Linee guida per il cammino pastorale di quest'anno: Servizio, Decreto della Visita Pastorale, Sinodo - la Cordata ...
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Anno LVIII - N. 10 - Ottobre 2020 Sped. in abb. post. - gr. 3 Periodico della Parrocchia dei Ss. Antonio Abate e Francesca Cabrini - Sant’Angelo Lodigiano www.lacordataonline.it Linee guida per il cammino pastorale di quest’anno: Servizio, Decreto della Visita Pastorale, Sinodo Le linee guida del cammino pastorale che saremo invitati a percorrere nell’anno 2020-2021 sono contrassegnate anzi- tutto dalla continuità. Non ha senso infatti una programma- zione che ogni anno si reinventa e non tiene conto del cam- mino precedente. La direzione principale che assicura questa continuità è l’impegno consapevole e determinato ad essere sempre di più Comunità secondo il Cuore di Cristo, conformandoci al modello di Chiesa descritta negli Atti degli Apostoli e nei Vangeli. Negli anni scorsi abbiamo sottolineato la centralità dell’Eu- caristia, la preghiera, la comunione e la fraternità, la missio- narietà, l’attenzione ai poveri. Quest’anno, continuando il cammino precedente, rifletteremo in modo particolare sul servizio a cui ci chiama il Signore nella nostra vocazione e missione e ci impegneremo a metterla in pratica. Chiamati al servizio La Chiesa non è una agenzia di servizi religiosi o assisten- ziali in cui alcuni operano e altri si limitano ad essere utenti, ma ciascuno secondo la propria vocazione e capacità si deve sentire chiamato ad essere “servo”, che con generosità ed umiltà si dona nel servizio alla Comunità. Il Signore vuole che nessuno nella Chiesa si senta autorizzato a scegliere la disoccupazione. Esprime questo con molta chiarezza la pa- rabola del padrone che a tutte le ore esce ad invitare ad an- dare nella sua vigna a lavorare è molto chiara(Matteo 20,1- 16). La vigna rappresenta la Chiesa nella quale tutti siamo chiamati a lavorare. Occorre rendersi disponibili a non far mancare il nostro contributo di servizio attivo nei vari setto- ri della vita pastorale dalla catechesi, all’animazione liturgi- ca, alla carità, ai multiformi servizi che sono necessari per la vita della comunità e per le sue strutture. Gli Atti degli Apostoli ci presentano un esempio significativo nella istitu- zione dei Diaconi (Atti 6,1-6). Per rispondere alla chiamata al servizio che il Signore Gesù ci rivolge, non dobbiamo Sopra: Frontespizio del libro che, nella prima parte, raccoglie gli inter- limitarci alla efficienza dei servizi necessari, ma dobbiamo venti più significativi del nostro Vescovo nei mesi difficili dell’emergen- preoccuparci della modalità spirituale con cui offriamo il za dell’epidemia di corona virus, che hanno aiutato la Comunità Diocesa- nostro servizio. La Parola di Dio è ricca di indicazioni a na a camminare “Insieme sulla Via” con Fede e Speranza. Dopo la pri- questo riguardo. Ad esempio Matteo 20,20-28 in cui Gesù ma parte (“… tra memoria”), nella seconda parte (“e futuro”), il Vesco- invita gli apostoli a non cercare di emergere e sentirsi im- vo esorta a continuare nel cammino “pre-sinodale” riprendendo la rifles- portanti, ma imitare Lui che “non è venuto per essere servi- sione ed il confronto, sulla base delle schede offerte prima dell’emergen- to ma per servire e dare la vita”, come ci ha mostrato nelle za, per raccogliere le idee e le proposte utili al cammino pastorale in vista lavanda dei piedi, “vi ho dato l’esempio, come ho fatto io del Sinodo, rafforzati dall’esperienza fatta nei mesi dell’epidemia. E’ facciate anche voi” (Gv 13,15). un’esortazione che il Vescovo in modo particolare rivolge alla nostra Occorre inoltre che ciascuno offra il proprio servizio non in Comunità Parrocchiale con il Decreto della Visita Pastorale che troviamo modo autoreferenziale, ma cerchi sempre di operare perché come inserto in queto numero della Cordata. Continua a pagina 2
Pagina 2 Ottobre 2020 Continua da pagina 1 la Comunità sia sempre più secondo il Cuore di Gesù, in spirito di corresponsabilità e comunione. CELEBRAZIONI PRINCIPALI La chiamata al servizio nella nostra comunità è solleci- tata dal cambio dei Sacerdoti. Don Bassiano ci ha la- DEL MESE DI OTTOBRE sciato per il Paradiso e verrà sostituito da don Maurizio Anelli, inoltre don Mario ci lascerà per la Parrocchia di FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO Nosadello e Gradella e per attendere agli studi alla Fa- Sabato 3 Ottobre nella chiesa di Santa Maria coltà teologica di Torino e sarà sostituito da Nicola Ore 20.45 Santo Rosario con video di Don Carlo Cerri. Fraschini, che verrà ordinato Diacono il prossimo 11 Ottobre e sarà ordinato Sacerdote Sabato 12 Giugno Domenica 4 Ottobre nella chiesa di Santa Maria 2021. Questo cambio ci solleciterà a sentirci correspon- Ore 9.30 Santa Messa sabilizzati nel collaborare nei vari settori del vissuto Ore 16.30 Santo Rosario e Benedizione pastorale della Parrocchia ed in particolare nella delica- Ore 20.45 “Peregrinatio” della statua della Madonna Regina ta ed insostituibile opera educativa dell’Oratorio. Lunedì 5 Ottobre nella chiesa di Santa Maria Il decreto della Visita Pastorale Ore 20.45 Santa Messa per i defunti. Il nostro Vescovo dopo la Visita Pastorale nella nostra Parrocchia che ha fatto nella settimana da Domenica 3 INIZIO ANNO CATECHISTICO a Venerdì 9 Febbraio 2019, ha raccolto in un apposito Domenica 4 Ottobre Santa Messa alle ore 15.00 in Oratorio (Se c’è brutto “decreto” le indicazioni e le esortazioni per il cammino della nostra Comunità Parrocchiale che ha maturato nel tempo in Basilica). corso della Visita. Questo “decreto” ci è stato conse- gnato Venerdì 18 Settembre in Cattedrale a Lodi nel ORDINAZIONE DIACONALE corso della celebrazione per l’avvio dell’anno pastorale Domenica 11 Ottobre alle ore 17.30 in Cattedrale a Lodi Nicola Fraschini diocesano. Lo pubblichiamo come inserto in questo verrà ordinato Diacono. numero della Cordata in modo da consentire a tutti di prenderne visione. PREGHIERA PER I DEFUNTI Nel corso dell’anno rifletteremo attentamente su quanto IN BASILICA: il Vescovo ci dice. In modo particolare sarà oggetto di Novena da lunedì 26 Ottobre a Venerdì 30 Ottobre, alle ore 20.45, Santa attenta riflessione da parte dei Consigli: Pastorale, degli Messa con un ricordo particolare nella preghiera per i defunti dell’anno. Affari Economici e dell’Oratorio, per verificare che il nostro cammino segua le indicazioni del Vescovo. Il Sinodo Diocesano Lunedì 2 Novembre: Commemorazione di tutti i defunti S. Messe Il Vescovo nel Decreto sopra accennato ci esorta a par- ore 7.30, 10.00, 18.00 e 20.45. tecipare attivamente alla fase preparatoria del Sinodo CHIESA DEL LAZZARETTO: Diocesano. Per questa partecipazione sarà impegnato in S. Messa alle ore 8.00 di Lunedì 2 Novembre. modo particolare il Consiglio Pastorale Parrocchiale che verrà chiamato ad offrire il proprio contributo di CAMPOSANTO: riflessione con l’ausilio delle tracce e delle domande Novena: da Lunedì 26 Ottobre a Sabato 31 Ottobre alle ore 15.30. che la Commissione preparatoria ha raccolto nelle