UIL Scuola Molise: Notizie 10 ottobre 2020: MOBILITAZIONE 14 ottobre, Lavoratori fragili, Contrattazioni MOF, MEMORANDUM, Covid e scuola ...

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Mittente: notizie_uilscuola_molise_it+owners@googlegroups.com

Data: 12-10-2020 12:11:00

[UIL Scuola Molise: Notizie] 10 ottobre 2020:
MOBILITAZIONE 14 ottobre, Lavoratori fragili,
Contrattazioni MOF, MEMORANDUM, Covid e scuola,
Concorsi, Contabilità, Ricorsi e Ricostruzione di carriera,
ecc.
UIL Scuola RUA Molise 86100 CAMPOBASSO Via Crispi 1/D-E Notizie del 10 ottobre 2020
Tel. 338 8987 029 - mail: molise@uilscuola.it       Facebook: UIL.Scuola.Molise
                        Da affiggere all'albo sindacale della scuola (art. 25 legge n. 300 del
20/05/1970)
Non rispondere a questa mail generata automaticamente. Per contattarci, scrivi
a molise@uilscuola.it
Per le notizie e allegati precedenti cliccare su
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MEMORANDUM INIZIO ANNO In allegato e on line il Memorandum Uil Scuola di inizio anno
scolastico. Per dare indicazioni chiare. Per dare serenità alla comunità educante.
https://uilscuola.it/inizio-anno-scolastico-20-21-il-memorandum-uil-scuola/

Scheda lavoratori fragili Trasmettiamo la scheda tecnica di approfondimento sui lavoratori fragili,
per favorirne la massima diffusione tra i lavoratori e i quadri sindacali.
Riceviamo infatti molti apprezzamenti per la qualità delle schede, ma al contempo numerosissimi
quesiti che è possibile contenere con la massima diffusione di questi e di altri materiali.
In allegato troverete anche tre schede pratiche sui seguenti temi:
Indicazioni operative supplenze personale ATA;
Indicazioni operative supplenze personale Docente;
Modalità convocazione e effetti mancata accettazione/assunzione.
        Già allegati agli ultimi numeri

DL AGOSTO: NEL TESTO PASSATO ALLA CAMERA ANCORA NON CI SIAMO
Turi: per i lavoratori fragili serve un provvedimento specifico di salvaguardia
Come quarantena e malattia con sorveglianza attiva.

Non c’è soluzione utile, nell’emendamento per i lavoratori fragili della scuola tra le modifiche e le
integrazioni al Decreto Agosto approvate in Senato.

Misure promesse e dimenticate – osserva Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola.

Lo abbiamo anticipato e denunciato, ma la questione dei lavoratori fragili non ha trovato in questo
provvedimento adeguata soluzione: quanti non potranno svolgere mansioni alternative, e saranno
dal medico collocati in interdizione, resteranno soggetti a riduzione di stipendio fino al
licenziamento.
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Si lasciano senza tutele centinaia di lavoratori della scuola in condizioni di rischio derivanti da più
patologie pregresse.

Il decreto è ora all’esame della Camera dei Deputati – aggiunge Turi - dove presumibilmente, sarà
approvato con il voto di fiducia, per cui non cambierà nulla.

Per questo sarà necessario emanare un provvedimento di legge specifico per fornire un’adeguata
tutela a questo personale a cui va garantita – spiega Turi in analogia con i lavoratori collocati in
quarantena o in malattia con sorveglianza attiva - la salvaguardia del reddito e del posto di lavoro
che, al contrario, non sarebbe al momento assicurata da questo decreto.

Altolà dei sindacati: mobilitazione il 14 ottobre, stop al concorso
Una mobilitazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori precari della scuola il prossimo 14
ottobre, nel pomeriggio, davanti alle prefetture con presidi, flash mob e iniziative che avverranno nel
pieno rispetto delle misure di distanziamento: la annunciano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil
Scuola, Snals Confsal e Gilda dopo la decisione del governo di avviare, in un contesto di emergenza
sanitaria, lo svolgimento delle prove del concorso straordinario e, a seguire, di un maxi-concorso con
oltre 500mila candidati.

MANIFESTAZIONE DEL 14 Ottobre 2020 Campobasso - Piazza Prefettura, ore 16.00
Carissimi, in sede di Conferenza nazionale dei Segretari regionali UIL Scuola, abbiamo fatto il punto
sulla situazione politica del momento relativa ai rapporti con il governo in merito alle decisioni
adottate sui DSGA facenti funzione e rispetto all’avvio del concorso straordinario del personale
docente.
Abbiamo deciso di avviare una mobilitazione unitaria prevista per mercoledì 14 ottobre alle ore
16.00 davanti alle prefetture di 100 province: in quella sede spiegheremo le ragioni della nostra
protesta e consegneremo un documento unitario ai Prefetti.
In questa fase molto delicata è evidente, da parte del governo, la volontà di escludere la
concertazione sui diversi temi che riguardano la stabilizzazione del personale che sta facendo
funzionare le nostre scuole ormai da anni.
Essere presenti in piazza è importante per dare forza e valore alle nostre rivendicazioni, in quanto
siamo nella fase di conversione dell’emendamento relativo al Concorso.
La nostra azione, se risulterà efficace, potrebbe darci le risposte che chiediamo e soprattutto servirà
a far capire al Governo che il confronto sui temi che riguardano il lavoro è un diritto dei lavoratori, è
un principio di democrazia!
Per questo vi invito ad essere presenti mercoledì 14 ottobre alle ore 16.00 in piazza Prefettura a
Campobasso insieme a noi.
Abbiamo inoltre deciso di preparare una diffida relativa allo svolgimento del Concorso straordinario
rivolta al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Istruzione e al Capo del Dipartimento del M.I.
Essa andrà trasmessa agli indirizzi mail indicati sul modello di lettera.
Nel testo, opportunamente firmato, dovranno essere aggiunti unicamente i dati personali del
docente/candidato.
La diffida potrà essere inviata sia utilizzando la propria mail PEO (posta ordinaria) o la mail
certificata PEC (posta certificata).
E' importante che vi sia una forte risposta da parte di tutto il personale, sia per mostrare il dissenso
immediato alla scelta del Ministro che per costituire le premesse per le conseguenti azioni
giudiziarie, anche collettive (eventuale risarcimento e annullamento delle prove concorsuali).
Vi allego la diffida e vi aspetto numerosi mercoledì 14 ottobre alle 16.00 in piazza Prefettura a
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Campobasso.
Nicolino FRATANGELO Segretario Regionale UIL Scuola

PARTECIPIAMO ORA X NON LAMNTARCI DOPO

Docenti precari: mobilitazione dei sindacati il 14 ottobre per fermare i concorsi
-

