Linee guida per il cammino pastorale di quest'anno: Servizio, Decreto della Visita Pastorale, Sinodo - la Cordata ...

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Linee guida per il cammino pastorale di quest'anno: Servizio, Decreto della Visita Pastorale, Sinodo - la Cordata ...
Anno LVIII - N. 10 - Ottobre 2020                                                    Sped. in abb. post. - gr. 3

                                 Periodico della Parrocchia dei Ss. Antonio Abate e Francesca Cabrini - Sant’Angelo Lodigiano
                                                                     www.lacordataonline.it

  Linee guida per il cammino pastorale di quest’anno:
    Servizio, Decreto della Visita Pastorale, Sinodo
Le linee guida del cammino pastorale che saremo invitati a
percorrere nell’anno 2020-2021 sono contrassegnate anzi-
tutto dalla continuità. Non ha senso infatti una programma-
zione che ogni anno si reinventa e non tiene conto del cam-
mino precedente.
La direzione principale che assicura questa continuità è
l’impegno consapevole e determinato ad essere sempre di
più Comunità secondo il Cuore di Cristo, conformandoci al
modello di Chiesa descritta negli Atti degli Apostoli e nei
Vangeli.
Negli anni scorsi abbiamo sottolineato la centralità dell’Eu-
caristia, la preghiera, la comunione e la fraternità, la missio-
narietà, l’attenzione ai poveri. Quest’anno, continuando il
cammino precedente, rifletteremo in modo particolare sul
servizio a cui ci chiama il Signore nella nostra vocazione e
missione e ci impegneremo a metterla in pratica.
                  Chiamati al servizio
La Chiesa non è una agenzia di servizi religiosi o assisten-
ziali in cui alcuni operano e altri si limitano ad essere utenti,
ma ciascuno secondo la propria vocazione e capacità si deve
sentire chiamato ad essere “servo”, che con generosità ed
umiltà si dona nel servizio alla Comunità. Il Signore vuole
che nessuno nella Chiesa si senta autorizzato a scegliere la
disoccupazione. Esprime questo con molta chiarezza la pa-
rabola del padrone che a tutte le ore esce ad invitare ad an-
dare nella sua vigna a lavorare è molto chiara(Matteo 20,1-
16). La vigna rappresenta la Chiesa nella quale tutti siamo
chiamati a lavorare. Occorre rendersi disponibili a non far
mancare il nostro contributo di servizio attivo nei vari setto-
ri della vita pastorale dalla catechesi, all’animazione liturgi-
ca, alla carità, ai multiformi servizi che sono necessari per
la vita della comunità e per le sue strutture. Gli Atti degli
Apostoli ci presentano un esempio significativo nella istitu-
zione dei Diaconi (Atti 6,1-6). Per rispondere alla chiamata
al servizio che il Signore Gesù ci rivolge, non dobbiamo
                                                                    Sopra: Frontespizio del libro che, nella prima parte, raccoglie gli inter-
limitarci alla efficienza dei servizi necessari, ma dobbiamo
                                                                    venti più significativi del nostro Vescovo nei mesi difficili dell’emergen-
preoccuparci della modalità spirituale con cui offriamo il
                                                                    za dell’epidemia di corona virus, che hanno aiutato la Comunità Diocesa-
nostro servizio. La Parola di Dio è ricca di indicazioni a
                                                                    na a camminare “Insieme sulla Via” con Fede e Speranza. Dopo la pri-
questo riguardo. Ad esempio Matteo 20,20-28 in cui Gesù
                                                                    ma parte (“… tra memoria”), nella seconda parte (“e futuro”), il Vesco-
invita gli apostoli a non cercare di emergere e sentirsi im-
                                                                    vo esorta a continuare nel cammino “pre-sinodale” riprendendo la rifles-
portanti, ma imitare Lui che “non è venuto per essere servi-
                                                                    sione ed il confronto, sulla base delle schede offerte prima dell’emergen-
to ma per servire e dare la vita”, come ci ha mostrato nelle
                                                                    za, per raccogliere le idee e le proposte utili al cammino pastorale in vista
lavanda dei piedi, “vi ho dato l’esempio, come ho fatto io
                                                                    del Sinodo, rafforzati dall’esperienza fatta nei mesi dell’epidemia. E’
facciate anche voi” (Gv 13,15).
                                                                    un’esortazione che il Vescovo in modo particolare rivolge alla nostra
Occorre inoltre che ciascuno offra il proprio servizio non in
                                                                    Comunità Parrocchiale con il Decreto della Visita Pastorale che troviamo
modo autoreferenziale, ma cerchi sempre di operare perché
                                                                    come inserto in queto numero della Cordata.
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la Comunità sia sempre più secondo il Cuore di Gesù,
in spirito di corresponsabilità e comunione.
                                                                CELEBRAZIONI PRINCIPALI
La chiamata al servizio nella nostra comunità è solleci-
tata dal cambio dei Sacerdoti. Don Bassiano ci ha la-
                                                                  DEL MESE DI OTTOBRE
sciato per il Paradiso e verrà sostituito da don Maurizio
Anelli, inoltre don Mario ci lascerà per la Parrocchia di           FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO
Nosadello e Gradella e per attendere agli studi alla Fa-
                                                              Sabato 3 Ottobre nella chiesa di Santa Maria
coltà teologica di Torino e sarà sostituito da Nicola
                                                              Ore 20.45 Santo Rosario con video di Don Carlo Cerri.
Fraschini, che verrà ordinato Diacono il prossimo 11
Ottobre e sarà ordinato Sacerdote Sabato 12 Giugno            Domenica 4 Ottobre nella chiesa di Santa Maria
2021. Questo cambio ci solleciterà a sentirci correspon-      Ore 9.30 Santa Messa
sabilizzati nel collaborare nei vari settori del vissuto      Ore 16.30 Santo Rosario e Benedizione
pastorale della Parrocchia ed in particolare nella delica-    Ore 20.45 “Peregrinatio” della statua della Madonna Regina
ta ed insostituibile opera educativa dell’Oratorio.           Lunedì 5 Ottobre nella chiesa di Santa Maria
        Il decreto della Visita Pastorale                     Ore 20.45 Santa Messa per i defunti.
Il nostro Vescovo dopo la Visita Pastorale nella nostra
Parrocchia che ha fatto nella settimana da Domenica 3
                                                                             INIZIO ANNO CATECHISTICO
a Venerdì 9 Febbraio 2019, ha raccolto in un apposito
                                                              Domenica 4 Ottobre Santa Messa alle ore 15.00 in Oratorio (Se c’è brutto
“decreto” le indicazioni e le esortazioni per il cammino
della nostra Comunità Parrocchiale che ha maturato nel        tempo in Basilica).
corso della Visita. Questo “decreto” ci è stato conse-
gnato Venerdì 18 Settembre in Cattedrale a Lodi nel                           ORDINAZIONE DIACONALE
corso della celebrazione per l’avvio dell’anno pastorale      Domenica 11 Ottobre alle ore 17.30 in Cattedrale a Lodi Nicola Fraschini
diocesano. Lo pubblichiamo come inserto in questo             verrà ordinato Diacono.
numero della Cordata in modo da consentire a tutti di
prenderne visione.                                                            PREGHIERA PER I DEFUNTI
Nel corso dell’anno rifletteremo attentamente su quanto       IN BASILICA:
il Vescovo ci dice. In modo particolare sarà oggetto di       Novena da lunedì 26 Ottobre a Venerdì 30 Ottobre, alle ore 20.45, Santa
attenta riflessione da parte dei Consigli: Pastorale, degli   Messa con un ricordo particolare nella preghiera per i defunti dell’anno.
Affari Economici e dell’Oratorio, per verificare che il
nostro cammino segua le indicazioni del Vescovo.
                Il Sinodo Diocesano                           Lunedì 2 Novembre: Commemorazione di tutti i defunti S. Messe
Il Vescovo nel Decreto sopra accennato ci esorta a par-       ore 7.30, 10.00, 18.00 e 20.45.
tecipare attivamente alla fase preparatoria del Sinodo
                                                              CHIESA DEL LAZZARETTO:
Diocesano. Per questa partecipazione sarà impegnato in
                                                              S. Messa alle ore 8.00 di Lunedì 2 Novembre.
modo particolare il Consiglio Pastorale Parrocchiale
che verrà chiamato ad offrire il proprio contributo di        CAMPOSANTO:
riflessione con l’ausilio delle tracce e delle domande        Novena: da Lunedì 26 Ottobre a Sabato 31 Ottobre alle ore 15.30.
che la Commissione preparatoria ha raccolto nelle             Domenica 1 Novembre: alle ore 15.30 Santa Messa
schede sui diversi temi sui quali si articola il Sinodo. E’   (non c’è la processione dalla Basilica al Camposanto)
un lavoro di riflessione impegnativo che sarà fecondo         Lunedì 2 Novembre: Sante Messe alle ore 9.00 e alle ore 15.30.
per la nostra Comunità, in quanto offrirà non pochi           Ottavario: Santa Messa alle ore 15.30 da martedì 3 a sabato 7 Novembre
spunti di rinnovamento per il nostro cammino pastora-         Festa della Luce: Lunedì 9 novembre ore 20.45
le.
Come ci esorta il nostro Vescovo camminiamo                           FESTA DI S. CARLO alla frazione Ranera
“insieme sulla via … tra memoria e futuro”, con con-          Triduo: Giovedì 5, Venerdì 6, Sabato 7 Novembre, ore 20.30 Santa Messa
vinzione e impegno, per seguire il Signore Gesù come
                                                              Domenica 8 Novembre: Ore 15.00 Santa Messa Solenne, a seguire sul sa-
discepoli e missionari ed essere sempre più Chiesa se-
                                                              grato la benedizione della frazione.
condo il suo Cuore nella Comunione e nella Missione.
                                           Don Ermanno
                                                                                Le date dei Sacramenti
                                                                  Per i Sacramenti non celebrati quest’anno:
                                                              Prima Confessione: 21 Febbraio 2021
In Basilica:                                                  Prima Comunione: 7 Marzo 2021
Sabato:       ore 18.00                                       Cresima: Sabato 16 Gennaio 2021ore 15.30 (oppure Domenica 17 Gennaio
Domenica: ore 8.00 – 10.00 – 11.15 – 18.00                    2021ore 17.00 a secondo della disponibilità del Vescovo, in questo caso la Messa
NOTA: la S. Messa delle ore 10.00 è preferibile sia           Vespertina delle ore 18.00 verrà celebrata all’Oratorio).
seguita da adolescenti, ragazzi e genitori
                                                                   Per i Sacramenti anno 2021:
Nella Cappella dell’Oratorio:                                 Prima Confessione: Domenica 25 Aprile 2021ore 15.30
Domenica ore 10.00 (viene celebrata perché a causa            Prima Comunione: Domenica 9 Maggio 2021 ore 10.30 (oppure alle 17.00)
del distanziamento non tutti possono partecipare alla         Cresima: Domenica 23 Maggio 2021 Ore 15.30 (oppure Domenica 30 Maggio
Messa della Basilica).                                        ore 15.30 a seconda della disponibilità del Vescovo).
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Ottobre 2020                                                                                                                                Pagina 3

