MARZO 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Edilizia Innovativa
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Sommario Marzo 2020 Direttore: Danilo Ferrara EDITORIALI 3 PROSPETTIVE Direttore Responsabile: Vito Samà Hanno collaborato a questo numero: Andrea Canale, Vito Welfare in Calabria: fotografie del futuro 4 Samà, Alessandro Vaccaro, Giacomo Panizza, Francesca Mallamaci, Le misure del PON Inclusione: dal reddito di inclusione al Reddito 11 Federico Carioti, Pasquale Colurcio, Sabrina Licursi, Giorgio Marcello, Stefania Scardala, Furio Panizzi, Giovanni Evangelista, Sonia Bruzzese, di cittadinanza Antonella Adilardi, Emiliana Gullo, Isabella Saraceni, Serafina Demme, Reddito di cittadinanza: ruolo e prospettive future della figura del 13 Francesco Terranova, Nadia Laganà, Maria Rosaria De Filippis, Pietro Romeo navigator Progetto grafico e impaginazione: Nadia Laganà Lo stato della lotta alla povertà in Calabria 16 e le prospettive future Scenari Sociali: Edito dall’Ordine degli assistenti sociali – Consiglio Regionale della Calabria EVENTI Festival del servizio sociale - terza edizione 20 Consiglio dell’ordine Come arginare le discriminazioni? 21 Presidente: FERRARA Danilo—Vice Presidente: MURI Maria Grazia Al via una proposta di legge Segretario: SAMÀ Vito - Tesoriere: CARIOTI Federico La libertà che viene dal mare 22 Consiglieri: ADILARDI Antonella, CLERICÒ Diana, COLURCIO Pasquale, DE FILIPPIS Maria Rosaria, DEMME Serafina, LAGANÀ FORMAZIONE Nadia, MALLAMACI Francesca, ROMEO Pietro, SARACENI Isabel- la, SEVERINO Samuele, TERRANOVA Francesco La formazione di una professione in continua evoluzione 23 PROFESSIONE Commissioni Deontologia e comunicazione nell’era dei social 25 PRIMA COMMISSIONE: “Rapporti, informazione e servizi agli iscritti. Iscrizioni e cancellazioni, trasferimenti” Diventare assistente sociale formatore si può? 28 Presidente: TERRANOVA Francesco Opportunità per assistenti sociali: aprire una Residenza per 33 CLERICÒ Diana, ROMEO Pietro, SAMÀ Vito, SARACENI Isabella anziani con 7 buone prassi SECONDA COMMISSIONE: “Etica, deontologia e ricorsi amministrativi” BUONE PRASSI Presidente: DE FILIPPIS Maria Rosaria La costruzione del Piano di Zona: strategie operative e 37 CLERICÒ Diana, ROMEO Pietro, MALLAMAC Francesca, LAGANÀ Nadia metodologiche". L'esperienza dell'ATS di Caulonia TERZA COMMISSIONE: ”Politiche sociali e rapporti con le istituzioni” L’esperienza con i MSNA 39 Presidente ROMEO Pietro RACCONTI DAL TERRITORIO CARIOTI Federico, DEMME Serafina, SEVERINO Samuele, CLERICÒ Diana Il volto degli invisibili: povertà e senza dimora. 42 QUARTA COMMISSIONE: “Consultiva e accreditamento” La sfida del lavoro sociale Presidente: ADILARDI Antonella DE FILIPPIS Maria Rosaria, MURI Maria Grazia ATTUALITÀ QUINTA COMMISSIONE: “Politiche del Lavoro. Terzo Settore. Calabria ventiventi: quali scenari possibili? 43 Libera Professione” LAVORO DELLE COMMISSIONI Presidente: COLURCIO Pasquale DEMME Serafina, SARACENI Isabella V Commissione politiche del lavoro, terzo settore 44 SESTA COMMISSIONE: “Comunicazione, Ricerca e e libera professione Rapporti con le Università” I Commissione revisione dell’albo e rapporti con gli iscritti 44 Presidente: LAGANÀ Nadia VI Commissione comunicazione, ricerca 45 FERRARA Danilo, MALLAMACI Francesca e rapporti con le Università Consiglio Territoriale di Disciplina II Commissione etica, deontologia e ricorsi amministrativi 45 IV Commissione consultiva, accreditamento 46 Presidente: VANZILLOTTA Anna Maria BERTUCCI Anna, PIETRAMALA Libera, FOLINO Paola, SAINATO Giovanna, III Commissione Politiche sociali e rapporti con le istituzioni 47 ABRUZZESE Anna, RANIA Rosella, MAZZA Rosa Maria, COLOSIMO Angelina, TRAPASSO Anna, CANTAFFA Maria, PASCUZZO Sergio, RUFFO Leonardo, RUBRICHE RENDA Antonella, CURTO Antonella News e appuntamenti e letture 47
Editoriale Scenari di confronto e approfondimento D irigere un giornale è un traguardo di prestigio per ogni giornalista. Dirigere una rivista di settore, che rappresenta pure il principale campo di esercizio professionale, è un grande onore ma comporta una doppia responsabilità: perché nel giudizio di valore dei lettori si misura anche la capacità di rap- presentanza della categoria. Di questi presupposti ero consapevole quando nel 2009 mi fu proposta la direzione di “Scenari sociali”. E ne sono consapevole oggi che il nuovo Consiglio dell’Ordine, del quale mi onoro di fare parte, ha deciso di riproporre la pub- blicazione della rivista, seppure solo in formato digitale ma con le medesime finalità. Riprende pertanto il percorso di fare di “Scenari sociali” un valido strumento di appro- fondimento e aggiornamento delle tematiche professionali, nonché un luogo di con- fronto e di rappresentanza del proprio operato attraverso la partecipazione più ampia di Vito Samà possibile degli iscritti. Anzi, probabilmente la principale sfida della versione 2.0 del no- stro periodico, per usare una terminologia molto diffusa nella lingua contemporanea, è Direttore responsabile proprio il coinvolgimento diretto dei colleghi nel rappresentare le loro esperienze lavo- Scenari Sociali rative e le conoscenze attraverso contributi personali, ovvero fare comunque di “Scenari sociali” uno strumento di confronto e ispirazione per il lavoro quotidiano. Rafforziamo il senso del Noi L a rivista Scenari Sociali, storico manifesto dell’Ordine degli Assistenti Sociali del- la Calabria, riapre i battenti dopo quasi 5 anni di assenza dalla sua ultima edizio- ne, pubblicata nel dicembre 2015. Il CROAS, nel suo continuo peregrinare per incontri istituzionali, assemblee, seminari e convegni, ha avuto l'opportunità, tra le altre cose, di cogliere gli umori, le impressioni e i suggerimenti di tanti colleghi “aficionados” della rivista, i quali hanno spinto il Consiglio a rinverdire i fasti del passato. Si è ritenuto utile rispolverare, pertanto, un periodico tanto apprezzato e atteso, ormai da tempo, da tutta la comunità professionale che, con pertinacia, ne richiedeva la riproposi- zione. Si è immaginato, per di più, di far conoscere questa fortunata esperienza editoriale anche alle giovani leve, le quali, per ragioni temporali, sono entrate