Comune di Russi domenica, 05 aprile 2020

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Comune di Russi domenica, 05 aprile 2020
Comune di Russi
domenica, 05 aprile 2020
Comune di Russi domenica, 05 aprile 2020
Comune di Russi
                                                   domenica, 05 aprile 2020

Prime Pagine

 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                 3
 Prima pagina del 05/04/2020

 05/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                4
 Prima pagina del 05/04/2020

Economia e Lavoro

 05/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                      5
 Alberi da frutta devastati L' allarme: «È crisi da gelo»
 04/04/2020   Ravenna Today                                                                     6
 Le gelate si sono portate via la frutta, Coldiretti: "Danni incalcolabili"

sanità, sociale e servizi per l'infanzia

 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8                                  8
 Il Comune di Russi lancia la colletta alimentare nei supermercati
 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                                  9
 Dispositivi di protezione Ravenna Holding ne dona 800 ai medici ravennati
 05/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36                                     10
 Russi, consegnati i primi buoni «Abbiamo tante richieste»
 05/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                     11
 Ieri 32 nuovi casi positivi, fra cui anche due minori
 05/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                     12
 Le comunità islamiche unite a sostegno del Covid hospital

 05/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36                                     13
 Un furgone per i farmaci grazie a De Stefani

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 05/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                          15
 Pagamenti della Pa più veloci senza verifica fiscale sui creditori
 05/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                          17
 Per enti locali e Regioni fondo da 5 miliardi e una cabina di regia per la ripartenza lenta
 05/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                          19
 Mille pagine di norme per la gestione dell' emergenza
Comune di Russi domenica, 05 aprile 2020
[ § 1 § ]

            domenica 05 aprile 2020
                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 3
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[ § 2 § ]

     domenica 05 aprile 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

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Comune di Russi domenica, 05 aprile 2020
[ § 1 5 6 5 3 0 6 6 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
                          Pagina 44

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                               Economia e Lavoro

                          Alberi da frutta devastati L' allarme: «È crisi da gelo»
                          Gravi danni in particolare in Bassa Romagna. Coldiretti: «Le istituzioni sostengano un comparto già compromesso da
                          cimice asiatica e Covid-19»

                          L' agricoltura, in particolare in Bassa Romagna, è stata letteralmente
                          martoriata dalle gelate tardive. Dopo quella pesantissima di fine marzo,
                          le ultime nottate sottozero hanno inferto il colpo mortale a frutteti e
                          coltivazioni sementiere. Mentre si teme il peggio anche per vigneti e ulivi,
                          Coldiretti Ravenna pone all' attenzione delle istituzioni la necessità di
                          interventi a sostegno del settore, già fortemente compromesso da
                          cimice asiatica e Coronavirus. «Il danno è principalmente economico
                          dato che assisteremo in pratica all' azzeramento delle produzioni di
                          albicocche, kiwi giallo, susine e a un forte ridimensionamento per
                          pesche, kiwi verde, orticole, sementiere, ma - puntualizza il presidente di
                          Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte - l' emergenza che ne deriverà sarà
                          senza dubbio anche sociale dato che oltre al mancato reddito aziendale,
                          ci troveremo a fare i conti con migliaia di stagionali che non troveranno
                          occupazione nelle fasi della raccolta che si sommeranno a quelli già
                          assunti dalle imprese per tutte le operazioni del momento e per la
                          diradazione, purtroppo non più necessarie". Coldiretti, dunque, lancia un appello alle istituzioni affinché "sostengano
                          un comparto, quello frutticolo e in più in generale agricolo che in queste settimane difficili sta facendo tanto per la
                          comunità garantendo i rifornimenti alimentari e la produzione della filiera agroalimentare, comparto che dopo la
                          cimice si trova alle prese con una 'crisi da gelo' che rischia davvero di provocare uno tsunami economico, con tutte
                          le ricadute occupazionali e sociali del caso". Dal monitoraggio effettuato da Coldiretti sul territorio provinciale
                          emerge un quadro a dir poco devastante. Le temperature notturne degli ultimi giorni, comprese tra -2 e -5, hanno
                          danneggiando in modo irreparabile i frutteti in piena fioritura. Partendo dalla collina si assiste a una perdita del 100%
                          su albicocco, pesco e kiwi giallo, del 50-70% sul kiwi verde. Evidenti, soprattutto a Riolo Terme, sono le sofferenze
                          nei vigneti con germogli danneggiati. Scendendo verso Faenza e la via Emilia le percentuali non migliorano: azzerate
                          le produzioni di pesche e nettarine, albicocche e kiwi giallo, - 70% per il kiwi verde. A Bagnacavallo il 100% dei
                          pescheti è danneggiato, stessa sorte per quelli di susine e kiwi, 90% per gli impianti di albicocchi, - 90% per quelli di
                          pere. Tra Lugo e Massa Lombarda perso il 100% delle drupacee (pesche, albicocche, susine), danni tra 50-60% sulle
                          pomacee (pere e mele) ma con una forte probabilità di problemi qualitativi (segni da gelo e buccia rugginosa). A
                          Russi cancellate le produzioni di pesco, albicocco, susine con danni anche a vigneti e coltivazioni da seme. Anche a
                          Ravenna niente da fare per la frutta e le produzioni sementiere.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 5
Comune di Russi domenica, 05 aprile 2020
[ § 1 5 6 5 3 0 7 1 § ]

