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CSV FC - ASSIPROV Lunedì, 24 dicembre 2018 Prime Pagine 24/12/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 1 24/12/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 24/12/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 ambiente e protezione civile 24/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 18 GIAN PAOLO CASTAGNOLI Giganti verdi storici che vanno tutelati 4 23/12/2018 Forli Today E' stato per anni la voce dei terremoti: addio a Enzo Boschi, aveva... 6 csv e scenario locale 24/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 45 Babbo Natale fa beneficenza in mountain bike 7 24/12/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 71 Laboratori di Digital Transformation Venti finestre sul futuro delle... 8 23/12/2018 Forli Today Oltre 60 famiglie al tradizionale pranzo di Natale con i loro anziani alla... 9 salute e assistenza 24/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 12 ELEONORA VANNETTI E anche la Polizia penitenziaria porta i regali al reparto di Pediatria 10 24/12/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 12 PIERO GHETTI Il Babbo Natale forlivese non si ferma Dai rifugiati ai bambini ammalati 11 24/12/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 35 Corse, rock e tombole per smaltire il panettone 13 volontariato 24/12/2018 Corriere della Sera Pagina 1 GIAN ANTONIO STELLA Se il volontariato è un bene di lusso 14 24/12/2018 Corriere della Sera Pagina 13 Mario Sensini Dalle imprese al terzo settore: chi pagherà... 16 24/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Con un reddito di 200mila euro l' Ires chiede 48mila euro 18 24/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Con un reddito di 500 mila euro l' Ires passa a 120mila euro 19 24/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Con un reddito di 90mila euro il prelievo sale a 19.200 euro 20 24/12/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Valentina Melis Gabriele Sepio Non profit, rischio-stangata sui servizi 21 24/12/2018 La Repubblica Pagina 6 CATERINA PASOLINI Non profit tassato, Guzzetti tuona Salvini in difesa: "Scelta nostra" 23
24 dicembre 2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
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24 dicembre 2018 Pagina 18 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Giganti verdi storici che vanno tutelati Nessuno dei quattro alberi più longevi presenti in zona nella lista dei magnifici 106 regionali data allo Stato Perché non c' è neppure un albero del territorio comunale di Cesena tra i 106 "giganti verdi" che la Regione ha inserito nelle scorse settimane nel primo elenco ufficiale degli alberi monumentali d' Italia? Lo chiede il cesenate Stefano Montanari, appassionato di botanica, solleticato da una particolare lista che è stata approvata dal Ministero delle Politiche agricole. Si tratta di un censimento di esemplari arborei ai qualiè riconosciuto un particolare valore culturale e storico, oltre a quello strettamente scientifico o ambientale. Piante che per questa ragione godono di una particolare tutela anche li legge. Opportunità anche turistica Montanari fa notare che la presenza in quell' elenco, in prospettiva, può diventare «un' opportunità, anche dal punto di vista turistico». Un assaggio si è avuto il 23 settembre scorso, con l' iniziativa "Vivi il Verde. Alla scoperta dei giardini dell' Emilia-Romagna", che ha consentito di ammirare alcuni di quei 106 giganti verdi. Inoltre - continua il cesenate - in futuro potrebbero arrivare «fondi pubblici dedicati a valorizzare di quelle perle storiche -naturali». Tutto questo per non parlare della «speciale attenzione che sarà riservata a quelle piante nel caso in cui necessitino di trattamenti fitosanitari». E anche degli «scrupoli