Domenica 1 Novembre: alle ore 15.30 Santa Messa schede sui diversi temi sui quali si articola il Sinodo. E’ (non c’è la processione dalla Basilica al Camposanto) un lavoro di riflessione impegnativo che sarà fecondo Lunedì 2 Novembre: Sante Messe alle ore 9.00 e alle ore 15.30. per la nostra Comunità, in quanto offrirà non pochi Ottavario: Santa Messa alle ore 15.30 da martedì 3 a sabato 7 Novembre spunti di rinnovamento per il nostro cammino pastora- Festa della Luce: Lunedì 9 novembre ore 20.45 le. Come ci esorta il nostro Vescovo camminiamo FESTA DI S. CARLO alla frazione Ranera “insieme sulla via … tra memoria e futuro”, con con- Triduo: Giovedì 5, Venerdì 6, Sabato 7 Novembre, ore 20.30 Santa Messa vinzione e impegno, per seguire il Signore Gesù come Domenica 8 Novembre: Ore 15.00 Santa Messa Solenne, a seguire sul sa- discepoli e missionari ed essere sempre più Chiesa se- grato la benedizione della frazione. condo il suo Cuore nella Comunione e nella Missione. Don Ermanno Le date dei Sacramenti Per i Sacramenti non celebrati quest’anno: Prima Confessione: 21 Febbraio 2021 In Basilica: Prima Comunione: 7 Marzo 2021 Sabato: ore 18.00 Cresima: Sabato 16 Gennaio 2021ore 15.30 (oppure Domenica 17 Gennaio Domenica: ore 8.00 – 10.00 – 11.15 – 18.00 2021ore 17.00 a secondo della disponibilità del Vescovo, in questo caso la Messa NOTA: la S. Messa delle ore 10.00 è preferibile sia Vespertina delle ore 18.00 verrà celebrata all’Oratorio). seguita da adolescenti, ragazzi e genitori Per i Sacramenti anno 2021: Nella Cappella dell’Oratorio: Prima Confessione: Domenica 25 Aprile 2021ore 15.30 Domenica ore 10.00 (viene celebrata perché a causa Prima Comunione: Domenica 9 Maggio 2021 ore 10.30 (oppure alle 17.00) del distanziamento non tutti possono partecipare alla Cresima: Domenica 23 Maggio 2021 Ore 15.30 (oppure Domenica 30 Maggio Messa della Basilica). ore 15.30 a seconda della disponibilità del Vescovo).
Ottobre 2020 Pagina 3 Grazie a don Mario Bonfanti e benvenuto a don Maurizio Anelli e Nicola Fraschini Don Mario Bonfanti ci lascia per diven- Il SALUTO DI DON MAURIZIO ANELLI tare Parroco delle Parrocchie di Nosadel- lo e Gradella ed attendere agli studi nella Angelo vuol dire “messaggero”. Egli è un essere che la Bibbia ci presenta al servizio di Dio facoltà teologica di Torino. nella storia della salvezza; uno spirito incaricato di un ministero, inviato per servire coloro E’ stato fra noi nove anni e si è speso con che devono ereditare la salvezza (vedi Eb 1,14). grande amore e zelo sacerdotale per l’O- E io provengo da una parrocchia avente come titolare san Michele Arcangelo e arrivo in una ratorio e per tutta la nostra Comunità Par- chiesa parrocchiale che ha sul proprio campanile un Angelo, nella città di Sant’Angelo Lodi- rocchiale. Siamo stati per lui la sua fami- giano. glia spirituale. Ci ha voluto bene come Sono stato ordinato presbitero, sacerdote, nel 1985 dal vescovo Paolo Magnani. Ma chi è il fratelli e figli spirituali che il Signore gli sacerdote? È un “messaggero” della verità di Dio. Egli viene con parole umane, ma queste ha affidato. Ma anche noi gli abbiamo sono ripiene di verità divina. Dicono una cosa antichissima e tuttavia non mai ancora compre- voluto bene perchè nel suo ministero è sa. Dicono Dio. Eppure anch’essi sono ancora apprendisti di Dio. E tuttavia, Dio ordina loro stato un dono del Signore. Abbiamo rice- di mettersi a parlare di ciò che essi stessi hanno compreso soltanto a metà. vuto tanto ed è doveroso dire GRAZIE al E io so di balbettare, so bene che tutto ciò che ho da dire suona così strano, inverosimile sulla Signore e a lui. Lo abbiamo espresso in bocca di un uomo, sulla mia bocca. Ma io vengo a voi per parlarvi di Dio. E lo Spirito del modo particolare nella Santa Messa cele- Signore compirà il miracolo di far penetrare la Parola in alcuni cuori portando serenità, con- brata in Oratorio Domenica 27 Settembre, solazione e forza. Gesù ha detto al sacerdote: “Chi ascolta voi, ascolta me” (Lc 10,13). ma lo ricorderemo sempre nella preghie- Sono entrato nel Seminario vescovile a Lodi nel 1979, diplomato fresco geometra, provenien- ra, così come lui, ne siamo sicuri si ricor- te da Tavazzano con Villavesco. Ho svolto il mio ministero sacerdotale come vicario parroc- derà di noi. Lui è nel nostro cuore e noi chiale nelle parrocchie dell’Ausiliatrice a Lodi, a San Colombano e ancora a Lodi alla Ma- siamo nel suo cuore. donna del Carmine; poi come parroco a Balbiano, Casalmaiocco, Miradolo Terme e Campori- Il Vescovo per sostituire Don Mario ci naldo. dona un Seminarista che sarà ordinato Ora vengo in mezzo e davanti a voi come vicario parrocchiale in collaborazione con il parro- Diacono Domenica 11 Ottobre prossimo co don Ermanno, che saluto e ringrazio per la sua fraterna accoglienza, e anche come cappel- in Cattedrale a Lodi e diventerà Sacerdo- lano presso l’ospedale Delmati, per servire la carne sofferente di Cristo e sostenere la cura del te Sabato 12 Giugno dell’anno prossimo. buon samaritano. Ha 33 anni ed è originario di Casalpuster- Saluto don Antonio, le reverende Suore, i membri del Consiglio Pastorale, delle numerose lengo. Lo accogliamo con lo stesso spirito associazioni e gruppi ecclesiali. con cui abbiamo accolto don Mario, lo Saluto i sacerdoti della parrocchia sorella Maria Madre della Chiesa e la comunità loro affida- accompagneremo con la preghiera e gli ta. assicuriamo la piena e totale collaborazio- Essere prete, messaggero di Dio, è una sorte felice! La presenza divina erompe per abbraccia- ne perché possa raccogliere e continuare re tutta l’estensione della sua vita. Il suo destino è vivere interamente nel “Dio vicino, con quanto don Mario ha seminato. noi”. E tutto questo rimanendo uomo tra gli uomini. Il Vescovo oltre il dono del Diacono per Preghiamo che Dio mandi operai alla sua messe, perché gli operai sono pochi. Preghiamo per sostituire don Mario, ci fa dono di un i nostri preti perché perseverino in fedele servizio fino alla beata fine. Pregate per me. Io pre- Sacerdote per sostituire don Bassiano go per voi. Travaini che ci ha lasciati per il Cielo: è Diceva san Francesco d’Assisi: “Se io incontrassi un sacerdote e un Angelo, saluterei prima il don Maurizio Anelli che lascia la Parroc- sacerdote e poi l’Angelo”. chia di Miradolo per venire fra noi a par- don Maurizio tire dal 18 Ottobre. Lo accogliamo con affetto e siamo sicuri che farà tanto bene sia nella nostra Parrocchia, sia in Ospeda- le, perché il Vescovo lo ha nominato an- che Cappellano dell’Ospedale di Sant’Angelo. Il suo Ministero sarà prezio- so per la nostra Comunità Parrocchiale. Lo accogliamo con tanta gratitudine e lo accompagniamo con la nostra preghiera perché trovi nella nostra Comunità la sua nuova famiglia ed il suo ministero fecon- do. Anche Don Bassiano lo seguirà con la sua preghiera dal Cielo perchè si trovi bene fra noi, come lui si è trovato bene. A lato è riportato il saluto di Don Mau- rizio Anelli, mentre il saluto di don Ma- rio Bonfanti e di Nicola Fraschini sono pubblicati nelle pagine 11 e 13 dedicate all’Oratorio.