         Grazie a don Mario Bonfanti e benvenuto
         a don Maurizio Anelli e Nicola Fraschini
 Don Mario Bonfanti ci lascia per diven-                         Il SALUTO DI DON MAURIZIO ANELLI
 tare Parroco delle Parrocchie di Nosadel-
 lo e Gradella ed attendere agli studi nella      Angelo vuol dire “messaggero”. Egli è un essere che la Bibbia ci presenta al servizio di Dio
 facoltà teologica di Torino.                     nella storia della salvezza; uno spirito incaricato di un ministero, inviato per servire coloro
 E’ stato fra noi nove anni e si è speso con      che devono ereditare la salvezza (vedi Eb 1,14).
 grande amore e zelo sacerdotale per l’O-         E io provengo da una parrocchia avente come titolare san Michele Arcangelo e arrivo in una
 ratorio e per tutta la nostra Comunità Par-      chiesa parrocchiale che ha sul proprio campanile un Angelo, nella città di Sant’Angelo Lodi-
 rocchiale. Siamo stati per lui la sua fami-      giano.
 glia spirituale. Ci ha voluto bene come          Sono stato ordinato presbitero, sacerdote, nel 1985 dal vescovo Paolo Magnani. Ma chi è il
 fratelli e figli spirituali che il Signore gli   sacerdote? È un “messaggero” della verità di Dio. Egli viene con parole umane, ma queste
 ha affidato. Ma anche noi gli abbiamo            sono ripiene di verità divina. Dicono una cosa antichissima e tuttavia non mai ancora compre-
 voluto bene perchè nel suo ministero è           sa. Dicono Dio. Eppure anch’essi sono ancora apprendisti di Dio. E tuttavia, Dio ordina loro
 stato un dono del Signore. Abbiamo rice-         di mettersi a parlare di ciò che essi stessi hanno compreso soltanto a metà.
 vuto tanto ed è doveroso dire GRAZIE al          E io so di balbettare, so bene che tutto ciò che ho da dire suona così strano, inverosimile sulla
 Signore e a lui. Lo abbiamo espresso in          bocca di un uomo, sulla mia bocca. Ma io vengo a voi per parlarvi di Dio. E lo Spirito del
 modo particolare nella Santa Messa cele-         Signore compirà il miracolo di far penetrare la Parola in alcuni cuori portando serenità, con-
 brata in Oratorio Domenica 27 Settembre,         solazione e forza. Gesù ha detto al sacerdote: “Chi ascolta voi, ascolta me” (Lc 10,13).
 ma lo ricorderemo sempre nella preghie-          Sono entrato nel Seminario vescovile a Lodi nel 1979, diplomato fresco geometra, provenien-
 ra, così come lui, ne siamo sicuri si ricor-     te da Tavazzano con Villavesco. Ho svolto il mio ministero sacerdotale come vicario parroc-
 derà di noi. Lui è nel nostro cuore e noi        chiale nelle parrocchie dell’Ausiliatrice a Lodi, a San Colombano e ancora a Lodi alla Ma-
 siamo nel suo cuore.                             donna del Carmine; poi come parroco a Balbiano, Casalmaiocco, Miradolo Terme e Campori-
 Il Vescovo per sostituire Don Mario ci           naldo.
 dona un Seminarista che sarà ordinato            Ora vengo in mezzo e davanti a voi come vicario parrocchiale in collaborazione con il parro-
 Diacono Domenica 11 Ottobre prossimo             co don Ermanno, che saluto e ringrazio per la sua fraterna accoglienza, e anche come cappel-
 in Cattedrale a Lodi e diventerà Sacerdo-        lano presso l’ospedale Delmati, per servire la carne sofferente di Cristo e sostenere la cura del
 te Sabato 12 Giugno dell’anno prossimo.          buon samaritano.
 Ha 33 anni ed è originario di Casalpuster-       Saluto don Antonio, le reverende Suore, i membri del Consiglio Pastorale, delle numerose
 lengo. Lo accogliamo con lo stesso spirito       associazioni e gruppi ecclesiali.
 con cui abbiamo accolto don Mario, lo            Saluto i sacerdoti della parrocchia sorella Maria Madre della Chiesa e la comunità loro affida-
 accompagneremo con la preghiera e gli            ta.
 assicuriamo la piena e totale collaborazio-      Essere prete, messaggero di Dio, è una sorte felice! La presenza divina erompe per abbraccia-
 ne perché possa raccogliere e continuare         re tutta l’estensione della sua vita. Il suo destino è vivere interamente nel “Dio vicino, con
 quanto don Mario ha seminato.                    noi”. E tutto questo rimanendo uomo tra gli uomini.
 Il Vescovo oltre il dono del Diacono per         Preghiamo che Dio mandi operai alla sua messe, perché gli operai sono pochi. Preghiamo per
 sostituire don Mario, ci fa dono di un           i nostri preti perché perseverino in fedele servizio fino alla beata fine. Pregate per me. Io pre-
 Sacerdote per sostituire don Bassiano            go per voi.
 Travaini che ci ha lasciati per il Cielo: è      Diceva san Francesco d’Assisi: “Se io incontrassi un sacerdote e un Angelo, saluterei prima il
 don Maurizio Anelli che lascia la Parroc-        sacerdote e poi l’Angelo”.
 chia di Miradolo per venire fra noi a par-                                                                                           don Maurizio
 tire dal 18 Ottobre. Lo accogliamo con
 affetto e siamo sicuri che farà tanto bene
 sia nella nostra Parrocchia, sia in Ospeda-
 le, perché il Vescovo lo ha nominato an-
 che      Cappellano       dell’Ospedale     di
 Sant’Angelo. Il suo Ministero sarà prezio-
 so per la nostra Comunità Parrocchiale.
 Lo accogliamo con tanta gratitudine e lo
 accompagniamo con la nostra preghiera
 perché trovi nella nostra Comunità la sua
 nuova famiglia ed il suo ministero fecon-
 do. Anche Don Bassiano lo seguirà con la
 sua preghiera dal Cielo perchè si trovi
 bene fra noi, come lui si è trovato bene.

