COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI
 Martedì, 02 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                           Martedì, 02 aprile 2019

Prime Pagine
 02/04/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                 1
Politica locale
 01/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 54
 Inaugurata la sede elettorale della lista "Insieme per Russi"                                                      2
 02/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 38
 «Tasse ferme, cala quella sulla pubblicità»                                                                        3
sport
 01/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 29
 Il Civitella impone il pari al Russi                                                                               4
 01/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36
 Godo e Real Fusignano continuano a sperare                                                                         5
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 02/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 2
 Ires, sconti per 400mila imprese                                                                                   7
 02/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                            Giuseppe Chiellino
 Fondi Ue 2021-2027, trattativa al via                                                                              8
 02/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                                  Emilia Patta
 Stop fuoco renziano su Mdp: nei Comuni accordo necessario                                                          10
 02/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 11                                                                 Sara Monaci
 Olimpiadi, la Lega pensa a 80 milioni di fondi pubblici                                                            12
 02/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 20                                                 Marco MobiliGiovanni Parente
 Cessione d' azienda estesa a commercialisti e avvocati                                                             14
 02/04/2019 Italia Oggi Pagina 32                                                            MATTEO BARBERO
 Elezioni, candidature tra il 26 e 27 aprile                                                                        16
 02/04/2019 Italia Oggi Pagina 32                                                       FRANCESCO CERISANO
 P.a., concretezza in tempi certi                                                                                   17
 02/04/2019 Italia Oggi Pagina 32                                                           STEFANO MANZELLI
 Videosorveglianza, fondi a 200 enti                                                                                18
 02/04/2019 Italia Oggi Pagina 37                                                      ALESSANDRA RICCIARDI
 M5s e Lega si sfidano sui nidi                                                                                     19
COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019
2 aprile 2019
                Il Resto del Carlino (ed.
                        Ravenna)
                                    Prima Pagina

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                                                                             1
COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019
1 aprile 2019
Pagina 54                          Corriere di Romagna
                                   (ed. Ravenna-Imola)
                                                      Politica locale

  Inaugurata la sede elettorale della lista "Insieme per
  Russi"
  RUSSI Si completa con l' inaugurazione della
  sede elettorale la marcia di avvicinamento
  verso le elezioni comunali del prossimo
  maggio.
  Da ieri la lista Insieme per Russi- Valentina
  Palli Sindaco ha la sua casa nel cuore
  pulsante di Russi, in corso Farini 17, in quell'
  angolo ai bordi della piazza che storicamente
  è da sempre il punto di incontro di idee, sogni,
  speranze e realtà della città. Tante persone
  hanno partecipato all' evento con una grande
  partecipazione di giovani. Emozionatissima,
  Valentina Palli: «Sono felicissima, è stata una
  mattinata piena di partecipazione da parte
  della gente di Russi e questo conferma che
  aver scelto di avere una sede nel cuore
  pulsante di Russi è un' idea che potrà
  permetterci di essere a contatto con le
  persone ed ascoltare i loro suggerimenti, i loro
  problemi e dar loro le risposte di cui hanno
  bisogno».
  L' idea della sede è quella di un punto di
  incontro, una sorta di piazza dentro la piazza.
  «Siamo qui, pronti ad ascoltare le persone e
  ad accogliere chiunque voglia sapere quello
  che abbiamo in mente per questa città. L' idea
  è di farne un luogo di convivialità aperto a
  tutti».

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019
2 aprile 2019
Pagina 38                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Ravenna)
                                                      Politica locale

  «Tasse ferme, cala quella sulla pubblicità»
  In controtendenza rispetto ad altri Comuni, Ravenna non ritocca le imposte

