Bollettino della comunità parrocchiale della città murata

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Bollettino della comunità parrocchiale della città murata
Ottobre 2019
                        Comunità

Bollettino
della comunità
parrocchiale
della città murata
di Como
Bollettino della comunità parrocchiale della città murata
Ottobre 2019 Comunità
    LETTERA          DEL        PARROCO
    Riprendiamo                                                                                 vangelo ricevuto. Con una certa pre-
    il cammino con grinta,                                                                      occupazione vedo la difficoltà di pen-
                                                                                                sare, di guardare avanti, di accettare
    entusiasmo e fede!                                                                          quella fatica di rinnovarsi, e allo stes-
                                                                                                so tempo la facilità nel rimanere le-
                                                                                                gati alle abitudini, al “si è sempre fat-
                                                                                                to così”, al non voler cambiare, desi-
                                                                                                derando magari rivivere le “glorie” del
                                                                                                passato, un passato che però non
                                                                                                esiste più. Non si è fedeli quando si
                                                                                                rimane fermi, per lo più in semplici
                                                                                                scelte contingenti e concrete, ma
                                                                                                quando in una realtà che muta si è
      È tempo di ripresa, dopo la pausa esti-      mandarci se hanno ancora un valore,          capaci di individuare modi nuovi e
      va. Rinfrancati e ricaricati nel corpo e     se davvero sono importanti per noi           migliori di vivere il vangelo nel nuovo
      nello spirito, riprendiamo il nostro         adulti, per i ragazzi, per i giovani, per    contesto sociale, culturale ed eccle-
      cammino nella comunità parrocchia-           le persone a cui vogliamo bene. Rico-        siale.
      le con il desiderio e la volontà di cam-     minciare, ripartire con il nostro cam-       Il nostro cammino si deve dirigere
      minare con passo spedito, senza ten-         mino di fede, ci offre proprio questa        anzitutto verso il Signore ma anche
2     tennamenti o indugi che rallentereb-         possibilità: non dare tutto per scon-        verso i nostri fratelli, per entrare in
                                                                                                                                                     3
      bero pericolosamente il passo.               tato, ma ri-decidere le cose importan-       dialogo con tutti, anche con chi non
      In questo periodo molte delle nostre         ti, scegliere ancora una volta a cosa        è credente o con chi non crede più,
      consuete attività sono riprese a pieno       dedicare le nostre energie e le nostre       per annunciare e testimoniare il Van-
      ritmo: la scuola per i ragazzi, il lavoro,   attenzioni, riscoprire che cosa è dav-       gelo.
      le attività sportive e culturali. In tutte   vero importante e perché.                    Rimettiamoci allora in cammino rim-
      queste attività dobbiamo anche con-          Ripartiamo con la consapevolezza che         boccandoci le maniche e impegnan-
      siderare la ripresa di tutte quelle del-     la nostra vita è un cammino. È impor-        doci responsabilmente tutti, ciascuno
      le nostre comunità parrocchiali: cate-       tante prendere coscienza di essere in        secondo le proprie capacità, per la
      chesi, volontariato, gruppi ecc, con il      cammino e sempre in ricerca. Occorre         crescita della nostra comunità, come
      rischio però di vederle come attività        anche l’umiltà nello stare in ascolto        scriveva negli anni sessanta San Pao-
      simili alle altre, da prendere e poi la-     della Parola, unico faro che può illu-       lo VI, papa: “Considera la tua parroc-
      sciare quando siamo stanchi o un po’         minare il cammino; umiltà nella capa-        chia come una madre a cui la Provvi-
      annoiati. In realtà quello che riguarda      cità di stare in ascolto di tutto ciò che    denza ti ha affidato: chiedi a Dio che
      il cammino delle nostre comunità cri-        di buono ci circonda, delle voci pro-        sia casa di famiglia, fraterna ed acco-
      stiane non possiamo considerarlo             fetiche di uomini e donne ecceziona-         gliente, casa aperta a tutti e al servizio
      come una delle mille cose “da fare”,         li; l’umiltà di chi accoglie e apprezza      di tutti. Da’ il tuo contributo di azione
      volute da noi o da altri, che ci riem-       anche ciò che il “mondo” ci offre di         perché questo si realizzi in pienezza”.
      piono la vita e spesso la soffocano. La      bello e valido; l’umiltà di chi riconosce    E Papa Francesco aggiunge: “Questo
      nostra fede, cioè il nostro rapporto         i propri errori e si lascia correggere,      tempo chiede di vivere da protago-
      personale con Cristo, non è una tra le       anche se ci si sente feriti nell’orgoglio.   nisti, la vita è bella se la viviamo fino
      tante cose della vita, ma l’unica che è      Penso a noi, al cammino della nostra         in fondo”.
      in grado di dare il giusto valore a tut-     comunità: dobbiamo volare alto, dob-         Rimettiamoci dunque in cammino per
      to ciò che facciamo, aiutandoci anche        biamo contemplare la mèta, dobbia-           condividere con grinta, entusiasmo e
      a ritrovare il senso e la bellezza di tut-   mo ripensare a ciò che facciamo affin-       fede le nostre fatiche, le nostre gioie
      ta la nostra vita. Di fatto facciamo         ché esprima veramente la realtà di           e le nostre speranze con tutti.
      molte cose per abitudine, perché “le         Chiesa in cammino, fedele alla Parola        Buon cammino!
      abbiamo sempre fatte”, senza più do-         ricevuta e al dovere di testimoniare il                                    don Pietro
Bollettino della comunità parrocchiale della città murata
Ottobre 2019 Comunità
                  Festa della Comunità onorando Maria                                          ANNIVERSARI
                  Domenica 6 ottobre – Inizio anno catechistico
                  Ore 10 a San Fedele: S. Messa solenne
                                                                                               Don Antonio Carlisi
                  a seguire processione verso la chiesa di Sant’ Eusebio
                  Ore 12.30 a Sant’ Eusebio: pranzo condiviso;
                                                                                               ne fa 50
                  a seguire incontro con i genitori - Pomeriggio di giochi in Oratorio         IL SACERDOTE SARÀ CON NOI IL 13 OTTOBRE
                  Non si celebra la Santa Messa delle ore 10.30 a Sant’ Eusebio.
                                                                                               IN OCCASIONE DELLA SOLENNITÀ DI SAN DONNINO.
Le nostre feste
                                                                                               A LUI ABBIAMO CHIESTO UN BILANCIO
                  Festa della Madonna del Rosario                                              DI TANTI ANNI DI SACERDOZIO.
                  Lunedì 7 Ottobre a San Giacomo
                  Ore 10 S. Messa solenne preceduta dalla recita del S. Rosario.

