Le Occasioni Margherita Sboarina Francesca Sboarina - HoepliScuola.it

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Le Occasioni Margherita Sboarina Francesca Sboarina - HoepliScuola.it
Margherita Sboarina Francesca Sboarina

Le Occasioni
antologia per il primo biennio

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Margherita Sboarina Francesca Sboarina

Le Occasioni
antologia per il primo biennio

             libro verde
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                 Per noi ragazze e ragazzi un libro... Deve essere corto. Deve parlare
                 di gente come noi. Deve parlare di cose che possiamo e vogliamo fare.
                 Deve essere scritto col nostro linguaggio, non in un linguaggio “ele-
                 gante”. Deve avere capitoli brevi, così non dobbiamo leggere troppo
                 in una volta sola.
                 Capii, perché alla loro età avevo avuto lo stesso problema. Fu solo
                 quando trovai romanzi che parlavano di persone come me, della mia
                 vita e del mio mondo che diventai un lettore serio di letteratura.
                                           Aidan Chambers, Ombre sulla sabbia, Rizzoli, 2015

Questo libro si intitola Best seller – Best reader. Conosci il significato delle parole?
Scrivilo qui sotto.
1. Best seller
2. Best reader

Controlla se le tue risposte sono giuste, consultando un vocabolario di inglese.
Perché best seller?
Perché queste pagine sono dedicate ai libri che, nell’ultimo periodo, hanno avuto il
maggiore successo di vendite tra i ragazzi in Italia.
Perché best reader?
Perché, anche se non sei un lettore appassionato, tra questi libri potrai trovare
qualche proposta interessante. Si tratta infatti di titoli che piacciono a molti tuoi
coetanei, sia per i temi che trattano e le storie che raccontano sia per la forma lin-
guistica, che non è difficile né ostacola la comprensione del contenuto. Questi libri
sono dunque l’ideale per farti diventare un best reader: per farti gustare il piacere di
leggere e per traghettarti, magari, verso testi più impegnativi.
Perché un titolo in inglese?
Perché l’inglese è oggi la lingua veicolare, utilizzata dalle persone di tutto il mondo
per comunicare tra loro. E questi libri hanno successo non solo in Italia, ma sono
venduti in milioni di copie in molti paesi di tutti i continenti. Per alcuni testi l’inglese
è anche la lingua originale, quella in cui l’autore li ha scritti; ma anche gli altri, per
raggiungere il maggior numero di lettori e diffondersi nel mondo, sono stati tradotti
in inglese quasi sempre prima che nelle altre lingue.

                                                                                          III
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L’indice
I libri sono suddivisi in tre sezioni, ciascuna caratterizzata da un colore, e all’interno
sono presentati seguendo l’ordine alfabetico degli autori.

                                                                                         JOËL                                                                                                                                  ANDREA                                                                                                                               JENNY
     Il libro                                                                           DICKER                                                 I tacchini                                                                     CAMILLERI                                                Tua per sempre,                                                               HAN
     dei Baltimore                                                                                                                             non ringraziano                                                                                                                         Lara Jean
                                                                                                                                                                                                      Editore                                                                                                                               Traduzione
                                                                                                              Grandi successi internazionali

                                                                                                                                                                                                                                                      Grandi successi internazionali

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Grandi successi internazionali
                                                                                                                                                                                                      Salani (Milano)                                                                                                                       Tiziana Merani
                                                              Traduzione
                                                              Vincenzo Vega                                                                                                                           Data di uscita                                                                                                                        Editore
                                                                                                                                                                                                      Novembre 2018                                                                                                                         Piemme (Casale Monferrato)
                                                              Editore
                                                              La nave di Teseo (Milano)                                                                                                               Pagine                                                                                                                                Data di uscita
                                                                                                                                                                                                      196                                                                                                                                   Novembre 2018
                                                              Data di uscita
                                                              Settembre 2016                                                                                                                          www.salani.it
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Pagine
                                                              Pagine                                                                                                                                                                                                                                                                        336
                                                              592
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Edizione originale
                                                              Edizione originale                                                                                                                                                                                                                                                            Always and Forever, Lara Jean
                                                              Le Livre des Baltimore                                                                                                                                                                                                                                                        2017
                                                              2015                                                                                                                                                                                                                                                                          Simon & Schuster (New York)
                                                              Éditions de Fallois (Paris)
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            www.edizpiemme.it
                                                                                                              Grandi successi italiani

                                                                                                                                                                                                                                                      Grandi successi italiani

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Grandi successi italiani
                                                              www.lanavediteseo.eu

     Sino al giorno della Tragedia, c’erano due famiglie Goldman. I Goldman di Baltimore e i
     Goldman di Montclair. Di quest’ultimo ramo fa parte Marcus Goldman. I Goldman di Mont-                                                    Lo zoo personale di Andrea Camilleri è fatto di animali e di storie che entreranno nella nostra                                         «Quando ci chiederanno come ci siamo incontrati, cosa risponderemo? Immagino che
     clair sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Gold-                                                  vita per sempre. Cani, gatti, cardellini, ma anche volpi, serpenti e tigri sono descritti come                                          tutto sia cominciato con una lettera d’amore che non pensavo di spedire.»
     man di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e vivono in una bellissima casa. Alla loro                                              portatori di uno spirito ricco di amore e di intelligenza, molto più complesso e profondo di                                            Lara Jean sta vivendo il miglior ultimo anno di liceo che una ragazza possa sognare. È
     prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando                                                 quanto pensiamo. Ciascuno di loro sembra comprendere la logica degli uomini, che sfrutta                                                perdutamente innamorata del suo fidanzato, Peter, con cui andrà in gita a New York e poi
     lui e i suoi cugini, Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto                                                a suo favore con varie strategie, sempre vincenti: dalla dignità dei tacchini al canto ricono-                                          al mare per un’intera settimana. Dopo il matrimonio di papà con la signora Rothschild,
                                                                                                              Storie d’amore

                                                                                                                                                                                                                                                      Storie d’amore

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Storie d’amore
     anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua fami-                                                  scente di un cardellino, dall’astuzia di un lepro alla commovente compostezza di un gatto                                               frequenterà un’università così vicina da poter tornare a casa ogni weekend a sfornare
     glia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore. Ma c’è qualcosa,                                              innamorato. Allo stesso tempo Camilleri ci ricorda che forse il mondo è diventato troppo                                                torte al cioccolato.
     nella sua ricostruzione, che gli sfugge. Vede scorrere gli anni, scolorire la patina scintillante                                         brutto perché la bellezza degli animali abbia diritto a esistere. Ogni storia ci lascia con la
                                                                                                                                                                                                                                                                                       Purtroppo, però, il destino ha altri piani, e Lara Jean, che detesta il cambiamento più di
     dei Baltimore, incrinarsi l’amicizia che sembrava eterna con Woody, Hillel e Alexandra. Fino                                              consapevolezza dolceamara di tutto quello che rischiamo di perdere, ma anche con la quie-
                                                                                                                                                                                                                                                                                       qualsiasi altra cosa, dovrà ripensare al proprio futuro.
     al giorno della Tragedia. E da quel giorno Marcus è ossessionato da una domanda: cosa                                                     ta fiducia che sia ancora possibile un mondo in cui convivere e rispettarsi, con l’ausilio di un
     è veramente accaduto ai Goldman di Baltimore? Qual è il loro inconfessabile segreto?                                                      po’ di buon senso e di umorismo, un mondo meno prepotente e più meritevole di bellezza.                                                 Quando il cuore e la testa dicono cose diverse, chi si dovrebbe ascoltare?

                                                                                                         29                                                                                                                                      71                                                                                                                             125

     Grandi successi                                                                                                                           Grandi successi                                                                                                                         Storie d’amore
     internazionali                                                                                                                            italiani

Ogni libro è presentato attraverso una “scheda”, ciascuna costituita dagli elementi
che ti descriviamo di seguito.