Sinopoli (Flc-Cgil), Gissi (Cisl) e Turi (Uil)
“Il lavoro nelle scuole poggia oggi anche sul 30% di organico occupato da lavoratrici e lavoratori
precari che operano con professionalità e serietà, rispetto ai quali si è abusato del ricorso al
contratto a termine senza mai offrire loro alcuna possibilità di abilitazione o di stabilizzazione”: lo
sostengono le organizzazione sindacali della scuola maggiormente rappresentative (Cgil, Cisl,
Uil, Snals e Gilda) che non intendono far passare sotto silenzio la decisione del Governo di avviare
comunque le procedure concorsuali.
“Questi concorsi – affermano i segretari generali dei cinque sindacati – non produrranno alcun
effetto immediato in termini di assunzioni, mentre esporranno la scuola e il personale coinvolto a un
possibile aumento dei contagi e al rischio che molti precari, trovandosi eventualmente in situazione
di contagio o di quarantena come effetto del lavoro che svolgono, siano esclusi dalla partecipazione
al concorso”.
Per far sentire la propria voce i 5 sindacati promuovono anzi per il prossimo 14 ottobre una
mobilitazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori precari della scuola, davanti alle Prefetture
con presidi, flash mob e altre iniziative.
Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda denunciano anche “l’assenza generale di disponibilità al confronto da
parte del Ministero rispetto alle parti sociali con il risultato che sul fronte delle assunzioni si è
registrato un vero fallimento delle misure annunciate (circa 24 mila posti assegnati a fronte degli 84
mila previsti)”.

I docenti precari contro Azzolina: “Per coprire ogni anno le cattedre vuote siamo preparati?” Di
 Fabrizio De Angelis
Si è alzato un polverone subito dopo le dichiarazioni della Ministra Lucia Azzolina rilasciate in
diretta su La7 a Enrico Mentana sui precari e sul concorso straordinario.
La Ministra ha detto, parlando a proposito dei candidati del concorso straordinario: “non sono
precari storici, quelli storici sono nelle graduatorie ad esaurimento” e “le famiglie ci chiedono
insegnanti preparati altrimenti poi non lamentiamoci quando i dati Ocse dicono che i nostri studenti
hanno tante difficoltà nelle competenze”.
L’ira dei precari Parole che hanno scatenato l’ira di migliaia e migliaia di docenti precari, anche sui
nostri canali: “Non vogliamo un ruolo regalato, dopo anni di precariato, in cui abbiamo svolto tutte le
stesse funzioni di docenti di ruolo, forse un po’ siamo preparati. E comunque potevate metterci
ugualmente alla prova con un percorso formativo e non farci correre il rischio di non essere ammessi
se la temperatura corporea è superiore a 37°, oppure farci contrarre un virus mettendo a rischio la
vita dei nostri familiari”
“Quando tappano buchi, sostituiscono colleghi e lavorano senza stabilità da anni, modificando
quotidianamente i programmi delle proprie vita….allora sí che vanno bene anche “meno preparati”,
vero?!? Quando fanno comodo va bene tutto?“
“Questa signora ha capito che i concorsi li vogliamo fare, ma in condizioni di sicurezza? Per
raggiungere le sedi preposte dobbiamo prendere i mezzi pubblici, ci saranno assembramenti…..ha
capito che non siamo in condizioni di normalita’. Dobbiamo prendere il covid?“
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“Ha detto che i precari storici sono solo quelli in GAE! Ci vada lei domani in classe!”
I precari storici? E noi che siamo?
I commenti sono stati tantissimi: i precari del concorso straordinario accusano la Ministra di
aver sminuito il loro servizio da supplenti dicendo “non sono precari storici“: una precisazione che,
seppur rigida, la Ministra ha voluto fare per far comprendere la differenza fra chi per molti anni si è
trovato parcheggiato nelle Gae e i docenti che partecipano al concorso straordinario ai quali sono
“bastati”, in molti casi, tre anni di supplenza per inoltrare domanda e partecipare. E’ chiaro che fra i
64 mila candidati in tanti avranno svolto più dei tre anni di supplenza richiesta e che quindi da anni
lavorano quasi regolarmente come supplenti.
I medici sono stati stabilizzati per titoli
Infine, l’altro tema criticato è l’accostamento del ruolo del docente con quello del chirurgo: qui, i
precari hanno fatto notate alla Ministra che “i medici sono stati assunti per titoli ed esami” e invece
loro devono “sostenere un concorso in piena pandemia con 4000 casi al giorno che
andranno aumentando“. Il riferimento è alla richiesta di procedere con una selezione per titoli ed
esami per stabilizzare i precari, evitando quindi di “mandare i docenti a rischiare contagi per una
prova che non dimostra nulla sulla preparazione“