che saranno maggiori rispetto al solito se un domani si penserà di tagliare qualcuno di quegli esemplari». Quattro orgogli verdi cesenati Nel corso degli anni sono stati emanati provvedimenti regionali di tutela per alberi "di notevole pregio scientifico o monumentale". Nell' area del comune di Cesena ne sono stati individuati 4 e da lì Montanari chiede di partire per valutare se ci siano le condizioni per inserirli nell' elenco nazionale. Uno è un cedro del Libano ubicato a Villa Mami, in via Romea 2208, alto 18 metri e con un diametro del tronco di 163 centimetri. Un altro è una quercia Roverella che sorge sulla sommità di un pendio collinare a San Carlo, per la precisione in via Montegranella 1237: anch' essa è alta 18 metri e ha un diametro di 110 centimetri. Il terzo è un esemplare della stessa specie, al margine di un dirupo dalle parti di Liz zano, in via Casalecchio 1900: alta 20 metri, ha un diametro di 115 centimetri. La 4ª pianta cesenate ammessa nella lista regionale è un gelso con una chioma enorme, che sorge a San Giorgio, a ridosso di via Me lona Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 4
23 dicembre 2018 Forli Today ambiente e protezione civile E' stato per anni la voce dei terremoti: addio a Enzo Boschi, aveva vissuto anche a Tredozio I funerali si terranno lunedì alle 14.30 nella chiesa bolognese di San Paolo Maggiore in via de' Carbonesi 18 Nella sua casa di Tredozio trovava la pace con se stesso e col mondo, come amava dire. Enzo Boschi, storico volto dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), si è spento venerdì sera nella sua casa di Bologna. Nato il 27 febbraio 1942 ad Arezzo, Boschi è stato per 28 anni la "voce" italiana della ricerca in materia di terremoti e vulcani: per 12 anni è stato alla guida dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ai quali si aggiungono i 16 a capo dell' istituto Nazionale di Geofisica (Ing), diventato Ingv nel 1999. Laureato in Fisica a Bologna, aveva proseguito gli studi in Gran Bretagna, in Francia e negli Usa. Rientrato in Italia, nel 1975 ha avuto la cattedra di Sismologia nell' Università di Bologna e nel 1982 è entrato a far parte dell' Accademia dei Lincei. È stato anche al centro di vicende difficili e scomode, dall' evacuazione della Garfagnana a scopo cautelativo del 1985 al terremoto de L' Aquila del 2009, da un processo per procurato allarme a un altro per avere sottovalutato il pericolo. "Lascio l' istituto amareggiato per una vicenda incredibile e ingiusta - ha detto il direttore del personale dell' Ingv Tullio Pepe, tra le persone più a lungo vicine a Boschi - Per lui sono stati 5 anni di calvario". Per il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, "la scomparsa di Enzo Boschi è una grave perdita per il mondo della ricerca". I funerali si terranno lunedì alle 14.30 nella chiesa bolognese di San Paolo Maggiore in via de' Carbonesi 18. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
24 dicembre 2018 Pagina 45 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Babbo Natale fa beneficenza in mountain bike LONGIANO. Per beneficenza 350 babbi Natale alla "Pedalata della Vigilia". Partenze dal mare e da tutto il Rubicone, per 350 ciclisti su mountain bike con una buona presenza femminile. Molti sono partiti da Bellaria all' alba, e hanno fatto oltre 40 chilometri, tutti con la rossa tenuta da Babbo Natale. «Per beneficenza abbiamo sfidato la galaverna e le salite delle colline del Rubicone - affermano gli ideatori - Il ricavato è destinato all' Associazione per l' aiuto alla vita di Bellaria- Igea Marina onlus che da 32 anni assiste le mamme in attesa che si trovano in difficoltà». E il fortunato, il savignanese Fiorenzo Bertozzi, ha anche vinto un maxi peluche a forma di orso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
