"La guida turistica: dalle origini a oggi" - UNIVERSITA' DI CASSINO VALORTUR 2011 A cura di: Iannacone Marialorena
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UNIVERSITA’ DI CASSINO VALORTUR 2011 “La guida turistica: dalle origini a oggi” A cura di: Iannacone Marialorena 1
INDICE INTRODUZIONE CAPITOLO 1 : NASCITA E STORIA DELLA GUIDA TURISTICA CAPITOLO 2 : GUIDE TURISTICHE DI OGGI CAPITOLO 3: STUDI E CONSIDERAZIONI SUL VALORE E SUL RUOLO SVOLTO DALLE GUIDE TURISTICHE CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA 2
INTRODUZIONE La comunicazione, nel mondo dei servizi e nello specifico nel turismo, si differenzia notevolmente da quella attuata per la vendita di un prodotto. Innanzitutto definiamo cosa si intende per comunicazione: è il modo attraverso il quale il potenziale cliente può percepire gli attributi e il valore del servizio/prodotto; e nel turismo? Sicuramente un viaggio, un tour, una vacanza non sono qualcosa di tangibile, che è possibile poter toccare, sono soltanto dei concetti, per cui ciò che fa la differenza è proprio la comunicazione. Tutte le aziende hanno il fine ultime di vendere se stesse all’interno del proprio mercato di riferimento, quindi se ci si trova dal lato dell’offerta dei servizi turistici è necessario pianificare strategie ben accurate, per poter creare valore per il turista, questo è un processo che coinvolge tutti gli attori, dalle agenzie di viaggio alle istituzioni, dai tour operators alle guide turistiche, dai musei alle strutture alberghiere e più in generale tutte quelle realtà economiche e sociali, che operano nel settore del turismo. Quando si pensa ad un territorio nella mente da turista corrisponde sempre un’immagine ben precisa, immagine, che nasce da un processo di generazione di identità turistica, che si rifà quasi esclusivamente all’insieme dei valori, credenze, suggestioni che appartengono alla sfera emotiva e non a quella razionale. Tra il turismo e la comunicazione, quindi, vi è un’inscindibile interrelazione,”non esiste infatti un distacco netto tra il momento della produzione e il momento della comunicazione del prodotto, la costruzione del prodotto deve comprendere anche la comunicazione”, afferma il Giordana. La progettazione di servizi ed infrastrutture implementa la costruzione dell’identità in cui vengono a fondersi il fisico con il percepito, il virtuale con il reale, in modo tale che il prodotto entri a far parte dell’immaginario collettivo. Se per una certa percentualità il successo di una vacanza, di un “pacchetto” dipende dall’abilità dei tour operator ad assemblare i vari elementi, che compongono la proposta, il restante dipende sempre più dal saper comunicare un prodotto, informando e persuadendo all’acquisto; la comunicazione viene così a giocare un ruolo determinante per la scelta di una location rispetto ad un’altra, influenzata dalla promozione effettuata dagli operatori, ciò vale sia per costruire un’immagine vincente e positiva di un “nuovo” prodotto turistico sia per quelli “saturi” e in “declino”, che necessitano di un riposizionamento e di un restyling d’immagine. Gli studi e l’importanza della comunicazione,in questo settore, si stanno però sviluppando solo recentemente, anche se alcuni studiosi avevano già rilevato l’importanza di tele elemento, come Giancomarra, che ha affermato che il turismo “è comunicazione prima ancora che pratica”; pratica che sfocia in un business tanto proficuo da essere uno dei motori trainanti dell’economia mondiale. La comunicazione è uno degli elementi più importanti del marketing mix del turismo e suoi punti di forza sono tutti i mezzi semiotici e le nuove tecnologie per conquistare il target di riferimento; accanto alla regina della comunicazione, la pubblicità, troviamo forme di comunicazione dette “di scenario”,che usano forme indirette per colpire i potenziali clienti come i dépliant, i cataloghi,le guide turistiche e fonti personali come racconti di conoscenti, notizie riportate su blog, gruppi,community, fra tutti questi poniamo la nostra attenzione in particolar modo sulla guida turistica. 3
