Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
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Anguillara Sabazia, due i casi accertati di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Due le persone risultate positive al coronavirus ad Anguillara Sabazia. A renderlo noto la ASL RM4 che ha fatto sapere che “si tratta di 2 persone che si trovavano già in isolamento preventivo e che hanno seguito tutte le procedure previste e loro indicate dalla ASL”. “La situazione non deve destare pertanto alcuna preoccupazione. – Ha fatto sapere il Commissario prefettizio dr Gerardo Caroli – Al momento – ha proseguito il Commissario – sul territorio sono presenti due casi positivi e un caso che attende conferma. Si assicura la cittadinanza che il Comune è in costante e stretto contatto con la ASL e che segue tutte le
misure precauzionali e di prevenzione che le vengono indicate per la gestione dell’emergenza.Sarà compito del Comune avvisare tempestivamente la cittadinanza di ogni ulteriore comunicazione. Si rinnova l’appello a RESTARE IN CASA e ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni emanate al fine di contenere il diffondersi del virus CoVID-19 evitando in particolare tutti i contatti che non siano assolutamente e strettamente indispensabili”.
Scuole, verso proroga del 3 aprile per la riapertura “Penso si andrà nella direzione che ha detto il presidente Conte di prorogare la data del 3 aprile ma in questi giorni invito tutti alla massima responsabilità. Non è possibile dare un’altra data per l’apertura” delle scuole “tutto dipende dall’evoluzione di questi giorni, dallo scenario epidemiologico. Riapriremo le scuole solo quando avremo la certezza di assoluta sicurezza”. Così il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina “Sicuramente – ha aggiunto – verranno prese misure per gli studenti che devono fare gli esami di stato. Le misure dipendono da quanto ancora rimarranno chiuse le scuole. Stiamo pensando a diversi scenari possibili; apprezzo tanto i
documenti che le consulte e il forum degli studenti hanno presentato. Gli studenti mostrano grande maturità li terrò in seria considerazione. Saranno comunque esami seri ma che dovranno tenere presenti il momento difficilissimo che gli studenti stanno attraversando”. Bracciano, il sindaco informa: “Terzo caso positivo al Coronavirus. Dopo i parchi, disposta anche la
chiusura del cimitero” BRACCIANO (RM) – Prosegue l’informazione quotidiana ai cittadini di Bracciano da parte del primo cittadino Armando Tondinelli sugli sviluppi relativi i contagi da coronavirus che stanno interessando il territorio di competenza e le misure messe in atto per contrastare il contagio. “La Asl Rm4 ci ha comunicato un nuovo caso di Coronavirus a Bracciano. Questa nuova persona si aggiunge alle altre due già accertate per un totale di tre soggetti positivi al Covid – 19 nell’intero nostro territorio. – Così il sindaco di Bracciano attraverso una nota stampa – I tre contagiati, – prosegue Tondinelli – si trovano in isolamento domiciliare monitorati costantemente dal personale Asl che oltretutto ha già contattato le persone che sono entrate in contatto con loro e che potenzialmente potrebbero aver contratto il virus. Nei loro confronti è stato da subito applicato il protocollo sanitario per evitare che la situazione sfugga al giusto controllo. La nostra solidarietà e sostegno morale va dunque a chi in questo momento sta combattendo questa terribile malattia. Sappiamo che le condizioni delle persone risultate positive non sono gravi, di fatti non è stato ritenuto ancora necessario il ricovero in ospedale. Informo altresì i cittadini – prosegue ancora Tondinelli – di aver disposto la chiusura del cimitero perché diventato un pericoloso punto di aggregazione. Invito la cittadinanza a spostarsi solo se strettamente necessario tutto ciò che può aspettare va rimandato per tutelare principalmente la salute di ciascuna persona. Proseguono i controlli serrati di polizia locale e carabinieri e nonostante le raccomandazioni e le denunce penali dobbiamo ancora constatare che si continuano a
verificare assembramenti anche se in misura minore rispetto ai giorni scorsi. La raccomandazione che torno a fare ai concittadini è quella di restare a casa per uscire il prima possibile da questa emergenza. Stiamo cercando in tutti i modi di aggiornare costantemente la cittadinanza per affrontare uniti questo momento. Insieme ce la faremo!”.