A lato è riportato il saluto di Don Mau-
rizio Anelli, mentre il saluto di don Ma-
rio Bonfanti e di Nicola Fraschini sono
pubblicati nelle pagine 11 e 13 dedicate
all’Oratorio.
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   Il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale:
               “Tessitori di fraternità, Eccomi manda me!”
Il Messaggio di papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondia-         Spirito Santo nella nostra vita, ad ascoltare la chiamata alla missione,
le 2020, che verrà celebrata il 18 ottobre, poggia su due pilastri. Il     sia nella via del matrimonio, sia in quella della verginità consacrata o
primo è la risposta che il profeta Isaia dà a Jahvé quando Questi do-      del sacerdozio ordinato, e comunque nella vita ordinaria di tutti i
manda: «Chi manderò?», e Isaia risponde: “Eccomi, manda me” (Is            giorni? Siamo disposti ad essere inviati ovunque per testimoniare la
6,8). Il secondo pilastro è la situazione mondiale colpita dalla pande-    nostra fede in Dio Padre misericordioso, per proclamare il Vangelo
mia, in cui occorre “Capire che cosa Dio ci stia dicendo in questi         della salvezza di Gesù Cristo, per condividere la vita divina dello
tempi di pandemia” perché questo “diventa una sfida anche per la           Spirito Santo edificando la Chiesa? Come Maria, la madre di Gesù,
missione della Chiesa”.                                                    siamo pronti ad essere senza riserve al servizio della volontà di Dio
Il Messaggio ha come titolo proprio la risposta di Isaia: “Eccomi,         (cfr Lc 1,38)? Questa disponibilità interiore è molto importante per
manda me”. “Questa chiamata – spiega il Papa - proviene dal cuore          poter rispondere a Dio: “Eccomi, Signore, manda me” (cfr Is 6,8)”.
di Dio, dalla sua misericordia che interpella sia la Chiesa sia l’umani-   La risposta, suggerisce Francesco deve avvenire “nell’oggi della
tà nell’attuale crisi mondiale”.                                           Chiesa e della storia”. Per questo è importante domandarsi “cosa Dio
“Siamo veramente spaventati, disorientati e impauriti. Il dolore e la      ci stia dicendo in questi tempi di pandemia”, perché questo “diventa
morte ci fanno sperimentare la nostra fragilità umana; ma nello stes-      una sfida anche per la missione della Chiesa. La malattia, la sofferen-
so tempo ci riconosciamo tutti                                                                                        za, la paura, l’isolamento ci
partecipi di un forte desiderio                                                                                       interpellano. La povertà di
di vita e di liberazione dal                                                                                          chi muore solo, di chi è ab-
male. In questo contesto, la                                                                                          bandonato a sé stesso, di chi
chiamata alla missione, l’invi-                                                                                       perde il lavoro e il salario, di
to ad uscire da sé stessi per                                                                                         chi non ha casa e cibo ci
amore di Dio e del prossimo                                                                                           interroga. Obbligati alla
si presenta come opportunità                                                                                          distanza fisica e a rimanere
di condivisione, di servizio, di                                                                                      a casa, siamo invitati a ri-
intercessione. La missione che                                                                                        scoprire che abbiamo biso-
Dio affida a ciascuno fa pas-                                                                                         gno delle relazioni sociali, e
sare dall’io pauroso e chiuso                                                                                         anche della relazione comu-
all’io ritrovato e rinnovato dal                                                                                      nitaria con Dio”.
dono di sé”.                                                                                                          “Lungi dall’aumentare la
Naturalmente, “Gesù è il Mis-                                                                                         diffidenza e l’indifferenza,
sionario del Padre: la sua Per-                                                                                       questa condizione dovrebbe
sona e la sua opera sono inte-                                                                                        renderci più attenti al nostro
ramente obbedienza alla vo-                                                                                           modo di relazionarci con gli
lontà del Padre (cfr Gv 4,34;                                                                                         altri. E la preghiera, in cui
6,38; 8,12-30; Eb 10,5-10). A                                                                                         Dio tocca e muove il nostro
sua volta Gesù, crocifisso e                                                                                          cuore, ci apre ai bisogni di
risorto per noi, ci attrae nel                                                                                        amore, di dignità e di libertà
suo movimento di amore, con                                                                                           dei nostri fratelli, come pure
il suo stesso Spirito, il quale                                                                                       alla cura per tutto il creato.
anima la Chiesa, fa di noi dei                                                                                        L’impossibilità di riunirci
discepoli di Cristo e ci invia in                                                                                     come Chiesa per celebrare
missione verso il mondo e le                                                                                          l’Eucaristia ci ha fatto con-
genti.                                                                                                                dividere la condizione di
«La missione, la ‘Chiesa in                                                                                           tante comunità cristiane che
uscita, non sono un program-                                                                                          non possono celebrare la
ma, una intenzione da realiz-                                                                                         Messa ogni domenica. In
zare per sforzo di volontà. È                                                                                         questo contesto, la domanda
Cristo che fa uscire la Chiesa                                                                                        che Dio pone: «Chi mande-
da se stessa. Nella missione di                                                                                       rò?», ci viene nuovamente
annunciare il Vangelo, tu ti muovi perché lo Spirito ti spinge e ti por-   rivolta e attende da noi una risposta generosa e convinta: «Eccomi,
ta»”.                                                                      manda me!» (Is 6,8)”.
La Chiesa è dunque continuazione della missione di Cristo: “La             A conclusione, il papa esorta a contribuire alla missione della Chiesa
Chiesa, sacramento universale dell’amore di Dio per il mondo, conti-       con la preghiera, la riflessione e l’aiuto materiale: “La carità espressa
nua nella storia la missione di Gesù e ci invia dappertutto affinché,      nelle collette delle celebrazioni liturgiche della terza domenica di
attraverso la nostra testimonianza della fede e l’annuncio del Vange-      ottobre ha lo scopo di sostenere il lavoro missionario svolto a mio
lo, Dio manifesti ancora il suo amore e possa toccare e trasformare        nome dalle Pontificie Opere Missionarie, per andare incontro ai biso-
cuori, menti, corpi, società e culture in ogni luogo e tempo”.             gni spirituali e materiali dei popoli e delle Chiese in tutto il mondo
La missione è “risposta, libera e consapevole, alla chiamata di Dio.       per la salvezza di tutti”.
Ma questa chiamata possiamo percepirla solo quando viviamo un              Il Messaggio si conclude con un'invocazione a Maria: "La Santissima
rapporto personale di amore con Gesù vivo nella sua Chiesa”.               Vergine Maria, Stella dell’evangelizzazione e Consolatrice degli
Per aiutare a una risposta personale, il pontefice elenca una serie di     afflitti, discepola missionaria del proprio Figlio Gesù, continui a in-
domande: “Chiediamoci: siamo pronti ad accogliere la presenza dello        tercedere per noi e a sostenerci.
Linee guida per il cammino pastorale di quest'anno: Servizio, Decreto della Visita Pastorale, Sinodo - la Cordata ...
Ottobre 2020                                                                                                                            Pagina 5

