PER LA SPIRITUALITÀ DELL'ACCOGLIENZA - PERIODICO MENSILE DEL MOVIMENTO "TRA NOI" - Bisogna tener duro
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PERIODICO MENSILE DEL MOVIMENTO “TRA NOI” Anno LXIII 11 / 2018 PER LA SPIRITUALITÀ DELL’ACCOGLIENZA Attualità Giovani Bisogna tener duro “Siate il futuro più luminoso”
Periodico mensile del Movimento “Tra Noi” EDITORIALE Direttore responsabile: Matilde Gana Coordinamento redazionale: Antonella Simonetta, Antonio Casile Fotografie: Archivio fotografico “Tra Noi” La gioia di vivere S Fotocomposizione e stampa: Mancini Edizioni s.r.l. - Roma Cell. 335.5762727 - 335.7166301 Redazione centrale: Via Machiavelli, 25 - Roma embra quasi un controsenso parlare della gioia di vivere in un contesto storico Direzione, amministrazione e redazione “Tra Noi”: Via Monte del Gallo, 113 - 00165 Roma così complesso, a volte indecifrabile e soprattutto individualistico e violento. Tel. 06.77200309 - 06.39387355 - Fax 06.39387446 movimentotranoi@virgilio.it www.movimentotranoi.it Eppure la nostra vita richiede di essere vissuta in modo consapevole e con uno Tra Noi viene inviato gratuitamente chiunque ne fac- sguardo di fede che riesca a trovare in sé e negli eventi quel seme del Verbo di Dio cia richiesta. Si sostiene grazie al contributo volonta- rio dei Membri del Movimento “Tra Noi” e alla gene- rosità dei lettori a cui stanno a cuore questa rivista e che ci ha creati per amore e vuole donarci la sua gioia. le sue finalità. Forse siamo poco abituati ad uno sguardo contemplativo che ci consenta di scopri- CCP n. 26933002 intestato a: Associazione “Tra Noi” via Machiavelli, 25 - 00185 Roma re, giorno per giorno, le ragioni della nostra speranza nel vociare delle informazio- Per richiedere l’abbonamento o per qualunque ni, a volte false e interessate, e soprattutto negli eventi personali e comunitari che corrispondenza contattare il Tra Noi. Raccomandiamo di comunicare tempestivamente qualun- propongono paura ed insicurezza. Vorremmo affermare che la gioia della nostra vita sta proprio in questo: porci con- que cambio di indirizzo onde evitare inutili spese postali. Sped. abb. post. Art. 2 Comma 20/C L. 662/96 Filiale trocorrente scoprendo alternative di bene, piccole briciole di positività e su queste di Roma Aut. Tribunale di Roma n. 277 del 15 maggio 1952 Finito di stampare: Novembre 2018 farne il lievito capace di trasformare l’ambiente. Sono i gesti di accoglienza del IN QUESTO NUMERO 2 Editoriale nostro quotidiano che possono modificare stili di vita pian piano con prudenza, La gioia di vivere pazienza, ma anche costanza e tanta fiducia nell’azione dello Spirito di Dio che ci è 3 Camminiamo insieme stato donato ed opera in noi, nell’umanità e nel creato, se siamo docili. Contemplazioni d’autunno Don Plutino ce lo ricorda invitandoci alla contemplazione d’autunno e subito dopo 4 Attualità un breve articolo fa riflettere sulla esigenza di tener duro per poter dire una parola Bisogna tener duro nuova che modifichi i comportamenti e soprattutto faccia assumere le diverse re- 6 Chiesa sponsabilità che ciascuno di noi ha nella costruzione di un mondo migliore. Da una economia In una intervista al quotidiano 24 Ore il papa ha il coraggio di proporre una di- dello scarto a una versa economia che tenga conto del bene comune e della solidarietà, evitando di economia solidale rendere i poveri sempre più poveri con una economia dello scarto che produce fame 10 Nello spirito di don Orione e guerre. Più fede! Don Orione ci invita ad avere fede, più fede. Una fede che sia visibile nei com- 11 Gocce di spiritualità portamenti e nella formazione di una cultura evangelica che sappia opporsi alla Preghiamo l’Ave Maria mentalità corrente della indifferenza. con Papa Francesco Il nuovo libro su Maria di papa Francesco, scritto sulla base delle interviste con- 15 Il racconto dotte da don Marco Pozza, sembra un canto, L’occhio del falegname forse anacronistico, alla donna ed alla maternità. 16 L’angolo dell’arte Dal buio alla luce è il tema dell’angolo dell’arte Dal buio alla luce nel quale Giulia ci propone il cammino delle ca- 18 Giovani tacombe, mentre una riflessione sul sinodo dei “Siete il presente, siate il futuro più luminoso” giovani, appena concluso, apre alla speranza di un futuro più umano e gioioso. 20 In diretta dal Movimento In diretta dal Movimento ci informa sulle diver- 20 Genitorialità se iniziative del Tra Noi invitandoci ad una col- 21 Il centuplo… per uno laborazione sempre più viva per diffondere una 22 Praticamente… Form(arsi all’)azione! spiritualità attuale seppur esigente ed entusia- smante. 23 Cara Signora Ilaria Cucchi LA REDAZIONE In copertina: dall’Italia a Capoverde… per un mondo unito
11/2018 La voce del Padre Camminiamo insieme Contemplazioni d’autunno Mi ero seduto sul muric là in fondo dietro quella lunga fila Forse anche tu vivi come se non ciolo che mette sul viale di cipressi. avessi un’anima immortale, come per riposarmi un pochi Il tappeto immenso di foglie morte se la tua anima e la tua purezza no: le foglie delle piante cadevano richiama alla mia mente il cimite fossero un abito che indossi sol desolatamente e ad ogni soffio di ro, ove i nostri corpi andranno per tanto in determinate circostanze e vento giù un’ondata da coprirmi dissolversi e ritornare alla terra. in date stagioni. No, stai attenta, completamente il vestito. Tutto Ma, penso, allora non vi è nessu tu sei stata creata per il cielo, tu il lungo viale aveva un aspetto na differenza fra me e quelle fo non invecchierai e non marcirai squallido e triste. Eppure, qualche glie? Esse marciscono ed anche il come le foglie, tu non finirai. Il tuo mese fa, seduto sullo stesso muric mio corpo marcirà. Dov’è dunque corpo un giorno risorgerà bello e ciolo, ascoltando il canto degli uc la differenza? Oh, sì c’è e molto luminoso, se bella e luminosa sarà celli, contemplavo il grande parco grande! Le foglie hanno un’ani stata la tua vita quaggiù. • fitto di piante, di erbe, di fiori e là ma vegetativa ed io ho un’anima mi riposavo, all’ombra delle piante immortale. Le foglie sono state d. S. P. 1953 che mi difendevano, con le loro fo create per la terra, la mia anima glie, dai dardi infocati del sole. Ora per il cielo. Ecco dunque che non si riconoscono più quei bei diverso destino! viali e quelle aiuole; non ci sono Eppure, qualche volta, noi più fiori né canti di uccelli. I rami, viviamo come le foglie. Un ormai spogli ed anneriti, formano soffio di vento ci scuote, ci strani disegni: sembrano scheletri inebria, ci stacca dal tral che si rincorrono per nascondersi cio vitale... E tu...? Ascolta. 3