“Servono provvedimenti amministrativi a favore di famiglie e imprese” ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “A seguito di numerose segnalazioni giunte da Cittadini comuni e imprese locali, come direttivo di Fratelli d’Italia Anguillara abbiamo sentito il dovere di sollecitare il Commissario Prefettizio, attraverso una formale richiesta, riguardo l’opportunità di porre in essere provvedimenti amministrativi a favore delle Famiglie e le Imprese di Anguillara segnate da questo periodo di emergenza” Dichiara in una nota Enrico Serami, coordinatore e portavoce locale di Fratelli d’Italia. “Nello specifico – prosegue Serami – per le imprese, in particolare quelle investite dalla chiusura forzata, abbiamo richiesto di congelare, rimodulare o differire i pagamenti di TOSAP, TARI, Imposta sulla pubblicità ovvero di tutte le imposte locali scadute o in scadenza: in alternativa chiediamo siano commisurate agli effettivi giorni di apertura/chiusura e secondo parametri oggettivi di produttività. Per le famiglie con figli, vista la chiusura delle scuole, abbiamo richiesto la possibilità di rinviare la riscossione sine die delle tariffe riguardanti i servizi scolastici ed educativi vista l’impossibilità di usufruire dei servizi stessi e, per chi avesse già pagato di prevedere forme di compensazione o restituzione. Infine per tutte le associazioni ed enti senza scopo di lucro che usufruiscono in convenzione di immobili pubblici abbiamo richiesto la sospensione e rinvio della riscossione dei canoni di locazione. Siamo al fianco di tutti i cittadini al quale vogliamo mandare il nostro più caro
abbraccio, e ai titolari di Imprese raccomandiamo di tenere duro, passerà anche questa emergenza e sapremo tutti contribuire, tutti per tutti, e più di prima per far rifiorire Anguillara: #iorestoacasa – conclude – e so’ che andrà tutto bene”. Gela, via vai di tossicodipendenti in via Scipione l’Africano. La Polizia di Stato sorprende due pusher minorenni Sequestrate 46 dosi di hashish e 395 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio GELA – I poliziotti del commissariato di Gela, nel pomeriggio
di mercoledì, hanno sorpreso due minori che spacciavano hashish in via Scipione l’Africano. Gli agenti, nel corso di un servizio di appostamento finalizzato a verificare l’attività di spaccio, hanno accertato che diversi occupanti di autovetture e motocicli si fermavano a parlare con due giovani. I predetti, dopo il primo contatto, si allontanavano per fare poi ritorno e consegnare qualcosa agli occupanti dei mezzi. I poliziotti sono quindi intervenuti per identificare i due pusher, risultati minori. Nel corso del controllo, un assuntore, non riconoscendo gli agenti della Polizia di Stato, si è avvicinato ai giovani chiedendo loro dell’hashish. Gli agenti hanno quindi perquisito i due minorenni e i luoghi dove gli stessi si recavano per prelevare lo stupefacente nascosto. All’interno di un contatore dell’energia elettrica i poliziotti hanno sequestrato un involucro di hashish e la somma in contanti di 395 euro, provento dell’attività di spaccio e all’interno di un sacco dell’immondizia, abbandonato lungo la via Dinomane, altri 45 involucri di hashish, pronti per lo spaccio. I due minorenni sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta. I due minori e i due assuntori fermati dagli agenti sono stati segnalati anche per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, in relazione alla violazione delle misure di contenimento previste dal D.P.C.M. del 9 marzo u.s. contro il coronavirus.
Finlandia, coronavirus: economia a rischio decrescita del 5 percento La pandemia di coronavirus, CV, potrebbe provocare un calo della crescita dell’l’economia finlandese fino al cinque per cento quest’anno, secondo ETLA Economic Research (Etla), un’organizzazione finlandese di ricerca sostenuta da lobbies commerciali. Secondo l’Etla, il ciclo economico potrebbe contrarsi tra l’uno e il cinque percento quest’anno, osservando che l’impatto del CV potrebbe essere ridotto al minimo se l’epidemia verrà messa sotto controllo in Europa e se l’area si mettesse d’accordo per intraprendere misure di stimolo intensive. “Tuttavia, al momento lo scenario di base più positivo sembra improbabile. Stimiamo che l’estremità negativa della scala (contrazione del cinque per cento) sembra molto probabile ora“, ha dichiarato il capo del settore previsionale di Etla, Markku Lehmus.
