COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019
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COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019 Prime Pagine 02/04/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 1 Politica locale 01/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 54 Inaugurata la sede elettorale della lista "Insieme per Russi" 2 02/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 38 «Tasse ferme, cala quella sulla pubblicità» 3 sport 01/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 29 Il Civitella impone il pari al Russi 4 01/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36 Godo e Real Fusignano continuano a sperare 5 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 02/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Ires, sconti per 400mila imprese 7 02/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8 Giuseppe Chiellino Fondi Ue 2021-2027, trattativa al via 8 02/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8 Emilia Patta Stop fuoco renziano su Mdp: nei Comuni accordo necessario 10 02/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 11 Sara Monaci Olimpiadi, la Lega pensa a 80 milioni di fondi pubblici 12 02/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 20 Marco MobiliGiovanni Parente Cessione d' azienda estesa a commercialisti e avvocati 14 02/04/2019 Italia Oggi Pagina 32 MATTEO BARBERO Elezioni, candidature tra il 26 e 27 aprile 16 02/04/2019 Italia Oggi Pagina 32 FRANCESCO CERISANO P.a., concretezza in tempi certi 17 02/04/2019 Italia Oggi Pagina 32 STEFANO MANZELLI Videosorveglianza, fondi a 200 enti 18 02/04/2019 Italia Oggi Pagina 37 ALESSANDRA RICCIARDI M5s e Lega si sfidano sui nidi 19
2 aprile 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
1 aprile 2019 Pagina 54 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Politica locale Inaugurata la sede elettorale della lista "Insieme per Russi" RUSSI Si completa con l' inaugurazione della sede elettorale la marcia di avvicinamento verso le elezioni comunali del prossimo maggio. Da ieri la lista Insieme per Russi- Valentina Palli Sindaco ha la sua casa nel cuore pulsante di Russi, in corso Farini 17, in quell' angolo ai bordi della piazza che storicamente è da sempre il punto di incontro di idee, sogni, speranze e realtà della città. Tante persone hanno partecipato all' evento con una grande partecipazione di giovani. Emozionatissima, Valentina Palli: «Sono felicissima, è stata una mattinata piena di partecipazione da parte della gente di Russi e questo conferma che aver scelto di avere una sede nel cuore pulsante di Russi è un' idea che potrà permetterci di essere a contatto con le persone ed ascoltare i loro suggerimenti, i loro problemi e dar loro le risposte di cui hanno bisogno». L' idea della sede è quella di un punto di incontro, una sorta di piazza dentro la piazza. «Siamo qui, pronti ad ascoltare le persone e ad accogliere chiunque voglia sapere quello che abbiamo in mente per questa città. L' idea è di farne un luogo di convivialità aperto a tutti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
2 aprile 2019 Pagina 38 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Politica locale «Tasse ferme, cala quella sulla pubblicità» In controtendenza rispetto ad altri Comuni, Ravenna non ritocca le imposte di ROBERTA BEZZI BUONA notizie per i cittadini ravennati in materia di tassazione. «Già lo scorso dicembre - fanno sapere dal Comune -, il consiglio comunale ha approvato il bilancio del 2019 e il Documento unico di programmazione 2019-2021 senza alcun ritocco. Anzi, va sottolineata la lieve diminuzione riguardante l' imposta sulla pubblicità relativa agli spazi minori. In linea con quanto da tempo dichiarato, il Comune di Ravenna ha deciso di non avvalersi delle nuove opportunità offerte dalla legge di stabilità messa a punto dal governo». A confermarlo l' analisi del Sole 24 ore sulle imposte locali dei Comuni d' Italia. Una scelta, quest' ultima, non scontata considerando che - dopo tre anni di sostanziale stabilità - molti Comuni italiani si apprestano invece ad aumentare le imposte su immobili, redditi e pubblicità. Questi sono