STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema

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STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema
STAGIONE
   TEATRALE
   19/20

#valdelsateatri

  Comune di Colle di Val d’Elsa   Comune di Poggibonsi   Comune di Certaldo
STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema
GENTILI CITTADINE E CITTADINI,

       tutto è pronto per la nuova stagione teatrale       nario esempio di teatro integrato fra l’attore Paolo      stati destinatari di interventi di rigenerazione urba-
congiunta che a partire dalle prossime settimane           Ruffini ed una Compagnia i cui protagonisti sono          na e sociale e che sono diventati luoghi di relazione
animerà il Politeama di Poggibonsi, il Multisala           ragazzi con disabilità. Uno strepitoso varietà, scor-     e di formazione. Da qui, la rilevanza delle politiche
Boccaccio di Certaldo e il Teatro del Popolo di Col-       retto e irriverente, che interrompe le consuetudini       culturali e degli investimenti in tal senso, per far
le di Val d’Elsa. Tre Comuni e tre luoghi di cultura       teatrali e spezza i pregiudizi, riuscendo a racconta-     vivere gli spazi con esperienze di qualità. Da qui
uniti in un’unica programmazione, una proposta             re la bellezza che risiede nella “diversità”, perché il   infine, la scelta di unire le forze per ottimizzare le
dalle mille sfumature e dai molteplici linguaggi in        teatro riesce ad esaltare le differenze e illuminarle     risorse e valorizzare le professionalità presenti. Per
grado di valorizzare singole peculiarità. Complessi-       come valori. Altro fuori abbonamento a febbraio,          costruire un’offerta capace di raccogliere esigenze
vamente parliamo di oltre trenta appuntamenti, fra         dedicato ai più piccoli e non solo: un nuovo spetta-      e gusti diversi e moltiplicare, in estrema sintesi, le
quelli in abbonamento e quelli fuori abbonamen-            colo della rassegna “Teatro a Merenda”, già apprez-       opportunità di partecipazione.
to: dalla commedia all’opera, dal teatro classico al       zata lo scorso anno.
teatro ragazzi.                                                                                                               Il tempo ci ha dato ragione anche grazie al
                                                                  A Certaldo sono cinque gli spettacoli che, se-     contributo di tanti, dagli sponsor che ci hanno
       A Poggibonsi gli spettacoli in abbonamento          guendo il fil rouge che il teatro si è dato nella sua     sostenuto e ci sostengono, a coloro che dedicano
sono sette, eterogenei e per tutti i pubblici. Si va       programmazione, portano sul palco i generi teatrali       tempo, passione e competenze a costruire mese
dai capolavori della tradizione come Il Maestro e          più diversi: cabaret, prosa, teatro musicale e teatro     dopo mese un cartellone forte, qualitativamente
Margherita e Pensaci, Giacomino! al più recente            di figura. Spettacoli che, pur spaziando dal dramma       importante e capace di competere con altri circuiti
Coppia aperta, quasi spalancata, al recentissimo           alla commedia, sono selezionati per la capacità di        teatrali fino a poco tempo fa non contendibili. Rin-
La verità di Bakersfield, fino alla messa in scena         stimolare il pubblico a riflettere sulla contempora-      graziamo tutti, gli uffici coinvolti, i direttori artistici
teatrale di un importante titolo cinematografico           neità. L’eterna sfida con il tempo e la vita legata al    e i tre ‘bracci operativi’ ovvero Fondazione Elsa per
come Regalo di Natale. La comicità va a braccetto          mito di Arianna; la meraviglia della magia di Wow         Poggibonsi, Azienda Speciale Multiservizi per Colle
con il dramma, andando a comporre una partitura            con pluripremiati maghi ed illusionisti; il rapporto      e Società Grandeschermo per Certaldo. Ringrazia-
eclettica che sarà eseguita da attori di chiara fama e     tra successo e affetti col teatro dei Familie Flöz; la    mo, soprattutto, i nostri abbonati e tutti coloro che
comprovato talento e conosciuti anche dal grande           paura dell’altro analizzata e sdrammatizzata in Cous      negli anni hanno partecipato a questo percorso di
pubblico. Si rinnova la collaborazione con l’Orche-        Cous Klan; l’importanza di riflettere e “resistere”       crescita individuale e collettiva. Appassionati, cu-
stra Regionale della Toscana che propone cinque            con intelligenza a chi vorrebbe omologarci, sulle         riosi, estimatori di un regista, di un attore o di un
concerti con ospiti di prestigio internazionale tra        note della sorprendente Banda Osiris. Questa una          linguaggio teatrale.
cui ci piace ricordare l’italiano Giovanni Sollima.        carrellata delle tematiche affrontate quest’anno.
Nei fuori abbonamento torna il teatro contempora-          Infine, si terrà l’apprezzatissima e ormai affermata           Il nostro invito è a continuare ad esserci e a
neo con “Sipario Aperto” e trova conferma “Teatro          rassegna “Maggio amatoriale”, quarta edizione, con      partecipare. Avete a vostra disposizione una ricca e
a Merenda”, rassegna di spettacoli per bambini e           il debutto dei nuovi spettacoli delle compagnie te-     variegata scelta negli spettacoli come nelle formu-
famiglie, con il poetico spettacolo Il piccolo clown.      atrali locali, e si sta lavorando per valorizzare anche le di abbonamento. I nostri teatri vi accoglieranno
                                                           altre realtà culturali.                                 sempre a braccia aperte per regalarvi e condividere
     A Colle di Val d’Elsa il pubblico sarà affascinato                                                            con voi le tante emozioni di un’esperienza che è
da otto spettacoli che spazieranno dal classico al                  Un cartellone importante per dare linfa ad sempre unica e irripetibile.
comico ed alla commedia musicale. Si alterneran-           un progetto culturale in cui continuiamo a credere
no attori noti agli spettatori televisivi e protagonisti   fortemente. Un progetto nato in una dimensione di Buon divertimento a tutti.
già amati dagli appassionati dell’arte teatrale. Al-       area e che si è sviluppato ed evoluto negli anni sen-
cuni successi del grande schermo potranno essere           za perdere di vista gli obiettivi di fondo che guarda-
apprezzati anche in una nuova veste. L’offerta si          no agli spazi pubblici, alla cultura e alla forza di un                 Giacomo Cucini, Sindaco di Certaldo
arricchirà di un fornito fuori abbonamento che nel         territorio come leve per far crescere una comunità.         Alessandro Donati, Sindaco di Colle di Val d’Elsa
periodo prenatalizio proporrà Up&Down, straordi-           Da qui, la centralità dei nostri teatri, spazi che sono               David Bussagli, Sindaco di Poggibonsi
STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema
STAGIONE TEATRALE 2019-2020
INIZIO SPETTACOLI ORE 21.00

                                                    martedì 10 dicembre
                                                    teatro del popolo

   Colle di Val d’Elsa      Poggibonsi   Certaldo   LA CENA DELLE BELVE
                                                    con Marianella Bargilli, Francesco
                                                    Bonomo, Maurizio Donadoni, Ralph
                                                    Palka, Gianluca Ramazzotti, Giancarlo
                                                    Ratti, Emanuele Salce, Silvia Siravo

 mercoledì 6 novembre                               martedì 7 gennaio
 teatro politeama                                   teatro politeama

 IL MAESTRO E                                       FIGLIE DI EVA
 MARGHERITA                                         con MARIA GRAZIA CUCINOTTA,
 con MICHELE RIONDINO                               VITTORIA BELVEDERE, MICHELA
 regia Andrea Baracco                               ANDREOZZI

 giovedì 21 novembre                                mercoledì 15 gennaio
 teatro del popolo                                  teatro boccaccio

 LA MENZOGNA                                        WOW,
 con SERENA AUTIERI,                                TRA MAGIA E
 PAOLO CALABRESI                                    VARIETÀ
 regia Piero Maccarinelli                           LUCA BONO E MARCO AIMONE

 martedì 26 novembre                                giovedì 16 gennaio
 teatro politeama                                   teatro politeama

 COPPIA APERTA                                      AFTER MISS JULIE
 QUASI SPALANCATA                                   con GABRIELLA PESSION,
 con CHIARA FRANCINI,                               LINO GUANCIALE
 ALESSANDRO FEDERICO                                regia Giampiero Solari

 martedì 3 dicembre                                 martedì 21 gennaio
 teatro politeama                                   teatro del popolo

 PENSACI, GIACOMINO!                                QUARTET
 con LEO GULLOTTA                                   con GIUSEPPE PAMBIERI, PAOLA
 regia Fabio Grossi                                 QUATTRINI, COCHI PONZONI
                                                    e con ERICA BLANC
STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema
giovedì 6 febbraio       mercoledì 11 marzo
teatro del popolo        teatro boccaccio

A CHE SERVONO            COUS COUS KLAN
GLI UOMINI               drammaturgia Gabriele Di Luca
con NANCY BRILLI
regia Lina Wertmüller

martedì 18 febbraio      giovedì 12 marzo
teatro del popolo        teatro del popolo

