Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL

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Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
Anguillara Sabazia, due i
casi       accertati       di
coronavirus. Per un terzo si
attende conferma dalla ASL
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Due le persone risultate positive al
coronavirus ad Anguillara Sabazia. A renderlo noto la ASL RM4
che ha fatto sapere che “si tratta di 2 persone che si
trovavano già in isolamento preventivo e che hanno seguito
tutte le procedure previste e loro indicate dalla ASL”.

“La situazione non deve destare pertanto alcuna
preoccupazione. – Ha fatto sapere il Commissario prefettizio
dr Gerardo Caroli – Al momento – ha proseguito il Commissario
– sul territorio sono presenti due casi positivi e un caso che
attende conferma. Si assicura la cittadinanza che il Comune è
in costante e stretto contatto con la ASL e che segue tutte le
Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
misure precauzionali e di prevenzione che le vengono indicate
per la gestione dell’emergenza.Sarà compito del Comune
avvisare tempestivamente la cittadinanza di ogni ulteriore
comunicazione. Si rinnova l’appello a RESTARE IN CASA e ad
attenersi scrupolosamente alle disposizioni emanate al fine di
contenere il diffondersi del virus CoVID-19 evitando in
particolare tutti i contatti che non siano assolutamente e
strettamente indispensabili”.
Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
Scuole, verso proroga del 3
aprile per la riapertura
“Penso si andrà nella direzione che ha detto il presidente
Conte di prorogare la data del 3 aprile ma in questi giorni
invito tutti alla massima responsabilità. Non è possibile dare
un’altra data per l’apertura” delle scuole “tutto dipende
dall’evoluzione di questi giorni, dallo scenario
epidemiologico. Riapriremo le scuole solo quando avremo la
certezza di assoluta sicurezza”.          Così il ministro
dell’Istruzione Lucia Azzolina

“Sicuramente – ha aggiunto – verranno prese misure per gli
studenti che devono fare gli esami di stato. Le misure
dipendono da quanto ancora rimarranno chiuse le scuole. Stiamo
pensando a diversi scenari possibili; apprezzo tanto i
Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
documenti che le consulte e il forum degli studenti hanno
presentato. Gli studenti mostrano grande maturità li terrò in
seria considerazione. Saranno comunque esami seri ma che
dovranno tenere presenti il momento difficilissimo che gli
studenti stanno attraversando”.

Bracciano,     il     sindaco
informa: “Terzo caso positivo
al   Coronavirus.    Dopo   i
parchi, disposta anche la
Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
chiusura del cimitero”
BRACCIANO (RM) – Prosegue l’informazione quotidiana ai
cittadini di Bracciano da parte del primo cittadino Armando
Tondinelli sugli sviluppi relativi i contagi da coronavirus
che stanno interessando il territorio di competenza e le
misure messe in atto per contrastare il contagio.

“La Asl Rm4 ci ha comunicato un nuovo caso di Coronavirus a
Bracciano. Questa nuova persona si aggiunge alle altre due già
accertate per un totale di tre soggetti positivi al Covid – 19
nell’intero nostro territorio. – Così il sindaco di Bracciano
attraverso una nota stampa – I tre contagiati, – prosegue
Tondinelli – si trovano in isolamento domiciliare monitorati
costantemente dal personale Asl che oltretutto ha già
contattato le persone che sono entrate in contatto con loro e
che potenzialmente potrebbero aver contratto il virus. Nei
loro confronti è stato da subito applicato il protocollo
sanitario per evitare che la situazione sfugga al giusto
controllo. La nostra solidarietà e sostegno morale va dunque a
chi in questo momento sta combattendo questa terribile
malattia. Sappiamo che le condizioni delle persone risultate
positive non sono gravi, di fatti non è stato ritenuto ancora
necessario il ricovero in ospedale.