    Cinquantesimo anniversario di Ordinazione
      Sacerdotale di Padre Daniele Cambielli
Domenica 27 settembre Padre Daniele Cambielli ha festeggiato il          L’Amministrazione Comunale di Sant’ Angelo Lodigiano, terra di
50° di ordinazione sacerdotale nella parrocchia di S.Francesco           Madre Cabrini, lo ha insignito nel 2001 della benemerenza civica
d’Assisi di Padang (Sumatra Occidentale ) dove, dalla fine del           con questa motivazione “Rappresentante vivente della tradizione
2016, svolge la sua attività missionaria e contemporaneamente,           missionaria santangiolina, opera da più di vent’anni in Indonesia,
durante le S.Messe, le comunità parrocchiali di S.Angelo Lodigiano       promuovendo iniziative educative per la gioventù e sociali per le
hanno ricordato questo importante evento nella preghiera dei fedeli .    popolazioni locali nel rispetto delle loro culture e tradizioni”.
Il primo incontro con l’ Istituto Saveriano Missioni Estere è avvenu-    Questo articolo è stato scritto a seguito di un messaggio che ho rice-
to, grazie a Don Lino Magenes suo direttore spirituale, nell’estate      vuto e che trasmetto a ciascun lettore che vuol fare un regalo gradito
del 1964, quando ancora Padre Daniele lavorava come tecnico alla         al festeggiato: “Il 27 settembre compio 50 anni di sacerdozio. Chis-
Nucleo Vision; nell’ottobre dello stesso anno, ancora convalescente      sà che tu mi metta in modo speciale nelle tue preghiere”. Se qualcu-
da un‘operazione di appendicite, entrava nella casa di Desio per         no vuole raccogliere il messaggio e mettersi in contatto con lui, l’in-
vocazioni adulte .                                                       dirizzo e-mail è: pdanielesx@gmail.com                            M.T.
Ordinato sacerdote nel 1970, ha lavorato in Italia come animatore di
Mani Tese e a fine 1975 è stato inviato in Indonesia. Dopo un anno
di preparazione alla lingua indonesiana la prima destinazione: Isole
Mentawai presso gli indigeni di queste isole equatoriali ove ha potu-
to mettere insieme un vocabolario con sei delle loro lingue e diversi
dati relativi alle loro culture e credenze.
Nel 1984 ha ottenuto la cittadinanza indonesiana.
Nel 1993, nominato responsabile della Commissione diocesana per i
giovani della Diocesi di Padang, importante città dell’isola di
Sumatra, è iniziata per Padre Daniele una nuova esperienza: dagli
indigeni della foresta ai giovani di una Diocesi.
Nel 1999 viene inviato, in sostituzione di un Padre deceduto dopo
un intervento chirurgico, nel Prenoviziato dell’Istituto di Giacarta
(capitale dell’Indonesia), come formatore-accompagnatore dei
giovani indonesiani che vogliono diventare Saveriani. Questa è
forse l’esperienza centrale dell’attività di Padre Daniele, come
possiamo desumere da alcuni documenti ricevuti.
“L’avventura spirituale con i prenovizi di varie etnie, di culture e
lingue materne diverse, con varietà di credenze ed esperienze alle
spalle, mi dà la possibilità di sperimentare quella convivialità delle
differenze che è il sogno e l’utopia del Vangelo: che cioè il mondo
diventi l’unica famiglia dei figli di Dio, fratelli che si fanno
seminatori di speranza e costruttori di pace. Senza che lo sapessi, ho
vissuto una lunga preparazione ad accompagnare il cammino di
questi giovani verso il sacerdozio e la loro missione nel mondo
degli ultimi”.
La sua attività non si è esaurita nel Seminario, infatti Padre Daniele
nella parrocchia di San Matteo Apostolo, dove è situata la casa del
Noviziato-Prenoviziato Saveriano a Jakarta, ha tenuto perio
dicamente corsi sul Vangelo, ha aiutato per le confessioni in periodi
intensi come il Natale e la Pasqua, ha organizzato incontri per il
dialogo interreligioso (l’Indonesia è la nazione con il più grande
numero di islamici del mondo e alcuni prenovizi sono figli di
genitori mussulmani e loro stessi sono passati al Cristianesimo in
età scolare).
Dopo 17 anni di permanenza a Giava presso il Prenoviziato è ritor-
nato a Padang, città dell’isola di Sumatra, come coadiuvatore nella
Parrocchia di San Francesco d’Assisi.
L’entusiasmo e la dedizione con cui vive la sua missione, gli incari-
chi di grande responsabilità a cui è stato chiamato non sorprendono
le persone che, in gioventù, lo hanno frequentato a Sant’Angelo
Lodigiano, suo paese natale e che hanno conosciuto la serietà del
suo impegno nell’attività dell’ Oratorio San Luigi, ma anche l’alle-
gria, la disponibilità e la gioia faticosa delle impegnative scalate
alpine in compagnia degli amici del campeggio. Il suo sorriso era        Dall’alto: con gli amici di Sant’Angelo sui ghiacciai del monte
contagioso come lo è oggi.                                               Bianco; con Papa Giovanni Paolo II; con i giovani del prenoviziato.
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Suggestivo e carico di emozioni l’omaggio a mons. Giuseppe
Amici, nell’ambito delle celebrazioni indette per la festa della
Madonna Addolorata nel borgo San Martino e San Bartolomeo.
La storia della sua vita ricca di fede e di amore per la Chiesa
meritava di non essere dimenticata dalla sua Sant’Angelo che tanto
amava, in particolare nel borgo San Martino in cui è nato.
Nella chiesa di San Bartolomeo, giovedì 17 settembre dopo il
Rosario con la meditazione dei sette dolori di Maria, condotta da
don Antonio Poggi, Antonio Saletta ha offerto attraverso cenni
biografici e immagini, l’opportunità di riscoprire, in tutti i suoi
aspetti, l’eminente personalità del vescovo santangiolino, che nel
suo percorso sacerdotale ha vissuto momenti di grande impegno,
dapprima come professore nel seminario di Fano, poi come vescovo
nelle diocesi pugliese di Troia e Foggia, nella diocesi di Cesena e
infine come arcivescovo di Modena e abate di Nonantola. Antonio
Saletta ha messo in luce oltre i tratti della sua umanità mite ed umile
l’amore e lo zelo pastorale del suo servizio episcopale. Partico-
larmente apprezzate le sue lettere pastorali. Ad esempio la lettera sui
laici che fu citata da Papa Paolo VI. Mons. Amici partecipò
attivamente al Concilio Vaticano II, intervenne più volte nelle
sessioni generali e offrì un contributo significativo nella com-
missione per la spiritualità e la formazione sacerdotale nei seminari
che ha elaborato il documento”Optatam totius”
Nel corso della serata sono intervenuti portando il loro contributo di
ricordi e testimonianze alcuni parenti del vescovo, Rosetta Amici,
figlia del fratello Mario, e il cugino Giancarlo Cordoni che ha messo
l’accento sulla figura di Rachele, sorella di mons. Amici, che le è
stata accanto fino alla morte.

                                                                          Nella foto sopra in alto: Mons. Giuseppe Amici, davanti alla chiesa di
                                                                          San Bartolomeo per la festa della Madonna Addolorata, il 26 settembre
                                                                          1976.
                                                                          Nella foto sopra in basso:Un momento della serata dedicata al ricordo
                                                                          di mons. Giuseppe Amici. Il Parroco è a sinistra, don Antonio Poggi al
                                                                          centro e Antonio Saletta a destra.
                                                                          Nella foto a lato, in alto: Mons. Giuseppe Amici, il 29 giugno 1951,
                                                                          festeggiato al termine dell’ordinazione episcopale in basilica, ritratto nel
                                                                          cortile della casa parrocchiale accanto al parroco mons. Giuseppe Molti,
                                                                          e ai sacerdoti, da sinistra, don Sandro Beccaria, don Albino Anelli, (non
                                                                          identificato), don Piero Barbaini, don Nicola De Martino, don Giacomo
                                                                          Savarè, don Gerolamo Toscani, (non identificato), don Pierino
                                                                          Bernardelli , don Ferruccio Ferrari, don Giuseppe Beccaria.
                                                                          Nella foto a lato in basso: Nel 1950, mons. Giuseppe Amici è a
                                                                          Sant’Angelo per festeggiare il centenario della nascita di Santa Francesca
                                                                          Cabrini. Nella foto è ritratto, sulla soglia della casa parrochiale, con il
                                                                          parroco mons. Molti, attorniato dai chierichetti, in alto Luigi Cella, in
                                                                          basso, da sinistra, Antonio Sali, Emilio Battaini, Giuseppe Trabucchi,
                                                                          Achille Basellini, Michelangelo (Gino) Villani, Angelo Quaini, (non
                                                                          identificato), Emilio Lunghi, Pietro Cambielli, Francesco Altrocchi,
                                                                          Agostino Speziani.
Linee guida per il cammino pastorale di quest'anno: Servizio, Decreto della Visita Pastorale, Sinodo - la Cordata ...
Ottobre 2020                                                                                                                             Pagina 7