I SOLITI IGNOTI          ROMEO E GIULIETTA
con VINICIO MARCHIONI,   NATI SOTTO UNA
GIUSEPPE ZENO            CATTIVA STELLA
                         con ALE E FRANZ

mercoledì 19 febbraio    martedì 17 marzo
teatro politeama         teatro politeama

LE VERITÀ DI             REGALO DI NATALE
BAKERSFIELD              con GIGIO ALBERTI, GIOVANNI
con MARINA MASSIRONI,    ESPOSITO, VALERIO SANTORO,
ROBERTO CITRAN           GENNARO DI BIASE, FULVIO PEPE

martedì 25 febbraio      martedì 24 marzo
teatro boccaccio         teatro del popolo

TEATRO DELUSIO           NON È VERO
con FAMIGLIE FLÖZ        MA CI CREDO
                         con ENZO DECARO
                         regia di Leo Muscato

mercoledì 26 febbraio    martedì 21 aprile
teatro del popolo        teatro boccaccio

HOLLYWOOD BURGER         BANDA 4.0
con ENZO IACCHETTI,      con BANDA OSIRIS
PINO QUARTULLO
STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema
STAGIONE CONCERTISTICA 2019-20
INIZIO SPETTACOLI ORE 21.00

                                 lunedì 23 dicembre
                                 teatro politeama

                                 CONCERTO DI
                                 NATALE
                                 PAOLO BORTOLAMEOLLI direttore
                                 DMITRY MASLEEV pianoforte

                                 lunedì 10 febbraio
                                 teatro politeama

                                 I CONCERTI
                                 DELL’ORT
                                 GIOVANNI SOLLIMA
                                 direttore e violoncello

                                 martedì 3 marzo
                                 teatro politeama

                                 I CONCERTI
                                 DELL’ORT
                                 LORENZA BORRANI
                                 direttore e violino

                                 mercoledì 22 aprile
                                 teatro politeama

                                 I CONCERTI
                                 DELL’ORT
                                 ALEXANDER MAYER direttore
                                 JULIAN STECKEL violoncello

                                 mercoledì 20 maggio
                                 teatro politeama

                                 I CONCERTI
                                 DELL’ORT
                                 DANIELE RUSTIONI direttore
                                 FRANCESCO PIEMONTESI pianoforte
STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema
FUORI ABBONAMENTO 2019-2020
                                  Colle di Val d’Elsa   Poggibonsi   Certaldo

 venerdì 15 novembre             sabato 25 gennaio
 teatro politeama                teatro politeama

 Sipario Aperto                  Teatro a Merenda
 LA FAMIGLIA                     IL PICCOLO CLOWN
 CAMPIONE                        COMPAGNIA DEI SOMARI
 GLI OMINI

 mercoledì 27 novembre           sabato 1 febbraio
 teatro boccaccio                teatro del popolo

 NEXUS                           Teatro a Merenda
 con FILIPPO BASETTI,            L’OMINO DELLA
 CRISTINA CASTELLINI             PIOGGIA
 regia Arsenale Delle Arti       STUDIO TA-DAA!

 venerdì 29 novembre             giovedì 2 aprile
 teatro politeama                teatro politeama

 Sipario Aperto                  Jazz Cocktail
 QUADROPHENIA                    TANDEM
 TONY FACE / ALEX LOGGIA         FABRIZIO BOSSO
                                 JULIAN OLIVER MAZZARIELLO

 venerdì 6 dicembre              maggio
 teatro politeama                teatro boccaccio

 Sipario Aperto                  MAGGIO
 ANDROMACA                       AMATORIALE
 LOMBARDI-TIEZZI / I SACCHI DI
 SABBIA

 martedì 17 dicembre
 teatro del popolo

 UP & DOWN
 con PAOLO RUFFINI
 regia Lamberto Giannini
STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema
STAGIONE
TEATRALE
2019-2020

                                    TEATRO BOCCACCIO
P   O   L   I   T   E   A   M   A
STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema
Teatro Stabile dell’Umbria                                                      TEATRO POLITEAMA

IL MAESTRO E MARGHERITA
                                                                                                                       turno
                                                                                                                       Politeama - Oro

                            di Michail Bulgakov, riscrittura Letizia Russo
                                                                                                                       MERCOLEDÌ
                                      con MICHELE RIONDINO
                    e con Francesco Bonomo, Federica Rosellini                                                         6 NOVEMBRE
   e con Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani,
      Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski
                                regia Andrea Baracco

       Michele Riondino è Woland
       ne Il Maestro e Margherita,
      applaudito spettacolo tratto
             dal romanzo di Michail
                          Bulgakov

                                                                                                                                                                        photo: Guido Mencari
Note di regia                                               che costituiscono una sorta di panorama dell’umano        della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si
                                                            e del sovraumano. Dal diavolo, nella figura seduttiva     piange, spesso si ride e piange nello stesso momen-
Cgakov,ercare  di dare vita alle magiche e perturbanti
   pagine de Il Maestro e Margherita di Michail Bul-
           è forse una delle cose più eccitanti che possa
                                                            e mondana di Woland, una sorta di clown feroce che
                                                            dirige una sarabanda demoniaca, a personaggi che
                                                            rimandano all’universo grottesco di uno dei maestri
                                                                                                                      to. Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre.
                                                                                                                      Il Maestro e Margherita rimangono fatalmente im-
                                                                                                                      pigliati, imprigionati quasi, l’uno nel corpo e nella
accadere a chi si occupa di teatro.                         di Bulgakov, Nikolaj Gogol.                               mente dell’altra, più nella mente che nel corpo, for-
Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colo-         In questo romanzo, si passa dal registro comico alla      se. Per descrivere l’inizio del loro amore il Maestro
ri potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi     tirata tragica, dal varietà più spinto all’interrogarsi   pronuncia una delle frasi memorabili del romanzo:
allucinanti. È un romanzo perturbante, complesso e          su quale sia la natura dell’uomo e dell’amore. Basso      “l’amore è balzato davanti a noi dal nulla, come un
articolato come il costume di Arlecchino, in cui si in-     e alto convivono costantemente creando un gioco           assassino in un vicolo, e ci ha colpito entrambi, nello
trecciano numerose linee narrative, e dentro il qua-        quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove        stesso istante”.
le prendono vita un numero infinito di personaggi,          sempre sulla soglia dell’impossibile, del grottesco,

                                                                                                                                                                                               7
STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema
TEATRO DEL POPOLO                                                                              Artisti Riuniti

                                                                             LA MENZOGNA
        turno
        Popolo - Oro

                                                                                                   di Florian Zeller
        GIOVEDÌ
                                                                             con SERENA AUTIERI e PAOLO CALABRESI
        21 NOVEMBRE                                                                 regia e adattamento Piero Maccarinelli

                                                                                                                 “È una ridicola resa dei conti
    photo: Fabio Lovino

                                                                                                                    che mostra la falsa morale
                                                                                                                      che si nasconde dietro le
                                                                                                                                  convenzioni”

V   audeville contemporaneo, Zeller prova la sua
    abilità con infinite varianti sul tema del de-
siderio del tradimento della verità e della men-
                                                     Paolo e Alice, Lorenza e Michele credono di vivere
                                                     in un sistema di valori condivisi che si possono fa-
                                                     cilmente trasgredire.
                                                                                                              la verità dalla menzogna.
                                                                                                              La commedia costringe gli attori ad abbandonare
                                                                                                              l’arco psicologico o narrativo dei personaggi, per-
zogna. Due coppie di amici, una cena convocata       Ma la dimensione non è psicologica tutto è affida-       ché, di volta in volta ognuno di loro è chiamato a
dopo molto tempo e un grande disagio che im-         to alla parola, al teatro; si tratta di un abile gioco   recitare o giocare un ruolo opposto a quello che
provvisamente si presenta fra loro.                  di maschere, un gioco divertente e crudele che           ha vissuto nella scena precedente e devono farlo
Nulla di “Nuovo” ma grande abilità nella declina-    rende confusi i confini fra la menzogna e la verità,     con molta leggerezza senza dare la sensazione
zione delle varianti, fra le parole si nascondono    il reale e l’immaginario.                                che sta mentendo, è l’architettura della comme-
frustrazioni e risentimenti, bugie e sensualità.     L’adulterio sembra essere l’unico orizzonte della        dia che si fa carico della narrazione e l’attore deve
È una ridicola resa dei conti che mostra la falsa    vita coniugale.                                          sforzarsi di non essere più intelligente della situa-
morale che si nasconde dietro le convenzioni,        Ma non è necessario distinguere così chiaramente         zione in cui si trova.