Informo altresì i cittadini – prosegue ancora Tondinelli – di
aver disposto la chiusura del cimitero perché diventato un
pericoloso punto di aggregazione. Invito la cittadinanza a
spostarsi solo se strettamente necessario tutto ciò che può
aspettare va rimandato per tutelare principalmente la salute
di ciascuna persona. Proseguono i controlli serrati di polizia
locale e carabinieri e nonostante le raccomandazioni e le
denunce penali dobbiamo ancora constatare che si continuano a
Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
verificare assembramenti anche se in misura minore rispetto ai
giorni scorsi. La raccomandazione che torno a fare ai
concittadini è quella di restare a casa per uscire il prima
possibile da questa emergenza. Stiamo cercando in tutti i modi
di aggiornare costantemente la cittadinanza per affrontare
uniti questo momento. Insieme ce la faremo!”.
Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
Anguillara,   Serami   (FdI):
Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
“Servono      provvedimenti
amministrativi a favore di
famiglie e imprese”
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “A seguito di numerose segnalazioni
giunte da Cittadini comuni e imprese locali, come direttivo di
Fratelli d’Italia Anguillara abbiamo sentito il dovere di
sollecitare il Commissario Prefettizio, attraverso una formale
richiesta, riguardo l’opportunità di porre in essere
provvedimenti amministrativi a favore delle Famiglie e le
Imprese di Anguillara segnate da questo periodo di emergenza”
Dichiara in una nota Enrico Serami, coordinatore e portavoce
locale di Fratelli d’Italia.

“Nello specifico – prosegue Serami – per le imprese, in
particolare quelle investite dalla chiusura forzata, abbiamo
richiesto di congelare, rimodulare o differire i pagamenti di
TOSAP, TARI, Imposta sulla pubblicità ovvero di tutte le
imposte locali scadute o in scadenza: in alternativa chiediamo
siano commisurate agli effettivi giorni di apertura/chiusura e
secondo parametri oggettivi di produttività.

Per le famiglie con figli, vista la chiusura delle scuole,
abbiamo richiesto la possibilità di rinviare la riscossione
sine die delle tariffe riguardanti i servizi scolastici ed
educativi vista l’impossibilità di usufruire dei servizi
stessi e, per chi avesse già pagato di prevedere forme di
compensazione o restituzione. Infine per tutte le associazioni
ed enti senza scopo di lucro che usufruiscono in convenzione
di immobili pubblici abbiamo richiesto la sospensione e rinvio
della riscossione dei canoni di locazione. Siamo al fianco di
tutti i cittadini al quale vogliamo mandare il nostro più caro
Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
abbraccio, e ai titolari di Imprese raccomandiamo di tenere
duro, passerà anche questa emergenza e sapremo tutti
contribuire, tutti per tutti, e più di prima per far rifiorire
Anguillara: #iorestoacasa – conclude – e so’ che andrà tutto
bene”.

Gela,     via     vai    di
tossicodipendenti    in via
Scipione   l’Africano.   La
Polizia di Stato sorprende
due pusher minorenni
Sequestrate 46 dosi di hashish e 395 euro in
contanti, provento dell’attività di spaccio

GELA – I poliziotti del commissariato di Gela, nel pomeriggio
Anguillara Sabazia, due i casi di coronavirus. Per un terzo si attende conferma dalla ASL
di mercoledì, hanno sorpreso due minori che spacciavano
hashish in via Scipione l’Africano. Gli agenti, nel corso di
un servizio di appostamento finalizzato a verificare
l’attività di spaccio, hanno accertato che diversi occupanti
di autovetture e motocicli si fermavano a parlare con due
giovani. I predetti, dopo il primo contatto, si allontanavano
per fare poi ritorno e consegnare qualcosa agli occupanti dei
mezzi. I poliziotti sono quindi intervenuti per identificare i
due pusher, risultati minori. Nel corso del controllo, un
assuntore, non riconoscendo gli agenti della Polizia di Stato,
si è avvicinato ai giovani chiedendo loro dell’hashish. Gli
agenti hanno quindi perquisito i due minorenni e i luoghi dove
gli stessi si recavano per prelevare lo stupefacente nascosto.
All’interno di un contatore dell’energia elettrica i
poliziotti hanno sequestrato un involucro di hashish e la
somma in contanti di 395 euro, provento dell’attività di
spaccio e all’interno di un sacco dell’immondizia, abbandonato
lungo la via Dinomane, altri 45 involucri di hashish, pronti
per lo spaccio. I due minorenni sono stati segnalati alla
Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni
di Caltanissetta. I due minori e i due assuntori fermati dagli
agenti sono stati segnalati anche per inosservanza dei
provvedimenti dell’autorità, in relazione alla violazione
delle misure di contenimento previste dal D.P.C.M. del 9 marzo
u.s. contro il coronavirus.
Finlandia,      coronavirus:
economia a rischio decrescita
del 5 percento
La pandemia di coronavirus, CV, potrebbe provocare        un calo
della crescita dell’l’economia finlandese fino al cinque per
cento quest’anno, secondo ETLA Economic Research (Etla),
un’organizzazione finlandese di ricerca sostenuta da lobbies
commerciali.