  di ROBERTA BEZZI BUONA notizie per i
  cittadini ravennati in materia di tassazione.
  «Già lo scorso dicembre - fanno sapere dal
  Comune -, il consiglio comunale ha approvato
  il bilancio del 2019 e il Documento unico di
  programmazione 2019-2021 senza alcun
  ritocco. Anzi, va sottolineata la lieve
  diminuzione riguardante l' imposta sulla
  pubblicità relativa agli spazi minori. In linea
  con quanto da tempo dichiarato, il Comune di
  Ravenna ha deciso di non avvalersi delle
  nuove opportunità offerte dalla legge di
  stabilità messa a punto dal governo». A
  confermarlo l' analisi del Sole 24 ore sulle
  imposte locali dei Comuni d' Italia. Una scelta,
  quest' ultima, non scontata considerando che -
  dopo tre anni di sostanziale stabilità - molti
  Comuni italiani si apprestano invece ad
  aumentare le imposte su immobili, redditi e
  pubblicità. Questi sono i primi effetti della
  'mano libera' che l' ultima manovra finanziaria
  ha lasciato agli amministratori locali. Pare che
  a registrare più ritocchi siano i tributi minori,
  dall' imposta di soggiorno alla Tosap, fino all'
  imposta di pubblicità. Diversi anche i sindaci che, alla luce della manovra di primavera del 2017 (il
  decreto legge 50), hanno deciso di dare ossigeno al bilancio 2019 aumentando la 'tassa per i turisti'.
  Cosa che non è successa a Ravenna dove tutto è rimasto invariato, per un ammontare di due euro al
  giorno. Ascoltando l' opinione dei ravennati, tutto sommato è un sollievo sapere si può stare tranquilli al
  momento.
  «Gli stipendi sono sempre uguali, anzi a volte pure in calo - afferma Natalia Furnari di Russi -. Non vedo
  perché dovrebbero ulteriormente aumentare le tasse. Sarebbe un ulteriore aggravio per le nostre già
  povere tasche. La tassa di soggiorno? Se fosse per me, dovrebbe essere la stessa in tutte le città, in
  modo da non fare discriminazioni e consentire a tutti di scegliere liberamente dove andare in vacanza,
  senza timore di questo ulteriore fardello».
  «AL SOLO sentire parlare di tasse mi viene l' orticaria - dice Stefano Giuliani di Ravenna -. I politici e i
  tecnici sono sempre molto bravi a inventarsi sigle per giustificare nuovi balzelli, ma la realtà è che c' è
  poca trasparenza sul loro reale impiego. E questo genera inevitabilmente sfiducia. Senza contare che
  molti cittadini, proprio per le difficoltà di capire l' ambito tributario, neanche sanno bene cosa pagano».

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019
1 aprile 2019
Pagina 29                             Corriere di Romagna
                                      (ed. Ravenna-Imola)
                                                              sport

  Il Civitella impone il pari al Russi
  CIVITELLA : Urbini, Morigi (20' st Dene),
  Zaccarelli, Ranieri, Tumedei, Prati, Cucchi (25'
  st Mosconi), Bellavista, Campacci (38' st
  Kouakou), Monti, Pellegrino (33' st Giunchedi).
  A disp.: Fiumi, Poletti, Rossi, Valli, Moisuc. All.:
  Pressi RUSSI: Casadio, Magnani, Fontana,
  Lombardi, Temporin, Tassinari, Rava (25'st
  Placci), Gualandi, Sow, Filippi, Calderoni
  (30'st Troncossi). A disp.: Lolli, Bosi, Baldini,
  Francia, Spazzoli, Bazzoli, Consalvo. All.:
  Candeloro ARBITRO: Pazzini di Rimini RETI:
  15' pt Lombardi, 20' st Pellegrino AMMONITI:
  Ranieri, Cucchi, Poletti, Lombardi, Filippi
  CIVITELLA Il Civitella, pur retrocesso, non
  regala nulla e impone l' 1-1 al più blasonato
  Russi. Le squadre si dividono le due frazioni,
  col primo tempo di marca ospite, e la ripresa
  tutta a tinte dei padroni di casa. In avvio, infatti,
  il Russi prende in mano il comando delle
  operazioni e al quarto d' ora legittima la
  propria superiorità grazie alla rete di
  Lombardi. Gli ospiti, tuttavia, sprecano troppo,
  non riuscendo a chiudere la partita.
  Dopo l' intervallo, si fanno così sorprendere
  dal Civitella, che chiude gli avversari nella loro
  metà campo e al 20' trova il pareggio, firmato
  da Pellegrino.
  Dopo l' 1-1, la squadra di casa, padrona del
  campo, prova a vincere l' incontro, senza
  trovare, però, il gol che varrebbe i tre punti.

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019
1 aprile 2019
Pagina 36                          Corriere di Romagna
                                   (ed. Ravenna-Imola)
                                                           sport

