Nemi, incidente in via dei Corsi: si schianta con l'auto su un muro - L'Osservatore d'Italia

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Nemi, incidente in via dei Corsi: si schianta con l'auto su un muro - L'Osservatore d'Italia
Nemi, incidente in via dei
Corsi: si schianta con l’auto
su un muro
NEMI (RM) – Incidente verso le 4 di questa mattina a Nemi
quando un ragazzo di Albano Laziale, mentre percorreva via dei
Corsi, dalla via dei Laghi in direzione Nemi, a bordo di una
Peugeot 206 si schiantava sul muretto di una proprietà privata
distruggendolo parzialmente e provocando una rottura nella
tubatura dell’acqua.

Sul posto, dove si sono presentati spontaneamente i genitori
del ragazzo, sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo
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Radiomobile della Compagnia di Velletri per gli accertamenti
del caso.

Un tratto di strada senza illuminazione,
nonostante le segnalazioni
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Il tratto di strada, dove è avvenuto l’incidente, non è
illuminato a causa di un lampione non funzionante da diversi
mesi, nonostante il guasto sia stato segnalato più volte.

I militari hanno quindi richiesto l’intervento del carro
attrezzi per spostare l’auto e del gestore idrico Acea per
quanto riguarda la copiosa perdita d’acqua che fuoriesce dal
terreno.

Secondo quanto riferito dai due genitori il ragazzo dopo
essere stato riaccompagnato a casa illeso questa mattina
presto da un amico ha raccontato di aver distrutto il muro di
una casa di Nemi. I carabinieri lo hanno quindi convocato in
caserma per ascoltarlo in merito alla dinamica dell’incidente.
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Genzano di Roma, Oratorio e
PGS Don Bosco: due eccellenze
per il territorio
GENZANO DI ROMA (RM) – Una inaugurazione in grande stile,
quella dello scorso 8 dicembre, per il nuovo campo da calcio
in erba dell’Oratorio dei Salesiani di Genzano di Roma “San
Luigi Versiglia”.

E   con   l’occasione   della   ricorrenza   per   la   festività
dell’Immacolata Concezione e dei 178 anni dalla nascita
dell’Oratorio, come ha ricordato Mario Lela responsabile della
struttura religiosa, il nuovo campo è stato teatro del
consueto cerchio Mariano, che ogni 8 dicembre, in tutte le
case salesiane del mondo, alle 12 esatte vede prendersi per
mano, formando un grande cerchio, tutti i partecipanti per
recitare l’Ave Maria.

Una preghiera per ricordare l’incontro avvenuto l’8 dicembre
del 1841 tra don Bosco e Bartolomeo Garelli, il muratore
astigiano di 16 anni.

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Nemi, incidente in via dei Corsi: si schianta con l'auto su un muro - L'Osservatore d'Italia
Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 12/12/2019

L’opera di bonifica del campo in erba si deve soprattutto a
colui che è conosciuto come “il benefattore”. Si tratta di
Gimmy l’allenatore dei giovani calciatori della scuola calcio
PGS che si occupa della gestione degli impianti sportivi e che
ora dopo aver contribuito sostanzialmente alla rimessa a nuovo
del campo da calcio sta lavorando al restyling del campo di
calciotto.

CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE LA VIDEO INTERVISTA
Nemi, incidente in via dei Corsi: si schianta con l'auto su un muro - L'Osservatore d'Italia
L’intervista di Chiara Rai durante la puntata di Officina
Stampa del 12/12/2019 a: Giancarlo Gabbarini Presidente PGS
Don Bosco Genzano di Roma, Alessandro Varesi dirigente scuola
calcio e Marco Pellis dirigente attivita’ agonistica

Un’opera di ristrutturazione, quella degli impianti sportivi
del centro salesiano, che ha interessato anche gli spogliatoi
e il campo da calcio coperto, quest’ultimo in fase di
ultimazione.

E per il prossimo maggio si assisterà anche alla posa del
manto in erba sintetica per un campo, attualmente in terra
battuta, che andrà ad aggiungersi a quello già presente.

Una casa salesiana, quella di Genzano di Roma, che da molte
generazioni è frequentata da tutti i ragazzi del luogo, anche
dai figli dei più arrabbiati “mangiapreti”. Un luogo dove tra
pagnottelle e i fichi secchi, giochi ginnastici, teatro, bel
canto, e altri mille ingegnosi espedienti, i Salesiani sono
riusciti a togliere, per lunghe ore della giornata, i ragazzi
dalla strada, dove ne avrebbero combinate, robusti e svegli
come sono, di tutti i colori.