Secondo l’Etla, il ciclo economico
potrebbe contrarsi tra l’uno e il cinque percento quest’anno,
osservando che
l’impatto del CV potrebbe essere ridotto al minimo se
l’epidemia verrà messa
sotto controllo in Europa e se l’area si mettesse d’accordo
per intraprendere
misure di stimolo intensive.

“Tuttavia,
al momento   lo   scenario   di   base   più   positivo   sembra
improbabile. Stimiamo che
l’estremità negativa della scala (contrazione del cinque per
cento) sembra
molto probabile ora“, ha dichiarato il capo del settore
previsionale
di Etla, Markku Lehmus.
Markku-Lehmus

Secondo le stime del think tank, l’attività economica potrà
contrarsi di circa il 10 per
cento tra aprile e giugno, prima di riprendersi. Il CEO di
Etla, Aki Kangasharju, ha affermato che la
proiezione si basa sulle valutazioni in Occidente di come si è
comportata
l’economia cinese durante il picco della epidemia di
coronavirus.

“Secondo
queste analisi, tra gennaio e febbraio, l’economia cinese si è
ridotta fino al
13%, ma a marzo si è già ripresa. Partiamo dal presupposto che
l’Europa e la
Finlandia non adotteranno misure altrettanto solide per
prevenire la diffusione
del virus, quindi l’economia non rallenterà tanto, ma
l’impatto del virus sarà
più duraturo “, ha dichiarato Kangasharju in una nota.

Secondo ETLA, le azioni progettate per
bloccare la diffusione di Covid-19, causeranno importanti
costi finanziari. Usare
le quarantene, spostare online le attività di aziende di
servizi e quelle
scolastiche, renderà difficile per i dipendenti espletare il
rapporto al
lavoro. Allo stesso tempo, la domanda di servizi, specialmente
nei settori del
turismo, dell’ospitalità e dell’intrattenimento, calerà, ha
sottolineato il think tank, il che purtroppo sta
verificandosi non solo in Finlandia.

Per affrontare questo periodo di
difficoltà, la banca Nordea ha deciso di offrire periodi fino
a 6 mesi senza
rate sui loro mutui a quei clienti privati e aziendali in
tutti i paesi nordici
che abbiano bisogno di sostegno a causa della pandemia. Per le
piccole e medie
imprese, Nordea ha disposto un periodo gratuito di 3 mesi ove
necessario.

“Siamo
qui per supportare i nostri clienti in periodi buoni e
difficili come partner
finanziari forti e affidabili. Il CV si è diffuso rapidamente
e ha un impatto
sulle società nordiche e sui nostri clienti. Ecco perché
abbiamo deciso di attuare
una serie di azioni rapide per sostenere i clienti personali e
le piccole e
medie imprese nei paesi nordici. È ancora più importante
aiutare a far funzionare
le economie nordiche in questi tempi eccezionali ”, ha
dichiarato Frank Vang-Jensen, presidente e CEO del
gruppo.

I clienti privati che necessitano di un
periodo senza rate, possono trovare informazioni su come fare
domanda sul sito
web di Nordea, mentre la clientela aziendale può trovare
maggiori informazioni
attraverso i normali canali bancari, e la banca li esorta a
contattarla
immediatamente, se si aspetta modifiche alle sue normali
operazioni. Nordea
consiglia alle aziende di elaborare previsioni realistiche di
liquidità e
chiari budget per i flussi di cassa. Se necessario, Nordea
dispone di diverse
modalità operative e strumenti disponibili per aiutare a
rafforzare il capitale
circolante e la liquidità. “La nostra è
una banca molto ben capitalizzata con un bilancio solido e ci
offre una solida
piattaforma per aiutare i nostri clienti: stiamo prendendo
tutte le misure
possibili per aiutarli e consigliarli “, aggiunge Frank Vang-
Jensen.

