CSV FC - Assiprov venerdì, 13 marzo 2020
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CSV FC - Assiprov venerdì, 13 marzo 2020 Prime Pagine 13/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 3 Prima pagina del 13/03/2020 13/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 4 Prima pagina del 13/03/2020 13/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 5 Prima pagina del 13/03/2020 ambiente e protezione civile 12/03/2020 Forli Today 6 A Forlimpopoli il servizio ritiro dei medicinali direttamente in farmacia 12/03/2020 Forli Today 7 Carta da forno, elastici ed una puntatrice: ecco le mascherine anti-coronavirus fai da te 12/03/2020 Forli Today 8 Coronavirus, appello con l' altoparlante del sindaco di Forlimpopoli: "Non uscite di casa" csv e scenario locale 12/03/2020 Cesena Today 9 Emergenza Coronavirus, "Situzione ancora più pericolosa per i senza fissa dimora" 13/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6-7 ENRICO PASINI 10 Arriva il cordone della solidarietà per i più fragili 13/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 7 ENRICO PASINI 12 L' Auser chiude: «I nostri volontari sono in buona parte over 60 Non possiamo fargli correre rischi» 13/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 28 GIORGIO MAGNANI 13 La Caritas di Gambettola va avanti nella sua missione di solidarietà 12/03/2020 Forli Today 14 Galeata al fianco di disabili e anziani: spesa e medicinali arrivano a domicilio 13/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 34 Lucia Caselli. 15 Spesa a domicilio gratuita per chi non può uscire da solo 13/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 18 Tiziano Troianello 17 Codogno, libertà amara: «Sacrifici inutili» salute e assistenza 13/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 18 19 «Il paziente 1? Speranza per tutti» volontariato 13/03/2020 Italia Oggi Pagina 5 DOMENICO CACOPARDO 20 Il pasticcio del supercommissario
[ § 1 § ] venerdì 13 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] venerdì 13 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 3 § ] venerdì 13 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 5 4 6 8 6 0 § ] giovedì 12 marzo 2020 Forli Today ambiente e protezione civile A Forlimpopoli il servizio ritiro dei medicinali direttamente in farmacia "Questo significa che nessuno per nessun motivo deve recarsi alla casa della Salute per ritare ricette", evidenzia l' amministrazione comunale Da giovedì è attivo nel comune di Forlimpopoli il servizio di ritiro dei farmaci direttamente in farmacia, senza la necessità di passare alla Casa della Salute. Grazie alla collaborazione tra i Medici di medicina generale, la Protezione Civile e le farmacie, le ricette, preparate dai medici, verranno smistate dai volontari della protezione civile alle farmacie del territorio, secondo le indicazioni degli stessi pazienti. In questo modo si eviteranno file alla casa della salute e i pazienti potranno avere le ricette nelle loro farmacie di fiducia. "Questo significa che nessuno per nessun motivo deve recarsi alla casa della Salute per ritare ricette - evidenzia l' amministrazione comunale -. Il presidio rimane attivo, come già detto in tante occasioni, solo previo contatto col proprio medico che valuterà l' opportunità o meno di ricevere in ambulatorio". L' amministrazione comunale coglie l' occasione "per ringraziare nuovamente tutti coloro che si stanno dando da fare per ottimizzare le procedure, garantire i servizi, aiutare i più deboli. Con l' aiuto di tutti usciremo da questo periodo difficile". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 5 4 6 8 6 1 § ] giovedì 12 marzo 2020 Forli Today ambiente e protezione civile Carta da forno, elastici ed una puntatrice: ecco le mascherine anti-coronavirus fai da te Un metodo artigianale che è stato diffuso anche dalla popolare conduttrice televisiva Barbara Palombelli in un tutorial durante il suo programma "Stasera Italia" Negli ultimi giorni sono comparsi sul web e nelle chat di tutto il mondo decine e decine di video per realizzare una mascherina protettiva per limitare il contagio del Coronavirus. L' insufficienza di mascherine è stato un problema rilevato fin dall' inizio dell' emergenza, anche se la Protezione civile s i è impegnata a distribuire un grande numero di mascherine di tipo ffp2 e ffp3 (entrambe dotate di filtro) destinate al personale sanitario di tutte le regioni italiane e nelle zone dei primi focolai. Insomma, la gente ha cercato maschere per prevenire il contagio fin da subito, trovandosi spesso di fronte