La cura degli affetti - Insieme a Aprile 2019 - VIDAS

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La cura degli affetti - Insieme a Aprile 2019 - VIDAS
Insieme a
Aprile 2019

                         La cura
                         degli affetti

   Trasformare
   i valori in azione
   e accogliere
   chi è nel bisogno.
   Ora anche in Casa
   Sollievo Bimbi.
           Il racconto da pagina 6
La cura degli affetti - Insieme a Aprile 2019 - VIDAS
INSIEME A VIDAS
                                                Vita in Vidas
                 Notiziario quadrimestrale
             dell’associazione Vidas Onlus
                     Aut. del Trib. di Milano
                     N° 301 del 17-04-1990
                                                Addio corso Italia
                                                Ora siamo tutti
                    Direttore responsabile
                       GIUSEPPE CERETTI
                 giuseppe.ceretti@vidas.it

                 Coordinamento editoriale
                                                in via Ojetti                              IL VONGOLO
                          RAFFAELLA GAY            Una sola grande Casa Vidas,
                    raffaella.gay@vidas.it
                                                una casa unica per una grande             Un guscio che ripara
                            Caporedattore
                           DANIELA NAVA
                                                famiglia. Il sogno della nostra           e protegge – effetto
                     daniela.nava@vidas.it      fondatrice, Giovanna Cavazzoni, si        cocooning, direbbero gli
                        Hanno collaborato
                                                realizza.                                 inglesi, a esprimere insieme
Cristina Strata, Emanuele Acconciamessa,           L’inaugurazione di Casa Sollievo       la protezione avvolgente e
Giovanni Gondoni, Clara Orsenigo, Monica
   Ferrario, Sara di Giorgio, Simone Basso      Bimbi ha coinciso con il trasloco         l’amorevolezza che coccola.
                                                degli uffici amministrativi.              Così un artista come Alberto
                 Progetto grafico MIND:IN
           science in customer experience          Ora ci potete trovare, tutti, in via   Loreggian, in arte Il Penna,
                                                Ojetti 66. Casa Vidas è facilmente        ha rappresentato la cura
                    Grafica SARA TUROLLA
                                                raggiungibile con la linea rossa          con cui i nostri operatori lo
                Copertina LUCA NEGRETTI
                                                della MM1, fermata Bonola.                hanno assistito nell’ultimo
 Foto VITTORE BUZZI, ALBERTO CALCINAI                                                     tratto della sua malattia.
                                  CONTATTI
                                                                                          Dalla sua fantasia poetica
          Casa Vidas Giovanna Cavazzoni                                                   è nato il Vongolo, delicato e
               via Ojetti 66 - 20151 Milano
          tel. 02 72511 1 Fax 02 72511237                                                 buffo mollusco pasticcione,
                info@vidas.it - www.vidas.it                                              raccontato in decine di
                    blog: www.noidividas.it
                                                                                          tavole donate a Vidas.
                                                                                          Grazie, Penna,
                                                                                          buon viaggio!

           Vidas si dichiara disponibile al
       riconoscimento dei diritti di quelle
                                                La mia felice esperienza
  immagini, pubblicate su questo numero,
  delle quali non si è rintracciata la fonte.
                                                con i bimbi di Gornja
                                                    La scorsa estate ho avuto la fortuna di passare una settimana in un
                                                ospedale psichiatrico di Gornja Bistra, vicino a Zagabria, Croazia, che
                            COME DONARE         ospita bimbi con gravi disabilità e malattie genetiche.
                     Con carta di credito           In quell’universo di sofferenza ho molto imparato e qualcosa dato
           telefonando allo 02.72.511.203
                                                grazie all’esperienza in Vidas. La formazione per noi volontari mi ha aiutato
                 Tramite bonifico bancario      nella relazione con i singoli pazienti, arricchendo la comunicazione con
   (indicando nella causale “NOTIZIARIO”
     e i dati anagrafici completi) destinato
                                                il linguaggio del corpo: lo sguardo, il sorriso, il gioco, l’abbraccio, la
            a VIDAS presso Banco BPM Spa        passeggiata mano nella mano sono stati altrettanti doni offerti e ricevuti.
   IBAN: IT43M0503401738000000008475
                    Bic/Swift: BAPPIT21667      Uno scambio di emozioni che mi conferma come quei bimbi avessero
                                                bisogno, prima di ogni altra terapia, di sentirsi amati.
              Sul C/C postale n° 23128200
    intestato a VIDAS – Volontari Italiani          Ringrazio, per la felice opportunità, l’associazione Il giardino delle
  Domiciliari per l’Assistenza ai Sofferenti    Rose Blu dal profondo del cuore e mi auguro di ricevere presto la stessa
     In contanti presso la sede Casa Vidas      gioia dai bimbi di Casa Sollievo.
              Con assegno non trasferibile
                       intestato a VIDAS.                                                  Edoardo Maccarone, volontario

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La cura degli affetti - Insieme a Aprile 2019 - VIDAS
Editoriale
                 di Giuseppe Ceretti

                 Una giornata
                 particolare

    Casa Sollievo Bimbi mi è di fronte per
    l’ultimo sguardo che è poi anche il primo.
    D’ora in poi quell’edificio non sarà
    più un cantiere. Accoglierà il dolore
    indicibile e insieme la voglia di non
    darsi mai per vinti. Aprirà le sue
    stanze alla vita, per quanto essa duri.