Ostia, operazione pulizia
tratto di spiaggia per i
volontari di Care The Oceans
OSTIA (RM) – Domenica mattina i volontari dell’Organizzazione
di Volontariato per la difesa diretta della flora e fauna
acquatica Care The Oceans si sono impegnati a pulire in tratto
di spiaggia a Ostia.

Durante le attività di pulizia spiaggia non é mancata la
realizzazione
dell’ “albero di rifiuti di natale”, a dimostrazione che anche
i presenti hanno voluto a modo loro fare un albero natalizio
che sensibilizzi a una maggiore attenzione alla difesa della
flora e fauna acquatica e dei rifiuti che nel mare e nelle
spiagge si trovano.

Tra i rifiuti maggiormente raccolti si é potuto osservare
molta plastica in tutte le sue forme, dimensioni, utilizzi e
colori, così come reti e attrezzi da pesca.
Molti anche i curiosi che si sono fermati a osservare e
domandare, dando così modo ai volontari di sensibilizzare sul
tema della plastica e rifiuti in mare.

A fine pulizia spiaggia Franco Sacchetti ha presentato i suoi
due libri a tema ambientale ai presenti in spiaggia: Fratini
d’Italia e La marcia dei frigoriferi, quest’ultimo
riaggiornato e presentato poi nel pomeriggio alla fiera del
libro di Roma. Non solo cittadini sensibili al tema
ambientale, ma anche la società nazionale di salvamento
presente con i propri uomini a dare una mano nella giornata
dedicata alla pulizia spiaggia.
Rocca di Papa, dopo 6 mesi
dalla     tragedia    corso
Matteotti   ancora  chiuso:
commercio al collasso
ROCCA DI PAPA (RM) – E’ allarme crisi per le attività
commerciali di Rocca di Papa dopo che la sindaca Veronica
Cimino ha fatto sapere che per la zona rossa di corso
Matteotti è stato prorogato il periodo di sequestro.

Un sequestro iniziato subito dopo la tragica esplosione
all’interno del palazzo comunale dello scorso 10 giugno,
causata da una fuga di gas, dove hanno perso la vita il
sindaco Emanuele Crestini e il suo delegato Vincenzo Eleuteri.

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Video servizio trasmesso a Officina Stampa del 5/12/2019

La sindaca reggente ha quindi
spiegato che la proroga è stata concessa dall’Autorità
Giudiziaria alle parti
interessate alla causa legale, al fine di poter terminare
l’incidente
probatorio.

Rocca di Papa, dopo 6 mesi
dal tragico incidente, resta ancora con il centro storico
diviso a metà mentre
le attività commerciali che si affacciano sul corso Matteotti
sono quasi tutte
con le saracinesche abbassate e il Municipio, la scuola e il
corso principale
sono fermi e disabitati.

Il tratto dove è avvenuta l’esplosione è
percorribile soltanto a piedi
Con l’auto è impossibile passare perché l’area sotto sequestro
comprende quasi tutto il corso tranne una minima parte
riservata al percorso pedonale.

Il risultato è che nessuno
transita dalle quelle parti, è una zona rossa e deserta, senza
residenti e con
pochi commercianti che ancora rimangono aperti sperando che il
periodo peggiore,
che abbiano mai vissuto, passi in fretta e che si possa
svernare presto.

“Abbiamo    perso    clienti     –   spiega       la   presidente
dell’associazione commercianti Tiziana Ulisse – abbiamo perso
il lavoro, abbiamo perso la vita.” La presidente ha avvertito
che se il corso resterà ancora    chiuso alle auto il rischio è
quello dell’estinzione.

Le parole d’ordine per poter sperare in una ripresa per le
attività del centro storico di Rocca di Papa sono quindi
parcheggi e dissequestro dell’area. “Se muore il commercio al
centro storico la responsabilità è di tutti.” Ha detto
Alessandro Tosini,    altro    commerciante   e    vicepresidente
dell’associazione.
Albano Laziale, dopo quasi
mezzo secolo piazza Mazzini
si rifà il look
ALBANO LAZIALE (RM) – Piazza Mazzini si rifà il look ad Albano
Laziale dove sono ripartiti i lavori che hanno già visto
demolire la vecchia pensilina dell’autobus e l’edicola.

