PROGRAMMA LUMIÈRE - SETTEMBRE 2017 ANNO XXXIII/N.6 - Cineteca Bologna
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SETTEMBRE 2017 ANNO XXXIII/N.6 Dunkirk (2017) di Christopher Nolan PROGRAMMA LUMIÈRE Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311
Editoriale Parte la nuova stagione, in Italia tra qualche nube. Le nubi sull’o- rizzonte del cinema sono dovute al fatto che l’annata 2016-17 ha registrato in Italia un ulteriore sensibile calo nelle presenze in sala. Da decenni si discute sulle cause di questo assottigliamento di pub- blico; cause storiche, culturali, legate ai costumi e ai consumi, cause strutturali e cause contingenti. Mi pare che oggi una chiara causa contingente si chiami Netflix. Non tanto perché Netflix è il più acces- sibile serbatoio di film e (soprattutto) di fiction seriale, quanto perché c’è nella sua proposta qualcosa che fa sembrare meno moderno il ci- nema. Netflix ha fatto sua l’idea di esclusività. L’attesa per l’uscita di un film e di una serie televisiva, il gioco dell’anticipazione, il brivido di una visione esclusiva sono traslocati dal grande schermo condiviso Dunkirk di Christopher Nolan sarà programmato, in versione alla tv, e agli altri molteplici schermi della visione individuale. originale con sottotitoli italiani, Il cinema prova a rispondere con l’eccellenza della sua storia e della nel cartellone di settembre. sua tecnologia. Dunkirk di Christopher Nolan, rievocazione d’autore Maggiorni informazioni su sito, newsletter e quotidiani. di un episodio chiave della Seconda guerra mondiale, già acclamato come uno dei film più importanti degli ultimi anni, è quel che un tem- po si sarebbe chiamato cinema-cinema (ovvero, irriducibile a ogni altro medium). In Italia, gli unici luoghi ove sarà possibile vederlo nell’originale formato 70mm sono la mitica sala di Melzo e il nostro Lumière. Nolan, come Tarantino, è uno dei registi che percepiscono il loro esistere all’interno della storia del cinema. La prova migliore è la rassegna che ha costruito insieme al BFI, finanziando la ristampa delle copie: una serie di film che hanno nutrito il progetto e la realizzazione di Dunkirk. Con piacere presentiamo in questo programma una selezione della rassegna. Con piacere e sorpresa ho ritrovato, in una lista di fonti tutt’altro che prevedibile, un film come La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, e una motivazione così acuta alla sua presenza: “perché è un film che sollecita l’empatia con i suoi personaggi con il minor tasso di messinscena immaginabile”. David Lynch è a sua volta un artista che, laddove inventa mondi di totale e perturbante autonomia estetica, mantiene saldo il legame con la storia del cinema. Basta rivedere, quarant’anni dopo, Eraserhead e quel suo bianco e nero che sapeva di arcano e d’avanguardia, ora recuperato dal restauro. Eraserhead è Il Cinema Ritrovato al cinema di settembre e ad accompagnarlo sarà, oltre alla personale Lynch, una rassegna dedicata ai Mostri: ci sono i classici, c’è il muto musicato Il gobbo di Notre-Dame, ed entra nella serie anche La donna scimmia di Ferreri, uno dei restauri presentati alla Mostra di Venezia… L’altro restauro che portiamo in laguna è Novecento, puro e maestoso cinema di poesia; questo mi dà l’occasione di segnalare un film per il quale voglio spendere la parola ‘sorpresa’. Evviva Giuseppe di Stefano Consiglio è un vitale, emozionante ritratto di Giuseppe Bertolucci (che, tra molte altre cose, di Novecento fu sceneggiatore). Un ritratto sorprendente sia per chi lo ha conosciuto sia per chi di lui sa poco ancora. Materiali pri- vati, testimonianze della parte più volatile della sua multiforme opera, quella teatrale, una lunga intima e analitica intervista a suo fratello Bernardo, un gran finale affidato a Benigni ci riportano con nitidezza il pensiero di Giuseppe, che resta così sintonizzato sui temi veri del presente, anche a cinque anni dalla sua scomparsa. Infine. Novità della stagione sarà una ‘lezione di cinema’ al mese. Percorso non cronologico, piuttosto modulato sull’attualità dei restauri e della programmazione. Cominciano Andrea Mene- ghelli e Renato Zorzin che, in occasione del 70mm di Dunkirk, racconteranno la storia dei ‘fuori formato’. È un anticipo di ciò che presto vorremmo attivare nei nuovi spazi del Modernissimo: una fascia di programmazione dedicata alla formazione del pubblico, regolare e gratuita, fatta di incontri, lezioni, approfondimenti. Perché è da lì che tutto parte e tutto può ripartire, dagli spettatori e dai loro piaceri. Noi intanto ripartiamo con energia e fiducia, a dispetto d’ogni nube. Gian Luca Farinelli
A settembre IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA tutti i lunedì e i martedì del mese Quinta stagione per Il Cinema Ritrovato al cinema, che dal 2012 presenta nel- le sale italiane film riportati dal restauro a nuova vita, splendore e circolazione culturale. Si parte questo mese con Eraserhead, opera prima di David Lynch, che nel 1976 affidava a un bianco e nero angoscioso e arcano la sua visione (neo) surrealista del cinema e del mondo. Lynch s’inoltrava nei territori dell’inconscio che non avrebbe più smesso d’esplorare: la crudezza allucinatoria di Eraserhead resta qualcosa di unico, nella storia del suo autore e nella storia del cinema. PAESAGGI DELL’INCUBO: IL CINEMA DI DAVID LYNCH dal 1° al 16 settembre Mentre Twin Peaks – Il ritorno è riuscito nell’impresa quasi impossibile di alzare l’a- sticella di una Tv sinceramente sperimentale, è il momento di attraversare di nuovo Lynchtown, il mondo bizzarro e allucinato del regista americano. Se i quarant’anni di Eraserhead mostrano il grado di turbamento che ancora oggi quell’esordio suscita, è in tutti gli altri film che si svolge il filo di Arianna del labirinto visionario di Lynch. E se Sailor e Lula, Cooper e Diane, Dorothy e Jeffrey, Betty e Rita ci sembrano ormai i nostri amati famigliari lunatici, lo dobbiamo al calore del suo genio. NO ORDINARY PEOPLE: I MOSTRI AL CINEMA dall’8 al 28 settembre Incunabolo dell’ossessione lynchana per la deformità, Eraserhead, con il suo campio- nario di ordinaria mostruosità, ci offre lo spunto per una carrellata di mostri cinema- tografici. Da figure classiche dell’orrore come il Nosferatu di Murnau e La mummia di Freund, ai freaks di Tod Browning e Marco Ferreri (La donna scimmia), vittime innocenti della mostruosità umana, fino al tragico e commovente Quasimodo di Lon Chaney, che dietro l’aspetto orrendo cela (come spesso i ‘mostri’) una profonda bellezza interiore. ROAD TO DUNKIRK. CARTA BIANCA A NOLAN dal 6 al 30 settembre Intorno al suo ultimo acclamato film (che al Lumière vedremo nell’originale formato 70mm), Christopher Nolan ha costruito con il BFI una rassegna (non convenzionale, a tratti sorprendente) dei titoli che l’hanno ispirato. Noi ve ne offriamo una selezione: da un classico del cinema bellico come All’ovest niente di nuovo all’epica-verité di La bat- taglia di Algeri, da un esercizio di tensione narrativa come Vite vendute al Prigioniero di Amsterdam di Hitchcock, spy movie in presa diretta sulla Seconda guerra mondiale. I RESTAURI DI VENEZIA dal 9 al 28 settembre La donna scimmia di Marco Ferreri, anomalo freak movie, apologo sullo sfruttamento come condizione base delle relazioni umane, è il restauro che la Cineteca porta a Ve- nezia (insieme a Novecento, che sarà un nostro prossimo Cinema Ritrovato al cinema). La rassegna presenta anche gli altri restauri del festival: un formidabile tris di capola- vori giapponesi, L’intendente Sansho, Gli amanti crocifissi, Il sapore del riso al tè verde, e l’impetuoso debutto di Miloš Forman nella nová vlna praghese, L’asso di picche. CINEMA DEL PRESENTE dal 1° al 30 settembre Una selezione dei migliori titoli usciti in sala negli ultimi mesi, tra autori riconosciuti come il giapponese Hirokazu Koreeda e il rumeno Cristi Puiu; i sorprendenti esordi di William Oldroyd (Lady Macbeth) e gli italiani Andrea De Sica (I figli della notte) e Roberto De Paolis (Cuori puri); sguardi su mondi altri: la comunità arabo-israeliana di Libere, disobbedienti, innamorate – In Between e la corrotta capitale filippina di Metro Manila. SCHERMI E LAVAGNE dal 17 settembre, tutti i sabati e le domeniche Riapre il Cineclub per bambini e ragazzi e si riparte subito con la fantasia per i viaggi e le esplorazioni del nostro Open Day. La nuova stagione offre i paesaggi incontaminati di Alamar, storia familiare in chiave ecologista, l’avventura al femminile di Sasha e il Polo nord e il poetico anime giapponese Oltre le nuvole – Il luogo promessoci.
