Comune di Russi giovedì, 26 marzo 2020
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Comune di Russi giovedì, 26 marzo 2020 Prime Pagine 26/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 3 Prima pagina del 26/03/2020 26/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 26/03/2020 Cronaca 26/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 33 5 Altri 19 positivi, 12 sono ricoverati 26/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 6 Uffici postali aperti in provincia: ecco l' elenco completo 25/03/2020 Ravenna Today 8 Mascherine nelle buchette delle lettere: "misteriosa" donazione a tanti cittadini 25/03/2020 Ravenna Today 9 Coronavirus, 19 nuovi casi e tre decessi: allestito un punto triage fuori dall' ospedale 25/03/2020 Ravenna24Ore.it 13 "Mascherine spedite a domicilio trattenute a tempo indeterminato dalle poste" 25/03/2020 Ravenna24Ore.it 15 Russi: Lettera di una anziana di 90 anni al sindaco "Grazie per quello che fate" 25/03/2020 Ravenna24Ore.it 16 Russi: Mascherine chirurgiche donate alle famiglie russiane 25/03/2020 RavennaNotizie.it 17 La "nonna" di Russi scrive alla sindaca: "Grazie di quel che fate, se non avessi 90 anni aiuterei anch' io" Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 26/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Gianni Trovati 18 Doppia via per le ordinanze delle Regioni 26/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 25 20 Pa centrale, personale per l' 83% in smart working 26/03/2020 Italia Oggi Pagina 34 21 Il lavoro agile piace alla p.a. 26/03/2020 Italia Oggi Pagina 37 DANIELE CIRIOLI 23 Permessi 104, fruizione flessibile
[ § 1 § ] giovedì 26 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] giovedì 26 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 1 5 6 0 4 4 8 9 § ] giovedì 26 marzo 2020 Pagina 33 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca il bilancio Altri 19 positivi, 12 sono ricoverati Il punto sui nuovi casi: 11 sono uomini e 8 donne. Nessuno in Rianimazione Dei nuovi 19 casi positivi, 8 sono donne e 11 uomini: 7 sono in isolamento domiciliare e 12 ricoverati non in terapia intensiva. Le sorveglianze attive, in totale, sono 253. In provincia i casi di positività sono 387, così ripartiti: 171 a Ravenna 54 a Faenza 32 a Lugo 30 a Cervia 12 a Castel Bolognese 11 ad Alfonsine 10 a Bagnacavallo e a Cotignola 8 a Russi 7 a Conselice 6 a Massa Lombarda 4 a Riolo e a Solarolo 3 a Brisighella 2 a S. Agata e Fusignano 1 a Casola Valsenio 20 i residenti fuori provincia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 6 0 4 4 9 5 § ] giovedì 26 marzo 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca Uffici postali aperti in provincia: ecco l' elenco completo Orari e giorni differenti, cambiano anche le divisioni per lettera. Tutto quello che c' è da sapere Ecco gli orari di apertura degli uffici postali per il ritiro delle pensioni da oggi al primo aprile. L' orario è per quasi tutti quello mattutino, 8.20-13.35 (in alcuni uffici 13.45), il sabato la chiusura è un' ora prima (12.35 o 12.45). La domenica resteranno chiusi. Molti sono aperti tutti e sei i giorni. Nell' elenco sono indicate le eventuali chiusure (se non è indicato nulla sono da ritenere aperti tutti e sei i giorni). Per quanto riguarda gli uffici aperti sei giorni su sei la turnazione alfabetica è la seguente: oggi (giovedì 26 marzo) le persone con cognome che ha per iniziali le lettere A e B, domani (27/3) C e D, sabato 28 marzo (mattina) dalla E alla K, lunedì 30 marzo dalla L alla O, martedì 31 marzo dalla P alla R, mercoledì 1 aprile dalla S alla Z. Per gli altri anche in questo caso il differente scaglionamento è indicato nell' elenco. L' elenco, in ordine alfabetico. Alfonsine (pz.le A. Calderoni 2); Bagnacavallo (via Fiume 19); Bagnara (via Don Frontali 13; chiuso lunedì 30/e e mercoledì 1/4; scaglioni per lettera oggi 26/3 A-D, domani 27/3 E-O, sabato 28/3 P-Z); Belricetto (Via Fiumazzo 391; chiuso 30 e 31/3 e 1/4; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); Brisighella (via Maglioni 3); Campiano (via Pio La Torre 4 (Via Fiumazzo 391; chiuso 30 e 31/3 e 1/4; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); Cannuzzo (via Salara 156; chiuso 30 e 31/3 e 1/4; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); Casal Borsetti (viale delle Viole 6); Casola Valsenio (via P. Volta 4; chiuso lunedì 30 marzo e mercoledì 1/4; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); Castel Bolognese (Via F. Contoli 131); Castiglione di Ravenna (via D. Turci 12); Cervia (via Giordano Bruno 4); Cervia Milano Marittima (viale Ravenna 11), Coccolia (via Ravegnana 814; chiuso 30 e 31/3 e 1/4; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); Cotignola (via Dante Alighieri 20); Faenza (via Naviglio 16); Faenza 2 (via Forlivese 3); Faenza 3 (Via S. Corbari 58); Fusignano (via Teatro 5/a); Lavezzola (p.za Tiziano 1); Lido Adriano (viale Petrarca 436); Lugo (via G. Magnapassi 3); Marina di Ravenna (v.le Nazioni 76); Massalombarda (via G. Bassi 37); Mezzano (p.za Repubblica 10), Piangipane (p.za XXII giugno; chiuso 30 e 31/3 e 1/4; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); Ravenna 1 (via g. Bovini 37); Ravenna 5 (via Lago di Como 13); Ravenna 6 (via Romea sud 53); Ravenna 8 (via A. Meucci 73); Ravenna centro (p.za Garibaldi 1; 8.20- 19.05 i feriali, 8.20-12.35 sabato); Riolo Terme (via A. Gramsci 2); Russi (via Don Minzoni 20); S. Patrizio (via G. Mameli 33; aperto solo