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Margherita Sboarina Francesca Sboarina Le Occasioni antologia per il primo biennio Alta Accessibilità libro verde Piattaforma Best seller Best reader Risorse online Grandi successi Young Adult E-Book+ Libro di testo Edizione Openschool MP3
Margherita Sboarina Francesca Sboarina Le Occasioni antologia per il primo biennio libro verde Best seller Best reader Grandi successi Young Adult EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO
Copyright © Ulrico Hoepli Editore S.p.A. 2019 Via Hoepli 5, 20121 Milano (Italy) tel. +39 02 864871 – fax +39 02 8052886 e-mail hoepli@hoepli.it www.hoepli.it Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali
Impara a usare il tuo libro Per noi ragazze e ragazzi un libro... Deve essere corto. Deve parlare di gente come noi. Deve parlare di cose che possiamo e vogliamo fare. Deve essere scritto col nostro linguaggio, non in un linguaggio “ele- gante”. Deve avere capitoli brevi, così non dobbiamo leggere troppo in una volta sola. Capii, perché alla loro età avevo avuto lo stesso problema. Fu solo quando trovai romanzi che parlavano di persone come me, della mia vita e del mio mondo che diventai un lettore serio di letteratura. Aidan Chambers, Ombre sulla sabbia, Rizzoli, 2015 Questo libro si intitola Best seller – Best reader. Conosci il significato delle parole? Scrivilo qui sotto. 1. Best seller 2. Best reader Controlla se le tue risposte sono giuste, consultando un vocabolario di inglese. Perché best seller? Perché queste pagine sono dedicate ai libri che, nell’ultimo periodo, hanno avuto il maggiore successo di vendite tra i ragazzi in Italia. Perché best reader? Perché, anche se non sei un lettore appassionato, tra questi libri potrai trovare qualche proposta interessante. Si tratta infatti di titoli che piacciono a molti tuoi coetanei, sia per i temi che trattano e le storie che raccontano sia per la forma lin- guistica, che non è difficile né ostacola la comprensione del contenuto. Questi libri sono dunque l’ideale per farti diventare un best reader: per farti gustare il piacere di leggere e per traghettarti, magari, verso testi più impegnativi. Perché un titolo in inglese? Perché l’inglese è oggi la lingua veicolare, utilizzata dalle persone di tutto il mondo per comunicare tra loro. E questi libri hanno successo non solo in Italia, ma sono venduti in milioni di copie in molti paesi di tutti i continenti. Per alcuni testi l’inglese è anche la lingua originale, quella in cui l’autore li ha scritti; ma anche gli altri, per raggiungere il maggior numero di lettori e diffondersi nel mondo, sono stati tradotti in inglese quasi sempre prima che nelle altre lingue. III
Impara a usare il tuo libro L’indice I libri sono suddivisi in tre sezioni, ciascuna caratterizzata da un colore, e all’interno sono presentati seguendo l’ordine alfabetico degli autori. JOËL ANDREA JENNY Il libro DICKER I tacchini CAMILLERI Tua per sempre, HAN dei Baltimore non ringraziano Lara Jean Editore Traduzione Grandi successi internazionali Grandi successi internazionali Grandi successi internazionali Salani (Milano) Tiziana Merani Traduzione Vincenzo Vega Data di uscita Editore Novembre 2018 Piemme (Casale Monferrato) Editore La nave di Teseo (Milano) Pagine Data di uscita 196 Novembre 2018 Data di uscita Settembre 2016 www.salani.it Pagine Pagine 336 592 Edizione originale Edizione originale Always and Forever, Lara Jean Le Livre des Baltimore 2017 2015 Simon & Schuster (New York) Éditions de Fallois (Paris) www.edizpiemme.it Grandi successi italiani Grandi successi italiani Grandi successi italiani www.lanavediteseo.eu Sino al giorno della Tragedia, c’erano due famiglie Goldman. I Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest’ultimo ramo fa parte Marcus Goldman. I Goldman di Mont- Lo zoo personale di Andrea Camilleri è fatto di animali e di storie che entreranno nella nostra «Quando ci chiederanno come ci siamo incontrati, cosa risponderemo? Immagino che clair sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Gold- vita per sempre. Cani, gatti, cardellini, ma anche volpi, serpenti e tigri sono descritti come tutto sia cominciato con una lettera d’amore che non pensavo di spedire.» man di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e vivono in una bellissima casa. Alla loro portatori di uno spirito ricco di amore e di intelligenza, molto più complesso e profondo di Lara Jean sta vivendo il miglior ultimo anno di liceo che una ragazza possa sognare. È prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando quanto pensiamo. Ciascuno di loro sembra comprendere la logica degli uomini, che sfrutta perdutamente innamorata del suo fidanzato, Peter, con cui andrà in gita a New York e poi lui e i suoi cugini, Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto a suo favore con varie strategie, sempre vincenti: dalla dignità dei tacchini al canto ricono- al mare per un’intera settimana. Dopo il matrimonio di papà con la signora Rothschild, Storie d’amore Storie d’amore Storie d’amore anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua fami- scente di un cardellino, dall’astuzia di un lepro alla commovente compostezza di un gatto frequenterà un’università così vicina da poter tornare a casa ogni weekend a sfornare glia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore. Ma c’è qualcosa, innamorato. Allo stesso tempo Camilleri ci ricorda che forse il mondo è diventato troppo torte al cioccolato. nella sua ricostruzione, che gli sfugge. Vede scorrere gli anni, scolorire la patina scintillante brutto perché la bellezza degli animali abbia diritto a esistere. Ogni storia ci lascia con la Purtroppo, però, il destino ha altri piani, e Lara Jean, che detesta il cambiamento più di dei Baltimore, incrinarsi l’amicizia che sembrava eterna con Woody, Hillel e Alexandra. Fino consapevolezza dolceamara di tutto quello che rischiamo di perdere, ma anche con la quie- qualsiasi altra cosa, dovrà ripensare al proprio futuro. al giorno della Tragedia. E da quel giorno Marcus è ossessionato da una domanda: cosa ta fiducia che sia ancora possibile un mondo in cui convivere e rispettarsi, con l’ausilio di un è veramente accaduto ai Goldman di Baltimore? Qual è il loro inconfessabile segreto? po’ di buon senso e di umorismo, un mondo meno prepotente e più meritevole di bellezza. Quando il cuore e la testa dicono cose diverse, chi si dovrebbe ascoltare? 29 71 125 Grandi successi Grandi successi Storie d’amore internazionali italiani Ogni libro è presentato attraverso una “scheda”, ciascuna costituita dagli elementi che ti descriviamo di seguito. La copertina È il “biglietto da visita” del testo e contiene normalmente il nome dell’autore, il titolo, la casa editrice e spesso anche una immagine che è in sintonia con il contenuto e l’atmosfera del libro. IV