NASCITA E STORIA DELLA GUIDA TURISTICA La prima guida turistica è nata verso la metà dell’ ‘800 per diffondere il turismo con efficacia maggiore rispetto alla cosiddetta “letteratura dei viaggi” dei secoli precedenti. Tra le prime sicuramente annoveriamo la Guide des voyageurs di Richards (1817), il Red Book di Murray (1836) e i manuali Baedeker che rappresentano la guida più completa e progredita, grazie alla completezza delle informazioni, controllate e reperite dall’editore stesso. All’inizio furono inventari del patrimonio storico-artistico delle città più importanti e trascurate e davano informazioni di carattere naturalistico e su tutto ciò che oggi si definisce il “minore”; successivamente conterranno informazioni riguardanti i servizi principali, le caratteristiche geo-economiche e lo sviluppo topografico. Le Baedeker hanno svolto un ruolo fondamentale per far conoscere l’Italia, ma erano state create per turisti stranieri, che storicamente prediligevano le città, grandi o piccole che fossero, ricche di storia e cultura, per cui trascuravano molte attrattive paesaggistiche e naturalistiche; il Mezzogiorno in particolare era trattato in maniera molto superficiale e i percorsi stradali erano molto spesso trascurati. Da qui la necessità di creare una guida turistica per turisti italiani; sarà per opera del Touring Club Italiano, nato nel 1894, che verrà diffuso il primo volume della Guida d’Italia, intitolato Piemonte, Lombardia e Canton Ticino, nel 1914, seguito da altri sedici volumi, ricchi di informazioni pratiche, di carte e piante aggiornate e di una serie di itinerari sperimentati personalmente dal presidente Bertarelli e dagli altri redattori. Le Guide Rosse,saranno aggiornate e riproposte per circa un secolo, a differenza delle Baedeker e delle Murray, destinate ad un turista ricco e colto, queste si rivolgono essenzialmente ad un turista medio, che vuole conoscere le bellezze naturalistiche, storiche ed artistiche del proprio paese, perfetto rappresentante dell’uomo romantico di fine ‘800 inizio ‘900. A questo punto il Touring Club Italiano decide di redigere una guida d’Italia scritta in lingua per turisti stranieri, per cui avvia una serie di convenzioni, dapprima con la casa Hachette, editrice delle Joannes, che ne avrebbe curato la distribuzione, per turisti francesi, poi con la Muir-Head Gude Books, editrice delle Blue Guides, per turisti inglesi e infine con la Grieben-Verlag Albert Goldschmidt, per turisti tedeschi. Pian piano le nuove guide andarono a sostituire quelle straniere, svolgendo un’importante funzione di promozione culturale e turistica. Negli anni ’60 si ha l’avvento di nuovi cambiamenti, che si realizzano con l’affermazione del “turismo di massa”, caratterizzato in negativo dalla standardizzazione, dalla mercificazione e dalla superficialità. Nascono in questo periodo le Guide Verdi d’Europa, che poi interesseranno anche tutte le regioni italiane e il mondo. Nel decennio successivo il turismo di massa non viene più osservato in chiave negativa, soprattutto attraverso il recupero dei valori dell’ avventura ,dell’autenticità, della scoperta, anche se massificata l’ esperienza turistica non è necessariamente banale e leggera, poiché il turista volendo può scegliere di conoscere in profondità la realtà , che sta visitando, e la guida turistica è sicuramente il testo più adatto per soddisfare le esigenze del nuovo turista. Come afferma il Pivato “anche quando , fra gli ’80 e’90, la vacanza diventa soprattutto ostentazione (di lusso),esibizione (di muscoli) e apparenza (di ricchezza), quando quelli che sono passati alla sobria come gli anni dell’edonismo, consacrato sul piano dell’editoria turistica guide illustrate e riviste patinate per il tempo libero, il Touring continua a proporre l’essenzialità e la sobrietà delle 4
Guide Rosse. Nessuna fotografia di monumenti o tramonti esotici. Nessun colore tranne quello destinato a differenziare, nelle carte, le superfici delle zone descritte”. Uno stile che testimonia la politica del Touring Club Italiano:il valore del viaggio come conoscenza e gusto della scoperta. Negli ultimi vent’anni il turismo continua a seguire una sua linea evolutiva, rivolgendosi ad un target sempre più esigente e differenziato,per poter cogliere queste tendenze il Touring Club Italiano redige guide tematiche,suddivise in varie collane: - Sport - Natura - Viaggio - Benessere - Cultura - Enogastronomia - Accoglienza In base all’ argomento trattato,rispondendo così ai bisogni manifestati dai vari e potenziali clienti; a questo punto, nell’ era della tecnologia, anche il Touring Club Italiano farà ricorso alle nuove risorse, da cui nasce l’ autoguida turistica su MP3 e telefono cellulare, ma la sua punta di diamante sarà il Navigatore Portatile Touring corredato di MP3. 5
