PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - MARZO 2019 ANNO XXIX n. 3

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PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - MARZO 2019 ANNO XXIX n. 3
PARROCCHIA
                        SANTA MARIA MAGGIORE
                         MONTE SANT’ANGELO
VOCE della COMUNITÁ
                      MENSILE DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE
                             CULTURALE E RELIGIOSO

                                              ANNO XXIX n. 3

                                            MARZO 2019
PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - MARZO 2019 ANNO XXIX n. 3
INDICE
La voce del Pastore p. Franco. Messaggio per la Quaresima e la Pasqua. p. 3
Attualità. A “tu per tu” con un big del Paradiso.                      p. 7

Liturgia. Preghiera di abbandono.
Sulla via dolorosa che porta alla Croce.
Maria, donna dell’ultima ora.                                          p. 12

La mia prima confessione. Festa del Perdono 2019.                      p. 14

Candidati alla Cresima 2019.                                           p. 15
Rinati alla Vita che non muore.                                        p. 15
In festa per due nuovi sacerdoti.                                      p. 16
Il 50° di Humanae vitae.                                               p. 17
Curiosità… matematica.                                                 p. 23

‘Pagine’ di storia parrocchiale/2:
Precisazioni su Antonietta Arena (1910-1928).                          p. 25

Pagine’ di storia parrocchiale/3:
L’ingresso di mons. Cesarano a Monte Sant’Angelo
dalle Cronache dell’Azione Cattolica Femminile S. Teresa del B. Gesù. p. 27
4 risate                                                               p. 30

Avvisi di vita comunitaria MARZO – APRILE 2019                         p. 31

Direttore responsabile: don Leonardo Petrangelo

Comitato di redazione:
Ernesto Scarabino
Rosa di Padova
Guglielmo Ferosi
Antonio Falcone
Matteo Armillotta

Hanno collaborato a questo numero:
Antonio Interguglielmi

Foto: vari siti web. Ciclostilato in proprio. Ad uso interno.
PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - MARZO 2019 ANNO XXIX n. 3
La Voce della Comunità

                                         La voce del Pastore Padre Franco

       Messaggio per la QUARESIMA e di PASQUA 2019
      In piedi fratelli … il Signore ci ama per quello che siamo ai suoi occhi
     “… nessuno ti ha condannato, neanch’io ti condanno: va e non peccare più” (Gv 8, 7.11)

Carissimi fratelli e sorelle,                      della prossimità. Scrivo questo testo
è da poco più di un mese che abito con             pensando e dedicandolo al mio amato
voi come pastore e incomincio a sentirmi           predecessore Mons. Michele Castoro,
a casa. Sto iniziando a conoscere e a              che un anno fa visse la sua ultima
farmi interpellare dalle tante realtà che          Quaresima terrena che gli aprì la porta
costituiscono la bellezza e i tesori della         alla Pasqua eterna: certamente ora veglia
nostra chiesa locale, la sua fede e le sue         su di noi e per noi prega.
opere di carità. All’inizio della mia prima
Quaresima a Manfredonia ho sentito il
                                                   Il punto di partenza: convertirsi a sé stessi
bisogno di rivolgermi alla diocesi con             A prima vista questa conversione può
questa lettera presentando la parola               sembrare alquanto strana, potrebbe
conversione ed i momenti per renderla              essere      interpretata      come      un
viva ed efficace: ovviamente il primo ad           ripiegamento narcisistico su sé stessi:
averne bisogno sono io, e chiedo al                non è così! Non possiamo e non potremo
Signore di esserne testimone.                      mai fare a meno del nostro “io”: è con
Presento il termine conversione, primo             l’io che ci identifichiamo e siamo
impegno richiesto da Gesù per seguirlo             identificati, anche da Dio, che già
come discepoli, attraverso tre momenti:            pensava a noi prima della creazione del
partenza, percorso e meta. Forse la                mondo. Potrebbe capitarci di pensare
scansione può apparire incoerente, ma              che il cammino spirituale richieda come
secondo me, si tratta dell’esatto ritmo            primo passo l’uscita dall’io: invece no, il
della vita credente: non si parte da Dio,          Vangelo ci consiglia di entrare nell’io. Se
ma a Dio si arriva percorrendo la via              prendiamo la parabola del Padre

                                     3|Marzo 2019
PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - MARZO 2019 ANNO XXIX n. 3
La Voce della Comunità

misericordioso, leggiamo che il figlio         violenza alla nostra intimità e allo spazio
minore, dopo essere andato via di casa,        della nostra coscienza.
comincia a pensare al suo ritorno solo         Oltre alla parabola del Figliol prodigo la
dopo essere rientrato in sé stesso (Lc         conversione interiore è espressa nel
15,17). Un rientrare che non corrisponde       Vangelo dall’incontro di Gesù con la
ad un crogiolarsi inerte e passivo             donna portata in giudizio: le parole del
sull’ego, ma al lasciarci incontrare da        Maestro, “chi è senza peccato scagli per
quel Dio che, come diceva S. Agostino, è       primo la pietra” e l’assicurazione
più intimo a noi di noi stessi e aprirci       “nessuno ti ha condannato, neanch’io ti
all’altro che è l’immagine incarnata del       condanno: va e non peccare più” (Gv 8,
Signore Gesù.                                  7.11), aprono il cuore di chi pecca e
La conversione a sé è quella che il            scuotono la mente di chi pretende ti
filosofo Mounier chiamava “conversione         giudicare. Con le sue parole e gesti Gesù
intima”. Si tratta di tornare a quella parte   riconcilia la donna con sé stessa,
più intima di noi, laddove Dio, nel            invitandola a riscoprire la sua dignità di
segreto del nostro cuore, ci parla e ci        persona amata e capace di amare. E così
scalda col suo amore come fece col             facendo le restituisce la possibilità di
popolo d’Israele nel deserto. Convertirsi      ricominciare a partire da una bellezza e
a sé stessi è ritornare all’essenziale, alla   da una dignità che aveva dimenticato di
propria povertà creaturale e fragilità         possedere. Ma voglio pensare, che la fuga
esistenziale per fare i conti, senza paure,    dei tanti accusatori sia stata anche a loro
con i propri limiti: rappacificati con sé      l’occasione per rientrare, magari con
stessi ci sentiremo come dei bimbi             vergogna, nel proprio io, e trasformarsi
portati in braccio dal nostro Dio che ci è     in seme per un cammino di conversione
padre e madre, e scopriremo di essere          al vero sé interiore.
tutti fratelli.
                                               Il percorso da compiere: convertirsi al
La conversione interiore ci fa scoprire        prossimo
che non siamo amati per quello che
                                               L’entrare nella propria umanità e
facciamo, ma per quello che siamo agli
occhi di Dio, il quale vede in noi il volto    carnalità interiore porta a sentire e
                                               scoprire la comunanza con gli altri, con
del suo Figlio Gesù Cristo: quanta pace
                                               quanti il Vangelo chiama prossimo: la via
troviamo facendo esperienza di essere
figli nel Figlio!                              a Dio passa attraverso il prossimo, non ce
                                               n’è altra per un cristiano. Arrivo a
Grazie a questa consapevolezza possiamo
                                               convertirmi a Dio solo passando
liberarci da tutte quelle false immagini
                                               attraverso l’umano che è in me e fuori di
(idoli, le chiama la sacra Scrittura) che ci
siamo costruiti seguendo più la logica del     me. Tale via di conversione porta frutti
                                               anche a livello sociale. Chi guarisce le
potere e dell’apparire che quella
                                               ferite del cuore guarisce anche le proprie
dell’umile abbandono creaturale e filiale.
                                               relazioni interpersonali, sociali e
Ci libereremo dal giudizio altrui, dallo
                                               pubbliche. Guarisce le istituzioni, le
sguardo indiscreto di chi tenta di far