11/2018 Attualità Bisogna tener duro Tragedia di S. Lorenzo: la vera sfida di Eraldo Affinati In una tragedia come quella suto istituzionale del di Desirée Mariottini, stu nostro Paese, incapa prata e uccisa da un grup ce di governare certi Don Orione tra gli orfani sopravvissuti po di uomini simili a belve in uno spazi urbani lascian al terremoto stabile abbandonato di San Loren doli al degrado e al del 13 gennaio 1915 che colpì la Marsica zo, nella capitale italiana, sono al disordine, ricettacolo meno tre le sconfitte da registrare, di violenze, brutalità ognuna delle quali apre una san e malaffare. guinosa ferita sociale: la crisi fa Ma dietro queste cau miliare che sta all’origine dell’in se immediate, legate quietudine di questa ragazza con a disfunzioni anche un padre di cui non portava il co amministrative, ce n’è gnome e una madre di soli quindici un’altra più profonda anni più grande di lei; il fallimento che chiama in causa delle agenzie educative che avreb noi stessi: la progressiva scom bero dovuto proteggere l’adole parsa di adulti credibili coi quali scente evitando che da Cisterna di i ragazzi dovrebbero misurarsi; la Latina prendesse l’autobus e se ne mancanza di gerarchie di valori in andasse a Roma di sera a cercare grado di orientare il cammino dei la droga; la disgregazione del tes più giovani; la deflagrazione del 4
11/2018 desiderio che sembra non avere Attualità nessun ostacolo; una malinte sa concezione della libertà quale superamento di ogni limite; l’i dea errata che la conoscenza del mondo non debba passare attra verso l’elaborazione di un’espe rienza autentica della realtà; la fungibilità delle relazioni sociali, troppo spesso legate a criteri di mera convenienza economica; la fine della vera sapienza e il trionfo della semplice (e spesso parziale) informazione; lo sfacelo del lin sti senza famiglia. Fu un incontro siasi sia il colore della loro pelle, guaggio politico che passa senza folgorante che gli cambiò la vita. la differenza è sempre piuttosto soluzione di continuità dalla bieca Già diverso tempo fa, perlustran sottile: basterebbe un niente per speculazione elettorale al vanilo do i luoghi di Ignazio Silone, restai passare da una schiera all’altra e quio, gergale privo di riscontri ef colpito dalla simmetria fra la sua sprofondare nell’abisso. fettivi. Via dei Lucani, nel palazzo drammatica giovinezza e quella Anche coloro che sembrano stare risultato fatale a Desirée, è a po di tanti ragazzi che oggi, sotto gli al sicuro, con i genitori a posto e chi passi dall’istituto Pio X dove, occhi di tutti, comprano la loro le frequentazioni giuste, rischiano durante la Prima guerra mondiale dose di artificiale felicità chimica tantissimo. si trovava Ignazio Silone, rimasto nei pressi dell’edificio da cui lui Non dobbiamo perdere la fiducia. orfano dopo il terribile terremoto fuggì. Per fortuna esistono ancora fami del 1915. Sbaglieremmo se li considerassi glie che tengono duro. A quel tempo il grande scrittore mo tarati e lontani da noi. Sarebbe E anche i don Orione continuano a abruzzese aveva sedici anni, l’età un errore grave, simile a quello di operare e spesso ottengono gran della povera vittima. Durante l’ora chi volesse oscurare o alleggerire di vittorie senza titoli sui giornali. di ricreazione scappò dal collegio le colpe dei carnefici di Desirée, Fare l’educatore oggi è più difficile religioso, nei cui pressi è adesso i quali andranno assicurati alla che in passato. Ti sembra di essere attivo un centro di spaccio a cielo giustizia. Fra i giovani sbandati e da solo a remare controcorrente. aperto, vagando nelle strade at i bravi ragazzi, così come fra i mo Ma è questa la ragione per cui non torno alla Stazione Termini senza stri e le persone ordinarie, qual devi mollare. • sapere cosa fare. In quel momen to Silone era soltanto un fanciullo abbandonato, senza arte né parte. Dopo tre giorni venne ripreso dai carabinieri e trasferito in un altro collegio a Sanremo. Durante il viaggio in treno verso la Liguria, come in seguito rievocò in uno dei brani narrativi più intensi di Uscita di sicurezza (1965), co nobbe don Luigi Orione, che aveva visto fra le macerie del terremoto chiedere al Re una macchina per mettere al sicuro i bambini rima 5
11/2018 CHIESA Da una economia dello scarto a una economia solidale “Il Sole 24 Ore” intervista papa Francesco del 7 settembre 2018 a cura di Guido Gentili Nella intervista che papa Francesco ha concesso al direttore del giornale “economico” Sole 24 Ore, dot- tor Guido Gentili il 7 settembre u.s. vibra tutta la passione del papa nell’orientare ogni attività umana e quindi anche quella economica e finanziaria ad un nuovo umanesimo che pone al centro la persona e il bene comune. Ribadisce con chiarezza quanto la dottrina sociale della Chiesa ha espresso e richiama alcuni documenti dei suoi predecessori, specialmente di Papa Paolo VI. Il bisogno di coraggio e di geniale creatività è essenziale per “convertirsi” ad un nuovo stile economico- finanziario che non abbia come idolo il denaro, ma lo sviluppo della dignità della persona e del benessere sociale. Riportiamo alcune domande e risposte dell’intervista che sono molto eloquenti della forza pastorale del Papa e del suo impegno a proporre nuovi sistemi che rafforzano la pro- duttività valorizzando la persona e la collaborazione reciproca. Per noi sono motivo di riflessione e di “conversione” per mi- gliorare le prospettive delle nostre attività e collaborare alla costruzione di un mondo più giusto e più umano. 6
L’1% di ricchi controlla il 46% …NON della ricchezza È ANCORA CHIESA – Santità, un antico proverbio mondiale africano sostiene: «Se vuoi an- ABBASTANZA… dare veloce vai solo, ma se vuoi andare lontano vai insieme». Tutti noi sappiamo quanto si può correre velocemente, grazie ai nuovi strumenti dell’innova- zione tecnologica, nella comuni- cazione – anche tra le persone – e nell’economia. Ma le crisi profonde che si sono succedu- te, assieme a una perdurante e dilagante incertezza, sembrano averci tagliato e oscurato gli orizzonti. In Gran Bretagna, ad- dirittura, è nato un ministero che si occupa della “solitudine”. il cuore aperto non ci sfuggono sostenute dalla tenerezza e dal Farebbe suo quel proverbio? le tante, le tantissime e preziose la misericordia, non dalla smania Questo proverbio esprime una ve storie di sostegno, vicinanza, at di successo e dalla esclusione rità; il singolo può essere bravo, tenzione, di gesti di gratuità, toc strategica di chi ci vive accanto. ma la crescita è sempre il risul cando con mano che la solidarietà La scienza, la tecnica, il progres tato dell’impegno di ciascuno per si estende sempre più. Se la co so tecnologico possono rendere il bene