AGOSTO “pensato”. I sei lunghi anni della realizzazione, la troupe... I ricordi s’intrecciano a foto di scena e riprese dell’epoca. Il documentario è esso stesso 30 MERCOLEDÌ calato in un’atmosfera lynchana. Il regista parla in primo piano, davanti un microfono stile anni Cin- quanta, alle spalle una tenda – forse rossa come Anteprima. Prima visione nella famosa loggia di Twin Peaks, ma il tutto è in 22.00 DUNKIRK bianco e nero come Eraserhead. (USA-GB-Francia/2017) THE ALPHABET di Christopher Nolan (106’) (USA/1968) di David Lynch (4’) Alla sua “prima fuga dall’immaginario”, l’auto- Primi passi nella poetica dell’incubo. “Una notte la re della trilogia del Cavaliere Oscuro e di pietre nipote di mia moglie Peggy fece un brutto sogno, miliari della fantascienza contemporanea come durante il quale pronunciava l’alfabeto in manie- Inception e Interstellar, si cimenta con un kolossal ra tormentosa. Fu più o meno questo che mise in di guerra che ricostruisce sul grande schermo (e moto The Alphabet. Il resto veniva solamente del nello splendore della pellicola 70mm – “io credo subconscio” (David Lynch). nell’immersione collettiva e nello schermo gigan- SIX MEN GETTING SICK te”, afferma il regista) uno degli episodi-chiave (USA/1966) di David Lynch (1’) del secondo conflitto mondiale e della storia del Anello di congiunzione tra il Lynch pittore e il Lyn- Novecento: l’incredibile evacuazione, tra il mag- ch regista, nasce come “quadro in movimento” da gio e il giugno del 1940, verso la Gran Bretagna proiettare in loop su uno schermo scolpito. Lynch di migliaia di soldati belgi, francesi e britannici, è ancora studente all’accademia d’arte di Phila- bloccati sulle spiagge di Dunkerque dall’avanza- delphia ma il connubio tra astrazione e corporeità ta dei panzer tedeschi. E lo fa con un dispiego di rimanda già alle future ossessioni. mezzi senza precedenti: aerei, navi da guerra e armamenti originali provenienti da collezionisti di tutto il mondo, oltre seimila comparse, la maggior parte delle scene girate nei luoghi reali. “Dunkirk è il mio primo film realista. Mi interessava esplo- rare il fattore umano e soprattutto una condizione di panico alla Hitchcock. Per raccontare la storia da un punto di vista soggettivo, ho scelto la terra, l’aria e l’acqua come lenti e zoom della guerra” (Christopher Nolan). Il Lumière è uno dei due soli cinema in Italia, insie- me all’Arcadia di Melzo, in cui il film verrà proiettato nell’originale versione in pellicola 70mm. Ingresso: 10 € (ridotto 8 €). Prevendite online sul sito della Cineteca 20.00 THE ELEPHANT MAN (GB/1980) di David Lynch (125’) La storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak 31 GIOVEDÌ della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d’entrata a Hollywood. The Dal 31 agosto Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo pro- Prima visione tagonista, da una parte trascina al pianto il grande 18.00 20.15 22.30 DUNKIRK pubblico e dall’altra fa saettare schegge di orrido (USA-GB-Francia/2017) e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale di Christopher Nolan (106’) (replica) e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si Proiezione nell’originale versione in pellicola 70mm ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta Ingresso: 10 € (ridotto 8 €). per costruire una nuova riflessione sul visibile e Prevendite online sul sito della Cineteca e alla cassa sull’orrore. (rm) del Lumière Cinema del presente SETTEMBRE 22.15 LADY MACBETH (GB/2016) di William Oldroyd (89’) Per il suo debutto nel lungometraggio, il regista teatrale 01 VENERDÌ britannico William Oldroyd adatta il romanzo breve Lady Macbeth del Distretto di Mcensk di Nikolaj Leskov (che ispirò anche l’omonima opera di Šostakovič) trasferen- Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch dolo nell’Inghilterra dell’Ottocento. Protagonista una Inaugurazione della rassegna giovane donna costretta a un matrimonio combinato e imbrigliata nelle norme sociali dell’epoca che trova l’a- 18.00 ERASERHEAD STORIES more e un’inesorabile vendetta. Acclamato dalla critica: (USA/2001) di David Lynch (85’) “un noir vittoriano, capace di essere allo stesso tempo I segreti di Eraserhead. David Lynch in persona ci brillante, sensuale e rigoroso” (Peter Bradshaw), “Cime conduce dietro le quinte del suo cult d’esordio per tempestose diretto da Alfred Hitchcock” (Eric Kohn). raccontarci com’è nato un film “sentito” più che
02 SABATO 04 LUNEDÌ Piazzetta Pasolini e Piazzetta Magnani Il Cinema Ritrovato al Cinema 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO 18.15 20.15 22.15 Riparte nell’abituale collocazione del sabato mattina ERASERHEAD – LA MENTE CHE CANCELLA Il Mercato Ritrovato, il nuovo mercato contadino in (Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’) Cineteca, che ospita circa quaranta produttori del Nato in un contesto indipendente e underground, il nostro territorio. Spesa a km zero, spazi didattici per primo lungometraggio di David Lynch passa in po- bambini, concerti e laboratori, cibi di strada, anche chi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale vegetariani e vegani, birre artigianali e vini autoctoni. di tutto il mondo. Girato in totale autonomia nel 1976, con un pugno di amici e collaboratori fidati, 18.00 ERASERHEAD STORIES (replica) si fa subito notare per l’inquietudine che emana e THE ALPHABET (replica) per lo sconcerto che suscita nei pur ben disposti SIX MEN GETTING SICK (replica) spettatori. È il primo incunabolo (ma per alcuni il più radicale e ipnotico) delle visioni lynchane: Cinema del presente bianco e nero avanguardistico, narrazione apoca- 20.00 LIBERE, DISOBBEDIENTI, littica, vicende inspiegabili e orrore ovunque, con INNAMORATE – IN BETWEEN una trama (un uomo misterioso, con un figlio mo- (Bar Bahar, Israele-Francia/2016) struoso, dentro un futuro post-industriale) presso- di Maysaloun Hamoud (96’) ché nulla. Né fantascienza né horror, anche se i vari Si cita spesso Sex & the City parlando di questa viva- distributori nazionali, Italia compresa, provarono a ce opera prima. Leila, Noor e Salma sono tre giovani farlo passare per un film di genere. In verità, il dia- donne palestinesi che vivono a Tel Aviv. Come tutte le logo è con il surrealismo, la fotografia industriale, loro coetanee si divertono, sognano, cercano l’amore. l’underground statunitense. “Come Shining, Era- Ma devono lottare per affermare la propria libertà e serhead stupisce per la capacità di tener