Un intervento di riqualificazione urbanistica che si attendeva
da quasi mezzo secolo quello delle due strutture di piazza
Mazzini dove si nascondeva il degrado che aveva raggiunto
livelli preoccupanti, soprattutto per le attività commerciali.
Lavori in corso a piazza Mazzini ad Albano Laziale
La fine lavori è prevista per il nuovo anno, si parla dei
primi mesi, quando alla piazza sarà restituita una nuova
pensilina per la fermata delle linee di autobus in partenza
per la Capitale e per il litorale.
Lavori in corso a piazza Mazzini ad Albano Laziale
La nuova pensilina sarà in materiale trasparente che a
differenza di quella vecchia permetterà di vedere la parte
posteriore dove sono presenti le attività commerciali e dove
si nascondeva il degrado.

Soddisfazione da parte degli amministratori comunali per il
traguardo raggiunto. “Promessa mantenuta con la cittadinanza”
hanno commentato il primo cittadino Nicola Marini, il
consigliere Massimiliano Borelli e il vice sindaco con delega
ai Lavori Pubblici, Maurizio Sementilli .

Marino, ripulito il bosco
Ferentano: ora chi è che deve
vigilare?
MARINO LAZIALE (RM) – Grandi pulizie per l’ingresso al bosco
Ferentano sulla via dei Laghi posto ai piedi della città di
Marino dopo l’articolo denuncia de L’Osservatore d’Italia.

Il sito fino a qualche giorno fa appariva come un ricettacolo
di rifiuti d’ogni genere abbandonati dai soliti incivili
nell’area che rappresenta le ultime vestigia della più vasta
Selva Ferentana (Lucus Ferentinae).
L’ingresso al bosco Ferentano come si presentava fino a
qualche giorno fa
E così nella giornata di ieri l’amministrazione comunale
guidata dal sindaco Carlo Colizza si è attivata tramite la
propria partecipata Multiservizi dei Castelli di Marino che ha
bonificato l’ingresso del bosco dove erano presenti buste nere
di plastica gonfie di rifiuti, elettrodomestici, scocche di
auto e ingombranti di vario genere.

La pulizia del sito non rientra nei
compiti istituzionali della Multiservizi

“Abbiamo ripulito l’intera area anche se non rientra nei
nostri compiti istituzionali” ha detto Michele Bernardini
direttore della Multiservizi dei Castelli di Marino.
“L’amministrazione comunale ci ha chiesto di effettuare la
bonifica e ci siamo messi subito a disposizione.”

Ora il sito è stato ripulito

Resta sotto il pericolo costante di essere di nuovo preso di
mira da personaggi senza scrupoli che in assenza di
videosorveglianza potrebbero inquinarlo nuovamente.
L’ingresso al bosco Ferentano dopo la bonifica di ieri

E se la competenza, per quanto riguarda la pulizia
dell’ingresso al bosco, non è della Multiservizi dei Castelli
di Marino tantomeno dei Guardiaparco dell’Ente Regionale Parco
dei Castelli Romani, chi deve vigilare e mettere in atto
misure preventive – foto trappole – per scoraggiare il
fenomeno dell’abbandono dei rifiuti?

Sul sito ufficiale dell’Ente Regionale si legge “Il Parco
regionale dei Castelli Romani ha alle spalle una storia di
grande consapevolezza, sensibilità, lungimiranza e senso
civico: furono proprio gli abitanti dei Castelli Romani a
raccogliere le firme per chiedere l’istituzione di un’area
protetta che difendesse il patrimonio ambientale della zona
dei Colli Albani.“

Che si aspetta allora a difendere quest’area?
Marino, bosco Ferentano: che
fine ha fatto il programma di
interventi per il decoro e la
pulizia?
MARINO (RM) – Da area considerata sacra in epoca preromana a
ricettacolo di rifiuti d’ogni genere. Questo il triste destino
dell’ingresso al bosco Ferentano che a gennaio del 2018 venne
bonificato per l’ennesima volta dagli operatori della
Multiservizi di Marino.
Operazione quest’ultima, sdoganata dagli amministratori come
straordinaria grazie a quello che è stato definito come
programma degli interventi messo a punto dall’amministrazione
comunale per il decoro e la pulizia a favore dell’intero
territorio marinese.
Ma così non appare oggi dove buste nere di plastica,
elettrodomestici, scocche di auto, rifiuti
ingombranti di vario genere la fanno da padrone di fronte
all’ingresso del bosco che rappresenta le
ultime vestigia della più vasta Selva Ferentana (Lucus
Ferentinae).