                  Solennità di San Donnino
                  Sabato 12 ottobre
                  ore 21 a San Fedele: Elevazione Spirituale con la corale parrocchiale
                  Domenica 13 ottobre                                                          Reverendo Monsignor Carlisi, ... caro don Antonio,
                  50° di sacerdozio di don Antonio Carlisi                                     dopo cinquant’anni dalla consacrazione presbiterale, molti dei qua-
                  Ore 10 a San Donnino:
                                                                                               li trascorsi in Como, presso S. Donnino, in particolare in qualità di
                  S. Messa solenne; a seguire processione Eucaristica.
                  Ore 15 oratorio San Donnino: Incanto dei Canestri                            responsabile dell’ufficio diocesano per la catechesi e la scuola, non
 4                Non si celebrano le Messe delle 10 a San Fedele e delle 10.30 a S. Eusebio   Le domandiamo di ricordare o di prognosticare, o di valutare il tran-                5
                                                                                               sito del presente, ma Le chiediamo una testimonianza, uno spaccato
                                                                                               della sua esperienza di prete al servizio della Diocesi.
                  Anniversario della Dedicazione
                  della basilica di San Fedele                                                 Sono riconoscente a tutti voi che con amabile attenzione, ispirata
                  Venerdì 25 ottobre 2019                                                      dall’affetto fraterno, mi avete interpellato in occasione dei cin-
                  Ore 18 S. Messa solenne in basilica                                          quant’anni del mio sacerdozio.
                  Ore 21 Concerto di musiche vocali-strumentali                                E sono riconoscente a tutti voi, che vi unite a me nel rendere gra-
                                                                                               zie al Signore, per la grande misericordia e la lunga pazienza che
                  Festa patronale di San Fedele                                                in questi cinque decenni mi ha riservato. Il pensiero dei vostri vol-
                  Domenica 27 ottobre                                                          ti amici e dei vostri sguardi benevoli m’incoraggia a proseguire
                  Ore 10 a San Fedele: S. Messa solenne                                        serenamente nell’ultimo tratto del mio pellegrinaggio terreno.
                  presieduta da don Valerio Modenesi e don Carlo Calori                        L’occasione ci invita tutti a riscoprire sempre più ciò che ci è ne-
                  ore 12.30 a Sant’ Eusebio: pranzo comunitario                                cessario, Gesù Cristo, il suo mistero, la sua unicità; ciò che è neces-
                  (prenotarsi entro il 25 ottobre a San Fedele)                                sario e realmente fruttuoso è darsi e affidarsi a lui, al suo cuore
                  Non si celebra la Santa Messa delle ore 10.30 a Sant’ Eusebio.               d’uomo divinamente personalizzato, alla sua parola vera, alla sua
                                                                                               attitudine a sfidare gli idoli mondani; soprattutto a contemplare
                  Solennità dei Santi Eusebio e Carlo                                          e condividere la sua pronta ed esemplare dedizione alla missione
                  Domenica 10 novembre a Sant’ Eusebio                                         assegnatagli dal Padre. Chi si accosta così a colui che lo chiama e
                  Ore 10: Santa Messa solenne                                                  ne sperimenta la concreta ricchezza umano-divina, a un certo
                  Non si celebrano le Sante Messe delle ore 10 a San Fedele                    momento ha la percezione di essersi finalmente imbattuto nella
                  e delle ore 10.30 a Sant’ Eusebio.                                           chiave dell’enigma esistenziale e nel fatto risolutivo dell’aggrovi-
                                                                                               gliata problematica umana. Capisce di aver trovato la “perla rara”,
                  Lunedì 11 novembre                                                           anzi la “perla unica”, di cui parla la parabola.
                  Ore 15.30 S. Messa per tutti i Defunti al Cimitero Monumentale               Alla luce di questo appuntamento, ho ripensato in questi giorni
                                                                                               alla mia vicenda personale, e quindi alla mia “chiamata”. Cin-
                  Solennità di Santa Cecilia                                                   quant’anni fa, il Signore Gesù mi ha detto: ‘Diventa sacerdote. Tu
                  Venerdì 22 novembre aSanta Cecilia                                           in concreto non sai che cosa questo vuol dire, ma non importa:
                  Ore 17.30 Santa Messa solenne                                                vieni e vedi’. E ho detto “sì”; un “sì” pronunciato, per la verità, un po’
                  Non si celebra la Santa Messa delle ore 18.00 a San Fedele                   spensieratamente. Ero pieno di dubbi e di titubanze. Sarei stato
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Ottobre 2019 Comunità
    all’altezza di questa imprevedibile mis-
    sione? Ma il mio Signore non ha voluto
    sentir ragioni; e mi ha ripetuto: Vieni e
    vedrai’. Sono venuto e ho visto. Ho per-
    cepito la bellezza della mia missione, pur
    tra le immancabili difficoltà. Ora più che                                                                                           SPUNTI DI RIFLESSIONE
    mai sono consapevole di ciò che S. Pao-                                                                                              Perle di papa
                                                                                                                                         Francesco
    lo scriveva: “Portiamo questo tesoro in
    vasi fragili perché appaia che questa po-
    tenza straordinaria viene da Dio. La sua
    forza si manifesta nella nostra debolezza”
    Proprio per questo, insieme con voi, vor-
    rei elevare al Signore il canto della Sua
    fedeltà. Se sono qui, infatti, non è perché    O Gesù: fratello, amico, salvatore,          25 Maggio 2019 - Convegno                19 giugno – Udienza generale
    io sia stato capace di fare chissà che cosa    mi hai chiamato a seguirti alle prime        internazionale “Yes to life”.            Lo Spirito ci fa parlare il linguaggio
    ma perché egli è stato fedele alla parola      luci dell’alba,                              L’aborto non è mai la risposta           della verità.
    data. Ha fatto tutto Lui.                      mi hai inviato a lavorare nella tua vigna,   La vita umana è sacra e inviolabi-       La Chiesa nasce dal fuoco dell’amore
    Una frase attribuita a san Giovanni Bosco      dove c’erano mani tese e cuori feriti,       le. Utilizzare la diagnosi prenatale     e da un “incendio” che divampa a Pen-
    (che nei nostri oratori è particolarmente      nascevano amori e morivano speranze.         per finalità selettive è espressione     tecoste. L’alleanza nuova e definitiva è
    ricordato!) mi torna spesso in mente: “da      Con Te ho consacrato, benedetto,             di una disumana mentalità euge-          fondata non più su una legge scritta
6   un sì o da un no detto da ragazzi può          perdonato,                                   netica.                                  su tavole di pietra, ma sull’azione del-               7
    dipendere il seguito di un’intera esisten-     ho piegato il cielo sul letto dei malati,    “Due frasi ci aiuteranno a capire        lo Spirito di Dio che fa nuove tutte le
    za”. E tutte le volte vi rileggo la mia av-    ho donato speranza a chi cercava futuro.     bene, due domande. La prima: è           cose.
    ventura. Se ripenso al mio cammino, non        Se mi guardo indietro,                       lecito eliminare una vita umana          “La preghiera è il polmone che da re-
    cesso di chiedermi “perché proprio io?”.       è ancora un mistero                          per risolvere un problema? La se-        spiro ai discepoli di tutti i tempi; senza
    Se l’accostamento non risultasse ardito,       la tua chiamata e la mia risposta.           conda: è lecito affittare un sicario     preghiera non si può essere discepolo
    vorrei tanto rispondere con le parole di       O Signore, dammi la pace che ho donato       per risolvere il problema? Questo        di Gesù; senza preghiera non possiamo
    san Francesco d’Assisi a frate Masseo          e dono agli altri,                           è il punto. Non andare sul religio-      essere cristiani! Chiediamo al Signore
    quando gli chiese: “Perché a te, perché a      dammi il perdono che ho dato e continuo      so su una cosa che riguarda l’u-         di farci sperimentare una nuova Pente-
    te, perché a te tutto il mondo vien die-       a dare nel tuo nome,                         mano. Non è lecito. Mai, mai eli-        coste, che dilati i nostri cuori e sintoniz-
    tro?”. Francesco rispose: “Vuoi sapere         resta con me, nella gioia e nel pianto.      minare una vita umana né affitta-        zi i nostri sentimenti con quelli di Cristo,
    perché a me, perché a me, perché a me?         All’Eterna e Divina Trinità                  re un sicario per risolvere un pro-      così che annunciamo senza vergogna
    Perché il Signore non ha trovato un pec-       ogni onore e gloria.                         blema”.                                  la sua parola trasformante e testimo-
    catore più grande di me”. Ho ritrovato il      Alla Madre della Chiesa e tutti i Santi                                               niamo la potenza dell’amore che richia-
    senso di queste parole in quello che papa      nostri protettori,                           27 maggio – Messaggio                    ma alla vita tutto ciò che incontra.
    Benedetto XVI ripeté nel giorno della sua      lode e benedizione nei secoli dei secoli.    per la Giornata mondiale
    elezione: “Mi consola il fatto che il Signo-   Amen.                                        del migrante e del rifugiato             18 agosto – Angelus
    re sa lavorare ed agire anche con stru-                                                     Per il cristiano, prima gli ultimi.      Bisogna essere cristiani coerenti.
    menti insufficienti”.                          Grazie di cuore, don Antonio!                Non è in gioco solo la loro causa,       Invito ai fedeli perché testimonino il
    Ciò che attesta il mio ministero sono le       						                                       ma di tutti noi, del presente e del      Vangelo, che è essenzialmente amore
    tante persone conosciute e non, che han-       			               La Redazione               futuro della famiglia umana.             per Dio e i fratelli
    no ricevuto e ricevono tuttora grazia e                                                     “Si tratta delle nostre paure. È vero,   “Gesù ci chiama a diffondere nel mondo
    consolazione attraverso di esso. Il mio                                                     il timore è legittimo. Il problema       questo fuoco, grazie al quale saremo
    album fotografico di questi 50 anni è                                                       non è il fatto di avere dubbi e ti-      riconosciuti come suoi veri discepoli. Il
    ciascuno di voi. Voglio ringraziare con                                                     mori. Il problema è quando questi        fuoco dell’amore acceso per Cristo nel
    tutto me stesso il Signore per avermi te-                                                   condizionano il nostro modo di           mondo per mezzo dello Spirito santo.
    nuto al riparo da ogni evasione, da ogni                                                    pensare e di agire al punto di ren-      Perché è lo Spirito Santo che ci fa ama-
    deriva, ed avermi donato ogni giorno la                                                     derci intolleranti, chiusi, forse an-    re Dio e ci fa amare il prossimo.
    forza di ripartire.                                                                         che senza accorgercene, razzisti”.                       a cura di Marco Noseda
Bollettino della comunità parrocchiale della città murata
Ottobre 2019 Comunità
    VO C A Z I O N I                                                                         Lorenz ritratto durante
    Lorenz e la vita                                                                         un campo estivo a colloquio
                                                                                             con don Nicholas: che stessero
    benedettina                                                                              parlando già di scelte di vita?

