Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020
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Comune di Russi mercoledì, 29 gennaio 2020 Prime Pagine 29/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 3 Prima pagina del 29/01/2020 29/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 29/01/2020 Cultura e Turismo 29/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24 5 Isa Danieli e Giuliana De Sio due "signorine" tra gioie e dolori 29/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 64 6 «Le signorine vi faranno riflettere, ridendo» 28/01/2020 Ravenna24Ore.it 8 Russi: Alla sala "La Cassa" la mostra "Artej 10" per i 10 anni di attività dell' associazione sport 29/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22 9 Alla Cavina festeggia l' invincibile Russi L' Osteria si muove 29/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22 DANIELE POMPIGNOLI 10 I Falchetti tornano finalmente a volare 29/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 78 11 Calcio a 5 C1, il Russi sfiderà la capolista Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 29/01/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 12 «I prestiti sblocca debiti vanno destinati alle fatture» 29/01/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Marzio Bartoloni 13 Tempi ridotti, ma edilizia e sanità restano in sofferenza 29/01/2020 Italia Oggi Pagina 30 15 Pagamenti lenti, Italia colpevole 29/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 FRANCESCO CERISANO 17 Anticipazioni senza trucchi 29/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 FRANCESCO CERISANO 19 Licenza comunale per gli affitti brevi 29/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 MATTEO BARBERO 21 Nomina politica per i revisori
[ § 1 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 1 5 3 4 1 7 2 7 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 24 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo TEATRO Isa Danieli e Giuliana De Sio due "signorine" tra gioie e dolori RUSSI Il Comunale di Russi ospita questa sera alle 20.45 la commedia Le signorine di Gianni Clementi, interpretata da Isa Danieli ("Nuova Radio Paradiso") e Giuliana De Sio ("Io, Chiara e lo Scuro") e diretta da Pierpaolo Sepe. Sul palco la storia di due sorelle che trascorrono la propria vita in un continuo scambio di accuse reciproche. È in una piccola merceria in un vicolo di Napoli, circondata da un vortice culturale, che Addolorata e Rosaria passano gran parte della loro giornata, vivendo in monotonia. La prima, dopo essere stata obbligata dalla sorella a un' esistenza all' insegna del risparmio e del sacrificio, vuole finalmente darle una svolta. L' altra ha fatto dell' avarizia il proprio modo di vivere e non vuole intaccare il notevole conto bancario. Costrette a una faticosa convivenza, le due "signorine" non possono neanche contare su una vita privata a distrarle da quella familiare. Le notizie che giungono loro dal mondo provengono solo dai pettegolezzi dei parenti o dai reality tv. L' unico sfogo per loro sembra essere provocarsi a vicenda. Una domina e l' altra subisce. Ma quando le due sembrano destinate a questo gioco delle parti, un incidente capovolgerà le loro sorti, offrendo a Addolorata la sua vendetta. Le signorine sfrutta la comicità celata dietro al tragico, grazie a due formidabili attrici che tra sformano le sfortune delle due sorelle in occasioni continue di risate. Nella loro veracità napoletana, Rosaria e Addolorata raccontano con ironia, gioie e dolori dellavita familiare. Irriverente e poetico, lo spettacolo ci ricorda come la famiglia sia il luogo dove possiamo dare il peggio di noi senza perdere i legami più importanti. Info: 0544 587690. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 3 4 1 7 2 3 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 64 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo «Le signorine vi faranno riflettere, ridendo» Isa Danieli e Giuliana De Sio questa sera sono sul palco del teatro comunale di Russi con la commedia diretta da Pierpaolo Sepe Isa Danieli e Giuliana De Sio - due grandi 'stelle' del teatro italiano - saranno 'Le signorine', due sorelle zitelle, offese da una natura ingenerosa, che trascorrono la propria esistenza in un vivace e continuo scambio di accuse reciproche. Lo spettacolo, con l' illuminante regia di Pierpaolo Sepe, va in scena questa sera alle 20.45, al teatro comunale di Russi. Isa Danieli, com' è vestire i panni di Rosaria, la sorella maggiore 'despota' che ha fatto di avarizia e accumulo il fine della propria esistenza? «Impegnativo ma anche divertente, è un personaggio che amo molto. In scena mostrerà due facce, visto che da un certo momento in poi si comporterà in modo diverso da prima e questo non mi era mai capitato». Giuliana De Sio, a lei invece piace interpretare la vittima Addolorata? «Tantissimo. Ho sempre avuto una propensione per le 'sfigate' piuttosto che per le 'regine', perché provo nei loro confronti un misto di tenerezza, complicità, ribrezzo. Anche quando si ribellerà, sino a diventare cattiva e anaffettiva, in realtà conserverà la stessa inconsapevole leggerezza». Danieli, il testo che è stato volutamente adattato in napoletano dal romano, ha una forza particolare. È pane per i suoi denti «Certo. Al massimo, abbiamo 'italianizzato' qualche espressione, come suggeriva sempre il buon Eduardo che considero il mio grande maestro di vita Il pubblico ha dimostrato di capirlo e apprezzarlo dal nord al sud, tributandoci un' ottima accoglienza in oltre 150 repliche». De Sio, come ha 'scovato' questo testo di Gianni Clementi da cui tutto ha preso il via? «Per caso, l' autore mi è stato presentato una sera da un amico. Ho subito letto il suo testo e ho riso per un' ora e mezza, mi ha suscitato grandi emozioni. Gianni mi ha dato carta bianca e così abbiamo aggiunto quel finale che mancava, al limite della tragedia». Danieli, a 82 anni, non l' ha mai sfiorata il pensiero di prendersi una pausa dal teatro? «Sì, ma in concreto non ne ho il tempo, visto che continuano a propormi cose interessanti a cui non riesco a rinunciare. Già il 4 marzo sarò al Piccolo di Milano dove debutterò con Enrico Ianniello. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 3 4 1 7 2 3 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo D' altra parte, non l' ho mai nascosto, morirei volentieri sul palcoscenico». De Sio, qual è a suo avviso la cosa più bella del teatro? «Regalare a chi paga il biglietto una serata in cui non ci si annoia. Questo capita con 'Le signorine', uno spettacolo 'pop' di alto intrattenimento in cui si riesce anche a parlare di temi profondi come solitudine, sopraffazione, xenofobia e molto altro». Roberta Bezzi © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 3 4 1 7 2 8 § ] martedì 28 gennaio 2020 Ravenna24Ore.it Cultura e Turismo Russi: Alla sala "La Cassa" la mostra "Artej 10" per i 10 anni di attività dell' associazione Dal 1 febbraio al 1 marzo, nel locale di corso Farini 64, un' esposizione collettiva in occasione dei dieci anni di attività dell' Associazione. Sabato 1 febbraio alle ore 16 l' inaugurazione In occasione dei dieci anni di attività dell' Associazione Culturale di Russi "Artej - Ritagli d' Arte" gli artisti allestiscono un' esposizione collettiva dal titolo "10". La mostra, che si inaugura sabato 1 febbraio alle ore 16 , resterà aperta fino a domenica 1 marzo presso la Sala "La Cassa" in corso Farini 64 a Russi e sarà visitabile nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Per info : info.artej@gmail.com www.artejgallery.com. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 3 4 1 7 2 4 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 22 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport CALCIO A 5 C1 Alla Cavina festeggia l' invincibile Russi L' Osteria si muove IMOLA Sempre bene il Russi, che vince il big match della Cavina contro una coraggiosa IC Futsal, centrando il 12° successo consecutivo (4-5 con doppiette di Spadoni e di Michelacci e singolo di Gurioli). E sabato prossimo sfida al vertice in casa contro Modena. Per la IC Futsal (bis di Paolini e singoli di Lesce e Cavina) la prossima giornata trasferta sul campo del Baraccaluga, fermato sul 4-4 dall' Osteria Grande, che ha interrotto così la serie nera (in golArrivabene, Campagna e due volte Sgubbi). Per l' Osteria Grande sabato 1 febbraio è in calendario in viaggio in Riviera sul campo del Rimini. La classifica Modena 47 punti; Russi 44; Montecchio 42; Balca 31; IC Futsal Imola e Forlì 29; Bellaria 26; Casalgrandese 21; Santa Sofia 19; Fossolo e Baraccaluga 18; Osteria Grande 8; Rimini 5; Sassuolo 3. A.M. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 3 4 1 7 2 6 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 22 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport I Falchetti tornano finalmente a volare I 7 gol segnati domenica in trasferta al Fosso Ghiaia confermano la stagione super del Russi capolista DANIELE POMPIGNOLI RUSSI La leggenda narra che fu l' articolo di un giornale che descriveva i giocatori del Russi come "falchetti che planano sui campi avversari" ad associare per sempre gli arancioni al rapace. La leggenda è tornata domenica scorsa sul campo del malcapitato Fosso Ghiaia, dove il Russi è stato capace divin cere 7-0; un risultato che ha fatto brillare gli occhi di una città che da diversi anni era abituata a campionati sfortunati. Chi sicuramente si gode il momento è lo storico dirigente Stefano Babini, da diversi anni uno dei più attivi assieme al presidente Lino Dalla Valle nella gestione del club. «Prima di tutto sono felicissimo per il Lino che da una vita mette una passione indescrivibile peri colori arancioni». Il dirigente non nasconde la propria felicità, ma da navigato uomo di calcio sache icampionati non si decidono a gennaio: «Sicuramente stiamo vivendo un buon momento e questo è il frutto del lavoro di tutti, ma soprattutto dei nostri giovani che sono in prima squadra e che assieme a giocatori esperti e navigati in categoria hanno costruito un ottimo gruppo. A confermare che il percorso che portiamo avanti da diversi anni sta dando dei frutti». Il7-0 è la ciliegina di una stagio ne che per ora è da incorniciare. La squadra di Luigi Candeloro guida infatti la classifica, ma lo stesso Babini mette in guardia. «Il nostro obiettivo è lottare per il vertice fino alla fine e attenzione perché da fuori può sembrare tutto facile, ma questi ragazzi, la dirigenza e lo staff lavorano sodo perché siamo tutti consapevoli che la strada è lunghissima: pensare di essere più forti di tutti sarebbe un errore madornale. Non abbiamo ancora fatto niente». Quello che per ora il Russi ha fatto di sicuro è scrivere una pagina di storia contemporanea importante: gli arancioni non segnavano 7 gol dall' 1 maggio 1988 quando regolarono al Bruno Bucci il Cesenatico per 7-1. Per ritrovare una vittoria così ampia in trasferta, inve ce, bisogna salire sulla macchina del tempo e tornare (ironia della sorte) ad un altro 1 maggio, ma del 1947. Il nostro paese faceva ancora i conti con le macerie fumanti della Seconda guerra mondiale, ma fu proprio l' entusiasmo del calcio a regalare ai russiani la gioia per una vittoria sul campo della Robur Faenza, dove i rapacissimi falchetti si imposero per 10-1. Nell' autostrada del tempo bisogna arrivare al 9 novembre 1930, nel bel mezzo della"leggendadeifalchetti" con il Russi che ad appena 5 anni di vita si impose a Lugo sul Baracca per 8-1. Che piaccia o meno agli scaramantici, infine, tanto nel 1947 quanto nel 1930 i falchetti salirono di categoria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 3 4 1 7 2 5 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 78 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Calcio a 5 C1, il Russi sfiderà la capolista Il momento magico del Russi calcio 5 continua in C1 col successo esterno, 5-4, sull' Imola Futsal, con le doppiette di Spadoni (14° gol stagionale) e Michelacci (8) e la rete di Gurioli (1). Il Russi ottiene la 12ª vittoria consecutiva e resta in scia della capolista Modena che ha 3 punti in più. Sabato al 'PalaValli', alle 15 ci sarà il big-match contro i canarini. Dallo scontro al vertice potrebbe trarne vantaggio la terza, Castelnovo Sotto (che segue il Russi a 2 punti) impegnato sul terreno del Santa Sofia che con 19 punti si trova ad una lunghezza dai playout. La fsquadra di mister Balducci all' andata a Modena fu sconfitta di misura, 2-1, dopo una 'battaglia'. Nel campionato di C2, girone B, l' Only Sport Alfonsine è stato corsaro sul campo del Sassoleone per 5-4 (4 gol di Golfera e rete di Barbieri) attestandosi al 3° posto in classica. L' altra formazione ravennate, l' Erba 14 di Riolo Teme, ottiene un buon pareggio a reti bianche con i Rossoblù Imolese 1990 (4ª in classifica) restando