PROGRAMMAZIONE - Cral Città metropolitana di Milano

Pagina creata da Martina Nicoletti
 
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PROGRAMMAZIONE

16 TITOLI TRA NUOVE PRODUZIONI, RIPRESE E OSPITALITÀ
8 EVENTI DI AH-UM MILANO JAZZ FESTIVAL
2 RASSEGNE DI DANZA CONTEMPORANEA
6 WEEKEND DEDICATI ALLE FAMIGLIE
17 TITOLI PER LE SCUOLE
182 APERTURE DI SIPARIO

Tradizione e sperimentazione. Classico e contemporaneo. Titoli celebri e inedite drammaturgie. Due poli opposti che si
attraggono come magneti, mescolandosi tra loro per generare visioni nuove e ricche di suggestioni. La stagione 2018-
2019 del Teatro Fontana prosegue la strada intrapresa negli anni passati, dando voce ad artisti che lavorano
quotidianamente con la contaminazione fra generi e scritture. Gli spazi del teatro vengono così abitati da un repertorio
conosciuto e riconoscibile ma reinventato costantemente alla luce di un immaginario attuale, segno di una tradizione viva
che si muove all’insegna di una classicità contemporanea dal forte impatto emozionale. Le storie che proponiamo
quest’anno saranno legate da questo dialogo con “i padri” in cui si moltiplicano gli spazi dell’immaginario, in cui si insinua
il rumore di fondo della contemporaneità dando vita ad un palinsesto dissonante, in cui le orme della tradizione si
confondono con quelle della modernità anche più estrema. La stagione 2018/19 - sotto la direzione artistica di Rossella
Lepore - inaugura, dunque, il filone Fatherless/Eredità, in cui va in scena il corto circuito generazionale e il tema
dell’eredità simbolica fatta di parole, gesti, atti e memoria che le giovani generazioni hanno o non hanno ricevuto da chi li
ha preceduti. Qual è il rapporto fra i costruttori del presente e il bagaglio della memoria? In che modo affrontano il
passato? Sono queste le domande che ritornano come un leit motiv nel corso della stagione.

NUOVE PRODUZIONI E RIPRESE
Un elemento fondante di questa linea progettuale è la valorizzazione e lo sviluppo di personalità artistiche emergenti
come quella del giovane regista Filippo Renda e del suo ensemble Idiot Savant. Dopo la fortunata versione de Il
Mercante di Venezia, Elsinor Centro di Produzione Teatrale ha sostenuto il nuovo allestimento shakespeariano Sogno di

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una notte di mezza estate - debuttato lo scorso 5 giugno e in ripresa a maggio 2019 - che va a completare un dittico
concettualmente ambizioso e fondato proprio su una profonda dicotomia fra padri e figli/obbedienza e ribellione. La città
e la foresta. L'ordine e il caos. Due coppie di innamorati. Un matrimonio alle porte e una legge odiosa che vuole imporre
ai figli la volontà dei padri. Sogno di una notte di mezza estate è il racconto di una fuga, di un atto di disobbedienza.
Fondamentale è per il Teatro Fontana l’incontro con giovani formazioni dove lo scambio e la commistione di esperienze
sono terreno fertile per delineare visioni artistiche illuminate da un immaginario contemporaneo. In questa direzione è
concreto il rapporto con il giovane regista Marco Lorenzi e con la compagnia Il Mulino di Amleto che, con il sostegno
del Festival delle Colline Torinesi e la coproduzione della Fondazione Teatro Piemonte Europa, presenteranno nel
novembre 2018 Platonov - Un modo come un altro per dire che la felicità è altrove, debuttato in prima nazionale il 7
giugno 2018 all’interno del Festival delle Colline Torinesi. L'interesse che presenta questo dramma giovanile di Cechov è
indubbio. In esso infatti sono chiaramente individuabili in embrione tutti i temi fondamentali del grande drammaturgo
russo: una sorta di matassa fermentante, forse convulsa, dalla quale però si dipana la limpida trama che ritroviamo nei
capolavori del drammaturgo russo. In Platonov quello che resta è un gigantesco affresco composto da brandelli di scene,
dialoghi e personaggi che cercano un senso a quello che senso non può avere. Che cercano una forma a quello che
forma non può avere. Che cercano un fine per quello che fine non ha. Un’opera non finita per esseri umani non finiti,
incompleti, incerti, resi fragili dal loro “voler essere” che si scontra inevitabilmente con ciò che sono nella realtà. Ancora
del Mulino di Amleto è il Ruy Blas di Victor Hugo in scena dal 25 al 28 ottobre: un altro assaggio di quello che potrebbe
essere un approccio spericolato con i grandi della tradizione. L’intento è quello di rimettere in discussione con la sola
grazia del corpo dell’attore il linguaggio alto del melodramma ottocentesco, creando un cortocircuito con un testo teatrale
così (apparentemente) lontano dalle forme del contemporaneo. Uno spettacolo per pochi spettatori, su palco, che ha il
sapore di una coraggiosa riconquista di ciò che abbiamo ereditato dai nostri padri. Continua inoltre la collaborazione con
Michele Sinisi che, dal 12 al 24 marzo, presenta la nuova produzione Elsinor Sei personaggi in cerca d’autore, un testo
cardine, evento spartiacque del teatro del secolo scorso. Portatore di molteplici istanze formali                     che il teatro
contemporaneo ha inglobato - dallo svelamento del meccanismo della creazione al percorso con cui ci si avvicina al
personaggio - il testo induce inevitabilmente a domandarsi dove risieda oggi l’incantesimo perturbante della vicenda e,
ci permettiamo di dire, del Teatro. Se il Teatro ha svelato e inglobato ogni suo risvolto e ogni crepa possibile di se
stesso, dove scoprire questa magia? È possibile cercarla? Con queste domande Sinisi si avvicinerà al testo pirandelliano
non in chiave conservativa ma andandone piuttosto a cogliere il dinamismo interno e tutte le relazioni possibili col
presente. Nell’ottica di un teatro vivo che ricerca linfa per nuove visioni aprendosi alla lettura del contemporaneo
presenteremo a partire da metà gennaio Supermarket - A modern tragedy, testo di nuova drammaturgia nato dalla
creatività del regista e compositore Gipo Gurrado. Il supermarket da luogo fisico della grande distribuzione diventa
simbolo dello straniamento e della solitudine ma, soprattutto, dell‘ipocrisia sociale, in un divertito affresco giocato fra
intelligenza e comicità. Una fenomenale lente d’ingrandimento di quello shakespeariano scontento, che fa subito
tragedia. E questa galleria di personaggi esilaranti che sembrano incarnare l’ironia e la leggerezza tipiche della
Commedia dell’Arte dà vita ad un musical inedito, capace di mixare coreografie accattivanti in una vivace alternanza di
assoli, pas-à-deux e duetti contemporanei. Supermarket canta una storia che riesce ad accompagnarci nel territorio
dell’ironia e della satira, della risata liberatoria ed esplosiva di fronte a un politically finalmente scorrect.

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EN PLEIN AIR
SUITE AMLETICA NEL CHIOSTRO
Inizia en plein air la stagione del Fontana nell’ambientazione cinquecentesca dello storico Chiostro adiacente al teatro
che accresce le suggestioni e le possibilità evocative dei testi proposti. Inizia con due spettacoli incentrati su una delle
figure più enigmatiche del teatro moderno e, al contempo, più conosciute. Due diversi punti di vista, due riflessioni, due
rappresentazioni dell’Amleto di Shakespeare danno vita ad una mini rassegna a tema che cerca un dialogo con la
tradizione esplorando nuove modalità di trasmissione delle storie. Gli artisti ospiti sembrano obbedire al dettame di
Carmelo Bene quando diceva che “per fare Shakespeare bisogna essere Shakespeare” ovvero farsi autori del testo
rielaborando, riscrivendo, componendo e ricomponendo come in un montaggio cinematografico. Io sono. Solo. Amleto
di Marco Cacciola è così uno studio tra la prontezza e l’azione, una riflessione sull’Identità, sulla solitudine, sull’Arte;
mentre Amleto di Michele Sinisi - prodotto da Elsinor - ritrae un essere umano, chiuso in una stanza e costretto a fare i
conti con il proprio passato. In compagnia di un fantasma.