                                                                                                                                                                                                                                                      La copertina
                                                                                                                                                                                                                                                      È il “biglietto da visita” del
                                                                                                                                                                                                                                                      testo e contiene normalmente
                                                                                                                                                                                                                                                      il nome dell’autore, il titolo, la
                                                                                                                                                                                                                                                      casa editrice e spesso anche
                                                                                                                                                                                                                                                      una immagine che è in sintonia
                                                                                                                                                                                                                                                      con il contenuto e l’atmosfera
                                                                                                                                                                                                                                                      del libro.

IV
Impara a usare il tuo libro

                                        JOHN
                                        GREEN                                     Tartarughe
                                                                                  all’infinito
Grandi successi internazionali

                                                                                                              Traduzione
                                                                                                              Beatrice Masini
                                                                                                              Editore
                                                                                                              Rizzoli (Milano)
                                                                                                                                                                                   Traduzione
                                                                                                                                                                                   Beatrice Masini
                                                                                                              Data di uscita
                                                                                                              Ottobre 2017
                                                                                                              Pagine
                                                                                                              352
                                                                                                              Edizione originale
                                                                                                              Turtles All the Way Down
                                                                                                              2017
                                                                                                              Dutton Books (New York)
                                                                                                                                                                                   Editore
Grandi successi italiani

                                                                                                              www.rizzolilibri.it

                                                                                                                                                                                   Rizzoli (Milano)
                                       Indagare sulla misteriosa scomparsa del miliardario Russell Pickett non rientrava certo
                                       tra i piani della sedicenne Aza, ma in gioco c’è una ricompensa di centomila dollari e
                                       Daisy, Miglior e Più Intrepida Amica da sempre, è decisa a non farsela scappare. Punto
                                                                                                                                                                                   Data di uscita
                                                                                                                                                                                   Ottobre 2017
                                       di partenza delle indagini diventa il figlio di Pickett, Davis, che Aza un tempo conosceva
                                       ma che, pur abitando a una manciata di chilometri, è incastrato in una vita lontana anni
Storie d’amore

                                       luce dalla sua. E incastrata in fondo si sente anche Aza, che cerca con tutte le forze di
                                       essere una buona figlia, una buona amica, una buona studentessa e di venire a patti con
                                       le spire ogni giorno più strette dei suoi pensieri. Nel suo tanto atteso ritorno, John Green,
                                       l’amatissimo, pluripremiato autore di Cercando Alaska e Colpa delle stelle, ci racconta
                                       la storia di Aza con una lucidità dirompente e coraggiosa, in un romanzo che parla di
                                       amore, di resilienza e della forza inarrestabile dell’amicizia.
                                                                                                                                                                                   Pagine
                                  36
                                                                                                                                                                                   352
                                                                                                                                                                                   Edizione originale
                                 Le informazioni bibliografiche                                                                                                                     Turtles All the Way Down
                                 Sono accanto alla copertina e ti danno                                                                                                            2017
                                 tutte le informazioni sul libro: l’editore,                                                                                                       Dutton Books (New York)
                                 la data di pubblicazione e il numero                                                                                                              www.rizzolilibri.it
                                 di pagine.
                                 Se il libro è tradotto trovi anche il nome
                                                                                                                                                                                    Sul sito dell’editore potrai scegliere se
                                 del traduttore, il titolo dell’edizione in lingua
                                                                                                                                                                                    acquistare il libro o l’ebook. In alcuni
                                 originale, la data di uscita e l’editore.
                                                                                                                                                                                    casi potrai trovare anche la versione
                                                                                                                                                                                    in audiobook.

                                                                                        PIF
                                                                                                           ... che Dio
                                                                                                           perdona a tutti
                                                                                                                                          Editore
                                                 Grandi successi internazionali

                                                                                                                                          Feltrinelli (Milano)
                                                                                                                                          Data di uscita
                                                                                                                                          Novembre 2018
                                                                                                                                          Pagine
                                                                                                                                          192
                                                                                                                                          www.feltrinellieditore.it
                                                 Grandi successi italiani

                                                                                    Arturo è un trentacinquenne, fa l’agente immobiliare e ha pochissime passioni: la più
                                                                                    importante e irrinunciabile sono i dolci. Almeno fino a quando entra in scena lei, Flora,
                                                                                    la figlia del proprietario della migliore pasticceria di Palermo. E in un istante diventa la
                                                                                    donna dei suoi sogni. Flora è molto cattolica e sulla religione ha la stessa pignoleria di
                                                                                    Arturo sui dolci. Ed è proprio così che lui la conquista, interpretando Gesù durante una
                                                 Storie d’amore

                                                                                    Via Crucis piuttosto tormentata. Flora s’innamora e per un periodo felice i due stanno
                                                                                    insieme, senza che lei si accorga della sua indifferenza religiosa... Un precario equilibrio
                                                                                    che non può durare. Quando lei se ne accorge, Arturo, un po’ per sfinimento e un po’
                                                                                    per provocazione, reagisce con insolita fermezza: seguirà alla lettera la parola di Dio. Per
                                                                                    tre settimane. Una rivoluzione che cambierà la sua vita, rivelando a lui, ma anche a Flora
                                                                                    e a tutti coloro che li conoscono, amici e colleghi compresi, una verità molto scomoda.

                                                                                  112

                                                                            La quarta di copertina
                                                                            Nel libro stampato si trova nella parte posteriore insieme ad altre
                                                                            informazioni, come una breve biografia dell’autore e il codice
                                                                            identificativo ISBN.
                                                                            La quarta di copertina comprende di solito un riassunto molto
                                                                            sintetico del contenuto del libro nel quale sono riportati alcuni punti
                                                                            fondamentali ma NON è mai svelato il finale!

                                                                                                                                                                                                                          V
Impara a usare il tuo libro

                                                                Susanna Casciani     Sempre d’amore si tratta                                                                                                                          Susanna Casciani     Sempre d’amore si tratta

                                                                                                                                                                                              dopo cena, invece di mettermi sul divano a guardare la tv per rilassarmi un po’,
                                                                Scopri se ti piace                                                                                                            pianifico le attività per il giorno seguente. Il fatto è che odio gli imprevisti e non
                                                                                                                                                                                              sopporto le sorprese, belle o brutte che siano. Non riesco a credere che a questo
                                                                                                                                                                                              mondo esista davvero qualcuno a cui piacciono.
                                                                                                                                                                                                   Edoardo Fabbri, il papà di Livia, è già fuori che attende, l’ho incontrato quan-
                                                                Ti hanno detto di mostrarti forte, di non dare in pasto a chiunque le tue debolezze.                                          do sono arrivata. Era seduto sulla panchina davanti alla scuola e appena mi ha visto
                                                                Ti hanno detto di amare con riserva, di non piangere. Ti ricordi quante volte te lo                                           si è alzato in piedi e mi si è avvicinato con gli occhi pieni di ansia e di aspettative.
                                                                                                                                                                                                   «Buonasera! Si può già entrare?»
     Grandi successi internazionali

                                                                                                                                                                                                                                                                                         Grandi successi internazionali
                                                                ripetevano quando eri piccolo? “Non piangere che sei grande, non piangere che sei
                                                                un supereroe.” Magari avevano ragione loro, magari potresti continuare così: potre-                                                «Buonasera. Guardi, deve avere un attimo di pazienza. Le custodi stanno
                                                                sti continuare a fingere, a trattenerti, a dare novanta invece di cento, a proteggerti.                                       finendo di pulire le aule. La faccio chiamare.»
                                                                Magari, però, senti che qualcosa dentro di te ha smesso di funzionare. Allora sai cosa                                             «Perfetto, grazie.»
                                                                potresti fare? Potresti ricominciare a piangere. Potresti ammettere di essere fragile,                                             È sempre la stessa storia ormai da quattro anni: do un orario per la consegna del-
                                                                perché esserlo ti rende più vulnerabile – certo – ma anche più soggetto agli abbracci.                                        le schede e lui si presenta almeno venti minuti prima. Respiro profondamente come
                                                                E gli abbracci sono belli, ci pensi mai? Non ne vorresti di più? Hai il diritto di                                            se dovessi andare in apnea per chissà quanto tempo, mi accarezzo la giacca, metto in
                                                                soffrire, di soffrire tanto e male, come ti pare, di chiuderti in casa e di rifugiarti nel                                    bocca una caramella al limone e chiedo alla custode di far entrare i genitori.
                                                                tuo silenzio. Hai il diritto di amare come uno sciocco, senza ritegno, senza controllo,                                            Manco a dirlo, dopo un minuto esatto, il padre di Livia bussa alla porta dell’aula.
                                                                senza regole. Hai il diritto di sbagliare, ma soprattutto hai il diritto di provarci. Di                                           «È permesso?»
                                                                provare a essere contento, di provare a dare tutto, a fare di tutto per qualcuno, per                                              «Certo, si accomodi pure.»
                                                                qualcosa, per un sogno. Hai il diritto di esagerare con le speranze, con i desideri, con                                           «Grazie. Spero ci siano buone notizie!»
     Grandi successi italiani