i primi effetti della 'mano libera' che l' ultima manovra finanziaria ha lasciato agli amministratori locali. Pare che a registrare più ritocchi siano i tributi minori, dall' imposta di soggiorno alla Tosap, fino all' imposta di pubblicità. Diversi anche i sindaci che, alla luce della manovra di primavera del 2017 (il decreto legge 50), hanno deciso di dare ossigeno al bilancio 2019 aumentando la 'tassa per i turisti'. Cosa che non è successa a Ravenna dove tutto è rimasto invariato, per un ammontare di due euro al giorno. Ascoltando l' opinione dei ravennati, tutto sommato è un sollievo sapere si può stare tranquilli al momento. «Gli stipendi sono sempre uguali, anzi a volte pure in calo - afferma Natalia Furnari di Russi -. Non vedo perché dovrebbero ulteriormente aumentare le tasse. Sarebbe un ulteriore aggravio per le nostre già povere tasche. La tassa di soggiorno? Se fosse per me, dovrebbe essere la stessa in tutte le città, in modo da non fare discriminazioni e consentire a tutti di scegliere liberamente dove andare in vacanza, senza timore di questo ulteriore fardello». «AL SOLO sentire parlare di tasse mi viene l' orticaria - dice Stefano Giuliani di Ravenna -. I politici e i tecnici sono sempre molto bravi a inventarsi sigle per giustificare nuovi balzelli, ma la realtà è che c' è poca trasparenza sul loro reale impiego. E questo genera inevitabilmente sfiducia. Senza contare che molti cittadini, proprio per le difficoltà di capire l' ambito tributario, neanche sanno bene cosa pagano». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
1 aprile 2019 Pagina 29 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport Il Civitella impone il pari al Russi CIVITELLA : Urbini, Morigi (20' st Dene), Zaccarelli, Ranieri, Tumedei, Prati, Cucchi (25' st Mosconi), Bellavista, Campacci (38' st Kouakou), Monti, Pellegrino (33' st Giunchedi). A disp.: Fiumi, Poletti, Rossi, Valli, Moisuc. All.: Pressi RUSSI: Casadio, Magnani, Fontana, Lombardi, Temporin, Tassinari, Rava (25'st Placci), Gualandi, Sow, Filippi, Calderoni (30'st Troncossi). A disp.: Lolli, Bosi, Baldini, Francia, Spazzoli, Bazzoli, Consalvo. All.: Candeloro ARBITRO: Pazzini di Rimini RETI: 15' pt Lombardi, 20' st Pellegrino AMMONITI: Ranieri, Cucchi, Poletti, Lombardi, Filippi CIVITELLA Il Civitella, pur retrocesso, non regala nulla e impone l' 1-1 al più blasonato Russi. Le squadre si dividono le due frazioni, col primo tempo di marca ospite, e la ripresa tutta a tinte dei padroni di casa. In avvio, infatti, il Russi prende in mano il comando delle operazioni e al quarto d' ora legittima la propria superiorità grazie alla rete di Lombardi. Gli ospiti, tuttavia, sprecano troppo, non riuscendo a chiudere la partita. Dopo l' intervallo, si fanno così sorprendere dal Civitella, che chiude gli avversari nella loro metà campo e al 20' trova il pareggio, firmato da Pellegrino. Dopo l' 1-1, la squadra di casa, padrona del campo, prova a vincere l' incontro, senza trovare, però, il gol che varrebbe i tre punti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
1 aprile 2019 Pagina 36 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport 2' CATEGORIA GIRONE N Godo e Real Fusignano continuano a sperare Davanti la situaizone non cambia, anzi è stata una giornata piuttosto scialba, con la Frugesport che pareggia in casa del Biancanigo e il San Rocco che si inchioda sull' 1-1 sul campo del Bagnara. non ne approfitta il Santenro che resta fermo sullo 0-0 nel turno casalingo con il Castel del Rio. L' unica che potrebbe avere la giornata a favore è il Santagata s p o r t c h e d e v e a n c o r a S A N PANCRAZIO: Camisotti, Severi, Bucci, Sula (24' st Maiorani), Morelli, Carrieri, Mandolesi, Baldini (39' st Farina), Ibricic, Drei (29' pt Rivalta), Allegretti. A disp.: Monduzzi, Ciraldo, Cappiello, Turrini. All.: Brini. PALAZZUOLO: Baracani, Baldassari, Sdruccioli (1' st Cavina), Marchignoli, C. Rensi, Quarneti (1' st Lasagni), Francesconi, Landi, Bini (6' st Bentini), Meloni, Foschini. A disp.: Caroli, Lombardi, Cipollone, S. Rensi. All.: Mongardi. ARBITRO: Bortolotti di Lugo. RETI: 27' pt Meloni, 48' pt Severi, 43' st Maiorani, 47' st Rivalta. AMMONITI: Mandolesi, Sula, Ibricic, Foschini, Marchignoli. giocare e lo farà domani sera alle 20.30 sul proprio terreno di gioco contro l' Atletico Lugo nella sfida posticipata per un torneo giovanile in corso. È cambiata invece la situazione in coda, dove ci sono otto squadre racchiuse in cinque punti che si contendono la salvezza diretta. Bagnara e Fosso lo scivolano in zona play -out a causa delle due vittorie di Godo e Real Fusignano che escono dalla zona rossa. BAGNARA : Cavalli, Valenti, Leucci, Busillo, F. Fabbri, Sarasini, Gaddoni, Ciarlariello, D. Benericetti, R. Medri, Casadio (35' st Drei). A disp.: Giulianelli, Cassani, Marchi, Mandia, Pagani, Drei, Cepa. All.: A. Fabbri. SAN ROCCO: R. Bandini, Casadei, Ravagli, B. Bertocchi, Scardovi (20' st A. Bandini), Lotti, Bernabei (33' st Succi), L. Bertocchi, Violani, Camorani, Rosetti (24' st Fanti). A disp.: Placci, M. Benericetti, Silimbani, Penazzi, Gentilini. All.: Merenda. ARBITRO: Napoli di Ravenna. RETI: 38' pt Benericetti, 42' st Camorani. AMMONITI: Gaddoni, Leucci, Casadio, L. Bertocchi, Rosetti, Casadei e Ravagli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 5
2 aprile 2019 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali DECRETO CRESCITA Ires, sconti per 400mila imprese Ma M5S vuole il taglio Imu sui capannoni al 100%. Oggi confronto in preconsiglio Marco Mobili ROMA Sono almeno quattro i nodi ancora aperti sul decreto crescita: la scelta tra taglio Imu e Ires, le modifiche sui Pir (Piani individuali di risparmio) e le norme per sbloccare i rimborsi ai risparmiatori (si veda articolo in pagina 8) . Saranno oggi i tecnici nella riunione preparatoria del consiglio d e i ministri - che potrebbe esser convocato giovedì prossimo - a ridurre le distanze tra Mise e Mef, al netto delle scelte politiche dell' esecutivo. L' ostacolo al momento più difficile da superare per il via libera al decreto è se puntare forte sulla deducibilità al 100% dell' Imu sui capannoni, come chiedono i 5 Stelle, oppure investire sul taglio progressivo di 4 punti dell' aliquota Ires per tutte le imprese, come vuole la Lega. Per Massimo Garavaglia, viceministro all' Economia, l' impatto delle due misure va valutato sui numeri almeno stando alle prime elaborazioni del Mef. A beneficiare della riduzione progressiva dal 2019 di 1,5 punti percentuali dell' aliquota Ires sugli utili reinvestiti, fino ad arrivare a regime nel 2022 ad un taglio di 4 punti percentuali, sarebbero «almeno 396 mila imprese con una riduzione fiscale media di circa 2.300 euro all' anno per il 2019, di circa 3.100 euro per il 2020, quasi 4.700 euro all' anno per il 2021 e di circa 5.900 euro all' anno a decorrere dal 2022». Al contrario la deducibilità integrale dell' Imu (dal 40% al 100%), sempre secondo Garavaglia, porterebbe benefici fiscali a 284mila soggetti, tutti i soggetti (Ires e Irpef) con immobili strumentali, con un beneficio medio di circa 1.700 euro all' anno. Quindi, come precisa il viceministro leghista, «non solo la platea dei soggetti beneficiari è maggiore ma anche il vantaggio economico a confronto è superiore fin dal primo anno d' imposta: 2.300 euro dell' Ires contro i 1.700 euro dell' Imu». Garavaglia, comunque, non esclude che se ci saranno le risorse si potranno approvare tutte e due le misure che vanno nella stessa direzione, ossia quella di «immettere quante più risorse nel circuito imprenditoriale da utilizzare senza vincoli e paletti». Una risposta diretta a quanto rilanciato ieri dal presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi, secondo cui «il rallentamento dell' economia italiana e internazionale è sotto gli occhi di tutti e le riforme messe fino ad ora in campo dal Governo sono del tutto insufficienti». Il Dl crescita e lo sblocca cantieri e il Def - dice - saranno «l' ultimo banco di prova» . © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