Un autorevole sprone
IL PIL su base di 4 anni
…..’crisi finanziaria’ _____Pessimista ____Ottimista

Il Presidente Sauli Niinistö ha esortato i finlandesi a
mostrarsi solidali tra loro nel mezzo dello stato di emergenza
dichiarato lunedì in Finlandia.“Il mondo intero è in uno stato
di emergenza. Nessuno può valutare l’esito, ma si può già
vedere che gli effetti saranno profondi e di lunga durata. Le
nostre vite quotidiane cambieranno inevitabilmente e ci
troviamo di fronte a una realtà in cui i nostri pensieri e le
nostre azioni sono dettati da salute, mezzi di sussistenza e
assistenza reciproca “, ha scritto nel suo blog.
Castel Gandolfo, Angeletti
(FdI) scrive alla sindaca
Monachesi: “Subito misure
straordinarie a sostegno di
famiglie e imprese”
CASTEL GANDOLFO    (RM) – Fabio Angeletti – nominato
ufficialmente lo   scorso 22 gennaio dal Presidente del
Coordinamento provinciale l’onorevole Marco Silvestroni,
deputato di FdI Portavoce del Circolo “Giorgia Meloni” di
Fratelli d’Italia del Comune di Castel Gandolfo – nella sua
veste di portavoce del partito di Giorgia Meloni, ha scritto
alla sindaca di Castel Gandolfo per chiedere l’applicazione di
misure straordinarie e aiuti economici a sostegno di famiglie,
imprese, locali e partite iva nel Comune di Castel Gandolfo in
questo periodo di grave crisi economica innescatasi con
l’emergenza coronavirus.

“La nostra Nazione – scrive Angeletti alla Sindaca Milvia
Monachesi – si trova a fronteggiare un ‘emergenza che non ha
precedenti. Le famiglie, le imprese, le istituzioni sono oggi
messe tutte a dura prova per combattere un
nemico inaspettato quanto invisibile. Un nemico che ha già
provocato tante vittime e chissà quante vite ancora strapperà
ali ‘affetto dei propri cari.
Il Coronavirus non sta causando soltanto una drammatica crisi
sanitaria, ma sta mettendo letteralmente in ginocchio il Paese
anche da un punto di vista economico. Migliaia sono le aziende
ferme, così come quelle che hanno già chiuso i battenti. Si
moltiplicano le richieste di aiuto e ci sono lavoratori
autonomi impossibilitati a svolgere il proprio mestiere o
professione e quindi che vedono sfumare guadagni. L ‘emergenza
di queste settimane richiede che le Istituzioni cittadine,
oltre a far rispettare in maniera puntuale le disposizioni
impartite sia in campo nazionale che regionale,     si attivino
immediatamente per dare risposta ai bisogni della   popolazione.
Occorre assumere misure straordinarie e aiuti       economici a
sostegno di famiglie, imprese, locali e partite     iva messe a
dura prova dalle giuste restrizioni governative e crisi di
liquidità.

Il Circolo “Giorgia Meloni” di Fratelli d ‘Italia – ha
proseguito il Portavoce – chiede collaborazione tra le forze
di maggioranza e di opposizione affinché possano gestire
insieme questo momento di grande preoccupazione per la nostra
comunità, al di là delle consuete divergenze politiche e nel
rispetto dei ruoli di ciascuno, per trasmettere un messaggio
di fiducia partecipando senza riserve a tutti gli sforzi
necessari per la tutela della salute pubblica e mettendo a
disposizione del/ ‘Amministrazione il loro apporto concreto e
leale e le competenze individuali nei modi ritenuti utili.

Auspichiamo   tuttavia   che,   accanto   alle   misure   per   il
contenimento del contagio, altrettanta cura sia rivolta al
monitoraggio costante di situazioni di disagio sociale e di
sofferenza economica di famiglie e imprese. Con spirito
prettamente collaborativo sosteniamo che, con l ‘emergenza
Coronavirus, servono da subito misure straordinarie a sostegno
di
imprese e famiglie. Anche se siamo consci che lo
scaglionamento nel tempo di TAR! e altre tasse e tributi
potrebbe essere insufficiente e occorrerebbe sicuramente l
‘azzeramento, perché posticipare la tassa dei rifiuti e gli
altri obblighi (tributi e tasse) significherebbe soltanto
spostare il problema, cosa che non aiuta il titolare di un
‘attività che si ritroverà poi con un cumulo di tasse da
pagare e pur ritenendo necessario prevedere anche l
‘azzeramento
del/ ‘IMU per gli immobili che sono concessi in affitto alle
attività commerciali, in modo da consentire di conseguenza ai
titolari di attività di richiedere al proprietario uno sconto
sul canone d’affitto.
Se proprio l ‘Amministrazione non può azzerare nulla, allora
invitiamo la S.V. e la medesima ad esaminare la possibilità di
provvedere, sin da subito, a posticipare senza penali tutte le
tasse, i pagamenti per nidi e scuole per l ‘infanzia e
attivarsi per il rimborso della mensa scolastica come, nello
specifico e vista la gravità del momento, sarebbe opportuno,
adottare le seguenti misure:

     sospensione e relativa esenzione della tassa di
     soggiorno per i mesi di aprile, maggio, giugno e luglio
     2020;
     abbattimento, solo per l ‘anno 2020, del 20% del/
     ‘Imposta sulla Pubblicità delle Insegne come attuato in
     altri Comuni;
     sospensione e differimento della T ari della prima rata
     delle utenze domestiche (famiglie) al 30/06/2020;
     sospensione e differimento della Tari di tutte le rate
     delle utenze    non domestiche (aziende, artigiani,
     commercianti    e professionisti) differendole e
     scaglionando/e nel seguente ordine:
     prima rata al 31/08/20, seconda rata al 30/09, terza
     rata al 31/10, quarta rata al 30/11 e quinta rata al
     31/12;
     differimento dal pagamento della T. O.S.A.P. (tassa
     occupazione suolo pubblico). Quando si verificano
     circostanze eccezionali come quella di una epidemia su
     scala mondiale, è chiaro che l’insieme di regole di
     finanza locale dovrebbero adeguarsi allo stato di
     necessità.

Confidiamo che, come il Governo ha fatto la sua parte, anche
l’Amministrazione comunale di Castel Gandolfo sappia fare la
sua”.
Football Club                    Frascati, il
co-presidente                    Lopapa: “Il
rapporto con                     Laureti? Va
tutto a gonfie                   vele”
Frascati (Rm) – Il Football Club Frascati lui l’ha visto
nascere, crescere e ora divenire una concreta realtà. Stefano
Lopapa, attuale co-presidente, ha visto muovere i primissimi
timidi passi del sodalizio tuscolano e ora può essere
orgoglioso di ciò in cui si è “trasformato”. “Quest’anno è
stato davvero molto positivo – spiega – La società ha
continuato il percorso di crescita a tutti i livelli: la
Scuola calcio ha aumentato a dismisura il numero dei
tesserati, le squadre giovanili agonistiche stanno facendo dei
campionati di buon livello e hanno fatto concreti passi avanti
rispetto alla scorsa stagione e poi c’è stata la novità della
nostra prima volta “coi grandi”, con la Seconda categoria che
è pure al comando del suo girone. Insomma lo stop per questa
emergenza è stato doppiamente un peccato, ma speriamo che
l’intera nazione si possa risollevare al più presto: io sono
fiducioso e anzi credo che tutti noi possiamo uscire
“migliorati” da questa esperienza. Per quanto riguarda la
stagione del calcio dilettante, temo che sia finita anzitempo:
molto dipenderà da come saranno i dati del contagio da
Coronavirus nei primi giorni di aprile. Se la situazione non
sarà migliorata in maniera sensibile, sarà complicato
riorganizzare i calendari dei vari campionati”. Lopapa, tra
l’altro, è anche titolare di un noto ristorante nella zona
centrale di Frascati che ha chiuso i battenti ormai da più di
una settimana: “Un provvedimento inevitabile, anzi a mio
parere questo tipo di scelta poteva essere fatta anche prima
per evitare ulteriori problemi. Tutto passa in secondo piano
quando si parla di salute”. Tornando a parlare di calcio,
Lopapa parla del rapporto con l’altro presidente Claudio
Laureti: “Ho sempre detto che, da quando è subentrato tre anni
fa assieme al suo staff tecnico, ha fatto fare sensibili passi
in avanti al Football Club Frascati. A livello umano, poi,
magari ce ne fossero altri cento come lui: tra noi c’è
sintonia totale”. Un discorso simile Lopapa lo fa anche per
ciò che concerne la prima squadra: “Lo staff di persone che la
seguono si sono perfettamente integrate nei nostri meccanismi
societari. Ognuno ha le sue competenze, c’è rispetto reciproco
e non ci sono prevaricazioni: siamo molto soddisfatti di come
vanno le cose”.
Pomezia, 37enne prende a
spintoni il padre per uscire
a comprare la droga
POMEZIA (RM) – In preda a una violenta crisi d’astinenza,
temporaneamente ospite presso casa dei genitori, un 37enne di
Pomezia si era deciso a violare le prescrizioni imposte dalle
misure urgenti adottate per il contenimento del Covid-19 ed
uscire di casa per andare ad acquistare della droga.

