Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020

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Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
Comune di Russi
mercoledì, 29 gennaio 2020
Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
Comune di Russi
                                                 mercoledì, 29 gennaio 2020

Prime Pagine

 29/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                           3
 Prima pagina del 29/01/2020

 29/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                          4
 Prima pagina del 29/01/2020

Cultura e Turismo

 29/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24                                                           5
 Isa Danieli e Giuliana De Sio due "signorine" tra gioie e dolori
 29/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64                                                                6
 «Le signorine vi faranno riflettere, ridendo»
 28/01/2020   Ravenna24Ore.it                                                                                             8
 Russi: Alla sala "La Cassa" la mostra "Artej 10" per i 10 anni di attività dell' associazione

sport

 29/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22                                                           9
 Alla Cavina festeggia l' invincibile Russi L' Osteria si muove
 29/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22                                  DANIELE POMPIGNOLI      10
 I Falchetti tornano finalmente a volare
 29/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 78                                                               11
 Calcio a 5 C1, il Russi sfiderà la capolista

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 29/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                                                    12
 «I prestiti sblocca debiti vanno destinati alle fatture»

 29/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                                 Marzio Bartoloni   13
 Tempi ridotti, ma edilizia e sanità restano in sofferenza

 29/01/2020   Italia Oggi Pagina 30                                                                                      15
 Pagamenti lenti, Italia colpevole
 29/01/2020   Italia Oggi Pagina 35                                                              FRANCESCO CERISANO      17
 Anticipazioni senza trucchi
 29/01/2020   Italia Oggi Pagina 35                                                              FRANCESCO CERISANO      19
 Licenza comunale per gli affitti brevi
 29/01/2020   Italia Oggi Pagina 35                                                                 MATTEO BARBERO       21
 Nomina politica per i revisori
Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
[ § 1 § ]

            mercoledì 29 gennaio 2020
                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                                        Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 3
Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
[ § 2 § ]

     mercoledì 29 gennaio 2020
                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
[ § 1 5 3 4 1 7 2 7 § ]

                          mercoledì 29 gennaio 2020
                          Pagina 24

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                Cultura e Turismo

                          TEATRO

                          Isa Danieli e Giuliana De Sio due "signorine" tra gioie e dolori

                          RUSSI Il Comunale di Russi ospita questa sera alle 20.45 la commedia Le
                          signorine di Gianni Clementi, interpretata da Isa Danieli ("Nuova Radio
                          Paradiso") e Giuliana De Sio ("Io, Chiara e lo Scuro") e diretta da Pierpaolo Sepe.
                          Sul palco la storia di due sorelle che trascorrono la propria vita in un continuo
                          scambio di accuse reciproche. È in una piccola merceria in un vicolo di Napoli,
                          circondata da un vortice culturale, che Addolorata e Rosaria passano gran parte
                          della loro giornata, vivendo in monotonia. La prima, dopo essere stata obbligata
                          dalla sorella a un' esistenza all' insegna del risparmio e del sacrificio, vuole
                          finalmente darle una svolta. L' altra ha fatto dell' avarizia il proprio modo di
                          vivere e non vuole intaccare il notevole conto bancario. Costrette a una
                          faticosa convivenza, le due "signorine" non possono neanche contare su una
                          vita privata a distrarle da quella familiare. Le notizie che giungono loro dal
                          mondo provengono solo dai pettegolezzi dei parenti o dai reality tv. L' unico
                          sfogo per loro sembra essere provocarsi a vicenda. Una domina e l' altra
                          subisce. Ma quando le due sembrano destinate a questo gioco delle parti, un
                          incidente capovolgerà le loro sorti, offrendo a Addolorata la sua vendetta. Le
                          signorine sfrutta la comicità celata dietro al tragico, grazie a due formidabili attrici che tra sformano le sfortune delle
                          due sorelle in occasioni continue di risate. Nella loro veracità napoletana, Rosaria e Addolorata raccontano con
                          ironia, gioie e dolori dellavita familiare. Irriverente e poetico, lo spettacolo ci ricorda come la famiglia sia il luogo
                          dove possiamo dare il peggio di noi senza perdere i legami più importanti. Info: 0544 587690.

