Primo Maggio in pandemia - SPI Venezia
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Daniele Tronco Segretario generale SPI CGIL Metropolitano Venezia Primo Maggio in pandemia È il secondo anno, che celebriamo la Giornata del Lavoro fortemente condizionati dal rischio - tuttora presente - di contagio da Covid o Sars2, che dir si voglia. Quest’anno, noi dello SPI CGIL Metropolitano Venezia abbiamo deciso di celebrare questa importante ricorrenza a Mira, riprendendo una tradizione storica che ci ha caratterizzati nel corso degli anni, in quanto riteniamo che la Riviera del Brenta rap- presenti una memoria ancora attuale e viva del lavoro. Ovviamente, il rispetto delle regole di prevenzione ci impone di dover limitare il nu- mero dei partecipanti, ma certo non ci impedisce di confermare la decisione di stare nella e con la piazza dei lavoratori, soprattutto per far risaltare, tra le molte altre problematiche sociali ed economiche, l’esigenza di tutelare i lavoratori, sollecitando altresì con forza il blocco dei licenziamenti. Sono migliaia, infatti, i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro a causa della grave crisi che stiamo attraversando, in modo particolare nei confronti delle donne lavoratrici impegnate nei vari settori, da quello della cura alle persone e dei servizi in genere, a quello del commercio, da quello turistico a quello scolastico, da quello produttivo a quello impiegatizio, solo per citarne alcuni. Ed è anche per dare ulteriore forza a questo messaggio, che il Primo Maggio vede il nostro Coordinamento Donne manifestare in Piazza Ferretto, a Mestre. Lo SPI CGIL Metropolitano Venezia è quindi con storico orgoglio e senso di appartenenza, che celebra anche quest’anno il Primo Maggio a Mira, alla presenza, altresì, del nostro Segretario nazionale, Ivan Pedretti. Buon Primo Maggio a tutte e a tutti! IL NOSTRO TEMPO mensile dello SPI CGIL Metropolitano di Venezia maggio/giugno 2021 Bollettino Sindacale online e cartaceo
Voci dalle Leghe SPI genere, esso è invece grandemente faticoso. Nel campo della cultura, al contrario, essi man- tengono il primato, grazie forse allo spettacolare incremento della scolarizzazione a partire dagli anni 50/60 del secolo scorso. Rispetto ai giovani, mantengono un interesse molto Lega Venezia C.S. e Isole maggiore per la politica. Non a caso. Sono nati Giovani e anziani con le grandi ideologie del ‘900. Più scarso, Siamo in presenza di categorie troppo generiche. invece, in genere, ci sembra, il loro interesse per i Delimitiamo il campo. Circa gli anziani, prendiamo problemi ambientali e per quelli che riguardano il a riferimento la categoria dei pensionati, ceto futuro. Forse perché quando cambierà qualcosa medio, dai 70 anni in su. essi non ci saranno più? Essi sono, secondo noi, dei fortunati. I loro padri Come accade per ogni generazione, la nostalgia hanno consentito loro, rispetto a se stessi, vita del passato è un rischio sempre incombente: iper- migliore e riscatto sociale: sono diventati più istruiti valutazione (anche nostra!) degli anni dell’infanzia e abbienti. Trovare casa e lavoro non è stato per e della giovinezza, ma tendenza a mettere tra pa- loro un gran problema. Infanzia e giovinezza attra- rentesi che le madri allora erano praticamente versate da un ottimismo di fondo, da una fiducia delle serve. in un futuro “magnifico e progressivo”. Sono passati Circa i giovani, prendiamo a riferimento un soggetto attraverso gli anni del Kennedysmo e del pontificato dai 18 ai 30 anni, ceto medio, fornito almeno di giovanneo; in Italia, attraverso gli anni delle grandi diploma di scuola media superiore. Siamo però riforme, dalla scuola media unica alla nazionaliz- consapevoli che così facendo limitiamo di molto il zazione dell’energia elettrica; sul piano del costume, campo. attraverso gli anni dei Beatles, della swinging Sentiamo spesso tra i nostri coetanei giudizi London, dell’emergere, sul finire degli anni ’60 del negativi sui giovani: individualisti, in continua com- secolo scorso, di nuove esigenze egualitarie e di petizione tra loro, piuttosto che accettare qualsiasi quella vera rivoluzione epocale che è stata il movi- lavoro preferiscono farsi mantenere, non hanno mento femminista. ideali, basta loro avere dei soldi in tasca, non E’ vero che poi hanno dovuto fare i conti con gli hanno memoria del passato, si accontentano di “anni di piombo” e con le “stragi di Stato”, ma è conoscenze solo orizzontali e la politica non li ri- anche vero che contestualmente si è assistito a guarda. grandi conquiste sociali quali le leggi sul divorzio e Non è così. I giovani si mobilitano per problemi sull’interruzione della gravidanza. concreti. A Venezia, contro le “grandi navi” e, in Insomma una vita con elementi positivi e negativi generale le ragazze (ma non solo loro), contro la ma, tutto sommato, una vita che osiamo definire disparità di genere e i femminicidi. Dopo un terre- facile e gratificante. moto, dopo un’inondazione i volontari sono per la Oggi invece la loro vita è diventata molto più dura. maggior parte giovani. Diffusa la loro presenza, in La sanità è stata ridimensionata, soprattutto nel nome della solidarietà, nelle Organizzazioni non territorio; le Case di Riposo sono chiuse all’esterno governative. E’ vero, la cultura di alcuni è solo per paura dei contagi; vaccinati solo un quarto quella dei social, ma molti altri si buttano a degli ottantenni; attesa per i settantenni. Insomma, capofitto nella ricerca scientifica e sono anche scarsa considerazione da parte dello Stato. pronti a lasciare l’Italia per approfondire. Sono Di converso, la società fa grande affidamento su molto focalizzati sul futuro del nostro pianeta e di loro. Stante la carenza o la dispendiosità dei sono stati protagonisti di grandi manifestazioni. nidi, i nipoti, soprattutto oggi con il covid, sono af- Non è proprio vero che non si interessano di fidati per buona parte della giornata ai nonni, i politica. Forse non si interessano alla politica par- quali mantengono spesso con le loro pensioni figli titica. Sono interessati all’aspetto interpersonale e nipoti disoccupati. dei rapporti, sanno “guardare” gli altri e sta loro Il progresso tecnologico però rischia di tagliarli molto a cuore l’amicizia. fuori. Fino ai 50 anni, l’universo digitale è quasi Certo questa non è una società per giovani. Scuola spontaneo o comunque facile, per gli anziani, in e Università negli ultimi 20 anni sono state ridi- 3
