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Proposte Archivio Storico Diocesano Biblioteca del Seminario Diocesano Museo Diocesano di Arte Sacra
PORDENONE SA CI er tà LE Lib ale le Vi do ve Re a ViVia del ario Semin SS UD 13 INE O 8 RZ A2 DE O Via Udi n e Archivio Storico Diocesano Biblioteca del Seminario Diocesano Museo Diocesano di Arte Sacra 2
L’ attività didattica delle Istituzioni culturali diocesane – Archivio Storico, Biblioteca del Seminario e Museo di Arte Sacra – è iniziata nel 2010 dal desiderio di far conoscere anche ai più piccoli visitatori il patrimonio archivistico, la moltitudine di libri antichi e la ricchezza delle collezioni museali inerenti al territorio. I laboratori sono pensati in armonia con la programma- zione scolastica e vengono adattati alle diverse età degli studenti, tenendo conto della provenienza territoriale. La partecipazione rappresenta un’occasione formativa che completa, ma non sostituisce, l’attività svolta in classe. Per un’efficace azione educativa è auspicabile che i per- corsi siano preceduti da un lavoro preparatorio e seguiti dalla rielaborazione in classe dei temi affrontati. Le attività didattiche proposte sono finalizzate a tra- smettere conoscenze e a promuovere un apprendimento attivo, sviluppando contestualmente abilità e compe- tenze trasversali alle varie aree disciplinari. Gli obiettivi formativi comuni per ciascuna fascia scola- stica sono: - sviluppare la capacità di ascolto, comprensione e co- municazione; - imparare a lavorare in cooperazione con gli altri; SERVIZIO DIDATTICA - Info - comprendere il significato delle regole e il loro ri- Tel. 0434 221275 spetto; museo@diocesiconcordiapordenone.it - apprendere e utilizzare termini specifici dei linguaggi disciplinari; Tel. 0434 508655 biblioteca@diocesiconcordiapordenone.it - sperimentare diverse tecniche artistiche per la crea- zione di opere personali. 3
Le attività proposte sono accomunate dall’intento di dif- fondere la conoscenza del patrimonio storico-artistico del nostro territorio, fondamento della nostra identità e della nostra memoria storica, sottolineando l’importan- za dei beni culturali e della loro tutela. Le attività didattiche si rivolgono principalmente alla Scuola dell’Infanzia e alla Scuola Primaria e Secondaria di I e II grado. I vari percorsi sono strutturati abbinando l’esposizione di nozioni teoriche alla sperimentazione manuale per raggiungere la piena comprensione dell’argomento pro- posto; a seconda della tipologia scelta, vengono svolti negli spazi delle tre Istituzioni culturali diocesane. 4
ARCHIVIO STORICO DIOCESANO BIBLIOTECA DEL SEMINARIO MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA Arriccio, sinopia, Segreti Frate Minio intonachino: da sigillare e i suoi compagni l’affresco Animali dell’Arca: Piantiamo Ex libris … alla ricerca tra dipinti l’albero di famiglia di chi? e sculture Il mio stemma Il libro Oro, incenso e mirra: araldico si veste a festa storia della Natività i laboratori Una tela dipinta Tante tessere per un mosaico Riciclo creativo 5
L’ARCHIVIO STORICO DIOCESANO L’ Archivio Storico della Diocesi di Concordia-Por- lunga serie di testimonianze che arrivano fino ai no- denone ha seguito le vicende della comunità cri- stri giorni dopo aver attraversato secoli e superato il stiana, di cui è voce, nel suo itinerario: a Con- degrado del tempo e la dimenticanza dell’uomo. cordia prima, a Portogruaro poi (1586), e successiva- Ricordiamo a questo proposito due momenti della mente a Pordenone (1972), con il compito di testimo- storia dell’archivio: tra il 1750 e il 1760 per iniziativa niare i vari momenti della vita della Diocesi. del vescovo Erizzo i documenti vennero riordinati per Il manoscritto più antico è una pergamena datata materia, i fascicoli rilegati in volumi e i fogli sciolti cu- 1191, munita di sigillo pendente, privilegio del pa- citi a formare grossi plichi o “filze”. Un altro episodio triarca di Aquileia Gotefrido al vescovo di Concordia risale alla fine della Grande Guerra: il 13 novembre Romolo. Questo primo documento è seguito da una 1918 l’episcopio fu invaso e saccheggiato da parecchi