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Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
[ § 1 5 3 4 1 7 2 3 § ]

                          mercoledì 29 gennaio 2020
                          Pagina 64

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                                Cultura e Turismo

                          «Le signorine vi faranno riflettere, ridendo»
                          Isa Danieli e Giuliana De Sio questa sera sono sul palco del teatro comunale di Russi con la commedia diretta da
                          Pierpaolo Sepe

                          Isa Danieli e Giuliana De Sio - due grandi 'stelle' del teatro italiano -
                          saranno 'Le signorine', due sorelle zitelle, offese da una natura
                          ingenerosa, che trascorrono la propria esistenza in un vivace e continuo
                          scambio di accuse reciproche. Lo spettacolo, con l' illuminante regia di
                          Pierpaolo Sepe, va in scena questa sera alle 20.45, al teatro comunale di
                          Russi. Isa Danieli, com' è vestire i panni di Rosaria, la sorella
                          maggiore 'despota' che ha fatto di avarizia e accumulo il fine della
                          propria esistenza?          «Impegnativo ma anche divertente, è un
                          personaggio che amo molto. In scena mostrerà due facce, visto che da
                          un certo momento in poi si comporterà in modo diverso da prima e
                          questo non mi era mai capitato». Giuliana De Sio, a lei invece piace
                          interpretare la vittima Addolorata? «Tantissimo. Ho sempre avuto una
                          propensione per le 'sfigate' piuttosto che per le 'regine', perché provo nei
                          loro confronti un misto di tenerezza, complicità, ribrezzo. Anche quando
                          si ribellerà, sino a diventare cattiva e anaffettiva, in realtà conserverà la
                          stessa inconsapevole leggerezza». Danieli, il testo che è stato volutamente adattato in napoletano dal romano, ha
                          una forza particolare. È pane per i suoi denti «Certo. Al massimo, abbiamo 'italianizzato' qualche espressione, come
                          suggeriva sempre il buon Eduardo che considero il mio grande maestro di vita Il pubblico ha dimostrato di capirlo e
                          apprezzarlo dal nord al sud, tributandoci un' ottima accoglienza in oltre 150 repliche». De Sio, come ha 'scovato'
                          questo testo di Gianni Clementi da cui tutto ha preso il via? «Per caso, l' autore mi è stato presentato una sera
                          da un amico. Ho subito letto il suo testo e ho riso per un' ora e mezza, mi ha suscitato grandi emozioni. Gianni mi ha
                          dato carta bianca e così abbiamo aggiunto quel finale che mancava, al limite della tragedia». Danieli, a 82 anni, non
                          l' ha mai sfiorata il pensiero di prendersi una pausa dal teatro? «Sì, ma in concreto non ne ho il tempo, visto
                          che continuano a propormi cose interessanti a cui non riesco a rinunciare. Già il 4 marzo sarò al Piccolo di Milano
                          dove debutterò con Enrico Ianniello.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 6
Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
[ § 1 5 3 4 1 7 2 3 § ]

                          mercoledì 29 gennaio 2020

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                              Cultura e Turismo

                          D' altra parte, non l' ho mai nascosto, morirei volentieri sul palcoscenico». De Sio, qual è a suo avviso la cosa
                          più bella del teatro? «Regalare a chi paga il biglietto una serata in cui non ci si annoia. Questo capita con 'Le
                          signorine', uno spettacolo 'pop' di alto intrattenimento in cui si riesce anche a parlare di temi profondi come
                          solitudine, sopraffazione, xenofobia e molto altro». Roberta Bezzi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 7
Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
[ § 1 5 3 4 1 7 2 8 § ]

                          martedì 28 gennaio 2020

                                                                               Ravenna24Ore.it
                                                                                 Cultura e Turismo

                          Russi: Alla sala "La Cassa" la mostra "Artej 10" per i 10 anni di attività dell' associazione

                          Dal 1 febbraio al 1 marzo, nel locale di corso Farini 64, un' esposizione
                          collettiva in occasione dei dieci anni di attività dell' Associazione. Sabato 1
                          febbraio alle ore 16 l' inaugurazione In occasione dei dieci anni di attività dell'
                          Associazione Culturale di Russi "Artej - Ritagli d' Arte" gli artisti allestiscono
                          un' esposizione collettiva dal titolo "10". La mostra, che si inaugura sabato 1
                          febbraio alle ore 16 , resterà aperta fino a domenica 1 marzo presso la Sala
                          "La Cassa" in corso Farini 64 a Russi e sarà visitabile nelle giornate di sabato
                          e domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Per
                          info : info.artej@gmail.com www.artejgallery.com.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
[ § 1 5 3 4 1 7 2 4 § ]

                          mercoledì 29 gennaio 2020
                          Pagina 22

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                       sport