    Ora ruba l’occhio sfoggiando la sua
    innegabile giovinezza. Ma è solo un
    attimo e ti accorgi che è saldamente
    ancorato alla madre naturale, Casa Vidas.
    Ha ragion d’essere perché prosegue il
    racconto iniziato nel 1982.
    Due edifici che sono testimoni di migliaia
    di case frequentate in questi 37 anni
    dalle équipe sociosanitarie, recando
    un’opera che si racchiude in due sole
    sillabe di straordinaria forza. Unite si
    trasformano in cura, sostantivo che indica
    premura fondata sulla fiducia reciproca.

    C’è qualcosa di più caldo e accogliente?
    In queste pagine, rinnovate nella veste
    grafica, proseguiamo il racconto dei
    nuovi servizi. Ora è tempo di dire grazie
    a coloro che ne hanno reso possibile la
    realizzazione. Una gara solidale senza
    precedenti.
    Farsi carico è donare una parte di
    sé all’altro, saper ascoltare i bisogni,
    condividere, ben oltre i recinti concreti
    e ideali entro i quali ci si sente in
    apparenza sicuri. Voi lo avete fatto con
    generosità. Ora tocca a noi dar corpo
    e anima a questa ancor più grande
    impresa del bene.
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In primo piano

        Vivere al Gallaratese
P    iù anziani che giovani, pochi luoghi di svago ma le
     grandi aree verdi e le realtà associative sono motivi d’orgoglio.
I risultati della ricerca condotta nel quartiere da un gruppo
di laureandi in Sociologia all’università Bicocca

    Nell’ambito dei nostri studi di Analisi dei proces-     intervistati sono concordi nell’entusiasmo nei con-
si sociali, cattedra del professore Giampaolo Nuvo-         fronti delle grandi aree verdi che vanta il quartiere.
lati, abbiamo avuto l’opportunità di produrre una           Inoltre, la presenza di piccole realtà che mirano ad
ricerca, su invito di Vidas, che potesse indagare la        aumentare la coesione sociale nel quartiere sembra-
qualità della vita nel quartiere Gallaratese di Mila-       no essere la forza della zona di San Leonardo.
no. La ricerca è stata condotta attraverso interviste          Non mancano le critiche ma anche le iniziative so-
rivolte sia ai residenti che a cosiddetti testimoni         prattutto a favore di giovani e famiglie con bambini,
privilegiati, ovvero antenne con uno sguardo privi-         che spesso dipendono da altri quartieri per funzioni
legiato: il parroco, i rappresentanti istituzionali, i      ricreative o servizi legati ai più piccoli.
presidenti delle associazioni.                                 Emerge un quartiere connotato da diverse realtà
    I risultati hanno lasciato stupiti noi ricercatori.     interessanti: vi sono una decina di associazioni che,
Prima di iniziare ci aspettavamo di trovare princi-         se poco coordinate con altri enti, organizzano eventi
palmente un classico quartiere dormitorio della pe-         sotto il nome di ‘quartiere aperto’ a San Leonardo.
riferia ovest della città. Invece, l’area è sì fortemente
connotata dalla presenza di popolazione anziana che
giudica il quartiere come il migliore di Milano, men-                               Il gruppo di ricerca dell’Università
                                                                                          degli studi di Milano- Bicocca
tre la popolazione più giovane ne lamenta una certa                                Da sinistra: Clara Orsenigo, Monica
mancanza di luoghi e servizi per lo svago, ma tutti gli                         Ferrario, Sara di Giorgio, Simone Basso