GUIDE TURISTICHE DI OGGI Oggi si ha la possibilità di poter scegliere tra innumerevoli guide di viaggio ognuna di esse specializzata, aggiornata e completa, la scelta sarà esclusivamente di carattere personale, poiché non c’è la “guida giusta” per una destinazione, ma una guida adatta a un certo viaggio e a un certo tipo di viaggiatore. Il viaggiatore indipendente si affiderà ad una guida pratica e particolareggiata:Guide Rotard, EDT ecc., chi viaggia organizzato ne sceglierà una d’ autore: Polaris, Airplane, piacevole e approfondita e così via. In Italia i tre maggiori editori di guide sono la EDT (edizione italiana delle Lonely Planet), il Touring Club Italiano e la Mondatori segue poi De Agostini con il 5% e Michelin con il 4%. GUIDE DU ROTARD Questa guida è il simbolo di un certo tipo di stile di viaggio improntato sull’ avventura e l’ indipendenza, così come lo testimonia l’immagine , che la contraddistingue dal 1973, caratterizzata da un giramondo con lo zaino in spalla, diventata garanzia di affidabilità e di un ottimo rapporto qualità/prezzo presso gli alberghi e i ristoranti che espongono la targa con il logo. La collana è composta da circa settanta volumi , tradotti dal francese dell’ Hachette, in cinque edizioni straniere pubblicati in Italia dal Touring Club Italiano, da una serie di informazioni al turista fai da te , indicando anche la data di scadenza sulla copertina e utilizza uno stile di scrittura tipo diario di viaggio. EDT Le EDT si caratterizzano per la ricchezza di mappe e cartine aggiornate continuamente, anche grazie al contributo degli stessi viaggiatori , vengono tradotte in tempo reale e adattate dalla Lonely Planet. Sono indicati degli itinerari e luoghi da non perdere , l’ articolazione avviene per aree geografiche, a fine volume ci sono capitoli dedicati alle informazioni pratiche e trasporti con una sezione linguistica ed un glossario , dal sito si possono scaricare gli aggiornamenti on- line, consultarsi con altri viaggiatori, prenotare servizi fare acquisti e scegliere una meta grazie alle micro guide. 6
MONDADORI Sono delle guide veloci, attente agli aspetti culturali, ricche di illustrazioni particolareggiate, di foto, curiosità, e piantine tridimensionali, sono suddivise per zone ed aree geografiche ponendo in evidenza possibili itinerari,inoltre fornisce accurate informazioni di natura pratica. BAEDEKER Tradotte dal tedesco e pubblicate in Italia dalla De Agostini si corredano di mappe , foto a colori e carta stradale le località vengono elencate in ordine alfabetico e quelle più interessanti vengono indicate con un asterisco, sono divise in sezioni ognuna delle quali avrà un colore diverso e indicherà gli aspetti principali di carattere geografico, storico, architettonico e culturale in una sezione a parte verranno date tutte le informazioni pratiche e indirizzi utili. TOURING CLUB ITALIANO 7
Guida Rossa: la storia delle “rosse” inizia nel 1914, quando il Touring Club Italiano decise di pubblicare delle guide turistiche redatte da esperti d’arte e importanti studiosi; sono delle vere e proprie enciclopedie, che descrivono fin nei più piccoli particolari i luoghi di cui si occupano, al loro interno troviamo numerose planimetrie, cartine e piccoli atlanti a colori, posti alla fine della guida per poter aiutare il turista ad orientarsi. Sono continuamente aggiornate, tanto da segnalare puntualmente i cambiamenti di orari e gli spostamenti dei quadri nei musei comunali, e cosi ricche di informazioni da essere riconosciute dal Ministero dei Beni Culturali come il repertorio più completo del patrimonio storico-artistico d’Italia e da essere utilizzate come la base della Carta del rischio sismico dell’ICR (istituto centrale per il restauro). Il pubblico a cui si rivolgono è costituito da viaggiatori colti e curiosi e da studiosi,ma