                          CALCIO A 5 C1

                          Alla Cavina festeggia l' invincibile Russi L' Osteria si muove

                          IMOLA Sempre bene il Russi, che vince il big match della Cavina contro una
                          coraggiosa IC Futsal, centrando il 12° successo consecutivo (4-5 con doppiette
                          di Spadoni e di Michelacci e singolo di Gurioli). E sabato prossimo sfida al
                          vertice in casa contro Modena. Per la IC Futsal (bis di Paolini e singoli di Lesce
                          e Cavina) la prossima giornata trasferta sul campo del Baraccaluga, fermato sul
                          4-4 dall' Osteria Grande, che ha interrotto così la serie nera (in golArrivabene,
                          Campagna e due volte Sgubbi). Per l' Osteria Grande sabato 1 febbraio è in
                          calendario in viaggio in Riviera sul campo del Rimini. La classifica Modena 47
                          punti; Russi 44; Montecchio 42; Balca 31; IC Futsal Imola e Forlì 29; Bellaria 26;
                          Casalgrandese 21; Santa Sofia 19; Fossolo e Baraccaluga 18; Osteria Grande 8;
                          Rimini 5; Sassuolo 3. A.M.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
[ § 1 5 3 4 1 7 2 6 § ]

                          mercoledì 29 gennaio 2020
                          Pagina 22

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                         sport

                          I Falchetti tornano finalmente a volare
                          I 7 gol segnati domenica in trasferta al Fosso Ghiaia confermano la stagione super del Russi capolista

                                                                                                                             DANIELE POMPIGNOLI

                          RUSSI La leggenda narra che fu l' articolo di un giornale che descriveva i
                          giocatori del Russi come "falchetti che planano sui campi avversari" ad
                          associare per sempre gli arancioni al rapace. La leggenda è tornata domenica
                          scorsa sul campo del malcapitato Fosso Ghiaia, dove il Russi è stato capace
                          divin cere 7-0; un risultato che ha fatto brillare gli occhi di una città che da
                          diversi anni era abituata a campionati sfortunati. Chi sicuramente si gode il
                          momento è lo storico dirigente Stefano Babini, da diversi anni uno dei più attivi
                          assieme al presidente Lino Dalla Valle nella gestione del club. «Prima di tutto
                          sono felicissimo per il Lino che da una vita mette una passione indescrivibile
                          peri colori arancioni». Il dirigente non nasconde la propria felicità, ma da
                          navigato uomo di calcio sache icampionati non si decidono a gennaio:
                          «Sicuramente stiamo vivendo un buon momento e questo è il frutto del lavoro
                          di tutti, ma soprattutto dei nostri giovani che sono in prima squadra e che
                          assieme a giocatori esperti e navigati in categoria hanno costruito un ottimo
                          gruppo. A confermare che il percorso che portiamo avanti da diversi anni sta
                          dando dei frutti». Il7-0 è la ciliegina di una stagio ne che per ora è da
                          incorniciare. La squadra di Luigi Candeloro guida infatti la classifica, ma lo stesso Babini mette in guardia. «Il nostro
                          obiettivo è lottare per il vertice fino alla fine e attenzione perché da fuori può sembrare tutto facile, ma questi ragazzi,
                          la dirigenza e lo staff lavorano sodo perché siamo tutti consapevoli che la strada è lunghissima: pensare di essere
                          più forti di tutti sarebbe un errore madornale. Non abbiamo ancora fatto niente». Quello che per ora il Russi ha fatto
                          di sicuro è scrivere una pagina di storia contemporanea importante: gli arancioni non segnavano 7 gol dall' 1 maggio
                          1988 quando regolarono al Bruno Bucci il Cesenatico per 7-1. Per ritrovare una vittoria così ampia in trasferta, inve
                          ce, bisogna salire sulla macchina del tempo e tornare (ironia della sorte) ad un altro 1 maggio, ma del 1947. Il nostro
                          paese faceva ancora i conti con le macerie fumanti della Seconda guerra mondiale, ma fu proprio l' entusiasmo del
                          calcio a regalare ai russiani la gioia per una vittoria sul campo della Robur Faenza, dove i rapacissimi falchetti si
                          imposero per 10-1. Nell' autostrada del tempo bisogna arrivare al 9 novembre 1930, nel bel mezzo
                          della"leggendadeifalchetti" con il Russi che ad appena 5 anni di vita si impose a Lugo sul Baracca per 8-1. Che
                          piaccia o meno agli scaramantici, infine, tanto nel 1947 quanto nel 1930 i falchetti salirono di categoria.

