El Moncada Periodico dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba - Italia Cuba
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el Moncada Periodico dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba Anno XXV n°1 - Febbraio 2017 - Sped. in AP D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n°46 art. 1 comma 2 - DCB Milano - Reg. Trib. Torino n. 3862 del 10/12/87
el Moncada http://www.italia-cuba.it/el_moncada/el_moncada.htm NO AL BLOCCO! Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba codice fiscale: 96233920584 El Moncada Periodico dell’Associazione Sommario Nazionale di Amicizia Italia-Cuba Anno XXV n° 1 Febbraio 2017 Redazione e amministrazione: Via P. Borsieri, 4 - 20159 Milano elmoncada@italia-cuba.it Direttore responsabile: Gianfranco Ginestri Editoriale 3 Direttore redazionale: Raúl Della Cecca Che e Fidel 4 Progetto grafico e impaginazione: Camilla Sarzi Fidel Castro: gli immortali 6 In redazione: Federico Anfusio Fidel: il suo lascito 7 Mauro Casagrandi (corrispondente da La Habana) En muerte de Fidel 10 Maria Angelica Casula Raúl Della Cecca Rocco Sproviero (i Circoli) Il nostro Comandante 13 Lucia Taddeo Il permanente insegnamento di Fidel 15 Hanno collaborato 2 a questo numero: Irina Bajini, Atilio Borón, Guardare Fidel Castro attraverso lenti geopolitiche 18 Stella Calloni, Luigi Mezzacappa, Marco Papacci, Rolando de la Ribera, Obama - Ultimo atto 20 R. Krishnan Simha Editore: El rincón de Latinoamérica EPICS EDIZIONI - Corso Luigi Einaudi 55/A - 10129 Torino Venezuela: la lucha sigue 24 Stampa: Bine Editore Group srl Milano Il riflesso di Cuba nel Cinema Sped. in AP D.L. 353/2003 Il Cinema delle origini nelle Americhe: dal 1900 al 1960 25 conv. in L. 27/02/2004 n°46 art. 1 comma 2 - DCB Milano - Reg. Trib. Torino La CELAC e l'Unione Europea 27 n. 3862 del 10/12/87 Dai Circoli 28 el Moncada è inviato gratuitamente a tutti gli associati Tiratura di questo numero: Riferimenti dei nostri Circoli 31 5.000 copie Chiuso in redazione: 28/02/2017 Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba via P. Borsieri, 4 - 20159 Milano - tel. 02680862 amicuba@tiscali.it - www.italia-cuba.it Iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale n°82
editoriale Siamo infine arrivati ai tempi in cui di Fidel dobbiamo re per più generazioni in tutto il mondo un punto di rife- parlare al passato. Naturalmente solo per riferirci alla sua rimento. Chi lo ha conosciuto personalmente, chi ha presenza fisica, perché per quanto riguarda il “dopo subito il suo fascino politico e soprattutto chi ha capito Fidel”, con il deleterio significato atteso dai controrivo- la forza della Rivoluzione cubana è stato, come tutti noi luzionari o dagli ignoranti in politica, quello, ribadiamo dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, che non arriverà mai! Per 50 anni anche del Che abbia- colpito dalla notizia della sua morte; questo nonostante mo dovuto parlare al passato, ma con il risvolto di una l’età e nonostante ci avesse lui stesso messo più volte sul- presenza sempre viva nelle lotte dei popoli. l’avviso. Tutta Cuba ha dimostrato subito dopo l’annuncio della Nel numero scorso abbiamo fatto in tempo a inserire sua morte, che Fidel Castro non è stato un accessorio solo all’ultimo momento delle pagine su Fidel e diventa del nazionalismo ma il padre della Rivoluzione sociale inevitabile dedicargli spazio in questo primo numero che ha guidato il popolo alla conquista del proprio futu- dell’anno. Partiamo quindi con le emozioni del Vicepre- ro, svincolato dalle ingerenze e dalle prepotenze esterne. sidente dell’Associazione che, inviato dalla sera alla mat- Un Grande, che ha guidato l’Isola nel proseguire sulle tina dalla Segreteria Nazionale, ci ha rappresentato in indicazioni di José Martí e ben oltre... tanto che non forma ufficiale alle cerimonie a Cuba. Aggiungiamo, potrà essere ricordato solo con questo ruolo. sempre per rimanere in ambito italiano, la sentita testi- Fidel come statista, e non solo, ha rappresentato per il monianza di una delle maggiori studiose di Cuba, la mondo intero un vero e proprio caso: ha condotto una professoressa Irina Bajini. Diamo spazio poi ad alcuni rivoluzione esemplare nonostante undici amministrazio- dei personaggi più noti della cultura della sinistra lati- ni statunitensi abbiano tentato con ogni mezzo di soffo- noamericana, da Stella Calloni ad Atilio Borón, per carla. allargarci come a scritti dedicati a Fidel provenienti da Nella nostra visione Fidel è stato un riferimento, che ha ambiti culturali e latitudini differenti. indicato la possibilità di riscatto degli oppressi, che ha realizzato la prova tangibile che ribellarsi Fidel è morto a quasi cinquan- non solo è giusto, ma è anche t’anni dall’assassinio del Che, alla possibile. cui figura abbiamo dedicato la A partire dalla sua reto- tessera associativa di questo rica di giovane avvocato nuovo anno. Rinnovare l’iscri- con “La storia mi assolve- zione all’Associazione e farvi rà” fino alle Riflessioni aderire altri membri è il modo dell’età avanzata, ha impo- migliore per proseguire sulla sto al mondo la sfida alla strada della solidarietà, met- negazione della speranza. tendo in pratica le indicazioni Dalla metà del secolo scor- che ci hanno lasciato i Grandi so Fidel ha attivato l’inter- della “nostra” storia. 3 ruttore di un faro che illumi- nando come una sciabolata Inevitabilmente quindi una rivi- l’oscurantismo creato dal- sta dedicata in larga parte alla l’egemonia dell’imperialismo recente scomparsa di Fidel, ma anglofono, ha reso di nuovo senza dimenticare gli altri temi visibile la via del progresso di approfondimento. L’inver- umano verso il socialismo. sione di tendenza alle battute Abbiamo assistito anche al flori- d’arresto del progressismo in legio di banalità e d’indecenti America Latina, con le novi- menzogne; erano prevedibili per- tà dal Venezuela, l’arrivo ché le gore del profondo fetore della nuova Amministrazio- fanno il loro mestiere. Sono nau- ne statunitense e le ultime seabonde e rilasciano miasmi decisioni di quella Obama come è avvenuto per le strade di nel rapporto con Cuba, Miami, in Florida, dove folcloristici fanno parte delle prossime zombie fuori tempo hanno festeg- pagine. giato il decesso di un Grande che Raúl Della Cecca sarà per sempre presente nella storia. In verità ci hanno disturbato molto di - L’immagine del Che in copertina proviene dal Centro più quelle voci che si dipingono come Studi Cartel Cubano di Venezia di Gigi Bardellot- “informazione democratica”, o peggio progressista, o di to, che ringraziamo. Si tratta di una stampa Offset del sinistra, quelle che non hanno mai evidenziato -per 1973 di Olivio Martínez. Anche la tessera 2017 dell’As- esempio- la linea di demarcazione abissale che da sem- sociazione è dedicata al Che, perché a cinquant’anni dal pre ha separato Fidel, e la dirigenza rivoluzionaria cuba- suo assassinio l’esempio che ha rappresentato è vivo: na, dagli accomodanti e finti ribelli, come quelli europei, simbolo indelebile delle lotte progressiste e delle pratiche ora sparpagliati a godere di prebende.... della solidarietà internazionalista. Questi “giornalisti” devono sciacquare la bocca e la - El Moncada è una pubblicazione bimestrale e svolge il penna prima di poter raccontare di Cuba e del Coman- compito di approfondire l’informazione contro il terro- dante! rismo mediatico. Invitiamo per le notizie continuamente Noi di “el Moncada” ci assolviamo da questo compito... aggiornate a servirsi della pagina facebook Troveremo sempre spazio per approfondire l’immagine https://www.facebook.com/associazione.italiacu- storica di Fidel. Essendo vissuto 90 anni, e avendo inci- ba/ so nella storia per oltre sessanta, ha potuto rappresenta-