Impara a usare il tuo libro JOHN GREEN Tartarughe all’infinito Grandi successi internazionali Traduzione Beatrice Masini Editore Rizzoli (Milano) Traduzione Beatrice Masini Data di uscita Ottobre 2017 Pagine 352 Edizione originale Turtles All the Way Down 2017 Dutton Books (New York) Editore Grandi successi italiani www.rizzolilibri.it Rizzoli (Milano) Indagare sulla misteriosa scomparsa del miliardario Russell Pickett non rientrava certo tra i piani della sedicenne Aza, ma in gioco c’è una ricompensa di centomila dollari e Daisy, Miglior e Più Intrepida Amica da sempre, è decisa a non farsela scappare. Punto Data di uscita Ottobre 2017 di partenza delle indagini diventa il figlio di Pickett, Davis, che Aza un tempo conosceva ma che, pur abitando a una manciata di chilometri, è incastrato in una vita lontana anni Storie d’amore luce dalla sua. E incastrata in fondo si sente anche Aza, che cerca con tutte le forze di essere una buona figlia, una buona amica, una buona studentessa e di venire a patti con le spire ogni giorno più strette dei suoi pensieri. Nel suo tanto atteso ritorno, John Green, l’amatissimo, pluripremiato autore di Cercando Alaska e Colpa delle stelle, ci racconta la storia di Aza con una lucidità dirompente e coraggiosa, in un romanzo che parla di amore, di resilienza e della forza inarrestabile dell’amicizia. Pagine 36 352 Edizione originale Le informazioni bibliografiche Turtles All the Way Down Sono accanto alla copertina e ti danno 2017 tutte le informazioni sul libro: l’editore, Dutton Books (New York) la data di pubblicazione e il numero www.rizzolilibri.it di pagine. Se il libro è tradotto trovi anche il nome Sul sito dell’editore potrai scegliere se del traduttore, il titolo dell’edizione in lingua acquistare il libro o l’ebook. In alcuni originale, la data di uscita e l’editore. casi potrai trovare anche la versione in audiobook. PIF ... che Dio perdona a tutti Editore Grandi successi internazionali Feltrinelli (Milano) Data di uscita Novembre 2018 Pagine 192 www.feltrinellieditore.it Grandi successi italiani Arturo è un trentacinquenne, fa l’agente immobiliare e ha pochissime passioni: la più importante e irrinunciabile sono i dolci. Almeno fino a quando entra in scena lei, Flora, la figlia del proprietario della migliore pasticceria di Palermo. E in un istante diventa la donna dei suoi sogni. Flora è molto cattolica e sulla religione ha la stessa pignoleria di Arturo sui dolci. Ed è proprio così che lui la conquista, interpretando Gesù durante una Storie d’amore Via Crucis piuttosto tormentata. Flora s’innamora e per un periodo felice i due stanno insieme, senza che lei si accorga della sua indifferenza religiosa... Un precario equilibrio che non può durare. Quando lei se ne accorge, Arturo, un po’ per sfinimento e un po’ per provocazione, reagisce con insolita fermezza: seguirà alla lettera la parola di Dio. Per tre settimane. Una rivoluzione che cambierà la sua vita, rivelando a lui, ma anche a Flora e a tutti coloro che li conoscono, amici e colleghi compresi, una verità molto scomoda. 112 La quarta di copertina Nel libro stampato si trova nella parte posteriore insieme ad altre informazioni, come una breve biografia dell’autore e il codice identificativo ISBN. La quarta di copertina comprende di solito un riassunto molto sintetico del contenuto del libro nel quale sono riportati alcuni punti fondamentali ma NON è mai svelato il finale! V
Impara a usare il tuo libro Susanna Casciani Sempre d’amore si tratta Susanna Casciani Sempre d’amore si tratta dopo cena, invece di mettermi sul divano a guardare la tv per rilassarmi un po’, Scopri se ti piace pianifico le attività per il giorno seguente. Il fatto è che odio gli imprevisti e non sopporto le sorprese, belle o brutte che siano. Non riesco a credere che a questo mondo esista davvero qualcuno a cui piacciono. Edoardo Fabbri, il papà di Livia, è già fuori che attende, l’ho incontrato quan- Ti hanno detto di mostrarti forte, di non dare in pasto a chiunque le tue debolezze. do sono arrivata. Era seduto sulla panchina davanti alla scuola e appena mi ha visto Ti hanno detto di amare con riserva, di non piangere. Ti ricordi quante volte te lo si è alzato in piedi e mi si è avvicinato con gli occhi pieni di ansia e di aspettative. «Buonasera! Si può già entrare?» Grandi successi internazionali Grandi successi internazionali ripetevano quando eri piccolo? “Non piangere che sei grande, non piangere che sei un supereroe.” Magari avevano ragione loro, magari potresti continuare così: potre- «Buonasera. Guardi, deve avere un attimo di pazienza. Le custodi stanno sti continuare a fingere, a trattenerti, a dare novanta invece di cento, a proteggerti. finendo di pulire le aule. La faccio chiamare.» Magari, però, senti che qualcosa dentro di te ha smesso di funzionare. Allora sai cosa «Perfetto, grazie.» potresti fare? Potresti ricominciare a piangere. Potresti ammettere di essere fragile, È sempre la stessa storia ormai da quattro anni: do un orario per la consegna del- perché esserlo ti rende più vulnerabile – certo – ma anche più soggetto agli abbracci. le schede e lui si presenta almeno venti minuti prima. Respiro profondamente come E gli abbracci sono belli, ci pensi mai? Non ne vorresti di più? Hai il diritto di se dovessi andare in apnea per chissà quanto tempo, mi accarezzo la giacca, metto in soffrire, di soffrire tanto e male, come ti pare, di chiuderti in casa e di rifugiarti nel bocca una caramella al limone e chiedo alla custode di far entrare i genitori. tuo silenzio. Hai il diritto di amare come uno sciocco, senza ritegno, senza controllo, Manco a dirlo, dopo un minuto esatto, il padre di Livia bussa alla porta dell’aula. senza regole. Hai il diritto di sbagliare, ma soprattutto hai il diritto di provarci. Di «È permesso?» provare a essere contento, di provare a dare tutto, a fare di tutto per qualcuno, per «Certo, si accomodi pure.» qualcosa, per un sogno. Hai il diritto di esagerare con le speranze, con i desideri, con «Grazie. Spero ci siano buone notizie!» Grandi successi italiani Grandi successi italiani i baci. Forse è vero, forse difendersi è necessario, forse difendersi ti mette al sicuro «Deve stare tranquillo, signor Fabbri. Sua figlia è una brava bambina, molto dalle sofferenze, ma chi non rischia di soffrire non rischia nemmeno di essere felice. responsabile e attenta. Soltanto con la matematica ha qualche problema, ma E io ti conosco, mi ricordo di te: tu sei nato per essere felice. niente di preoccupante.» Prendo la pagella di Livia e la mostro a suo padre. Marina Se c’è un’altra cosa che non sopporto è l’idea di dover valutare i miei alunni attraverso un giudizio. Vorrei soltanto riuscire a trasmettere a ognuno di loro gli la maestra di Livia strumenti più adatti per affrontare il mondo; vorrei insegnargli a cadere, perché Sono quasi le quattro e mezzo. farlo è inevitabile, prima o poi, ma anche a volare, perché accogliere la felicità Do un’ultima rapida occhiata intorno per controllare che sia tutto in ordine. non è così facile come potrebbe sembrare. I libri di lettura sono sistemati dal più piccolo al più grande sul davanzale della «In italiano