  2' CATEGORIA GIRONE N

  Godo e Real Fusignano continuano a sperare
  Davanti la situaizone non cambia, anzi è stata
  una giornata piuttosto scialba, con la
  Frugesport che pareggia in casa del
  Biancanigo e il San Rocco che si inchioda sull'
  1-1 sul campo del Bagnara. non ne approfitta il
  Santenro che resta fermo sullo 0-0 nel turno
  casalingo con il Castel del Rio. L' unica che
  potrebbe avere la giornata a favore è il
  Santagata s p o r t c h e d e v e a n c o r a S A N
  PANCRAZIO: Camisotti, Severi, Bucci, Sula
  (24' st Maiorani), Morelli, Carrieri, Mandolesi,
  Baldini (39' st Farina), Ibricic, Drei (29' pt
  Rivalta), Allegretti.
  A disp.: Monduzzi, Ciraldo, Cappiello, Turrini.
  All.: Brini.
  PALAZZUOLO: Baracani, Baldassari,
  Sdruccioli (1' st Cavina), Marchignoli, C.
  Rensi, Quarneti (1' st Lasagni), Francesconi,
  Landi, Bini (6' st Bentini), Meloni, Foschini. A
  disp.: Caroli, Lombardi, Cipollone, S. Rensi.
  All.: Mongardi.
  ARBITRO: Bortolotti di Lugo.
  RETI: 27' pt Meloni, 48' pt Severi, 43' st
  Maiorani, 47' st Rivalta.
  AMMONITI: Mandolesi, Sula, Ibricic, Foschini,
  Marchignoli.
  giocare e lo farà domani sera alle 20.30 sul
  proprio terreno di gioco contro l' Atletico Lugo
  nella sfida posticipata per un torneo giovanile
  in corso. È cambiata invece la situazione in
  coda, dove ci sono otto squadre racchiuse in cinque punti che si contendono la salvezza diretta.
  Bagnara e Fosso lo scivolano in zona play -out a causa delle due vittorie di Godo e Real Fusignano che
  escono dalla zona rossa.
  BAGNARA : Cavalli, Valenti, Leucci, Busillo, F. Fabbri, Sarasini, Gaddoni, Ciarlariello, D. Benericetti, R.
  Medri, Casadio (35' st Drei). A disp.: Giulianelli, Cassani, Marchi, Mandia, Pagani, Drei, Cepa. All.: A.
  Fabbri.
  SAN ROCCO: R. Bandini, Casadei, Ravagli, B. Bertocchi, Scardovi (20' st A. Bandini), Lotti, Bernabei
  (33' st Succi), L. Bertocchi, Violani, Camorani, Rosetti (24' st Fanti).
  A disp.: Placci, M. Benericetti, Silimbani, Penazzi, Gentilini. All.: Merenda.
  ARBITRO: Napoli di Ravenna.
  RETI: 38' pt Benericetti, 42' st Camorani.
  AMMONITI: Gaddoni, Leucci, Casadio, L. Bertocchi, Rosetti, Casadei e Ravagli.

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1 aprile 2019
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COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019
2 aprile 2019
Pagina 2                                       Il Sole 24 Ore
                                      Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  DECRETO CRESCITA

  Ires, sconti per 400mila imprese
  Ma M5S vuole il taglio Imu sui capannoni al 100%. Oggi confronto in preconsiglio

  Marco Mobili ROMA Sono almeno quattro i
  nodi ancora aperti sul decreto crescita: la
  scelta tra taglio Imu e Ires, le modifiche sui Pir
  (Piani individuali di risparmio) e le norme per
  sbloccare i rimborsi ai risparmiatori (si veda
  articolo in pagina 8) . Saranno oggi i tecnici
  nella riunione preparatoria del consiglio d e i
  ministri - che potrebbe esser convocato
  giovedì prossimo - a ridurre le distanze tra
  Mise e Mef, al netto delle scelte politiche dell'
  esecutivo.
  L' ostacolo al momento più difficile da
  superare per il via libera al decreto è se
  puntare forte sulla deducibilità al 100% dell'
  Imu sui capannoni, come chiedono i 5 Stelle,
  oppure investire sul taglio progressivo di 4
  punti dell' aliquota Ires per tutte le imprese,
  come vuole la Lega. Per Massimo Garavaglia,
  viceministro all' Economia, l' impatto delle due
  misure va valutato sui numeri almeno stando
  alle prime elaborazioni del Mef. A beneficiare
  della riduzione progressiva dal 2019 di 1,5
  punti percentuali dell' aliquota Ires sugli utili
  reinvestiti, fino ad arrivare a regime nel 2022
  ad un taglio di 4 punti percentuali, sarebbero
  «almeno 396 mila imprese con una riduzione
  fiscale media di circa 2.300 euro all' anno per il 2019, di circa 3.100 euro per il 2020, quasi 4.700 euro
  all' anno per il 2021 e di circa 5.900 euro all' anno a decorrere dal 2022».
  Al contrario la deducibilità integrale dell' Imu (dal 40% al 100%), sempre secondo Garavaglia,
  porterebbe benefici fiscali a 284mila soggetti, tutti i soggetti (Ires e Irpef) con immobili strumentali, con
  un beneficio medio di circa 1.700 euro all' anno. Quindi, come precisa il viceministro leghista, «non solo
  la platea dei soggetti beneficiari è maggiore ma anche il vantaggio economico a confronto è superiore
  fin dal primo anno d' imposta: 2.300 euro dell' Ires contro i 1.700 euro dell' Imu». Garavaglia, comunque,
  non esclude che se ci saranno le risorse si potranno approvare tutte e due le misure che vanno nella
  stessa direzione, ossia quella di «immettere quante più risorse nel circuito imprenditoriale da utilizzare
  senza vincoli e paletti». Una risposta diretta a quanto rilanciato ieri dal presidente dei Giovani
  imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi, secondo cui «il rallentamento dell' economia italiana e
  internazionale è sotto gli occhi di tutti e le riforme messe fino ad ora in campo dal Governo sono del
  tutto insufficienti». Il Dl crescita e lo sblocca cantieri e il Def - dice - saranno «l' ultimo banco di prova» .
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COMUNE DI RUSSI Martedì, 02 aprile 2019
2 aprile 2019
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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  INVESTIMENTI