Voci dalle Leghe SPI mensionate. Gli anziani trovavano facilmente lavoro, anche quelli che non vanno a scuola devono moltissimi giovani o non lo trovano o lo trovano in seguire molte restrizioni: non andare al bar, incon- nero. Sono criticati perché non fanno figli, ma se trarsi meno con gli amici ecc…; la visione del non hanno lavoro o ce l’hanno precario, se l’affitto futuro è diventata incerta: molti hanno peso il è molto alto, come possono pensare di mettere al lavoro, molti non progettano di fare dei figli proprio mondo dei figli? per l’incertezza nel futuro e durante il primo periodo Quando vedono negli anziani un atteggiamento di covid, costretti in casa, si sono sentiti spesso giudicatorio, rifiutano il rapporto con loro. Se non soffocare. si sentono giudicati, mostrano invece curiosità e Questi stessi studi poi instaurano significativamente interesse. un rapporto direttamente proporzionale tra il livello Ci può essere un rapporto tra anziani e giovani? di felicità, il livello di organizzazione dello Stato e il Anche se possono sembrare molto lontani gli uni livello di fiducia nelle Istituzioni. dagli altri, ci sono dei punti di incontro. Abbiamo Un solo accenno (senza commenti) agli “under accennato, ad esempio, alle Organizzazioni non 10”, tratto dalla nostra esperienza di nonni. governative. In politica possono agire insieme se Lorenzo, 5 anni. Sulla velocità della luce: “ma individuano un obiettivo comune. Forse molti quando spegniamo la luce, la luce continua a giovani non vanno neanche a votare ma, se c’è un viaggiare?”. Sul concetto di infinito: “ma i numeri problema che li coinvolge, sono a fianco degli an- non finiscono mai?”. ziani. In fondo molti anziani parlano talvolta male Livia, 8 anni. Sul “nulla”: “ma se i dinosauri si dei giovani, ma provano nei loro confronti una sono estinti, ci estingueremo anche noi e tutto grande curiosità e sarebbero contenti se i giovani quanto?”. Sul nostro (e suo) passato: “ma tu e la gli insegnassero quello che a loro riesce meglio, nonna, come vi siete conosciuti?”. come appunto l’informatica. I giovani da parte loro Marina & Roberto criticano gli anziani perché sono brontoloni, giudicanti e maniaci dell’ordine, ma hanno quella capacità argomentativa e di approfondimento che a loro manca e che dagli anziani vorrebbero imparare. L’anomala situazione che viviamo in conseguenza della pandemia in quale senso ha influito sullo stato d’animo di giovani e anziani? Sotto questo Lega Mestre punto di vista sono state sviluppate ricerche inte- ressanti e che danno luogo a conclusioni paradossali. Nulla sarà più come prima Sebbene gli anziani si sentano dire di essere Viviamo in momento storico, che non ha eguali “fragili”, che la maggior parte dei morti si trova tra nella storia recente, dal dopo guerra ad oggi. le loro classi di età e che categorie privilegiate Siamo una classe, noi oggi pensionati, che possono sono vaccinate prima di loro, tuttavia il loro livello dire di averle passate tutte, ed essere stati, molti di felicità non si è abbassato. Perché? La spiegazione di noi donne e uomini, tra i protagonisti di grandi che questi studi danno di questo paradosso è in- battaglie, alcune vinte e molte perse e non per teressante e ci pare che dica molte cose sulla colpa nostra, ma dalle classi politiche che si sono psiche umana. Non si sentono meno felici perché via via succedute in questi ultimi 40 anni. Fino ad si sentono al centro dell’attenzione da parte dei arrivare ai tempi nostri. parenti, ma anche da parte dei mass media e di Molti, ed io tra questi, dicono che non sarà più tutto l’apparato di informazione e questo in presenza come prima; la Pandemia che ci sta coinvolgendo, del fatto che la loro vita non è poi cambiata molto non solo vede migliaia di morti in Italia e in tutto il rispetto a quella che conducevano prima del- Mondo, ma le generazioni di oggi cresceranno l’esplosione della pandemia. Da questi studi emerge nell'individualismo e nella solitudine. Cambierà il invece che la pandemia ha cambiato profondamente modo di lavorare, di aggregarsi, di comunicare, di in senso negativo nei giovani la percezione della avere rapporti tra di loro. Il salto con la nostra loro felicità e ciò in relazione ai drastici cambiamenti cultura e quella dei giovani che verrà, sarà abissale. che essa ha indotto nelle loro vite. Quelli che Il Virus porta con sé non solo la malattia, ma un vanno a scuola sono costretti alle lezioni a distanza; altro nemico invisibile basato sulla paura ed il 4
Voci dalle Leghe SPI terrore che lentamente si diffonde, con una classe coinvolto assieme alla CGIL Metropolitana e allo politica e di governo che invece di scongiurarlo, lo SPI Regionale. Noi daremo una mano: questo è il alimenta. Vedasi tutta la vicenda delle prenotazioni nostro compito, ora e sempre. del vaccino e la “gestione spensierata” delle singole Luciano Favaro Segretario Lega SPI di Mestre regioni, come fosse una “gara” a chi fa meglio, in- tanto gli anziani continuano a morire! Franco Basaglia, ha avuto modo di scrivere una ri- Perché ancora Primo Maggio flessione, dettata dalla sua esperienza nel campo Perché il lavoro e non lo sfruttamento resta con la chiusura dei Manicomi... il Manicomio - l’obiettivo primario per una vita sicura e indipen- nato come difesa da parte dei sani contro la dente pazzia, come protezione dall'invasione dei “centri Perché il lavoro permette di realizzare i propri di infezione” - sembrava essere finalmente consi- sogni e obiettivi derato il luogo dal quale il malato mentale deve Perché il lavoro soddisfacente appaga la persona essere difeso e salvato… Perché il lavoro sia correttamente retribuito indi- Chi può avere oggi questo gravoso compito di pendentemente dal proprio sesso ”controllo e rinascita” se non il sindacato in Perché il lavoro sia la chiave per la propria dignità generale, ed in particolare quello dei Pensionati. Perché il lavoro rappresenti un valore sociale Compito