va benissimo» comincio a illustrare «e come le ho già spiegato finestra, i cartelloni appesi alle pareti rendono l’aula più accogliente, le pagelle in passato io mi mantengo sempre molto bassa con i giudizi. Ma questa bam- Storie d’amore Storie d’amore sono sulla cattedra ognuna dentro la propria cartellina plastificata, la lavagna bina è dotata di una fantasia incontrollabile e scrive storie incantevoli: ha un è pulita e i miei capelli dovrebbero essere presentabili dopo che ho passato le dono. Certo, ogni tanto dimentica ancora qualche h qua e là, ma non è questo ultime due ore dal parrucchiere. il punto. Il punto è che Livia è molto sensibile e curiosa, non si lascia sfuggire Il giorno del colloquio con i genitori non sono concessi intoppi. Tenere tut- niente e per lei ogni minimo particolare è di fondamentale importanza. È già to sotto controllo (per quanto sia possibile) mi fa stare più tranquilla. una piccola scrittrice, se ne era accorto?» Sono vent’anni che insegno, e vista l’esperienza che ho potrei anche con- Il padre di Livia ha gli occhi lucidi mentre scuote la testa e, quasi per giustifi- cedermi il lusso di improvvisare qualche lezione, ma non ci riesco. Ogni sera, carsi per la sua disattenzione, mi racconta che sua moglie Caterina non sta bene. 118 119 Francesca Cavallo, Elena Favilli Storie della buonanotte per bambine ribelli Francesca Cavallo, Elena Favilli Storie della buonanotte per bambine ribelli Scopri se ti piace L’incipit Per scoprire se il libro ti Grandi successi internazionali Grandi successi internazionali piace e vuoi continuare con la lettura, ti proponiamo le prime pagine. Grandi successi italiani Grandi successi italiani Alcuni di questi libri hanno anche delle illustrazioni. Storie d’amore Storie d’amore 84 85 Karen McManus Uno di noi sta mentendo Bronwyn guarda il professor Avery come per chiedergli il permesso e quan- do lo vede alzarsi va alla finestra anche lei. Addy la segue e finalmente anche io mi schiodo dalla sedia. Tanto vale vedere cosa sta succedendo. Mi appoggio al davanzale per guardare fuori e Simon mi viene accanto con una risata sprezzante per osservare la scena di sotto. Due auto, una vecchia e rossa e una grigia e anonima, si sono urtate ad an- golo retto. Rimaniamo a guardarle in silenzio finché Avery lascia andare un so- spiro esasperato. «Meglio che mi assicuri che nessuno si sia fatto male.» Fa scor- Grandi successi internazionali L’attività rere lo sguardo su tutti noi e poi si ferma su Bronwyn, la più responsabile del gruppo. «Signorina Rojas, tenga quest’aula sotto controllo finché non torno.» «Okay» dice Bronwyn, lanciando un’occhiata nervosa verso Nate. Rimania- mo alla finestra a guardare, ma prima di veder comparire Avery o qualche altro insegnante, le due auto riaccendono il motore ed escono dal parcheggio. «Bah, che anticlimax» dice Simon. Torna al suo banco e prende il bicchiere, ma invece di sedersi vaga verso la parte anteriore dell’aula e si ferma a osservare Al termine di ogni “scheda” c’è uno spazio il poster della tavola periodica degli elementi. Poi si sporge verso il corridoio, come se stesse per andarsene, ma invece si volta e solleva il bicchiere come per proporre un brindisi. «Qualcuno vuole un po’ d’acqua?» riservato a te. Le domande ti chiedono di «Io» dice Addy, lasciandosi riscivolare sulla sedia. Grandi successi italiani «Vattela a prendere, principessa.» Simon fa un sorrisetto. Addy alza gli occhi al cielo e non si muove. Simon si appoggia alla cattedra di Avery. «Parlando seriamente, che cosa farete ora che il ballo d’autunno è passato? Che vuoto “entrare” nel libro, intervenendo nella storia enorme fino alla festa di fine anno.» (potrai spiegare come immagini personaggi e A quale dei ragazzi assomigli di pi•? Per quali aspetti? luoghi, che cosa faresti al posto dei protagonisti, che idea ti sei fatto di loro). Storie d’amore 56 VI
Indice Grandi successi internazionali Cassandra Clare John Green Le cronache dell’Accademia Tartarughe all’infinito 36 Shadowhunters 1 Yves Grevet Ernest Cline Koridwen (U4 vol. 1) 43 Ready Player One 8 Karen McManus Trish Cook Uno di noi sta mentendo 50 Il sole a mezzanotte 15 R.J. Palacio Maylis de Kerangal Wonder 57 Corniche Kennedy 22 Joël Dicker Il libro dei Baltimore 29 Grandi successi italiani Marco Amerighi Luigi Garlando Le nostre ore contate 64 ’O Maé. Storia di judo Andrea Camilleri e di camorra 90 I tacchini non ringraziano 71 Fabio Geda e Marco Magnone Donato Carrisi Il richiamo dell’Havel (Berlin vol. 5) 97 L’uomo del labirinto 77 Marco Malvaldi Francesca Cavallo e Elena Favilli La misura dell’uomo 104 Storie della buonanotte Pif per bambine ribelli 83 ... che Dio perdona a tutti 111 Storie dÕamore Susanna Casciani Marzia Sicignano Sempre d’amore si tratta 117 Io, te e il mare 138 Jenny Han Anna Todd Tua per sempre, Lara Jean 124 Amore infinito (After vol. 5) 145 Jamie McGuire Sei il mio danno 131 VII
L’OFFERTA DIDATTICA OPENSCHOOL L’edizione Openschool Hoepli offre a docenti e studenti tutte le potenzialità di Openschool Network (ON), il sistema integrato di contenuti e servizi per l’apprendimento. LIBRO + + RISORSE + PIATTAFORMA eBOOK+ DI TESTO ONLINE DIDATTICA Il Libro verde delle Occasioni comprende una selezione di grandi successi della letteratura Young Adult divisi in tre sezioni: Grandi successi internazionali, Grandi successi italiani, Storie d’amore. Per ogni libro il volume offre: • la copertina e i dati bibliografici; • la quarta di copertina; • l’incipit; • un’attività. È la versione digitale e interattiva del libro dello studente per tablet, LIM e computer. Consente di leggere, eBOOK+ annotare, sottolineare e dà accesso diretto ai contenuti digitali integrativi dell’opera. Per scaricare l’eBook+ è sufficiente seguire le istruzioni riportate nell’ultima pagina di questo volume. Il sito della casa editrice offre una ricca dotazione di risorse digitali per l’approfondimento e l’aggiornamento. RISORSE ONLINE Nella pagina web dedicata al testo è disponibile MyBookBox, il contenitore virtuale che raccoglie i materiali integrativi che accompagnano l’opera. Per accedere ai materiali è sufficiente registrarsi al sito www.hoepliscuola.it e inserire il codice coupon che si trova nella terza pagina di copertina. Per il docente nel sito sono previste ulteriori risorse didattiche dedicate. La piattaforma offre l’opportunità di sperimentare una didattica multimediale in un ambiente digitale integrato e PIATTAFORMA facile da utilizzare. Permette in particolare di condividere contenuti ed esercizi, e di partecipare a classi virtuali. DIDATTICA Le informazioni per l’accesso alla piattaforma sono presenti in www.hoepliscuola.it. Il libro presenta la funzione AA, ovvero è accessibile anche a chi ha specifiche difficoltà di lettura come ipovedenti, dislessici, lettori riluttanti; prevede: ALTA • un testo liquido, che può essere selezionato, ingrandito e modificato nei caratteri; ACCESSIBILITÀ • la sintesi vocale, che permette di ascoltare il testo come audiolibro.