Il bosco Ferentano che si
affaccia su una delle strade del vino riconosciute nel Lazio,
la via dei Laghi,
posto ai piedi della città di Marino è sprovvisto          di
telecamere o foto trappole e così per gli
incivili diventa più semplice gettare l’immondizia ed evitare
di essere
scoperti.

E tra i soliti rimpalli tra Enti locali e sovracomunali,
riguardo le competenze per effettuare la bonifica, il tutto
finisce come sempre all’Autorità giudiziaria e nel frattempo
passeranno mesi ed anni e i rifiuti aumenteranno sempre di più
finché non torneranno le elezioni e qualcun altro si vanterà
di aver effettuato un’operazione di decoro urbano.
Castel Gandolfo, sfiorata la
tragedia: frana un grosso
masso e si ferma a due metri
da un chiosco
CASTEL GANDOLFO (RM) – Quando si dice “è un miracolo”. Un
enorme masso si è fermato a soli due metri dal tetto di
un’edicola e bar sulla piazza che affaccia sul lungolago di
Castel Gandolfo.
Se avesse finito la sua corsa avrebbe travolto e
ucciso i due dipendenti all’interno, ma gli
arbusti del bosco lo hanno trattenuto
Si tratta del chiosco di proprietà di Daniele Carducci,
proprietario, tra l’altro del ristorante “I Quadri” insieme ai
fratelli.

Ovviamente l’area è stata interdetta e l’edicola è
stata chiusa a data da destinarsi

La perdita economica per il chiosco non è indifferente, ma
certamente i dipendenti non possono lavorare con un pericolo
sulla testa:

“Nei prossimi giorni – fa sapere Carducci – chiederemo lo
spostamento dell’edicola per garantire i posti di lavoro e il
servizio al pubblico”.
Urge una messa in sicurezza dell’intero costone

Il masso è franato da una proprietà di un privato, ma
l’emergenza idrogeologica al lago di Castel Gandolfo è davvero
grave, dappertutto.

Il costone, già imbibito di acqua e senza rete metallica di
protezione, rischia di franare da un momento all’altro e
colpire i passanti sulla piazza antistante via Spiaggia del
Lago. Il grosso masso che ha quasi colpito l’edicola ne è la
dimostrazione.

Per cui urge una messa in sicurezza dell’intero costone e
laddove non ci sono le reti metalliche vanno urgentemente
apposte a tutela e incolumità dei residenti che, lo ripetiamo,
rischiano di morire schiacciati dai detriti e rocce di grandi
dimensioni.
Cinema a Natale, nelle sale
cinematografiche arriva il
capolavoro   di   Guillaume
Maidatchevsky:        AILO-
Un’Avventura tra i Ghiacci

Ailo, il viaggio di un piccolo cucciolo
di renna tra le meraviglie della Lapponia

Fabio Volo, con il suo inconfondibile timbro vocale è il
narratore di “AILO – Un’Avventura tra i Ghiacci“, primo
lungometraggio firmato da un grande autore di documentari
sugli animali: il francese Guillaume Maidatchevsky, arrivato
nelle sale il 14 novembre.

Immagini meravigliose di una natura incontaminata e ricca di
fascino, fanno da sfondo alla storia di Ailo, un film
emozionante e coinvolgente..

“Ho deciso di raccontare la storia di Ailo perche è un bel
film, perché
sono genitore e voglio che i miei figli vedano film
emozionanti ed educativi
come questo. Ailo non è solo la
storia di una splendida avventura, è un film che ci fa capire
anche come la natura
e il pianeta debbano diventare temi centrali ora, siamo già in
ritardo.” Scrittore, attore, sceneggiatore, conduttore
radiofonico e televisivo l’artista, fervido sostenitore della
salvaguardia del
pianeta, torna al doppiaggio dopo 3 anni dall’esperienza di
Kung Fu Panda 3, con un ruolo tutto
nuovo: il narratore di un viaggio fantastico tra le nevi della
Lapponia
finlandese, la magica terra di Babbo Natale, di un piccolo
cucciolo di renna e
della sua mamma.