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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                                         sport

                          Calcio a 5 C1, il Russi sfiderà la capolista

                          Il momento magico del Russi calcio 5 continua in C1 col successo
                          esterno, 5-4, sull' Imola Futsal, con le doppiette di Spadoni (14° gol
                          stagionale) e Michelacci (8) e la rete di Gurioli (1). Il Russi ottiene la 12ª
                          vittoria consecutiva e resta in scia della capolista Modena che ha 3 punti
                          in più. Sabato al 'PalaValli', alle 15 ci sarà il big-match contro i canarini.
                          Dallo scontro al vertice potrebbe trarne vantaggio la terza, Castelnovo
                          Sotto (che segue il Russi a 2 punti) impegnato sul terreno del Santa Sofia
                          che con 19 punti si trova ad una lunghezza dai playout. La fsquadra di
                          mister Balducci all' andata a Modena fu sconfitta di misura, 2-1, dopo una
                          'battaglia'. Nel campionato di C2, girone B, l' Only Sport Alfonsine è stato
                          corsaro sul campo del Sassoleone per 5-4 (4 gol di Golfera e rete di
                          Barbieri) attestandosi al 3° posto in classica. L' altra formazione
                          ravennate, l' Erba 14 di Riolo Teme, ottiene un buon pareggio a reti
                          bianche con i Rossoblù Imolese 1990 (4ª in classifica) restando in piena
                          zona playout. Sabato prossimo alle 15 a Glorie di Mezzano ci sarà lo
                          scontro diretto fra le due formazioni della nostra provincia. Mario Silvestri.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          LA CONSULTA E GLI ENTI LOCALI

                          «I prestiti sblocca debiti vanno destinati alle fatture»

                          I prestiti statali concessi dal 2013 agli enti locali per pagare i propri debiti
                          commerciali devono essere destinati solo alla liquidazione delle vecchie
                          fatture, e non possono essere dirottati nei bilanci per migliorare la
                          situazione dei conti. Con la sentenza 4/2020 (relatore Aldo Carosi)
                          depositata ieri, nel giorno della condanna europea all' Italia sui tempi di
                          pagamento della Pa, la Corte costituzionale torna sulla complessa
                          normativa dei prestiti statali sblocca-debiti. E ribadisce, come aveva già
                          fatto per le Regioni, che i tentativi di girare queste risorse al sostegno dei
                          conti locali sono illegittimi. Nel caso dei Comuni, a differenza di quanto
                          accaduto con le Regioni, l' illegittimità è nelle norme nazionali (articolo 2,
                          comma 6 del Dl 78/2015 e comma 814 della legge 205/2017), e non nei
                          tentativi locali di aggirarle. La pronuncia chiude una lunga battaglia
                          interpretativa fra Comune di Napoli (uno dei peggiori pagatori d' Italia) e
                          Corte dei conti, che ruota attorno al complesso meccanismo di utilizzo del
                          "fondo crediti di dubbia esigibilità". In gioco, spiega la sentenza, anche la
                          violazione dell' articolo 119 della Costituzione, che permette agli enti locali
                          di indebitarsi solo per finanziare investimenti.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          i settori più esposti

                          Tempi ridotti, ma edilizia e sanità restano in sofferenza
                          Rispetto al passato attese più brevi, ma ci sono aree più critiche come il Sud

                                                                                                                                   Marzio Bartoloni

                          Nei lavori pubblici le imprese devono aspettare in media ancora quattro
                          mesi e mezzo (133 giorni per l' esattezza) per farsi pagare, con i Comuni in
                          cima alla lista dei cattivi pagatori (otto su dieci lo fanno in ritardo). E nella
                          Sanità le aziende che producono apparecchiature - dalle Tac alle risonanze
                          magnetiche fino alle semplici siringhe - arrivano invece a 99 giorni di attesa
                          (dato medio raccolto da Confindustria dispositivi medici a dicembre
                          scorso) per vedersi saldare le fatture da ospedali e aziende sanitarie, con
                          punte nel Sud Italia che superano abbondantemente l' anno come nel caso
                          record dell' azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro che fa
                          aspettare oltre 500 giorni prima di pagare i propri fornitori. Se le lunghe
                          attese delle imprese del passato si sono dimezzate nel giro di qualche
                          anno restano però ancora molte criticità in ampie zone del Paese (Sud in
                          primis) e in settori cruciali delle forniture e dei lavori della Pa come la Sanità
                          e l' edilizia dove i ritardi rispetto ai tempi massimi di attesa previsti (60
                          giorni) vengono ancora superati in media rispettivamente di 39 e 73 giorni
                          di media. Qui i crediti incagliati - registrati rispettivamente dall' Ance e da
                          Confindustria dispositivi medici - arrivano a 6 miliardi (per l' edilizia) e 1,7 miliardi (per i dispositivi medici esclusi i
                          farmaci) su un monte di debiti non saldati che nel 2018 ammontava a oltre 50 miliardi. Nel complesso secondo l'
                          ultimo aggiornamento sui pagamenti dei debiti di tutta la Pa pubblicato sul sito del ministero dell' Economia a
                          novembre scorso il tempo medio con cui la pubblica amministrazione nel 2018 ha saldato i suoi debiti è di 54 giorni,
                          con un ritardo medio di 7 giorni sulla scadenza delle fatture. Si registra - osservava il ministero - un significativo
                          miglioramento rispetto ai tempi medi di ritardo relativi alle fatture del 2017 (10 giorni) e del 2016 (16 giorni): «Tale
                          tendenza risulta essere generalizzata e riscontrabile per i diversi comparti delle Pubbliche amministrazioni, sebbene
                          permangano situazioni differenziate a livello territoriale», ammette il Mef. Complessivamente il Nord risulta un
                          pagatore più puntale, con tempi mediamente inferiori di 8 giorni mentre il Sud fa registrare un valore medio superiore
                          di 11 giorni, nel Centro emerge un tempo medio di pagamento di 3 giorni superiore. Differenze si riscontrano anche
                          nei tempi di pagamento dei diversi Enti, con le Regioni che mostrano le migliori performance mentre gli enti pubblici
                          nazionali e la categoria "altri" peggiorano i tempi, con il ritardo medio che passa da 5 a 7 giorni e da 0 a 1 giorno. Ma
                          al di là dei numeri totali ci sono settori che continuano a essere molto esposti. I costruttori dell' Ance segnalano
                          anche un' aggravante e cioè che le pubbliche amministrazioni continuano a mettere