domani, lettere Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 6 0 4 4 9 5 § ] giovedì 26 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca da A a K, e lunedì, lettere da L a Z); S. Pietro in Vincoli (Via E. Farini; chiuso 30 e 31/3 e 1/4; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); S. Zaccaria (via Dismano 635; chiuso 30 e 31/3 e 1/4; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); S. Agata sul Santerno (p.za Umberto I, 4; chiuso martedì 31 marzo; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); S. Stefano (via Cella 419; chiuso 30 e 31/3 e 1/4; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); Savarna (via Savarna 202; aperto solo domani, lettere da A a K, e lunedì, L-Z); Savio (via Rovereto 14; chiuso 30 e 31/3 e 1/4; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); Solarolo (via Madonna della Salute 4; chiuso martedì 31/3; oggi A-D, domani E-O, sabato P-Z); Voltana (Via Fiumazzo 614). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 6 0 4 4 9 2 § ] mercoledì 25 marzo 2020 Ravenna Today Cronaca Mascherine nelle buchette delle lettere: "misteriosa" donazione a tanti cittadini Sono tanti i cittadini che si sono svegliati trovando nella loro buchetta delle lettere alcune mascherine accompagnate da una lettera che spiega come utilizzarle 1 Dopo la vacanza restano a Lanzarote per evitare il contagio da Coronavirus: "Ma il pensiero va a casa" 2 Coronavirus, la crescita non si ferma: 22 nuovi casi e 3 decessi nel ravennate 3 Coronavirus, ordinanza "cintura": si varcano i confini dei comuni solo per motivi strettamente necessari 4 Anziano fermato in un controllo 'anticoronavirus': "Io continuo a fare quello che mi pare" Video del giorno Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Sono tanti i cittadini di Russi che mercoledì mattina si sono svegliati trovando nella loro buchetta delle lettere alcune mascherine accompagnate da una lettera che spiega come utilizzarle. La "misteriorsa" donazione è partita dai titolari del negozio Yong Fa di via Faentina, che hanno deciso di regalare mille mascherine chirurgiche ai loro concittadini. "Si tratta di mascherine chirurgiche la cui durata è di quattro ore da quando le indossate - spiega il sindaco Valentina Palli - Li ho chiamati per ringraziarli personalmente di questo gesto di grande solidarietà. Forza Italia! Forza Cina! Forza Russi!". Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Sostieni RavennaToday Caro lettore, da tre settimane i giornalisti di RavennaToday ed i colleghi delle altre redazioni lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire aggiornamenti precisi ed affidabili sulla emergenza CoronaVirus . Se apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i giorni, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci in questo momento straordinario. Grazie! Scegli il tuo contributo: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 6 0 4 4 9 0 § ] mercoledì 25 marzo 2020 Ravenna Today Cronaca Coronavirus, 19 nuovi casi e tre decessi: allestito un punto triage fuori dall' ospedale Altri 19 casi di Coronavirus nel ravennate, e altri tre decessi causati dal virus. Sono 10.054 in regione i casi di positività al Coronavirus, 800 in più di martedì Approfondimenti Coronavirus, nella tenda fuori dall' ospedale si misura la temperatura 25 marzo 2020 Il Coronavirus strappa alla vita Andrea Gambi, direttore di Romagna Acque 25 marzo 2020 Altri 19 casi di Coronavirus nel ravennate, e altri tre decessi causati dal virus . E tra i nuovi decessi c' è anche Andrea Gambi, direttore di Romagna Acque . Sono 10.054 in regione i casi di positività al Coronavirus, 800 in più di ieri. 38.045 i test refertati, 4.518 in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali - relativi all' andamento dell' epidemia in Emilia- Romagna. Nel ravennate Dei 19 casi, 8 fanno riferimento a donne e 11 a uomini; uno di essi è residente fuori provincia. Sette pazienti sono in isolamento domiciliare poiché privi di sintomi o con sintomi leggeri, 12 sono ricoverati, nessuno in terapia intensiva. Va evidenziato che non tutti i tamponi inviati dal dipartimento di igiene pubblica, facenti riferimento a contatti dei casi già accertati, hanno ad ora ancora ricevuto risposta, per motivazioni legate alla tempistiche tecniche, elemento di cui va tenuto conto nella valutazione del dato e che potrà determinare un incremento dei casi che verranno comunicati nei prossimi giorni. Purtroppo si sono verificati tre decessi, che portano il totale di morti per Coronavirus nella nostra provincia a 17 : tre pazienti di sesso maschile, di 63, 73 e 90 anni d' età. Vi sono state però 11 guarigioni cliniche (3 donne e 8 uomini) cui si aggiunge la guarigione di una paziente che ha avuto due tamponi negativi a distanza di 24 ore. Sul fronte epidemiologico, si tratta principalmente di pazienti che hanno avuto contatti stretti con casi già accertati. Le sorveglianze attive sono ad oggi 253. "L' Ausl Romagna ci ha comunicato in data odierna due nuovi casi di positività al Covid-19 - commenta il sindaco di Cervia Massimo Medri - Salgono così a 30 i casi accertati a Cervia. Si tratta di un uomo di 60 anni e una donna di 78, entrambi ricoverati, ma non in terapia intensiva. Entrambi i pazienti avevano avuto contatti con altri casi già accertati dalla stessa Azienda Sanitaria". I 387 casi distribuiti per Comune 20 residenti al di fuori della provincia di Ravenna 171 Ravenna 54 Faenza 30 Cervia 32 Lugo 8 Russi 11 Alfonsine 10 Bagnacavallo 12 Castelbolognese 7 Conselice 6 Massa Lombarda 2 Sant' Agata Santerno 10 Cotignola 4 Riolo Terme 2 Fusignano 4 Solarolo 3 Brisighella 1 Casola Valsenio In regione Complessivamente, sono 4.265 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (273 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, chesono 294, 3 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 985 a 1.077: 92, quindi, quelli nuovi, di cui 60 uomini e 32 donne. Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 721 (163 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 6 0 4 4 9 0 § ] mercoledì 25 marzo 2020 Ravenna Today Cronaca in più rispetto a ieri), 608 delle quali riguardano persone "clinicamente guarite", divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all' infezione; 113 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi. Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 23 residenti nella provincia di Piacenza, 16 in quella di Parma, 9 in quella di Reggio Emilia, 14 in quella di Modena, 17 in quella di Bologna (2 nel territorio imolese), 3 in quella di Ferrara, 3 in quella di Ravenna, 3 in quella di Forlì-Cesena (3 nel territorio di Forlì), 2 in quella di Rimini e 2 residenti fuori regione. Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.122 (141 in più rispetto a ieri), Parma 1.525 (90 in più), Reggio Emilia 1.586 (149 in più), Modena 1.533 (179 in più), Bologna 1.107 (di cui Bologna 899, 123 in più rispetto a ieri, e 208 Imola, 16 in più), Ferrara 204 (14 in più rispetto a ieri), Ravenna 387 (19 in più), Forlì-Cesena 454 (di cui 215 a Forlì, 4 in più rispetto a ieri, e 239 a Cesena, 13 in più), Rimini 1.136 (52 in più). Posti letto aggiuntivi già allestiti: 4.323, 408 in più di ieri Da Piacenza a Rimini, continua senza sosta il lavoro all' interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Da ieri a oggi, sono 408 i posti letto aggiuntivi allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.915 a 4.323, tra ordinari (3.822, +397) e di terapia intensiva (501, +7). Nel dettaglio: 589 posti letto a Piacenza (di cui 45 per terapia intensiva), 1.032 a Parma (63 terapia intensiva), 661 a Reggio (55 terapia intensiva), 474 a Modena (92 terapia intensiva), 726 nell' area metropolitana di Bologna e Imola (130 terapia intensiva), 242 a Ferrara (32 terapia intensiva), 599 in Romagna (in particolare: 233 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 113 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 50 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 57 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva; 105 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva. Per quanto riguarda gli ospedali Covid, si conferma su Parma l' attivazione da parte dell' ospedale Piccole Figlie (ad oggi 25 posti letto Covid attivati sui 30 messi a disposizione) e della casa di cura Val Parma Hospital (ad oggi 22 posti letto Covid attivati sui 36 messi a disposizione). Sempre in provincia di Parma è prevista la prossima attivazione di 20 posti letto da parte della casa di cura Città di Parma. Per la provincia di Modena è attivo l' Ospedale di Comunità di Fanano, riconvertito a struttura Covid. Già pronti come Covid hospital quello del Delta di Ferrara (92 posti letto aggiuntivi per acuti, 4 subintensivi e 6 intensivi), che si affianca all' hub del Sant' Anna, e - per la Romagna - l' ospedale di Lugo, con 44 posti letto Covid attivati a cui si aggiungerà quello di Riccione che al momento ha attivato 41 posti letto per acuti; entrambi da affiancare agli hub di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena. Sul resto del territorio regionale restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant' Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l' Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell' ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l' hub Arcispedale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 6 0 4 4 9 0 § ] mercoledì 25 marzo 2020 Ravenna Today Cronaca Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l' area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid anche la Terapia Intensiva con 15 posti letto), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell' hub del Sant' Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l' imolese. Sempre a Bologna, nell' ambito del nuovo accordo con l' Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) si sono aggiunte le case di cura Vill' Alba e Villa Erbosa, entrambe dotate di posti letto per la Terapia Intensiva. Piacenza: completato l' ospedale da campo da 40 posti letto L' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, con i propri tecnici e grazie al coordinamento provinciale del volontariato, ha fornito all' Esercito continua assistenza per la realizzazione dell' ospedale da campo militare a Piacenza (fra le vie Malta, XXIV Maggio e piazzale Torino. Innalzata a tempo di record, la struttura ospedaliera è interamente dedicata a fronteggiare l' emergenza Coronavirus e potrà ospitare 40 posti letto; si è lavorato giorno e notte, per rendere operativo l' ospedale, che comprende anche 3 posti di terapia subintensiva. Dispositivi medici Sono 148i ventilatori polmonari arrivati dalla Protezione civile nazionale già consegnati in Emilia-Romagna, per il tramite dell' Agenzia regionale; altri 55, acquistati direttamente dalla Regione, saranno consegnati nei prossimi giorni. Quarantena in albergo per autosufficienti a San