anche a tutti coloro che vogliono conoscere in maniera approfondita i luoghi che stanno visitando, il fine che intendono raggiungere è raccontare l’Italia come se fossero una parte di un museo. La raccolta comprende ventitre volumi, dedicati a regioni, distretti o singole città, ognuno di essi è introdotto da saggi, che indicano gli aspetti fisici, la storia, la geografia, l’economia e l’arte del territorio; all’interno troviamo gli itinerari e l’appendice, eventi recenti, centri rilevanti dal punto di vista storico, l’indice degli artisti e dei luoghi, i siti archeologici e le cartografie. Guida Verde: le Guide Verdi nascono negli anni ottanta , sono aggiornatissime e si differenziano per la loro praticità, chiarezza ed accuratezza nelle informazioni, al loro interno troviamo capitoli dedicati alle mete da non perdere, cosa fare prima di partire, quale data è migliore la partenza, dove magiare, dormire o fare shopping, attività sportive, eventi, parole e frasi utili. Ogni guida è correlata di piante della città più importanti, di itinerari tematici con una dettagliata cartografia, e carte stradali, di descrizioni dei monumenti dei luoghi tipici,indicando usi e costumi,anche gastronomici e di un piccolo volume contenente gli indirizzi di alberghi, locali, ristoranti delle varie categorie, indicando prezzi e valutazioni. Vi è anche un indice dei luoghi, e degli artisti del luogo, sono rivolte ad un pubblico differenziato. 8
Guida Gialla: come le Rosse, anche le gialle non hanno immagini ma solo una cartografia con le piante dei monumenti, ma il testo si discosta completamente dalle Rosse, ogni città viene descritta quartiere per quartiere e non indica nessun itinerario prestabilito, la descrizione dei luoghi non avviene in chiave artistica, ma vengono dati una serie di informazioni e consigli inerentemente a luoghi più caratteristici. Guida Oro: sono delle guide culturali, che contengono al proprio interno spettacolari disegni, fotografie, spaccati tridimensionali. La collana è composta da trenta volumi che riguardano altrettanti luoghi considerati tra i più belli del mondo, inoltre ci da informazioni inerentemente alla storia, la natura, la cultura del luogo insieme ad altre di natura pratica indicando indirizzi, itinerari e una dettagliata cartografia. 9
STUDI E CONSIDERAZIONI SUL VALORE E SUL RUOLO SVOLTO DALLE GUIDE TURISTICHE Culler,fondatore della Semiotics of Tourism, mette in evidenza paradossi e tipicità del turismo, caratterizzato da un intrinseco carattere segnico, i visitatori, pur inconsapevolmente, sono continuamente coinvolti in processi semiotici, poiché sono chiamati a leggere ed interpretare paesaggio, culture, sistemi di relazioni, essi sono alla continua ricerca di tutto ciò che segnala l’autenticità e la turisticità di un determinato luogo, di tutte quelle riproduzioni, dai souvenir alle guide turistiche, che creano un presupposto nuovo, originale, autentico da vedere. Tutto ciò fa del turista, secondo Culler, un semiologo senza saperlo : con le sue esperienze e con tutte le sue attività dà un senso ad una parte di mondo, è impegnato in una comparazione che ha il fine di trovare differenze e similarità tra il conosciuto e lo sconosciuto. Tutto questo avviene sicuramente anche grazie al contributo fornito dalle guide, che saranno consultate. Lo studio di Cohen(1985) è un punto di riferimento per chi si occupa dell'argomento, egli individua le funzione svolte dalla guida(si concentra sulle guide umane, ma in numerosi studi le categorie sono state proficuamente applicate alle guide cartacee), ma non fa cenno a una loro caratteristica fondamentale, quella di costruire un certo tipo di turista. Per quanto riguarda la distinzione tra articolazioni profonde e superficiali interna ai testi, basta pensare a come i valori profondi perpetrati dalle guide costituiscono vere e proprie forme di valorizzazione dei luoghi, assiologie di viaggio, che si possono manifestare nelle forme più diverse. Le guide fanno parte di quelli che Greimos (1983) definisce Testi programmatori, destinati, cioè ad anticipare una pratica, esse sono assimilabili, da questo punto di vista a ricette di cucina, istruzioni per l'uso, spartiti musicali, manifestazioni empiriche che contengono “dritte” destinate ad essere messe in pratica dal fruitore. Tutto ciò mette in evidenza la libertà d'uso della guida, infatti ciascun fruitore determinerà cosa e quanto realizzare, scegliendo la pertinenza da adottare in questa traduzione (Dusi,2003). Tra le peculiarità delle guide turistiche ricordiamo l'impersonalità della narrazione, il discorso procedurale, alcuni elementi espressivi, la perlocutività; secondo Poncet “le guide possono essere definite sulla base di due presupposti: -la funzione che assolvono -il target cui si riferiscono ovvero guidare (funzione) il turista (target di riferimento)”. Da ciò la guida viene a definirsi in base al ruolo che le viene attribuito. In prima battuta, le guide si inquadrano all'interno del discorso turistico, al cui interno si trovano una pluralità di testi più o meno direttamente collegati al mondo dei viaggi. Le guide sono solo un punto di vista, tra i tanti possibili, sullo spazio turistico, sono uno degli elementi del discorso di cui fanno parte anche brochure, campagne di comunicazione, politiche di gestione dei siti, fattori economici e strutturali ecc. Le guide, però, sono anche frutto di una data realtà culturale e sociale alla quale sono intimamente interrelate, infatti Poncet, in una nota storica, mette in evidenza che questi testi si sono sviluppati parallelamente all'evolversi delle pratiche turistiche, nonchè del discorso politico : nel XIX sec. gli stati non avevano un'identità definita e per questo le guide erano per lo più organizzate per 10
itinerari ; nel XX sec. con il consolidarsi dell'idea di nazione, si diffondono le guide organizzate per paesi ; successivamente l'aumento delle pratiche di mobilità porta a quella che l'autore definisce una proposta di nuove territorializzazioni, nuove articolazioni degli spazi, spesso organizzati nei testi per micro-regioni, quando non per entità urbane. Si viene così a creare nel discorso turistico un insieme di relazioni multidirezionali. Le guide entrano in relazione con il discorso di cui fanno parte ; esse non solo sono un prodotto della società, non solo ne subiscono le dinamiche, ma contribuiscono a costruirla, con effetti che vanno al di là dei meri fini informativi del testo. Attraverso questi passaggi, si può mettere in luce come la “realtà” turistica non sia aprioristicamente data e successivamente rappresentata, ma come le stesse rappresentazioni costruiscono la realtà . Illuminante è a tal riguardo il contributo di Margarito, che pur partendo dall'accusa di banalizzazione rivolta abitualmente alle guide, mostra come il loro racconto, con le valutazioni euforiche e disforiche degli elementi con cui il turista entra in contatto, esse possano contribuire a modificare gli stereotipi usualmente associati ad una data destinazione. Oggi si ha una proliferazione di titoli diretti a nicchie sempre più specifiche di visitatori : si pensi a The Lonely Guide to Experimental Travel (Antony,Henry.Mistrom 2005) , che propone pratiche inedite di forme di turismo (come ad esempio seguire degli amici in viaggio senza farsi vedere o sostare per un giorno in aereoporto) o alle guide tematiche, che contengono forme di invito al viaggio in base a esigenze e interessi specifici(itinerari in mountan bike con animali, le stesse guide enogastronomiche e così via). Le guide si rivolgono quindi a un soggetto che, più o meno esplicitamente convocato, esperisce un luogo .Le guide sostiene Turco, rispondono a un'esigenza di semiotizzazione del viaggiatore, a un bisogno di dare senso a una porzione di mondo scarsamente conosciuta ; esse discretizzano questo senso, gli conferiscono una qualche forma,allo scopo di renderlo comunicabile e comprensibile a colui che le leggerà . Le singole marche editoriali per fare ciò si affidano ad appositi elementi espressivi , facilitando così il reperimento di informazioni. Basta pensare alle fotografie, all' uso calibrato di grassetti e corsivi per esprimere gerarchie di valori (Santulli), ma si pensi anche a come lo storico asterisco , dalle prime Baedeker in poi,si sia rivelato un utile strumento per focalizzare l'attenzione del lettore su determinati elementi. La necessità di una consultazione semplice e agevole del testo si lega a una caratteristica