UNDUETRE GERME SUL BINARIO - ILGERME
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il Ruglio Quello “sporco” ospedale L a lezione fornita dalla pandemia, una delle tante, è che la politica sanitaria in Italia è da rivoluzionare. Un settore dove si è tagliato sistematicamente e progressivamente negli anni, a volte giustamente (perché gli sprechi sono stati e sono ancora tanti), e che ha teso sempre più all’accen- tramento nelle grandi strutture ospedaliere, non solo delle specialità, ma anche dei servizi essen- ziali. Così all’indomani del Decreto 70, quello noscimento di Dea di primo livello per Sulmona (che pure non avrebbe i numeri stando al Decreto 70) e con esso anche la messa in sicurezza del punto nascita, dovuto non per una questione di prestigio, ma di sicurezza di chi nelle aree inter- ne ci vive e ci vorrebbe anche nascere. La stessa assessora Nicoletta Verì, motivando la scelta e in linea con la nuova sensibilità anche a livello nazionale, ha riconosciuto “il grande contributo che è stato dato da parte dei piccoli ospedali” du- firmato dalla Lorenzin, le aree periferiche – che rante la pandemia: quando cioè, mentre qualcuno poi sono quasi sempre quelle interne - si sono chiamava i carabinieri per “non sporcare” con pa- trovate sostanzialmente abbandonate a sé stesse, zienti Covid l’Annunziata, lo stesso, accogliendo con la violazione di un principio costituzional- le emergenze della pandemia, proprio grazie a mente riconosciuto che è quello dell’accesso alle quella “sporcizia”, si conquistava il diritto a re- cure. Fino a quando il Covid non ha mostrato citare un ruolo nella sanità regionale. Tra le otto il “Re nudo” ognuno ha recitato il suo ruolo: la consorelle di primo livello (con i capoluoghi di maggioranza di turno a difendere l’ineluttabilità provincia che si “dividono” il secondo livello), dei tagli, le opposizioni a cavalcare le proteste Sulmona è quella ad avere meno Unità operative dei territori. complesse (8, a fronte delle 17 di Avezzano, alle Un gioco perverso, alimentato anche e soprattut- 15 di Lanciano e Vasto e alle oltre 30 dei capo- to dal fatto che la sanità, ormai da troppo tempo luoghi), tuttavia il “marchio” del primo livello, al e in modo sempre più pervasivo, è stata piegata posto di quello di base, che appena qualche anno agli interessi non della politica (quella nobile), fa l’amministrazione Casini aveva subito passiva- ma a quelli elettorali. I bacini dei voti della clas- mente anzi quasi con tripudio di gioia con la be- se e della casta dei medici hanno provocato una nedizione dell’allora assessore delle Aree interne distorsione a catena di tutto il sistema che ha sor- Andrea Gerosolimo (padre e padrone dell’ammi- preso l’Italia all’alba del 2020. nistrazione Casini), garantisce, o dovrebbe farlo, In Abruzzo non si è mai riusciti ad arrivare alla le prestazioni di tempo-dipendenza. I salva vita, realizzazione di una Asl unica, ad esempio, con insomma. La battaglia non è ancora vinta, per- la conseguenza di profonde differenze del servi- ché ora dovrà essere il ministero a riconoscere la zio tra un territorio e l’altro, mentre a crescere necessità di salvaguardare i cittadini e i pazien- nell’offerta sono stati i bacini di utenza più grandi ti delle aree interne, ma la presa di coscienza da e non quelli dove serviva. Ora, dopo la pandemia, parte della Regione è già un enorme passo avanti. la Regione ha disegnato una nuova rete ospeda- E che a questa consapevolezza si è arrivati solo liera che, tra le novità più importanti, vede il rico- grazie al Covid: detta così è già un paradosso e una sconfitta della politica. Quella nobile. 3
l’INchiesta Sul binario C on l’emergenza sa- nitaria che scema, si spera fino alla sua scomparsa, le mascherine ancora indosso, ma la libertà riconquistata, per l’Italia si apre ora una fase fondamentale, quella della resilienza e della ripartenza, come indica l’acronimo Pnrr. E’ una sfi- da enorme per il Paese, punto di svolta di una crisi che, come tutte le crisi, può aprire una nuova era. Il parallelismo con l’Italia del dopoguerra non è inopportuno e come nel dopoguerra il nostro Paese è chiamato a ripensarsi, prima ancora che a rimettersi in piedi. Come nel dopoguerra un ruolo fondamentale lo giocheranno le infrastrutture che, nella declinazione della sostenibilità, coinvolgeranno tutto lo Sti- vale, consapevoli, oggi più di ieri, che l’Ita- lia riparte se non si lasciano pezzi indietro. 5
La mole di finanziamenti a disposizione per rifondarsi è con- siderevole: 235,6 miliardi di euro che vengono solo dal pro- gramma Nex Generation Eu, parte del più ampio Recovery Fund. Di questi 191,5 miliardi di euro fanno parte del Pnrr, 31 miliardi di euro del Fondo Complementare e 13,5 miliardi euro del React Eu. Digitalizzazione, rivoluzione verde e tran- sizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute, sono le missioni principali su cui si svilupperanno una serie di progetti, entro il 2026, che in parte riprenderanno sogni rimasti nel cassetto e in parte daranno vita a nuove proposte. I fondi coinvolgeranno l’A- bruzzo in modo trasversale sulle singole misure (dal rinnovo del parco macchine del trasporto pubblico, alla digitalizza- zione, alla tutela del territorio) e, in pochi casi, in modo di- retto. Sono marcatamente e specificatamente “abruzzesi”, in particolare, gli interventi che riguardano i crateri sismici 2009 e 2016, le autostrade A24 e A25, l’aeroporto Liberi, l’ultimo miglio di Vasto e, soprattutto, la velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara, unica ad essere inserita nel Pnrr. Il grande sogno di diventare un’accessibile “periferia dell’Impero”. Il fondone interne (tra le quali rientrano il Basso Sangro Trigno, la La fetta più importante delle risorse destinate in via Val di Fino-Vestina, la Valle del Giovenco e la Valle Su- “esclusiva” all’Abruzzo è contenuta nel decreto 59 del bequana), i treni a idrogeno e ancora l’edilizia sanitaria. 6 maggio scorso, ovvero il Fondo Complementare che Dall’altra, più nello specifico, invece, di misure calibrate vale 31 miliardi di euro, noto agli addetti ai lavori con o che comunque interessano prioritariamente l’Abruzzo: il nome di “Fondone” perché qui trovano spazio tutte i crateri sismici, le autostrade A24 e A25 e, nel Pnrr, la quelle misure che per ragioni operative non sono rien- ferrovia veloce Roma-Pescara. trate nel Pnrr. Si tratta da una parte di interventi che riguardano misure alle quali l’Abruzzo avrà modo di accedere come il resto del Paese: 600 milioni per il rin- Il cratere novo di 1533 bus del servizio pubblico (elettrici per le Sul cratere sismico, o meglio sui crateri, perché vengo- città, metano per no inclusi sia quello del gli extraurbani), 2009 che quello del 2016, il cosiddetto ul- ci sono 1,78 miliardi di timo miglio che euro. Si tratta di creare con 3 miliardi di città e paesi sicuri, so- euro coinvolgerà stenibili e connessi con 10 porti tra cui il miglioramento dell’or- quello di Vasto ganizzazione degli spazi (con il collega- aperti e della riorganiz- mento ferrovia- zazione delle aree verdi rio al porto), la e pubbliche. Previste an- digitalizzazione che misure di efficienza dell’aeroporto di energetica e mitigazione Pescara, 300 mi- delle vulnerabilità sismi- lioni per rifare le che degli edifici pubblici strade delle aree e sistemi di monitoraggio 6