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STAGIONE TEATRALE - Valdelsa Cinema
Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini / Infinito                                TEATRO POLITEAMA

      COPPIA APERTA QUASI
                                                                                                                turno
                                                                                                                Politeama - Oro

          SPALANCATA                                                                                            MARTEDÌ
                                    di Dario Fo e Franca Rame
                                                                                                                26 NOVEMBRE
                con CHIARA FRANCINI e ALESSANDRO FEDERICO
                                    regia Alessandro Tedeschi

A   ntonia è sposata da tempo con un uomo
    che non la ama più. È costretta ad accettare
continuamente relazioni extraconiugali da parte
                                                       Coppia aperta quasi spalancata rappresenta uno
                                                       degli spettacoli più popolari degli anni Ottanta
                                                       in Italia. In Germania ha riscosso un tale successo
                                                                                                              familiari e del loro andamento del punto di vista
                                                                                                              socioantropologico. Scritto da Dario Fo e Franca
                                                                                                              Rame, la regia è di Alessandro Tedeschi, già inter-
del marito, un fautore della “coppia aperta”. Ini-     da essere proposta in ben 30 teatri contempora-        prete straordinario di Carrozzeria Orfeo.
zialmente, la donna prova tristezza, arrivando ad      neamente.
ipotizzare il suicidio; poi si rende conto di esse-    Una classica commedia all’italiana che racconta                        “Coppia aperta...quasi
re ancora giovane e dunque pronta per iniziare         la tragicomica storia di unacoppia di coniugi, figli
                                                                                                                        spalancata” porta in scena
una nuova vita. Proprio quando ha strada libera,       del sessantotto e del mutamento della coscienza
                                                                                                                           la psicologia maschile e
il marito comincia ad essere geloso e impedirle        civile del bel paese. L’evoluzione del matrimonio
                                                                                                                        la relativa insofferenza al
di continuare una storia con un fisico, candidato      borghese è visto alla luce delle riforme legislative
                                                                                                                            concetto di monogamia
Premio Nobel.                                          degli anni Settanta e le trasformazioni dei nuclei

                                                                                                                                                                9
TEATRO POLITEAMA                                                                Compagnia ENFI Teatro - Teatro Stabile di Catania

                                                               PENSACI, GIACOMINO!
    turno
    Politeama - Oro

                                                                                                  di Luigi Pirandello
    MARTEDÌ
    3 DICEMBRE                                                                                  con LEO GULLOTTA
                                                                 e con Liborio Natali, Rita Abela, Federica Bern, Valentina Gristina,
                                                                 Gaia Lo Vecchio, Marco Guglielmi,Valerio Santi e Sergio Mascherpa
                                                                               lettura drammaturgica e regia Fabio Grossi

                                                                                                      Un Leo Gullotta applauditissimo
 photo: Tommaso Le Pera

                                                                                                      dal pubblico e dominante sulla
                                                                                                      scena, circondato da un cast che gli
                                                                                                      ruota intorno con grande maestria

Pteatrale,
    ensaci, Giacomino! nasce in veste di novella
    del 1915 per poi avere la sua prima edizione
           in lingua, nel 1917. Tutti i ragionamenti,
                                                        moglie e potendola poi così autorizzare a vivere
                                                        della sua pensione il giorno che lui non ci sarà più.
                                                        Naturalmente la società civile si rivolterà contro
                                                                                                                di una società che allora era misogina, opportuni-
                                                                                                                sta e becera. Racconta di uno Stato patrigno nei
                                                                                                                confronti dei propri cittadini soprattutto nei con-
i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani sono         questa decisione anche a discapito della piccola        fronti della casta degli insegnanti, sottopagati e
presenti in questa opera. Un testo di condan-           creatura che nel frattempo è venuta al mondo. Fi-       bistrattati. Grande bella qualità del premio Nobel
na, condanna di una società becera e ciarliera,         nale pirandelliano pieno di amara speranza, dove        di Agrigento nel prevedere il futuro e come rac-
dove il gioco della calunnia, del dissacro e del        il giovane Giacomino prenderà coscienza del suo         contava Giovan Battista Vico corsi e ricorsi storici,
bigottismo è sempre pronto ad esibirsi. La sto-         essere, del suo essere uomo, del suo essere padre       cioè nulla cambia nulla si trasforma.
ria racconta di una fanciulla che, rimasta incinta      e andrà via da quella casa che lo tiene prigioniero,
del suo giovane fidanzato, non sa come portare          per vivere la sua vita con il figlio e con la giovane
avanti questa gravidanza. Il professore Toti (Leo       madre. Da qui si desume quanto tutto questo pos-
Gullotta) pensa di poterla aiutare chiedendola in       sa svolgere il pensiero pirandelliano nei confronti

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Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano e Ginevra Media Production                            TEATRO DEL POPOLO

       LA CENA DELLE BELVE
                                                                                                               turno
                                                                                                               Popolo - Oro

                     di Vahè Katcha versione italiana di Vincenzo Cerami
                                                                                                               MARTEDÌ
    con Marianella Bargilli, Francesco Bonomo, Maurizio Donadoni, Ralph Palka,
         Gianluca Ramazzotti, Giancarlo Ratti, Emanuele Salce, Silvia Siravo                                   10 DICEMBRE
                         regia Julien Sibre e Virginia Acqua

    Di fronte all’orrore affrontato
    con derisione, lo spettatore ride
    molto di questi piccoli personaggi
    disegnati con profonda sapienza
    tridimensionale.

I l testo di grande qualità alterna momenti di alta
  tensione a momenti di risate e divertimento, lo
humor nero è così ben miscelato da impreziosire
                                                        per l’occupante tedesco; un reduce di guerra con
                                                        sguardo gioioso sulla vita, una giovane vedova
                                                        tentata dalla Resistenza; un omosessuale cinico
                                                                                                              disegnati con profonda sapienza tridimensionale.
                                                                                                              Grazie alla versione italiana curata da Vincenzo
                                                                                                              Cerami poco prima della sua scomparsa, La cena
l’opera, tanto l’assurdità crudele di una tale scelta   e un affarista collaborazionista; fino a domandar-    delle belve sta per arrivare in Italia con un cast
possa spesso prestarsi al sorriso. Uno spettacolo       si: Cosa farei al loro posto? Il genio di Katchà ci   “stellare” che dipinge con crudeltà e ironia il me-
che prende per mano lo spettatore e lo coinvolge        dipinge senza compiacimento la natura umana,          glio e il peggio dell’animo umano sullo sfondo
emotivamente fino all’inaspettato finale, costret-      con un realismo crudo in cui l’ironia non è mai       della Grande Storia del 1943.
to ad identificarsi in ciascuno dei sette perso-        assente.
naggi; il libraio e sua moglie che organizzano la       Di fronte all’orrore affrontato con derisione, lo
cena, il medico che non nasconde il suo interesse       spettatore ride molto di questi piccoli personaggi

                                                                                                                                                              11
TEATRO POLITEAMA                                                                             Marioletta Bideri per Bis Tremila Srl

                                                                                      FIGLIE DI EVA
     turno
     Politeama - Oro

                                                                           di Michela Andreozzi, Vincenzo Alfieri con Grazia Giardiello
     MARTEDÌ
                                                               con MARIA GRAZIA CUCINOTTA, VITTORIA BELVEDERE, MICHELA
     7 GENNAIO                                                               ANDREOZZI e con MARCO ZINGARO
                                                                                                    regia Massimiliano Vado

                                                                                                                                         Le “Figlie di Eva”
                                                                                                                                 divertono e fanno pensare
 photo: Fabio Lovino

Tcorrotto
   re donne sull’orlo di una crisi di nervi sono lega-
   te allo stesso uomo, un politico spregiudicato,
          e doppiogiochista, candidato premier delle
                                                           dei documenti che la possono incastrare: si ritrova ad
                                                           essere intestataria di società fallimentari.
                                                           Vicky viene lasciata per una Miss appena maggio-
                                                                                                                       trucchi per trasformarlo ne “l’uomo perfetto”: lo
                                                                                                                       istruiscono, lo sistemano e lo preparano, fino a fare
                                                                                                                       di lui un antagonista politico così forte da distrugge-
imminenti elezioni. Elvira è la sua assistente perfetta,   renne. Antonia, dopo aver portato alla vittoria il figlio   re il cinico candidato premier proprio sul terreno in
Vicky la moglie e Antonia la ricercatrice universitaria    del candidato premier, un emerito imbecille, viene          cui si sente più forte: la politica.
che sta aiutando il figlio del politico a laurearsi.       fatta fuori dall’Università.... e al suo posto viene pre-   Un po’ Pigmalione, un po’ Club delle Prime Mogli,
Ma le tre donne sono anche di più: Elvira è una spe-       so proprio il ragazzo.                                      un po’ Streghe di Eastwick, Figlie di Eva è la storia di
cie di Richelieu, una grande donna dietro un grande        Le donne, dopo un tentativo di vendetta personale           una solidarietà ma anche della condizione femmini-
uomo; Vicky è l’artefice della fortuna economica del       che nessuna di loro riesce a portare a termine, pur         le, costretta a stare un passo indietro ma capace, se
marito, e Antonia una professoressa che vende voti         conoscendosi appena e detestandosi parecchio, si            provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare
all’università.                                            uniscono per vendicarsi tutte insieme. Ingaggiano           vincendo in volata.
L’uomo dopo averle usate per arrivare in vetta, le sca-    un giovane, bellissimo e sprovveduto attore squat-
rica senza mezzi termini: Elvira scopre che ha firmato     trinato, Luca, e come tre streghe usano tutti i loro