Con filtri e ventilazione aria più sana nelle scuole di Maria Chiara Voci
Si tratta di un aspetto chiave per prevenire infezioni e malattie, in periodo di pandemia da Covid-19
ma non solo. In assenza di sistemi ad hoc di ventilazione, infatti, la qualità dell’aria che respiriamo al
chiuso può essere anche dieci volte più inquinata rispetto a quella che inaliamo per strada nelle
immediate vicinanze.
La tecnologia ci offre diverse soluzioni a questo riguardo, dal monitoraggio in tempo reale delle
condizioni di accumulo di CO2 e altri inquinanti grazie all’installazione di sensori e “nasi virtuali”, ai
sistemi di ricambio forzato, filtraggio e di sanificazione. Eppure al momento del rientro in classe
(così come in ufficio) tutta l’attenzione in materia di prevenzione del contagio da coronavirus
continua a essere rivolta all’uso delle mascherine, al distanziamento, alla presenza di banchi
monoposto e di disinfettanti. Non senza incorrere in un paradosso: perché ogni arredo così come
ogni sostanza che s’inserisce in un ambiente confinato, se non sotto controllo, può contribuire a
emettere composti organici volatili e a peggiorare inquinando addirittura di più.
Il tema, ancora poco conosciuto dall’opinione pubblica nonostante la pandemia abbia aumentato
l’attenzione in questo campo, è da tempo sotto la lente di ingrandimento di enti di ricerca,
università, amministrazioni pubbliche. «Pochi sanno che la prima fonte di inquinamento in un’aula è
la respirazione degli studenti e degli insegnanti che occupano lo spazio», commenta Carlo
Battisti, project manager di Idm Südtirol-Alto Adige, ente capofila del progetto europeo Qaes,
iniziativa internazionale che coinvolge dieci partner, due regioni, dodici scuole e otto tipologie di
soluzioni da testare per arrivare a individuare un protocollo di azioni standard di rinnovamento
concreto della qualità dell’aria nelle scuole altoatesine e ticinesi.
In un’aula tipo si può arrivare a superare anche di cinque volte la soglia di anidride carbonica
“consigliata”. «In alcuni casi – aggiunge Clara Peretti, ingegnere e consulente del laboratorio analisi
dell’aria e radioprotezione della Provincia di Bolzano – abbiamo rilevato come ad inquinare l’aria
contribuissero le polveri emesse dal gesso usato per le lavagne, l’inchiostro dei pennarelli usati dagli
studenti o persino le emissioni dei pannelli usati per l’isolamento acustico. Nel tentare di risolvere
un problema, insomma, se ne era creato inconsapevolmente un altro». Non solo. «Pawerl Wargocki,
ricercatore danese e fra i principali esperti in Europa sul tema dell’inquinamento indoor negli edifici
scolastici ha dimostrato come ci sia una correlazione fra tutti gli inquinanti areo-dispersi e la CO2.
Per via di una serie di fattori. Il più evidente è che all’aumentare della temperatura cresce il rilascio
di sostanze nocive contenute in rivestimenti e arredi», spiegano gli ingegneri
Massimiliano Busnelli e Roberto Armani, fondatori dell’associazione Energia di Classe e ideatori nel
2012 del progetto di ricerca Air@School con il Politecnico di Milano per il monitoraggio puntuale
della CO2 nell’aria in elementari e medie.
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A lavorare sul tema è anche il progetto di ricerca “Il cambiamento è nell'aria” promosso dalla Libera
Università di Bolzano – con la collaborazione di ricercatori e dottorandi dell’Università Iuav di
Venezia e delle Università di Trento e Padova – e dalla società di formazione Agorà. L’installazione
(in periodo pre-Covid) di novanta sensori in 5 classi e altri 20 ambienti dell’Istituto Hack di Roma ha
permesso di monitorare continuativamente i dati di temperatura, umidità, concentrazione di CO2 e
illuminamento. «In tutte le classi la soglia massima di Co2 è stata superata per oltre l’80% del tempo
– spiega il responsabile del progetto Andrea Gasparella –. Così anche la portata di ventilazione
registrata si è attestata sotto la soglia minima prescritta per oltre il 95% del tempo di esposizione.
Valori importanti, che devono farci riflettere».
Inquadrato il problema, le soluzioni? Nel caso di edifici nuovi, l’accento è sulla fase di progettazione,
che va eseguita tenendo conto di tutti i fattori che possono inquinare l’aria. Dalla scelta dei materiali
e dei sistemi di ventilazione combinata, naturale e meccanica, alla gestione del cantiere, fino alle
indicazioni di un corretto uso dell’edificio in fase di esercizio. «La tecnologia ci aiuta – prosegue
Battisti – così come aiutano i protocolli di certificazione, ad esempio quello promosso
dall’Agenzia CasaClima, che consentono di scendere nel dettaglio della tipologia dell’edificio-
scuola». Per ciò che riguarda l’esistente, il rimedio più semplice è aerare i locali a intervalli regolari,
aprendo di frequente le finestre. Ma è chiaro che, con la stagione invernale alle porte, questa
condizione diventa difficile da rispettare.
«Con il progetto Qaes – prosegue Clara Peretti – stiamo verificando diversi sistemi. A partire dai
sensori che, posizionati nell’ambiente, ci avvisano quando l’aria è troppo inquinata. Ciò che molti
ignorano, è che la stessa installazione di sistemi di ventilazione meccanica per il ricambio di aria
senza l’apertura delle finestre e la dispersione di energia è una soluzione implementabile anche in
tempi relativamente rapidi. Sfruttando magari le pause del calendario scolastico. Importante inoltre
è la manutenzione degli impianti già presenti, con la costante sostituzione dei filtri».
Migliorare l’aria in classe è, infine, una questione di buona abitudini. «Nel corso del nostro
monitoraggio – raccontano Armani e Busnelli – la CO2 in classe in alcuni casi raggiungeva anche i
6mila ppm. Grazie alla distribuzione di sensori e a una serie di azioni per la formazione di docenti e
studenti, siamo riusciti a ridurre l’impatto degli inquinanti, anche e semplicemente attraverso buone
prassi, come quella di non portare in aula giubbini e cappotti utilizzati in esterno e fonte di
diffusione di particolato». A dimostrazione che la prima regola per garantire la salubrità indoor è la
consapevolezza del problema.

Fino a 170mila studenti cambieranno insegnante di sostegno
La mancanza di posti di sostegno sta diventando un problema che nemmeno i concorsi riusciranno
interamente a risolvere. Lo sottolinea Tuttoscuola, secondo i cui calcoli 170 mila ragazzi (il 59% del
totale) dovranno cambiare quest'anno l'insegnante di sostegno, che potrebbe essere tra l'altro non
specializzato sul sostegno. Una roulette che nemmeno l'avvio ormai prossimo del concorso
straordinario voluto dalla ministra dell'istruzione Lucia Azzolina e avversato dai sindacati potrebbe
riuscire a influenzare positivamente.
I posti scoperti
L'avvisaglia viene dai primi dati dei calendari delle prove scritte del concorso straordinario della
scuola secondaria, pubblicati in queste ore dagli Uffici Scolastici regionali soprattutto con
riferimento agli scritti che si svolgeranno il prossimo 22 ottobre, primo giorno delle prove. I
candidati dei posti di sostegno sono molti meno dei posti a concorso.
In attesa del concorso
Gli scritti del concorso straordinario per il sostegno di scuola secondaria di I e di II grado si
svolgeranno a metà novembre, ma due Usr, quelli dell'Emilia Romagna e del Lazio, hanno già
pubblicato l'intero calendario di tutte le prove, consentendo di conoscere il numero di candidati che
sosterranno la prova del concorso straordinario per il sostegno. In Emilia per i 322 posti del
concorso straordinario per il sostegno nella secondaria di I grado i candidati sono soltanto 74 (23%);
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per i 205 posti di sostegno a concorso nella secondaria di II grado i candidati sono soltanto 68 (33%).
Nel Lazio per 564 posti di sostegno nella secondaria di I grado i candidati sono soltanto 173 (30%);
per i 43 posti di secondaria di II grado, invece, i candidati sono 346.
Alla fine del concorso straordinario, se tutti i 141 candidati dell'Emilia conseguiranno almeno 56
punti su 80 nello scritto diventando tutti vincitori, rimarranno scoperti ben 385 posti dei 527 a
concorso: un vuoto del 73%. Nel Lazio per il I grado, analogamente rimarranno scoperti 391 posti. I
posti di sostegno in questo concorso straordinario sono in tutto 5.669 (soprattutto al nord), di cui
4.069 nel I grado e 1.600 nel II grado.
C’è il timore che il caso dell'Emilia e del Lazio non sia diverso da quello delle altre regioni.
Se sarà così, una notevole quantità di quei posti rimarranno scoperti, acuendo la crisi di un settore
particolarmente in sofferenza a causa della mancanza di personale specializzato.

E SE UN GROSSO PROBLEMA lo facessimo diventare una opportunità?
Immaginate l’apertura attuale delle scuole al netto del Covid di Leonardo Filippone
Classi meno affollate, attenzione estrema all’igiene, didattica tradizionale modellata su nuove visioni
pedagogiche che includono la didattica integrata a distanza e, dunque, l’arricchimento che deriva
dall’integrazione con il mondo digitale.
La riprogettazione del trasporto pubblico, ridimensionato per una serie di fattori che vanno
dall’aumento del trasporto eco-sostenibile (biciclette, monopattini, auto elettriche) alla sua
rimodulazione legata alla flessibilità degli ingressi a scuola e in ufficio.
E, ancora, la messa a sistema del lavoro agile che presuppone un forte potenziamento
dell’infrastruttura di rete internet.
Ecco. Superato il Covid – e lo supereremo – tutte queste “novità” che viviamo come imposizioni
dovrebbero diventare buone pratiche.
Cominciare a ragionare seriamente in termini di sostenibilità ambientale, riduzione dei ritmi
frenetici, investimenti sulle famiglie e sulle imprese.
Diventa quindi importante e imprescindibile che l’opportunità che l’Europa ci dà in termini di
finanziamenti a fondo perduto e prestiti a lungo termine non sia sprecata. Occorre che gli
investimenti che saranno fatti creino benessere e posti di lavoro, siano una leva finanziaria che,
aumentando il prodotto interno lordo, riducano il rapporto debito/PIL.
Perché il debito non è scomparso, anzi, aumenterà considerevolmente.
Questa è la scommessa che questo Governo deve affrontare e vincere.
Non ci sono mezze misure: o ne usciamo, o è il disastro.