Che e Fidel Maria Angelica Casula Legati indissolubilmente tra loro e alla iniziato la lotta rivoluzionaria contro la storia di Cuba e del mondo, il Che e dittatura militare corrotta e reaziona- Fidel sono, impossibile dire “erano”, ria esistente nel paese, appiattita sui due uomini profondamente diversi ma “suggerimenti” degli Stati Uniti basa- complementari, che con le loro gesta e ta sul pensiero imperialista e consu- le loro idee sono diventati le icone mista. Inizialmente, Fidel, pensò imperiture della volontà di riscatto di che la situazione potesse cambiare persone e popoli oppressi di tutti i attraverso la via politica e, come mem- continenti. bro del partito Ortodoxo venne can- Nati in differenti nazioni del continen- didato per il parlamento alle elezioni te latinoamericano, uno in Argentina e presidenziali del 1952. In realtà tutto l’altro a Cuba, a pochi anni di distan- si bloccò, perché prima delle elezioni za, entrambi da famiglie borghesi, uno l’ex presidente Fulgencio Batista, medico l’altro avvocato, intelligenti, appoggiato dagli Stati Uniti, rovesciò idealisti, colti, coraggiosi e attenti ai con un colpo di Stato il governo in Direzione del Movimento 26 luglio e bisogni degli altri, hanno deciso di carica di Carlos Prío Saccarrás. Sotto si recò in esilio in Messico. “scendere in campo” per combattere Batista le condizioni di Cuba peggio- Anche il Che, dopo la caduta del contro le ingiustizie e per la libertà dei rarono ancora divenendo per i ricchi, governo di Jacobo Arbenz, in seguito a popoli, partendo da esperienze diffe- soprattutto statunitensi, un “luogo di un’azione mercenaria nel giugno renti. piacere” invaso dal malaffare e dalla 1954, aveva dovuto allontanarsi dal Il Che dopo i suoi viaggi in America corruzione, dalle bische e dalla prosti- Guatemala, riparando in Messico. Latina: il primo nel 1950, ancora stu- tuzione. In questa trasformazione pra- È qui che avviene l’incontro tra il Che dente di medicina, poi nel 1951 con il tica e morale, le condizioni di vita del e Fidel. Si incontrarono a Città del suo amico Alberto Granado a cavallo popolo peggiorarono ulteriormente, Messico in una fredda notte a metà di una moto Norton 500, la mitica così come aumentava l’arroganza e la del 1955, e parlarono per molte ore, il “Poderosa”, e dopo essersi laureato, ferocia di Batista. tempo sufficiente perché il Che deci- diretto inizialmente in Venezuela, Fu così che Fidel, vedendo preclusa la desse di unirsi al gruppo di rivoluzio- attraversò Bolivia, Perù, Ecuador, strada per cerare di cambiare la situa- nari cubani che si addestravano in Panama, Costa Rica, Honduras, Nica- zione a Cuba rispettando le vie legali, Messico con l’obiettivo di tornare a ragua, El Salvador e si fermò Cuba per abbattere la tirannia di in Guatemala dove c’era un Batista e dare la libertà al popolo. regime progressista. Questi Tornarono a Cuba nel 1956, con viaggi gli permisero vedere altri 80 uomini, sul piccolo yacht direttamente la povertà, Granma e il 2 dicembre sbarcaro- l’ignoranza, la violenza e lo 4 no a sud, vicino a Niquero. Più sfruttamento dei popoli di che uno sbarco, fu un naufragio, questi paesi ancora assogget- dicono. Furono intercettati dai tati al dominio economico soldati della dittatura batistiana e delle classi sociali ricche e al ad Alegría de Pío ebbero il batte- dictat degli Stati Uniti. Dal- simo di fuoco. Ci furono morti e l’indignazione scaturisce la dispersi. Dopo aver vagato in volontà di riscattare questi diversi luoghi della zona orientale popoli perché “le condizioni in di Cuba, il Che, che faceva parte cui ho viaggiato mi hanno di un piccolo gruppo di combat- messo a contatto con la mise- tenti diretti da Juan Almeida, si ria, la fame e la malattia. Ho riunì a Fidel e in poco tempo, per sotto gli occhi il degrado pro- il suo valore, Fidel gli conferì, per vocato dalla sotto-alimenta- primo, il grado di Comandante. zione e dalla repressione”. La fiducia reciproca era enorme, Fidel frequentò le scuole prima a San- iniziò a organizzare una Rivoluzione tanto che Fidel incaricò il Che di con- tiago de Cuba e poi a La Habana dove contro Batista. Con l’intento di provo- durre una Colonna dei ribelli - in real- si iscrisse all’università di giurispru- care una rivolta popolare, a capo di tà, con quello guidato da Camilo denza e si laureò. Nel periodo degli 160 uomini temerari e armati alla Cuienfuegos, uno dei due fronti mobi- studi universitari, insieme ad altri gio- meglio, il 26 luglio 1953 realizzò un li - dalla Sierra Maestra verso occiden- vani idealisti e coraggiosi cominciò a attacco a due fortezze militari simbolo te, mentre lui e Almeida puntavano impegnarsi nelle contestazioni e nelle del potere: la Caserma Moncada a verso oriente. La battaglia decisiva per rivolte tese a ottenere la libertà e la Santiago de Cuba e la Caserma Carlo la Rivoluzione fu condotta a Santa giustizia sociale anche fuori da Cuba. Manuel de Céspedes a Bayamo. Clara dal Che negli ultimi tre giorni di Nel 1947 prese parte a un fallito ten- Nonostante l’insuccesso e le forti per- dicembre del 1958. Nella notte del 31 tativo di destituire il generale Trujillo a dite subite tra le fila dei ribelli, e l’arre- dicembre 1958 il dittatore Fulgencio Santo Domingo e successivamente sto di altri tra cui lo stesso Fidel e suo Batista fuggì a Santo Domingo con i anche ai disordini di piazza a Bogotà. fratello Raúl, questi attacchi segnano suoi collaboratori portandosi via vali- Si recò anche a Panama e in Venezue- l’inizio ufficiale della Rivoluzione. gie letteralmente piene di soldi, la, per contribuire all’organizzazione Dopo il processo, in cui Fidel si difese lasciandosi dietro 20.000 morti uccisi di un congresso antimperialista in rap- da solo pronunciando a famosa arrin- durante la presidenza e il saccheggio presentanza di tutta l’America Latina. ga “La storia mi assolverà”, e l’incar- della proprietà pubblica. Il Che e A Cuba Fidel aveva sotto gli occhi cerazione nel Presidio Modelo, rimes- Camilo, 1° gennaio 1959, su richiesta condizioni di povertà e di ignoranza so in libertà grazie a un’amnistia, il 15 di Fidel e per bloccare una manovra del suo popolo e già da studente aveva maggio 1955, Fidel riorganizzò la che un gruppo di militari stava portan-