della comunità. Infatti munità in cui viviamo è la nostra più veloci le azioni, ma il cuore le capacità individuali non pos famiglia, diventa più semplice è esclusiva della persona per im sono esprimersi al di fuori di un evitare la competizione per ab mettere un supplemento di amore ambiente comunitario favorevo bracciare l’aiuto reciproco. Come nelle relazioni e nelle istituzioni. le, dal momento che non si può succede nelle nostre famiglie di pensare che il risultato raggiunto appartenenza, dove la crescita – Non avere un progetto condi- sia semplicemente la somma delle vera, quella che non crea esclusi viso sulla riduzione delle dise- singole capacità. Dico questo non e scarti, è il risultato di relazioni guaglianze in un sistema sempre per mortificare i singoli o per non riconoscere i talenti di ciascuno, ma per aiutarci a non dimentica re che nessuno può vivere isola to o indipendente dagli altri. La vita sociale non è costituita dal la somma delle individualità, ma dalla crescita di un popolo. – Come si riesce a essere “inclu- sivi”? Vedere l’umanità come un’unica famiglia è il primo modo per es sere inclusivi. Noi siamo chiamati a vivere insieme e a fare spazio per accogliere la collaborazione di tutti. Se ci guardiamo attorno con 7
CHIESA de perché mette al centro e ob insieme per rispondere alle paure bedisce solo al denaro: quando dei suoi cittadini? la persona non è più al centro, I migranti rappresentano oggi una quando fare soldi diventa l’obiet grande sfida per tutti. I poveri che tivo primario e unico siamo al di si muovono fanno paura special fuori dell’etica e si costruiscono mente ai popoli che vivono nel strutture di povertà, schiavitù e di benessere. Eppure non esiste fu scarti. turo pacifico per l’umanità se non nell’accoglienza della diversità, – Tra gli “scartati” della Terra ci nella solidarietà, nel pensare all’u sono i migranti che si spostano manità come una sola famiglia. È più globalizzato può determinare da un continente all’altro in fuga naturale per un cristiano ricono quella che Lei chiama “l’econo- dalle guerre o in cerca di condi- scere in ogni persona Gesù. Cri mia dello scarto”, dove le stes- zioni per vivere o sopravvivere. sto stesso ci chiede di accogliere se persone diventano “scarti”. Lei, in un periodo storico che i nostri fratelli e sorelle migranti e Nell’ultimo documento («Oeco- vede le frontiere (anche quelle rifugiati con le braccia ben aperte, nomicae et pecuniariae quae- commerciali) chiudersi e preva- magari aderendo all’iniziativa che stiones – Considerazioni per un lere i nazionalismi in un’Europa ho lanciato nel settembre dell’an discernimento etico circa alcuni stanca e divisa, non si sente un no scorso: Share the Journey aspetti dell’attuale sistema eco- po’ come un Mosè contempora- – Condividi il viaggio. Il viaggio, nomico») la Santa Sede afferma neo che apre il passaggio, apre infatti, si fa in due: quelli che che l’economia «ha bisogno per le porte per tutti i popoli e le vengono nella nostra terra, e noi il suo corretto funzionamento di persone, a cominciare dai più che andiamo verso il loro cuore un’etica amica della persona». Ci poveri? C’è chi pensa che questa per capirli, capire la loro cultura, può spiegare questo punto? non sia comunque la missione la loro lingua, senza trascurare il Innanzitutto una precisazione di successore di Pietro. Perché, contesto attuale. Questo sarebbe sull’idea degli scarti. Come ho invece, ritiene che lo sia? E di un segno chiaro di un mondo e scritto nell’Evangelii gaudium: cosa ha bisogno questa Europa di una Chiesa che cerca di esse non si tratta semplicemente del per ritrovare una rotta comune e re aperta, inclusiva e accogliente, fenomeno conosciuto come azio ne di sfruttamento e oppressione, ma di un vero e proprio fenomeno nuovo. Con l’azione dell’esclusio ne colpiamo, nella sua stessa ra dice, i legami di appartenenza alla società a cui apparteniamo, dal momento che in essa non si vie ne semplicemente relegati negli scantinati dell’esistenza, nelle pe riferie, non veniamo privati di ogni potere, bensì siamo sbattuti fuori. Chi viene escluso, non è sfruttato ma completamente rifiutato, cioè considerato spazzatura, avanzo, quindi spinto fuori dalla società. Non possiamo ignorare che una economia così strutturata ucci 8
CHIESA una Chiesa madre che abbraccia tutti nella condivisione del viag gio comune. Non dimentichiamo, come ho già detto precedente mente, che è la speranza la spinta nel cuore di chi parte lasciando la casa, la terra, a volte familia ri e parenti, per cercare una vita migliore, più degna per sé e per i propri cari. Ed è anche la spinta nel cuore di chi accoglie: il deside rio di incontrarsi, di conoscersi, di dialogare… La speranza è la spinta per “condividere il viaggio” della vita, non abbiamo paura di con dividere il viaggio! Non abbiamo paura di condividere la speranza. tenze e l’avvio di uno sviluppo che rare la possibilità di integrarle e La speranza non è virtù per gente possa diventare bene per i Paesi sistemarle in modo dignitoso. È con lo stomaco pieno e per questo ancora oggi poveri consegnando a necessario avere attenzione per i poveri sono i primi portatori del quelle persone la dignità del lavo i traffici illeciti, consapevoli che la speranza e sono i protagonisti ro e al loro Paese la capacità di l’accoglienza non è facile. della storia. tessere legami sociali positivi in Ricordo qui quanto scrivevo grado di costruire società giuste e quest’anno nel Messaggio per la – Ma come deve muoversi, in democratiche. Giornata Mondiale della Pace: concreto, l’Europa? quattro pietre miliari per l’azione, L’Europa ha bisogno di speranza – In che modo si può realizza- che amo esprimere tramite i verbi e di futuro. L’apertura, spinti dal re un percorso di integrazione «accogliere, proteggere, promuo vento della speranza, alle nuove in grado di superare paure e in- vere e integrare», e sottolineo che sfide poste dalle migrazioni può quietudini, che sono reali? il 2018 condurrà alla definizione aiutare alla costruzione di un Non smettiamo di essere testimo e all’approvazione da parte delle mondo in cui non si parla solo di ni di speranza, allarghiamo i nostri Nazioni Unite di due patti globa numeri o istituzioni ma di perso orizzonti senza consumarci nella li, uno per migrazioni sicure, or ne. Tra i migranti, come dice lei, ci preoccupazione del presente. Così dinate e regolari, l’altro riguardo sono persone alla ricerca di “con come è necessario che i migran ai rifugiati. Patti che rappresen dizioni per vivere o sopravvivere”. ti siano rispettosi della cultura teranno un quadro di riferimento Per queste persone che fuggono e delle leggi