                          sabato 04 aprile 2020

                                                                                 Ravenna Today
                                                                                 Economia e Lavoro

                          Le gelate si sono portate via la frutta, Coldiretti: "Danni incalcolabili"
                          L' associazione degli agricoltori: "Tsunami sui campi, senza sostegno si rischia crisi economica, sociale ed
                          occupazionale"

                          1 Coronavirus e turismo, Confcommercio Ascom: "Ci rialzeremo più forti di
                          prima" 2 Arriva la vespa samurai per sconfiggere la cimice asiatica e salvare i
                          raccolti 3 Una delle notti più fredde degli ultimi mesi: il gelo causa grossi
                          danni all' agricoltura 4 Cassa integrazione, "A marzo un' esplosione che non
                          avrà paragoni nella storia" Video del giorno Il tuo browser non può riprodurre
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                          javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Dalla pianura alla
                          collina, l' agricoltura provinciale è stata letteralmente martoriata dalle gelate
                          tardive. Dopo quella pesantissima di fine marzo, le ultime tre nottate
                          sottozero hanno inferto il colpo mortale a frutteti e coltivazioni sementiere.
                          Mentre si teme il peggio anche per vigneti e ulivi, Coldiretti Ravenna pone all'
                          attenzione delle Istituzioni la necessità di interventi a sostegno del settore, da
                          sempre vitale per l' economia provinciale, e già fortemente compromesso
                          nella sua redditività da cimice asiatica e coronavirus. "Il danno è
                          principalmente economico dato che assisteremo in pratica all' azzeramento delle produzioni di albicocche, kiwi
                          giallo, susine e ad un forte ridimensionamento per pesche, kiwi verde, orticole, sementiere, ma - puntualizza il
                          Presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte - l' emergenza che ne deriverà sarà senza alcun dubbio anche
                          sociale dato che oltre al mancato reddito aziendale, ci troveremo a fare i conti con migliaia di stagionali che non
                          troveranno occupazione nelle fasi della raccolta che si sommeranno a quelli già assunti dalle imprese per tutte le
                          operazioni del momento e per la diradazione, a questo punto purtroppo non più necessarie". Coldiretti, dunque, lancia
                          un appello alle istituzioni a tutti i livelli affinché "sostengano un comparto, quello frutticolo e in più in generale
                          agricolo che in queste settimane difficili sta facendo tanto per la comunità garantendo i rifornimenti alimentari e la
                          produzione della filiera agroalimentare, comparto che dopo la cimice si trova alle prese con una 'crisi da gelo' che
                          rischia davvero di provocare uno tsunami economico, con tutte le ricadute occupazionali e sociali del caso". Dal
                          monitoraggio effettuato da Coldiretti sul territorio provinciale emerge un quadro a dir poco devastante. Le
                          temperature notturne, per tre notti di seguito comprese tra -2 e -5, hanno danneggiando in modo irreparabile i frutteti
                          in piena fioritura, da Casola Valsenio a Castiglione di Cervia passando per la Bassa Romagna e ancora una volta a
                          pagare il prezzo di questi sbalzi termici fuori stagione sono state le colture frutticole, già pesantemente provate dal
                          maltempo della settimana scorsa con il gelo che si è abbattuto nuovamente sulle piante nelle fasi delicate della
                          fioritura e della formazione dei

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 6
Comune di Russi domenica, 05 aprile 2020
[ § 1 5 6 5 3 0 7 1 § ]

                          sabato 04 aprile 2020

                                                                                Ravenna Today
                                                                                Economia e Lavoro