del viaggio in cui in un tempo limitato, di fronte al sito visitato, al ristorante ricercato, alla fermata dell' autobus da individuare, la guida deve essere sempre lì, tempestiva ed efficace, pronta a fornire l'informazione giusta al momento giusto. Cosa diversificano le varie guide? Non sono tanto i contenuti in sé , ma il modo in cui questi contenuti vengono “messi in forma”, ritagliati e assemblati, enfatizzati, sminuiti , gerarchizzati ecc. Il passaggio critico è proprio questo : è la forma che a questi contenuti viene data che riesce a catturare l'interesse di un lettore piuttosto che di un altro. Il pubblico di riferimento è estremamente vario e le interpreterà adattandola alle proprie esigenze, ma è anche vero che la scelta di affidarsi ad uno specifico testo indirizzerà le pratiche dei lettori, che conosceranno un determinato territorio secondo quella specifica griglia, quella “forma” data ai contenuti. Molti sono gli studi che sono stati realizzati per poter cogliere le funzioni e i ruoli svolti dalle guide turistiche, come ad esempio quello realizzato dal dipartimento di cartografia 11
Maria Curie-Sklodowska dell’università di Lublino, Polonia, sull’uso delle mappe turistiche per lo studio della relazione esistente fra il turismo e le infrastrutture sull’esempio dei Tatra polacchi : le mappe turistiche possono svolgere molte funzioni fra cui le più importanti sono : -fornire informazioni per i loro utenti (turisti) sulla località turistica in esame,facilitando l’orientamento nell’area geografica -aiutare a pianificare il viaggio -funzione documentaria,in quanto una mappa di qualsiasi natura essa sia presenta lo stato della realtà geogafica nel momento in cui viene realizzata. Tale funzione si determina in base allo scopo che esse si prefiggono. Lo sviluppo di una regione dal punto di vista turistico dipende essenzialmente dallo stato in cui vigono le infrastrutture turistiche, infatti c’è una stretta interrelazione tra lo sviluppo delle infrastrutture e il traffico turistico, in quanto il primo è determinato dal secondo e in virtù di ciò si giustifica l’uso delle mappe turistiche in quanto documentano le condizioni delle infrastrutture e le attrazioni turistiche. Altra peculiarità delle guide turistiche è la scala . Essa normalmente non supera il valore 1:10000, talvolta solo per le aree centrali viene adottata una scala maggiore a meno che, a causa del formato, la planimetria della città non venga suddivisa in tante sezioni, che poi saranno ricomposte grazie ad un quadro d'unione; l' individuazione delle principali attrattive si ha grazie alla diversificazione del colore e il ricorso all' alzato . Speciali planimetrie sono diffuse per favorire l' attraversamento dei centri abitati più grandi, da parte degli automobilisti , grazie all' uso di segni convenzionali adeguati, come puntini e frecce, che indicheranno i sensi unici e le vie non transitabili, con alcuni colori, le strade periferiche, consigliate per evitare il traffico urbano. Nei paesi maggiormente sviluppati , dal punto di vista tecnologico, vengono utilizzate delle speciali cartografie elettroniche, che sono continuamente aggiornate sui monitor di apparati portatili, i navigatori, che si collegano al sistema satellitare GPS (Global Positioning System), grazie alle quali sia i pedoni che gli automobilisti possono accertarsi della propria posizione e scegliere il percorso più rapido, o meno oneroso, o più breve per raggiungere la propria meta. Non è facile poter definire quali siano i simboli cartografici di interesse turistico ; la grande varietà delle carte disponibili, in particolar modo in base alla scala , non ci permette di classificare i simboli impiegati, sia che essi siano propri della cartografia generale sia del turismo. Regola generale è che in base alla scala adottata lo stesso fenomeno verrà rappresentato con raffigurazioni diverse, infatti mentre nelle carte in scala molto grande, il simbolo somiglia alla rappresentazione geometrica dell' oggetto , nelle carte di scala minore molto importante è invece il segno convenzionale propriamente detto. Tra le cartografie più diffuse nel turismo, vi sono simboli specifici per le attrattive naturali, le infrastrutture, le attrezzature, l'organizzazione turistica, le attrattive antropiche(sportive,folcloristiche,storico-artistico); nei vari paesi si è avuto un vero e proprio processo di standardizzazione dell' uso dei simboli e dei colori, per le infrastrutture, per le strade ordinarie così come per le autostrade e il sistema di rappresentazione nelle carte turistiche non differisce da quello utilizzato per altri fini. Nel caso specifico dell' esperienza Valortur le guide fornite sono sia di carattere generale che specifico “Paris est à vous” “Shopping book “Paris 2011, “Paris gourmand”,ognuna di 12