gruppi di facinorosi, gli archivi furono danneggiati e Vescovile (costituzione dei patrimoni ecclesiastici, molte carte andarono perdute. Il materiale superstite benefici, visite pastorali, ordinazioni, amministra- fu poi raccolto ma senza mantenere la suddivisione zione di parrocchie, processi), Capitolo della Catte- tra i fondi. drale (atti capitolari, mansionerie, prebende, legati, Risale al 1972 il trasferimento a Pordenone della sede vertenze). episcopale e il conseguente spostamento dell’Archi- Di particolare rilevanza è la Raccolta pergamene, che vio Storico che dal 1989 fu ubicato nel nuovo com- si compone di circa duemila atti di natura piuttosto plesso architettonico “Centro Pastorale Diocesano”, variegata: prevalgono sicuramente i contratti di ven- a Pordenone, in locali appositamente predisposti ad dita, di affitto e di livello stipulati tra privati e chie- accoglierlo. se, ma vi sono anche testamenti, donazioni, arbitrati, sentenze e appartengono ad un periodo che va dalla FONDI fine del XII agli inizi del XVII secolo con una concen- Una parte del materiale archivistico è strettamente trazione prevalente nei secoli XV e XVI. pertinente all’operato del Vescovo, della Curia e del Un altro particolare settore è costituito dalle Mappe, Capitolo della Cattedrale, e documenta lo svolgimen- che descrivono situazioni territoriali oggi non più esi- to delle attività di amministrazione e cura pastorale stenti o alterate e perciò fondamentali per lo studio della Diocesi. della storia locale. L’archivio è ripartito fondi: Vescovi (lettere pasto- In Archivio Diocesano si trovano depositati anche un rali, circolari, disposizioni, corrispondenza), Curia centinaio di archivi parrocchiali all’interno dei quali 8
si possono trovare le serie dei registri amministra- SERVIZI tivi, in particolare i libri dei camerari, catastici, libri L’ubicazione in un’unica sede centrale e il regolare di messe e confraternite ma soprattutto i libri delle servizio di apertura favoriscono la presenza di molti anagrafi con le serie dei registri di battesimo, ma- laureandi e studiosi. trimonio, morte, fonti uniche e insostituibili per la ricerca genealogica. Le principali attività sono le seguenti: Tra gli altri fondi custoditi vi sono archivi di perso- nalità, come quelli del Cardinale Celso Costantini e Conservazione e inventariazione della documenta- del fratello Giovanni, l’Archivio Provinciale della De- zione custodita. mocrazia Cristiana, l’archivio del Seminario, archivi fotografici tra cui le 1500 lastre frutto della campa- Gestione dei depositi di materiale archivistico pro- gna di ricognizione dei beni ecclesiastici condotta dal venienti da sedi esterne. sacerdote Francesco Pascotto negli anni Trenta del secolo scorso. Attività di consulenza ai ricercatori in sala studio. Si ricordano anche due particolari raccolte: quella di reliquie e reliquiari, che attesta la particolare vene- Ricerche anagrafiche di tipo genealogico razione a santi e martiri diffusa nel territorio dioce- finalizzate principalmente alla redazione di certificati sano, e quella di santini con oltre cinquemila esem- per pratiche di cittadinanza ma anche a indagini le- plari risalenti a epoche diverse. gali (eredità) e a studi di storia familiare. 9
Segreti da sigillare La sfragistica e la sigillografia sono le scienze che si occupano dello studio dei sigilli dal punto di vista documentario, tecnico e artistico. Il sigillo costituisce una delle componenti più ricche e preziose del documento conservato in archivio. Questo “oggetto” antico, ricco di storia e di significati, lega il suo destino a quello dell’atto scritto, di cui attesta e garantisce l’autenticità. Perché: per conoscere e vedere gli antichi documenti e per capire come si inviavano i messaggi prima dell’era email, sms e whatsapp. Laboratorio: i ragazzi scriveranno con la penna d’oca e l’inchiostro un proprio documento segreto che sigilleranno con la ceralacca. Durata: 2 ore. 10
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Piantiamo l’albero di famiglia La genealogia è la scienza che attraverso ricerche interdisciplinari si occupa di ricostruire i legami di parentela tra le persone di una famiglia. I risultati di questa avvincente indagine permettono di co- struire l’albero genealogico. Perché: per conoscere i nomi degli antenati: nonni, bisnonni, tri- snonni ecc. Laboratorio: i ragazzi disegneranno il proprio albero genealogico con i ritratti reali o immaginari degli avi. Durata: 2 ore. 12