                                     4|Marzo 2019
PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - MARZO 2019 ANNO XXIX n. 3
La Voce della Comunità

strutture, gli ambienti di lavoro, i luoghi    durante la quaresima e la pasqua trovare
di aggregazione. Fino a guarire quegli         ulteriori motivazioni di impegno e
spazi e quelle realtà in cui la dignità        animazione sociale ispirate al Vangelo, il
della persona viene offesa e calpestata, o     quale sempre ci chiede di vivere la
che addirittura viene rinnegata e              solidarietà, la condivisione, l’ospitalità
misconosciuta. Chi è partito dalla             reciproca, prestando particolare cura e
conversione del sé è pronto a percorrere       attenzione ai più poveri e agli ultimi:
la via della prossimità e a contagiare di      Gesù ha il volto dei poveri ed ha scelto
frutti buoni e gustosi gli ambienti che        l’ultimo posto.
frequenta, per portarvi la gioia e farli       Infine convertirmi al prossimo, se sono
risplendere di bellezza autentica.             battezzato e credente, mi dà la coscienza
Il primo luogo da percorrere per               corretta per percorrere la strada della
produrre i frutti della conversione è          mia concreta comunità sia ecclesiale che
certamente la famiglia. Gli sposi cristiani    civile e sociale. Devo sentirmi chiamato
ritrovano nel perdono ricevuto la              a convertirmi alla mia comunità di
bellezza del perdono da donare. La             appartenenza fatta di periferie, quartieri
conversione, come risposta ad un amore         e condomini: solo così porterò il mio
più grande della stessa nostra capacità        contributo perché maturino frutti di
d’amare, porta frutti nell’amore sponsale      vicinanza e responsabilità sociale, di
rinnovandolo e legandolo alla sorgente         attiva cittadinanza capace di promuovere
della carità che è Cristo. La conversione      mentalità e stili di vita ispirati alla
porta frutti di rinnovamento nella             fraternità e alla condivisione.
relazione con i figli: genitori coerenti col
Vangelo diventano credibili e testimoni
                                               La meta da raggiungere: convertirsi a Dio
di quanto chiedono ai figli; non maestri,      Se sono partito dal punto giusto e seguito
ma compagni di viaggio che aiutano i           il percorso concreto dell’umanità
figli a porsi in modo critico di fronte ai     personale e collettiva allora potrò
modelli ambigui oggi dominanti.                arrivare alla meta della conversione: Dio
L’altro luogo della conversione alla           quale fine, senso e compimento della vita
prossimità è la città, con tutto ciò che       e del creato. Arrivato a questo punto
essa comporta e significa. Personalmente       sono pronto ad accogliere e rendere
non conosco ancora bene le città della         visibili le prime parole di Gesù secondo
nostra diocesi, ma sento di doverle            il Vangelo di Marco: “il tempo è
amare perché le vedo vive e animate da         compiuto e il regno di Dio è vicino;
un alto senso di attaccamento alle sane        convertitevi e credete nel Vangelo” (Mc
tradizioni e ai valori della nostra terra.     1, 15).
Che la conversione al prossimo possa

                                     5|Marzo 2019
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La Voce della Comunità

                                               addirittura può darci la convinzione di
                                               avere Dio in tasca: finiamo di imporre a
                                               Lui la nostra volontà piuttosto che
                                               sforzarci di cercare che cosa Egli vuole
                                               da noi. Perciò convertirsi a Dio significa
                                               aprirsi alle sue sorprese e alle sue
                                               continue novità: di sicuro Dio ha molto
                                               da chiederci, ma molto di più da offrirci.
                                               Raggiunta la meta che è Lui ci sentiremo
                                               in pace e costruttori di pace, perché
                                               anche se il peccato ci appesantisce il
                                               cuore, abbiamo sperimentato che “Dio è
                                               più grande del nostro cuore” (1 Gv 3,20).
                                               Cari fratelli e sorelle,
                                               prendiamo sul serio l’annuncio e l’invito
                                               che Gesù ci rivolge: “il tempo è
                                               compiuto il Regno di Dio è vicino,
Fratelli e sorelle, senza paura seppur         convertitevi e credete nel Vangelo” (Mc
coscienti delle fragilità che portiamo,        1,15), viviamo il tempo di quaresima e
aderiamo con generosità alla Parola fatta      poi di pasqua, che si apre davanti a noi,
carne, al suo disegno di amore, al suo         per un costante e rinnovato ascolto della
progetto di salvezza. La conversione a         Parola e per aprire con Dio un dialogo
Dio in Gesù ci fa riconoscere il primato       fatto di ricerca, preghiera, ascolto,
che Egli ha nella nostra vita rispetto ad      deserto, esodo e soprattutto di gesti e
ogni cosa, anche rispetto al nostro fare e     parole di carità. Se compiremo il
impegno pastorale, al ruolo e incarico         percorso della conversione scopriremo
ecclesiale: non faremo la fine di Marta        che Lui viene ad ABITARE in noi e darà
che per servire il Signore si è                senso ai crocevia della storia personale e
dimenticato proprio del Signore! La            comunitaria (Gv 14, 23).
conversione al Signore ci rimette in piedi
spiritualmente, ci rialza dalle cadute, ci
                                                       + p. Franco, arcivescovo
purifica dalla tiepidezza e insipidità, ci     Manfredonia, 06 marzo 2019, mercoledì
mette al riparo da ogni scoraggiamento e       delle ceneri
forse anche dalle nostre abitudini:
abituarsi alle cose di Dio è un pericolo, si
rischia di perdere il sapore di Dio.
L’abitudine ci fa credere padroni delle
cose sacre, sentire arrivati e al sicuro,

                                     6|Marzo 2019
PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - MARZO 2019 ANNO XXIX n. 3
La Voce della Comunità

                                                                         Attualità
                                                               di Ernesto Sacarabino

               A “tu per tu” con un big del Paradiso
19 marzo dell'anno 2019: ricorrenza        gli zii, i cugini ed i cognati?... Tutto
liturgica di San Giuseppe dalle origini    perché ciascuno si senta letteralmente
antichissime e, da più di 60 anni, festa   obbligato a comprare l’imprescindibile
dei papà. Le menti sempre fertili al       regalo con l’aggravante, dettata dalla
servizio del consumismo sanno lavorare     mentalità del momento “scialòna” e
bene: non c’è che dire!... Prima hanno     superficiale, che l’affetto per il
inventato la festa degli innamorati, poi   festeggiato si misura sul costo del regalo
quella della mamma, poi ancora quella      che gli si offre. Ciò nonostante bisogna
del papà, buona ultima - come si           onestamente ammettere che non si
conviene - quella dei nonni. A quando      poteva trovare un’occasione ed un santo
                                                          più       appropriato      al
                                                          riguardo. Giuseppe di
                                                          Nazareth è davvero il
                                                          migliore papà che mai la
                                                          storia      umana      abbia
                                                          registrato. A lui toccò
                                                          l’irripetibile e, nonostante
                                                          le apparenze, difficilissimo
                                                          compito di esercitare un
                                                          ruolo       così    delicato
                                                          nientemeno        che     nei
                                                          riguardi di Dio stesso, cioè
                                                          della seconda persona della
                                                          SS. Trinità.

                                                         Vi confesso che una delle
                                                         mie sempre più solitarie
                                                         meditazioni      ha   come
                                                         oggetto particolare proprio
                                                         San       Giuseppe.      Mi
                                                         ritornano alla mente le
                                                         prime       parole     della
                                                         preghiera che don Nicola
                                                         Rinaldi recitava durante la
                                                         novena.       Io     facevo
                                                         l'organista       a     San

                                  7|Marzo 2019
PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - MARZO 2019 ANNO XXIX n. 3
La Voce della Comunità

Giuseppe… allora... quante novene di
San Giuseppe ho "suonato”! E mi
commuovevo specialmente quando tutto
il popolo si univa al sacerdote,
mormorando devoto: "A te, o beato
Giuseppe, stretti dalla tribolazione
ricorriamo...”