24 dicembre 2018 Pagina 71 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale IL PERSONAGGIO Laboratori di Digital Transformation Venti finestre sul futuro delle aziende «Una scommessa tutta italiana» L' INNOVAZIONE è la linfa vitale dello sviluppo di un Paese e ci sono aziende come Hewlett- Packard Enterprice che vogliono giocare un ruolo nella diffusione delle innovazioni tecnologiche nel tessuto industriale e imprenditoriale. «Ecco perché - spiega l' ad della controllata italiana, Stefano Venturi - abbiamo deciso di aprire, con i nostri partner tecnologici, dei laboratori dove i nostri clienti possono venire e testare le ultime tecnologie». Si chiamano Hpe InnoLab e ce ne sono venti in tutta Italia, Hewlett-Packard Enterprice ha già investito 15 milioni nel progetto, ma presto la cifra salirà a 20 milioni per 24 laboratori. Sono una scommessa tutta italiana pensata proprio per «valorizzare la concretezza e la creatività tipiche dei nostri luoghi, e supportare la grande voglia delle nostre aziende di innovare - aggiunge Venturi - un ambiente interconnesso, pensato per raggiungere insieme gli obiettivi di Digital Transformation di aziende e territorio». In sostanza, «la tecnologia a km 0». DOTATI di strumenti altamente innovativi, i Data Center di Hpe raccolgono, elaborano ed interpretano la mole di dati prodotti ogni giorno all' interno delle aziende con obiettivi di business. Hpe insieme ai propri partner, punta a sviluppare temi direttamente come la Mobility, la geolocalizzazione, l' IoT e l' Industry 4.0. L' obiettivo è di distribuire, rapidamente e con un impatto minimo, innovazione, interpretando al meglio le novità tecnologiche presenti e future e dando un preciso significato di business a concetti come Iperconvergenza, Sistemi Ibridi, Software Defined Infrastructure, Intelligent Edge, IoT. Tradotto: una finestra sulle tecnologie presenti e future. Non solo. Venturi sottolinea anche il ruolo nel volontariato che ha personalmente voluto dare all' azienda in Italia: «Ognuno dei nostri dipendenti - circa mille in tutto - può usufruire di massimo 60 ore l' anno di permesso retribuito per dedicarsi ad attività di volontariato». Tra le iniziative, anche progetti educativi per «abilitare la cittadinanza digitale di bambini e ragazzi» come corsi di programmazione o di sensibilizzazione per metterli al riparo dai pericoli del web. Alessia Gozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
23 dicembre 2018 Forli Today csv e scenario locale Oltre 60 famiglie al tradizionale pranzo di Natale con i loro anziani alla casa di riposo Oltre 60 famiglie, invitate dalla direzione della società di gestione, hanno pranzato con i propri anziani in una sala accogliente e addobbata a festa Tradizionale pranzo di Natale alla residenza per anziani "I Girasoli" di Predappio, che ha visto la partecipazione di oltre 60 famiglie che, invitate dalla direzione della società di gestione, hanno pranzato con i propri anziani in una sala accogliente e addobbata a festa. Erano inoltre presenti al pranzo il Sindaco Giorgio Frassineti, a nome dell' Amministrazione Comunale e rappresentanti di associazioni di volontariato locale. Don Urbano Tedaldi , Parrocco della Parrocchia di Sant' Antonio, ha ufficiato la messa nell' ampio soggiorno della residenza. La direzione alla fine della festa ha ringraziato gli oltre 160 famigliari che hanno aderito all' invito, esprimendo soddisfazione per la grande partecipazione e piena riuscita dell' iniziativa. Una giornata importante per gli ospiti della residenza, che hanno potuto trascorrere bellissime ore assieme ai loro cari, in una atmosfera di festa e costituisce pertanto motivo di orgoglio per la Direzione e per lo stesso personale che lavora nella struttura. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9