Pagina 4 Ottobre 2020 Il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale: “Tessitori di fraternità, Eccomi manda me!” Il Messaggio di papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondia- Spirito Santo nella nostra vita, ad ascoltare la chiamata alla missione, le 2020, che verrà celebrata il 18 ottobre, poggia su due pilastri. Il sia nella via del matrimonio, sia in quella della verginità consacrata o primo è la risposta che il profeta Isaia dà a Jahvé quando Questi do- del sacerdozio ordinato, e comunque nella vita ordinaria di tutti i manda: «Chi manderò?», e Isaia risponde: “Eccomi, manda me” (Is giorni? Siamo disposti ad essere inviati ovunque per testimoniare la 6,8). Il secondo pilastro è la situazione mondiale colpita dalla pande- nostra fede in Dio Padre misericordioso, per proclamare il Vangelo mia, in cui occorre “Capire che cosa Dio ci stia dicendo in questi della salvezza di Gesù Cristo, per condividere la vita divina dello tempi di pandemia” perché questo “diventa una sfida anche per la Spirito Santo edificando la Chiesa? Come Maria, la madre di Gesù, missione della Chiesa”. siamo pronti ad essere senza riserve al servizio della volontà di Dio Il Messaggio ha come titolo proprio la risposta di Isaia: “Eccomi, (cfr Lc 1,38)? Questa disponibilità interiore è molto importante per manda me”. “Questa chiamata – spiega il Papa - proviene dal cuore poter rispondere a Dio: “Eccomi, Signore, manda me” (cfr Is 6,8)”. di Dio, dalla sua misericordia che interpella sia la Chiesa sia l’umani- La risposta, suggerisce Francesco deve avvenire “nell’oggi della tà nell’attuale crisi mondiale”. Chiesa e della storia”. Per questo è importante domandarsi “cosa Dio “Siamo veramente spaventati, disorientati e impauriti. Il dolore e la ci stia dicendo in questi tempi di pandemia”, perché questo “diventa morte ci fanno sperimentare la nostra fragilità umana; ma nello stes- una sfida anche per la missione della Chiesa. La malattia, la sofferen- so tempo ci riconosciamo tutti za, la paura, l’isolamento ci partecipi di un forte desiderio interpellano. La povertà di di vita e di liberazione dal chi muore solo, di chi è ab- male. In questo contesto, la bandonato a sé stesso, di chi chiamata alla missione, l’invi- perde il lavoro e il salario, di to ad uscire da sé stessi per chi non ha casa e cibo ci amore di Dio e del prossimo interroga. Obbligati alla si presenta come opportunità distanza fisica e a rimanere di condivisione, di servizio, di a casa, siamo invitati a ri- intercessione. La missione che scoprire che abbiamo biso- Dio affida a ciascuno fa pas- gno delle relazioni sociali, e sare dall’io pauroso e chiuso anche della relazione comu- all’io ritrovato e rinnovato dal nitaria con Dio”. dono di sé”. “Lungi dall’aumentare la Naturalmente, “Gesù è il Mis- diffidenza e l’indifferenza, sionario del Padre: la sua Per- questa condizione dovrebbe sona e la sua opera sono inte- renderci più attenti al nostro ramente obbedienza alla vo- modo di relazionarci con gli lontà del Padre (cfr Gv 4,34; altri. E la preghiera, in cui 6,38; 8,12-30; Eb 10,5-10). A Dio tocca e muove il nostro sua volta Gesù, crocifisso e cuore, ci apre ai bisogni di risorto per noi, ci attrae nel amore, di dignità e di libertà suo movimento di amore, con dei nostri fratelli, come pure il suo stesso Spirito, il quale alla cura per tutto il creato. anima la Chiesa, fa di noi dei L’impossibilità di riunirci discepoli di Cristo e ci invia in come Chiesa per celebrare missione verso il mondo e le l’Eucaristia ci ha fatto con- genti. dividere la condizione di «La missione, la ‘Chiesa in tante comunità cristiane che uscita, non sono un program- non possono celebrare la ma, una intenzione da realiz- Messa ogni domenica. In zare per sforzo di volontà. È questo contesto, la domanda Cristo che fa uscire la Chiesa che Dio pone: «Chi mande- da se stessa. Nella missione di rò?», ci viene nuovamente annunciare il Vangelo, tu ti muovi perché lo Spirito ti spinge e ti por- rivolta e attende da noi una risposta generosa e convinta: «Eccomi, ta»”. manda me!» (Is 6,8)”. La Chiesa è dunque continuazione della missione di Cristo: “La A conclusione, il papa esorta a contribuire alla missione della Chiesa Chiesa, sacramento universale dell’amore di Dio per il mondo, conti- con la preghiera, la riflessione e l’aiuto materiale: “La carità espressa nua nella storia la missione di Gesù e ci invia dappertutto affinché, nelle collette delle celebrazioni liturgiche della terza domenica di attraverso la nostra testimonianza della fede e l’annuncio del Vange- ottobre ha lo scopo di sostenere il lavoro missionario svolto a mio lo, Dio manifesti ancora il suo amore e possa toccare e trasformare nome dalle Pontificie Opere Missionarie, per andare incontro ai biso- cuori, menti, corpi, società e culture in ogni luogo e tempo”. gni spirituali e materiali dei popoli e delle Chiese in tutto il mondo La missione è “risposta, libera e consapevole, alla chiamata di Dio. per la salvezza di tutti”. Ma questa chiamata possiamo percepirla solo quando viviamo un Il Messaggio si conclude con un'invocazione a Maria: "La Santissima rapporto personale di amore con Gesù vivo nella sua Chiesa”. Vergine Maria, Stella dell’evangelizzazione e Consolatrice degli Per aiutare a una risposta personale, il pontefice elenca una serie di afflitti, discepola missionaria del proprio Figlio Gesù, continui a in- domande: “Chiediamoci: siamo pronti ad accogliere la presenza dello tercedere per noi e a sostenerci.
