PROGRAMMA LUMIÈRE - SETTEMBRE 2017 ANNO XXXIII/N.6 - Cineteca Bologna

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PROGRAMMA LUMIÈRE - SETTEMBRE 2017 ANNO XXXIII/N.6 - Cineteca Bologna
SETTEMBRE
                                                                      2017
                                                                  ANNO XXXIII/N.6

Dunkirk (2017) di Christopher Nolan

PROGRAMMA LUMIÈRE
Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311
PROGRAMMA LUMIÈRE - SETTEMBRE 2017 ANNO XXXIII/N.6 - Cineteca Bologna
Editoriale

Parte la nuova stagione, in Italia tra qualche nube. Le nubi sull’o-
rizzonte del cinema sono dovute al fatto che l’annata 2016-17 ha
registrato in Italia un ulteriore sensibile calo nelle presenze in sala.
Da decenni si discute sulle cause di questo assottigliamento di pub-
blico; cause storiche, culturali, legate ai costumi e ai consumi, cause
strutturali e cause contingenti. Mi pare che oggi una chiara causa
contingente si chiami Netflix. Non tanto perché Netflix è il più acces-
sibile serbatoio di film e (soprattutto) di fiction seriale, quanto perché
c’è nella sua proposta qualcosa che fa sembrare meno moderno il ci-
nema. Netflix ha fatto sua l’idea di esclusività. L’attesa per l’uscita di
un film e di una serie televisiva, il gioco dell’anticipazione, il brivido
di una visione esclusiva sono traslocati dal grande schermo condiviso          Dunkirk di Christopher Nolan
                                                                              sarà programmato, in versione
alla tv, e agli altri molteplici schermi della visione individuale.          originale con sottotitoli italiani,
Il cinema prova a rispondere con l’eccellenza della sua storia e della           nel cartellone di settembre.
sua tecnologia. Dunkirk di Christopher Nolan, rievocazione d’autore          Maggiorni informazioni su sito,
                                                                                     newsletter e quotidiani.
di un episodio chiave della Seconda guerra mondiale, già acclamato
come uno dei film più importanti degli ultimi anni, è quel che un tem-
po si sarebbe chiamato cinema-cinema (ovvero, irriducibile a ogni
altro medium). In Italia, gli unici luoghi ove sarà possibile vederlo nell’originale formato 70mm
sono la mitica sala di Melzo e il nostro Lumière. Nolan, come Tarantino, è uno dei registi che
percepiscono il loro esistere all’interno della storia del cinema. La prova migliore è la rassegna
che ha costruito insieme al BFI, finanziando la ristampa delle copie: una serie di film che hanno
nutrito il progetto e la realizzazione di Dunkirk. Con piacere presentiamo in questo programma
una selezione della rassegna. Con piacere e sorpresa ho ritrovato, in una lista di fonti tutt’altro
che prevedibile, un film come La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, e una motivazione così
acuta alla sua presenza: “perché è un film che sollecita l’empatia con i suoi personaggi con il
minor tasso di messinscena immaginabile”.
David Lynch è a sua volta un artista che, laddove inventa mondi di totale e perturbante autonomia
estetica, mantiene saldo il legame con la storia del cinema. Basta rivedere, quarant’anni dopo,
Eraserhead e quel suo bianco e nero che sapeva di arcano e d’avanguardia, ora recuperato dal
restauro. Eraserhead è Il Cinema Ritrovato al cinema di settembre e ad accompagnarlo sarà, oltre
alla personale Lynch, una rassegna dedicata ai Mostri: ci sono i classici, c’è il muto musicato Il
gobbo di Notre-Dame, ed entra nella serie anche La donna scimmia di Ferreri, uno dei restauri
presentati alla Mostra di Venezia… L’altro restauro che portiamo in laguna è Novecento, puro
e maestoso cinema di poesia; questo mi dà l’occasione di segnalare un film per il quale voglio
spendere la parola ‘sorpresa’. Evviva Giuseppe di Stefano Consiglio è un vitale, emozionante
ritratto di Giuseppe Bertolucci (che, tra molte altre cose, di Novecento fu sceneggiatore). Un
ritratto sorprendente sia per chi lo ha conosciuto sia per chi di lui sa poco ancora. Materiali pri-
vati, testimonianze della parte più volatile della sua multiforme opera, quella teatrale, una lunga
intima e analitica intervista a suo fratello Bernardo, un gran finale affidato a Benigni ci riportano
con nitidezza il pensiero di Giuseppe, che resta così sintonizzato sui temi veri del presente, anche
a cinque anni dalla sua scomparsa.
Infine. Novità della stagione sarà una ‘lezione di cinema’ al mese. Percorso non cronologico,
piuttosto modulato sull’attualità dei restauri e della programmazione. Cominciano Andrea Mene-
ghelli e Renato Zorzin che, in occasione del 70mm di Dunkirk, racconteranno la storia dei ‘fuori
formato’. È un anticipo di ciò che presto vorremmo attivare nei nuovi spazi del Modernissimo:
una fascia di programmazione dedicata alla formazione del pubblico, regolare e gratuita, fatta
di incontri, lezioni, approfondimenti. Perché è da lì che tutto parte e tutto può ripartire, dagli
spettatori e dai loro piaceri. Noi intanto ripartiamo con energia e fiducia, a dispetto d’ogni nube.
                                                                                   Gian Luca Farinelli
PROGRAMMA LUMIÈRE - SETTEMBRE 2017 ANNO XXXIII/N.6 - Cineteca Bologna
A settembre

          IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA
          tutti i lunedì e i martedì del mese
          Quinta stagione per Il Cinema Ritrovato al cinema, che dal 2012 presenta nel-
          le sale italiane film riportati dal restauro a nuova vita, splendore e circolazione
          culturale. Si parte questo mese con Eraserhead, opera prima di David Lynch, che
          nel 1976 affidava a un bianco e nero angoscioso e arcano la sua visione (neo)
          surrealista del cinema e del mondo. Lynch s’inoltrava nei territori dell’inconscio
          che non avrebbe più smesso d’esplorare: la crudezza allucinatoria di Eraserhead
          resta qualcosa di unico, nella storia del suo autore e nella storia del cinema.

          PAESAGGI DELL’INCUBO:
          IL CINEMA DI DAVID LYNCH dal 1° al 16 settembre
          Mentre Twin Peaks – Il ritorno è riuscito nell’impresa quasi impossibile di alzare l’a-
          sticella di una Tv sinceramente sperimentale, è il momento di attraversare di nuovo
          Lynchtown, il mondo bizzarro e allucinato del regista americano. Se i quarant’anni di
          Eraserhead mostrano il grado di turbamento che ancora oggi quell’esordio suscita,
          è in tutti gli altri film che si svolge il filo di Arianna del labirinto visionario di Lynch.
          E se Sailor e Lula, Cooper e Diane, Dorothy e Jeffrey, Betty e Rita ci sembrano ormai i
          nostri amati famigliari lunatici, lo dobbiamo al calore del suo genio.

          NO ORDINARY PEOPLE: I MOSTRI AL CINEMA
          dall’8 al 28 settembre
          Incunabolo dell’ossessione lynchana per la deformità, Eraserhead, con il suo campio-
          nario di ordinaria mostruosità, ci offre lo spunto per una carrellata di mostri cinema-
          tografici. Da figure classiche dell’orrore come il Nosferatu di Murnau e La mummia di
          Freund, ai freaks di Tod Browning e Marco Ferreri (La donna scimmia), vittime innocenti
          della mostruosità umana, fino al tragico e commovente Quasimodo di Lon Chaney, che
          dietro l’aspetto orrendo cela (come spesso i ‘mostri’) una profonda bellezza interiore.