12
-                                                           TEATRO BOCCACCIO

            WOW,
                                                                                                                   turno
                                                                                                                   Boccaccio

      TRA MAGIA E VARIETÀ                                                                                          MERCOLEDÌ
                             LUCA BONO e MARCO AIMONE                                                              15 GENNAIO
      Una “strana coppia” di maghi protagonista di un caleidoscopico cabaret magico
                       con la partecipazione di Sabrina Iannece

    La magia declinata con uno stile
    moderno e originale

U   n viaggio tra fantasia e realtà. Lo stupore
    dell’illusione, la poesia della grande magia.
In scena due illusionisti: il popolare illusionista
                                                          Torino. Un incontro e un confronto tra tecniche
                                                          e linguaggi magici differenti e complementari.
                                                          La spontaneità e l’immediatezza del giovane
                                                                                                                 magici imprevedibili. La magia declinata con uno
                                                                                                                 stile moderno e originale che supera lo stereotipo
                                                                                                                 del mago impomatato per intraprendere percorsi
Luca Bono (assistito da Sabina Iannece), Campio-          e talentuoso Luca Bono, un ragazzo normale in          nuovi, tra innovazione, meraviglia e umorismo,
ne Italiano di Magia laureato a Parigi con il Man-        grado di realizzare cose eccezionali, si alternerà     con brio, eleganza e autoironia.
drake d’Or e protagonista su Boing di Vuuaalà!            all’ironia e all’esperienza di Marco Aimone, in        75 minuti di stupore e meraviglia.
Che Magia!, e Marco Aimone primo prestigiatore            un cocktail di piccole e grandi illusioni, battute e
laureato alla Silvan Magic Academy, da diversi            improvvisazione, in grado di stupire, sorprendere
anni Presidente del Circolo Amici della Magia di          e divertire in un vorticoso susseguirsi di frame

                                                                                                                                                                      13
TEATRO POLITEAMA                                                                         Teatro Franco Parenti

                                                                             AFTER MISS JULIE
 turno
 Politeama - Oro

                                                                                          di Patrick Marber
 GIOVEDÌ
                                                                              con GABRIELLA PESSION, LINO GUANCIALE
 16 GENNAIO                                                                           e Roberta Lidia De Stefano
                                                                                        regia Giampiero Solari

D    opo il successo della serie RAI La porta Rossa,
     Gabriella Pession e Lino Guanciale, guidati
da Giampiero Solari, si mettono alla prova con

                                                        photo: Laila Pozzo
l’opera di Patrick Marber, sceneggiatore già can-
didato all’Oscar 2005 per Closer. Fedele ai temi e
alla trama originale, Marber ambienta la storia in
Inghilterra nel 1945, alla fine del secondo con-
flitto mondiale, nella notte dei festeggiamenti
per la vittoria laburista alle elezioni. Qui la notte
è quella del 29 aprile del ’45 a Milano e i festeg-
giamenti sono quelli per la Liberazione dall’occu-
pazione nazifascista: momento storico che apre
un periodo carico di conflitti e di trasformazioni
che segneranno i costumi e la società italiana. Le
tensioni tra le classi sociali e il desiderio di au-
todeterminazione delle donne sono i due motori
della storia. La vicenda si svolge nella cucina di
un’antica villa alle porte della città meneghina
in uno spazio seminterrato dove, la Signorina
Giulia, donna dell’alta società italiana, decide di
abbandonarsi alla trasgressione.
Spinta da uno spirito irrazionale di ribellione,
non affine ad una donna del tempo, nel corso
della notte e in assenza del padre, mette in atto
continue provocazioni per destabilizzare le per-
sone che la circondano e i loro schemi sociali.
Ed esercitando il suo ruolo di “padrona di casa”
seduce in maniera ossessiva Gianni, il giovane
autista e capo della servitù, che finisce per ri-                                           Un comedy drama con diverse scene di
trovarsi attanagliato da un groviglio di relazioni
                                                                                                   passione ad alto tasso erotico.
personali che mettono in discussione il legame
con la cuoca Cristina, già sua promessa sposa. I                                           Una messinscena lungimirante capace di
conflitti, che si generano e alimentano in modo                                            raccogliere numerosi minuti di applausi.
conturbante tutta la vicenda, culminano con un                                                                            Teatro.it
finale crudo e violento: il sangue diventa realtà e
tragico simbolo del dramma.

14
Marioletta Bideri & Rosario Coppolino per Bis Tremila srl e Compagnia Moliere srl                  TEATRO DEL POPOLO
                                          In collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi
                                                                                                                                 turno

                                                   QUARTET
                                                                                                                                 Popolo - Oro

                                                          di Ronald Harwood                                                      MARTEDÌ
                            con GIUSEPPE PAMBIERI, PAOLA QUATTRINI, COCHI PONZONI
                                              e con ERICA BLANC
                                                                                                                                 21 GENNAIO
                                                     regia Patrick Rossi Gastaldi
photo: Massimiliano Fusco

U     na commedia ambientata in Italia, culla del
      bel canto, con protagonisti quattro grandi
  interpreti d’opera. Famosi, energici, irascibili e,
                                                                        Tra rivelazioni, confessioni, invenzioni ed il classi-
                                                                        co coup de théâtre, i quattro troveranno il modo
                                                                        non solo di tornare alle scene, ma di far ascoltare
                                                                                                                                             Un gioco teatrale e
                                                                                                                                         drammaturgico capace di
                                                                                                                                           far ridere, riflettere e
  insieme, divertenti, vivono ospiti in una casa di                     le loro voci, riscoprendosi giovani e gloriosi come
                                                                                                                                                     commuovere.
  riposo.                                                               un tempo.
  Cosa accade quando a queste vecchie glorie                            Un gioco teatrale e drammaturgico capace di far
  viene offerto di rappresentare per un galà il loro                    ridere, riflettere e commuovere.
  cavallo di battaglia, il noto quartetto del Rigoletto
  di Verdi “Bella figlia dell’amor”?

                                                                                                                                                                  15
TEATRO DEL POPOLO                                                                              Primoatto produzioni

                                                                A CHE SERVONO GLI
     turno
     Popolo - Oro

     GIOVEDÌ                                                         UOMINI
     6 FEBBRAIO                                                                     di Iaia Fiastri musiche Giorgio Gaber

                                                                                              con NANCY BRILLI
                                                                                               e con Fioretta Mari
                                                                                             regia Lina Wertmüller

     Adattata dalla pièce scritta
     negli anni ‘80 da Iaia Fiastri,
     A che servono gli uomini è
     più attuale che mai

Note di regia                                        tardi, di mettere al mondo un figlio, sfruttando        spettacolo, sotto le ali leggere e musicali dello

A   dispetto del titolo, questa non è una com-
    media femminista. Adattata dalla pièce scritta
negli anni ‘80 da Iaia Fiastri, A che servono gli
                                                     le possibilità della fecondazione artificiale. Ma è
                                                     proprio la gravidanza a mettere Teo - la protago-
                                                     nista interpretata dalla brava e spiritosa Nancy
                                                                                                             storico duo. Ed è anche un affettuoso omaggio a
                                                                                                             chi dopo di me è stata al loro fianco, e al grande
                                                                                                             musicista Giorgio Gaber, autore delle canzoni.
uomini è più attuale che mai, toccando un tema       Brilli - di fronte alla sua solitudine e a mettere in
caro a molte donne sole: il desiderio di avere un    discussione la sua visione del mondo.
figlio. Con leggerezza, ironia, equivoci e tante     Nata nella tradizione a me molto cara del teatro
risate, la commedia racconta l’avventura di una      di Garinei & Giovannini, A che servono gli uomini
donna determinata, che ritiene di poter vivere fe-   sarà per me come un ritorno a casa, agli anni in
licemente sola e che decide, prima che sia troppo    cui muovevo i miei primi passi nel mondo dello

16
Gli Ipocriti                                                    TEATRO DEL POPOLO

                   I SOLITI IGNOTI
                                                                                                              turno
                                                                                                              Popolo - Oro

                           di Antonio Grosso, Pier Paolo Piciarelli
                                                                                                              MARTEDÌ
                    con VINICIO MARCHIONI, GIUSEPPE ZENO
                                  e con Augusto Fornari,                                                      18 FEBBRAIO
                     Salvatore Caruso, Vito Facciolla, Antonio Grosso
                                 regia Vinicio Marchioni