a far parte della “famiglia ordinistica” in anni posteriori all'ultima edizione. Infine, per creare un ponte di Danilo Ferrara verso l'esterno allo scopo di far scoprire, a chi non è addetto ai lavori, il variegato mondo del welfare in cui operano gli assistenti sociali. La rivista Scenari Sociali ha avuto un gran- Direttore de merito, che si intende mutuare per il presente ed il futuro, vale a dire la capacità di Scenari Sociali rafforzare il senso del “Noi”, di farci sentire uniti e compatti nel rappresentare la “Voce” della professione e, nel contempo, delle persone che si rivolgono ai servizi, di coloro che vivono nell'invisibilità e, più in generale, di tutte quelle anime che ruotano intorno al wel- fare, dando vita ad uno spazio condiviso di confronto, dibattito e scambio di buone prati- che. Il compito precipuo di organizzare, realizzare e promuovere le attività editoriali è ricaduto sulla neo-costituita Commissione Comunicazione, Ricerca e Rapporti con le Università, che avrà l'onere, oltre che il piacere, di curare le pubblicazioni della rivista “on line” con cadenza trimestrale. In questa stimolante avventura, un ruolo fondamentale di supporto sarà esercitato, inoltre, dall'intero Consiglio e, in particolare, dal Segretario del CROAS Calabria Vito Samà, il quale ricoprirà, così come agli esordi di Scenari Sociali, il ruolo di Direttore Responsabile. Nell’era del digitale, è apparso doveroso pubblicare la rivista in modalità on line, al fine di perseguire una duplice finalità: abbattere i costi di gestione e dare, allo stesso tempo, il nostro piccolo, ma prezioso, contributo al benessere del pianeta, nello spirito che ognuno di noi debba lasciare una traccia verde nel proprio passaggio sulla terra, proponendo e mettendo in atto soluzioni “green oriented” ed eco- sostenibili. Scenari sociali 3
Prospettive WELFARE IN CALABRIA: FOTOGRAFIE DEL FUTURO Le prospettive del servizio sociale professionale nella lotta alla povertà a favore dell’inclusione sociale di Andrea Canale* F otografie del futuro. Significa mugolare (welfare) dei cittadini. sul nostro passato di welfare calabrese e, Solitamente all’interno del cosiddetto welfare state eludendo il presente, perdersi nella più vengono individuati quattro comparti principali: inutile e sterile retorica sui sogni del futu- 1 – il comparto delle politiche previdenziali; ro di improbabile o quanto mai impossibile realiz- 2 – il comparto delle politiche sanitarie; zazione? No! Significa semplicemente che nella 3 – il comparto delle politiche del lavoro; nostra martoriata Regione è maturata una comuni- 4 – il comparto delle politiche sociali. tà di pratica di assistenti sociali che, nell’esercizio Gran parte della spesa sociale del nostro paese è della professione e insieme al terzo settore e alla assorbita dal sistema pensionistico, facendo così società civile, vive bene il presente che è in grado registrare una grave distorsione funzionale in seno di leggerne gli sviluppi futuri e, indossando gli abiti al proprio welfare state. Ma dentro questa distor- della ferialità, altro non fa che provare ad intridere sione funzionale troviamo una seconda distorsione di speranza, che è un fatto concreto, questo sabbio- di natura distributiva, a causa della presenza di un so realismo. Fotografie del futuro. Significa, quin- netto divario di protezione sociale all’interno delle di, avere una visione di welfare e impegnarsi per varie funzioni di spesa (ad esempio dentro le politi- realizzarla. Per fare ciò bisogna, però, necessaria- che pensionistiche abbiamo diverse categorie di mente soffermarsi sulle fotografie già scattate, e cittadini quali: i garantiti, i semi-garantiti, i non seppur si rischia l’approssimazione e la lettura ri- garantiti affatto). Le politiche sociali sono all’ulti- duttiva dei fenomeni sociali, bisogna tentare di mo posto per impegno di spesa e per impiego di metterle a fuoco nonostante sia un fatto scontato risorse e di energie. che una foto sul welfare esca sempre mossa. In La Legge n. 328/00, “Realizzazione di un sistema questo caso l’obiettivo della integrato di interventi e servizi macchina fotografica non può sociali”, ha cercato di riformare in che cominciare a centrarsi sul maniera organica il welfare state a concetto di welfare e più in ge- favore dell’adozione di un welfare nerale sul concetto dell’analisi community, centrato sul principio delle politiche sociali, intesa di sussidiarietà secondo il quale come lo studio di corsi di azio- «l’esercizio delle responsabilità ne posti in essere dai diversi pubbliche deve, in linea di massi- sistemi politici e volti a fronteg- ma, incombere di preferenza sulle giare bisogni e rischi che hanno autorità più vicine ai cittadini» (L. a che fare con il benessere 439/89 art. 4). Scenari sociali 4
Prospettive La Regione Calabria ha recepito la Legge n. 328/00 zione del Regolamento di attuazione n. 9/2013, o attraverso la Legge Regionale n. 23/2003, a cui però alla DGR 505/2013 che disciplina i criteri di affida- non ha fatto seguito l’adozione dei Regolamenti at- mento dei servizi ai soggetti del Terzo Settore, in- tuativi, generando così, accanto ad una cronica as- terventi dettati dalla necessità di accedere alle risor- senza di infrastrutturazione sociale del territorio, se dei fondi del Piano di Azione e Coesione – PAC, un vuoto normativo e facendo registrare il primato Programma Nazionale di Servizi di Cura all’Infanzia nazionale sulla mancata adozione dei piani di zona. e agli Anziani – PNSCIA). Il difetto pare sia all’origi- Solo a titolo descrittivo, si fa riferimento all’art. 6 ne. E la Calabria è apparsa la figlia prediletta di que- Legge n. 328/00 che prevede che i Comuni sono ti- sto difetto bene raccontato dallo scrittore e storico tolari delle funzioni amministrative concernenti gli Sergio Romano nel suo saggio “Storia d’Italia – Dal interventi sociali svolti a livello locale e concorrono Risorgimento ai nostri giorni” (Il Giornale Biblioteca alla programmazione regionale. Ai Comuni spetta, Storica, Milano, 1998, pag. 22): “Garibaldi fu esclusi- tra le altre cose, l’esercizio delle seguenti attività: vamente prassi, azione; e questa azione, che aveva 1. programmazione, progettazione, realizzazione