fede alla identità. “Ho cercato di raccontare il complicato dua- forma linguistica dell’inconscio”, secondo Enrico lismo della loro quotidianità, stretto fra la tradizione Ghezzi. A posteriori, va considerato come il film che da cui provengono e la sregolatezza della metropoli in per primo ha dato voce ai fantasmi interiori di Lyn- cui abitano” (Maysaloun Hamoud). ch: non solo alle sue fantasie morbose, ma anche al suo desiderio di purezza. (rm) 22.15 THE ELEPHANT MAN (replica) Restaurato in 4K da Criterion Collection con la su- pervisione di David Lynch 03 DOMENICA 17.45 LADY MACBETH (replica) 05 MARTEDÌ Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch 18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD – 19.45 MULHOLLAND DRIVE LA MENTE CHE CANCELLA (replica) (USA-Francia/2001) di David Lynch (147’) Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mulhol- land Drive? Eppure la spiegazione c’è, a patto di stare molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta 06 MERCOLEDÌ più di quanto non si creda, per Lynch. È nelle sue pie- Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch ghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oni- 18.00 INDUSTRIAL SYMPHONY NO. 1: riche del racconto, che poi i misteri gemmano, le paure THE DREAM OF THE BROKENHEARTED si materializzano, il comico e l’orrore si fondono. Per (USA/1990) di David Lynch (50’) di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile Versione video della performance musical-teatrale sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifi- messa in scena da Lynch al New Music America Festi- che. Un film su Hollywood, ma non ‘di’ Hollywood. (rm) val. Le musiche sono realizzate con Angelo Badalamenti (con cui Lynch ha già collaborato per Velluto blu e con Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch cui sta lavorando a Cuore selvaggio – del secondo film 22.30 STRADE PERDUTE compaiono anche i protagonisti, Nicolas Cage e Laura (Lost Highway, USA/1996) Dern) e cantate da Julee Cruise (voce della celebre Fal- di David Lynch (134’) ling, tema principale di Twin Peaks – alla serie appar- Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato tiene l’ultimo interprete, Michael J. Anderson). per spacciato. Lost Highway si presenta come un film INTERVALOMETER EXPERIMENTS: STEPS scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda (USA/2007) di David Lynch (5’) ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con BUG CRAWLS una persona che si trova contemporaneamente al telefono (USA/2008) di David Lynch (5’) con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con INDUSTRIAL SOUNDSCAPE se stessi, cambiare personalità a metà film e vedere un (USA/2008) di David Lynch (11’) mondo che possiede lo stesso lessico ma un’altra sintassi. Tre cortometraggi sperimentali realizzati inizialmente “C’è una parte della mia creatività che non saprei spie- da Lynch per il suo sito web. Scenari industriali, so- gare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note norità meccaniche e ipnotiche, ripetizione, astrazione, sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non animazione. Un insetto si arrampica su una casa e interrompiamo l’ascolto per chiederci ‘perché il fa minore cade. Macchinari in movimento. Ombre su una scala. è là, dopo il mi diesis?’” (David Lynch). (rm)
Road to Dunkirk. Carta bianca a Christopher Nolan di Keaton fosse superiore a quello di Man Ray e di Luis 19.45 LA BATTAGLIA DI ALGERI Buñuel, poiché Keaton era riuscito a conquistare la (Italia-Algeria/1966) di Gillo Pontecorvo (121’) libertà espressiva rispettando le regole del cinema “Come il Potëmkin, un’epica nella forma del documen- narrativo” (Cecilia Cenciarelli). tario ricostruito” (Pauline Kael). La ricostruzione è quella ONE WEEK – UNA SETTIMANA della guerra di popolo algerina, 1954-1957, contro le (USA/1920) di Buster Keaton e Eddie Cline (25’) autorità d’occupazione francesi; il film, Leone d’oro a Il primo capolavoro di Keaton e uno dei migliori cor- Venezia e tre nomination agli Oscar, ebbe un’accoglienza tometraggi della storia del cinema. Dopo soli quindici a dir poco rigida in Francia, non soddisfece il commit- film interpretati in tandem con Roscoe ‘Fatty’ Arbuckle tente governo algerino, ma si guadagnò un’amplissima tra il 1917 e il 1920, lo stile visivo, il raffinato senso risonanza internazionale. Nella sceneggiatura di Pon- della comicità, la straordinaria inventiva e l’istinto tecorvo e Franco Solinas l’eroe sono le masse in rivolta: d’attore di Keaton sembrano aver già raggiunto la “Una straordinaria narrativa-verité... un film che solleci- perfezione. (Cecilia Cenciarelli) ta l’empatia con i suoi personaggi con il minor tasso di Restaurati nel 2015 da Cineteca di Bologna e Cohen messinscena immaginabile” (Christopher Nolan). (pcris) Film Collection presso il laboratorio L’Immagine Ritro- Restaurato da Cineteca di Bologna e Istituto Luce – vata. Con le musiche composte e dirette da Timothy Cinecittà in collaborazione con Igor Videocine Produ- Brock ed eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale zioni, Casbah Entertainment, Surf Film e CultFilms. di Bologna registrate in occasione del Cinema Ritro- La rassegna è ispirata al programma Christopher vato 2015. Nolan Presents promosso dal BFI e da Syncopy Films. In occasione di “That’s Entertainment!” – Spectacle, 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca Amusement, Audience and the Culture of Recreation in Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it the Audiovisual Contexts of English-speaking countries, 23rd Sercia Conference (Bologna, 7-9 settembre 2017). Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch 22.15 VELLUTO BLU (Blue Velvet, USA/1986) di David Lynch (120’) 08 VENERDÌ Più che universi paralleli, quelli di Lynch fanno pensa- 17.30 STRADE PERDUTE (replica) re a mondi che sprofondano in altri mondi. Scatole che contengono altre scatole (e “cosa c’è nella scatola?”, No Ordinary People: i mostri al cinema ci si chiede in Dune. “Dolore”). Entrando (e uscendo) 20.00 NOSFERATU da un orecchio, Velluto blu ci porta a spasso in una (Nosferatu, Eine Symphonie des Grauens, scatola cranica. “È un mondo strano”, ci dicono. Sì, Germania/1921) di Friedrich W. Murnau (106’) ma anche molto familiare, a guardarlo onestamente. “Il film capitale del cinema muto”. Dal Dracula di È così strano che un delizioso pettirosso stritoli uno Bram Stoker, la storia immortale di Nosferatu, il scarafaggio nel becco? (am) non-morto che semina la peste, assorbe e spegne le forze vitali, attenta all’equilibrio dell’universo, finché 07 GIOVEDÌ un sacrificio femminile farà sorgere l’alba sulla città liberata. “Sul piano formale, il film si allontana dall’e- spressionismo e lo trascende: prima d’ogni altra cosa 17.30 LA BATTAGLIA DI ALGERI (replica) per l’importanza che vi ha la Natura, per l’impressio- nante varietà di esterni reali che ne accrescono il ro- Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch manticismo magico. Murnau s’abbandona totalmente 20.00 CUORE SELVAGGIO al suo gusto della polifonia e del contrappunto, sul (Wild at Heart, USA/1990) piano drammatico e cosmico. Nosferatu è prima di di David Lynch (125’) tutto un poema metafisico” (Jacques Lourcelles). Cuore selvaggio, che vince Cannes nel 1990 tra le Restaurato da Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung. polemiche per l’eccessiva violenza, è Velluto blu con Con le musiche originali di Hans Erdmann ricostruite e il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso ca- dirette da Berndt Heller ed eseguite dalla Rundfunk-Sin- talogo di eccessi virulenti, è l’esempio più potente di fonieorchester Saarbrücken. road movie attraverso un’America disperata, violenta, pornografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e That’s Entertainment! distillato, si accende di immagini maestose e improv- 22.15 LUCI DELLA RIBALTA vise catastrofi. Per alcuni, semplicemente un tour de (Limelight, USA/1952) di Charlie Chaplin (143’) force per épater le bourgeois; per tutti gli altri (non “Quell’omino che vediamo è lo stesso che poco tem- pochi), uno dei rari film contemporanei ad aver scosso po prima voleva uccidere tutte le donne del mondo. dalle fondamenta l’immaginario statunitense. (rm) è proprio lui. E ora fa di tutto e si dispera perché una di loro possa tornare a vivere. Luci della ribalta è un That’s Entertainment! film possente, geometrico, torbido e menzognero dove 22.15 SHERLOCK JR. – LA PALLA N° 13 la bellezza, come il sole sugli specchi, gibigianando (USA/1924) di Buster Keaton (45’) va. Eccolo Buster Keaton. Una sfingea apparizione di Uno dei film più incredibili di Keaton, nel quale il pochi secondi ove per poco il cor non si spaura. Insie- geniale comico dall’espressione impassibile è un me. Come se Michelangelo scolpendo il David avesse proiezionista aspirante detective che sogna di entrare fatto fare l’orecchio sinistro a Leonardo. Luci della ri- e uscire dallo schermo cinematografico in un susse- balta è un film che sferza e ci aggrandisce. Incatena guirsi di gag surreali e irresistibili. “L’uso che Keaton l’attenzione dello spettatore. Il ‘film ideologico’ più faceva del sogno e dei raccordi – di cui andò sempre riuscito di Chaplin poiché conserva intatta la forza del molto fiero – fu definito rivoluzionario da Antonin Ar- sentimento che è l’unica, vera forza rivoluzionaria”. taud e Robert Aron, che sottolineò come il surrealismo (Roberto Benigni)
09 SABATO la notturna passeggiata a due nel Central Park della MGM. Ecco che cos’è un’intermittenza del cuore, al cinema. (pcris) 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO 17.30 CUORE SELVAGGIO (replica) 10 DOMENICA Sottopasso di Piazza Re Enzo Sottopasso di Piazza Re Enzo 18.00 Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi 11.30 Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi Visita guidata (supplemento di 3 € sul biglietto intero Visita guidata o ridotto) 16.00 NOSFERATU (replica) No Ordinary People: i mostri al cinema I restauri della Cineteca a Venezia 18.00 LA DONNA SCIMMIA (replica) 20.15 LA DONNA SCIMMIA (Italia-Francia/1964) di Marco Ferreri (92’) Road to Dunkirk. Carta bianca a Christopher Nolan Un uomo (Tognazzi) e una donna (Girardot). Lei ha 19.45 VITE VENDUTE il corpo coperto di peli, lui la esibisce come freak (Le Salaire de la peur, Francia-Italia/1953) nei baracconi e nelle piazze. Poi lei resta incinta. di Henri-Georges Clouzot (131’) Parabola crudele, e a tratti perversamente tenera, Capolavoro del cinema francese anni Cinquanta,Vite sullo sfruttamento come fondamento delle relazio- vendute echeggia intorno a Dunkirk poiché si tratta, in ni umane. “Il finale fu luogo di varianti di edizio- entrambi i casi, di “storie di sopravvivenza” (Nolan) e di ne. Maria muore di parto poco dopo il bambino: i messinscene della tensione. Quattro gaglioffi vengono due cadaveri vengono imbalsamati ed esposti in assoldati per una missione suicida, portare a desti- un museo, ma Antonio, reclamati i corpi, decide di nazione due camion pieni di nitroglicerina attraverso esporli in un baraccone da fiera: questo nel’expli- le carrettiere sfasciate dell’America Latina, alla volta cit previsto (girato e montato) da Ferreri. Invece, d’un pozzo petrolifero in fiamme. Narrazione implacabi- secondo il proposito del produttore Ponti, il film le, evocazione magistrale del caldo, della paura, della doveva fermarsi sulla morte (sacrificale) di madre vischiosità del destino. L’ultima linea dell’orizzonte è un e bambino. Un diverso epilogo conobbe la versione biglietto ormai scaduto del métro di Parigi: “In Clouzot francese: la donna-scimmia perde i peli durante la mai niente di rassicurante, niente di consolatorio, nien- gravidanza e dà alla luce un bambino normalmen- te di risolutivo” (Lorenzo Pellizzari). (pcris) te glabro, condannando il marito a un lavoro one- sto” (Michele Canosa). Il restauro ha recuperato e 22.15 MULHOLLAND DRIVE (replica) presenta i tre diversi finali. Restaurato da Cineteca di Bologna e TF1 Studio in collaborazione con Surf Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata (Bologna, Parigi). 11 LUNEDÌ 18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD LA MENTE CHE CANCELLA (replica) 12 MARTEDÌ 18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD LA MENTE CHE CANCELLA (replica) 13 MERCOLEDÌ 18.00 INDUSTRIAL SYMPHONY(replica) BUG CRAWL (replica) That’s Entertainment! INDUSTRIAL SOUNDSCAPE (replica) 22.15 SPETTACOLO DI VARIETÀ INTERVALOMETER EXPERIMENT: STEPS (replica) (The Band Wagon, USA/1953) di Vincente Minnelli (102’) Evento speciale Nel 1931 Fred Astaire aveva portato in scena uno 20.00 22.15 spettacolo di varietà dallo stesso titolo; le canzoni DAVID GILMOUR LIVE AT POMPEII erano di Alfred Schwartz e Howard Dietz; il film ne re- (USA/2017) di Gavin Elder (120’) cupera cinque, Schwartz e Dietz ne aggiungono altre Nel luglio 2016, quarantacinque anni dopo Pink Floyd: (tra cui la trascinante dichiarazione di poetica That’s Live at Pompeii, David Gilmour torna ad esibirsi in Entertainment). Tony Hunter, ex song-and- dance man due concerti nell’antico anfiteatro romano di Pom- di Broadway con un avvenire (hollywoodiano) dietro le pei – stavolta di fronte al pubblico, unico artista dai spalle, torna e trova la scena cambiata. Esplodono i tempi dei gladiatori. “Si tratta di un posto magico. colori e Tony/Astaire, pur fedele al suo vestito grigio, Farvi ritorno e vedere il palcoscenico e l’arena è stata in quei colori che eccitano il pubblico del 1953 deve un’esperienza travolgente. È un luogo di fantasmi”. Il immergersi. Quel che conta è che le canzoni circolino, film-concerto, girato in 4K e Dolby Atmos, propone il che i passi di danza diano forma visiva al sentimento. meglio delle due esibizioni, con canzoni dagli album E mai tale forma visiva ha raggiunto la purezza del- più recenti di Gilmour, Rattle that Lock e On an Island,