Possidonio Attivato da oggi l' albergo Concordia Hotel a San Possidonio (Mo),per accogliere cittadini Covid19 positivi asintomatici che necessitano di quarantena ma non dispongono delle condizioni di sicurezza nelle proprie abituali abitazioni. L' iniziativa è stata realizzata dall' Azienda Usl di Modena, in accordo con il Servizio territoriale dell' Agenzia e i Comuni interessati. Nell' albergo, è prevista la presenza costante (lunedì-sabato, 8-20) di un operatore sanitario aziendale con funzioni di accoglienza ed educazione alla salute, e alla corretta gestione della quarantena; dalle 20 alle 8 del mattino, sarà presente una guardia armata. Pasti, lavanderia e pulizie sono a carico delle ditte affidatarie dei servizi dell' Ausl. Inoltre, è stata firmata una convenzione con Federalberghi per l' accoglienza di medici e infermieri che intendano rimanere vicini ai luoghi di lavoro o che siano impossibilitati a tornare a casa. Castelnuovo Monti e Guastalla, 2 nuove strutture per effettuare i tamponi di controllo È in corso l' approntamento di 2 strutture per tamponi "drive in", in accordo fra la Direzione dell' Azienda Usl di Reggio Emilia, il coordinamento provinciale del volontariato e il servizio Area Affluenti Po. A Castelnuovo Monti e Guastalla (RE) saranno presto operativi 2 punti coperti in cui gli "osservati" da Asl potranno recarsi, su chiamata, per il secondo tampone di controllo. La modalità è definita "drive in", perché le persone accosteranno con la propria auto e faranno l' esame senza scendere. In alternativa alle visite a domicilio, ciò consentirà di risparmiare un gran numero di operatori e dispositivi di protezione individuale. Due moduli ISO20 (6 metri), richiesti dal nosocomio di Piacenza, sono appena stati istallati in appoggio al reparto farmacia ospedaliera, consentendo così alle persone di non affollarsi. Nella serata di ieri, l' Agenzia regionale di Protezione civile ha ricevuto dal Dipartimento nazionale oltre 53mila mascherine Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 6 0 4 4 9 0 § ] mercoledì 25 marzo 2020 Ravenna Today Cronaca chirurgiche, 30.360 ffp2, 236.000 Montrasio e 19.000 guanti. Volontariato In totale, sono stati 586 i volontari di protezione civile impegnati ieri, martedì 24 marzo. Queste le principali attività svolte: nella sanificazione e disinfezione delle ambulanze sono stati attivi 27 volontari, fra Piacenza e Parma e presto si attiveranno volontari anche a Modena; supporto al trasporto dei degenti in ambulanza da parte di Anpas e Cri dell' Emilia-Romagna (220 volontari ieri); funzioni di segreteria logistica e amministrativa presso i triage, le tende e la mensa Caritas di Reggio (30). Cinque volontari di Bologna hanno allestito il container presso la sede dell' elisoccorso 118 del Maggiore, senza dimenticare 2 volontari di Anpas adibiti alla sorveglianza all' aeroporto Marconi. Proseguono le attività a supporto dei Comuni in attività di telecomunicazioni, logistica, consegne a domicilio e attività di assistenza alla popolazione. Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Punti triage: apertura nuovo punto-triage davanti all' ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna Con l' apertura di uno spazio di valutazione e filtraggio davanti all' ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna , salgono a 32 punti-triage (tende e containers): 10 davanti alle carceri e 21 davanti agli ospedali, nello specifico: 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d' Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di BO (davanti al Sant' Orsola e al Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di FE (Argenta e Cento); 1 in provincia di FC (Meldola); 1 nella Repubblica di San Marino Sostieni RavennaToday Caro lettore, da tre settimane i giornalisti di RavennaToday ed i colleghi delle altre redazioni lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire aggiornamenti precisi ed affidabili sulla emergenza CoronaVirus . Se apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i giorni, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci in questo momento straordinario. Grazie! Scegli il tuo contributo: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 6 0 4 4 8 8 § ] mercoledì 25 marzo 2020 Ravenna24Ore.it Cronaca "Mascherine spedite a domicilio trattenute a tempo indeterminato dalle poste" Interrogazione di Ancisi (LpR) "Corrispondenza e pacchi di ogni genere 'tombati' nei 14 uffici postali chiusi dal 12 marzo" Riportiamo di seguito l' interrogazione che Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) rivolge al sindaco di Ravenna Michele de Pascale: "Causa le disposizioni governative volte a fronteggiare la diffusione del coronavirus, il 12 marzo Poste Italiane ha ridotto, a tempo indeterminato, da 23 a 9 gli uffici aperti al pubblico nel Comune di Ravenna. Dal 19 marzo, ha poi accorciato il loro funzionamento al solo mattino e a giorni alterni. Lista per Ravenna ha già contestato all' azienda le modalità di selezione degli uffici da tagliare o mantenere, nonché la carente informazione sui provvedimenti adottati data ai cittadini. Un effetto collaterale negativo, quanto singolare, ci è stato segnalato ieri da una signora che, lavorando nell' ospedale civile di Ravenna a turni anche notturni, risiede in una frazione a sud di Ravenna distante 15 chilometri. Ne riporto a parte, per il sindaco, il nominativo. Va premesso che nell' intera zona a sud della città, dal mare ai confini