Visite mediche di controllo domiciliare: un portale per comunicare la variazione dell’indirizzo di
reperibilità
L'Inps ha fatto un altro passo avanti nell'ambito dell'evoluzione dei servizi per il cittadino e
dell'informatizzazione e telematizzazione del processo delle visite mediche di controllo (Vmc).Con la
circolare 106 del 23 settembre 2020 l'Istituto ha, infatti, pubblicizzato l'avvio di un nuovo servizio
sul portale web, denominato “Sportello al cittadino per le Vmc”, ad uso del cittadino lavoratore nel
settore privato e pubblico, per la comunicazione della variazione dell'indirizzo di reperibilità,
rispetto a quello precedentemente indicato, durante l'evento di malattia

Effetto Covid-19, l’igiene nelle scuole (oggi) preoccupa più del bullismo
L’igiene nelle scuole (oggi) preoccupa più del bullismo. A rivelarlo è una ricera Essity, azienda
multinazionale svedese operante nell’ambito dell’igiene e della salute, con il suo brand Tork,
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condotta con l’Istituto Nazionale AstraRicerche sull’attuale situazione dell'igiene nelle scuole
italiane
I dati
Dai dati emerge come il tema della pulizia e dell’igiene negli ambienti scolastici sia diventato
essenziale per i genitori, più dell’impegno contro bullismo e discriminazione e della presenza di
approcci differenti alla didattica, come quella laboratoriale e cooperativa, e di corsi facoltativi
pomeridiani. Ad accrescere ulteriormente la preoccupazione dei genitori è stata l’emergenza
sanitaria: per il 15,2% dei genitori il livello di igiene e pulizia è attualmente il primo fattore di scelta
della scuola (persino prima degli aspetti didattici), mentre per il 34,2% uno dei primi due tra quelli
proposti. Inoltre, la pulizia e l’igiene degli ambienti della scuola rappresentano un aspetto rilevante
proprio nella scelta dell’istituto in cui iscrivere i propri figli, la maggioranza (60,0%) lo considera
essenziale, e il 59,5% pensa che gli standard igienici della scuola debbano diventare un argomento
da presentare durante gli “open days”.
Il ruolo della scuola
Per quanto riguarda la relazione fra educazione e igiene, più di due terzi dei genitori ritiene che la
scuola abbia un ruolo primario nell’insegnare l'importanza della pulizia. Secondo il 67,3% dei
genitori è necessario educare i ragazzi su quali possano essere le conseguenze e gli impatti negativi
di una cattiva igiene, mentre il 51,0% riterrebbe utili anche le lezioni di educazione civica. La pulizia
delle mani è sempre importante, ma ci sono momenti in cui diventa imprescindibile: dopo essere
andati in bagno (94,9%), prima di recarsi a mensa (92,4%) e a conclusone della lezione di
educazione fisica (91,3%). La pulizia degli ambienti scolastici, e di alcuni spazi in particolare, non
deve mai essere sottovalutata, con attenzione massima ai bagni (per il 51,1% al primo posto e per il
90,3% tra i primi tre) e le aule (per il 32,9% al primo posto e per l’86,8% tra i primi tre).

Tutto sulla Contabilità Pubblica: un nuovo ciclo di incontri formativi online
2020 Studio Sigaudo srl in collaborazione con TuttoPA e con LineaPA ha organizzato un ciclo di
incontri formativi online dal titolo Tutto sulla Contabilità Pubblica.
Con l’introduzione del sistema contabile armonizzato le amministrazioni pubbliche italiane si sono
trovate a fare i conti dal 2015 con un sistema contabile omogeneo che consente di coordinare i
soggetti coinvolti nella finanza pubblica, di consolidare i conti pubblici, di rispondere in modo
efficace ed efficiente alle richieste europee, etc.
La normativa si è evoluta e anche le attività operative si sono via via adeguate nel corso degli anni. I
diciassette webinar ripercorrono questa evoluzione e i suoi cambiamenti: dalla programmazione alla
rendicontazione, dalla gestione patrimoniale ai controlli della Corte dei conti, dal ruolo del
responsabile finanziario a quello dell’economo.
I corsi sono indicati sia per il personale dipendente che già gestisce o lavora in un ufficio comunale
che per persone o studenti interessati a partecipare (e a vincere!) i concorsi pubblici.
I dieci relatori coinvolti metteranno a disposizione il materiale utilizzato in occasione del percorso
formativo e tutta la documentazione normativa a corredo dello stesso.
Al termine degli incontri sarà inviato l’attestato di partecipazione riferito all’intero evento o ai
singoli corsi a cui si è preso parte.
Il costo di partecipazione per una sola giornata è di Euro 45, per tutto il percorso formativo è di Euro
500 se viene acquistato da un Ente (scegliendo questa opzione ci si assicura anche il pacchetto
Soluzione TuttoPA) oppure di Euro 200 se l’acquirente è una persona fisica. In ogni caso l’Iva è
esente se non dovuta.
Di seguito l’elenco degli appuntamenti e dei relativi relatori (tutti gli incontri sono della durata di 3
ore e si terranno tra le 14 e le 17):
27 ottobre | Introduzione alla contabilità pubblica e il sistema contabile armonizzato – Marco Rossi
30 ottobre | La programmazione – Ilaria Nesi
4 novembre e 5 novembre | Il bilancio di previsione (6 ore in due moduli da 3 ore) – Marco Rossi
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9 novembre | Le variazioni di bilancio – Ilaria Nesi
11 novembre | I debiti fuori bilancio – Pietro Francesco Rizzo
12 novembre | I vincoli alle spese – Francesco Cardiello
17 novembre | Ciclo delle entrate – Massimiliano Trudu
18 novembre | Ciclo delle spese – Massimiliano Trudu
19 novembre | Conto economico, stato patrimoniale e inventario comunale – Marco Sigaudo
24 novembre | Anticipazione di tesoreria, indebitamento e operazioni con il debito – Francesco
Cardiello
26 novembre e 1 dicembre | Il rendiconto (6 ore in due moduli da 3 ore) – Matteo Barbero
3 dicembre | Il ruolo del responsabile dei servizi finanziari – Domenico Coviello
9 dicembre | L’iva degli enti locali – Rebecca Zollo
10 dicembre | L’economo – Marco Rossi
15 dicembre | Piano di riequilibrio e dissesto – Simone Simeone
16 dicembre | I controlli della Corte dei Conti – Matteo Barbero
17 dicembre | Il bilancio consolidato – Marco Sigaudo
Per iscriversi è necessario compilare il form online sul sito Formazione TuttoPA sezione
webinar oppure compilare il modulo di adesione ed inviarlo a formazione@studiosigaudo.com