                          frutti compromettendo la futura raccolta. Partendo dalla collina si assiste ad una perdita del 100% su albicocco,
                          pesco e kiwi giallo, del 50-70% sul kiwi verde, mentre solo più avanti si potranno stimare i danni sugli ulivi e sugli
                          impianti di erba medica da seme. Già evidenti, soprattutto a Riolo Terme, sofferenze nei vigneti con germogli
                          danneggiati. Scendendo verso Faenza e la via Emilia le percentuali non migliorano: azzerate le produzioni di pesche
                          e nettarine, albicocche e kiwi giallo, - 70% per il kiwi verde. La ricognizione nel territorio di Bagnacavallo non fa
                          tornare il sorriso, anzi: 100% dei pescheti danneggiati, stessa sorte per quelli di susine e kiwi, 90% per gli impianti di
                          albicocchi, - 90% per quelli di pere. Tra Lugo e Massa Lombarda perso il 100% delle drupacee (pesche, albicocche,
                          susine), danni tra 50-60% sulle pomacee (pere e mele) ma con una forte probabilità di problemi qualitativi (segni da
                          gelo e buccia rugginosa). A Russi cancellate le produzioni di pesco, albicocco, susine con danni anche a vigneti e
                          coltivazioni da seme. Anche a Ravenna niente da fare per la frutta e le produzioni sementiere mentre pare tenga il
                          vigneto. Resistono anche gli impianti di noci e mandorli, comunque ancora complementari rispetto alle altre
                          coltivazioni. Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video
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                          potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. "Davanti a
                          questa scenario desolante - conclude il Presidente Dalmonte - e alle possibili ricadute occupazionali che dai campi
                          andranno poi inevitabilmente ad allargarsi alle strutture cooperative, private e a tutto l' indotto, è evidente che si
                          rendono necessari interventi di sostegno perché a rischiare, oggi come oggi, non è solo un settore, bensì l' economia
                          ravennate nella sua totalità, dai produttori, ai lavoratori sino a tutto il sistema dei servizi ad essa connesso". Sostieni
                          RavennaToday Caro lettore, dall' inizio dell' emergenza sanitaria i giornalisti di RavennaToday ed i colleghi delle altre
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Comune di Russi domenica, 05 aprile 2020
[ § 1 5 6 5 3 0 6 9 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
                          Pagina 8

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   sanità, sociale e servizi per l'infanzia

                          Il Comune di Russi lancia la colletta alimentare nei supermercati

                          RAVENNA Il Comune di Russi organizza la colletta alimentare di generi di prima
                          necessità. Pasta, riso, biscotti, zucchero, sale, olio, caffè, latte a lunga
                          conservazione, prodotti per l' igiene personale: questi i beni che saranno
                          consegnati ai cittadini di Russi che si trovano in difficoltà. Nei supermercati di
                          Russi, Colletta alimentare a Russi Godo e San Pancrazio saranno presenti i
                          volontari reclutati dal Comune nella giornata di domani, martedì e mercoledì. Si
                          inizia alle 8 e si continua fino alla chiusura del supermercato. Eventuali alimenti
                          che do vessero rimanere saranno donati alla Caritas. Per informazioni si può
                          scrivere o telefonare all' area servizi alla cittadinanza (0544 587648 e
                          istruzione@comune.russi.ra.it)

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
Comune di Russi domenica, 05 aprile 2020
[ § 1 5 6 5 3 0 6 7 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
                          Pagina 6

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     sanità, sociale e servizi per l'infanzia

                          Dispositivi di protezione Ravenna Holding ne dona 800 ai medici ravennati

                          RAVENNA Nell' ambito dell' emergenza Covid-19, Ravenna Holding, in accordo
                          con i soci Provincia di Ravenna e Comuni di Ravenna, Faenza, Cervia e Russi, ha
                          donato all' ordine dei medici della provincia di Ravenna 800 mascherine Ffp2, da
                          destinare ai medici di base, ai pediatri di li bera scelta e ai medici della continuità
                          assistenziale. Com' è ormai noto, si tratta di dispositivi di protezione individuale
                          che spesso scarseggiano e sono difficili da reperire e che sono fondamentali
                          per salvaguardare la salute di medici, infermieri e operatori sanitari. «Si tratta di
                          un importante e utile contributo operativo - commenta il sindaco Michele de
                          Pascale - essenziale per consentire ai nostri medici di lavorare in sicurezza.
                          Stiamo lavorando alacremente per concentrare le donazioni di dispositivi di
                          protezione sia alla sanità ospedaliera che a quella territoriale. Questo impegno
                          si integra con il fondamentale lavoro che sta svolgendo la Holding attraverso le
                          sue società nella gestione dell' emergenza». In questa fase emergenziale -
                          dichiara Carlo Pezzi presidente e amministratore delegato di Ravenna Holding -
                          «il gruppo, attraverso le sue società, in particolare Ravenna Farmacie, Azimut e
                          Aser, è pienamente operativo.Questo è il primo di una serie di contributi
                          concreti, che metteremo in campo sfruttando tutte le risorse del gruppo, a cominciare dalle straordinarie capacità
                          organizzative e logistiche di Ravenna Farmacie, che desidero ringraziare». Alla holding va il ringraziamento dell'
                          Ordine dei medici di Ravenna, Stefano Falcinelli.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019    Pagina 9
Comune di Russi domenica, 05 aprile 2020
[ § 1 5 6 5 3 0 7 2 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      sanità, sociale e servizi per l'infanzia

                          Russi, consegnati i primi buoni «Abbiamo tante richieste»
                          Il sindaco Palli: «Anche tanti cittadini 'sconosciuti' ai servizi sociali »