L  a commedia è la prima versione teatrale del
   mitico film di Monicelli, uscito nel 1958 e di-
ventato col tempo un classico imperdibile della
                                                      vate di scrittura e di regia per rendere moderna
                                                      quell’epoca lontana.
                                                      Il cast si avvarrà di attori di primo piano cresciuti
                                                                                                                        Le gesta maldestre ed
                                                                                                                    esilaranti di un gruppo di
cinematografia italiana e non solo.                   alla lezione di quei mostri sacri della recitazione                   ladri improvvisati
Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo         che sono stati Gassman, Mastroianni, Totò e gli
di ladri improvvisati sbarcano sulle scene rituf-     altri attori del film.
fandoci nell’Italia povera ma vitale del secondo      Uno spettacolo divertentissimo ed emozionante,
dopoguerra.                                           assolutamente da non perdere.
L’adattamento è fedele alla meravigliosa sceneg-
giatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a tro-

                                                                                                                                            17
TEATRO POLITEAMA                                                                           Nidodiragno/CMC - Sara Novarese - Pickford

                                                        LE VERITÀ DI BAKERSFIELD
     turno
     Politeama - Oro

                                                                                   di Stephen Sachs, traduzione Massimiliano Farau
     MERCOLEDÌ
                                                                                 con MARINA MASSIRONI, ROBERTO CITRAN
     19 FEBBRAIO                                                                                    regia Veronica Cruciani

                                                                                                                                                                 photo: Marina Alessi
     Ispirato ad una
     storia vera,
     un dramma comico
     ed esilarante

D   ue destini, due vicende umane lontanissime
    che si incontrano nello scenario di una Ameri-
ca sempre percorsa da forti divari sociali. Maude,
                                                        ticazione, potrebbe far cambiare completamente
                                                        vita alla sua interlocutrice.
                                                        Il dialogo, che si svolge interamente tra le cianfru-
                                                                                                                rende l’arte e le persone veramente autentiche.
                                                                                                                Marina Massironi e Roberto Citran, attori molto
                                                                                                                amati, lo interpretano magistralmente diretti dal-
una cinquantenne disoccupata, appare come una           saglie della casa-roulotte, marca molto le differen-    la mano sapiente di Veronica Cruciani.
donna ormai vinta dall’esistenza, ma nell’eviden-       ze tra i due, ma nel prosieguo dell’incontro succe-     Le verità di Bakersfield (titolo originale Bakersfield
te disordine della sua caotica roulotte è celato un     de che Maude si riveli assai meno sprovveduta di        Mist), mai rappresentato in Italia prima della sta-
possibile tesoro, un presunto quadro di Jackson         quanto appare e la posizione di Lionel appaia via       gione 2019-2020, porta la firma di Stephen Sachs
Pollock.                                                via sempre più fragile in una sorta di ribaltamento     ed è stato portato in scena nei migliori teatri negli
Il compito di Lionel, esperto d’arte di livello mon-    di ruoli che conduce all’epilogo...                     Stati Uniti (tra i quali Fountain Theatre di Los An-
diale, volato da New York a Bakersfield, è quello       Ispirato da eventi veri, questo dramma comico - a       geles e Orlando Shakespeare Theatre) e tradotto
di fare l’expertise dell’opera che, in caso di auten-   tratti esilarante - crea domande vitali su ciò che      in diverse lingue per diversi Paesi.

18
Familie Flöz, Arena Berlin e Theaterhaus Stuttgart                                    TEATRO BOCCACCIO

                TEATRO DELUSIO
                                                                                                                  turno
                                                                                                                  Boccaccio

              di Paco González, Björn Leese, Hajo Schüler, Michael Vogel
                                                                                                                  MARTEDÌ
    con ANDRÈS ANGULO, DANA SCHMIDT, BJÖRN LEESE, JOHANNES                                                        25 FEBBRAIO
    STUBENVOLL, DANIEL MATHEUS, MICHAEL VOGEL, THOMAS VAN
           OUWERKER, SEBASTIAN KAUTZ, HAJO SCHÜLER
                                regia e scenografia Michael Vogel

    L’inquietante vivacità delle
    maschere, le fulminee
    trasformazioni ed una poesia
    tipicamente Flöz trascinano il
    pubblico in un mondo a sé stante

T  EATRO DELUSIO gioca con le innumerevoli
   sfaccettature del mondo teatrale: in scena e
dietro le quinte, fra illusioni e disillusioni nasce
                                                       instancabili, divisi dal luccicante mondo del palco-
                                                       scenico solo da un misero sipario eppur lontani da
                                                       esso anni luce, che lottano per realizzare i propri
                                                                                                                scintillante dell’apparenza. E all’improvviso loro
                                                                                                                stessi si ritrovano ad essere i protagonisti di quel
                                                                                                                palcoscenico che in fondo equivale al loro mondo.
uno spazio magico carico di toccante umanità.          sogni: Bernd, sensibile e cagionevole, cerca la feli-    TEATRO DELUSIO è teatro nel teatro. L’inquietante
Mentre la scena diventa backstage ed il backstage      cità nella letteratura ma la trova improvvisamente       vivacità delle maschere, le fulminee trasformazioni
è messo in scena, mentre sul palco appena rico-        personificata nella ballerina tardiva; il desiderio di   ed una poesia tipicamente Flöz trascinano il pub-
noscibile si rappresentano diversi generi teatrali,    riconoscimento di Bob lo porterà al trionfo e alla       blico in un mondo a sé stante, un mondo carico di
dal mondo opulento dell’opera a selvaggi duelli        distruzione, mentre Ivan, il capo del backstage che      misteriosa comicità. Con l’aiuto di costumi raffinati
di spada, da intrighi lucidamente freddi a scene       non vuole perdere il controllo sul teatro, finirà per    e di suoni e luci ben concepiti, i tre attori mettono
d’amore passionali, i tecnici di scena Bob, Bernd e    perdere tutto il resto... Le loro vite all’ombra della   in scena 29 personaggi e danno vita ad un teatro
Ivan tirano a campare dietro le quinte. Tre aiutanti   ribalta si intrecciano nei modi più strani al mondo      completo.

                                                                                                                                                                        19
TEATRO DEL POPOLO                                                                       La Contrada - Teatro Stabile di Trieste

                                                               HOLLYWOOD BURGER
     turno
     Popolo - Oro

                                                                                                 di Roberto Cavosi
     MERCOLEDÌ
                                                                              con ENZO IACCHETTI, PINO QUARTULLO
     26 FEBBRAIO                                                                                e con Fausto Caroli
                                                                                               regia Pino Quartullo

Q    uanti possono dire di aver raggiunto le mete
     che si erano prefissati all’inizio della propria
vita? Quanti possono essere pienamente soddi-
                                                        maionese, ketchup, con un fare convulso e ingor-
                                                        do come la loro voglia di far parte, in un modo o
                                                        nell’altro, della magia di Hollywood.
                                                                                                                            Quanti possono essere
                                                                                                                        pienamente soddisfatti per
                                                                                                                         aver realizzato il proprio
sfatti per aver realizzato il proprio sogno?            Prima nazionale al Festival di Borgio Verezzi, lu-                                  sogno?
In una mensa per artisti negli Studios ad Hol-          glio 2019.
lywood, due attori mitomani, assolutamente alla
deriva ma tenacemente aggrappati al sogno del
cinema, se ne dicono e ne fanno di tutti i colori; si
passano e spalmano sui loro hamburger senape,

20
Uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo, in coproduzione con Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Eliseo           TEATRO BOCCACCIO
      In collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, La Corte Ospitale – residenze artistiche
                                                                                                                       turno

                   COUS COUS KLAN
                                                                                                                       Boccaccio

                                    drammaturgia Gabriele Di Luca                                                      MERCOLEDÌ
      con Angela Ciaburri, Alessandro Federico, Pier Luigi Pasino, Beatrice Schiros,
                            Massimiliano Setti, Aleph Viola
                                                                                                                       11 MARZO
            regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi

       “... Ormai da dieci anni,
       fiumi, laghi e sorgenti
       sono sorvegliati dalle
       guardie armate del
       governo...”