coi comuni di Forlì e Russi, è sopravvissuta unicamente la sede di Castiglione. Chiuse quelle storiche di San Pietro in Vincoli, Santo Stefano, Campiano e Coccolia. MASCHERINE TRATTENUTE A CAMPIANO Ai primi allarmi sulla diffusione del Covid 19 in Italia, la signora acquista online una confezione di gel disinfettante e una scatola di mascherine chirurgiche. Il gel le viene consegnato regolarmente, ma non le mascherine, per cui la ditta venditrice ne effettua una seconda spedizione. Il 10 marzo, tornando a casa, la signora trova nella buchetta delle lettere, lasciato dal postino, il cedolino per ritirare il pacco presso l' ufficio postale di Campiano a decorrere dal 12 marzo. Quel giorno, smontando dal servizio notturno, alle 8.30 è dinnanzi all' ufficio postale di Campiano, dove trova però esposto un cartello con la scritta: "Dal 12/03/2020 questo Ufficio Postale sarà chiuso". Il giorno stesso e in quelli successivi telefona diverse volte alle Poste di via Meucci a Ravenna chiedendo una soluzione. Vista l' importanza del contenuto del pacchetto nel momento particolare, si dichiara disposta a ritirarlo ovunque, ricevendo però quest' ultima risposta: "L' ufficio rimane chiuso col suo contenuto. Siamo dispiaciuti". CASO GENERALE Il caso non è però unico, bensì generale, perché il cartello affisso il 12 marzo, lo stesso su tutti i 14 uffici postali chiusi da quel giorno, porta anche scritto: "Sarà possibile ritirare la corrispondenza in giacenza presso l' Ufficio Postale alla sua riapertura" (vedi l' allegato), che ancora oggi, a 12 giorni di distanza, nessuno sa quando potrà avvenire. Disservizio e sopruso sono evidenti: quando Poste Italiane ha stabilito di chiudere, nel comune di Ravenna, 14 uffici, non si è preoccupata delle consegne dei plichi e dei pacchi che aveva dislocato presso ciascuno, dandone avviso ai destinatari; ancor più gravemente, perché arbitrario, non si è preoccupata di raccogliere e di dislocare tutte le mancate consegne ivi depositate in uffici rimasti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 6 0 4 4 8 8 § ] mercoledì 25 marzo 2020 Ravenna24Ore.it Cronaca aperti al pubblico, dandone informazione ai destinatari stessi. Chiedo dunque al sindaco se ritiene opportuno, come primo cittadino di Ravenna, di richiamare Poste Italiane a risolvere immediatamente, in via generale, il problema su esposto raccogliendo o distribuendo presso la sede centrale o altre aperte al pubblico le corrispondenze depositate a lungo tempo indeterminato nei 14 suoi uffici chiusi dal 12 marzo". Allegati replica_alle_poste_sulle_giacenze_di_corrispondenza_non_consegnata.doc 24.5 KB. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 6 0 4 4 9 3 § ] mercoledì 25 marzo 2020 Ravenna24Ore.it Cronaca Russi: Lettera di una anziana di 90 anni al sindaco "Grazie per quello che fate" Il sindaco Valentina Palli "Con poche parole ci ha reso indietro ogni fatica di queste intense giornate di lavoro" Una lettera di una anziana russiana di 90 anni inviata al sindaco Valentina Palli sta facendo emozionare tutta la città in questi giorni difficili , e alimentano fiducia e speranza di poter uscire dalla difficile situazione legata al Coronavirus coesi come una grande comunità. Valentina Palli: "Condivo volentieri un segreto della Giunta. Una lettera che ci ha mandato una nostra concittadina di 90 anni, che con poche parole ci ha reso indietro ogni fatica di queste intense giornate di lavoro. Le abbiamo ovviamente risposto ma la risposta resta un segreto tra noi e lei". La lettera: "sono la...,abito a Russi, ho 90 anni, sono in casa come tutti, mi dispiace che dovuto l' età non posso essere utile al mio paese, lo farei con cuore come state facendo voi, vi ringrazio e continuate cosi. Scusate gli errori ma non sono andata a scuola per il fronte, finita la guerra anche se solo 14 anni sono andata a fare la bebisiter, che le bombe che ho passato per la guerra ma cerchiamo di essere forti ma non uniti perché la mano e l' abbraccio che ci siamo dati per la guerra, ora con cuesto brutto animale così si chiama virus, non si può ci contagia e sono problemi come bombe; le bombe non colpivano tutta la famiglia se erano nel rifugio, ora se non stiamo in casa ci creiamo dei problemi a noi e ai nostri cari. Grazie a tutti" Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 6 0 4 4 9 4 § ] mercoledì 25 marzo 2020 Ravenna24Ore.it Cronaca Russi: Mascherine chirurgiche donate alle famiglie russiane Molte famiglie della città hanno trovato nella buchetta delle lettere il plico con le istruzioni per l' uso Un gesto solidale per affrontare il difficile momento legato al Covid 19. Molte famiglie di Russi hanno trovato questa mattina nella buchetta delle lettere un plico inviato dai titolari del negozio Yong Fa di via Faentina, con all' interno alcune mascherine chirurgiche e le istruzioni per l' uso. Anche sui social della città il gesto di generosità è stato molto apprezzato. Il sindaco di Russi Valentina Palli ha voluto commentare la donazione: "I titolari del negozio Yong Fa hanno deciso di donare 1000 mascherine chirurgiche, lasciandole nelle buchette di alcune famiglie con una lettera. Si tratta di mascherine chirurgiche la cui durata è di 4 ore da quando le indossate. Li ho chiamati per ringraziarli personalmente di questo gesto di grande solidarietà. Forza Italia, forza Cina, forza Russi". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 6 0 4 4 9 1 § ] mercoledì 25 marzo 2020 RavennaNotizie.it Cronaca La "nonna" di Russi scrive alla sindaca: "Grazie di quel che fate, se non avessi 90 anni aiuterei anch' io" In questo periodo di quarantena, tra stravolgimenti delle proprie abitudini personali e preoccupazioni di ogni tipo, fa bene condividere anche messaggi di speranza e di unità, che alimentano la speranza e l' unità delle comunità. È proprio questo il senso di una lettera inviata da una 'nonnina' 90enne di Russi all' amministrazione comunale e rilanciata dalla sindaca Valentina Palli. Parole semplici ma di cuore, scritte nell' italiano approssimativo di una persona che non ha potuto studiare e a cui farà difetto la grammatica, ma non certo l' umanità, qualità decisamente superiore. La riportiamo, così come condivisa dalla sindaca Palli. 'Sono la, abito a Russi, ho 90 anni, sono in casa come tutti, mi dispiace che dovuto l' età non posso essere utile al mio paese, lo farei con cuore come state facendo voi, vi ringrazio e continuate cosi. Scusate gli errori ma non sono andata a scuola per il fronte, finita la guerra anche se solo 14 anni sono andata a fare la bebisiter, che le bombe che ho passato per la guerra ma cerchiamo di essere forti ma non uniti perché la mano e l' abbraccio che ci siamo dati per la guerra, ora con cuesto brutto animale così si chiama virus, non si può ci contagia e sono problemi come bombe; le bombe non colpivano tutta la famiglia se erano nel rifugio, ora se non stiamo in casa ci creiamo dei problemi a noi e ai nostri cari. Grazie a tutti'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 6 0 4 4 9 6 § ] giovedì 26 marzo 2020 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali POTERI LOCALI Doppia via per le ordinanze delle Regioni I presidenti potranno proporre misure per i Dpcm e anticiparle nei casi urgenti Gianni Trovati ROMA I presidenti di Regione e i sindaci potranno continuare a emanare ordinanze per fissare misure di contenimento sociale anti-coronavirus, pescando fra le 29 azioni possibili elencate dal nuovo decreto legge per dare una cornice nazionale alla gestione dell' emergenza. E nei casi in cui l' urgenza è meno immediata potranno proporre di regolare il tutto tramite i decreti di Palazzo Chigi, che potranno contenere norme relative a singoli territori. Le ordinanze adottate nei giorni scorsi rimarranno in vigore per altri 10 giorni. Giusto il tempo tecnico per avviare il nuovo meccanismo di coordinamento fra decisioni statali e locali definito ieri dopo 24 ore di gestazione complicata dal consiglio dei ministri di martedì che ha dato il via alle norme quadro sulla crisi sanitaria. Finisce così (come anticipato sul Sole24Ore di ieri) il complicato tentativo del governo di mettere ordine nella pioggia dei provvedimenti locali. Anche nel nuovo regime il potere di ordinanza delle Regioni viene quindi mantenuto. Con una doppia via. Quella maestra, almeno secondo l' impostazione del decreto legge, porta alla Presidenza del Consiglio, a cui i presidenti potranno proporre le misure restrittive da inserire nei decreti di Palazzo Chigi. Ma dal momento che in genere i tempi dettati dall' emergenza sono più concitati rispetto a quelli della catena normativa, «in casi di estrema necessità e urgenza» i presidenti potranno seguire la solita strada. E le loro ordinanze saranno in vigore fino all' adozione del Dpcm che le assorbe. Nelle loro scelte le Regioni non potranno incidere sulle attività «a rilevanza strategica per l' economia nazionale», cioè non potranno decidere chiusure di aziende attive in settori elencati fra quelli essenziali per il Paese. Sul punto si è lavorato tutto il giorno fra Palazzo Chigi e il ministero dell' Economia per allargare la tutela dal rischio di limitazioni regionali a tutte le attività produttive. Anche se in realtà si tratta di una precisazione relativa a un limite già presente nelle regole attuali, tanto è vero che la stessa ordinanza emanata sabato dalla Lombardia si era fermata sulla soglia delle attività economiche a cui indirizzava «raccomandazioni» e non obblighi. Ma il terreno resta delicatissimo come mostrano le cronache di questi giorni. Nel caso dei sindaci, il nuovo decreto ribadisce invece che le loro ordinanze non potranno essere «in contrasto con le misure statali». Un argine già alzato, con alterna fortuna, dal primo decreto legge sull' emergenza, il 6/2020. Il tentativo di raccordo arriva per superare il problema esploso soprattutto nel fine settimana, in particolare con le Regioni del Nord che avevano anticipato il governo nel mettere mano a provvedimenti urgenti per blindare il distanziamento sociale necessario a contenere il contagio. Il decreto di Palazzo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 6 0 4 4 9 6 § ] giovedì 26 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Chigi, arrivato solo domenica sera, si era rivelato poi un po' più morbido su molti aspetti, per esempio sui limiti alle attività degli studi professionali (in particolare rispetto a Piemonte e Lombardia) o sulle chiusure domenicali dei supermercati (Emilia Romagna). Con il conseguente caos prodotto dall' incertezza su quali regole seguire nelle regioni interessate dal distanziamento sociale nelle forme più rigide. L' idea iniziale discussa nel consiglio dei ministri di martedì aveva puntato su una sorta di verifica gerarchica in cui Palazzo Chigi avrebbe validato o respinto le decisioni regionali e le regioni avrebbero fatto lo stesso con quelle dei Comuni. Ma non ha retto al rischio di una