                          Russi ha distribuito i primi buoni alimentari governativi: 2.600 euro
                          complessivi consegnati a 26 famiglie, 22 delle quali 'sconosciute' ai
                          servizi. È di oltre 65mila euro l' importo che il Comune ha ricevuto dal
                          governo per sostenere con buoni alimentari cittadini in difficoltà
                          economiche a causa dell' emergenza Coronavirus. Da martedì mattina il
                          numero 0544 485850 a cui rivolgersi per informazioni o presentare la
                          richiesta per i buoni alimentari ha squillato incessantemente. «In questi
                          giorni gli uffici hanno ricevuto 110, 120 telefonate a mattina - spiega la
                          sindaca Valentina Palli (foto)-, forse qualcuna in meno venerdì,
                          comunque un' enormità per Russi». Per alleggerire il telefono, sul sito del
                          Comune è disponibile il modulo di accesso ai bonus. Basta scaricarlo,
                          compilarlo e inviarlo, anche non firmato se non si hanno stampante e
                          scanner, all' indirizzo mail sportellosociale4@comune.ra.it. Come per le
                          telefonate, dopo l' istruttoria, ognuno sarà richiamato. «Delle oltre 200
                          chiamate per cui è stata fatta l' istruttoria - spiega l' assessore ai servizi
                          sociali Monica Grilli -, 80 sono richieste per i buoni spesa. Abbiamo consegnato i primi, da 50 o 30 euro, e questa
                          settimana si continuerà con gli altri aventi diritto. La maggior parte degli interessati sono volti nuovi per i servizi
                          sociali». «Persone ignote ai servizi perché lavoravano - continua la Palli - fino a che il Coronavirus non ne ha imposto
                          la chiusura. Il problema è enorme, chiamano soprattutto famiglie e chi ha bimbi e che si ritrovano all' improvviso
                          senza entrate e magari con spese ingenti, pensiamo solo alla spesa per bimbi in età da pannolini e che magari
                          prendono il latte artificiale. I bonus spesa sono un aiuto in questa emergenza, chi si rivolge ai servizi non deve aver
                          timore di rimanere 'schedato', l' istruttoria è necessaria per capire cosa è successo e se la difficoltà è causata dal
                          momento, nessuna di queste persone sarà inserita in un circuito di assistenza sociale». Intanto domani parte la
                          colletta alimentare organizzata dal Comune di Russi. Nelle giornate di lunedì, martedì, mercoledì fuori dai cinque
                          supermercati Conad, Coop e Dipù a Russi, Godo e San Pancrazio ci saranno uno all' ingresso che consegnerà ai
                          clienti una sportina e l' elenco dei cibi necessari, l' altro all' uscita per il ritiro della spesa. Sono una trentina i volontari
                          coinvolti n quest' operazione. I viveri saranno depositati in Comune, dove si faranno pacchi per i cittadini in difficoltà.
                          «Vediamo come va - conclude la sindaca - conto sulla generosità dei russiani. E non escludo di ripetere l'
                          operazione». Molto apprezzata dalla cittadinanza il gesto dell' amministrazione comunale di disporre dei fiori a nome
                          di cittadini di fronte ai cancelli dei cimiteri, temporaneamente chiusi a causa dell' emergenza sanitaria. Claudia
                          Liverani.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 10
[ § 1 5 6 5 3 0 6 8 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
                          Pagina 31

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                 sanità, sociale e servizi per l'infanzia

                          il bilancio

                          Ieri 32 nuovi casi positivi, fra cui anche due minori

                          In provincia i casi di positività sono 688: 307 a Ravenna 105 a Faenza 48
                          a Lugo 46 a Cervia 25 a Bagnacavallo 19 a Russi e Castel Bolognese 17
                          ad Alfonsine 14 a Cotignola 12 a Fusignano 9 a Conselice e Massa
                          Lombarda 8 a Riolo Terme 5 a Solarolo e Brisighella 3 a Sant' Agata 2 a
                          Casola Valsenio 40 i decessi.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 5 6 5 3 0 7 0 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    sanità, sociale e servizi per l'infanzia

                          Bassa Romagna

                          Le comunità islamiche unite a sostegno del Covid hospital
                          Al via una raccolta fondi per supportare medici, infermieri, operatori sanitari e volontari

                          Le comunità islamiche della Bassa Romagna stanno raccogliendo fondi
                          a favore dell' ospedale di Lugo. Partecipano all' iniziativa le comunità
                          islamiche di Fusignano, Lugo, Bagnacavallo, Conselice, Massa
                          Lombarda, Cotignola, Lavezzola, Russi e Alfonsine: tutte insieme hanno
                          lanciato una raccolta fondi come Comunità Islamica del lughese perché,
                          come affermano, «ci sentiamo parte integrante delle nostre città e del
                          nostro paese. Il nostro è un gesto doveroso in questa emergenza.
                          Vorremmo dare il nostro supporto ai medici, infermieri, operatori sanitari
                          e volontari che stanno mettendo a rischio la loro vita per difendere tutti
                          noi». Il fondo raccolto verrà donato all' ospedale di Lugo, in modo,
                          proseguono, «che sia di aiuto ad affrontare questa difficile emergenza
                          generata dal Covid-19. È l' occasione per poter dare un vero contribuito a
                          questa terra che tanto ha dato a noi». Infine citano un versetto del
                          Corano: 'Quelli che donano i loro beni per la causa di Allah, sono come un
                          seme di grano da cui germogliano sette spighe, ognuna delle quali
                          contiene cento chicchi'». Questi i numeri a cui rivolgersi per le donazioni: Fusignano: 3280818363; Bagnacavallo:
                          393273428735; Alfonsine: 393202114998; Lugo: 393391322275; Massa Lombarda: 393284321257; Conselice:
                          393389846158; Cotignola: 393381552253; Russi: 393271529489; Lavezzola: 393297428976.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019    Pagina 12
[ § 1 5 6 5 3 0 7 3 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                   sanità, sociale e servizi per l'infanzia