24 dicembre 2018 Pagina 12 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) salute e assistenza E anche la Polizia penitenziaria porta i regali al reparto di Pediatria FORLÌ Affetto e vicinanza ai più piccoli che trascorreranno il Natale in ospedale. È il bel gesto degli agenti della Polizia penitenziaria della Casa circondariale diretta da Palma Mercurio che, ieri mattina, hanno fatto visita al reparto di pediatria dell' ospedale "Morgagni- Pierantoni" portando in dono tanti regali da scartare. Un' idea maturata proprio dagli stessi agenti, giovani madri e padri. «Sono stati proprio loro ad organizzare una colletta, per poi acquistare non solo giochi ma anche materiale e libri per ampliare la biblioteca del reparto - dice la comandante della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale, Michela Zattoni -. Un gesto simbolico il nostro per stare più vicino a quei bambini che sono costretti a trascorrere in ospedale il giorno di Natale. Da genitori con figli più o meno piccoli ma che ancora potrebbero avere bisogno dei servizi della pediatria, mostriamo la nostra vici nanza alle famiglie». Con la somma raccolta tra gli agenti, il personale civile e sanitario della Casa circondariale, è stato possibile acquistare giochi nuovi direttamente al Centro Giochi 2000 di Forlì e da Bellettini a Cesenatico. La stessa comandante ha donato al direttore dell' Unità pediatrica del presidio sanitario di Vecchiazzano, Enrico Valletta, un biglietto di auguri in cui è racchiuso il senso dell' iniziativa. Il presente è stato realizzato dalla cartaria "Mano libera", attività che vede coinvolti alcuni detenuti del carcere forlivese. ELEONORA VANNETTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 10
24 dicembre 2018 Pagina 12 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) salute e assistenza Il Babbo Natale forlivese non si ferma Dai rifugiati ai bambini ammalati Reduce dall' ennesima trasferta in Puglia nei centri oncologici e di assistenza nella terra di Padre Pio di cui è devoto, l' artigiano ormai in pensione è atteso da tante altre tappe g FORLÌ Figurano anche alcuni anziani e rifugiati fra i beneficiari della trasferta in Puglia del Babbo Natale dei bimbi sofferenti, il forlivese Davide Marchetti. La prima tappa del lungo viaggio dell' artigiano solidale, che recherà doni sino all' Epifania in centri diurni, ricoveri, ospedali, case famiglia e abitazioni private di tutta Italia, per cercare di strappare un sorriso a centinaia di piccoli già alle prese con le avversità dell' esistenza, si è conclusa all' alba di sabato. Tra gli autistici Al Mirage Village di Foggia ha allietato la cena natalizia dei bambini e ragazzi autistici che frequentano il locale centro diTerapia multisistemica in acqua. Frai presenti c' era anche Matteo Colella, il bambino che rese santo Padre Pio nel 2002. Nel 2000, l' anno in cui scampò miracolosamente ad una meningite fulminante, aveva 8 anni: oggi Matteo si occupa di bambini autistici ed è coordinatore del programma terapeutico per il Gargano e la provincia di Foggia. Piccoli pazienti Marchetti si è poi diretto a San Giovanni Rotondo, il luogo che fino alla morte, nel 1968, ha ospitato la parabola terrena del santo con le stimmate. Il «vero Babbo Natale», come ama definirsi Davide, ha subito fatto il consueto servizio nel reparto di Oncologia pediatrica della Casa sollievo della sofferenza. «Vengo tutti gli anni - commenta il volontario - ma è come se fosse la prima volta, tanta è l' emozione». Davide ha incontrato i pochi minori obbligati a trascorrere il Natale in ospedale, a causa della gravità della malattia. Alcuni non si sono potuti nemmeno alzare dal letto, ma Giulio (nome fittizio), paziente oncologico in condizioni critiche, ha gioito con un «non me lo sarei mai aspettato», nel vedere fra le sue mani il tanto desiderato tablet regalatogli dal Babbo Natale forlivese. La sorpresa Rientrato in albergo, Marchetti si è imbattuto nella richiesta inattesa del direttore della Casa Sollievo della Sofferenza: «Faresti il Babbo Natale per 6 rifugiati somali?». Ad attenderlo c' erano due madri con i rispettivi figli, approdati in Italia nel maggio scorso in fuga da Mogadiscio. Alle prese con la guerra dimenticata che da quasi trent' anni continua a sconvolgere l' ex colonia italiana Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 11