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PROGETTO I.T.A.C.A.
PALCOSCENICO PER GIOVANI ARTISTI
E LINGUAGGI ETEROGENEI:
Progetto Arte Dialoghi in Contemporanea, Phoebe Zeitgeist, Domesticalchimia,
Il ServoMuto Teatro, Teatro dei Borgia

Come per l’anno passato, apre la stagione invernale il progetto I.T.A.C.A. - acronimo di Il Teatro A Comunicazione
Avanzata – che vedrà protagoniste 5 compagnie con drammaturgie originali e di grande attualità. Giunto ormai alla sua
terza edizione, I.T.A.C.A. formalizza un dialogo cominciato tra il teatro e le nuove realtà creando uno spazio di proposte
contemporanee dove privilegiate sono la qualità e l'eterogeneità di visioni e composizioni. I.T.A.C.A. è uno sguardo
aperto al teatro nelle sue tante forme, senza separazioni o barriere perché tante e diverse sono le modalità del teatro,
così come tanti e diversi sono gli spettatori possibili, a partire dai più giovani. Oltre a dare possibilità di espressione a
nuove visioni, I.T.A.C.A. intende favorire l’incontro tra giovani artisti e la città, creando occasione di sviluppo e
comunicazione a gruppi teatrali nelle prime fasi della loro vita artistica.

LE OSPITALITÀ
Oltre a valorizzare il proprio progetto produttivo Elsinor, nella sua sede milanese, attua progetti di ospitalità che lavorano
sulla contaminazione dei generi, sulla possibilità di ampliare l’indagine tra antico e moderno, classico e sperimentale.
Anfitrione, firmato da Teresa Ludovico per i Teatri di Bari, risponde proprio a queste caratteristiche. Il tema del Mito, pur
conservando l’integrità del suo nucleo, è qui dissacrato, portato sul terreno comune della contemporaneità, traslato,
tradito, scomposto, disossato. La regista pugliese riesce a creare un pastiche dai tanti sapori ben amalgamati in un
impasto felice e feroce, dove le parole di Plauto si fondono e confondono con quelle di Molière e di Shakespeare in un
gioioso concentrato che tesse una fitta tela di relazioni attraverso i secoli. Ma il teatro si contamina anche con l’arte
contemporanea nello spettacolo Frame - firmato dal Premio UBU 2017 Alessandro Serra e prodotto dai Cantieri Teatrali
Koreja. L'universo pittorico e le opere di Edward Hopper vengono trattate come un piccolo frammento di racconto dal
quale distillare figure, situazioni, parole. Una novella visiva, senza trama e senza finale, una porta semiaperta per un
istante su una casa sconosciuta e subito richiusa. Una finestra, una vetrina di un bar, l'uscita di sicurezza di un teatro.
Non c'è tempo per descrivere, tutto accade in un soffio. In aprile il programma prosegue con il fresco talento creativo di
Fabiana Iacozzilli: reduce dai successi de La trilogia dell’attesa e della sua personale rivisitazione de Il Gabbiano di
Cechov, la regista presenterà con la Compagnia La Fabbrica la produzione Da soli non si è cattivi: Tre storie di tre
coppie osmotiche, mancate, claustrofobiche, dove i personaggi nati dalla penna di Tiziana Tomasulo - suoi i racconti e la
trasposizione drammaturgica - sono degli adorabili miserabili che raccontano in modo paradossale ed anticonvenzionale
l’eterna incomunicabilità all’interno delle relazioni. In chiusura di stagione presenteremo la versione, firmata da Franco
Però, de La Guerra opera di Carlo Goldoni prodotta dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. In una prosecuzione
dell’esplorazione dell’universo goldoniano avviata lo scorso anno con la riscrittura fassbinderiana de La bottega del caffè

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- ospitata al Fontana a gennaio 2018 - la compagnia affronta una commedia poco frequentata ma molto avvincente,
capace di dare prova della modernità di pensiero di Goldoni e, al contempo, di evidenziare forti assonanze con l’attualità:
fra tutte il legame – acutamente esplicato dall’autore veneziano – fra denaro, arricchimento e conflitti.

MUSICA&DANZA
Anche quest’anno il Teatro Fontana ospiterà Ah-Um Milano Jazz Festival ideato da Antonio Ribatti: 8 serate di concerti
in cui si alterneranno sul palco musicisti italiani e stranieri, di fama nazionale e internazionale. Importante lo spazio
dedicato alla danza contemporanea con 2 importanti Festival in diversi periodi della stagione. Comincia Franca Ferrari
dal 26 novembre al 2 dicembre con il Festival Più Che Danza!, la kermesse dedicata alla danza contemporanea. Nato
nel 2014 con un’attenzione specifica agli artisti del territorio della Lombardia, Più Che Danza! diventa quest’anno un
festival nazionale attento ai giovani e all’innovazione. Vedrà la presenza di giovani coreografi già affermati, ma sarà
anche espressione di due importanti azioni per la danza contemporanea del nostro territorio: il progetto di ricambio
generazionale Incubatore per futuri coreografi e la app Danceme che produce quest’anno 6 coreografi under35. Dal
14 al 16 dicembre, invece, il Teatro Fontana diventa uno dei luoghi di Exister: giunto alla sua dodicesima edizione, il
Festival Exister a cura di Annamaria Onetti e realizzato nell’ambito del progetto DANCEHAUSpiù, si trasforma sempre
più in un contenitore dedicato alla giovane coreografia, alla ricerca e all’innovazione, diffuso su tutto l’anno. La volontà è
quella di offrire al pubblico milanese la possibilità di frequentare spettacoli di danza di qualità e di ospitare importanti
prime nazionali lungo un periodo di tempo più esteso rispetto alla consuetudine degli short format festivalieri.

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IL TEATRO PER LE SCUOLE E LE FAMIGLIE
Tante inoltre le proposte in matinée per le scuole con un’ampia scelta fra 17 titoli accuratamente selezionati e divisi per
le diverse fasce di età. Oltre alla programmazione dedicata agli studenti, la rassegna dei week end per le famiglie è
diventata ormai ormai un punto di riferimento importante per il tempo libero di numerose famiglie di Milano e hinterland.
L’impegno profuso in tale direzione rispecchia la convinzione che il teatro per ragazzi non esaurisca la sua vocazione in
un’attività “didattica”, ma diventi un momento di condivisione e occasione di dialogo fra generazioni .

FUORITEMPOMASSIMO
GLI INCONTRI NEL FOYER

Per il quarto anno consecutivo tornano Renzo Francabandera e Michela Mastroianni con i loro incontri
FuoriTempoMassimo, un ciclo di appuntamenti programmati nel foyer prima dell’inizio di alcuni spettacoli selezionati,
pensato nella prospettiva di fornire allo spettatore utili strumenti di lettura del linguaggio teatrale approfondendo i
molteplici segni che appartengono alla scena contemporanea, tra storia del pensiero, arte figurativa e storia del teatro,
mettendo le basi per una fruizione autogestita e trasversale dell’arte della scena.