    IL GIOVANE, CRESCIUTO NEL NOSTRO ORATORIO
    E VOLTO NOTO IN PARROCCHIA,
    HA VISSUTO UN PERIODO DI RIFLESSIONE
    A MONTE OLIVETO MAGGIORE (SIENA).
    CI RACCONTA LA SUA ESPERIENZA,
    MENTRE SI PREPARA AD UN NUOVO
    E PIÙ IMPEGNATIVO TEMPO DI DISCERNIMENTO
    PRESSO GLI STESSI MONACI.

                                                                                                                                          L’AUGURIO
                                                                                                                                          DEI SUOI CATECHISTI

8        “Non anteporre mai nulla                                                            che aiuta l’uomo a riflettere sulla pro-     Conosciamo Lorenz da parecchi                      9
         all’amore di Cristo”                                                                pria vita e a mettersi in comunione          anni, dall’inizio del percorso di fede;
                                                                                             con Dio. Faccio mie le Parole dell’Ab-       da subito si è dimostrato
         Mi è stato chiesto di raccontare qual-                                              badessa Madre Canopi:” il Silenzio vero      un bambino serio ed interessato
         cosa dell’esperienza di due settimane                                               è quello che mette in comunione con          alla fede. Abbiamo poi avuto
         che ho vissuto con i Monaci Benedet-                                                Dio, ed è un linguaggio ineffabile, è la     la fortuna di averlo come aiuto
         tini Olivetani pressol’abbazia di Mon-                                              profondità in cui la parola nasce, come      catechista, per quattro anni,
         te Oliveto Maggiore (Siena) fondata                                                 dire il grembo della parola, quindi il si-   per un gruppo di bambini
         da san Bernardo Tolomei, un’esperien-                                               lenzio è già una parola, si dice da sé,      dell’iniziazione cristiana.
         za vissuta secondo il clima Monastico                                               bisogna abituarsi nella giornata a riti-     Durante questi anni abbiamo visto
         Benedettino. Vorrei raccontarvi questi                                              rarsi in solitudine che può essere anche     maturare in lui l’amore per Gesù
         giorni attraverso alcuni punti cardina-                                             in mezzo alla folla, ma interiormente,       e la passione per la preghiera,
         li che mi hanno accompagnato in que-                                                l’importante non è andare così divagan-      che ha cercato di trasmettere
         ste due settimane di vita monastica e                                               do, ma stare.                                anche ai bambini. La sua decisione
         che saranno poi quelli che mi accom-      personale e feconda relazione con Dio,                                                 di entrare in monastero non ci ha
         pagneranno per tutta la vita.             attraverso l’ascolto e la meditazione     5) Fraternità all’interno della comuni-      colti del tutto sorpresi,
                                                   della sua parola che deve diventare       tà monastica, una fraternità che aiuta       ora gli chiediamo di accompagnare
         1) La preghiera, fonte e culmine della    pane quotidiano non solo per i mo-        ogni monaco a riconoscere la presen-         la nostra comunità con la preghiera
         giornata di ogni monaco; infatti ogni     naci ma anche per ogni cristiano.         za di Dio nei fratelli e nell’ Abate che     e gli assicuriamo che noi faremo
         giorno, con l’aiuto di Dio, i monaci si                                             all’interno del monastero fa le veci di      altrettanto.
         dedicano all’Opus Dei cioè alla cele-     3) Il Lavoro che appartiene alla figura   Cristo.                                      Buon cammino caro Lorenz.
         brazione comunitaria della Liturgia       autentica del monaco, un lavoro che       Concludo rivolgendo un augurio a             Con affetto,
         delle Ore secondo il Breviario Mona-      permette al monaco di guadagnarsi         tutti gli adulti, ai giovani e ai bambini                              Catia e Cesare
         stico e dell’Eucarestia dove essi rico-   la vita, di provvedere alla manuten-      assieme alle loro famiglie, cioè quello
         noscono il primato di Dio e la perenne    zione ordinaria del monastero e di        di non anteporre mai nulla all’amore
         attualità della sua opera di salvezza.    venire in aiuto a varie situazioni di     di Cristo, come San Benedetto ripete-
                                                   bisogno e povertà.                        va ai suoi monaci, un augurio che
         2) L’ascolto continuo della Parola di                                               questa frase possa diventare una bus-
         Dio attraverso la pratica della Lectio    4) Il silenzio che mi ha accompagnato     sola per ogni cristiano.
         Divina dove ogni monaco entra in una      tanto in queste settimane, un silenzio                              Lorenz Quilao
Bollettino della comunità parrocchiale della città murata
Ottobre 2019 Comunità
     C AT E C H E S I
     Mistagogia
     Che vorrà dire?
     UNA PAROLA SCONOSCIUTA AI PIÙ
     CHE NASCONDE TEMPI E MODI
     PER ACCOMPAGNARE I PREADOLESCENTI
     NELL’INCONTRO COL RISORTO.
     UN IMPEGNO CHE DEVE COINVOLGERE
     GLI ADULTI DELLA NOSTRA COMUNITÀ.

10       Prima di rispondere alla domanda (le-              romanzo della loro esistenza. Impa-        Una foto d’archivio di un agitato              ti veri: solidi, forti, decisi, teneri, corag-      11
         cita) “che cosa facciamo in parrocchia             rano che la vita ha un verso solo, non     gruppo “mistagogico”                           giosi e soprattutto coerenti con la propria
         per i nostri ragazzi preadolescenti?”,             si può riavvolgere.                        di qualche anno fa.                            adultità. La cosa peggiore che possa
         forse è il caso di individuare chi sono         2. La capacità di sprigionare una stra-       Le facce cambiano ma l’impegno                 capitare a un tredicenne è un educatore
         concretamente i ragazzi ai quali ci rivol-         ordinaria energia: a partire dai cam-      della parrochia nel cammino                    che giochi a fare il tredicenne. Ha biso-
         giamo, altrimenti la riflessione potreb-           biamenti corporei, fino alla capacità      catechistico continua e si rinnova.            gno piuttosto di un uomo e una donna
         be risultare astratta.                             di trasformare quella forza che da                                                        che, per quanto giovani, si pongano
         Partiamo proprio da loro, dai ragazzi.             bambini è stata tutta giocata all’ester-                                                  come punto di riferimento e si sentono
         Quale realtà vivono? L’anno scorso, in-            no, in energia per fornirsi obiettivi,          accettazione passiva (e un ponte tra      dire “voglio diventare come te”.
         sieme ai catechisti Sabrina, Celeste,              strade, strategie di elaborazione. Per          “mamma e papà sanno tutto” e
         Tommaso e Cesare, abbiamo accompa-                 questo hanno bisogno di spazi e tem-            “mamma e papà non capiscono               Concretamente:
         gnato un gruppo di circa una trentina              pi di riflessione ed elaborazione del           niente”!).                                Gli incontri per i ragazzi della mistago-
         di ragazzi e ragazze che – ricevuti i sa-          vissuto. Le energie si usano e molto!      5. L’emergere della corporeità: i ragaz-       gia (medie) si tengono, da ottobre a
         cramenti – hanno desiderato continua-              Bisogna valutare bene come e per                zi e le ragazze sono un corpo, e si       maggio, due sabato al mese, in oratorio.
         re la loro formazione cristiana. Ma ci             che cosa, in questa età ma non solo,            inizia a manifestare il bisogno edu-      Un sabato dalle 18.00 alle 19.30 e un
         chiediamo: quale realtà vivono i prea-             le si sta spendendo.                            cativo del pudore e dell’accompa-         sabato dalle 18.00 alle 22.00. Le attività
         dolescenti dei giorni nostri? Certamen-         3. Una gioia che è sempre strettamen-              gnamento verso la scoperta del            sono di carattere formativo e anche di
         te l’età della preadolescenza è un’età             te legata alla paura: il ragazzo/a spe-         potenziale affettivo.                     aggregazione. I ragazzi saranno invita-
         nella quale si manifesta un’intensità              rimenta, per la prima volta dall’in-       6. Bisogno di esperienza: spesso ci di-        ti a vivere momenti di attività, di carità,
         della vita che non si ritroverà mai più;           fanzia, la paura di avere paura. I ra-          cono “non mi fai mai fare niente”…        celebrazione, testimonianze e servizio.
         anni nei quali le vittorie e le sconfitte, le      gazzi hanno bisogno di adulti che               il preadolescente ha bisogno di           L’iscrizione avviene come per la cate-
         gioie e i dolori, le fatiche e le soddisfa-        insegnino loro ad affrontare le pau-            esperienze vere, profonde, uniche,        chesi dell’iniziazione, ma è comunque
         zioni avvengono con una forza travol-              re in un percorso che è fatto anche             di momenti alti, e soprattutto ha         sempre possibile iscriversi anche duran-
         gente. Che cosa rende questi ragazzi e             di solitudine, evitando inutili e finti         bisogno di “provare”. Stando attenti      te l’anno.