  Fondi Ue 2021-2027, trattativa al via
  Missione tecnica a Roma della Commissione Ue per il country report

  roma «In Italia c' è un grosso tema di qualità
  della finanza pubblica e all' interno di esso c' è
  un problema di qualità degli investimenti.
  Serve un nuovo approccio al sistema di
  welfare, oggi troppo familistico, con pesanti
  ricadute di inefficienza e di iniquità. Purtroppo
  le riforme che si stanno attuando in Italia non
  vanno in questa direzione da noi auspicata».
  Non ha usato giri di parole Marco Buti,
  direttore generale della Dg Affari economici
  (EcFin) della Commissione UE che ieri a
  Roma, insieme ai colleghi Manuela Geleng e
  Marc Lemaitre, direttori delle Dg Occupazione
  (Empl) e Politiche regionali (Regio), ha
  illustrato il country report 2019 sull' Italia,
  approvato nelle scorse settimane, e con esso l'
  allegato D, con le priorità d' investimento e gli
  indirizzi «non esaustivi» su come dovrebbero
  essere spese le risorse Ue del periodo 2021-
  2027: 38 miliardi a prezzi costanti per l' Italia
  tra Fesr e Fse.
  «Duecento euro l' anno procapite per le regioni
  meno sviluppate e 37 euro per quelle più
  sviluppate», ha ricordato Lemaitre alle autorità
  di gestione dei programmi convocate nella
  sede della rappresentanza Ue a Roma.
  Con l' evento di ieri, in cui è intervenuto anche Andrea Montanino, capo ufficio studi di Confindustria, è
  partito il confronto con la Commissione, che porterà, dopo l' approvazione dei regolamenti da parte del
  nuovo Parlamento e del Consiglio, all' accordo di partenariato Italia-Ue e - entro fine 2020 - all' adozione
  dei programmi operativi.
  Il dibattito interno era già stato avviato nei giorni scorsi in conferenza Stato-regioni, dove però è emerso
  qualche malumore da parte degli enti locali per la decisione del governo di porre - nel confronto - sullo
  stesso piano i soggetti del partenariato e le Regioni sui cui poi graverà la responsabilità di gestire i
  programmi e la spesa. Viene considerato «un segnale politico importante», per nulla apprezzato dalla
  regioni.
  Siamo solo all' inizio, ma questo potrebbe rivelarsi un nodo difficile da sciogliere. A questo primo
  confronto per il governo ha preso parte il capo di gabinetto del ministero per il Sud, Valeria Capone, che
  ha ribadito i dubbi italiani, tra cui quelli sulla macrocondizionalità (peraltro già cancellata dall'
  Europarlamento) e sulla revisione di mediotermine perché rischia di ridurre le risorse per i territori.
  In vista dei programmi, Valeria Capone ha indicato «quattro temi unificanti» che il governo intende
  «intersecare con i cinque obiettivi tematici proposti dalla Commissione: 1) lavoro di qualità per giovani e
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  IL PD E LE ALLEANZE

  Stop fuoco renziano su Mdp: nei Comuni accordo
  necessario
  Zingaretti verso l' intesa con Speranza: tra i nomi il vice della Cgil Colla