          ROAD TO DUNKIRK. CARTA BIANCA A NOLAN
          dal 6 al 30 settembre
          Intorno al suo ultimo acclamato film (che al Lumière vedremo nell’originale formato
          70mm), Christopher Nolan ha costruito con il BFI una rassegna (non convenzionale, a
          tratti sorprendente) dei titoli che l’hanno ispirato. Noi ve ne offriamo una selezione: da
          un classico del cinema bellico come All’ovest niente di nuovo all’epica-verité di La bat-
          taglia di Algeri, da un esercizio di tensione narrativa come Vite vendute al Prigioniero
          di Amsterdam di Hitchcock, spy movie in presa diretta sulla Seconda guerra mondiale.

          I RESTAURI DI VENEZIA dal 9 al 28 settembre
          La donna scimmia di Marco Ferreri, anomalo freak movie, apologo sullo sfruttamento
          come condizione base delle relazioni umane, è il restauro che la Cineteca porta a Ve-
          nezia (insieme a Novecento, che sarà un nostro prossimo Cinema Ritrovato al cinema).
          La rassegna presenta anche gli altri restauri del festival: un formidabile tris di capola-
          vori giapponesi, L’intendente Sansho, Gli amanti crocifissi, Il sapore del riso al tè verde,
          e l’impetuoso debutto di Miloš Forman nella nová vlna praghese, L’asso di picche.

          CINEMA DEL PRESENTE dal 1° al 30 settembre
          Una selezione dei migliori titoli usciti in sala negli ultimi mesi, tra autori riconosciuti
          come il giapponese Hirokazu Koreeda e il rumeno Cristi Puiu; i sorprendenti esordi di
          William Oldroyd (Lady Macbeth) e gli italiani Andrea De Sica (I figli della notte) e Roberto
          De Paolis (Cuori puri); sguardi su mondi altri: la comunità arabo-israeliana di Libere,
          disobbedienti, innamorate – In Between e la corrotta capitale filippina di Metro Manila.

          SCHERMI E LAVAGNE
          dal 17 settembre, tutti i sabati e le domeniche
          Riapre il Cineclub per bambini e ragazzi e si riparte subito con la fantasia per i viaggi
          e le esplorazioni del nostro Open Day. La nuova stagione offre i paesaggi incontaminati
          di Alamar, storia familiare in chiave ecologista, l’avventura al femminile di Sasha e il
          Polo nord e il poetico anime giapponese Oltre le nuvole – Il luogo promessoci.
PROGRAMMA LUMIÈRE - SETTEMBRE 2017 ANNO XXXIII/N.6 - Cineteca Bologna
AGOSTO                                                       “pensato”. I sei lunghi anni della realizzazione,
                                                             la troupe... I ricordi s’intrecciano a foto di scena
                                                             e riprese dell’epoca. Il documentario è esso stesso
30 MERCOLEDÌ                                                 calato in un’atmosfera lynchana. Il regista parla in
                                                             primo piano, davanti un microfono stile anni Cin-
                                                             quanta, alle spalle una tenda – forse rossa come
 Anteprima. Prima visione                                    nella famosa loggia di Twin Peaks, ma il tutto è in
  22.00    DUNKIRK                                           bianco e nero come Eraserhead.
 (USA-GB-Francia/2017)                                       THE ALPHABET
 di Christopher Nolan (106’)                                 (USA/1968) di David Lynch (4’)
 Alla sua “prima fuga dall’immaginario”, l’auto-             Primi passi nella poetica dell’incubo. “Una notte la
 re della trilogia del Cavaliere Oscuro e di pietre          nipote di mia moglie Peggy fece un brutto sogno,
 miliari della fantascienza contemporanea come               durante il quale pronunciava l’alfabeto in manie-
 Inception e Interstellar, si cimenta con un kolossal        ra tormentosa. Fu più o meno questo che mise in
 di guerra che ricostruisce sul grande schermo (e            moto The Alphabet. Il resto veniva solamente del
 nello splendore della pellicola 70mm – “io credo            subconscio” (David Lynch).
 nell’immersione collettiva e nello schermo gigan-           SIX MEN GETTING SICK
 te”, afferma il regista) uno degli episodi-chiave           (USA/1966) di David Lynch (1’)
 del secondo conflitto mondiale e della storia del           Anello di congiunzione tra il Lynch pittore e il Lyn-
 Novecento: l’incredibile evacuazione, tra il mag-           ch regista, nasce come “quadro in movimento” da
 gio e il giugno del 1940, verso la Gran Bretagna            proiettare in loop su uno schermo scolpito. Lynch
 di migliaia di soldati belgi, francesi e britannici,        è ancora studente all’accademia d’arte di Phila-
 bloccati sulle spiagge di Dunkerque dall’avanza-            delphia ma il connubio tra astrazione e corporeità
 ta dei panzer tedeschi. E lo fa con un dispiego di          rimanda già alle future ossessioni.
 mezzi senza precedenti: aerei, navi da guerra e
 armamenti originali provenienti da collezionisti di
 tutto il mondo, oltre seimila comparse, la maggior
 parte delle scene girate nei luoghi reali. “Dunkirk
 è il mio primo film realista. Mi interessava esplo-
 rare il fattore umano e soprattutto una condizione
 di panico alla Hitchcock. Per raccontare la storia
 da un punto di vista soggettivo, ho scelto la terra,
 l’aria e l’acqua come lenti e zoom della guerra”
 (Christopher Nolan).
 Il Lumière è uno dei due soli cinema in Italia, insie-
 me all’Arcadia di Melzo, in cui il film verrà proiettato
 nell’originale versione in pellicola 70mm.
 Ingresso: 10 € (ridotto 8 €).
 Prevendite online sul sito della Cineteca                    20.00    THE ELEPHANT MAN
                                                             (GB/1980) di David Lynch (125’)
                                                             La storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak
31 GIOVEDÌ                                                   della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due
                                                             motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo
                                                             cinema e trovare una via d’entrata a Hollywood. The
Dal 31 agosto                                                Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo pro-
Prima visione                                                tagonista, da una parte trascina al pianto il grande
18.00 20.15 22.30              DUNKIRK                       pubblico e dall’altra fa saettare schegge di orrido
(USA-GB-Francia/2017)                                        e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale
di Christopher Nolan (106’)           (replica)              e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si
Proiezione nell’originale versione in pellicola 70mm         ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta
Ingresso: 10 € (ridotto 8 €).                                per costruire una nuova riflessione sul visibile e
Prevendite online sul sito della Cineteca e alla cassa       sull’orrore. (rm)
del Lumière