Il padre, un pensionato di 63 anni, ha
tentato in tutti i modi di convincerlo a desistere, ma il
figlio, in un
improvviso scatto d’ira provocato dal prolungato digiuno dalle
sostanze
stupefacenti, lo ha spintonato più volte per aprirsi la strada
verso la porta di
casa.

Sfinito dalla situazione, il genitore ha chiesto aiuto al
“N.U.E. 112” e i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della
Compagnia di Pomezia, intervenuti in pochi minuti nella casa
di via Enrico Berlinguer, hanno riportato la calma e soccorso
la vittima che, fortunatamente, non ha riportato lesioni.

Il 37enne è stato denunciato a piede libero con l’accusa di
maltrattamenti in famiglia ed è stato sottoposto al divieto di
avvicinamento al padre e ai luoghi da lei frequentati; per cui
si è trasferito presso un’altra abitazione dove vive da solo.
Emergenza coronavirus, anche
in    Belgio   partono    le
restrizioni
di Alessandro Butticé

BRUXELLES – Dal 18 marzo, il Belgio, parte di quest’Europa a
diverse velocità nell’arginare la pandemia covid-19, ha deciso
una restrizione, seppure soft, di limitazione all’uscita dalle
proprie abitazioni.
Con un decreto governativo del 13 marzo, tutte le attività a
carattere privato o pubblico, di natura culturale, sociale,
folcloristico, sportivo e ricreativo erano già state vietate
fino al 3 aprile.

Dopo aver osservato, a volte con una certa sorpresa o distacco
la situazione italiana, negli ultimi giorni anche gli altri
Paesi europei, seppure in ordine sparso e poco troppo
coordinato, stanno cominciando ad utilizzare misure sempre più
severe per cercare di arrestare l’avanzata del Covid-19 che ,
essendo una pandemia, non conosce frontiere sovraniste.

È quindi illusorio per chiunque poter pensare di essere
risparmiati da questo flagello, sanitario, economico e
sociale, con la semplice chiusura delle proprie frontiere.

La comunità italiana a Bruxelles segue dall’inizio la critica
situazione in Italia e, non con minore preoccupazione,
l’avanzata del virus in Belgio. Paese che, pur disponendo di
ottime strutture sanitarie, non può non tenere conto dei
problemi vissuti dal sistema sanitario lombardo. Che ha fama
di essere uno dei migliori del mondo, e non solo di Europa.

L’apprensione è quindi molta. Anche se dimostrata con lo
spirito di una latitudine più nordica, e quindi sinora dando
meno spazio alla manifestazione di emotività collettiva.

Ma vorrei soffermarmi su alcuni atteggiamenti della comunità
italiana, registrati in contatti interpersonali, ma anche
sulla stampa ed i social.
Distinguendo la comunità italiana in Belgio, tout court, da
quella dei tanti italiani che lavorano invece nelle
istituzioni europee.
Gli italiani in generale sono molto condizionati e informati
di quanto accade in Italia. E la maggior parte di essi – come
chi scrive – da giorni cerca di adottare tutte le misure e i
protocolli ampiamente imposti o consigliati in Italia.
Cercando quindi di restare il più possibile a casa ed evitare
ogni contatto personale, se non con le precauzioni e le
distanze note.

Diversa è la reazione, e diversi sono i commenti social, ad
alcune altalenanti manifestazioni emotive che giungono
dall’Italia Italia. Tra la disperazione ed il risorgimento
dell’unità nazionale e l’inneggiamento – con tifoseria e
manifestazioni da stadio – nei confronti del nostro Paese.
Alcuni, da quanto si può vedere soprattutto sui social, si
uniscono ai cori nazionalisti e quasi festosi da tifo
calcistico. Altri – forse più influenzati dal clima nordico
che si respira da queste parti – sono piuttosto critici verso
queste a volte esuberanti manifestazioni. Mostrando sorpresa
per i flash mob e i canti dai balconi, preferiscono
soprattutto esprimere la propria vicinanza e solidarietà per i
tanti deceduti, per le loro famiglie, ed i tantissimi malati
in Italia.