Markku-Lehmus Secondo le stime del think tank, l’attività economica potrà contrarsi di circa il 10 per cento tra aprile e giugno, prima di riprendersi. Il CEO di Etla, Aki Kangasharju, ha affermato che la proiezione si basa sulle valutazioni in Occidente di come si è comportata l’economia cinese durante il picco della epidemia di coronavirus. “Secondo queste analisi, tra gennaio e febbraio, l’economia cinese si è ridotta fino al 13%, ma a marzo si è già ripresa. Partiamo dal presupposto che l’Europa e la
Finlandia non adotteranno misure altrettanto solide per prevenire la diffusione del virus, quindi l’economia non rallenterà tanto, ma l’impatto del virus sarà più duraturo “, ha dichiarato Kangasharju in una nota. Secondo ETLA, le azioni progettate per bloccare la diffusione di Covid-19, causeranno importanti costi finanziari. Usare le quarantene, spostare online le attività di aziende di servizi e quelle scolastiche, renderà difficile per i dipendenti espletare il rapporto al lavoro. Allo stesso tempo, la domanda di servizi, specialmente nei settori del turismo, dell’ospitalità e dell’intrattenimento, calerà, ha sottolineato il think tank, il che purtroppo sta verificandosi non solo in Finlandia. Per affrontare questo periodo di difficoltà, la banca Nordea ha deciso di offrire periodi fino a 6 mesi senza rate sui loro mutui a quei clienti privati e aziendali in tutti i paesi nordici che abbiano bisogno di sostegno a causa della pandemia. Per le piccole e medie imprese, Nordea ha disposto un periodo gratuito di 3 mesi ove necessario. “Siamo qui per supportare i nostri clienti in periodi buoni e difficili come partner finanziari forti e affidabili. Il CV si è diffuso rapidamente e ha un impatto
sulle società nordiche e sui nostri clienti. Ecco perché abbiamo deciso di attuare una serie di azioni rapide per sostenere i clienti personali e le piccole e medie imprese nei paesi nordici. È ancora più importante aiutare a far funzionare le economie nordiche in questi tempi eccezionali ”, ha dichiarato Frank Vang-Jensen, presidente e CEO del gruppo. I clienti privati che necessitano di un periodo senza rate, possono trovare informazioni su come fare domanda sul sito web di Nordea, mentre la clientela aziendale può trovare maggiori informazioni attraverso i normali canali bancari, e la banca li esorta a contattarla immediatamente, se si aspetta modifiche alle sue normali operazioni. Nordea consiglia alle aziende di elaborare previsioni realistiche di liquidità e chiari budget per i flussi di cassa. Se necessario, Nordea dispone di diverse modalità operative e strumenti disponibili per aiutare a rafforzare il capitale circolante e la liquidità. “La nostra è una banca molto ben capitalizzata con un bilancio solido e ci offre una solida piattaforma per aiutare i nostri clienti: stiamo prendendo tutte le misure possibili per aiutarli e consigliarli “, aggiunge Frank Vang- Jensen. Un autorevole sprone
IL PIL su base di 4 anni …..’crisi finanziaria’ _____Pessimista ____Ottimista Il Presidente Sauli Niinistö ha esortato i finlandesi a mostrarsi solidali tra loro nel mezzo dello stato di emergenza dichiarato lunedì in Finlandia.“Il mondo intero è in uno stato di emergenza. Nessuno può valutare l’esito, ma si può già vedere che gli effetti saranno profondi e di lunga durata. Le nostre vite quotidiane cambieranno inevitabilmente e ci troviamo di fronte a una realtà in cui i nostri pensieri e le nostre azioni sono dettati da salute, mezzi di sussistenza e assistenza reciproca “, ha scritto nel suo blog.