  Roma Dopo la presentazione del simbolo del
  Pd alle europee del 26 maggio, simbolo in cui
  c' è spazio per Siamo europei di Carlo
  Calenda e per il Pse, i prossimi giorni saranno
  cruciali per il segretario Nicola Zingaretti per la
  compilazione delle liste. L' accordo con i
  fuoriusciti bersaniani di Articolo 1-Mdp,
  impensabile solo qualche settimana fa, è quasi
  concluso. E la decisione di non presentare un
  simbolo autonomo ma di correre con il Pd -
  sotto l' ombrello del Pse - sarà annunciata dal
  leader Roberto Speranza nel congresso di
  sabato e domenica. Resta da scegliere i nomi:
  Zingaretti vuole che siano di area, e il meno
  divisivi possibili per non scatenare il fuoco
  amico dei renziani. Quindi no alla ex leader
  della Cgil Susanna Camusso, che nel 2016
  schierò il sindacato "rosso" contro la riforma
  costituzionale di Renzi, e sì all' attuale
  vicesegretario Vincenzo Colla. Una personalità
  che Mdp considera vicina è inoltre quella dell'
  ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che
  sarà capolista del Nord Ovest laddove
  Calenda, quasi a voler marcare il lato "destro",
  lo sarà nel Nord Est. Ci sono poi i tre
  europarlamentari uscenti eletti con il Pd nel
  2014 e poi passati con Mdp dopo la scissione: Flavio Zanonato, Antonio Panzeri e Massimo Paolucci.
  Al di là dei nomi, il punto è politico, come sottolinea Speranza: «Il simbolo del Pse ci permette di
  riconoscerci in quella famiglia europea, quella di Pedro Sanchez, di Jeremy Corbyn se come pare
  anche l' Inghilterra parteciperà al voto del 26 maggio, dei socialdemocratici tedeschi.
  Noi siamo quella famiglia là, e questo ci permette di superare le divisioni del recente passato». Come
  che sia, a colpire la cronista che ha seguito negli scorsi anni le lotte fratricide dei Democratici è ora il
  silenzio dell' ormai variegato mondo renziano sul possibile "rientro" dei transfughi. Dall' area che si rifà a
  Maurizio Martina fino a quella di Lorenzo Guerini e Luca Lotti, nessuno ha fin qui acceso il fuoco amico
  sull' accordo tra il Pd zingarettiano e Mdp. E financo Roberto Giachetti, che sul punto del non dialogo
  con i bersaniani aveva addirittura minacciato di uscire dal partito, è in attesa.
  Il punto è che assieme alle europee il 26 maggio si vota anche per la Regione Piemonte e per eleggere i
  sindaci di quasi 4mila comuni italiani.
  Di cui 31 sono capoluogo di provincia (tra cui città come Firenze, Perugia, Modena, Reggio Emilia,
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  LA SFIDA A STOCCOLMA

  Olimpiadi, la Lega pensa a 80 milioni di fondi
  pubblici
  Da ieri il sopralluogo degli ispettori del Cio a Venezia e Cortina

  MILANO Mentre il Comitato olimpico
  internazionale studia il dossier di Milano-
  Cortina, in gara con Stoccolma nella
  candidatura alle Olimpiadi invernali 2026, la
  Lega dietro le quinte valuta il modo per
  finanziare i giochi a cui il governo ha negato
  ufficialmente il supporto economico. Non si
  parla di leggi speciali: allo studio ci sarebbero
  80 milioni da inserire nella prossima
  Finanziaria o nella prima legge utile tramite
  emendamento.
  Il dossier conta 1,3 miliardi di investimenti, di
  cui 900 dovrebbero essere messi sul piatto
  dallo stesso Cio. Il resto, secondo programma,
  dovrebbe arrivare da sponsor privati. A questo
  pacchetto di risorse, si aggiunge il denaro
  degli enti locali e delle Regioni Lombardia e
  Veneto, quantificabili in 340 milioni da
  impiegare per infrastrutture e collegamenti. Il
  governo ha deciso formalmente, almeno per
  ora, di non sostenere finanziariamente l'
  evento, ma di dare solo un supporto
  diplomatico. Questa posizione è stata finora
  sostenuta dal Movimento 5 Stelle, primo
  partito della coalizione. Ora che però la Lega
  ha cominciato a rivedere un po' tutti i dossier
  del contratto di governo - forte dei sondaggi che danno il partito in crescita - il tema Olimpiadi torna di
  attualità. Per il leader leghista Matteo Salvini si tratterebbe di far avere risorse a Milano, dove la Lega
  punta a migliorare il consenso e a vincere alle prossime amministrative. E, peraltro, proprio a Milano,
  non è popolare il fatto che l' esecutivo finanzi a Torino le Atp Finals con 70 milioni, ma non i giochi
  invernali di Milano del 2026. Ieri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti ha
  sottolineato che «verrà firmato l' accordo tra enti locali e Governo per gli aspetti finanziari». «Siamo
  fiduciosi che la vostra candidatura sia consona alle nuove norme olimpiche dell' Agenda 2020 sull'
  impatto ambientale e sui costi», ha detto Octavian Morariu, presidente della commissione Cio.
  Ieri intanto è iniziato il tour del Cio a Milano e Cortina. I rappresentanti del Comitato durante questa
  settimana, partendo da Venezia, andranno a Livigno, in Val di Fiemme e infine a Milano, ispezionando i
  luoghi. Il 24 giugno la scelta fra le due città a Losanna. Il dossier italiano, sostenuto dal presidente del
  Coni Giovanni Malagò, prevede la costruzione di un palazzetto dello sport nel quartiere di Santa Giulia,
  da 15mila posti, più una cittadella olimpica per atleti, operatori e giornalisti. Milano si concentra su 3
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  SEMPLIFICAZIONI