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Il mio stemma araldico L’araldica è la disciplina che studia gli stemmi, detti anche armi o scudi. I simboli araldici fecero la loro prima comparsa nel Me- dioevo, quando i cavalieri contrassegnavano le proprie magnifiche armature, specialmente gli scudi e gli elmi, con emblemi dai vi- vaci colori, affinché fossero visibili anche a distanza, per essere riconosciuti dai compagni d’armi e durante i tornei. Questi emblemi vennero poi usati per identificare le famiglie nobili. Perché: per far conoscere ai bambini l’araldica; lo studio degli stemmi e degli elementi grafici utilizzati per identificare una perso- na, una famiglia, una istituzione, un club, una squadra. Laboratorio: i ragazzi inventeranno il proprio stemma di famiglia. Durata: 2 ore. 14
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LA BIBLIOTECA C onvenzionalmente si data la nascita del Semina- Dopo una prima sistemazione, avviata da mons. rio – avvenuta a Portogruaro, presso il Convento Pietro Martina e continuata da mons. Pietro Nonis, dei Crociferi – al 1704, per volontà del vescovo l’organizzazione sistematica del patrimonio librario Paolo Vallaresso. Agli anni Quaranta del Settecento ebbe luogo solamente negli anni Sessanta, ma il vio- risalgono le prime attestazioni documentali super- lento terremoto del 1976 vanificò gli sforzi per cui si stiti dell’esistenza di una Libraria a servizio del corpo dovette procedere alla ristrutturazione dei locali e al docente. La dotazione libraria iniziale era esigua e si riordino del materiale. Nel 1983, per opera dell’allora mantenne di modeste proporzioni fino all’Ottocento, direttore don Antonio Ornella, la Biblioteca venne fi- quando ebbe un notevole incremento grazie a lasciti nalmente aperta al pubblico. Nel 1992, la Biblioteca è o donazioni di vescovi, canonici e famiglie nobili. Du- stata trasferita, a cura del nuovo direttore don Chino rante la prima guerra mondiale subì notevoli danni a Biscontin (promotore della catalogazione scientifica seguito dell’invasione austro-ungarica e alla trasfor- dei fondi), presso il Centro Diocesano di Attività Pa- mazione del Seminario di Portogruaro in ospedale storali, per ritornare infine nel 2016 presso la struttu- militare. Nel 1919 di decise di trasferire Seminario e ra seminariale, in un’ala – originariamente destinata Biblioteca a Pordenone nella Villa Latard-Schöll in al ginnasio – a essa riservata, dove si sono potuti riu- via Revedole. nire i fondi antichi col moderno.
FONDI SERVIZI Il materiale bibliografico, che ammonta a oltre 140.000 volumi in continuo incremento e quasi inte- Lettura e consultazione in sede ramente catalogati su supporto informatico, è caratte- In biblioteca è presente un’ampia sala di lettura dove rizzato da pubblicazioni relative alle scienze religiose, gli utenti possono consultare tutto il patrimonio libra- umane, antropologiche e alla storia locale; particolar- rio, anche antico e di pregio, o semplicemente tratte- mente ricco è il settore d’arte. nersi a studiare. Numerosi sono pure i periodici, presenti fin dal pri- mo fascicolo, enciclopedie sia italiane che straniere, e Prestito locale e interbibliotecario sussidi bibliografici di vario genere. Per accedere al servizio di prestito è necessario proce- Fra i lasciti storici più consistenti si ricordano i fon- dere all’iscrizione, che è gratuita e dà diritto a ricevere di Paolo Bevilacqua (1713 ca.-1800), Carlo Fontanini una tessera personale valevole per le biblioteche ade- (1766-1848), Ludovico Pelleatti (1778-1825), France- renti al polo SBN-Friuli. È consentito il prestito fino al sco Rizzolati († 1864), ai quali si aggiungono quelli massimo di tre volumi – derogabile a cinque in caso di moderni dei fratelli Costantini, card. Celso e mons. tesi – per la durata di 30 giorni, prorogabili per ulteriori Giovanni, Giovanni Tullio-Altan e Pio Della Valentina. 30 (anche via mail o telefono) salvo prenotazioni. Sono Il fondo antico è costituito da 39 incunaboli (il più an- escluse dal prestito le opere in consultazione e antiche, tico dei quali risulta essere il De arte metrica di Ogni- le tesi di laurea e le riviste. Il prestito interbibliotecario bene Benisoli stampato a Venezia attorno al 1471), da viene effettuato con biblioteche nazionali e internazio- oltre 2000 cinquecentine, da più di 1400 edizioni del nali, per un massimo di due richieste a persona; il ser- sec. XVII e da una decina di migliaia del sec. XVIII. vizio prevede un costo di rimborso spese postali. Le edizioni di maggior pregio sono rappresentate da diverse Bibbie, una su tutte la versione “poliglotta” Servizio reference uscita dai torchi di Christophe Plantin ad Anversa tra Il personale svolge una esaustiva attività di consulen- il 1569 e il 1573; da testi umanistici, quali la