UnDUEtre Germe e allerta sismici e ambientali; il miglioramento della rete di tra- sporto e dei sistemi di mobilità locale; piattaforme di e-services e realizzazione di un sistema in- formatico basato su tecnologia blockchain; sistemi per la ge- stione sostenibile ed efficiente delle reti tecnologiche nelle aree urbane; sistemi di produzione di energia e/o calore da fonti rinno- vabili; sovvenzioni per progetti di sviluppo innovativo, digitale ed ecosostenibile a vocazione produttiva territoriale; creazione di centri di ricerca universitari internazionali legati alla valo- rizzazione delle specificità lo- cali, di un centro di formazione superiore tecnica per la pubblica amministrazione e di un centro nazionale per il Servizio Civile Sasso. In particolare, si interverrà su 170 “opere d’ar- Universale e la promozione del Programma European te” e l’implementazione del prototipo nazionale “smart Solidarity Corps e Erasmus+/Youth; sviluppo di asso- road”, con interventi strutturali su 36 ponti e viadotti e ciazioni fondiarie per il recupero della produttività delle l’adeguamento energetico del traforo del Gran Sasso. proprietà fondiarie frammentate dei boschi e dei terre- ni incolti/abbandonati attraverso la gestione associata; identificazione delle filiere di prossimità e ciclo delle La strada ferrata macerie; sostegno all’innovazione digitale dei processi Dal cassetto comincia ad uscire grazie al Pnrr anche il di trasformazione della produzione agroalimentare e fo- sogno più grande, quello cioè di avvicinare l’Abruzzo restale; incentivi per l’attuazione di piani d’investimento alla capitale e più in generale di dotare la nostra regione finalizzati allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, di un sistema di comunicazione su ferro che sia rispon- per le industrie creative e culturali e per l’attuazione di dente alle esigenze e ai tempi del ventunesimo secolo. strategie per la costruzione di destinazioni turistiche ba- Non si tratta solo di velocizzare il collegamento permet- sate sul principio del turismo esperienziale e sostenibile. tendo di coprire la tratta Pescara-Roma in meno di due ore, ma anche di porre le basi per il trasporto merci con una portata più che doppia del traffico attuale e favorire L’autostrada dei Parchi il corridoio Tirreno-Adriatico sull’asse Barcellona-Plo- Una misura marcatamente abruzzese è poi quella prevista ce, anche se le ultime evoluzioni sulle autorità portuali sulle autostrade A24 e A25: un miliardo di euro in tutto sembrano spingere in un’altra direzione. Il progetto, in che sarà gestito dal commissario, il sulmonese Mauri- realtà, esiste già da tempo, da quando l’idea nel 2008 di- zio Gentile. L’investimento prevede la predisposizione venne uno studio di pre-fattibilità, oggi aggiornato, dopo e realizzazione di un sistema di monitoraggio dinamico la cabina di regia costituita lo scorso anno tra ministero, per i controlli a distanza sulle strutture (ponti, viadotti, Regioni Lazio e Abruzzo e Rfi. Un investimento da circa cavalcavia e gallerie) delle autostrade A24- A25, neces- 6,5 miliardi di euro che, una volta concluso, si ipotizza nel sario per pianificare gli interventi di messa in sicurezza 2030 (ma è una previsione molto generosa), porterà ad una in modo economicamente vantaggioso e per migliorare drastica riduzione dei tempi di percorrenza con la tratta i livelli di manutenzione; l’attuazione di un piano stra- Pescara-Roma che sarà percorribile in meno si due ore. ordinario per il controllo e la messa in sicurezza delle strutture autostradali; l’adeguamento ed efficientamento I soldi energetico del sistema impiantistico del traforo del Gran Nel Pnrr, in verità, ci sono al momento poco meno del 7
Il treno lento dei Parchi Nell’epoca della velocità, dei limiti di tempo da Roccaraso, Castel di Sangro, Carovilli) e viaggio di infrangere e delle distanze da coprire il più veloce- ritorno la domenica successiva. Una forma di turi- mente possibile, c’è chi ha meno fretta e invece di smo sostenibile, alternativo; con la possibilità di po- puntare alla destinazione finale preferisce godersi il ter viaggiare insieme alla propria bici per chi avesse viaggio e i paesaggi che esso offre dal finestrino. Se, voglia di passare dalle rotaie allo sterrato. Lo stress infatti, da un lato l’Abruzzo prova ad andare più ve- del traffico in automobile lascia il posto al relax del- loce con la tratta Pescara-Roma, dall’altro continua le cabine nei vagoni del 1920. La composizione del a riscoprire sé stesso con la “Ferrovia dei Parchi”. treno prevede, oltre a un loco diesel, 4 vetture di tipo Sulle rotaie della Transiberiana d’Italia torna il treno “Centoporte”, una vettura “Corbellini” e un baga- storico Sulmona-Carpinone. Non saranno i 9.289 km gliaio attrezzato anche per trasportare le biciclette che collegano Čeljabinsk a Vladivostok, ma il pae- dei turisti. Non un semplice tocco vintage, ma un saggio è mozzafiato. Gemme di vegetazione incasto- vero e proprio viaggio nella storia. La tratta nasce nel nate come smeraldi nei 1897, destinata soprat- massicci dell’Appenni- tutto a piombo e bestia- no, mantelli bianchi che me. In un Mezzogiorno coprono gli aspri monti arretrato economica- in inverno e le facciate mente e culturalmente, dei borghi sfuggenti. le vie della transuman- Immagini da cartolina za s’intersecarono con che si possono gustare le strade ferrate. Molti dal finestrino del treno convogli trasferivano storico. Dal 19 giugno, bovini e ovini lungo un per ogni fine settimana dislivello di quasi 800 fino a dicembre, saran- metri, tra Sulmona e no in programma le trat- Roccaraso. Nel 2010 la te Sulmona-Carpinone. soppressione definitiva Dall’Abruzzo al Moli- e la successiva riaper- se, andata e ritorno, con tura nel 2014 grazie alla tappe intermedie per Fondazione Fs e all’as- svelare gli antichi paesi del territorio. Fino al 12 set- sociazione Le Rotaie. Dopo la sosta forzata il calen- tembre partiranno i “Treni d’Estate” con 2 partenze dario sarà ricco di viaggi, con cadenza settimanale il sabato ed una la domenica. Dal 18 settembre al 21 fino a dicembre, con un rush finale di fine anno che novembre sarà l’ora dei “Treni d’Autunno”, con una prevede cinque corse consecutive. Da quest’anno il partenza di sabato ed una di domenica; mentre dal 27 cambio di denominazione in “Ferrovia dei Parchi” novembre al 30 dicembre toccherà ai “Treni di Nata- per rimarcare l’elemento identificativo più importan- le”, con due partenze il sabato e altrettante la dome- te a cavallo tra due regioni che la rende unica nel suo nica. Il tutto per un totale di 96 corse. Tra le novità genere: le aree protette. Infatti il treno attraverserà di quest’anno, oltre alle corse programmate sempre i luoghi mozzafiato dei Parchi nazionali della Ma- nel fine settimana, è presente l’itinerario weekend iella, D’Abruzzo, Lazio e Molise e la riserva MaB con partenza da Sulmona il sabato, soggiorno in una Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise. Tutti in delle località toccate dalla tratta (Campo di Giove, carrozza, pronti a partire. 