                          Un furgone per i farmaci grazie a De Stefani
                          Ravenna Holding invece ha donato all' Ordine dei medici 800 mascherine

                          Ravenna Holding, in accordo coi soci Provincia di Ravenna e Comuni di
                          Ravenna, Faenza, Cervia e Russi, ha donato all' Ordine dei medici della
                          provincia 800 mascherine FFP2, da destinare ai medici di Medicina
                          generale, ai pediatri di Libera scelta e ai medici della Continuità
                          assistenziale. «Questo è il primo di una serie di contributi concreti, che
                          metteremo in campo sfruttando tutte le risorse del gruppo, a cominciare
                          dalle straordinarie capacità organizzative e logistiche di Ravenna
                          Farmacie, che desidero ringraziare», ha detto Carlo Pezzi, presidente e ad
                          di Ravenna Holding. Intanto la concessionaria e officina autorizzata
                          Mercedes-Benz De Stefani, ha messo a disposizione un furgone Vito per
                          potenziare il servizio pronto farmaco, coordinato da Auser in
                          collaborazione con Comune e Azienda Sanitaria. «Facciamo parte di
                          questa comunità e questo era il minimo», ha spiegato Andrea Barbera.
                          Così l' Auser avrà a disposizione un ulteriore mezzo per poter
                          raggiungere i cittadini più colpiti dall' emergenza in atto, e per questo la
                          presidente Mirella Rossi ha ringraziato la concessionaria De Stefani. L' associazione culturale senegalese
                          Khatmyatou Ahmed Tidjanii (Ackat) con sede a San Pietro in Vincoli, ma con soci in tutta la Romagna, ha donato all'
                          ospedale di Ravenna 2.500 euro. L' associazione è presieduta da Ndiaye Mor Dia e ha come segretario generale Fall
                          Modou. L' Ackat raggruppa le associazioni senegalesi del territorio romagnolo e di alcune zone dell' Emilia. Ma le
                          dimostrazioni di solidarietà e aiuto per contrastare l' emergenza sono tante: 'Un pugno al Covid19' é il motto sotto il
                          quale associazioni, imprenditori, professionisti e singoli cittadini migranti nonché tanti soggetti ravennati e alcune
                          cooperative del territorio, guidate dall' associazione Terra Mia e Il Terzo Mondo Onlus, hanno avviato un' iniziativa di
                          raccolta fondi a sostegno dell' ospedale, affinché sia ancora più forte per riuscire a stendere al tappeto il Coronavirus
                          con un pugno. «Abbiamo deciso di unirci - spiega Charles Tchameni Tchienga, presidente di Terzo Mondo - perché la
                          forza è nell' unione».          Per effettuare una donazione, basta un bonifico a questo iban:
                          IT32U0627013178CC0780010696, inserendo come causale: Un pugno al COVID-19, nome e cognome. Per chi
                          preferisce donare direttamente il denaro contattare l' associazione Il Terzo Mondo al 328 1455130. Infine, anche il
                          calcio giovanile sostiene il Santa Maria delle Croci. Tre associazioni sportive dilettantistiche, Mezzano, Giovanili
                          Santerno e Villanova hanno donato 600 euro per l' acquisto di materiale sanitario. «Siamo consapevoli che si tratta di
                          un piccolo contributo - dice Federico Succi, presidente della Giovanili

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 13
[ § 1 5 6 5 3 0 7 3 § ]

                          domenica 05 aprile 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                   sanità, sociale e servizi per l'infanzia

                          Santerno, in rappresentanza delle tre realtà -, ma le nostre società hanno voluto fortemente partecipare alla gara di
                          solidarietà. Le piccole società sportive vivono grazie al volontariato, quindi ci rendiamo conto quanto il contributo di
                          tutti, seppure piccolo, possa portare ad un grande risultato».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 14
[ § 1 5 6 5 3 0 7 5 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
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                                                                                  Il Sole 24 Ore
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Pagamenti della Pa più veloci senza verifica fiscale sui creditori
                          Misure in arrivo. Nel Dl liquidità anche sospensione dei termini per chi è in debito con il Fisco Il Mef studia un nuovo
                          sblocca debiti con prestiti statali gestiti da Cdp per liberare gli arretrati