Come- za, informazione e orientamento bibliografico a favore dia (allora non ancora “divina”) di Dante nella prima dell’utenza. stampa (Brescia 1487), corredata da un ciclo illustra- tivo (silografie) organico; da volumi con ricco corredo Riproduzioni analogico/digitali di incisioni, come le Oeuvres di Jacques Benigne Bos- In rispetto delle vigenti norme in materia di diritto suet (1736) e dall’edizione padovana dell’Encyclopé- d’autore, il servizio (fotocopiatura e stampe da PC o die méthodique, in oltre 200 tomi (1784-1817). web) prevede un onere per l’utente richiedente. Cospicuo è anche il settore rappresentato da pubbli- cazioni di carattere storico-locale: tra queste nume- Visione e riproduzione microforme rose sono anche le tesi di laurea, frutto di ricerche La biblioteca è dotata di un lettore e riproduttore di presso i nostri fondi. microfilm e microfiches. La Biblioteca possiede infine circa un migliaio di mi- crofilm – riversati recentemente in digitale – di opere Servizio internet antiche tra le quali La Concordia, settimanale dio- Collegamento wi-fi libero. cesano antenato dell’odierno Il Popolo, anch’esso al momento in fase di digitalizzazione. 18
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Frate Minio e i suoi compagni Nei monasteri e nelle abbazie di tutta Europa, fin dai tempi più an- tichi, lavoravano instancabilmente gli amanuensi, dal latino servus a manu. Erano monaci impegnati negli scriptoria, luoghi dai quali ci hanno tramandato con la loro abilità i testi antichi. Perché: per conoscere l’affascinante mondo della decorazione dei libri antichi, le tecniche e i materiali usati. Laboratorio: i ragazzi realizzeranno la propria iniziale miniata con l’ausilio di vari colori e della preziosa foglia d’oro. Durata: 3 ore. 20
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Ex libris … di chi? Un’etichetta figurata lega indissolubilmente un libro al suo proprie- tario e consente di identificarlo. Un espediente utilizzato nei vari secoli dagli amanti e collezionisti di libri che in alcuni casi hanno arricchito i propri testi con vere piccole opere d’arte. Perché: per conoscere il percorso di un libro attraverso i suoi pro- prietari, il motivo per cui era usato e come veniva realizzato questo contrassegno di appartenenza. Laboratorio: i ragazzi realizzeranno un personale ex libris da appli- care ai propri libri. Durata: 2 ore. 22
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Il libro si veste a festa Il libro è un oggetto di uso comune che nasconde una storia antica quanto la scrittura: dai semplici graffiti incisi sui muri delle caver- ne, ai rotoli di papiro, alla preziosa pergamena, quindi alla carta, fino ad arrivare all’attuale era digitale. Perché: per conoscere la storia del libro dalle sue origini ai giorni nostri, curiosando tra le diverse rilegature, dalle più semplici – fat- te di legno o cartone – alle più pregiate, realizzate con pelli, oro e pietre preziose. Laboratorio: i ragazzi costruiranno un vero e proprio libro, con fasci- coli cuciti a mano, personalizzando la copertina con cartone, stoffe e pietre. Durata: 3 ore. 24
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IL MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA E dificato nel 1991 e aperto ufficialmente al pubbli- (due teste di ascendenza romanica del 1260 ca.), Ma- co nel 1995, il Museo Diocesano di Arte Sacra ha niago, Maniagolibero, Pordenone-San Marco (fram- sede a Pordenone, a pochi passi dal centro cit- menti del ciclo di Santa Dorotea, 1340 ca.), Castello di tadino, presso il Centro Attività Pastorali, progettato Aviano (affresco di Gianfrancesco da Tolmezzo, 1507 dall’architetto Othmar Barth (Bressanone 1927-2010) ca.) attestanti la ricchezza del partito decorativo de- nel 1988. Allestiti per tipologia, contiguità tematica, gli edifici di culto e la statuaria rappresentata da più sequenza cronologica nonché per provenienza delle di una trentina di pezzi, frutto di maestranze locali stesse opere, si possono ammirare i vari nuclei ri- (Madonna con il Bambino di Giovanni Martini, 1508), guardanti affreschi e sinopie, dipinti su tavola e tela, venete, francesi, e così via. vetri, sculture lignee e in pietra, argenteria, disegni e Al piano inferiore è dislocata la pittura su tela e tavo- stampe, plastici di architettura, campane in bronzo e la che annovera testi di area veneta e friulana curata paramenti liturgici. da maestri quali Giovanni Maria Calderari, Palma il Giovane, Antonio Carneo, Andrea Celesti, Gaspare Di- COLLEZIONI ziani, Pietro Longhi, Francesco Guardi; seguita dagli Il Museo nel suo complesso possiede un nucleo di ol- esempi della devozione popolare, dell’argenteria (di tre millecinquecento opere, rigorosamente catalogate rilievo la splendida croce astile di Giacomo de Grandis, e messe a disposizione del pubblico. 