Ottobre 2020 Pagina 5 Cinquantesimo anniversario di Ordinazione Sacerdotale di Padre Daniele Cambielli Domenica 27 settembre Padre Daniele Cambielli ha festeggiato il L’Amministrazione Comunale di Sant’ Angelo Lodigiano, terra di 50° di ordinazione sacerdotale nella parrocchia di S.Francesco Madre Cabrini, lo ha insignito nel 2001 della benemerenza civica d’Assisi di Padang (Sumatra Occidentale ) dove, dalla fine del con questa motivazione “Rappresentante vivente della tradizione 2016, svolge la sua attività missionaria e contemporaneamente, missionaria santangiolina, opera da più di vent’anni in Indonesia, durante le S.Messe, le comunità parrocchiali di S.Angelo Lodigiano promuovendo iniziative educative per la gioventù e sociali per le hanno ricordato questo importante evento nella preghiera dei fedeli . popolazioni locali nel rispetto delle loro culture e tradizioni”. Il primo incontro con l’ Istituto Saveriano Missioni Estere è avvenu- Questo articolo è stato scritto a seguito di un messaggio che ho rice- to, grazie a Don Lino Magenes suo direttore spirituale, nell’estate vuto e che trasmetto a ciascun lettore che vuol fare un regalo gradito del 1964, quando ancora Padre Daniele lavorava come tecnico alla al festeggiato: “Il 27 settembre compio 50 anni di sacerdozio. Chis- Nucleo Vision; nell’ottobre dello stesso anno, ancora convalescente sà che tu mi metta in modo speciale nelle tue preghiere”. Se qualcu- da un‘operazione di appendicite, entrava nella casa di Desio per no vuole raccogliere il messaggio e mettersi in contatto con lui, l’in- vocazioni adulte . dirizzo e-mail è: pdanielesx@gmail.com M.T. Ordinato sacerdote nel 1970, ha lavorato in Italia come animatore di Mani Tese e a fine 1975 è stato inviato in Indonesia. Dopo un anno di preparazione alla lingua indonesiana la prima destinazione: Isole Mentawai presso gli indigeni di queste isole equatoriali ove ha potu- to mettere insieme un vocabolario con sei delle loro lingue e diversi dati relativi alle loro culture e credenze. Nel 1984 ha ottenuto la cittadinanza indonesiana. Nel 1993, nominato responsabile della Commissione diocesana per i giovani della Diocesi di Padang, importante città dell’isola di Sumatra, è iniziata per Padre Daniele una nuova esperienza: dagli indigeni della foresta ai giovani di una Diocesi. Nel 1999 viene inviato, in sostituzione di un Padre deceduto dopo un intervento chirurgico, nel Prenoviziato dell’Istituto di Giacarta (capitale dell’Indonesia), come formatore-accompagnatore dei giovani indonesiani che vogliono diventare Saveriani. Questa è forse l’esperienza centrale dell’attività di Padre Daniele, come possiamo desumere da alcuni documenti ricevuti. “L’avventura spirituale con i prenovizi di varie etnie, di culture e lingue materne diverse, con varietà di credenze ed esperienze alle spalle, mi dà la possibilità di sperimentare quella convivialità delle differenze che è il sogno e l’utopia del Vangelo: che cioè il mondo diventi l’unica famiglia dei figli di Dio, fratelli che si fanno seminatori di speranza e costruttori di pace. Senza che lo sapessi, ho vissuto una lunga preparazione ad accompagnare il cammino di questi giovani verso il sacerdozio e la loro missione nel mondo degli ultimi”. La sua attività non si è esaurita nel Seminario, infatti Padre Daniele nella parrocchia di San Matteo Apostolo, dove è situata la casa del Noviziato-Prenoviziato Saveriano a Jakarta, ha tenuto perio dicamente corsi sul Vangelo, ha aiutato per le confessioni in periodi intensi come il Natale e la Pasqua, ha organizzato incontri per il dialogo interreligioso (l’Indonesia è la nazione con il più grande numero di islamici del mondo e alcuni prenovizi sono figli di genitori mussulmani e loro stessi sono passati al Cristianesimo in età scolare). Dopo 17 anni di permanenza a Giava presso il Prenoviziato è ritor- nato a Padang, città dell’isola di Sumatra, come coadiuvatore nella Parrocchia di San Francesco d’Assisi. L’entusiasmo e la dedizione con cui vive la sua missione, gli incari- chi di grande responsabilità a cui è stato chiamato non sorprendono le persone che, in gioventù, lo hanno frequentato a Sant’Angelo Lodigiano, suo paese natale e che hanno conosciuto la serietà del suo impegno nell’attività dell’ Oratorio San Luigi, ma anche l’alle- gria, la disponibilità e la gioia faticosa delle impegnative scalate alpine in compagnia degli amici del campeggio. Il suo sorriso era Dall’alto: con gli amici di Sant’Angelo sui ghiacciai del monte contagioso come lo è oggi. Bianco; con Papa Giovanni Paolo II; con i giovani del prenoviziato.
Pagina 6 Ottobre 2020 Suggestivo e carico di emozioni l’omaggio a mons. Giuseppe Amici, nell’ambito delle celebrazioni indette per la festa della Madonna Addolorata nel borgo San Martino e San Bartolomeo. La storia della sua vita ricca di fede e di amore per la Chiesa meritava di non essere dimenticata dalla sua Sant’Angelo che tanto amava, in particolare nel borgo San Martino in cui è nato. Nella chiesa di San Bartolomeo, giovedì 17 settembre dopo il Rosario con la meditazione dei sette dolori di Maria, condotta da don Antonio Poggi, Antonio Saletta ha offerto attraverso cenni biografici e immagini, l’opportunità di riscoprire, in tutti i suoi aspetti, l’eminente personalità del vescovo santangiolino, che nel suo percorso sacerdotale ha vissuto momenti di grande impegno, dapprima come professore nel seminario di Fano, poi come vescovo nelle diocesi pugliese di Troia e Foggia, nella diocesi di Cesena e infine come arcivescovo di Modena e abate di Nonantola. Antonio Saletta ha messo in luce oltre i tratti della sua umanità mite ed umile l’amore e lo zelo pastorale del suo servizio episcopale. Partico- larmente apprezzate le sue lettere pastorali. Ad esempio la lettera sui laici che fu citata da Papa Paolo VI. Mons. Amici partecipò attivamente al Concilio Vaticano II, intervenne più volte nelle sessioni generali e offrì un contributo significativo nella com- missione per la spiritualità e la formazione sacerdotale nei seminari che ha elaborato il documento”Optatam totius” Nel corso della serata sono intervenuti portando il loro contributo di ricordi e testimonianze alcuni parenti del vescovo, Rosetta Amici, figlia del fratello Mario, e il cugino Giancarlo Cordoni che ha messo l’accento sulla figura di Rachele, sorella di mons. Amici, che le è stata accanto fino alla morte. Nella foto sopra in alto: Mons. Giuseppe Amici, davanti alla chiesa di San Bartolomeo per la festa della Madonna Addolorata, il 26 settembre 1976. Nella foto sopra in basso:Un momento della serata dedicata al ricordo di mons. Giuseppe Amici. Il Parroco è a sinistra, don Antonio Poggi al centro e Antonio Saletta a destra. Nella foto a lato, in alto: Mons. Giuseppe Amici, il 29 giugno 1951, festeggiato al termine dell’ordinazione episcopale in basilica, ritratto nel cortile della casa parrocchiale accanto al parroco mons. Giuseppe Molti, e ai sacerdoti, da sinistra, don Sandro Beccaria, don Albino Anelli, (non identificato), don Piero Barbaini, don Nicola De Martino, don Giacomo Savarè, don Gerolamo Toscani, (non identificato), don Pierino Bernardelli , don Ferruccio Ferrari, don Giuseppe Beccaria. Nella foto a lato in basso: Nel 1950, mons. Giuseppe Amici è a Sant’Angelo per festeggiare il centenario della nascita di Santa Francesca Cabrini. Nella foto è ritratto, sulla soglia della casa parrochiale, con il parroco mons. Molti, attorniato dai chierichetti, in alto Luigi Cella, in basso, da sinistra, Antonio Sali, Emilio Battaini, Giuseppe Trabucchi, Achille Basellini, Michelangelo (Gino) Villani, Angelo Quaini, (non identificato), Emilio Lunghi, Pietro Cambielli, Francesco Altrocchi, Agostino Speziani.