do avanti per evitare il trionfo della popoli oppressi, superando le frontie- nue ingerenze degli Stati Uniti. Soste- Rivoluzione, si portarono rapidamente re, a rischio della propria vita. nendo e supportando il popolo e pen- a La Habana dove occuparono le for- Fidel, sentiva la responsabilità di man- sando sempre e solo al suo benessere tezze militari di La Cabaña e Colum- tenere viva, custodire, far avanzare la ha fatto sì che Cuba divenisse l’emble- bia, rispettivamente. Fidel il 2 gennaio Rivoluzione e difenderla dal vicino ma della battaglia al capitalismo e conquistò Santiago de Cuba e, percor- gigante del Nord che continuava a della resistenza alla maggior potenza rendo tutta l’Isola, l’8 gennaio entrò a minacciare la sua piccola Isola libera- mondiale, gli Stati Uniti. La Habana con l'Esercito Ribelle, arri- ta. In comune il Che e Fidel hanno avuto vando fino alla Cittadella Militare Nel 1966 il Che decise di ritornare a un ruolo determinante, e non solo nei Columbia, tra una marea di gente, combattere sul campo per riproporre riguardi di Cuba: con la forza della acclamato dal popolo festante. una rivoluzione in America Latina, loro parola, con la loro coerenza di Il dittatore Batista, alla sua fuga da sperando di arrivare nella sua Argenti- vita, con la lucidità delle loro idee, con Cuba aveva lasciato il paese in condi- na. Come si sa, dopo un’imboscata l’esempio, con la loro sensibilità e zioni disastrose: a un debito pubblico resa possibile da un tradimento, il Che attenzione ai bisogni degli altri, con il astronomico si sommavano la corru- fu ucciso in Bolivia l’8 ottobre del proprio sacrificio e con gli alti ideali di zione, la prostituzione e la libertà e giustizia, hanno povertà, l’analfabetismo e la contribuito all’educazione malattia tra la popolazione. delle persone per far in Fidel avviò rapidamente modo che nella società riforme radicali che hanno prevalgano i valori umani e portato Cuba, tra l’altro, allo sociali. sradicamento totale dell’anal- Entrambi ci hanno lasciato fabetismo, a un tasso di scola- il loro testamento umano e rizzazione elevatissimo e a un politico. livello della sanità pubblica da Il Che nella lettera che primo mondo, tutto gratis per scrisse a Fidel il 1° aprile la gente. 1965, in cui scrive: Nel corso della sua vita, Fidel “… Altre terre del mondo ha ricoperto diversi ruoli isti- reclamano il contributo tuzionali tra i quali Presiden- dei miei modesti sforzi. Io te del Consiglio di Stato e del posso fare ciò che a te è Consiglio dei Ministri e Presi- negato dalla tua responsa- dente di Cuba, attraverso ele- bilità alla testa di Cuba, ed zioni regolari. 1967. è giunta l'ora di separarci. […] se la Fu anche segretario del Partito Il 18 ottobre Fidel, in una Plaza de la mia ultima ora mi raggiungerà sotto Comunista di Cuba. Revolución straripante di gente, altri cieli, il mio pensiero andrà a que- Dopo la vittoria del 1959, anche il durante la veglia per commemorare il sto popolo e in particolare a te.Ti rin- Che ebbe parte attiva e contribuì in Che, tenne un lungo discorso [1] in grazio per i tuoi insegnamenti e il tuo maniera determinante allo sviluppo cui sono evidenti il dolore per la sua esempio e farò in modo di essere fede- del processo rivoluzionario sia nelle scomparsa, ma anche la sua ammira- le fin nelle conseguenze estreme dei sue funzioni di Comandante, sia a zione e la sua stima. miei atti… […] dovunque io sarò, sen- capo di importanti organismi come il Dice tra l’altro: “Il Che era una di tirò la responsabilità del fatto di essere Banco Nacional de Cuba e il Ministe- quelle persone per cui tutti provavano un rivoluzionario cubano, e come tale 5 ro dell’Industria o nelle sue produttive immediatamente affetto, per la sua agirò”. missioni all’estero a rappresentare semplicità, per il suo carattere, per la Fidel nel suo intervento alla chiusura Cuba. Indimenticabile e notissimo il sua naturalezza, per il suo camerati- del VII Congresso del Partito, 19 apri- suo intervento alle Nazioni Unite. smo, per la sua personalità, per la sua le 2016 Il rapporto tra il Che e Fidel era pro- originalità, anche se ancora non aveva- “… Presto dovrò compiere 90 anni, fondo e basato sull’ammirazione, la no conosciuto le altre sue singolari […] Presto sarò come tutti gli altri. Per fiducia e il rispetto reciproci. virtù che lo caratterizzavano”. tutti arriverà il nostro turno, ma rimar- Il Che diceva di Fidel che era "un “I nemici credono di aver sconfitto le ranno le idee dei comunisti cubani uomo straordinario, di quelli che sue idee, di avere sconfitto la sua con- come prova che su questo pianeta, se senza che importi quanto una cosa sia cezione guerrigliera, di avere sconfitto si lavora con fervore e dignità, si pos- difficile, la affronta e la risolve. Questa i suoi punti di vista sulla lotta rivolu- sono produrre i beni materiali e cultu- capacità, l'intelligenza e l'umanità che zionaria armata. E quello che hanno rali di cui gli esseri umani hanno biso- emana dalla sua una persona, lo raggiunto è, con un colpo di fortuna, gno, e dobbiamo lottare senza tregua hanno fatto riconoscere come un lea- di eliminare la sua vita fisica […]. Noi per ottenerli. Ai nostri fratelli del- der indiscusso”. E diceva anche "[...] abbiamo idea della dimensione della l'America Latina e del mondo dobbia- Se noi oggi siamo qui e la Rivoluzione perdita per il movimento rivoluziona- mo trasmettere che il popolo cubano cubana è qui, è semplicemente perché rio. Tuttavia, il lato debole del nemico vincerà. […] Intraprenderemo la mar- Fidel è entrato per primo nel Monca- imperialista è credere che con l'uomo cia e perfezioneremo quello che dob- da, perché è sbarcato per primo dal fisico abbiano liquidato il suo pensie- biamo perfezionare, con la massima Granma, perché è andato per primo ro, credere che con l'uomo fisico lealtà e la forza unita, come Martí, nella Sierra, perché è andato a Playa abbiano liquidato le sue idee, credere Maceo e Gómez, in una marcia inar- Girón in un carro armato, perché che con l'uomo fisico abbiano liquida- restabile”. quando c’è stata un’inondazione era lì to le sue virtù, credere che con l'uomo ¡Hasta la victoria siempre Comandan- e ha dovuto anche combattere perché fisico abbiano liquidato il suo esem- te Che! non lo lasciavano entrare [...], perché pio”. ¡Hasta la victoria siempre Comandan- ha, come nessun altro a Cuba, la qua- Il Che è morto, da Eroe a 39 anni. te Fidel! lità di avere tutta l’autorità morale Quasi cinquant’anni dopo, a 90 anni, possibile per chiedere qualsiasi sacrifi- ci ha lasciati anche Fidel. Dopo aver Note: cio in nome della Rivoluzione". portato avanti la Rivoluzione per oltre 1-Discurso pronunciado por el Tuttavia, le diverse personalità emer- 50 anni, traghettandola attraverso dif- Comandante en Jefe Fidel Castro Ruz sero dopo qualche anno. Il Che era un ficoltà di tutti i tipi e in apparenza en la velada solemne en memoria del rivoluzionario nato, idealista, insoffe- insuperabili, dalla Crisi dei Missili, alla Comandante Ernesto Che Guevara, rente alla burocrazia, che voleva porta- caduta dell’Unione Sovietica e il con- en la Plaza de La Rrevolución, El 18 re il socialismo e la libertà ad altri seguente Período Especial, alle conti- De Octubre De 1967