MODERN TIMES
MOSTRA FOTOGRAFICA 5-24 GIUGNO - FOYER DEL TEATRO

Nel foyer del teatro, fino al 24 giugno, è allestita la mostra fotografica di Erika Zolli, artista che ha dato il “volto” alle
stagioni 2017-2018 e 2018-2019 del Teatro Fontana. Le due immagini scelte fanno parte della collezione Modern Times
e sono particolarmente affini alla direzione artistica intrapresa dal teatro: si tratta, infatti, di una serie di fotogrammi che
ruotano intorno all’immaginaria possibilità di tornare indietro nel tempo, dove i personaggi ritratti interagiscono con
oggetti della nostra modernità. Un viaggio nel tempo caratterizzato da elementi che discordano. È da ciò che contrasta
che nasce la più bella armonia. Il senso delle cose si sprigiona proprio grazie alle diversità. Mettere insieme periodi

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storici differenti attraverso elementi che apparentemente disturbano la visione abituale di chi osserva, fa fermare per un
secondo il pensiero, risolvendosi, subito dopo, in una visione esteticamente armonica.

PROVARCI CON LE PAROLE
Prosegue il consueto appuntamento con la poesia che quest’anno inaugura un nuovo ciclo di eventi dedicato a voci
emergenti e a titoli di recente pubblicazione. In ogni incontro il poeta invitato presenterà, nello spazio del foyer, il proprio
lavoro attraverso un autore di riferimento, un tema o una particolare relazione tra la propria poetica e altre forme
espressive. La presentazione sarà accompagnata da ospiti che interverranno, sul tema proposto, con letture e contributi.
Gli incontri avranno luogo prima dello spettacolo teatrale in cartellone e avranno come relatori Marco Pelliccioli e Luca
Minola.

Programma

8 NOVEMBRE
MARCO CORSI
Pronomi personali, Interlinea Editore
---------------------------
17 GENNAIO
CORRADO BENIGNI
Tempo riflesso, Interlinea Editore
---------------------------
14 MARZO
ALBERTO PELLEGATTA
Ipotesi di felicità, Mondadori Editore
---------------------------
23 MAGGIO
ISABELLA LEARDINI
Una stagione d’aria, Donzelli Editore

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NUOVE PRODUZIONI ELSINOR & TOURNÉE
Tra le nuove produzioni 2018-2019 firmate Elsinor e gli spettacoli che proseguono la tournée oltre ai già citati Platonov,
Sogno di una notte di mezza estate e Sei personaggi in cerca d’autore, luglio 2018 vede il debutto in Prima Nazionale
alla Festa del Teatro di San Miniato de La Masseria delle Allodole di Antonia Arslan con la regia di Michele Sinisi.
Continua dunque il dialogo fra teatro e letteratura già sperimentato dal regista pugliese nella precedente produzione
Elsinor I Promessi Sposi. Qui Sinisi sfida la complessità dell’opera senza tentare di ricostruire puntualmente le vicende
ma raccontando la tragedia di un popolo “mite e fantasticante” e la struggente nostalgia per una terra e una felicità
perdute, in una narrazione teatrale in cui la parola stessa diventa accadimento che schiude la realtà dei fatti narrati in
nuove e diverse dimensioni. Raccogliendo la sfida etico-civile proposta dal Festival che tematizza il dialogo interreligioso
come strumento di salvaguardia della pace, il regista sulla scena           racconterà di come la politica, completamente
svincolata dalla morale, diventa indifferente ai valori della civiltà e di come, in assenza di limiti umani, anche il genocidio
diventa “utile a qualcosa”. Non poteva mancare quest’anno il teatro canzone di Gennaro Cannavacciuolo che debutta il
ottobre con Allegra era la vedova? One-man show per una miliardaria, spettacolo che rivisita lo spirito dell’operetta in
modo assolutamente originale, tramite La Vedova Allegra di Lehàr. Un capriccio scenico interpretato da un versatilissimo
attore e cantante della scena italiana che impersona i personaggi simbolo di questo genere alternando sapientemente
momenti comici, sentimentali e drammatici. Nella prospettiva che abbiamo disegnato si colloca, quale parte integrante
del progetto complessivo e tassello di un’identità artistica che da sempre contempla il teatro per le nuove generazioni, il
sostegno alla Compagnia Rodisio e la condivisione di un progetto ambizioso. Alla base della poetica di Davide Doro ed
Emanuela Capece ci sono immagini, parole, idee, spunti di riflessione e stimoli che si concretizzano in drammaturgie
sorprendenti e sempre originali, capaci di fondere diversi linguaggi per raggiungere anche un pubblico di bambini molto
piccoli.

SPETTACOLI IN TOURNÉE

NUOVE PRODUZIONI

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PLATONOV
REGIA MARCO LORENZI
TRIESTE · TEATRO STABILE DEL FVG - SALA BARTOLI · 26 - 31 MARZO 2019
TORINO · TEATRO PIEMONTE EUROPA - TEATRO ASTRA · 2 - 7 APRILE 2019
ASTI · TEATRO ALFIERI · 9 APRILE 2019
FORLÌ · TEATRO TESTORI · 11 APRILE 2019
BARI · TEATRI DI BARI · TEATRO KISMET · 13, 14 APRILE 2019

LA MASSERIA DELLE ALLODOLE
REGIA MICHELE SINISI
S. MINIATO · FESTA DEL TEATRO, PIAZZA DUOMO · 20 - 25 LUGLIO 2018

ALLEGRA ERA LA VEDOVA?
REGIA GENNARO CANNAVACCIUOLO
ROMA · TEATRO DELLA COMETA · 9 OTTOBRE - 4 NOVEMBRE 2018
MILANO · TEATRO VERDI · 5 - 10 MARZO 2019
FIRENZE · TEATRO CANTIERE FLORIDA · 12, 13 APRILE 2019

RIPRESE

I PROMESSI SPOSI
REGIA MICHELE SINISI
FORLÌ · TEATRO TESTORI · 12 DICEMBRE 2018
MIRANO · CINETEATRO MIRANO · 13 DICEMBRE 2018
LECCE · TEATRO KOREJA · 11, 12 GENNAIO 2019
CIRCUITO PUGLIESE · 13 - 20 GENNAIO 2019
ASTI · TEATRO ALFIERI · 22 GENNAIO 2019
CIRCUITO DELLA SARDEGNA · 24 - 28 FEBBRAIO 2019
CIRCUITO DELLA TOSCANA · 30 GENNAIO - 3 FEBBRAIO 2019
FIRENZE · TEATRO CANTIERE FLORIDA · 19, 20 FEBBRAIO 2019

MISERIA&NOBILTÀ
REGIA MICHELE SINISI
NAPOLI · TEATRO SANAZZARO · 30 NOVEMBRE - 2 DICEMBRE 2018
CITTADELLA · TEATRO SOCIALE · 9 GENNAIO 2019
SCHIO · TEATRO CIVICO · 6, 7 FEBBRAIO 2019
ROVIGO · TEATRO SOCIALE · 8 FEBBRAIO 2019
TREVISO · TEATRO COMUNALE · 15 - 17 FEBBRAIO 2019

VANGELO SECONDO LORENZO
REGIA LEO MUSCATO
GROSSETO · TEATRO DEGLI INDUSTRI · 8, 9 MARZO 2019
GENOVA · TEATRO NAZIONALE - TEATRO MODENA · 11 - 14 MARZO 2019
TORINO · TEATRO NAZIONALE - TEATRO CARIGNANO · 19 - 24 MARZO 2019
GALLARATE · TEATRO DELLE ARTI · 26, 27 MARZO 2019
LUGO · TEATRO ROSSINI · 29 - 31 MARZO 2019
UDINE · TEATRO GIOVANNI DA UDINE · 2, 3 APRILE 2019
BRESCIA · CENTRO TEATR. BRESCIANO · TEATRO SOCIALE DAL 9 AL 12 APRILE 2019
LOVERE · TEATRO CRYSTAL · 13, 14 APRILE 2019