In tutto il mondo l’acqua è stata privatizzata. Or-
 mai da dieci anni, fiumi, laghi e sorgenti sono
sorvegliati dalle guardie armate del governo, che
                                                         un cimitero periferico, sorge una micro comunità di
                                                         senzatetto, all’interno della quale sono parcheggiate
                                                         due roulotte fatiscenti.
                                                                                                                     comunità, già logorata da continui conflitti razziali
                                                                                                                     ed interpersonali per la sopravvivenza, si aggiunge-
                                                                                                                     rà Aldo, un medio borghese, elegante e maturo, che
non permettono a nessuno di avvicinarsi alle fonti       Nella prima ci vivono tre fratelli: Caio, ex prete ni-      dopo un grave problema famigliare si è ritrovato a
idriche. Il divario tra ricchi e poveri è allarmante e   chilista e depresso, Achille, sordomuto e irrequieto,       dormire per strada. Ma a sconvolgere il già precario
mentre i primi vivono all’interno delle cosiddette       e Olga, la sorella maggiore, obesa e con un occhio          equilibrio di questa comunità sarà Nina, una ragazza
recinzioni, ovvero città recintate da filo spinato e     solo. Nell’altra roulotte ci vive Mezzaluna, il precario    ribelle e indomabile, un’anima sospesa ed impreve-
sorvegliate da telecamere di sicurezza, i secondi ten-   compagno di Olga, un musulmano, immigrato in                dibile, che si rivelerà al tempo stesso, il più grande
tano di sopravvivere al di fuori di esse lottando ogni   Italia ormai da dieci anni, che per sopravvivere sep-       dei loro problemi e la chiave per il loro riscatto so-
giorno contro la mancanza di cibo e di acqua. In un      pellisce rifiuti tossici per un’associazione criminale di   ciale.
parcheggio abbandonato e degradato dietro ad             giorno e lavora come ambulante di notte. Presto alla

                                                                                                                                                                              21
TEATRO POLITEAMA                                                                                     La Pirandelliana

                                                                      REGALO DI NATALE
  turno
  Politeama - Oro

                                                                             di Pupi Avati, adattamento teatrale di Sergio Pierattini
  MARTEDÌ
                                                               con GIGIO ALBERTI, GIOVANNI ESPOSITO, VALERIO SANTORO,
  17 MARZO                                                                  GENNARO DI BIASE, FULVIO PEPE
                                                                                                regia Marcello Cotugno

                                                                        “un piccolo gioiello, che ci
                                                                         diverte con sottile ironia”
                                                                                   Teatro a Milano

Q    uattro amici di vecchia data, Lele, Ugo, Stefa-
     no e Franco, si ritrovano la notte di Natale per
giocare una partita di poker. Con loro vi è anche
                                                        da anni, al punto tale che Franco, indispettito dal-
                                                        la presenza dell’ormai ex amico, quasi decide di
                                                        tornarsene a casa.
                                                                                                                Note di regia
                                                                                                                Cinque attori di grande livello, Gigio Alberti, Gio-
                                                                                                                vanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase
il misterioso avvocato Santelia, un ricco industria-    La sola prospettiva di vincere la somma necessa-        e Fulvio Pepe, si calano in una partita che proba-
le contattato da Ugo per partecipare alla partita.      ria alla ristrutturazione del cinema lo fa desistere    bilmente lascerà i loro personaggi tutti sconfitti, a
Franco è proprietario di un importante cinema di        dall’idea. La partita si rivela ben presto tutt’altro   dimostrazione di come alcuni valori fondamentali
Milano ed è il più ricco dei quattro, l’unico ad ave-   che amichevole. Sul piatto, oltre a un bel po’ di       delle relazioni umane - amicizia, lealtà e consape-
re le risorse economiche per poter battere l’avvo-      soldi, c’è il bilancio della vita di ognuno: i falli-   volezza di sé - stiano dolorosamente tramontan-
cato, il quale tra l’altro è noto nel giro per le sue   menti, le sconfitte, i tradimenti, le menzogne, gli     do dal nostro orizzonte.
ingenti perdite. Tra Franco e Ugo però, i rapporti      inganni. È uno tra i più bei film di Avati, lucido,
sono tesi; la loro amicizia, infatti, è compromessa     amaro, avvincente.

22
Enfiteatro                                                         TEATRO DEL POPOLO

                 ROMEO E GIULIETTA                                                                                  turno
                                                                                                                    Popolo - Oro

                 NATI SOTTO UNA                                                                                     GIOVEDÌ
                 CATTIVA STELLA                                                                                     12 MARZO
                                      da William Shakespeare
                                          con ALE E FRANZ
       e con Eugenio Allegri, Teodosio Barresi, Marco Gobetti, Marco Zannoni
                                  regia Leo Muscato

    nonostante tutto, la storia
    di Romeo e Giulietta vince
    su ogni cosa

Note di regia                                           lato si rubano le battute, dall’altro si aiutano come      loro non lo sanno! Forse qualcuno lo immagina, ma

Iveri protagonisti del nostro spettacolo, non sono i
 personaggi dell’opera, ma sette vecchi comici giro-
vaghi che si presentano al pubblico per interpretare
                                                        meglio possono. Convinti di essere dei bravi attori,
                                                        non si rendono conto che, quando sono in palco-
                                                        scenico, non riescono neanche a dissimulare i loro
                                                                                                                   preferisce non approfondire. Succede un miracolo
                                                                                                                   però: nonostante tutto, la storia di Romeo e Giulietta
                                                                                                                   vince su ogni cosa. In un modo o nell’altro, questi Co-
la dolorosa storia di Giulietta e del suo Romeo. San-   rapporti personali fatti di invidie, ripicche, alleanze,   mici, riescono a raccontare la storia dei due giovani
no bene che è una storia che già tutti conoscono, ma    rappacificazioni. A volte, le intenzioni dei personaggi    amanti, e arrivano a farlo anche se loro “giovani” non
loro vogliono raccontarla osservando il più autentico   si confondono con le loro, provocando una serie di         lo sono più da tanto tempo. E in un modo o nell’altro
spirito elisabettiano. Sono tutti uomini e ognuno di    azioni e reazioni a catena che, in una dimensione          riescono pure a far commuovere. Forse perché dal-
loro interpreta più personaggi, anche quelli femmi-     meta-teatrale assolutamente involontaria, finisco-         la loro goffaggine traspare una verità che insinua
nili.                                                   no per massacrare la storia dell’esimio poeta! Presi       un forte dubbio: quello che, in questa storia, più di
Il fatto è che le buone intenzioni non si sposano       singolarmente, sembrano avanzi di teatro; messi            chiunque altro, sono proprio loro quelli… Nati sotto
con le loro effettive capacità (o modalità) di stare    insieme, formano una compagnia tragica, involon-           contraria stella.
in scena. Rivali e complici allo stesso tempo, da un    tariamente comica, quindi doppiamente tragica. Ma

                                                                                                                                                                       23
TEATRO DEL POPOLO                                                I Due della Città del Sole in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi

                                                                                  NON È VERO
  turno
  Popolo - Oro

  MARTEDÌ                                                                         MA CI CREDO
  24 MARZO                                                                                      di Peppino De Filippo

                                                                                                 con ENZO DECARO
                                                                                                  regia di Leo Muscato

                                                                                                                            una tragedia tutta da
                                                                                                                            ridere, popolata da una
                                                                                                                            serie di caratteri dai
                                                                                                                            nomi improbabili

Note di regia                                           ma che morisse. Mi chiese di pensare a un progetto      Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia
Ho mosso i primi passi nel mondo del teatro quan-       da fare insieme. Ne pensai mille, ma non abbiamo        nella Napoli un po’ oleografica degli anni 30.
do avevo poco più di vent’anni. Mi ero trasferito       avuto i l tempo di realizzarne uno. Ereditando la       Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ven-
a Roma per fare l’Università e non sapevo ancora        direzione artistica della sua compagnia, ho deciso      tina d’anni più avanti. Noi seguiremo questo sua
nulla di questo mestiere. Mi presentai a un provi-      di inaugurare questo nuovo corso partendo proprio       intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai
no con Luigi De Filippo e lui mi prese a bottega        dal primo spettacolo che ho fatto con lui, Non è vero   giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli
nella sua compagnia. Mi insegnò letteralmente           ma ci credo. Rispettando i canoni della tradizione      anni 80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale
a stare in palcoscenico, dandomi l’opportunità di       del teatro napoletano, proveremo a dare a questa        in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e
vivere la straordinaria avventura delle vecchie tour-   storia un sapore più contemporaneo. Quella che an-      Maradona.
née da 200 repliche l’anno.                             dremo a raccontare è una tragedia tutta da ridere,      Lo spettacolo concepito con un ritmo iperbolico
Rimasi con lui per due stagioni; poi mi trasferii a     popolata da una serie di caratteri dai nomi impro-      condenserà l’intera vicenda in un solo atto di 90
Milano per studiare regia.                              babili e che sono in qualche modo versioni moder-       minuti.
Ci siamo rivisti ventidue anni dopo, pochi mesi pri-    ne delle maschere della commedia dell’arte. [...]

24
-                                                                TEATRO BOCCACCIO

                                  BANDA 4.0
                                                                                                                         turno
                                                                                                                         Boccaccio

                     LO SPETTACOLO                                                                                       MARTEDÌ
                   PER I QUARANT’ANNI                                                                                    21 APRILE
                                         con BANDA OSIRIS

                                                                                                                                   “...E infine, io vi auguro
                                                                                                                                   di combattere sempre
                                                                                                                          l’indifferenza, di fare di ogni
                                                                                                                           luogo la vostra resistenza.”