nel giro di pochi mesi unificato la penisola, divenne le del sistema dei servizi sociali (elaborazione piani di lettere patenti della nuova nazione. Non un’azione zona); programmata, studiata in ogni dettaglio, accompa- 2. indicazione delle priorità e dei settori di innova- gnata da un calcolo attento delle forze in gioco; ma zione attraverso la concertazione delle risorse uma- un’azione improvvisa, concepita da pochi uomini, ne e finanziarie locali, con il coinvolgimento del pri- realizzata senza piani e mezzi, come per gioco. A vato sociale; causa di Garibaldi, l’Italia ha alle sue origini non un 3. erogazione dei servizi e delle prestazioni econo- progetto, ma un atto, non un’idea, ma un’intuizione. miche; Marcata da questo certificato di battesimo essa sog- 4. autorizzazione e accreditamento e vigilanza dei giace naturalmente nei suoi momenti più difficili al servizi sociali e delle strutture a ciclo residenziale e fascino di un gesto risolutivo e di un avvenimento semiresidenziale a gestione pubblica o dei soggetti liberatorio, alla convinzione che la storia, la sua sto- del privato sociale; ria almeno, possa mutare corso per l’improvvisa ap- 5. definizione dei parametri di valutazione delle parizione di un fatto nuovo”. Proprio così. D’altron- condizioni dei cittadini, ai fini della determinazione de le amministrazioni del nostro territorio sono sta- dell’accesso prioritario alle prestazioni e ai servizi. te tradizionalmente refrattarie all’idea di lavorare Come noto, si è dovuto aspettare quasi un venten- per progetti, essendo piuttosto inclini a concepire le nio per vedere concretizzato il punto 4, con l’appro- proprie prestazioni in termini di adempimenti for- vazione del Regolamento n. 22/2019, approvato con mali di previsioni normative. Un’amministrazione DGR n. 503/2019 e pubblicato nel BURC n. 133 del che opera per progetti, invece, dovrebbe individuare 29.11.2019. In realtà il Regolamento è frutto di una certi obiettivi come meritevoli di essere perseguiti, visone organica di riforma del welfare, che dovrebbe fare i conti con le risorse non solo finanziarie, ma portare all’adozione del piano di zona, rispetto agli anche e soprattutto organizzative a propria disposi- interventi normativi precedenti che non sono stati zione, e infine produrre effettivamente risultati de- certo sufficienti a superare la precarietà della pro- siderabili, rilevanti, misurabili. La disponibilità dei gettazione sociale nella quale ci troviamo, anzi testi- fondi europei è stato uno dei fattori cha ha spinto le moniano l’inadeguatezza nel pensare alla realizza- nostre amministrazioni a familiarizzarsi con la pro- zione di un welfare integrato e rivolto a tutte le fa- gettazione, giacché questa è un passaggio indispen- sce deboli della popolazione (pensiamo ad esempio sabile e cruciale per l’utilizzo di tali fondi. alla L.R. 15/2013 recante “Norme sui servizi educativi Tuttavia può accadere, ed è infatti spesso accaduto, per la prima infanzia” e di conseguenza l’approva- che anziché individuare obiettivi salienti e scegliere Scenari sociali 5
Prospettive di conseguenza gli interventi da progettare, si pro- Ciò si è concretizzato con l’avvio, dal 2016, su tutto grammino interventi per i quali si presenta una il territorio nazionale di una misura di contrasto possibile disponibilità di fondi, inseguendo questo alla povertà, intesa come estensione, rafforzamento o quel bando, questa o quella scadenza determinata e consolidamento di misure del PON “Inclusione” (ecco il riferimento alla L.R. 15/2013 e alla DGR che prevede negli Assi 1 e 2 di supportare la speri- 505/2013). Sono nati così interventi più o meno uti- mentazione nei territori di una misura nazionale di li, dettati dalla accessibilità a certe risorse, più che contrasto alla povertà assoluta, basata sull’integra- dalla loro effettiva centralità rispetto alla visione di zione di un sostegno economico (sostenuto con welfare che si vuole realizzare. fondi nazionali) con servizi di accompagnamento e A questo punto, quindi, quale via si potrebbe per- misure di attivazione di “tipo condizionale”, rivolti correre? ai soggetti che percepiscono il trattamento finan- Le nuove misure governative di lotta alla povertà e ziario, e che le risorse siano assegnate tramite all’esclusione sociale rappresentano certamente “avvisi non competitivi”, definiti dalla Autorità di un’opportunità sulla quale centrarsi strategicamen- Gestione in collaborazione con le Amministrazioni te e, rimanendo ovviamente ancorati agli obblighi Regionali, rivolti alle Amministrazioni territoriali di normativi imposti dalla Legge Quadro e dalla Legge Ambito per la presentazione di proposte progettua- Regionale, piuttosto che pensare di recuperare ri- li di interventi rivolti ai beneficiari del Sostegno per tardi ormai cronici su misure comunque già consi- l’inclusione attiva (SIA) prima e del Reddito di Cit- derate superate, visti gli scenari sociali profonda- tadinanza (RdC) oggi e al rafforzamento dei servizi mente mutati rispetto a vent’anni fa, bisognerebbe loro dedicati. Misure di attivazione di tipo condi- calibrarsi sul Piano di contrasto alla povertà che zionale significa dare applicazione alle azioni con- porta in dote una riorganizzazione e un irrobusti- crete di sostegno allontanando logiche assistenziali a favore di un processo di inclusione. Avvisi non “Misure di attivazione di tipo condizionale competitivi significa che gli Ambiti Territoriali han- significa dare applicazione alle azioni no ricevuto le risorse a loro assegnate, a seguito concrete di sostegno allontanando logiche della predisposizione di una proposta progettuale, assistenziali a favore di un processo di che prevede da un lato il rafforzamento dei servizi inclusione”. sociali e dall’altro misure che favoriscono l’occupa- zione dei beneficiari. Pertanto, per intenderci, da un lato abbiamo il sostegno economico per i benefi- mento degli interventi e dei servizi sociali. Tale ciari della misura erogato dall’INPS, a seguito però processo nazionale di riorganizzazione, infatti, è dell’attivazione dei servizi e delle misure di tipo stato avviato con la legge di stabilità del 2016, la condizionale per non