10% delle risorse necessarie, a cui però vanno aggiunti i il che dovrebbe mettere al riparo l’opera da deviazioni fondi già coperti in tutto o in parte per il raddoppio della burocratiche. Lunghezza-Guidonia (149,72 milioni di euro, tutti stan- ziati) e il raddoppio della Pescara-Interporto d’Abruzzo (602 milioni di cui 521 finanziati), a cui si aggiunge an- Sul binario del Pnrr cora la bretella di Sulmona Santa Rufina già finanziata Le opere finanziate dal Pnrr per 620 milioni di euro (ma per 12 milioni di euro, ma che servirà per coprire il col- che ne richiederebbero 720) riguardano in particolare legamento Pescara-L’Aquila incidendo solo relativamen- quattro interventi che dovrebbero portare entro il 2026 te sui collegamenti Pescara-Roma. A conti fatti manca (orizzonte temporale del Pnrr) a far scendere la percor- la certo non irrisoria cifra di circa 5 miliardi e mezzo di renza Pescara-Roma da quasi 3 ore e 40 a 2 ore e 34 euro che dovranno essere trovati nei prossimi anni nei minuti; poi man mano che si realizzeranno gli altri in- fondi strutturali in base al nuovo contratto di programma terventi, dovrebbe essere possibile coprire la tratta in 2 che dovrà essere sottoscritto entro quest’anno. La novità ore e 17 minuti prima e, con il collegamento Sulmona- vera è che è stato previsto un fondo annuale per la proget- Avezzano concluso, in 1 ora e 58 minuti. Nello speci- tazione e un commissario dedicato (Vincenzo Macello), fico le tratte finanziate dal Pnrr sono il raddoppio della 8
UnDUEtre Germe Tagliacozzo-Avezzano (14,4 km) che una volta terminata la Roma-Tagliacozzo por- terà il capoluogo marsicano ad essere davvero una sorta di periferia della capitale, con un tempo di percorrenza Avezzano-Roma di soli 50 minuti. Nel Pnrr per quest’o- pera sono stati previsti 210 milioni di euro, rispetto ai 250 necessari (la differenza, sostengono dal ministero, per questo come per gli altri interventi, non compromet- terebbe comunque la fattibi- lità del progetto). Nel bud- get del Pnrr c’è poi la tratta Sulmona-Pratola: 5 km, una parte in raddoppio e una par- te in variante, che costeranno circa 140 milioni di euro, la disponibilità è però di 124. Sempre in questo fondo c’è la Scafa-Manoppello: circa 7 km di raddoppio prevalen- temente in variante dal costo di 230 milioni di euro con viadotti per 1,3 km e galle- rie per 2,1 km. Qui mancano 37 milioni di fabbisogni residui. Altri 100 milioni di euro (93 disponibili), poi, sono destinati alla tratta Manoppello-Interporto d’Abruzzo: 5 km di raddoppio che si congiungeranno ai lotti già avviati della Interporto-Pescara (finanziato, come detto, dai fondi strutturali per 521 dei 602 milioni di euro necessari) e i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2027. I lotti non finanziati Restano fuori dal Pnrr, però, alcune tratte fon- damentali per raggiungere la velocità sperata: tre macro lotti che non costituiscono solo un problema economico, ma anche di carattere ambientale e progettuale e che si trovano an- cora nella fase dello studio di pre-fattibilità. Innanzitutto, c’è la Roma-Tagliacozzo: una spesa da 2 miliardi e 600 milioni di euro che, escludendo la fase Tivoli (che dovrà attra- versare la città con una nuova linea a doppio binario suburbano), riguarda i due sub lotti SS 17 km 94+750 Sulmona AQ Tel. 0864 25 10 95 info@pavind.it www.pavind.it 9
i 930 milioni di euro e il miliardo e 200 milioni, a seconda che si scel- ga la soluzione con un’unica galle- ria o con due. Si tratta, in entrambi i casi, però, di bucare il “delicatis- simo” Monte Morrone (per 11 o 14 km), tirando fuori dal tracciato le stazioni di Popoli, Bussi e Toc- co da Casauria e realizzando una nuova stazione a Torre de Passeri. L’opera, insieme alle altre tratte, farebbe scendere a 40 minuti il tempo di percorrenza tra Sulmona e Pescara, con un servizio suburba- no tra Pescara e Torre de’ Passeri e quindi tra Pescara e Sulmona dove la frequenza dei treni veloci sareb- be ogni mezz’ora. Da qui al 2026. Di “certo”, si fa per dire, al momen- to c’è l’orizzonte temporale del 2026/2027, quando cioè dovranno essere conclusi gli interventi del Roma-Mandela e Mandela-Tagliacozzo: 53 km di cui 40 Pnrr e quelli strutturali tra l’Interporto e Pescara. Entro la in galleria con una velocità media di 200 kmh, con un fine del 2021 sarà pronto il progetto tecnico-economico tempo di realizzazione che oscilla tra i 7 e gli 8 anni. che è la fase prodromica all’indizione delle gare d’appal- Gli altri due nodi da sciogliere sono invece tutti abruzze- to che dovrebbero essere affidate entro il primo semestre si: il collegamento cioè da Avezzano a Sulmona e quello del 2022, per vedere i cantieri aperti (che non porteran- da Pratola a Scafa. Per il primo, che presuppone prelimi- no, cosa fondamentale, ad un’interruzione del servizio) narmente il raddoppio della Pescara-Interporto e la bre- nel secondo semestre del 2022, con fine lavori entro il tella di Santa Rufina di Sulmona, la spesa prevista (ma 2026. A quella data non saremo certo alla Roma-Pescara anche qui siamo ancora allo studio di pre-fattibilità) è di in due ore, ma i tempi saranno ridotti e soprattutto la 1 miliardo e 700 milioni di euro. L’idea è quella di col- tratta Sulmona-Pescara (e Pescara-Sulmona-L’Aquila) legare direttamente, con un raddoppio della linea, le sta- avrà già le sembianze di un agglomerato metropolitano. zioni di Celano e Bugnara: 33 km di cui 19,8 in galleria, Almeno… sul binario. escludendo dal tracciato le stazioni di Aielli, Cerchio, Collarmele, Pescina, Ortona dei Marsi, Cocullo, Goriano Sicoli, Prezza e Anversa, paesi che resterebbero comunque collegati alla vecchia linea che avrà una funzione di trasporto locale. Da bucare ci sa- rebbero Montagna Grande e Monte San Biagio, il cui “sacrificio” fareb- be scendere i tempi di percorrenza tra Sulmona e Avezzano a 25 minuti. Ancor più impattante la soluzione per la seconda tratta, quella cioè da Pra- tola a Scafa. Si tratta infatti di un rad- doppio prevalentemente in variante di 25 km, con un costo che oscilla tra 10