                          MARCO MOBILI, GIANNI TROVATI - ROMA - L' esigenza di far affluire soldi
                          nei canali disseccati dell' economia italiana alle prese con il Coronavirus
                          può mettere nel cassetto l' esame di fedeltà fiscale che gli enti pubblici
                          devono effettuare sui propri fornitori prima di pagare le fatture sopra i 5mila
                          euro. La sospensione della verifica potrebbe entrare nel variegato
                          pacchetto fiscale che il governo sta costruendo per lo spin off del decreto
                          Aprile, atteso in un consiglio dei ministri ormai quasi inevitabilmente slittato
                          a lunedì. La mossa rappresenta uno degli snodi centrali del decreto, perché
                          si muove a cavallo fra i due principali temi guida delle nuove misure, fisco e
                          sanità. E completa il pacchetto di interventi per alleggerire gli obblighi
                          fiscali di chi è in debito con l' Erario. Tra le sospensioni in arrivo, infatti, si
                          lavora a quella per evitare i pignoramenti presso terzi così da evitare
                          almeno per i prossimi due mesi che la ex Equitalia possa mettere le mani
                          su conti correnti o su quinti degli stipendi. C' è poi anche quella che sblocca
                          i rimborsi anche per chi ha cartelle esattoriali di importo superiore a mille
                          euro. Anche in questo caso per i prossimi due mesi si potrà compensare la
                          somma a credito anche senza aver saldato il conto con l' agente della riscossione. Sui fornitori della Pa, invece, l'
                          idea è di bloccare nell' emergenza quello che nel gergo delle amministrazioni pubbliche è il "48-bis", cioè il
                          meccanismo della verifica fiscale disegnato appunto dall' articolo 48-bis introdotto nel testo unico delle imposte sui
                          redditi dal decreto Visco Bersani del 2006. Il meccanismo scritto nella norma antievasione impone agli uffici
                          finanziari delle pubbliche amministrazioni di pagare solo i fornitori fedeli agli appuntamenti fiscali, bloccando la
                          liquidazione delle fratture quando l' impresa ha in carico cartelle di pagamento non onorate. Verifica e blocco
                          scattano quando la fattura e le cartelle valgono almeno 5mila euro (fino al 2017 il limite era il doppio, 10mila euro).
                          Questo filtro fiscale è tornato nei monitor dei tecnici del Mef alla ricerca di strumenti per sostenere la liquidità delle
                          imprese per due ragioni. Prima di tutto perché tra le risorse bloccate di cui oggi le aziende hanno bisogno come il
                          pane ci sono i pagamenti arretrati delle Pubbliche amministrazioni, una montagna di fatture che negli ultimi anni si è
                          parecchio abbassata ma vale ancora 37 miliardi secondo le ultime stime del ministero dell' Economia (di questi,
                          poco meno di 30 miliardi sarebbero scritti in fatture già scadute). Metà della montagna riguarda pagamenti ai
                          fornitori del sistema sanitario, cioè proprio le aziende a cui spesso oggi vengono chiesti miracoli per consegnare a
                          ospedali e Asl gli

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 15
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                          domenica 05 aprile 2020

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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          strumenti indispensabili per combattere la pandemia. Ma a irrobustire l' ipotesi della sospensione per l' esame
                          fiscale c' è anche la crescente fatica organizzativa delle amministrazioni provate dallo Smart working, e nel caso
                          degli enti locali schiacciate dalla gestione dei bisogni sociali prodotti dal blocco economico. Il problema è che la
                          catena dei pagamenti si è interrotta in molti punti anche nei rapporti fra privati, e questi inciampi complicano la
                          fedeltà fiscale delle imprese che con meno entrate hanno problemi a versare puntualmente le tasse, con un effetto
                          domino che si chiude appunto con la verifica ex articolo 48-bis. Oltre che con le verifiche fiscali sugli appalti appena
                          confermate ad ampio raggio dall' agenzia delle Entrate. Ma una sua sospensione non basterebbe da sola a liberare i
                          pagamenti pubblici, perché a loro volta le Pa soprattutto locali stanno vedendo esaurirsi molte loro fonti di entrata.
                          Per questa ragione al Mef studiano anche una replica del decreto sblocca-debiti, con prestiti statali gestiti da Cdp per
                          liberare gli arretrati. Una mossa ambiziosa, che per essere tradotta in pratica ha però bisogno di altre emissioni
                          aggiuntive di titoli di Stato perché non ci sono soldi in cassa. Un bel problema, come sanno al Mef. A cavallo tra fisco
                          e sanità, infine, c' è anche l' idea di prevedere l' Iva agevolata del 5% per mascherine e i cosiddetti presidi Dpi. Con un'
                          avvertenza però: prevedere una norma che non consenta una manipolazione dei prezzi sul materiale sanitario,
                          altrimenti il vantaggio per gli speculatori sarebbe doppio grazie anche all' Iva agevolata. © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

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                          domenica 05 aprile 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          INCONTRO GOVERNO-AMMINISTRATORI

                          Per enti locali e Regioni fondo da 5 miliardi e una cabina di regia per la ripartenza lenta
                          Allo studio una dote di 3 miliardi per Comuni e Province, di 2 ai governatori