gravoso ed impegnativo, ma abbiamo Perché il lavoro torni ad essere un diritto reale l'obbligo e il dovere almeno di provarci. oltre che un dettato costituzionale Certo non ce la passiamo molto bene, e anche tra le nostre file serpeggia la paura e l'incertezza del Perché il lavoro sia fonte di conoscenza e crescita domani; penso alle migliaia di licenziamenti che ci individuale potrebbero essere a fine anno, la frantumazione Perché il lavoro possa appagare il proprio desiderio del lavoro, la digitalizzazione e lo “Smart Working”, di “fare” che con la Pandemia sta dilagando e il continuo Perché il lavoro sia restituito al suo intrinseco attacco alle pensioni e alla contrapposizione tra valore “giovani e anziani”. Perché il lavoro… Sempre di più sentiamo “mormorare”, sia tra di Potremmo continuare a lungo ad elencare le noi che con altre persone che ci conoscono, ragioni per ricordare il senso del Lavoro, il Lavoro avendo perso le speranze nei partiti “di sinistra”, con la L maiuscola, il lavoro sano che ha riscattato ammesso che ce ne siano ancora e nelle istituzioni... storicamente l’umanità, che ha reso l’uomo artefice ma il sindacato cosa dice? Cosa fa? del proprio destino e del proprio cammino quando, Il sindacato dei Pensionati Metropolitano e delle in un equilibrato scambio tra prestazione lavorativa Leghe, cosa sta facendo? Molto, anzi moltissimo. e riconoscimento economico della prestazione Ci stiamo sostituendo al “vuoto” di iniziativa che stessa, Lavoratore e Datore di Lavoro hanno dato c'è. Forse non si nota, ma non facciamo solo le senso e dignità alla fatica. ”pensioni”, ma tanto altro ancora, si cerca di con- Ecco perché oggi, in questa situazione quanto mai trattare tutte la condizioni dell'anziano e non solo. precaria e negativa del mondo del lavoro, è oltre- La Lega di Mestre, ma così anche tutte le altre modo necessario ridare senso e visibilità a questa Leghe nel territorio, cercano di “coinvolgere” le data. Non perché sia una mera ricorrenza ma per- Istituzioni chiamandole alle loro responsabilità. ché, presto, possa di nuovo diventare la FESTA IN- Abbiamo un formidabile Coordinamento delle TERNAZIONALE DEL LAVORO, riconosciuta in tutto Donne, che sta facendo un lavoro egregio sulla il mondo. parità di Genere, sia nel sindacato come nella so- Questo è il senso del Primo Maggio, questo a cietà, contro la violenza sulle donne e bambini, maggior ragione deve essere il senso del Primo sempre in aumento a cui questa ”Pandemia” non è estranea. Maggio 2021, simbolo della vittoria sul Covid19 e Questa è la nostra azione e lo sarà sempre, ma ha – pur ancora con le necessarie limitazioni – della bisogno di nuove energie e disponibilità, come fiducia di un ritrovato mondo del lavoro più sano quello di agire in “gruppo” con le altre Leghe del ed equo. territorio; il Metropolitano su questo c'è, ed è Maria Rosa Dal Corso Lega SPI Mestre 5
Voci dalle Leghe SPI Direttore Generale della ULSS 3, che potrebbe complicare il percorso già avviato dalla stessa ULSS, che si era pronunciata favorevolmente alla realizzazione del nuovo Distretto Socio Sanitario all’ex Asilo Sacro Cuore, immobile di proprietà delle Suore Francescane Missionarie d’Egitto, Lega Marghera situato in pieno centro a Marghera, zona considerata Incontro con la Municipalità strategicamente importante sul piano del trasporto Il 13 aprile scorso, come Lega SPI CGIL Marghera, pubblico locale, garantendo di fatto il transito di abbiamo avuto un incontro con il Presidente della numerose linee di autobus/tram per Venezia, Municipalità di Marghera. I temi affrontati hanno Mestre e con l’Ospedale all’Angelo. registrato una importante condivisione in merito Un terzo punto è stato quello sul sistema di ad un percorso di collaborazione, in particolare su Welfare, concordando con il Presidente una serie alcune tematiche riguardanti prioritariamente aspetti di incontri con chi, nell’ambito della Municipalità, inerenti a problemi di barriere architettoniche detiene la delega al Sociale. Condividendo, altresì, presenti in alcune zone di Marghera che, oggetti- che i tempi che stiamo vivendo sono straordina- vamente, impediscono di muoversi agevolmente riamente complicati e che le persone anziane ostacolando di fatto una mobilità sicura, che im- hanno sempre di più bisogno di uscire da una pedisce o limita gli spostamenti in particolare a condizione di forzato isolamento e di solitudine, persone anziane con disabilità o con limitata condizione accentuata durante l’emergenza sanitaria, capacità motoria. per poter continuare a svolgere il loro fondamentale Un secondo argomento affrontato è stato in ruolo nella vita sociale ed economica del Paese. relazione al nuovo Distretto Socio Sanitario di Da sempre, siamo convinti del grande valore dello Marghera. Anche su questo punto, si è registrata straordinario mondo degli anziani e della necessità una importante condivisione sulla necessità di di sostenere l’invecchiamento attivo ad ogni livello vedere rafforzata la Sanità di prossimità territoriale, della società. Isolare questo mondo, sarebbe quindi l’esigenza di conoscere la situazione ag- l’esatto opposto. giornata in quanto di recente è stato cambiato il Bruno Polesel Segretario Lega Marghera 6
Voci dalle Leghe SPI delle liste di attesa e procedere più rapidamente alle assegnazioni? Uno dei primi problemi da af- frontare è probabilmente quello delle procedure burocratiche troppo complesse, che allungano i tempi e lasciano gli alloggi disponibili troppo a Lega Chirignago Zelarino lungo vuoti. Poi evidentemente si rendono necessari interventi per costruire nuovi alloggi e ristrutturare Intervenire sul patrimonio di Edilizia quelli esistenti. Popolare L’attuale Amministrazione Comunale al suo inse- L’emergenza sanitaria, che ci ha così duramente diamento aveva presentato un piano di ristruttura- colpito in quest’ultimo anno, ha determinato una zione degli appartamenti sfitti che doveva essere serie di ulteriori emergenze in ambito economico, completato entro il 2020, ma purtroppo non è riu- lavorativo e sociale, che si sono andate sommando scita a portare a termine questo ambizioso progetto; a tutte le altre criticità già presenti nel nostro ter- recentemente