"Stretti dalla tribolazione...?" Ma via...
non esageriamo! – così pensavo nella
beata incoscienza giovanile. Purtroppo,
passati tantissimi anni, non sono più
dello stesso parere.                           Figlio (Gesù Bambino) a venire con te.
                                              Che forza !!!!.... Hai una grande autorità
"Però, San Giuseppe mio, tu che hai
                                              di intercedere e persino di imporre ciò
vissuto     tanti    momenti      difficili
                                              che vuoi nell’altro mondo! Questo intese
nell’espletare il tuo specialissimo ruolo
                                              sottolineare il grande Eduardo.
paterno, non potresti mettere una
"buona parola" con Gesù per i poveri          E, dunque, vòlgiti verso le famiglie
papà quando affrontano avventure non          umane (sei anche il loro protettore),
certo paragonabili alla fuga in Egitto ed     moltissime delle quali in preda alla
allo smarrimento del Figlio nel tempio,       confusione ed all’anarchia. Piegati sulle
ma... insomma?!”                              sofferenze dei figli di coloro che si sono
                                              “separati” e magari “accoppiati” con altri.
Talvolta rido di gusto pensando alla
                                              Povere, piccole creature che non sanno
celebre commedia di Eduardo de Filippo.
                                              più chi siano effettivamente il loro padre
Parlo di “De Pretore Vincenzo” nella
                                              e la loro madre, risucchiati loro
quale tu, forte dell'autorità paterna che
                                              malgrado nel balletto dello scambia-
evidentemente eserciti pure in cielo,
                                              partner del quale non sono tanto
costringi l'inflessibile Padre Eterno ad
                                              colpevoli i protagonisti quanto la società
ammettere in Paradiso un ladro
                                              di oggi, egoista fino alla nausea ed
matricolato per il fatto di essere stato in
                                              incapace di alcun genere di tolleranza o
vita un accanito tuo devoto con la
                                              pazienza! Pratica una salutare iniezione
minaccia di andare via dal Paradiso,
                                              di umiltà ed amore vero (virtù che
obbligando tua            moglie (Maria
                                              contraddistinsero il tuo passaggio
Santissima)              e              tuo
                                              terreno) ai padri più prepotenti, violenti
                                              e persino omicidi dei quali tanto
                                              continuiamo a sentire parlare.

                                    8|Marzo 2019
PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - MARZO 2019 ANNO XXIX n. 3
La Voce della Comunità

Caro San Giuseppe, nonostante le mie          Altre vicissitudini: dalla fuga repentina
idee contrarie al consumismo di ogni          in Egitto evitando di un pelo la spada
tipo, non me la sento di condannare           infanticida di Erode al grosso spavento
l’abbinamento della tua festa con quella      provato per lo smarrimento del tuo Gesù
dei padri realizzato purtroppo per puri       nel pellegrinaggio a Gerusalemme. E se i
fini di lucro: acquisto di regali vari,       Vangeli canonici a questo punto non
specie cioccolatini e liquori... Che          narrano altro di te, a leggere gli Apocrifi
crapuloni ed ubriaconi questi papà!...        c’è davvero da pensare che spesso e
Non potevano avere un'ispirazione             volentieri ti sono venuti "i capelli
migliore che metterli tutti sotto la tutela   bianchi" a causa di quel fanciullo così
di un Santo esemplare come te.                impegnativo e difficile. Noi, papà allevati
                                              molto diversamente dai nostri giovani e
Quante ne passasti nella tua vita terrena!    giovanissimi figli, noi che nella nostra
Cominciamo dai dubbi sulla verginità          vita abbiamo sperimentato cambiamenti
della donna che amavi e che decidesti di      tanto bruschi e veloci nei costumi e nelle
sposare comunque. E la tua fiducia            abitudini da non raccapezzarci più, noi
rasentò l’incoscienza poiché ti portò ad      che siamo vissuti in due mondi
obbedire ad un suggerimento recatoti in       diametralmente opposti da figli e da
sogno da un angelo. Si è mai visto un         padri non potevamo finire in mani
altro uomo che abbia creduto nei sogni        migliori.
fino a quel punto? Eppure tu intuisti
senza esitazione che si trattava della        Oggi siamo passati dall'obbedienza
volontà di Dio. Come non invidiare la         "sacra", senza discussione all'autorità
tua fede? E poi passiamo al rammarico         paterna, ad esercitare questo ruolo
perché Gesù, il figlio dell’Altissimo,        difficile e autorevole su figli che le mode
nasceva privo di tutto in una mangiatoia.     dell’epoca (non la famiglia purtroppo,

                                    9|Marzo 2019
PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE MONTE SANT'ANGELO - MARZO 2019 ANNO XXIX n. 3
La Voce della Comunità

come natura avrebbe voluto) hanno                   Ti voglio raccontare un aneddoto. Ad
formato in una maniera tanto diversa da             uno dei tanti corsi di aggiornamento, un
non      riuscire  neppure       a    capire        tronfio cattedratico universitario ci
completamente cosa passa loro per la                spiegava: “L'alunno non si deve mai
testa. Abbiamo docilmente obbedito "da              rimproverare. La ‘docimologia’ (penso la
figli", ma, venuto il momento di essere             conoscerai: si tratta della moderna
obbediti, ci siamo sentiti dire che i tempi         scienza della valutazione) lo impone e
erano cambiati, che non dovevamo e                  vieta anche che si debbano dare dei
non potevamo neppure contraddirli i                 brutti voti, pena la perdita di affezione
nostri figli.                                       per l'apprendimento.
                                                    Sono assolutamente da bandire note in
Forse è grazie alla tua assistenza se               condotta, espulsioni dalla classe, minacce
riusciamo a barcamenarci ancora in                  di ritorsioni sul profitto, graduatorie di
questo ruolo, anche se le ansie e le                merito”.
preoccupazioni non si contano. Con                  Prepotente mi venne sulle labbra: “Scusi,
tutto il rispetto per l'opera e la figura dei       ma lei in questo modo è mai riuscito a
genitori di altri tempi, oserei dirti che           fare un'ora di lezione in classe?...”
allora era piuttosto facile fare il padre. I
figli si può dire che succhiavano con il            Si scoprì che il ‘buon’ conferenziere non
latte materno il rispetto e la deferenza.           era mai entrato in un'aula di liceo e
Nei tempi più antichi si dava del voi               tanto meno di scuola media e così queste
('ssegnurìje) al padre e quando ce n’era            ‘moderne’ teorie non so se abbiano
bisogno,      racconta     don     Giovanni         giovato meglio del passato all'educazione
‘Papagnùlo’, Tatà iére triste... sempe lu           ed all’acculturamento dei nostri alunni,
centulìne a purtéte de méne e lo dice               ma è certo che hanno messo me e quelli
non certo per condannarlo e biasimarlo              come me in condizione di “scappare”
perché poco più in là esclama: Caro,                dalla scuola.
buono e dolce papà. Oggi i genitori e gli
educatori hanno le mani legate in tutti i           Peggio accade per i genitori che non
sensi. Gli insegnanti sono chiamati ad              possono neanche andarsene in pensione.
educare al dovere, ad evitare cattive
compagnie, a prevenire la droga, ad
essere cortesi e rispettosi dell'altro (cose
un      tempo      automatiche       e    già
abbondantemente            acquisite       ed
attualmente in netto contrasto con la
moda del momento) e, alla fine, se resta
loro ancora qualche ritaglio di tempo e
di energia, istruire adeguatamente i
propri allievi. Cosa ne può uscire fuori?