Castel Gandolfo, Angeletti (FdI) scrive alla sindaca Monachesi: “Subito misure straordinarie a sostegno di
famiglie e imprese” CASTEL GANDOLFO (RM) – Fabio Angeletti – nominato ufficialmente lo scorso 22 gennaio dal Presidente del Coordinamento provinciale l’onorevole Marco Silvestroni, deputato di FdI Portavoce del Circolo “Giorgia Meloni” di Fratelli d’Italia del Comune di Castel Gandolfo – nella sua veste di portavoce del partito di Giorgia Meloni, ha scritto alla sindaca di Castel Gandolfo per chiedere l’applicazione di misure straordinarie e aiuti economici a sostegno di famiglie, imprese, locali e partite iva nel Comune di Castel Gandolfo in questo periodo di grave crisi economica innescatasi con l’emergenza coronavirus. “La nostra Nazione – scrive Angeletti alla Sindaca Milvia Monachesi – si trova a fronteggiare un ‘emergenza che non ha precedenti. Le famiglie, le imprese, le istituzioni sono oggi messe tutte a dura prova per combattere un nemico inaspettato quanto invisibile. Un nemico che ha già provocato tante vittime e chissà quante vite ancora strapperà ali ‘affetto dei propri cari. Il Coronavirus non sta causando soltanto una drammatica crisi sanitaria, ma sta mettendo letteralmente in ginocchio il Paese anche da un punto di vista economico. Migliaia sono le aziende ferme, così come quelle che hanno già chiuso i battenti. Si moltiplicano le richieste di aiuto e ci sono lavoratori autonomi impossibilitati a svolgere il proprio mestiere o professione e quindi che vedono sfumare guadagni. L ‘emergenza di queste settimane richiede che le Istituzioni cittadine, oltre a far rispettare in maniera puntuale le disposizioni impartite sia in campo nazionale che regionale, si attivino immediatamente per dare risposta ai bisogni della popolazione. Occorre assumere misure straordinarie e aiuti economici a sostegno di famiglie, imprese, locali e partite iva messe a
dura prova dalle giuste restrizioni governative e crisi di liquidità. Il Circolo “Giorgia Meloni” di Fratelli d ‘Italia – ha proseguito il Portavoce – chiede collaborazione tra le forze di maggioranza e di opposizione affinché possano gestire insieme questo momento di grande preoccupazione per la nostra comunità, al di là delle consuete divergenze politiche e nel rispetto dei ruoli di ciascuno, per trasmettere un messaggio di fiducia partecipando senza riserve a tutti gli sforzi necessari per la tutela della salute pubblica e mettendo a disposizione del/ ‘Amministrazione il loro apporto concreto e leale e le competenze individuali nei modi ritenuti utili. Auspichiamo tuttavia che, accanto alle misure per il contenimento del contagio, altrettanta cura sia rivolta al monitoraggio costante di situazioni di disagio sociale e di sofferenza economica di famiglie e imprese. Con spirito prettamente collaborativo sosteniamo che, con l ‘emergenza Coronavirus, servono da subito misure straordinarie a sostegno di imprese e famiglie. Anche se siamo consci che lo scaglionamento nel tempo di TAR! e altre tasse e tributi potrebbe essere insufficiente e occorrerebbe sicuramente l ‘azzeramento, perché posticipare la tassa dei rifiuti e gli altri obblighi (tributi e tasse) significherebbe soltanto spostare il problema, cosa che non aiuta il titolare di un ‘attività che si ritroverà poi con un cumulo di tasse da pagare e pur ritenendo necessario prevedere anche l ‘azzeramento del/ ‘IMU per gli immobili che sono concessi in affitto alle attività commerciali, in modo da consentire di conseguenza ai titolari di attività di richiedere al proprietario uno sconto sul canone d’affitto. Se proprio l ‘Amministrazione non può azzerare nulla, allora
invitiamo la S.V. e la medesima ad esaminare la possibilità di provvedere, sin da subito, a posticipare senza penali tutte le tasse, i pagamenti per nidi e scuole per l ‘infanzia e attivarsi per il rimborso della mensa scolastica come, nello specifico e vista la gravità del momento, sarebbe opportuno, adottare le seguenti misure: sospensione e relativa esenzione della tassa di soggiorno per i mesi di aprile, maggio, giugno e luglio 2020; abbattimento, solo per l ‘anno 2020, del 20% del/ ‘Imposta sulla Pubblicità delle Insegne come attuato in altri Comuni; sospensione e differimento della T ari della prima rata delle utenze domestiche (famiglie) al 30/06/2020; sospensione e differimento della Tari di tutte le rate delle utenze non domestiche (aziende, artigiani, commercianti e professionisti) differendole e scaglionando/e nel seguente ordine: prima rata al 31/08/20, seconda rata al 30/09, terza rata al 31/10, quarta rata al 30/11 e quinta rata al 31/12; differimento dal pagamento della T. O.S.A.P. (tassa occupazione suolo pubblico). Quando si verificano circostanze eccezionali come quella di una epidemia su scala mondiale, è chiaro che l’insieme di regole di finanza locale dovrebbero adeguarsi allo stato di necessità. Confidiamo che, come il Governo ha fatto la sua parte, anche l’Amministrazione comunale di Castel Gandolfo sappia fare la sua”.