                                                                                                                                                      
         ragazze speciali? Possiamo cercare di              eroismi.                                        più alla qualità che alla quantità del-
         sintetizzarlo attraverso sei ingredienti.       4. Il senso della sfida: l’adolescenza sarà        le proposte che facciamo loro.
                                                            il tempo della trasgressione, la pre-      Ma il bisogno più importante per questi
         1. La voglia di protagonismo: i preado-            adolescenza è il momento della sfi-        ragazzi, che suona come un richiamo            		        PER INFORMAZIONI
            lescenti capiscono che possono es-              da, non ancora rottura e contesta-         all’impegno per tutta la comunità par-           comosanfedele@gmail.com
            sere almeno in parte gli autori del             zione delle regole, ma nemmeno più         rocchiale, è quello di avere accanto adul-       Don Nicholas: 339 1938211
Bollettino della comunità parrocchiale della città murata
Ottobre 2019 Comunità
     I “SANTI” DI CASA NOSTR A - 2
     Benedetta
     Bianchi Porro
     DA POCHI GIORNI È STATA PROCLAMATA BEATA.
     SORELLA DI CORRADO, NOSTRO COMPARROCCHIANO
     E PER ANNI CATECHISTA IN SAN FEDELE,
     HA VISSUTO GLI ANNI DELLA MALATTIA
     LASCIANDO A CHI L’HA CONOSCIUTA
     UNA INCREDIBILE TESTIMONIANZA DI FEDE.

                                                                      La beatificazione
                                                                      di Benedetta, celebrata
                                                                      il 14 settembre
                                                                      nella cattedrale di Forlì

12        Lo scorso 14 settembre nella Catte-        fisico. Tutto il suo corpo alla fine era      mesi di vita fu colpita dalla polio-        famiglia nel 1951 si trasferì a Sirmio-      13
          drale di Forlì è stata proclamata be-      diventato un crocifisso vivente: sordità,     mielite che la lasciò “zoppetta”, con       ne del Garda, trovando sempre un
          ata Benedetta Bianchi Porro, una           cecità, paralisi, insensibilità, privazione   la gamba destra un pochino più cor-         ambiente naturalistico che la giova-
          santa quasi a noi contemporanea.           dell’olfatto e dell’odorato, afonia, qua-     ta della sinistra e menomata.               ne apprezzava molto, la cui piace-
          Molti tra coloro che l’hanno cono-         si l’annullamento di comunicazioni con        La sensibilità che la caratterizza fin      vole visuale si affiancava alla passio-
          sciuta, tra cui il fratello Corrado che    le persone e l’ambiente. Ma questa se-        dalla fanciullezza si accompagna alla       ne per lo studio e per il pianoforte
          risiede a Como nella nostra parroc-        quenza di sofferenze e di distruzioni         sua intelligenza e all’essere volitiva.     che suonava nel tempo libero. La
          chia, sono ancora viventi e manten-        fisiche porterà Benedetta ad una unio-        Trascorreva le sue giornate frequen-        sofferenza la toccò di nuovo ed fu
          gono lucido il ricordo di una perso-       ne profonda con Dio nella preghiera e         tando la scuola elementare, giocan-         costretta, ancora adolescente, ad
          na “unica”. Di lei il card. Angelo Bec-    quindi ad una grande eroicità nell’eser-      do con gli altri bambini, tuttavia era      indossare un busto per evitare la
          ciu, Prefetto della Congregazione per      cizio di tutte le virtù. Se la sua vita fu    sensibile e riflessiva sul miracolo         malformazione della schiena. A quin-
          le Cause dei Santi, nell’omelia duran-     tutta sotto il crescente segno della          della vita che trionfa in tutte le cose,    dici anni la sordità era quasi totale
          te la Messa di Beatificazione ha detto:    sofferenza, fu anche sotto il crescente       nei fiori, nei prati pieni di sole e nel-   e pure la capacità motoria era ridot-
          “ Lei fu una vera testimone della croce.   segno della santità, di cui si accorsero      la sua piantina di ciliegio che innaf-      ta, dovendosi aiutare con un basto-
          Lei ha immolato la propria vita sull’e-    le persone che l’accostavano e riceve-        fiava quotidianamente. Il legame con        ne nella deambulazione.
          sempio di Gesù e in unione a Lui. Ci       vano da lei mirabili insegnamenti di          il nonno materno abitante a Dova-           Il proseguo degli studi all’università
          troviamo dinnanzi ad una esistenza         fede e di carità…”                            dola insieme all’ambiente naturali-         dove si iscrisse a Medicina le con-
          affascinante: la grandezza umana e         Benedetta nacque a Dovadola, pic-             stico immerso nell’Appennino Tosco-         sentì di autodiagnosticarsi il male
          spirituale di una giovane straordina-      colo paese in provincia di Forlì,             Romagnolo la motivarono ad ap-              che l’affliggeva da tempo: neurofi-
          riamente dotata, che è riuscita a supe-    dall’ingegner Guido Bianchi Porro e           prezzare il paese natìo, ma il trasfe-      bromatosi diffusa. Nel 1957 si sotto-
          rare coraggiosamente e a tradurre in       da Elsa Giammarchi, l’8 agosto 1936           rimento a Forlì della famiglia nel          pose ad un intervento chirurgico alla
          chiave evangelica le condizioni più        (coetanea di papa Francesco). Con             1945 segnò il cambiamento con la            testa per il quale le rasero il capo.
          negative che possono accompagnare          il nome di Benedetta Bianca Maria             vita in città nella quale completò gli      Due anni più tardi Benedetta sosten-
          un individuo. Ragazza di bell’aspetto,     venne battezzata nella chiesa della           studi alle elementari, poi alle scuole      ne l’ultimo esame all’Università, fra
          dotata di intelligenza e ricca di perso-   SS.ma Annunziata cinque giorni più            medie e infine al Ginnasio.                 mille difficoltà nella sua salute; du-
          nalità, ben presto verrà trasformata da    tardi. Benedetta è la seconda di sei          A tredici anni iniziò a perdere pro-        rante l’estate fu operata al midollo
          patologie debilitanti e dal dolore insi-   figli. Fin da piccolissima la sua vita        gressivamente l’udito, ma un nuovo          spinale con esito infausto perché
          stente e incalzante, che ne deturperà il   è stata toccata dalla sofferenza, a tre       cambiamento l’aspettava, perché la          rimase paralizzata agli arti inferiori
Bollettino della comunità parrocchiale della città murata
Ottobre 2019 Comunità
                                               
                                               Per approfondire la conoscenza di
                                               questa straordinaria testimone del
                                                                                                S G UA R D I
                                                                                                Forse il povero
                                                                                                sono io
                                               Vangelo, nel WEB vi sono tante no-               PENSIERI CHE CI POTREBBERO COGLIERE LA SERA
                                               tizie utili e riferimenti bio/bibliogra-         CAMMINANDO TRA LE VIE DELLA NOSTRA COMUNITÀ,
                                               fici. Ne elenchiamo alcuni.                      GUARDANDO I MIGRANTI, I RAGAZZI, LE VETRINE
                                               Testimonianza del cardinale Angelo               E LE PERSIANE SGANGHERATE DEI PIANI SUPERIORI
                                               Comastri
                                               ( h t t p s : / / w w w. yo u t u b e. c o m /
                                               watch?v=RjhTkE1peAw)
                                               Testimonianza della sorella Emanuela
                                               ( h t t p s : / / w w w. yo u t u b e. c o m /
                                               watch?v=2aPC7H6eHWU)
                                               Il sito degli “Amici di Benedetta”
                                               http://www.amicidibenedetta.alter-
                                               vista.org/index.php?nav=Home.01