Ottobre 2020 Pagina 7 Una importante pubblicazione storica curata da don Angelo Manfredi: FRANCESCA SAVERIO CABRINI E LA CHIESA STATUNITENSE Epistolario inedito con l’Arcivescovo Corrigan di New York (1889 – 1899) Don Angelo Manfredi oltre che Parroco della Parrocchia di Santa Dalla introduzione di Madre Maria Barbagallo: Maria Madre della Chiesa a Sant’Angelo, è anche docente di Storia della Chiesa alla Facoltà Teologica di Milano. Egli, nell’ambito La presente ricerca storica di don Angelo Manfredi, interessante e delle sue ricerche storiche, ha scoperto nell’archivio dell’Arcive- puntuale, conferma e in qualche modo completa, un’altra ricerca in scovado di New York un epistolario inedito fra Madre Francesca via di pubblicazione di S. E. Mons. Silvano Tomasi: “Pionieri del- Cabrini e l’Arcivescovo Mons. Corrigan, e ne ha curato la pubbli- la solidarietà con i migranti: il Beato Giovanni Battista Scalabrini cazione nel libro: “FRANCESCA SAVERIO CABRINI E LA (1839-1905) e Santa Francesca Saverio Cabrini (1850-1917) ante- CHIESA STATUNITENSE” edito dalla Casa editrice Morcelliana. signani della sollecitudine pastorale con migranti e rifugiati” e il La ricerca storica condotta da don Angelo, straordinariamente Carteggio “Corrigan – Scalabrini” (1887 – 1902) già fruibile tra gli “puntuale e interessante” come è definita da Madre Maria Barba- studi sull’Emigrazione in Internet. Infatti la complessità dei rap- gallo nella introduzione al libro, ci fa comprendere, al di là degli porti fra le varie componenti sociali, culturali e soprattutto eccle- stereotipi di alcuni biografi di Santa Cabrini, lo spirito con cui ha siali degli Stati Uniti e dell’Italia in cui vediamo immersa Madre attuato la sua opera missionaria fra i migranti e ci mostra la attuali- Cabrini, fanno emergere di lei aspetti poco conosciuti e sottovalu- tà dei suoi principi ispiratori. tati. Dobbiamo ringraziare don Angelo Manfredi ed è bello e significa- La fatica per gestire le relazioni con Vescovi, Sacerdoti, personali- tivo che il suo libro sia stato pubblicato nel settantesimo dalla so- tà del mondo ecclesiale impegnò notevoli energie di Madre Cabri- lenne proclamazione di Santa Francesca Saverio Cabrini Patrona ni, energie profuse con intelligenza, sofferenza e umiltà. Il suo Universale dei Migranti da parte di Papa Pio XII avvenuta il 7 principio: “Noi siamo nel seno della Chiesa cattolica, e sempre Settembre 1950. Il libro verrà presentato nel quadro deli incontri e adagiamo il capo sulla pietra misteriosa e cara che è Gesù”, come celebrazioni del Novembre Cabriniano nella sala del municipio scrisse di lei lo storico Giuseppe De Luca, la portò ad essere comunale di Sant’Angelo. “donna del suo tempo, fece il suo viaggio terrestre sulla nave della Chiesa, accomodandosi senza disdegni sublimi né intelligenza critica al colore del tempo”. Sempre fedele al fatto che “senza la benedizione della Chiesa, il suo messaggio non avrebbe avuto va- lore. Come dice l’autore di questo nuovo libro, don Angelo Manfredi, c’è ancora da scoprire e studiare perché non tutto sappiamo e non tutto è messo bene a fuoco. Stiamo infatti scoprendo che la Madre degli Emigranti, appassionata dell’Amore del Cuore di Gesù, mis- sionaria in ogni istante della sua vita e del suo lavoro, si trovò for- se senza saperlo, ad evangelizzare strutture istituzionali, uffici, burocrazia, comportamenti, visioni distorte sugli italiani, sulle donne, sui migranti. Dalla sua parte aveva il Cuore di Gesù, il Pa- pa, e conquistò la fiducia di Prelati della Chiesa che furono per lei la vera Provvidenza. [….] Questo studio mette in luce che aldilà delle beghe, dei pregiudizi, delle lotte di potere, delle invidie e gelosie, c’è il cuore buono e retto che guida la Chiesa nei suoi Pastori e li rende veramente stru- menti del Regno di Dio. […] Santa Francesca Cabrini fu sostenuta nella sua creatività missiona- ria da Mons. Corrigan; lui le scriveva lettere di presentazione per gli altri Vescovi degli Stati Uniti, la presentava a personalità e Isti- tuti Religiosi che potevano esserle utili, la metteva in guardia di fronte a persone poco raccomandabili. Madre Cabrini poteva ben scrivere senza ombra di diplomazia a Mons. Corrigan: «Sì, proprio Vostra Eccellenza fu il primo Angelo, che ci accolse al di là dell'Oceano, fu Vostra Eccellenza il primo Padre e padre di vero cuore che ne incoraggiò, ne diede gli ammaestramenti necessari, ne procurò aiuti; Lei a cui confidai le mie figlie con piena sicurezza, certa di avere ivi un Padre pieno di premura pel loro bene spirituale e temporale. Ed Ella fu davvero sempre il loro Angelo, la loro guida, il loro amatissimo Padre.» (Lettera da Ge- nova del 19-9-93). Così la storia e il tempo mettono a posto notizie vaghe e imprecise, Copertina del libro di don Angelo Manfredi pubblicato dalla fanno riemergere i semi del bene sepolti nella terra degli avveni- Casa editrice Morcelliana menti.
Pagina 8 Don Angelo Ottobre 2020 La festa della Madonna Addolorata Associazione Missione Cabriniana Oggi Sabato 26 settembre si è tenuta a Codogno l’assemblea ordinaria dell’Associazione Missione Cabriniana Oggi-ODV, presso la strut- tura della casa delle suore cabriniane dove l’associazione ha la se- de. E’ stato un bel momento poiché, dopo tanti mesi, abbiamo po- tuto incontrarci e condividere non solo ciò che abbiamo potuto mettere in campo durante lo scorso anno, ma parlare anche del fu- turo; è stata anche l’occasione per ricordare tanti soci e nostri bene- fattori che ci hanno lasciato in memoria dei quali abbiamo deciso di celebrare una santa messa di suffragio nella nostra basilica e a Co- dogno. Il presidente dott. Tansini e la tesoriera Maria Grazia Cor- naggia hanno presentato il rendiconto economico del 2019 dove, tra le varie voci, spiccano i sostegni per le missioni in Africa, in Etiopia che sosteniamo da venti anni e la nuova missione in Ugan- da dove le nostre suore sono arrivate l’anno scorso per occuparsi delle popolazioni del Sud Sudan qui rifugiate. In particolare la mis- sione in Uganda è stata sostenuta dai soci e benefattori santangioli- ni che ringraziamo; come si può immaginare la pandemia non sta risparmiando l’Africa e nei campi profughi (in Uganda sono due milioni le persone rifugiate) la mortalità è altissima. Non sono mancati sostegni ai progetti locali: scuole cabriniane, situazioni di particolare fragilità, missione con i migranti in Sicilia; tutto questo è reso possibile dal lavoro volontario di tutti i soci im- pegnati a Codogno presso la Rsa e il Museo cabriniano e a Sant’Angelo nelle occasioni e negli eventi organizzati in collabora- zione con la parrocchia. Ringraziamo don Ermanno anche per l’o- spitalità che ci offre per le riunioni del gruppo e per il sostegno spirituale. Durante l’assemblea abbiamo parlato anche dei progetti per il futuro in continuità con il passato per quanto riguarda le mis- sioni in Africa, ma anche con lo sguardo rivolto alle altre realtà missionarie in Messico e sud America dove l’emergenza sanitaria sta colpendo le popolazioni più povere ed emarginando i bambini che, non potendo frequentare la scuola per mancanza di adeguate strutture di prevenzione, rischiano grave emarginazione sociale e culturale con effetti negativi sul loro futuro. Purtroppo dobbiamo constatare che sono sempre i più deboli quelli che soccombono. Non c’è carità senza giustizia e Madre Cabrini ha avuto sempre ben presente questa massima; ha chiesto e ottenuto giustizia per i nostri connazionali migranti, per le donne, per i bambini delle sue scuole. Ha sempre coltivato fiducia nella misericordia provviden- ziale, lavorando alacremente e velocemente nella vigna del Signo- re. I volontari e i benefattori dell’associazione cercano di portare la loro semplice testimonianza nella vita di tutti i giorni, anche le pic- cole gocce possono a lungo andare fare la differenza. Ringraziamo di cuore tutti i sostenitori che, se vogliono, possono chiedere ai loro contatti di esaminare i documenti e i bilanci pre- sentati in assemblea. Anche la nostra associazione ha bisogno di persone di buona volontà che possano rendersi disponibili a colla- borare e portare nuove energie. Vi aspettiamo! Grazie! Quattro momenti della Festa della Madonna Addolorata celebrata nella Chiesa di San Bartolomeo: (dall’alto) Giovedì 17 Settembre, Il ricordo di Mons. Giuseppe Amici; Sabato 19 Settembre, Elevazione Spirituale; Domenica 20 Settembre dopo la Santa Messa, La consegna della targa della rico- noscenza a don Mario Bonfanti; Domenica 20 Settembre sera La “Peregrinatio” della statua della Madonna Addolorata.