UnDUEtre Germe Di Girolamo: “Opera strategica da finalizzare entro il 2030” Il Pnrr è la risposta immediata che l’Italia, tra- Però per arrivare alle due ore ci vogliono 7 mi- mite l’Europa, tenta di dare alla ripartenza del liardi e mezzo di euro Paese, all’indomani, si spera, dell’emergenza sa- Chi dice che le risorse economiche reperite sono “bri- nitaria. Un’occasione anche per l’Abruzzo e per ciole” probabilmente non ha cognizione della realtà. le aree interne Forse non sa che non si era mai arrivati ad avere una È bene ribadire che tutto ciò non sarebbe stato possi- progettazione per l’intera opera con la relativa stima bile senza il lavoro svolto a Bruxelles dall’ex presi- dei costi. Oppure non sa che i 620 milioni di euro di dente Giuseppe Conte. Un risultato epocale. fondi europei destinati al progetto comprendono tutti L’importante somma di denaro ottenuta dall’Italia i lavori che garantiscono continuità e miglioramento (oltre 200 miliardi di euro) dovrà essere spesa entro del servizio da Sulmona a Pescara e che dovranno il 2026 e al governo in carica spetta il compito di essere realizzati entro il 2026. L’intenzione del Com- farlo bene, senza sprechi. Il settore delle opere pub- missario, ing. Macello, con il quale ho già interagi- bliche è quello di cui mi occupo in Senato e posso af- to numerose volte, è quella di andare spedito, anche fermare senza indugio che l’Abruzzo si trova di fron- grazie a un fondo esclusivo destinato alle progetta- te a un’occasione unica zioni tecnico-econo- per uscire da quelle miche degli interventi carenze infrastrutturali inseriti nel programma croniche che lo hanno “Italia Veloce”. Non caratterizzato per de- posso che essere in cenni e che hanno li- accordo con lui e con- mitato il suo sviluppo tinuare a garantire il economico, soprattutto mio impegno nel chie- nelle aree interne. dere risorse finalizzate al potenziamento della L’opera regina è ferrovia Pescara-Ro- quella della ferrovia ma anche nel nuovo Roma-Pescara? contratto di program- Tra le infrastrutture di ma RFI-MIMS 2021- cui dotare la nostra re- 2026. gione, questo è in asso- luto il progetto più im- portante per un futuro di prosperità e benessere. L’Europa punta molto sul Ma poi servirà davvero questa opera? treno, anche per questioni ecologiche di riduzione La velocizzazione della linea tra Pescara e Roma è dell’inquinamento, la ferrovia è un’opera che fa da un’opera di importanza strategica nazionale poiché traino all’ammodernamento dell’intera rete infra- garantisce un attraversamento trasversale della Peni- strutturale regionale costituita da strade, autostrada sola. Con i giusti miglioramenti sugli scambi inter- A24-A25, Aeroporto d’Abruzzo, porti di Ortona e modali, l’applicazione di una Zona Economica Spe- Vasto. Per tutti gli interventi sono state individuate ciale (ZES) ad hoc e l’inserimento della linea nella risorse economiche nel Pnrr e nel Decreto 6 maggio rete europea Ten-T, l’opera può essere il volano per 2021 n.59, noto come “Decreto Fondone”. il rilancio economico dell’intero Abruzzo e offrire un grande contributo alla modernizzazione dell’Ita- L’idea di velocizzare la Roma-Pescara è di vec- lia intera. chia data, cosa è cambiato sulla strada ferrata? Oggi esiste un progetto preliminare che prevede di Visti i tanti soldi che mancano a copertura, non portare merci e persone in 2 ore da Pescara a Roma. c’è il rischio che resti un’incompiuta? Ma soprattutto ci sono 620 milioni di euro da spende- Occorre che tutti i politici abruzzesi, attuali e futuri, re entro il 2026. A questa cifra vanno aggiunti i 521 ribadiscano nel tempo la priorità di questa fondamen- milioni di euro già stanziati per la tratta Interporto - tale infrastruttura tra gli investimenti da realizzare. Chieti - San Giovanni Teatino – Pescara e a garantire Una visione condivisa della priorità dell’opera, insie- la realizzazione dei lavori c’è un Commissario, l’ing. me alle nuove norme contenute nei Decreti Sempli- Vincenzo Macello, per il quale attendiamo a giorni la ficazioni e nei nuovi provvedimenti che seguiranno, nomina e che resterà in carica fino alla conclusione potranno garantire la sua completa realizzazione en- dei lavori sull’intera linea ferroviaria. tro il 2030. 11
l’INtervista Lavoro, il rimbalzo senza rete I l 2020 e il 2021, se saranno per sempre ricordati come “gli anni della pande- mia”, sono stati fra loro molto differenti dal punto di vista economico. Il tonfo sonoro degli indici economici di tutte le economie avanzate del 2020, fa il paio con il cosiddetto “rimbalzo” del 2021 dove si cerca un lento quanto necessario ritorno alla normalità. Gli effetti della pandemia però non sono stati indenni, se per alcuni settori è stata addirittura positiva dal punto di vista degli affari, per altri rischia di es- sere il colpo di grazia. L’economia abruzzese ha vissuto i riflessi di quella nazionale e internazio- damento economico regionale, del suo futuro e di quello delle sue imprese ne abbiamo parlato con Michele Lombardo, sulmonese e segretario regionale della Uil che ci ha mostrato nitida- mente la sua lettura dei fatti. Michele Lombardo qual è lo stato di salute dell’economia abruzzese? È evidente che la situazione regionale ripercor- re quella nazionale in linea di massima. Ab- biamo una condizione determinata dalla crisi pandemica a “macchia di leopardo” nel senso che abbiamo gran parte del tessuto industriale nale, talvolta vedendo acuire gli effetti. Dell’an- che ha retto bene: la farmaceutica, l’automo- 12
UnDUEtre Germe tive, la chimica, anche se restano delle vertenze aperte in particolar con la Brioni nel chietino e con la Pilkinton e la Denso a San Salvo. Ci sono poi altri settori che sono in uno stato di crisi abbastanza importante e che ci preoccupano, penso al turismo, al commercio, soprattutto quello al dettaglio che soffre la concorrenza del web, e ad un pezzo del terzo settore e del sociale. Sono questi quelli più in sofferenza in Abruzzo al momento, come nel resto del Paese in linea di massima. Settori in difficoltà sui quali pesa il dato dell’occupazione, molti posti di lavoro sono stati persi, altri se ne potrebbero perdere con la fine del blocco dei licen- ziamenti che termina a giugno, è vero che le aziende hanno retto il colpo, non sono pie- corretto? namente uscite dallo stato di crisi che ha determinato il Secondo un nostro studio, si sono persi durante la pan- Covid: ci stiamo di fatto ancora dentro. Per questo il sin- demia in Abruzzo 11mila posti di lavoro. Dato in parte dacato unitariamente sta chiedendo che la fine di questa contenuto grazie a due strumenti a sostegno dell’occu- misura sia più graduale ed avvenga quando la ripresa si pazione: la cassa integrazione per Covid e appunto il sia consolidata. Sempre nel nostro studio si legge che la blocco dei licenziamenti. Il mancato rinnovo nel decreto fine del blocco dei licenziamenti al 30 giugno, in Abruz- Sostegni Bis di questo ultimo provvedimento ci preoc- zo potrebbe determinare la perdita di ulteriori 17 mila cupa molto, soprattutto nel settore industriale, dove se è posti di lavoro. Comune di SULMONA VENDESI "Acquasanta" VILLETTE BIFAMILIARI - Classe A4 di Prestazione Energetica - Impianto Fotovoltaico da 5,25 kWp - Isolamento Termico a Cappotto - Copertura Ventilata - Conformità alle Tecniche della Bioedilizia - Zero Emissioni co2 - Impianto Radiale a Pavimento - Climatizzazione Estiva - Impianto Antifurto wifi-web - Infissi in Legno Lamellare Tel./fax 0864-34949 Finanziamenti Personalizzati www.bonifazi.it sulmona@bonifazi.it 13