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La Voce della Comunità

Ormai - per esempio - solo il Signore              Ci si lascia per un nonnulla, magari per il
può evitare che i figli frequentino cattive        solo fatto di essersi “stancati”. Protettore
compagnie o si caccino nei pasticci. I             della famiglia, tu lo sai benissimo che
papà sono buoni quando approvano                   l’istituto familiare, un tempo pietra
incondizionatamente ma.... guai a far              angolare della società, è in crisi nera
capire solo con lo sguardo di essere               poiché sono i vincoli di qualsiasi genere
appena appena perplessi.                           a non essere più accettati e tantomeno
                                                   sopportati. Un tipo di “emancipazione”
E le nottate passate insonni a guardare            imposto dagli onnipotenti mass media al
l'orologio (perché i figli passano                 quale se ci opponessimo noi “più grandi”
moltissime notti in giro, spesso non si sa         faremmo la fine di tanti don Chisciotte
dove e con chi) mentre riecheggiano                che combattono contro i mulini a vento.
nella nostra mente i bollettini di guerra          Perciò       abbiamo       un       compito
sulle stragi del sabato sera dove le               estremamente delicato e sempre più
mettiamo? E la preoccupazione per                  spesso preoccupante, anche se molti
questi giovani che studiano e si                   padri, indegni di questo nome, oggi
preparano alla vita, ma praticamente,              riescono ad imporre ai figli luride
salvo miracoli o raccomandazioni,                  pratiche sessuali o a tenere nel terrore
sembrano non avere nessuna speranza di             l'intera famiglia con la violenza che di
trovare un lavoro non dico nella loro              frequente si risolve nell’omicidio.
terra, ma nemmeno più nella loro patria?
                                                   Ben venga dunque la tua e la nostra
Eppure, nonostante tutto, io ritengo (e            festa. Un comunissimo giorno dell'anno
sono sicuro tanti papà con me) che il              degno del tuo umilissimo profilo umano,
nostro ruolo sia ancora gratificante ed            neppure scritto in rosso sul calendario. E
utile. Gira e rigira, dopo tanto vagare in         per una volta tanto un sincero
altre direzioni, è al padre che tanti              ringraziamento a chi l’ha inventata.
“figliuoli prodighi” del mondo finiscono           Quando ricordo una poesiola che mia
per chiedere aiuto nei momenti di                  figlia mi recitò un 19 marzo di tantissimi
difficoltà. Quanti di noi accolgono,               anni addietro, mi viene ancora da
sfamano ed educano i figli dei loro figli          piangere per la tenerezza ed oggi sono
che disgraziatamente (fenomeno che                 fiero di scoprire da certi atteggiamenti
oggi      si    sta          moltiplicando         che i miei “ragazzi” non sono cambiati
esponenzialmente) si trovano da un                 verso di me. E perciò, caro San Giuseppe,
giorno all’altro abbandonati dal padre o           sono felicissimo ed orgoglioso di avere
dalla mamma? Ormai nelle nuove                     un giorno festivo in comune con te.
generazioni il vincolo matrimoniale è              Auguri e - come si dice dalle nostre parti
sempre più disatteso e meno considerato.           - … pe ‘ssalùte!”.

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La Voce della Comunità

Liturgia
A cura di Antonio Falcone

   Preghiera d'abbandono
        di Charles de Foucauld
Padre mio, io mi abbandono a te, fa’ di
me ciò che ti piace.
Qualunque cosa tu faccia di me Ti
ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto.
La tua volontà si compia in me, in tutte
le tue creature. Non desidero altro, mio
Dio.

Affido l'anima mia alle tue mani Te la
                                                   dolore e fa che il dolore alimenti ed
dono mio Dio, con tutto l'amore del mio
                                                   accresca l’amore.
cuore perché ti amo, ed è un bisogno del
                                                   Nutrimi di Te perché io viva in Te nel
mio amore di donarmi, di pormi nelle
                                                   tempo e nell’eternità.
tue mani senza riserve con infinita
                                                   Ma Tu che hai voluto cibarti della
fiducia perché Tu sei mio Padre.
                                                   volontà del Padre, fa’ che anche io mi
                                                   alimenti in Essa in ogni attimo della mia
  Preghiera di Quaresima                           giornata.
                                                   Uniscimi a Te acciocché io sia un tralcio
     Sulla via dolorosa                            fruttifero della Tua vite e possa con Te
  che conduce al Calvario,                         continuare       l’Opera     della    Tua
Signore, Ti chiedo di esserTi compagno.            Redenzione.
Insegnami Tu come si abbraccia la Croce            Con Te al Padre sulla medesima Croce
e come quando si cade sotto il Suo peso            offro la mia sofferenza per quanti non Ti
ci si possa rialzare.                              conoscono ancora, e imploro per la
Aiutami Tu o Gesù Crocifisso a vedere              Messe copiosa gli operai necessari.
nel dolore un disegno d’amore.                     Valga la mia piccola offerta unita alla
Tu che hai lasciato il Cielo per salvare la        Tua per rendere valida la loro fatica
terra ricordami che sulla terra io sono in         affinché presto venga il Tuo Regno, oh
attesa del Cielo.                                  Signore, su Tutta la Terra. Amen!
Fa’ che io impari da Te come si ama per
ben soffrire e come si soffre per bene
amare.
Dammi l’amore che rende fecondo il

                                    12 | M a r z o 2 0 1 9
La Voce della Comunità

       MARIA, DONNA
      DELL'ULTIMA ORA
Maria, donna dell’ultima ora fu scritta da
don Tonino Bello il 22 novembre 1992,
quando era consapevole delle sorti della
sua salute.

«Sembra che alla Madonna non si sappia
chiedere altro: prega per noi peccatori.
Forse perché, in fondo, l’essenziale sta lì.        nello stesso atteggiamento di abbandono
Tutto il resto è corollario di quell’unica          quando, ancora bambino, lo coglieva il
domanda. (…) Viene da chiedersi,                    sonno. (…)
comunque, perché mai l’Ave Maria                    Ti preghiamo: quando pure per noi
essenzializzi a tal punto l’implorazione            giungerà il momento di consegnarci al
da ridurla a una sola richiesta. Le ragioni         Padre, e nessuno dei presenti sarà in
possono essere due. Anzitutto, Maria è              grado di rispondere ormai ai nostri
esperta di quell’ora. Perché fu presente            richiami, e sprofonderemo in quella
all’ora del figlio. (…) Il secondo motivo           solitudine che neppure le persone più
sta nel fatto che l’ora della morte è un            care potranno riempire, offrici il tuo
passaggio difficile. Un transito che mette          capo come ultimo guanciale. (…)
paura, per quella carica di ignoto che si           Santa Maria, donna dell’ultima ora,
porta incorporata. Una transumanza che              disponici al grande viaggio. Aiutaci ad
sgomenta, perché è l’unica che non si               allentare gli ormeggi senza paura. Sbriga
può programmare nei tempi, nei luoghi e             tu stessa le pratiche del nostro
nelle modalità. (…)                                 passaporto. Se ci sarà il tuo visto, non
Santa Maria, donna dell’ultima ora,                 avremo più nulla da temere sulla
quando giungerà per noi la grande sera e            frontiera. Aiutaci a saldare, con i segni
il sole si spegnerà nei barlumi del                 del pentimento e con la richiesta di
crepuscolo, mettiti accanto a noi perché            perdono, le ultime pendenze nei
possiamo affrontare la notte. È una                 confronti della giustizia di Dio.
esperienza che hai fatto con Gesù,                  Procuraci tu stessa i benefici della
quando alla sua morte il sole si eclissò e          amnistia, di cui egli largheggia con
si face gran buio su tutta la terra. Questa         regale misericordia. Mettici in regola le
esperienza ripetila con noi. (…)                    carte, insomma, perché, giunti alla porta
Santa Maria, donna dell’ultima ora, il              del paradiso, essa si spalanchi al nostro
Vangelo ci dice che Gesù quando sulla               bussare».
croce emise lo spirito, reclinò il capo.
Probabilmente, come molti artisti hanno             Da Maria, donna dei nostri giorni,
intuito, il suo capo egli lo reclinò sul tuo:       Paoline, Milano 1993