                          G.TR - Un fondo di emergenza e l' apertura di nuovi canali per la liquidità
                          saranno i due pilastri del capitolo enti territoriali nel decreto Aprile, che
                          arriverà «entro la prima metà del mese». Mentre nei correttivi al decreto
                          Marzo, com' è inevitabile visti gli spazi (assenti) di finanza pubblica,
                          troveranno spazio solo gli emendamenti "ordinamentali", che spostano in là
                          bilanci e adempimenti senza costare nulla. Nell' incontro di ieri con Regioni
                          ed enti locali il governo è tornato a parlare di soldi, cioè delle misure più
                          strutturali per dare un orizzonte più ampio dopo i 400 milioni arrivati per la
                          «solidarietà alimentare» dei Comuni. Ma anche le Regioni sottolineano il
                          loro ruolo di prima fila nel welfare, e chiedono di gestire direttamente il
                          Fondo nazionale per le politiche sociali (900 milioni per il 2019/2020). Ma
                          non solo. Perché il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia,
                          affiancato dai viceministri all' Economia Antonio Misiani e Laura Castelli, ha
                          proposto una cabina di regia che ha aiutato a stemperare le tensioni di
                          questi giorni con i presidenti di Regione nelle polemiche su sanità da
                          statalizzare e ordinanze da uniformare. Nell' organismo di coordinamento
                          dovrebbero trovare spazio governo, partiti di maggioranza e opposizione, enti territoriali e parti sociali. E il compito,
                          aggiunge Boccia, sarà di definire «modalità di ripartenza che saranno lente, lentissime, graduali, in sicurezza,
                          rigorose». E, possibilmente, lontane dal balletto di date che in questi giorni ha contribuito a disorientare le attese di
                          cittadini e imprese. Al centro delle attese di Regioni ed enti locali c' era ovviamente il capitolo finanziario. Su cui l'
                          incontro non ha prodotto cifre ufficiali. Ma il governo, per concretizzare le «risposte importanti» agli enti territoriali
                          evocate dal titolare degli Affari regionali, appare orientato a uno stanziamento pesante: le ipotesi parlano di 5
                          miliardi, divise fra gli enti locali (3 miliardi, tra i quali 500 milioni a Province e Città metropolitane) e le Regioni. La
                          trattativa con le Regioni viaggia anche sulla possibilità di utilizzare i fondi Ue non impegnati per l' emergenza. Ma sul
                          punto le rigidità mostrate soprattutto dal Sud sembrano escludere margini che vadano oltre a intese con lo Stato per
                          l' utilizzo concertato delle risorse. Si tratta di un' altra variabile su un decreto ancora tutto in movimento sulle somme
                          da destinare ai vari interventi e da finanziare con il deficit aggiuntivo. E la composizione del puzzle è indispensabile
                          per far trovare un assetto definitivo anche alle cifre da destinare agli enti territoriali. Una dimensione da cinque
                          miliardi non sarebbe però lontanissima dai primi calcoli sulla perdita di

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 17
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                          domenica 05 aprile 2020

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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          entrate prodotta dalla crisi. Che per i bilanci locali è variegata. Il crollo del mercato dell' auto preoccupa le Regioni,
                          che incassano il bollo, e soprattutto le Province, che nell' imposta di trasferimento hanno la loro principale entrata
                          fiscale. E che con le Città metropolitane rischiano di essere ancora una volta l' anello debole nella distribuzioine dei
                          fondi. Per i Comuni le perdite sono sparse in diverse voci, dai cosiddetti tributi minori (imposta di soggiorno,
                          occupazione del suolo pubblico e pubblicità) a quelli "maggiori" che non si riescono a riscuotere come la Tari. E che
                          dovrebbero essere oggetto di una sospensione su cui ancora va trovata la quadra definitiva: il Mef ha lavorato a uno
                          stop volontario, deciso dai singoli Comuni, fino al 30 novembre, ma parte della maggioranza preme per una
                          sospensione generalizzata, che potrebbe arrivare al 31 luglio per fermare comunque l' acconto Imu e Tasi. Sul punto
                          un problema in più è sollevato dai quasi 2 miliardi di Imu che lo Stato dovrebbe incassare da capannoni, centri
                          commerciali e alberghi: perché per ragioni contabili lo spostamento dei versamenti all' acconto, che scade il 16
                          dicembre, imporrebbe una copertura aggiuntiva, che non scatta invece per i versamenti prorogati fino a novembre. In
                          ogni caso il fondo aggiuntivo sarebbe accompagnato per gli enti locali da una dose aggiuntiva di anticipazioni di
                          liquidità, erogate da Cdp con garanzia statale, per compensare il mancato gettito fiscale da sospensione e venire
                          incontro ai problemi più generali delle casse locali. Per i bilanci preventivi e consuntivi è in arrivo un nuovo
                          slittamento al 31 luglio; per la proroga si dovrebbe provvedere con un emendamento al Dl 18.
                          gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          domenica 05 aprile 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Mille pagine di norme per la gestione dell' emergenza
                          Il quadro. Cittadini e professionisti alle prese con i conflitti tra leggi, note e ordinanze di Stato, Regioni e Comuni Nella
                          conversione del Dl cura Italia una prima semplificazione