CASSANDRA Le cronache CLARE dell’Accademia Shadowhunters Grandi successi internazionali Traduzione Manuela Carozzi Editore Mondadori (Milano) Data di uscita Marzo 2018 Pagine 648 Edizione originale Tales From the Shadowhunter Academy 2015 Simon & Schuster (New York) Grandi successi italiani www.oscarmondadori.it Dopo quanto è accaduto nella Città del fuoco celeste, Simon Lewis – che è stato prima umano e poi vampiro – ha perso tutti i suoi ricordi e non sa più chi è veramente. Sa per certo di essere amico di Clary e anche di aver convinto la bellissima Isabelle Lightwood Storie d’amore a uscire con lui, ma non ha memoria di come ci sia riuscito. E quando si rende conto che le due ragazze, ma non solo loro, iniziano ad aspettarsi da lui che si comporti come farebbe il ragazzo che conoscevano tanto bene, la situazione diventa insostenibile. Decide perciò di entrare nell’Accademia Shadowhunters e iniziare l’apprendistato per diventare un cacciatore di demoni. Forse, spera Simon, in questo modo riuscirà a ritrovare se stesso, qualunque cosa questo significhi. 1
Cassandra Clare Le cronache dell’Accademia Shadowhunters Scopri se ti piace 1 Il problema era che Simon non sapeva fare le valigie come un vero duro. Per una vacanza in campeggio, tutto a posto; per fermarsi una notte da Eric Grandi successi internazionali dopo un concerto nel fine settimana, d’accordo; per una vacanza al sole con sua madre e Rebecca, passi. Simon era capace di mettere insieme un miscuglio di creme solari e pantaloncini da bagno, magliette con il nome dei gruppi adatte alla situazione e la biancheria pulita necessaria, anche senza preavviso: Simon era preparato alla vita normale. Ecco perché era del tutto impreparato a fare i bagagli per raggiungere un campo d’addestramento d’élite dove un gruppo di cacciatori di demoni semian- gelici, noti come Shadowhunters, avrebbe cercato di renderlo degno membro di quella razza guerriera. Nei libri e nei film di solito il protagonista viene trascinato verso la terra in- cantata con i vestiti che ha addosso, o comunque la parte delle valigie viene sem- Grandi successi italiani pre tagliata. In quel momento Simon si sentiva come se per una vita lo avessero privato di nozioni fondamentali. Era il caso di infilare nel borsone anche qualche coltello da cucina? Magari il tostapane, da modificare per usarlo come arma? Non fece né l’una né l’altra cosa. Preferì l’opzione meno rischiosa: bian- cheria pulita e magliette spiritose. Perché agli Shadowhunters le magliette con qualche battuta spinta piacevano, giusto? Piacevano a tutti! «Ehi, simpaticone, mi piacerebbe sapere cosa diranno all’accademia militare di queste magliette piene di barzellette sconce...» commentò all’improvviso sua madre. Simon si voltò troppo in fretta, con il cuore in gola. Lei era in piedi sulla porta, a braccia conserte. Aveva il viso lievemente contratto, un’espressione ancora più preoccupata del solito, ma a prevalere nello sguardo era l’affetto. Come sempre. Storie d’amore Peccato che, in tutta un’altra serie di ricordi alla quale ormai Simon ave- va accesso a stento, lui fosse stato un vampiro e lei lo avesse buttato fuori di casa. Era uno dei motivi per cui ora stava andando all’Accademia degli Sha- dowhunters, e per cui aveva mentito spudoratamente alla madre, sostenendo di voler frequentare quella fantomatica “accademia militare” a tutti i costi. Per convincerla di aver vinto una borsa di studio si era fatto falsificare i documenti 2
Cassandra Clare Le cronache dell’Accademia Shadowhunters necessari da Magnus Bane, uno stregone dagli occhi di gatto – ebbene sì, Simon conosceva davvero uno stregone con un paio di autentici occhi di gatto. Lo aveva fatto per non essere costretto a vedere sua madre ogni giorno, ri- cordandosi in ogni istante di come lo aveva guardato quando aveva avuto paura di lui, quando lo aveva odiato. Quando lo aveva tradito. «Credo di aver giudicato bene le mie magliette» rispose. «Sono un ragazzo piuttosto giudizioso. Non c’è niente di troppo sfacciato per i militari, solo un po’ di sano materiale da buffone della classe. Fidati.» Grandi successi internazionali «Io mi fido, altrimenti non ti lascerei andare» ribatté la madre, prima di avvicinarsi e stampargli un bacio sulla guancia. Fu sorpresa e ferita quando vide il figlio sussultare, ma non disse nulla, non quell’ultimo giorno. Preferì abbrac- ciarlo. «Ti voglio bene. Ricordatelo.» Simon sapeva di essere ingiusto: sua madre l’aveva buttato fuori casa convinta di avere davanti non il figlio, bensì un mostro spaventoso che del suo bambino aveva soltanto il viso. Eppure continuava a sentire che, in fondo, lei avrebbe dovu- to riconoscerlo e amarlo lo stesso, nonostante tutto. Non riusciva a dimenticare. Non ci riusciva proprio, anche se lei lo aveva fatto. Anche se, per sua madre e praticamente chiunque altro al mondo, quello che era successo in realtà non era mai accaduto. Grandi successi italiani Quindi doveva andare. Cercò di rilassarsi dentro a quella stretta. «Be’, ho un sacco di cose per la testa» disse chiudendo la mano attorno al braccio della madre. «Ma cercherò di ricordarmelo.» Lei si ritrasse. «Basta che tu lo faccia. Vedrai che ci riesci. Sicuro di farti dare un passaggio dai tuoi amici?» Si riferiva agli amici di Simon cacciatori di demoni (che lui le aveva presen- tato come i compagni dell’accademia militare, fonte d’ispirazione per quella sua decisione). E questi amici cacciatori di demoni erano l’altro motivo per cui Simon stava partendo. «Sicuro. Ciao, mamma. Ti voglio bene.» Storie d’amore Lo diceva sul serio. Non aveva mai smesso di volergliene, né in quella vita né in qualsiasi altra. “Ti voglio un bene incondizionato” gli aveva detto lei una volta o forse due, quando era più piccolo. “Il bene dei genitori è così. Ti voglio bene a prescindere da qualunque cosa.” La gente diceva spesso cose del genere senza pensare a potenziali scenari da incubo o a condizioni tremende, al mondo intero che cambiava e all’amore che 3