                                     13 | M a r z o 2 0 1 9
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                                 HANNO RICEVUTO PER
                                       LA PRIMA VOLTA
                                IL SACRAMENTO DELLA
                                       RICONCILIAZIONE

                             Sabato 9 marzo 2019 nella chiesa
                                       San Nicola (Cappuccini)
                                        da don Leo Petrangelo

Bisceglia Irene                           Fusilli Giovanni
Brento Gabriele                           Lauriola Elisa
Caputo Matteo                             Martino Gabriele
Ciliberti Antonia                         Masulli Emanuele
Ciociola Michela                          Notarangelo Michele
Colangelo Andrea                          Rinaldi Elena
Crisomolo Enrico                          Sangensio Miriam
Crisomolo Vincenzo                        Scirpoli Chiara
De Filippo Matteo                         Tiguino Pasquale
Facciorusso Gabriella                     Totaro Andrea
Facciorusso Loreta                        Troiano Bernardetta
Ferri Domenico                            Vaira Carmen
Frisoli Antonio

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La Voce della Comunità

   Sono stati presentati
        alla Comunità
     il 10 marzo 2019
chi riceverà il sacramento
        della cresima
    il 26 maggio 2019:

      Maria Chiara                                Francesco Pio Scirpoli
        Federica                                        Maurizio
    Michele Carbonelli                                  Giuseppe
     Pasqua Romano                                       Marta
       Isan Gentile                                      Michela
         Angela                                     Michele Santoro
     Milena Taronna

               …Rinati alla Vita che non muore

                                 Rosa Frattaruolo
                  Fischetti Annunziata Maria

                         15 | M a r z o 2 0 1 9
La Voce della Comunità

       La Nostra Chiesa è in festa
   per il dono di due nuovi sacerdoti:

                                don
                          Pasquale Paloscia
                                  (Manfredonia)

                               il 18 marzo 2019

                                        e

    don
Pasquale Pio
  Di Fiore
   (Carpino)

il 24 marzo 2019

               16 | M a r z o 2 0 1 9
La Voce della Comunità

          IL CINQUANTESIMO DELL'HUMANAE VITAE:
        alcune riflessioni per la preparazione e l’accompagnamento
                                dei matrimoni
                             di mons. Antonio Interguglielmi

L’attualità  dell’Humanae     Vitae      a     avanzata all'Enciclica di Paolo VI,
cinquant’anni dalla promulgazione              ovviamente collegata al tema della
                                               procreazione nel matrimonio, è infatti di
Nel 50° anniversario dell’Humanae Vitae
                                               prospettare un ideale coniugale troppo
sono state tante le riflessioni dedicate ad
                                               esigente, impossibile da raggiungere per
interrogarsi sull’attualità di questa
                                               la maggior parte delle coppie che vivono
fondamentale Enciclica rivolta agli sposi
                                               in     una mentalità       ormai molto
cristiani.1
                                               secolarizzata, ideale forse riservato a
Si tratta sicuramente di uno dei più
                                               quella minoranza di cristiani che vivono
importanti documenti di Papa Paolo VI,
                                               una fede profonda, alimentata da un
la sua settima Enciclica, frutto di una
                                               impegno ecclesiale non alla portata di
riflessione profonda e complessa, che noi
                                               tutti.
prendiamo invece come spunto per una
                                               Se così fosse, però, vorrebbe dire creare
riflessione    sulla     preparazione     e
                                               due forme di sacramento, la prima per la
l‘accompagnamento degli sposi cristiani
                                               generalità dei cristiani, l'altra per una
delle nostre Parrocchie.
                                               elité: in altre parole, si può correre il
Una delle critiche che viene più spesso
                                               rischio di mettere in dubbio la validità
                                               della     dottrina    sacramentale     sul
1
  Papa PAOLOVI, Enciclica Humanae Vitae,       matrimonio, frutto di due millenni di
in AAS 60 (1968).                              storia della Chiesa.
                                17 | M a r z o 2 0 1 9
La Voce della Comunità

Dottrina che troviamo ovviamente                 tanto auspicato      da    alcuni    Padri
confermata nell'Esortazione Apostolica           Sinodali”4.
Postsinodale Amoris Laetitia di Papa
                                                 I corsi di preparazione al matrimonio
Francesco: "Come cristiani non possiamo
                                                 come cammino di formazione alla fede
rinunciare a proporre il matrimonio allo
scopo di non contraddire la sensibilità          Il canone 1063 sulla preparazione al
attuale, per "essere alla moda, o per            matrimonio accoglie la dottrina del
sentimenti di inferiorità di fronte al           Vaticano II, in particolare il numero 52
degrado morale e umano" (nr. 35)2                della Costituzione conciliare Gaudium et
Papa Francesco anche in precedenza,              Spes. I documenti del Sinodo dei Vescovi
nell'Allocuzione al Tribunale della Rota         del 1980 tenutosi a Roma dal 26
Romana, tenuta il 22 gennaio 2016 aveva          settembre al 25 ottobre 1980 - hanno
affermato nella stessa direzione che: "La        dato indicazioni sui compiti dei pastori
Chiesa, dunque, con rinnovato senso di           nella preparazione al matrimonio:
responsabilità continua a proporre il            innanzitutto hanno ribadito il compito
matrimonio, nei suoi elementi essenziali         delle Conferenze Episcopali e delle
- prole, bene dei coniugi, unità,                diocesi di pubblicare Direttori pastorali
indissolubilità, sacramentalità -, non           per la famiglia, in attuazione dei canoni
come un ideale per pochi, nonostante i           1064 e 1067, nei quali dare ai pastori le
moderni modelli centrati sull'effimero e         indicazioni per la preparazione e
sul transitorio, ma come una realtà che,         l'accompagnamento delle famiglie.
nella grazia di Cristo, può essere vissuta       È un tema trattato in Amoris Laetitia, in
da tutti i fedeli battezzati"3.                  cui il Santo Padre sottolinea che non
È in questa occasione che il Santo Padre         serve pretendere e imporre norme con la
fornisce la soluzione su cui noi                 "forza dell'autorità", ma occorre uno
intendiamo riflettere: "E perciò, a              "sforzo più responsabile e coraggioso". E
maggior ragione, l'urgenza pastorale, che        poco dopo il Papa, invitandoci ad una
coinvolge tutte le strutture della Chiesa,       sana autocritica, entra subito nel
spinge a convergere verso un comune              concreto: "Né abbiamo fatto un buon
intento ordinato alla preparazione               accompagnamento dei nuovi sposi nei
adeguata al matrimonio, in una sorta di          primi anni, con proposte adatte ai loro
nuovo catecumenato – sottolineo questo:          orari, ai loro linguaggi, alle loro
in una Sorta di nuovo catecumenato -             preoccupazioni" (nr. 36)5.
                                                 Così, se mancano spesso percorsi di
                                                 accompagnamento dei giovani sposi, non
2
    PAPA      FRANCESCO,        Esortazione      possiamo nascondere che troppe volte
Apostolica Postsinodale Amoris Laetitiae, 19
marzo 2016.                                        4
                                                     PAPA FRANCESCO, Op. Ult. Cit.
3
  PAPA FRANCESCO, Discorso alla Rota               5
                                                        PAPA    FRANCESCO,      Esortazione
Romana, 22 gennaio 2016, in AAS 108                Apostolica Postsinodale Amoris Laetitiae,
(2016).                                            cit.
                                    18 | M a r z o 2 0 1 9
La Voce della Comunità