1548), dei tessuti (di rilievo il sontuoso piviale di Ba- L’ingresso offre una campionatura dei materiali in gnarola, metà del sec. XIX) e delle monete. esposizione: degno di nota, una Madonna con il Bambi- Nel vano sottostante si dispongono disegni e plastici no in alabastro (inizi sec. XVI) e un Vesperbild in pietra di architettura, una serie di capitelli-imposta in pie- calcarea di maestro friulano-veneto del sec. XV-XVI. tra e alcune campane in bronzo. Nel vano rialzato o soppalco si dispongono sinopie A questa sequenza si aggiunge la collezione di disegni ed affreschi provenienti da San Pietro di Cordenons e stampe, mentre per i paramenti è stato attrezzato 27
un locale nel Seminario Vescovile unitamente a un Visite guidate laboratorio di restauro del tessile. L’ingresso al Museo è gratuito. La provenienza di buona parte del materiale è dalle Per i singoli visitatori o piccoli gruppi, c’è la possibi- parrocchie dove giaceva in abbandono; si aggiungono lità di concordare, previa prenotazione, visite guidate acquisti, donazioni e qualche deposito a lungo termi- che offrono l’opportunità di conoscere lo straordina- ne da parte di enti e di privati. rio patrimonio di arte e cultura custodito. La finalità principale delle raccolte è quella di docu- mentare la pratica cultuale e la devozione delle co- Mostre temporanee ed eventi culturali munità cristiane del territorio della diocesi di Con- Un’adeguata valorizzazione e promozione del patrimo- cordia (ora Concordia-Pordenone). nio del Museo avviene mediante l’organizzazione annua- Conservare i documenti d’arte e di fede recuperan- le di mostre temporanee, conferenze ed eventi culturali. doli, quando possibile, dalla dispersione o surrogan- doli con esemplari di diversa provenienza ai fini di un Prestiti di opere in occasione di mostre temporanee più completo quadro delle tipologie; farne intendere Il Museo concede in prestito opere delle proprie col- il significato, la pratica liturgica e le valenze d’arte; lezioni, previa autorizzazione dell’ufficio diocesano accoglierne le forme della modernità con ottica non per l’Arte Sacra e i Beni Culturali e della Soprinten- ristretta al passato, ma anche non acriticamente ri- denza ai Beni storico artistici, per iniziative espositive volta al nuovo: queste le finalità perseguite dal Mu- di provato interesse scientifico. seo Diocesano. Negli anni sono state pubblicati vari cataloghi a cura Tirocini e alternanza scuola-lavoro di Paolo Goi, Conservatore storico delle collezioni, Il Museo Diocesano offre opportunità di tirocinio cur- destinati a documentare le principali collezioni mu- riculare a studenti universitari interessati ad un’e- seali di scultura, pittura, arredo, stampe e disegni, sperienza formativa. Per poter svolgere il proprio una piccola guida e un DVD sul patrimonio grafico. tirocinio è necessario attivare una convenzione tra l’ente di formazione di appartenenza e il Museo. SERVIZI Il museo è disponibile ad attivare progetti di alter- Il Museo Diocesano di Arte Sacra si rivolge ai diversi nanza scuola-lavoro e/o in partenariato. pubblici che lo frequentano: studenti delle Scuole di ogni ordine e grado, adulti (residenti e turisti), fami- Archivio fotografico glie, parrocchie, associazioni. Il Museo è disponibile Gli studiosi che intendono ricevere documentazione a concordare progetti specifici con singole scuole, fotografica sulle raccolte museali possono inoltrare enti e associazioni. domanda, previa compilazione di un apposito modulo di richiesta. Il Museo Diocesano dispone anche di una Pubblicazioni fototeca con archivi consultabili su richiesta, articolati All’ingresso del museo è stata allestita un’area con i nei vari fondi e organizzati secondo criteri semplici, in cataloghi delle mostre e le pubblicazioni che appro- gran parte digitalizzati. Fondo principale è l’archivio fondiscono la conoscenza delle collezioni di scultura, fotografico “Pascotto”, costituitosi tra il 1928 e il 1933 pittura, arredo, stampe e disegni. ad opera di mons. Francesco Pascotto (1887-1968). Di Disponibile anche un pieghevole guida per il visitato- interesse documentario, sono le collezioni di don Giu- re e un DVD sul patrimonio grafico. seppe Truant (1912-1984), Antonio Forniz (1905-1984) e 28