da 9 milioni di euro a 11,5 e in più viene preso un pezzo di produzio- ne che attualmente viene fatto per il Ducato in Polonia. È chiaro che c’è un punto interrogativo che ri- guarda il 2023 ovvero quando usci- rà il nuovo Ducato, lì bisognerà essere in grado di prendersi anche le nuove produzioni. Io credo che il passaggio che è stato fatto con l’in- tesa appena raggiunta sia positivo perché ci mette nelle condizioni in- dustriali di poter arrivare nel 2023 e giocarci al meglio la partita del nuovo Ducato. Lì è chiaro che non dovrà essere soltanto il sindacato a lottare, ma anche il mondo politico E per i settori in maggiore difficoltà, qual è la ricetta e quello istituzionale devono fare fronte comune perché che propone il sindacato? si portino qui le nuove produzioni e non altrove. L’Abruzzo è fatto della presenza di una grande impresa, ma anche di una piccola e media impresa. Settori come il A proposito di partite decisive, una di quelle che può terziario e il turismo sono fatti di piccola e micro impre- decidere il futuro economico della nostra Regione è sa, noi pensiamo che lasciare questi settori a loro stessi senza dubbio quella che si gioca sul campo dei corri- per l’Abruzzo significhi la perdita di molti posti di la- doi commerciali dell’Europa denominati Ten-T. Sul voro e pezzi di professionalità che difficilmente saremo tema la Uil negli anni si è spesa molto, a che punto in grado di recuperare in futuro. È dunque evidente che siamo? dobbiamo fare: la riforma degli ammortizzatori sociali e Posso dire che quando iniziammo a ragionare su una la riforma del mercato del lavoro. Queste riforme devo- nuova rete Ten-T trasversale che dal Tirreno guardas- no essere usate per sostenere quelle imprese che al mo- se l’Adriatico eravamo i soli. Oggi devo dire che molta mento stanno soffrendo di più, non lasciandole al loro strada l’abbiamo fatto perché con noi c’è tutto il mondo destino. Altrimenti avremmo oltre il 30% di imprese in imprenditoriale, sindacale e gran parte di quello politico Abruzzo che rischiano di non riuscire a superare questo che hanno capito che su questa richiesta della trasver- momento, per questo come sindacato noi continuiamo salità ci giochiamo molto dello sviluppo abruzzese e a sostenere che ci troviamo in una fase delicata, dove quindi lo ritengo un fatto sicuramente positivo. Di stra- si vede la luce in fondo al tunnel del Covid, ma dove da ancora ne abbiamo da fare però, intanto due cose le dobbiamo ancora sostenere l’economia per consentire di abbiamo ottenute: il riconoscimento dell’alta velocità e uscirne in maniera graduale e guidata. io aggiungo che dobbiamo spingere per ottenere anche l’altra capacità e cioè non soltanto trasporto delle per- E in Valle Peligna com’è la situazione dell’industria? sone, ma anche il trasporto delle merci veloci tra Roma Quando pensiamo al com- parto industriale in Valle Peligna non possiamo non parlare della Magneti Ma- relli, ci sono anche altre aziende però è chiaro che l’economia industriale della valle è sempre più intercon- nessa con questa azienda. Credo a proposito che sia stato fatto un buon lavo- ro in queste settimane dal sindacato metalmeccanico, perché noi avevamo una preoccupazione sul lento disinteresse del managment di Marelli riguardo lo stabi- limento sulmonese, invece l’intesa firmata conferma l’interesse sullo stabilimen- to. C’è un incremento degli investimenti che passano 14
UnDUEtre Germe Pescara e questo è un risultato im- in Abruzzo abbiamo avuto due ter- portantissimo perché ci consente remoti, abbiamo avuto la crisi del di avere anche sulla rete ferrovia- commercio internazionale, quindi ria un’infrastruttura moderna e ri- gli investimenti sulla sicurezza sono spondente alle esigenze del mondo stati ridotti all’osso e purtroppo i produttivo. La seconda cosa è la risultati negativi li abbiamo visti zona economica speciale perché la perché molti lavoratori e molte la- perimetrazione della Zes di fatto è voratrici hanno perso la vita. Solo stata costruita guardando proprio il quest’anno a livello nazionale ab- collegamento trasversale Tirreno- biamo abbondantemente superato le Adriatico, oltretutto adesso c’è 300 unità, in Abruzzo dal 2020 ad stata anche la nomina del profes- oggi abbiamo contato già 26 morti sor Miccio come commissario del- sul lavoro. È vero che una parte di la Zes che a questo punto diventa operativa e darà una questi sono legati al comparto della sanità e alla questio- grande mano all’economia abruzzese. Ad ogni modo io ne del Covid, però in una regione così piccola il dato è credo che l’idea della trasversalità può contribuire al ri- abbastanza preoccupante. Per questo la Uil punta a met- equilibrio socio-economico della nostra Regione perché tere al centro dell’attenzione il tema della sicurezza con consente alle aree interne di recuperare quel gap che esi- lo slogan “Zero morti sul lavoro” per far sì che una parte ste ormai da anni rispetto alla parte costiera. di quei soldi che arriveranno col Next Generation EU, quindi con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, Un altro tema sul quale la Uil insiste da tempo è si- venga spesa su investimenti per la sicurezza nei posti curamente quello delle cosiddette “morti bianche”. di lavoro. Una madre o un padre di famiglia che la Nel 2021 avete lanciato la campagna “Zero morti sul mattina escono per andare a lavorare devono tornare a lavoro” e purtroppo la drammatica attualità ci dice casa. Non è più possibile nel 2021 che accadano fatti che questo obiettivo è ancora molto lontano dall’es- così drammatici perché non ci sono le sicurezze sul- sere raggiunto. Qual è il suo giudizio? le macchine, perché non c’è la dovuta attenzione sui La sicurezza sui posti di lavoro è diventava prioritaria luoghi di lavoro o perché non ci sono i dispositivi di tanto quanto la richiesta di posti di lavoro. Per troppo sicurezza. Noi chiediamo alle istituzioni nazionali e tempo il tema della sicurezza è stato un po’ accanto- regionali, ma anche ai privati, che questo tema ripren- nato, perché abbiamo avuto le varie crisi economiche, da la centralità che merita. 15