Utantissima
    n grande schermo con proiezioni continue,
    video e immagini, un sapiente gioco di luci e
            musica, poche battute rapide e taglienti
                                                            da Osiris e per la prima volta dal vivo viene eseguita
                                                            “La favola dell’amore inventato” scritta appositamen-
                                                            te da Tiziano Scarpa, un momento di poesia, intensità
                                                                                                                       si scatenano in un pot-pourri legato alle musiche da
                                                                                                                       film mentre sul grande schermo corrono le immagi-
                                                                                                                       ni delle continue citazioni musicali.
e il coinvolgimento del pubblico a cui viene richie-        mescolati da una sapiente ironia.                          Chiude lo spettacolo un richiamo agli inizi: un ban-
sto di inviare domande, anche le più imbarazzanti,          La visita all’opera è accompagnata da Mozart in per-       ditore con tanto di megafono annuncia che “siamo
via whatsapp.                                               sona che con “Madamina il catalogo è questo” offre         la banda più piccola del mondo, l’unica banda tera-
Quattordici quadri che spaziano da un vorticoso do-         la costruzione di una gigante figura femminile tutta       peutica esistente sulla faccia della terra, nati per stra-
cumentario d’apertura con immagini di repertorio,           con strumenti musicali poichè il catalogo elencato è       da come un petardo che ti rotola tra i piedi”. Questi
ad un esecuzione di “Smoke on the water” per soli           quello dell’Ikea.                                          sono i quarant’anni ostinati e felici con cui abbiamo
fiati. Lo spazio si trasforma in una balera anni ’60        Il penultimo quadro è la sonorizzazione di un film,        vissuto la nostra resistenza. Chiude la versione inten-
per un’elegia sulla musica con la M maiuscola con           rumori e musica, in cui un giovane Claudio Morganti        sa e toccante à la Banda Osiris di “Bella Ciao” come
“Quizas, quizas, quizas”.                                   è alla ricerca della sua anima gemella ma alla fine tro-   ognuno di noi l’aveva sempre sognata.
La poesia ha sempre attraversato la storia della Ban-       va solo una radio che trasmette “Caterpillar”, i quattro

                                                                                                                                                                                    25
STAGIONE
CONCERTISTICA
TEATRO POLITEAMA
                                                                                      turno
                                                                                      Concertistica

CONCERTO DI NATALE                                                                    LUNEDÌ
PAOLO BORTOLAMEOLLI direttore
DMITRY MASLEEV pianoforte
                                                                                      23 DICEMBRE
•                        ČAJKOVSKIJ Concerto n.1 per pianoforte e orchestra op.23
•                        DVOŘÁK Sinfonia n.7 op.70

                                                                                    D   alla locandina del programma natalizio spicca
                                                                                        lo spettacolare Concerto per pianoforte n.1 di
                                                                                    Čajkovskij. Pagina a cui soltanto i grandi virtuosi
                                                                                    si possono avvicinare. Il siberiano Dmitry Masleev
                                                                                    è fra questi. Del resto quattro anni fa ha trionfato
                                                                                    al “Čajkovskij” di Mosca, il concorso più prestigio-
                                                                                    so del globo, e oggi è di casa nelle stagioni fran-
                                                                                    cesi e tedesche. Con lui, anche per la Sinfonia n.7
                                                                                    di Dvořák, il direttore cileno Paolo Bortolameolli.

                                                                                    Iallalmente
                                                                                           direttore cileno Paolo Bortolameolli attual-
                                                                                                 è direttore assistente di Gustavo Dudamel
                                                                                            Los Angeles Philharmonic, ha un intenso pro-
                                                                                    gramma di concerti nelle Americhe, in Asia e in Eu-
                                                                                    ropa, ed è anche Guest Conductor in Residence of
                                                                                    Orchestra of the Americas. Lodato dal compositore
                                                                                    George Crumb per la sua “interpretazione sensi-
                                                                                    bile e perspicace”, sta guadagnando l’attenzione
                                                                                    internazionale come uno dei giovani direttori della
                                                                                    sua generazione più interessanti e versatili del Sud
                                                                                    America. Persegue l’unione tra le arti e crede nell’e-
                                                                                    sperienza multimediale del momento concertistico,
                                                                                    da collegare a conferenze, letture, esperienze visua-
                                                                                    li, collaborazioni con i compositori, formazione del
                                                                                    pubblico fin dall’infanzia, in modo che si riduca la
                                                                                    distanza ideale tra ascoltatori in sala e musicisti sul
                                                                                    palco.

                                                                                    D   mitry Masleev ha suonato nelle sale più
                                                                                        prestigiose di Europa, Asia, Nord e Sud America;
                                                                                    definito un “pianista dal grande futuro” (La Croix), di
                                                                                    “brillante virtuosismo” (The Financial Times”), si è di
photo: Michiko Tierney

                                                                                    recente esibito al Festival di Lucerna, al prestigioso
                                                                                    Elbphilharmonie e ha debuttato a Vienna presso
                                                                                    la Konzerthaus suonando il Primo Concerto di
                                                                                    Šostakovič per pianoforte e orchestra. Nel gennaio
                                                                                    del 2017 ha incantato il pubblico americano con il
                                                                                    suo debutto alla Carnegie Hall.

                                                                                                                                        27
TEATRO POLITEAMA
     turno
     Concertistica

     LUNEDÌ          GIOVANNI SOLLIMA direttore e violoncello
                     •   SOLLIMA Introduzione/Improvvisazione per violoncello solo
     10 FEBBRAIO     •   HAYDN Concerto n.2 per violoncello e orchestra Hob.VIIb:2
                     •   GENTLE GIANT Knots da Octopus 1972 (arrangiamento di Giovanni Sollima)
                     •   ČAJKOVSKIJ Variazioni su un tema Rococò op.33
                     •   SOLLIMA Terra con variazioni

                                                                T   ripudio di musica con il ritorno all’ORT di Giovanni Sollima e del suo
                                                                    prodigioso violoncello. Un musicista per cui il suonare non è un fine,
                                                                ma il mezzo per comunicare con il mondo. Uno strumentista che non
                                                                teme neppure le pagine più ardue del repertorio. Un compositore che,
                                                                grazie all’empatia che instaura con lo strumento e con le sue emozio-
                                                                ni, tratta la musica senza paletti: dai ritmi mediterranei, al barocco, al
                                                                metal. Sollima scrive soprattutto per violoncello, contribuendo in modo
                                                                determinante alla creazione di nuovo repertorio, che fa impazzire anche
                                                                ascoltatori che di solito non frequentano la classica. Insieme all’Orche-
                                                                stra della Toscana si misura in due capisaldi del repertorio, da far tre-
                                                                mare le vene e i polsi per la complessità tecnica a ogni violoncellista:
                                                                il Concerto n.2 di Haydn e la Variazioni su un tema rococò di Čajkovskij.
                                                                Ma poi, come spesso Sollima usa, largo alla creatività con improvvisa-
                                                                zioni e arrangiamenti di brani rock.

                                                                G    iovanni Sollima è un violoncellista di fama internazionale e il
                                                                     compositore italiano più eseguito nel mondo. Parallelamente
                                                                all’attività violoncellistica, la sua curiosità lo spinge ad esplorare nuo-
                                                                ve frontiere nel campo della composizione attraverso contaminazioni
                                                                fra generi diversi avvalendosi anche dell’utilizzo di strumenti antichi,
                                                                orientali, elettrici e di sua invenzione.
                                                                Collabora in ambito classico con artisti del calibro di Riccardo Muti, Yo-
                                                                Yo Ma, Antonio Pappano, Gidon Kremer, Ivan Fischer, Daniele Gatti, Vik-
                                                                toria Mullova, Ruggero Raimondi, Mario Brunello, Kathryn Stott, Yuri
                                                                Bashmet, Katia e Marielle Labeque, Giovanni Antonini, Ottavio Danto-
                                                                ne e con orchestre rinomate tra cui Orchestra del Teatro alla Scala, Or-
                                       photo: Francesco Ferla

                                                                chestra Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della
                                                                RAI, Chicago Symphony Orchestra, Manchester Camerata, Liverpool
                                                                Philharmonic. Artista poliedrico, ha collaborato in altri ambiti anche
                                                                con artisti quali Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Larry Coryell,
                                                                Elisa, Michele Serra e Antonio Albanese.

28
TEATRO POLITEAMA
                                                                                                                turno
                                                                                                                Concertistica

LORENZA BORRANI direttore e violino                                                                             MARTEDÌ
•                           PROKOF’EV Sonata n.1 per violino e pianoforte op.80
                            (arrangiamento per orchestra di Lorenza Borrani)                                    3 MARZO
•                           SCHUBERT Cinque Minuetti con 6 Trii per archi
•                           BEETHOVEN Sinfonia n.4 op.60

                                                                                  L a violinista Lorenza Borrani fa musica in pubblico da quando era bambina.
                                                                                    È cresciuta alla Scuola di Fiesole dove Piero Farulli la portava in palmo di
                                                                                  mano (adesso vi continua a insegnare). Poi Lorin Maazel l’ha invitata a esse-
                                                                                  re spalla della Filarmonica Toscanini di Parma e Claudio Abbado l’ha voluta
                                                                                  per la sua Orchestra Mozart, frequentata solo da strumentisti impeccabili.
                                                                                  Ma nel tempo è stata primo violino di tante altre orchestre; da un decennio,
                                                                                  specialmente, della Chamber Orchestra of Europe. E ne ha perfino fondata
                                                                                  una sua: la “Spira Mirabilis”, che tiene concerti senza direttore dopo giorni
                                                                                  e giorni di preparazione durante i quali i componenti discutono sulla rot-
                                                                                  ta da seguire per l’interpretazione. Con l’ORT dimostra nel Concerto n.1 di
                                                                                  Prokof’ev quel che sa fare con il proprio strumento; poi, con la Quarta di
                                                                                  Beethoven, quanto sa tener testa a un’orchestra intera.