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Il biotestamento
                                                    a ritmo lento
   A un anno dall’entrata in vi-                    lombarda.
gore della legge 219/2017 sul fine                     Dalla prima, è risultato che la
vita, il Testamento Biologico con-                  legge non è chiara nei termini né
tinua ad essere appesantito da                      è chiaro come compilare il model-
una forte asimmetria informativa                    lo delle DAT. Dalla disinformazio-
quando non da una preoccupante                      ne viene la sovrapposizione dei
confusione.                                         concetti di testamento biologico e
   Così, come società di consu-                     eutanasia, che genera paura e ra-
lenza strategica con una specializ-                 dicalismo. Le opinioni si divido-
zazione nel settore medicale, ab-                   no nettamente fra Convinti (52%)
biamo apprezzato l’invito di Vidas                  per i quali la legge ha finalmente
                                                                                                                                Le parole chiave
a condurre, pro bono, una ricerca                   esteso il diritto di autodetermina-                             di chi è a favore delle DAT.
sulle percezioni degli italiani e, in               zione al fine vita, Contrari (17%)                               Nell’infografica la sintesi
                                                                                                                        della ricerca elaborata
particolare, i lombardi, territorio                 che, invece, la interpretano come                                           da Focus Mgmt.
dove opera l’associazione.                          una legittimazione del diritto alla
                                                    morte e Scettici (31%), poco infor-                e esperienze dirette portano alla
   Il lavoro si è articolato in due                 mati e confusi.                                    riflessione, ma decidere ‘ora per
fasi: un’analisi delle percezioni                                                                      allora’ incute timore: solo 3 per-
sul tema come emergono dalle                           Il livello di conoscenza della                  sone su 10 si sono, in effetti, po-
conversazioni sul web e un’inda-                    normativa è superficiale: solo il                  ste il problema di pianificare il
gine telefonica su un campione                      28% dichiara di conoscere bene                     proprio fine vita. Nel complesso,
significativo della popolazione                     la legge. Articoli, casi mediatici                 l’accoglienza della legge è positi-
                                                                                                       va (70%), soprattutto fra non cre-
                                                                                                       denti, anche se ad oggi solo il 3%
 SE NON ORA, QUANDO?                            Riflessioni sul Biotestamento ...un anno dopo          ha redatto le DAT pur se la quota
                                                                                                       sembra destinata a crescere.
            I PROMOTORI PARLANO DI                            I DETRATTORI PARLANO DI
            • Libertà • Diritti • Dignità                     • Morte • Suicidio • Eutanasia
                                                                                                          Resta indubbio che, senza
          LA CONOSCENZA DELLA                               ... MA L’EUTANASIA SPAVENTA                un’adeguata informazione, non
          NORMATIVA È SCARSA                                si ha paura che sia lo step iniziale
          solo il 28% dei cittadini lombardi                per introdurre l’eutanasia (63%)           sia possibile compiere una scelta
          dichiara di conoscere bene la legge
                                                                                                       consapevole. E anche questa ri-
                                                            LA POPOLAZIONE LOMBARDA SI DIVIDE IN:
          IL PENSIERO INCUTE TIMORE                         - 52% convinti                             cerca è volta a colmare questo gap.
          solo 3 persone su 10 hanno pensato                - 31% scettici
          al proprio fine vita                              - 17% contrari

          È VISTO COME MEZZO                                IL FUTURO POTREBBE SORPRENDERE
          PER GARANTIRE DIRITTI                             - il 3% ad oggi ha redatto Biotestamento
          i cittadini sono mediamente                       - il 64% è mediamente propenso
          favorevoli al Biotestamento (70%)                   alla redazione in futuro                             Emanuele Acconciamessa,
                                                                                                                            ceo Focus Mgmt
                                                                              A cura di Focus Mgmt
                                                                                                                                              5
La cura degli affetti - Insieme a Aprile 2019 - VIDAS
Cover story

                              Adesso si parte
      I  l 27 marzo è stato un giorno speciale per Vidas.
         Inaugurata Casa Sollievo Bimbi alla presenza
       delle autorità cittadine e lombarde e di amici, donatori,
       privati, organizzazioni e istituzioni. Un momento di
       gioia da ricordare, come raccontano parole e immagini

   Il primo hospice pediatrico della Lombardia è pas-         do di civiltà di Milano e dell’Italia che, nonostante le
sato dallo status di progetto, fondato su un sogno, a         difficoltà, è un Paese di buone relazioni, solidarietà,
quello di solida realtà. Di seguito la sintesi degli inter-   riconoscimento e rispetto dell’altro.
venti dei due presidenti di Associazione e Fondazio-
ne, di Beppe Sala, sindaco di Milano, e dei due diret-                        MARIO USELLINI,
tori Vidas, generale e sociosanitario.                                    PRESIDENTE FONDAZIONE
                                                                  Fondare Vidas con Giovanna Cavazzoni è stata la
            FERRUCCIO DE BORTOLI,                             cosa più bella e importante che ho fatto nella mia vita
           PRESIDENTE ASSOCIAZIONE                            e sarei anche più felice se oggi fosse qui, lei, che è sta-
   In Vidas si pratica la cura degli affetti: importantis-    ta e resta ispiratrice, anima e cuore di Vidas.
sima nell’ultimo tratto della vita perché ci consente di          Me la presentò, nell’82, un amico comune, Mario
trasmettere valori e non soltanto interessi. È un modo        Bassani. Allora gli ospedali e i medici non assisteva-
attraverso il quale le famiglie si ricompongono e tro-        no i malati inguaribili lasciati alle cure, non sempre
vano la forza per affrontare ciò che le aspetta e quel        adeguate, della famiglia. Giovanna non riusciva a
che verrà dopo. La qualità della cura è la misura della       darsi ragione di questo vuoto e venne a trovarmi con
civiltà e credo che possiamo essere orgogliosi del gra-       il fermo proposito di garantire a quei pazienti la mi-