Fidel Castro Ruz: gli immortali Come accennato nell'Editoriale alcune delle prossime pagine dedicate alla figura di Fidel Castro e alle emozioni che la sua scomparsa ha provocato non hanno bisogno di introduzioni e spiegano perché l'ombra del gigante conti- nuerà a segnare la strada Stella Calloni * Una chiamata all’alba, una voce che tà dei popoli, di commuoversi e persi- che non abbandonò mai. dice: “È morto Fidel Castro”, e si no di disperarsi – in realtà la sua mani- Senza l’amore che supera frontiere, spezza. Una risposta che proviene dal festazione più intensa della tenerezza – paradigmi e limiti la forza di un rivolu- profondo e dalla ribellione di fronte al che ebbi il privilegio di conoscere e di zionario non sarebbe sufficiente per dolore: “Fidel Castro non è mortale”. ascoltare, non solo in occasione dei vincere battaglie, per liberare e rivolu- Può morire un uomo che ha lasciato il suoi discorsi, ma anche nei rari zionare tutto al suo passaggio. Per segno su due secoli e che in 90 anni di momenti nei quali non era circondato tutto questo e molto di più Fidel vita non ha mai vacillato nel sostenere dalla folla. Castro non è mortale, egli vive più che i valori più profondi di un essere Con quella voce dal tono basso, dalla mai oggi, quando stiamo vivendo un umano, anzi umanissimo? Un uomo quale a volte traspariva l’uomo timido, nuovo progetto geostrategico di rico- con una coerenza, esprimeva con lonizzazione non solo continentale, una dignità, una tranquillità, sen- ma mondiale. solidarietà che z’ombra di E quando parliamo di ogni percorso di aprivano tutte le superbia, una resistenza per la liberazione definitiva, strade verso la f o r m i d a b i l e là c’è, come c’è stato e ci sarà sempre, liberazione, verso capacità di inda- un uomo chiamato Fidel Castro, che la vera giustizia, e gine, cercando ci ha lasciato un’eredità straordinaria: sfidavano gli di ricreare le teo- la certezza di sapere che, benché appa- imperi, il colonia- rie, di far rina- ia paradossale, in questo mondo che si lismo, i travesti- scere la dialetti- muove a ondate e sembra cambiare di menti democrati- giorno in giorno e di ci. ora in ora, il carattere Un uomo con una selvaggio e irrazionale voce che raggiun- I Cinque Eroi presenti per salutare Fidel del capitalismo ormai 6 geva le catacombe privo di maschere ci sta degli oppressi, di coloro che erano stati ca, di prevedere aprendo la via verso la ridotti al silenzio, schiavizzati, resi gli eventi come liberazione definitiva. “nessuno”, nonostante si fosse tentato un profeta o un Lui ha reso possibile di spegnerla con ogni mezzo e astuzia i l l u m i n a t o , smascherare l’impero, possibile, tipiche dei poteri forti. come fu sem- furioso per non essere Più di seicento volte l’impero tentò di pre. riuscito a costringere assassinarlo e non ci riuscì. Per più di Conosceva tutti Cuba alla resa, una pic- mezzo secolo hanno tentato di rove- i limiti e i muri cola isola dei Caraibi, sciare una rivoluzione che era sorta che bisognava L'attesa del passaggio della carovana che è stata e continua a dalle sue realtà più profonde, cubanis- sfidare e essere bersaglio di sima nella sua essenza, nel suo spirito distruggere, come aveva fatto in quella attacchi permanenti. e nella sua cultura, nella sua ragione piccola isola che, a sole 90 miglia dalla Nessuno pensi che Cuba rimanga d’essere e per queste stesse ragioni potenza imperiale che la accerchiava indifesa, poiché possiede dei dirigenti profondamente radicata in un popolo come in un assedio medievale, resiste- e un popolo che si sono formati che non si è piegato mai. va e continua a resistere, anche in que- durante il cammino rivoluzionario, Quando sentivo parlare Fidel mi veni- sto mondo incerto, dentro queste accanto a Fidel, l’immortale, il pla- va in mente il poeta Aimé Césaire1 e dinamiche che non lasciano respiro, smatore di liberazioni. un capitolo della sua opera teatrale e con un coraggio da leggenda, con la 27 novembre 2016 poetica. Cito la voce del “Ribelle” forza rivoluzionaria che solo gli quando dice: “A me il mondo non dà “uomini nuovi” possono conservare Note: tregua… Non c’è nel mondo un pove- come una fiamma ardente. * Prestigiosa intellettuale e giornalista r’uomo linciato, un pover’uomo tortu- Fidel era là, insieme al suo popolo, a argentina, collaboratrice di Prensa rato, insieme al quale io stesso non sia ravvivare giorno per giorno la fiamma Latina. assassinato o umiliato”. della resistenza eroica e a infonderci la 1-Aimé Césaire (Basse-Pointe, 26 giu- Di questo si trattava quando Fidel vita e la speranza di un “Sì, si può”, gno 1913 – Fort-de-France, 17 aprile alzava la sua voce solidale in risposta al contro un capitalismo selvaggio e 2008) è stato un poeta, scrittore e poli- gemito dell’umanità che lo colpiva al decadente che sta preparando il cam- tico francese, originario della Martini- cuore e faceva crescere in lui il gran- mino della propria distruzione. ca. dioso spirito della lotta per la liberazio- Talvolta nei miei articoli per la “Jiribil- 2-Rivista culturale cubana. ne. Fu quest’uomo, il Comandante la2” di Cuba mi è capitato di chiamare Fidel Castro Ruz, sempre capace di il Comandante Fidel Castro un “for- Le fotografie delle commemorazioni e sorprendersi davanti agli eventi del giatore di liberazioni”, ed è ciò che della carovana del passaggio di Fidel mondo, di chiedere informazioni per sento che egli è stato, sognando il sono di Giuliano Moratti, membro del esplorare in profondità le diverse real- sogno ricorrente della Sierra Maestra, Direttivo Nazionale