                                                                                                                                                                                                                                                                                         Grandi successi italiani
                                                                i baci. Forse è vero, forse difendersi è necessario, forse difendersi ti mette al sicuro                                           «Deve stare tranquillo, signor Fabbri. Sua figlia è una brava bambina, molto
                                                                dalle sofferenze, ma chi non rischia di soffrire non rischia nemmeno di essere felice.                                        responsabile e attenta. Soltanto con la matematica ha qualche problema, ma
                                                                     E io ti conosco, mi ricordo di te: tu sei nato per essere felice.                                                        niente di preoccupante.»
                                                                                                                                                                                                   Prendo la pagella di Livia e la mostro a suo padre.
                                                                                                     Marina                                                                                        Se c’è un’altra cosa che non sopporto è l’idea di dover valutare i miei alunni
                                                                                                                                                                                              attraverso un giudizio. Vorrei soltanto riuscire a trasmettere a ognuno di loro gli
                                                                                                  la maestra di Livia
                                                                                                                                                                                              strumenti più adatti per affrontare il mondo; vorrei insegnargli a cadere, perché
                                                                Sono quasi le quattro e mezzo.                                                                                                farlo è inevitabile, prima o poi, ma anche a volare, perché accogliere la felicità
                                                                     Do un’ultima rapida occhiata intorno per controllare che sia tutto in ordine.                                            non è così facile come potrebbe sembrare.
                                                                I libri di lettura sono sistemati dal più piccolo al più grande sul davanzale della                                                «In italiano va benissimo» comincio a illustrare «e come le ho già spiegato
                                                                finestra, i cartelloni appesi alle pareti rendono l’aula più accogliente, le pagelle                                          in passato io mi mantengo sempre molto bassa con i giudizi. Ma questa bam-
     Storie d’amore

                                                                                                                                                                                                                                                                                         Storie d’amore
                                                                sono sulla cattedra ognuna dentro la propria cartellina plastificata, la lavagna                                              bina è dotata di una fantasia incontrollabile e scrive storie incantevoli: ha un
                                                                è pulita e i miei capelli dovrebbero essere presentabili dopo che ho passato le                                               dono. Certo, ogni tanto dimentica ancora qualche h qua e là, ma non è questo
                                                                ultime due ore dal parrucchiere.                                                                                              il punto. Il punto è che Livia è molto sensibile e curiosa, non si lascia sfuggire
                                                                     Il giorno del colloquio con i genitori non sono concessi intoppi. Tenere tut-                                            niente e per lei ogni minimo particolare è di fondamentale importanza. È già
                                                                to sotto controllo (per quanto sia possibile) mi fa stare più tranquilla.                                                     una piccola scrittrice, se ne era accorto?»
                                                                     Sono vent’anni che insegno, e vista l’esperienza che ho potrei anche con-                                                     Il padre di Livia ha gli occhi lucidi mentre scuote la testa e, quasi per giustifi-
                                                                cedermi il lusso di improvvisare qualche lezione, ma non ci riesco. Ogni sera,                                                carsi per la sua disattenzione, mi racconta che sua moglie Caterina non sta bene.

                                                                118                                                                                                                                                                                                               119

                                                                                                                                                                                                Francesca Cavallo, Elena Favilli   Storie della buonanotte per bambine ribelli                                            Francesca Cavallo, Elena Favilli   Storie della buonanotte per bambine ribelli

                                                                                                                                                                                                Scopri se ti piace
 L’incipit
 Per scoprire se il libro ti
                                                                                                                                                             Grandi successi internazionali

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Grandi successi internazionali
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                                                                                                                                                             Grandi successi italiani

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Grandi successi italiani
 Alcuni di questi libri hanno
 anche delle illustrazioni.
                                                                                                                                                             Storie d’amore

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Storie d’amore
                                                                                                                                                                                                84                                                                                                                                                                                                   85

                                                                 Karen McManus        Uno di noi sta mentendo

                                                                     Bronwyn guarda il professor Avery come per chiedergli il permesso e quan-
                                                                 do lo vede alzarsi va alla finestra anche lei. Addy la segue e finalmente anche io
                                                                 mi schiodo dalla sedia. Tanto vale vedere cosa sta succedendo. Mi appoggio al
                                                                 davanzale per guardare fuori e Simon mi viene accanto con una risata sprezzante
                                                                 per osservare la scena di sotto.
                                                                     Due auto, una vecchia e rossa e una grigia e anonima, si sono urtate ad an-
                                                                 golo retto. Rimaniamo a guardarle in silenzio finché Avery lascia andare un so-
                                                                 spiro esasperato. «Meglio che mi assicuri che nessuno si sia fatto male.» Fa scor-
                               Grandi successi internazionali

                                                                                                                                                                                                     L’attività
                                                                 rere lo sguardo su tutti noi e poi si ferma su Bronwyn, la più responsabile del
                                                                 gruppo. «Signorina Rojas, tenga quest’aula sotto controllo finché non torno.»
                                                                     «Okay» dice Bronwyn, lanciando un’occhiata nervosa verso Nate. Rimania-
                                                                 mo alla finestra a guardare, ma prima di veder comparire Avery o qualche altro
                                                                 insegnante, le due auto riaccendono il motore ed escono dal parcheggio.
                                                                     «Bah, che anticlimax» dice Simon. Torna al suo banco e prende il bicchiere,
                                                                 ma invece di sedersi vaga verso la parte anteriore dell’aula e si ferma a osservare
                                                                                                                                                                                                     Al termine di ogni “scheda” c’è uno spazio
                                                                 il poster della tavola periodica degli elementi. Poi si sporge verso il corridoio,
                                                                 come se stesse per andarsene, ma invece si volta e solleva il bicchiere come per
                                                                 proporre un brindisi. «Qualcuno vuole un po’ d’acqua?»
                                                                                                                                                                                                     riservato a te. Le domande ti chiedono di
                                                                     «Io» dice Addy, lasciandosi riscivolare sulla sedia.
                               Grandi successi italiani

                                                                     «Vattela a prendere, principessa.» Simon fa un sorrisetto. Addy alza gli occhi
                                                                 al cielo e non si muove. Simon si appoggia alla cattedra di Avery. «Parlando
                                                                 seriamente, che cosa farete ora che il ballo d’autunno è passato? Che vuoto
                                                                                                                                                                                                     “entrare” nel libro, intervenendo nella storia
                                                                 enorme fino alla festa di fine anno.»
                                                                                                                                                                                                     (potrai spiegare come immagini personaggi e
                                                                      A quale dei ragazzi assomigli di pi•? Per quali aspetti?