                                                            Cinema del presente

SETTEMBRE                                                   22.15    LADY MACBETH
                                                            (GB/2016) di William Oldroyd (89’)
                                                            Per il suo debutto nel lungometraggio, il regista teatrale
01 VENERDÌ                                                  britannico William Oldroyd adatta il romanzo breve Lady
                                                            Macbeth del Distretto di Mcensk di Nikolaj Leskov (che
                                                            ispirò anche l’omonima opera di Šostakovič) trasferen-
 Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch             dolo nell’Inghilterra dell’Ottocento. Protagonista una
 Inaugurazione della rassegna                               giovane donna costretta a un matrimonio combinato e
                                                            imbrigliata nelle norme sociali dell’epoca che trova l’a-
  18.00    ERASERHEAD STORIES                               more e un’inesorabile vendetta. Acclamato dalla critica:
 (USA/2001) di David Lynch (85’)                            “un noir vittoriano, capace di essere allo stesso tempo
 I segreti di Eraserhead. David Lynch in persona ci         brillante, sensuale e rigoroso” (Peter Bradshaw), “Cime
 conduce dietro le quinte del suo cult d’esordio per        tempestose diretto da Alfred Hitchcock” (Eric Kohn).
 raccontarci com’è nato un film “sentito” più che
02 SABATO                                                    04 LUNEDÌ
Piazzetta Pasolini e Piazzetta Magnani                        Il Cinema Ritrovato al Cinema
9.00 – 14.00      IL MERCATO RITROVATO                         18.15 20.15 22.15
Riparte nell’abituale collocazione del sabato mattina         ERASERHEAD – LA MENTE CHE CANCELLA
Il Mercato Ritrovato, il nuovo mercato contadino in           (Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’)
Cineteca, che ospita circa quaranta produttori del            Nato in un contesto indipendente e underground, il
nostro territorio. Spesa a km zero, spazi didattici per       primo lungometraggio di David Lynch passa in po-
bambini, concerti e laboratori, cibi di strada, anche         chi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale
vegetariani e vegani, birre artigianali e vini autoctoni.     di tutto il mondo. Girato in totale autonomia nel
                                                              1976, con un pugno di amici e collaboratori fidati,
 18.00 ERASERHEAD STORIES (replica)                           si fa subito notare per l’inquietudine che emana e
THE ALPHABET (replica)                                        per lo sconcerto che suscita nei pur ben disposti
SIX MEN GETTING SICK (replica)                                spettatori. È il primo incunabolo (ma per alcuni
                                                              il più radicale e ipnotico) delle visioni lynchane:
Cinema del presente                                           bianco e nero avanguardistico, narrazione apoca-
 20.00 LIBERE, DISOBBEDIENTI,                                 littica, vicende inspiegabili e orrore ovunque, con
INNAMORATE – IN BETWEEN                                       una trama (un uomo misterioso, con un figlio mo-
(Bar Bahar, Israele-Francia/2016)                             struoso, dentro un futuro post-industriale) presso-
di Maysaloun Hamoud (96’)                                     ché nulla. Né fantascienza né horror, anche se i vari
Si cita spesso Sex & the City parlando di questa viva-        distributori nazionali, Italia compresa, provarono a
ce opera prima. Leila, Noor e Salma sono tre giovani          farlo passare per un film di genere. In verità, il dia-
donne palestinesi che vivono a Tel Aviv. Come tutte le        logo è con il surrealismo, la fotografia industriale,
loro coetanee si divertono, sognano, cercano l’amore.         l’underground statunitense. “Come Shining, Era-
Ma devono lottare per affermare la propria libertà e          serhead stupisce per la capacità di tener fede alla
identità. “Ho cercato di raccontare il complicato dua-        forma linguistica dell’inconscio”, secondo Enrico
lismo della loro quotidianità, stretto fra la tradizione      Ghezzi. A posteriori, va considerato come il film che
da cui provengono e la sregolatezza della metropoli in        per primo ha dato voce ai fantasmi interiori di Lyn-
cui abitano” (Maysaloun Hamoud).                              ch: non solo alle sue fantasie morbose, ma anche
                                                              al suo desiderio di purezza. (rm)
22.15    THE ELEPHANT MAN (replica)                           Restaurato in 4K da Criterion Collection con la su-
                                                              pervisione di David Lynch
03 DOMENICA
17.45    LADY MACBETH (replica)                              05 MARTEDÌ
Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch                18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD –
19.45    MULHOLLAND DRIVE                                    LA MENTE CHE CANCELLA (replica)
(USA-Francia/2001) di David Lynch (147’)
Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mulhol-
land Drive? Eppure la spiegazione c’è, a patto di stare
molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta
                                                             06 MERCOLEDÌ
più di quanto non si creda, per Lynch. È nelle sue pie-      Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch
ghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oni-    18.00 INDUSTRIAL SYMPHONY NO. 1:
riche del racconto, che poi i misteri gemmano, le paure      THE DREAM OF THE BROKENHEARTED
si materializzano, il comico e l’orrore si fondono. Per      (USA/1990) di David Lynch (50’)
di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile         Versione video della performance musical-teatrale
sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifi-        messa in scena da Lynch al New Music America Festi-
che. Un film su Hollywood, ma non ‘di’ Hollywood. (rm)       val. Le musiche sono realizzate con Angelo Badalamenti
                                                             (con cui Lynch ha già collaborato per Velluto blu e con
Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch               cui sta lavorando a Cuore selvaggio – del secondo film
22.30    STRADE PERDUTE                                      compaiono anche i protagonisti, Nicolas Cage e Laura
(Lost Highway, USA/1996)                                     Dern) e cantate da Julee Cruise (voce della celebre Fal-
di David Lynch (134’)                                        ling, tema principale di Twin Peaks – alla serie appar-
Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato        tiene l’ultimo interprete, Michael J. Anderson).
per spacciato. Lost Highway si presenta come un film         INTERVALOMETER EXPERIMENTS: STEPS
scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda     (USA/2007) di David Lynch (5’)
ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con       BUG CRAWLS
una persona che si trova contemporaneamente al telefono      (USA/2008) di David Lynch (5’)
con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con   INDUSTRIAL SOUNDSCAPE
se stessi, cambiare personalità a metà film e vedere un      (USA/2008) di David Lynch (11’)
mondo che possiede lo stesso lessico ma un’altra sintassi.   Tre cortometraggi sperimentali realizzati inizialmente
“C’è una parte della mia creatività che non saprei spie-     da Lynch per il suo sito web. Scenari industriali, so-
gare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note     norità meccaniche e ipnotiche, ripetizione, astrazione,
sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non      animazione. Un insetto si arrampica su una casa e
interrompiamo l’ascolto per chiederci ‘perché il fa minore   cade. Macchinari in movimento. Ombre su una scala.
è là, dopo il mi diesis?’” (David Lynch). (rm)
Road to Dunkirk. Carta bianca a Christopher Nolan              di Keaton fosse superiore a quello di Man Ray e di Luis
19.45    LA BATTAGLIA DI ALGERI                                Buñuel, poiché Keaton era riuscito a conquistare la
(Italia-Algeria/1966) di Gillo Pontecorvo (121’)               libertà espressiva rispettando le regole del cinema
“Come il Potëmkin, un’epica nella forma del documen-           narrativo” (Cecilia Cenciarelli).
tario ricostruito” (Pauline Kael). La ricostruzione è quella   ONE WEEK – UNA SETTIMANA
della guerra di popolo algerina, 1954-1957, contro le          (USA/1920) di Buster Keaton e Eddie Cline (25’)
autorità d’occupazione francesi; il film, Leone d’oro a        Il primo capolavoro di Keaton e uno dei migliori cor-
Venezia e tre nomination agli Oscar, ebbe un’accoglienza       tometraggi della storia del cinema. Dopo soli quindici
a dir poco rigida in Francia, non soddisfece il commit-        film interpretati in tandem con Roscoe ‘Fatty’ Arbuckle
tente governo algerino, ma si guadagnò un’amplissima           tra il 1917 e il 1920, lo stile visivo, il raffinato senso
risonanza internazionale. Nella sceneggiatura di Pon-          della comicità, la straordinaria inventiva e l’istinto
tecorvo e Franco Solinas l’eroe sono le masse in rivolta:      d’attore di Keaton sembrano aver già raggiunto la