Ottobre 2020 Pagina 9 I bambini battezzati il 30 agosto e il 27 settembre che sono entrati a far parte della Comunità Parrocchiale: Sopra: FOPPIANO ELIA e EUSOBIO DARIO Sotto: ARRIGONI EVA, TORNALI NOEMI e SOFIA DI VITA
Pagina 10 Ottobre 2020 Offerte mese di Settembre OPERE PARROCCHIALI Per olio Santissimo 40 N.N. 100 Famiglia Eusobio 100 Famiglia Foppiano 500 Repetti Alessio e Papetti Sara 300 Preoccupazioni e speranze Cerri – Pezzotti 200 Il Consiglio di Amministrazione che si è riunito Venerdì 18 Settembre, con la presenza del Revisore dei Conti Dottor Giuseppe Bosoni, ha espresso grande preoccupazione per il PRO CASA DI RIPOSO Bilancio della Casa di Riposo, poiché il passivo stimato è di circa 550.000 euro, nono- stante il ricorso alla Cassa Integrazione, l’utilizzo degli accantonamenti degli scorsi anni, A.G.L. 150 la richiesta di aiuti, l’adozione di tutte le strategie possibili per risparmiare senza diminui- N.N. in suffragio ai miei defunti 100 re gli standard di assistenza. La ragione di questo ingente passivo è dovuto al fatto che c’è stato un alto numero di de- Sorelle Lunghi 250 cessi a causa della epidemia Covid-19. Per la rigida normativa regionale non è stato pos- sibile accogliere nuovi ospiti fino ad Agosto, per cui sono mancate le rette corrispondenti. Bianchi Luisa in ricordo del marito Inoltre è rimasto chiuso il Centro Diurno e la Fisioterapia. Gazzola Silvio una ciclette Per far fronte al deficit si farà ricorso a prestiti bancari. La domanda viene spontanea ed Uriele e Agostino Bonizzi 50 insieme ad essa la preoccupazione: Saremo però in grado di ammortizzare il debito con- tratto negli anni futuri? NN 1000 Non sarà certamente facile, perché bisogna riportare il bilancio in pareggio ed occorre per NN 1000 questo poter ristabilire la piena occupazione, che comunque non sarà come la precedente perché si dovranno tenere libere 5 camere per l’isolamento. Inoltre si dovrà far fronte ai M.T. 3000 maggiori costi per i protocolli di cura che tengono conto della prevenzione dal contagio Covid-19. Per questo dovranno necessariamente aumentare le entrate. Non volendo far CARITAS PARROCCHIALE ricorso all’aumento delle rette, rimangono due vie: 1) un adeguato aumento della contri- Famiglia C.P. 200 buzione regionale (finora non c’è stato nessun aumento e nemmeno nessun impegno del- la Regione Lombardia) e 2) contributi privati, nella speranza che la Provvidenza solleciti CHIESUOLO generose donazioni. In passato non sono mancate, ad esempio con prestiti gratuiti e l’ini- Offerte da celebrazioni 1522 ziativa delle Buone Azioni in occasione della realizzazione del Centro Diurno. Ora sono essenziali per consentire alla Casa di Riposo di continuare la sua preziosa e benemerita CHIESA SAN BARTOLOMEO opera assistenziale. Inoltre si dovranno fare interventi straordinari per adeguare la struttu- N.N. 1000 ra e gli impianti alle normative che regolano le Case di Riposo. Gli impianti sono datati e in alcuni casi obsoleti, necessitano una manutenzione straordinaria. Ad esempio è neces- Offerte da celebrazioni 2521 saria la dotazione di impianto di ossigeno nelle camere, la revisione dell’impianto di area- zione perché non venga favorita la diffusione di germi e virus nei reparti. Inoltre è neces- saria una ristrutturazione edilizia poiché i nuclei devono ridurre il numero degli ospiti Un cesto di fiori spirituali assistiti a non più di 20 (ora sono a 30), le camere a tre letti devono essere ridotte a due letti. Come si può ben capire per in- SOREZZINI MARIA ROSA terventi così importanti sono necessa- La Famiglia 140 ri ingenti risorse. La Provvidenza, ARRIGONI BATTISTA alla quale ci siamo rivolti, ci assicura La Famiglia 150 che ha sollecitato diverse persone a dedicare ai propri cari in Cielo qual- TONALI LUISA cuno degli interventi che si devono La Famiglia 100 fare, inoltre ha sollecitato a disporre un lascito testamentario. Don Carlo Cerri diceva che un testamento a fa- N.N. 20 vore della Casa di Riposo offre l’as- CATTANEO GILDA sicurazione per salvarsi l’anima ed N.N. 20 entrare in Paradiso. Aggiungiamo noi, che per tutte le donazioni viene MONTI GIUSEPPE fatto un bonifico sul conto corrente La Famiglia 100 Paradiso e per i testamenti viene di- sposto dalla Provvidenza che l’esecu- PASETTI TERESA, DAVIDE e DAVIDA zione del testamento venga postici- N.N. 20 pata, perché la data del passaggio da Continuano le visite dei parenti ai nostri ospiti, SUORE CABRINIANE e BENEFATTORI questa vita alla vita eterna viene che si svolgono nell’atrio dell’ingresso nel ri- Ass. Missione Cabriniana Oggi 100 adeguatamente posticipata. spetto della normativa anti Covid.