                                                                                                                                                                                                     luoghi, che cosa faresti al posto dei protagonisti,
                                                                                                                                                                                                     che idea ti sei fatto di loro).
                               Storie d’amore

                                                                 56

VI
Indice

Grandi successi internazionali
   Cassandra Clare                        John Green
   Le cronache dell’Accademia             Tartarughe all’infinito                   36
   Shadowhunters                     1    Yves Grevet
   Ernest Cline                           Koridwen (U4 vol. 1)                      43
   Ready Player One                  8    Karen McManus
   Trish Cook                             Uno di noi sta mentendo                   50
   Il sole a mezzanotte             15    R.J. Palacio
   Maylis de Kerangal                     Wonder                                    57
   Corniche Kennedy                 22
   Joël Dicker
   Il libro dei Baltimore           29

Grandi successi italiani
   Marco Amerighi                         Luigi Garlando
   Le nostre ore contate            64    ’O Maé. Storia di judo
   Andrea Camilleri                       e di camorra                              90
   I tacchini non ringraziano       71    Fabio Geda e Marco Magnone
   Donato Carrisi                         Il richiamo dell’Havel (Berlin vol. 5)    97
   L’uomo del labirinto             77    Marco Malvaldi
   Francesca Cavallo e Elena Favilli      La misura dell’uomo                      104
   Storie della buonanotte                Pif
   per bambine ribelli               83   ... che Dio perdona a tutti              111

Storie dÕamore
   Susanna Casciani                       Marzia Sicignano
   Sempre d’amore si tratta        117    Io, te e il mare                         138
   Jenny Han                              Anna Todd
   Tua per sempre, Lara Jean       124    Amore infinito (After vol. 5)            145
   Jamie McGuire
   Sei il mio danno                131

                                                                                    VII
L’OFFERTA DIDATTICA
                      OPENSCHOOL

    L’edizione Openschool Hoepli offre a docenti e studenti tutte le potenzialità
            di Openschool Network (ON), il sistema integrato di contenuti
                          e servizi per l’apprendimento.

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                Il Libro verde delle Occasioni comprende una selezione di grandi successi della letteratura Young Adult
                divisi in tre sezioni: Grandi successi internazionali, Grandi successi italiani, Storie d’amore.
                Per ogni libro il volume offre:
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ACCESSIBILITÀ
                • la sintesi vocale, che permette di ascoltare il testo come audiolibro.
CASSANDRA
Le cronache                                                               CLARE
dell’Accademia
Shadowhunters

                                                                                               Grandi successi internazionali
                                                   Traduzione
                                                   Manuela Carozzi
                                                   Editore
                                                   Mondadori (Milano)
                                                   Data di uscita
                                                   Marzo 2018
                                                   Pagine
                                                   648
                                                   Edizione originale
                                                   Tales From the Shadowhunter Academy
                                                   2015
                                                   Simon & Schuster (New York)

                                                                                               Grandi successi italiani
                                                   www.oscarmondadori.it

Dopo quanto è accaduto nella Città del fuoco celeste, Simon Lewis – che è stato prima
umano e poi vampiro – ha perso tutti i suoi ricordi e non sa più chi è veramente. Sa per
certo di essere amico di Clary e anche di aver convinto la bellissima Isabelle Lightwood
                                                                                               Storie d’amore

a uscire con lui, ma non ha memoria di come ci sia riuscito. E quando si rende conto
che le due ragazze, ma non solo loro, iniziano ad aspettarsi da lui che si comporti come
farebbe il ragazzo che conoscevano tanto bene, la situazione diventa insostenibile.
Decide perciò di entrare nell’Accademia Shadowhunters e iniziare l’apprendistato per
diventare un cacciatore di demoni. Forse, spera Simon, in questo modo riuscirà a
ritrovare se stesso, qualunque cosa questo significhi.

                                                                                           1
Cassandra Clare    Le cronache dell’Accademia Shadowhunters

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                                 Il problema era che Simon non sapeva fare le valigie come un vero duro.
                                     Per una vacanza in campeggio, tutto a posto; per fermarsi una notte da Eric
Grandi successi internazionali

                                 dopo un concerto nel fine settimana, d’accordo; per una vacanza al sole con sua
                                 madre e Rebecca, passi. Simon era capace di mettere insieme un miscuglio di
                                 creme solari e pantaloncini da bagno, magliette con il nome dei gruppi adatte
                                 alla situazione e la biancheria pulita necessaria, anche senza preavviso: Simon
                                 era preparato alla vita normale.
                                     Ecco perché era del tutto impreparato a fare i bagagli per raggiungere un
                                 campo d’addestramento d’élite dove un gruppo di cacciatori di demoni semian-
                                 gelici, noti come Shadowhunters, avrebbe cercato di renderlo degno membro
                                 di quella razza guerriera.
                                     Nei libri e nei film di solito il protagonista viene trascinato verso la terra in-
                                 cantata con i vestiti che ha addosso, o comunque la parte delle valigie viene sem-
Grandi successi italiani

                                 pre tagliata. In quel momento Simon si sentiva come se per una vita lo avessero
                                 privato di nozioni fondamentali. Era il caso di infilare nel borsone anche qualche
                                 coltello da cucina? Magari il tostapane, da modificare per usarlo come arma?
                                     Non fece né l’una né l’altra cosa. Preferì l’opzione meno rischiosa: bian-
                                 cheria pulita e magliette spiritose. Perché agli Shadowhunters le magliette con
                                 qualche battuta spinta piacevano, giusto? Piacevano a tutti!
                                     «Ehi, simpaticone, mi piacerebbe sapere cosa diranno all’accademia militare
                                 di queste magliette piene di barzellette sconce...» commentò all’improvviso sua
                                 madre.
                                     Simon si voltò troppo in fretta, con il cuore in gola. Lei era in piedi sulla porta,
                                 a braccia conserte. Aveva il viso lievemente contratto, un’espressione ancora più
                                 preoccupata del solito, ma a prevalere nello sguardo era l’affetto. Come sempre.
Storie d’amore

                                     Peccato che, in tutta un’altra serie di ricordi alla quale ormai Simon ave-
                                 va accesso a stento, lui fosse stato un vampiro e lei lo avesse buttato fuori di
                                 casa. Era uno dei motivi per cui ora stava andando all’Accademia degli Sha-
                                 dowhunters, e per cui aveva mentito spudoratamente alla madre, sostenendo
                                 di voler frequentare quella fantomatica “accademia militare” a tutti i costi. Per
                                 convincerla di aver vinto una borsa di studio si era fatto falsificare i documenti

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Cassandra Clare     Le cronache dell’Accademia Shadowhunters

necessari da Magnus Bane, uno stregone dagli occhi di gatto – ebbene sì, Simon
conosceva davvero uno stregone con un paio di autentici occhi di gatto.
     Lo aveva fatto per non essere costretto a vedere sua madre ogni giorno, ri-
cordandosi in ogni istante di come lo aveva guardato quando aveva avuto paura
di lui, quando lo aveva odiato. Quando lo aveva tradito.
     «Credo di aver giudicato bene le mie magliette» rispose. «Sono un ragazzo
piuttosto giudizioso. Non c’è niente di troppo sfacciato per i militari, solo un
po’ di sano materiale da buffone della classe. Fidati.»

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     «Io mi fido, altrimenti non ti lascerei andare» ribatté la madre, prima di
avvicinarsi e stampargli un bacio sulla guancia. Fu sorpresa e ferita quando vide
il figlio sussultare, ma non disse nulla, non quell’ultimo giorno. Preferì abbrac-
ciarlo. «Ti voglio bene. Ricordatelo.»
     Simon sapeva di essere ingiusto: sua madre l’aveva buttato fuori casa convinta
di avere davanti non il figlio, bensì un mostro spaventoso che del suo bambino
aveva soltanto il viso. Eppure continuava a sentire che, in fondo, lei avrebbe dovu-
to riconoscerlo e amarlo lo stesso, nonostante tutto. Non riusciva a dimenticare.
     Non ci riusciva proprio, anche se lei lo aveva fatto. Anche se, per sua madre
e praticamente chiunque altro al mondo, quello che era successo in realtà non
era mai accaduto.