rischiare di vedere il cittadino quale ha previsto, al fine di garantire l’attuazione di un destinatario passivo di azioni assistenziali; un Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’e- dall’altro lato ci sono risorse economiche destinate sclusione sociale, l’istituzione presso il Ministero direttamente agli Ambiti Territoriali per il rafforza- del lavoro e delle politiche sociali di un fondo deno- mento dei servizi. Come rafforzarli? Quali sono le minato «Fondo per la lotta alla povertà e all’esclu- procedure? Come assumere gli assistenti sociali e sione sociale». rafforzare così i servizi anche con le altre figure Il Piano, adottato con cadenza triennale, individua professionali (psicologi, educatori, neuropsichiatri una “progressione graduale”, nei limiti delle risorse infantili, sociologi, mediatori)? disponibili, nel raggiungimento di livelli essenziali È qui che si scatena il conflitto tra l’idea e la realtà, delle prestazioni assistenziali, da garantire su tutto tra la volontà teorica e la difficoltà pratica, tra il il territorio nazionale per il contrasto alla povertà. pensiero del progetto e la realizzazione e la gestio- Scenari sociali 6
Prospettive Nella foto: ATS di Taurianova ne dello stesso. Quali sono gli impedimenti? Forse Si può discutere all’infinito sui pro e contro delle due in particolare: la complessità, il groviglio delle quattro misure, sull’applicabilità o meno e sull’in- norme che disciplinano i tecnicismi attuativi delle treccio dei tecnicismi normativi. Ma la visione appa- misure e la debolezza amministrativa presente negli re chiara e si focalizza sul fatto che l’assistente socia- Enti Locali. le deve essere assunto direttamente con contratto a I Comuni Capofila con le risorse del PON Inclusione tempo determinato perché significa legittimare la hanno sostanzialmente quattro possibilità di assun- professione e metterla nelle condizioni di operare zione: nel pieno delle sue funzioni. Intraprendere questa 1 – direttamente con contratto a tempo determinato; strada è la via più faticosa perché bisogna convince- 2 – con le prestazioni d’opera (Partita Iva); re tutti, dalla parte politica (che magari preferisce in 3 – per il tramite delle Agenzie interinali; pianta organica la presenza di altre figure professio- 4 – con affidamento all’esterno (gara d’appalto rivol- nali) alla parte tecnica (dalla segreteria generale, alla ta a soggetti del terzo settore). ragioneria, all’ufficio del personale). O tutto l’appa- rato comunale si convince e lavora per la realizza- “Nell’Ambito Territoriale di Taurianova, la zione della misura o l’azione programmatoria non proposta progettuale prevedeva vedrà mai la luce. È vero, bisogna fare i conti con il l’affidamento all’esterno per la situazione rispetto dei cronoprogrammi di questi finanziamen- di predissesto finanziario del Comune ti europei, ma alla fine bisogna fare una scelta deter- Capofila. Ma nell’approfondimento della minata evitando anche il rischio di diventare i con- tabili pedanti dei pro e dei contro. Nell’Ambito Ter- questione tecnica si è virato con coraggio ritoriale di Taurianova, la proposta progettuale pre- verso la direzione opposta, dopo aver vedeva l’affidamento all’esterno per la situazione di scorto la possibilità prevista dal fondo di predissesto finanziario del Comune Capofila. Ma assumere la figura di assistente sociale con nell’approfondimento della questione tecnica si è rapporto di lavoro a tempo determinato, in virato con coraggio verso la direzione opposta, dopo deroga ai vincoli di contenimento della aver scorto la possibilità prevista dal fondo di assu- spesa di personale”. mere la figura di assistente sociale con rapporto di Scenari sociali 7
Prospettive lavoro a tempo determinato, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale. Nel frat- tempo il Comune di Taurianova dal predissesto è passato al dissesto finanziario, ma essendo fondi vincolati è stato comunque possibile intraprendere la strada. La più impervia possibile. Assumere di- rettamente. Si è ragionato, riflettuto e condiviso con la parte politica, non solo di Taurianova, ma sunzioni proposte, proiettate nel triennio, all’indi- dell’intero Ambito. Si è approvata la misura in cazione dettagliata delle assunzioni programmate Conferenza dei Sindaci. E forse questa è stata la per ciascun anno, con specificazione delle motiva- sfida meno complessa. È il tecnicismo della norma zioni, delle modalità di reclutamento e della spesa lo scoglio più grande. Perché il Comune in dissesto per ciascuna di esse su base annua; dalla riduzione deve necessariamente essere autorizzato dalla della spesa di personale anno in corso, comprensi- Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti va delle assunzioni proposte, rispetto al valore me- Locali del Ministero dell’Interno (COSFEL). È stata dio del triennio 2011-2012-2013, come previsto messa in conto la difficoltà del percorso, ma è sta- dall’art. 1, comma 557 e ss. L. n. 296/2006, al ri- to pensato di dare un segnale forte. Questi fondi spetto del limite percentuale di cui all’art. 23 sono un’occasione. È stata scelta la strada più im- D.Lgs. 81/2015 secondo il quale il numero dei con- pervia che certamente crea una dilazione insoste- tratti a tempo determinato non può essere supe- nibile nella procedura, ma è la “visione” del welfa- riore al 20% del numero dei lavoratori a tempo re è la cosa più importante. È vero, la realtà supera indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno di l’idea, ma alla fine se l’idea è portata avanti, nel assunzione; e così via). Le assunzioni sono state portate a termine nel corso dell’anno 2019 e consi- “È stata messa in conto la difficoltà del derata la scadenza dell’Avviso 3/2016 a valere sul percorso, ma è stato pensato di dare un fondo del PON Inclusione, sono state prorogate al segnale forte. Questi fondi sono 31 dicembre 2020. Ma già è risaputo che nel corso un’occasione”. di quest’anno sarà possibile accedere alle risorse dell’Avviso 1/2019 sempre a valere sullo stesso fon- tempo sarà la stessa a superare la realtà. Prima di do, seppur in maniera graduata rispetto alla per- ricevere la sospirata autorizzazione da parte della centuale di rendicontazione