collisione troppo frontale con una Costituzione che al Titolo V mette sullo stesso piano Stato, Regioni, Province e Comuni nell' ordinamento della Repubblica. Di qui l' idea del doppio canale, per far rientrare le decisioni territoriali nella cornice dei decreti di Palazzo Chigi permettendo però di agire d' urgenza quando la situazione lo richiede. Ma più che nel meccanismo giuridico la scommessa è sul coordinamento politico: proprio quello che è mancato nei giorni della corsa alle ordinanze lanciate in anticipo su Palazzo Chigi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 6 0 4 4 9 8 § ] giovedì 26 marzo 2020 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali PUBBLICO IMPIEGO Pa centrale, personale per l' 83% in smart working La spinta della crisi sanitaria fa decollare lo smart working. Almeno nei numeri. Lo dice il monitoraggio avviato dalla Funzione pubblica per verificare l' effetto sul lavoro agile diventato «regola» per effetto delle norme emergenziali. Nella Pubblica amministrazione centrale, spiegano a Palazzo Vidoni, lo smart working riguarda l' 83% dei dipendenti. E il lavoro a distanza starebbe decollando decisamente anche nelle Regioni, a partire dal Lazio che ha messo in smart working 4.340 dipendenti su 4.493: il 96,6 per cento. Alta l' adesione anche in Emilia Romagna (65,4%) e nelle Marche (62,7%), seguite dall' Umbria con il 61,5%. I numeri sono in continuo aggiornamento, ha spiegato la ministra della Pa Fabiana Dadone intervenendo al question time alla Camera, ma i primi dati mostrano «una fortissima capacità di reazione da parte delle amministrazioni pubbliche». Più articolata per il momento la situazione dei Comuni e degli altri enti territoriali più piccoli, dove le carenze di organico si incrociano alle incertezze registrate qua e là a livello dirigenziale per il timore di responsabilità. I dati vanno poi incrociati con la sospensione dei procedimenti amministrativi fino al 15 aprile. Ma solo dopo la crisi si capirà qual è l' equilibrio possibile fra lavoro a distanza e funzionalità della Pa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 6 0 4 4 9 7 § ] giovedì 26 marzo 2020 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La ministra Dadone ha reso noti i primi numeri del monitoraggio. Lazio in testa con il 96% Il lavoro agile piace alla p.a. In smart working già il 68% dei dipendenti regionali FRANCESCO CERISANO - Lo smart working è partito col piede giusto nella p.a. Nelle amministrazioni centrali la percentuale di dipendenti in telelavoro ha ormai raggiunto l' 83%. Nell' Inps lavora da casa l' 85% dei dipendenti, nell' Inail il 70%. E anche i dati che sono arrivati ieri sulle regioni lasciano ben sperare. Nel Lazio il 96% dei dipendenti (4.340 su un totale di 4.493) operano con modalità di lavoro agile. In Emilia Romagna i dipendenti che lavorano da casa sono circa l' 80%, mentre nella regione Piemonte la percentuale scende al 68% con 1.711 lavoratori su 2.954 in smart working a cui vanno aggiunti ulteriori 305 già operativi in telelavoro domiciliare. Molto bene anche l' Emilia- Romagna (78,8% con 2235 smart worker su un totale di 3420 dipendenti). Mentre le Marche (63%), l' Umbria (61,5%), il Friuli-Venezia Giulia (55,7%), la Valle d' Aosta (54%), il Veneto (52%) e la Basilicata (49%) fanno segnare percentuali di telelavoro inferiori alla media delle altre regioni che per il momento si attesta al 68,2%. Lo ha reso noto la ministra della pubblica amministrazione Fabiana Dadone, rispondendo nel corso del question time alla Camera a un' interrogazione del MoVimento 5 Stelle (a firma Vittoria Baldino e altri). Si tratta dei primi risultati del monitoraggio sul lavoro agile nella p.a. previsto da una direttiva di palazzo Chigi risalente al 2017 e finora attuato solo in minima parte. Ora che, a causa del Coronavirus, lo smart working si è trasformato da mera opzione a modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nel pubblico impiego, la ministra Dadone ha sottolineato il valore «culturale» di una tale riorganizzazione del lavoro (seppur determinata da una situazione di emergenza) spronando i dirigenti pubblici «a non ostacolare», ma anzi a «promuovere e realizzare» il telelavoro. «I numeri che arrivano dalle regioni sono incoraggianti. Mentre la p.a. risponde alla difficile sfida del presente, costruisce già il suo futuro», ha commentato su Twitter la ministra. Certo, non bastano una direttiva e un decreto legge per realizzare un cambiamento così pervasivo per il lavoro pubblico. Occorrono anche mezzi, infrastrutture tecnologiche e conoscenze. E di questo la numero uno di palazzo Vidoni è consapevole. Di qui la decisione del governo di incrementare sino al 50% del valore iniziale i quantitativi massimi delle vigenti convenzioni quadro di Consip per la fornitura di personal computer e tablet. Non solo. Dadone ha rivendicato anche la misura (inserita nel decreto fiscale 2019 e nella legge di bilancio ben prima che scoppiasse la pandemia da Covid-19) di eliminare il tetto alle spese per la formazione del personale degli enti locali e della p.a. centrale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 6 0 4 4 9 7 § ] giovedì 26 marzo 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Ciò consentirà di ridurre progressivamente il digital divide di molti dipendenti pubblici in servizio, mentre per i nuovi assunti il ministro ha annunciato che nei nuovi bandi-tipo dei concorsi saranno inserite prove di competenza