2 aprile 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali INVESTIMENTI Fondi Ue 2021-2027, trattativa al via Missione tecnica a Roma della Commissione Ue per il country report roma «In Italia c' è un grosso tema di qualità della finanza pubblica e all' interno di esso c' è un problema di qualità degli investimenti. Serve un nuovo approccio al sistema di welfare, oggi troppo familistico, con pesanti ricadute di inefficienza e di iniquità. Purtroppo le riforme che si stanno attuando in Italia non vanno in questa direzione da noi auspicata». Non ha usato giri di parole Marco Buti, direttore generale della Dg Affari economici (EcFin) della Commissione UE che ieri a Roma, insieme ai colleghi Manuela Geleng e Marc Lemaitre, direttori delle Dg Occupazione (Empl) e Politiche regionali (Regio), ha illustrato il country report 2019 sull' Italia, approvato nelle scorse settimane, e con esso l' allegato D, con le priorità d' investimento e gli indirizzi «non esaustivi» su come dovrebbero essere spese le risorse Ue del periodo 2021- 2027: 38 miliardi a prezzi costanti per l' Italia tra Fesr e Fse. «Duecento euro l' anno procapite per le regioni meno sviluppate e 37 euro per quelle più sviluppate», ha ricordato Lemaitre alle autorità di gestione dei programmi convocate nella sede della rappresentanza Ue a Roma. Con l' evento di ieri, in cui è intervenuto anche Andrea Montanino, capo ufficio studi di Confindustria, è partito il confronto con la Commissione, che porterà, dopo l' approvazione dei regolamenti da parte del nuovo Parlamento e del Consiglio, all' accordo di partenariato Italia-Ue e - entro fine 2020 - all' adozione dei programmi operativi. Il dibattito interno era già stato avviato nei giorni scorsi in conferenza Stato-regioni, dove però è emerso qualche malumore da parte degli enti locali per la decisione del governo di porre - nel confronto - sullo stesso piano i soggetti del partenariato e le Regioni sui cui poi graverà la responsabilità di gestire i programmi e la spesa. Viene considerato «un segnale politico importante», per nulla apprezzato dalla regioni. Siamo solo all' inizio, ma questo potrebbe rivelarsi un nodo difficile da sciogliere. A questo primo confronto per il governo ha preso parte il capo di gabinetto del ministero per il Sud, Valeria Capone, che ha ribadito i dubbi italiani, tra cui quelli sulla macrocondizionalità (peraltro già cancellata dall' Europarlamento) e sulla revisione di mediotermine perché rischia di ridurre le risorse per i territori. In vista dei programmi, Valeria Capone ha indicato «quattro temi unificanti» che il governo intende «intersecare con i cinque obiettivi tematici proposti dalla Commissione: 1) lavoro di qualità per giovani e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 8
2 aprile 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore
2 aprile 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali IL PD E LE ALLEANZE Stop fuoco renziano su Mdp: nei Comuni accordo necessario Zingaretti verso l' intesa con Speranza: tra i nomi il vice della Cgil Colla Roma Dopo la presentazione del simbolo del Pd alle europee del 26 maggio, simbolo in cui c' è spazio per Siamo europei di Carlo Calenda e per il Pse, i prossimi giorni saranno cruciali per il segretario Nicola Zingaretti per la compilazione delle liste. L' accordo con i fuoriusciti bersaniani di Articolo 1-Mdp, impensabile solo qualche settimana fa, è quasi concluso. E la decisione di non presentare un simbolo autonomo ma di correre con il Pd - sotto l' ombrello del Pse - sarà annunciata dal leader Roberto Speranza nel congresso di sabato e domenica. Resta da scegliere i nomi: Zingaretti vuole che siano di area, e il meno divisivi possibili per non scatenare il fuoco amico dei renziani. Quindi no alla ex leader della Cgil Susanna Camusso, che nel 2016 schierò il sindacato "rosso" contro la riforma costituzionale di Renzi, e sì all' attuale vicesegretario Vincenzo Colla. Una personalità che Mdp considera vicina è inoltre quella dell' ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che sarà capolista del Nord Ovest laddove Calenda, quasi a voler marcare il lato "destro", lo sarà nel Nord Est. Ci sono poi i tre europarlamentari uscenti eletti con il Pd nel 2014 e poi passati con Mdp dopo la scissione: Flavio Zanonato, Antonio Panzeri e Massimo Paolucci. Al di là dei nomi, il punto è politico, come sottolinea Speranza: «Il simbolo del Pse ci permette di riconoscerci in quella famiglia europea, quella di Pedro Sanchez, di Jeremy Corbyn se