Fidel: il suo lascito Atilio Borón La scomparsa di Fidel spinge cuore e cervello a una lotta per tenere sotto controllo il caos di sensazioni e idee scatenate dal suo passaggio verso l’immortalità. Ricordi che turbinano e si sovrappongono, mescolando immagini, parole, gesti (e che gestua- lità,quella di Fidel!), toni della voce, osservazioni ironiche, ma soprattutto idee, molte idee. La sua adesione al pensiero di Martí fu totale. Credeva fermamente nelle parole dell’Apo- stolo: trincee di idee valgono più di trincee di pietra. Fidel era senza dub- bio un grande stratega militare, qua- lità dimostrata non solo sulla Sierra Maestra, ma anche nell’accurata pre- parazione della grande battaglia di Cuito Cuanavale, combattuta in Angola tra il dicembre del 1987 e il marzo del 1988, che accelerò il crol- lo del regime razzista sudafricano e il fallimento dei piani degli Stati Uniti in Africa meridionale. Ma era anche un perfetto politico, un uomo dotato di una fenomenale capacità di analizzare la situazione interna e quella internazionale, dote che gli permise di trasformare la sua amata Cuba – la nostra Cuba, a dire il vero – in una protagonista di pri- m’ordine in alcuni grandi conflitti internazionali che hanno scosso la seconda metà del ventesimo secolo. Fidel a cavallo Nessun altro paese della regione è riuscito a realizzare qualcosa che Latina e Caraibi. Sapeva, come Noam Chomsky a proposito della assomigli lontanamente a ciò che ha pochi, che l’unità era imprescindibile crisi dei missili dell’ottobre del 1962 7 fatto Fidel. Cuba ha fornito un per limitare e sconfiggere l’imperiali- o dell’Operazione Mangusta e mai appoggio decisivo per il consolida- smo statunitense, che nella loro divi- l’anfitrione fece finta di non sentire mento della rivoluzione in Algeria, sione i nostri popoli erano vittime ciò che diceva l’ospite statunitense. sconfiggendo il colonialismo france- indifese del dispotismo degli Stati Un’immagine indimenticabile che se nel suo ultimo bastione. Cuba è Uniti e che era urgente e indispensa- conservo è quella di Fidel mentre stata a fianco del Vietnam fin dal bile riprendere le iniziative proposte partecipa a numerosi eventi ospitati a primo momento, e la sua collabora- da Simón Bolívar nel Congresso di Cuba – gli incontri sulla globalizza- zione fu di enorme valore per quel Panama del 1826, già anticipate zione organizzati dall’ANEC (Aso- popolo vittima del genocidio statuni- nella sua celebre Lettera dalla Gia- ciación Nacional de Economistas y tense. Cuba è sempre stata accanto maica del 1815. In linea con tali idee, Contadores de Cuba: Associazione alla Palestina e non ha mai avuto Fidel fu il gran stratega del processo Nazionale di Economisti e Contabili dubbi su quale fosse la parte giusta di crescente integrazione sovranazio- [N.d.T.]) quelli del Centro degli con la quale schierarsi nel conflitto nale che iniziò a germogliare nella Studi Martiani o l’assemblea del arabo-israeliano. Secondo Nelson Nostra America a partire dalla fine CLACSO (Consejo Latinoamerica- Mandela Cuba fu decisiva per ridefi- del secolo scorso, e nella figura di no de Ciencias Sociales: Consiglio nire la mappa sociopolitica dell’area Hugo Chávez Frías trovò il mare- Latinoamericano per le Scienze sud del continente africano e per sciallo di campo di cui aveva bisogno Sociali [N.d.T.]) nell’ottobre del porre fine all’apartheid. Paesi come il per concretizzare le sue idee. La col- 2003. Seduto nella prima fila della Brasile, il Messico, l’Argentina, con laborazione tra questi due giganti platea, con un quadernetto e una economie, territori e popolazioni della Nostra America aprì il passo a penna, ascoltava per ore i conferen- maggiori, non sono mai riusciti a un nuovo processo di cambiamenti e zieri, prendendo accuratamente nota svolgere un ruolo simile all’interno trasformazioni che fece fallire il più dei loro interventi. A volte chiedeva degli eventi mondiali. Ma Cuba importante progetto economico e la parola e stupiva il pubblico con aveva Fidel… geopolitico che l’impero avesse mai una sintesi magistrale di quanto era Seguace di Martí, ma anche di Bolí- concepito per il nostro emisfero: stato detto nelle quattro ore prece- var: per Fidel l’unità dell’America l’ALCA. denti, o perché giungeva a conclusio- Latina e, ancora di più, l’unità dei Stratega militare, politico, ma anche ni sorprendenti alle quali nessuno popoli e delle nazioni di quello che un intellettuale. Un raro caso di capo aveva pensato. Per questo diceva al allora veniva chiamato “Terzo di stato sempre disposto ad ascoltare suo popolo: “Non credete, leggete”, Mondo” era fondamentale. Per que- e a discutere, e che mai incorse nella fedele riflesso del rispetto che sentiva sto motivo nel gennaio del 1966 crea superbia che tanto spesso annebbia il per il lavoro intellettuale. la Tricontinentale, per appoggiare e giudizio dei leader. Ebbi l’immensa Come Chávez, Fidel era un uomo coordinare le lotte di liberazione fortuna di assistere a un intenso, ma coltissimo e un lettore insaziabile. La nazionale in Africa, Asia, America rispettoso scambio di idee tra Fidel e sua passione per l’informazione esat-
ta e particolareggiata era inesauribi- leninista; il suo avvertimento che gi i compiti fondamentali della Rivo- le. Ricordo che in una delle riunioni l’audacia dei popoli che vogliono luzione. preparatorie dell’Assemblea del costruire un mondo nuovo sarà ine- Tutto questo, in definitiva, costitui- CLACSO del 2003 ci disse: “Ricor- vitabilmente castigata dalla destra sce un patrimonio di idee essenziale datevi che Dio non esiste, ma è nei con una punizione tremenda e che per il futuro delle lotte di emancipa- dettagli”. E nulla, per quanto possa per evitare tale esito fatale è indi- zione dei nostri popoli. sembrare insignificante, doveva esse- spensabile concretizzare senza indu- re lasciato al caso. Al Vertice della Terra di Rio de Janeiro (1992), davanti allo scettici- smo o ai sorrisi beffardi dei suoi mediocri colleghi (Menem, Fujimori, Bush padre, Felipe González, ecc.) avvertì che l’umanità era una “specie in pericolo” e che ciò che oggi chiamia- mo cambiamento climatico costituiva una minaccia mortale. Come un’aquila che vola alto e vede lontano mise in luce venti anni prima di tutti gli altri la gra- vità di un problema che ora è sulla bocca di tutti. Fidel è morto, ma il suo lascito – come quelli del Che e di Chávez – vivrà per sempre. La sua esortazione all’unità, alla solidarietà, all’internazionalismo antimperialista; la sua rivendicazione del sociali- smo, di Martí, la sua appro- priazione creativa del mar- xismo e della tradizione Fidel e Atilio nel marzo del 2009 8 Fidel è morto? La destra latinoamericana e la sua teristiche avrebbe. è uno dei più importanti, che posseg- omologa statunitense, con una dimo- Ma veniamo alle diverse riflessioni gono la rara virtù di continuare a pro- strazione della loro immensa stupidi- che scaturiscono da quanto detto durre