del Paese che li ac per proposte politiche e misure dalla miseria e dalla fame, molti coglie per mettere così in campo pratiche. Per questo è importan imprenditori e altrettante istitu congiuntamente un percorso di te che i nostri progetti e propo zioni europee a cui non manca integrazione e per superare tutte ste siano ispirati da compassione, no genialità e coraggio, potranno le paure e le inquietudini. lungimiranza e coraggio, in modo intraprendere percorsi di investi Affido queste responsabilità an da cogliere ogni occasione per mento, nei loro paesi, in forma che alla prudenza dei governi, af far avanzare la costruzione della zione, dalla scuola allo sviluppo finché trovino modalità condivise pace: solo così il necessario rea di veri e propri sistemi culturali e, per dare accoglienza dignitosa a lismo della politica internaziona soprattutto, in lavoro. Investimen tanti fratelli e sorelle che invoca le non diventerà una resa al di to in lavoro che significa accom no aiuto. Si può ricevere un certo sinteresse e alla globalizzazione pagnare l’acquisizione di compe numero di persone, senza trascu dell’indifferenza. • 9
11/2018 Nello spirito di don Orione Più fede! P iù fede! Fratelli, non siamo spiriti dell’anima lo dico —, manca o langue assai la scoraggiati: abbiamo fede, più fede! fede in me e pur in altri di noi che vogliamo o Che cosa manca un po’ a tutti, a noi tutti, crediamo di volere illuminare e salvare le folle. oggi, per adoprarci, nel nome di Dio e in unione Siamo sinceri. Perché non sempre rinnoviamo con Cristo, a salvare il mondo e a impedire che la società, perché non abbiamo sempre la forza il popolo si allontani dalla Chiesa? Che cosa ci di trascinare? Ci manca la fede, la fede calda! manca, perché la carità, la giustizia, la verità Viviamo poco di Dio, e molto del mondo: non siano vinte, e non rientrino nel seno di Dio, viviamo in una vita spirituale tisica, manca maledicendo all’umanità, che avrà rifiutato di quella vera vita di fede e di Cristo in noi, che dare il suo frutto? Ci manca la fede! ha insita in sé tutta l’aspirazione alla verità e «Se aveste della fede soltanto come un grano al progresso sociale; che penetra tutto e tutti, e di senape, ha detto Gesù, voi trasportereste le va sino ai più umili lavoratori. Ci manca quella montagne, e niente vi sarebbe impossibile». fede che fa della vita un apostolato fervido in Fede, fratelli, più fede! favore dei miseri e degli oppressi, com’è tutta la Chi di noi crede che si possano trasportare le vita e il Vangelo di Gesù Cristo. Manca la fede, montagne, guarire i popoli, far predominare la quella fede divina, pratica e sociale del vangelo, giustizia nel mondo, far risplendere la verità allo che dà al popolo la vita di Dio e anche il pane. spirito umano, unire nella carità di Cristo tutta Ecco la piaga! Se vogliamo oggi lavorare la terra? Dove sono questi credenti? utilmente al ritorno del secolo verso la luce e la Più fede, fratelli, ci vuole più fede! civiltà, al rinnovamento della vita pubblica e Manca la fede in quelli che bisogna salvare, e privata, è necessario che la fede risusciti in noi e la fede manca, talora - ah, con quanto dolore ci risvegli da questo sonno. 10
NEL LIBRO SCRITTO CON DON MARCO POZZA, IL PAPA RACCONTA L’EMOZIONE DI QUESTA PREGHIERA 11/2018 Preghiamo Spiritualità l’AVE MARIA con PAPA Gocce di FRANCESCO di Enrico Casarini Ai lettori presentiamo alcuni passi del libro: sono appunto quelle parole di Francesco che possono accompagnare ciascuno di noi nella preghiera dell’Ave Maria. A ve, Maria, piena di gra Il Papa saluta zia... Immaginate di re l’icona della citare la preghiera che Madonna “Salus Populi Romani” avete probabilmente imparato con un tenero gesto di devozione per prima, quando eravate bim bi, e immaginate di avere al vo stro fianco papa Francesco che vi spiega il significato delle sue pa role, così semplici e così grandi, rinnovando in voi l’emozione di un incontro “faccia a faccia” con la Madre di Gesù, con la Madre di Dio... Bene: forse non vi capiterà di trovare Francesco material mente al vostro fianco, ma po trete leggere le sue riflessioni su ogni parola di questa preghiera in un libro. Ave Maria, in libreria da martedì 9 ottobre. E potrete anche ascoltare le parole del Papa in un program 11
11/2018 Spiritualità “ Gocce di D a quando (Maria) è nata fino all’Annunciazione, al momento dell’incontro con l’angelo di Dio, me l’immagino come una ragazza normale, una ragazza di oggi, una ragazza non posso dire di città, perché Lei è di un paesino, ma normale, normale, educata normalmente, aperta a sposarsi, a fare una famiglia. Una cosa che immagino è che amasse le Il libro “Ave Maria” (160 pa Scritture: conosceva le Scritture, aveva fatto la catechesi ma gine; 16 euro), pubblicato da Rizzoli e Lev è in libreria dal 9 familiare, dal cuore. Poi, dopo il concepimento di Gesù, anco- ottobre. Il programma a esso ra una donna normale: Maria è la normalità, è una donna che legato è in onda su Tv2000 a qualsiasi donna di questo mondo può dire di poter imitare. partire dal 16 ottobre. Niente cose strane nella vita, una madre normale: anche nel suo matrimonio verginale, casto in quella cornice della vergi- ma dallo stesso titolo, in onda nità, Maria è stata normale. Lavorava, faceva la spesa, aiutava su Tv2000 per dieci puntate da il Figlio, aiutava il marito: normale. martedì 16 ottobre. Se trovate che l’iniziativa abbia qualco “ sa di familiare, non sbagliate: il “progetto” Ave Maria rinnova l’eccezionale esperienza del pro gramma Padre Nostro, andato in T anti uomini e donne, nei momenti difficili della vita, devono fare una scelta. Una buona decisio- ne si prende grazie ai consigli, con consultazioni, ma nel mo- onda lo scorso ottobre sempre su TV2000. Anche quest’anno libro e trasmissione nascono da mento decisivo sei solo col Signore. Maria è sola in quel mo- un dialogo tra Francesco e don mento: si spaventa, all’inizio non capisce Marco Pozza, trentottenne cap bene, perché mai aveva immaginato pellano del carcere Due Palazzi una chiamata del genere, manifesta di Padova. Il loro incontro è stato le proprie difficoltà. registrato il 19 luglio nella sala Ma quando riceve le spiegazioni, Ducale dei Musei Vaticani. Don allora va avanti: da sola, ma con Marco, sacerdote abituato ad af il Signore. Il coraggio di una ra- frontare tanto le complessità del gazza che, dopo aver capito cosa pensiero teologico quanto quelle ci si aspetta da lei, accetta di della vita quotidiana dei fede proseguire. li, anche quest’anno “interroga” Federico Barocci: il Papa suggerendogli spunti e “Annunciazione” segue a pag. 14 12