                                                                                  L  orenza Borrani si esibisce in veste di primo violino, direttore, solista e
                                                                                     camerista nelle sale e nelle stagioni più importanti del mondo. Quan-
                                                                                  do nel 2008 è stata nominata solista della Chamber Orchestra of Europe
                                                                                  (Abbado, Harnoncourt, Haitink) la sua attività è definitivamente uscita dai
                                                                                  confini nazionali. La Philharmonie di Berlino (Berlin Musikfest 2013), il Fe-
                                                                                  stival di Edimburgo (con trasmissione radiofonica dei concerti per la BBC) e
                                                                                  di Aldeburgo, la Philharmonie di Colonia, la Citè de la Musique di Parigi, la
                                                                                  Cadogan Hall di Londra, il Concertgebouw di Amsterdam e l’Opera House
                                                                                  di Sydney l’hanno ospitata in veste di solista negli ultimi anni. Collabora
                                                                                  in veste di solista con direttori del calibro di Yuri Ahronovich, Gyorgy Gyori-
                                                                                  vany Rath, Claudio Abbado, Trevor Pinnock, Yannick Nezet-Seguin, Bernard
photo: @Piera Mungiguerra

                                                                                  Haitink e con artisti di chiara fama quali Isabel Faust, Pier Narciso Masi, An-
                                                                                  drea Lucchesini, Helene Grimaud, Daniel Hope, Andras Shiff, Pierre Laurent
                                                                                  Aimard, Irina Schnittke, Tabea Zimmermann, Janine Jansen, Mario Brunello,
                                                                                  Christan Tetzlaff, Alexander Lonquich, Lilya Zilberstein, Pavel Gililov. Nel no-
                                                                                  vembre del 2016 ha tenuto un tour con l’Australian Chamber orchestra, in
                                                                                  qualità di direttore/solista.

                                                                                                                                                               29
TEATRO POLITEAMA
          turno
          Concertistica

          MERCOLEDÌ        ALEXANDER MAYER direttore
                           JULIAN STECKEL violoncello
          22 APRILE        •                        SCHUBERT Ouverture in stile italiano D.591
                           •                        ŠOSTAKOVIČ Concerto n.1 per violoncello e orchestra op.107
                           •                        MOZART Sinfonia n.40 K.550

                                                                                         A  lexander Mayer è, secondo i media svizzeri,
                                                                                            un “direttore moderno” per il lavoro portato
                                                                                         avanti dapprima con la Sinfonietta de Lausanne,
                                                                                         adesso con l’Ensemble Symphonique Neuchâtel.
                                                                                         Perché a lui interessa preparare menù che esaltino
                                                                                         i contrasti e che intersechino i generi, per esempio
                                                                                         combinando Mendelssohn con un sound elettrico o
                                                                                         Beethoven con il klezmer, oppure allestendo spetta-
                                                                                         coli di luci durante i concerti. La serata dell’ORT non si
                                                                                         annuncia tanto estroversa. Ispido sì, però, l’accostare
                                                                                         la sinfonia più drammatica di Mozart, K.550, a uno
                                                                                         Schubert che pare Rossini e al Novecento acido del
                                                                                         Concerto op.107 di Šostakovič, solista Julian Steckel,
                                                                                         violoncellista cui piace investigare le connessioni
                                                                                         profonde che rendono unitaria una composizione.
                                                                                         La sua filosofia di interprete è sintetizzata in questa
                                                                                         frase: “Se tu conosci la stanza di un appartamento,
                                                                                         ma non sai che in quell’appartamento, di stanze, ce
                                                                                         ne sono altre sette, non potrai neanche mai com-
                                                                                         prendere la stanza in cui abiti”.

                                                                                         Joggiulian   Steckel è unanimemente riconosciuto
                                                                                            come uno dei violoncellisti più carismatici attivi
                                                                                               a livello internazionale. Nel 2010 l’artista ha ot-
                                                                                         tenuto il primo premio al Concorso ARD di Monaco,
                                                                                         l’Oehms Classic Award e il premio dell’Orchestra da
                                                                                         Camera di Monaco. Numerosi sono i riconoscimenti
                                                                                         che avevano contraddistinto in precedenza la sua
                                                                                         carriera artistica: i premi al Concorso Rostropovich di
                                                                                         Parigi, al Feuermann di Berlino e al Pablo Casals di
                                                                                         Kronberg. Nel 2012 ha ricevuto l’ECHO Klassik per
                                                                                         le sue incisioni dei concerti di Korngold, Goldsch-
                           photo: Marco Borggreve

                                                                                         midt e Schelomo di Bloch con l’orchestra Rheinische
photo: Tashko Tasheff

                                                                                         Philarmonie di Coblenza e la direzione di Daniel
                                                                                         Raiskin. La critica musicale internazionale elogia le
                                                                                         sue qualità interpretative e strumentali non comu-
                                                                                         ni, sempre volte a restituire l’autentica anima delle
                                                                                         opere proposte.

30
TEATRO POLITEAMA
                                                                                                                                                   turno
                                                                                                                                                   Concertistica

DANIELE RUSTIONI direttore                                                                                                                         MERCOLEDÌ
FRANCESCO PIEMONTESI pianoforte
•     BRAHMS Concerto n.2 per pianoforte e orchestra op.83
                                                                                                                                                   20 MAGGIO
•     SCHUBERT Sinfonia n.9 D.944 La grande

                                                                                                                                                 D    aniele Rustioni è certamente uno dei più
                                                                                                                                                      importanti direttori d’orchestra della sua
                                                                                                                                                 generazione sia nel repertorio operistico che in
                                                                                                                                                 quello sinfonico. Dirige regolarmente nei miglio-
                                                                                                                                                 ri teatri internazionali dalla Royal Opera House
                                                                                                                                                 Covent Garden, all’Opera di Monaco di Baviera,
                                                                                                                                                 all’Opéra di Parigi, all’Opernhaus di Zurigo, al
                                                                                                                                                 Teatro alla Scala, alla Fenice di Venezia. Direttore
                                                                                                                                                 principale dell’Orchestra della Toscana, svolge
                                                                                                                                                 un’intensa attività come apprezzato interprete di
                                                                                                                                                 un già vasto repertorio sinfonico. Ha già diretto
                                                                                                                                                 tutte le maggiori orchestre sinfoniche italiane,
                                                                                                                                                 l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa
                                                                                                                                                 Cecilia, la Filarmonica della Scala e l’Orchestra
                                                                                                                                                 Sinfonica Nazionale RAI.

                                                                                                                                                 F   rancesco Piemontesi, pianista dotato di
                                                                                                                                                     eccezionale finezza interpretativa abbinata
                                                  photo: Marco Borggreve

                                                                                                                                                 a solidissime qualità tecniche, è acclamato per
                                                                                                                          photo: MarcoBorrelli

                                                                                                                                                 il suo approccio al repertorio mozartiano e del
                                                                                                                                                 primo romanticismo. Appare in tutto il mondo
                                                                                                                                                 insieme ai più rinomati direttori d’orchestra quali
                                                                                                                                                 Zubin Mehta, Iván Fischer, Vladimir Ashkenazy,
                                                                                                                                                 Gianandrea Noseda, Marek Janowski, Sir Mark El-

D   ue partiture monumentali nell’ultimo pro-                              mente come compositore di miniature pianistiche                       der, Manfred Honeck, Sakari Oramo, Pablo Heras-
    gramma di stagione, direttore Daniele Rustio-                          e canzoni. Il Concerto per pianoforte op.83, del                      Casado, Andrew Manze e Sir Roger Norrington e
ni. La Sinfonia Grande che Franz Schubert scrisse                          1881, è una delle opere più ampie e imponenti                         con le principali orchestre.
per Vienna l’anno della morte precoce, il 1828;                            concepite da Brahms, e (con i suoi quattro movi-
solo che le proporzioni vaste della partitura e la                         menti, anziché i soliti tre) ha dimensioni superiori
difficoltà esecutiva la fecero cancellare dalla stagio-                    rispetto a qualsiasi altro Concerto precedente. Lo
ne, sottraendo all’autore la possibilità di affermarsi                     suona lo svizzero Francesco Piemontesi, pupillo del
presso un pubblico che lo conosceva esclusiva-                             grande Alfred Brendel.

                                                                                                                                                                                                  31
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