Viaggio in Abruzzo La montagna se fosse un’isola S e è vero che “non c’è una seconda occasione per fare una buona pri- ma impressione”, l’ingresso della Valle Subequana dalle Gole di San Venanzio ci prepara alla me- raviglia. In questa tarda primavera che è già estate, la natura è letteralmente esplosa e sulle rupi scoscese delle gole sono le macchie gialle in lontananza delle ginestre a richiamare la nostra attenzione. La gola cola a picco come un naufrago e dentro di noi si mescolano incanto e terrore. Nel fondo l’eterno e paziente fiume Aterno, millimetro dopo millimetro, come un pittore mai contento del suo lavoro trasforma il paesaggio da Armando Paolini, sullo sfondo il monte Sirente ha smesso di esistere ormai dal 2017. Trovandosi in una zona piena di sorgenti e di acqua, Molina concentra, so- prattutto d’estate, una moltitudine di rane, da qui venne l’idea della sagra. Io non ho mai avuto il coraggio di as- saggiarle, eppure chi ha meno problemi dei miei con il cibo racconta che le cosce fritte delle simpatiche rane, siano gustose e somiglianti al sapore della carne di pol- lo. Molina conta oggi poco meno di 400 abitanti, mentre poco più di un secolo fa, al massimo della sua grandezza, ne aveva più di 1000. Una decadenza demografica dei paesi della valle, che è la stessa di tutti i paesi dell’entro- terra italiano. Continuiamo il nostro lungo percorso in direzione Ca- millenni. Non è un cambiamento percepibile dall’oc- stelvecchio Subequo dove ad aspettarci c’è Armando chio umano, eppure è sempre all’opera. Paolini, uno dei coraggiosi giovani che ha deciso di non La statale 5, la più famosa Tiburtina Valeria, ricchissi- andare via e di radicarsi nel suo territorio. Per farlo ogni ma di storia, taglia a mezza costa il versante montuo- giorno deve affrontare un viaggio di circa tre ore per an- so assecondandolo per non indispettirlo, fino al fondo dare e tornare dal suo lavoro a Pescara presso un Caf. quando intercetta il fiume e poi si lascia la gola alle Tutto questo lo fa perché ama la semplicità, la vivibilità spalle e allora la visuale si apre, sulla sinistra spunta e la tranquillità del suo paese, il paesaggio circostante e impetuoso il massiccio roccioso del Sirente e siamo tutto ciò che esso potrebbe offrire, perché crede che le finalmente in Valle Subequana. potenzialità qui siano enormi. Eppure, nonostante que- Se il nostro viaggio all’altezza di Molina Aterno as- sto, Paolini racconta a proposito della passata stagione sumesse l’aspetto di un animale, sarebbe sicuramente turistica: “Sicuramente si è vista in paese gente nuova quello di una rana, o meglio ancora una “ranocchia”. e il Covid ha fatto ritornare anche i paesani che non si È qui infatti che per quasi 20 anni si è tenuta la “Sa- vedevano più da anni, però è vero anche che in generale gra delle Ranocchie e degli Gnocchi” che purtroppo il turismo qui da noi non è per niente coordinato, non 16
UnDUEtre Germe esistono pacchetti turistici o un’offerta ben or- ganizzata, fatto che rende le presenze ancora esigue”. Se a Castelvecchio Subequo il nostro viaggio diventasse improvvisamente una pianta, si tra- sformerebbe sicuramente in grano. Non un gra- no qualsiasi però, bensì di “solina”. È qui infat- ti che grazie al sapiente lavoro del consorzio, è stato riportato alla coltivazione questo antico cereale d’altura che cresce soltanto sopra i 600 metri e che per anni è stato anche il protagoni- sta della sagra paesana interrotta nel 2015. Una delle particolarità culinarie del territorio che di certo non mancano e che potrebbero essere un elemento di grande attrazione per i turisti, so- prattutto per quelli in cerca della qualità e non del banalissimo “menù turistico a 20 euro”. Riprendiamo la strada e i campi coltivati a soli- na ci accompagnano. Il tempo della trebbiatura non è poi così distante e il giallo nuovamente s’impossessa del paesaggio. Gagliano Aterno è inghiottito dal bosco circostante, che lo culla e lo protegge. Spunta in mezzo a tutto quel verde solo grazie al piccolo colle sul quale si arrocca. Se a questo punto il nostro viaggio si trasfor- masse in una serie tv, diventerebbe senz’altro Game of Thrones – Il trono di spade. Il bor- go infatti è sovrastato dal castello Piccolomini che sembra uscito direttamente da un romanzo di J.J. Martin e pare che dal suo ponte leva- toio debba passare al galoppo da un momento all’altro Jon Snow, accompagnato da un co- dazzo di fedelissimi, mentre annuncia a mezza Giovanna Corsini e il panino allo J’entremè voce “winter is coming”. Fantasie cinematografiche a parte, Gagliano resta un bellissimo borgo medievale che di coratella d’agnello e peperone. Purtroppo, dal 2017 negli anni ha attratto turisti soprattutto dal nord Europa. anche questa sagra ha smesso di esistere per la mancan- Si era qui radicato prima del terremoto un nucleo di da- za del ricambio generazionale che avrebbe dovuto dare nesi e di studenti anglofoni di italiano che venivano in nuova forza e impulso all’organizzazione. Per fortuna paese per migliorare la conoscenza della lingua grazie ad la sua preziosa eredità culinaria è stata presa in carico uno scambio culturale. Il 2009 è stato sicuramente uno da “Comè - Il panino virtuoso” esperienza di street food spartiacque perché il terremoto ha di fatto interrotto quel nata da Giovanna, una giovane del posto, e dal suo com- lento processo che attirava questo tipo di turisti e la pri- pagno, che hanno attrezzato un’Apecar e sfornano deli- orità dopo il 6 aprile è stata quella della ricostruzione. Il ziosi panini fra i quali proprio quello allo J’entreme. resto del turismo che è di carattere storico-religioso o na- Il paese è anche il centro di lavoro degli antropologi di turalistico e si concentra soprattutto nel mese di agosto. Mim – Montagne in movimento -, che grazie ad una con- A Gagliano però la voglia di ripartire è tanta e sta tutta venzione fra il Comune e l’Università della Valle d’Ao- nelle parole del giovane sindaco Luca Santilli: “Quello sta, possono calarsi nella comunità locale e portare avan- che è necessario – spiega Santilli – è offrire servizi tu- ti progetti col fine di riattivare il tessuto sociale. Una ristici tutto l’anno, magari facendo vivere esperienze e bella scommessa che prova a tracciare un proprio punto luoghi con progetti mirati”. di vista che si traduce nel reale, nel grande dibattito in Anche qui una sagra ha animato per anni le notti agosta- corso – più teorico che pratico – sul futuro delle aree ne ed era quella degli J’entreme, un piatto tipico a base interne del Paese. 17