24 dicembre 2018 Pagina 12 Corriere di Romagna
24 dicembre 2018 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) salute e assistenza GLI APPUNTAMENTI NEL CESENATE Corse, rock e tombole per smaltire il panettone COME da tradizione, è il Presepe del Duomo a dare il là ufficiale agli eventi natalizi a Cesena e circondario. La scenografica natività allestita nella chiesa di San Giovanni Battista, a cura della Famiglia d' arte Gualtieri, sarà inaugurata questa notte dopo la messa di mezzanotte, e resterà aperta fino al 13 gennaio. È un presepe 'meditativo', che quest' anno ha la voce narrante dall' attore cesenate Ilario Sirri. La Tombola del Baffo è invece l' evento tradizionale che dà il là ai festeggiamenti 'laici' nel cesenate: la sera della vigilia e quella di Santo Stefano al Magazzino Parallelo. Domani il pranzo di Natale si festeggia in famiglia. Il pomeriggio può essere l' occasione per una passeggiata rigenerante fra presepi: dalle natività meccaniche della famiglia Gualtieri a Cesena, in primis quella di 100 mq alla galleria ex Pescheria, al suggestivo presepe della Marineria a Cesenatico, passando per Longiano, con le sue oltre 40 natività allestite nel centro storico. Al Vidia Club il Natale è Flinstone Remember: domani sera si parte alle 22.30 con il live dei Lennon Kelly, a seguire dj set anni Novanta. A Santo Stefano il centro storico di Cesena si colora di rosso con la Babbo Natale Run, la maratona benefica in favore dell' Anffas, che riunisce tutti coloro che vogliono correre o camminare in tenuta da Babbo Natale. Mercoledì 26 a Cesena torna anche l' appuntamento con la rassegna di letture non convenzionali We Reading al Tamla di vicolo Cesuola: Andrea Tiani legge John Fante. Al Blues Alley di via Anita Garibaldi, invece, alle 21 omaggio teatrale a Enzo Jannacci con 'Se me lo dicevi prima...', uno spettacolo scritto e interpretato da Simone Toni.. A Savignano Santo Stefano a tutto rock al Sidro Club con il live di Lu Silver con la sua String Band. La serata su apre alle 21.30 con i Weirdools. Carlotta Benini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13
24 dicembre 2018 Pagina 1 Corriere della Sera volontariato «non profit» E raddoppio dell' ires Se il volontariato è un bene di lusso E rano 65 anni che nessuno osava metter sullo stesso piano un' oreficeria di lusso, una multinazionale con 119 stabilimenti e il servizio ambulanze d' una valle alpina. La «finanziaria del popolo» l' ha fatto. Raddoppiando l' Ires al «non profit» per portarla al livello delle società che dal lucro sono mosse. Una scelta che il mondo del volontariato ha preso malissimo. Esempio: i soldi raschiati dalla nuova legge giallo-verde nei bilanci delle Pubbliche assistenze dell' Anpas (350 mila soci, 90 mila volontari, fondazione nel 1904) potrebbero esser superiori ai 20 milioni di euro nella sola Toscana, una delle realtà più generose d' Italia. Il costo, spiega Dimitri Bettini, «di 300 ambulanze oppure 800 pulmini per disabili. Perché a questo sono serviti, negli anni, gli utili tassati fino a ieri al 12 e ora al 24%: a comprare mezzi di soccorso, campi tendati, cucine mobili, pompe, gruppi elettrogeni per le emergenze e le attività della di Protezione civile». Val la pena di toglierli da lì e buttarli nel calderone delle casse statali? Boh Forse, prima di fare un