anche i nostri corsi di preparazione al            nostri Papa Francesco in Amoris Laetitia.
matrimonio rischiano di diventare una              Si possono infatti leggere i tre capitoli di
specie di lezioni sul Magistero e la               Matteo come una serie di prescrizioni
dottrina del matrimonio nella Chiesa,              severe, una legge così esigente che
fornendo a chi ascolta una serie di                schiaccia, impossibile da attuare: oppure
norme e prescrizioni che appaiono                  come una promessa, una chiamata a
sempre più lontane dalla mentalità di              qualcosa di così grande che solo il
una società ormai secolarizzata: spesso            Signore può realizzare proprio attraverso
basta guardare i visi perplessi, se non            la nostra fragilità umana. Così, quando
ironici, dei partecipanti ai nostri incontri       Gesù dice "Non pensate che io sia venuto
per capire che stiamo parlando di                  ad abolire la Legge o i Profeti, non sono
qualcosa a loro sconosciuto e per lo più           venuto ad abolire ma per dare
incomprensibile.                                   compimento", parla di un dono, un
È necessario cambiare prospettiva: non             regalo che si compie nella vita dell'uomo
possiamo dare "pesi o imporre regole" se           che confida in Lui. Così avviene nel
non abbiamo cristiani formati, ma è                matrimonio, vissuto alla luce della fede,
necessario premettere una formazione di            come la delineava Paolo VI.
base, magari ripartendo proprio da una             Le più grandi difficoltà oggi nella lettura
lettura del Vangelo inteso come "grazia",          dell'Enciclica nascono infatti da un
come "Buona notizia" che libera l'uomo,            approccio superficiale e riduttivo, che
non lo incatena in nuove regole.                   tende a considerare l’Humanae vitae solo
Pensiamo che proprio nel discorso della            come un documento morale o giuridico,
Montagna del Vangelo di Matteo si possa            che detta severe norme sulla vita
trovare una interessante e concreta                matrimoniale: da qui l’idealizzazione
chiave di lettura dell'Enciclica di Paolo          eccessiva" - di cui ancora parla Papa
VI, alla luce di quanto afferma ai giorni          Francesco nell'esortazione Post- sinodale

                                    19 | M a r z o 2 0 1 9
La Voce della Comunità

- "soprattutto quando non abbiamo                       un nuovo sforzo per trovare nuove
risvegliato la fiducia nella grazia" (nr.               strade e cammini di formazione cristiana
36).                                                    e sostegno alle famiglie. Sono già molti,
Ecco perché nell'Humanae Vitae                          come sappiamo, i documenti del
correttamente letta non troviamo un                     Magistero che vanno in "questa
"peso insopportabile e irrealizzabile" per              direzione”.
gli sposi, ma al contrario un conforto e                Da tanti anni molte indicazioni per i
un'esortazione a vivere la loro chiamata                pastori e per tutti coloro che nella
nella fede, per scoprirne e testimoniare                comunità Ecclesiale si dedicano al
la fecondità dell'amore vissuto con                     servizio della pastorale familiare sono
Cristo: allora non conta più la legge ma                state date dalla Conferenza Episcopale
la donazione, che è il "compimento della                Italiana, fino al più recente documento
legge", come ha mostrato Gesù, e quindi                 intitolato Orientamenti pastorali sulla
anche dell'amore coniugale.                             preparazione al matrimonio e alla
                                                        famiglia, della Commissione Episcopale
                                                        per la famiglia e la vita, del 22 ottobre
                                                        2012. Troviamo qui suggerimenti e
                                                        specificazioni che si collegano in qualche
                                                        modo a quanto già molti anni prima
                                                        leggevamo nell'Esortazione apostolica
                                                        Familiaris consortio di Papa Giovanni
                                                        Paolo II, del 1981, che raccoglieva le
                                                        conclusioni del Sinodo del 1980: "La
                                                        preparazione al matrimonio va vista e
                                                        attuata come un processo graduale e
                                                        continuo”7.
                                                        Del resto, a completamento di questa
Nuove vie per l'accompagnamento delle                   Esortazione,     anche      il   Pontificio
coppie                                                  Consiglio per la Famiglia pubblicò,
                                                        anche se molti anni dopo, delle
Questa ricerca e sensibilità, lo ripetiamo,
                                                        indicazioni e dei suggerimenti utili nel
richiede però da parte nostra, sacerdoti e
                                                        documento       La     Preparazione      al
laici impegnati nella pastorale familiare 6,
                                                        Matrimonio, del 13 maggio 1996.
6
    In recente studio dedicato alla
partecipazione dei laici alla preparazione del          La    partecipazione     dei    laici   nella
matrimonio canonico si afferma; "La                     preparazione      giuridico-.pastorale     al
famiglia si trova ad affrontare l'impresa di            matrimonio canonico, Città del Vaticano,
far valere la sua vera identità: un'unione tra          2010, p. 111.
due persone eterosessuali, fondata sul                  7
                                                          PAPA GIOVANNI PAOLO II, Esortazione
matrimonio ed ordinata al bene dei coniugi              Apostolica    Familiaris     consortio,   22
e dei figli". Così in VERONICA D'ALLEVA                 novembre 1981, in AAS 74 (1982), n. 66.
                                       20 | M a r z o   2019
La Voce della Comunità

Seguendo le indicazioni di questi e degli             (La sfida è chiara. Quelli che provvedono
altri   documenti       elaborati      dalle          al programma di preparazione al
Conferenze Episcopali nazionali , in 8                matrimonio hanno la necessità di capire
diverse Diocesi del mondo si sono da                  meglio le dinamiche e i bisogni delle
anni andate sviluppando iniziative per                coppie, così che possano rispondere
adeguare     la    pastorale    familiare,            meglio alle diverse situazioni e offrire
intendendo con questa espressione sia                 programmi più adatti alle domande).
l'accompagnamento dei fidanzati al                    Un'esigenza ripresa nel ricordato
matrimonio sia i cammini di formazione                documento "Orientamenti pastorali…"
per le coppie giovani già sposate. Ad                 della CEI del 2012: "Oggi appare più
esempio, un’indagine molto interessante               evidente che, per quanto fatta con
e completa sui corsi di preparazione                  grande      cura,      una    preparazione
venne svolta per conto della Conferenza               esclusivamente          immediata       (al
Episcopale degli Stati Uniti9.                        matrimonio n.d.r.) rischia di essere
Già in questa ricerca, che risale all'anno            gravemente insufficiente nel fornire
1995, si rilevava che, nell'elaborare i               solide basi alla vita sponsale e
programmi dei corsi di preparazione al                familiare..." (nr. 3).
matrimonio, era necessario comprendere                Anche nei corsi di preparazione al
meglio le dinamiche e le necessità delle              matrimonio da parte delle coppie si
coppie all'interno della Chiesa: "The                 preferisce un approccio esperienziale:
challenge is clear. Those who provide                 nelle tante indagini svolte in questi anni
marriage preparation programs need to                 anche da molte diocesi italiane, emerge
understand better the dynamics and                    quasi ovunque che i fidanzati si sentono
needs of inter-church couples so that                 aiutati da descrizioni concrete della vita
they can respond to them better and                   matrimoniale,          apprezzando       le
offer them programs more suited to the                testimonianze delle coppie dei formatori
demands of their situations".                         che descrivano il "bello" e il "brutto"
                                                      della vita a due, vissute alla luce della
8
  Ad esempio, sempre della CONFERENZA                 fede. È questo un tempo che deve
EPISCOPALE ITALIANA, Direttorio di                    divenire un'occasione per aprire "strade
pastorale familiare per la Chiesa in Italia, 25       nuove di dialogo sulla fede", che
luglio 1993.                                          richiedono necessariamente di essere
9
   Cfr. Study of the Value of Marriage                proseguite una volta celebrato il
Preparation in the Catholic Church for
                                                      matrimonio. È questo senza dubbio il
Couples Married One Through Eight Years,
                                                      lavoro più complesso e faticoso, ma più
CENTER FOR MARRIAGE AND FAMILY
                                                      prezioso: aiutare e incoraggiare gli sposi
CREIGHTON UNIVERSITY, novembre
1995, in http://www.usccb.org/issues-and-             ad allargare lo sguardo e saper valutare e
acti°n/marriage-and-family/marriage/                  apprezzare la necessità di momenti di
marriage-preparation/getting-it-right-                incontro con la comunità di famiglie,
marriage-preparation         in-the-catholic-
church"
                                       21 | M a r z o 2 0 1 9
La Voce della Comunità