  Cessione d' azienda estesa a commercialisti e
  avvocati
  Correttivo al Codice civile su autentica e deposito degli atti di trasferimento

  ROMA Nelle semplificazioni fiscali alla
  Camera spunta anche un ampliamento delle
  competenze di avvocati e dottori
  commercialisti. A farne le spese i notai che,
  secondo l' articolo 2556 del Codice civile, sono
  attualmente i soli professionisti a poter
  autenticare e depositare presso le camere di
  commercio i contratti che hanno per oggetto il
  trasferimento della proprietà o il godimento di
  un' azienda. Con un emendamento proposto
  dalla relatrice, Carla Ruocco (M5S) e dal
  capogruppo della Lega in commissione
  Finanze, Alberto Gusmeroli, alla proposta di
  legge sulle semplificazioni fiscali, si propone
  di modificare la norma del Codice civile
  prevedendo che in caso di scrittura privata, l'
  autenticazione della sottoscrizione e il
  deposito dell' atto possono essere effettuati
  «da professionisti iscritti all' Albo circondariale
  degli avvocati e all' albo dei dottori
  commercialisti ed esperti contabili».
  Una norma che riguarda almeno 200mila
  professionisti ma su cui i notai saranno pronti
  a dare battaglia. Da domani, infatti , la
  proposta di legge sulle semplificazioni fiscali
  riprende il suo cammino a Montecitorio in
  commissione Finanze per approdare in Aula il prossimo 8 aprile. Oggi intanto scade dil termine per la
  presentazione dei subemendamenti ali oltre 30 correttivi depositati venerdì scorso dalla relatrice e
  presidente della commissione Finanze, Ruocco.
  Tra le novità, oltre alla trimestralità dell' esterometro e alla possibilità di segnalare i dati dell' ultimo
  trimestre delle liquidazioni Iva all' interno della dichiarazione da anticipare però entro il 28 febbraio (si
  veda Il Sole 24 Ore di sabato 30 marzo), si prova a fare ordine sulla comunicazione al Mef delle
  delibere regolamentari e tariffarie delle entrate tributarie degli enti locali. In particolare, dall' anno d'
  imposta 2020 tutte le delibere dovranno essere comunicate per via telematica conl' inserimento nel
  Portale del federalismo fiscale. Per i tributi diversi da Imu, Tasi, addizionali Irpef e imposta di soggiorno
  la pubblicazione delle delibere deve essere effettuata entro il 28 ottobre.
  Tra gli emendamenti della relatrice spicca poi l' obbligo di invito al contraddittorio. Con una
  precisazione: se tra la data di avvio del procedimento e quello di decadenza del potere di notifica dell'
  atto impositivo intercorrono meno di novanta giorni, il termine di decadenza per la notifica dell' atto è
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  Elezioni, candidature tra il 26 e 27 aprile
  Elezioni comunali: presentazione delle liste a
  partire dal trentesimo giorno antecedente il 26
  maggio, ossia dalle ore 8,00 del 26 aprile fino
  alle ore 12,00 del 27 aprile. Sono queste le
  date da segnare sul calendario cui l' Anci ha
  dedicato il consueto vademecum per
  riepilogare le cose da fare prima, durante e
  dopo l' apertura delle urne. Il documento
  definitivo ha rettificato i riferimenti contenuti
  nelle prime versioni (anticipate da ItaliaOggi
  del 30 marzo). Nelle 3.863 amministrazioni
  comunali interessate (tra cui 27 capoluoghi di
  provincia e 13 enti superano i 100.000 abitanti)
  i segretari (o i loro sostituti) dovranno essere
  presenti nei giorni indicati per ricevere il
  corposo fascicolo prescritto dalla legge,
  rilasciando ricevuta dettagliata dei documenti
  depositati, e trasmetterli immediatamente alla
  commissione elettorale circondariale: oltre agli
  elenchi con le sottoscrizioni dei presentatori
  autenticate, occorre produrre la dichiarazione
  di accettazione della candidatura firmata da
  ciascun candidato, corredata da
  autenticazione e con l' espressa menzione da
  parte del candidato di non trovarsi in alcuna
  delle condizioni ostative elencate dall' art. 10
  del dlgs 235/2012, il certificato d' iscrizione di
  ogni candidato nelle liste elettorali di un
  qualsiasi comune della Repubblica, la certificazione relativa all' iscrizione dei sottoscrittori nelle liste
  elettorali del comune, il contrassegno di lista in triplice esemplare con la dichiarazione che ne autorizza
  l' uso, e la designazione di due delegati che hanno facoltà di indicare i rappresentanti di lista presso i
  seggi e l' ufficio centrale. Da quest' anno, inoltre, i municipi dovranno pure garantire «elezioni
  trasparenti» secondo quanto prescritto dalla legge «spazza corrotti» (legge 3/2019). Anche su questo, l'
  Anci ha una guida rivolta ai comuni interessati.
  I partiti politici, movimenti e liste civiche che presentino liste di candidati dovranno avere un proprio sito
  internet e pubblicarvi curriculum vitae e il certificato penale dei candidati. Il certificato penale deve
  essere rilasciato dal casellario giudiziario non oltre novanta giorni dalla data fissata per la consultazione
  elettorale, dunque in una data non anteriore al 25 febbraio 2019. L' obbligo di pubblicazione deve
  essere adempiuto entro il quattordicesimo giorno antecedente la data delle elezioni (12 maggio),
  mentre i comuni dovranno caricare i documenti nella sezione del sito (denominata «Elezioni
  trasparenti») entro il 19 maggio.