passo così incauto in nome della «quota 100» e del reddito di cittadinanza, Matteo Salvini e Luigi Di Maio avrebbero potuto dare un' occhiata ai numeri del Terzo settore. Cinque milioni e mezzo di volontari censiti dall' Istat (un italiano su sei, dai venti ai sessantaquattro anni), 343.432 organizzazioni senza fini di lucro, 812.706 dipendenti Un figurone, per un Paese come il nostro imbarazzato spesso da tante cose che non vanno. Un mondo di donne, uomini, ragazze e ragazzi che tutti i santi giorni, senza marcar visita i sabati e le domeniche o le feste comandate, quando c' è bisogno, tappano i buchi lasciati da tutte le parti da uno Stato che non ce la fa a fornire ai suoi cittadini, soprattutto quelli disabili troppo spesso abbandonati a se stessi, quella assistenza che viene loro solennemente garantita nei bla-bla della politica degli spot e della propaganda. Sono 118 i milioni che il governo gialloverde ha messo in conto di rastrellare sopprimendo quel 50% di sconto sull' imposta sul reddito delle società che lo Stato riconosceva alla galassia del volontariato dal lontano 1953 e confermato nel 1973. Tanti? Pochi? Fate i conti: mediamente ognuno di quei 5,5 milioni di volontari regala a chi ne ha bisogno almeno tre ore alla settimana (almeno: in realtà sono sempre di più, senza contare le emergenze di un terremoto o un' alluvione) per un totale annuale di 858 milioni di ore di lavoro. A 10 euro l' ora, paga ridicola per tanti impagabili esempi di abnegazione, quel volontariato regala allo Stato oltre otto miliardi e mezzo di euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
24 dicembre 2018 Pagina 1 Corriere della Sera
24 dicembre 2018 Pagina 13 Corriere della Sera volontariato Previsto per il 2019 e il 2020 un aumento dell' imposizione Dalle imprese al terzo settore: chi pagherà i 9 miliardi in più ROMA Ci saranno la flat tax per le partite Iva, gli sgravi Ires per le imprese che reinvestono gli utili, gli sconti sulla deducibilità Imu dei capannoni. Nel 2019, però, ci saranno anche un bel po' di nuove tasse e di tagli alle agevolazioni fiscali esistenti: dallo sblocco delle addizionali locali Irpef, alle imposte sui giochi, per i concessionari e per chi vince, la webtax, le tasse su banche e assicurazioni, la cancellazione dei vecchi regimi fiscali come Ace e Iri. Con un effetto positivo sulla pressione fiscale nel 2019, che scende di 3,4 miliardi, ma che diventa pesantemente negativo nel 2020 e nel 2021, con 9 e 12 miliardi di tasse in più da pagare, colpa soprattutto degli aumenti dell' Iva reintrodotti per blindare i conti. Per i lavoratori autonomi, i professionisti, le piccole imprese, la legge di Bilancio prevede la nuova flat tax al 15% sui ricavi fino a 65 mila euro e del 20% tra quella soglia e 100 mila euro. Nel 2019 l' effetto della tassa piatta sarà poco percepibile, e pari a 600 milioni di euro (la flat tax vale 1,3 miliardi a regime, ma comincerà ad avvertirsi solo nel 2020). In compenso viene cancellato il regime dell' Iri, l' imposta sul reddito dell' imprenditore, che vale circa 2 miliardi. Per le imprese arrivano gli sgravi Ires dal 24 al 15% sugli utili reinvestiti in macchinari o nuova occupazione, una misura che vale a regime 3 miliardi. Ma da subito sparisce l' Ace, l' aiuto alla capitalizzazione delle imprese, che ne pesava più di 3 all' anno. Con lo spostamento del carico fiscale, ci guadagnano le piccole imprese rispetto a quelle più grandi, più inclini a investire. Ci perdono soprattutto le banche e le assicurazioni. Il vicepremier Luigi Di Maio assicura che sia falso, ma la Confindustria ha fatto i conti e tra la stretta sulla deducibilità per gli istituti di credito, e l' aumento dell' acconto per le assicurazioni, calcola un aggravio di 4,3 miliardi di euro, di cui 3,5 sulle banche. In tutto, dice Confindustria, sono oltre 6 miliardi di tasse in più sul 2019. In zona Cesarini, poi, dovendo limitare il deficit pubblico, sono saltate fuori altre nuove tasse destinate a colpire le imprese. Per circa un altro miliardo. La webtax, che colpisce i giganti del web che fatturano oltre 750 mila euro, vale 150 milioni quest' anno e 600 a regime. E le tasse sui giochi, che colpiscono anche i concessionari, dalle quali sono attesi 500 milioni l' anno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 16