esse però al proprio interno fornisce informazioni utili per spostarsi all' interno della città con cartine specifiche sulle linee sia della RER, che del métro, che del tramwai;differenziando le varie linee con colori diversi e indicando con determinati simboli i punti di cambio. Ognuna di esse poi consiglia luoghi e itinerari da percorrere come ad esempio la “Shopping book”, che in base alla tipologia di acquirente ha creato dei veri e propri percorsi, attraverso i vari arrondissements, indicando i negozi specifici per quel determinato target ed ha esteso i suoi “consigli” anche a ristoranti, hotel e musei; mentre la “Paris gourmand” ha creato i propri itinerari in base al tipo di cucina ricercata, attribuendo ad ogni tipologia un colore e indicando con il simbolo dell' euro(€) l' importo medio di spesa es. rosso = cucina del mondo viola = alta cucina verde chiaro = cucina francese ecc . Un solo simbolo di €=meno di 20,00 euro,due simboli €€=da 20,00 a 40,00 euro e così via, altra segmentazione poi è stata fatta in base agli arrondissements di appartenenza; invece la guida di carattere generale “Paris est à vous!”oltre alle indicazioni per gli eventuali spostamenti, fornisce indicazioni per itinerari in base alla Parigi che si vuole scoprire ad es. la Parigi chic, la Parigi insolita o cosmopolita o ancora quella della Senna e così via;vengono date poi altre informazioni sui locali, i teatri e i caffè più importanti della città. 13
CONCLUSIONE Se è vero che le guide sono libri, quindi prodotti editoriali destinati a posizionarsi su un mercato competitivo, che risponde a logiche di tipo economico-commerciale , è anche vero che esse, marcando un luogo come turistico, contribuiscono di fatto a renderlo tale, le guide raccontano vere e proprie storie di luoghi e dei loro abitanti, delle loro esperienze e meraviglie tali da costruire la figura di un lettore-viaggiatore, dei suoi gusti che poi orientano il marketing editoriale. I turisti esprimono la propria identità attraverso la guida , che consumano e i marchi editoriali esprimono le proprie caratteristiche distintive perpetrando specifiche filosofie di viaggio. Alla luce di quanto affermato finora la guida turistica ha un valore e una funzione che va al di là di ciò che semplicemente si presuppone nel momento in cui la si acquista, non sarà solo il mezzo grazie al quale un turista raccoglierà informazioni riguardanti la sua meta, ma è anche lo strumento grazie al quale un luogo, rispetto ad un altro, verrà pubblicizzato, promosso, reso noto al pubblico, sviluppando così il mercato turistico dell’area e automaticamente incrementando l’economia locale, potenziando le strutture presenti e creando nuove forme di sviluppo. E’ un piccolo pulsante che può mettere in moto una grande macchina generatrice di sviluppo e benessere. BIBLIOGRAFIA Dusi N. 2003 “Il cinema come traduzione” Torino Utet Cohen E. 1985 “The tourist guide: the origins, structure and dynamics of a role” in Annals of torism research pag. 12 Greimas A. J. 1983 “Del senso 2” Milano Bompiani Antony R., Henry J. , Nystrom A.D. 2005 “The Lonely Planet guide to experimental travel” Culler 1981 “Semiotic of Tourism” vol. 1 pag. 128 S. Pivato “Il Touring Club Italiano” pag. 152 F. Giordana “La comunicazione del turismo” Milano, Franco Angeli, 2004 pag. 16 M. G. Giancomarra “Turismo e comunicazione” Palermo,Sellerio,2005 pag 14 Krzisztof Kolamucki,Marta Pazon “L’uso di mappe turistiche per lo studio turistico,le infrastrutture,basato sull’esempio dei Tatra polacchi” University di Lublino,Polonia D. Bagnaresi “le guide turistiche europee” Valortur 2011 14
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