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MILANO · TEATRO FRANCO PARENTI · 16 - 18 APRILE 2019

IL MERCANTE DI VENEZIA
REGIA FILIPPO RENDA
FORLÌ · TEATRO TESTORI · 21 MARZO 2019
FIRENZE - TEATRO DELLA TOSCANA - TEATRO NICCOLINI - 23, 24 MARZO 2019

FARSI SILENZIO
REGIA MARCO CACCIOLA
S. MINIATO · SALA COMUNALE · 23 LUGLIO 2018
PIACENZA · TEATRO GIOIA · 11, 12 OTTOBRE 2018
BRESCIA · RESIDENZA IDRA · 1 DICEMBRE 2018

YVES MONTAND. UN ITALIEN À PARIS
REGIA GENNARO CANNAVACCIUOLO
SULMONA · TEATRO CANIGLIA · 2 DICEMBRE 2018
NAPOLI · TEATRO SANAZZARO · 5 - 7 APRILE 2018

PRODUZIONI PER LE NUOVE GENERAZIONI

JOY
PRODUZIONE COMPAGNIA RODISIO
IN COLLABORAZIONE CON ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE
OKINAWA, JAPAN · OKINAWA INTERNATIONAL FESTIVAL FOR YOUNG AUDIENCE (ASIAN PREMIERE) · 26, 27 LUGLIO 2018
SCHAAN, LIECHTENSTEIN · TAK THEATER LIECHTENSTEIN · APRILE 2019 (DATE DA DEFINIRE)

MACBETH
PRODUZIONE COMPAGNIA RODISIO, ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE,
COMMISSIONE DEL VERDI FESTIVAL 2018

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PARMA · PARMA VERDI FESTIVAL, TEATRO REGIO DI PARMA · 12 - 14 OTTOBRE 2018
MANTOVA · FESTIVAL SEGNI D’INFANZIA · 27, 28 OTTOBRE 2018

NARCISO
PRODUZIONE COMPAGNIA RODISIO, ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE
IN RESIDENZA PRESSO ESPACE600 (GRENOBLE, FR) E TAK THEATRE LIECHTENSTEIN
GRENOBLE, FRANCIA · ESPACE600 GRENOBLE (DEBUTTO FRANCESE) · 14 - 25 GENNAIO 2019
MILANO · FESTIVAL SEGNALI 2019 (DEBUTTO ITALIANO) · MAGGIO 2019 (DATE DA DEFINIRE)
SCHAAN, LIECHTENSTEIN · TAK THEATER LIECHTENSTEIN · 15, 16 MAGGIO 2019

CAINO E ABELE (RIPRESA)
PRODUZIONE COMPAGNIA RODISIO, TAK THEATER LIECHTENSTEIN
OKINAWA, JAPAN · OKINAWA INTERNATIONAL FESTIVAL FOR YOUNG AUDIENCE (JAPANESE VERSION) · 22 - 24 LUGLIO 2018
LITUANIA · ASSITEJ FESTIVAL · 3 - 4 OTTOBRE 2018
MANTOVA · SEGNI D’INFANZIA, TEATRO BIBIENA · 29, 30 OTTOBRE 2018
POINT DE CLAIX, FRANCIA · AMPHITHÉÂTRE DE PONT-DE-CLAIX · 5, 6 DICEMBRE 2018
CASALMAGGIORE (CR) · TEATRO COMUNALE · 30 - 31 GENNAIO 2019
GORIZIA · CTA GORIZIA · 4 - 5 FEBBRAIO 2019
MILANO · TEATRO FONTANA · 12, 13 FEBBRAIO 2019
FORLÌ · TEATRO TESTORI · 10 APRILE 2019
NAPOLI · TEATRO DEI PICCOLI · APRILE 2019

CARI CUCCIOLI (RIPRESA)
RODUZIONE COMPAGNIA RODISIO
IN RESIDENZA PRESSO ESPACE600 (GRENOBLE, FR)
GRENOBLE, FRANCIA · ESPACE600 GRENOBLE · 18 - 23 OTTOBRE 2019
BOURG-EN-BRESSE, FRANCIA · RESIDENZA PRESSO EPCC THÉÂTRE DE BOURG-EN-BRESSE · 12 - 16 NOVEMBRE 2018
BOURG-EN-BRESSE, FRANCIA · EPCC THÉÂTRE DE BOURG-EN-BRESSE · 26 NOVEMBRE - 4 DICEMBRE 2018
GORIZIA · CTA GORIZIA · 2 FEBBRAIO 2019
CASALMAGGIORE (CR) · TEATRO COMUNALE · 5 - 7 MARZO 2019
NANTERRE, FRANCIA · THÉÂTRE DE NANTERRE · 18 - 23 MARZO 2019
FORLÌ · TEATRO TESTORI · 3 APRILE 2019
MILANO · TEATRO FONTANA · 15, 16 FEBBRAIO 2019
SCHAAN, LIECHTENSTEIN · TAK THEATER LIECHTENSTEIN · 12, 13 MAGGIO 2019

ODE ALLA VITA (RIPRESA)
PRODUZIONE COMPAGNIA RODISIO
IN COLLABORAZIONE CON
UNICORN THEATRE (LONDON, UK)
ESPACE600 (GRENOBLE, FR)
TEATRO ALLA CORTE/UOT (COLLECCHIO, IT)
CENTRE D’ANIMATION DE LA CITÉ (LAUSANNE, CH)
ROMA · ART CITY 2018, POLO MUSEALE DEL LAZIO · 2 SETTEMBRE 2018
EYBENS, FRANCIA · THÉÂTRE DE EYBENS · 8 - 12 DICEMBRE 2018

IL LUPO E LA CAPRA (RIPRESA)
UNA PRODUZIONE COMPAGNIA RODISIO
MILANO · TEATRO FONTANA · 15 - 17 FEBBRAIO 2019

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BIRDS
PRODUZIONE TEATRO O BANDO, ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE,
PILOT THEATRE,TEATRO BARRIS, FISP
PALMELA, PORTOGALLO · TEATRO O BANDO · 14 GIUGNO - 1 LUGLIO 2018

                            LEIFHEIT MAIN SPONSOR DI “SUPERMARKET - A Modern Tragedy”
              Il brand leader di articoli per la pulizia e la cura della casa per la prima volta partecipa a una tournée teatrale.
                         I prodotti Leifheit saranno in scena il 16-17 gennaio nel nuovo spettacolo di Gipo Gurrado
                                   all’interno della nuova stagione 2018-19 del Teatro Fontana di Milano.
   «Un altro esempio di come, grazie ai prodotti Leifheit risparmi tempo sulle pulizie domestiche e investi in ciò che più ami, come il
                                              teatro», dice Emanuele Ragni, AD LEifheit Italia.
Milano, 20 giugno 2018 - Leifheit (www.leifheit.it), da oltre 50 anni fornitore leader di articoli per la casa in Europa, nella sua filiale
italiana diretta dall’ AD Emanuele Ragni, è lieta di annunciare il sostegno come main sponsor alla stagione 2018-2019 e, in
particolare, alla nuova produzione Elsinor “Supermarket – A Modern Tragedy” di Gipo Gurrado, in scena il 31 dicembre (speciale
Capodanno) e dal 15 al 27 gennaio 2019 al Teatro Fontana di Milano.

L’”universo supermercato”, il sovvertire gli schemi per cui anche le abitudini quotidiane che meno ci aggradano diventano
opportunità di divertimento e miglioramento dello stile di vita, il desiderio di trovare nuovi strumenti per ottimizzare il proprio
tempo e investirlo nelle proprie passioni: sono questi i valori che hanno indotto Leifheit a scegliere di affiancare ai tradizionali canali
di esposizione, nella GDO e online, anche uno dei luoghi di intrattenimento e piacere per eccellenza, il Teatro.
Durante le repliche di “Supermarket” al Teatro Fontana il marchio Leifheit e alcuni samples della sua vasta gamma di referenze saranno
ben visibili nel foyer del teatro. Per rendere ancora più realistiche le scene, alcuni strumenti Leifheit saranno posizionati anche tra gli
oggetti di scena.