continuando quanto iniziato con il corso            Un              aspetto             questo
di formazione.                                      dell'accompagnamento delle giovani
Si pensi soltanto alla complessità                  coppie che non può essere ormai più
dell'aspetto procreativo, dove spesso               lasciato a[carisma e alla buona volontà di
nascono      le    maggiori     divergenze          qualche bravo sacerdote od a iniziative
sull'Humanae Vitae: è indispensabile che            solo locali: così come si sono diffusi
nei corsi i futuri coniugi siano aiutati a          sempre di più nelle diocesi i percorsi di
costruire     una      corretta   sessualità        formazione permanente per i giovani
matrimoniale: è necessario curare nella             sacerdoti, allo stesso modo dovrà essere
preparazione        l'orientamento      dei         fatto per i matrimoni.
fidanzati e della futura famiglia cristiana         La conversatio coniugali, cioè la famiglia,
verso la generazione e l'educazione della           deve essere recuperata come ministero di
prole.                                              Grazia per i coniugi: già Pio XI,
Si richiede che già al momento                      riprendendo il cardinale Bellarmino,
costitutivo del matrimonio i coniugi                scriveva: "il matrimonio si può
dispongano, benché ancora allo stato                riguardare in due modi: il primo mentre
potenziale,     dell'orientamento      della        si celebra; il secondo mentre perdura
propria sessualità aperto alla prole: sono          dopo che è stato celebrato… perché fin
le cosiddette proprietà essenziali del              quando vivono i coniugi, la loro unione
matrimonio in fieri.                                è sempre il sacramento di Cristo e della
Sappiamo del resto che molte perizie che            Chiesa.”11
portano alla dichiarazione di nullità
matrimoniale riguardano infatti un uso              Conclusioni
distorto della sessualità: come noto                Alla radice delle tante crisi matrimoniali
l'attitudine coniugale, la categoria                a cui assistiamo oggi si trovano non solo
romanistica dell'honor matrimonii, è una            la mancanza di fede ma la crescente
delle proprietà essenziali del matrimonio           banalizzazione        del      sacramento
in fieri, da cui si origina l'ordinatio ad          matrimoniale, non più vissuto come una
bonum coniugum10.                                   vocazione voluta e condotta dà Dio, ma
                                                    troppo spesso anche tra chi si sposa in
10
  Scrive P. A. BONNET: “Le proprietà del
                                                    Chiesa, considerata come una scelta
matrimonio “In facto esse" sono quattro: due
                                                    soltanto umana e come tale soggetta alle
positivizzate e qualificate come tali dal can.
                                                    fragilità personali, al cambiamento e al
1056 CIC - indissolubilità e unità - e due
specifiche - "ordinatio ad bonum prolis” e          ripensamento.
“ordinatlo ad bonum coniugum” - che si              Per questa ragione riteniamo che la
connettono immediatamente a ciascuna                celebrazione       del      cinquantesimo
delle due finalità del matrimonio". P.A.            dell'Enciclica di Paolo VI, anniversario
BONNET, Essenza e sacramentalità della              che ci invita alla rilettura dell’Umanae
dinamica familiare, in Famiglia e diritto
nella Chiesa, a cura di MYRIAM TINTI,                 11
                                                         PAPA PIO XI, in AAS 22 (1930), p. 583.
Città del Vaticano, 2014, p. 83.
                                       22 | M a r z o 2 0 1 9
La Voce della Comunità

vitae alla luce dei tempi cambiati, non           la capacità di perdonarsi, la disponibilità
debba rassegnarsi al secolarismo in cui           alla volontà creativa di Dio. Riscoprire la
siamo immersi, ma possa invece divenire           fede, significa riattualizzare questo
un'occasione per interrogarci su come             tesoro abbandonato, perché sepolto da
poter aiutare le coppie e le famiglie             tante altre "preoccupazioni mondane".
cristiane.                                        Giovanni Paolo II nell'Omelia della
Un compito che, come indica l'Enciclica,          Messa celebrata il 25 ottobre 1980 a
ci chiama a far scoprire ai giovani come          Conclusione della V Assemblea Generale
attraverso il sacramento del matrimonio           del Sinodo dei Vescovi ribadiva la cura
l'uomo e la donna non adempiono un                della famiglia come un compito di tutta
dovere ma realizzano un desiderio                 la comunità ecclesiale: "Abbiamo
nascosto nel loro cuore: la Chiesa ha il          constatato, quanto amore di Cristo,
ruolo di accompagnare gli sposi in questo         quanta carità è offerta a tutti coloro che
meraviglioso cammino di santità, e come           nella Chiesa e nel mondo formano una
dicevamo, non conformandosi alla                  famiglia: non solo agli uomini e alle
mentalità anticristiana in cui viviamo.           donne riuniti in matrimonio, ma anche
Come scrive Paolo VI è attraverso la              ai ragazzi e ragazze, ai giovani, ai vedovi,
fiducia nelle promesse di Cristo che gli          e agli orfani, agli anziani e a tutti quelli
sposi trovano il senso profondo della vita        che in qualche modo partecipano alla
coniugale, non sempre facile: la fedeltà,         vita della famiglia".

    CURIOSITÁ… MATEMATICA!
                      di Antonio Falcone

Un cammelliere possiede 11 cammelli, che alla sua morte lascia in eredità ai suoi tre figli,
indicando nel testamento che al primo figlio devolve metà (1/2), al secondo un quarto
(1/4) e al terzo un sesto (1/6) dei cammelli.
Ovviamente, i fratelli iniziano a litigare, perché la metà di 11 cammelli (11/2) sono 5,5
cammelli, cioè 5 cammelli più mezzo cammello (5+1/2), e siccome non è pratico tagliare
un cammello a metà, il primo fratello chiede di riceverne 6.
I suoi due fratelli però obiettano: dal momento che ha già la fortuna di ricevere il
maggior numero di cammelli, semmai dovrà accontentarsi di 5 soli cammelli.
La discussione si fa molto animata e pericolosa, fino a quando un tizio di passaggio, che si
accorge della baruffa in atto, si fa spiegare la situazione.
Dopo aver riflettuto un momento alla questione, propone ai tre fratelli di risolvere il
problema nel modo seguente.
Fa dono ai 3 fratelli del suo cammello. In questo modo, l’asse ereditario diventa di 12
cammelli. Quindi, essendo 12 divisibile per 2, senza dover tagliare a metà un cammello,
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La Voce della Comunità

il primo fratello riceve una quota di 6 cammelli (12/2=6). Ma 12 è anche divisibile per 4,
così il secondo fratello riceve una quota di 3 cammelli (12/4=3). Infine, essendo 12 anche
divisibile per 6, il terzo fratello riceve una quota di 2 cammelli (12/6=2). Ma non è finita
qui: dal momento che 6+3+2=11, i fratelli offrono al matematico il cammello restante,
che può così riprendere la sua passeggiata “a cammello” nel deserto.

MORALE DELLA FAVOLA:

           Vengono rispettate le volontà del padre;
           Viene evitato il proseguimento di una controversia che poteva avere aspetti
            tragici;
           Giustizia è fatta, anche se è prevalso il buon senso del passante.

Stessa procedura con gli esempi che seguono:

L'eredità dei 17 cammelli
Uno sceicco lascia in eredità ai suoi tre figli rispettivamente 1/2, 1/3 e 1/9 dei suoi
cammelli con la raccomandazione di non uccidere animali nella spartizione. Ma quando
muore lascia 17 cammelli.
Come andranno suddivisi fra i tre figli?