C’è chi scrive ad esempio, firmando il post come “lo sfogo di
un’italiana”: “Italia, Italia. Come se fossero i mondiali.
Forse sono io che sto vivendo un lutto enorme, ma non capisco.
Forse è un limite mio. Trombette come se fossimo allo stadio.
Petardi come il 31 dicembre. Torce dei cellulari come
consigliato da Barbara D’Urso in collegamento durante il TG5.
Gente che canta grazie Roma, forza Lazio o bella ciao senza
nessun motivo. Totalmente fuori contesto. Mentre c’è chi in
ospedale muore. Chi non può dire addio alla mamma. Al papà. Al
nonno. Mentre c’è chi non sa se riaprirà il proprio negozio
tra un mese. Chi si ammala in corsia facendo il proprio
lavoro. Trasformare una tragedia in una buffonata. In una
carnevalata da due soldi in cui si finge di condividere ma in
realtà non si condivide un c…. Andrà tutto bene? Col c…. Ci
sono già più di mille morti e miliardi di euro bruciati.
Passerà. Sicuramente. Ma non sta andando bene per niente.
Ditelo a chi ha chiuso il negozio che andrà tutto bene. Ditelo
a chi ha perso un genitore. Non c’è niente di romantico nel
confondere una tragedia con martedì grasso. Not in my name. Se
ne esce con la consapevolezza. Con la compostezza. Con il
rispetto. Non con lenticchie e cotechino. Mi isolo che è
meglio. Triste e perplessa.»

Da parte di alcuni dei tanti italiani che lavorano presto le
istituzioni europee, invece, oltre alla preoccupazione
personale per il virus (la Commissione europea da lunedì ha
lasciato a casa in tele lavoro tutti i propri funzionari,
salvo gli alti dirigenti, mentre il Parlamento Europeo aveva
preso misure più restrittive già nelle settimane scorse), c’è
quella per il ruolo dell’Europa per fronteggiare questa crisi.
Soprattutto per la narrativa che viene riportata sulla stampa
e i social, senza risposte credibili, con i fatti e con la
comunicazione, da parte della Commissione europea.
C’è ad esempio, come chi scrive, chi esorta tutti i funzionari
europei italiani, e soprattutto i loro vertici, a metterci la
faccia. Confrontandosi attraverso l’informazione con miriadi
di concittadini che, approfittando della crisi, e ispirati
dalla frustrazione ma anche dalla disinformazione, quando non
da interessi politici, inneggiano persino alla secondo me
suicidaria Italexit. Spiegando sui social il contributo che
loro e l’UE stanno dando – seppur con poteri e risorse
certamente limitate dall’egoismo nazionale che la governa,
attraverso il Consiglio – per fronteggiare la crisi. Come, ad
esempio, che la Commissione Europea è riuscita, grazie allo
sforzo personale del commissario francese Thierry Breton, a
fare sbloccare alla Francia e alla Germania le esportazioni di
mascherine verso l’Italia, che potrà quindi aumentare il
proprio approvvigionamento di uno strumento indispensabile per
il personale sanitario.

Ma quanto si è letta sui social e sui media questa notizia?
Affogata dalle grida di protesta, inneggianti invece, magari,
alla “generosità interessata” della Cina. Dopo che solo
qualche giorno fa era stata dileggiata come “l’untore” dalla
volubile e volatile opinione pubblica italiana.
Personalmente penso che quello che l’Europa sta facendo,
dovrebbe dirlo e farlo sapere con azioni di comunicazione tipo
Karshere, e non con l’annaffiatoio utilizzato nel deserto
dell’atavica disinformazione sulle materie europee.

E molti italiani a Bruxelles cominciano a pensare che l’UE si
stia davvero giocando l’Italia. E se questo avvenisse sarebbe
la fine dell’Unitá Europea. Come ha giustamente osservato il
filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari. C’è quindi
chi, tra i funzionari italiani, vorrebbe stimolare i propri
colleghi – finché non ci riesce la Commissione Europea con i
suoi strumenti, spesso troppo timidi, di comunicazione
istituzionale – ad impegnarsi volontariamente e a livello
personale sui social per spiegare (assieme alle foto dei
propri cani, gatti e pesci rossi) cosa stanno facendo, e cosa
sta facendo l’Europa per i cittadini in questo drammatico
momento. Amplificando sulla rete semplici notizie che sono già
di dominio pubblico, sui siti delle istituzioni europee. Ma
spesso troppo nascoste, e poco diffuse. Spesso non tradotte in
italiano. Quasi sempre ben poco spiegate (malgrado la loro
frequente ermeticità che lo renderebbe necessario) e troppo
poco diffuse con gli strumenti del XXI secolo.