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 13
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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          in atto prassi gravemente inique: a fine 2019, infatti, il 92% delle imprese dichiarava di aver ricevuto richieste di
                          ritardare l' emissione dei Sal (Stato di avanzamento lavori) o l' invio delle fatture e di accettare, in sede di contratto,
                          tempi di pagamento superiori alle tempistiche o di rinunciare agli interessi di mora. Ritardi questi che poi le aziende
                          pagano. Come? Secondo l' Ance il 35% delle imprese deve ricorrere ad una riduzione degli investimenti, mentre circa
                          un quarto (il 22%) è obbligato a ridurre il numero dei dipendenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 14
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                          mercoledì 29 gennaio 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Sentenza della Corte Ue sulle transazioni commerciali tra amministrazioni e imprese

                          Pagamenti lenti, Italia colpevole
                          Bisogna garantire versamenti entro la scadenza legale

                          ANTONIO CICCIA MESSINA - Italia colpevole per i ritardi nei pagamenti della
                          p.a. Non basta prevedere clausole astratte sulla carta rispettose dei termini
                          massimi di pagamento delle fatture; bisogna, invece, garantire l' effettivo
                          versamento dei denari entro la scadenza legale. Altrimenti si avallano i ritardi,
                          a condizione che si paghino gli interessi di mora. È la Corte di giustizia dell'
                          Unione europea (sentenza 28 gennaio 2020, nella causa C 122/18) a mettere
                          all' indice lo stato italiano per avere violato la direttiva 2011/7/Ue, intitolata
                          alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. In
                          dettaglio a tradire lo spirito e la lettera della direttiva europea è stato il
                          decreto legislativo 192/2012, attuativo della direttiva del 2011. Per
                          completezza, il dlgs 192/2012 ha modificato il precedente dlgs 231/2002, il
                          quale a sua volta aveva recepito la precedete direttiva 2000/35/Ce. Il punto è
                          che lo stato italiano si è limitato a scrivere, sulla carta, disposizioni in cui si
                          fissa sì un termine massimo di pagamento, ma non ha costruito un sistema
                          organizzato e ordinato, per cui quel termine sia effettivamente e
                          concretamente rispettato. Un conto è quello che si scrive, un conto è quello
                          che si fa. Secondo la Corte di giustizia l' obbligo discendente dalla direttiva non era solo un vincolo nella stesura delle
                          disposizioni astratte, ma una finalità da raggiungere in concreto. Da qui la dichiarazione che si trova nel dispositivo
                          della sentenza in esame, in cui si legge che, non assicurando che le sue pubbliche amministrazioni rispettino
                          effettivamente i termini di pagamento stabiliti dalla direttiva 2011/7/Ue, relativa alla lotta contro i ritardi di
                          pagamento nelle transazioni commerciali, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in
                          forza di tali disposizioni. La pronuncia è l' atto conclusivo di un procedimento promosso dalla Commissione Ue per
                          accertare che lo stato europeo non ha adempiuto ai propri obblighi. A seguito di una pronuncia che accerta l'
                          inadempimento, lo stato coinvolto è tenuto a porvi fine immediatamente. Inoltre qualora, dopo essere stata
                          nuovamente adita dalla Commissione, la Corte constati che lo stato non si è conformato alla sentenza, può imporgli
                          una sanzione finanziaria (una somma forfettaria fissa e/o il pagamento periodico di una penalità), il cui importo è
                          stabilito sulla base di una proposta della Commissione (articolo 260 Trattato Ue). I passaggi essenziali della
                          pronuncia sono quelli in cui si evidenzia la finalità delle direttive Ue sui ritardi. La sentenza richiama il fatto che le
                          pubbliche amministrazioni, alle quali fa capo un volume considerevole di pagamenti alle imprese, godono di flussi di
                          entrate più certi, prevedibili e continui rispetto alle imprese, possono ottenere finanziamenti a condizioni più
                          interessanti rispetto a queste ultime e, per raggiungere i loro obiettivi, dipendono