TEATRO FONTANA VIA G. A. BOLTRAFFIO 21, 20159 MILANO | +39 02 69 01 57 33             | stampa.fontana@elsinor.net   | TEATROFONTANA.IT
«Come la piéce di Gipo Gurrado è un nuovo modo di fare “musical”, così Leifheit offre tool per avere, in modo facile e veloce, una casa
pulita e profumata - commenta Emanuele Ragni, AD Leifheit Italia. E prosegue - Non solo strumenti per la pulitura, l’asciugatura e la
stiratura: con questo nuovo corso della comunicazione a stretto contatto con il lifestyle contemporaneo, Leifheit mira a diventare un
facilitatore delle abitudini quotidiane, anche quelle meno divertenti, e propone uno stile di vita nuovo, che permette di risparmiare il
tempo delle faccende di casa per investirlo in ciò che più amiamo, teatro compreso».
Maggiori informazioni su Leifheit sono disponibili ai siti: www.leifheit.it , www.soehnle.com.
Segui Leifheit sui social: Facebook, Youtube e Instagram.

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LEIFHEIT AG, azienda fondata nel 1959, è uno principali fornitori europei di articoli per la casa. L'azienda è sinonimo di alta qualità, prodotti innovativi di grande utilità, caratterizzati
da un design pionieristico e performante nei settori della pulizia, della lavanderia, della cucina e del benessere. Leifheit e Soehnle sono annoverati tra i marchi più noti in Germania.
Oltre al Brand Business, Leifheit AG opera nel Volume Business orientato ai servizi attraverso le sue consociate francesi Birambeau e Herby. Il Gruppo Leifheit e le sue filiali
internazionali annoverano oltre1.000 dipendenti.
A settembre 2018 Leifheit Italia ha annunciato la nomina del nuovo Amministratore Delegato Emanuele Ragni.
Emanuele Ragni, classe 1971, laureato in Giurisprudenza all’Università degli studi di Milano, ha maturato una consolidata esperienza come Responsabile Vendite e Marketing per
aziende operanti nel settore FMCG (fast-moving consumer goods) come Mars, Perfetti Van Melle, San Carlo e De Cecco e nell’ambito della pulizia per Spontex dove, per più di
cinque anni, ha rafforzato le proprie competenze professionali. Il 18 settembre 2017 Ragni ha assunto la carica di responsabile dello sviluppo e del successo di Leifheit nel mercato
italiano guidando la filiale della multinazionale tedesca verso una profonda trasformazione, sviluppando nuove categorie di prodotti e soprattutto incrementando l’apertura di nuovi
canali di distribuzione nel nostro Paese.
***
Ufficio Stampa e Comunicazione Leifheit Italia Betternow Agency | Ref. Paola Perfetti | t. +39 349 6616964 | paola.perfetti@better-now.it

EN PLEIN AIR
SUITE AMLETICA
NEL CHIOSTRO

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EN PLEIN AIR - SUITE AMLETICA NEL CHIOSTRO

DAL 20 AL 22 SETTEMBRE, 2018

IO SONO. SOLO. AMLETO.
PROGETTO E INTERPRETAZIONE MARCO CACCIOLA
REGIA E DRAMMATURGIA A CURA DI MARCO CACCIOLA, MARCO DI STEFANO
CON TESTI ORIGINALI DI MARCO CACCIOLA, LORENZO CALZA, MICHELANGELO DALISI, MARCO
DI STEFANO, LETIZIA RUSSO
AUDIO E VIDEO ALBERTO IRRERA
LUCI FABIO BOZZETTA
ASSISTENZA ALLA REGIA CARLOTTA VISCOVO
PRODUZIONE RESIDENZA IDRA / INBALÌA
SI RINGRAZIA Ert Emilia Romagna Teatro Fondazione e Manifattura K

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Da un ipotetico regno dei morti, un padre che fu re si rivolge a un figlio per rivelargli, quando ormai è troppo
tardi, ciò che ha potuto vedere e comprendere durante i suoi ultimi istanti di vita. Dopo di lui, in questo non-
luogo, misterioso e di passaggio, sono destinati a cadere i personaggi dell’Amleto, ognuno portatore di un
tema e di una rinnovata visione sulla vita e sulla morte, ognuno interpretato dallo stesso attore, solo. Il
progetto parte dal testo shakespeariano per attraversare i dubbi che fondano il nostro tempo: dal rapporto tra
padri e figli alla relazione tra leader e società, dalle dinamiche di potere, nella dimensione pubblica come in
quella privata, alla ricerca di una giustizia che si specchia nella vendetta. Il mito di Amleto incarna
perfettamente il travaglio della crisi di conoscenza contemporanea. Siamo noi a essere Amleto: sopraffatti
dal Pensiero, impossibilitati all’Azione. La drammaturgia, la recitazione, la regia collaborano a esplorare
zone di confine, tra attore e personaggio, palco e platea, realtà e finzione, prendendosi il rischio di provare a
conquistare l’essere, lo stare. Uno studio tra la prontezza e l’azione. Una riflessione sull’Identità. La
Solitudine. L’Arte.

Io sono. Solo. Amleto.

EN PLEIN AIR - SUITE AMLETICA NEL CHIOSTRO

DAL 27 AL 29 SETTEMBRE, 2018

AMLETO
DA WILLIAM SHAKESPEARE
DI E CON MICHELE SINISI
ASSISTENZA MARCELLA NOCERA
COSTUME LUIGI SPEZZACATENE
PRODUZIONE ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE
PARTNER TECNICO ARTEFATTIADP - CLAUDIO KOUGLA STUDIO, 2006

Amleto si trova in una stanza e vive in completa solitudine la sua storia. Fatti e personaggi sono tutti caduti
davanti ai suoi occhi e, malgrado i suoi desideri, deve confrontarsi con ciascuno di questi, prendere delle
decisioni. La tragedia sta nel fatto che deve comunque risolvere la sua storia da solo. La storia è quella che
tutti noi conosciamo; il testo shakespeariano è smontato e reintrodotto sulla scena attraverso un soliloquio.

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Amleto contiene nella sua testa la memoria fastidiosa di tutti. Polonio, Re Claudio, Ofelia, Laerte, la madre
Gertrude, l’attore della compagnia girovaga: tutti assenti. L’unica compagnia reale sarà il fantasma del padre
che, in quanto tale, lo metterà al corrente di ciò che veramente è successo. Le sedie vuote saranno i soli
testimoni della sua esperienza. Quella di Amleto è una tragedia che sfugge alle analisi o che le accetta tutte
mentre racconta di un uomo che rifiuta tutto. Rimane il mistero di un essere umano chiuso in una stanza,
assillato da ricordi e immagini da cui non vede l’ora di liberarsi. L’intensità favolosa delle sue utopie che non
riesce a sostenere.