Football Club Frascati, il co-presidente Lopapa: “Il rapporto con Laureti? Va tutto a gonfie vele” Frascati (Rm) – Il Football Club Frascati lui l’ha visto nascere, crescere e ora divenire una concreta realtà. Stefano Lopapa, attuale co-presidente, ha visto muovere i primissimi timidi passi del sodalizio tuscolano e ora può essere orgoglioso di ciò in cui si è “trasformato”. “Quest’anno è stato davvero molto positivo – spiega – La società ha continuato il percorso di crescita a tutti i livelli: la Scuola calcio ha aumentato a dismisura il numero dei tesserati, le squadre giovanili agonistiche stanno facendo dei
campionati di buon livello e hanno fatto concreti passi avanti rispetto alla scorsa stagione e poi c’è stata la novità della nostra prima volta “coi grandi”, con la Seconda categoria che è pure al comando del suo girone. Insomma lo stop per questa emergenza è stato doppiamente un peccato, ma speriamo che l’intera nazione si possa risollevare al più presto: io sono fiducioso e anzi credo che tutti noi possiamo uscire “migliorati” da questa esperienza. Per quanto riguarda la stagione del calcio dilettante, temo che sia finita anzitempo: molto dipenderà da come saranno i dati del contagio da Coronavirus nei primi giorni di aprile. Se la situazione non sarà migliorata in maniera sensibile, sarà complicato riorganizzare i calendari dei vari campionati”. Lopapa, tra l’altro, è anche titolare di un noto ristorante nella zona centrale di Frascati che ha chiuso i battenti ormai da più di una settimana: “Un provvedimento inevitabile, anzi a mio parere questo tipo di scelta poteva essere fatta anche prima per evitare ulteriori problemi. Tutto passa in secondo piano quando si parla di salute”. Tornando a parlare di calcio, Lopapa parla del rapporto con l’altro presidente Claudio Laureti: “Ho sempre detto che, da quando è subentrato tre anni fa assieme al suo staff tecnico, ha fatto fare sensibili passi in avanti al Football Club Frascati. A livello umano, poi, magari ce ne fossero altri cento come lui: tra noi c’è sintonia totale”. Un discorso simile Lopapa lo fa anche per ciò che concerne la prima squadra: “Lo staff di persone che la seguono si sono perfettamente integrate nei nostri meccanismi societari. Ognuno ha le sue competenze, c’è rispetto reciproco e non ci sono prevaricazioni: siamo molto soddisfatti di come vanno le cose”.