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
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                          mercoledì 29 gennaio 2020

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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          meno delle imprese dall' instaurazione di relazioni commerciali stabili. Con la conseguenza che i ritardi di
                          pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni determinano costi ingiustificati per queste ultime, aggravando i
                          loro problemi di liquidità e rendendo più complessa la loro gestione finanziaria. I ritardi della p.a. , inoltre,
                          compromettono anche la loro competitività e redditività costringendo le imprese a ricorrere al credito, gravati dei
                          relativi interessi. Proprio per queste ragioni, conclude la sentenza della Corte di giustizia, il legislatore dell' Unione ha
                          voluto imporre obblighi rafforzati riguardanti le transazioni tra imprese e pubbliche amministrazioni. Da qui l'
                          interpretazione corretta del diritto europeo: gli stati membri devono assicurare che le amministrazioni pubbliche
                          effettuino, concretamente, nel rispetto dei termini previsti da tali disposizioni, i pagamenti alle imprese. L' Italia è
                          responsabile per non avere assicurato il rispetto dei termini di pagamento non oltre 30 o 60 giorni (a seconda dei tipi
                          di transazione). «Stiamo recuperando il tempo perduto e predisponendo un sistema che farà sì che tutto sia risolto
                          nei tempi dovuti», ha commentato il ministro degli affari europei, Vincenzo Amendola. © Riproduzione riservata.

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                                                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Per la Consulta le iniezioni di liquidità non devono produrre un indebito aumento della spesa

                          Anticipazioni senza trucchi
                          Illegittimo utilizzarle per alterare i risultati di bilancio

                                                                                                                                FRANCESCO CERISANO

                          Le anticipazioni di liquidità non possono essere utilizzate per drogare i
                          bilanci. Ossia per alterare i risultati di amministrazione. Trattandosi di prestiti
                          di carattere eccezionale finalizzati a rafforzare la cassa quando l' ente non
                          riesce a pagare le passività accumulate negli esercizi precedenti, le
                          anticipazioni sono utilizzabili dagli enti locali solo per pagare passività
                          pregresse iscritte in bilancio. Non per trasformare il Fondo anticipazioni di
                          liquidità (Fal) in Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde), perché così
                          facendo si migliorerebbe in modo fittizio il risultato di amministrazione
                          provocando un indebito incremento della capacità di spesa dell' ente locale.
                          E si violerebbe l' equilibrio strutturale del bilancio in contrasto con gli articoli
                          81 (pareggio di bilancio) e 97 (buon andamento e imparzialità della p.a.) della
                          Costituzione. Lo ha deciso la Consulta nella sentenza n. 4/2020, depositata
                          ieri in cancelleria e redatta dal giudice Aldo Carosi. La Corte costituzionale ha
                          dichiarato illegittimi l' articolo 25 del decreto legge n. 78 del 2015 e l' art. 1,
                          comma 814, della legge n. 205 del 2017, per contrasto con gli articoli 81, 97,
                          primo comma, e 119, sesto comma, della Costituzione. A sollevare la
                          questione di legittimità dinanzi alla Consulta sono state le sezioni riunite della Corte dei conti chiamate a giudicare il
                          ricorso del comune di Napoli contro la delibera della Corte conti Campania che aveva accertato il difetto di copertura
                          di alcune partite di spesa, ritenendo inadeguate le misure correttive adottate dall' amministrazione comunale per la
                          gestione del bilancio. La sentenza spiega che l' inidoneità delle anticipazioni a rimuovere situazioni di deficit
                          strutturale deriva non solo dal contrasto con l' articolo 119, sesto comma, della Costituzione, ma anche da dati
                          elementari dell' esperienza, secondo cui solo un investimento efficace può assicurare, attraverso positivi effetti sul
                          patrimonio della comunità di riferimento, la compensazione con i debiti che si contraggono attraverso l' assunzione
                          del prestito. Per i giudici delle leggi, le questioni di legittimità sollevate con riferimento agli articoli 81, 97 primo
                          comma e 119 sesto comma della Carta sono tutte fondate. «I tre parametri», osserva la Consulta, «operano in stretta
                          interdipendenza, cosicché l' anomala utilizzazione delle anticipazioni di liquidità finisce per ledere l' equilibrio del
                          bilancio, il principio di sana gestione finanziaria e contemporaneamente la regola aurea contenuta nell' art.119, sesto
                          comma, Cost, secondo cui l' indebitamento degli enti territoriali deve essere riservato a spese di investimento».
                          Secondo la Consulta entrambe le norme censurate consentono di utilizzare le anticipazioni di liquidità per modificare
                          il risultato di amministrazione, «attraverso meccanismi tecnici che convergono nell'