eventi politici anche dopo la tà, hanno proclamato che la morte di sopra. In primo luogo per mettere in loro dipartita. Ciò non ha nulla a che Fidel segna la fine di un’epoca. Sap- discussione la teoria dei “grandi vedere con la religione o la metafisica, piamo che uno dei tratti ideologici del uomini” come artefici escludenti poiché sono questioni facilmente pensiero conservatore, in tutte le sue della storia, codificata alla metà del riscontrabili nel mondo reale. Vedia- varianti e in ogni tempo, è rappresen- XIX secolo nell’opera di Thomas mo: nonostante la sua morte, Fidel tato dall’ossessione di decretare la Carlyle.Tutta la storiografia successi- continua a muovere la scacchiera “fine” dei processi o delle istituzioni va dimostra che tali grandi personali- geopolitica mondiale. La notte di che gli siano avversi. Negli anni Ses- tà, il cui ruolo è indiscutibile, possono martedì 29 novembre, all’imponente santa del secolo scorso si trattava sorgere soltanto quando si produce cerimonia pubblica in Piazza della della fine delle ideologie, negli anni una costellazione di circostanze socia- Rivoluzione per il congedo di Fidel Ottanta della lotta di classe, che in li che favoriscono la loro irruzione da La Habana, si sono dati appunta- tale fantasioso racconto si presumeva sulla scena della storia. Condizioni di mento più di cento capi di stato e di essere stata sostituita dall’oliato mec- questo tipo facilitarono certamente la governo, o alti rappresentanti ufficia- canismo istituzionale delle nuove comparsa di Fidel all’inizio degli anni li, che erano presenti per esprimere le democrazie, mentre negli anni Cinquanta, il quale, a sua volta, le proprie condoglianze ma anche, nello Novanta i suoi teorici , ebbri per la modificò a tal punto che oggi a Cuba stesso tempo, per manifestare esplici- disintegrazione dell’Unione Sovieti- ne esistono altre, che garantiscono la tamente la loro solidarietà con la ca, proclamavano niente meno che la continuità del ciclo iniziato con l’As- Cuba rivoluzionaria. Inoltre, dicias- fine della storia. Ovviamente que- salto al Moncada e lo sbarco del sette di essi hanno chiesto di poter st’ultima non tardò a mettere a segno Granma, al di là della presenza fisica prendere la parola durante la cerimo- una feroce rivincita nei confronti di del Comandante. In altre parole, la nia, per dichiarare pubblicamente il tali presuntuosi pubblicisti, gettando Rivoluzione si è consolidata e istitu- loro rispetto per la figura leggendaria su di loro un discredito che perdura zionalizzata e, per usare le parole di che era appena dipartita e affermare il fino a oggi. Max Weber, il carisma si è “routiniz- loro sostegno all’opera edificata da Adesso con la morte di Fidel incorro- zato”, perciò saranno il partito, le Fidel. All’evento hanno partecipato no nel medesimo errore e si affanna- organizzazioni popolari e le istituzioni due dei tre governi di maggior peso no a informarci che un’epoca ha rag- statali a continuare l’opera iniziata da nel panorama mondiale: la Cina ha giunto la sua conclusione – l’epoca Fidel. inviato il suo Vicepresidente e la Rus- delle rivoluzioni? – senza presentare In secondo luogo, il discorso della sia il Presidente della Duma. Rosa dal alcuna prova e senza dirci qual è la destra dimentica che vi sono alcuni risentimento, la Casa Bianca non ha nuova epoca che ha inizio e che carat- personaggi storici, e certamente Fidel mandato nessuno. E non solo: la sua
bandiera continua a sventolare in contrario, brillano con uno splendore anche con Fidel. I nostri morti ci cima all’asta, contrariamente a quan- sempre maggiore nel firmamento lasciano un’eredità imperitura e i loro to hanno fatto tutte le altre ambascia- politico latinoamericano e dei Carai- valori e le loro idee – le famose trin- te a La Habana che, in omaggio a bi. Nella seconda metà del XX seco- cee, che per Martí erano più impor- Fidel, hanno rispettato il lutto decre- lo la destra ebbe un pugno di grandi tanti di quelle di pietra – sono fecon- tato dal governo cubano e hanno personalità politiche di importanza de fonti di ispirazione per le lotte di abbassato le bandiere a mezz’asta. In mondiale: De Gaulle, Churchill, oggi. Fidel, con la sua passione don- occasione di questa cerimonia la Cina Kennedy, per citare i più rilevanti. chisciottesca di “sognare sogni e la Russia, ai piedi del monumento a Cosa rimane di loro? Statue, monu- impossibili, lottare contro nemici José Martí, hanno inviato un messag- menti, qualche biblioteca a loro dedi- imbattibili e raggiungere una stella gio cifrato a Donald Trump: “Fai cata, ma niente di più. Il loro ricordo irragiungibile” continuerà a essere attenzione. Non sbagliarti. Cuba non è svanito con il passare del tempo. più presente che mai nelle lotte per è sola!” . Ed è un messaggio impor- Nella Nostra America, chi ricorda abolire il capitalismo e, così, preserva- tante eccome, alla vigilia di un gover- oggi due governanti che Washington re la specie umana. Vivrà tra di noi, no come quello che sta arrivando a esaltò come le “alternative democrati- ma in modo diverso, ispirandoci la Washington. Ma oltre a questi due che” alla Rivoluzione Cubana? Stia- fiducia e la convinzione necessarie per paesi, altri attori, con pesi diversi nella mo parlando di Eduardo Frei Mon- combattere con successo la battaglia politica internazionale, hanno presen- talva in Cile, con la sua famosa (e contro la dittatura del capitale. La ziato: Sudafrica, Iran, Algeria, Qatar, deludente) “rivoluzione in libertà”, fiducia e la convinzione con le quali Vietnam, Bielorussia, Namibia e, per che, come c’era da aspettarsi, fallì e Fidel affrontò con successo la campa- l’Europa, la Grecia, senza dimentica- aprì le porte al trionfo di Salvador gna sulla Sierra Maestra dopo lo sbar- re i paesi latinoamericani e dei Carai- Allende nel 1970. E di Luis Muñoz co del Granma, con appena sette bi: Bolivia, Repubblica Dominicana, Marín, governatore di Puerto Rico, fucili sotto lo sguardo disorientato dei Ecuador, El Salvador, Messico, Nica- che la Casa Bianca esibiva per dimo- suoi compagni. O quando assicurò ragua e Venezuela. In altre parole, strare che nei Caraibi poteva esserci che Cuba sarebbe sopravvissuta agli anche dopo morto Fidel continua a qualcosa di molto meglio di Cuba. orrori del “período especial”, intensi- influire sulla scacchiera geopolitica L’uno e l’altro passarono senza lascia- ficati dal blocco criminale a opera mondiale. E ci sono dubbi? Lo farà re traccia e fallirono senza rimedio. degli Stati Uniti, o quando disse che il anche negli anni a venire. Parafrasando Fidel, possiamo affer- bambino Elián sarebbe tornato a Punto numero tre: la sinistra non mare che la storia non li assolse, li Cuba, e tornò, oppure quando affer- dispone