14                                                                                                                                                                                       15

     e dalla poltrona passò al letto, infer-   braio del 1963 Benedetta diventò                 Un articolo sulle povertà nella nostra     paci di parlarsi tra loro”... Ma io come
     ma, dove rimase per oltre quattro         cieca e le sofferenze fisiche aumen-             Parrocchia…                                sono stato vicino a loro? La mia è sta-
     anni. Gradatamente perse il gusto,        tarono d’intensità. Ormai poteva                 Dovrei parlare forse del dormitorio        ta una gioia di vivere che li ha conta-
     il tatto e l’odorato. Dal suo letto nel   comunicare solo attraverso il palmo              invernale, o dei senza fissa dimora che    giati? Forse il povero sono io.
     quale era costretta Benedetta rice-       della mano destra, l’unica che aveva             dormono sotto i sagrati delle nostre       E tornando a casa, dalla mia passeg-
     veva gli amici, alcuni di Gioventù        conservato la sensibilità.                       belle chiese.                              giata per vetrine illuminate a festa
     studentesca, ai quali era tanto lega-     Benedetta morì a Sirmione il 23 gen-             E poi mi trovo la sera a camminare tra     tutto l’anno, ti basta alzare lo sguardo
     ta e dai quali riceveva conforto e        naio 1964. Gli ultimi giorni furono              le vie della nostra Comunità, e mi vie-    alle finestre dei piani superiori, dove
     insegnava a loro nella fede mostran-      per lei molto duri e pieni di dolore             ne in mente quando vedendo un mi-          persiane socchiuse nascondono de-
     do il progresso del suo cammino           tanto da indurla a sperare in una                grante penso “all’invasione, tornino a     corosamente anziani soli, accompa-
     spirituale nella sofferenza. I due        imminente chiamata dello “Sposo”                 casa loro, non possiamo aiutare tutti”.    gnati solo dal tempo che passa,
     pellegrinaggi a Lourdes con l’Unital-     perché giungesse in fretta per porre             Forse il povero sono io, che credo con     nient’altro.
     si contribuirono ad una fede sempre       fine ai suoi giorni di attesa. Dopo la           il mio senso della giustizia di poter      Sono stato attento, presente? Forse il
     più profonda, che penetrava il Mi-        morte Benedetta venne trasportata                determinare la Vita e la Dignità altrui.   povero sono io.
     stero di Dio, affidandosi ogni giorno     per sua volontà nel cimitero di Do-              Mi capita di passar tra bar con mojito     E poi mi capita la domenica di andare
     sempre di più alla croce che dava un      vadola dove venne seppellita e lì                e aperitivi, dove spensieratamente si      a Messa, di emozionarmi ancora ad
     senso alla sofferenza provata dal suo     rimase fino alla traslazione delle sue           gode il finir di giornata. Sarei forse     un Pane spezzato che resta quotidia-
     corpo, offrendo il suo dolore a Cristo    spoglie mortali nella tomba fatta                stato un marito più attento, più giusto    no.
     sacrificatosi in Croce.                   preparare nella cappella a lei riser-            e accogliente e meno materialista?         Perché di spezzato, nel Pane, c’è il Dio
     Tuttavia Benedetta nel suo cammino        vata nella chiesa di Sant’Andrea a               Forse il povero sono io.                   Fragile, un Dio Povero e sconfitto. For-
     di fede aveva capito di essere nella      Dovadola nel 1969. La memoria li-                Che dire di tanti ragazzi che “non si      se, anche Lui è povero.
     ricchezza accettando il criterio di Dio   turgica della beata è stata fissata il           comportano come ai nostri tempi, che       Un Dio povero e solo, quando l’ho
     che dà senso a ciascuna persona           23 gennaio.                                      non sanno cosa è il rispetto, tutti pre-   giudicato degno di tornare a casa sua.
     anche se inferma in un letto. A feb-           a cura di Luciano Campagnoli                si dai loro impegni, connessi e inca-      Un Dio povero e affamato, quando ho
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Ottobre 2019 Comunità
                                                 IL PENSIERO DI
                                                 PA PA F R A N C E S CO
                                                 I poveri sono
                                                 persone
                                                 non numeri

     pensato solo al mio interesse, alle mie     La condizione di emarginazione in cui
     esigenze.                                   sono costretti milioni di persone, non
     Un Dio povero e inascoltato, quando         durerà ancora a lungo. Scartati, rifu-
     non ho avuto la passione per i piccoli.     giati, disprezzati, il regno di Dio ap-
     Un Dio povero e ammalato, quando            partiene a loro, che sono nelle condi-
     alla solitudine degli altri, mi è bastato   zioni di riceverlo.
     star bene guardando le vetrine, e non       La crisi economica non ha impedito a
     salire le scale delle stesse case.          numerosi gruppi di persone un arric-
                                                 chimento che spesso appare tanto più
     Non so se questo scritto sia servito alle   anomalo quanto più nelle strade del-
16   intenzioni di chi me lo ha commissio-       le nostre città, tocchiamo con mano             17
     nato.                                       l’ingente numero di poveri a cui man-
     Ma credo che un cuore occhiuto sa-          ca il necessario e che a volte sono
     prebbe individuare nelle mancanze di        vessati e sfruttati. L’opzione per quel-
     ognuno di noi, la benedizione che i         li che la società scarta e getta via è una
     Fragili e gli Ultimi ci consegnano; cer-    scelta prioritaria che i cristiani sono
     chiamo strade di bontà, giustizia e         chiamati a perseguire per non tradire
     prossimità.                                 la credibilità della Chiesa e donare
     Allora, povero io che ti scrivo, povero     speranza a tanti indifesi. La carità cri-
     Tu che mi leggi, povero Lui che ci          stiana trova in essi la sua verifica.
     aspetta venendoci incontro.                 Quante volte vediamo i poveri nelle
     I Poveri sono l’occasione che Dio ci        discariche a raccogliere il frutto dello
     dona per essere Umani, partiamo dal-        scarto e del superfluo, per trovare
     le nostre fragilità per riconoscere         qualcosa di cui nutrirsi o vestirsi. Di-
     nell’Altro il Signore che ci aspetta.       ventati loro stessi parte di una disca-
     Buona Vita.                                 rica umana, sono trattati da rifiuti,
                               Flavio Bogani     senza che alcun senso di colpa investa
                                                 i complici di questo scandalo. Giudi-
                                                 cati spesso parassiti della società, ai
                                                 poveri non si perdona neppure la loro
                                                 povertà. Il giudizio è sempre all’erta.
                                                 Non possono permettersi di essere
                                                 timidi o scoraggiati, sono percepiti
                                                 come minacciosi o incapaci solo per-
                                                 ché sono poveri. Non è consentito loro
                                                 vedere la fine del tunnel della miseria.
                                                 Un’architettura ostile in modo di sba-
                                                 razzarsi di loro anche nelle strade,
                                                 ultimi luoghi di accoglienza.
Bollettino della comunità parrocchiale della città murata
Ottobre 2019 Comunità
     A N G E LO S O L DA N I
     In ricordo
     di un grande giornalista
     SI È SPENTO IL 20 AGOSTO IL DIRETTORE RESPONSABILE DEL
     NOSTRO NOTIZIARIO, GIORNALISTA CONOSCIUTISSIMO IN CITTÀ
     E CRISTIANO DI FEDE CRISTALLINA.
                                                                                                                                                 I L N U OVO A N G E LO
                                                                                                                                                 Grazie,
     LO RICORDIAMO CON LE PAROLE CHE HA PUBBLICATO
     DON CARLO CALORI SUL SETTIMANALE DELLA DIOCESI.