ha destinato per la Terraferma ritorio, e non solo. 900.000 euro a questo scopo, che però non sa- Una delle problematiche più sentite ormai da de- ranno sufficienti a raggiungere l’obiettivo che si cenni in terra veneziana è certamente quella del era proposta; una mano in questo senso potrebbe diritto alla casa: questione che non si è mai riusciti forse darla la serie di agevolazioni introdotte dal a risolvere, né ad affrontare in modo significativo Governo in favore dell’edilizia e la prospettiva dei per permettere ad una maggior numero di nuclei fondi europei che saranno concessi al nostro Pae- familiari di poter accedere ad un’abitazione decorosa se. ed economicamente sostenibile. L’emergenza casa si può dunque considerare uno La drammatica crescita delle nuove povertà, seguita dei grandi problemi del nostro tempo e noi, come alla pandemia, ha aggravato questa situazione, sindacato, non possiamo permetterci di ignorarla, complice anche la nuova legge regionale del 2017 ma dobbiamo continuare a sensibilizzare l’opinione che, pur avendo il giusto obiettivo di contrastare pubblica su questo stato di cose e tentare di in- l’utilizzo degli alloggi popolari da parte di persone staurare con l’Amministrazione Comunale una prive dei requisiti necessari, ha creato ulteriori dif- fattiva collaborazione attraverso lo strumento della ficoltà con l’aumento dei canoni di affitto e lo contrattazione sociale, che in alcuni casi ha già sfratto degli inquilini morosi. dato buoni risultati. Il vero problema della casa nel nostro territorio non è però solo la scarsa disponibilità degli alloggi pubblici (attualmente, sui circa 5.300 alloggi di proprietà comunale, distribuiti su tutto il territorio veneziano, ne risultano occupati solo 4.255, di cui circa il 13% nella Municipalità di Chirignago e Lega Mirano Zelarino), ma il fatto che buona parte di quelli di- sponibili risultano attualmente vuoti e chiusi da Tiriamo le somme tempo, in attesa di ristrutturazioni di fondo o di Ebbene, sono un convinto SIVAX! ! ! manutenzioni onerose. Purtroppo sono da sempre E sto cercando in tutti i modi leciti e possibili di mancate le risorse economiche per far fronte a vaccinarmi al più presto per evitare il contagio, per questo problema e le liste di attesa sono diventate aumentare l’immunità di gregge, che ci consentirà interminabili. Dopo l’ultimo bando comunale del di ritornare ad una vita normale con il crollo dei 2019, in Terraferma risultano in lista di attesa contagi. 1.351 nuclei familiari, mentre la previsione è di In verità, sostenuto da questi nobili propositi, al assegnare a breve solo 200 nuovi alloggi. Centro Vaccini di Mirano, più volte, per farmi vac- La questione della casa è ormai diventata quindi cinare, mi sono spacciato per over 80 e non mi una vera emergenza sociale, che si è riversata so- hanno creduto, mi sono presentato come un prattutto sulle fasce più deboli. medico in prima linea e poi come insegnante in Cosa si può fare per accelerare lo scorrimento didattica a distanza ed ancora per avvocato, ope- 7
Voci dalle Leghe SPI ratore di giustizia e perfino come ispettore di Cosa si può chiedere di più? polizia, cuoco, custode, giardiniere, pensionato Ma i dati giornalieri sui contagi, le morti non consigliere comunale e, neanche quando ho mil- aiutano ad essere ottimisti, a vedere la famosa lantato amicizie politiche, sono stato creduto. luce in fondo al tunnel, ma continua ad esserci Io non ho particolari richieste rispetto ai vaccini, notte fonda. me ne basta uno qualsiasi somministrato con la Ed è proprio durante una notte fonda, non potendo, classica puntura intramuscolo o in compressa, in come al solito, dormire, che ho provato a prenotarmi polvere ma anche in supposte, se necessario. sul sito della Regione e, meraviglia delle meraviglie, Cosa posso fare per vaccinarmi senza essere senza saltare la fila ma per età, ci sono riuscito. inserito nella affollata categoria denominata “altri”? Alla fine di questa settimana, dunque, sarò vaccinato Quelli meglio conosciuti come furbetti, che hanno con Astrazeneca, sono comunque ottimista tanto saltato la fila. che non ho fatto neanche testamento. Sconsolato e avvilito penso che non mi resta che Attendo il giorno della vaccinazione, fissato per il piangere ed aspettare il mio turno, giorno 10 aprile alle ore 15,25, sono calmo e ......mentre il morbo infuria sereno senza più ascoltare esperti vari, politici, il vaccino manca, giornalisti e poi vi farò sapere. ma non alzo bandiera bianca. Con leggero anticipo, mi sono presentato al Centro Vaccini di Mirano, dove già erano in attesa tante Intanto, in attesa di potermi prenotare sul sito re- persone sotto il tendone, ed ho subito pensato gionale, che frequento regolarmente diverse volte che non me la sarei sbrigata velocemente. al giorno, le notizie sui vaccini si accavallano ed in Pazienza, stavano procedendo, ci hanno informato, particolare su Astrazeneca che viene sospeso, ri- soltanto con circa 40 minuti di ritardo, niente preso, perché provoca trombosi, lo consigliano rispetto alle lunghe attese sopportate negli studi ora a chi supera i 60 anni, tanto sono anziani e medici o negli ambulatori ospedalieri per prestazioni così si risanano un po’ i conti dell’INPS. specialistiche. Mi convinco poi, sempre più, che noi italiani Prevedendolo, aveva portato con me l’ultimo siamo diventati i maggiori esperti di vaccini, così numero del giornale dello SPI Nazionale, LiberEta’, come siamo tutti esperti allenatori della nazionale e ho iniziato a leggerlo, tendendo ogni tanto l’orec- di calcio, esprimiamo pareri, giudizi su di essi, cre- chio sperando di sentire il mio nome. diamo di sapere a chi giova, quali sono gli effetti Non c’era gran confusione, tutti aspettavano il collaterali, perché l’ha detto uno dei tanti esperti loro turno per entrare, tanti con documenti da che affollano gli studi televisivi, sempre contraddi- mostrare ai medici per una scelta oculata sul tipo cendosi tra di loro. Ma con tutto quello che man- di vaccino da inoculare, ma mi è sembrato che giamo, beviamo, respiriamo senza chiederci spesso fosse attivo solo lo stand con l’Astrazeneca. cosa contengono, ora tutti abbiamo scoperto gli Tra