Giusto il tempo di qua che scorre placida ripartire e siamo già e si ha l’impressione a Secinaro. Se qui di perdere la cogni- il nostro viaggio si zione dello spazio e trasformasse in un del tempo. È davvero agente atmosferico, anche questo l’Abruz- diventerebbe d’im- zo? Una valle pochis- provviso una tormen- simo frequentata dove ta di neve. Sì, perché l’impatto dell’uomo il rapporto del paese è limitato ai picco- con il monte Sirente li borghi, alle strade storicamente è stret- che li collegano e alla tissimo. Per anni si è ferrovia binario uni- commerciato un bene co e non elettrificata. che a pensarci oggi Come se alla continua pare impossibile. Per Noemi Silveri ricerca dell’essenza di comprenderlo biso- un luogo, fossero poi gna fare uno sforzo le assenze a rivelarlo di immaginazione, riportare le lancette della storia ad al- per quello che davvero è. La Valle Subequana sembra meno un secolo fa. In quel tempo conservare gli alimenti “quei mondi lontanissimi e continenti alla deriva” di cui non era semplice come oggi, non c’erano frigoriferi o parla il compianto Battiato. Ma è tutta qua la sua ricchez- congelatori e la neve, il ghiaccio, erano un elemento fon- za, la possibilità che offre di “perdersi” restando al mon- damentale tanto quanto l’acqua. I “nevaroli” sin dal ‘500 do, di isolarsi seppure in mezzo alla civiltà. Un tunnel erano soliti risalire la montagna fino alla “neviera”, un “spazio-tempo” appunto in cui si conserva un Abruzzo preciso punto dove la neve rimane coperta dal sole grazie medievale, rurale, radicato nei borghi, dove gli anziani ai maestosi gendarmi di roccia e così si conserva a lungo. cordiali ti salutano e ti parlano di un tempo che non esi- Qui gli uomini si calavano con scale e corde per tagliare i ste più eppure vive ancora da qualche parte nel loro petto blocchi di ghiaccio e riportarli a valle in gerle di vimini, o nella loro memoria. Certo queste “isole” dove l’uomo avvolte in foglie secche isolanti, sul dorso di asini e muli non è riuscito col mito del progresso a cementificare tut- per poi essere venduti. to, devono avere gli stessi servizi e la dignità di tutti gli Noemi Silveri giovane consigliera comunale e in passa- altri luoghi, non possono vivere in un idilliaco mondo to vicesindaca mi spiega che l’unico turismo esistente a passato. Questi sono i luoghi dove l’identità fortemen- Secinaro è quello di tipo familiare di chi ha la seconda te conservata, può diventare valore ed essere fruita da casa. Purtroppo, però, questi sono sempre meno: “Quan- camminatori lenti, visitatori consapevoli, smart worker, do ero piccola, i miei amici romani o milanesi arrivavano abitanti metropolitani curiosi di conoscere il negativo – a giugno e se ne andavano a settembre e passavano tutta in senso fotografico – del loro abitare. l’estate con le nonne”. Forse è proprio la scomparsa delle Dopo questo incredibile viaggio fatto sulle note di Bat- nonne – e dei nonni -, la più grande perdita di patrimo- tiato noi “viaggiatori anomali in territori mistici” riat- nio di questi luoghi e non ce ne siamo ancora bene resi terriamo sul pianeta terra e la durissima realtà di questi conto. “C’è poi un flusso di turismo montano legato al borghi ce la restituisce Luca Accili, che insieme alla sua Sirente – aggiunge Silveri -, ma il paese non riesce ad in- compagna gestisce il bar di Acciano. “Qui siamo indietro tercettarlo ed è proba- bilmente questa la più importante sfida futura di Secinaro”. Ci riavviciniamo lenta- mente al fiume Aterno, la strada diventa una serpentina e ci porta verso Acciano. Se qui il nostro viaggio potes- se trasformarsi in una canzone, intonerebbe di sicuro le note di “No time no space” di Fran- co Battiato. L’asfalto è avvolto dalle querce, dai frassini, dagli aceri e dai carpini, viaggia- mo cullati dal canto Valeria Pica degli uccelli e dall’ac- 18
UnDUEtre Germe 15 anni rispetto ad altre nata e cresciuta a Napoli, parti d’Abruzzo. Siamo ma originaria di Fontec- poco turistici e non sia- chio. Nel 2017 ha fatto la mo per niente pronti ad sua radicale scelta di vita accogliere i flussi. La e si è trasferita a vivere difficoltà maggiore sta in paese ed oggi ricopre nell’essere in grado di il ruolo di assessora alla intercettarli. È certo vero Cultura. Se ora il nostro che chi ha affittato le viaggio si trasformasse case la scorsa estate ha in una parola inventata, avuto un buon riscontro, questa sarebbe sicura- e questo fa ben sperare, mente “arrivanza” per- ma qui siamo agli albo- ché Fontecchio è il paese ri”. Anche qui il turismo nel quale si arriva ed è è quasi solamente quello poi difficilissimo andare delle seconde case che via. Pica parla scherzosa- con il terremoto si è for- mente di “Triangolo del- temente ridimensionato. le Bermuda” ed è infatti Ripartiamo da Acciano incredibile il numero di coscienti delle difficoltà occasioni, incontri e co- che questa valle sconta. noscenze che si possono Lasciamo così la “Su- La Kap, Fontecchio fare in un borgo di soli bequana” per entrare nel 300 abitanti. “Medio Aterno” e qual- Così a poca distanza dal- cosa sembra cambiare. Ci sfilano di fianco le abitazioni la fontana veniamo a conoscenza del Fontecchio Inter- delle frazioni di Acciano, le torri di Roccapreturo e di national Airport, invenzione di un eclettico artista statu- Beffi, fino a Fontecchio, la nostra ultima tappa. nitense, Todd Brown, che ha realizzato un’esperienza a Arriviamo in piazza del Popolo e immediatamente ve- metà fra una galleria d’arte, una residenza artistica e la niamo come risucchiati dall’incredibile bellezza della sua abitazione. “Volevo lasciare il caos della città e av- fontana trecentesca. Qui ad attenderci c’è Valeria Pica, vicinarmi alla natura - spiega Brown – e degli amici mi 19
I ragazzi e le ragazze della Kap hanno parlato di Fontecchio. Mi occupo di rivitalizzare i dei luoghi che si decide di abitare per cercare di renderli borghi con le arti, mi piace molto l’idea di dare energia posti migliori. nuova ai luoghi”. L’esperienza di Todd come una cala- Pica ci spiega che se tutto ciò è possibile, è grazie ad mita ha attratto diversi artisti internazionali e alcuni ci un lento e puntuale lavoro fatto dall’amministrazione co- sono anche rimasti a vivere come una poetessa statuni- munale in simbiosi con le associazioni culturali del bor- tense ed un pittore peruviano. Oggi nella sua residenza è go. In estate Fontecchio non si annoia mai e ogni giorno ospite una cantante americana, Cristina, che passerà tre c’è un’attività che sia la presentazione di un libro, una mesi in questo angolo di pace. festa culinaria, un laboratorio teatrale o un concerto. Un L’arte chiama arte, o forse è perché qui ci sono precise cartellone di eventi incredibile che ora cominciano ad condizioni, fatto sta che cinque mesi fa un’altra espe- essere proposti anche dall’esterno. Questo ovviamente rienza culturale è nata in paese quan- do una decina di ragazzi giovanissimi, tutti artisti, hanno dato vita alla Kap, anche qui a metà fra una comune e un laboratorio artistico permanente. “Una casa sul sentiero. Uno stimolo alla creatività. Un luogo dove godersi la pace della natura” recita la descrizio- ne sulla loro pagina Facebook. “Una scommessa per noi che vivevamo tut- ti all’Aquila anche se non siamo tutti aquilani -, aggiunge Debora della Kap che nella vita fa l’artigiana, ma lavora come tuttofare in un teatro -. Qui sia- mo stati ascoltati e accolti e per que- sto siamo rimasti”. I ragazzi della Kap sono indaffarati e stanchi perché sono alle prese con l’organizzazione della “Festa della musica”, perché l’arrivan- za, così come la restanza, non è cer- to starsene con le mani in mano, ma è mettersi in discussione ed occuparsi Fontecchio International Airport 20