                                                                                                                                                 direttore
                                                                                                                                                 DA QUESTO NUMERO IL NOSTRO
                                                                                                                                                 GIORNALE È FIRMATO
           Non può passare senza un ricordo,            tà civili e per la crescita di una società   Angelo lasciò il quotidiano “L’Ordine”      DA DON ANGELO RIVA,
           anche e soprattutto sul nostro Setti-        degna di questo nome: non aggrega-           per raggiunti limiti di età nel 1982, ma    DIRETTORE DE IL SETTIMANALE
           manale, la scomparsa di Angelo Sol-          zione di individui solitari e guardinghi     continuò il servizio alla informazione      DELLA DIOCESI DI COMO.
           dani, decano dei giornalisti comaschi        gli uni degli altri, ma un corpo che vive    divenendo addetto stampa del sinda-         SACERDOTE DAL 1991, È STATO
           e cattolico tutto di un pezzo. Morto il      di un’unica vita, un giornalismo chia-       co, dalla amministrazione Spallino fino     VICARIO A REBBIO E DAL 1994
18         20 agosto, ha ricevuto l’ultimo saluto       mato anche a raccontare le necessità,        a quella del sindaco Pigni. Portava         È INSEGNANTE DI TEOLOGIA            19
           il giovedì 22 nella chiesa di S. Giuliano,   le disgrazie, le sofferenze della gente,     quotidianamente, girando in biciclet-       MORALE PRESSO IL SEMINARIO
           dove aveva ricevuto il battesimo.            ma così da stimolare condivisione,           ta, i suoi comunicati alle redazioni.       DIOCESANO DI CUI È STATO
           Subito dopo la guerra, nel 1946, An-         sempre nel rispetto delle persone. È         Veniva anche a questo nostro Setti-         ANCHE VICE-RETTORE NEL
           gelo entrò a far parte dell’organico del     quello che Angelo chiamava “fedeltà          manale negli anni in cui cominciavo         PERIODO 1994-2001.
           quotidiano cattolico comasco “L’Ordi-        agli ideali cattolici’; che devono ispi-     il servizio di direttore. Era una occa-     NEL 2003 È NOMINATO VICARIO
           ne”; percorrendone tutti i ruoli: da         rare anche il lavoro artigianale di un       sione per rivederci da vecchi amici.        EPISCOPALE PER LA PASTORALE
           fattorino a correttore di bozze, da          cronista.                                    Ma non mi lasciava mai, pur nella fret-     E DIRETTORE DEL CENTRO
           cronista e vicedirettore; sempre accan-      Un giorno mi era capitato di rispon-         ta imposta dal suo servizio, senza          SOCIO-PASTORALE
           to a don Peppino Brusadelli, che sti-        dere alla chiamata angosciata di una         avermi raccomandato di “ricordarlo          CARD. FERRARI DI COMO.
           mava come un maestro e amava come            famiglia, sconvolta per la perdita di        nella S. Messa”. Negli ultimi tempi mi      OGNI ANNO VIVACIZZA
           un padre.                                    una persona cara che, in un momen-           sembrava di vedere in lui un senso          CON LA SUA COMPETENZA
           A me è capitato di stargli accanto,          to di drammatica depressione, si era         indefinibile di malinconia, che lo ha       LA PREPARAZIONE
           quando ero ancora un giovane prete,          tolta la vita. Raccomandai al Soldani        portato progressivamente a ritirarsi        DEI FIDANZATI A SAN FEDELE.
           per collaborare alla redazione de “L’Or-     che il giornale, nel dare notizia del        dalla rete di intense relazioni che ave-    LO RINGRAZIAMO PER LA
           dine della Domenica” in vista della          decesso, non entrasse in particolari         va caratterizzato la sua esistenza.         DISPONIBILITÀ E PROMETTIAMO
           informazione diocesana, prima anco-          utili solo a malsane curiosità. Angelo       Forse era la sensazione di trovarsi in      ... DI NON METTERLO NEI GUAI !
           ra che nascesse il Settimanale. Ange-        si stupì della mia preoccupazione e          un mondo totalmente cambiato, in cui
           lo mi era accanto non solo come istrut-      mi diede una lezione su come un gior-        non ritrovava più l’evidenza degli ide-
           tore ma come amico e mi chiamava             nale, tanto più se ispirato a principi       ali per cui aveva sempre lottato. Ades-
           familiarmente “don Carletto”: Allora,        cristiani, debba avvicinarsi sempre in       so, mentre cammina libero e lieto per
           il pretino pieno di idealità e di sogni      punta di piedi al dolore di una fami-        le vie della Gerusalemme celeste e
           cominciava ad imparare da lui che            glia; anche un giornalista può farsi         vede dal versante dell’eternità le per-
           cosa vuol dire lavorare ogni giorno          “collaboratore” della misericordia di-       sone e le cose con sguardo di miseri-
           sempre sotto pressione, sempre in            vina, se non altro evitando di dar pena      cordia, tocca a lui “ricordare al Signo-
           lotta con il tempo, con un impegno           per quel che è possibile, cercando di        re” i suoi cari, gli amici e la sua città
           duro e sofferto, ma vissuto come un          non sacrificare mai l’assoluto rispetto      che ha tanto amato e servito.
           servizio e una missione. Un giornali-        dei sentimenti altrui per un gramo                                 Don Carlo Calori
           smo, il suo, appassionato per le liber-      guadagno di “audience”.
Ottobre 2019 Comunità
     S T R A FA L C I O N I - 4
     Sacro e profano
     L’AUTUNNO DELLA COMUNITÀ È RICCO DI FESTE.
     ALLA SACRALITÀ DEGLI EVENTI SI UNISCE
     IL VERSANTE POPOLARE DI GESTI CHE CONTRIBUISCONO
     A CEMENTARE LE RELAZIONI E ASSICURANO
     MOMENTI DI GUSTOSO DIVERTIMENTO.