in piena zona playout. Sabato prossimo alle 15 a Glorie di Mezzano ci sarà lo scontro diretto fra le due formazioni della nostra provincia. Mario Silvestri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 3 4 1 7 2 9 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali LA CONSULTA E GLI ENTI LOCALI «I prestiti sblocca debiti vanno destinati alle fatture» I prestiti statali concessi dal 2013 agli enti locali per pagare i propri debiti commerciali devono essere destinati solo alla liquidazione delle vecchie fatture, e non possono essere dirottati nei bilanci per migliorare la situazione dei conti. Con la sentenza 4/2020 (relatore Aldo Carosi) depositata ieri, nel giorno della condanna europea all' Italia sui tempi di pagamento della Pa, la Corte costituzionale torna sulla complessa normativa dei prestiti statali sblocca-debiti. E ribadisce, come aveva già fatto per le Regioni, che i tentativi di girare queste risorse al sostegno dei conti locali sono illegittimi. Nel caso dei Comuni, a differenza di quanto accaduto con le Regioni, l' illegittimità è nelle norme nazionali (articolo 2, comma 6 del Dl 78/2015 e comma 814 della legge 205/2017), e non nei tentativi locali di aggirarle. La pronuncia chiude una lunga battaglia interpretativa fra Comune di Napoli (uno dei peggiori pagatori d' Italia) e Corte dei conti, che ruota attorno al complesso meccanismo di utilizzo del "fondo crediti di dubbia esigibilità". In gioco, spiega la sentenza, anche la violazione dell' articolo 119 della Costituzione, che permette agli enti locali di indebitarsi solo per finanziare investimenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 3 4 1 7 3 4 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali i settori più esposti Tempi ridotti, ma edilizia e sanità restano in sofferenza Rispetto al passato attese più brevi, ma ci sono aree più critiche come il Sud Marzio Bartoloni Nei lavori pubblici le imprese devono aspettare in media ancora quattro mesi e mezzo (133 giorni per l' esattezza) per farsi pagare, con i Comuni in cima alla lista dei cattivi pagatori (otto su dieci lo fanno in ritardo). E nella Sanità le aziende che producono apparecchiature - dalle Tac alle risonanze magnetiche fino alle semplici siringhe - arrivano invece a 99 giorni di attesa (dato medio raccolto da Confindustria dispositivi medici a dicembre scorso) per vedersi saldare le fatture da ospedali e aziende sanitarie, con punte nel Sud Italia che superano abbondantemente l' anno come nel caso record dell' azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro che fa aspettare oltre 500 giorni prima di pagare i propri fornitori. Se le lunghe attese delle imprese del passato si sono dimezzate nel giro di qualche anno restano però ancora molte criticità in ampie zone del Paese (Sud in primis) e in settori cruciali delle forniture e dei lavori della Pa come la Sanità e l' edilizia dove i ritardi rispetto ai tempi massimi di attesa previsti (60 giorni) vengono ancora superati in media rispettivamente di 39 e 73 giorni di media. Qui i crediti incagliati - registrati rispettivamente dall' Ance e da Confindustria dispositivi medici - arrivano a 6 miliardi (per l' edilizia) e 1,7 miliardi (per i dispositivi medici esclusi i farmaci) su un monte di debiti non saldati che nel 2018 ammontava a oltre 50 miliardi. Nel complesso secondo l' ultimo aggiornamento sui pagamenti dei debiti di tutta la Pa pubblicato sul sito del ministero dell' Economia a novembre scorso il tempo medio con cui la pubblica amministrazione nel 2018 ha saldato i suoi debiti è di 54 giorni, con un ritardo medio di 7 giorni sulla scadenza delle fatture. Si registra - osservava il ministero - un significativo miglioramento rispetto ai tempi medi di ritardo relativi alle fatture del 2017 (10 giorni) e del 2016 (16 giorni): «Tale tendenza risulta essere generalizzata e riscontrabile per i diversi comparti delle Pubbliche amministrazioni, sebbene permangano situazioni differenziate a livello territoriale», ammette il Mef. Complessivamente il Nord risulta un pagatore più puntale, con tempi mediamente inferiori di 8 giorni mentre il Sud fa registrare un valore medio superiore di 11 giorni, nel Centro emerge un tempo medio di pagamento di 3 giorni superiore. Differenze si riscontrano