                                                                                            Grandi successi italiani
     Quindi doveva andare.
     Cercò di rilassarsi dentro a quella stretta. «Be’, ho un sacco di cose per la
testa» disse chiudendo la mano attorno al braccio della madre. «Ma cercherò di
ricordarmelo.»
     Lei si ritrasse. «Basta che tu lo faccia. Vedrai che ci riesci. Sicuro di farti dare
un passaggio dai tuoi amici?»
     Si riferiva agli amici di Simon cacciatori di demoni (che lui le aveva presen-
tato come i compagni dell’accademia militare, fonte d’ispirazione per quella
sua decisione). E questi amici cacciatori di demoni erano l’altro motivo per cui
Simon stava partendo.
     «Sicuro. Ciao, mamma. Ti voglio bene.»
                                                                                            Storie d’amore

     Lo diceva sul serio. Non aveva mai smesso di volergliene, né in quella vita
né in qualsiasi altra.
     “Ti voglio un bene incondizionato” gli aveva detto lei una volta o forse due,
quando era più piccolo. “Il bene dei genitori è così. Ti voglio bene a prescindere
da qualunque cosa.”
     La gente diceva spesso cose del genere senza pensare a potenziali scenari da
incubo o a condizioni tremende, al mondo intero che cambiava e all’amore che

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Cassandra Clare    Le cronache dell’Accademia Shadowhunters

                                 scivolava via. Nessuno si sarebbe mai sognato che quello stesso amore avrebbe
                                 potuto essere messo alla prova, prima o poi, e che poteva non superarla.
                                     Rebecca gli aveva mandato un biglietto con la scritta: in bocca al lupo, sol-
                                 datino! Simon non si era dimenticato che, persino quando era stato bandito
                                 da casa propria, quando quella porta era stata chiusa, sbarrata in tutti i modi
                                 possibili, lui aveva sempre avuto il braccio della sorella attorno alle spalle, e la
                                 sua voce delicata nelle orecchie. Lei gli aveva voluto bene anche allora. Doveva
                                 tenerne conto. E certo era qualcosa, ma non bastava.
Grandi successi internazionali

                                     Non poteva restarsene lì, in bilico tra due mondi e due raccolte di ricordi.
                                 Doveva fuggire. Doveva andare a diventare un eroe, come lo era stato un tempo.
                                 Solo così tutto ciò avrebbe avuto un senso, un significato. Di certo non avrebbe
                                 più fatto tanto male.
                                     Simon si fermò un istante prima di mettersi la tracolla del borsone sulla
                                 spalla e partire per l’Accademia. Si infilò in tasca il biglietto della sorella: stava
                                 per lasciare casa verso una nuova vita, e lo faceva portando con sé il suo affetto,
                                 come aveva già fatto in passato.
                                     Doveva trovarsi di lì a poco con gli amici, sebbene nessuno di loro fosse
                                 davvero diretto all’Accademia. Si erano messi d’accordo che, prima di partire,
                                 sarebbe passato all’Istituto per salutarli.
Grandi successi italiani

                                     C’era stato un tempo in cui avrebbe potuto vedere al di là degli incantesi-
                                 mi anche da solo, invece ora gli serviva l’aiuto di Magnus. Alzò lo sguardo sul
                                 curioso, imponente edificio dell’Istituto, ricordando con disagio di esserci già
                                 passato davanti e di averlo visto abbandonato. Quella, però, era un’altra vita.
                                 Gli tornò in mente un passo biblico su come i bambini vedessero attraverso un
                                 vetro offuscato, ma, crescendo, avrebbero visto nitidamente. Lui vedeva l’Istitu-
                                 to in modo piuttosto chiaro: una struttura di grande effetto che gli troneggiava
                                 sopra la testa. Il genere di edificio costruito per far sentire formiche gli esseri
                                 umani, insomma.
                                     Spinse il cancello estremamente elaborato, percorse lo stretto sentiero che
                                 serpeggiava attorno all’Istituto e attraversò il giardino. Il muro di cinta racchiu-
Storie d’amore

                                 deva una natura che faticava a sopravvivere, data la vicinanza a una delle ampie
                                 strade newyorkesi. C’erano splendidi vialetti acciottolati, panchine e persino la
                                 statua di un angelo che a Simon faceva venire i brividi, visto che era fan di Doc-
                                 tor Who... Quello non era esattamente un angelo piangente come quelli della
                                 serie televisiva, ma aveva comunque un’aria troppo depressa per i suoi gusti.
                                     Sulla panchina in pietra al centro del giardino sedevano Magnus Bane e Alec
                                 Lightwood, uno Shadowhunter alto, scuro di capelli, piuttosto rude e silenzio-

                                 4
Cassandra Clare    Le cronache dell’Accademia Shadowhunters

so, almeno in presenza di Simon. L’altro invece era un chiacchierone, aveva que-
gli occhi da gatto di cui sopra, era dotato di poteri magici e in quel momento
indossava una maglietta aderente zebrata, arricchita da tocchi di rosa. I due si
frequentavano da un po’; probabilmente, aveva dedotto Simon, Magnus parlava
abbastanza per entrambi.
    Dietro di loro, appoggiate contro un muro, c’erano Isabelle e Clary. La pri-
ma guardava in lontananza, oltre la parete. Sembrava in posa su un set fotogra-
fico incredibilmente glamour. Come sempre, del resto: era il suo talento. No-

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nostante ciò, Clary la guardava in faccia con aria ostinata e le parlava. Alla fine
l’avrebbe spuntata lei, pensò Simon, e Isabelle le avrebbe dato retta. D’altronde
quello era il suo, di talento.
    Guardare l’una o l’altra delle due ragazze gli provocava una fitta al petto.
Guardare entrambe innescava un dolore sordo e costante.
    E così preferì guardare l’amico Jace, inginocchiato in mezzo all’erba alta, da
solo, intento ad affilare un pugnale contro una pietra. Pensò che doveva avere
un motivo per farlo, o forse era solo perché sapeva di apparire bello in quella
posizione. Lui e Isabelle avrebbero dovuto posare insieme per un servizio di
Strafichi Magazine.
    Eccoli, erano tutti riuniti. Apposta per lui.

                                                                                       Grandi successi italiani
    Simon si sarebbe sentito onorato e amato, se a prevalere non fosse stato il di-
sagio: i ricordi su chi fossero quelle persone erano scarsi e frammentari, mentre
quelli che li dipingevano come perfetti sconosciuti armati, di quelli che avresti
voluto evitare sui mezzi pubblici, occupavano una vita intera.
    Erano stati gli adulti dell’Istituto e del Conclave, i genitori di Isabelle e di
Alec, più gli altri, a suggerire che Simon doveva frequentare l’Accademia se dav-
vero voleva diventare uno Shadowhunter. La scuola stava per riaprire i battenti
per la prima volta dopo decenni, al fine di accogliere allievi in grado di rimpin-
guare gli scarni ranghi dei guerrieri Nephilim decimati dal recente conflitto.
    A Clary l’idea non era piaciuta. Isabelle non aveva detto una parola sull’ar-
gomento, ma Simon sapeva che nemmeno lei era entusiasta. Jace invece ave-
                                                                                       Storie d’amore

va dichiarato di essere perfettamente in grado di allenarlo a New York; si era
persino offerto di fare tutto da solo e portarlo al livello di Clary. Simon l’aveva
trovato commovente: lui e Jace dovevano essere più legati di quanto ricordasse.
Ma l’amara verità era che a New York non voleva restarci.
    Non voleva restare con loro. Non era sicuro di poter sopportare la costante
espressione su quelle facce – soprattutto di Isabelle e Clary – che tradivano
aspettative disattese. Ogni volta che lo vedevano, che lo riconoscevano, davano

                                                                                  5
Cassandra Clare    Le cronache dell’Accademia Shadowhunters

                                 per scontato il passato e attendevano determinate reazioni. Ogni volta, per lui
                                 era il vuoto. Era come osservare qualcuno che scavava in un punto dove sapeva
                                 di aver sotterrato qualcosa di prezioso... Scava, scava, e quello si accorge che, di
                                 qualunque cosa si trattasse, ora è sparita. Però continua a scavare comunque,
                                 perché l’idea di averla persa è troppo insopportabile, e perché poi... chissà.
                                     Chissà.
                                     Il tesoro sotterrato era lui. Quel “chissà” era lui. E Simon non lo sopportava.
                                 Era quello il segreto che stava cercando di tenere nascosto, quello che temeva
Grandi successi internazionali