20   È tempo di feste patronali. Presso le          Come dimenticare, ... parlo per espe-                                                                                                    21
     nostre chiese, come presso molte altre         rienza personale solennemente rei-
     chiese del territorio, occorrono in que-       terata, le messe stracolme di popolo
     sto periodo le rispettive celebrazioni         in onore di S. Donnino, quando, al
     tradizionali, in particolare per noi quel-     vertice del sacro rito, al soave effluvio
     le in onore della Beata Vergine, di S.         dell’incenso profuso dai turiboli all’at-
     Donnino e di S. Carlo.                         to della consacrazione si mescolava
     Sono momenti forti per tutti, adatti a         ... la fragranza gustosa e penetrante
     riprendere la marcia dopo la quiete            della concomitante predisposizione
     estiva ricreatrice delle forze del corpo       delle salamelle alla brace, nel cortile
     e dello spirito.                               adiacente la chiesa, da consumarsi
     In vista delle domeniche tra fine set-         pro oratorio al rientro della proces-        Che cosa accade? Accade qualcosa di         l’appuntamento per l’agape fraterna,
     tembre e inizio novembre, la comuni-           sione eucaristica lungo le vie del           molto umano, e cioè che anche i gesti       se la prima volta l’iniziativa non fosse
     tà tutta respira un rinnovato fervore,         quartiere! E c’è chi dice che tale so-       più poveri e talora strampalati o in-       stata lanciata con l’avviso: «Martedì
     si intensificano gli incontri, si predi-       vrapposizione di piani ... accelerasse       consulti, se messi al servizio della cau-   sera ... fagiolata in oratorio. Segue con-
     spongono le chiese e gli altri ambien-         la conclusione del rito, forse, coinvol-     sa e riletti con benevola condiscen-        certo.», davanti al quale i più si saran-
     ti, la corale si rianima, i catechisti e gli   gendo tutti, nessuno escluso, in una         denza, consolidano la pratica renden-       no sicuramente chiesti quale genere
     animatori iniziano il “riscaldamento”          collettiva reazione fisiologica di           dola memorabile e, perciò, ripetibile       di “strumenti” avrebbero poi costitui-
     in vista della partenza dell’anno co-          pavloviana memoria.                          e quasi rituale.                            to l’inedito ensemble da camera?
     munitario.                                                                                                                              Ma ancora, non avreste anche voi par-
     Tutto converge per rinnovare il senso          Fatta salva la sacralità degli eventi, che   E infatti, come avrebbe potuto anda-        tecipato con meno gusto e meno
     di appartenenza alla chiesa locale nel-        continua ad educare i cuori alla carità,     re avanti per anni quell’iniziativa di      slancio all’incontro residenziale sul
     la riaffermazione della peculiarità            è per altro verso l’ingenua semplicità       solidarietà, se il parroco (forse con un    tema “Preghiera e digiuno”, se la lo-
     particolare. Si lavora per ricreare e ri-      dei gesti popolari che, misteriosamen-       panino alla salamella fra le mani) non      candina di propaganda non avesse
     badire atmosfere di condivisione che,          te, ma, penso, provvidenzialmente,           avesse esclamato: «Care signore, non        riportato in calce la nota: «La quota di
     nella routine dell’ordinario quotidiano,       contribuisce in occasioni come queste        dimenticate la vendita di beneficenza!      partecipazione è comprensiva dei pa-
     possono stemperarsi in un’operosità            a cementare le relazioni e ad assicu-        È un buon modo per liberarvi di quel-       sti»?
     sì virtuosa, ma meno connotata e               rare la continuità della via lungo la        le cose inutili che vi ingombrano la
     meno radicata.                                 quale la fede stessa si trasmette alle       casa. ... Portate i vostri mariti!».        E come è vero che le ricorrenze pos-
                                                    generazioni.                                 Oppure, si sarebbe forse rinnovato          sono sclerotizzarsi e trasformarsi in
Ottobre 2019 Comunità
     aride ed ostinate ripetizioni prive        L AVO R I I N CO R S O                                                                     INVITO
     di vivacità e di partecipazione, è
     altrettanto vero che la recita sera-       Via, si parte !                                                                            Vieni anche tu
     le in occasione della festa del san-
     to patrono può diventare un irre-          DOPO UNA LUNGA PREPARAZIONE                                                                a cantare
                                                E UN SEVERO ITER BUROCRATICO
     sistibile richiamo per tutti, se il
                                                POSSONO PARTIRE I LAVORI                                                                   NEL CORO VOCI BIANCHE
     cartellone di invito, colorato dagli
                                                IN ORATORIO.                                                                               DEL DUOMO
     animatori più entusiasti, lo presen-
                                                AI QUALI SI AGGIUNGE LA NECESSITÀ
     ta così: «Venerdì sera i bambini
     dell’Oratorio interpreteranno “Am-         DI PROVVEDERE ALLA NUOVA                                                                   Che cos’è: un gruppo di bambini/e e
     leto” di Shakespeare nel salone            ILLUMINAZIONE IN SANTA CECILIA.                                                            ragazzi/e a cui piace cantare, stare in-
     parrocchiale. La comunità è invita-                                                                                                   sieme e divertirsi, prestando servizio
     ta a prendere parte a questa tra-                                                                                                     in alcune celebrazioni in Cattedrale (da
     gedia».                                                                                                                               soli o con la Cappella Musicale) ed esi-
     Ma anche l’offerta per una messa                                                                                                      bendosi in qualche concerto.
     fatta celebrare in ricordo di qualche      In questi mesi vi abbiamo tenuti ag-                                                       Per chi è: per tutti i bambini/e,
     caro defunto si tinge di un sorriso        giornati in merito all’evolversi del pro-                                                  ragazzi/e, in età fra i 6 ai 14 anni (16
     che aiuta a viverla nel vero spirito       getto sugli interventi da dare all’Ora-                                                    per le ragazze).
     della comunione dei santi se, pas-         torio a San Eusebio.                                                                       Quando: le prove si tengono tutti i
     sando in sacrestia per concordare          Adesso si parte, ci sono le autorizza-                                                     martedì, dalle 16.30 alle 17.30 per i
                                                                                                                                           cantori in prova, dalle 17.00 alle 18.30
22   la data, torna alla memoria la “fa-        zioni Comunali e stiamo solo atten-
                                                                                                                                           per gli effettivi. Le prove si tengono         23
     mosa” frase del parroco, un po’            dendo il via definitivo dalla Diocesi.
     sbadato perché talvolta troppo             L’impegno non è di poco conto, stiamo                                                      presso la sala prove della Cappella
     assorto: «Cari parrocchiani, per fa-       parlando di una spesa che supera i                                                         Musicale del Duomo di Como, in via
     vore mettete le vostre offerte nel-        220.000 euro, e per la quale abbiamo                                                       Grimoldi n°3.
     la busta, assieme ai defunti che           richiesto ed ottenuto la disponibilità                                                     Obiettivi del coro: gli obiettivi si pon-
     volete far ricordare».                     della Fondazione Cariplo di Milano di                                                      gono su livelli differenziati, tra loro
                                                100.000 euro. Gli altri sono a carico                                                      complementari e di pari importanza.
     In un contesto molto “impegnato”,          della nostra Parrocchia, verranno lan-                                                     a) Educazione umana e formazione
     S. Paolo dice: «Portiamo un tesoro         ciate varie iniziative ma siamo certi di                                                   tecnica.
     in vasi di argilla», ma al di là del suo   poter contare sull’aiuto di tutti.                                                         b) Educazione musicale.
     significato antropologico e mora-          L’Oratorio è la casa dei nostri ragazzi                                                    c) Educazione religiosa.
     le, questa espressione può adat-           e non c’è da aggiungere molto a quan-       Che spettacolo la volta affrescata             Metodo di lavoro:
     tarsi anche alla considerazione            to abbiamo già scritto nei precedenti       di santa Cecilia, e gli stucchi eseguiti       - training vocale (riscaldamento, eser-
     delle nostre povere cose, della            bollettini.                                 da Giovanni Battista Barberini che             cizi per l’intonazione, esercizi a due
     fragilità che accompagna i nostri                                                      abbelliscono questo piccolo “scrigno”.         voci);
     gesti. Proprio in questa insufficien-      Abbiamo però un’altra cosa da fare e        Per vedere meglio queste opere                 - lettura della musica;
     za, dobbiamo esserne convinti, si          da fare urgentemente. Si tratta dell’il-    si rende necessario mettere mano               - apprendimento dei brani (lettura,
                                                                                            all’impianto di illuminazione.                 solfeggio cantato, esercitazione ritmi-
     manifesta l’amore di Dio, che as-          luminazione della Chiesa di Santa
                                                                                            Un altro capitolo aperto nella gestione        ca, canto del brano).
     sume senza sosta la tempra della           Cecilia.                                    dei tanti beni architettonici e artistici di
     delicatezza, quella souplesse, che         Chi frequenta abitualmente la chiesa                                                       Iscrizione: l’iscrizione può avvenire in
                                                                                            cui è responsabile la nostra comunità.
     è come dire “leggerezza”, la quale,        di Santa Cecilia si è reso conto che                                                       qualsiasi periodo dell’anno, contattan-
     peraltro, esprime analogicamente           l’attuale illuminazione è insufficiente                                                    do il direttore del coro, Antonello Riz-
     l’imprevedibilità dello Spirito.           e presenta molte lacune e problemi.         che supera i 12.000 euro.                      zella (339 5639415), oppure il Maestro
                        Marco Laffranchi        Le lampade non sono più in commer-          Chiediamo l’aiuto di tutti.                    di Cappella del Duomo, don Nicholas
                                                cio e quindi non si possono sostituire.     Vi terremo informati sull’andamento            Negrini (339 1938211 – cappellamu-
                                                Si tratta quindi di intervenire con la      dei lavori e contiamo sulla Vostra ge-         sicale@cattedraledicomo.it). La quota
                                                sostituzione di tutti i corpi illuminan-    nerosità.                                      annuale di iscrizione è di 60€.
                                                ti e delle relative lampade. Anche qui                                Don Pietro
                                                si tratta di una cifra non indifferente     e il Consiglio degli Affari Economici
Ottobre 2019 Comunità
     I L C A M P O E S T I VO                                                I L G R E S T D E L 2 01 9
     Il Fuoco e la Brezza                                                    Che bella storia !
     IL PROFETA ELIA HA ACCOMPAGNATO I RAGAZZI                               IL TEMA DEL GREST AVEVA TANTI SIGNIFICATI:
     DURANTE LA LORO ESPERIENZA A GANDELLINO                                 BELLA STORIA L’ESTATE, BELLA STORIA LE VACANZE,
     DAL 28 GIUGNO AL 7 LUGLIO                                               BELLA STORIA QUESTO TEMPO INSIEME,
                                                                             DA VIVERE E DA INVENTARE ...