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 17
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                          elusione dei precetti costituzionali» di cui sopra. «L' art.119, sesto comma, Cost.», spiega la Consulta, «risulta
                          violato perché le anticipazioni di liquidità costituiscono una forma straordinaria di indebitamento a lungo termine e,
                          in quanto tali, sono utilizzabili in senso costituzionalmente conforme solo per pagare passività pregresse iscritte in
                          bilancio». In pratica, sono prestiti «di carattere eccezionale» finalizzati a rafforzare la cassa quando l' ente territoriale
                          non riesce a onorare le obbligazioni passive secondo la fisiologica scansione dei tempi di pagamento. E proprio in
                          considerazione della loro natura eccezionale, le anticipazioni devono: 1) essere inscindibilmente legate a una
                          sofferenza di cassa; 2) essere frutto di un «rigoroso bilanciamento di interessi rilevanti in sede costituzionale e dell'
                          Unione europea; 3) essere un rimedio contingente, non riproducibile in modo seriale nel tempo e inidoneo a risanare
                          bilanci strutturalmente in perdita. Alla luce di queste considerazioni, le norme impugnate, che consentono agli enti
                          destinatari di anticipazioni di liquidità di utilizzare la quota accantonata nel risultato di amministrazione ai fini dell'
                          accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità, vanificano «la possibilità di stimare le risorse disponibili
                          secondo prudenza», contraddicendo così la ratio stessa del Fcde che è quella di rendere non utilizzabile una quota
                          delle entrate in misura proporzionale all' andamento della riscossione che ha caratterizzato l' ente negli esercizi
                          precedenti. © Riproduzione riservata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 18
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                          L' emendamento al milleproroghe divide Pd e Italia viva

                          Licenza comunale per gli affitti brevi

                                                                                                                              FRANCESCO CERISANO

                          Sulla regolamentazione degli affitti brevi si consuma l' ennesimo scontro,
                          tutto interno al governo, tra Pd e Italia viva. Ad accendere la tensione l'
                          emendamento dem (numero 7.30 a firma dei deputati Nicola Pellicani e Rosa
                          Maria Di Giorgi) al decreto legge milleproroghe che affida ai comuni poteri
                          stringenti, arrivando addirittura a subordinare l' attività di locazione di
                          immobili ad uso turistico per brevi periodi al rilascio di una licenza comunale.
                          Non solo. L' emendamento assegna ai comuni la possibilità di contingentare
                          le licenze (gli enti dovranno stabilire il numero di nulla osta a disposizione
                          ogni anno) così come di definire i criteri per l' assegnazione, arrivando
                          persino a stabilire un limite di durata delle locazioni in un anno solare. E dal
                          30 marzo 2020 la fornitura di alloggi a titolo oneroso per periodi inferiori a 8
                          giorni sarà considerata attività di impresa se riguarda la gestione di più di 3
                          camere, anche se distribuite in più unità abitative. Dopo le proteste da parte
                          delle associazioni Host+Host, Host Italia, Prolocatur e Abbav, in
                          rappresentanza di 200.000 proprietari italiani, per l' inversione dell' onere della
                          prova a carico dei locatori disposto dall' emendamento (chi affitta alloggi per
                          brevi periodi con più di tre camere rischia di essere tenuto a dimostrare l' insussistenza di dette condizioni per
                          liberarsi dalla qualifica di imprenditore), nonché per la subordinazione dell' attività al rilascio di una licenza comunale,
                          a prendere le distanze dalla proposta di modifica è stato il vicepresidente dei deputati di Italia viva, Luigi Marattin.
                          «Siamo contrari. Il settore ha bisogno di qualche migliore regolamentazione ma sicuramente non così. Noi di Italia
                          viva non condividiamo questo emendamento e non lo voteremo. Una migliore regolamentazione non ha nulla a che
                          vedere con maggiore burocrazia, con il blocco del mercato e con il freno a un' attività che finora ha stimolato
                          turismo e ha portato benefici a tutti», ha proseguito Marattin. Sulla stessa lunghezza d' onda anche Confedilizia,
                          secondo cui l' emendamento del Pd sugli affitti brevi, «oltre a essere del tutto inconferente rispetto ai contenuti del
                          decreto milleproroghe, contiene previsioni inaccettabili e di dubbia legittimità costituzionale, arrivando addirittura ad
                          attribuire ai comuni il potere di «consentire» quello che non è altro che uno dei modi di esercizio del diritto di
                          proprietà». «Sugli affitti brevi si sono susseguiti una serie infinita di stringenti interventi legislativi, da ultimo sul piano
                          fiscale e della sicurezza», osserva Confedilizia. «È ora di fermarsi e di iniziare a occuparsi di immobili con un' ottica
                          incentivante anziché punitiva. Ci conforta, comunque, la contrarietà di Italia viva alla proposta». Intanto si allungano i
                          tempi di approvazione del milleproroghe. Il voto in commissione sugli emendamenti slitterà alla prossima settimana.
                          La decisione è stata presa dall' ufficio di presidenza delle commissioni affari costituzionali