dello storico dell’arte Paolo Goi, stato negli anni Con- servatore del Museo Diocesano. A corredo, molteplici cartoline e diapositive utili alla documentazione e alla ricerca del patrimonio storico-artistico locale. Banca dati CEI OA. Inventario dei beni storici e artistici La Diocesi di Concordia-Pordenone ha aderito al pro- getto relativo all’inventario informatizzato dei beni di interesse storico, artistico e liturgico di proprietà ec- clesiastica, promosso e coordinato dall’ Ufficio Na- zionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Con- ferenza Episcopale Italiana (UNBCE); la campagna di inventariazione, avviata sul territorio nel 2006, è stata completata nel mese di ottobre 2010, validata nel mese di dicembre (con l’assegnazione del nume- ro definitivo di catalogo da parte dell’ICCD) ed infine conclusa nei mesi settembre-ottobre 2011 con la con- segna del database alle Direzioni Regionali del Mi- BAC, nonché di copia dei fascicoli e dei DVD interattivi alle singole parrocchie. Il lavoro di rilevamento del patrimonio ecclesiastico è stato condotto rispettando gli standard dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e si è affiancato a quello pro- mosso da decenni per scopi di tutela e conservazione del Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC). Le schede inventariali della Diocesi di Concor- dia-Pordenone, comprensive anche delle opere pre- senti in museo, sono consultabili on-line, attraverso la maschera di ricerca guidata, al sito www.beweb. chiesacattolica.it/benistorici/. Gli inventari diocesani pubblicati su BeWeb (acronimo di beni ecclesiastici in web) offrono un set minimo di dati descrittivi dei beni inventariati, corredati dalle immagini in bassa risoluzione. Per consultare la versione integrale del- le schede è necessario inviare una richiesta al Museo Diocesano di Arte Sacra. L’Ufficio Diocesano per l’Ar- te Sacra ed i Beni Culturali è in grado di fornire, su richiesta motivata e previa sottoscrizione di apposito modulo, le medesime immagini in alta risoluzione. 29
Arriccio, sinopia, intonachino: l’affresco L’affresco è una tecnica di pittura antichissima, che assicura la du- rata dei dipinti nei secoli grazie al legame indissolubile che viene a crearsi tra il colore e l’intonaco fresco. Grazie all’affresco i muri de- gli edifici si sono arricchiti di storie narrate dal pennello di sapienti artisti. Il nostro Paese è costellato di splendidi affreschi, molti dei quali sono presenti anche nel territorio locale. Perché: per comprendere e imparare gli aspetti e la tecnica dell’affre- sco, i materiali e l’organizzazione delle botteghe degli artisti, il ruolo del pittore e dei garzoni. Laboratorio: i ragazzi realizzeranno un proprio affresco con l’ausilio di malta, cartone preparatorio e pigmenti. Durata: 3 ore. 30
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Animali dell’Arca: alla ricerca tra dipinti e sculture Il Museo inteso come raccolta di opere di pittura, scultura e orefi- ceria che attendono di essere indagate da occhi attenti per cogliere particolari spesso ignorati. L’espediente di una caccia all’animale nascosto sarà il pretesto per approfondire la scoperta e conoscenza delle opere d’arte. Perché: per stimolare l’osservazione e la curiosità dei ragazzi. Laboratorio: dopo il racconto della vicenda dell’Arca di Noè i ragazzi realizzeranno, con l’ausilio di cartoncini e colori, una propria arca dove introdurranno gli animali ritrovati nelle opere del Museo. Durata: 3 ore. 32
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Oro, incenso e mirra: storia della Natività Pittura, scultura e oreficeria hanno illustrato nei secoli, in vari modi, la Natività e la prima infanzia di Gesù. Le opere del Museo costituiranno una narrazione figurata, varia- mente interpretata nel tempo e negli stili, del racconto biblico. Perché: per conoscere la storia di Gesù Bambino osservando le ope- re conservate in Museo. Laboratorio: con l’ausilio di vari materiali i ragazzi realizzeranno un piccolo presepe o una corona come quella indossata dai Re Magi. Durata: 2 ore. 34