Cassandra Clare Le cronache dell’Accademia Shadowhunters scivolava via. Nessuno si sarebbe mai sognato che quello stesso amore avrebbe potuto essere messo alla prova, prima o poi, e che poteva non superarla. Rebecca gli aveva mandato un biglietto con la scritta: in bocca al lupo, sol- datino! Simon non si era dimenticato che, persino quando era stato bandito da casa propria, quando quella porta era stata chiusa, sbarrata in tutti i modi possibili, lui aveva sempre avuto il braccio della sorella attorno alle spalle, e la sua voce delicata nelle orecchie. Lei gli aveva voluto bene anche allora. Doveva tenerne conto. E certo era qualcosa, ma non bastava. Grandi successi internazionali Non poteva restarsene lì, in bilico tra due mondi e due raccolte di ricordi. Doveva fuggire. Doveva andare a diventare un eroe, come lo era stato un tempo. Solo così tutto ciò avrebbe avuto un senso, un significato. Di certo non avrebbe più fatto tanto male. Simon si fermò un istante prima di mettersi la tracolla del borsone sulla spalla e partire per l’Accademia. Si infilò in tasca il biglietto della sorella: stava per lasciare casa verso una nuova vita, e lo faceva portando con sé il suo affetto, come aveva già fatto in passato. Doveva trovarsi di lì a poco con gli amici, sebbene nessuno di loro fosse davvero diretto all’Accademia. Si erano messi d’accordo che, prima di partire, sarebbe passato all’Istituto per salutarli. Grandi successi italiani C’era stato un tempo in cui avrebbe potuto vedere al di là degli incantesi- mi anche da solo, invece ora gli serviva l’aiuto di Magnus. Alzò lo sguardo sul curioso, imponente edificio dell’Istituto, ricordando con disagio di esserci già passato davanti e di averlo visto abbandonato. Quella, però, era un’altra vita. Gli tornò in mente un passo biblico su come i bambini vedessero attraverso un vetro offuscato, ma, crescendo, avrebbero visto nitidamente. Lui vedeva l’Istitu- to in modo piuttosto chiaro: una struttura di grande effetto che gli troneggiava sopra la testa. Il genere di edificio costruito per far sentire formiche gli esseri umani, insomma. Spinse il cancello estremamente elaborato, percorse lo stretto sentiero che serpeggiava attorno all’Istituto e attraversò il giardino. Il muro di cinta racchiu- Storie d’amore deva una natura che faticava a sopravvivere, data la vicinanza a una delle ampie strade newyorkesi. C’erano splendidi vialetti acciottolati, panchine e persino la statua di un angelo che a Simon faceva venire i brividi, visto che era fan di Doc- tor Who... Quello non era esattamente un angelo piangente come quelli della serie televisiva, ma aveva comunque un’aria troppo depressa per i suoi gusti. Sulla panchina in pietra al centro del giardino sedevano Magnus Bane e Alec Lightwood, uno Shadowhunter alto, scuro di capelli, piuttosto rude e silenzio- 4
Cassandra Clare Le cronache dell’Accademia Shadowhunters so, almeno in presenza di Simon. L’altro invece era un chiacchierone, aveva que- gli occhi da gatto di cui sopra, era dotato di poteri magici e in quel momento indossava una maglietta aderente zebrata, arricchita da tocchi di rosa. I due si frequentavano da un po’; probabilmente, aveva dedotto Simon, Magnus parlava abbastanza per entrambi. Dietro di loro, appoggiate contro un muro, c’erano Isabelle e Clary. La pri- ma guardava in lontananza, oltre la parete. Sembrava in posa su un set fotogra- fico incredibilmente glamour. Come sempre, del resto: era il suo talento. No- Grandi successi internazionali nostante ciò, Clary la guardava in faccia con aria ostinata e le parlava. Alla fine l’avrebbe spuntata lei, pensò Simon, e Isabelle le avrebbe dato retta. D’altronde quello era il suo, di talento. Guardare l’una o l’altra delle due ragazze gli provocava una fitta al petto. Guardare entrambe innescava un dolore sordo e costante. E così preferì guardare l’amico Jace, inginocchiato in mezzo all’erba alta, da solo, intento ad affilare un pugnale contro una pietra. Pensò che doveva avere un motivo per farlo, o forse era solo perché sapeva di apparire bello in quella posizione. Lui e Isabelle avrebbero dovuto posare insieme per un servizio di Strafichi Magazine. Eccoli, erano tutti riuniti. Apposta per lui. Grandi successi italiani Simon si sarebbe sentito onorato e amato, se a prevalere non fosse stato il di- sagio: i ricordi su chi fossero quelle persone erano scarsi e frammentari, mentre quelli che li dipingevano come perfetti sconosciuti armati, di quelli che avresti voluto evitare sui mezzi pubblici, occupavano una vita intera. Erano stati gli adulti dell’Istituto e del Conclave, i genitori di Isabelle e di Alec, più gli altri, a suggerire che Simon doveva frequentare l’Accademia se dav- vero voleva diventare uno Shadowhunter. La scuola stava per riaprire i battenti per la prima volta dopo decenni, al fine di accogliere allievi in grado di rimpin- guare gli scarni ranghi dei guerrieri Nephilim decimati dal recente conflitto. A Clary l’idea non era piaciuta. Isabelle non aveva detto una parola sull’ar- gomento, ma Simon sapeva che nemmeno lei era entusiasta. Jace invece ave- Storie d’amore va dichiarato di essere perfettamente in grado di allenarlo a New York; si era persino offerto di fare tutto da solo e portarlo al livello di Clary. Simon l’aveva trovato commovente: lui e Jace dovevano essere più legati di quanto ricordasse. Ma l’amara verità era che a New York non voleva restarci. Non voleva restare con loro. Non era sicuro di poter sopportare la costante espressione su quelle facce – soprattutto di Isabelle e Clary – che tradivano aspettative disattese. Ogni volta che lo vedevano, che lo riconoscevano, davano 5
Cassandra Clare Le cronache dell’Accademia Shadowhunters per scontato il passato e attendevano determinate reazioni. Ogni volta, per lui era il vuoto. Era come osservare qualcuno che scavava in un punto dove sapeva di aver sotterrato qualcosa di prezioso... Scava, scava, e quello si accorge che, di qualunque cosa si trattasse, ora è sparita. Però continua a scavare comunque, perché l’idea di averla persa è troppo insopportabile, e perché poi... chissà. Chissà. Il tesoro sotterrato era lui. Quel “chissà” era lui. E Simon non lo sopportava. Era quello il segreto che stava cercando di tenere nascosto, quello che temeva Grandi successi internazionali costantemente di tradire. Doveva semplicemente superare quell’ultimo addio e poi sarebbe rimasto lon- tano da loro finché non fosse stato migliore, più simile alla persona che tutti vole- vano effettivamente vedere. A quel punto loro non si sarebbero più sentiti delusi, e lui non sarebbe più apparso strano ai loro occhi. Avrebbe fatto parte del gruppo. Evitò di far notare subito a tutti la propria presenza. Preferì avvicinarsi a Jace per primo. «Ehi» lo salutò. «Oh» fece lui con disinvoltura, come se non stesse aspettando lì fuori appo- sta per salutarlo. «Sei tu.» Fare lo strafico era tipico di Jace, e Simon si disse che probabilmente un Grandi successi italiani tempo doveva aver capito, oltre che adorato, quel suo atteggiamento. «Senti, c’è una cosa che devo chiederti adesso, altrimenti non so quando ricapiterà l’occasione. Tu e io» gli disse «siamo piuttosto