11/2018 Spiritualità Gocce di Papa Francesco e don Marco Pozza negli studi del programma “Padre Nostro” di Tv2000 “ M aria è benedetta perché è nata senza colpa, è senza peccato. È stata eletta per essere la Ma- dre, per dare carne a Dio, e dare carne a Dio non è forse una benedizione? Le nostre mamme quando ci hanno con- cepite e poi partorito non erano be- nedette e felici perché avevano dato la vita a un figlio? Pensiamo dunque a Maria che concepisce proprio da Dio e dà carne a Dio: una benedi- zione ben più grande di quella delle nostre mamme. “Madonna con Bambino”. Particolare del mosaico “La Sacra Famiglia”, realizzato da padre Marko Rupnik, che compare sulla copertina del libro 13
11/2018 “ punti di vista per illuminare le Spiritualità parole della preghiera. Dialogano con semplicità, perché nessuno rimanga escluso da questo in (Il demonio odia tanto Maria) perché Maria ha portato contro emozionante. in grembo il Salvatore, ha portato la rigenerazione al Nel libro il commento di France Gocce di mondo, ha portato Dio fra gli uomini. sco all’Ave Maria è arricchito da È stata Lei a salire gli scalini perché Dio venisse da noi. Padre una selezione di suoi interven Rupnik ha creato un’immagine della Madonna con il Bambino ti (omelie, catechesi…) in tema {riprodotta sulla sovracopertina del libro, ndr). Le mani della Ma- con il verso di cui si parla; in donna sono gli scalini su cui scende Gesù, che con una mano appendice, poi, si trovano le ri regge il rotolo della Legge e con l’altra si aggrappa al manto flessioni del Papa sul Magnificat di Maria. Dio si è aggrappato a una donna per venire da noi. (il cantico riportato nel primo capitolo del Vangelo di Luca, “ con cui Maria rin grazia il Signore) e uno scritto di don È Marco Pozza, Una madre tra i una storia lunga quella con Santa Maria Maggiore. Prima di diventare Papa sono venuto spesso a Roma lupi, tratto dalla sua esperienza per qualche Sinodo o per una riunione dei dicasteri dei quali di missione in carcere. Il pro ero membro. Andavo nelle chiese che conoscevo: San Pietro, gramma televisivo, invece, non il Gesù, Sant’Ignazio e Santa Maria Maggiore. Andavo spesso comprenderà solo l’intervista a Santa Maria Maggiore. Non so perché, ma la Madonna, la con il Papa, ma ospiterà anche Madre, mi ha sempre attirato. Cosa penso quando guardo la testimonianze di donne, famose Madonna? Mi rifaccio un po’ all’esperienza della Vergine di e no, per raccontare l’esperienza Guadalupe in Messico: è certamente bello guardare la Ma- della fede al femminile, natural donna ma è ancora più bello lasciarsi guardare dalla Madon- mente alla luce della figura di na, lasciarsi guardare e dirle tutto sapendo che Lei ci guarda. donna e madre per eccellenza, cioè Maria. “ M aria è madre di tutti noi peccatori, dal più al meno santo. È mamma. Ricordo che mia mamma, parlando di noi cinque figli, diceva: «I miei figli sono come le dita della mano ognuno diverso dall’altro; ma se mi pungo un dito sento lo stesso dolore che proverei se me ne pungessi un altro». Maria accompagna 14 la strada di noi peccatori, ognuno con i suoi peccati. «Prega per noi, peccatori» significa dire: «Sono peccatore ma tu custodiscimi». Maria è colei che ci custodisce. 14
11/2018 L’occhio il RACCONTO del falegname C’ era una volta, tanto tempo fa, in un picco L’uomo prese un asse e lo segò con la Sega mordace. lo villaggio, la bottega di un falegname. Un Lo piallò con la Pialla che spela tutto quello che toc giorno, durante l’assenza del padrone, tutti ca. Sorella Ascia che ferisce crudelmente, sorella Ra i suoi arnesi da lavoro tennero un gran consiglio. spa dalla lingua scabra, sorella Cartavetro che raschia La seduta fu lunga e animata, talvolta anche veemen e graffia, entrarono in azione subito dopo. te. Si trattava di escludere dalla onorata comunità Il falegname prese poi i fratelli Chiodi dal carattere degli utensili un certo numero di membri. Uno prese pungente e il Martello che picchia e batte. la parola: «Dobbiamo espellere nostra sorella Sega, Si servì di tutti i suoi attrezzi di brutto carattere per perché morde e fa scricchiolare i denti. Ha il carattere fabbricare una culla. più mordace della terra». Un altro intervenne: «Non Una bellissima culla per accogliere un bambino che possiamo tenere fra noi nostra sorella Pialla: ha un stava per nascere. Per accogliere la Vita. • carattere tagliente e pignolo, da spelacchiare tutto quello che tocca». «Fratel Martello - protestò un altro Dio ci guarda con l’occhio - ha un caratteraccio pesante e violento. Lo defini rei un picchiatore. È urtante il suo modo di ribattere del falegname. continuamente e dà sui nervi a tutti. Escludiamolo!». «E i Chiodi? Si può vivere con gente così pungente? Che se ne vadano! E anche Lima e Raspa. A vivere con loro è un attrito continuo. E cacciamo anche Cartavetro, la cui unica ragion d’essere sembra quella di graffiare il prossi mo!». Così discutevano, sempre più animosamente, gli attrezzi del falegname. Parlavano tutti insieme. Il martello voleva espellere la lima e la pialla, questi volevano a loro volta l’espulsione di chiodi e martello, e così via. Alla fine della seduta tutti avevano espulso tutti. La riunione fu bruscamente interrotta dall’arrivo del falegname. Tutti gli utensili tacquero quando lo vide ro avvicinarsi al bancone di lavoro. 15
11/2018 L’angolo del l ’arteGiulia Romano Le Catacombe di Santa Domitilla Dal buio alla luce N ell’ambito delle giornate europee del patri La scelta di questo giorno come apertura è stata monio culturale il 13 ottobre scorso, la Pon significativa: il giorno successivo domenica 14 vi è tificia Commissione di archeologia sacra, a stata la canonizzazione di Paolo VI (che visitò S. Cal cui la Sovraintendenza della Santa Sede, dal1852 ha listo il 12 settembre 1965) e quella del martire Oscar affidato la tutela e conservazione delle catacombe Romero, nonché giorno dedicato a S. Callisto, di cui cristiane d’Italia, ha reso accessibili gratuitamente quest’anno ricorre il centenario dell’elezione a Papa 12 siti dove è stato possibile effettuare visite, labo nell’anno 218. ratori e tanto altro. Lungo le vie consolari di Roma si sviluppa, dalla fine Il titolo dato a questa giornata vuole indicare proprio del II° secolo, uno straordinario reticolo storico ar l’importanza di rimettere in luce un patrimonio stra cheologico costituito dalle catacombe cristiane. Esse ordinario e unico da cui parte l’arte cristiana e che disegnano un secondo circuito murario più largo di ha influenzato tutta l’arte occidentale. quello riferito all’imperatore Aureliano (III° sec.), una Visitare le catacombe significa altresì comprende cerchia di oltre 450 unità monumentali, i luoghi più re le radici cristiane europee non attraverso libri o eloquenti del cristianesimo delle origini romane. discorsi bensì percorrendo itinerari che sono anche Ne troviamo anche a Napoli, in Sicilia e (ultime sco interiori e dove la testimonianza dei martiri è una perte) di grande bellezza a Malta e in altre parti nel forte provocazione. mondo ma l’estensione, l’imponenza e gli affreschi di “L’emorroissa e Gesù” “La resurrezione di Lazzaro” “Giona (Cat. S. Marcellino e Pietro) (Cat. S. Marcellino e Pietro) gettato in mare” 16