anche nei tempi di pagamento dei diversi Enti, con le Regioni che mostrano le migliori performance mentre gli enti pubblici nazionali e la categoria "altri" peggiorano i tempi, con il ritardo medio che passa da 5 a 7 giorni e da 0 a 1 giorno. Ma al di là dei numeri totali ci sono settori che continuano a essere molto esposti. I costruttori dell' Ance segnalano anche un' aggravante e cioè che le pubbliche amministrazioni continuano a mettere Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 3 4 1 7 3 4 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali in atto prassi gravemente inique: a fine 2019, infatti, il 92% delle imprese dichiarava di aver ricevuto richieste di ritardare l' emissione dei Sal (Stato di avanzamento lavori) o l' invio delle fatture e di accettare, in sede di contratto, tempi di pagamento superiori alle tempistiche o di rinunciare agli interessi di mora. Ritardi questi che poi le aziende pagano. Come? Secondo l' Ance il 35% delle imprese deve ricorrere ad una riduzione degli investimenti, mentre circa un quarto (il 22%) è obbligato a ridurre il numero dei dipendenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 3 4 1 7 3 3 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 30 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Sentenza della Corte Ue sulle transazioni commerciali tra amministrazioni e imprese Pagamenti lenti, Italia colpevole Bisogna garantire versamenti entro la scadenza legale ANTONIO CICCIA MESSINA - Italia colpevole per i ritardi nei pagamenti della p.a. Non basta prevedere clausole astratte sulla carta rispettose dei termini massimi di pagamento delle fatture; bisogna, invece, garantire l' effettivo versamento dei denari entro la scadenza legale. Altrimenti si avallano i ritardi, a condizione che si paghino gli interessi di mora. È la Corte di giustizia dell' Unione europea (sentenza 28 gennaio 2020, nella causa C 122/18) a mettere all' indice lo stato italiano per avere violato la direttiva 2011/7/Ue, intitolata alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. In dettaglio a tradire lo spirito e la lettera della direttiva europea è stato il decreto legislativo 192/2012, attuativo della direttiva del 2011. Per completezza, il dlgs 192/2012 ha modificato il precedente dlgs 231/2002, il quale a sua volta aveva recepito la precedete direttiva 2000/35/Ce. Il punto è che lo stato italiano si è limitato a scrivere, sulla carta, disposizioni in cui si fissa sì un termine massimo di pagamento, ma non ha costruito un sistema organizzato e ordinato, per cui quel termine sia effettivamente e concretamente rispettato. Un conto è quello che si scrive, un conto è quello che si fa. Secondo la Corte di giustizia l' obbligo discendente dalla direttiva non era solo un vincolo nella stesura delle disposizioni astratte, ma una finalità da raggiungere in concreto. Da qui la dichiarazione che si trova nel dispositivo della sentenza in esame, in cui si legge che, non assicurando che le sue pubbliche amministrazioni rispettino effettivamente i termini di pagamento stabiliti dalla direttiva 2011/7/Ue, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza di tali disposizioni. La pronuncia è l' atto conclusivo di un procedimento promosso dalla Commissione Ue per accertare che lo stato europeo non ha adempiuto ai propri obblighi. A seguito di una pronuncia che accerta l' inadempimento, lo stato coinvolto è tenuto a porvi fine immediatamente. Inoltre qualora, dopo essere stata nuovamente adita dalla Commissione, la Corte constati che lo stato non si è conformato alla sentenza, può imporgli una sanzione finanziaria (una somma forfettaria fissa e/o il pagamento periodico di una penalità), il cui importo è stabilito sulla base di una proposta della Commissione (articolo 260 Trattato Ue). I passaggi essenziali della pronuncia sono quelli in cui si evidenzia la finalità delle direttive Ue sui ritardi. La sentenza richiama il fatto che le pubbliche amministrazioni, alle quali fa capo un volume considerevole di pagamenti alle imprese, godono di flussi di entrate più certi, prevedibili e continui rispetto alle imprese, possono ottenere finanziamenti a condizioni più interessanti rispetto a queste ultime e, per raggiungere i loro obiettivi, dipendono Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 