ma anche brani dei Pink Floyd come Wish You Were se non nullo, il film è profondamente radicato nel tipo Here e One of These Days, l’unica canzone eseguita di comicità da lui preferito, spesso sintomaticamente anche con la band nel 1971. basato sugli equivoci e sul fallimento del linguaggio. Ingresso: 15 € (ridotto 12 €). Prevendite online e alla Il film è ‘assurdo e stupido, nel vero senso della paro- cassa Lumière a partire dal 1° settembre la. Questa combinazione mi piace, ma a quanto pare piace solo a me!’”. (Chris Rodley) THE DARKENED ROOM (USA/2007) di David Lynch (8’) Due stanze. Tre donne. Dialoghi enigmatici. È il Lynch più sperimentale, che mette in crisi la relazione tra gli spazi, il senso delle situazioni, dei dialoghi, lasciando anche lo spettatore nella stanza oscura della propria immaginazione. (aa) 20.00 22.15 DAVID GILMOUR LIVE AT POMPEII (replica) 16 SABATO 14 GIOVEDÌ 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO No Ordinary People: i mostri al cinema Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch 18.00 LA MUMMIA 17.45 FUOCO CAMMINA CON ME (The Mummy, USA/1932) (Twin Peaks: Fire Walks with Me, USA/1992) di Karl Freund (72’) di David Lynch (135’) La storia del gran sacerdote Im-Ho-Tep risvegliato dal Considerato da molti (non dai fan, ovviamente) lo suo sepolcro che si reincarna nell’archeologo Ardeth Bey strampalato prequel di un regista in confusione, si è s’ispira alle leggende sulla maledizione della tomba di rivelato probabilmente l’opera sperimentale con cui Tutankhamon ma anche a varie fonti letterarie e al Dra- David Lynch voleva scrollarsi di dosso l’eccessiva fama cula di Tod Browning, sul set del quale Karl Freund era accumulata con la serie televisiva. Oggi, poi, con la ter- stato direttore della fotografia. “Malvagio emissario di za stagione di Twin Peaks, quel che pareva un accumulo una terra esotica, Im-Ho-Tep è alla ricerca dell’amo- di fatti misteriosi e visionari si dimostra tassello indi- re, esattamente come Dracula, con il quale condivide spensabile per la comprensione di quell’universo narra- anche gli ipnotici poteri e lo sguardo fulminante (reso tivo. E a rivederlo oggi, Fuoco cammina con me rappre- ancora più impressionante dal make-up di Jack Peir- senta una tappa importante del viaggio nell’inconscio e ce, che nei primi piani fa risaltare le sembianze di un nella violenza, vera ossessione dell’autore. (rm) teschio sotto la pelle avvizzita della mummia). Il perso- naggio di Ardeth Bey divenne il modello dei modi im- Sottopasso di Piazza Re Enzo peccabili e gelidamente minacciosi che avrebbero reso 18.00 Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi Karloff il cattivo più amato di Hollywood per i quattro Visita guidata decenni successivi” (Bill Krohn). I restauri di Venezia 20.00 22.15 20.15 L’INTENDENTE SANSHO DAVID GILMOUR LIVE AT POMPEII (replica) (Sansho dayu, Giappone/1954) di Kenji Mizoguchi (124’) 15 VENERDÌ Una foresta. Una donna in viaggio con i due figli. I tre ricordano la nobile figura del padre, costretto all’esilio per aver preso le difese dei contadini. Verranno rapiti Paesaggi dell’incubo: il cinema di David Lynch e separati. La madre portata sull’isola di Sado. I due 18.00 THE GRANDMOTHER ragazzi condotti dal famigerato e spietato intendente (USA/1970) di David Lynch (34’) Sansho. Film dolente in cui gli elementi naturali sono Secondo corto di Lynch e prima collaborazione con il a un tempo veicolo e risonanza degli stati emozionali. sound designer Alan Splet, prosegue l’esplorazione nei L’eco di una canzone. La vastità del mare. Il passato territori dell’incubo. Prima di Eraserhead, la casa e la che fa ritorno. L’aria, la terra, l’acqua, la luce e i ri- famiglia sono già entrate nell’oscurità surreale del flessi: qualcosa che è andato perduto invade il film: mondo di Lynch. (aa) l’infanzia. Capolavoro. (Rinaldo Censi) THE AMPUTEE Restaurato da Kadokawa Corporation, The Film Foun- (USA/1974) di David Lynch (5’) dation con la collaborazione di The Japan Foundation Quella per il corpo deformato, menomato, scisso, è un’ossessione che attraversa tutta l’opera lynchana. David Gilmour 1972-2017 Prima del neonato di Eraserhead, dell’uomo elefan- 22.30 I PINK FLOYD A POMPEI te e dell’orecchio reciso di Velluto blu, c’è la donna (Pink Floyd Live at Pompeii, Francia-Belgio-RFT/1974) amputata di questo terzo cortometraggio. Il dottore è di Adrian Maben (85’) interpretato dallo stesso Lynch. (aa) La musica dei Pink Floyd – colorata, visionaria, sur- THE COWBOY AND THE FRENCHMAN reale – si presta perfettamente alla rappresentazio- (USA/1988) di David Lynch (26’) ne visiva. Girato all’interno e nei dintorni dell’antico “Unica incursione lynchiana nel genere western, per anfiteatro romano di Pompei, questo film unico e me- il quale il regista nutre un interesse piuttosto scarso, morabile sulla band ‘assoluta’ del Novecento, coin-