come pare anche l' Inghilterra parteciperà al voto del 26 maggio, dei socialdemocratici tedeschi. Noi siamo quella famiglia là, e questo ci permette di superare le divisioni del recente passato». Come che sia, a colpire la cronista che ha seguito negli scorsi anni le lotte fratricide dei Democratici è ora il silenzio dell' ormai variegato mondo renziano sul possibile "rientro" dei transfughi. Dall' area che si rifà a Maurizio Martina fino a quella di Lorenzo Guerini e Luca Lotti, nessuno ha fin qui acceso il fuoco amico sull' accordo tra il Pd zingarettiano e Mdp. E financo Roberto Giachetti, che sul punto del non dialogo con i bersaniani aveva addirittura minacciato di uscire dal partito, è in attesa. Il punto è che assieme alle europee il 26 maggio si vota anche per la Regione Piemonte e per eleggere i sindaci di quasi 4mila comuni italiani. Di cui 31 sono capoluogo di provincia (tra cui città come Firenze, Perugia, Modena, Reggio Emilia, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 10
2 aprile 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore
2 aprile 2019 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali LA SFIDA A STOCCOLMA Olimpiadi, la Lega pensa a 80 milioni di fondi pubblici Da ieri il sopralluogo degli ispettori del Cio a Venezia e Cortina MILANO Mentre il Comitato olimpico internazionale studia il dossier di Milano- Cortina, in gara con Stoccolma nella candidatura alle Olimpiadi invernali 2026, la Lega dietro le quinte valuta il modo per finanziare i giochi a cui il governo ha negato ufficialmente il supporto economico. Non si parla di leggi speciali: allo studio ci sarebbero 80 milioni da inserire nella prossima Finanziaria o nella prima legge utile tramite emendamento. Il dossier conta 1,3 miliardi di investimenti, di cui 900 dovrebbero essere messi sul piatto dallo stesso Cio. Il resto, secondo programma, dovrebbe arrivare da sponsor privati. A questo pacchetto di risorse, si aggiunge il denaro degli enti locali e delle Regioni Lombardia e Veneto, quantificabili in 340 milioni da impiegare per infrastrutture e collegamenti. Il governo ha deciso formalmente, almeno per ora, di non sostenere finanziariamente l' evento, ma di dare solo un supporto diplomatico. Questa posizione è stata finora sostenuta dal Movimento 5 Stelle, primo partito della coalizione. Ora che però la Lega ha cominciato a rivedere un po' tutti i dossier del contratto di governo - forte dei sondaggi che danno il partito in crescita - il tema Olimpiadi torna di attualità. Per il leader leghista Matteo Salvini si tratterebbe di far avere risorse a Milano, dove la Lega punta a migliorare il consenso e a vincere alle prossime amministrative. E, peraltro, proprio a Milano, non è popolare il fatto che l' esecutivo finanzi a Torino le Atp Finals con 70 milioni, ma non i giochi invernali di Milano del 2026. Ieri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti ha sottolineato che «verrà firmato l' accordo tra enti locali e Governo per gli aspetti finanziari». «Siamo fiduciosi che la vostra candidatura sia consona alle nuove norme olimpiche dell' Agenda 2020 sull' impatto ambientale e sui costi», ha detto Octavian Morariu, presidente della commissione Cio. Ieri intanto è iniziato il tour del Cio a Milano e Cortina. I rappresentanti del Comitato durante questa settimana, partendo da Venezia, andranno a Livigno, in Val di Fiemme e infine a Milano, ispezionando i luoghi. Il 24 giugno la scelta fra le due città a Losanna. Il dossier italiano, sostenuto dal presidente del Coni Giovanni Malagò, prevede la costruzione di un palazzetto dello sport nel quartiere di Santa Giulia, da 15mila posti, più una cittadella olimpica per atleti, operatori e giornalisti. Milano si concentra su 3 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 12