6
La cura degli affetti - Insieme a Aprile 2019 - VIDAS
glior qualità di vita fino alla fine. Il progetto mi entu-   ciazioni di familiari coinvolti in prima persona; testi-
siasmò e insieme a Bassani radunammo altri amici,            monial, donne e uomini di cultura e dello spettacolo,
dando vita a Vidas. Trentasette anni dopo, realizzia-        che ci hanno accompagnato con gioia e disponibilità;
mo il suo ultimo sogno.                                      progettisti, tecnici, imprese, operai che hanno pro-
                                                             gettato e costruito queste mura.
                   BEPPE SALA,
               SINDACO DI MILANO                                            GIADA LONATI,
    Vidas è un’istituzione supermilanese: noi milane-                 DIRETTORE SOCIOSANITARIO
si guardiamo lontano, pur occupandoci ogni giorno               Il mantello che si rigenera dopo che San Martino
di ciò che la vita ci ha affidato, e Vidas fa altrettanto,   ne ha donato metà al povero è metafora di quel che
catalizzando tanta generosità cittadina. La mia sensa-       accade a noi palliativisti: ogni giorno ripartiamo ca-
zione in questo momento storico, di grande successo          ricati dalla bellezza della gratitudine. Uno dei nostri
di Milano, è che noi tutti abbiamo bisogno di sentire        volontari mi ha detto di aver trovato raramente una
la nostra anima, i nostri valori, conservando la capa-       sintesi così felice di pragmatismo e umanità come
cità di essere compassionevoli. Questo equilibrio di         in Vidas. È un bel modo di raccontarci: sano pragma-
solidarietà e sviluppo è la cifra di Milano – e ciò che      tismo, cioè capacità di trasformare i valori in azioni
rende Vidas pienamente milanese.                             concrete, e umanità (fondamentale oggi che rischia-
                                                             mo di perdere la capacità di riconoscerci come uomi-
                 GIORGIO TROJSI,                             ni e donne) che noi pratichiamo accogliendo, senza
              DIRETTORE GENERALE                             alcuna riserva, tutti coloro che sono nel bisogno.
   Vidas è frutto di un’opera solidale. Vi concorro-
no volontari e operatori che portano tutti i giorni la
passione per aiutare chi si trova in sofferenza: asso-                                           A cura della redazione

                                                                                                                     7
La cura degli affetti - Insieme a Aprile 2019 - VIDAS
Cover Story

L’alleanza
con le famiglie
per i piccoli
pazienti                                        Prima di vederla, mi sono chie-
                                            sta come potesse Casa Sollievo
                                            Bimbi, nel suo essere un luogo

    A
                                            fisico, uno spazio architettonico,
        ll’interno di Casa Sollievo Bimbi   rispondere all’esigenza così spe-
        la prima visita agli spazi          cifica, tecnica ma anche irriduci-
    di degenza e day hospice                bilmente soggettiva, di assistere
                                            bambini e ragazzi con malattie
                                            gravissime, spesso diagnosticate
                                            già in fase prenatale.
                                                L’ho visitata, ricevendo risposte
                                            convincenti ai miei dubbi.

                                                La degenza vera e propria si
                                            trova al quarto piano ma anche il
                                            terzo è uno spazio di cura: ospita
                                            il ciclo diurno, diviso in due metà,
                                            una a destinazione pediatrica, l’al-
                                            tra da utilizzare come espansione
                                            dell’attività di day hospice di Casa
                                            Vidas, per i pazienti adulti. Gli spa-
                                            zi sono aperti e modulabili in fun-
                                            zione delle esigenze dei bambini
                                            che saranno accolti per terapie,
                                            visite, attività ludico-educative. Ac-
                                            canto la cucina, spazio elettivo di
                                            incontro e socialità.
                                                Il gioco è parte integrante della
                                            cura, specie per i bambini: la sala

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La cura degli affetti - Insieme a Aprile 2019 - VIDAS
Casa Sollievo Bimbi è pronta e i primi pazienti entreranno presto negli spazi della degenza per ricoveri
di sollievo, abilitazione e accompagnamento nel fine vita.