          Una importante pubblicazione storica curata da don Angelo Manfredi:
       FRANCESCA SAVERIO CABRINI E LA CHIESA STATUNITENSE
        Epistolario inedito con l’Arcivescovo Corrigan di New York (1889 – 1899)
 Don Angelo Manfredi oltre che Parroco della Parrocchia di Santa            Dalla introduzione di Madre Maria Barbagallo:
 Maria Madre della Chiesa a Sant’Angelo, è anche docente di Storia
 della Chiesa alla Facoltà Teologica di Milano. Egli, nell’ambito          La presente ricerca storica di don Angelo Manfredi, interessante e
 delle sue ricerche storiche, ha scoperto nell’archivio dell’Arcive-       puntuale, conferma e in qualche modo completa, un’altra ricerca in
 scovado di New York un epistolario inedito fra Madre Francesca            via di pubblicazione di S. E. Mons. Silvano Tomasi: “Pionieri del-
 Cabrini e l’Arcivescovo Mons. Corrigan, e ne ha curato la pubbli-         la solidarietà con i migranti: il Beato Giovanni Battista Scalabrini
 cazione nel libro: “FRANCESCA SAVERIO CABRINI E LA                        (1839-1905) e Santa Francesca Saverio Cabrini (1850-1917) ante-
 CHIESA STATUNITENSE” edito dalla Casa editrice Morcelliana.               signani della sollecitudine pastorale con migranti e rifugiati” e il
 La ricerca storica condotta da don Angelo, straordinariamente             Carteggio “Corrigan – Scalabrini” (1887 – 1902) già fruibile tra gli
 “puntuale e interessante” come è definita da Madre Maria Barba-           studi sull’Emigrazione in Internet. Infatti la complessità dei rap-
 gallo nella introduzione al libro, ci fa comprendere, al di là degli      porti fra le varie componenti sociali, culturali e soprattutto eccle-
 stereotipi di alcuni biografi di Santa Cabrini, lo spirito con cui ha     siali degli Stati Uniti e dell’Italia in cui vediamo immersa Madre
 attuato la sua opera missionaria fra i migranti e ci mostra la attuali-   Cabrini, fanno emergere di lei aspetti poco conosciuti e sottovalu-
 tà dei suoi principi ispiratori.                                          tati.
 Dobbiamo ringraziare don Angelo Manfredi ed è bello e significa-          La fatica per gestire le relazioni con Vescovi, Sacerdoti, personali-
 tivo che il suo libro sia stato pubblicato nel settantesimo dalla so-     tà del mondo ecclesiale impegnò notevoli energie di Madre Cabri-
 lenne proclamazione di Santa Francesca Saverio Cabrini Patrona            ni, energie profuse con intelligenza, sofferenza e umiltà. Il suo
 Universale dei Migranti da parte di Papa Pio XII avvenuta il 7            principio: “Noi siamo nel seno della Chiesa cattolica, e sempre
 Settembre 1950. Il libro verrà presentato nel quadro deli incontri e      adagiamo il capo sulla pietra misteriosa e cara che è Gesù”, come
 celebrazioni del Novembre Cabriniano nella sala del municipio             scrisse di lei lo storico Giuseppe De Luca, la portò ad essere
 comunale di Sant’Angelo.                                                  “donna del suo tempo, fece il suo viaggio terrestre sulla nave della
                                                                           Chiesa, accomodandosi senza disdegni sublimi né intelligenza
                                                                           critica al colore del tempo”. Sempre fedele al fatto che “senza la
                                                                           benedizione della Chiesa, il suo messaggio non avrebbe avuto va-
                                                                           lore.
                                                                           Come dice l’autore di questo nuovo libro, don Angelo Manfredi,
                                                                           c’è ancora da scoprire e studiare perché non tutto sappiamo e non
                                                                           tutto è messo bene a fuoco. Stiamo infatti scoprendo che la Madre
                                                                           degli Emigranti, appassionata dell’Amore del Cuore di Gesù, mis-
                                                                           sionaria in ogni istante della sua vita e del suo lavoro, si trovò for-
                                                                           se senza saperlo, ad evangelizzare strutture istituzionali, uffici,
                                                                           burocrazia, comportamenti, visioni distorte sugli italiani, sulle
                                                                           donne, sui migranti. Dalla sua parte aveva il Cuore di Gesù, il Pa-
                                                                           pa, e conquistò la fiducia di Prelati della Chiesa che furono per lei
                                                                           la vera Provvidenza. [….]
                                                                           Questo studio mette in luce che aldilà delle beghe, dei pregiudizi,
                                                                           delle lotte di potere, delle invidie e gelosie, c’è il cuore buono e
                                                                           retto che guida la Chiesa nei suoi Pastori e li rende veramente stru-
                                                                           menti del Regno di Dio. […]
                                                                           Santa Francesca Cabrini fu sostenuta nella sua creatività missiona-
                                                                           ria da Mons. Corrigan; lui le scriveva lettere di presentazione per
                                                                           gli altri Vescovi degli Stati Uniti, la presentava a personalità e Isti-
                                                                           tuti Religiosi che potevano esserle utili, la metteva in guardia di
                                                                           fronte a persone poco raccomandabili.
                                                                           Madre Cabrini poteva ben scrivere senza ombra di diplomazia a
                                                                           Mons. Corrigan:
                                                                           «Sì, proprio Vostra Eccellenza fu il primo Angelo, che ci accolse
                                                                           al di là dell'Oceano, fu Vostra Eccellenza il primo Padre e padre
                                                                           di vero cuore che ne incoraggiò, ne diede gli ammaestramenti
                                                                           necessari, ne procurò aiuti; Lei a cui confidai le mie figlie con
                                                                           piena sicurezza, certa di avere ivi un Padre pieno di premura pel
                                                                           loro bene spirituale e temporale. Ed Ella fu davvero sempre il loro
                                                                           Angelo, la loro guida, il loro amatissimo Padre.» (Lettera da Ge-
                                                                           nova del 19-9-93).
                                                                           Così la storia e il tempo mettono a posto notizie vaghe e imprecise,
 Copertina del libro di don Angelo Manfredi pubblicato dalla               fanno riemergere i semi del bene sepolti nella terra degli avveni-
 Casa editrice Morcelliana                                                 menti.
Linee guida per il cammino pastorale di quest'anno: Servizio, Decreto della Visita Pastorale, Sinodo - la Cordata ...
Pagina 8                                                     Don      Angelo                                                       Ottobre 2020

    La festa della Madonna Addolorata                                   Associazione Missione Cabriniana Oggi
                                                                        Sabato 26 settembre si è tenuta a Codogno l’assemblea ordinaria
                                                                        dell’Associazione Missione Cabriniana Oggi-ODV, presso la strut-
                                                                        tura della casa delle suore cabriniane dove l’associazione ha la se-
                                                                        de. E’ stato un bel momento poiché, dopo tanti mesi, abbiamo po-
                                                                        tuto incontrarci e condividere non solo ciò che abbiamo potuto
                                                                        mettere in campo durante lo scorso anno, ma parlare anche del fu-
                                                                        turo; è stata anche l’occasione per ricordare tanti soci e nostri bene-
                                                                        fattori che ci hanno lasciato in memoria dei quali abbiamo deciso di
                                                                        celebrare una santa messa di suffragio nella nostra basilica e a Co-
                                                                        dogno. Il presidente dott. Tansini e la tesoriera Maria Grazia Cor-
                                                                        naggia hanno presentato il rendiconto economico del 2019 dove,
                                                                        tra le varie voci, spiccano i sostegni per le missioni in Africa, in
                                                                        Etiopia che sosteniamo da venti anni e la nuova missione in Ugan-
                                                                        da dove le nostre suore sono arrivate l’anno scorso per occuparsi
                                                                        delle popolazioni del Sud Sudan qui rifugiate. In particolare la mis-
                                                                        sione in Uganda è stata sostenuta dai soci e benefattori santangioli-
                                                                        ni che ringraziamo; come si può immaginare la pandemia non sta
                                                                        risparmiando l’Africa e nei campi profughi (in Uganda sono due
                                                                        milioni le persone rifugiate) la mortalità è altissima.
                                                                        Non sono mancati sostegni ai progetti locali: scuole cabriniane,
                                                                        situazioni di particolare fragilità, missione con i migranti in Sicilia;
                                                                        tutto questo è reso possibile dal lavoro volontario di tutti i soci im-
                                                                        pegnati a Codogno presso la Rsa e il Museo cabriniano e a
                                                                        Sant’Angelo nelle occasioni e negli eventi organizzati in collabora-
                                                                        zione con la parrocchia. Ringraziamo don Ermanno anche per l’o-
                                                                        spitalità che ci offre per le riunioni del gruppo e per il sostegno
                                                                        spirituale. Durante l’assemblea abbiamo parlato anche dei progetti
                                                                        per il futuro in continuità con il passato per quanto riguarda le mis-
                                                                        sioni in Africa, ma anche con lo sguardo rivolto alle altre realtà
                                                                        missionarie in Messico e sud America dove l’emergenza sanitaria
                                                                        sta colpendo le popolazioni più povere ed emarginando i bambini
                                                                        che, non potendo frequentare la scuola per mancanza di adeguate
                                                                        strutture di prevenzione, rischiano grave emarginazione sociale e
                                                                        culturale con effetti negativi sul loro futuro. Purtroppo dobbiamo
                                                                        constatare che sono sempre i più deboli quelli che soccombono.
                                                                        Non c’è carità senza giustizia e Madre Cabrini ha avuto sempre
                                                                        ben presente questa massima; ha chiesto e ottenuto giustizia per i
                                                                        nostri connazionali migranti, per le donne, per i bambini delle sue
                                                                        scuole. Ha sempre coltivato fiducia nella misericordia provviden-
                                                                        ziale, lavorando alacremente e velocemente nella vigna del Signo-
                                                                        re. I volontari e i benefattori dell’associazione cercano di portare la
                                                                        loro semplice testimonianza nella vita di tutti i giorni, anche le pic-
                                                                        cole gocce possono a lungo andare fare la differenza.
                                                                        Ringraziamo di cuore tutti i sostenitori che, se vogliono, possono
                                                                        chiedere ai loro contatti di esaminare i documenti e i bilanci pre-
                                                                        sentati in assemblea. Anche la nostra associazione ha bisogno di
                                                                        persone di buona volontà che possano rendersi disponibili a colla-
                                                                        borare e portare nuove energie. Vi aspettiamo! Grazie!