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2 aprile 2019 Pagina 20 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali SEMPLIFICAZIONI Cessione d' azienda estesa a commercialisti e avvocati Correttivo al Codice civile su autentica e deposito degli atti di trasferimento ROMA Nelle semplificazioni fiscali alla Camera spunta anche un ampliamento delle competenze di avvocati e dottori commercialisti. A farne le spese i notai che, secondo l' articolo 2556 del Codice civile, sono attualmente i soli professionisti a poter autenticare e depositare presso le camere di commercio i contratti che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà o il godimento di un' azienda. Con un emendamento proposto dalla relatrice, Carla Ruocco (M5S) e dal capogruppo della Lega in commissione Finanze, Alberto Gusmeroli, alla proposta di legge sulle semplificazioni fiscali, si propone di modificare la norma del Codice civile prevedendo che in caso di scrittura privata, l' autenticazione della sottoscrizione e il deposito dell' atto possono essere effettuati «da professionisti iscritti all' Albo circondariale degli avvocati e all' albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili». Una norma che riguarda almeno 200mila professionisti ma su cui i notai saranno pronti a dare battaglia. Da domani, infatti , la proposta di legge sulle semplificazioni fiscali riprende il suo cammino a Montecitorio in commissione Finanze per approdare in Aula il prossimo 8 aprile. Oggi intanto scade dil termine per la presentazione dei subemendamenti ali oltre 30 correttivi depositati venerdì scorso dalla relatrice e presidente della commissione Finanze, Ruocco. Tra le novità, oltre alla trimestralità dell' esterometro e alla possibilità di segnalare i dati dell' ultimo trimestre delle liquidazioni Iva all' interno della dichiarazione da anticipare però entro il 28 febbraio (si veda Il Sole 24 Ore di sabato 30 marzo), si prova a fare ordine sulla comunicazione al Mef delle delibere regolamentari e tariffarie delle entrate tributarie degli enti locali. In particolare, dall' anno d' imposta 2020 tutte le delibere dovranno essere comunicate per via telematica conl' inserimento nel Portale del federalismo fiscale. Per i tributi diversi da Imu, Tasi, addizionali Irpef e imposta di soggiorno la pubblicazione delle delibere deve essere effettuata entro il 28 ottobre. Tra gli emendamenti della relatrice spicca poi l' obbligo di invito al contraddittorio. Con una precisazione: se tra la data di avvio del procedimento e quello di decadenza del potere di notifica dell' atto impositivo intercorrono meno di novanta giorni, il termine di decadenza per la notifica dell' atto è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
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2 aprile 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Elezioni, candidature tra il 26 e 27 aprile Elezioni comunali: presentazione delle liste a partire dal trentesimo giorno antecedente il 26 maggio, ossia dalle ore 8,00 del 26 aprile fino alle ore 12,00 del 27 aprile. Sono queste le date da segnare sul calendario cui l' Anci ha dedicato il consueto vademecum per riepilogare le cose da fare prima, durante e dopo l' apertura delle urne. Il documento definitivo ha rettificato i riferimenti contenuti nelle prime versioni (anticipate da ItaliaOggi del 30 marzo). Nelle 3.863 amministrazioni comunali interessate (tra cui 27 capoluoghi di provincia e 13 enti superano i 100.000 abitanti) i segretari (o i loro sostituti) dovranno essere presenti nei giorni indicati per ricevere il corposo fascicolo prescritto dalla legge, rilasciando ricevuta dettagliata dei documenti depositati, e trasmetterli immediatamente alla commissione elettorale circondariale: oltre agli elenchi con le sottoscrizioni dei presentatori autenticate, occorre produrre la dichiarazione di accettazione della candidatura firmata da ciascun candidato, corredata da autenticazione e con l' espressa menzione da parte del candidato di non trovarsi in alcuna delle condizioni ostative elencate dall' art. 10 del dlgs 235/2012, il certificato d' iscrizione di ogni candidato nelle liste elettorali di un qualsiasi comune della Repubblica, la certificazione relativa all' iscrizione dei sottoscrittori nelle liste elettorali del comune, il contrassegno di lista in triplice esemplare con la dichiarazione che ne autorizza l' uso, e la designazione di due delegati che hanno facoltà di indicare i rappresentanti di lista presso i seggi e l' ufficio centrale. Da quest' anno, inoltre, i municipi dovranno pure garantire «elezioni trasparenti» secondo quanto prescritto dalla legge «spazza corrotti» (legge 3/2019). Anche su questo, l' Anci ha una guida rivolta ai comuni interessati. I partiti politici, movimenti e liste civiche che presentino liste di candidati dovranno avere un proprio sito internet e pubblicarvi curriculum vitae e il certificato penale dei candidati. Il certificato penale deve essere rilasciato dal casellario giudiziario non oltre novanta giorni dalla data fissata per la consultazione elettorale, dunque in una data non anteriore al 25 febbraio 2019. L' obbligo di pubblicazione deve essere adempiuto entro il quattordicesimo giorno antecedente la data delle elezioni (12 maggio), mentre i comuni dovranno caricare i documenti nella sezione del sito (denominata «Elezioni trasparenti») entro il 19 maggio. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
2 aprile 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Conclusi i lavori in commissione alla camera. Dopo l' ok dell' aula il testo tornerà al senato P.a., concretezza in tempi certi Gli enti devono intervenire con le correzioni entro 15 gg Tempi stretti per correggere le inefficienze della p.a. Gli enti avranno 15 giorni di tempo per comunicare al Nucleo della concretezza (la nuova struttura creata ad hoc presso la Funzione pubblica d a l l ' o m o n i m o d d l d e l ministro Giulia Bongiorno per garantire l' efficienza delle pubbliche amministrazioni) le misure correttive adottate. Rispetto al testo originario del disegno di legge che parlava semplicemente di comunicazione «tempestiva» da parte degli enti, ora la riforma Bongiorno fissa un termine certo. È una delle novità degli emendamenti approvati dalle commissioni affari costituzionali e lavoro della camera che ieri hanno terminato l' esame del «ddl concretezza». Oggi sarà dato il mandato ai relatori (Francesco Silvestri del M5S e Virginio Caparvi della Lega) a riferire in aula, mentre l' ok di Montecitorio dovrebbe arrivare la prossima settimana. Poi il provvedimento, già approvato dal senato il 6 dicembre 2018, tornerà a palazzo Madama per il voto finale. Oltre a sbloccare, attraverso l' istituzione del Nucleo concretezza, il recepimento delle riforme nel settore pubblico, il provvedimento inasprisce il giro di vite contro gli assenteisti, introducendo il controllo biometrico delle presenze attraverso la rilevazione delle impronte digitali. Tuttavia, con un emendamento approvato in parlamento si vincolano i controlli biometrici al rispetto del principio di proporzionalità, previsto dall' articolo 52 della Carta dei diritti fondamentali dell' Unione europea. Infine, per quanto riguarda le disposizioni sul personale, le commissioni di Montecitorio hanno deciso di sopprimere l' art. 3 del ddl (Adeguamento dei fondi destinati al trattamento economico accessorio del personale dipendente d e l l a pubblica amministrazione) in quanto la norma, che necessitava di entrare in vigore con urgenza, è stata anticipata nel decreto legge semplificazioni (dl n. 135/2018) FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 17
2 aprile 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Ulteriori finanziamenti dal Viminale Videosorveglianza, fondi a 200 enti Sono oltre 200 i comuni che avranno accesso agli ulteriori finanziamenti ministeriali per il potenziamento degli impianti di videosorveglianza urbana. Per un totale di 30 milioni di euro che potranno essere utilizzati per l' attivazione dei progetti di videosorveglianza urbana integrata presentati la scorsa estate. Lo ha confermato il ministero dell' interno con il decreto 28 febbraio 2019 pubblicato sul sito della Polizia. Il dl 14/2017 ha previsto un cofinanziamento a fondo perduto degli impianti di videosorveglianza urbana. Per individuare le modalità di presentazione delle richieste di ammissione al beneficio si è reso necessario adottare un decreto ad hoc. I criteri di valutazione delle domande spaziavano dall' indice di delittuosità alla dimensione demografica del comune. La graduatoria finale che individua complessivamente 2427 soggetti ha premiato immediatamente 428 comuni. Assegnando inizialmente 37 milioni di euro a numerosi enti, da Sud a Nord. Ai sensi