                          LUCA DE STEFANI, SAVERIO FOSSATI - Centinaia di disposizioni su migliaia
                          di pagine, amministrazioni pubbliche che in più di una occasione danno l'
                          impressione di annaspare nel gestire l' emergenza, cittadini che non sanno
                          bene se, quando, come e quanto allontanarsi da casa per passeggiare.
                          Governo e amministrazioni, in un crescendo di divieti e regole, hanno
                          cercato di far fronte alle difficoltà con una miriade di provvedimenti urgenti,
                          talvolta non coordinati tra loro. I ritmi della legislazione sono stati dettati
                          dalla situazione sanitaria sempre più difficile e dall' urgenza di mettere un
                          freno all' epidemia, tanto che anche alla «Gazzetta Ufficiale» sono state
                          imposte edizioni straordinarie, e uscite anche nei giorni festivi. Riordinare il
                          caos Il risultato è riportato nei dati sviluppati nella scheda qui a fianco, che
                          si riassumono in circa 234 provvedimenti di origine statale per oltre mille
                          pagine da leggere e studiare. Divise, certo, per settori. E poi si attendono i
                          due decreti "economici" di aprile ma soprattutto il maxiemendamento che il
                          Governo sta predisponendo per la legge di conversione del Dl 18/2020: è
                          qui che si sta lavorando per coordinare e superare decreti legge e altre
                          disposizioni emanate a tempo di record. Le norme si accumulano Il senso generale del messaggio normativo di
                          origine governativa si sintetizza, di fatto, per il cittadino comune, nello slogan «state a casa» ma la vita e il lavoro di
                          chi invece resta ad assicurare i servizi essenziali necessita sicuramente di qualcos' altro. Ed ecco il perché delle 22
                          ordinanze della Protezione Civile e delle 104 della Salute, tutte mirate ad affrontare e risolvere situazioni concrete
                          della massima urgenza ma, a volte, con qualche sovrapposizione. Il massimo della confusione, però, si è realizzato
                          in alcuni cortocircuiti tra Interno, magistratura, Regioni e Comuni: le ordinanze regionali, non moltissime ma spesso in
                          contrasto con le disposizioni statali (in Lombardia la stretta sui professionisti è stata rinnovata, in barba al Dl
                          19/2020), hanno formato un quadro medioevale di competenze esclusive (vere o presunte) solo parzialmente
                          regolate dall' ultimo Dl, il 19/2020. A Genova, poi, la Procura della Repubblica dettava regole per la rilevazione
                          dell'(allora) reato di violazione delle disposizioni dell' autorità in relazione alla distanza cui fosse stato lecito
                          approvvigionarsi di alimentari, mentre quella di Parma decideva di sequestrare l' auto a chi girava senza motivo. E l'
                          Interno, in un coro di disapprovazione, ha stabilito, da ultimo, che si può uscire con i bambini per fare due passi. A
                          livello municipale, poi, in molti Comuni le ordinanze che impongono la sanificazione dei condomìni stanno gettando
                          nel panico amministratori, con i conti correnti in rosso e senza possibilità di chiedere

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 19
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                          domenica 05 aprile 2020

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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          soldi ai condòmini. I professionisti Le attività dei professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati,
                          architetti eccetera) sono tra quelle i cui confini sembrano ancora più complicati. Non sono sospese le attività a
                          porte chiuse(almeno fuori dalla Lombardia) ma, per limitare il diffondersi del virus, in molti casi, sono state
                          incentivate le ferie dei dipendenti e adottate modalità di lavoro agile. In queste situazioni è già parecchio difficile la
                          gestione ordinaria delle attività (come la contabilità, le paghe, la revisione, i rilievi). Tra l' altro, le troppe gestioni
                          previdenziali dell' Inps, che spesso si sovrappongono (ad esempio, gli artigiani e i commercianti con la gestione
                          separata), hanno obbligato il legislatore a prevedere vari articoli per l' indennità dei 600 euro e ancora oggi non è del
                          tutto chiara la platea di chi può beneficiarne. Peraltro, non è stata data la possibilità agli intermediari di effettuare le
                          domande per i loro clienti sul sito dell' Inps, già preso d' assalto per gli altri incentivi collegati al coronavirus,
                          soprattutto per la cassa integrazione. Le norme, le interpretazioni e le dichiarazioni politiche, poi, non hanno spesso
                          una direzione univoca. Si pensi, per fare un esempio che può valere anche per altre situazioni, al credito d' imposta
                          del 60% per i canoni di locazione di marzo 2020 per i «negozi» (categoria catastale C/1). Da un lato, esponenti di
                          Governo vorrebbero estendere l' agevolazione anche agli uffici e ai capannoni, mentre dall' altro l' agenzia delle
                          Entrate, con una circolare di venerdì ha bocciato ogni allargamento e ha subordinato l' incentivo al pagamento
                          effettivo dell' affitto. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 20
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