“Ho diretto moltissimi
documentari sugli animali. Ma un giorno i miei figli mi hanno
detto: “Non hai
mai fatto un film sulle renne di Babbo Natale!” Così è nato
AILO, un’opera di
finzione basata sulla realtà della natura.” Guillaume spiega
la sua scelta di
questa forma narrativa dopo     una   lunga   esperienza   come
documentarista e biologo,
esperto conoscitore delle caratteristiche fondamentali del
comportamento degli
animali, assoluti protagonisti di Ailo. Il film è stato
presentato in anteprima
durante la recente Festa del Cinema di Roma, nella sezione
Alice nella Città,
con la presenza del regista e di Volo.

Dice il regista, che abbiamo incontrato durante
l’anteprima: “Abbiamo girato 600 ore di giornalieri. Non le ho
riviste tutte… ma
quasi! In fase di montaggio si comincia un terzo tipo di
scrittura. È lì che
cerchiamo le espressioni e la mimica degli animali. Abbiamo
davanti una sorta
di grande puzzle con tutte le interazioni che si sono
verificate durante le
riprese. Non si tratta di un documentario o di un bestiario.
Non mostro dieci
scene con un animale, e poi altre dieci con un altro. No,
l’imperativo è la
storia, la storia, la storia… Il mio obiettivo è quello di
creare un legame
con lo spettatore”.

Maidatchevsky ha evitato di cadere in un pedagogismo
ambientalista ormai alquanto invasivo e spesso fuori tono.
Conferma infatti che
“ il discorso ambientalista a forza di
sentirlo tutti i giorni diventa sterile, perde forza. Bisogna
trovare un altro
modo per sensibilizzare la gente, anziché dire ‘Non è bello
quello che gli
esseri umani fanno al pianeta e agli animali’. Da questo punto
di vista,
appartengo alla scuola di      Miyazaki:   meravigliando   lo
spettatore lo si stimola a
proteggere l’ambiente. La presa di coscienza avrà luogo perché
i bambini si
affezioneranno ad Ailo, all’ermellino e al ghiottone, e
penseranno: ‘sarebbe
davvero un gran peccato se tutto questo sparisse’. Del resto,
funziona così anche con gli adulti”.
L’educazione alla vita, alle sue gioie e dolori, alle sue
conquiste e pericoli,
è. in fondo, un percorso comune a tutti gli esseri viventi, e
l’itinerario di
Ailo costituisce la metafora di un’avventura che coinvolge ed
impegna tutte le
creature di questo pianeta.
Sinossi

Ailo – Un’avventura tra i ghiacci racconta con la voce unica
di
Fabio Volo, l’incredibile viaggio di un piccolo cucciolo di
renna tra le
meraviglie della Lapponia. Un percorso alla scoperta di
strepitosi paesaggi immersi in una natura incontaminata e
primitiva in cui
vivono animali stupendi. Una storia narrata da immagini uniche
– raccolte in
sedici mesi durante le quattro stagioni – che mostrano la
crescita di
Ailo, la piccola renna che imparerà ad affrontare con coraggio
i pericoli della
natura e a superare straordinarie sfide alla scoperta di un
mondo bellissimo.

La renna

Ailo è una piccola renna, un animale originario della
Lapponia. Se ne trovano a decine di migliaia in questa
regione, più numerose
degli stessi abitanti Le renne hanno delle corna che si
rinnovano ogni anno. Le
loro particolari caratteristiche permettono loro di
sopravvivere in un ambiente glaciale, la loro
pelliccia, infatti, le rende capaci di sopportare delle
temperature prossime ai
-40 gradi centigradi. Diversamente dagli altri erbivori, le
renne riescono a
spostarsi facilmente sulla neve grazie ai loro grandi zoccoli.
Si nutrono di erba e di muschio, ma il loro nutrimento
preferito sono senza alcun dubbio i licheni.

Ailo – Un’avventura tra i ghiacci è un’esclusiva per
l’Italia di Lucisano Media Group e Adler Entertainment,
distribuito da Adler
Entertainment , ed
è stato realizzato grazie ad un cast tecnico d’eccezione che
ha trascorso su un
set difficile per le condizioni climatiche quattro stagioni,
da maggio del 2017
a giugno del 2018.