giochi è ampia con vetrate che ar-                  All’interno delle stanze ci sono            delle cose di cui mi sono reso con-
rivano fino a terra, per consentire             un letto, un divano letto matrimo-              to con l’esperienza – sottolinea Fe-
anche ai piccoli in carrozzina la               niale, dei contenitori con giocatto-            derico - è la paura delle famiglie di
migliore visuale possibile. Non                 li, un bagno assistito e un angolo              andare in piscina o al mare e non
manca un teatrino, fortemente                   cottura con frigorifero e un tavolo.            saper gestire il bambino. Quindi
voluto dalla fondatrice di Vidas,               Quest’ultimo permetterà alle fa-                questo non è solo uno spazio per
Giovanna Cavazzoni. Ci sono uno                 miglie di fare quello che vogliono:             l’igiene e il recupero del contatto,
schermo per le proiezioni e un pal-             se desiderano stare in stanza pos-              ma anche in parte abilitativo”.
co, accessibile in carrozzina. Nella            sono farlo, se hanno voglia di stare                 C’è anche una sala dedicata ai
palestra i fisioterapisti potranno              con altre famiglie possono usare                pazienti più grandi, gli adolescen-
costruire percorsi di riabilitazione.           gli spazi comuni.                               ti, con computer, calcio balilla e tv.
                                                    “Questa scelta è di grande im-
    Bambini e adolescenti grave-                portanza pedagogica perché crea                    Ecco: Casa Sollievo è pronta. È
mente malati sono i destinatari del             tra le famiglie una complicità che              diversa, è un luogo dove si respira
progetto e le loro famiglie diventa-
no imprescindibili alleati dei pallia-
tivisti, medici, infermieri, oss, fisio-
terapisti, logopedista e psicologo.
I piccoli pazienti potranno essere
                                                              Giochi e momenti comuni
affidati alle loro cure, sollevando i                           sono parti integranti
genitori da una assistenza comples-                            ma solo se li si desidera
sa e senza pause, per ricoveri di sol-
lievo. Le famiglie saranno formate
all’utilizzo delle complesse attrez-
zature mediche, spesso indispensa-              consente di alleviare un poco la                una bellezza calda, infermieri e
bili alla sopravvivenza dei loro figli,         sofferenza: sedersi intorno a un                medici sono sorridenti e non por-
dal respiratore per la ventilazione             tavolo e stare insieme facilita lo              tano il camice, le stanze sono colo-
assistita al sondino nasogastrico,              scambio”, sottolinea Federico Pel-              rate di animali gialli, arancio, ver-
per i cosiddetti ricoveri di abilita-           legatta, coordinatore dello staff in-           de, rosso, azzurro. È un posto dove
zione. Infine, i mini appartamen-               fermieristico.                                  si raccoglie la sfida di curare bam-
ti potranno ospitare in degenza                    Anche il bagno assistito fa pro-             bini e ragazzi con malattie gravis-
pazienti per l’accompagnamento                  prio il concetto della cura: non c’è            sime. Costruendo alleanze di ferro
nell’ultima fase della vita. Qui sarà           solo una vasca per il bambino, ma               con le loro famiglie.
possibile accogliere tutta la fami-             uno spazio ampio che può essere
glia e, grazie alle pareti mobili, si           gestito dalla famiglia per l’eserci-
potranno unire più appartamenti.                zio dell’igiene quotidiana: “Una                                        Cristina Strata

                                                                                                                                     9
La cura degli affetti - Insieme a Aprile 2019 - VIDAS
Con Vidas

I libri umani, leggersi
occhi negli occhi
                            L  a Giornata nazionale delle cure palliative,
                               l’11 novembre scorso, ha segnato il debutto
                            della ‘biblioteca umana’ dei volontari Vidas.
                            Un progetto nato per combattere gli stereotipi,
Un libro umano è
un’esperienza che apre
                            superare le paure, costruire l’incontro
all’ascolto.

    Incontrarsi e condividere: queste parole sintetiz-          Che emozione poi quando arrivano i lettori più
zano la prima esperienza come libri umani.                  piccoli. Incontrarsi e condividere anche con loro è
    Incontro - perché ogni lettura è a sé. È un po’ quel-   una bella sfida. Certo, bisogna cambiare registro,
lo che succede con i libri di carta: ogni occhio coglie     però i bambini hanno una capacità straordinaria di
qualcosa di particolare tra le righe e lo stesso accade     cogliere l’essenziale. Ti obbligano a fare chiarezza,
quando ci si racconta. Chi ti sta davanti intercetta pa-    non fanno sconti.
role ed emozioni, e lo fa in base alla sua predisposizio-       Ultimo ma non ultimo: farsi leggere – ma forse sa-
ne, al suo vissuto, alla sua apertura. La lettura diventa   rebbe più corretto dire leggersi a vicenda – aiuta a so-
in questo modo incontro di due vite: non importa se il      stare con le proprie emozioni, a stare dentro noi stes-
tempo non è molto, è una parentesi.                         si e contemporaneamente dentro tutto ciò che siamo
    Quanto alla condivisione: una lettura di questo         in quello specifico momento di scambio, a fermarsi,
genere è profondamente intima. Quando gli occhi             a prendersi del tempo per provare a capire e, perché
di alcuni lettori e di alcuni libri diventano lucidi, ne    no, anche a superare qualche paura o preconcetto. Un
abbiamo la certezza. Qualcosa di nascosto si è mos-         bell’esercizio di consapevolezza.
so in tutti noi, si è affacciato e lo abbiamo, appunto,
condiviso. Quel nostro spazio si stava riempendo, lo                                              Giovanni Gondoni,
stavamo abitando insieme.                                                                                volontario