                                 costantemente di tradire.
                                     Doveva semplicemente superare quell’ultimo addio e poi sarebbe rimasto lon-
                                 tano da loro finché non fosse stato migliore, più simile alla persona che tutti vole-
                                 vano effettivamente vedere. A quel punto loro non si sarebbero più sentiti delusi,
                                 e lui non sarebbe più apparso strano ai loro occhi. Avrebbe fatto parte del gruppo.
                                     Evitò di far notare subito a tutti la propria presenza. Preferì avvicinarsi a
                                 Jace per primo.
                                     «Ehi» lo salutò.
                                     «Oh» fece lui con disinvoltura, come se non stesse aspettando lì fuori appo-
                                 sta per salutarlo. «Sei tu.»
                                     Fare lo strafico era tipico di Jace, e Simon si disse che probabilmente un
Grandi successi italiani

                                 tempo doveva aver capito, oltre che adorato, quel suo atteggiamento.
                                     «Senti, c’è una cosa che devo chiederti adesso, altrimenti non so quando
                                 ricapiterà l’occasione. Tu e io» gli disse «siamo piuttosto legati, vero?»
                                     Jace lo guardò un istante, il viso assolutamente immobile, poi balzò in piedi
                                 e rispose: «Certo. Siamo così». Incrociò due dita della mano. «Anzi, no, siamo
                                 più così.» Cercò di incrociarle di nuovo. «All’inizio c’è stata un po’ di tensione,
                                 come forse un giorno riuscirai a ricordare, ma quando sei venuto da me e mi hai
                                 confessato di avere delle difficoltà con i tuoi sentimenti di intensa gelosia verso
                                 – uso le tue parole – la mia bellezza sbalorditiva e il mio fascino irresistibile,
                                 abbiamo chiarito tutto.»
                                     «L’ho fatto davvero?» domandò Simon.
Storie d’amore

                                     Jace gli diede una pacca sulle spalle. «Eh sì, mio caro. Me lo ricordo benissimo.»
                                     «Ok, ok. Il fatto è che... Alec è sempre molto silenzioso quando ci sono io.
                                 È solo timidezza, oppure gli ho fatto qualcosa e adesso non me lo ricordo più?
                                 Non vorrei andarmene senza aver prima cercato di sistemare le cose.»
                                     Il viso di Jace tornò ad assumere la peculiare immobilità di poco prima.
                                 «Sono contento che tu me l’abbia chiesto» disse infine. «C’è dell’altro in ballo.
                                 Le ragazze non vogliono che te lo dica, ma la verità è che...»

                                 6
Cassandra Clare     Le cronache dell’Accademia Shadowhunters

    «Jace, piantala di monopolizzare Simon» intervenne Clary.
    Aveva parlato con fermezza, come faceva sempre, e Jace si era girato per ri-
sponderle, come faceva sempre, reagendo alla sua voce come non reagiva a quella
di nessun altro. Clary li raggiunse e, all’avvicinarsi di quella testa di capelli rossi,
Simon provò ancora una volta la consueta fitta al petto. Lei era così piccola...
    Durante una delle loro sfortunate sessioni di allenamento, durante le quali
era stato ridotto al ruolo di spettatore in seguito a un polso slogato, Simon aveva
visto Jace scaraventare Clary contro il muro, e lei tornare subito alla carica.

                                                                                           Grandi successi internazionali
    Nonostante ciò, continuava a sentirsi come se quella ragazza avesse bisogno
di essere protetta. Era tremendo: aveva le emozioni ma non i ricordi. Si credeva
quasi pazzo a nutrire tutti quei sentimenti nei confronti di estranei, gente che non
riusciva a inquadrare né dal punto di vista dei legami familiari né di esperienze
racchiuse nella memoria. Allo stesso tempo, sapeva che non stava sentendo né
esprimendo abbastanza. Sapeva che non stava dando loro ciò che desideravano.
    Clary non aveva bisogno di protezione, ma, da qualche parte dentro Simon,
c’era il fantasma di un ragazzo che aveva sempre voluto essere il suo custode. Le sta-
va solo facendo del male standosene lì, incapace di tornare a essere quello di prima.
    I ricordi riaffioravano, a volte come terrificanti ondate di piena, ma più spesso
sotto forma di minuscoli frammenti, pezzi di un puzzle ai quali Simon faticava

                                                                                           Grandi successi italiani
a dare un senso. Uno di essi era la fugace immagine di se stesso mentre andava a
scuola con Clary, la mano di lei piccolissima dentro la sua, a malapena più grande.
Allora si era sentito grande, forte, orgoglioso e responsabile. Deciso a non deluderla.
    «Ciao, Simon» gli disse lei ora. Aveva gli occhi lucidi di lacrime, e Simon
sapeva che era tutta colpa sua.

   Simon non è descritto fisicamente. Come lo immagini?
                                                                                           Storie d’amore

                                                                                      7
ERNEST
                                      CLINE                  Ready
                                                             Player One
                                                                                            Traduzione
Grandi successi internazionali

                                                                                            Laura Spini
                                                                                            Editore
                                                                                            DeA Planeta (Milano)
                                                                                            Data di uscita
                                                                                            Marzo 2018
                                                                                            Pagine
                                                                                            448
                                                                                            Edizione originale
                                                                                            Ready Player One
                                                                                            2011
                                                                                            Crown Publishers (New York)
                                                                                            www.deaplanetalibri.it
Grandi successi italiani

                                     È una fredda mattina di gennaio del 2045 quando la notizia rimbalza sugli schermi di tutto il
                                     mondo: il creatore di videogiochi più prolifico e geniale di sempre, James Halliday, è morto.
                                     Che ne sarà adesso di OASIS, il formidabile contenitore di universi virtuali da lui ideato? E
                                     dei milioni di persone che scelgono di trascorrere la propria esistenza nei suoi strabilianti
                                     meandri, piuttosto che nella realtà di un pianeta devastato dalle guerre, dalle carestie e
Storie d’amore

                                     dall’ingiustizia sociale? La risposta è in un video che Halliday stesso ha diffuso poco prima
                                     di morire: una caccia al tesoro globale, una sfida virtuale ispirata ai mitici videogiochi della
                                     sua (e della nostra) adolescenza. Chiunque riuscirà a scoprire per primo la serie di indizi
                                     disseminati da Halliday, decifrandone il complesso viluppo di citazioni e rimandi, riceverà
                                     in premio la sua immensa fortuna e il controllo di OASIS. Per Wade, nerd fino al midollo e
                                     appassionato di retrogaming, è l’occasione di riscattare una vita ai margini.