Un film diretto da Guillaume Maidatchevsky, raccontato da
Fasbio Volo, nei cinema dal 14 novembre 2019
Cast tecnico

Regia: Guillaume Maidatchevsky

Voce narrante: Fabio Volo

Prodotto da: Laurent Baudens,       Laurent Flahault,     Gaël
Nouaille

Co-prodotto da: Marko Röhr

In coproduzione con Borsalino Productions, Gaumont MRP,
Matila Röhr Production
Produttori associati: Stephan Giger, Ralph Dietrich,
Karin Dietrich Kjetil Jensberg, Svein Andersen

Direttore della fotografia: Daniel Meyer

Direttore della fotografia in Finlandia: Teemu Liakka

Musiche originali: Julien Jaouen

Musiche originali aggiuntive: Panu Aaltio

1° Ass.te alla regia: Mélanie Caudron

Montaggio: Laurence Buchmann

Coordinatrice animali: Tuire Kaimio

Tecnico del suono: Juha Hakanen

Direttore di produzione: Eric Salemi

Direttrice di produzione in Finlandia: Hanna Järvinen

Canzone: “Ailo: une
odyssée en Laponie”, composta e interpretata da Aldebert.
Debora Caprioglio a Montopoli
per      “Piccoli     Comuni
incontrano la cultura”
RIETI – Debora Caprioglio è la protagonista di CALLAS
D’INCANTO, scritto e diretto da Roberto D’Alessandro, la
storia di Bruna, fedele governante di Maria Callas, al suo
servizio dal 1953 al 1977, in scena il 16 novembre ore 21 al
Teatro S. Michele Arcangelo di Montopoli nell’ambito degli
appuntamenti gratuiti pensati per la provincia di Rieti di
Piccoli comuni incontrano la cultura. Progetto della Regione
Lazio realizzato da ATCL in collaborazione con LazioCrea vede
per ogni tappa il supporto dei Comuni ospiti, attivando un
percorso virtuoso di sostegno alla cultura.

Bruna, è stata l’ombra della Callas e come una Vestale, ne
custodisce la memoria, i ricordi, l’idea di una donna che ha
rappresentato tutta la sua esistenza, per la quale la sua vita
ha avuto ed ha ancora una ragione che va al di là del semplice
esistere. Bruna rappresenta la semplicità, la quotidianità,
quella contingenza davanti alla quale non è possibile valutare
il genio, del quale tuttavia si avverte la statura, del quale
si venera l’immensità di pensiero, la vastità delle imprese.

Così ascoltiamo la storia che ci racconta e ci troviamo al suo
fianco a spiare quasi con vergogna i palpiti di quel cuore, la
sua felicità, il suo tormento, tutta la tristezza del mondo.
Cos’è un mito?

Nelle religioni, è la narrazione sacra di gesta e origini di
Dei ed Eroi. Può essere l’esposizione di un idea sotto forma
allegorica: il mito della caverna in Platone. Può essere un
utopia, illusione: la sua fortuna è solo un mito. Per
estensione è l’immagine idealizzata di un evento o di un
personaggio che svolge un ruolo determinante nel comportamento
di un gruppo umano. Una leggenda.

Maria Callas è tutto ciò. La sua statura artistica ha diviso
il mondo dell’opera in prima e dopo la Callas. La sua capacità
di interpretazione ha strappato la scena operistica
all’affettazione dei gorgheggi fini a se stessi, ed è riuscita
a dare un armonia ai personaggi del melodramma, mostrando sui
palcoscenici di tutto il mondo un anima in una voce. La Callas
nel nostro racconto non è una voce in una donna, bensì una
donna con una voce. Così la sua vita aldilà della legenda si
consumò nella tragedia, vissuta in maniera totale da eroi.
Esattamente questa dimensione mitica ha Bruna della Callas. La
racconta con fervore e passione quasi religiosa, soffermandosi
maggiormente sul tormento della sua anima. Una grande storia
d’amore, dopo l’incontro con Aristotele Onassis.

La loro relazione, ed il triste epilogo concorrono ancora di
più a dare alla vicenda una sacralità mitica che pare
sussurrarci a tutti come la felicità non è di questa terra se
due dei come loro non hanno potuto essere felici. Loro erano
imperscrutabili, ignoti anche al fato che ineluttabilmente,
senza clemenza, si attua. Bruna durante tutto lo spettacolo
attende il ritorno della sua Madame.