volge lo spettatore in una straordinaria esperienza audiovisuale. Quattro giorni di riprese con la musica registrata dal vivo come espressamente richiesto dal 18 LUNEDÌ gruppo, il sole che inonda di luce la suggestiva corni- Il Cinema Ritrovato al cinema ce dell’anfiteatro di giorno, il bagliore dell’eruzione del 17.30 ERASERHEAD – vulcano a illuminarlo di notte. Il concerto inizia e fini- LA MENTE CHE CANCELLA sce con l’esecuzione dell’imponente Echoes. Alle im- (Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’) magini del live si aggiungono materiali inediti e assai (replica) personali che ritraggono la band al lavoro a Parigi e Precede la presentazione del libro David Lynch, Io le interviste originali raccolte durante la registrazione vedo me stesso. La mia arte, il cinema, la vita, a del loro capolavoro The Dark Side of the Moon. cura di Chris Rodley (il Saggiatore, 2016). Risultato di oltre un decennio di interviste raccolte da Rodley, a 17 DOMENICA cui Lynch ha affidato il racconto della propria forma- zione, la passione per la pittura, il lavoro di fotografo, la collaborazione musicale con Angelo Badalamenti, Sottopasso di Piazza Re Enzo fino alle grandi opere cinematografiche. 11.30 Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi Visita guidata 20.15 22.15 ERASERHEAD – LA MENTE CHE CANCELLA (replica) Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi In viaggio 16.00 OPEN DAY SCHERMI E LAVAGNE In occasione dell’apertura della nuova stagione del 19 MARTEDÌ Cineclub per bambini e ragazzi di Schermi e Lavagne, Lezione di cinema un pomeriggio di proiezioni di cortometraggi e giochi 17.00 BIGGER THAN LIFE: all’aperto all’insegna dei viaggi e delle esplorazioni I GRANDI FORMATI AL CINEMA nel tempo e nello spazio. Esploreremo l’avventura dei grandi formati, noti e Dai 5 anni in su. Ingresso libero meno noti (la galassia dei 70mm, CinemaScope, Ci- nerama, 2P eccetera), laddove il grande cinema si Prima visione. Ring: critici contro incontra con il cinema grande. Sarà un racconto che 17.30 DUNKIRK ripercorre i sentieri di una lunga storia, fornisce delu- (USA-GB-Francia/2017) di Christopher Nolan (106’) cidazioni tecniche basilari, si interroga sui motivi che (replica) hanno spinto industria e pubblico a pensare agire ed Al termine della proiezione, tenzone critico-cinemato- amare in grande. Inoltre, attraverso esempi accura- grafica intorno al film. tamente selezionati, verranno presi in considerazione film e registi che hanno valorizzato al meglio le poten- Road to Dunkirk. Carta bianca a Christopher Nolan zialità espressive dei grandi formati. 18.00 RAPACITÀ Lezione di Andrea Meneghelli e Renato Zorzin (Greed, USA/1924) di Erich von Stroheim (140’) (Archivio film della Cineteca di Bologna) Greed è un’opera-mondo di cui possiamo intravvedere Ingresso libero solo la filigrana d’oro. E l’oro è la merce più sudicia su cui si possano mettere le mani. Nel film che doveva 18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD – durare nove ore, che Stroheim ridusse a sette e poi LA MENTE CHE CANCELLA (replica) a quattro, che Thalberg non volle più lungo di due, l’umanità è un serraglio di bestie ripugnanti, che l’avidità porta a sbranarsi. “Come Aurora di Murnau, questo film esplora tutte le possibilità di una narrazio- 20 MERCOLEDÌ ne puramente visiva” (Christopher Nolan). Stroheim 18.00 RAPACITÀ (replica) illumina il naturalismo letterario americano con lampi di luciferino disprezzo. (pcris) Uno sguardo al documentario Accompagnamento al piano di Daniele Furlati 21.15 EVVIVA GIUSEPPE Copia proveniente da Photoplay Productions (Italia/2017) di Stefano Consiglio (90’) 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca Un film sulla vita e i tanti talenti di Giuseppe Berto- Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it lucci (regista di cinema, teatro e televisione, scrittore, poeta, organizzatore culturale…) raccontato attraver- so le voci del padre Attilio e del fratello Bernardo, le testimonianze di amici e colleghi come Lidia Ravera, Mimmo Rafele, Marco Tullio Giordana, Nanni Moretti, i ricordi di alcune tra le sue attrici predilette: Stefania Sandrelli, Laura Morante e Sonia Bergamasco. Con il contributo di Gian Luca Farinelli (Giuseppe è stato pre- sidente della Cineteca di Bologna per oltre dieci anni) e la partecipazione di Fabrizio Gifuni, Emanuele Trevi, Aldo Nove e Roberto Benigni (con un monologo inedito scritto in omaggio all’amico di sempre). Ci sono poi il corpo e la voce di Giuseppe, che ritroviamo in tante interviste, backstage, dibattiti… e nella sua ultima e commovente performance teatrale, A mio padre – 21.15 VITE VENDUTE (replica)
Una vita in versi. “Attilio, il padre poeta, in epigrafe che si immaginano al posto di altri. La visionarietà, a Poetica dell’extrasistole aveva messo queste parole la profezia, il delirio, dove possiamo rintracciarli? di Paul Klee: ‘Segua ognuno il battito del suo cuore’. Per chi ha la mia età Pasolini è un miscuglio abba- Ecco, è quello che ho tentato di fare io, cercando tra stanza curioso ma anche comprensibile di questi il materiale a mia disposizione (quello girato da me e tre momenti ai quali aggiungerei anche l’ossessio- quello di repertorio) un percorso emotivo prima ancora ne” (Luca Ronconi). che biografico/critico” (Stefano Consiglio). Incontro con Stefano Consiglio Ingresso libero 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it Cinema del presente 20.30 I FIGLI DELLA NOTTE (Italia-Belgio/2016) di Andrea De Sica (85’) Il film, ambientato in un collegio di montagna, algido e spaventoso quanto basta, può facilmente suscitare nel cinefilo un rosario di citazioni colte: Dario Argento, Michael Haneke, Stanley Kubrick. E così si potreb- be alludere anche a Todo modo di Elio Petri, Marcia trionfale e soprattutto Nel nome del padre di Marco Bellocchio. De Sica, in verità, riesce a sfilarsi da facili confronti, grazie a un radicamento molto forte sugli attori (acerbi ma credibili) e sugli spazi. Piccoli detta- gli (i brani musicali, gli angoli di ripresa, l’inquietante finale) fanno il resto. (rm) Incontro con Andrea De Sica In collaborazione con FICE Emilia-Romagna 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it 22.30 EVVIVA GIUSEPPE (replica) 21 GIOVEDÌ 22 VENERDÌ 31 ottobre 1926, una pagina di storia nel cuore di Bologna Road to Dunkirk. Carta bianca a Christopher Nolan 18.15 AURORA 17.30 PASOLINI E BOLOGNA (Sunrise, USA/1927) di Friedrich W. Murnau (106’) Il 31 ottobre 1926 Benito Mussolini, a Bologna per “Una tragicommedia psicologica”. Un giovane uomo, inaugurare il Littoriale, lo stadio oggi intitolato a una giovane donna, una seduttrice che arriva dalla cit- Renato Dall’Ara, sfugge a un attentato, mentre è il tà e s’insinua tra loro. Si perdono, si ritroveranno. Alla tenente Carlo Alberto Pasolini, padre di Pier Paolo, prima esperienza americana Murnau gira “un film tede- ad occuparsi del servizio d’ordine. In quel fran- sco: nella tematica, nel ritmo, nelle variazioni luministi- gente alcuni fascisti trucidano il quindicenne Anteo che” (Fernaldo Di Giammatteo). Meraviglia dei chiaro- Zamboni, presunto