PRODUZIONI

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DEBUTTO
DAL 6 AL 18 NOVEMBRE, 2018

PLATONOV
UN MODO COME UN ALTRO PER DIRE CHE LA FELICITÀ È ALTROVE

REGIA MARCO LORENZI
UNO SPETTACOLO DI IL MULINO DI AMLETO
DA ANTON CECHOV
RISCRITTURA MARCO LORENZI, LORENZO DE IACOVO
CON MICHELE SINISI
E CON STEFANO BRASCHI, ROBERTA CALIA, YURI D’AGOSTINO, BARBARA MAZZI,
RAFFAELE MUSELLA, REBECCA ROSSETTI, ANGELO MARIA TRONCA
REGISTA ASSISTENTE ANNE HIRTH
STYLE E VISUAL CONCEPT ELEONORA DIANA
DISEGNO LUCI GIORGIO TEDESCO
COSTUMI MONICA DI PASQUA
CO-PRODUZIONE ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE, TPE - TEATRO PIEMONTE EUROPA/FESTIVAL DELLE
COLLINE TORINESI - TORINO CREAZIONE CONTEMPORANEA
CON IL SOSTEGNO DI LA CORTE OSPITALE - PROGETTO RESIDENZIALE 2018
IN COLLABORAZIONE CON VIARTISTI PER LA RESIDENZA AL PARCO CULTURALE LE SERRE

“Io non finisco perché non ho incominciato mai!”
Platonov, atto 3
Durante i tumulti della rivoluzione russa del 1917, Maria Čechov, sorella di Anton, nascose molti manoscritti e appunti del fratello in una
cassetta di sicurezza a Mosca. Nel 1921 alcuni studenti sovietici, riuscirono ad aprirla per caso e scoprirono un testo teatrale. Cechov
aveva ventun anni quando lo scrisse. Il testo che trovarono era incompleto, aveva moltissimi personaggi, moltissimi argomenti e
tematiche, moltissima azione…Platonov, così in genere viene chiamato questo primo dramma di Cechov, è il fallimento dell’utopia del
suo giovane autore che vuole raccontare la vita cogliendone appieno i più profondi meccanismi. Il suo sforzo s’infrange contro la vita
stessa e l’impossibilità di coglierla nella sua interezza in un dramma teatrale. Questo testo è generalmente considerato come “non
rappresentabile”,               o               “impossibile              da                mettere                in              scena”.
Ciò che resta è un gigantesco affresco composto da brandelli di scene, dialoghi, personaggi che cercano un senso a quello che senso
non può avere. Che cercano una forma a quello che forma non può avere. Che cercano un fine per quello che fine non ha.
Un grande e meraviglioso affresco incompiuto…a cominciare dal titolo: Bezotcovščina significa infatti Orfano di padre. Come un'opera
Senza                                                                                                                               Titolo.

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Questo è Platonov. Un modo come un altro per dire che la felicità è altrove: un’opera non finita per esseri umani non finiti, incompleti,
incerti, resi fragili dal loro “voler essere” che si scontra inevitabilmente con ciò che sono nella realtà. Come noi.
Cechov ci ha trasmesso tanta conoscenza del genere umano; è rara da trovare. Vorremmo riconsegnarla con autenticità e leggerezza,
per entrare nel dolore della vita senza restarne impigliati.
Il Mulino di Amleto

DEBUTTO

31 DICEMBRE, 2018 / SPECIALE SAN SILVESTRO
DAL 15 AL 27 GENNAIO, 2019

SUPERMARKET
A MODERN TRAGEDY

LIBRETTO, TESTI, MUSICHE, REGIA GIPO GURRADO
COREOGRAFIE E MOVIMENTI SCENICI MAJA DELAK
DRAMMATURGIA GIPO GURRADO, LIVIA CASTIGLIONI
LUCI ALESSANDRO BIGATTI
CON FEDERICA BOGNETTI, FRANCESCO ERRICO, ANDREA LIETTI, ROBERTO MARINELLI,
ISA PEREGO, ELENA SCALET, ANDREA TIBALDI, CECILIA VECCHIO, CARLO ZERULO
PRODUZIONE ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE

Supermarket - A modern tragedy è uno spettacolo fuori dal comune, pieno di canzoni originali, di situazioni surreali, di
risate tragicomiche e di poesia. A tratti senza parole. Perchè quello che succede dentro a un supermercato lascia proprio
così.
Supermarket è un “non-musical” costruito con otto attori e una partitura sonora fatta di canzoni originali, a cui si aggiunge
sia un sound design costruito con suoni e rumori ripresi in un vero supermercato, sia una serie di annunci ad hoc con
una drammaturgia originale. E mentre quello che esce dagli altoparlanti incanta e ipnotizza, tra gli scaffali del
supermercato si compie il rito del “procacciarsi il cibo”. Come i membri di una tribù, cerchiamo di proteggere i nostri cari
affrontando sfide, pericoli, avversità... tutto per riuscire a riempire il carrello della spesa, per riuscire ad avere le scorte
per superare l’inverno, il mese, la settimana. Strutturata come una vera e propria tragedia, Supermarket inizia con un
prologo surreale, per dare poi spazio all’entrata in scena del coro di personaggi. Un avvicendarsi di situazioni comiche
trasforma in grottesco disavventure comuni a chi si trova abitualmente a fare la spesa: dall’attesa del proprio turno al
banco gastronomia fino al litigio per la coda alla cassa.
Al centro del racconto ci sono le persone, con i loro stati d’animo, i loro sentimenti e i loro pensieri. E con una vita che li
aspetta fuori, appena superate le casse. Persone bizzarre che incontriamo ogni volta che andiamo a fare la spesa. E
quelle persone bizzarre, per gli altri, siamo noi.                                          Dopo aver visto Supermarket non sarà
più possibile andare a fare la spesa senza scoppiare a ridere, senza pensare di trovarsi dentro a uno spettacolo comico,
a una coreografia di massa, a un musical fuori dal tempo… senza sentirsi protagonisti di uno spettacolo esilarante.

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DEBUTTO

DAL 12 AL 24 MARZO, 2019

SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE
DI LUIGI PIRANDELLO
REGIA E ADATTAMENTO MICHELE SINISI
CAST IN VIA DI DEFINIZIONE
PRODUZIONE ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE

Quest’opera è un capolavoro della storia della letteratura. Non solo italiana. È un testo cardine attorno al
quale si è mosso il teatro del secolo scorso; è uno spartiacque, poiché esiste un prima e un dopo quella
serata del 1921 al Teatro Valle, dove il drammaturgo siciliano dovette fuggire da un pubblico inferocito che
contestava lo spettacolo appena visto al grido di “Manicomio! Manicomio!”
Portatore di molteplici istanze formali che il teatro contemporaneo ha inglobato - dallo svelamento del
meccanismo della creazione al percorso con cui ci si avvicina al personaggio - Sei personaggi in cerca
d’autore induce inevitabilmente a domandarsi dove risieda oggi l’incantesimo perturbante della vicenda e, ci
permettiamo di dire, del Teatro. Se il Teatro ha svelato e inglobato ogni suo risvolto e ogni crepa possibile di
se stesso, dove scoprire questa magia? È possibile cercarla? Con queste domande Sinisi si avvicinerà al
testo pirandelliano non in chiave conservativa ma andandone piuttosto a cogliere il dinamismo interno e tutte
le relazioni possibili col presente. Per dirla con le parole di Pirandello, l’intento è quello di cercare di
rappresentare questo novissimo caso d'un autore che si rifiuta di far vivere alcuni suoi personaggi, nati vivi
nella sua fantasia, e il caso di questi personaggi che, avendo ormai infusa in loro la vita, non si rassegnano a
restare esclusi dal mondo dell'arte. (...) E allora, ecco, lasciamoli andare dove son soliti d'andare i
personaggi drammatici per aver vita: su un palcoscenico. E stiamo a vedere che cosa ne avverrà.