“Una straordinaria narrativa-verité... un film che solleci-    perfezione. (Cecilia Cenciarelli)
ta l’empatia con i suoi personaggi con il minor tasso di       Restaurati nel 2015 da Cineteca di Bologna e Cohen
messinscena immaginabile” (Christopher Nolan). (pcris)         Film Collection presso il laboratorio L’Immagine Ritro-
Restaurato da Cineteca di Bologna e Istituto Luce –            vata. Con le musiche composte e dirette da Timothy
Cinecittà in collaborazione con Igor Videocine Produ-          Brock ed eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale
zioni, Casbah Entertainment, Surf Film e CultFilms.            di Bologna registrate in occasione del Cinema Ritro-
La rassegna è ispirata al programma Christopher                vato 2015.
Nolan Presents promosso dal BFI e da Syncopy Films.            In occasione di “That’s Entertainment!” – Spectacle,
10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca       Amusement, Audience and the Culture of Recreation in
Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it                the Audiovisual Contexts of English-speaking countries,
                                                               23rd Sercia Conference (Bologna, 7-9 settembre 2017).
Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch
22.15    VELLUTO BLU
(Blue Velvet, USA/1986)
di David Lynch (120’)
                                                               08 VENERDÌ
Più che universi paralleli, quelli di Lynch fanno pensa-       17.30    STRADE PERDUTE (replica)
re a mondi che sprofondano in altri mondi. Scatole che
contengono altre scatole (e “cosa c’è nella scatola?”,         No Ordinary People: i mostri al cinema
ci si chiede in Dune. “Dolore”). Entrando (e uscendo)          20.00    NOSFERATU
da un orecchio, Velluto blu ci porta a spasso in una           (Nosferatu, Eine Symphonie des Grauens,
scatola cranica. “È un mondo strano”, ci dicono. Sì,           Germania/1921) di Friedrich W. Murnau (106’)
ma anche molto familiare, a guardarlo onestamente.             “Il film capitale del cinema muto”. Dal Dracula di
È così strano che un delizioso pettirosso stritoli uno         Bram Stoker, la storia immortale di Nosferatu, il
scarafaggio nel becco? (am)                                    non-morto che semina la peste, assorbe e spegne le
                                                               forze vitali, attenta all’equilibrio dell’universo, finché
07 GIOVEDÌ                                                     un sacrificio femminile farà sorgere l’alba sulla città
                                                               liberata. “Sul piano formale, il film si allontana dall’e-
                                                               spressionismo e lo trascende: prima d’ogni altra cosa
17.30    LA BATTAGLIA DI ALGERI (replica)                      per l’importanza che vi ha la Natura, per l’impressio-
                                                               nante varietà di esterni reali che ne accrescono il ro-
Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch                 manticismo magico. Murnau s’abbandona totalmente
20.00     CUORE SELVAGGIO                                      al suo gusto della polifonia e del contrappunto, sul
(Wild at Heart, USA/1990)                                      piano drammatico e cosmico. Nosferatu è prima di
di David Lynch (125’)                                          tutto un poema metafisico” (Jacques Lourcelles).
Cuore selvaggio, che vince Cannes nel 1990 tra le              Restaurato da Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung.
polemiche per l’eccessiva violenza, è Velluto blu con          Con le musiche originali di Hans Erdmann ricostruite e
il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso ca-       dirette da Berndt Heller ed eseguite dalla Rundfunk-Sin-
talogo di eccessi virulenti, è l’esempio più potente di        fonieorchester Saarbrücken.
road movie attraverso un’America disperata, violenta,
pornografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e            That’s Entertainment!
distillato, si accende di immagini maestose e improv-          22.15    LUCI DELLA RIBALTA
vise catastrofi. Per alcuni, semplicemente un tour de          (Limelight, USA/1952) di Charlie Chaplin (143’)
force per épater le bourgeois; per tutti gli altri (non        “Quell’omino che vediamo è lo stesso che poco tem-
pochi), uno dei rari film contemporanei ad aver scosso         po prima voleva uccidere tutte le donne del mondo.
dalle fondamenta l’immaginario statunitense. (rm)              è proprio lui. E ora fa di tutto e si dispera perché una
                                                               di loro possa tornare a vivere. Luci della ribalta è un
That’s Entertainment!                                          film possente, geometrico, torbido e menzognero dove
22.15    SHERLOCK JR. – LA PALLA N° 13                         la bellezza, come il sole sugli specchi, gibigianando
(USA/1924) di Buster Keaton (45’)                              va. Eccolo Buster Keaton. Una sfingea apparizione di
Uno dei film più incredibili di Keaton, nel quale il           pochi secondi ove per poco il cor non si spaura. Insie-
geniale comico dall’espressione impassibile è un               me. Come se Michelangelo scolpendo il David avesse
proiezionista aspirante detective che sogna di entrare         fatto fare l’orecchio sinistro a Leonardo. Luci della ri-
e uscire dallo schermo cinematografico in un susse-            balta è un film che sferza e ci aggrandisce. Incatena
guirsi di gag surreali e irresistibili. “L’uso che Keaton      l’attenzione dello spettatore. Il ‘film ideologico’ più
faceva del sogno e dei raccordi – di cui andò sempre           riuscito di Chaplin poiché conserva intatta la forza del
molto fiero – fu definito rivoluzionario da Antonin Ar-        sentimento che è l’unica, vera forza rivoluzionaria”.
taud e Robert Aron, che sottolineò come il surrealismo         (Roberto Benigni)
09 SABATO                                                  la notturna passeggiata a due nel Central Park della
                                                           MGM. Ecco che cos’è un’intermittenza del cuore, al
                                                           cinema. (pcris)
9.00 – 14.00      IL MERCATO RITROVATO
17.30    CUORE SELVAGGIO (replica)                         10 DOMENICA
Sottopasso di Piazza Re Enzo                               Sottopasso di Piazza Re Enzo
18.00     Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi       11.30    Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi
Visita guidata (supplemento di 3 € sul biglietto intero    Visita guidata
o ridotto)
                                                           16.00    NOSFERATU (replica)
 No Ordinary People: i mostri al cinema
 I restauri della Cineteca a Venezia                       18.00    LA DONNA SCIMMIA (replica)
  20.15    LA DONNA SCIMMIA
 (Italia-Francia/1964) di Marco Ferreri (92’)              Road to Dunkirk. Carta bianca a Christopher Nolan
 Un uomo (Tognazzi) e una donna (Girardot). Lei ha         19.45    VITE VENDUTE
 il corpo coperto di peli, lui la esibisce come freak      (Le Salaire de la peur, Francia-Italia/1953)
 nei baracconi e nelle piazze. Poi lei resta incinta.      di Henri-Georges Clouzot (131’)
 Parabola crudele, e a tratti perversamente tenera,        Capolavoro del cinema francese anni Cinquanta,Vite
 sullo sfruttamento come fondamento delle relazio-         vendute echeggia intorno a Dunkirk poiché si tratta, in
 ni umane. “Il finale fu luogo di varianti di edizio-      entrambi i casi, di “storie di sopravvivenza” (Nolan) e di
 ne. Maria muore di parto poco dopo il bambino: i          messinscene della tensione. Quattro gaglioffi vengono
 due cadaveri vengono imbalsamati ed esposti in            assoldati per una missione suicida, portare a desti-
 un museo, ma Antonio, reclamati i corpi, decide di        nazione due camion pieni di nitroglicerina attraverso
 esporli in un baraccone da fiera: questo nel’expli-       le carrettiere sfasciate dell’America Latina, alla volta
 cit previsto (girato e montato) da Ferreri. Invece,       d’un pozzo petrolifero in fiamme. Narrazione implacabi-
 secondo il proposito del produttore Ponti, il film        le, evocazione magistrale del caldo, della paura, della
 doveva fermarsi sulla morte (sacrificale) di madre        vischiosità del destino. L’ultima linea dell’orizzonte è un
 e bambino. Un diverso epilogo conobbe la versione         biglietto ormai scaduto del métro di Parigi: “In Clouzot
 francese: la donna-scimmia perde i peli durante la        mai niente di rassicurante, niente di consolatorio, nien-
 gravidanza e dà alla luce un bambino normalmen-           te di risolutivo” (Lorenzo Pellizzari). (pcris)
 te glabro, condannando il marito a un lavoro one-
 sto” (Michele Canosa). Il restauro ha recuperato e        22.15    MULHOLLAND DRIVE (replica)
 presenta i tre diversi finali.
 Restaurato da Cineteca di Bologna e TF1 Studio in
 collaborazione con Surf Film presso il laboratorio
 L’Immagine Ritrovata (Bologna, Parigi).
                                                           11 LUNEDÌ
                                                            18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD
                                                           LA MENTE CHE CANCELLA (replica)