11/2018 “Il buon pastore” (Cat. di Santa Priscilla) quelle romane, ne fanno un uni Ma non mancano personifica L’angolo del l ’arte cum eccezionale e le rende tra zioni e simboli che alludono, in le più belle e affascinanti del maniera allegorica, al concet mondo. to della pace e della condi Questi labirinti sotterranei zione paradisiaca, a comin non erano percepiti come ciare dall’orante e dal Buon tristi luoghi di morte, secon Pastore concludendo con do un topos sorto nel Medio l’áncora, il pesce e la colom Evo il cui nome dal greco katà ba. kùmbas (dal greco = presso la Molto ci sarebbe ancora da dire cavità) è stato dato proprio nel pe e illustrare: il tema delle catacom riodo medioevale; in precedenza era be cristiane è complesso e articolato, no chiamati coemiteria alludendo al sonno ciò che scriviamo è solo l’incipit di una storia provvisorio, cioè dormitorio in attesa della risurre bellissima e affascinante, per cui concludiamo af zione. fermando che il patrimonio monumentale costituito Le catacombe, perciò, sono dipinte e decorate con dalla rete delle catacombe romane, rappresenta una scene amene o con episodi che evocano un lieto e chiara testimonianza dei modi e dei tempi con cui festoso ambiente paradisiaco. a Roma si sviluppa durante la tarda antichità (II°- Se nel I° e nel II° secolo nelle manifestazioni figura VIII°sec.) una comunità cristiana ampia e ben strut tive si ritrovano i temi classici quali Amore e Psiche turata. (ipogeo dei Flavi a S. Domitilla), le stagioni simbolo Inoltre essa si configura, oggi, come una vasta rete di del rinnovo della natura (Pretestato), il pavone sim cellule museali, dentro cui si conservano pitture, ma bolo della risurrezione (Priscilla), Orfeo che rappre anche oggetti, reperti e sculture di alto valore storico senta l’armonia del cosmo (Callisto) a partire dai pri e archeologico, che, purtroppo, per il loro prestigio mi anni del III° sec., entrarono a far parte pian piano hanno attirato l’attenzione dei trafficanti di opere i temi ispirati proprio al cristianesimo. d’arte. La grande rivoluzione tematica , è però rappresentata In molti casi la Pontificia Commissione di Archeo dall’introduzione delle scene bibliche sia vetero che logia Sacra ha potuto contare sul prezioso aiuto del neotestamentarie; esse colgono l’esito positivo della Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale del Comando soluzione salvifica. Daniele fra i leoni, Noè nell’arca, dei Carabinieri per riuscire a rintracciare reperti ru Susanna tra i vecchioni, il sacrificio di Abramo, i fan bati, in modo da inserirli di nuovo nei loro contesti ciulli nella fornace, la storia di Giona, la risurrezione di provenienza. Un esempio per tutti: il sarcofago di di Lazzaro, la Samaritana nel pozzo, il battesimo di bambino con scene bibliche, trafugato nel dicem Cristo, la moltiplicazione dei pani, Mosè che batte bre 1990 dalle catacombe di S.Callisto, ritrovato nel la rupe. 1996 a New York. • “Le stagioni simbolo del rinnovo della Natura” “Mosè batte la rupe” “La samaritana al pozzo” (Cat. di San Protestato) (Cat. S. Marcellino e Pietro) (Cat. di via Latina) 17
11/2018 G I O VA N I “Siete il presente, siate il futuro più luminoso” È questo l’augurio-messaggio che i Padri Conci ferta di un contributo, fatto di critiche costruttive e liari hanno lasciato ai giovani, al termine del di proposte concrete. Senza alcun timore dei ruoli o Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede dei capelli bianchi facendo proprio l’invito del papa e il discernimento vocazionale”. di “aggrapparsi alla barca della Chiesa che, pur attra Una solenne celebrazione e la pubblicazione di un verso le tempeste impietose del mondo, continua ad Documento finale hanno concluso, domenica 29 ot offrire a tutti rifugio e ospitalità”. Vale la pena, aveva tobre, l’Assemblea. Oltre 250 i padri sinodali che vi detto, metterci in ascolto gli uni degli altri. hanno preso parte, due dei quali provenienti per la E possiamo dire che questo sinodo è stato proprio un prima volta dalla Cina continentale. Una quarantina luogo di apprendimento riguardo la gioventù che i di giovani sotto i trenta anni, in veste di uditori. Una padri sinodali hanno voluto scandagliare in tutte le presenza significativa esuberante sempre attiva nei sue sfaccettature, grazie al contributo dei diretti in canali digitali con la pubblicazione di post e selfie teressati. con il Papa e con i Padri, incontrati in modo informale L’assise sinodale infatti non è stata solo per i giovani, lungo i corridoi, nei momenti distensivi o nei luoghi ma con i giovani e la parola chiave è stata fin dall’i ufficiali come i circoli minori. nizio “ascolto”. Sempre disponibili ad uno scambio alla pari e all’of Un ascolto, dice il Papa, “ che richiede tempo, attenzio 18
11/2018 G I O VA N I ne, apertura della mente e del cuore. Come Chiesa di nodali, nella cornice dell’aula Paolo VI dal titolo: “Noi Gesù desideriamo metterci in vostro ascolto con amo per. Unici, solidali, creativi”. Come filo conduttore tre re, certi di due cose: che la vostra vita è preziosa per temi: la ricerca della propria identità, le relazioni e la Dio perché Dio è giovane; e che la vostra vita è prezio vita come servizio e donazione. sa anche per noi, anzi è necessaria per andare avanti. Molte sono state le testimonianza di vita, studio, la Ma l’ascolto per quanto prezioso e importante da solo voro e difficoltà di operare delle scelte per il futuro, non basta per portare frutto deve tradursi in Vangelo inframezzate da momenti musicali ed artistici. vissuto, in carità concreta, in esistenza quotidiana”. Infine al termine del sinodo un ultimo dono del Papa “Le nostre debolezze non vi scoraggino, hanno detto i ai giovani uditori, il volumetto “Docat”- (Edizioni San Padri Sinodali ai giovani nella lettera conclusiva – la Paolo) con un compendio della dottrina sociale del Chiesa e il mondo hanno urgente bisogno del vostro la Chiesa, dalla Rerum Novarum di Leone XIII (1891) entusiasmo” fino agli ultimi testi di papa Francesco: un manuale Molti sono stati i temi trattati: rapporto tra mon strutturato in domande e risposte intorno al tema del do virtuale e