L'eredità dei 35 cammelli
Uno sceicco lascia in eredità 35 cammelli ai suoi tre figli.
L'eredità dovrà essere divisa in parti direttamente proporzionali a 1/2, 1/3 e 1/9, senza
uccidere animali.
Il notaio, inoltre, dovrà ricevere un cammello come ricompensa per il suo lavoro di
esecutore testamentario.
Come andranno divisi i cammelli?

RISOLVERE: L'eredità di un gregge di pecore

Un pastore lascia in eredità ai suoi cinque figli un gregge di pecore.
Al primo figlio toccherà 1/3 delle pecore, al secondo 1/4, al terzo 1/6, al quarto 1/8, al
quinto 1/9.
La divisione dell’eredità avrebbe richiesto l’uccisione di una pecora, cosa che nelle
clausole era esclusa.
Al momento della divisione, il notaio presta 2 pecore e ciascun figlio riceve la sua parte
senza uccidere alcun animale.
Terminata la divisione, al notaio rimangono 2 pecore di ricompensa per il suo lavoro.
Quante erano le pecore del gregge?
(QUI SI PARRÀ LA TUA NOBILITATE.)

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La Voce della Comunità

‘Pagine’ di storia parrocchiale… da non dimenticare! / 2
di Rosa di Padova

          Antonietta Arena (1910 – 1928),
    ‘il fiore purissimo della Sacra Montagna’
Ha suscitato tanta curiosità ed ammirazione la figura di Antonietta Arena, novizia delle
Suore della Carità di S. Vincenzo de Paoli (oggi di S. Giovanna Antida Thouret), morta
in giovanissima età.
La sua biografia è stata scritta ed edita negli anni ’70 dalla sorella Lucia Arena, maestra
elementare e negli anni 30 segretaria della nostra Associazione Cattolica Femminile
Santa Teresa del B. Gesù. Ormai se ne contano pochissime copie: una di queste era
conservata nella nostra biblioteca parrocchiale e mi è servita per stendere il precedente
articolo.

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La Voce della Comunità

   26 | M a r z o 2 0 1 9
La Voce della Comunità

‘Pagine’ di storia parrocchiale… da non dimenticare! / 3
di don Leo Petrangelo

      L’ingresso di mons. Cesarano a Monte Sant’Angelo
         dalle Cronache dell’Azione Cattolica femminile
                  Santa Teresa del Bambin Gesù
L’ingresso di mons. Franco Moscone                 studiare e, magari, procedere anche ad
nella nostra arcidiocesi il 26 gennaio u.s.,       una bella pubblicazione. Intanto, ora
ed in modo particolare la sua prima                sono stati conservati nell’Archivio
celebrazione eucaristica in Monte                  Storico Parrocchiale, il luogo nativo che
Sant’Angelo, mi ha fatto ricordare la              dati gli anni e gli argomenti contenuti
cronaca dell’ingresso di un altro ormai            meritano indiscussamente.
lontano Pastore, ma non per questo
                                                   Si tenga presente che tali quaderni
affatto dimenticato dal nostro buon
                                                   parlano del nucleo più antico dell’Azione
popolo diocesano, letta in un quaderno-
                                                   Cattolica montanara, nata e costituitasi
cronistoria      dell’Azione       Cattolica
                                                   all’ombra della parrocchia dell’Arcangelo
Femminile Santa Teresa del Bambin
                                                   molto presumibilmente nel 1918; in più
Gesù di Monte Sant’Angelo.
                                                   – senza tema di esagerazione – possiamo
Per la verità sono più di un quaderno
                                                   affermare che esse al momento
che abbiamo da poco ‘riscoperto’ nei
                                                   costituiscono le uniche fonti antiche
sotterranei bui e umidi di un locale della
                                                   locali conservate per poter delineare la
nostra parrocchia, in occasione di un
                                                   storia dell’Azione Cattolica diocesana,
riordino      generale:     seppur     nella
                                                   non possedendo granché nell’archivio
stringatezza di piccoli verbalini non più
                                                   diocesano ed in quelli parrocchiali.
lunghi di una paginetta, vergati in bella
grafia dalla ‘segretaria’ e sottoscritti sia       Ma veniamo a noi. Riportiamo di seguito
dall’assistente ecclesiastico che dalla            i ‘verbalini’ (purtroppo senza numero
‘Sig.na Presidente’, in essi viene                 crescente, perciò segnerà l’ordine la
raccontata la vita di fede, l’inventiva, le        data) che parlano saltim della nomina e
attività formative e di apostolato di un           dell’arrivo in diocesi di Mons. Andrea
bel numero (circa dalle 60 alle 80) di             Cesarano.
fanciulle e ragazze della Monte
Sant’Angelo degli anni ’30-’50.                    I    dirigenti     dell’Azione    Cattolica
                                                   Femminile S. Teresa del Bambin Gesù
Un vero ‘archivio’ di notizie oltre che            erano: Assistente ecclesiastico mons.
affidabile spaccato di vita ecclesiale             Alfonso Marinelli O.S.B.; la ‘storica’ e
laicale montanara che – speriamo! – in             battagliera Presidente sign.na Michelina
un prossimo avvenire di poter restaurare,          Fischetti; la Segretaria Teresina Pepe.

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La Voce della Comunità

Intanto il 15 agosto 1931 nella Basilica di
Santo Spirito di Istanbul venne
consacrato                        vescovo
dall'arcivescovo Carlo Margotti, delegato
apostolico in Turchia e Grecia, con i co-
consacranti arcivescovi Angelo Giuseppe
Roncalli, visitatore
apostolico in Bulgaria,     ed     Angelo
Filippucci, arcivescovo di Atene.
Il 20 dicembre 1931 dopo aver celebrato
messa nella Basilica di Santa Maria
Maggiore di Siponto, prendeva possesso
con solenne ingresso dell'arcidiocesi di
Manfredonia.
Nel verbalino del 6 dicembre 1931 si
legge per la prima volta:

“Cor Jesu, adveniat Regnum tuum.

L’anno 1931, il giorno 6, del mese di
dicembre, alle ore 15,30 si è tenuta
riunione in quest’Associazione. La                 “la Presidente ha comunicato che dal
segretaria ha dato lettura al precedente           giorno 19 fino al 27 [n.d.trascr.
verbale e dopo la preghiera la presidente          settembre] quelle che fanno parte del
ha dichiarata aperte la seduta.                    canto devono alle ore 5 trovarsi pronte
                                                   per preparare col prof. Lombardi le
È intervenuto il Rev.mo Monsignor                  Litanie e il Tantum ergo per il triduo di
Assistente, il quale dopo di aver parlato          S. Michele; Ecce Sacerdos per la venuta
brevemente        dell’Immacolata,     ha          di Monsignore e la Missa Te Deum
comunicato una bella notizia. Il giorno            laudamus di Perosi per il giorno della
20 del c.m. entrerà processionalmente in           festa    suindicata    [n.d.trascr.    29
Manfredonia l’Em.mo [sic!] Monsignor               settembre]”.
Andrea Cesarano proveniente da
Costantinopoli. Egli oggi lascia il suo            In un altro quadernetto compilato in
dolce soggiorno e viene per guidare                maniera parallela ai verbalini dalla stessa
queste nuove pecorelle, prive per due              segretaria,    chiamato        Cronistoria
anni del proprio Pastore. Il Rev.mo                (anch’esso con pagine non numerate), si
Assistente ci ha raccomandato di pregare           legge diffusamente quanto avvenne il 29
fervidamente pel nuovo Vescovo.”                   settembre 1932, giorno della prima
                                                   venuta di mons. Cesarano a Monte
In quello del 18 settembre 1932                    Sant’Angelo:

                                    28 | M a r z o 2 0 1 9
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