L’aspetterà per sempre, perché si sente come la tessera di un
puzzle che completa un mosaico. Alla fine il desiderio di
vedere entrare Maria Callas si fa irresistibile: “Madame –
cioè la signora Callas non c’è, sta per arrivare.” La divina
non può entrare. Il suo corpo non è più tra noi anche se lei è
ancora in mezzo a noi come un idea, una legenda, un mito.. per
una serata d’incanto.

Il progetto PICCOLI COMUNI INCONTRANO LA CULTURA della Regione
Lazio realizzato da ATCL in collaborazione con LazioCrea, è
pensato per 47 piccoli comuni, comunità al di sotto di 5000
abitanti, per il quale si sono sviluppate tante importanti
collaborazioni: Teatro di Roma, Conservatorio di Santa
Cecilia, Roma Lazio Film Commission, Progetti Speciali-ABC
della Regione Lazio, ma soprattutto tutte le amministrazioni
locali. Per poco più di 2 mesi, dal 28 settembre al 30
novembre, l’intero territorio sarà attraversato da concerti,
spettacoli, attività per bambini, danza, incontri per un
totale di 25 compagnie, 110 tra attori e tecnici, 20 tra
studiosi e scrittori: un caleidoscopico calendario di eventi
che disegnerà un itinerario “fantastico” di riscoperta del
piccolo/grande territorio.

I Comuni coinvolti nelle 5 Province: BARBARANO ROMANO,
BASSIANO; CALCATA, CAMERATA NUOVA, CAMPOLI APPENNINO,
CANEPINA, CANTALICE, CAPRANICA PRENESTINA, CARBOGNANO,
CASPERIA, CASTEL SAN PIETRO ROMANO, CASTELFORTE, CASTROCIELO,
CELLENO, CERRETO LAZIALE, COLLEVECCHIO, COLONNA, CONTIGLIANO,
FILACCIANO, FONTANA LIRI, GERANO, GIULIANO DI ROMA, GRADOLI,
GUARCINO, MAENZA, MONTOPOLI DI SABINA, NORMA, ORIOLO ROMANO,
PIANSANO, PICINISCO, POGGIO BUSTONE, POGGIO MOIANO, POLI,
POSTA FIBRENO, PROSSEDI, ROCCA GIOVINE, ROCCA MASSIMA, ROCCA
SANTO STEFANO, ROCCASECCA DEI VOLSCI, ROIATE, SAMBUCI, SAN
DONATO VAL DI COMINO, SAN GIORGIO A LIRI, SANT’APOLLINARE,
SANT’ORESTE, VALLERANO, VICOVARO.

Castello Baronale

Piazza del Duomo, Maenza

info

ingresso gratuito

www.atcllazio.it

info@atcllazio.it

tel. 06 45426982
Roma, arrestato il “Principe
di Tor Bella Monaca”: in
manette 20 persone
ROMA – Prosegue il contrasto alle piazze di Spaccio di Via
Dell’Archeologia nel quartiere di Tor Bella Monaca.

Dopo l’operazione “Ferro di Cavallo” di fine Ottobre, che, con
16 persone arrestate, ha visto lo smantellamento di una
associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti, alle prime luci dell’alba di oggi, al termine di
serrate e complesse indagini, i Carabinieri del Gruppo di
Frascati eseguito una ulteriore ordinanza di custodia
cautelare che dispone l’arresto di 20 persone (15 in carcere e
5 ai domiciliari), emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su
richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia,
(tutti italiani e tra cui tre donne), appartenenti a
un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di
sostanza stupefacente del tipo cocaina, radicata nella città
di Roma con base operativa e logistica nel quartiere di Tor
Bella Monaca.

Le
indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor
Bella Monaca
sotto le direttive della DDA, hanno consentito di accertare
l’esistenza di un
articolato sodalizio criminale dedito al traffico di cocaina
tra le palazzine
popolari di via Dell’Archeologia cv.64 sc.L, con un giro
d’affari pari a circa
200.000 euro mensili.

L’organizzazione
dell’attività di spaccio avveniva secondo un vero e proprio
modello aziendale
con ripartizione di turni, mansioni e compiti con vedette che
avevano sia il
compito di indirizzare i clienti verso i pusher che stavano
nascosti tra gli
androni dei palazzi per non farsi notare, e sia quello di
avvisarli in caso di
eventuale arrivo delle forze dell’ordine, nonché incaricati
del rifornimento
egli involucri di cocaina, una volta terminato il precedente
rifornimento,
nonché di raccogliere il provento dell’illecita attività di
spaccio.
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