!
Esse danno senso alla nostra vita e ci fanno crescere!
                                          Classe V D

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LE NOSTRE PASSIONI

I Pokemon sono dei piccoli mostriciattoli adorabili, che gli umani possono catturare, allenare e far
combattere per divertimento. Non si tratta di combattimenti crudeli o sanguinari; infatti durante i com-
battimenti i Pokémon non sanguinano, né possono morire a causa di un incontro. Se vengono sconfitti
o sono esausti, i Pokémon perdono conoscenza e divengono inutilizzabili nelle battaglie successive.

I Pokemon hanno dei poteri straordinari e ne esistono di diversi “tipi”. Eccone alcuni:

FUOCO, ERBA, ACQUA, METALLO, PSICO, VELENO, TERRA, ROCCIA, LOTTA, NORMA-
LE, ELETTRO, DRAGO, SPETTRO, VOLANTE e OSCURO.

I Pokemon vivono in diverse Regioni; conosciamone alcuni:

 Pokemon della Regione di Kanto                               Pokemon della Regione di Alola

I Pokemon sono per i bambini una vera passione! Ognuno ha i suoi preferiti e con essi trascorre il tem-
po libero, divertendosi tra videogiochi, cartoni, carte da collezionare e figurine.

L’importante è ovviamente non lasciarsi troppo prendere la mano…
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LA GAZZETTA WEB

Navigando tra le redazioni, abbiamo scoperto che nel Giornalismo esiste un gergo curioso -spesso spiritoso- fatto di
parole comprensibile solo a quelli del mestiere.
Non potevamo non impararle…

Apertura: è l’articolo più importante della pagina, posto in alto e al centro.

Battuta: è ciascuna lettera o spazio che compone un testo. Le battute si usano come unità di misura per stabilire la
lunghezza di un articolo.

Box: indica un riquadro nel quale è contenuta una notizia a cui si vuole dare evidenza.

Buco: quando un giornale, in genere un quotidiano, non pubblica una notizia importante, che tutti gli altri pubblica-
no, si dice che “ha preso un buco”.

Cartella: quando si usavano ancora le macchine per scrivere, una cartella indicava una pagina di 60 battute x 30 ri-
ghe.

Coccodrillo: è l’articolo di commemorazione di un personaggio famoso. Viene pubblicato alla sua morte ma, in real-
tà, viene scritto prima, quando la persona è ancora in vita, e aggiornato periodicamente.

Cucina: sono tutte le oper azioni di r ifinitur a di un ar ticolo (taglio dei testi, scr ittur a di titoli, didascalie...), do-
po che è stato impaginato dai grafici.

Mazzetta: è il pacco di quotidiani e riviste che ricevono i giornalisti nelle redazioni per tenersi informati.

Panna montata: è un modo di dir e per indicar e un testo inutile e pover o di infor mazioni.

Pesce: è un er r or e di stampa usato per indicar e quando da un ar ticolo è saltata una par ola o addir ittur a una
riga.

Pezzo: sinonimo di “articolo”, “servizio”.

Piede: indica la par te bassa della pagina dei quotidiani.

Refuso: è un errore del testo che è sfuggito alla redazione, per esempio “scola” invece di “scuola” oppure “pala”
invece di “palla”.

Spalla: è un articolo che tratta un altro argomento rilevante e, per questo, viene messo nella colonna a destra della
pagina.

Tamburino: non suona, ma parla chiaro! E’ l’elenco con tutti i nomi dei giornalisti e delle persone, sia interne che
esterne alla redazione, che hanno lavorato al giornale.

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