Pomezia, 37enne prende a spintoni il padre per uscire
a comprare la droga POMEZIA (RM) – In preda a una violenta crisi d’astinenza, temporaneamente ospite presso casa dei genitori, un 37enne di Pomezia si era deciso a violare le prescrizioni imposte dalle misure urgenti adottate per il contenimento del Covid-19 ed uscire di casa per andare ad acquistare della droga. Il padre, un pensionato di 63 anni, ha tentato in tutti i modi di convincerlo a desistere, ma il figlio, in un improvviso scatto d’ira provocato dal prolungato digiuno dalle sostanze stupefacenti, lo ha spintonato più volte per aprirsi la strada verso la porta di casa. Sfinito dalla situazione, il genitore ha chiesto aiuto al “N.U.E. 112” e i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pomezia, intervenuti in pochi minuti nella casa di via Enrico Berlinguer, hanno riportato la calma e soccorso la vittima che, fortunatamente, non ha riportato lesioni. Il 37enne è stato denunciato a piede libero con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed è stato sottoposto al divieto di avvicinamento al padre e ai luoghi da lei frequentati; per cui si è trasferito presso un’altra abitazione dove vive da solo.
Emergenza coronavirus, anche in Belgio partono le restrizioni di Alessandro Butticé BRUXELLES – Dal 18 marzo, il Belgio, parte di quest’Europa a diverse velocità nell’arginare la pandemia covid-19, ha deciso una restrizione, seppure soft, di limitazione all’uscita dalle proprie abitazioni. Con un decreto governativo del 13 marzo, tutte le attività a carattere privato o pubblico, di natura culturale, sociale, folcloristico, sportivo e ricreativo erano già state vietate fino al 3 aprile. Dopo aver osservato, a volte con una certa sorpresa o distacco la situazione italiana, negli ultimi giorni anche gli altri Paesi europei, seppure in ordine sparso e poco troppo coordinato, stanno cominciando ad utilizzare misure sempre più severe per cercare di arrestare l’avanzata del Covid-19 che , essendo una pandemia, non conosce frontiere sovraniste. È quindi illusorio per chiunque poter pensare di essere risparmiati da questo flagello, sanitario, economico e sociale, con la semplice chiusura delle proprie frontiere. La comunità italiana a Bruxelles segue dall’inizio la critica situazione in Italia e, non con minore preoccupazione, l’avanzata del virus in Belgio. Paese che, pur disponendo di ottime strutture sanitarie, non può non tenere conto dei
problemi vissuti dal sistema sanitario lombardo. Che ha fama di essere uno dei migliori del mondo, e non solo di Europa. L’apprensione è quindi molta. Anche se dimostrata con lo spirito di una latitudine più nordica, e quindi sinora dando meno spazio alla manifestazione di emotività collettiva. Ma vorrei soffermarmi su alcuni atteggiamenti della comunità italiana, registrati in contatti interpersonali, ma anche sulla stampa ed i social. Distinguendo la comunità italiana in Belgio, tout court, da quella dei tanti italiani che lavorano invece nelle istituzioni europee. Gli italiani in generale sono molto condizionati e informati di quanto accade in Italia. E la maggior parte di essi – come chi scrive – da giorni cerca di adottare tutte le misure e i protocolli ampiamente imposti o consigliati in Italia. Cercando quindi di restare il più possibile a casa ed evitare ogni contatto personale, se non con le precauzioni e le distanze note. Diversa è la reazione, e diversi sono i commenti social, ad alcune altalenanti manifestazioni emotive che giungono dall’Italia Italia. Tra la disperazione ed il risorgimento dell’unità nazionale e l’inneggiamento – con tifoseria e manifestazioni da stadio – nei confronti del nostro Paese. Alcuni, da quanto si può vedere soprattutto sui social, si uniscono ai cori nazionalisti e quasi festosi da tifo calcistico. Altri – forse più influenzati dal clima nordico che si respira da queste parti – sono piuttosto critici verso queste a volte esuberanti manifestazioni. Mostrando sorpresa per i flash mob e i canti dai balconi, preferiscono soprattutto esprimere la propria vicinanza e solidarietà per i tanti deceduti, per le loro famiglie, ed i tantissimi malati