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Una tela dipinta La tela è da molti secoli un supporto privilegiato per la pittura; ri- spetto alla tavola è un supporto più leggero e facilmente traspor- tabile. Perché: per conoscere le caratteristiche tecniche della pittura su tela, a olio e a tempera, i problemi conservativi e gli interventi di restauro. Laboratorio: i ragazzi sperimenteranno la pittura su tela con pen- nelli e colori a tempera. Durante la bella stagione potranno dipinge- re all’aperto – pittura en plein air – come gli Impressionisti! Durata: 3 ore. 36
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Tante tessere per un mosaico Il mosaico è una tecnica decorativa molto diffusa nel territorio della nostra regione. Gli straordinari mosaici di Aquileia rappresentano l’esempio più alto di quest’arte antichissima, che merita di essere conosciuta e che fa parte della nostra tradizione. Perché: per conoscere la tecnica e la storia del mosaico. Laboratorio: i ragazzi, utilizzando tessere di vari materiali (vetro, carta, cartoncino), realizzeranno il loro personale mosaico. Durata: 3 ore. 38
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Riciclo creativo Sensibilizzare il pensiero verso i temi ecologici: lo scarto, il rici- clo e il rispetto per l’ambiente. Il miglioramento delle condizioni ecologiche della Terra dipende dai piccoli gesti di ognuno di noi e dall’adeguamento a uno stile di vita più sostenibile. Perché: per fare capire che con la capacità di riutilizzare, recupe- rare, reinventare si può trasformare un elemento di scarto in qual- cos’altro: un oggetto di utilità diversa, espressione della propria creatività. Laboratorio: metallo, plastica, stoffa, tutto può avere una seconda vita “artistica”. I ragazzi realizzeranno un’opera d’arte con vari ma- teriali che apparentemente possono sembrare inutili o da buttare: “da cosa nasce cosa”. Durata: 2 ore. 40
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COME E QUANDO PRENOTARE L’attività didattica ha inizio l’ultimo venerdì di settembre e si conclude il primo venerdì di giugno di ciacun anno scolastico. SEDE DEI LABORATORI I laboratori, a seconda della tipologia scelta, si svolgono in: • Archivio Storico Diocesano, in via Revedole 1; • Museo Diocesano di Arte Sacra, in via Revedole 1; • Biblioteca del Seminario, in via del Seminario, 1. GIORNATA E ORARIO I laboratori si effettuano il venerdì mattina, dalle 9.00 alle 12.30, presso l’Istituzione culturale diocesana attinente al laboratorio scelto. Le attività hanno una durata variabile a seconda del percorso scelto, compresa tra le due e le tre ore. La responsabilità e la sorveglianza degli alunni è di competenza degli insegnanti accompagnatori. PRENOTAZIONE Le prenotazioni sono aperte a partire dal secondo martedì di settembre, previo invio del modulo d’iscrizione (pagina 45), debitamente compilato, al seguente indirizzo mail: museo@diocesiconcordiapordenone.it. Eventuali prenotazioni inviate prima di tale data non saranno considerate valide. La graduatoria seguirà il criterio dell’ordine cronologico di arrivo, fino a esaurimento delle date disponibili. Sul sito internet www.diocesiconcordiapordenone.it, cliccando sul banner del Museo Diocesano di Arte Sacra e scegliendo la voce Didattica, è possibile scaricare il pdf di questa brochure e il modulo d’iscrizione. CONFERMA E DISDETTA PRENOTAZIONE Si chiede gentilmente di confermare la prenotazione almeno qualche giorno prima della data assegnata. Nell’impossibilità di partecipare al percorso prenotato, si chiede di disdire il laboratorio il prima possibile per permettere la partecipazione ad altre scolaresche. 42
PARTECIPAZIONE MASSIMA La partecipazione massima consentita, per motivi logistici, è di 25 alunni per laboratorio. Ogni singola scuola può prenotare un massimo di tre percorsi didattici per anno scolastico e la singola classe può accedere a un unico laboratorio. TRASPORTO L’organizzazione del trasporto e il relativo costo sono a carico della Scuola. Presso gli spazi delle Istituzioni culturali diocesane c’è la possibilità di ampio parcheggio. COSTO L’accesso alle attività didattiche è gratuito. Per ogni singolo laboratorio è prevista la fornitura di materiale illustrativo, l’ausilio di supporti digitali e la visione di materiali originali. RIPRESE FOTOGRAFICHE Durante i laboratori didattici gli alunni potranno essere oggetto di riprese fotografiche per finalità di documentazione e/o divulgazione dell’attività, previa autorizzazione degli insegnanti. QUESTIONARIO DI GRADIMENTO A conclusione di ogni laboratorio, verrà sottoposto a insegnanti e alunni un questionario di gradimento al fine di poter accogliere proposte, suggerimenti, critiche per migliorare il servizio offerto. ALTRE INFORMAZIONI Per un’adeguata organizzazione logistica dell’attività e per facilitare l’accoglienza, si prega di segnalare nel modulo d’iscrizione l’eventuale presenza di disabili e/o altre opportune segnalazioni. 43