                                 8
Ernest Cline   Ready Player One

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Chiunque abbia la mia età ricorda esattamente dove si trovava e che cosa stava fa-
cendo nel preciso istante in cui, per la prima volta, sentì parlare della Caccia. Io ero

                                                                                           Grandi successi internazionali
nella mia tana, seduto a guardare la TV, quando sullo schermo fece irruzione il no-
tiziario che annunciava la morte di James Halliday, avvenuta nel corso della notte.
     Ovviamente avevo già sentito parlare di lui. Come chiunque, del resto. Era
l’inventore di OASIS, il gioco online per milioni di multigiocatori che col tem-
po si era evoluto fino a diventare la realtà virtuale, connessa su scala globale,
frequentata ormai ogni giorno dalla maggior parte dell’umanità.
     Grazie al successo senza precedenti di OASIS, Halliday era diventato uno
degli uomini più ricchi del mondo.
     All’inizio non riuscivo a capire perché i media avessero tanto a cuore la
morte del miliardario. In fondo gli abitanti del pianeta Terra avevano altro di
cui preoccuparsi: l’emergenza energetica dilagante; i catastrofici mutamenti

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climatici; le carestie e la fame, la povertà, le malattie. Una mezza dozzina di
guerre. Per intenderci: “Sacrifici umani! Cani e gatti che vivono insieme! Masse
isteriche!”. Di solito i notiziari non interrompevano mai le sit-com e le soap
interattive, a meno che non fosse accaduto qualcosa di veramente grosso. Come
lo scoppio di un’epidemia letale o la distruzione nucleare dell’ennesima metro-
poli. Cose così, importanti. Per quanto Halliday fosse famoso, la sua morte non
avrebbe dovuto guadagnarsi che un piccolo spezzone durante il telegiornale del-
la sera, giusto il tempo necessario affinché le masse scuotessero le proprie misere
testoline in preda all’invidia, una volta che i telecronisti avessero annunciato la
quantità vergognosa di denaro che avrebbero ricevuto gli eredi.
     Ma era questo il problema: James Halliday non aveva eredi.
                                                                                           Storie d’amore

     Era morto a sessantasette anni, scapolo, senza parenti in vita e, a quanto di-
cevano in molti, senza amici. Aveva trascorso gli ultimi quindici anni della sua
vita in un isolamento autoimposto, durante il quale (se le voci erano attendibili)
aveva completamente perso la ragione.
     Perciò la notizia che quella mattina di gennaio – da Toronto a Tokyo – lasciò
tutti di stucco riguardava il contenuto del testamento di Halliday, nonché il
destino delle sue vaste fortune.

                                                                                      9
Ernest Cline   Ready Player One

                                     Halliday aveva preparato un breve videomessaggio, corredato dalla raccoman-
                                 dazione che quest’ultimo venisse distribuito ai media di tutto il mondo al mo-
                                 mento della sua morte. Aveva anche fatto in modo che, quella stessa mattina, una
                                 copia del video fosse inviata per email a ogni singolo utente di OASIS. Ricordo
                                 ancora il momento in cui il messaggio arrivò nella mia casella di posta e io sentii
                                 quel trillo elettronico tanto familiare, pochi secondi dopo aver visto il notiziario.
                                     Il videomessaggio, in realtà, era un cortometraggio finemente costruito, inti-
                                 tolato L’invito di Anorak. Halliday era un tipo notoriamente eccentrico e per tutta
Grandi successi internazionali

                                 la vita aveva nutrito un’ossessione smisurata per gli anni Ottanta del Novecento, il
                                 decennio della sua adolescenza: L’invito di Anorak era zeppo di riferimenti semisco-
                                 nosciuti alla cultura pop anni Ottanta; riferimenti che io, alla prima visione, riuscii
                                 a cogliere solo in minima parte. L’intero filmato durava poco più di cinque minuti
                                 e, nei giorni e nelle settimane seguenti, sarebbe diventato il video studiato con più
                                 attenzione della Storia; superò addirittura quello di Zapruder, stando al numero di
                                 analisi scrupolose, fotogramma-per-fotogramma, che gli furono dedicate. La mia
                                 generazione imparò a memoria ogni secondo del messaggio di Halliday.
                                     L’invito di Anorak si apre con un suono di trombe: l’attacco di una vecchia
                                 canzone intitolata Dead Man’s Party.
                                     Per i primi secondi il brano prosegue su schermo nero; poi, quando la chi-
Grandi successi italiani

                                 tarra si unisce ai fiati, compare Halliday. Ma non è un sessantasettenne segnato
                                 dal tempo e dalla malattia. Ha lo stesso aspetto di quando, nel 2014, comparve
                                 sulla copertina del Time: un quarantenne alto, magro, in salute, spettinato, con
                                 i suoi tipici occhiali con la montatura di corno. Anche gli abiti sono gli stessi
                                 che indossava quando fu fotografato per il Time: jeans scoloriti e una maglietta
                                 vintage di Space Invaders.
                                     È al ballo del liceo, in una grande palestra. È circondato da adolescenti, e le
                                 acconciature, gli abiti e i passi di danza lasciano intendere che siamo alla fine
                                 degli anni Ottanta. Ma Halliday non ha una compagna di ballo. Balla da solo.
                                     In basso a sinistra, sullo schermo, appaiono alcune righe di testo: il nome del
                                 gruppo, il titolo della canzone, l’etichetta discografica e l’anno di uscita, come
Storie d’amore

                                 se si trattasse di un vecchio video musicale trasmesso da MTV: “Dead Man’s
                                 Party, Oingo Boingo, MCA Records, 1985”.
                                     Il cantante attacca, e Halliday comincia a cantare in playback, continuando
                                 a ballare: «All dressed up and nowhere to go. Walking with a dead man over my
                                 shoulder. Don’t run away, it’s only me...».
                                     All’improvviso smette di ballare e fa un gesto secco con la mano destra,
                                 interrompendo la musica. In quell’istante i ragazzi che ballano sullo sfondo e la

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Ernest Cline   Ready Player One

palestra spariscono, e attorno a lui si apre un nuovo scenario: ora Halliday è in
una camera mortuaria, accanto a una bara aperta.
    È molto più vecchio di prima e giace in una bara, con il corpo emaciato
devastato dal cancro. Due quarti di dollaro scintillano sulle sue palpebre.
    La versione giovane di Halliday osserva dall’alto il suo cadavere, fingendo
di essere triste; poi si volta verso i partecipanti in lutto. Schiocca le dita, e nella
sua mano destra appare una pergamena. La apre con ostentazione, e quella si
srotola al suolo, lungo il corridoio davanti a lui. Quindi Halliday si rivolge agli

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spettatori e comincia a leggere:
    «Io, James Donovan Halliday, in pieno possesso delle mie facoltà mentali e ca-
pace di intendere e di volere, con il presente messaggio stabilisco, rendo pubblico e
dichiaro che questo documento costituirà le mie ultime volontà e il mio testamento,
e revoco ogni testamento di qualsivoglia natura redatto da me in precedenza...».
Continua a leggere, sciorinando sempre più velocemente molti altri paragrafi in fitto
gergo giuridico, finché le sue parole non diventano incomprensibili. Poi si ferma di
colpo. «Lasciamo stare» dice. «Anche a questa velocità, ci impiegherei un mese a
leggere tutto. Spiace dirlo, ma non ho tanto tempo». Lascia cadere la pergamena, che
svanisce in una pioggia di polvere d’oro. «Facciamo che vi illustro i punti chiave».
    La camera mortuaria scompare e si assiste a un nuovo cambio di scena.

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Halliday è di fronte all’enorme porta del caveau di una banca. «Tutti i miei
beni, compresa la maggioranza delle azioni della mia compagnia, la Gregarious
Simulation Systems, saranno vincolati finché non verrà soddisfatta l’unica con-
dizione imprescindibile del mio testamento. Il primo individuo che soddisferà
tale condizione erediterà tutte le mie fortune, al momento valutate, per eccesso,
in duecentoquaranta miliardi di dollari».
    La porta si spalanca, e il miliardario entra nel caveau. L’interno è enorme
e contiene una pila gigantesca di lingotti d’oro, alta quanto una casa. «Ecco
la grana che vi metto a disposizione» dice con un largo sorriso. «È parecchio
ingombrante, dico bene?».
    L’uomo si appoggia al cumulo di lingotti e l’inquadratura stringe sul suo
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volto. «Sono sicuro che vi starete già domandando cosa bisogna fare per mettere
le mani su questo gruzzolo. Be’, cari miei, una cosa alla volta. Ci sto arrivan-
do...». Fa una pausa teatrale e cambia espressione: ora sembra un ragazzino che
sta per rivelare un segreto.
    Schiocca di nuovo le dita e il caveau scompare. In quello stesso istante, Hal-
liday si rimpicciolisce e si trasforma in un bambino, con pantaloni in velluto
marrone e una maglietta sbiadita del Muppet Show.