realizzata sul prece- COSFEL per l’assunzione di dieci assistenti sociali, dente Avviso. Quando si parla di riorganizzazione su un territorio di circa quarantaduemila abitanti, degli interventi e dei servizi sociali è necessario rispettando così il rapporto di un assistente sociale però un approccio organico ed integrato rispetto ogni cinquemila abitanti, sono state adempiute alle risorse di finanziamento, al fine di strutturare diciannove integrazioni in tutto (dall’approvazione in maniera più stabile possibile i servizi. Il PON del bilancio, alla certificazione del rispetto, o me- Inclusione è contaminato, ad esempio, dalla Quota no, del saldo non negativo in termini di competen- Servizi del Fondo Povertà (QSFP), la cui progres- za, tra entrate finali e spese finali di cui all’art. 1, sione graduale non è vincolata alla percentuale di comma 466, della Legge n. 232/2016 producendo il rendicontazione e pertanto si riversa per intero prospetto dimostrativo del rispetto del saldo di cui nelle casse dei Comuni Capofila, attraverso il quale al citato comma 466, previsto nell’allegato 9 del possono, con la stessa logica del PON Inclusione, Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e la rela- programmare gli interventi a rafforzamento dei tiva trasmissione al MEF; dalla quantificazione servizi sociali e gli interventi a favore delle misure della spesa per il personale, comprensiva delle as- di contrasto della povertà e dell’esclusione sociale. Scenari sociali 8
Prospettive Il processo di costruzione dei servizi in Calabria con misure disintegrate nei singoli Comuni, che di può pertanto continuare in prospettiva dell’utilizzo fatto si dividevano gli importi finanziati producen- dei due fondi. Il Servizio Sociale ha avuto la sua do un welfare residuale e frantumato, nel tempo consacrazione con la Legge n. 328/00. Le nuove mi- hanno dovuto fare i conti con i fondi PAC che han- sure di lotta e di contrasto alla povertà e all’esclu- no imposto una crescita e una professionalizzazio- sione sociale possono rappresentarne il suo definiti- ne nell’applicazione delle procedure. vo sviluppo. Appare una rivoluzione lenta, ma ine- Oggi si stanno misurando con il piano povertà che luttabile. Ecco la fotografia del futuro. E il fatto che davvero può rappresentare l’anticamera del piano il fondo preveda solo per gli assistenti sociali una di zona, superando la settorialità degli interventi e la polverizzazione dei fondi per rispondere in ma- possibile assunzione in deroga ai vincoli di conteni- niera organica alle esigenze dei cittadini in situazio- mento della spesa del personale, la dice lunga sulla ne di bisogno e in condizione di fragilità. I piani di visione del welfare e soprattutto sul lavoro dell’Or- zona rappresentano gli strumenti essenziali per di- dine Nazionale. Perché alla fine questa deroga è segnare il sistema integrato locale degli interventi e stata comunque una sua conquista. Pare esista un dei servizi sociali e la loro mancata adozione com- parallelismo tra il ruolo dell’Ordine nazionale den- porta lo sviluppo di un welfare residuale e frantu- tro la misura di contrasto alla povertà e il ruolo mato per categorie di intervento. Il welfare locale deve ricalibrarsi in maniera organica e attraverso “Finalmente un Ordine forte, che si una progettazione integrata mettere a sistema tutte propone e che è diventato un interlocutore le risorse. Per tale motivo assume sempre più importanza il serio della Regione Calabria”. concetto di «progettazione integrata», intesa nel senso che ciascun intervento dovrebbe dimostrare dell’Ordine regionale dentro la riforma del nostro sia la fattibilità, sia anche di essere rilevante rispet- to alle finalità essenziali dell’amministrazione, e particolare Welfare calabrese. Finalmente un Ordi- potenzialmente efficace, cioè idoneo a produrre i ne forte, che si propone e che è diventato un inter- risultati attesi. Lo strumento più importante della locutore serio della Regione Calabria. Basta con progettazione integrata è appunto il piano di zona, quella tendenza riprodotta in ogni occasione pub- immaginato come il progetto di costruzione di una blica, in ogni convegno e seminario con l’insoppor- casa. Non sarà certamente possibile prevedere tutti tabile cantilena, la fastidiosa lungagnata, solfa, tira- i comfort, ma è un dovere progettare una casa cal- ta, tiritera che la nostra professione è bistrattata. da, accogliente, confortevole, attraverso, appunto, L’Ordine forte si presenta alla tanto attesa riforma un approccio strategico e ricalibrato. Pensare, per- del welfare, forte delle sue argomentazioni e con un tanto, ad un sistema di protezione sociale universa- listico è grottesco, specie in una Regione ove il ri- “pensiero” di welfare da rea- tardo di intervento sotto il profilo della protezione lizzare. L’Or- dine debole si sociale è ormai cronicizzato, ma è possibile, attra- lagna e si abbandona al verso l’utilizzo dei fondi disponibili, individuare i piagnucolio e fa presente bisogni prioritari e intervenire in maniera strategica che non è stato invitato ai da produrre a cascata effetti benefici su tutto il wel- tavoli di con- certazione. Gli fare. Un esempio semplice di ricalibratura. Uno dei Ambiti Ter- ritoriali cala- filoni del lavoro di comunità è il social care plan- bresi, nono- stante tutte le ning incentrato sulla pianificazione partecipata di interventi e servizi sociali nella comunità locale. famigerate difficoltà ope- Favorire un’esperienza di welfare generativo che ad rative, sono dentro questo esempio possa tradursi in un intervento mirato a un processo ineluttabile. Se gruppo di donne che riescano a gestire una mensa prima gesti- vano solo i fon- scolastica, significa avere tutta una serie di benefici di della non autosufficienza che è superfluo elencare. Basterebbe solo accennare Scenari sociali 9