reale, migrazione, ruolo della scuola e ruolo dell’uomo nella Chiesa e nella società, che do dell’università, vita nelle parrocchie e forma vrebbe essere una guida per il cam zione dei catechisti, relazioni e amicizie, rap mino che ora si apre. porti familiari e generazionali. Un cammino di speranza e di co “Si è parlato della pastorale digitale, di come raggio che siamo sicuri non man la chiesa possa trovarsi nel mondo social” ha cherà ai nostri giovani, se sapremo detto il prefetto del Dicastero per la Comu accompagnarli con la discrezione nicazione, e il Vescovo del Camerum ha sot e l’amore capace di accoglierli e tolineato “abbiamo gli stessi problemi, ma li sostenerli con la sapienza del cuo affrontiamo da punti di vista diversi. Le Chiese re verso gli orizzonti vasti di una in Camerum sono stracolme, ma i giovani non umanità rinnovata. • sono contenti a causa dei tanti problemi che attraversano l’Africa. Come aiutarli? Stiamo cercando tutti la stessa soluzione”. “Un sino do sui giovani con i giovani- ha affermato il Presidente della Conferenza Episcopale della Bielorussia- che lo rende particolarmente dinamico, perché i giovani sono sempre in cammino”. “Vivo la sorpresa della vicinanza nei temi che si af frontano, nelle sfide della Chiesa di oggi, pur nella diversità delle situazioni” ha affermato il Pastore del la Chiesa Evangelica di Roma presente in qualità di delegato fraterno. Nel corso dell’Assemblea il 6 ottobre si è svolto un incontro particolare tra i giovani, il Papa e i Padri Si 19
11/2018 IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO Genitorialità MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO D al 20 al 23 settembre 2018 si è svolto a Sardegna) si sono incontrati e hanno partecipato Salerno il primo incontro del Percorso alla fitta rete di incontri, laboratori ed esercitazio- formativo FQTS 2018/2019 (Formazione ni scegliendo tra le linee formative indicate. Quadri Terzo Settore) che è un progetto di for- Ogni partecipante è e sarà accompagnato per mazione per i dirigenti delle organizzazioni del tutto il percorso che si concluderà a fine febbraio Terzo settore italiano, con particolare attenzione 2019, ad elaborare una specifica progettualità di alle Regioni del Sud, promosso da Forum Terzo sviluppo in base ad un’idea-esigenza di sviluppo Settore, CSVnet e realizzato con il sostegno della associativo particolarmente sentita dall’organiz- Fondazione con il Sud. zazione di provenienza e di cui il partecipante se Obiettivo del progetto è quello di rafforzare gli ne è fatto carico. Attraverso gli animatori territo- ETS (Enti di Terzo Settore) e potenziarne la ca- riali FQTS accompagna i partecipanti e le orga- pacità di intervento sui territori, promuovendo la nizzazioni a realizzare la propria idea di sviluppo, costruzione di reti, lo sviluppo di fiducia tra i sog- sostenendo anche un’azione di “people raising” getti coinvolti e valorizzando le competenze dei che coinvolge i giovani selezionati disponibili loro dirigenti. ad effettuare stages all’interno delle progettualità FQTS si propone di contribuire, attraverso un delle organizzazioni del territorio con l’obiettivo modello formativo innovativo, al miglioramento di sostenere la crescita e l’innovazione degli Enti delle infrastrutture sociali del nostro Paese e alla del terzo settore e di avvicinare nuovi possibili formazione di quadri del Terzo settore, in parti- volontari. colar modo del Sud Italia, competenti e capaci di L’importanza di questi incontri sta anche nel dare rispondere efficacemente ai cambiamenti socio- la possibilità a tante realtà, anche piccole e di di- economici, intervenendo sui temi che riguardano mensione locale, a conoscere le altre realtà e a il welfare, le politiche sociali e culturali, l’econo- fare rete per crescere contribuendo allo sviluppo mia sociale, la democrazia e la partecipazione. del proprio territorio. Dal 20 al 23 settembre tantissimi rappresentan- Il Tra Noi Calabria ha partecipato all’incontro ti del Terzo Settore provenienti dal sud d’Italia attraverso la Dott.ssa Daniela Rossi, coordinatri- (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e ce del Centro Famiglie La Collina degli Angeli e volontaria dell’associazione. La Dott.ssa Rossi ha presentato l’associazione Tra Noi Calabria, facen- dola quindi conoscere alle altre realtà dei territori delle regioni del sud e ha motivato la partecipa- zione al percorso formativo. Ha poi esposto ed ini- ziato ad elaborare, assieme ad esponenti di spicco del mondo no profit e di professori delle univer- sità partner del progetto formativo complessivo, il progetto di sviluppo innovativo territoriale del Tra Noi che si chiama “Partecipiamoci”. Nei mesi successivi il progetto sarà discusso, svi- luppato ed arricchito da tutti i soci dell’associazio- ne per poi essere nuovamente ridiscusso e presen- tato durante il prossimo incontro a gennaio 2019 per essere arricchito e valorizzato. • MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL 20
IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DI Il centuplo… per uno Q uando la signora Anna, nel mese di ottobre mi ha telefonato dicendomi che sarebbe venuta a trovarci, sono stata molto contenta: avevamo piacere di rivederla dopo più di un anno dalla morte del marito. Avevamo vissuto tutti: familiari e personale dell’Hotel Casa Tra Noi una esperienza triste, improvvisa, ma con una solidarietà fraterna che ci ha accomunato in una sola famiglia. Il 25 marzo 2017, il si- gnor Pino, il marito della signora Anna, è morto in hotel, in pochi istanti. Da molto tempo desidera- va venire a Roma- abitavano in un paese vicino Verona- e con un gruppetto di amici finalmente l’a- vevano accontentato. Al mattino aveva con gli altri girato in città: da san Pietro al centro ed era rien- trato, stanco ma felice. L’evento triste ha mobilitato tutti La signora Anna con uno dei suoi “Accoglienza” cercando sempre di evitare il pani- amici è venuta per ringraziarci an- Argilla co tra gli ospiti e mantenendo quel cora una volta e ci ha donato un’o- semirefrattaria clima di serena accoglienza che la pera d’arte. Aveva infatti commis- decorata fede nel Risorto trasmette soprat- sionato ad una artista “qualcosa” con pigmenti tutto in quei momenti. Abbiamo che esprimesse l’accoglienza e ha naturali e foglie di oro zecchino, pregato insieme, e quando il giorno voluto personalmente portarcela. opera dell’artista dopo il feretro è partito abbiamo E’ proprio vero quanto il Vangelo Flavia Rossignoli posto sulla bara un mazzo di fiori: dice…per un gesto d’amore si rice- era il nostro ultimo saluto. ve il centuplo già su questa terra. • TA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DA 21
N DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIR Praticamente… Form(arsi all’)azione! Formazione Membri 19 -21 Ottobre 2018 I Membri del Movimento Tra Noi hanno avuto 3 giorni per in- contrarsi, parlare, scontrarsi, confrontarsi (e un sacco di altre Reduci dall’ultimo incontro della cose che finiscono con -arsi). Settimana di Formazione a Fano, La Gioia di Sentirsi Amati, i Mem- bri si sono incontrati per lavorare insieme, sempre con l’obiettivo di tenersi in testa ai tempi. E sarà pur vero questo, anzi proprio per questo, la formazione di Ottobre si è concentrata proprio sul formare l’Azione, non a caso questo evento è stato chiamato FORM(arsi all’) AZIONE!. E quale miglior modo se non quello di confrontarsi su 7 punti estratti pochi giorni prima proprio dal documento del Sinodo dei Vescovi sui Giovani, la fede ed il discernimento vocazionale. Perché si, è vero che bisogna sem- pre essere formati per capire e ca- pirsi, formarsi per formare, ma è anche vero, che nella società in cui viviamo, dove tutto sembra sempre più veloce e superficiale, l’obietti- vo del Cristiano, e quindi del Tra- noista, deve essere anche quello di trovare azioni pratiche, da riuscire a fare ogni giorno, nel proprio pic- colo, per portare Cristo nella vita di chiunque si ha davanti. Ed è proprio questo che i membri del Tra Noi hanno cercato di fare: divisi in gruppi di lavoro in uno sti- le di brainstorming aziendale (si, lo ammetto, da neolaureato ho fatto fare da cavia ai poveri membri pre- senti alla formazione), si è cercato di trovare azioni semplici, pratiche O IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DI 22
11/2018 RETTA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIR Cara Signora Ilaria Cucchi DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIM sono un carabiniere senza infamia e senza lode, un onesto lavoratore, e vole vo dirle che poche parole si possono trovare per commentare questa assurda tragedia, stante che quanto accaduto a suo fratello è qualcosa di aberrante, atroce, ingiusto, qualcosa che non avrebbe mai dovuto succedere. Lei non ha mollato fino alla fine e grazie alla sua caparbietà ora giustizia è stata fatta. Chi ha pestato e ucciso Stefano non era evidentemente degno di portare la divisa che indossava. Ma questi soggetti non devono pagare solo per Cucchi, per lei e per i suoi familiari, ma devono pagare per tutti quegli uomini che e quotidiane che andassero a con- dentro quella divisa ci mettono l’anima, il cuore, il sudore e molto spesso ci cretizzare l’Ascolto, l’Accompa- rimettono la loro stessa vita, per il bene di tutti e ciò per pochi soldi. Perché gnamento, la Conversione, il Di- il loro è un sacrificio quotidiano che non può e non deve essere infangato da 4 delinquenti. scernimento, le Sfide e la Vocazio- Suo fratello meritava di più, meritava assistenza, aiuto, comprensione, me ne, tre da analizzare la mattina e tre ritava di tentare l’ennesimo percorso di recupero e non certo di morire in il pomeriggio, cercando di costruire questo modo. un testo scritto pronto a contenere Cara signora, non dimentichi però che quando suo fratello è stato arrestato ed vere e proprie istruzioni pratiche, un a sua madre è stato chiesto di nominare un avvocato di fiducia, in risposta, al lavoro per niente semplice, che ha telefono, sono volati solo insulti nei confronti di Stefano, e sua madre aggiun fatto proprio spremere le meningi a se che non avrebbe speso altri soldi per quel delinquente di suo figlio e che tutti, a fine giornata mancava solo avrebbe dovuto fare il barbone per strada. Cara signora, non dimentichi che fu lei a non far vedere i nipoti a Stefano da ben 2 anni, certo per proteggerli la Santità… beh quella è tantaroba da lui, dal suo stato di tossicodipendenza, da suo fratello che frequentava da analizzare!... Ci ha pensato l’as- ambienti loschi e fu sempre lei che non lo volle più nella sua vita ed anche sistente spirituale del Movimento, tutta la sua famiglia lo emarginò e abbandonò. Rimase così solo e perduto don Attilio Riva, sempre presente come un cane randagio. per accompagnare la formazione sia Mi preme però osservare che dalla terribile morte di suo fratello Lei è riuscita con la sua catechesi, sia per i mo- comunque a costruirsi un personaggio mediatico, conseguendo anche un giu menti di preghiera e la santa Messa. sto rimborso di un milione di euro (somma che certo non la ripaga di quanto Le tre giornate sono passate in fret- sofferto e perduto). Vorrei dirle che ha ottenuto una vittoria insperata, incre dibilmente grande e giusta e grazie a lei verranno perseguiti dei delinquenti ta, perché si sa, quando ci si dà da che non meritavano di vestire la divisa che indossavano. La “pulizia” andava fare il tempo è sempre poco. Sicu- fatta (anche per i fiancheggiatori) ed era sacrosanta. ramente, un messaggio è stato con- Dispiace però un’unica cosa, ovvero che la stessa caparbietà che ha dimo diviso da tutti: spesso si pensa che strato nella ricerca dei colpevoli, non l’ha sfoderata quando c’era da aiutare agire da soli, decidere, pensare, sia Stefano; lei se ne disinteressò ed ora invece, da candidata per il PD, ora suo uno dei miglior modi, o almeno più fratello è diventato la persona più cara che avesse mai avuto al mondo! Un veloce, per trovare idee e mettere eroe! Una perdita immensa! No signora Ilaria, Stefano non era un eroe, gli in pratica i propri progetti… con eroi sono altri, era solo un ragazzo che meritava di essere compreso e aiutato, anche se si era perduto. queste giornate invece, si è visto Forse sarebbe stato meglio dimostrarsi caparbia anche nei tragici momenti come la condivisione delle proprie della dipendenza, quando era un ragazzo allo sbando e finì nelle mani dei idee, opinioni e pensieri, e la pro- suoi aguzzini, ovvero preoccuparsi di lui prima di tutto ciò, prima che tutto pria messa in discussione fanno na- diventasse “troppo tardi”! Stefano aveva tanto bisogno della sua grande ca scere un qualcosa di più completo, parbietà!!! Ma ormai è troppo tardi per tutti! Da questa vicenda ne usciamo veritiero e importante. sconfitti tutti quanti, tutta la nostra società, Lei compresa. Da par mio spero D’altro canto il Vangelo [Mt 18, di continuare a servire il mio paese nel miglior modo possibile: la morte di Stefano ha insegnato a me e ad altri tante cose, per non errare di nuovo in 20] ce lo dice chiaramente: “Dove futuro. Spero che tale insegnamento abbia raggiunto anche Lei!. duo o tre!”… un motivo ci sarà! Firmato: UN CARABINIERE QUALUNQUE Tiziano Gioggi ENTO IN DIRETTA DAL MOVIMENTO IN DIRETTA DAL MOVIMEN 23
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