Ottobre 2020 Pagina 11 Notizie idee e opinioni dall’Oratorio Carissimi amici… sembra Come amici mi banale cominciare una siete stati accanto lettera in questo modo ma nei primi passi è così che voglio ricordar- del mio Ministe- vi: semplicemente amici. ro, capito e sup- Nel vangelo di Giovanni portato ma anche al capitolo 15 si legge: “vi e soprattutto m’a- ho chiamato amici, perché vete fatto com- tutto ciò che ho udito dal prendere quanto Padre mio l’ho fatto cono- importante sia scere a voi”. Più volte ho sapere che c’è iniziato a scrivere questo qualcuno che ha saluto e più volte la mia bisogno di te e tu mente, ma soprattutto il bisogno di lui: mio cuore, hanno tentato non sono mai di farmi rimandare ad un mancati consigli altro giorno. C’è un debito e l’umiltà di farsi morale di riconoscenza prendere per ma- nei vostri confronti; voi che in questi anni “mai banali” mi ave- no guardando sempre la situazione per quella che è in realtà. te accolto, accompagnato, capito e forse anche elegantemente Abbiamo saputo volare alto, sognando insieme, ma soprattutto sopportato. Mentre cerco faticosamente di concentrarmi per imparando ad aspettarci nel rispetto dei tempi di tutti. Abbiamo scrivere questo saluto in oratorio regna un silenzio che mi sem- gioito insieme ed insieme sofferto quando qualcuno ci ha la- bra irreale: il telefono e il campanello “a riposo”, cosa che non sciato prematuramente ed è volato in cielo… e proprio da lassù è mai capitata tanto spesso; un silenzio a cui non mi ci sono veglia su di noi. Ci siamo divertiti tanto ma abbiamo anche mai abituato nemmeno nei mesi di lock-down capace di ampli- saputo godere di momenti seri e profondi che, mettendo al cen- ficare il ricordo in cui avete gradevolmente riempito la mia tro Gesù, in qualche modo hanno cambiato me e voi. Seppur vita. E in questo momento mi sento profondamente riconoscen- umanamente inaspettata nella nomina a Parroco desidero rileg- te, al Signore e a tutti voi per la particolare fase della mia vita gere in tutto ciò la presenza del Signore che nella Sua Miseri- che mi è stata data di vivere nella vostra, “nostra” Comunità cordia e Provvidenza, nel Suo Amore immenso, mi chiama; ri- Parrocchiale, nel nostro Oratorio. chiama per nome me e chiama per nome ciascuno di voi a que- Non è facile salutare quando nel cuore si portano molteplici sto cambiamento, ad un nuovo passo del cammino: ci chiama ricordi. Nove anni di legami accompagnati da affetto reciproco per il nostro Bene, in vista di un nostro Bene maggiore… ne difficili da descrivere in un pugno di righe. Nove anni di rispet- sono certo per una crescita ulteriore della nostra comunità e del to, di sincerità, di fiducia, di stima e di disponibilità reciproca. Continua a pagina 12
Pagina 12 Ottobre 2020 Continua da pagina 11 esuberanza hanno saputo condividere soddisfazioni e fatiche; ci nostro Oratorio e per una crescita ulteriore della mia persona, siamo supportati a vicenda e, qualche volta purtroppo, sola- della mia fede, del mio sacerdozio. mente sopportati… ogni giorno però nel mio calice, durante la Dicendo di sì al Vescovo dico di sì a Gesù e rinnovo nel mio Consacrazione della Messa inserivo tutto questo, le nostre vite cuore l’adesione a quella domanda rivolta la sera della mia or- e la nostra disponibilità a servire il Signore. dinazione «Prometti a me e ai miei successori filiale rispetto ed Grazie ai collaboratori/corresponsabili, catechisti, allenatori, obbedienza?» Quel sì, pronunciato ora mi ricorda che siamo e volontari e capi scout con cui ho lavorato più assiduamente. A restiamo nelle Sue Mani! loro lascio il mio mazzo di chiavi (che stranamente non ho per- In questi 9 anni siete diventati la mia famiglia, la mia casa in so) aprono tutte le porte della parrocchia ma soprattutto le porte cui non sono mai mancate passione, entusiasmo e determina- dei cuori che non dovranno mai più rimanere socchiuse. Chiavi zione. Abbiamo vissuto insieme tantissime esperienze molto come segno di collaborazione, di porte nuove che di volta in belle e molto significative a partire dai percorsi di catechesi, le volta riuscivamo ad aprire, di amicizie vere nate e di confiden- iniziative, i Gr.Est., i campi estivi, le feste in cui la condivisio- ze ricevute. Siete stati un po’ il “passepartout” per la vita di ne a tavola è stata collante per risolvere anche tante incompren- tutti i giorni, per quel tessuto relazionale che ha formato inten- sioni. Soprattutto ho condiviso con tutti voi il mio Tesoro, il sa trama di rapporti. mio grande amore per Gesù, per il Vangelo, per la preghiera, Agli adolescenti, ai giovani, agli amici, all’“Ideona” e al grup- per i ragazzi ed i giovani. E’ tutto scritto nei cuori e nei cuori po musical con cui sono entrato più in sintonia. Sono nate ami- tutto resterà scolpito per sempre! La semina di Dio è stata ab- cizie incredibili, che porterò sempre con me come segno di ciò bondante ed i frutti sono cresciuti, stanno crescendo, cresceran- che va oltre i ruoli istituzionali e punta al cuore. Non abbiate no: e sono fiero, felice, orgoglioso di essere stato, a volte ina- mai vergogna di far vedere quanto valete… perché valete. deguato, strumento nelle Sue Mani. A tutti i parrocchiani indistintamente (e sono stati veramente Vi confido sinceramente che mi costa molto e mi addolora pro- tanti in questi anni) il mio ricordo. Vi chiedo perdono per i fondamente lasciarvi, perché vi voglio davvero molto bene: ma miei vistosi difetti e per i miei errori, per ciò che dovevo fare e sono anche sinceramente convinto che non avete bisogno di non ho fatto e per tutto ciò che dovevo senz’altro fare meglio. me, ma di Dio e che Dio attraverso i bravissimi seminaristi e Vi chiedo per favore di pregare per me e per il mio prossimo sacerdoti che vi invia continuerà a prendersi cura di tutti voi, nuovo impegnativo servizio nella Chiesa. Vi prometto un ricor- ancor di più e ancor meglio. Sono dunque tanto felice per voi e do quotidiano nelle mie preghiere. per il nostro Oratorio che da qualche giorno a questa parte ha Alla fine del mio mandato non voglio falsamente far finta di anche assunto un volto nuovo… stiloso, perché le cose che nulla e dimenticarmi di chi si è sentito escluso o per qualche abbiamo fatto insieme in modo magnifico, le abbiamo fatte incomprensione si è allontanato. Chiedo a queste persone la con lo stile di Dio. gentilezza di provare a ricomporre il puzzle per verificare se Mi hanno sempre insegnato che tutto passa; ma con il tempo ho veramente mancavano dei pezzi oppure se è stato solamente un capito che passa solo quello che non era veramente importante: motivo di incapacità a ricomporlo perfettamente insieme. A il resto rimane e sono i ricordi che porteremo con noi fino volte un puzzle non si riesce a completare semplicemente per- all’ultimo giorno della nostra vita e anche Oltre. ché non si ha avuto la pazienza di far incastrare tutte le tessere. Ho imparato negli anni che ciò che è decisivo per determinare Vi chiedo solamente di non cestinare subito il regalo, ma di il valore di una vita non è la quantità di cose che abbiamo rea- provare almeno un’ultima volta a far combaciare i pezzi… del- lizzato ma l’Amore che abbiamo vissuto ciascuna delle nostre la vostra senza di me ma con Gesù. azioni: anche quando le cose che abbiamo realizzato finiranno Carissimi amici… non mi vergogno di dire che avete scritto l’Amore resterà come loro traccia indelebile. una pagina incancellabile nella mia vita… E veramente l’ora di Un grazie ai sacerdoti confratelli: don Ermanno in primis, mettere il punto finale. Si conclude per ricominciare… ovvia- esempio e guida, padre e maestro ma anche e soprattutto luce mente “sempre di corsa” (che è un po’ il mio tratto), certo che quando tutto sembrava perdere colore. Grazie a don Antonio e “tutto posso in colui che mi da la forza” don Bassiano che ricordo con affetto perché travolti dalla mia Vi voglio bene! Buon cammino. Don Mario