3 4 1 7 3 3 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali meno delle imprese dall' instaurazione di relazioni commerciali stabili. Con la conseguenza che i ritardi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni determinano costi ingiustificati per queste ultime, aggravando i loro problemi di liquidità e rendendo più complessa la loro gestione finanziaria. I ritardi della p.a. , inoltre, compromettono anche la loro competitività e redditività costringendo le imprese a ricorrere al credito, gravati dei relativi interessi. Proprio per queste ragioni, conclude la sentenza della Corte di giustizia, il legislatore dell' Unione ha voluto imporre obblighi rafforzati riguardanti le transazioni tra imprese e pubbliche amministrazioni. Da qui l' interpretazione corretta del diritto europeo: gli stati membri devono assicurare che le amministrazioni pubbliche effettuino, concretamente, nel rispetto dei termini previsti da tali disposizioni, i pagamenti alle imprese. L' Italia è responsabile per non avere assicurato il rispetto dei termini di pagamento non oltre 30 o 60 giorni (a seconda dei tipi di transazione). «Stiamo recuperando il tempo perduto e predisponendo un sistema che farà sì che tutto sia risolto nei tempi dovuti», ha commentato il ministro degli affari europei, Vincenzo Amendola. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 3 4 1 7 3 0 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Per la Consulta le iniezioni di liquidità non devono produrre un indebito aumento della spesa Anticipazioni senza trucchi Illegittimo utilizzarle per alterare i risultati di bilancio FRANCESCO CERISANO Le anticipazioni di liquidità non possono essere utilizzate per drogare i bilanci. Ossia per alterare i risultati di amministrazione. Trattandosi di prestiti di carattere eccezionale finalizzati a rafforzare la cassa quando l' ente non riesce a pagare le passività accumulate negli esercizi precedenti, le anticipazioni sono utilizzabili dagli enti locali solo per pagare passività pregresse iscritte in bilancio. Non per trasformare il Fondo anticipazioni di liquidità (Fal) in Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde), perché così facendo si migliorerebbe in modo fittizio il risultato di amministrazione provocando un indebito incremento della capacità di spesa dell' ente locale. E si violerebbe l' equilibrio strutturale del bilancio in contrasto con gli articoli 81 (pareggio di bilancio) e 97 (buon andamento e imparzialità della p.a.) della Costituzione. Lo ha deciso la Consulta nella sentenza n. 4/2020, depositata ieri in cancelleria e redatta dal giudice Aldo Carosi. La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimi l' articolo 25 del decreto legge n. 78 del 2015 e l' art. 1, comma 814, della legge n. 205 del 2017, per contrasto con gli articoli 81, 97, primo comma, e 119, sesto comma, della Costituzione. A sollevare la questione di legittimità dinanzi alla Consulta sono state le sezioni riunite della Corte dei conti chiamate a giudicare il ricorso del comune di Napoli contro la delibera della Corte conti Campania che aveva accertato il difetto di copertura di alcune partite di spesa, ritenendo inadeguate le misure correttive adottate dall' amministrazione comunale per la gestione del bilancio. La sentenza spiega che l' inidoneità delle anticipazioni a rimuovere situazioni di deficit strutturale deriva non solo dal contrasto con l' articolo 119, sesto comma, della Costituzione, ma anche da dati elementari dell' esperienza, secondo cui solo un investimento efficace può assicurare, attraverso positivi effetti sul patrimonio della comunità di riferimento, la compensazione con i debiti che si contraggono attraverso l' assunzione del prestito. Per i giudici delle leggi, le questioni di legittimità sollevate con riferimento agli articoli 81, 97 primo comma e 119 sesto comma della Carta sono tutte fondate. «I tre parametri», osserva la Consulta, «operano in stretta interdipendenza, cosicché l' anomala utilizzazione delle anticipazioni di liquidità finisce per ledere l' equilibrio del bilancio, il principio di sana gestione finanziaria e contemporaneamente la regola aurea contenuta nell' art.119, sesto comma, Cost, secondo cui l' indebitamento degli enti