Prospettive al fatto che per finanziare il welfare risultano fon- altro l’avvio urgente di un processo di riflessione damentali anche le entrate generate da alti tassi di circa l’assoluta necessità dell’Ambito Territoriale di partecipazione femminile al mercato del lavoro e strutturarsi e organizzarsi formalmente per la pro- d’altra parte il contenimento degli squilibri demo- grammazione e la gestione dei servizi sociali, sulla grafici dipenderà dalla disponibilità delle donne ad base di quanto definito dal Capo II del Titolo III del avere figli. Oppure, altro esempio è rappresentato Regolamento n. 22/2019, sopracitato. L’attuale for- dall’insieme degli interventi a favore dei minori in ma di organizzazione prevede esclusivamente un condizione di povertà che sono bambini e ragazzi coordinamento tra i Comuni con onori e oneri a che non studiano, che non possono accedere ad un carico del Capofila, sul quale grava soprattutto la adeguato programma formativo adeguato. Ciò si- gestione della cassa finanziaria che spesso è total- gnifica avere un deficit originario di capitale uma- mente sfasata rispetto ai cronoprogrammi degli no, una maggiore diffusione domani di lavoratori interventi progettuali. È necessario, invece, struttu- precari, disoccupati, emarginati e per ultimo più rarsi secondo le forme e gli strumenti disciplinati pensionati poveri, per tornare appunto al rischio dal TUEL e avere anche la forza utopica di pensare antico della vecchiaia che è quello che ottiene la di dotare l’Ambito di proprie risorse finanziarie, maggiore concentrazione di protezione sociale. organizzative, di personale e strumentali, attraver- Ecco altre fotografie del futuro. Da realizzare con il so ad esempio la costituzione di una Unione dei patrimonio immenso dei soggetti del terzo settore Comuni, di un Consorzio o di una Azienda Speciale di cui la Calabria può vantarsi. Una comunità di Consortile, così come già avvenuto per tantissimi pratica che inevitabilmente progetta, realizza, ge- altri Ambiti territoriali italiani. stisce e rendiconta le risorse europee, acquisendo Programmazione, progettazione, organizzazione, competenze trasversali. Oltre la presa in carico, il gestione dei servizi, lavoro sul campo, sono i para- field work, il cosiddetto lavoro sul campo, questa digmi entro i quali allora si muove e si sviluppa la comunità di pratica si sperimenta sempre di più prospettiva del servizio sociale professionale che nel campo della progettazione, dell’organizzazione ha come obiettivo primario la riduzione dei rischi e della gestione dei servizi (prenota e poi ad impe- legati all’emarginazione sociale. Troppo spesso, gna la spesa per un’azione progettuale, la affida purtroppo, questa è protagonista di scenari inquie- applicando il Codice dei Contratti, la avvia, la ge- tanti in cui si consumano le vite umane dei cosid- stisce e la rendiconta per il tramite delle piattafor- detti drop out, coloro che vivono situazioni di emarginazione appunto. Qualcuno ha associato “Programmazione. progettazione, l’immagine dei drop out ad alcune arance di un car- organizzazione, gestione dei servizi, retto che arrancando su per una salita, ad ogni lavoro sul campo, sono i paradigmi entro i strattone di questo, cadono a terra e rotolando quali allora si muove e si sviluppa la vanno a finire ai bordi della strada senza che nes- prospettiva del servizio sociale suno le raccolga. professionale”. I passanti magari si divertono a prenderle a calci, finché non sono sfracellate sul marciapiede. Seppur me informatiche). Ma c’è di più, perché se alla fine appaia muoversi ancora con le sembianze di questo bisogna comunque intridere di speranza il realismo carretto, è certamente d’obbligo l’immagine piena non si può certamente pensare che i problemi di speranze del futuro del nostro welfare se non strutturali possano essere risolti soltanto ed esclu- altro per l’impegno dei molti che, già da adesso, sivamente dalla buona volontà di questa comunità cercano con ogni sforzo di sistemare il carretto e di pratica. Le risorse finanziare nel campo del wel- fare in modo che le persone in difficoltà non cada- fare sono ormai cospicue che impongono se non no da esso e non rimangano sole per strada. *Assistente Sociale Responsabile dell’Ufficio di Piano Ambito Territoriale di Taurianova Scenari sociali 10
Prospettive LE MISURE DEL PON INCLUSIONE Dal reddito di inclusione di Vito Samà* al reddito di cittadinanza L ’Italia ha inaugurato il suo percorso l'autonomia. In cambio, ai beneficiari era assegnato nell’ambito delle misure per garantire una un contributo tra 80 e 400 euro mensili, a seconda forma di aiuto economico ai propri cittadi- della composizione del nucleo famigliare, da utiliz- ni meno abbienti nel 2016, con l’introdu- zare tramite la Carta SIA per effettuare acquisti in zione del Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA), ap- tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e provato con Decreto del Ministero del Lavoro e del- parafarmacie. La Carta poteva essere anche utilizza- le Politiche Sociali del 26 maggio 2016, ai sensi della ta presso gli uffici postali per pagare le bollette elet- legge di stabilità 2016. Una misura sperimentale di triche e del gas. Dal 1° gennaio 2018 il SIA è stato contrasto alla povertà per le famiglie in condizione sostituito dal Reddito di inclusione (REI), come pre- di povertà, con almeno un componente minorenne, visto dalla Legge delega per il contrasto alla povertà oppure con presenza di un figlio disabile (anche e dal Decreto legislativo 147/2017. Si tratta di una maggiorenne) o una donna in stato di gravidanza Misura strutturale (il SIA era sperimentale), unica accertata. Per godere del beneficio, il nucleo familia- ed universale di contrasto alla povertà che abbinava re del richiedente doveva aderire ad un progetto l’erogazione di un sussidio economico (sotto forma personalizzato di attivazione sociale e lavorativa so- di carta di pre-pagata) all’adesione del nucleo fami- stenuto da una rete integrata di interventi, indivi- liare ad un progetto personalizzato di attivazione duati dai servizi sociali dei Comuni, in rete con gli sociale o lavorativa. A differenza del SIA, il REI era destinato ai nuclei famigliari nei quali si trovava ol- tre ad un componente di età minore di 18 anni, ad “Dall’1 marzo 2019 è entrato in vigore il una persona disabile e un suo genitore o un suo tu- Reddito di Cittadinanza, che a differenza del suo predecessore, nato come tore o ad una donna in stato di gravidanza accertata, strumento di inclusione