legati, vero?» Jace lo guardò un istante, il viso assolutamente immobile, poi balzò in piedi e rispose: «Certo. Siamo così». Incrociò due dita della mano. «Anzi, no, siamo più così.» Cercò di incrociarle di nuovo. «All’inizio c’è stata un po’ di tensione, come forse un giorno riuscirai a ricordare, ma quando sei venuto da me e mi hai confessato di avere delle difficoltà con i tuoi sentimenti di intensa gelosia verso – uso le tue parole – la mia bellezza sbalorditiva e il mio fascino irresistibile, abbiamo chiarito tutto.» «L’ho fatto davvero?» domandò Simon. Storie d’amore Jace gli diede una pacca sulle spalle. «Eh sì, mio caro. Me lo ricordo benissimo.» «Ok, ok. Il fatto è che... Alec è sempre molto silenzioso quando ci sono io. È solo timidezza, oppure gli ho fatto qualcosa e adesso non me lo ricordo più? Non vorrei andarmene senza aver prima cercato di sistemare le cose.» Il viso di Jace tornò ad assumere la peculiare immobilità di poco prima. «Sono contento che tu me l’abbia chiesto» disse infine. «C’è dell’altro in ballo. Le ragazze non vogliono che te lo dica, ma la verità è che...» 6
Cassandra Clare Le cronache dell’Accademia Shadowhunters «Jace, piantala di monopolizzare Simon» intervenne Clary. Aveva parlato con fermezza, come faceva sempre, e Jace si era girato per ri- sponderle, come faceva sempre, reagendo alla sua voce come non reagiva a quella di nessun altro. Clary li raggiunse e, all’avvicinarsi di quella testa di capelli rossi, Simon provò ancora una volta la consueta fitta al petto. Lei era così piccola... Durante una delle loro sfortunate sessioni di allenamento, durante le quali era stato ridotto al ruolo di spettatore in seguito a un polso slogato, Simon aveva visto Jace scaraventare Clary contro il muro, e lei tornare subito alla carica. Grandi successi internazionali Nonostante ciò, continuava a sentirsi come se quella ragazza avesse bisogno di essere protetta. Era tremendo: aveva le emozioni ma non i ricordi. Si credeva quasi pazzo a nutrire tutti quei sentimenti nei confronti di estranei, gente che non riusciva a inquadrare né dal punto di vista dei legami familiari né di esperienze racchiuse nella memoria. Allo stesso tempo, sapeva che non stava sentendo né esprimendo abbastanza. Sapeva che non stava dando loro ciò che desideravano. Clary non aveva bisogno di protezione, ma, da qualche parte dentro Simon, c’era il fantasma di un ragazzo che aveva sempre voluto essere il suo custode. Le sta- va solo facendo del male standosene lì, incapace di tornare a essere quello di prima. I ricordi riaffioravano, a volte come terrificanti ondate di piena, ma più spesso sotto forma di minuscoli frammenti, pezzi di un puzzle ai quali Simon faticava Grandi successi italiani a dare un senso. Uno di essi era la fugace immagine di se stesso mentre andava a scuola con Clary, la mano di lei piccolissima dentro la sua, a malapena più grande. Allora si era sentito grande, forte, orgoglioso e responsabile. Deciso a non deluderla. «Ciao, Simon» gli disse lei ora. Aveva gli occhi lucidi di lacrime, e Simon sapeva che era tutta colpa sua. Simon non è descritto fisicamente. Come lo immagini? Storie d’amore 7
ERNEST CLINE Ready Player One Traduzione Grandi successi internazionali Laura Spini Editore DeA Planeta (Milano) Data di uscita Marzo 2018 Pagine 448 Edizione originale Ready Player One 2011 Crown Publishers (New York) www.deaplanetalibri.it Grandi successi italiani È una fredda mattina di gennaio del 2045 quando la notizia rimbalza sugli schermi di tutto il mondo: il creatore di videogiochi più prolifico e geniale di sempre, James Halliday, è morto. Che ne sarà adesso di OASIS, il formidabile contenitore di universi virtuali da lui ideato? E dei milioni di persone che scelgono di trascorrere la propria esistenza nei suoi strabilianti meandri, piuttosto che nella realtà di un pianeta devastato dalle guerre, dalle carestie e Storie d’amore dall’ingiustizia sociale? La risposta è in un video che Halliday stesso ha diffuso poco prima di morire: una caccia al tesoro globale, una sfida virtuale ispirata ai mitici videogiochi della sua (e della nostra) adolescenza. Chiunque riuscirà a scoprire per primo la serie di indizi disseminati da Halliday, decifrandone il complesso viluppo di citazioni e rimandi, riceverà in premio la sua immensa fortuna e il controllo di OASIS. Per Wade, nerd fino al midollo e appassionato di retrogaming, è l’occasione di riscattare una vita ai margini. 8
Ernest Cline Ready Player One Scopri se ti piace 0000 Chiunque abbia la mia età ricorda esattamente dove si trovava e che cosa stava fa- cendo nel preciso istante in cui, per la prima volta, sentì parlare della Caccia. Io ero Grandi successi internazionali nella mia tana, seduto a guardare la TV, quando sullo schermo fece irruzione il no- tiziario che annunciava la morte di James Halliday, avvenuta nel corso della notte. Ovviamente avevo già sentito parlare di lui. Come chiunque, del resto. Era l’inventore di OASIS, il gioco online per milioni di multigiocatori che col tem- po si era evoluto fino a diventare la realtà virtuale, connessa su scala globale, frequentata ormai ogni giorno dalla maggior parte dell’umanità. Grazie al successo senza precedenti di OASIS, Halliday era diventato uno degli uomini più ricchi del mondo. All’inizio non riuscivo a capire perché i media avessero tanto a cuore la morte del miliardario. In fondo gli abitanti del pianeta Terra avevano altro di cui preoccuparsi: l’emergenza energetica dilagante; i catastrofici mutamenti Grandi successi italiani climatici; le carestie e la fame, la povertà, le malattie. Una mezza dozzina di guerre. Per intenderci: “Sacrifici umani! Cani e gatti che vivono insieme! Masse isteriche!”. Di solito i notiziari non interrompevano mai le sit-com e le soap interattive, a meno che non fosse accaduto qualcosa di veramente grosso. Come lo scoppio di un’epidemia letale o la distruzione nucleare dell’ennesima metro- poli. Cose così, importanti. Per quanto Halliday fosse famoso, la sua morte non avrebbe dovuto guadagnarsi che un piccolo spezzone durante il telegiornale del- la sera, giusto il tempo necessario affinché le masse scuotessero le proprie misere testoline in preda all’invidia, una volta che i telecronisti avessero annunciato la quantità vergognosa di denaro che avrebbero ricevuto gli eredi. Ma era questo il problema: James Halliday non aveva eredi. Storie d’amore Era morto a sessantasette anni, scapolo, senza parenti in vita e, a quanto di- cevano in molti, senza amici. Aveva trascorso gli ultimi quindici anni della sua vita in un isolamento autoimposto, durante il quale (se le voci erano attendibili) aveva completamente perso la ragione. Perciò la notizia che quella mattina di gennaio – da Toronto a Tokyo – lasciò tutti di stucco riguardava il contenuto del testamento di Halliday, nonché il destino delle sue vaste fortune. 9