dell' art 35-quinquies del decreto legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito nella legge 1° dicembre 2018, n. 132 e dell' art. 11 bis, comma 17, del decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito nella legge 11 febbraio 2019, n. 12, l' autorizzazione di spesa dell' art. 5 del dl 14/2017 è stata però incrementata di 30 milioni di euro per l' anno 2019. Per questo motivo il ministero ha adottato il decreto 28 febbraio 2019 che ora autorizza lo scorrimento della graduatoria fino alla posizione n. 646, a copertura di questo importo. Quindi saranno 217 i comuni pronti a partire con i nuovi sistemi di videosorveglianza. Quelli che hanno presentato dei semplici progetti di fattibilità tecnica dovranno correre per formalizzare tutti gli atti di gara e gli impegni di spesa. Ma sarà anche necessario prevedere attentamente che tipologia di rapporto interforze andrà realizzato sul territorio con i nuovi sistemi di videosorveglianza. Perché senza un' analisi preventiva dell' impiego condiviso, nel rispetto della privacy, delle linee guida sottoscritte dalla Conferenza stato città il 26 luglio 2018 e della complessa normativa tecnica correlata il rischio di spendere male le preziose risorse è dietro l' angolo. © Riproduzione riservata. STEFANO MANZELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18
2 aprile 2019 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, lancia sconti del 50% per le rette degli asili M5s e Lega si sfidano sui nidi Matteo Salvini: ecco il piano straordinario per l' infanzia La sfida M5s-Lega è senza esclusione di colpi, anche le misure per l' infanzia sono entrate nella tenzone tra i due alleati di governo. A un Luigi Di Maio che lancia il modello francese, con sconti sugli asili nido del 50%, Matteo Salvini risponde con un piano Marshall per l' infanzia: mille nuovi asili a costo zero per lo stato. Il servizio per l' infanzia dagli 0 ai tre anni di età vede l' Italia assai lontana dall' obiettivo UE di una copertura sul territorio del 33%: ci si ferma 9 punti sotto. Con divari ben più profondi nelle regioni del Sud. Dopo le polemiche per il congresso mondiale della famiglia a Verona, il vice premier e capo del Movimento5 stelle rispolvera parte del programma per le politiche e annuncia «provvedimenti nel prossimo Def per aiuti alle famiglie sul modello francese: 50% di sconto sui pannolini, 50% sulle spese per la baby- sitter e coefficiente famigliare che si abbatte a seconda di quanti figli hai». Liquidato come «inutile il dibattito» di questi giorni intorno al congresso di Verona, Di Maio annuncia che «nel Def, oltre al dl Crescita e allo Sblocca cantieri, in qualità di ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali proporrò l' inserimento di un capitolo dedicato proprio alla famiglia, incluse alcune misure che possiamo portare a casa già nel 2019 e con la prossima finanziaria». Tra i punti chiave, le «agevolazioni sulle rette degli asili nido, fino ad arrivare a un dimezzamento (per il primo, il secondo e il terzo figlio) in quelle Regioni dove il costo è più alto. Nel 2017/2018 la tariffa media mensile, secondo il report di Cittadinanzattiva, è stata di 301 euro mensili, ciò significa che in alcuni casi si potrebbe arrivare a un risparmio anche di 1.500 euro a famiglia in un anno». Ma Salvini non sta a guardare. Il leader del Carroccio annuncia che sarà «presto calendarizzato il disegno di legge da tempo giacente in parlamento per l' estensione del servizio di assistenza e cura per l' infanzia». Il riferimento è alla proposta di legge (Ac 374), a prima firma Comaroli, che prevede la creazioni a stretto giro di mille nuovi nidi, soprattutto al Sud dove il servizio pubblico è più carente. Il piano prevede l' erogazione di un contributo statale da ripartire tra le regioni, e a cascata tra gli enti locali, finalizzato alla ristrutturazione degli immobili pubblici inutilizzati affinché siano riconvertiti in asili nido da concedere gratuitamente ai privati. I quali si impegnano a garantire rette sociali elaborate in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 19
2 aprile 2019 Pagina 37 Italia Oggi
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