tanta gente educata, paziente e rispettosa, effetti collaterali, le controindicazioni, l’efficacia, i l’unico “rognoso” me lo sono ritrovato davanti. Era danni dei principali vaccini una persona, credo mio coetaneo, che imprecava, Ci sono quelli che preferiscono il vaccino Pfizer o per la verità sottovoce, per la lentezza degli Johnson & Johnson, i più gettonati dagli esperti, operatori, per il ritardo, per la sala d’aspetto poco perché forse più costosi ad efficacia quasi equi- accogliente. Mi sono chiesto, chiudendo il giornale, valente a quella del tanto bistrattato Astrazeneca. perché certi anziani, e lo constato anche quando E cosa dire del vaccino russo Sputnik, dal nome entrano nelle nostre sedi, sono così impazienti, a del primo satellite artificiale in orbita intorno alla loro non va bene mai niente, ma che vita è la loro. Terra, ancora non validato dagli organi competenti, Sono subito scattato dalla sedia nell’udire il mio che associo all’idea della velocità e mi fa pensare nome pronunciato dal volontario della Protezione ad una immediata immunizzazione, o peggio, ad civile, sono entrato nella grande padiglione, l’ex una fulminea ascesa al Creatore. bocciodromo di Mirano, ed ho pensato ai tanti fre- Ma il vaccino più interessante, non solo per tutti i quentatori di quel posto, perlopiù anziani, che non pareri e i dubbi espressi, resta senza dubbio “Astra- possono più dedicarsi al gioco delle bocce, sempre zeneca”, un nome che evoca in me gli astri, le grazie al covid. stelle, la magia, una pozione magica. Una sala accogliente con tre gazebo al centro, 8
Voci dalle Leghe SPI tappezzati con belle immagini di Mirano, mentre donne, simbolo della riscossa e della libertà e ri- intorno c’erano le postazioni per l’anamnesi, l’unica spetto. parola strana, non tanto di uso comune, che si Insomma, vorrei vorrei vorrei rendermi utile, come poteva leggere sui cartelli. E dico questo perché tanti di noi! quando si entra in un ospedale, sembra di trovarsi Maria Teresa Tona Lega SPI Spinea all’estero, perché si accolgono i pazienti con termini come “triage”, “day surgery”, “day hospital” ecc. Con mia grande meraviglia e soddisfazione, in questo luogo “l’uscita“ è indicata con la parola “uscita” e l’entrata si chiama “entrata”. Due giovani e simpatiche operatrici sanitarie, credo due medici, hanno raccolto i dati della mia anamnesi e mi hanno assegnato, con mia somma meraviglia l’unico vaccino, credo, disponibile in quel centro, l’Astrazeneca, che poi un infermiere o un medico me l’hanno punturato prontamente sul braccio. Cordialmente mi ha, poi, salutato dandomi ap- puntamento a giugno, con le maniche corte, mi ha ricordato. Volevo tornare a casa a piedi per muovermi un po’ perché mi sentivo bene, ma sono stato subito pre- levato da mio figlio e accompagnato a casa. Da quel momento sono trascorse più di 24, non ho avvertito alcun disturbo, mi sento bene e domani andrò nella sede della mia Lega SPI per i miei consueti impegni. E visto come è andata a me, auguro a tutti una buona vaccinazione col vaccino da voi desiderato. Chiudendo, credo che chi è riuscito ad arrivare fino alla fine di questo racconto semiserio, sarà d’accordo con me che ogni tanto fa bene sorridere un po’ anche in tempo di pandemia. Aldo Sanseverino Segretario Lega SPI del Miranese Lega Mira Corsi e ricorsi Si è da poco conclusa l'iniziativa per la raccolta firme per la proposta di legge popolare contro la propaganda fascista e anche nel nostro territorio ci siamo attivati come Lega SPI, assieme all'ANPI, Lega Spinea “Nuove Gemme” per la buona riuscita dell'iniziativa. Pensiamo alle critiche che ci sono state fatte, del tipo: ormai Io, pensionata nonna del ‘52 sono cose passate, bisogna guardare avanti, con Cosa vorrei per la mia città? Vorrei più inclusione, tutti i problemi che ci sono noi pensiamo ancora a sentirmi al fianco dei giovani e dei loro problemi, queste cose, il fascismo non esiste più. poterli aiutare, essere utile alla comunità giovanile, Ma è proprio così, o invece vi è un aumento un interscambio tra noi e loro. costante di forme di intolleranza e ideologie di Vorrei passeggiare per le strade, come via Matteotti, chiara ispirazione fascista? Stiamo assistendo in e potermi sedere in una comoda panchina. questi giorni ad una velata forma di ostruzionismo Vorrei, e ribadisco vorrei, veder tornare al suo per fermare la proposta di legge Zan contro l'omo- posto la panchina rossa contro la violenza sulle fobia e l'odio verso i disabili, lo Ius soli. Durante il 9
Voci dalle Leghe SPI periodo di raccolta firme, i nostri manifesti affissi fuori della nostra sede sono stati imbrattati. Alcuni giovani del nostro comune hanno postato un video trap impugnando finte pistole e cantando frasi che inneggiavano alla violenza. Lega Cavarzere Cona La pandemia da Coronavirus-19 nel sud della provincia di Venezia La pandemia da Coronavirus-19 nella prima ondata aveva toccato marginalmente il nostro territorio, con poco più di una decina di casi, nessuna positività nemmeno tra gli ospiti ed il personale della locale Casa di Riposo, quando invece arrivavano notizie drammatiche da altre Provincie e Regioni del Nord. La seconda ondata ha invece colpito du- ramente anche la nostra Comunità; si è partiti con pochi casi di positività ad ottobre 2020 con una crescente diffusione del virus con positività crescenti, ricoveri in aumento e primi decessi. Siamo ad Aprile 2021 dove, su una popolazione di 13.127 abitanti, ancora si contano 37 positivi, 7 ricoverati e 43 decessi per covid nel periodo. Anche la Casa di Riposo ha avuto le sue vittime in questa seconda ondata. Considerato che il numero dei soggetti in isolamento fiduciario è sempre stato inferiore ai positivi si suppone che il tracciamento non venga Ora, di fronte a questi segnali di malessere sociale fatto in modo corretto e che non vengano messi in e qualunquismo noi, come SPI, cosa possiamo quarantena tutti i contatti, permettendo al virus di fare? È il periodo in cui ricorrono due date impor- continuare a circolare. tantissime per il nostro paese: il 25 Aprile, Festa Come hanno risposto i servizi sanitari in questa della Liberazione dal nazifascismo e il Primo Maggio, pandemia? A livello