INDICE DEI LABORATORI LABORATORI Pagina SEDE ORE FASCIA SCOLASTICA I P M S 1 Segreti da sigillare 10 Archivio Storico 2 II, III, IV, V 2 Piantiamo l’albero di famiglia 12 Archivio Storico 2 II, III, IV, V 3 Il mio stemma araldico 14 Archivio Storico 2 IV, V 4 Frate Minio e i suoi compagni 20 Biblioteca del Seminario 3 5 Ex libris… di chi? 22 Biblioteca del Seminario 2 6 Il libro si veste a festa 24 Biblioteca del Seminario 3 7 Arriccio, sinopia, intonachino: l’affresco 30 Museo di Arte Sacra 3 III, IV, V 8 Animali dell’Arca: alla ricerca tra dipinti e sculture 32 Museo di Arte Sacra 3 9 Oro, incenso e mirra: storia della Natività 34 Museo di Arte Sacra 2 10 Una tela dipinta 36 Museo di Arte Sacra 3 11 Tante tessere per un mosaico 38 Museo di Arte Sacra 3 12 Riciclo creativo 40 Museo di Arte Sacra 2 Legenda: I Scuola dell’Infanzia P Scuola Primaria M Scuola secondaria di I grado S Scuola secondaria di II grado 44
didatticamente MODULO DI PRENOTAZIONE L’invio del modulo via mail all’indirizzo museo@diocesiconcordiapordenone.it è obbligatorio per la prenotazione delle attività. COMUNE SCUOLA INDIRIZZO TELEFONO E-MAIL CLASSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . con N. . . . . . . . . . . . . . . . . alunni e N. . . . . . . . . . . . . . . . . . insegnanti accompagnatori. Insegnante referente per l’attività richiesta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . contattabile al numero telefonico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Laboratorio scelto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Data indicativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Arrivo ore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . partenza prevista alle ore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Altre informazioni Per un’adeguata organizzazione logistica dell’attività e per facilitare l’accoglienza, si prega di segnalare l’eventuale presenza di disabili e/o altre opportune comunicazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
DIDASCALIE ARCHIVIO Pag. 8 A sx: Archivio parrocchiale di Arzene, Reconfinazioni per le venerande chiese D’Arzene 1760-1790, c. 85v; a dx: Archivio Cardinale Celso Costantini, Carteggio, Lettera di Gabriele D’Annunzio, 3 ottobre 1917. Pag. 9 Archivio Capitolare, Mappe e disegni, n. 115, seconda metà sec. XVIII. Pag. 10 Raccolta pergamene, Privilegio del patriarca di Aquileia Gotefrido, 14 dicembre 1191. Pag. 11 Archivio della Curia Vescovile, Piatti con filo e ago utilizzati per la legatura delle Filze, sec. XVIII. Pag. 12 Archivio parrocchiale di Aviano, Albero genealogico della discendenza di Martino dei Favri, 20 ottobre 1815. Pag. 13 Albero genealogico della famiglia Paiero di San Vito al Tagliamento. Pag. 14 Archivio parrocchiale di Cavasso Nuovo, Catapan secc. XV-XVII, c. 49r, particolare. BIBLIOTECA Pag. 19 Celso Costantini, Beppino Sarto (Allegoria cristiana), 1912. Pag. 20 Luigi Pomo, Kyriale, 1752, codice manoscritto e decorato. Pag. 22 A sx: ex libris della Biblioteca Marciana da C. Sigonio, Fasti consulares, Venezia 1556; a dx: ex libris di Paolo Canciani da E. Schedius, De diis Germanis, Halle 1728. Pag. 24 Le leggende di santa Margherita e sant’Agnese, sec. XIII (riproduzione numerata). MUSEO Pag. 30 Gianfrancesco da Tolmezzo, Madonna con il Bambino e Santi, 1507 ca., affresco, particolare. Pag. 32 Giacomo Onesti, San Rocco, inizi sec. XVII, legno scolpito, dorato e dipinto. Pag. 34 Pittore greco-veneto, Adorazione dei Magi, fine sec. XVI, dipinto su tavola. Pag. 36 Vittore Antonio Cargnel, Sant’Anna in Bosco - Autunno piovoso, 1929, olio su cartone. Pag. 38 Manifattura palestinese, Croce in madreperla, Annunciazione, sec. XVIII, legno e madreperla, particolare. Pag. 40 Veduta del Parco del Seminario, Pordenone. 47
didatticamente Pubblicazione edita con il patrocinio e il sostegno di Referenze fotografiche Tutto il materiale riprodotto è patrimonio delle tre istituzioni: Archivio Storico Diocesano Biblioteca del Seminario Museo Diocesano di Arte Sacra Testi di Andrea Marcon, Vanessa Mariuzzo, Raffaella Pippo, Paola Sist Disegni di Anna Antonutti Cura editoriale e grafica Anna Maria Domini Stampa Tipolitografia Martin - Cordenons © 2018 Diocesi di Concordia-Pordenone
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