                                                           12 MARTEDÌ
                                                            18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD
                                                           LA MENTE CHE CANCELLA (replica)

                                                           13 MERCOLEDÌ
                                                            18.00 INDUSTRIAL SYMPHONY(replica)
                                                           BUG CRAWL (replica)
That’s Entertainment!                                      INDUSTRIAL SOUNDSCAPE (replica)
22.15    SPETTACOLO DI VARIETÀ                             INTERVALOMETER EXPERIMENT: STEPS (replica)
(The Band Wagon, USA/1953)
di Vincente Minnelli (102’)                                Evento speciale
Nel 1931 Fred Astaire aveva portato in scena uno           20.00 22.15
spettacolo di varietà dallo stesso titolo; le canzoni      DAVID GILMOUR LIVE AT POMPEII
erano di Alfred Schwartz e Howard Dietz; il film ne re-    (USA/2017) di Gavin Elder (120’)
cupera cinque, Schwartz e Dietz ne aggiungono altre        Nel luglio 2016, quarantacinque anni dopo Pink Floyd:
(tra cui la trascinante dichiarazione di poetica That’s    Live at Pompeii, David Gilmour torna ad esibirsi in
Entertainment). Tony Hunter, ex song-and- dance man        due concerti nell’antico anfiteatro romano di Pom-
di Broadway con un avvenire (hollywoodiano) dietro le      pei – stavolta di fronte al pubblico, unico artista dai
spalle, torna e trova la scena cambiata. Esplodono i       tempi dei gladiatori. “Si tratta di un posto magico.
colori e Tony/Astaire, pur fedele al suo vestito grigio,   Farvi ritorno e vedere il palcoscenico e l’arena è stata
in quei colori che eccitano il pubblico del 1953 deve      un’esperienza travolgente. È un luogo di fantasmi”. Il
immergersi. Quel che conta è che le canzoni circolino,     film-concerto, girato in 4K e Dolby Atmos, propone il
che i passi di danza diano forma visiva al sentimento.     meglio delle due esibizioni, con canzoni dagli album
E mai tale forma visiva ha raggiunto la purezza del-       più recenti di Gilmour, Rattle that Lock e On an Island,
ma anche brani dei Pink Floyd come Wish You Were            se non nullo, il film è profondamente radicato nel tipo
Here e One of These Days, l’unica canzone eseguita          di comicità da lui preferito, spesso sintomaticamente
anche con la band nel 1971.                                 basato sugli equivoci e sul fallimento del linguaggio.
Ingresso: 15 € (ridotto 12 €). Prevendite online e alla     Il film è ‘assurdo e stupido, nel vero senso della paro-
cassa Lumière a partire dal 1° settembre                    la. Questa combinazione mi piace, ma a quanto pare
                                                            piace solo a me!’”. (Chris Rodley)
                                                            THE DARKENED ROOM
                                                            (USA/2007) di David Lynch (8’)
                                                            Due stanze. Tre donne. Dialoghi enigmatici. È il Lynch
                                                            più sperimentale, che mette in crisi la relazione tra gli
                                                            spazi, il senso delle situazioni, dei dialoghi, lasciando
                                                            anche lo spettatore nella stanza oscura della propria
                                                            immaginazione. (aa)

                                                            20.00 22.15
                                                            DAVID GILMOUR LIVE AT POMPEII (replica)

                                                            16 SABATO
14 GIOVEDÌ                                                  9.00 – 14.00      IL MERCATO RITROVATO
No Ordinary People: i mostri al cinema                      Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch
18.00    LA MUMMIA                                          17.45    FUOCO CAMMINA CON ME
(The Mummy, USA/1932)                                       (Twin Peaks: Fire Walks with Me, USA/1992)
di Karl Freund (72’)                                        di David Lynch (135’)
La storia del gran sacerdote Im-Ho-Tep risvegliato dal      Considerato da molti (non dai fan, ovviamente) lo
suo sepolcro che si reincarna nell’archeologo Ardeth Bey    strampalato prequel di un regista in confusione, si è
s’ispira alle leggende sulla maledizione della tomba di     rivelato probabilmente l’opera sperimentale con cui
Tutankhamon ma anche a varie fonti letterarie e al Dra-     David Lynch voleva scrollarsi di dosso l’eccessiva fama
cula di Tod Browning, sul set del quale Karl Freund era     accumulata con la serie televisiva. Oggi, poi, con la ter-
stato direttore della fotografia. “Malvagio emissario di    za stagione di Twin Peaks, quel che pareva un accumulo
una terra esotica, Im-Ho-Tep è alla ricerca dell’amo-       di fatti misteriosi e visionari si dimostra tassello indi-
re, esattamente come Dracula, con il quale condivide        spensabile per la comprensione di quell’universo narra-
anche gli ipnotici poteri e lo sguardo fulminante (reso     tivo. E a rivederlo oggi, Fuoco cammina con me rappre-
ancora più impressionante dal make-up di Jack Peir-         senta una tappa importante del viaggio nell’inconscio e
ce, che nei primi piani fa risaltare le sembianze di un     nella violenza, vera ossessione dell’autore. (rm)
teschio sotto la pelle avvizzita della mummia). Il perso-
naggio di Ardeth Bey divenne il modello dei modi im-        Sottopasso di Piazza Re Enzo
peccabili e gelidamente minacciosi che avrebbero reso       18.00    Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi
Karloff il cattivo più amato di Hollywood per i quattro     Visita guidata
decenni successivi” (Bill Krohn).
                                                            I restauri di Venezia
20.00 22.15                                                 20.15    L’INTENDENTE SANSHO
DAVID GILMOUR LIVE AT POMPEII (replica)                     (Sansho dayu, Giappone/1954)
                                                            di Kenji Mizoguchi (124’)