                                                                                                MATTEO BARBERO

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                                                                                                                   16
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  Conclusi i lavori in commissione alla camera. Dopo l' ok dell' aula il testo tornerà al senato

  P.a., concretezza in tempi certi
  Gli enti devono intervenire con le correzioni entro 15 gg

  Tempi stretti per correggere le inefficienze
  della p.a. Gli enti avranno 15 giorni di tempo
  per comunicare al Nucleo della concretezza
  (la nuova struttura creata ad hoc presso la
  Funzione pubblica d a l l ' o m o n i m o d d l d e l
  ministro Giulia Bongiorno per garantire l'
  efficienza delle pubbliche amministrazioni) le
  misure correttive adottate. Rispetto al testo
  originario del disegno di legge che parlava
  semplicemente di                  comunicazione
  «tempestiva» da parte degli enti, ora la riforma
  Bongiorno fissa un termine certo. È una delle
  novità degli emendamenti approvati dalle
  commissioni affari costituzionali e lavoro della
  camera che ieri hanno terminato l' esame del
  «ddl concretezza». Oggi sarà dato il mandato
  ai relatori (Francesco Silvestri del M5S e
  Virginio Caparvi della Lega) a riferire in aula,
  mentre l' ok di Montecitorio dovrebbe arrivare
  la prossima settimana. Poi il provvedimento,
  già approvato dal senato il 6 dicembre 2018,
  tornerà a palazzo Madama per il voto finale.
  Oltre a sbloccare, attraverso l' istituzione del
  Nucleo concretezza, il recepimento delle
  riforme nel settore pubblico, il provvedimento
  inasprisce il giro di vite contro gli assenteisti,
  introducendo il controllo biometrico delle
  presenze attraverso la rilevazione delle
  impronte digitali. Tuttavia, con un emendamento approvato in parlamento si vincolano i controlli
  biometrici al rispetto del principio di proporzionalità, previsto dall' articolo 52 della Carta dei diritti
  fondamentali dell' Unione europea. Infine, per quanto riguarda le disposizioni sul personale, le
  commissioni di Montecitorio hanno deciso di sopprimere l' art. 3 del ddl (Adeguamento dei fondi
  destinati al trattamento economico accessorio del personale dipendente d e l l a pubblica
  amministrazione) in quanto la norma, che necessitava di entrare in vigore con urgenza, è stata
  anticipata nel decreto legge semplificazioni (dl n. 135/2018)

                                                                                          FRANCESCO CERISANO

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                                                                                                                17
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  Ulteriori finanziamenti dal Viminale