Risorse alle scuole – Si possono avviare le contrattazioni di scuola
La Direzione generale delle risorse umane del MI ha inviato una mail alle caselle istituzionali delle
scuole relative alle risorse finanziare per l’anno scolastico 20–21 per il funzionamento
amministrativo-didattico (integrazione al Programma Annuale 2020 - periodo settembre- dicembre
2020), nonché quelle destinate agli istituti contrattuali che compongono il “Fondo per il
miglioramento dell’offerta formativa” e quelle relative ai compensi per lo svolgimento degli esami di
Stato. Contestualmente vengono comunicate in via preventiva, le medesime risorse riferite al
periodo gennaio agosto 2021.
Ogni scuola ha ricevuto la lettera con le proprie spettanze.
Tale azione consente alle Istituzioni scolastiche di avere a disposizione un quadro certo e completo
della dotazione finanziaria disponibile per l’intero anno scolastico, per consentire una adeguata
programmazione delle attività previste nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), elaborato
da ciascuna scuola sulla base dei bisogni reali e contestualizzati degli alunni e del territorio, e
consente alle RSU di avviare le contrattazioni di scuola.
La nota inoltre indica, tra l’altro l’ammontare delle risorse per:
·    Le misure per far fronte all’attuale contesto di emergenza sanitaria
·    Il supporto psicologico alle Istituzioni scolastiche per affrontare l’emergenza Covid-19
·    L’assistenza medica
·    La trasformazione digitale
·    I compensi per i revisori dei conti
·    Le quote destinate alle attività di alternanza scuola lavoro
·    Le quote per le competenze trasversali e per l’orientamento
·    Nei prossimi giorni una scheda tecnica UIL Scuola.
E’ opportuno che ogni scuola giri detta lettera a tutti i componenti il tavolo contrattuale
(RSU/RSA/OO.SS. firmatarie).

Turi: il ministro non vede errori. Glieli nascondono o non sa cambiare rotta.
Ma il ministro Azzolina, dove vive e dove volge le sue attività? Le sue dichiarazioni raccontano di
vari primati. E’ sempre la prima volta in ogni sua iniziativa, a cominciare dalle GPS a finire ai
concorsi in piena pandemia – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Non sempre la novità è sinonimo di buone pratiche, anzi questa ansia di nuovo potrebbe indurre ad
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errori, di cui forse non si rende conto, magari perché i suoi collaboratori, non le dicono la verità.
Non le manca nemmeno l’opportunità di verificare il polso della situazione dalle numerose visite alle
scuole.
Anche in questi casi non trova critiche o preoccupazioni. Forse per un timore reverenziale in chi la
ospita.
E’ possibile che tutte le proteste arrivino solo a noi? Il condizionamento sui funzionari non può
compensare le innumerevoli questioni aperte, che sono palesi, concrete nelle scuole. Vedrà le
critiche sul web?
Per una volta, la prima, anche in questo caso, ammetta che ci sono state valutazioni ottimistiche in
relazione alla situazione data, che non ha funzionato tutto – sottolinea Turi.
Lo storytelling del complotto ha tempi brevi. Sono troppe le persone coinvolte nelle attività
scolastiche: alunni, famiglie, lavoratori. Sono 21 milioni le persone che giornalmente entrano in una
scuola. Saranno certamente in grado di giudicare.
Se, come dice il ministro, il numero delle supplenze è in linea con quello dell’anno scorso si deve
proprio preoccupare: la matematica non è un’opinione. La scuola non è ancora partita e potrà
partire quando ci saranno i docenti in classe.
Rispetto allo scorso anno ci sono 60 mila posti di organico non assegnati per mancanza di aspiranti,
35 mila in più.
Se l’andamento delle supplenze – come afferma il ministro - è come lo scorso anno, i calcoli sono
presto fatti.
Alle 180 mila supplenze (tante sono state lo scorso anno) si aggiungono i posti non assegnati:
serviranno oltre 200 mila supplenti.
Sul concorso straordinario, la invitiamo alla coerenza: «non lasceremo nessuno solo» è stato
il refrain durante i momenti più bui della pandemia. Come si sentirà oggi, il docente precario che,
per colpa non sua, sarà sicuramente fuori dal concorso che attende da anni e che sarebbe il
corollario dei suoi sacrifici di tanti anni da precario, se è sufficiente un semplice raffreddore e un
rialzo termico a metterlo fuori gioco? Un modo di procedere inaccettabile.

CONCORSO STRAORDINARIO: LETTERA DEI SINDACATI SCUOLA AI GRUPPI PARLAMENTARI
Le prove vanno sospese e avviato diverso percorso
Una lettera a firma dei cinque segretari generali dei sindacati scuola è stata inviata oggi ai gruppi
parlamentari di Camera e Senato. Al centro del documento la procedura concorsuale straordinaria
per docenti di scuola secondaria con la «richiesta di sospensione delle prove, a tutela del personale
precario della scuola e della salute di tutte le persone coinvolte».
«Avviare in un contesto di emergenza igienico sanitaria lo svolgimento delle prove del concorso
straordinario (e a seguire un maxi-concorso con oltre 500.000 candidati) non produce alcun effetto
immediato in termini di assunzioni – si legge nella lettera - mentre espone la scuola e il personale
coinvolto a un possibile aumento dei contagi nelle scuole e alla possibilità che molti precari,
trovandosi eventualmente in situazione di contagio o di quarantena come effetto del lavoro che
svolgono e che li espone a tali condizioni, siano esclusi dalla partecipazione al concorso».
«Riteniamo – scrivono Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio - che il Parlamento possa
promuovere un più complessivo ripensamento su una procedura che, se nell’immediato si rivela
unicamente un fattore di ulteriore stress per le scuole, meriterebbe comunque di essere
riconsiderata alla luce di quanto avvenuto anche in altri settori della PA, mettendo in atto percorsi di
stabilizzazione per titoli e prova orale che consentirebbero di garantire l’assunzione in forma stabile
di quei precari già oggi impegnati in cattedra con serietà e professionalità al servizio del nostro
sistema di istruzione».
Roma, 30 settembre 2020
In allegato il testo della lettera
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Esenzione IMU addio per i coniugi residenti in Comuni diversi: la sentenza della Cassazione n.
20130 del 24 settembre si pone in contrasto con quanto finora sostenuto dal Ministero
dell’Economia. Si apre quindi la possibilità di un recupero dell’IMU arretrata per le case turistiche o
in città in cui il resto della famiglia ha la residenza.