RIPRESA

DAL 21 AL 26 MAGGIO, 2019

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

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DA WILLIAM SHAKESPEARE
CON ASTRID CASALI, AURELIO DI VIRGILIO, MATTEO GATTA, MAURO LAMANTIA, LUCA OLDANI,
BEPPE SALMETTI, MATTIA SARTONI, LAURA SERENA, IRENE SERINI, ESTER SPASSINI
REGIA E ADATTAMENTO FILIPPO RENDA
SCENE E COSTUMI ELEONORA ROSSI
DISEGNO LUCI E DIREZIONE TECNICA ROSSANO SIRAGUSANO
SOUND DESIGNER E ASSISTENTE ALLA REGIA VOLONTARIO NICOLÒ VALANDRO
ASSISTENTE ALLA REGIA VALERIA DE SANTIS
ASSISTENTE COSTUMISTA ALICE MANCUSO
SARTO DI SCENA FABRIZIO MARI
PRODUZIONE ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE
IN COLLABORAZIONE CON IDIOT SAVANT

La città e la foresta. L'ordine e il caos. Due coppie di innamorati. Un matrimonio alle porte e una legge odiosa che vuole imporre ai figli
la volontà dei padri.
Sogno di una notte di mezza estate è il racconto di una fuga, di un atto di disobbedienza dove l'ambiguità di genere, l’androginia
diventano uno strumento di evasione da un sistema che lascia poco spazio ai giovani. E la foresta diventa il luogo oscuro in cui tutto è
permesso, in cui le dinamiche umane non rispettano le leggi, in cui gli spiriti non hanno sesso o li hanno entrambi. In questo regno
carico di insidie le coppie di innamorati perderanno il proprio amante e, per un attimo, anche se stessi.
In questo testo in particolare si compie l’incontro perfetto tra la struttura delle commedie shakesperiane e i temi delle opere legate
all’Inghilterra medievale, come Macbeth o Amleto: drammi cupi, dove la violenza affonda le sue radici nella narrazione e il rapporto col
mistero è diretto, la magia parte della vita dell’uomo.
‹‹Perché ho scelto di mettere in scena il “Sogno di una notte di mezza estate”? Per quanto possa sembrare superficiale, il vero motivo è
stato di tipo romantico legato al Maestro che mi ha fatto scoprire la regia, Luca Ronconi. Come un voler ricostruire a ritroso un rapporto
che in fondo non c’è mai veramente stato, perché l’ho conosciuto negli ultimi anni, ma sicuramente a lui devo tutto. Se faccio il mio
mestiere, è grazie a lui. È un tributo, un tributo critico in quanto il mio modo di fare Shakespeare è molto diverso dal suo. Poi, c’è un
motivo produttivo. Dal “Mercante di Venezia” che aveva 7 attori in scena e 14 cambi di costume, siamo ora passati a 10 attori e a 24
cambi di costume con una scena complessa fatta su due livelli e mezzo. Sono andato quindi a rendere più impegnativo il meccanismo.
Dopo la scelta è iniziato lo studio che mi ha permesso di superare un grosso pregiudizio nei confronti del testo che ho sciolto dopo sei
mesi di studio. Solo ora posso dire perché lo sto facendo: la risposta è contenuta nella recita finale del V atto, nel ricordare alla nostra
categoria che siamo un ‘gruppo di sfigati’ e siamo fortunati di esserlo e di esserci costruiti un nostro mondo in cui essere protetti. Il
teatro è la nostra salvezza e quella recita finale è il voler tornare a un teatro che salva››. F. Renda

OSPITALITÁ
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OSPITALITÀ

DAL 25 AL 28 OTTOBRE, 2018

RUY BLAS
QUATTRO QUADRI SULL’IDENTITÀ E SUL CORAGGIO

ADATTAMENTO DELL'OPERA RUY BLAS DI VICTOR HUGO
UNO SPETTACOLO DI IL MULINO DI AMLETO
REGIA MARCO LORENZI
CON YURI D’AGOSTINO, FRANCESCO GARGIULO, BARBARA MAZZI, ANNA MONTALENTI,
ALBA MARIA PORTO, ANGELO MARIA TRONCA
VISUAL CONCEPT ELEONORA DIANA

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CONSULENZA PER LA SCHERMA E DISEGNO DI LOCANDINA DANIELE CATALLI
DISTRIBUZIONE VALENTINA POLLANI / CODICI SPERIMENTALI
ORGANIZZAZIONE ANNALISA GRECO
REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON KATAPLIXI TEATRO
COPRODOTTO CON TEDACÀ, TPE - TEATRO PIEMONTE EUROPA
CON IL CONTRIBUTO DI SIAE SILLUMINA - COPIA PRIVATA PER I GIOVANI, PER LA CULTURA
CON IL SUPPORTO DI ALLIANCE FRANÇAISE DI TORINO
E DI RESIDENZA MULTIDISCIPLINARE ARTE TRANSITIVA A CURA DI STALKER TEATRO
UN RINGRAZIAMENTO A LUCIO DIANA E ACTI TEATRO PER ALCUNI MATERIALI SCENICI

Sullo sfondo di un mondo che è sul punto di crollare, il dramma di Ruy Blas racconta la storia di un alto funzionario della
corte spagnola che, per vendicarsi della Regina, tesse un inganno scambiando l’identità del proprio servo Ruy Blas con
quella del nobile Don Cesare, per poi introdurlo a Corte. Ruy Blas, ignaro degli intenti del suo padrone Don Sallustio,
accetta lo scambio e veste i panni di Don Cesare perché è l’unico modo, per lui, di avvicinarsi alla Regina di cui è
profondamente innamorato.
Ruy Blas è la storia di un uomo che si ritrova a rivestire un ruolo e un nome non suoi riuscendo, grazie a questo inganno,
a utilizzare al meglio le sue qualità, i suoi valori e ad avvicinarsi a un amore altrimenti impossibile.
Il cuore di questo progetto è il piacere e l’emozione di mettere in dialogo e in cortocircuito tra loro un testo teatrale così
(apparentemente) lontano da noi con la tecnologia e le forme che il teatro contemporaneo ci mettono a disposizione. È
un dialogo tra Victor Hugo e gli uomini di oggi.
“Ci siamo innamorati dell’importanza e della centralità del lavoro sulla lingua, sul verso, sulla rima che ci ha spinto a
cercare e a imparare come gestire un linguaggio così difficile, ma contemporaneamente bello e ricco di senso. Infine, è
stato importante avvicinarci a Hugo con la coscienza (e incoscienza) di un gruppo di giovani e spericolati artisti che
vivono nel mondo di oggi. Questo ci ha fatto scoprire come il Ruy Blas è anche una raffinata indagine sul senso
dell’identità: chi sono io, sono il mio nome? Sono il mio ruolo sociale? Sono le mie azioni? Sono tutto questo
contemporaneamente?” Il Mulino di Amleto
OSPITALITÀ

DAL 7 AL 10 FEBBRAIO, 2019

FRAME
UNO SPETTACOLO DI KOREJA
PROGETTO E IDEAZIONE ALESSANDRO SERRA
CON FRANCESCO CORTESE, RICCARDO LANZARONE, MARIA ROSARIA PONZETTA,
EMANUELA PISICCHIO, GIUSEPPE SEMERARO
REGIA, SCENE, COSTUMI E LUCI ALESSANDRO SERRA
REALIZZAZIONE SCENE MARIO DANIELE
COLLABORAZIONE AI MOVIMENTI DI SCENA CHIARA MICHELINI
UN RINGRAZIAMENTO A ANNA CHIARA INGROSSO
TECNICI MARIO DANIELE, ALESSANDRO CARDINALE
ORGANIZZAZIONE E TOURNÉE LAURA SCORRANO, GEORGIA TRAMACERE

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CO-PRODUZIONE COMPAGNIA TEATROPERSONA

FRAME è un nuovo passo del nostro percorso di " fare" cultura teatrale. FRAME ha la volontà di interpretare e interrogare la
maturazione artistica della Compagnia, mettendo in campo il nostro progetto artistico al servizio di nuovi sguardi e nuove direzioni.
Sono sicuro si tratti di un modo per dare giusta continuità ad una storia iniziata più di trent'anni fa.
                                                                                        Salvatore Tramacere, Direttore Artistico Teatro Koreja