a grandi rincari di questi prodotti. Anche se l' Oms ha raccomandato di usare la mascherina di protezione solo se si sospetta di aver contratto il Coronavirus e si presentano sintomi quali tosse o starnuti, oppure se si era stati a contatto con una persona con sospetta infezione, in molti hanno sentito la necessità di correre al riparo con soluzioni fai da te . Perché la carta da forno? Dato che altri materiali come tovaglioli, fazzoletti di carta e tessuti non riescono a contenere le microparticelle del virus, e altri (come la plastica) non consente all' aria di filtrare, varie persone hanno pensato alla carta da forno. La carta da forno consente, infatti, un limitato passaggio di umidità e consente all' aria di passare. Oltretutto si tratta di un materiale leggero, che la maggior parte delle famiglie possiede già in casa e non ha un costo elevato. Per completare la mascherina fai da te, una volta data la forma appropriata alla carta da forno, in modo che copra naso e bocca, sono sufficienti un paio di elastici e una puntatrice per fissare il tutto. Un metodo artigianale che è stato diffuso anche dalla popolare conduttrice televisiva Barbara Palombelli in un tutorial durante il suo programma "Stasera Italia". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 5 4 6 8 6 2 § ] giovedì 12 marzo 2020 Forli Today ambiente e protezione civile Coronavirus, appello con l' altoparlante del sindaco di Forlimpopoli: "Non uscite di casa" È uno dei passaggi del messaggio del sindaco Milena Garavini diffuso dagli altoparlanti di un' auto della Protezione civile che gira per le strade di Forlimpopoli L' invito a "non uscire di casa", tranne per questioni strettamente necessarie. È uno dei passaggi del messaggio del sindaco Milena Garavini diffuso dagli altoparlanti di un' auto della Protezione civile che gira per le strade di Forlimpopoli. "Un messaggio a nome dell' amministrazione comunale - afferma il primo cittadino - che ricorda a tutti di non uscire di casa, tranne per validi motivi, di non andare dal medico e alla Casa della salute senza prima aver telefonato, di seguire le regole di comportamento che ormai tutti sanno". Il primo cittadino ringrazia "tutti per la collaborazione in questo momento così impegnativo. Non è semplice, ma se ciascuno farà la propria parte andra tutto bene". Da giovedì è attivo nel comune artusiano il servizio di ritiro dei farmaci direttamente in farmacia, senza la necessità di passare alla Casa della Salute. Grazie alla collaborazione tra i Medici di medicina generale, la Protezione Civile e le farmacie, le ricette, preparate dai medici, verranno smistate dai volontari della protezione civile alle farmacie del territorio, secondo le indicazioni degli stessi pazienti. In questo modo si eviteranno file alla casa della salute e i pazienti potranno avere le ricette nelle loro farmacie di fiducia. "Questo significa che nessuno per nessun motivo deve recarsi alla casa della Salute per ritare ricette - evidenzia l' amministrazione comunale -. Il presidio rimane attivo, come già detto in tante occasioni, solo previo contatto col proprio medico che valuterà l' opportunità o meno di ricevere in ambulatorio". L' amministrazione comunale coglie l' occasione "per ringraziare nuovamente tutti coloro che si stanno dando da fare per ottimizzare le procedure, garantire i servizi, aiutare i più deboli. Con l' aiuto di tutti usciremo da questo periodo difficile". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 5 4 6 8 6 3 § ] giovedì 12 marzo 2020 Cesena Today csv e scenario locale Emergenza Coronavirus, "Situzione ancora più pericolosa per i senza fissa dimora" L' Associazione Avvocato di Strada: "Chi non ha una casa ha molta difficoltà ad adeguarsi alle norme igieniche di base previste dal governo" In un momento delicato per tutti i cittadini, l' associazione Avvocato di Strada solleva il problema dei senza fissa dimora, in grossa difficoltà a rispettare le misure restrittive per contenere la diffusione del Coronavirus. "A seguito dei dati forniti da "Binario 95", centro polivalente per persone senza dimora a Roma Termini, gestito dalla cooperativa sociale Europe Consulting ONLUS, che segnala una problematica quanto mai attuale, con riferimento all' emergenza sanitaria che copre l' intero territorio italiano: la sicurezza dei senza fissa dimora rispetto alle misure adottate dal Governo in questi giorni. Tali misure e tali norme sono ormai note alla cittadinanza. Tuttavia le persone senza fissa dimora, ancora una volta, si trovano in una situazione ancora più tragica