Strattoni tra alunni vivaci: nessuna responsabilità dell'insegnante se l'incidente non è prevedibile
Nessuna responsabilità della scuola e dell'insegnante se l'alunno a fine interrogazione, spinto dal
compagno, inciampa e si rompe due denti.
Con la recente ordinanza n.17877/2020 la Corte di Cassazione ha giudicato priva di vizi logici e, per
ciò stesso, giuridici la ricostruzione della vicenda operata in primo grado dal Tribunale e confermata
dalla Corte d’appello.
Ha evidenziato la Cassazione che l'insegnante non è responsabile se prova il caso fortuito, e cioè se
dimostra di non avere potuto impedire l’incidente.

Dirigente scolastico su WhatsApp, le sue comunicazioni sono illegittime Di
 https://www.tecnicadellascuola.it/author/lucio144
Le comunicazioni per le vie brevi, come quelle scritte su un gruppo WhatsApp creato da un Dirigente
scolastico per comunicare con i coordinatori di classe, non hanno una validità di legittimità e non
sono sostitutive a quelle ufficiali di circolari regolarmente protocollate.
Gruppo WhatsApp e comunicazione illegittima
Costituire, da parte di una Dirigente scolastica, un gruppo WhatsApp per comunicare più
rapidamente con i coordinatori di classe, è una modalità che può essere attivata. Tale modalità non
può però assumere il carattere dell’ufficialità e le comunicazioni fatte attraverso tale canale sono da
considerarsi giuridicamente illegittime.
La Dirigente scolastica che utilizza solo questo strumento per impartire ordini di servizio o per fare
richieste di informazioni riservate da non potere scrivere in una chat, lo utilizza in modo totalmente
sbagliato e illegittimo.
Per i motivi suddetti è chiaro che le comunicazioni da inviare ai docenti devono avere sempre il
canale dell’ufficialità e devono essere veicolate tramite le circolari da pubblicare nel libro delle
circolari e nell’area digitale del sito della scuola o del Registro elettronico. Il docente che non è in
ferie ha l’obbligo di controllare le circolari e prendere visione degli adempimenti a cui è soggetto.
Obbligo di leggere le circolari quando non si è in ferie
Bisogna sottolineare che le circolari interne di un Dirigente scolastico, indirizzate ai docenti per
impartire un’istruzione, un preciso ordine di servizio, per ricordare una scadenza o un calendario dei
lavori, o solo per comunicare un’informazione, rientrano a tutti gli effetti nel potere di
organizzazione dirigenziale, come previsto ai sensi dell’art.5 del D.Lgs. n.165 del 30 marzo 2001 e
perciò come tali per esse esiste, quando il docente non è in ferie, l’obbligo di leggerle e prenderne
visione.
Quindi se esiste una comunicazione ufficiale da fare ai docenti, ai coordinatori di classe, alle funzioni
strumentali o alle RSU, il canale da utilizzare è quello della circolare regolarmente protocollata e
diffusa. Mentre non può avere titolo di legittimità il messaggio inviato per le vie brevi tramite
WhatsApp.
Normativa sul diritto alla disconnessione
Nella contrattazione integrativa di Istituto, si stabiliscono i criteri generali sul diritto del docente a
staccare la spina con il lavoro una volta terminato l’orario di servizio.
A tal proposito è utile ricordare che al punto c8 del comma 4, lettera c), dell’art.22 del CCNL
Scuola 2016-2018, è scritto che sono oggetto di contrattazione integrativa di Istituto: “i criteri
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generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio,
al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla
disconnessione);”.
In buona sostanza a livello di contrattazione di istituzione scolastica ed educativa, ovvero nel
contratto integrativo di ogni singola scuola, dovrà essere garantito il diritto alla disconnessione del
personale scolastico al fine di favorire una maggiore conciliazione tra lavoro e vita familiare.
È implicito che non possano esistere obblighi da parte del docente e del personale scolastico di
restare connessi ai dispositivi digitali per ricevere e leggere notifiche da parte del dirigente
scolastico, dei suoi collaboratori, di qualsiasi altro docente e applicato di segreteria. Il personale
scolastico una volta terminato il servizio non ha obblighi di connessione, mentre tali obblighi
esistono durante le ore di servizio.

LA FAVOLA DI PIA E PAI EDITORIALE Di Pino Turi
Sul sito: https://uilscuola.it/la-favola-di-pia-e-pai/
LA FAVOLA DI PIA E PAI: Turi: mentre si cerca la quadra per far partire le scuole,
il pericolo numero uno sono i burocrati. Servono responsabilità e correttezza.
Diramata una nota in contrasto con le norme del contratto.
Ora si aprono le incertezze applicative, come se non bastassero quelle esistenti.
Un carico di responsabilità che ricadrà sui presidi.

IL MINISTRO AZZOLINA SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITÀ
Turi: un classico italiano, gridare al complotto per nascondere le proprie inefficienze (cfr Ultimo
notiziario)

NOSTRE SCELTE SONO SUL MERITO DELLE QUESTIONI, NON SU POLEMICHE PRETESTUOSE
Il rifiuto dell’amministrazione avrà ripercussioni negative su migliaia di persone. Mai così basso il
livello delle relazioni sindacali. (cfr Ultimo notiziario)

E’ su di loro che va fatto un investimento strutturale
UIL: scelta strategica è passare dalla politica dei banchi a quella degli organici
Un miliardo di euro, in due anni, per un organico che si prospetta solo di emergenza.
Cifre che dovrebbero servirebbero, invece, per ridurre gli alunni per classe.
Incontro al vertice oggi al ministero tra direzione del Mi e sindacati sull’ordinanza che dovrà definire
i criteri di riparto degli organici e i criteri di ripartizione delle risorse tra le diverse Direzioni
regionali.
Risorse e persone: temi centrali per la ripresa a settembre.
C’è quasi un miliardo di euro (esattamente 977,600 milioni di euro) un terzo disponibile per il
prossimo anno (377,600 euro) e i restanti due terzi per il 2021 (600 mila euro).
Nessuna decisione è ancora presa. Certo – sottolinea la Uil Scuola – ci vorrebbe una visione ampia,
bisognerebbe utilizzare queste somme per definire la scuola dei prossimi anni.
Sulla distribuzione delle risorse, i sindacati hanno chiesto una regia e un controllo nazionale.
L’orientamento sembra quello di assegnare subito il 50% delle risorse a tutti, sulla base del numero
degli alunni e, successivamente, il restante 50% sulla base delle richieste motivate degli Uffici
scolastici regionali.
Si andrebbe a garantire solo un organico di emergenza, legato alla condizione pandemica.
Nessun cambio di passo rispetto agli anni precedenti – sottolinea in modo critico la Uil Scuola.
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Si dice di voler usare le risorse del Recovery Found per investire e poi si fa il contrario: organico
ballerino e banchi. Stessa politica, stessa storia.
Siamo nel momento in cui – se si vuole veramente rientrare in classe a settembre - bisogna passare
dalla politica dei banchi alla politica degli organici.
I banchi serviranno per mettere più alunni in classe, un organico più consistente, docente e Ata,
consentirà, al contrario, di dividere gli alunni, tutti con l’insegnamento in presenza.
Il ministro tutti i giorni comunica al mondo che deve eliminare le “classi pollaio”. Noi su questo
siamo al suo fianco. Lo facesse. Oggi ha l’opportunità per far sì che le sue non siano solo promesse
televisive.
Incidere sull’organico significa rimodulare il numero di alunni per classe – osserva la Uil Scuola.
Per questo bisogna che inizi subito, almeno, dalle classi iniziali di ogni ciclo. Vanno cambiati i
parametri.
E’ una esigenza che supera persino la questione sanitaria: prime classi con un numero adeguato di
alunni potranno garantire una fisiologia di classe con maggiori opportunità di poter apprendere
efficacemente.
Bisognerà prevedere massimo 20 alunni per classe e un organico di diritto strutturale anche per gli
anni successivi alle classi iniziali. Da questo anno, e per le classi successive a quelle iniziali, si potrà
intervenire con organico di fatto da utilizzare su progetti mirati che salvaguardino il gruppo classe.
Non vogliamo licenziamenti del personale per giusta causa in corso d’anno. Non vogliamo insegnanti
intercambiabili. Serve un organico di diritto strutturale per le classi iniziali e ad un
organico Covid complementare ed utili a superare l’emergenza, in un quadro di sviluppo strategico.