sociale, vuole anche un lavoratore di età ≥ 55 anni in stato di di- essere anche uno strumento di politica soccupazione. Il REI, inoltre, era esteso anche ai cit- attiva”. tadini di paesi terzi in possesso del permesso di sog- giorno UE per soggiornanti di lungo periodo ed ai titolari di protezione internazionale (asilo politico e altri servizi del territorio (i centri per l'impiego, i protezione sussidiaria). Con il REI si raddoppia la servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo soglia ISEE di accesso: dai 3000 euro del SIA si passa settore, le parti sociali e tutta la comunità. Il proget- 6000; da 12 messi passa a 18 la durata del beneficio; to doveva essere costruito insieme al nucleo familia- infine, oltre ai pagamenti introdotti dal SIA, con il re sulla base di una valutazione globale delle proble- REI era possibile prelevare contante entro un limite matiche e dei bisogni e coinvolgere tutti i compo- massimo mensile non superiore alla metà del bene- nenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che ficio massimo attribuibile. Dall’1 marzo 2019 è entra- implicava una reciproca assunzione di responsabili- to in vigore il Reddito di Cittadinanza, che a diffe- tà e di impegni. Le attività riguardavano i contatti renza del suo predecessore, nato come strumento di con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l'adesione a inclusione sociale, vuole essere anche uno strumen- progetti di formazione, la frequenza e l'impegno to di politica attiva. I Centri per l’impiego divengono scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. il riferimento principale: con loro i beneficiari devo- L'obiettivo era di aiutare le famiglie a superare la no sottoscrivere il Patto per il lavoro, impegnandosi condizione di povertà e riconquistare gradualmente a non rifiutare 3 proposte di lavoro (entro 100 km Scenari sociali 11
Prospettive nei primi 12 mesi, entro i 250 km dopo il primo anno beitslosengeld II è il sussidio mensile destinato a chi e in tutta Italia dopo il 18esimo mese). Il ruolo dei cerca un lavoro o ha un salario molto basso. Il pro- servizi sociali è comunque mantenuto per quanto gramma si ispira ai criteri basilari di 'sostenere e riguarda il secondo obbligo dei beneficiari: parteci- pretendere'. Lo Stato garantisce l'assistenza al sog- pare a progetti utili alla collettività predisposti dai getto che, tra i vari impegni assunti, prevede la ri- comuni, fino ad 8 ore settimanali. Se si ha bisogno cerca di un nuovo lavoro. Il sussidio, tra le varie mo- di formazione il soggetto siglerà, inoltre, un Patto dalità e sfumature, oscilla attorno ai 400 euro e pre- vede somme supple- TABELLA MISURE CONTRASTO ALLA POVERTÀ mentari (sussidi per MISURA AVVIO DURATA LIMITI REDDITO BENEFICIO STRUMENTI OBBLIGHI l’affitto e il riscalda- SIA 31/12/2017 12 mesi valore ISEE non da 80 € mensili con 1 Carta di paga- Patto tra superiore a 3mila € membro a 400,00 € mento elettro- servizi e mento) se nel nucleo con più di 5 nica (Carta SIA) famiglie familiare sono presen- tramite S.S. dei Comuni ti figli. La durata è illi- REI 01/01/2018 18 mesi valore ISEE non da 187,50 € mensili Carta REI Progetto mitata, con accerta- superiore a 6mila € con 1 membro a personaliz- 539,82 € con 6 o più zato di menti ogni 6 mesi sui membri inclusione requisiti dei beneficia- sociale e lavorativa ri, a patto che chi è tramite S.S. abile al lavoro segua dei Comuni R.d.C.* 01/03/2019 18 mesi valore ISEE non da 6.000,00 € annui Carta del Red- Patto per il programmi di reinseri- rinnova- superiore a 9.360 € per 1 adulto a dito di cittadi- lavoro e mento e accetti offerte bili con 13.200,00 € con 4 nanza Patto per interruz. adulti (o 3 adulti e 2 Pensione di l’inclusione congrue alla sua for- 1 mese minori) tra cui un cittadinanza* sociale disabile grave o non tramite CPI mazione. Nel Regno autosufficiente e S.S. Co- Unito il reddito mini- muni mo è garantito solo *Qualora tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore a 67 anni, il RdC assume la previa verifica del red- denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC) dito dei richiedenti. per la formazione con enti di formazione bilaterale, L'Income Support è previsto per aiutare chi non ha enti interprofessionali o aziende. La soglia economi- un lavoro full time e vive sotto la soglia di povertà. ca da garantire dei RdC è di 780,00 euro mensili per Se permangono le condizioni di indigenza è illimita- una persona singola, corrispondente a quella di po- to anche se varia in base all'età, alla composizione vertà che era stata prevista per il 2014, così come della famiglia, alla presenza di eventuali disabilità e definita da Eurostat. Il beneficio è costituito da due alle risorse a disposizione dei beneficiari. L'Income componenti: un’integrazione reddituale fino ad un support parte da 57,90 sterline a settimana e può importo massimo di 500 euro al mese (per un sin- arrivare sino a 114,85 sterline a settimana. In Francia gle), ed un contributo per affitto di importo massi- è stato creato il Revenu de solidarité active (RSA), mo fino a 280 euro mensili (quest’ultima componen- disponibile a determinate condizioni per chi ha al- te è garantita anche a chi vive nella prima casa di meno 25 anni o per chi, con un'età inferiore, è già proprietà purché stia ancora pagando un mutuo, genitore single. La base si aggira attorno ai 400 euro con un importo massimo di 150 euro al mese). Sono e la presenza di figli determina un aumento della previsti prelievi in contante entro un limite mensile cifra. Il beneficiario deve dimostrare di cercare non superiore, per un single, a 100 euro (l’importo un'occupazione e di partecipare a programmi di for- varia in base alla scala di equivalenza). Per i benefi- mazione. L'aiuto dura 3 mesi, è rinnovabile e cresce ciari non cittadini italiani è previsto il requisito dei con l'aumentare del numero dei figli. 10 anni di residenza, che secondo alcuni giuristi ri- Un singolo percepisce 460 euro mensili (in aumento sulta discriminatorio. Con queste misure l’Italia si dai 441 del 2007), una coppia con affianca alla maggior parte dei Paesi europei che 2 figli 966 euro. E il sussidio, che Info per il RdC: hanno inserito nei propri sistemi forme di reddito dura 3 mesi e può essere rinnova- minimo garantito al fine di assicurare condizioni di to, aumenta con l’aumentare del- www.redditodicitta dinanza.gov.it vita dignitose ai propri cittadini. In Germania l'Ar- la prole. www.inps.it *Segretario Ordine Regionale Assistenti Sociali della Calabria Scenari sociali 12