15 VENERDÌ                                                  Una foresta. Una donna in viaggio con i due figli. I tre
                                                            ricordano la nobile figura del padre, costretto all’esilio
                                                            per aver preso le difese dei contadini. Verranno rapiti
Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch              e separati. La madre portata sull’isola di Sado. I due
18.00    THE GRANDMOTHER                                    ragazzi condotti dal famigerato e spietato intendente
(USA/1970) di David Lynch (34’)                             Sansho. Film dolente in cui gli elementi naturali sono
Secondo corto di Lynch e prima collaborazione con il        a un tempo veicolo e risonanza degli stati emozionali.
sound designer Alan Splet, prosegue l’esplorazione nei      L’eco di una canzone. La vastità del mare. Il passato
territori dell’incubo. Prima di Eraserhead, la casa e la    che fa ritorno. L’aria, la terra, l’acqua, la luce e i ri-
famiglia sono già entrate nell’oscurità surreale del        flessi: qualcosa che è andato perduto invade il film:
mondo di Lynch. (aa)                                        l’infanzia. Capolavoro. (Rinaldo Censi)
THE AMPUTEE                                                 Restaurato da Kadokawa Corporation, The Film Foun-
(USA/1974) di David Lynch (5’)                              dation con la collaborazione di The Japan Foundation
Quella per il corpo deformato, menomato, scisso, è
un’ossessione che attraversa tutta l’opera lynchana.        David Gilmour 1972-2017
Prima del neonato di Eraserhead, dell’uomo elefan-          22.30    I PINK FLOYD A POMPEI
te e dell’orecchio reciso di Velluto blu, c’è la donna      (Pink Floyd Live at Pompeii, Francia-Belgio-RFT/1974)
amputata di questo terzo cortometraggio. Il dottore è       di Adrian Maben (85’)
interpretato dallo stesso Lynch. (aa)                       La musica dei Pink Floyd – colorata, visionaria, sur-
THE COWBOY AND THE FRENCHMAN                                reale – si presta perfettamente alla rappresentazio-
(USA/1988) di David Lynch (26’)                             ne visiva. Girato all’interno e nei dintorni dell’antico
“Unica incursione lynchiana nel genere western, per         anfiteatro romano di Pompei, questo film unico e me-
il quale il regista nutre un interesse piuttosto scarso,    morabile sulla band ‘assoluta’ del Novecento, coin-
volge lo spettatore in una straordinaria esperienza
audiovisuale. Quattro giorni di riprese con la musica
registrata dal vivo come espressamente richiesto dal
                                                              18 LUNEDÌ
gruppo, il sole che inonda di luce la suggestiva corni-       Il Cinema Ritrovato al cinema
ce dell’anfiteatro di giorno, il bagliore dell’eruzione del    17.30 ERASERHEAD –
vulcano a illuminarlo di notte. Il concerto inizia e fini-    LA MENTE CHE CANCELLA
sce con l’esecuzione dell’imponente Echoes. Alle im-          (Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’)
magini del live si aggiungono materiali inediti e assai       (replica)
personali che ritraggono la band al lavoro a Parigi e         Precede la presentazione del libro David Lynch, Io
le interviste originali raccolte durante la registrazione     vedo me stesso. La mia arte, il cinema, la vita, a
del loro capolavoro The Dark Side of the Moon.                cura di Chris Rodley (il Saggiatore, 2016). Risultato
                                                              di oltre un decennio di interviste raccolte da Rodley, a
17 DOMENICA                                                   cui Lynch ha affidato il racconto della propria forma-
                                                              zione, la passione per la pittura, il lavoro di fotografo,
                                                              la collaborazione musicale con Angelo Badalamenti,
Sottopasso di Piazza Re Enzo                                  fino alle grandi opere cinematografiche.
11.30    Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi
Visita guidata                                                 20.15 22.15 ERASERHEAD –
                                                              LA MENTE CHE CANCELLA (replica)
Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi
In viaggio
16.00    OPEN DAY SCHERMI E LAVAGNE
In occasione dell’apertura della nuova stagione del
                                                              19 MARTEDÌ
Cineclub per bambini e ragazzi di Schermi e Lavagne,          Lezione di cinema
un pomeriggio di proiezioni di cortometraggi e giochi          17.00 BIGGER THAN LIFE:
all’aperto all’insegna dei viaggi e delle esplorazioni        I GRANDI FORMATI AL CINEMA
nel tempo e nello spazio.                                     Esploreremo l’avventura dei grandi formati, noti e
Dai 5 anni in su. Ingresso libero                             meno noti (la galassia dei 70mm, CinemaScope, Ci-
                                                              nerama, 2P eccetera), laddove il grande cinema si
Prima visione. Ring: critici contro                           incontra con il cinema grande. Sarà un racconto che
17.30    DUNKIRK                                              ripercorre i sentieri di una lunga storia, fornisce delu-
(USA-GB-Francia/2017) di Christopher Nolan (106’)             cidazioni tecniche basilari, si interroga sui motivi che
          (replica)                                           hanno spinto industria e pubblico a pensare agire ed
Al termine della proiezione, tenzone critico-cinemato-        amare in grande. Inoltre, attraverso esempi accura-
grafica intorno al film.                                      tamente selezionati, verranno presi in considerazione
                                                              film e registi che hanno valorizzato al meglio le poten-
Road to Dunkirk. Carta bianca a Christopher Nolan             zialità espressive dei grandi formati.
18.00    RAPACITÀ                                             Lezione di Andrea Meneghelli e Renato Zorzin
(Greed, USA/1924) di Erich von Stroheim (140’)                (Archivio film della Cineteca di Bologna)
Greed è un’opera-mondo di cui possiamo intravvedere           Ingresso libero
solo la filigrana d’oro. E l’oro è la merce più sudicia su
cui si possano mettere le mani. Nel film che doveva            18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD –
durare nove ore, che Stroheim ridusse a sette e poi           LA MENTE CHE CANCELLA (replica)
a quattro, che Thalberg non volle più lungo di due,
l’umanità è un serraglio di bestie ripugnanti, che
l’avidità porta a sbranarsi. “Come Aurora di Murnau,
questo film esplora tutte le possibilità di una narrazio-
                                                              20 MERCOLEDÌ
ne puramente visiva” (Christopher Nolan). Stroheim            18.00    RAPACITÀ (replica)
illumina il naturalismo letterario americano con lampi
di luciferino disprezzo. (pcris)                              Uno sguardo al documentario
Accompagnamento al piano di Daniele Furlati                   21.15    EVVIVA GIUSEPPE
Copia proveniente da Photoplay Productions                    (Italia/2017) di Stefano Consiglio (90’)
10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca      Un film sulla vita e i tanti talenti di Giuseppe Berto-
Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it               lucci (regista di cinema, teatro e televisione, scrittore,
                                                              poeta, organizzatore culturale…) raccontato attraver-
                                                              so le voci del padre Attilio e del fratello Bernardo, le
                                                              testimonianze di amici e colleghi come Lidia Ravera,
                                                              Mimmo Rafele, Marco Tullio Giordana, Nanni Moretti, i
                                                              ricordi di alcune tra le sue attrici predilette: Stefania
                                                              Sandrelli, Laura Morante e Sonia Bergamasco. Con il
                                                              contributo di Gian Luca Farinelli (Giuseppe è stato pre-
                                                              sidente della Cineteca di Bologna per oltre dieci anni)
                                                              e la partecipazione di Fabrizio Gifuni, Emanuele Trevi,
                                                              Aldo Nove e Roberto Benigni (con un monologo inedito
                                                              scritto in omaggio all’amico di sempre). Ci sono poi il
                                                              corpo e la voce di Giuseppe, che ritroviamo in tante
                                                              interviste, backstage, dibattiti… e nella sua ultima
                                                              e commovente performance teatrale, A mio padre –
21.15    VITE VENDUTE (replica)
Una vita in versi. “Attilio, il padre poeta, in epigrafe     che si immaginano al posto di altri. La visionarietà,
a Poetica dell’extrasistole aveva messo queste parole        la profezia, il delirio, dove possiamo rintracciarli?
di Paul Klee: ‘Segua ognuno il battito del suo cuore’.       Per chi ha la mia età Pasolini è un miscuglio abba-
Ecco, è quello che ho tentato di fare io, cercando tra       stanza curioso ma anche comprensibile di questi
il materiale a mia disposizione (quello girato da me e       tre momenti ai quali aggiungerei anche l’ossessio-
quello di repertorio) un percorso emotivo prima ancora       ne” (Luca Ronconi).
che biografico/critico” (Stefano Consiglio).
Incontro con Stefano Consiglio                               Ingresso libero
10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca
Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it
                                                            Cinema del presente
                                                            20.30     I FIGLI DELLA NOTTE
                                                            (Italia-Belgio/2016) di Andrea De Sica (85’)
                                                            Il film, ambientato in un collegio di montagna, algido
                                                            e spaventoso quanto basta, può facilmente suscitare
                                                            nel cinefilo un rosario di citazioni colte: Dario Argento,
                                                            Michael Haneke, Stanley Kubrick. E così si potreb-
                                                            be alludere anche a Todo modo di Elio Petri, Marcia
                                                            trionfale e soprattutto Nel nome del padre di Marco
                                                            Bellocchio. De Sica, in verità, riesce a sfilarsi da facili
                                                            confronti, grazie a un radicamento molto forte sugli
                                                            attori (acerbi ma credibili) e sugli spazi. Piccoli detta-
                                                            gli (i brani musicali, gli angoli di ripresa, l’inquietante
                                                            finale) fanno il resto. (rm)
                                                            Incontro con Andrea De Sica
                                                            In collaborazione con FICE Emilia-Romagna
                                                            10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca
                                                            Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it