I servizi pre-ruolo vanno valutati integralmente ai fini della ricostruzione della carriera
Carissimi, riteniamo opportuno attirare ancora la Vostra attenzione sulle numerose decisioni che
anche in questi giorni i Tribunali e le Corti di Appello continuano a depositare, riconoscendo al
personale ATA e al personale docente l’integrale riconoscimento dei servizi pre-ruolo ai fini della
ricostruzione di carriera e al più favorevole inquadramento della fascia stipendiale.
Si segnala da ultimo la sentenza della Corte di Appello di Roma, della Corte di Appello di
Campobasso e della Corte di Appello di Firenze, Tribunale di Ravenna, Tribunale di Bologna,
Tribunale di Lamezia Terme ecc.
Tutte favorevoli agli iscritti alla UIL Scuola con un significativo risultato n termini economici come
ad esempio la decisione di seguito riportata della Corte di Appello di Roma:
“….condanna il Ministero dell’Istruzione , dell’Università e della Ricerca Scientifica ad effettuare
l’esatta ricostruzione di carriera della appellante previa disapplicazione del CCNL scuola 2006/2009
e del d.lgs 297/04 ; accerta il diritto al riconoscimento come servizio di ruolo sia ai fini giuridici che
economici dell’intero servizio non di ruolo svolto prima dell’assunzione a tempo indeterminato;
condanna il MIUR ad inquadrare l’appellante nella terza fascia stipendiale con qualifica di
collaboratore scolastico a decorrere dall’anno scolastico 2009-2010 , con l’anzianità di servizio
maturata ; condanna il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica al
pagamento in favore della appellante della somma di euro 26.343,07 oltre i ratei di tredicesima
mensilità , oltre accessori; condanna l’amministrazione al pagamento a favore della appellante di un
aumento di euro 452,97 sullo stipendio mensile fino al raggiungimento del successivo gradone
stipendiale”;
Pertanto, con l’Ufficio Legale nazionale della UIL Scuola, abbiamo deciso di riaprire i termini di
adesione al ricorso almeno sino al 30 novembre 2020, così da poter far partecipare anche il
personale che verrà assunto in ruolo a partire dal prossimo anno scolastico.
GLI INTERESSATI CI CONTATTINO via mail a molise@uilscuola.it
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Corso di preparazione al concorso per Dirigenti Tecnici
Comunichiamo che, in accordo con la Segreteria nazionale UIL Scuola, l’IRASE ha organizzato un
Corso di formazione dal titolo "La funzione del dirigente tecnico nella Scuola del terzo Millennio", in
vista del Concorso per Dirigenti tecnici.
Il costo per gli iscritti alla Uil Scuola è di euro 400, per i non iscritti euro 1000.
Un costo contenuto, visti il programma ben sviluppato e i nomi di rilievo dei formatori e del direttore
del Corso, il Dott. Luciano Chiappetta, già Direttore Generale del Miur, che faranno del corso
un'ottima preparazione.
Gli interessati ci chiedano la locandina con i particolari.

PIATTAFORMA IRASE ON LINE DI PREPARAZIONE AL CONCORSO E AL TFA DOCENTI
In allegato il patto formativo da restituire, se interessati, regolarmente sottoscritto.
E’ necessario inviare una mail contenente i dati personali come da fac-simile.
Il pagamento può essere effettuato anche a mano (luoghi ed orari in calce alla presente) insieme alla
consegna di copia del patto regolarmente sottoscritto.
Può essere effettuato anche tramite bonifico bancario intestato a: IRASE Sezione di Campobasso
IBAN: IT 33 A 02008 03813 000010491634 c/o UNICREDIT
Il personale di ruolo può utilizzare -per pagare- anche il “bonus”. PASSAPROLA

CRESCONO PREOCCUPAZIONE E CONTAGI
UIL: QUESTA PANDEMIA SI PUÒ SUPERARE SOLO INSIEME E CONDIVIDENDO LA REALTÀ.
Turi: ministro comunichi periodicamente veri numeri del monitoraggio
C’è un Tavolo nazionale per definire gli interventi nelle scuole. Perché non viene convocato?
C’è qualcosa che non quadra nella comunicazione del ministero dell’Istruzione.
Si continuano a dare indicazioni, a pianificare attività e progetti sulla base di numeri fermi al 26
settembre mentre i numeri dei contagi e delle situazioni di difficoltà delle scuole sono in crescita
sensibile.
Ad essere coinvolti sono insegnanti, studenti, e le loro famiglie, in un meccanismo a raggiera che
moltiplica gli effetti quotidiani del disagio.
Sono giornate piene di richieste preoccupate da parte del personale, delle famiglie in una confusione
di messaggi contraddittori che aumentano i sospetti.
Questa pandemia si può superare solo insieme e condividendo la realtà, bella o brutta che sia
–sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Sarebbe un guaio se si insinuasse il sospetto che si sta cercando di curvare i numeri per ragioni,
anche nobili, di natura istituzionale tese a dare messaggi tranquillizzanti.
Per dare rassicurazioni bisogna aprire gli armadi e rendere trasparente la situazione.
Sarebbe bene che il ministro, non dico ogni giorno –propone Turi- ma con una periodicità fissa,
facesse conoscere i numeri del monitoraggio che ha attivato nelle scuole e che consente di dare i
dati in tempo reale.
La preoccupazione che ci viene raccontata ogni giorno ci sta portando a attivare un nostro
monitoraggio –aggiunge Turi- proprio per capire le dimensioni reali del disagio – sia sanitario, sia di
conseguenza organizzativo nelle scuole.
Meglio sarebbe lavorare con numeri ufficiali, e su quelli predisporre interventi coordinati.
E si potrebbe fare agevolmente se fosse convocato il Tavolo nazionale costituito per questo – osserva
Turi.
Continuare a spanne, senza convocarlo fa aumentare il sospetto che si voglia tanto –ancora una
volta- fare e disfare in assoluta solitudine, ma così non si esce dal problema, si aggrava.