e pericolosa rispetto all' emergenza sanitaria in corso". "Oltre a non avere una casa nella quale isolarsi, le persone senza dimora sono infatti costrette ad utilizzare le mense per nutrirsi e i centri di accoglienza per dormire, entrambi luoghi in genere affollati e promiscui, nei quali la distanza minima non può essere, in molti casi, rispettata. Chi non ha un' abitazione, inoltre, pur avendo compreso la gravità della situazione e sforzandosi con buona volontà di rispettare le regole, ha molta difficoltà ad adeguarsi alle norme igieniche di base previste dal DPCM, per non parlare della complessità nel reperire i dispositivi di protezione, perché non ne ha le possibilità economiche." L' Associazione Avvocato di Strada, sede di Cesena solleva la problematica, "onde esortare con forza l' Amministrazione Comunale, responsabile dei luoghi destinati e deputati all' accoglienza e all' assistenza delle persone senza fissa dimora, a prendere al più presto gli opportuni provvedimenti al fine di proteggere e tutelare tutti i cittadini. Oltre alla necessaria informazione e divulgazione di tali norme, anche penali, nei confronti delle persone senza fissa dimora, ci chiediamo con preoccupazione in quali conseguenze tali persone potranno incorrere, posto che, anche se fossero a conoscenza delle suddette norme, non potrebbero in alcun modo rispettarle per ovvie ragioni. Incorrerebbero forse nella violazione del precetto penale?" Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 5 4 6 8 6 9 § ] venerdì 13 marzo 2020 Pagina 6-7 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Arriva il cordone della solidarietà per i più fragili Protocollo siglato da Prefettura, Comune, forze dell' ordine, enti e associazionismo: assistenza sociale e sanitaria a partire da anziani e disabili Predappio mobilitata per i suoi nonni ENRICO PASINI FORLÌ Generi alimentari e di prima necessità come i farmaci, ma anche assistenza e tante piccole e grandi necessità, l' una diversa dall' altra, da soddisfare: nasce il "cordone di solidarietà" forlivese. Un filo che in queste settimane di spostamenti inibiti, è imprescindibile, e verrà teso in stretta sinergia tra tutti gli attori in gioco: Prefettura, Comune, forze dell' ordine, enti e associazionismo. Dopo una serie di riunioni e una conferenza a distanza tra Regione, Province e Comuni capoluogo, verrà siglato nelle prossime ore un protocollo che attiva e coordina tutte le potenziali risorse del territorio, pubbliche e private, per portare assistenza sociale e sanitaria a casa dei soggetti più fragili, a partire da anziani e disabili. La spiegazione L' assessora al welfare, Rosaria Tassinari e la dirigente dei servizi sociali, Rossella Ibba, stanno provvedendo a definirlo, ma intanto alcune iniziative sono già partite o stanno definendosi. Come il potenziamento dello Sportello sociale del Municipio, con un numero telefonico al quale sono stati demandati due operatori, pronti a diventare tre se il bisogno lo richiedesse. Il numero è 0543.712888 «ed è possibile rivolgervisi per necessità di assistenza domiciliare» spiega Tassinari. Quella che adesso l' Amministrazione intende garantire caso per caso con visite, accompagnamento e cure mirate ai tanti soggetti con disabilità grave che sino a pochi giorni favenivano seguiti ai centri diurni. «I nostri operatori e quelli del terzo settore cui collaboriamo, restano pienamente operativi, stiamo definendo nuove modalità in seguito alle iL' ASSESSORA ROSARIA TASSINARI disposizioni ministeriali e ai diversi bisogni da soddisfare. Anche gli operatori socio -sanitari di quartiere, potranno essere attivati in questa fase particolare». La consegna Si è mossa anche la Croce Rossa d' intesa con Ausl, Federfarma e Assofarm. «Da ieri, in accordo con la direzione farmaceutica dell' ospedale, abbiamo iniziato a effettuare la consegna a domicilio dei medicinali alle persone anziane e a chiunque ne abbia necessità - spiega il presidente della Cri di Forlì, Davide Gudenzi -. Assieme al Comitato di Forlimpopoli, oralo faremo su tutto il territorio potendo anche ritirare ricette dai medici e presidi nelle singole farmacie, per poi consegnarli a casa. Mettiamo in campo due volontari a turno per un servizio che copre tutte le 24 ore. E abbiamo un numero dedicato». È il 334.8413550 che si aggiunge all' 800065510 nazionale. Croce Rossa, però, rientra anche nel protocollo che il Comune sta per siglare e i suoi operatori saranno disponibili anche per la consegna, casa per casa, di pasti e generi alimentari. Assieme a loro, altre realtà tra cui