10
AAA Tuttofare
                                                per nobile
                                            causa cercansi
   Segni particolari: donna, milanese, over 50, con di-       e, soprattutto, nel Christmas Shop, che si organizza
ploma (ma anche la quota dei laureati è ben rappresen-        dalla primavera, raccogliendo oggetti dai privati che
tata) e una fetta, più o meno ampia, di tempo libero.         andranno puliti, prezzati e collocati all’interno dei
L’identikit dei volontari della promozione è uno schiz-       negozi che, per tre anni consecutivi, sono stati do-
zo in bianco e nero che non rende giustizia dell’impe-        nati così come tutti i prodotti delle aziende, preziosi
gno e dell’energia profusi in poco più di due anni. Tan-      partner solidali. I volontari della promozione sono
to – o, per meglio dire, poco, se il confronto è con i 37     diventati esperti di advocacy e condividono con noi
anni di Vidas - è passato da quando è nato il gruppo dei      le battaglie sui diritti, da un lato, e perfetti allestito-
volontari della promozione, che conta oggi 50 attivi(s-       ri, commessi, cassieri, vetrinisti (oggi si dice visual)
simi) e zelanti membri, a vario titolo impegnati negli        e, all’occorrenza, anche traslocatori e rigattieri. Tan-
eventi di raccolta fondi e negli uffici, in forze agli ope-   ta versatilità e anche una generosa disponibilità di
ratori dell’area Promozione&Sviluppo.                         tempo che, per uno dei responsabili di negozio, ha
                                                              toccato le 200 ore circa da inizio novembre a fine di-
    Scorrono le immagini delle volontarie – e della           cembre. Chi si candida per questo Natale?
quota, minoritaria ma presente, di volontari (e di-
menticarsene è ingiusto, i nostri uomini sono co-                Tutte le informazioni su www.vidas.it.
lonne portanti delle attività) – impegnate nei pic-
coli eventi di raccolta fondi o di sensibilizzazione
(il tema del 2019 è il biotestamento e l’impegno di                                                         Daniela Nava,
Vidas è di promuovere una corretta informazione)                                 coordinatrice Volontari della Promozione

                                                                                                                      11
Per Vidas

             Il mio nome è Bond,
                     Social Bond

                                                           Settore che, partendo dall’ascolto e confronto,
                                                           è in grado di strutturare soluzioni a sostegno di
                                                           processi di crescita sostenibili e di accompagnarli
                                                           nel perseguimento delle loro finalità sociali”.

                                                           Un’evoluzione del vostro dna davvero significativa.
                                                           “La nostra azione si basa su un approccio
                                                           strategico che riconosce nei diversi soggetti
Guido Cisternino                                           del Terzo Settore - quali fondazioni, associazioni
                                                           e imprese sociali - un partner con cui condividere
responsabile Terzo Settore                                 obiettivi, progetti e percorsi di sviluppo a supporto
ed Economia Civile Ubi Banca                               delle comunità di riferimento. L’impatto sociale
                                                           è il comune denominatore. In tal senso Vidas,

L’Intervista                                               per l’attività svolta a sostegno dei malati
                                                           inguaribili e alle loro famiglie, è un partner
                                                           naturale per una banca come la nostra”.
Guido Cisternino è il responsabile Terzo Settore
ed Economia Civile di Ubi Banca. A lui chiediamo           Quali sono gli ambiti d’intervento?
il significato dell’iniziativa promossa dall’istituto di   Vanno dal sanitario e socio assistenziale al
credito con i Social Bond.                                 supporto alla famiglia, all’infanzia e alla coesione
                                                           sociale, dall’istruzione, alle politiche abitative,
La vostra proposta sembra lontana dalla percezione         del lavoro e all’ambiente.
che comunemente associamo a una banca:
un’incongruenza?                                           Un aspetto particolare dei Social Bond?
“Niente affatto. La nostra attività, attraverso            Nei mesi scorsi abbiamo raggiunto il significativo
la divisione commerciale Ubi Comunità, rientra             risultato di un miliardo di obbligazioni sociali
nel solco della tradizione ultracentenaria delle           collegate a fronte di 93 progetti di elevata valenza
banche di provenienza di forte attenzione alle             sociale che hanno riguardato oltre 104.000
comunità e alle diverse realtà dei nostri territori        beneficiari diretti. Oltre 37.000 nostri clienti
di inserimento ed è rivolta alle variegate realtà          hanno sottoscritto le obbligazioni, apprezzando
del non profit e dell’economia civile. Vogliamo            l’importanza dei progetti proposti. Un risultato
essere un partner strategico degli enti del Terzo          che non può non riempirci di orgoglio.