 Quattro momenti della Festa della Madonna Addolorata celebrata
 nella Chiesa di San Bartolomeo:
 (dall’alto) Giovedì 17 Settembre, Il ricordo di Mons. Giuseppe
 Amici; Sabato 19 Settembre, Elevazione Spirituale; Domenica 20
 Settembre dopo la Santa Messa, La consegna della targa della rico-
 noscenza a don Mario Bonfanti; Domenica 20 Settembre sera La
 “Peregrinatio” della statua della Madonna Addolorata.
Linee guida per il cammino pastorale di quest'anno: Servizio, Decreto della Visita Pastorale, Sinodo - la Cordata ...
Ottobre 2020                                                                                                                   Pagina 9

               I bambini battezzati il 30 agosto e il 27 settembre che sono entrati a far parte della Comunità Parrocchiale:
                              Sopra: FOPPIANO ELIA e EUSOBIO DARIO
                              Sotto: ARRIGONI EVA, TORNALI NOEMI e SOFIA DI VITA
Linee guida per il cammino pastorale di quest'anno: Servizio, Decreto della Visita Pastorale, Sinodo - la Cordata ...
Pagina 10                                                                                                                               Ottobre 2020

                                                                                                    Offerte mese di Settembre
                                                                                                    OPERE PARROCCHIALI
                                                                                                    Per olio Santissimo                          40
                                                                                                    N.N.                                       100
                                                                                                    Famiglia Eusobio                           100
                                                                                                    Famiglia Foppiano                          500
                                                                                                    Repetti Alessio e Papetti Sara             300
            Preoccupazioni e speranze                                                               Cerri – Pezzotti                           200
 Il Consiglio di Amministrazione che si è riunito Venerdì 18 Settembre, con la presenza
 del Revisore dei Conti Dottor Giuseppe Bosoni, ha espresso grande preoccupazione per il
                                                                                                    PRO CASA DI RIPOSO
 Bilancio della Casa di Riposo, poiché il passivo stimato è di circa 550.000 euro, nono-
 stante il ricorso alla Cassa Integrazione, l’utilizzo degli accantonamenti degli scorsi anni,      A.G.L.                                     150
 la richiesta di aiuti, l’adozione di tutte le strategie possibili per risparmiare senza diminui-
                                                                                                    N.N. in suffragio ai miei defunti          100
 re gli standard di assistenza.
 La ragione di questo ingente passivo è dovuto al fatto che c’è stato un alto numero di de-         Sorelle Lunghi                             250
 cessi a causa della epidemia Covid-19. Per la rigida normativa regionale non è stato pos-
 sibile accogliere nuovi ospiti fino ad Agosto, per cui sono mancate le rette corrispondenti.       Bianchi Luisa in ricordo del marito
 Inoltre è rimasto chiuso il Centro Diurno e la Fisioterapia.                                       Gazzola Silvio                  una ciclette
 Per far fronte al deficit si farà ricorso a prestiti bancari. La domanda viene spontanea ed        Uriele e Agostino Bonizzi                    50
 insieme ad essa la preoccupazione: Saremo però in grado di ammortizzare il debito con-
 tratto negli anni futuri?                                                                          NN                                        1000
 Non sarà certamente facile, perché bisogna riportare il bilancio in pareggio ed occorre per
                                                                                                    NN                                        1000
 questo poter ristabilire la piena occupazione, che comunque non sarà come la precedente
 perché si dovranno tenere libere 5 camere per l’isolamento. Inoltre si dovrà far fronte ai         M.T.                                      3000
 maggiori costi per i protocolli di cura che tengono conto della prevenzione dal contagio
 Covid-19. Per questo dovranno necessariamente aumentare le entrate. Non volendo far                CARITAS PARROCCHIALE
 ricorso all’aumento delle rette, rimangono due vie: 1) un adeguato aumento della contri-           Famiglia C.P.                              200
 buzione regionale (finora non c’è stato nessun aumento e nemmeno nessun impegno del-
 la Regione Lombardia) e 2) contributi privati, nella speranza che la Provvidenza solleciti         CHIESUOLO
 generose donazioni. In passato non sono mancate, ad esempio con prestiti gratuiti e l’ini-         Offerte da celebrazioni                   1522
 ziativa delle Buone Azioni in occasione della realizzazione del Centro Diurno. Ora sono
 essenziali per consentire alla Casa di Riposo di continuare la sua preziosa e benemerita           CHIESA SAN BARTOLOMEO
 opera assistenziale. Inoltre si dovranno fare interventi straordinari per adeguare la struttu-
                                                                                                    N.N.                                      1000
 ra e gli impianti alle normative che regolano le Case di Riposo. Gli impianti sono datati e
 in alcuni casi obsoleti, necessitano una manutenzione straordinaria. Ad esempio è neces-           Offerte da celebrazioni                   2521
 saria la dotazione di impianto di ossigeno nelle camere, la revisione dell’impianto di area-
 zione perché non venga favorita la diffusione di germi e virus nei reparti. Inoltre è neces-
 saria una ristrutturazione edilizia poiché i nuclei devono ridurre il numero degli ospiti          Un cesto di fiori spirituali
 assistiti a non più di 20 (ora sono a 30), le camere a tre letti devono essere ridotte a due
 letti. Come si può ben capire per in-                                                              SOREZZINI MARIA ROSA
 terventi così importanti sono necessa-                                                             La Famiglia                                140
 ri ingenti risorse. La Provvidenza,                                                                ARRIGONI BATTISTA
 alla quale ci siamo rivolti, ci assicura
                                                                                                    La Famiglia                                150
 che ha sollecitato diverse persone a
 dedicare ai propri cari in Cielo qual-                                                             TONALI LUISA
 cuno degli interventi che si devono                                                                La Famiglia                                100
 fare, inoltre ha sollecitato a disporre
 un lascito testamentario. Don Carlo
 Cerri diceva che un testamento a fa-                                                               N.N.                                         20
 vore della Casa di Riposo offre l’as-                                                              CATTANEO GILDA
 sicurazione per salvarsi l’anima ed
                                                                                                    N.N.                                         20
 entrare in Paradiso. Aggiungiamo
 noi, che per tutte le donazioni viene                                                              MONTI GIUSEPPE
 fatto un bonifico sul conto corrente                                                               La Famiglia                                100
 Paradiso e per i testamenti viene di-
 sposto dalla Provvidenza che l’esecu-                                                              PASETTI TERESA, DAVIDE e DAVIDA
 zione del testamento venga postici-                                                                N.N.                          20
 pata, perché la data del passaggio da        Continuano le visite dei parenti ai nostri ospiti,
                                                                                                    SUORE CABRINIANE e BENEFATTORI
 questa vita alla vita eterna viene che si svolgono nell’atrio dell’ingresso nel ri-                Ass. Missione Cabriniana Oggi 100
 adeguatamente posticipata.                   spetto della normativa anti Covid.
Ottobre 2020                                                                                                                       Pagina 11

                                                                                                              Notizie idee
                                                                                                               e opinioni
                                                                                                            dall’Oratorio