Frame si ispira all’universo pittorico di Edward Hopper. Ogni sua opera è stata trattata come un piccolo frammento di racconto dal quale
distillare figure, situazioni, parole. Una novella visiva, senza trama e senza finale, direbbe Cechov, una porta semiaperta per un istante
su una casa sconosciuta e subito richiusa.
Di Hopper non mi interessano le indubbie qualità pittoriche quanto piuttosto la capacità di imprimere sulla tela l’esperienza interiore.
Ricrearla in scena. Farla vedere, anche solo per un istante. Nei suoi quadri non vi è alcuna intenzione morale o psicologica, egli
semplicemente coglie il quotidiano dei giorni.
Opere straordinarie compiute attraverso l’ordinario. Quanto più consuete sono le ambientazioni, abitate da figure semplici, tanto più si
rivela la magia del reale. Non c’è tempo per descrivere, tutto accade in un soffio. In un soffio si rappresenta la verità interiore.
C’è un dentro e c’è un fuori che osserva ma non vi è alcun intento voyeuristico, nessuna perversione. Una castità e un pudore che si
sprigionano quando si è riconciliati, calmi, scaldati dal sole.
Quando la frattura interiore è già avvenuta in noi e tutto scorre senza rimpianti, lasciando che la vita che ci resta abbia il suo giusto
decorso. Nessun evento sensazionale. Semplicemente un attimo in cui tutto cambia, senza clamore.
Figure sempre ai margini di una soglia: una finestra, una vetrina di un bar, l’uscita di sicurezza di un teatro, un sipario socchiuso, una
porta, il finestrino di un treno. In cerca di luce. Mentre fuori la vita, ferma, incombe.
Deserte le strade, quieti gli oceani. E gli alberi, accesi dal sole, fanno schiera e creano sentieri bui. Alessandro Serra

OSPITALITÀ

DAL 19 AL 24 FEBBRAIO, 2019

ANFITRIONE

SCRITTO E DIRETTO DA TERESA LUDOVICO
CON MICHELE CIPRIANI, IRENE GRASSO, DEMI LICATA, ALESSANDRO LUSSIANA, MICHELE SCHIANO DI COLA,
GIOVANNI SERRATORE
MUSICHE DAL VIVO M° MICHELE JAMIL MARZELLA
SPAZIO SCENICO E LUCI VINCENT LONGUEMARE
COREOGRAFIA ELISABETTA DI TERLIZZI
COSTUMI TERESA LUDOVICO, CRISTINA BARI
ASSISTENTE ALLA DRAMMATURGIA LORETA GUARIO
CONSULENTE LETTERARIA LUCIA PASETTI
TECNICI DI TOURNÉE GIANVITO MARASCIULO, GIUSEPPE LA TORRE, GAETANO CORRIERE
CURA DELLA PRODUZIONE SABRINA COCCO
DISTRIBUZIONE SIMONA SPECCHIA
STAMPA MICHELA VENTRELLA
COMUNICAZIONE ANNA MARIA GIANNONE
ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE DOMENICO INDIVERI
SARTA KARIN GASSER
FOTO VALENTINA PAVONE

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VIDEO ZEROTTANTA PRODUZIONI
PRODUZIONE TEATRI DI BARI

Aprite gli occhi spettatori, ne vale la pena: Giove e Mercurio fanno la commedia, qui.
Plauto
Chi sono io se non sono io? Quando guardo il mio uguale a me, vedo il mio aspetto, tale e quale, non c’è nulla di più simile a me! Io sono quello che sono
sempre stato? Dov’è che sono morto? Dove l’ho perduta la mia persona? Il mio me può essere che io l’abbia lasciato? Che io mi sia dimenticato? Chi è più
disgraziato di me? Nessuno mi riconosce più, e tutti mi sbeffeggiano a piacere. Non so più chi sono!
Queste sono alcune delle domande che tormentano sia i protagonisti dell’Anfitrione, scritto da Plauto più di 2000 anni fa, che molti di noi oggi. Il doppio, la
costruzione di un’identità fittizia, il furto e la perdita dell’identità garantita da un ruolo sociale, sono i temi che Plauto ci consegna in una forma nuova, da lui
definita tragicommedia, perché gli accadimenti riguardano dèi, padroni e schiavi. In essa il sommo Giove, dopo essersi trasformato nelle più svariate forme
animali, vegetali, naturali, decide, per la prima volta, di camuffarsi da uomo. Assume le sembianze di Anfitrione per potersi accoppiare con sua moglie, la
bella Alcmena, e generare con lei il semidio Ercole.
Il tema del Mito, pur conservando l’integrità del suo nucleo, è qui dissacrato, portato sul terreno comune della contemporaneità, traslato, tradito, scomposto,
disossato. La regista pugliese riesce a creare un pastiche dai tanti sapori ben amalgamati in un impasto felice e feroce, dove le parole di Plauto si fondono
e confondono con quelle di Molière e di Shakespeare in un gioioso concentrato che tesse una fitta tela di relazioni attraverso i secoli.
In scena sei attori e un musicista per creare una coralità multiforme e tragica che agisce, però, come un contrappunto grottesco e farsesco in uno spazio
che disegna doppi mondi: divino e umano. Un andirivieni continuo tra un sopra e un sotto, tra luci e ombre. Realtà e finzione, verità e illusione, l’uno e il
doppio, la moltiplicazione del sé, l’altro da sé e il riflesso di sé, si alterneranno in un continuo gioco di rimandi, attraverso la plasticità dei corpi degli attori, le
sequenze di movimento, i dialoghi serrati e comici.

OSPITALITÀ

DAL 4 AL 7 APRILE, 2019

DA SOLI NON SI È CATTIVI
DI TIZIANA TOMASULO
REGIA FABIANA IACOZZILLI
CON SIMONE BARRACO, FRANCESCA FARCOMENI, FRANCESCO MELONI, MARTA MENEGHETTI,
RAMONA NARDÒ, FRANCESCO ZECCA
AIUTO REGIA FRANCESCO MELONI
ASSISTENTI ALLA REGIA FEDERICO SPINELLI, SILVIA CORONA, GIANMARCO VETTORI,
FRANCESCA SANSONE
SCENE FIAMMETTA MANDICH
COSTUMI GIAN MARIA SPOSITO, DAVIDE ZANOTTI
TRUCCO SIMONA RUGGERI, LAURA ALESSANDRI
DISEGNO LUCI VALERIO GEROLDI
COLLABORAZIONE ARTISTICA RICCARDO MORUCCI, ALBERTO BELLANDI, GIADA PARLANTI
DISTRIBUZIONE E PROMOZIONE STEFANIA MINCIULLO
UNA PRODUZIONE LAFABBRICA, LA FABBRICA DELL'ATTORE - TEATRO VASCELLO
IN COLLABORAZIONE CON CENTRO ARTISTICO INTERNAZIONALE IL GIRASOLE, ASSOCIAZIONE
EX LAVANDERIA, CENTRO INTERNAZIONALE LA COMETA, SYCAMORE T COMPANY
CON IL SOSTEGNO DI TEATRO STABILE DEL VENETO, KOLLATINO UNDERGROUND,
TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO, SCUP SPORT E CULTURA POPOLARE, CLOSSA LAB

I personaggi di Da soli non si è cattivi sono dei poveretti incapaci di amare. Vorrebbero farlo, ne hanno bisogno ma, al tempo stesso, hanno paura
dell’incontro con l’altro perché si vergognano profondamente di quello che sono. Non si sentono all’altezza e per questo sono rigonfi di rabbia e condannati
alla solitudine.

TEATRO FONTANA VIA G. A. BOLTRAFFIO 21, 20159 MILANO | +39 02 69 01 57 33                           | stampa.fontana@elsinor.net         | TEATROFONTANA.IT
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