La Uil Scuola sottoscrive una assicurazione a tutela degli iscritti
La tempestività degli interventi è fondamentale in questi momenti. L’impegno professionale va
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accompagnato con tutte le misure che siano a tutela della persona e della sua salute.

POLIZZA UIL SCUOLA RISCHIO COVID 19

Effetto copertura: dalle ore 24,00 del 01/03/2020 alle ore 24,00 del 31/12/2020

Assicurati: tutti gli Iscritti alla Uil Scuola; Validità: in tutto il mondo.

(LA DATA DI ISCRIZIONE ALLA UIL SCUOLA DEVE ESSERE SEMPRE PRECEDENTE ALLA DATA
DEL RICOVERO)

PRESTAZIONE GARANTITA: Indennizzo forfettario da corrispondere agli assicurati con età minore
di 70 anni, infetti da COVID 19 diagnostica successivamente alla decorrenza della copertura (quindi
i ricoveri iniziati dopo l’effetto della copertura) ma entro la data di scadenza della stessa.

In caso di ricovero: In caso di ricovero in Istituto di Cura, la cui durata sia stata superiore a 3 giorni,
a seguito di sinistro avvenuto durante l’operatività del contratto, nel quale risulti positività al virus
COVID-19 (tampone positivo Coronavirus), la Società si obbliga a corrispondere un’indennità
forfettaria complessivamente pari ad € 200,00 nel periodo assicurativo.

Nel caso in cui il ricovero sia stato effettuato in terapia intensiva, detta indennità si intende elevata
ad € 400,00 fermo tutto quanto riportato al precedente capoverso.

DOCUMENTI DA PRODURRE PER RICHIEDERE L’INDENNIZZO:
- modulo di richiesta compilato;
- copia tessera di iscrizione alla Uil Scuola per l’anno 2020; in alternativa ed in assenza provvisoria
della tessera: alla consegna della delega al datore di lavoro per la trattenuta della quota associativa,
oppure alla presenza negli elenchi degli Iscritti, depositati presso la Sede nazionale della UIL
Scuola;
- copia documento d’identità dell’assicurato;
- lettera di dimissione ospedaliera che indichi chiaramente la data del ricovero e della dimissione, i
motivi del ricovero (diagnosi di ammissione e di dimissione) e, nel caso di terapia intensiva,
specifichi il regime.

Su esplicita richiesta della Compagnia di Assicurazione dovrà essere fornita copia della cartella
clinica.

Concorsi pubblici 2020
Dal mese di luglio a seguire scadranno una serie di importanti concorsi che interessano diverse aree
della Pubblica Amministrazione.
Il requisito minimo fondamentale per la partecipazione è il possesso di un indirizzo personale di
posta elettronica certificata (PEC) sul quale ricevere le comunicazioni inerenti ai concorsi.
Ma la pec non serve solo per partecipare ai vari concorsi, serve anche a risparmiare:
https://www.aruba.it/magazine/pec/la-pec-benefici-economici-ed-ambientali-quantificati-in-una-ricerc
a-di-idc.aspx

Bando per tirocini presso le ambasciate, domande entro il 30 ottobre
Al via il bando per i tirocini curriculari trimestrali presso le rappresentanze diplomatiche italiane
all'estero. Un'opportunità per gli studenti che vogliono avvicinarsi al mondo della diplomazia e delle
relazioni internazionali offerta dal ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, resa
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possibile da una convenzione con l’Istruzione e l’Università e con la fondazione Crui (Conferenza dei
rettori delle università italiane).
Il programma
Il programma di tirocini permette di integrare il percorso formativo universitario dello studente con
un’esperienza concreta e di conoscenza delle attività istituzionali del Maeci all’estero. Il bando
relativo al primo ciclo di tirocini per l'anno 2021 (11 gennaio - 9 aprile 2021) è stato pubblicato sul
sito www.tirocinicrui.it.
I tirocini
Le candidature potranno essere inviate tramite applicativo entro venerdì 30 ottobre. I tirocini - che
si svolgono presso ambasciate, consolati e rappresentanze permanenti presso le organizzazioni
internazionali - sono destinati agli studenti con non più di 28 anni, iscritti ai corsi di laurea
magistrale o a ciclo unico che consentono l’accesso alla carriera diplomatica. I tirocini curriculari
presso gli istituti italiani di cultura sono invece estesi anche agli studenti iscritti ad altri corsi di
laurea, come verrà specificato da ciascun bando. Gli studenti hanno diritto a un rimborso spese,
corrisposto dalle Università di appartenenza, nella misura minima di 300 euro al mese. Per
informazioni rivolgersi all’ufficio stage/placement dell’università di appartenenza e/o scrivere a
tirocini.maeci@fondazionecrui.it.

Banca d'Italia assume laureati. Candidature entro il 27 ottobre
Il bando prevede assunzioni a tempo indeterminato di laureati in determinate discipline.
I posti previsti per il concorso per la Banca d’Italia sono 30, divisi per laureati in ingegneria e in
statistica esperti nel campo di applicazione di riferimento. Per inviare la propria candidatura al
concorso per la Banca d’Italia c’è tempo fino al 27 ottobre prossimo.
VALUTAZIONE Posti e requisiti: I posti per il concorso alla Banca d’Italia sono divisi tra laureati
esperti in ingegneria e laureati magistrale in statistica.
Nel dettaglio i posti per le assunzioni a tempo indeterminato sono così divisi: 25 per esperti laureati
in ingegneria con conoscenze nella gestione aziendale e nei sistemi informativi; 5 per esperti
laureati con orientamento nelle discipline statistiche.
Per il concorso alla Banca d’Italia, o meglio i concorsi trattandosi di due procedure distinte, la
domanda va presentata entro e non oltre le ore 16:00 del 27 ottobre 2020. È possibile partecipare a
una sola delle due procedure. La domanda per partecipare alle selezioni del concorso della Banca
d’Italia va inviata tramite l’applicazione disponibile alla pagina web dell’Istituto e altre modalità di
presentazione non saranno prese in considerazione.

Comune di Padova: concorsi per insegnanti ed educatori
DOMANDE Le domande di partecipazione ai concorsi del Comune di Padova per Insegnanti e
Educatori, dovranno essere presentate entro le ore 12:00 del 26 ottobre 2020 esclusivamente in via
telematica collegandosi a https://www.ticonsiglio.com/comune-padova-concorsi-insegnanti/
BANDI gli interessati sono invitati a leggere il bando relativo alla posizione di interesse:
– insegnante scuola infanzia: BANDO (Pdf 1319 Kb);
– educatore asilo nido: BANDO (Pdf 1328 Kb);
– educatore professionale: BANDO (Pdf 1325 Kb).

Sevel: 100 posti di lavoro ad Atessa L’azienda del Gruppo FCA effettuerà 100 assunzioni nello
stabilimento di Atessa, in provincia di Chieti.
Gli interessati alle future assunzioni Sevel e alle opportunità di lavoro attive possono visitare
la pagina dedicata alle carriere (Lavora con noi) del Gruppo
FCA https://careers.fcagroup.com/it/risultati-ricerca-posizioni/
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