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Ernest Cline   Ready Player One

                                      Adesso si trova in un salotto disordinato, con una moquette color arancione
                                 scuro, pareti ricoperte da pannelli in legno e un arredamento kitsch fine anni
                                 Settanta.
                                      Poco distante, un televisore Zenith a 21 pollici cui è collegato un Atari 2600.
                                      «Questa è la prima consolle che abbia mai avuto» dice Halliday con la voce
                                 di un bambino. «È un Atari 2600. Me l’hanno regalato per Natale, nel 1979». Si
                                 siede di fronte alla consolle, raccoglie un joystick e comincia a giocare. «Questo
                                 era il mio gioco preferito» continua indicando lo schermo del televisore, dove un
Grandi successi internazionali

                                 quadratino sta attraversando una serie di labirinti piuttosto semplici. «Si chiama-
                                 va Adventure. Come molti altri vecchi videogiochi, Adventure è stato progettato e
                                 programmato da una sola persona. Ma all’epoca la Atari si rifiutava di riconosce-
                                 re i meriti ai propri programmatori, perciò il nome del creatore del videogioco
                                 non compariva sulla confezione». Sullo schermo si vede una spada agitata contro
                                 un drago rosso – anche se la grafica a bassa risoluzione dà l’impressione che un
                                 quadrato stia accoltellando un’anatra deforme a colpi di freccia.
                                      «E così, il creatore di Adventure, un certo Warren Robinett, decise di celare
                                 il suo nome direttamente nel gioco. Nascose una chiave all’interno di uno dei
                                 labirinti. Era piccolissima, un “gray dot”: un puntino grigio grande quanto un
                                 pixel. Una volta trovata, potevi usarla per accedere a una stanza segreta dove
Grandi successi italiani

                                 Robinett aveva nascosto il proprio nome». Halliday conduce il suo personaggio
                                 all’interno della stanza segreta del gioco, finché, al centro dello schermo, appa-
                                 iono le parole “Creato da Warren Robinett”.
                                      «Questo» prosegue Halliday, indicando lo schermo con sincera venerazione
                                 «è stato il primo Easter egg del mondo dei videogiochi. Robinett l’aveva na-
                                 scosto nel codice del gioco senza che nessuno lo sapesse, e la Atari ha prodotto
                                 in serie Adventure e l’ha distribuito in tutto il mondo senza mai venire a cono-
                                 scenza della stanza segreta. Ne restarono all’oscuro per qualche mese, finché i
                                 ragazzini, in ogni angolo del mondo, iniziarono a scoprire l’Easter egg. Io ero
                                 uno di questi ragazzini, e trovare l’Easter egg di Robinett per la prima volta fu
                                 una delle esperienze più trionfali della mia vita di videogiocatore».
Storie d’amore

                                      Il piccolo Halliday abbandona il joystick e si rialza. Intanto il salotto scom-
                                 pare lentamente, e lo scenario muta di nuovo. Ora l’uomo si trova in una grotta
                                 buia, sulle cui pareti umide trema la luce delle torce. Anche il suo aspetto sta
                                 cambiando – si trasforma nel famoso avatar che usava su OASIS: Anorak, un
                                 mago alto e togato, con il volto simile a quello di Halliday da adulto, ma vaga-
                                 mente più piacente (e senza occhiali). Anorak indossa la tipica tunica nera con
                                 l’emblema dell’avatar ricamato su entrambe le maniche (una A ben disegnata).

                                 12
Ernest Cline    Ready Player One

    «Prima di morire» dice Anorak con voce cavernosa «ho creato il mio per-
sonale Easter egg e l’ho nascosto all’interno del mio videogioco più famoso:
OASIS. Il primo che troverà l’Easter egg erediterà tutti i miei beni».
    Altra pausa teatrale.
    «Il messaggio è difficile da trovare. Non l’ho semplicemente nascosto dietro
un sasso, da qualche parte all’interno del mondo. È chiuso dentro una cas-
saforte sepolta in una camera segreta che, a sua volta, è nascosta al centro di
un labirinto situato da qualche parte...». Solleva il braccio per picchiettarsi la

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fronte. «Qui dentro».
    «Ma non preoccupatevi. Ho lasciato qualche indizio in giro, per mettervi
sulla buona strada. Ecco il primo». Con un cenno cerimonioso della mano de-
stra, Anorak fa apparire di fronte a sé tre chiavi. Sembrano fatte di rame, giada
e cristallo. Mentre le chiavi gli roteano davanti, Anorak recita la strofa di una
poesia. Per pochi istanti, ogni verso compare sottotitolato a caratteri fiammeg-
gianti in fondo allo schermo:
                       Tre chiavi, ognuna una porta aprirà
                     Che il valor dei viandanti provare potrà
                          Chi le ardue prove superar saprà
                          Giunto alla Fine, il premio avrà.

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     Poi le chiavi di giada e di cristallo svaniscono; rimane soltanto quella di
rame, ora è appesa a una catena al collo di Anorak.
     La macchina da presa segue Anorak che si volta e continua a camminare
all’interno della caverna. Pochi secondi dopo raggiunge una massiccia porta di
legno a due battenti incassata nella parete rocciosa.
     La porta è rivestita di acciaio e, incisi sulla superficie, appaiono scudi e dra-
ghi. «Non ho potuto testare questo gioco, quindi temo che potrei aver nascosto
il mio Easter egg talmente bene da renderlo irraggiungibile. Ma non ne sono
sicuro. Anche se fosse, è comunque troppo tardi per apportare delle modifiche.
Perciò staremo a vedere».
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     Anorak spalanca la porta, rivelando un’enorme stanza del tesoro, ricolma di
monete d’oro scintillanti e calici tempestati di gioielli. Poi oltrepassa la soglia e
si rivolge agli spettatori, con le braccia tese per tenere aperta la porta.
     «E quindi, senza altri indugi» annuncia Anorak, «che la caccia all’Easter egg
di Halliday abbia inizio!». Poi scompare in un lampo di luce, lasciando l’osser-
vatore a guardare le abbaglianti montagne di tesori al di là della porta.
     Dissolvenza al nero.

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Ernest Cline    Ready Player One

                                     Alla fine del video, Halliday aveva allegato un link al suo sito personale, che
                                 era cambiato radicalmente la mattina della sua morte. Per più di un decennio,
                                 l’unico elemento presente sul sito era stata una breve animazione in loop che
                                 mostrava il suo avatar, Anorak, ricurvo su un tavolo da lavoro consumato dal
                                 tempo, in una biblioteca medievale, intento a mescolare pozioni e concentrato
                                 su alcuni libri di incantesimi. Sulla parete alle sue spalle si vedeva il grande di-
                                 pinto di un drago nero.
                                     Ma ora quell’animazione non c’era più; al suo posto si poteva vedere un
Grandi successi internazionali

                                 elenco dei punteggi più alti, simile a quelle che si trovavano nei vecchi vide-
                                 ogiochi a gettone. C’erano dieci posizioni, tutte con le iniziali JDH – James
                                 Donovan Halliday – seguite da un punteggio a sei zeri. Questa lista fu presto
                                 denominata il Segnapunti.
                                     Sotto il Segnapunti c’era l’icona di un piccolo libro rilegato in pelle, che
                                 linkava a una copia, scaricabile gratuitamente, dell’Almanacco di Anorak, una
                                 raccolta di centinaia di annotazioni tratte dal diario di Halliday e prive di data.
                                 L’Almanacco era un manoscritto che contava più di un migliaio di pagine, ep-
                                 pure forniva pochi dettagli sulla vita privata di Halliday o sulle sue attività
                                 giornaliere.
                                     Perlopiù, si trattava di un flusso di coscienza con osservazioni riguardanti
Grandi successi italiani

                                 numerosi classici del videogioco, romanzi fantasy e di fantascienza, fumetti,
                                 cultura pop degli anni Ottanta; il tutto mescolato con divertenti diatribe su
                                 qualsiasi argomento, dalle religioni maggiori alle bibite dietetiche.
                                     La Caccia, come venne ribattezzata la corsa all’Easter egg, si diffuse in fretta
                                 in tutto il mondo.

                                      Che cosa faresti al posto di Wade? Accoglieresti la sfida?
Storie d’amore

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