 Carissimi amici… sembra                                                                                               Come amici mi
 banale cominciare una                                                                                                 siete stati accanto
 lettera in questo modo ma                                                                                             nei primi passi
 è così che voglio ricordar-                                                                                           del mio Ministe-
 vi: semplicemente amici.                                                                                              ro, capito e sup-
 Nel vangelo di Giovanni                                                                                               portato ma anche
 al capitolo 15 si legge: “vi                                                                                          e soprattutto m’a-
 ho chiamato amici, perché                                                                                             vete fatto com-
 tutto ciò che ho udito dal                                                                                            prendere quanto
 Padre mio l’ho fatto cono-                                                                                            importante      sia
 scere a voi”. Più volte ho                                                                                            sapere che c’è
 iniziato a scrivere questo                                                                                            qualcuno che ha
 saluto e più volte la mia                                                                                             bisogno di te e tu
 mente, ma soprattutto il                                                                                              bisogno di lui:
 mio cuore, hanno tentato                                                                                              non sono mai
 di farmi rimandare ad un                                                                                              mancati consigli
 altro giorno. C’è un debito                                                                                           e l’umiltà di farsi
 morale di riconoscenza                                                                                                prendere per ma-
 nei vostri confronti; voi che in questi anni “mai banali” mi ave-      no guardando sempre la situazione per quella che è in realtà.
 te accolto, accompagnato, capito e forse anche elegantemente           Abbiamo saputo volare alto, sognando insieme, ma soprattutto
 sopportato. Mentre cerco faticosamente di concentrarmi per             imparando ad aspettarci nel rispetto dei tempi di tutti. Abbiamo
 scrivere questo saluto in oratorio regna un silenzio che mi sem-       gioito insieme ed insieme sofferto quando qualcuno ci ha la-
 bra irreale: il telefono e il campanello “a riposo”, cosa che non      sciato prematuramente ed è volato in cielo… e proprio da lassù
 è mai capitata tanto spesso; un silenzio a cui non mi ci sono          veglia su di noi. Ci siamo divertiti tanto ma abbiamo anche
 mai abituato nemmeno nei mesi di lock-down capace di ampli-            saputo godere di momenti seri e profondi che, mettendo al cen-
 ficare il ricordo in cui avete gradevolmente riempito la mia           tro Gesù, in qualche modo hanno cambiato me e voi. Seppur
 vita. E in questo momento mi sento profondamente riconoscen-           umanamente inaspettata nella nomina a Parroco desidero rileg-
 te, al Signore e a tutti voi per la particolare fase della mia vita    gere in tutto ciò la presenza del Signore che nella Sua Miseri-
 che mi è stata data di vivere nella vostra, “nostra” Comunità          cordia e Provvidenza, nel Suo Amore immenso, mi chiama; ri-
 Parrocchiale, nel nostro Oratorio.                                     chiama per nome me e chiama per nome ciascuno di voi a que-
 Non è facile salutare quando nel cuore si portano molteplici           sto cambiamento, ad un nuovo passo del cammino: ci chiama
 ricordi. Nove anni di legami accompagnati da affetto reciproco         per il nostro Bene, in vista di un nostro Bene maggiore… ne
 difficili da descrivere in un pugno di righe. Nove anni di rispet-     sono certo per una crescita ulteriore della nostra comunità e del
 to, di sincerità, di fiducia, di stima e di disponibilità reciproca.                                              Continua a pagina 12
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 Continua da pagina 11                                                   esuberanza hanno saputo condividere soddisfazioni e fatiche; ci
 nostro Oratorio e per una crescita ulteriore della mia persona,         siamo supportati a vicenda e, qualche volta purtroppo, sola-
 della mia fede, del mio sacerdozio.                                     mente sopportati… ogni giorno però nel mio calice, durante la
 Dicendo di sì al Vescovo dico di sì a Gesù e rinnovo nel mio            Consacrazione della Messa inserivo tutto questo, le nostre vite
 cuore l’adesione a quella domanda rivolta la sera della mia or-         e la nostra disponibilità a servire il Signore.
 dinazione «Prometti a me e ai miei successori filiale rispetto ed       Grazie ai collaboratori/corresponsabili, catechisti, allenatori,
 obbedienza?» Quel sì, pronunciato ora mi ricorda che siamo e            volontari e capi scout con cui ho lavorato più assiduamente. A
 restiamo nelle Sue Mani!                                                loro lascio il mio mazzo di chiavi (che stranamente non ho per-
 In questi 9 anni siete diventati la mia famiglia, la mia casa in        so) aprono tutte le porte della parrocchia ma soprattutto le porte
 cui non sono mai mancate passione, entusiasmo e determina-              dei cuori che non dovranno mai più rimanere socchiuse. Chiavi
 zione. Abbiamo vissuto insieme tantissime esperienze molto              come segno di collaborazione, di porte nuove che di volta in
 belle e molto significative a partire dai percorsi di catechesi, le     volta riuscivamo ad aprire, di amicizie vere nate e di confiden-
 iniziative, i Gr.Est., i campi estivi, le feste in cui la condivisio-   ze ricevute. Siete stati un po’ il “passepartout” per la vita di
 ne a tavola è stata collante per risolvere anche tante incompren-       tutti i giorni, per quel tessuto relazionale che ha formato inten-
 sioni. Soprattutto ho condiviso con tutti voi il mio Tesoro, il         sa trama di rapporti.
 mio grande amore per Gesù, per il Vangelo, per la preghiera,            Agli adolescenti, ai giovani, agli amici, all’“Ideona” e al grup-
 per i ragazzi ed i giovani. E’ tutto scritto nei cuori e nei cuori      po musical con cui sono entrato più in sintonia. Sono nate ami-
 tutto resterà scolpito per sempre! La semina di Dio è stata ab-         cizie incredibili, che porterò sempre con me come segno di ciò
 bondante ed i frutti sono cresciuti, stanno crescendo, cresceran-       che va oltre i ruoli istituzionali e punta al cuore. Non abbiate
 no: e sono fiero, felice, orgoglioso di essere stato, a volte ina-      mai vergogna di far vedere quanto valete… perché valete.
 deguato, strumento nelle Sue Mani.                                      A tutti i parrocchiani indistintamente (e sono stati veramente
 Vi confido sinceramente che mi costa molto e mi addolora pro-           tanti in questi anni) il mio ricordo. Vi chiedo perdono per i
 fondamente lasciarvi, perché vi voglio davvero molto bene: ma           miei vistosi difetti e per i miei errori, per ciò che dovevo fare e
 sono anche sinceramente convinto che non avete bisogno di               non ho fatto e per tutto ciò che dovevo senz’altro fare meglio.
 me, ma di Dio e che Dio attraverso i bravissimi seminaristi e           Vi chiedo per favore di pregare per me e per il mio prossimo
 sacerdoti che vi invia continuerà a prendersi cura di tutti voi,        nuovo impegnativo servizio nella Chiesa. Vi prometto un ricor-
 ancor di più e ancor meglio. Sono dunque tanto felice per voi e         do quotidiano nelle mie preghiere.
 per il nostro Oratorio che da qualche giorno a questa parte ha          Alla fine del mio mandato non voglio falsamente far finta di
 anche assunto un volto nuovo… stiloso, perché le cose che               nulla e dimenticarmi di chi si è sentito escluso o per qualche
 abbiamo fatto insieme in modo magnifico, le abbiamo fatte               incomprensione si è allontanato. Chiedo a queste persone la
 con lo stile di Dio.                                                    gentilezza di provare a ricomporre il puzzle per verificare se
 Mi hanno sempre insegnato che tutto passa; ma con il tempo ho           veramente mancavano dei pezzi oppure se è stato solamente un
 capito che passa solo quello che non era veramente importante:          motivo di incapacità a ricomporlo perfettamente insieme. A
 il resto rimane e sono i ricordi che porteremo con noi fino             volte un puzzle non si riesce a completare semplicemente per-
 all’ultimo giorno della nostra vita e anche Oltre.                      ché non si ha avuto la pazienza di far incastrare tutte le tessere.
 Ho imparato negli anni che ciò che è decisivo per determinare           Vi chiedo solamente di non cestinare subito il regalo, ma di
 il valore di una vita non è la quantità di cose che abbiamo rea-        provare almeno un’ultima volta a far combaciare i pezzi… del-
 lizzato ma l’Amore che abbiamo vissuto ciascuna delle nostre            la vostra senza di me ma con Gesù.
 azioni: anche quando le cose che abbiamo realizzato finiranno           Carissimi amici… non mi vergogno di dire che avete scritto
 l’Amore resterà come loro traccia indelebile.                           una pagina incancellabile nella mia vita… E veramente l’ora di
 Un grazie ai sacerdoti confratelli: don Ermanno in primis,              mettere il punto finale. Si conclude per ricominciare… ovvia-
 esempio e guida, padre e maestro ma anche e soprattutto luce            mente “sempre di corsa” (che è un po’ il mio tratto), certo che
 quando tutto sembrava perdere colore. Grazie a don Antonio e            “tutto posso in colui che mi da la forza”
 don Bassiano che ricordo con affetto perché travolti dalla mia          Vi voglio bene! Buon cammino.                          Don Mario
Ottobre 2020                                                                                                                      Pagina 13

 Cari fedeli di Sant’Angelo, mentre mi preparo ad iniziare con voi questa nuova ed
 intensa esperienza di vita pastorale, desidero rivolgere alcune parole di gratitudine
 per l’accoglienza che avete dimostrato, con un pensiero particolare a don Mario,
 sacerdote amico che mi lascia un’eredità bella e preziosa e a don Ermanno, che mi
 guiderà in questo percorso. Sono originario di Casalpusterlengo, ho 33 anni e at-
 tualmente sto frequentando l’ultimo anno di studi presso il seminario di Lodi. Il
 prossimo 11 ottobre riceverò l’ordinazione diaconale, che mi consentirà di procla-
 mare il vangelo durante la celebrazione eucaristica e di commentarlo nella predica-
 zione. Negli anni passati ho prestato servizio presso le parrocchie di Castiglione
 d’Adda e San Colombano al Lambro, dove sono stato impegnato soprattutto nella
 pastorale oratoriana. Ai ragazzi che vivono a Sant’Angelo, da quelli più vicini alla
 vita parrocchiale a coloro che per varie ragioni ne hanno preso le distanze, va il
 mio primo pensiero: mi piacerebbe che i desideri profondi, i sogni, le domande, i
 problemi che portate nel cuore diventino il centro della nostra azione educativa.
 Uno dei compiti di un sacerdote o di un diacono consiste nell’aiutarvi a scoprire
 che la felicità che tanto desiderate ha un volto ed un nome, quello di Gesù Cristo,
 che, da duemila anni a questa parte, non smette mai di chiamare e di affascinare
 quanti si accostano a Lui. Spero, con l’aiuto dei catechisti e dei molti collaboratori
 che fin d’ora ringrazio, di poter realizzare tutto ciò. Nel documento Christus vivit,
 scritto al temine del sinodo sui giovani, papa Francesco si esprime così: “Cristo
 vive. Lui è in te, Lui è con te e non se ne va mai. Per quanto tu ti possa allontanare,
 accanto a te c’è il Risorto, che ti chiama e ti aspetta per ricominciare”. Sono certo
 che queste parole saranno per noi un terreno fertile per iniziare a camminare insie- Una bella foto di Nicola ritratto in montagna, in
 me.                                                                   Nicola Fraschini Val di Fassa mentre era in vacanza con il Semina-