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 19
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                          e bilancio della camera, dopo una riunione tecnico-politica. A quanto si apprende, l' esecutivo è ancora in fase
                          istruttoria, mentre su alcuni emendamenti mancano i pareri delle commissioni e della Ragioneria generale dello
                          stato. Lo slittamento del voto in commissione rende sempre più probabile che la prima lettura a Montecitorio sarà
                          quelle decisiva. Il testo potrebbe approdare in aula la settimana del 10 febbraio per l' esame dell' assemblea e il
                          primo via libera. Poi il provvedimento passerà in senato dove i tempi saranno strettissimi: il decreto deve infatti
                          essere convertito entro il 29 febbraio. © Riproduzione riservata.

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                          Pronto l' elenco dei soggetti candidabili

                          Nomina politica per i revisori

                                                                                                                                MATTEO BARBERO

                          Nomina politica dei revisori degli enti locali, pronto l' elenco dei papabili. Il
                          ministero dell' interno, infatti, ha reso noto che, nella pagina internet dedicata
                          all' elenco dei revisori dei conti degli enti locali, al link visionabile nelle risorse
                          correlate, è inserita apposita sezione denominata «elenco revisori in fascia
                          3» che permette di consultare in tempo reale tutti i soggetti candidabili alla
                          funzione di presidente. La novità è il primo tassello applicativo dell' art. 57-ter
                          del decreto fiscale (dl 124/2019), che ha modificato i meccanismi di scelta
                          dei guardiani dei conti di comuni, unioni, province e città metropolitane. In
                          particolare, tale norma, oltre a circoscrivere il sorteggio su base provinciale,
                          ha previsto il ritorno all' elezione per i presidenti degli organi collegiali (che
                          nei comuni sono obbligatori da 15.000 abitanti in su). Come noto, a seguito
                          dell' entrata in vigore dell' art. 16, comma 25, del dl 138/2011, il vecchio
                          meccanismo basato sulla nomina fiduciaria da parte dei consigli degli enti
                          era stato rimpiazzato da un sorteggio su base regionale. La nuova disciplina
                          sembrava ormai consolidata, tanto che erano state definite alcune modifiche
                          al regolamento attuativo (approvato con decreto del Viminale 15 febbraio
                          2012, n. 23) che puntavano a rafforzarlo prevedendo l' innalzamento dei requisiti necessari per assumere l' incarico
                          negli enti minori (e dunque per i soggetti da inserire nella fascia iniziale, la n. 1) e l' istituzione di un' apposita fascia
                          dell' elenco, la n. 4), per i comuni con popolazione almeno pari a 50.000 abitanti, le province e le città metropolitane,
                          con la previsione di specifici requisiti, formativi e professionali, appositamente differenziati rispetto a quelli delle
                          altre fasce. Poi è arrivata la svolta, che ha subito attirato pesanti critiche da parte delle associazioni rappresentative
                          (Ancrel in testa) il cui pressing per una correzione di rotta finora non ha prodotto risultati. La nomina non è
                          comunque del tutto libera, dato che rimane obbligatorio scegliere il nome fra coloro che hanno i requisiti. Pertanto, al
                          fine di procedere alla scelta, il Consiglio dell' ente locale, è invitato ad effettuare, al momento della delibera di
                          nomina, una previa verifica se il presidente scelto sia inserito anche nell' elenco dei revisori vigente a tale data. ©
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