del fenomenale arsenale di dimenticò. Il Che invece acquisì dopo mò che “i Cinque” sarebbero tornati imprese, istituzioni, università, “think la morte un’importanza eccezionale, a Cuba, e sono tornati. Quell’ottimi- tank”, mezzi di comunicazione e reti che continua a crescere ed è superio- smo gramsciano della volontà di diplomatiche sulle quali può contare re al peso che ebbe in vita. Chiunque Fidel, capace di muovere montagne, è la destra. Ha però in cambio qualco- lotti contro l’ingiustizia e l’oppressio- un patrimonio decisivo per la sinistra sa della quale quest’ultima scarseggia: ne trova nell’immagine del Guerri- mondiale. E ce ne ha dato una prova la forza morale che scaturisce da figu- gliero Eroico un simbolo che trasmet- la notte nella quale il popolo di La re esemplari come Fidel, Chávez, il te senza alcuna ambiguità il suo mes- Habana lo stava salutando e lui ha Che, i due Camilo (il cubano Cien- saggio di ribellione. In America Lati- mosso, a beneficio di Cuba e per la fuegos e il colombiano Torres) e molti na, ma anche in Asia, Africa, Medio sorpresa degli Stati Uniti, i pezzi sulla altri. Questi personaggi possiedono Oriente e in Europa e, da poco, negli scacchiera geopolitica mondiale. una virtù eccezionale: le loro luci non Stati Uniti. Lo stesso sta accadendo Per questo ci domandiamo: “Fidel è 9 si estinguono affatto con la morte, al con Chávez e, senza dubbio, accadrà morto?” Nel cimitero di Santa Ifigenia con José Martí e i martiri del 26 Luglio
En muerte de Fidel Marco Papacci Sabato 26 novembre 2016, segnerà le chiamate, 10, 100, perdo il conto. rossa e un bigliettino con la scritta per sempre la mia vita, come quella di Chiamo Sergio Marinoni, i miei com- Grazie Comandante e una falce e tante persone nel mondo che hanno pagni del circolo di Roma, tutti sbigot- martello, simbolo internazionale dei apprezzato il suo operato. titi, senza parole, imprecazioni, non comunisti nel mondo. Il politico, il rivoluzionario, lo statista, connetto, come se all’improvviso qual- Siamo tutti sconcertati. il presidente, l’internazionalista, il for- cosa di estremamente grande dentro Mi telefona Marinoni e mi dice che giatore della Rivoluzione cubana, di me si fosse rotto. Respiro, chiamo per motivi contingenti di salute non Fidel Castro Ruz, si è spento all’età di l’Ambasciatrice di Cuba, singhiozzan- può essere lui a rappresentarci a Cuba 90 anni. do mi conferma che è vero, scosso e che tutti gli altri membri della Segre- Alle 22.30 circa, ora di La Habana, a chiamo la mia famiglia a Cuba, come teria Nazionale sono d’accordo che reti unificate cubane, Raúl Castro, per cercare una ultima smentita: la vada io a rappresentare tutta l’Associa- dava al popolo cubano e al mondo notizia è certa. zione Nazionale di Amicizia Italia- intero la triste notizia, che immediata- E ora? Cuba, nella funzione di vice presiden- mente è stata diffusa dalle tutte agen- Mi connetto alle reti sociali, Fb, Twit- te. Chiamo in agenzia e recupero rapi- zie giornalistiche mondiali. ter etc. etc., inizio anche io a diffonde- damente il volo. Comunico tutto e il Mi stavo preparando ad andare al re la notizia e ad esprimere il mio Consolato immediatamente mi conce- lavoro, nella ritualità dei gesti prepara- dolore e quello della nostra Associa- de il visto. L’Ambasciatrice mi abbrac- vo il caffè e accendevo il pc per legge- zione. Non riesco a rispondere alle cia forte e mi ringrazia, solo riesco a re le notizie. Cubadebate, primo sito, centinaia di messaggi che mi sono dire, per il Comandante questo e altro. apre con un “Hasta la victoria siempre arrivati. L’Associazione emette il suo La diplomatica richiama l’attenzione Fidel!”, mi risulta un poco strano, comunicato, breve, ma decisamente di tutti i presenti, inizia un discorso anche se nell’Isola, si celebrava il 60° forte, Fidel è scomparso, ma la nostra vibrante, ricorda Fidel, la voce è stroz- anniversario della partenza del Gran- lotta seguirà nella difesa della Rivolu- zata dall’emozione, ma non si ferma, ma da Tuxpan in Messico. Qualcosa zione Cubana e degli ideali del continua, tutti i presenti sono emozio- non mi quadra, i cubani non hanno Comandante en Jefe, nella difesa del nati, le lacrime rigano i volti di tutti i mai avuto il culto della personalità, Socialismo cubano. presenti, il ricordo delle gesta del pur riconoscendo tutti i meriti al loro Molti compagni mi chiedono cosa fac- Gigante vengono ascoltate in assoluto leader storico. ciamo, do appuntamento a tutti in silenzio, che viene rotto solo quando Cambio sito internet, apro Miami Ambasciata. Mi fermo dal fioraio vici- l’Ambasciatrice grida Hasta la victoria Herald. Rimango bloccato, come se no casa, compro un mazzo di fiori e la siempre! ripetuto all’unisono da tutti i per un momento il mondo mi fosse scritta con la quale lo accompagno presenti. crollato addosso. I “gusanos”, i vermi, dice: las ideas nunca mueren! W Fidel! I compagni del PCI attaccano uno stavano festeggiando con caroselli di Arrivo nella sede diplomatica, è aper- striscione al portone dell’Ambasciata macchine. ta, ci sono già tanti amici, volti scuri, che recita “Hasta siempre Comandan- Accendo la TV, tutti i Tg non parlano lacrime e abbracci, strette di mano, te”. Arriva alla chetichella qualche 10 d’altro, mi sento mancare, sveglio mia sconcerto. L’abbraccio sincero del- giornalista, ma i cubani non rilasciano moglie, ci abbracciamo, le lacrime sol- l’Ambasciatrice e di tutti i compagni per il momento commenti di nessun cano i nostri volti. Le immagini dei del corpo diplomatico. tipo. Un giornalista de La Repubblica festeggiamenti a Miami per la morte Un continuo via vai di amici e compa- TV mi chiede di rispondere a delle del Comandante sono come un pugno gni. Viene esposta un’immagine del domande e io rispondo difendendo la nello stomaco. Sono ko! Comandante, immediatamente la figura di Fidel a tutto tondo. Poco Fidel è morto. base su cui è posata si riempie di fiori, dopo l’intervista è in rete, il giovane Accendo il telefono, un’infinità di dov’erano poco prima mi chiedo. reporter è stato onesto, non ha taglia- squilli, decine e decine di sms, iniziano All’ingresso dell’Ambasciata una rosa to nulla, l’intervista è integra. Sergio Marinoni nel frattempo rilascia a Milano un’intervista a TGcom 24 e a Prensa Latina. Restiamo in continuo contatto telefonico. Il tempo è volato via, è già pome- riggio. Il via vai degli amici di Cuba in Ambasciata è senza sosta. Saluto i compagni e le compagne del corpo diplomatico. Torno a casa, confuso, è come se fossi stor- dito, non riesco ad accettare la notizia, credo di non averla anco- ra metabolizzata. Ceniamo in famiglia, ma le chiamate non si fermano e neanche i messaggi. Tratto di dormire, i sogni e ricor- di si accavallano. Domenica 27 novembre 2016 Sono già le 6:00 e parto per l’ae- roporto. Compro tutti i quotidia- ni italiani e alcuni stranieri. Che vergogna, la stampa italiana, fatta qualche rara eccezione, denigra la figura di Fidel. Non mi sorpren-