24 dicembre 2018 Pagina 13 Corriere della Sera
24 dicembre 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore volontariato l' ente religioso Con un reddito di 200mila euro l' Ires chiede 48mila euro L' ente religioso che fa attività educativa e ha un reddito di 200mila euro, per il 2018 ha versato 24mila euro di Ires: ne verserà 48mila nel 2019. Con l' attuazione della riforma, potrà accedere ai nuovi regimi fiscali per il ramo «terzo settore» e per le attività diverse verserà l' Ires ordinaria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18
24 dicembre 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore volontariato la fondazione sanitaria Con un reddito di 500 mila euro l' Ires passa a 120mila euro Una fondazione dell' ambito sanitario con un reddito di 500mila euro, per il 2018 ha versato 60mila euro di Ires. Con il passaggio dell' aliquota dal 12% al 24%, nel 2019 l' imposta passa a 120mila euro. Una volta entrata a r e g i m e l a r i f o r m a d e l terzo settore, l a fondazione potrebbe trasformarsi in impresa sociale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 19
24 dicembre 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore volontariato l' associazione di assistenza sociale Con un reddito di 90mila euro il prelievo sale a 19.200 euro Una associazione di promozione sociale attiva nell' assistenza sociale, con un reddito di 90mila euro, per il 2018 ha versato 9.600 euro di Ires, nel 2019 ne verserà 19.200. Con l' attuazione della riforma del terzo settore, potrà accedere al regime forfettario applicabile entro 130mila euro di ricavi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 20
24 dicembre 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore volontariato Il passaggio del prelievo Ires dal 12% al 24% per enti di assistenza sociale e ospedalieri,associazioni e fondazioni culturali potrà tradursi in un aumento delle rette dal 2019 Non profit, rischio-stangata sui servizi Il raddoppio dell' Ires per gli enti di assistenza sociale e sanitaria e per le associazioni e fondazioni culturali potrebbe tradursi in un aumento delle rette di case di riposo e scuole o per i biglietti dei musei gestiti da questi soggetti. L' imposta sul reddito che sarà chiesta alle organizzazioni raddoppia, perché la manovra 2019 sta eliminando il regime di favore previsto dall' articolo 6 del Dpr 601/1973, che riduce a metà (quindi al 12%) l' aliquota per i soggetti attivi nella beneficenza e nell' assistenza. Il rincaro rientra fra le misure adottate dal Governo per correggere i saldi della manovra, come richiesto dalla Ue. Con questa mossa, lo Stato dovrebbe incassare 118, 4 milioni di euro per il 2019 e 157,9 dal 2020 in poi. Fra gli enti colpiti da questo intervento ci sono gli istituti assistenziali, gli enti ospedalieri, le società di mutuo soccorso e gli altri soggetti dotati di personalità giuridica che operano nei settori della beneficenza, della sanità, dell' assistenza sociale, dell' istruzione, della ricerca e dell' alloggio sociale. Per Marco Petrillo, consigliere nazionale dell' Uneba, l' Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale (che rappresenta enti del settore sociosanitario, assistenziale ed educativo), «una fondazione Onlus, solo sul reddito dei fabbricati istituzionali di un immobile con 120 posti letto, avrà una maggiore