le Misericordie, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 5 4 6 8 6 9 § ] venerdì 13 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale i Lions Club, il Progetto Ruffilli, la Caritas e l' associazionismo cattolico coordinato dalla Pastorale Giovanile Diocesana: Agesci, Rinnovamento nello Spirito, Azione Cattolica, Quelli della Via, Neo Catecumenali, Comunione e Librazione. «Ci siamo incontrati con il vescovo e poi tra noi per capire le urgenze del momento e abbiamo messo a disposizione della collettività le risorse dei nostri giovani che possono rinforzare la risposta assistenziale ai soggetti più vulnerabili - afferma don Andrea Ca rubia, responsabile della Pastorale Giovanile -. Lo faremo in stretto coordinamento con le autorità e nel rispetto dei protocolli affinché la risposta sia efficacee non disorganizzata. Stileremo una lista di persone selezionate e disponibili a consegnare la spesa, i farmaci, a chiamare le persone sole, la consegneremo a Comune e forze dell' ordine e saremo pronti a intervenire». Il Comune di Predappio si mobilita per i suoi cittadini della terza età. «Stiamo contattando tutti gli anziani che vivono da soli nel nostro Comune - spiega il vice sindaco Luca Lambruschi - grazie al lavoro dei dipendenti comunali che hanno raccolto tantissimi recapiti e numeri di telefono. Ringrazio tutti gli insegnanti del nostro istituto comprensivo che insieme alla Banca del Tempo stanno cercando di contattare oltre 250 nostri concittadini che vivono soli e hanno più di 65 anni. Tanti, per fortuna, sono autonomi o hanno una solida rete familiare e quindi sono informati e aiutati dai parenti. Altri, invece, hanno bisogno di risposte, medicinali e generi di prima necessità. Con gli assistenti sociali, l' associazione "L' Amaranto" e ad altri volontari stiamo cercando di aiutare tutti». tre attività che vedono i volontari Auser recarsi di casa in casa a servizio degli assistiti: la consegna deipasti e, soprattutto, quella dei farmaci e l' accompagnamento dal domicilio alle strut ture sanitarie per visite e terapie. «È tutto sospeso anche in attesa di chiarimenti su come possiamo operare, ma c' è anche un' altra ragione - afferma la presidente -. Abbiamo oltre 200 volontari, ma loro stessi hanno in media 60-65 anni: farli circolare tra un comune e l' altro e metterli a contatto con altri, può essere un rischio per loro stessi. Purtroppo sarebbero necessità impellenti perché noi, attraverso il progetto "Filo d' Argento", accompagniamoo diamo medicinali a diabetici, pazienti oncologici, persone con impedimento motorio. Sono bisogn i che non vanno in isolamento». E.P. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 5 4 6 8 7 0 § ] venerdì 13 marzo 2020 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale L' Auser chiude: «I nostri volontari sono in buona parte over 60 Non possiamo fargli correre rischi» Un operatore risponde alle telefonate e contatta le persone che normalmente vengono seguite ENRICO PASINI FORLÌ Non c' era bisogno di un' epidemia virale per ricordarsi che gli anziani sono i soggetti più a rischio. Un' epidemia come quella che stiamo affrontando, però, serve a rammentarci che essere anziani ed essere invisibili sono due aspetti troppo contigui, che al rischio sanitario, per tante persone, si abbina una certezza: la solitudine. Oggi, questa, è ulteriormente amplificata e rende l' isolamento una prigione "a cielo aperto" proprio perché stanno venendo a mancare quei supporti quotidiani che per tanti ultrasettantenni rappresentavano al contempo una risposta a un bisogno concreto e un sostegno psicologico. Realtà come Auser forniscono tutto questo a un migliaio di persone sul territorio comprensoriale e, oggi, possono farlo soltanto al telefono. Non è la stessa cosa. «L' emergenza e i decreti ministeriali ci hanno da tempo indotto a sospendere tutte le attività nei centri operativi di Forlì, Forlimpopoli, Meldola, Bertinoro, Galeata, Civitella, Portico, Rocca San Casciano, Santa Sofia e Modigliana - spiega la presidente Maria Luisa Bargossi-. Sino al 3 aprile sono fermi i corsi, le attività di socializzazione e ricreative, le uscite e le conferenze, ma abbiamo deciso di mantenere, comunque, un operatore in ognuna delle nostre sedi e il suo compito, quotidianamente è rispondere alle telefonate e farle lui stesso per sentire le persone che normalmente seguiamo, farle compagnia, dare informazioni, spiegazioni e suggerimenti, raccoglierne i bisogni sia pratici che relazionali. È un' attività fondamentale per alleviare la solitudine e assistere, seppure a distanza. Le esigenze più urgenti, le segnaliamo immediatamente al Comune che se ne fa carico». Sono inoltre sospese tante al. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 5 4 6 8 7 1 § ] venerdì 13 marzo 2020 Pagina 28 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale La Caritas di Gambettola va avanti nella sua missione di solidarietà GIORGIO MAGNANI GAMBETTOLA Alla Caritas la solidarietà non si ferma. Nonostante le misure anti coronavirus, continuala distribuzione di alimenti e beni di prima necessità alle famiglie bisognose residenti a Gambettola. Si tratta non solo di persone in difficoltà economica, ma anche di anziani fragili, persone sole, malate e con disabilità. Per evitare assembramenti nei momenti di distribuzione sono stati dati a ciascuna famiglia appuntamenti con l' orario in cui presentarsi per il ritiro. Inoltre sono state impartite peri scritto, e in varie lingue, le istruzioni sul comportamento da tenere. Tra questi: una sola persona per famiglia, non portare bambini, entrare uno pervolta, attendere all' esterno e mantenere le distanze. Le famiglie hanno rispettato orari e regole. Resterà invece chiuso fino al 4 aprile il mercatino solidale "Riporta -mi", le cui offerte sostengono la spesa degli alimenti. È dunque difficile in questo momento reperire le risorse che consentano di fare la spesa per circa 30 famiglie al mese, Chi vuole, in chiesa troverà una cesta dove riporre in dono alimenti a lunga scadenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 5 4 6 8 6 4 § ] giovedì 12 marzo 2020 Forli Today csv e scenario locale Galeata al fianco di disabili e anziani: spesa e medicinali arrivano a domicilio Il primo cittadino spiega inoltre "che per la prescrizione dei farmaci è sufficiente contattare telefonicamente il proprio medico di base" Anche nel territorio del Comune di Galeata spesa e medicinali arrivano a domicilio nelle case di anziani e persone affette da patologia. "Abbiamo provveduto ad attivare un servizio di consegna a domicilio della spesa e dei medicinali dedicato alle persone più anziane, immunodepresse o affette da patologie, reso possibile grazie alla pronta e proficua collaborazione dei nostri commercianti locali ed una rete di volontari comunali, al fine di far fronte alla necessità di limitare gli spostamenti dalla propria abitazione ai casi strettamente necessari", spiega il sindaco Elisa Deo. "Chiunque ne abbia necessità potrà quindi contattare telefonicamente gli esercizi commerciali delle varie località del Comune per gli ordini di generi alimentari, che saranno consegnati gratuitamente e direttamente a casa - prosegue il primo cittadino -. A tal proposito ribadiamo che tutti gli esercizi commerciali saranno regolarmente riforniti. Pertanto, non c' è alcun pericolo di rimanere senza scorte. In questo momento, in cui il senso di Comunità deve essere rafforzato per renderci utili gli uni agli altri, rivolgiamo un appello a tutti, ma soprattutto ai giovani, a mettersi a disposizione per aiutare parenti, amici, vicini di casa a svolgere le commissioni necessarie, quali ritirare la spesa o i farmaci o pagare una bolletta. In quest' ottica, chiediamo ai giovani di mettere a disposizione delle persone più anziane le tecnologie e conoscenze informatiche che si rilevano molto utili per accedere ai servizi e rimanere informati sulle nuove disposizioni". Il primo cittadino spiega inoltre "che per la prescrizione dei farmaci è sufficiente contattare telefonicamente il proprio medico di base. La ricetta del medico potrà essere ritirata anche da terzi di fiducia. La Farmacia Chiadini non si è resa disponibile a consegnare medicinali a domicilio. Pertanto, in caso di necessità, sono disponibili alcuni volontari autorizzati che ritireranno le ricette a domicilio e reperiranno i medicinali: Lara Casamenti (3406199653), Vittorio Cangialeoni (3383795796), Davide Casamenti di San Zeno (3332319445), Luca Mancini, (3490065997) e Cristiano Zambelli (3337881232) L' elenco delle attività CONAD Valentini. 0543 981277 FORNO Samorani. 0543 981660 FORNO Fantini 0543 981104 BAR De Borg ( torte e gelato) 3488956748 RISTORANTE PIZZERIA La Rupe 0543 981774. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 5 4 6 8 6 5 § ] venerdì 13 marzo 2020 Pagina 34 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale Le iniziative di volontariato a Cesena, Bagno e in molti centri del comprensorio Spesa a domicilio gratuita per chi non può uscire da solo Lucia Caselli. L' emergenza che stiamo vivendo in questi giorni di quarantena forzata ci mostra il lato bello della vita: la solidarietà che si rincorre di comune in comune, e di porta in porta, come la consegna di spesa e medicinali a chi ha più di 65 anni o è a rischio perché affetto già da patologie. I primi a comunicare l' iniziativa sono stati i comuni di Mercato Saraceno e San Mauro, a cui si sono accodati Gambettola, Sarsina, Bagno di Romagna, Cesenatico e Cesena, per iniziativa delle amministrazioni o dei singoli negozianti. Il comune di Cesena ha lanciato l' iniziativa solidale 'quei ragazzi della spesa', coordinata dal Centro Risorse Anziani di Asp Cesena valle del Savio che ha iniziato a raccogliere (allo 0547 26700) le necessità di chi è costretto a rimanere a casa e a condividerle con i volontari di varie associazioni come Adra, Agesci, Masci, Azione Cattolica, Gmi (Giovani Musulmani d' Italia - sezione femminile), Auser Cesena, Michelangelo, Fondamenta, Croce Rossa, Cittadini attivi di Borello, della rete 'Un aiuto per tutti' e dai singoli cittadini. A Bagno invece, chiunque abbia bisogno può contattare direttamente gli esercizi commerciali per gli ordini di generi alimentari, che saranno consegnati gratuitamente a casa, anche a chi vive più lontano dal centro. Dal comune termale parte anche un accorato appello ai giovani a mettersi a disposizione per aiutare parenti, amici, vicini di casa a svolgere le commissioni necessarie, quali ritirare la spesa e i farmaci o pagare una bolletta, e di mettere a disposizione delle persone più anziane tecnologie e conoscenze informatiche per accedere ai servizi. «Ad esempio - comunicano l' assessora al Welfare di Bagno Enrica Lazzari insieme a Claudia Mazzoli, assessora allo Sviluppo economico - intendiamo sollecitare la collaborazione dei giovani ad attivare il Fascicolo Sanitario Elettronico, per sé e per i propri parenti più anziani, e ciò che è essenziale ad agevolare l' assistenza del paziente da parte del medico di famiglia, come la consultazione degli esami e la possibilità di prenotare visite e analisi. Per l' attivazione si può consultare il sito www.fascicolo-sanitario.it». Per la prescrizione dei farmaci è sufficiente contattare la segreteria dei medici di base allo 0543/904180. Hanno aderito esercizi di San Piero in Bagno, Bagno di Romagna, Acquapartita e Selvapiana. A Mercato Saraceno, oltre ai generi alimentari del capoluogo, di Montecastello, Taibo, Piavola, Linaro e Bora, hanno attivato il servizio di consegna anche alcuni ristoranti e pizzerie. A Sarsina il servizio è rivolto a chi ha più di 65 anni, che per le ricette mediche può rivolgersi alla Misericordia telefonando Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 5 4 6 8 6 5 § ] venerdì 13 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale al 392 9619000. Disponibili anche negozi di Quarto e Ranchio. A Verghereto per il momento ha aderito al servizio la farmacia del capoluogo. Lucia Caselli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 5 4 6 8 6 7 § ] venerdì 13 marzo 2020 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Codogno, libertà amara: «Sacrifici inutili» Delusione nel paese che per primo ha sperimentato la chiusura totale. Cittadini preoccupati dalla ripresa del contagio dopo la riapertura Tiziano Troianello di Tiziano Troianello CODOGNO (Lodi) Il 'modello Codogno' era ancora più duro. La zona rossa che era stata istituita nei dieci comuni del Basso Lodigiano dal 23 febbraio aveva regole ancor più stringenti rispetto a quella scattata ieri in tutt' Italia. E gli effetti positivi della misura ancora non si riescono a vedere con una netta linea di demarcazione. Una speranza si era accesa martedì quando a Codogno erano emersi zero nuovi contagi (un dato che però, si è saputo successivamente, doveva scontarsi col problema che quel giorno c' era stato con gli esiti dei tamponi). Ma il trend non è più stato confermato. Già mercoledì c' era stato un incremento di 10. E anche ieri un nuovo gradino all' insù, ancora di 10 unità (frutto del saldo tra nuovi positivi e persone guarite). «Il comportamento dei residenti qui è stato molto responsabile, ma evidentemente non basta» testimoniano i sindaci dei comuni della prima zona rossa. Nel Basso Lodigiano il giro di vite era stato ancor più pesante. Immediatamente dopo la scoperta del 'paziente 1' (la sera del 20 febbraio) la serrata è stata pressoché totale. Tutto chiuso già dal pomeriggio del venerdì. I sindaci della zona, con apposite ordinanze, avevano disposto che restassero aperti solo i piccoli negozi che vendevano alimentari. E così è stato per tutto sabato 22 con difficoltà