territoriali deve essere riservato a spese di investimento». Secondo la Consulta entrambe le norme censurate consentono di utilizzare le anticipazioni di liquidità per modificare il risultato di amministrazione, «attraverso meccanismi tecnici che convergono nell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 3 4 1 7 3 0 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali elusione dei precetti costituzionali» di cui sopra. «L' art.119, sesto comma, Cost.», spiega la Consulta, «risulta violato perché le anticipazioni di liquidità costituiscono una forma straordinaria di indebitamento a lungo termine e, in quanto tali, sono utilizzabili in senso costituzionalmente conforme solo per pagare passività pregresse iscritte in bilancio». In pratica, sono prestiti «di carattere eccezionale» finalizzati a rafforzare la cassa quando l' ente territoriale non riesce a onorare le obbligazioni passive secondo la fisiologica scansione dei tempi di pagamento. E proprio in considerazione della loro natura eccezionale, le anticipazioni devono: 1) essere inscindibilmente legate a una sofferenza di cassa; 2) essere frutto di un «rigoroso bilanciamento di interessi rilevanti in sede costituzionale e dell' Unione europea; 3) essere un rimedio contingente, non riproducibile in modo seriale nel tempo e inidoneo a risanare bilanci strutturalmente in perdita. Alla luce di queste considerazioni, le norme impugnate, che consentono agli enti destinatari di anticipazioni di liquidità di utilizzare la quota accantonata nel risultato di amministrazione ai fini dell' accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità, vanificano «la possibilità di stimare le risorse disponibili secondo prudenza», contraddicendo così la ratio stessa del Fcde che è quella di rendere non utilizzabile una quota delle entrate in misura proporzionale all' andamento della riscossione che ha caratterizzato l' ente negli esercizi precedenti. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 3 4 1 7 3 1 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' emendamento al milleproroghe divide Pd e Italia viva Licenza comunale per gli affitti brevi FRANCESCO CERISANO Sulla regolamentazione degli affitti brevi si consuma l' ennesimo scontro, tutto interno al governo, tra Pd e Italia viva. Ad accendere la tensione l' emendamento dem (numero 7.30 a firma dei deputati Nicola Pellicani e Rosa Maria Di Giorgi) al decreto legge milleproroghe che affida ai comuni poteri stringenti, arrivando addirittura a subordinare l' attività di locazione di immobili ad uso turistico per brevi periodi al rilascio di una licenza comunale. Non solo. L' emendamento assegna ai comuni la possibilità di contingentare le licenze (gli enti dovranno stabilire il numero di nulla osta a disposizione ogni anno) così come di definire i criteri per l' assegnazione, arrivando persino a stabilire un limite di durata delle locazioni in un anno solare. E dal 30 marzo 2020 la fornitura di alloggi a titolo oneroso per periodi inferiori a 8 giorni sarà considerata attività di impresa se riguarda la gestione di più di 3 camere, anche se distribuite in più unità abitative. Dopo le proteste da parte delle associazioni Host+Host, Host Italia, Prolocatur e Abbav, in rappresentanza di 200.000 proprietari italiani, per l' inversione dell' onere della prova a carico dei locatori disposto dall' emendamento (chi affitta alloggi per brevi periodi con più di tre camere rischia di essere tenuto a dimostrare l' insussistenza di dette condizioni per liberarsi dalla qualifica di imprenditore), nonché per la subordinazione dell' attività al rilascio di una licenza comunale, a prendere le distanze dalla proposta di modifica è stato il vicepresidente dei deputati di Italia viva, Luigi Marattin. «Siamo contrari. Il settore ha bisogno di qualche migliore regolamentazione ma sicuramente non così. Noi di Italia viva non condividiamo questo emendamento e non lo voteremo. Una migliore regolamentazione non ha nulla a che vedere con maggiore burocrazia, con il blocco del mercato e con il freno a un' attività che finora ha stimolato turismo e ha portato benefici a tutti», ha proseguito Marattin. Sulla stessa lunghezza d' onda anche Confedilizia, secondo cui l' emendamento del Pd sugli affitti brevi, «oltre a essere del