attentatore. La difesa dei fami- scuri, ma tra bianco e nero c’è tutta l’infinita, fluttuante liari, accusati di essere i mandanti, viene assunta scala dei grigi che la pellicola pancromatica concede. da Roberto Vighi, che dal 1951 al 1970 sarà il primo La campagna è il luogo del puro amore luminoso, la presidente della Provincia dopo la Liberazione. Paso- palude invischia nella tensione erotica, la città-lunap- lini ebbe sempre un rapporto drammatico col padre ark è teatro di stordimento ma anche di riconciliazione. fascista e scrisse alcune tragedie dove ritornano Profondità di campo, sovrimpressioni. E “dovunque, in figure di padri dilaniati e divisi. Del padre nell’opera questo film muto, il suono diventa percepibile grazie di Pasolini e del rapporto dello scrittore con Bologna alla potenza delle immagini” (Lotte Eisner). parlano Stefano Casi (autore di I teatri di Pasolini, Accompagnamento al piano di Daniele Furlati Ubulibri), Roberto Chiesi (Centro Studi – Archivio Pasolini) e Niva Lorenzini (Università di Bologna). 20.30 EVVIVA GIUSEPPE (replica) In occasione di 31 ottobre 1926, una pagina di sto- ria nel cuore di Bologna, un progetto ideato e cura- Cinema del presente to da Marco Macciantelli e promosso da Fondazione 22.15 METRO MANILA Duemila che si articola in cinque incontri tra il 14 (GB/2013) di Sean Ellis (114’) settembre e il 13 ottobre. Dalle povere risaie del nord delle Filippine, Oscar e Mai si trasferiscono a Manila. Cercano un futuro mi- 19.00 AFFABULAZIONE gliore per la loro famiglia ma la metropoli offre solo (Italia/1993) di Luca Ronconi (estratto, 60’) corruzione e soprusi. Quando Oscar trova lavoro come “In teatro l’autobiografia è pericolosa e quando la agente di sicurezza di un blindato portavalori, il dram- si rappresenta in forme convenzionalmente dram- ma realista vira verso il thriller. In trasferta a Oriente, maturgiche è insopportabile. Nel caso di Pasolini il regista e sceneggiatore britannico Sean Ellis gira questo non avviene. Nei suoi testi non ci sono in lingua tagalog ispirandosi a un episodio violento personaggi autobiografici, ma piuttosto la rappre- a cui ha assistito nella capitale filippina. Premio del sentazione di un’autobiografia. Come succede nei pubblico al Sundance 2013. sogni, i suoi personaggi sono delle figure opposte
23 SABATO incontrare lo sposo che i genitori le hanno destinato; nella sorpresa generale, prende le sue difese lo zio, uomo semplice legato ai rituali della tradizione rurale, 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO sposato a una donna inquieta, che nutre invece sma- nie d’emancipazione all’occidentale. Il loro ritrovarsi InsolvenzFest davanti ai gesti antichi del mescolare il riso al tè stilla 12.15 Debiti di gioco e ludopatia: una serenità sconosciuta ai sofferti epiloghi dei film dietro lo schermo, il diritto di Ozu. (pcris) Incontro con Gabriele Bordoni (avvocato), Nadia Monti. Restaurato da Shochiku Co., Ltd. Saranno presenti Massimo Ferro (consigliere Corte di In attesa di conferma Cassazione e coordinatore OCI) e Stefano Dalla Verità (avvocato). Al termine, un montaggio di sequenze cine- 22.45 EVVIVA GIUSEPPE (replica) matografiche sul tema. In occasione di InsolvenzFest – Dialoghi pubblici interdisciplinari sull’insolvenza (Bologna, 22-24 set- tembre), sesta edizione della manifestazione dedicata 24 DOMENICA ai temi del debito e delle insolvenze promossa dall’OCI Sottopasso di Piazza Re Enzo (Osservatorio sulle crisi d’impresa). 11.30 Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi Visita guidata Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi 16.00 ALAMAR Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi (Messico/2009) di Pedro González-Rubio (73’) 16.00 SASHA E IL POLO NORD Tre generazioni a confronto sullo sfondo del Banco (Tout en haut du monde, Francia-Danimarca/2016) Chinchorro, un’estesa barriera corallina nel Mar dei di Rémi Chayé (81’) Caraibi, a pochi chilometri dalla costa messicana, La quattordicenne Sasha, figlia di aristocratici russi, dichiarata riserva della biosfera dall’Unesco. Un pa- parte dalla San Pietroburgo del 1882 per ritrovare il dre conduce il figlio a trovare il nonno pescatore per nonno esploratore, la cui nave s’è perduta lungo la fargli conoscere i luoghi da cui proviene, dove l’uomo rotta verso il Polo Nord. Rémi Chayé (già assistente vive ancora in sintonia con la natura. “Attraverso una alla regia di La tela animata e The Secret of Kells) storia basata sulla relazione tra l’uomo e l’ambiente a esordisce con un racconto avventuroso ispirato alla Chinchorro, volevo restituire il mio amore per questa drammatica spedizione antartica di Ernest Shakleton. regione e l’ammirazione e il rispetto che nutro per le Visivamente influenzato dalla pittura realista russa vite dei suoi pescatori. Alamar è stato ispirato dalla ottocentesca, Chayé sceglie di eliminare i contorni dai semplicità dell’essere felici” (Pedro González-Rubio). disegni trasformandoli in strisce di colore. Dagli 8 anni in su Animazione. Dai 6 anni in su Sottopasso di Piazza Re Enzo No Ordinary People: i mostri al cinema 18.00 Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi 18.00 IL GOBBO DI NOTRE-DAME Visita guidata (The Hunchback of Notre Dame, USA/1923) di Wallace Worsley (93’) InsolvenzFest Prodotto dalla Universal, tratto dal Notre-Dame de Paris 18.40 PROCESSO ALLA CITTÀ di Victor Hugo, è il primo film ad alto budget con Lon (Italia/1952) di Luigi Zampa (106’) Chaney come star assoluta e una delle interpretazio- L’idea è del giovane Francesco Rosi: vorrebbe fare ni imprescindibili della sua carriera: “Il Quasimodo di un film sul processo Cuocolo, che nel 1911 portò alla Chaney resta una performance definitiva, […] si distin- prima condanna in massa di un gruppo di camorristi gue come il solo che sia davvero commovente e tragico; napoletani, e scrive il soggetto con Ettore Giannini. il suo Quasimodo era l’orrenda bestia che adorava e Ma il film, che anticipa vent’anni di cinema civile, è proteggeva la bella zingara Esmeralda, e sebbene il suo puro Zampa, efficace tanto nella drammaturgia che trucco fosse grottesco e repellente, non si poteva non nella descrizione d’ambiente. E la ricostruzione della scorgere l’innocente bellezza e la devozione infantile camorra belle époque, si intuisce, è un pretesto per che inondavano il cuore di questo mostro disgraziato. parlare in modo trasparente di una società che non La sua performance non era solo un tour de force inter- cambia. Amedeo Nazzari, il giudice ispettore Spicacci, pretativo; era molto di più: l’interpretazione credibile di è l’unico appiglio di ordine e morale in una società che un essere umano” (DeWitt Bodeen). appare corrotta dagli strati più bassi a quelli più alti. Accompagnamento al piano di Daniele Furlati Indagando su un duplice omicidio, scopre una rete di complicità sempre più vasta, mentre lui si trova sem- pre più solo. (Alberto Pezzotta) Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale I restauri di Venezia 20.45 IL SAPORE DEL RISO AL TÈ VERDE (Ochazuke no aji, Giappone/1952) di Yasujiro Ozu (115’) Da una sceneggiatura rifiutata in censura nel 1939, uno dei più limpidi film della maturità di Ozu. Si par- te da un sommesso conflitto familiare a più voci, e poco alla volta si depura il campo per concentrarsi sulla storia d’un matrimonio. Una ragazza non vuole