  Videosorveglianza, fondi a 200 enti
  Sono oltre 200 i comuni che avranno accesso
  agli ulteriori finanziamenti ministeriali per il
  potenziamento degli impianti di
  videosorveglianza urbana. Per un totale di 30
  milioni di euro che potranno essere utilizzati
  per l' attivazione dei progetti di
  videosorveglianza urbana integrata presentati
  la scorsa estate.
  Lo ha confermato il ministero dell' interno con il
  decreto 28 febbraio 2019 pubblicato sul sito
  della Polizia. Il dl 14/2017 ha previsto un
  cofinanziamento a fondo perduto degli impianti
  di videosorveglianza urbana. Per individuare
  le modalità di presentazione delle richieste di
  ammissione al beneficio si è reso necessario
  adottare un decreto ad hoc. I criteri di
  valutazione delle domande spaziavano dall'
  indice di delittuosità alla dimensione
  demografica del comune. La graduatoria finale
  che individua complessivamente 2427 soggetti
  ha premiato immediatamente 428 comuni.
  Assegnando inizialmente 37 milioni di euro a
  numerosi enti, da Sud a Nord. Ai sensi dell' art
  35-quinquies del decreto legge 4 ottobre 2018,
  n. 113, convertito nella legge 1° dicembre
  2018, n. 132 e dell' art. 11 bis, comma 17, del
  decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135,
  convertito nella legge 11 febbraio 2019, n. 12,
  l' autorizzazione di spesa dell' art. 5 del dl 14/2017 è stata però incrementata di 30 milioni di euro per l'
  anno 2019. Per questo motivo il ministero ha adottato il decreto 28 febbraio 2019 che ora autorizza lo
  scorrimento della graduatoria fino alla posizione n. 646, a copertura di questo importo. Quindi saranno
  217 i comuni pronti a partire con i nuovi sistemi di videosorveglianza. Quelli che hanno presentato dei
  semplici progetti di fattibilità tecnica dovranno correre per formalizzare tutti gli atti di gara e gli impegni
  di spesa. Ma sarà anche necessario prevedere attentamente che tipologia di rapporto interforze andrà
  realizzato sul territorio con i nuovi sistemi di videosorveglianza. Perché senza un' analisi preventiva dell'
  impiego condiviso, nel rispetto della privacy, delle linee guida sottoscritte dalla Conferenza stato città il
  26 luglio 2018 e della complessa normativa tecnica correlata il rischio di spendere male le preziose
  risorse è dietro l' angolo.
  © Riproduzione riservata.

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  Il capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, lancia sconti del 50% per le rette degli asili

  M5s e Lega si sfidano sui nidi
  Matteo Salvini: ecco il piano straordinario per l' infanzia

  La sfida M5s-Lega è senza esclusione di colpi,
  anche le misure per l' infanzia sono entrate
  nella tenzone tra i due alleati di governo. A un
  Luigi Di Maio che lancia il modello francese,
  con sconti sugli asili nido del 50%, Matteo
  Salvini risponde con un piano Marshall per l'
  infanzia: mille nuovi asili a costo zero per lo
  stato. Il servizio per l' infanzia dagli 0 ai tre
  anni di età vede l' Italia assai lontana dall'
  obiettivo UE di una copertura sul territorio del
  33%: ci si ferma 9 punti sotto. Con divari ben
  più profondi nelle regioni del Sud.
  Dopo le polemiche per il congresso mondiale
  della famiglia a Verona, il vice premier e capo
  del Movimento5 stelle rispolvera parte del
  programma per le politiche e annuncia
  «provvedimenti nel prossimo Def per aiuti alle
  famiglie sul modello francese: 50% di sconto
  sui pannolini, 50% sulle spese per la baby-
  sitter e coefficiente famigliare che si abbatte a
  seconda di quanti figli hai».
  Liquidato come «inutile il dibattito» di questi
  giorni intorno al congresso di Verona, Di Maio
  annuncia che «nel Def, oltre al dl Crescita e
  allo Sblocca cantieri, in qualità di ministro del
  Lavoro e delle Politiche Sociali proporrò l'
  inserimento di un capitolo dedicato proprio alla
  famiglia, incluse alcune misure che possiamo
  portare a casa già nel 2019 e con la prossima finanziaria».
  Tra i punti chiave, le «agevolazioni sulle rette degli asili nido, fino ad arrivare a un dimezzamento (per il
  primo, il secondo e il terzo figlio) in quelle Regioni dove il costo è più alto. Nel 2017/2018 la tariffa media
  mensile, secondo il report di Cittadinanzattiva, è stata di 301 euro mensili, ciò significa che in alcuni casi
  si potrebbe arrivare a un risparmio anche di 1.500 euro a famiglia in un anno».
  Ma Salvini non sta a guardare. Il leader del Carroccio annuncia che sarà «presto calendarizzato il
  disegno di legge da tempo giacente in parlamento per l' estensione del servizio di assistenza e cura per
  l' infanzia».
  Il riferimento è alla proposta di legge (Ac 374), a prima firma Comaroli, che prevede la creazioni a
  stretto giro di mille nuovi nidi, soprattutto al Sud dove il servizio pubblico è più carente.
  Il piano prevede l' erogazione di un contributo statale da ripartire tra le regioni, e a cascata tra gli enti
  locali, finalizzato alla ristrutturazione degli immobili pubblici inutilizzati affinché siano riconvertiti in asili
  nido da concedere gratuitamente ai privati. I quali si impegnano a garantire rette sociali elaborate in
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