Ernest Cline Ready Player One Halliday aveva preparato un breve videomessaggio, corredato dalla raccoman- dazione che quest’ultimo venisse distribuito ai media di tutto il mondo al mo- mento della sua morte. Aveva anche fatto in modo che, quella stessa mattina, una copia del video fosse inviata per email a ogni singolo utente di OASIS. Ricordo ancora il momento in cui il messaggio arrivò nella mia casella di posta e io sentii quel trillo elettronico tanto familiare, pochi secondi dopo aver visto il notiziario. Il videomessaggio, in realtà, era un cortometraggio finemente costruito, inti- tolato L’invito di Anorak. Halliday era un tipo notoriamente eccentrico e per tutta Grandi successi internazionali la vita aveva nutrito un’ossessione smisurata per gli anni Ottanta del Novecento, il decennio della sua adolescenza: L’invito di Anorak era zeppo di riferimenti semisco- nosciuti alla cultura pop anni Ottanta; riferimenti che io, alla prima visione, riuscii a cogliere solo in minima parte. L’intero filmato durava poco più di cinque minuti e, nei giorni e nelle settimane seguenti, sarebbe diventato il video studiato con più attenzione della Storia; superò addirittura quello di Zapruder, stando al numero di analisi scrupolose, fotogramma-per-fotogramma, che gli furono dedicate. La mia generazione imparò a memoria ogni secondo del messaggio di Halliday. L’invito di Anorak si apre con un suono di trombe: l’attacco di una vecchia canzone intitolata Dead Man’s Party. Per i primi secondi il brano prosegue su schermo nero; poi, quando la chi- Grandi successi italiani tarra si unisce ai fiati, compare Halliday. Ma non è un sessantasettenne segnato dal tempo e dalla malattia. Ha lo stesso aspetto di quando, nel 2014, comparve sulla copertina del Time: un quarantenne alto, magro, in salute, spettinato, con i suoi tipici occhiali con la montatura di corno. Anche gli abiti sono gli stessi che indossava quando fu fotografato per il Time: jeans scoloriti e una maglietta vintage di Space Invaders. È al ballo del liceo, in una grande palestra. È circondato da adolescenti, e le acconciature, gli abiti e i passi di danza lasciano intendere che siamo alla fine degli anni Ottanta. Ma Halliday non ha una compagna di ballo. Balla da solo. In basso a sinistra, sullo schermo, appaiono alcune righe di testo: il nome del gruppo, il titolo della canzone, l’etichetta discografica e l’anno di uscita, come Storie d’amore se si trattasse di un vecchio video musicale trasmesso da MTV: “Dead Man’s Party, Oingo Boingo, MCA Records, 1985”. Il cantante attacca, e Halliday comincia a cantare in playback, continuando a ballare: «All dressed up and nowhere to go. Walking with a dead man over my shoulder. Don’t run away, it’s only me...». All’improvviso smette di ballare e fa un gesto secco con la mano destra, interrompendo la musica. In quell’istante i ragazzi che ballano sullo sfondo e la 10
Ernest Cline Ready Player One palestra spariscono, e attorno a lui si apre un nuovo scenario: ora Halliday è in una camera mortuaria, accanto a una bara aperta. È molto più vecchio di prima e giace in una bara, con il corpo emaciato devastato dal cancro. Due quarti di dollaro scintillano sulle sue palpebre. La versione giovane di Halliday osserva dall’alto il suo cadavere, fingendo di essere triste; poi si volta verso i partecipanti in lutto. Schiocca le dita, e nella sua mano destra appare una pergamena. La apre con ostentazione, e quella si srotola al suolo, lungo il corridoio davanti a lui. Quindi Halliday si rivolge agli Grandi successi internazionali spettatori e comincia a leggere: «Io, James Donovan Halliday, in pieno possesso delle mie facoltà mentali e ca- pace di intendere e di volere, con il presente messaggio stabilisco, rendo pubblico e dichiaro che questo documento costituirà le mie ultime volontà e il mio testamento, e revoco ogni testamento di qualsivoglia natura redatto da me in precedenza...». Continua a leggere, sciorinando sempre più velocemente molti altri paragrafi in fitto gergo giuridico, finché le sue parole non diventano incomprensibili. Poi si ferma di colpo. «Lasciamo stare» dice. «Anche a questa velocità, ci impiegherei un mese a leggere tutto. Spiace dirlo, ma non ho tanto tempo». Lascia cadere la pergamena, che svanisce in una pioggia di polvere d’oro. «Facciamo che vi illustro i punti chiave». La camera mortuaria scompare e si assiste a un nuovo cambio di scena. Grandi successi italiani Halliday è di fronte all’enorme porta del caveau di una banca. «Tutti i miei beni, compresa la maggioranza delle azioni della mia compagnia, la Gregarious Simulation Systems, saranno vincolati finché non verrà soddisfatta l’unica con- dizione imprescindibile del mio testamento. Il primo individuo che soddisferà tale condizione erediterà tutte le mie fortune, al momento valutate, per eccesso, in duecentoquaranta miliardi di dollari». La porta si spalanca, e il miliardario entra nel caveau. L’interno è enorme e contiene una pila gigantesca di lingotti d’oro, alta quanto una casa. «Ecco la grana che vi metto a disposizione» dice con un largo sorriso. «È parecchio ingombrante, dico bene?». L’uomo si appoggia al cumulo di lingotti e l’inquadratura stringe sul suo Storie d’amore volto. «Sono sicuro che vi starete già domandando cosa bisogna fare per mettere le mani su questo gruzzolo. Be’, cari miei, una cosa alla volta. Ci sto arrivan- do...». Fa una pausa teatrale e cambia espressione: ora sembra un ragazzino che sta per rivelare un segreto. Schiocca di nuovo le dita e il caveau scompare. In quello stesso istante, Hal- liday si rimpicciolisce e si trasforma in un bambino, con pantaloni in velluto marrone e una maglietta sbiadita del Muppet Show. 11