               Ordinazione Diaconale di Nicola Fraschini
Nicola Fraschini sarà ordinato Diacono
Domenica 11 Ottobre alle ore 17.30 in
Cattedrale a Lodi.

Lo accompagneremo con la nostra pre-
ghiera.
In modo particolare Giovedì 8 Ottobre
alle ore 20.30 pregheremo per lui nella
Cappella dell’Oratorio con la Santa Mes-
sa seguita dall’Adorazione Eucaristica.

 Mi chiamo Carlo Lunghi, ho 29 anni e sono nato e cresciuto a Sant’Angelo. Sono capo nel gruppo Scout del paese che fre-
 quento da quando ero bambino e lavoro come educatore da quando avevo vent’anni. In questi anni ho maturato molte espe-
 rienze come educatore affiancando i ragazzi in ambito scolastico, nelle comunità per minori e negli oratori. Ciò mi ha per-
 messo di acquisire buone capacità comunicative e di relazione con bambini, adolescenti e ragazzi.
 L’oratorio San Luigi è il posto dove sono cresciuto e anche adesso da adulto rimane per me un punto di riferimento. Spero
 perciò di poter accogliere i ragazzi che frequenteranno l’oratorio durante i pomeriggi della settimana in cui io sarò presente,
 dal martedì al venerdì, dalle h 16.00 alle 18.30 a supporto dell’azione educativa già intrapresa in questi anni. Spero di poter
 rivedere tanti ragazzi che già mi hanno conosciuto durante le esperienze dei campi scuola, del centro estivo e del musical,
 spero inoltre di poter accoglierne di nuovi.
 Vi aspetto numerosi all’oratorio San Luigi per costruire nuove avventure insieme.

                                                                 Carlo
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         IL RINGRAZIAMENTO DELLA COMUNITÀ
                     A DON MARIO
Quanta strada percorsa insieme, don Mario, da quel lontano settem-           avventure che abbiamo attraversato non è possibile, perché sareb-
bre 2011, quando facesti il tuo ingresso nella nostra parrocchia! Ep-        bero troppe. In realtà sono state le piccole cose di tutti i giorni, una
pure il tempo è volato senza che ce ne accorgessimo, perché è quello         parola gentile, un sorriso, una mano sulla spalla, che ci hanno spinto
che succede se ci si trova in buona compagnia. Come tutte le più             ad intrecciare relazioni autentiche intorno a te e, legame dopo lega-
belle storie, l’inizio non è stato facile, comprendere la realtà dell’ora-   me, si è formata una famiglia inaspettata, con tutti i suoi pregi e di-
torio San Luigi e di tutta la comunità deve essere stata un’impresa.         fetti. È proprio nelle tante imperfezioni, però, che ci siamo sentiti
Ma oggi possiamo dire senza alcun dubbio che quell’impresa l’hai             vicini, persino nei momenti più bui, nei momenti in cui eravamo
vinta. Con la tua determinazione e l’audacia che ti contraddistinguo-        uniti dal dolore. Neanche allora ti sei abbattuto e ci hai insegnato che
no, ti sei messo in gioco fin dal primo istante e hai dato tutto te stes-    dalla sofferenza può fiorire qualcosa di utile per il nostro domani.
so per le nostre famiglie, i nostri bambini e i giovani. Ci vuole un         Forse dirti grazie suonerà un po’ banale, ma non c’è altra parola che
gran coraggio per donarsi agli altri senza misura, si sa, e viene da         possa esprimere meglio i sentimenti provati in nove anni di peripe-
pensare all’interrogativo che Papa Francesco ci ha rivolto: “Che tipo        zie. Per molti tu sei diventato più che una guida spirituale, sei diven-
di cristiani siamo, tiepidi o ardenti?”. Per noi, che ti abbiamo cono-       tato un amico, un fratello, un padre e un figlio. Una persona così
sciuto davvero, la risposta è semplice, poiché se dovessimo scegliere        speciale, che segna incisioni profonde nella memoria del cuore, non
uno solo dei tanti doni che hai offerto con il tuo servizio, quello sa-      si può lasciare. Sappi che essere veri amici non significa essere inse-
rebbe la passione. L’abbiamo vista in ogni progetto di restauro, in          parabili, ma sapersi separare senza che nulla cambi. Siamo consape-
ciascun evento organizzato per le diverse ricorrenze, nel breve mo-          voli che adesso hai una nuova missione da portare a termine, ma non
mento di preghiera prima che i più piccoli vadano a scuola e, non da         è la fine della nostra strada insieme: rappresenta una grande svolta, il
ultima, nella ricerca inesauribile della bellezza, che possiamo trovare      percorso diventerà probabilmente più tortuoso, ma saremo sempre
se ci apriamo alle infinite possibilità della vita. Nonostante le nostre     con te. In fondo, non esiste chilometraggio abbastanza lungo, quando
incertezze, che non sono mancate, non ti sei mai arreso. Hai dimo-           teniamo ad una persona. Tanto della tua anima resterà impresso nel-
strato quanto sia positivo e anche divertente andare al di là dei nostri     le pareti di questo oratorio, tu che hai con-tribuito a trasformarlo in
limiti, osare essere cristiani amando ciò che si fa e trasmettendo la        una seconda e accogliente casa per gran parte di noi. Se il nostro
nostra felicità a chi ci circonda, talvolta anche in modi non conven-        riconoscimento non è sufficiente, pensa a quanto è orgoglioso il tuo
zionali, come interpretare una fiaba d’altri tempi sul palcoscenico,         papà, sapendo l’amore che hai dispensato alle persone di Sant’Ange-
fare un viaggio con la Caritas per aiutare chi ne ha più bisogno, op-        lo e quello che donerai a chi avrà la fortuna d’incontrarti. Che altro
pure insegnare agli adolescenti che Dio si può trovare anche nel can-        dire, don Mario, se non buon cammino: ricorda, mentre lo percorre-
to di una suora, in uno sperduto convento sardo. Elencare tutte le           rai, che non sarai mai solo.

                                                                              Come già anticipato con il comunicato del 28/05/2020, la
                                                                              Società CSI Junior calcio ASD è pronta a ripartire e ad iscri-
                                                                              vere per la Stagione Sportiva 2020-21 tutte le categorie
                                                                              dell’attività di base, dai Piccoli Amici (2014-15) fino agli
                                                                              Esordienti 1° anno (2009). Per informazioni e chiarimenti:
                                                                              Presidente: Stefano Rombi cell. 329 7379341 Resp. Settore
                                                                              Tecnico: Marco Daccò cell. 329 2838289 Segretario: Ange-
                                                                              lo Mola cell. 333 2012960.

                                                                              Come Società Sportiva Pallavolistica siamo in attesa di rico-
                                                                              minciare ad insegnare la pallavolo, nei termini previsti dalle
                                                                              regolamentazioni sanitarie nazionali. Purtroppo, ad oggi, non
                                                                              abbiamo ancora una data precisa per iniziare, per il semplice
                                                                              fatto che l’Amministrazione Comunale deve ancora delibera-
                                                                              re la concessione dell’utilizzo del Palazzetto dello Sport. In
                                                                              ogni caso noi siamo già pronti per iniziare con le seguenti
                                                                              categorie: Primi tocchi / Minivolley - Under 12 - Under 13 -
                                                                              Under 14 - Under 17 - Prima Squadra.
                                                                              Appena possibile vi comunicheremo, tramite le pagine di
                                                                              questo giornale, tutte le date delle partite o manifestazioni
                                                                              nella speranza che veniate tutti, al Palazzetto dello Sport, a
                                                                              tifare per le nostre ragazze.
                                                                                                                            Stefano Rombi
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