tutto inconferente rispetto ai contenuti del decreto milleproroghe, contiene previsioni inaccettabili e di dubbia legittimità costituzionale, arrivando addirittura ad attribuire ai comuni il potere di «consentire» quello che non è altro che uno dei modi di esercizio del diritto di proprietà». «Sugli affitti brevi si sono susseguiti una serie infinita di stringenti interventi legislativi, da ultimo sul piano fiscale e della sicurezza», osserva Confedilizia. «È ora di fermarsi e di iniziare a occuparsi di immobili con un' ottica incentivante anziché punitiva. Ci conforta, comunque, la contrarietà di Italia viva alla proposta». Intanto si allungano i tempi di approvazione del milleproroghe. Il voto in commissione sugli emendamenti slitterà alla prossima settimana. La decisione è stata presa dall' ufficio di presidenza delle commissioni affari costituzionali Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 3 4 1 7 3 1 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali e bilancio della camera, dopo una riunione tecnico-politica. A quanto si apprende, l' esecutivo è ancora in fase istruttoria, mentre su alcuni emendamenti mancano i pareri delle commissioni e della Ragioneria generale dello stato. Lo slittamento del voto in commissione rende sempre più probabile che la prima lettura a Montecitorio sarà quelle decisiva. Il testo potrebbe approdare in aula la settimana del 10 febbraio per l' esame dell' assemblea e il primo via libera. Poi il provvedimento passerà in senato dove i tempi saranno strettissimi: il decreto deve infatti essere convertito entro il 29 febbraio. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 3 4 1 7 3 2 § ] mercoledì 29 gennaio 2020 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Pronto l' elenco dei soggetti candidabili Nomina politica per i revisori MATTEO BARBERO Nomina politica dei revisori degli enti locali, pronto l' elenco dei papabili. Il ministero dell' interno, infatti, ha reso noto che, nella pagina internet dedicata all' elenco dei revisori dei conti degli enti locali, al link visionabile nelle risorse correlate, è inserita apposita sezione denominata «elenco revisori in fascia 3» che permette di consultare in tempo reale tutti i soggetti candidabili alla funzione di presidente. La novità è il primo tassello applicativo dell' art. 57-ter del decreto fiscale (dl 124/2019), che ha modificato i meccanismi di scelta dei guardiani dei conti di comuni, unioni, province e città metropolitane. In particolare, tale norma, oltre a circoscrivere il sorteggio su base provinciale, ha previsto il ritorno all' elezione per i presidenti degli organi collegiali (che nei comuni sono obbligatori da 15.000 abitanti in su). Come noto, a seguito dell' entrata in vigore dell' art. 16, comma 25, del dl 138/2011, il vecchio meccanismo basato sulla nomina fiduciaria da parte dei consigli degli enti era stato rimpiazzato da un sorteggio su base regionale. La nuova disciplina sembrava ormai consolidata, tanto che erano state definite alcune modifiche al regolamento attuativo (approvato con decreto del Viminale 15 febbraio 2012, n. 23) che puntavano a rafforzarlo prevedendo l' innalzamento dei requisiti necessari per assumere l' incarico negli enti minori (e dunque per i soggetti da inserire nella fascia iniziale, la n. 1) e l' istituzione di un' apposita fascia dell' elenco, la n. 4), per i comuni con popolazione almeno pari a 50.000 abitanti, le province e le città metropolitane, con la previsione di specifici requisiti, formativi e professionali, appositamente differenziati rispetto a quelli delle altre fasce. Poi è arrivata la svolta, che ha subito attirato pesanti critiche da parte delle associazioni rappresentative (Ancrel in testa) il cui pressing per una correzione di rotta finora non ha prodotto risultati. La nomina non è comunque del tutto libera, dato che rimane obbligatorio scegliere il nome fra coloro che hanno i requisiti. Pertanto, al fine di procedere alla scelta, il Consiglio dell' ente locale, è invitato ad effettuare, al momento della delibera di nomina, una previa verifica se il presidente scelto sia inserito anche nell' elenco dei revisori vigente a tale data. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
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