12
I  l successo dell’operazione UBI
                                   Comunità per Vidas che, in tre settimane,
                                 ha collocato l’intero valore obbligazionario,
                                 20 milioni di euro. Con una donazione
                                 di 100mila euro per Casa Sollievo Bimbi.

    Quando una banca, oltre che ad occuparsi di rac-         ha avuto pieno successo e l’intera somma è stata sotto-
cogliere risparmio ed esercitare il credito tra i propri     scritta da oltre 800 clienti UBI Banca di 48 provincie ita-
clienti (imprese e privati cittadini), si fa portatrice di   liane: così, Ubi Banca potrà stanziare 100mila euro di
interesse nei confronti di un progetto di utilità socia-     liberalità a Vidas. Saranno destinati a finanziare l’area
le e lo rende esplicito ai clienti, ci si può imbattere in   di degenza di Casa Sollievo Bimbi. Si è già calcolato – e,
un’operazione come quella dei social bond. Strumento         alla scadenza del bond, si verificheranno le stime – che
finanziario lanciato in Italia nel 2012 e dal gruppo Ubi     il vantaggio di essere assistiti all’interno di Casa Sollie-
Banca, l’obbligazione sociale è finalizzata a sostenere      vo Bimbi è sia sociale che economico poiché significa,
iniziative di elevata valenza sociale con un rendimen-       per le famiglie dei piccoli pazienti, una riduzione delle
to di mercato per i sottoscrittori. La sua peculiarità è     spese altrimenti destinate all’assistenza privata conti-
infatti quella di consentire di coniugare, nelle scelte      nuativa e a quella specialistica domiciliare (infermiere,
di investimento dei risparmiatori, obiettivi individuali     fisioterapista, logopedista, pediatra) oltre che tagli dei
- ottenere un’adeguata remunerazione – con quelli di         costi di soggiorno grazie all’ospitalità nei mini apparta-
interesse generale, contribuendo alla realizzazione di       menti della struttura.
progetti che creano valore per la società.
                                                                 Giorgio Trojsi, direttore generale Vidas, esprime
   Il collocamento del bond Ubi Comunità per Vidas           l’apprezzamento per il sostegno di UBI ricordando
ha comportato l’emissione, tra il 28 febbraio e il 18        come “il lungo percorso di VIDAS è un’esemplare di-
marzo, di obbligazioni con taglio minimo di mille euro       mostrazione di come la sinergia tra terzo settore, pub-
e durata di tre anni, al tasso annuo netto dell’1,184%,      blico e privato possa dare forma a progetti virtuosi e di
per un ammontare di 20 milioni di euro. L’operazione         grande rilevanza sociale”.

                                                                                                                      13
Cultura Vidas

Rispettare il credo
dell’altro
è un atto d’amore
                                              Quando un viandante bussa          tà così ricca di differenze di culti

 C       asa Vidas
         è un luogo
                                          alla nostra porta, noi non chie-
                                          diamo se ha un dio cui rivolgersi
                                          e quale dio prega. A noi impor-
                                                                                 qual è Milano.
                                                                                     Quali sono i principi che rego-
                                                                                 lano cerimonie così diverse? Come
     di incontri, crocevia                ta solo il suo bisogno, compre-        conciliarle in un’unica struttura?
                                          so quello dell’estremo saluto.             Sensibilità, buon senso reci-
     di differenze                        Le parole di Giovanna Cavazzoni,       proco, comprensione delle rispet-
     etniche, culturali                   mi tornano alla mente tra le belle     tive esigenze, duttilità. Sembra-
     e confessionali                      volute di Casa Vidas. Come non         no espressioni generiche eppure
                                          definirle espressioni civili? Eppu-    sono forme che fanno sostanza.
                                          re non c’è altra forma etica che nel
                                          tempo sia stata drammaticamen-             Detto così, sembra tutto facile,
                                          te esposta alle tempeste che gene-     ma quali sono gli ostacoli da supe-
                                          rano il sonno della ragione.           rare?
                                              Così penso mentre sono a col-          Il primo gradino è la com-
                                          loquio con Lia Biagetti, respon-       prensione da parte degli offician-
                                          sabile infermieristica e coordina-     ti. Casa Vidas non è un ospedale
                                          trice della Casa. Un incarico che      nel senso tradizionale, ma pur
                            Nella foto:   comprende la gestione dei riti fu-     sempre una struttura sanitaria
            corteo funebre Indù a Bali
                                          nebri, sempre più vari in una cit-     sottoposta a regole. Una sinte-