Ottobre 2020 Pagina 13 Cari fedeli di Sant’Angelo, mentre mi preparo ad iniziare con voi questa nuova ed intensa esperienza di vita pastorale, desidero rivolgere alcune parole di gratitudine per l’accoglienza che avete dimostrato, con un pensiero particolare a don Mario, sacerdote amico che mi lascia un’eredità bella e preziosa e a don Ermanno, che mi guiderà in questo percorso. Sono originario di Casalpusterlengo, ho 33 anni e at- tualmente sto frequentando l’ultimo anno di studi presso il seminario di Lodi. Il prossimo 11 ottobre riceverò l’ordinazione diaconale, che mi consentirà di procla- mare il vangelo durante la celebrazione eucaristica e di commentarlo nella predica- zione. Negli anni passati ho prestato servizio presso le parrocchie di Castiglione d’Adda e San Colombano al Lambro, dove sono stato impegnato soprattutto nella pastorale oratoriana. Ai ragazzi che vivono a Sant’Angelo, da quelli più vicini alla vita parrocchiale a coloro che per varie ragioni ne hanno preso le distanze, va il mio primo pensiero: mi piacerebbe che i desideri profondi, i sogni, le domande, i problemi che portate nel cuore diventino il centro della nostra azione educativa. Uno dei compiti di un sacerdote o di un diacono consiste nell’aiutarvi a scoprire che la felicità che tanto desiderate ha un volto ed un nome, quello di Gesù Cristo, che, da duemila anni a questa parte, non smette mai di chiamare e di affascinare quanti si accostano a Lui. Spero, con l’aiuto dei catechisti e dei molti collaboratori che fin d’ora ringrazio, di poter realizzare tutto ciò. Nel documento Christus vivit, scritto al temine del sinodo sui giovani, papa Francesco si esprime così: “Cristo vive. Lui è in te, Lui è con te e non se ne va mai. Per quanto tu ti possa allontanare, accanto a te c’è il Risorto, che ti chiama e ti aspetta per ricominciare”. Sono certo che queste parole saranno per noi un terreno fertile per iniziare a camminare insie- Una bella foto di Nicola ritratto in montagna, in me. Nicola Fraschini Val di Fassa mentre era in vacanza con il Semina- Ordinazione Diaconale di Nicola Fraschini Nicola Fraschini sarà ordinato Diacono Domenica 11 Ottobre alle ore 17.30 in Cattedrale a Lodi. Lo accompagneremo con la nostra pre- ghiera. In modo particolare Giovedì 8 Ottobre alle ore 20.30 pregheremo per lui nella Cappella dell’Oratorio con la Santa Mes- sa seguita dall’Adorazione Eucaristica. Mi chiamo Carlo Lunghi, ho 29 anni e sono nato e cresciuto a Sant’Angelo. Sono capo nel gruppo Scout del paese che fre- quento da quando ero bambino e lavoro come educatore da quando avevo vent’anni. In questi anni ho maturato molte espe- rienze come educatore affiancando i ragazzi in ambito scolastico, nelle comunità per minori e negli oratori. Ciò mi ha per- messo di acquisire buone capacità comunicative e di relazione con bambini, adolescenti e ragazzi. L’oratorio San Luigi è il posto dove sono cresciuto e anche adesso da adulto rimane per me un punto di riferimento. Spero perciò di poter accogliere i ragazzi che frequenteranno l’oratorio durante i pomeriggi della settimana in cui io sarò presente, dal martedì al venerdì, dalle h 16.00 alle 18.30 a supporto dell’azione educativa già intrapresa in questi anni. Spero di poter rivedere tanti ragazzi che già mi hanno conosciuto durante le esperienze dei campi scuola, del centro estivo e del musical, spero inoltre di poter accoglierne di nuovi. Vi aspetto numerosi all’oratorio San Luigi per costruire nuove avventure insieme. Carlo
Pagina 14 Ottobre 2020 IL RINGRAZIAMENTO DELLA COMUNITÀ A DON MARIO Quanta strada percorsa insieme, don Mario, da quel lontano settem- avventure che abbiamo attraversato non è possibile, perché sareb- bre 2011, quando facesti il tuo ingresso nella nostra parrocchia! Ep- bero troppe. In realtà sono state le piccole cose di tutti i giorni, una pure il tempo è volato senza che ce ne accorgessimo, perché è quello parola gentile, un sorriso, una mano sulla spalla, che ci hanno spinto che succede se ci si trova in buona compagnia. Come tutte le più ad intrecciare relazioni autentiche intorno a te e, legame dopo lega- belle storie, l’inizio non è stato facile, comprendere la realtà dell’ora- me, si è formata una famiglia inaspettata, con tutti i suoi pregi e di- torio San Luigi e di tutta la comunità deve essere stata un’impresa. fetti. È proprio nelle tante imperfezioni, però, che ci siamo sentiti Ma oggi possiamo dire senza alcun dubbio che quell’impresa l’hai vicini, persino nei momenti più bui, nei momenti in cui eravamo vinta. Con la tua determinazione e l’audacia che ti contraddistinguo- uniti dal dolore. Neanche allora ti sei abbattuto e ci hai insegnato che no, ti sei messo in gioco fin dal primo istante e hai dato tutto te stes- dalla sofferenza può fiorire qualcosa di utile per il nostro domani. so per le nostre famiglie, i nostri bambini e i giovani. Ci vuole un Forse dirti grazie suonerà un po’ banale, ma non c’è altra parola che gran coraggio per donarsi agli altri senza misura, si sa, e viene da possa esprimere meglio i sentimenti provati in nove anni di peripe- pensare all’interrogativo che Papa Francesco ci ha rivolto: “Che tipo zie. Per molti tu sei diventato più che una guida spirituale, sei diven- di cristiani siamo, tiepidi o ardenti?”. Per noi, che ti abbiamo cono- tato un amico, un fratello, un padre e un figlio. Una persona così sciuto davvero, la risposta è semplice, poiché se dovessimo scegliere speciale, che segna incisioni profonde nella memoria del cuore, non uno solo dei tanti doni che hai offerto con il tuo servizio, quello sa- si può lasciare. Sappi che essere veri amici non significa essere inse- rebbe la passione. L’abbiamo vista in ogni progetto di restauro, in parabili, ma sapersi separare senza che nulla cambi. Siamo consape- ciascun evento organizzato per le diverse ricorrenze, nel breve mo- voli che adesso hai una nuova missione da portare a termine, ma non mento di preghiera prima che i più piccoli vadano a scuola e, non da è la fine della nostra strada insieme: rappresenta una grande svolta, il ultima, nella ricerca inesauribile della bellezza, che possiamo trovare percorso diventerà probabilmente più tortuoso, ma saremo sempre se ci apriamo alle infinite possibilità della vita. Nonostante le nostre con te. In fondo, non esiste chilometraggio abbastanza lungo, quando incertezze, che non sono mancate, non ti sei mai arreso. Hai dimo- teniamo ad una persona. Tanto della tua anima resterà impresso nel- strato quanto sia positivo e anche divertente andare al di là dei nostri le pareti di questo oratorio, tu che hai con-tribuito a trasformarlo in limiti, osare essere cristiani amando ciò che si fa e trasmettendo la una seconda e accogliente casa per gran parte di noi. Se il nostro nostra felicità a chi ci circonda, talvolta anche in modi non conven- riconoscimento non è sufficiente, pensa a quanto è orgoglioso il tuo zionali, come interpretare una fiaba d’altri tempi sul palcoscenico, papà, sapendo l’amore che hai dispensato alle persone di Sant’Ange- fare un viaggio con la Caritas per aiutare chi ne ha più bisogno, op- lo e quello che donerai a chi avrà la fortuna d’incontrarti. Che altro pure insegnare agli adolescenti che Dio si può trovare anche nel can- dire, don Mario, se non buon cammino: ricorda, mentre lo percorre- to di una suora, in uno sperduto convento sardo. Elencare tutte le rai, che non sarai mai solo. Come già anticipato con il comunicato del 28/05/2020, la Società CSI Junior calcio ASD è pronta a ripartire e ad iscri- vere per la Stagione Sportiva 2020-21 tutte le categorie dell’attività di base, dai Piccoli Amici (2014-15) fino agli Esordienti 1° anno (2009). Per informazioni e chiarimenti: Presidente: Stefano Rombi cell. 329 7379341 Resp. Settore Tecnico: Marco Daccò cell. 329 2838289 Segretario: Ange- lo Mola cell. 333 2012960. Come Società Sportiva Pallavolistica siamo in attesa di rico- minciare ad insegnare la pallavolo, nei termini previsti dalle regolamentazioni sanitarie nazionali. Purtroppo, ad oggi, non abbiamo ancora una data precisa per iniziare, per il semplice fatto che l’Amministrazione Comunale deve ancora delibera- re la concessione dell’utilizzo del Palazzetto dello Sport. In ogni caso noi siamo già pronti per iniziare con le seguenti categorie: Primi tocchi / Minivolley - Under 12 - Under 13 - Under 14 - Under 17 - Prima Squadra. Appena possibile vi comunicheremo, tramite le pagine di questo giornale, tutte le date delle partite o manifestazioni nella speranza che veniate tutti, al Palazzetto dello Sport, a tifare per le nostre ragazze. Stefano Rombi
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