persino a trovare il pane. Successivamente, da domenica (23 febbraio), è entrato in vigore il primo decreto del presidente del Consiglio. E hanno cominciato a riaprire i supermercati (inizialmente a turno), ma sono rimaste sbarrate tutte le altre attività: bar ovviamente, ma anche aziende piccole e grandi, banche, assicurazioni, tabaccai, edicole e uffici postali. Persino le fermate dei treni erano state soppresse. Se avevi bisogno di un ti dovevi arrangiare. Idem se ti rompeva una chiave nella serratura. Decisamente misure drastiche e più pesanti rispetto a quelle a cui sono sottoposti ora tutti gli italiani. Tutto questo, unito alla raccomandazione di stare il più possibile in casa e di indossare sempre guanti e mascherine, dopo 15 giorni di sacrifici qualche minimo risultato positivo sembrava averlo portato. Almeno a livello di rallentamento dell' epidemia. Forse il massimo che si può pretendere adesso. Tanto per avere un' idea del fenomeno nel microcosmo dell' ex zona rossa lombarda si pensi che il 2 marzo i positivi al coronavirus risultavano essere 74 a Codogno, 101 a Castiglione d' Adda, 47 a Casalpusterlengo, 9 a San Fiorano, 9 a Somaglia, 13 a Fombio e 19 a Maleo. Eravamo nel pieno dell' epidemia e sembrava inarrestabile. Già due giorni dopo c' erano 114 casi a Codogno, 112 a Castiglione, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 5 4 6 8 6 7 § ] venerdì 13 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale 74 a Casalpusterlengo, 15 a Fombio e 21 a Maleo. Il 6 marzo eravamo a 149 contagiati a Codogno, 126 a Castiglione, 90 a Casale, 20 a Fombio, 12 a Somaglia e 24 a Maleo. Già da domenica scorsa, 8 marzo (quattordici giorni dopo l' isolamento totale), qualche migioramento: quattro casi in più nel giro di 24 ore a Castiglione (134 il totale), 11 in più a Codogno (170), 3 in più a Casale (100), uno a Fombio (22) e due a Maleo. Mercoledì poi 198 positivi a Codogno, 144 a Castiglione, 116 a Casalpusterlengo, 21 a San Fiorano, 23 a Somaglia, 27 a Fombio e 33 a Maleo. Infine ieri ci si è attestati a 208 a Codogno, 147 a Castiglione d' Adda, 123 a Casalpusterlengo, 22 a San Fiorano, 23 a Somaglia, 27 a Fombio e 36 a Maleo. «Quella varata dal Governo è una zona rossa annacquata - dichiara il sindaco di Codogno Francesco Passerini -. Rigida, ma annacquata. Capisco che non si possa chiudere completamente un Paese come l' Italia, ma fare di più credo sia doveroso». Intanto nel Basso Lodigiano, dove la paura è stata veramente toccata con mano e ancora oggi, nonostante i posti di blocco siano stati tolti, la gente continua a essere ligia al coprifuoco ed esce di casa il minimo indispensabile. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 5 4 6 8 6 6 § ] venerdì 13 marzo 2020 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) salute e assistenza «Il paziente 1? Speranza per tutti» PAVIA Continuano a migliorare le condizioni di Mattia, il «paziente 1» che, dal 22 febbraio, si trova ricoverato al Policlinico San Matteo di Pavia. I medici sono molto soddisfatti dei progressi che il 38enne sta facendo. «Se procede in questo modo - ha detto Raffaele Bruno, il primario del reparto di malattie infettive che ha in cura il 38enne di Castiglione d' Adda - avremo un decorso molto buono». Arrivato in Policlinico in condizioni assai critiche, l' uomo ha trascorso tre settimane in terapia intensiva finché non ha aperto gli occhi e si è trovato davanti medici e infermieri con tute e mascherine. Stupito e cosciente ha chiesto dove fosse e che ci facesse. Poi ha cominciato a riprendersi. «I miglioramenti di Mattia portano speranza: da questa malattia si può guarire», dice l' anestesista dell' ospedale di Codogno Annalisa Malara, 38 anni, che il 20 febbraio ha forzato il protocollo nazionale effettuando il tampone sul giovane lodigiano ricoverato in Rianimazione nel presidio del Basso Lodigiano. Calo D' Elia Manuela Marziani © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 5 4 6 8 6 8 § ] venerdì 13 marzo 2020 Pagina 5 Italia Oggi volontariato Bisognava scegliere una persona abituata a comandare, scegliere, motivare, insomma dirigere Il pasticcio del supercommissario Non si discutono le persone ma il profilo necessario DOMENICO CACOPARDO È impossibile non condividere l' ultima decisione del governo: siamo in uno stato di guerra e la guerra impone comportamenti, scelte, sacrifici. Molti di noi sono preparati altri no. Ma la guerra è una livella, nella quale noi tutti occupiamo un posto non stabilito noi stessi, trasformandoci in pecore di un enorme gregge condotto