                                                            22.30     EVVIVA GIUSEPPE (replica)
21 GIOVEDÌ                                                  22 VENERDÌ
 31 ottobre 1926, una pagina di storia
 nel cuore di Bologna                                       Road to Dunkirk. Carta bianca a Christopher Nolan
                                                            18.15    AURORA
  17.30   PASOLINI E BOLOGNA                                (Sunrise, USA/1927) di Friedrich W. Murnau (106’)
 Il 31 ottobre 1926 Benito Mussolini, a Bologna per         “Una tragicommedia psicologica”. Un giovane uomo,
 inaugurare il Littoriale, lo stadio oggi intitolato a      una giovane donna, una seduttrice che arriva dalla cit-
 Renato Dall’Ara, sfugge a un attentato, mentre è il        tà e s’insinua tra loro. Si perdono, si ritroveranno. Alla
 tenente Carlo Alberto Pasolini, padre di Pier Paolo,       prima esperienza americana Murnau gira “un film tede-
 ad occuparsi del servizio d’ordine. In quel fran-          sco: nella tematica, nel ritmo, nelle variazioni luministi-
 gente alcuni fascisti trucidano il quindicenne Anteo       che” (Fernaldo Di Giammatteo). Meraviglia dei chiaro-
 Zamboni, presunto attentatore. La difesa dei fami-         scuri, ma tra bianco e nero c’è tutta l’infinita, fluttuante
 liari, accusati di essere i mandanti, viene assunta        scala dei grigi che la pellicola pancromatica concede.
 da Roberto Vighi, che dal 1951 al 1970 sarà il primo       La campagna è il luogo del puro amore luminoso, la
 presidente della Provincia dopo la Liberazione. Paso-      palude invischia nella tensione erotica, la città-lunap-
 lini ebbe sempre un rapporto drammatico col padre          ark è teatro di stordimento ma anche di riconciliazione.
 fascista e scrisse alcune tragedie dove ritornano          Profondità di campo, sovrimpressioni. E “dovunque, in
 figure di padri dilaniati e divisi. Del padre nell’opera   questo film muto, il suono diventa percepibile grazie
 di Pasolini e del rapporto dello scrittore con Bologna     alla potenza delle immagini” (Lotte Eisner).
 parlano Stefano Casi (autore di I teatri di Pasolini,      Accompagnamento al piano di Daniele Furlati
 Ubulibri), Roberto Chiesi (Centro Studi – Archivio
 Pasolini) e Niva Lorenzini (Università di Bologna).        20.30     EVVIVA GIUSEPPE (replica)
 In occasione di 31 ottobre 1926, una pagina di sto-
 ria nel cuore di Bologna, un progetto ideato e cura-       Cinema del presente
 to da Marco Macciantelli e promosso da Fondazione          22.15    METRO MANILA
 Duemila che si articola in cinque incontri tra il 14       (GB/2013) di Sean Ellis (114’)
 settembre e il 13 ottobre.                                 Dalle povere risaie del nord delle Filippine, Oscar e
                                                            Mai si trasferiscono a Manila. Cercano un futuro mi-
  19.00   AFFABULAZIONE                                     gliore per la loro famiglia ma la metropoli offre solo
 (Italia/1993) di Luca Ronconi (estratto, 60’)              corruzione e soprusi. Quando Oscar trova lavoro come
 “In teatro l’autobiografia è pericolosa e quando la        agente di sicurezza di un blindato portavalori, il dram-
 si rappresenta in forme convenzionalmente dram-            ma realista vira verso il thriller. In trasferta a Oriente,
 maturgiche è insopportabile. Nel caso di Pasolini          il regista e sceneggiatore britannico Sean Ellis gira
 questo non avviene. Nei suoi testi non ci sono             in lingua tagalog ispirandosi a un episodio violento
 personaggi autobiografici, ma piuttosto la rappre-         a cui ha assistito nella capitale filippina. Premio del
 sentazione di un’autobiografia. Come succede nei           pubblico al Sundance 2013.
 sogni, i suoi personaggi sono delle figure opposte
23 SABATO                                                   incontrare lo sposo che i genitori le hanno destinato;
                                                            nella sorpresa generale, prende le sue difese lo zio,
                                                            uomo semplice legato ai rituali della tradizione rurale,
9.00 – 14.00      IL MERCATO RITROVATO                      sposato a una donna inquieta, che nutre invece sma-
                                                            nie d’emancipazione all’occidentale. Il loro ritrovarsi
InsolvenzFest                                               davanti ai gesti antichi del mescolare il riso al tè stilla
 12.15 Debiti di gioco e ludopatia:                         una serenità sconosciuta ai sofferti epiloghi dei film
dietro lo schermo, il diritto                               di Ozu. (pcris)
Incontro con Gabriele Bordoni (avvocato), Nadia Monti.      Restaurato da Shochiku Co., Ltd.
Saranno presenti Massimo Ferro (consigliere Corte di        In attesa di conferma
Cassazione e coordinatore OCI) e Stefano Dalla Verità
(avvocato). Al termine, un montaggio di sequenze cine-      22.45    EVVIVA GIUSEPPE (replica)
matografiche sul tema.
In occasione di InsolvenzFest – Dialoghi pubblici
interdisciplinari sull’insolvenza (Bologna, 22-24 set-
tembre), sesta edizione della manifestazione dedicata
                                                            24 DOMENICA
ai temi del debito e delle insolvenze promossa dall’OCI     Sottopasso di Piazza Re Enzo
(Osservatorio sulle crisi d’impresa).                       11.30    Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi
                                                            Visita guidata
Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi
16.00    ALAMAR                                             Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi
(Messico/2009) di Pedro González-Rubio (73’)                16.00    SASHA E IL POLO NORD
Tre generazioni a confronto sullo sfondo del Banco          (Tout en haut du monde, Francia-Danimarca/2016)
Chinchorro, un’estesa barriera corallina nel Mar dei        di Rémi Chayé (81’)
Caraibi, a pochi chilometri dalla costa messicana,          La quattordicenne Sasha, figlia di aristocratici russi,
dichiarata riserva della biosfera dall’Unesco. Un pa-       parte dalla San Pietroburgo del 1882 per ritrovare il
dre conduce il figlio a trovare il nonno pescatore per      nonno esploratore, la cui nave s’è perduta lungo la
fargli conoscere i luoghi da cui proviene, dove l’uomo      rotta verso il Polo Nord. Rémi Chayé (già assistente
vive ancora in sintonia con la natura. “Attraverso una      alla regia di La tela animata e The Secret of Kells)
storia basata sulla relazione tra l’uomo e l’ambiente a     esordisce con un racconto avventuroso ispirato alla
Chinchorro, volevo restituire il mio amore per questa       drammatica spedizione antartica di Ernest Shakleton.
regione e l’ammirazione e il rispetto che nutro per le      Visivamente influenzato dalla pittura realista russa
vite dei suoi pescatori. Alamar è stato ispirato dalla      ottocentesca, Chayé sceglie di eliminare i contorni dai
semplicità dell’essere felici” (Pedro González-Rubio).      disegni trasformandoli in strisce di colore.
Dagli 8 anni in su                                          Animazione. Dai 6 anni in su

Sottopasso di Piazza Re Enzo                                No Ordinary People: i mostri al cinema
18.00    Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi         18.00    IL GOBBO DI NOTRE-DAME
Visita guidata                                              (The Hunchback of Notre Dame, USA/1923)
                                                            di Wallace Worsley (93’)
InsolvenzFest                                               Prodotto dalla Universal, tratto dal Notre-Dame de Paris
18.40    PROCESSO ALLA CITTÀ                                di Victor Hugo, è il primo film ad alto budget con Lon
(Italia/1952) di Luigi Zampa (106’)                         Chaney come star assoluta e una delle interpretazio-
L’idea è del giovane Francesco Rosi: vorrebbe fare          ni imprescindibili della sua carriera: “Il Quasimodo di
un film sul processo Cuocolo, che nel 1911 portò alla       Chaney resta una performance definitiva, […] si distin-
prima condanna in massa di un gruppo di camorristi          gue come il solo che sia davvero commovente e tragico;
napoletani, e scrive il soggetto con Ettore Giannini.       il suo Quasimodo era l’orrenda bestia che adorava e
Ma il film, che anticipa vent’anni di cinema civile, è      proteggeva la bella zingara Esmeralda, e sebbene il suo
puro Zampa, efficace tanto nella drammaturgia che           trucco fosse grottesco e repellente, non si poteva non
nella descrizione d’ambiente. E la ricostruzione della      scorgere l’innocente bellezza e la devozione infantile
camorra belle époque, si intuisce, è un pretesto per        che inondavano il cuore di questo mostro disgraziato.
parlare in modo trasparente di una società che non          La sua performance non era solo un tour de force inter-
cambia. Amedeo Nazzari, il giudice ispettore Spicacci,      pretativo; era molto di più: l’interpretazione credibile di
è l’unico appiglio di ordine e morale in una società che    un essere umano” (DeWitt Bodeen).
appare corrotta dagli strati più bassi a quelli più alti.   Accompagnamento al piano di Daniele Furlati
Indagando su un duplice omicidio, scopre una rete di
complicità sempre più vasta, mentre lui si trova sem-
pre più solo. (Alberto Pezzotta)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale

I restauri di Venezia
20.45    IL SAPORE DEL RISO AL TÈ VERDE
(Ochazuke no aji, Giappone/1952)
di Yasujiro Ozu (115’)
Da una sceneggiatura rifiutata in censura nel 1939,
uno dei più limpidi film della maturità di Ozu. Si par-
te da un sommesso conflitto familiare a più voci, e
poco alla volta si depura il campo per concentrarsi
sulla storia d’un matrimonio. Una ragazza non vuole
Festival Francescano                                        che cade in mare ha fornito l’ispirazione per molto di
20.00       IN THE SAME BOAT                                quello che abbiamo provato a fare in Dunkirk” (Chri-
(Spagna/2016) di Rudy Gnutti (70’)                          stopher Nolan). (pcris)
Siamo tutti sulla stessa barca e la nostra rotta di-
pende in larga parte da come sapremo utilizzare le          Cinema del presente
nuove tecnologie. Nel docufilm di Rudy Gnutti alcuni        22.15    CUORI PURI
tra i più autorevoli studiosi internazionali (tra i qua-    (Italia/2017) di Roberto De Paolis (114’)
li Zygmunt Bauman e Serge Latouche) s’interrogano           Due giovani agli antipodi s’incontrano nella periferia
sulle grandi trasformazioni (globalizzazione, progres-      romana. Stefano cerca di stare a galla in una realtà di
so tecnico, avvento della robotica, immigrazione) in        disagio sociale e familiare. Si divide tra il lavoro come
atto nelle economie avanzate e sull’impatto che tali        guardiano e piccola delinquenza. Agnese vive con la
trasformazioni potranno avere sul mercato del lavoro,       madre, con cui frequenta attivamente la comunità
sulla distribuzione del reddito e sui sistemi di sicu-      evangelica. È profondamente religiosa e sta per fare
rezza sociale.                                              voto di castità, ma attraversa una fase d’incertezza.
Introduzione di Stefano Toso (economista) e Fabrizio        L’opera prima di Roberto De Paolis descrive i margini
Zaccarini (frate minore cappuccino)                         della società con un realismo autentico e vitale ca-
In collaborazione con Festival Francescano (Bologna,        pace di raccontare, anche con pochi tocchi, luoghi e
22-24 settembre)                                            relazioni, sfumature e complessità. E i personaggi. La
Ingresso libero                                             macchina da presa, mobile e irrequieta, sta loro ad-
                                                            dosso, li affianca, li segue nei loro andirivieni, facendo
Cinema del presente                                         di primo piano e semi-soggettiva la cifra visiva di un
22.15       RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA               film duro e puro. (aa)
(Giappone/2016) di Hirokazu Koreeda (117’)
Ryota è un perdente, con una famiglia disgregata, una
ex moglie delusa e un figlio con cui ha un rapporto
incerto. Un tifone costringe il nucleo a chiudersi in
                                                            28 GIOVEDÌ
casa, osservando i propri errori. Nuova conferma della      I restauri di Venezia
delicatezza di Koreeda, maestro contemporaneo giap-         18.00    L’ASSO DI PICCHE
ponese, nel percepire la natura umana. Non è Ozu ma         (Cerný Petr, Cecoslovacchia/1964)
ci va vicino, e forse la semplicità e il candore dei suoi   di Miloš Forman (85’)
film rischiano di farne sottovalutare l’importanza, in      Primo lungometraggio di Miloš Forman, primo dei
un presente avaro di riconoscimenti che durano. Lode        tre (gli altri sono Gli amori di una bionda e Al fuoco,
particolare a tutti gli attori, particolarmente attenti a   pompieri!) girati nell’impeto della nová vlna praghe-
espressioni e linguaggio del corpo.                         se, prima di lasciare il suo paese per l’America. Le
                                                            avventure indolenti, gli amori delusi, il grigiore politi-
25 LUNEDÌ                                                   co, le metafore ironiche: un ragazzo trova un posto da
                                                            commesso, capisce che in realtà deve controllare che i
                                                            clienti non rubino, si sorbisce le prediche paterne, vor-
 18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD –                             rebbe starsene in piscina o almeno nelle sale da ballo,
LA MENTE CHE CANCELLA (replica)                             dove però i suoi approcci con le ragazze andranno a
                                                            vuoto. C’è forse un’eco del Posto di Olmi, con in più
26 MARTEDÌ                                                  il tocco di leggerezza sessuale che è tutta del primo
                                                            Forman. “Nel suo modo lieve e mai acre, questo film
                                                            riesce a mostrare un popolo. E quando, lungo certe
 18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD –                             passeggiate nei quartieri di Praga, tra i personaggi
LA MENTE CHE CANCELLA (replica)                             cala il silenzio e si sentono i rumori della città, men-
                                                            tre il sole obbliga a ripararsi gli occhi con la mano,
27 MERCOLEDÌ                                                è veramente magnifico… e dobbiamo ammettere che
                                                            il meglio della nouvelle vague era proprio qui” (“Les
                                                            InRockuptibles”). (pcris)
17.45       RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA               Restaurato da Národní filmový archiv
(replica)
                                                            I restauri di Venezia
Road to Dunkirk. Carta bianca a Christopher Nolan           20.00    GLI AMANTI CROCIFISSI
20.00       IL PRIGIONIERO DI AMSTERDAM                     (Chikamatsu Monogatari, Giappone/1954)
(Foreign Correspondent, USA/1940)                           di Kenji Mizoguchi (102’)
di Alfred Hitchcock (120’)                                  “L’arte come sappiamo si nutre di costrizioni. E, per
Anni in cui il cinema di finzione voleva cogliere la        entrare nel vivo della questione, sono proprio gli in-
guerra sul fatto, con l’urgenza della missione mo-          finiti ricami con cui orla questa costrizione, sempre
rale. Non proprio la guerra combattuta, ma il clima,        presente come un accordo fondamentale, che costi-
il sospetto, il tradimento, il lavoro della spia, l’in-     tuiscono l’essenziale dell’arte di un Mizoguchi. Poco
tossicazione delle idee. Siamo nel 1939, un repor-          c’importa che l’autore di Gli amanti crocifissi sia o non
ter americano in Europa indaga sul rapimento d’un           sia il più giapponese dei giapponesi, poiché appare,
politico olandese, scopre leoni travestiti da agnelli,      a dispetto di ciò – o per ciò – come il più universale.
e il nazismo già pronto a schiacciare il continente.        [...] Una donna confessa il suo amore a chi non osa
L’Hitchcock più grande sarà altrove, ma ci sono mo-         rivelarsi innamorato, e mentre si stringono appas-
menti indimenticabili (l’onda di ombrelli neri sotto        sionatamente in una scomoda barca, questa si gira
la pioggia, pale di mulini che girano controvento),         e va lentamente alla deriva sopra le acque calme di
e “il suo virtuosismo tecnico nel riprendere l’aereo        un lago: una simile inquadratura, però con un’impa-
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