Attivissimi, in Belgio, sono stati invece gli organi
diplomatici italiani, sin dall’inizio della crisi. Per far
valere le ragioni italiane, come l’Ambasciatore Maurizio
Massari presso l’Unione Europea, e l’Ambasciatrice presso il
Belgio, Elena Basile.
L’Ambasciatrice Basile è molto attiva anche sui social
personali, oltre che su quelli istituzionali, senza nessun
timore di mettere sempre la propria faccia sulle questioni
anche più delicate. Cosa molto apprezzata dalla comunità
italiana, che è molto fiera della sua rappresentante. Già il 5
marzo aveva incontrato la Ministra belga alla Sanità, Maggie
De Block, che aveva voluto essere informata nel dettaglio di
tutte le misure prese dall’Italia. Misure che, dopo essere
state ritenute esemplari dall’OMS, poco a poco ora tutti gli
altri Paesi stanno introducendo.

Il sito dell’Ambasciata d’Italia ha una pagina «Focus
Covid-19» oltre alla pagina «l’Ambasciata d’Italia comunica»
che viene aggiornato costantemente e poi rilanciato sui social
media. Vi sono pubblicati l’indirizzo e i numeri di
reperibilità, nonché le ultime informazioni su come
raggiungere l’Italia dal Belgio, anche alla luce delle misure
prese dagli altri Paesi.
Pure il Rappresentante Permanente d’Italia alla NATO,
l’Ambasciatore Francesco Talò, è stato sin dall’inizio molto
attivo presso il Consiglio atlantico nel sensibilizzare anche
tutti i suoi colleghi sull’emergenza italiana e la necessità
di valorizzare gli sforzi che disciplinatamente gli italiani
compiono a difesa di tutti, in un contesto che incide sulle
nostre esigenze di sicurezza e sulla solidarietà
transatlantica. Ha contribuito quindi a far sì che la Nato
reagisse per impegnarsi ad assicurare la sicurezza del proprio
personale nella sede di Bruxelles e nelle varie operazioni, in
modo da garantire la continuità e la credibilità dell’azione
dell’alleanza. È stato poi tra i primi ambasciatori alla NATO
a mettere il proprio personale in telelavoro, riducendo così
la presenza in ufficio degli effettivi della Rappresentanza
attorno al 20%.

I grandi sforzi dei nostri rappresentanti diplomatici hanno
senza dubbio contribuito, ognuno nell’ambito di competenza,
alla presa di coscienza dei nostri partner a non sottovalutare
il loro rischio di vivere in diretta la stessa situazione
italiana, senza sprecare l’esperienza che viene dal nord della
penisola, e prendere quindi al più presto misure omogenee.
Questo anche per non rendere vani gli sforzi e i sacrifici
italiani, e prevenire al massimo l’effetto ping-pong tra
diversi paesi, tipico delle infezioni.
Gli    irresponsabili   del
Coronavirus: stretta su chi
si sposta senza motivo
L’Italia supera anche la Cina per numero di morti in un solo
giorno: 475 le vittime nelle ultime 24 ore di cui 319 in
Lombardia.

Il governo sta dunque valutando di prorogare oltre il 3 aprile
le misure in atto e si prepara a varare una nuova stretta per
tentare di arginare i comportamenti scorretti di chi ancora
continua a spostarsi senza motivo, vanificando il sacrifico
imposto a milioni di italiani e lo sforzo immane del sistema
sanitario per contenere il coronavirus.

Le misure restrittive – spiega il premier Giuseppe Conte in
una intervista al Corriere della sera – funzionano, e quando
si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere,
non si potrà tornare subito alla vita di prima. Pertanto, i
provvedimenti del governo – dalla chiusura di molte attività a
quello sulla scuola – non potranno che essere prorogati. Conte
invita tutti al buon senso, poi fa sapere che si lavora ad un
decreto per lo sblocco di investimenti pubblici per decine di
miliardi e a un intervento a tutela delle aziende strategiche
italiane.

Anche dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, dalle
colonne di Repubblica, arriva un appello perché ciascuno
diventi controllore di se stesso in questi giorni, anche per
evitare eventuali ulteriori restrizioni.

Sono giorni cruciali, spiega Lamorgese, e tutti si devono
impegnare perché l’emergenza possa essere superata. Quindi,
utilizzare consapevolmente quegli spazi di movimento che ora
sono consentiti, ed evitare stili di vita superficiali e
disinvolti:   uscire   di   casa   soltanto   se   strettamente
necessario.
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