in Italia. C’è chi scrive ad esempio, firmando il post come “lo sfogo di un’italiana”: “Italia, Italia. Come se fossero i mondiali. Forse sono io che sto vivendo un lutto enorme, ma non capisco. Forse è un limite mio. Trombette come se fossimo allo stadio. Petardi come il 31 dicembre. Torce dei cellulari come consigliato da Barbara D’Urso in collegamento durante il TG5. Gente che canta grazie Roma, forza Lazio o bella ciao senza nessun motivo. Totalmente fuori contesto. Mentre c’è chi in ospedale muore. Chi non può dire addio alla mamma. Al papà. Al nonno. Mentre c’è chi non sa se riaprirà il proprio negozio tra un mese. Chi si ammala in corsia facendo il proprio lavoro. Trasformare una tragedia in una buffonata. In una carnevalata da due soldi in cui si finge di condividere ma in realtà non si condivide un c…. Andrà tutto bene? Col c…. Ci sono già più di mille morti e miliardi di euro bruciati. Passerà. Sicuramente. Ma non sta andando bene per niente. Ditelo a chi ha chiuso il negozio che andrà tutto bene. Ditelo a chi ha perso un genitore. Non c’è niente di romantico nel confondere una tragedia con martedì grasso. Not in my name. Se ne esce con la consapevolezza. Con la compostezza. Con il rispetto. Non con lenticchie e cotechino. Mi isolo che è meglio. Triste e perplessa.» Da parte di alcuni dei tanti italiani che lavorano presto le istituzioni europee, invece, oltre alla preoccupazione personale per il virus (la Commissione europea da lunedì ha lasciato a casa in tele lavoro tutti i propri funzionari, salvo gli alti dirigenti, mentre il Parlamento Europeo aveva preso misure più restrittive già nelle settimane scorse), c’è quella per il ruolo dell’Europa per fronteggiare questa crisi. Soprattutto per la narrativa che viene riportata sulla stampa e i social, senza risposte credibili, con i fatti e con la comunicazione, da parte della Commissione europea.
C’è ad esempio, come chi scrive, chi esorta tutti i funzionari europei italiani, e soprattutto i loro vertici, a metterci la faccia. Confrontandosi attraverso l’informazione con miriadi di concittadini che, approfittando della crisi, e ispirati dalla frustrazione ma anche dalla disinformazione, quando non da interessi politici, inneggiano persino alla secondo me suicidaria Italexit. Spiegando sui social il contributo che loro e l’UE stanno dando – seppur con poteri e risorse certamente limitate dall’egoismo nazionale che la governa, attraverso il Consiglio – per fronteggiare la crisi. Come, ad esempio, che la Commissione Europea è riuscita, grazie allo sforzo personale del commissario francese Thierry Breton, a fare sbloccare alla Francia e alla Germania le esportazioni di mascherine verso l’Italia, che potrà quindi aumentare il proprio approvvigionamento di uno strumento indispensabile per il personale sanitario. Ma quanto si è letta sui social e sui media questa notizia? Affogata dalle grida di protesta, inneggianti invece, magari, alla “generosità interessata” della Cina. Dopo che solo qualche giorno fa era stata dileggiata come “l’untore” dalla volubile e volatile opinione pubblica italiana. Personalmente penso che quello che l’Europa sta facendo, dovrebbe dirlo e farlo sapere con azioni di comunicazione tipo Karshere, e non con l’annaffiatoio utilizzato nel deserto dell’atavica disinformazione sulle materie europee. E molti italiani a Bruxelles cominciano a pensare che l’UE si stia davvero giocando l’Italia. E se questo avvenisse sarebbe la fine dell’Unitá Europea. Come ha giustamente osservato il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari. C’è quindi chi, tra i funzionari italiani, vorrebbe stimolare i propri colleghi – finché non ci riesce la Commissione Europea con i suoi strumenti, spesso troppo timidi, di comunicazione istituzionale – ad impegnarsi volontariamente e a livello
personale sui social per spiegare (assieme alle foto dei propri cani, gatti e pesci rossi) cosa stanno facendo, e cosa sta facendo l’Europa per i cittadini in questo drammatico momento. Amplificando sulla rete semplici notizie che sono già di dominio pubblico, sui siti delle istituzioni europee. Ma spesso troppo nascoste, e poco diffuse. Spesso non tradotte in italiano. Quasi sempre ben poco spiegate (malgrado la loro frequente ermeticità che lo renderebbe necessario) e troppo poco diffuse con gli strumenti del XXI secolo. Attivissimi, in Belgio, sono stati invece gli organi diplomatici italiani, sin dall’inizio della crisi. Per far valere le ragioni italiane, come l’Ambasciatore Maurizio Massari presso l’Unione Europea, e l’Ambasciatrice presso il Belgio, Elena Basile. L’Ambasciatrice Basile è molto attiva anche sui social personali, oltre che su quelli istituzionali, senza nessun timore di mettere sempre la propria faccia sulle questioni anche più delicate. Cosa molto apprezzata dalla comunità italiana, che è molto fiera della sua rappresentante. Già il 5 marzo aveva incontrato la Ministra belga alla Sanità, Maggie De Block, che aveva voluto essere informata nel dettaglio di tutte le misure prese dall’Italia. Misure che, dopo essere state ritenute esemplari dall’OMS, poco a poco ora tutti gli altri Paesi stanno introducendo. Il sito dell’Ambasciata d’Italia ha una pagina «Focus Covid-19» oltre alla pagina «l’Ambasciata d’Italia comunica» che viene aggiornato costantemente e poi rilanciato sui social media. Vi sono pubblicati l’indirizzo e i numeri di reperibilità, nonché le ultime informazioni su come raggiungere l’Italia dal Belgio, anche alla luce delle misure prese dagli altri Paesi.