locale si sono registrati sicu- Festa del Lavoro, due pilastri fondamentali per ramente disagi, soprattutto per le persone anziane, noi, conquistati dai nostri padri a costo di enormi nella possibilità di contattare il proprio medico, sacrifici e consegnatici affinché noi continuassimo nell’avere visite domiciliari (praticamente tutte so- su questa strada. Ora, in questi momenti di pan- spese), visite specialistiche programmate disdette demia in cui siamo costretti a limitare i nostri con- da ospedali e centri ambulatoriali (durante il lock- tatti, non potremo essere presenti così numerosi down), scarsa la presenza delle USCA, soprattutto in piazza come gli altri anni a festeggiare il 25 nella prima ondata dove fortunatamente il contagio Aprile e il Primo Maggio, ma saremo presenti con qui era contenuto. Bisogna comunque riconoscere una rappresentanza ridotta, per quanto ci sarà che la Medicina di base, organizzata in Medicina permesso dalle normative anti Covid19. In più, Integrata, ha assicurato una assistenza medica saremo il più possibile presenti sui social per testi- telefonica, con mail o su appuntamento, preceduto moniare i nostri valori e portare avanti le nostre da triage, 12 ore al giorno (dalle 8 alle 20) presso proposte, quali il migliorare i servizi assistenziali di la loro sede in Cittadella Socio Sanitaria, con in- territorio, la non autosufficienza, gli aiuti alle fermiere e segreteria, con l’invio delle ricette diret- famiglie in difficoltà, a prescindere da colore, tamente alla farmacia. sesso o religione. Dal 16 Novembre la Medicina integrata, con il Lega SPI Mira personale infermieristico, ha attivato a Cavarzere 10
Voci dalle Leghe SPI un Punto per fare i tamponi rapidi, che in caso ri- sone fragili, ma le dosi messe a disposizione dei sultassero positivi venivano inviati i pazienti a medici di base per ora sono state pochissime. Chioggia per il tampone molecolare. Il servizio ha Floriana Nicolè avuto una interruzione per contagio di parte del personale ed è ripreso il 30 gennaio2020. Il poliambulatorio della Cittadella Socio-Sanitaria, che offre diverse prestazioni specialistiche con- venzionate , dopo il lockdown , è rimasto attivo mentre molti ambulatori ospedalieri hanno chiuso Lega Chioggia agli esterni e ciò ha rappresentato una favorevole opportunità di non sospendere terapie e controlli. Siamo rimasti al nostro posto La situazione vaccinale, iniziata con la vaccinazione La Lega SPI CGIL di Chioggia ha dato la propria vi- degli ospiti e del personale della RSA il 27 gennaio cinanza e sostegno a tutti gli iscritti e pensionati in e conclusa con la somministrazione della seconda generale del territorio dove opera, nonostante la dose il 13 febbraio, mettendo in sicurezza gli pandemia del Covid 19. anziani ospiti, ha avuto un inizio puntuale anche I nostri collaboratori hanno presidiato le sedi di per gli anziani nati nel 1941 che sono stati Chioggia e Sottomarina, svolgendo quotidianamente convocati con lettera e vaccinati in loco da personale le proprie competenze, in materia di controllo dell’ULSS. delle pensioni e di proselitismo. Purtroppo, dopo c’è stata la confusione più totale. Gli effetti devastanti, sotto il profilo sociale ed oc- Sono venute a mancare le dosi di vaccino previste, cupazionale, della crisi pandemica, si sommano ai come è noto, ed il sistema ad invito è saltato so- danni causati negli ultimi vent'anni dalle politiche stituito dalle prenotazioni che non si riuscivano a di peggioramento delle condizioni sociali e reddituali fare. In questi giorni dovrebbero concludersi le dei lavoratori e dei pensionati, con la diminuzione vaccinazioni per gli over 80, mentre sono parzial- delle tutele e dei diritti delle persone. Questa crisi mente iniziate quelle della fascia d’età 70-79 con riguarda anche la CGIL, che deve porsi l'obbiettivo continue sospensioni. per un rinnovato impegno nell’estendere attraverso Il coinvolgimento dei medici di base nelle vaccinazioni il tesseramento la sua rappresentatività. ancora non è chiaro, dovrebbero vaccinare le per- Pierantonio Ganzerla Segretario Lega SPI Chioggia 11
Ambiente&Società Nereo Zanetti Redazione IL RISANAMENTO DEL CANALE OSELLINO Una buona notizia riportata dalla stampa lo- varie accumulate sul fondale in molti anni, cale: “Imminente l’inizio dei lavori per il risa- materiale abbandonato da gente maleduca- namento dell’Osellino”. Oh, finalmente! ta… L’Osellino è un canale artificiale scavato nel Effettivamente, il Consorzio di bonifica Acque 1500 dalla Repubblica Serenissima (al tempo Risorgive aveva avviato il cantiere per una chiamato Fossanuova), con la funzione di pulizia di fondo di tutto il percorso del canale. deviare il corso del fiume Marzenego, allon- In realtà si tratta di lavori propedeutici all’avvio tanando la foce troppo vicina a Venezia. Si del progetto definitivo finalizzato alla salva- collega ad esso nella zona di Mestre e pas- guardia di Venezia. Un progetto studiato e sando per Campalto arriva a Tessera, per poi condiviso tra Consorzio di bonifica Acque Ri- sfociare in laguna. Sinceramente, quando sorgive, Regione Veneto, Città Metropolitana, ho letto l’articolo, pensavo si trattasse delle Magistrato alle Acque per risanare e recupe- solite enunciazioni che di tanto in tanto ap- rare la fruibilità di un canale molto frequentato paiono sulla stampa per ricordare ai cittadini, da piccole imbarcazioni da diporto. che certi Enti esistono ancora…inaspettata- Di questo progetto sI parla da oltre quindici mente, pochi giorni dopo, mi accorgo incre- anni: il suo scopo principale è quello di im- dulo, di uno scavatore sull'argine impegnato pedire che arrivino in laguna materiali inqui- a recuperare relitti, sedimenti e porcherie nanti, che inevitabilmente il corso d’acqua 12