do, mi arrabbio solamente, gli sciacal- li fanno il loro lavoro. I servi del pote- re vengono pagati per questo, gente senza attributi, semplicemente prezzo- lati. Il viaggio passa veloce perché riesco a dormire un poco. Arrivo a La Habana, mi aspetta la nuova funzionaria del- l’ICAP, Adriana, che si occupa del nostro paese. Mi ringrazia per essere venuto in un momento cosi difficile per Cuba. Un atmosfera di silenzio circonda la capitale, luci soffuse. Ci scambiamo poche parole, mi dà appuntamento al giorno dopo alle 8:00 nella sede centrale dell’ICAP. Mi lasciano sotto casa, mi aspetta la mia famiglia, ci abbracciamo allibiti. Poche battute, qualche ricordo, tanta tristez- za. Lunedì 28 novembre 2016 Alle 8:00 sono nella sede dell’ICAP, incontro vecchi amici di tante battaglie tra i quali Gloria La Riva e Andrés In posizione per il passaggio dell'urna di Fidel Gómez degli USA, arriva Kenia Ser- rano, in lacrime mi abbraccia e mi rin- tiv dei giorni a seguire: YO SOY gli amici sono mobilitati per rendere grazia. Alle 9:00 ventuno salve di can- FIDEL! tributo a Fidel in un’attività in Amba- none danno inizio alla celebrazione Non ci rendiamo conto ma solo dopo sciata. Mi arrivano messaggi di amici. funebre in memoria del Comandante due ore riusciamo ad avvicinarci alla Renderanno omaggio al Comandante en Jefe. Una moltitudine di lavoratori Piazza. Inizia l’ultimo tratto e la fila è en Jefe con un campagna di manifesti di questa istituzione e tanti amici di interminabile, dalle 9:00 da tutti i nel centro storico di Roma. Spero di altri paesi, sono presenti. Dopo l’inno quartieri della capitale sono arrivati riposare. nazionale e due interventi vengo chia- uomini, donne, bambini, anziani, mili- mato per portare la mia testimonian- tari, operai, atleti, tutta la società cuba- Martedì 29 novembre 2016 za... e mi chiedo, ora cosa dico ai com- na è qui riunita per rendere omaggio Oggi è il secondo ed ultimo giorno per pagni cubani. Loro hanno perso il al loro invitto Comandante. Incontro rendere omaggio a Fidel, qui a La padre della Rivoluzione! Mi avvicino Roberto Rodríguez, ex responsabile Habana. Dalle prime ore la diretta TV al microfono e inizio con un nodo alla dell’ICAP per l’Italia, non è sorpreso mostra che decine di migliaia di perso- gola. Ricordo brevemente il Fidel della mia presenza, mi dice. Mi inter- ne sono già in fila dall’alba per salutar- internazionalista, il Fidel della solida- vista Juventud Rebelde. Tengo innal- lo. In tarda mattinata ricevo una chia- rietà, le lezioni che abbiamo appreso zata la bandiera dell’Associazione che mata dall’ICAP, mi chiedono i dati del da lui. Non mi estendo molto, affermo mi accompagna nel corteo. mio passaporto, conosco questo tipo 11 che oggi è un giorno di tristezza, di Ci siamo quasi, iniziamo l’ultimo trat- di prassi, qualcosa è cambiato da ieri. dolore e che le lacrime versate si tra- to della salita che porta al Monumen- Mi anticipano l’ora dell’appuntamen- sformeranno in fiumi di vittorie, per- to nazionale dedicato a Josè Martí. to. Arrivo nel luogo stabilito, la Casa ché se è vero che è scomparso fisica- Mentre noi saliamo altrettanti scendo- dell’Amicizia. Il numero di persone è mente è certo che le sue idee rimar- no. Mi colpisce una donna di colore, ristretto, nessuno ci dice nulla. Arriva ranno nei secoli a venire. Seguono altri senza una gamba che scende la ripida Fernando González, uno dei Cinque, interventi e conclude Kenia, la presi- discesa con le sue stampelle, deve fare Eroe della Repubblica di Cuba e vice- dente dell’ICAP con un appassionato una fatica terribile, ma non ha rinun- presidente dell’ICAP. Ringrazia molto intervento che strappa applausi e slo- ciato a rendere tributo al suo Fidel. Ci tutti noi per la presenza. Ci raggiunge gan a tutti i presenti. siamo, entriamo nella sala dove una Kenia e ci spiega che una piccola dele- Siamo invitati a firmare il giuramento grande immagine di Fidel circondata gazione di invitati stranieri prenderà di appoggio al Concetto di Rivoluzio- da rose bianche e da decine e decine di posto vicino alla tribuna dei presiden- ne redatto da Fidel il 1° maggio del medaglie che ricordano le onorificen- ti intervenuti per rendere omaggio a 2000 e subito dopo il libro delle con- ze che gli appartenevano, è custodita Fidel, ci viene consegnato il pass. doglianze. Lo faccio a nome dell’Asso- da soldati in alta uniforme. Non è pos- Prima di partire Kenia vuole una foto ciazione Nazionale e con orgoglio sibile fermarsi, devi muoverti con un a testimonianza dell’incontro. Rappre- sento di rappresentare tanti amici e passo leggero e quando arriva il mio sentanti di Spagna, Danimarca, Mes- compagni che hanno saputo della mia turno, di fronte, alzo il pugno chiuso, sico, Honduras, Austria, Stati Uniti, missione e mi hanno inviato messaggi. piango e il pensiero va a tutti compa- Bulgaria, Svizzera e Italia. Si parte e ci In un paio di ore, 800 persone rappre- gni che mi hanno chiesto di fare que- vengono impartite alcune indicazioni. sentanti della società cubana, in una sto gesto. Filmo comunque tutto con Arriviamo nella piazza della Rivoluzio- fila silenziosa hanno firmato i due l’altra mano, che scoprirò poi essere ne. Passiamo i controlli di sicurezza e libri. Rilascio un paio di interviste. stata tremante. quello che ci si presenta davanti agli Si parte per la Piazza della Rivoluzio- Già sono fuori, tutto molto veloce e occhi è una marea umana. Non riesco ne, un pulmino ci avvicina al luogo ma con il sole che abbaglia: quando riesco a vederne la fine. Un maxi schermo poco dopo siamo costretti a scendere, a mettere a fuoco la vista, m’impres- mostra la piazza della Rivoluzione. un fiume umano, silenzioso e compo- siona la coda di persone in fila. Ci si Oltre un milione di persone si sono sto impedisce il passaggio. Scendiamo riunisce fuori con i compagni del- date appuntamento per salutare il loro e ci uniamo all’immenso corteo, par- l’ICAP, le indicazioni sono chiare, ci Comandante. Siamo seduti vicini ad lando sottovoce, con un sole caldo. vediamo domani alle ore 17:00 per altri rappresentanti del corpo diplo- All’improvviso si sentono in lontanan- assistere alla veglia solenne. matico accreditato nell’Isola, dietro di za slogan e grida. Arriva la gioventù Arrivo a casa stanco, triste. Chiamo in noi los Camilitos e i cadetti della mari- che grida lo slogan che sarà il leitmo- Italia, mia moglie mi racconta che tutti na delle Forze Armate. Poco più avan-
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