         Non erano mai stati così tanti! Un numeroso                         Dal 10 al 28 giugno scorso, il nostro         è la bella storia della vita di ognuno.
         gruppo (46!) di bambini/e e ragazzi/e (dalla                        oratorio ha ospitato circa 170 bambi-         Ogni azione dell’uomo nel mondo si
         quarta elementare alla quarta superiore) ha                         ni per il grest, accompagnati dell’en-        realizza in tutta la sua potente bellez-
                                                               Alcune foto
         partecipato a Gandellino, con don Simone e                          tusiasmo e l’energia di circa una tren-       za solo se inscritta in un orizzonte
                                                               rubate
         Simona, al campo estivo.                                            tina di animatori delle superiori e un        orientato ad una vita buona, che è il
                                                               all’ultimo
24       Si è trattato, per i ragazzi, di un tempo eccezio-
                                                               Grest
                                                                             gruppo di volontari adulti per i labo-        miglior compimento dei doni che il            25
         nale e prezioso per crescere! La possibilità di                     ratori e la mensa, un’educatrice e i          Creatore ha fatto all’umanità.
         confrontarsi con la figura del profeta Elia, grazie                 sacerdoti.
         alla sua storia e alla sua testimonianza, ha per-                   Un’iniziativa che quest’anno ha avuto         Il numero dei partecipanti e l’entusia-
         messo loro di scoprire il proprio cammino di                        come titolo: “Bella storia – Io sarò con      smo che li ha contraddistinti ha cer-
         discepoli-missionari nella quotidianità.                            te”. Bella Storia l’estate, Bella Storia le   tamente promosso l’iniziativa, che da
         Le giornate del campo sono state scandite –                         vacanze, Bella Storia questo tempo            qualche anno a questa parte prende
         come sempre – da attività, giochi e preghiere,                      insieme, da vivere e da inventare, che        sempre più piede tra le famiglie che
         in un clima di amicizia e condivisione. Certa-                      ci si apre davanti. Un tempo della sto-       partecipano alla vita della nostra co-
         mente l’occasione per tutti i partecipanti di                       ria che ognuno di noi è, della storia         munità. Serve però anche fare i conti
         continuare, in maniera più intensa, il proprio                      che possiamo costruire insieme, che           con un fatica che quest’anno abbiamo
         cammino formativo durante il tempo delle va-                        vogliamo e possiamo riconoscere               sentito (sia detto senza giudizio). For-
         canze estive.                                                       come nostra; e quindi farla, e raccon-        se ai ragazzi sono mancate figure
         L’esperienza di Elia, energica come il fuoco, non                   tarla.                                        adulte di riferimento e volontari che
         è stata esente da prove e può dire ancora mol-                      Abbiamo imparato in quelle settima-           permettessero una turnazione più
         to anche oggi. Tra i profeti, Elia occupa un posto                  ne, accompagnati (grazie ai racconti          agevole per tutti nei servizi di mensa
         unico se interrogando i suoi discepoli lo stesso                    e alla preghiera in chiesa) dalle figure      e pulizia. Una direzione in cui cammi-
         Gesù si sente paragonare a lui. Il servizio dei                     di Abramo, Giona e s. Paolo, che ogni         nare: cerchiamo qualche adulto dispo-
         profeti è un modo di rivelarsi di Dio, “con gesti                   uomo che nasce sulla terra riceve una         nibile, l’anno prossimo, a dare una
         e parole intimamente connessi” (Dei Verbum n.                       missione speciale: fare della propria         mano, soprattutto nella gestione pra-
         2). È quanto abbiamo cercato di vivere con i ra-                    vita una storia d’amore. Raccontare           tica. Forse, detto così in anticipo, un
         gazzi al campo estivo: una pluralità di linguag-                    vivendo è scegliere che il nostro tem-        passo che si può fare, magari anche
         gi tesi però a richiamare la stessa Parola, perché                  po, le nostre energie, i nostri talenti e     senza troppo sforzo.
         possa esprimere nell’oggi di ciascuno la sua                        i nostri desideri raccontino di un amo-
         efficacia.                                                          re, di una passione, di una precisa           Se qualcuno volesse rendersi dispo-
                                                                             direzione con cui abbiamo provato a           nibile può fare riferimento al parroco
         A voi un compito: chiedere loro quando li in-                       vivere ogni attimo la nostra esistenza.       don Pietro oppure a don Nicholas. Vi
         contrate se quanto abbiamo scritto è vero!                          Abbiamo scoperto che la vocazione             aspettiamo, per i nostri ragazzi!
Ottobre 2019 Comunità
                                                                                             D O N C A R LO                  I N R I CO R D O
                                                                                             E D O N VA L E R I O
                                                                                             Due per                         Rina Sordelli
                                                                                             ottanta
                                                                                             FESTEGGERANO CON NOI
                                                                                             DOMENICA 27 OTTOBRE

                                                                                             In questo 2019 entrambi         La discrezione che ti ha con-
                                                                                             i nostri “parroci emeriti”      traddistinta, unita alla tua forte
                                                                                             don Valerio Modenesi e          memoria e “attiva” partecipa-

       Appunti
                                                                                             don Carlo Calori hanno          zione all’Azione Cattolica e alla
                                                                                             oltrepassato il traguardo       vita parrocchiale, ha fatto di te
                                                                                             degli 80 anni essendo nati      una persona cara e precisa.
       PER NON DIMENTICARE                                                                   nell’anno del Signore 1939.     Dal 1980 circa (quando sei ar-
       CIÒ CHE                                                                               Forse hanno pensato             rivata in S. Fedele) sino al 2019
       È ACC A D U T O                                                                       che i loro ex parrocchiani si   sempre partecipe con puntua-
26     I N PA R R O CC H I A                                                                 fossero dimenticati             lità e scrupolosità a tutte le ri-       27
       DA G I U G N O                                                                        di loro!                        unioni diocesane, parrocchiali
                                                 S. Simone, attratto dalla devozione che
       2 01 9 A D O G G I                                                                    E in effetti qualcuno ha        e agli appuntamenti cittadini,
                                                 i Carmelitani professavano a Maria,
                                                 volle entrare nel loro Ordine. Accetta-     fatto notare il silenzio        perseguendo con determina-
                                                 to, chiese di vedere il Monte Carmelo,      ufficiale della Comunità .      zione la speranza di rinascita
                                                 e così visitò a piedi nudi tutti i luoghi   Non è stata una dimenti-        del gruppo A.C.R.
                                                 sacri della Palestina, trattenendovisi      canza, ma solo un tempo         Di tutto ciò ne sono testimo-
                                                 per ben sei anni. Solo Iddio è testimo-     di attesa per dare modo         nianza anche i tuoi verbali
     Dolce estate                                nio delle fervorose preghiere che il        alle comunità dove ora          sempre molto dettagliati .
                                                 Santo fece su quel sacro suolo nelle        risiedono di festeggiarli …     Non hai mai negato il tuo aiu-
     Veramente la vita estiva della nostra       notti silenziose! In una di quelle notti    e ora …tocca a noi.             to: dalla distribuzione dei
     parrocchia si riduce di molto e sembra      gli apparve la Vergine che, consegnan-      Li avremo entrambi il           bollettini agli impegni come
     “sonnecchiare” tranquilla in attesa         dogli uno scapolare, gli disse con dol-     prossimo 27 ottobre in          segretaria e alla disponibilità
     della ripresa autunnale.                    cezza: “Figlio, prendi il segnale del mio   occasione della festa           per le necessità dei fratelli nel
     Ricordiamo la festa della Madonna del       amore”. E che questo sia il segnale         Patronale di san Fedele;        bisogno.
     Carmine il 16 luglio a san Provino. L’al-   dell’amore di Maria ce lo dice il se-       presiederanno la santa          Hai vissuto la tua fede con
     tare della Madonna del Carmelo oggi         guente versetto, riferito allo scapola-     Messa solenne in basilica       la S. Messa quotidiana e
     presente in san Provino proviene dal-       re: Protego nunc, in morte juvo, post       alle ore 10.                    l’adorazione eucaristica in S.
     la soppressa e distrutta chiesa di san      funera salvo! Avranno, dice Maria, la       Poi ci ritroveremo in           Cecilia.
     Nazaro nella Cortesella (era situata        mia protezione in vita, saranno da me       oratorio per un pranzo          A te Rina, che lasci un vuoto
     sull’area ove oggi sorge l’edificio già     aiutati in morte e dopo la morte li con-    comunitario che vuole           in tutti noi, il nostro grazie per
     sede della Banca d’Italia)                  durrò in cielo. S. Simone, per soddi-       essere un momento di festa.     la tua presenza; affiancaci an-
     La festa della Madonna del Carmine          sfare il desiderio della Regina del Cie-    In attesa, auguri di buon       che ora nel nostro quotidia-
     è strettamente legata al grande devo-       lo, con grande zelo propagò questa          compleanno e …                  no.
     to della Vergine, S. Simone Stock. Era      devozione, che si estese rapidamente.       ”Ad multos annos”.                                            Livio
     questi un inglese che, per onorare la       Anche i Papi si tennero onorati di ap-
     Madre di Dio, si era dato ad austere        partenere alla milizia di Maria, e con-
     discipline, rinnovando le mortificazio-     cessero molte indulgenze agli ascritti.
     ni dei primi eremiti. E quando, l’Ordi-     Il Privilegio sabatino che godono gli
     ne Carmelitano si estese in Inghilterra,    ascritti all’abitino del Carmine assicu-
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