Ambiente&Società raccoglie durante il suo percorso e trascina sfare le esigenze di chi pratica la nautica da con sé fino alla foce. diporto. Complessivamente è un’opera grandiosa, la L’Osellino ha un percorso naturalistico molto quale richiede un investimento notevole (circa particolare, provenendo da Mestre si affianca 27 milioni di Euro), finanziata a stralci e che al parco San Giuliano, costeggia le barene di richiede alcuni anni per essere completata, Campalto e dagli argini si può godere di una d’altronde indispensabile per risanare il corso ampia vista su Venezia ed Estuario. Le sue d’acqua. Saranno ricavate delle anse lungo rive hanno subìto maltrattamenti con una il percorso per combattere l’inquinamento occupazione selvaggia degli spazi per lo sta- utilizzando il metodo della fitodepurazione, zionamento dei natanti, ma da sempre è verranno smantellate e ricostruite le porte fonte di svago per gli appassionati di caccia- vinciane, rinforzati gli argini con lo scavo del pesca e amanti della voga; offre anche oc- fondale per rendere più sicura la navigazione. casioni di lavoro per qualche cantiere nautico Il progetto disegnato inizialmente prevedeva presente sul posto. Qualche volta è stato uno sbarramento in prossimità della foce, motivo di preoccupazione per i residenti nelle una soluzione che però avrebbe creato una adiacenze, per il pericolo di straripamento, serie di difficoltà alle imbarcazioni in transito ma tutto sommato è sempre stato un luogo verso la laguna. di interesse collettivo. Non è una banalità Questa idea progettuale ha generato contra- considerarlo luogo di aggregazione e socialità, rietà e provocato la mobilitazione delle asso- infatti è costante la presenza sugli argini di ciazioni nautiche, dei cittadini e dei partiti capannelli di anziani, che passano il proprio locali. In seguito, il confronto con gli Enti in- tempo in discussioni conviviali. teressati è stato determinante per consigliare Pertanto, ben venga questa riqualificazione la modifica del progetto iniziale, trovando con la completa realizzazione del progetto e pertanto una soluzione più consona a soddi- la speranza che si proceda senza intoppi… 13
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MEMORIE DI GUERRA DI GUERRINO Quarta puntata del racconto tratto da un vario. Tutti i momenti umiliazioni da parte dei tede- diario ritrovato rovistando in soffitta. Mo- schi che ci chiamavano Badoglio, maccaroni, ecc. menti vissuti nel periodo della guerra. Ci tro- ecc. Il rancio invece di migliorare, come ci avevano viamo nel campo di concentramento a circa promesso, peggiorava di giorno in giorno. Si provò 12 km da Bremen. a reclamare ma ci risposero che dovevamo aspet- Renato Natural Collaboratore SPI Lega Chirignago Zelarino tarci anche di peggio. L’undici novembre ci fecero scrivere la prima cartolina, molti non la scrissero Il 6 ottobre ci immatricolarono. Lì ci pre- perché convinti che presto la guerra sarebbe finita. sero anche l’impronta digitale. Tornati alla Le voci dicevano al massimo per Natale. Invece ar- baracca si continuava la solita vita. Intanto rivò Natale e ci portò solo fame. Alla sera andai a la radio gabinetto funzionava sempre. Si dormire con un male allo stomaco dalla fame per- diceva che, una mattina o l’altra, alzan- ché, in proporzione, ci diedero da mangiare meno dosi, non si sarebbero più trovate le sen- degli altri giorni. Solo a Pasqua si cominciò a ras- tinelle tedesche. Le voci più incredibili segnarci alla cattiva sorte. Il 15/08/1944 ebbi un venivano dai Francesi. infortunio sul lavoro al piede sinistro e così ottenni Intanto i giorni passavano sempre con le qualche giorno di riposo. Il 1° settembre i tedeschi solite illusioni e con sempre più fame. Le chiesero chi volesse accettare di rimanere in Ger- nostre riserve erano finite. Io, avevo an- mania come lavoratore libero fino alla fine della cora una buona riserva di sigarette che mi guerra, con i diritti uguali ai lavoratori tedeschi. Io servivano come baratto con i russi, perché accettai così potei subito andare fuori senza essere loro andavano fuori a lavorare e qualche accompagnato. Quelli che accettarono furono cosa portavano. Così ottenni un po’ di pa- messi in un nuovo lager dove tutti erano civili. Ri- tate, un paio di scarpe per me e uno per masi lì pochissimo perché il 13/09, assieme ad un mio compagno, un vasetto di burro. Ma altri, fui trasferito a 150 km distante, a Duisburg fare questo era proibitissimo, tanto che (Renania Settentrionale), per costruire un rifugio una sera la sentinella sparò, ammazzan- per gli impiegati degli uffici generali della Klocher. done uno e ferendone altri due, così che anche andar lì, mi riguardai. Il 14 ottobre 1943 si sparse la notizia che il Governo Badoglio aveva dichiarato guerra alla Germania. In un primo mo- mento non ci si credeva, ma poi i tedeschi stessi ce lo dissero. Il 16/10 si partì per il posto di lavoro, con lo stretto necessario. Il gruppo di lavoro al quale fui assegnato fu inviato alla ferriera situata a 7 km dalla città di Osnabruck (Bassa Sassonia). La mia mansione era di manovale muratore. Il 20/10 cominciò il calvario del lavoro. Lo chiamo così perché fu veramente un cal- 15
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Le donne nella storia Giancarlo Centazzo Redazione CRISTINA ROCCATI Cristina Roccati nacque a Rovigo il 24 otto- Il 30 dicembre 1749 fu accolta come mem- bre 1732 da Giovan Battista e Antonia bro all'Accademia dei Concordi; nel 1750 Campo, una delle famiglie più prestigiose entrò negli Apatisti di Firenze; nell'Arcadia della città. Seguì gli studi letterari sotto la su- con il nome di Aganice Aretusiana e nel pervisione del maestro Pietro Bertaglia di 1753 nell'Accademia degli Ardenti di Bologna Arquà, poi rettore del Seminario di Rovigo. e dei Ricoverati a Padova. Imparò le lingue classi- Il 5 maggio 1751 si lau- che iniziando a com- reò in filosofia e si trasferì porre i suoi primi versi: la a Padova per perfezionare sua abilità in questo il percorso scientifico con campo risulterà tale che lo studio della fisica new- a soli quindici anni sarà toniana, del greco e del- accolta ad una seduta l'ebraico, mentre continua- dell'Accademia dei Con- va a coltivare interessi let- cordi di Rovigo e onorata terari e a comporre versi. come poetessa. Contemporaneamente Dopo aver ottenuto il iniziò il suo impegno, che consenso paterno, il 25 durerà fino al 1777, di settembre del 1747 si lettrice di fisia all'accade- trasferì a Bologna, sotto mia dei Concordi alla la tutela di Bertaglia, per quale, nel 1751, si era studiare filosofia natu- affiancato l'Istituto delle