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sono contigue e il rispetto reci-      il possibile per andare incontro
                                        proco è il primo comandamento.         alle diverse volontà. In altri luo-
                                        Mi spiego con il rito buddista, che    ghi il distacco estremo è soffe-
                                        è insieme religione e filosofia di     renza, solitudine.
                                        vita. Musica e cibo sono elemen-           Quali luoghi?
                                        ti essenziali, ma vanno usati con          “Gli ospedali e non è una criti-
                                        estrema sobrietà.                      ca. Penso a chi muore ed è ancora
                                                                               nel suo letto mentre un altro pa-
                                           Qual è il risultato?                ziente è in attesa fuori dalla stan-
Lia Biagetti, responsabile                 Talvolta la mediazione non è        za per occupare quel posto”.
degenza Casa Vidas
                                        facile per intuibili rigidità, ma
                                        alla fine un’intesa si trova sem-          Quale sensazione le rimane
si mai facile perché si ha a che        pre. Faccio un esempio: nei riti di    dopo aver garantito questa assi-
fare con ritualità che rappre-          una comunità cinese si bruciano        stenza?
sentano altrettante porte d’ac-         soldi in una grande ciotola, che           Sono estasiata perché penso
cesso a universi ultraterreni.          nell’ambiente proprio è di dimen-      di far parte di un mosaico che è il
Forse è utile entrare nel merito,
sia pure in punta di piedi.
    I riti delle comunità islamiche
                                                        Facciamo il possibile
sono i più coinvolgenti ed esigo-                       per andare incontro
no un’attenta preparazione delle
cerimonie sui dettami del Cora-
                                                         alle diverse volontà
no. L’imam di appartenenza crea                       e accogliere la preghiera
il gruppo di preparazione. Met-
tiamo a disposizione lettini come
                                                        che nasce dal dolore
quelli delle autopsie per il lavag-
gio delle salme, seguito dal mas-       sioni ragguardevoli. In altri c’è il   mondo e che ho tanto da impara-
saggio con oli e dall’avvolgimento      massiccio spargimento di farina        re. Mi fermo e osservo.
in un lenzuolo di cotone bianco.        per sapere se il defunto tornerà
Ancor meno accessibile è il rito        dal suo viaggio.
ebraico, guidato dal rabbino. La            Concedere l’atto simbolico             Chi, per esempio?
comunità tende alla totale auto-        non comporta pericoli, se preva-           La madre di un bimbo di tre
sufficienza. Negli ultimi tempi si      le la ragione. Quando una perso-       anni, di religione islamica. Dopo
fanno più numerose le cerimonie         na piange perché pensa che un          la morte del figlio chiede di esse-
delle chiese cristiano ortodosse,       gesto possa impedire all’anima         re accompagnata in una chiesa
assai diverse tra loro e rigide. Solo   del defunto di trovare la giusta       cattolica per accendere un cero
i Pope appartenenti alle singole co-    strada, mi metto una mano sulla        all’altare. Viene accompagnata e
munità possono officiare.               coscienza e faccio il possibile per    il suo desiderio esaudito. Istinti-
                                        accogliere la preghiera che nasce      va la domanda: perché il cero ac-
    E le difficoltà di cui parlavi?     dal dolore.                            cesso in un luogo non suo, non è
    Per esempio in hospice è proi-                                             atto sacrilego?”. La risposta: “No,
bito accendere ceri, che sono con          Una mediazione straordina-          perché di fronte alla morte di un
l’icona simboli ineliminabili del       ria, ma pur sempre difficile per-      innocente un Dio è un Dio”.
rito ortodosso. Così si crea una zona   ché le condizioni sono estreme
di sicurezza nella camera mortua-       per definizione
ria e si contrattano tempi e moda-         Non faccio nulla di speciale.
lità rigorosi. Le camere mortuarie      Ascolto, ascolto e cerco di fare                            Giuseppe Ceretti

                                                                                                                 15
DONA
                                  IL TUO 5X1000

                                      VIDAS
                                 A

                                           È SEMPLICE
                                           COME TENDERE
                                           UNA MANO

                                   CODICE FISCALE
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PERIODICO ANNO VENTOTTO - NUMERO 1- POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. L. 27/02/2004 N° 46)
       ART. 1. COMMA 1. LO/MII - IN CASO DI MANCATA CONSEGNA RESTITUIRE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TASSA.
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