Festival Francescano che cade in mare ha fornito l’ispirazione per molto di 20.00 IN THE SAME BOAT quello che abbiamo provato a fare in Dunkirk” (Chri- (Spagna/2016) di Rudy Gnutti (70’) stopher Nolan). (pcris) Siamo tutti sulla stessa barca e la nostra rotta di- pende in larga parte da come sapremo utilizzare le Cinema del presente nuove tecnologie. Nel docufilm di Rudy Gnutti alcuni 22.15 CUORI PURI tra i più autorevoli studiosi internazionali (tra i qua- (Italia/2017) di Roberto De Paolis (114’) li Zygmunt Bauman e Serge Latouche) s’interrogano Due giovani agli antipodi s’incontrano nella periferia sulle grandi trasformazioni (globalizzazione, progres- romana. Stefano cerca di stare a galla in una realtà di so tecnico, avvento della robotica, immigrazione) in disagio sociale e familiare. Si divide tra il lavoro come atto nelle economie avanzate e sull’impatto che tali guardiano e piccola delinquenza. Agnese vive con la trasformazioni potranno avere sul mercato del lavoro, madre, con cui frequenta attivamente la comunità sulla distribuzione del reddito e sui sistemi di sicu- evangelica. È profondamente religiosa e sta per fare rezza sociale. voto di castità, ma attraversa una fase d’incertezza. Introduzione di Stefano Toso (economista) e Fabrizio L’opera prima di Roberto De Paolis descrive i margini Zaccarini (frate minore cappuccino) della società con un realismo autentico e vitale ca- In collaborazione con Festival Francescano (Bologna, pace di raccontare, anche con pochi tocchi, luoghi e 22-24 settembre) relazioni, sfumature e complessità. E i personaggi. La Ingresso libero macchina da presa, mobile e irrequieta, sta loro ad- dosso, li affianca, li segue nei loro andirivieni, facendo Cinema del presente di primo piano e semi-soggettiva la cifra visiva di un 22.15 RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA film duro e puro. (aa) (Giappone/2016) di Hirokazu Koreeda (117’) Ryota è un perdente, con una famiglia disgregata, una ex moglie delusa e un figlio con cui ha un rapporto incerto. Un tifone costringe il nucleo a chiudersi in 28 GIOVEDÌ casa, osservando i propri errori. Nuova conferma della I restauri di Venezia delicatezza di Koreeda, maestro contemporaneo giap- 18.00 L’ASSO DI PICCHE ponese, nel percepire la natura umana. Non è Ozu ma (Cerný Petr, Cecoslovacchia/1964) ci va vicino, e forse la semplicità e il candore dei suoi di Miloš Forman (85’) film rischiano di farne sottovalutare l’importanza, in Primo lungometraggio di Miloš Forman, primo dei un presente avaro di riconoscimenti che durano. Lode tre (gli altri sono Gli amori di una bionda e Al fuoco, particolare a tutti gli attori, particolarmente attenti a pompieri!) girati nell’impeto della nová vlna praghe- espressioni e linguaggio del corpo. se, prima di lasciare il suo paese per l’America. Le avventure indolenti, gli amori delusi, il grigiore politi- 25 LUNEDÌ co, le metafore ironiche: un ragazzo trova un posto da commesso, capisce che in realtà deve controllare che i clienti non rubino, si sorbisce le prediche paterne, vor- 18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD – rebbe starsene in piscina o almeno nelle sale da ballo, LA MENTE CHE CANCELLA (replica) dove però i suoi approcci con le ragazze andranno a vuoto. C’è forse un’eco del Posto di Olmi, con in più 26 MARTEDÌ il tocco di leggerezza sessuale che è tutta del primo Forman. “Nel suo modo lieve e mai acre, questo film riesce a mostrare un popolo. E quando, lungo certe 18.15 20.15 22.15 ERASERHEAD – passeggiate nei quartieri di Praga, tra i personaggi LA MENTE CHE CANCELLA (replica) cala il silenzio e si sentono i rumori della città, men- tre il sole obbliga a ripararsi gli occhi con la mano, 27 MERCOLEDÌ è veramente magnifico… e dobbiamo ammettere che il meglio della nouvelle vague era proprio qui” (“Les InRockuptibles”). (pcris) 17.45 RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA Restaurato da Národní filmový archiv (replica) I restauri di Venezia Road to Dunkirk. Carta bianca a Christopher Nolan 20.00 GLI AMANTI CROCIFISSI 20.00 IL PRIGIONIERO DI AMSTERDAM (Chikamatsu Monogatari, Giappone/1954) (Foreign Correspondent, USA/1940) di Kenji Mizoguchi (102’) di Alfred Hitchcock (120’) “L’arte come sappiamo si nutre di costrizioni. E, per Anni in cui il cinema di finzione voleva cogliere la entrare nel vivo della questione, sono proprio gli in- guerra sul fatto, con l’urgenza della missione mo- finiti ricami con cui orla questa costrizione, sempre rale. Non proprio la guerra combattuta, ma il clima, presente come un accordo fondamentale, che costi- il sospetto, il tradimento, il lavoro della spia, l’in- tuiscono l’essenziale dell’arte di un Mizoguchi. Poco tossicazione delle idee. Siamo nel 1939, un repor- c’importa che l’autore di Gli amanti crocifissi sia o non ter americano in Europa indaga sul rapimento d’un sia il più giapponese dei giapponesi, poiché appare, politico olandese, scopre leoni travestiti da agnelli, a dispetto di ciò – o per ciò – come il più universale. e il nazismo già pronto a schiacciare il continente. [...] Una donna confessa il suo amore a chi non osa L’Hitchcock più grande sarà altrove, ma ci sono mo- rivelarsi innamorato, e mentre si stringono appas- menti indimenticabili (l’onda di ombrelli neri sotto sionatamente in una scomoda barca, questa si gira la pioggia, pale di mulini che girano controvento), e va lentamente alla deriva sopra le acque calme di e “il suo virtuosismo tecnico nel riprendere l’aereo un lago: una simile inquadratura, però con un’impa-
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