UnDUEtre Germe quando ormai a mezzanotte siamo di nuovo davanti alla fontana a gustare un bicchiere di vino, la “profezia delle Bermuda” sembra avere colto anche noi. In fin dei conti basta poco, basta occuparsi delle cose e non lasciare che queste decadano tristemente. Basta avere cura dei luoghi, come se fossero i propri, con l’amore e l’attenzione che riserviamo alle persone a cui voglia- mo bene. Non è impossibile perché i nostri borghi, le nostre montagne, le nostre aree interne, posseggono intrin- secamente quel quoziente di bellezza necessario per farle apprezzare anche a chi non è del luogo, serve soltanto uno sforzo delle comunità affinché se ne rendano conto e le valorizzino. La Valle Subequana è proprio questo, Todd Brown un angolo incontaminato in cui vivere l’essenza delle cose. Certo è che gli produce degli effetti positivi sul turismo, tanto che oggi abitanti devono fare la loro parte, come conclude anche in paese ci sono circa 70 posti letto, quasi un quarto Pica: “È un circolo virtuoso, se ti senti bene nel vivere dell’intera popolazione. in un luogo, fai in modo che questo diventi sempre più La serata volge ormai al termine e Fontecchio è un po’ bello” e allora ora che il nostro viaggio è giunto alla fine quella “città invisibile” di Calvino in cui ogni cosa è e si appresta all’ultima metamorfosi, si trasforma in uno precisamente al suo posto, con la piacevole differenza spettacolo teatrale, sul palco cala definitivamente il si- che esiste per davvero. Nonostante le difficoltà della val- pario e una voce fuori campo sussurra “A questo punto le il paese sprigiona un’energia positiva molto bella e ogni cosa è già stata detta”. Solo latte d’Abruzzo dal cuore dei Parchi AN.SA.PE. Soc. Coop. Agricola Contrada Cannuccia, Raiano (AQ) - Tel. 0864 726880 21
Chi va Chi viene La testa di Testa L’Abruzzo prende il volo P N otrebbe anche non arrivare alla on c’è solo un Abruzzo che cor- verifica di metà mandato prevista re su rotaie, ma anche uno che a settembre il manager della Asl1 spicca il volo. Un nuovo vettore Roberto Testa: la Regione, infatti, aereo italiano, FlyLeOne, par- ha avviato formalmente nel maggio tirà dall’aeroporto d’Abruzzo. scorso un procedimento nei suoi confronti La compagnia entra nel settore dei col- per la risoluzione del contratto. Si tratta di un legamenti regionali di piccole dimensioni atto forte e che espone la Regione ad una quasi con l’obiettivo di proporre una serie di servizi certa causa di rivalsa in sede civile che potrebbe allo stesso livello dei mercati più grandi. I voli costare alle casse pubbliche più degli alti salari partiranno da settembre sui primi quattro mer- che restano da pagargli. Sulla sanità, d’altronde, si cati nazionali non serviti da Pescara: Genova, giocano equilibri politici molto delicati che Testa Trieste, Verona e Lamezia. Il programma pre- ha forzato più di una volta durante il suo mandato, vede quattro voli settimanali operanti nei giorni aprendo un fronte di scontro durissimo in partico- lavorativi. Per far apprezzare il nuovo vettore lare con il segretario regionale della Lega Luigi al mercato abruzzese, FlyleOne ha deciso di D’Eramo. Un vaso traboccato a gennaio scorso, anticipare l’avvio dei voli offrendo a partire da quando il manager Asl, con “il favore della notte”, metà luglio una serie di destinazioni esclusive fece scadere i termini per il rinnovo del contratto servite non stop: la Croazia con Spalato e Du- alla direttrice sanitaria Sabrina Cicogna (in quota brovnik, la Grecia con Corfù, la Corsica con Fratelli d’Italia), nominando qualche mese dopo Figari e l’Italia con Pantelleria e Lamezia. Ad Alfonso Mascitelli, uomo vicino al centrosinistra. oggi l’aeroporto d’Abruzzo è servito da 4 com- Sembra essere questo il vero motivo per il qua- pagnie aeree. La compagnia irlandese Ryanair le ora la maggioranza Marsilio vuole la testa di offre il maggior numero di destinazioni, con Testa, anche se il cinque tratte italiane (Milano-Bergamo, Torino, manager non ha Trapani, Venezia e Alghero) e ben nove in Eu- mancato di “bril- ropa. Oltre alla tratta con l’aeroporto di Stan- lare” per la sua sted (Regno Unito), ci sono due collegamenti gestione, specie con la Germania (Düsseldorf e Francoforte) e durante la pande- altrettanti con la Polonia (Cracovia e Varsavia). mia. Il caso più Le restanti tratte coperte da Rayanair per Pe- eclatante è sta- scara sono Praga, Malta, Bucarest, Bruxelles e to quello aperto Girona. contro la stampa, con ordini di ser- vizio e divieto a chiunque dell’a- zienda a rilasciare informazioni ai giornalisti, dopo la gogna pubblica a cui venne sottoposto l’ospedale di Avezzano nell’autunno scorso, con pazienti parcheggiati in tende e costretti a defecare in bidoni. L’elenco delle contestazioni formali, al di là delle motiva- zioni politiche, però, non mancano: insufficiente capacità organizzativa per i test molecolari, man- cato controllo della situazione epidemiologica e del contenimento del contagio, ostruzionismo nei Non manca, poi, la compagnia di bandiera, Ali- confronti dei provvedimenti programmatori re- talia, seppur con la sola tratta Pescara-Milano. gionali, insufficiente capacità di contact tracing, Il terzo vettore che decolla dall’Abruzzo è Vo- insufficiente reclutamento di risorse umane e lotea, che collega la Regione con le isole grazie conseguente impossibilità di attivare i posti letto ai voli verso Cagliari, Alghero, Olbia, Catania programmati, gravi ritardi nei flussi informativi e Palermo. L’ultima è la compagnia unghere- e fascicolo sanitario elettronico, inerzia operativa se Wizz Air, con l’unico volo verso Tirana. anche in attuazione della Rete Covid con conse- Così l’Abruzzo tenta di entrare nella rete Core guente riduzione del potenziale assistenziale, ina- dei corridoi europei. Con il maggiore afflusso deguata gestione della campagna vaccinale con di compagnie l’aeroporto, inevitabilmente, ac- evidenti errori di programmazione, proliferare di quisisce prestigio diventando sempre più una avvenimenti di mala sanità per culpa in vigilando, delle infrastrutture fondamentali della Regione. criticità nella gestione delle risorse assegnate con Un’occasione da cogliere al volo, nel vero sen- provvedimenti di dubbia legittimità. so della parola. 22
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