digitale di livello diverso a seconda delle funzioni o del ruolo oggetto di reclutamento. Call center Sempre nel question time di ieri, la ministra Dadone ha risposto all' interrogazione dei deputati di Leu Federico Fornaro e Erasmo Palazzotto sulle iniziative messe in campo dalla Funzione pubblica per vigilare sul rispetto dei protocolli e sull' adozione del teleworking da parte delle società a cui sono affidati servizi di call center. Si tratta per lo più di società private, che dunque non appartengono al perimetro della p.a., anche se spesso svolgono servizi per gli enti pubblici. «Non sarei onesta se affermassi che la p.a. è in grado di verificare oggi che tutte le aziende del settore adottino misure di tutela», ha ammesso Dadone. «Intendo tuttavia assumere, d' intesa con il ministro del lavoro e delle politiche sociali, ogni utile iniziativa di verifica, sul posto di lavoro, del rispetto delle misure di protezione individuale che ciascun datore di lavoro pubblico e privato è tenuto a garantire ai propri dipendenti». E la distribuzione di guanti e mascherine avviata dalla protezione civile costituisce un primo passo in tal senso. «Anche in questi settori, stiamo incentivando comunque il lavoro agile», ha proseguito la ministra che ha anche annunciato l' estensione del monitoraggio sulla effettiva realizzazione dello smart working nella p.a. anche alle società partecipate e a controllo pubblico, nonché ai concessionari di pubblici servizi. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 6 0 4 4 9 9 § ] giovedì 26 marzo 2020 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Permessi 104, fruizione flessibile DANIELE CIRIOLI A casa, esonerati dal servizio, gli impiegati pubblici privi degli strumenti informatici necessari a creare la "scrivania virtuale" (personal computer, internet, smartphone, etc.). Lo precisa, tra l' altro, il ministero del lavoro nella circolare n. 3/2020 con le istruzioni al dl n. 18/2020 per il proprio personale. Stessa sorte sembra toccare anche ai dipendenti del settore privati disabili gravi o che hanno familiari disabili gravi. Riguardo ai permessi legge n. 104/1992, il ministero precisa che gli ulteriori 12 giorni introdotti dal Cura Italia, vanno fruiti tra marzo e aprile a giorni, a ore, anche consecutivamente, in un solo o entrambi i mesi. Permessi 104/1992. È l' art. 24 a introdurre l' incremento di 12 giorni di permessi, retribuiti e coperti con contributi figurativi. La norma, che si applica anche ai dipendenti privati, spiega il ministero, amplia eccezionalmente, per i mesi di marzo e aprile, i permessi ai lavoratori che assistono persone con handicap grave, non ricoverate a tempo pieno, e a quelli a quali è riconosciuta disabilità grave, ordinariamente pari a tre giorni mensili. Questi lavoratori, pertanto, possono fruire, per marzo e aprile, di 18 giorni complessivi di permesso (tre giorni a marzo più tre ad aprile più 12 tra marzo e aprile). I giorni sono frazionabili in ore e si possono fruire anche consecutivamente nello stesso mese. In secondo luogo il ministero precisa che l' incremento si moltiplica per le persone assistite; ad esempio, chi ha diritto a sei giorni di permesso mensile per due familiari disabili gravi, adesso ha diritto a 36 giorni: sei a marzo più sei ad aprile più 24 fra marzo e aprile. I destinatari della misura, ricorda il ministero, sono: genitori di figli disabili gravi non ricoverati a tempo pieno; coniuge, parenti e affini entro il 2° grado di persone disabili gravi (ovvero entro il terzo grado se i genitori o il coniuge della persona disabile grave abbiano compiuto 65 anni d' età o siano anch' essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti), non ricoverati a tempo pieno; lavoratori disabili gravi. Diritto al lavoro agile. L' art. 39, comma 1, del Cura Italia prevede che, fino al 30 aprile, i dipendenti disabili gravi o che hanno in famiglia persone disabili gravi hanno "diritto" al lavoro agile, purché compatibile con la propria attività. Anche in tal caso la norma vale per il settore privato e quello pubblico. Il ministero richiama la direttiva n. 2/20 del ministero della pubblica amministrazione, nella parte in cui stabilisce che, fino alla fine dell' emergenza, nelle p.a. «il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa» e che, nel caso Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 6 0 4 4 9 9 § ] giovedì 26 marzo 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali in cui non possa essere adottato si "utilizzano gli strumenti delle ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri analoghi istituti»; escluse anche queste possibilità, il personale può essere esentato dal servizio. Alla luce di ciò, spiega il ministero, i dipendenti la cui attività non rientri tra quelle «smartizzabili» o che dichiarino, con autocertificazione, di non avere gli strumenti informatici necessari alla «scrivania virtuale», possono essere esentati dal lavoro. Poiché l' art. 39, comma 1, si applica anche al settore privato e poiché riconosce un «diritto» al lavoro agile (come ordinariamente riconosciuto ai dipendenti pubblici), ne deriva che anche ai dipendenti privati, disabili gravi o che hanno in famiglia disabili gravi, è possibile pervenire all' esonero dal lavoro, in presenza di autocertificazione sulla non disponibilità di strumenti informatici per la scrivania virtuale. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
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