Ernest Cline Ready Player One Adesso si trova in un salotto disordinato, con una moquette color arancione scuro, pareti ricoperte da pannelli in legno e un arredamento kitsch fine anni Settanta. Poco distante, un televisore Zenith a 21 pollici cui è collegato un Atari 2600. «Questa è la prima consolle che abbia mai avuto» dice Halliday con la voce di un bambino. «È un Atari 2600. Me l’hanno regalato per Natale, nel 1979». Si siede di fronte alla consolle, raccoglie un joystick e comincia a giocare. «Questo era il mio gioco preferito» continua indicando lo schermo del televisore, dove un Grandi successi internazionali quadratino sta attraversando una serie di labirinti piuttosto semplici. «Si chiama- va Adventure. Come molti altri vecchi videogiochi, Adventure è stato progettato e programmato da una sola persona. Ma all’epoca la Atari si rifiutava di riconosce- re i meriti ai propri programmatori, perciò il nome del creatore del videogioco non compariva sulla confezione». Sullo schermo si vede una spada agitata contro un drago rosso – anche se la grafica a bassa risoluzione dà l’impressione che un quadrato stia accoltellando un’anatra deforme a colpi di freccia. «E così, il creatore di Adventure, un certo Warren Robinett, decise di celare il suo nome direttamente nel gioco. Nascose una chiave all’interno di uno dei labirinti. Era piccolissima, un “gray dot”: un puntino grigio grande quanto un pixel. Una volta trovata, potevi usarla per accedere a una stanza segreta dove Grandi successi italiani Robinett aveva nascosto il proprio nome». Halliday conduce il suo personaggio all’interno della stanza segreta del gioco, finché, al centro dello schermo, appa- iono le parole “Creato da Warren Robinett”. «Questo» prosegue Halliday, indicando lo schermo con sincera venerazione «è stato il primo Easter egg del mondo dei videogiochi. Robinett l’aveva na- scosto nel codice del gioco senza che nessuno lo sapesse, e la Atari ha prodotto in serie Adventure e l’ha distribuito in tutto il mondo senza mai venire a cono- scenza della stanza segreta. Ne restarono all’oscuro per qualche mese, finché i ragazzini, in ogni angolo del mondo, iniziarono a scoprire l’Easter egg. Io ero uno di questi ragazzini, e trovare l’Easter egg di Robinett per la prima volta fu una delle esperienze più trionfali della mia vita di videogiocatore». Storie d’amore Il piccolo Halliday abbandona il joystick e si rialza. Intanto il salotto scom- pare lentamente, e lo scenario muta di nuovo. Ora l’uomo si trova in una grotta buia, sulle cui pareti umide trema la luce delle torce. Anche il suo aspetto sta cambiando – si trasforma nel famoso avatar che usava su OASIS: Anorak, un mago alto e togato, con il volto simile a quello di Halliday da adulto, ma vaga- mente più piacente (e senza occhiali). Anorak indossa la tipica tunica nera con l’emblema dell’avatar ricamato su entrambe le maniche (una A ben disegnata). 12
Ernest Cline Ready Player One «Prima di morire» dice Anorak con voce cavernosa «ho creato il mio per- sonale Easter egg e l’ho nascosto all’interno del mio videogioco più famoso: OASIS. Il primo che troverà l’Easter egg erediterà tutti i miei beni». Altra pausa teatrale. «Il messaggio è difficile da trovare. Non l’ho semplicemente nascosto dietro un sasso, da qualche parte all’interno del mondo. È chiuso dentro una cas- saforte sepolta in una camera segreta che, a sua volta, è nascosta al centro di un labirinto situato da qualche parte...». Solleva il braccio per picchiettarsi la Grandi successi internazionali fronte. «Qui dentro». «Ma non preoccupatevi. Ho lasciato qualche indizio in giro, per mettervi sulla buona strada. Ecco il primo». Con un cenno cerimonioso della mano de- stra, Anorak fa apparire di fronte a sé tre chiavi. Sembrano fatte di rame, giada e cristallo. Mentre le chiavi gli roteano davanti, Anorak recita la strofa di una poesia. Per pochi istanti, ogni verso compare sottotitolato a caratteri fiammeg- gianti in fondo allo schermo: Tre chiavi, ognuna una porta aprirà Che il valor dei viandanti provare potrà Chi le ardue prove superar saprà Giunto alla Fine, il premio avrà. Grandi successi italiani Poi le chiavi di giada e di cristallo svaniscono; rimane soltanto quella di rame, ora è appesa a una catena al collo di Anorak. La macchina da presa segue Anorak che si volta e continua a camminare all’interno della caverna. Pochi secondi dopo raggiunge una massiccia porta di legno a due battenti incassata nella parete rocciosa. La porta è rivestita di acciaio e, incisi sulla superficie, appaiono scudi e dra- ghi. «Non ho potuto testare questo gioco, quindi temo che potrei aver nascosto il mio Easter egg talmente bene da renderlo irraggiungibile. Ma non ne sono sicuro. Anche se fosse, è comunque troppo tardi per apportare delle modifiche. Perciò staremo a vedere». Storie d’amore Anorak spalanca la porta, rivelando un’enorme stanza del tesoro, ricolma di monete d’oro scintillanti e calici tempestati di gioielli. Poi oltrepassa la soglia e si rivolge agli spettatori, con le braccia tese per tenere aperta la porta. «E quindi, senza altri indugi» annuncia Anorak, «che la caccia all’Easter egg di Halliday abbia inizio!». Poi scompare in un lampo di luce, lasciando l’osser- vatore a guardare le abbaglianti montagne di tesori al di là della porta. Dissolvenza al nero. 13
Ernest Cline Ready Player One Alla fine del video, Halliday aveva allegato un link al suo sito personale, che era cambiato radicalmente la mattina della sua morte. Per più di un decennio, l’unico elemento presente sul sito era stata una breve animazione in loop che mostrava il suo avatar, Anorak, ricurvo su un tavolo da lavoro consumato dal tempo, in una biblioteca medievale, intento a mescolare pozioni e concentrato su alcuni libri di incantesimi. Sulla parete alle sue spalle si vedeva il grande di- pinto di un drago nero. Ma ora quell’animazione non c’era più; al suo posto si poteva vedere un Grandi successi internazionali elenco dei punteggi più alti, simile a quelle che si trovavano nei vecchi vide- ogiochi a gettone. C’erano dieci posizioni, tutte con le iniziali JDH – James Donovan Halliday – seguite da un punteggio a sei zeri. Questa lista fu presto denominata il Segnapunti. Sotto il Segnapunti c’era l’icona di un piccolo libro rilegato in pelle, che linkava a una copia, scaricabile gratuitamente, dell’Almanacco di Anorak, una raccolta di centinaia di annotazioni tratte dal diario di Halliday e prive di data. L’Almanacco era un manoscritto che contava più di un migliaio di pagine, ep- pure forniva pochi dettagli sulla vita privata di Halliday o sulle sue attività giornaliere. Perlopiù, si trattava di un flusso di coscienza con osservazioni riguardanti Grandi successi italiani numerosi classici del videogioco, romanzi fantasy e di fantascienza, fumetti, cultura pop degli anni Ottanta; il tutto mescolato con divertenti diatribe su qualsiasi argomento, dalle religioni maggiori alle bibite dietetiche. La Caccia, come venne ribattezzata la corsa all’Easter egg, si diffuse in fretta in tutto il mondo. Che cosa faresti al posto di Wade? Accoglieresti la sfida? Storie d’amore 14
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