Pure il Rappresentante Permanente d’Italia alla NATO, l’Ambasciatore Francesco Talò, è stato sin dall’inizio molto attivo presso il Consiglio atlantico nel sensibilizzare anche tutti i suoi colleghi sull’emergenza italiana e la necessità di valorizzare gli sforzi che disciplinatamente gli italiani compiono a difesa di tutti, in un contesto che incide sulle nostre esigenze di sicurezza e sulla solidarietà transatlantica. Ha contribuito quindi a far sì che la Nato reagisse per impegnarsi ad assicurare la sicurezza del proprio personale nella sede di Bruxelles e nelle varie operazioni, in modo da garantire la continuità e la credibilità dell’azione dell’alleanza. È stato poi tra i primi ambasciatori alla NATO a mettere il proprio personale in telelavoro, riducendo così la presenza in ufficio degli effettivi della Rappresentanza attorno al 20%. I grandi sforzi dei nostri rappresentanti diplomatici hanno senza dubbio contribuito, ognuno nell’ambito di competenza, alla presa di coscienza dei nostri partner a non sottovalutare il loro rischio di vivere in diretta la stessa situazione italiana, senza sprecare l’esperienza che viene dal nord della penisola, e prendere quindi al più presto misure omogenee. Questo anche per non rendere vani gli sforzi e i sacrifici italiani, e prevenire al massimo l’effetto ping-pong tra diversi paesi, tipico delle infezioni.
Gli irresponsabili del Coronavirus: stretta su chi si sposta senza motivo L’Italia supera anche la Cina per numero di morti in un solo giorno: 475 le vittime nelle ultime 24 ore di cui 319 in Lombardia. Il governo sta dunque valutando di prorogare oltre il 3 aprile le misure in atto e si prepara a varare una nuova stretta per tentare di arginare i comportamenti scorretti di chi ancora continua a spostarsi senza motivo, vanificando il sacrifico imposto a milioni di italiani e lo sforzo immane del sistema
sanitario per contenere il coronavirus. Le misure restrittive – spiega il premier Giuseppe Conte in una intervista al Corriere della sera – funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. Pertanto, i provvedimenti del governo – dalla chiusura di molte attività a quello sulla scuola – non potranno che essere prorogati. Conte invita tutti al buon senso, poi fa sapere che si lavora ad un decreto per lo sblocco di investimenti pubblici per decine di miliardi e a un intervento a tutela delle aziende strategiche italiane. Anche dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, dalle colonne di Repubblica, arriva un appello perché ciascuno diventi controllore di se stesso in questi giorni, anche per evitare eventuali ulteriori restrizioni. Sono giorni cruciali, spiega Lamorgese, e tutti si devono impegnare perché l’emergenza possa essere superata. Quindi, utilizzare consapevolmente quegli spazi di movimento che ora sono consentiti, ed evitare stili di vita superficiali e disinvolti: uscire di casa soltanto se strettamente necessario.
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