da pastori che, occasionalmente, si trovano a esercitare questo mestiere. Certo, ci sarebbero piaciuti altri pastori, ma ormai è impossibile cambiare, rinnovare, scegliere. E poi questi pastori li abbiamo scelti noi, votando il 4 marzo 2018. A dire il vero, non avevamo scelto questi precisi pastori, tuttavia i pastori che ci conducono sono tra coloro che abbiamo scelto a suo tempo tranne uno: Giuseppe Conte, il capo-pastore, lui scelto dal duo Luigi Di Maio-Alfonso Bonafede. E non aggiungo altro. Per carità di patria e per evitare di spingere i lettori alla depressione. Ci incamminiamo quindi su una strada di quarantena generale, abbastanza simile a quella adottata dalla Cina, tranne che per un particolare dirimente, che può determinare il successo o l' insuccesso dell' operazione: la sua effettività. L' abbiamo visto tutti come il regime totalitario cinese sia riuscito a rendere impermeabile il blocco. Certo, in alcuni casi, i violatori sono stati passati per le armi e, quindi, oltre alla convinzione è stata messa in campo la forza, in una modalità da noi irrealizzabile. Ma, orsù, quel poco di forza di cui disponiamo, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizia locale, forze armate siano schierate a controllare che il blocco sia rispettato e a scoraggiare chi il blocco non lo rispetta. Durante gli eventi calamitosi del passato, Guido Bertolaso imponeva continue riunioni provinciali di coordinamento: Protezione civile, polizie, Vigili del fuoco, forze armate, volontariato. Non mi risulta che sia stato seguito lo stesso metodo. Penso alla storia delle mascherine. Già da gennaio ci voleva qualcuno che, senza badare alle formalità, ordinasse mascherine in quantità sufficiente per le esigenze degli italiani. Che fosse capace di chiamare qualche industriale italiano spingendolo a dedicarsi alla loro produzione. In attesa che un procuratore della Repubblica aprisse un fascicolo e lo indicasse al pubblico ludibrio. Il milione di mascherine che la Cina ci ha regalato (che Di Maio si appunta sul petto come un' ambita medaglia) sono un milione di fronte a 55 milioni di italiani, cui vanno aggiunti 5 milioni e mezzo di stranieri ufficiali e un paio di milioni di non registrati. E allora? Dovremo pagare centinaia di euro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 5 4 6 8 6 8 § ] venerdì 13 marzo 2020 Italia Oggi volontariato ad Amazon per mascherine la cui consegna viene prevista tra il 3 aprile e il 3 maggio? A proposito, nella città padana in cui vivo gli immigrati islamici girano in gruppo senza nessuna attenzione alle norme sul distanziamento e alle altre misure di difesa (guanti e mascherine). Non sarebbe il caso che il governo o i comuni affiggessero avvisi in lingua araba segnalando gli obblighi di legge da rispettare? Piccole semplici questioni organizzative e di metodo che solo chi si è misurato sul campo ha affrontato e imparato ad affrontare. Domenico Arcuri, il supercommissario appena nominato viene da esperienze lontane migliaia di miglia dalle calamità naturali, come quella che stiamo vivendo. Il comunicato della presidenza del consiglio dichiara che «si coordinerà con il commissario Angelo Borrelli». Il che dimostra che a Palazzo Chigi, nella stanza di Conte, alla sua scrivania non si è ancora (a due mesi dall' emergenza) capito nulla: se il supercommissario è super, deve essere in cima alla piramide, e Borrelli si deve coordinare (e obbedire) con lui. E il supercommissario dirà al governo quali provvedimenti adottare, quali iniziative intraprendere, quali forze schierare in campo. Capiranno strada facendo. Forse. E al netto dei piccoli interessi di bottega che nessuno ha accantonato per abbracciare l' interesse complessivo della Patria. In ogni caso, il punto più critico della situazione sono gli ospedali. Sovraccarichi, al collasso, impossibilitati a far fronte alla massa di cittadini che deve essere ricoverata. Comprendiamo bene che questo è l' epilogo di una lunga storia di tagli, restrizioni, clientele. E di preferenza nei confronti della sanità privata, meritoria, ma votata al profitto. E proprio la Lombardia è stato il terreno più fertile per questa scelta da Ligresti in poi. Grandi nosocomi privati operano nel territorio con successo e dobbiamo essere grati a coloro che li hanno pensati, realizzati e che li gestiscono. Sull' altro lato della sanità, quella pubblica, governanti miopi o interessati hanno imposto sacrifici che scontiamo tutti. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
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