Ires fra 6mila e 10mila euro all' anno. Questo aumento potrebbe ripercuotersi certamente sulle rette che in questo momento gli enti stanno aggiornando per il 2019, dalle case di riposo alle scuole». La transizione verso la riforma La modifica elimina un regime di favore, in un momento in cui le organizzazioni non profit sono in attesa della piena operatività delle regole fiscali della riforma del Terzo settore. Queste infatti diventeranno efficaci solo con l' entrata in funzione del Registro unico nazionale e con l' autorizzazione della Commissione europea. Proprio per questo motivo, il Codice del terzo settore (Dlgs 117/2017) aveva rinviato a questo momento la disapplicazione della "mini Ires" per gli enti del Terzo settore (Ets), per traghettarli verso il nuovo regime senza cambiamenti nel trattamento fiscale. La riforma del terzo settore prevede per gli Ets, tra l' altro, la possibilità di determinare il reddito in via forfettaria, con coefficienti particolarmente favorevoli per il volontariato e l' associazionismo sociale (1% e 3%). Il Dlgs 117/2017 aveva mantenuto lo sconto Ires per gli enti che, pur operando in settori di rilevanza sociale per la collettività, sarebbero rimasti fuori dal Registro unico nazionale del Terzo settore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 21
24 dicembre 2018 Pagina 4 Il Sole 24 Ore
24 dicembre 2018 Pagina 6 La Repubblica volontariato Stangata fiscale per le Onlus Non profit tassato, Guzzetti tuona Salvini in difesa: "Scelta nostra" Per il presidente Acri è una misura assurda "Ruba il futuro ai bimbi" Il leader leghista: "Aiuti a chi ha proprio bisogno" roma « Negano il futuro ai bambini e applaudono. È una misura assurda: si va a tassare chi, come le fondazioni che erogano oltre un miliardo all' anno, cerca di fare del bene. Se aumentano le tasse il settore n o profit diminuisce l' attività e chi ne pagherà il conto saranno i più deboli » . È drastico Giuseppe Guzzetti presidente dell' Acri e di Fondazione Cariplo nel bollare negativamente la decisione del governo di raddoppiare le tasse a chi opera nel no profit. «Non si gioca con la fame o la povertà, si può tassare di tutto, ma non i bambini, perché significa negargli il futuro ». Sconcerto, dubbi, preoccupazione agitano il terzo settore, il mondo del volontariato dopo l' approvazione della norma del maxiemendamento che cancella le agevolazione Ires per enti non commerciali, istituti di assistenza sociale, fondazioni, enti ospedalieri, istituti di istruzione senza scopo di lucro. Il provvedimento potrebbe colpire Croce rossa come la fondazione Gramsci, dal don Gnocchi all' Istituto europeo oncologico. Sono infatti 6220 le fondazioni, associazioni che perderanno le agevolazioni. La stima, con questo raddoppio delle tasse, per il primo anno è che il terzo settore andrà a versare 118 milioni di euro, con ovvi e conseguenti tagli delle attività, rischiando di mettere in ginocchio piccole e grandi realtà che quotidianamente si occupano dei meno fortunati. Come la Croce Rossa. « Siamo preoccupati davanti all' annuncio dell' aliquota che raddoppia, dobbiamo ricalcolare sui nostri bilanci per capire cosa significa, certo questo provvedimento vuol dire pescare nelle nostre risorse. Quello che speriamo soprattutto è che venga istituito, come già deciso da tempo, il registro del terzo settore per il quale sono previsti vantaggi fiscali». Così dice Flavio Ronzi, segretario generale Croce rossa italiana in attesa di valutare bene il provvedimento che devono ritornare alla Camera. Bocciatura in tronco invece da parte delle Acli che hanno analizzato la manovra. « È inaccettabile l' emendamento che sopprime la riduzione al 50% dell' Ires per i soggetti che operano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 23
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