rale. Nello stesso anno Scienza. Nel maggio del venne ammessa all'Università diventando la 1752 rientrò definitivamente a Rovigo, da prima studentessa non bolognese dell'isti- dove non si allontanerà più a causa di ristret- tuto. Vi frequentò vari corsi, tra cui quelli di tezze economiche. Nel 1754 diventò Principe logica, di geometria, di metafisica; si avvicinò (Presidente) dell'Accademia dei Concordi. anche alla meteorologia ed all'astronomia, Della sua attività scientifica di questo periodo ma rimase maggiormente interessata alla fi- rimane poco: solo l'epistolario cominciato nel sica e alle scienze naturali. '47 e concluso nel '54. Degli anni seguenti In questi anni i suoi versi comparvero in sva- restano le 51 lezioni di fisica dell'Accademia riate raccolte e la fama di “poetessa”, di cui dei Concordi. I tre saggi del 10 gennaio, 17 aveva goduto a Rovigo, la ottenne anche a marzo, 10 maggio 1774 rappresentano l'ul- Bologna, tanto da conseguire la carica di tima testimonianza documentata dell'attività “Consigliera della Veneta Nazione” (un rico- di lettrice della Roccati. noscimento molto prestigioso per uno stu- Cristina Roccati si spegne a Rovigo il 16 dente dell'ateneo bolognese). marzo 1797. 17
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Il Sistema Servizi Cgil Il CAAF CGIL di Venezia nelle sue sedi gestite Il Patronato INCA CGIL di Venezia tutela e promuove da personale qualificato, offre assistenza nei i diritti riconosciuti a tutte le persone riguardo al la- rapporti tra il cittadino e l’Amministrazione Fi- voro, alla salute, alla cittadinanza, all'assistenza so- nanziaria erogando con professionalità i se- ciale ed economica, alla previdenza. guenti servizi: • Assistenza nei rapporti con gli Enti Previdenziali • Servizi Fiscali: Mod. 730 e Unico, IMU, • Tutela ai lavoratori pubblici, privati e autonomi per RED, ISEE (per accesso a Prestazioni So- ogni tipo di pensione ciali: Assegno Nucleo /Maternità, Esenzione • Controllo, rettifica e ricongiunzione delle posizioni Ticket, Bonus Enel/Gas, Fondo Affitti, Diritto assicurative allo Studio, ecc.) • Contribuzione figurativa e volontaria • Servizio Successioni: compilazione dichia- • Consulenza sulle opportunità previdenziali e sulla razione di Successione, Riunione di Usu- previdenza complementare frutto, ricerche catastali, rilascio Visure • Assegni familiari Catastali. • Riconoscimento e indennizzo di infortuni e malat- • Servizio Colf/Badanti: assunzione, cessa- tie professionali zione, modifica del rapporto di lavoro, cal- • Sorveglianza sanitaria colo contributi INPS, buste paga, calcolo • Danno biologico extra Inail TFR, comunicazioni varie. • Cause di servizio, equo indennizzo • Maternità e congedi parentali • Servizio Assistenza Contratti Locazione: re- • Malattia gistrazione del contratto (anche assoggettato • Prestazioni legali all’handicap, invalidità civili, a Cedolare Secca) del calcolo dell’aggior- indennità di accompagnamento namento ISTAT, comunicazioni periodiche • Responsabilità professionale all’inquilino, compilazione modulistica per il • Indennità di disoccupazione versamento delle imposte (F24), rinnovo, • Bonus Covid 19 cessione o risoluzione del contratto. • Reddito di emergenza Si accede alle sedi solo su appuntamento Per salvaguardare la salute di tutti, si accede alle sedi chiamando o scrivendo a: solo su appuntamento chiamando o scrivendo a: tel. 041.5491100 info@caafcgilvenezia.it MESTRE t. 0415491356 veneziamestre@inca.it VENEZIA C.S. e Isole t.0415491451 veneziacentrostorico@inca.it Mestre tel. 041.5491100 CHIOGGIA t. 0415491401 chioggia@inca.it Favaro Veneto tel. 041.5491445 MIRANO t. 0415491438 mirano@inca.it Marcon tel. 041.5491190 DOLO t. 0415491463 dolo@inca.it Quarto d’Altino tel. 0422.780712 PORTOGRUARO t. 0421338842 portogruaro@inca.it Marghera tel. 041.5491405 Venezia C. S. tel. 041.5491188 SAN DONÀ DI PIAVE t. 0421338830 sandonadipiave@inca.it Castello tel. 041.5208032 Lido tel. 041.5491455 Murano tel. 041.739102 Gli Uffici Vertenze e Legale della CGIL di Venezia Dolo tel. 041 5491178 offrono agli iscritti un’ampia ed efficace assistenza Noale tel. 041 5491195 legale, tecnica, contrattuale. Gestiscono le concilia- Mirano tel. 041 5491198 zioni davanti alle Commissioni e, se necessario, pro- Mira tel. 041 5491426 muovono davanti alla Magistratura competente le Oriago tel. 041 5491183 opportune azioni, avvalendosi di legali qualificati. Chioggia tel. 041 5491193 • Consulenze sulla legislazione riguardante il lavoro, Cavarzere tel. 0426 311297 provvedimenti disciplinari, pressioni improprie Meolo tel. 0421 345316 • Mobbing Ceggia tel. 0421 322544 • Recupero dei crediti di lavoro e impugnazione dei San Michele al T. tel. 0431 521290 licenziamenti Portogruaro tel. 0421 338882-883 • Controllo della busta paga e del trattamento di fine San Donà di Piave tel. 0421 338880 rapporto Jesolo tel. 0421 338884 • Informazioni sugli ammortizzatori sociali e sui di- Caorle tel. 0421 21077 versi contratti collettivi di lavoro La Salute di Livenza tel. 421 290261 • Assistenza nelle procedure concorsuali, in partico- San Stino di Livenza tel. 0421 338889 lare nei fallimenti Eraclea tel. 0421 232626 In questo periodo si accede solo su appuntamento Musile di Piave tel. 0421 53125 telefonando o scrivendo a: Noventa di Piave tel. 0421 309723 tel.041 5491346 Ca’ Savio tel. 041 966180 ufficiolegale.venezia@veneto.cgil.it 19
Il Caaf della Cgil di Venezia continua ad essere accanto a voi: chiamate il 041.5491100 o scrivete a info@caafcgilvenezia.it IL NOSTRO TEMPO /mensile dello SPI CGIL Metropolitano di Venezia maggio-giugno 2021/Bollettino Sindacale online e cartaceo via Ca’ Marcello 10 Mestre Venezia Tel. 041 5491204 Fax 041 5491237 spimetro.venezia@veneto.cgil.it spimetro.comunicazione@veneto.cgil.it www.spi.venezia.it Direttore editoriale Daniele Tronco/Responsabile Comunicazione Cristina De Rossi/ Redazione Bruna Busso, Giancarlo Centazzo, Pasquale Graziano, Filippo Nappi, Nereo Zanetti, Monica Zennaro Sindacato Pensionati Italiani Metropolitano Venezia Daniele Tronco Segretario generale Enzo Zaffalon Segretario organizzativo Loredana Angelino Segretaria
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