Prospettive REDDITO DI CITTADINANZA Ruolo e prospettive future U na rivoluzione nelle politiche attive del lavoro, che rimette al centro la persona in di Alessandro Vaccari* cerca di lavoro per la prima vol- ta o dopo averlo perduto, con le sue competenze e i suoi talenti, con le sue aspettative, esigenze, accaduto nella storia del nostro 21 ottobre 2019, con un aumen- peculiarità. Un grande interven- Paese – ha detto Mimmo Parisi, to ,6% della platea di beneficiari to che non è assistenzialismo presidente Anpal e Anpal Servizi che ha trovato lavoro. Il 67,9% ma strumento per la proattività – che si mettessero tante risorse dei beneficiari rientrati nel mer- e il rientro a pieno titolo nella nelle politiche attive del lavoro e cato del lavoro ha un’età inferio- comunità attiva. Il Reddito di nei centri per l’impiego, fino a re ai 45 anni. Il 67,2% dei benefi- cittadinanza, istituito dal D.l. n. ora considerati uffici statali resi- ciari ha trovato un’occupazione 4/2019 poi convertito nella legge duali e che negli ultimi decenni a tempo determinato, il 18,0% a n. 26/2019, è una misura di con- hanno cambiato più volte le am- tempo indeterminato, il 3,8% in trasto alla povertà e di reinseri- ministrazioni di riferimento”. apprendistato. Il 35,9% dei be- mento sociale e lavorativo Cominciano intanto a intrave- neficiari rientrati nel mercato nell’ambito della quale sostegno dersi i primi frutti della misura. del lavoro si colloca tra Sicilia, al reddito e percorso di inclusio Al 10 dicembre 2019, i beneficiari Puglia e Campania. Nella Regio Beneficiari RdC Beneficiari RdC Work Ready Beneficiari RdC assunti (al 6 Dicembre 2019) (al 13 Dicembre 2019) (al 10 Dicembre 2019) 2.311.285* 791.351 28.763 di cui: Fonte: INPS, ANPAL circa 600 mila Minori** *Esclusi i beneficiari di Pensione di Cittadinanza; **Dato stimato ne sociale vanno di pari passo, del RdC che hanno avuto un ne Campania su 100 assunti più attraverso la sottoscrizione del rapporto di lavoro sono di 29 hanno un contratto a tem- Patto per il lavoro e del Patto 28.763,11.183 individui in più ri- po indeterminato: tale quota è la per l’inclusione sociale. “Mai era spetto all’ultima rilevazione del più alta rilevata tra tutte le Re- Scenari sociali 13
Prospettive gioni considerate. In questo qua- di una offerta di lavoro alla mappatura delle opportunità dro, quella del Navigator è una “congrua”. Nel Patto per il Lavo- lavorative disponibili, la forma- figura nuova nel panorama del ro sono specificati i passi che zione necessaria e tutte le attivi- tà propedeutiche all’inserimento “Il Navigator – nelle parole del presidente Parisi – entra lavorativo. A seguito della sotto- nel centro per l’impiego per far sì che l’insieme sia più grande scrizione del Patto, compito del della somma delle singole parti. Non si limita a un intervento isolato, ma lavora affinché sia garantito agli utenti un Navigator è verificare le attività servizio continuo di accompagnamento al lavoro”. svolte dai beneficiari, ma soprat- tutto motivarli e supportarli an- mondo del lavoro italiano. Il suo beneficiario, operatori e naviga- che promuovendo laboratori di compito è coadiuvare i centri per tor compiranno insieme per rag- ricerca attiva del lavoro. Il pro- l’impiego nel percorso che ac- giungere l’obiettivo del rientro al cesso si conclude con una offerta compagna i beneficiari del RdC lavoro, dall’analisi della situazio- di lavoro congrua. Propedeutico verso il lavoro, dalla prima con- ne familiare, delle competenze ad essa è un complesso lavoro di vocazione fino all’individuazione già acquisite o da acquisire, fino selezione delle opportunità e di Regione sede di lavoro Valori assoluti Comp.% Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale PIEMONTE 811 787 1.598 50,8% 49,2% 100,0% VALLE D'AOSTA 56 27 83 67,5% 32,5% 100,0% LOMBARDIA 1.586 1.169 2.755 57,6% 42,4% 100,0% PROV. AUT. DI BOLZA- 64 28 92 69,6% 30,4% 100,0% NO PROV. AUT. DI TRENTO 136 122 258 52,7% 47,3% 100,0% VENETO 649 540 1.189 54,6% 45,4% 100,0% FRIULI VENEZIA GIULIA 272 203 475 57,3% 42,7% 100,0% LIGURIA 311 245 556 55,9% 44,1% 100,0% EMILIA ROMAGNA 1.048 869 1.917 54,7% 45,3% 100,0% TOSCANA 822 731 1.553 52,9% 47,1% 100,0% UMBRIA 169 137 306 55,2% 44,8% 100,0% MARCHE 414 338 752 55,1% 44,9% 100,0% LAZIO 1.261 1.042 2.303 54,8% 45,2% 100,0% ABRUZZO 416 295 711 58,5% 41,5% 100,0% MOLISE 85 52 137 62,0% 38,0% 100,0% CAMPANIA 2.182 1.263 3.445 63,3% 36,7% 100,0% PUGLIA 2.017 1.265 3.282 61,5% 38,5% 100,0% BASILICATA 272 173 445 61,1% 38,9% 100,0% CALABRIA 1.018 822 1.840 55,3% 44,7% 100,0% SICILIA 2.425 1.177 3.602 67,3% 32,7% 100,0% SARDEGNA 729 612 1.341 54,4% 45,6% 100,0% Totale* 16.863 11.900 28.763* 58,6% 41,4% 100,0% *Il totale è comprensivo di 123 individui con sede di lavoro estera o N.d. Fonte: elaborazione Direzione Studi e Ricerche su dati Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Sistema Infor- mativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie Scenari sociali 14
Prospettive trattualizzati al 31 ottobre 2019 “L’ingresso dei Navigator va inteso come nuova energia in (al netto di quelli della Regione grado di riattivare la fiducia e la proattività dei beneficiari Campania): del Reddito di cittadinanza propedeutica al loro reale avvicinamento al mondo del lavoro”. hanno supportato gli operatori dei CPI nella convocazione e consulenza ai potenziali datori anche di tutor e di motivatore. accoglienza di 109.709 beneficia- di lavoro in merito a incentivi, La filosofia sottesa a questa atti- ri del RdC, di cui 24.014 a set- agevolazioni e normativa con- vità è quella del case manage- tembre e 85.695 ottobre (+ trattuale. ment, cioè la ‘registrazione’, in- 257%). “Il Navigator – nelle parole del tesa come raccolta e analisi, di Hanno assistito gli operatori dei presidente Parisi – entra tutti i dati riguardanti la perso- CPI nella gestione del primo ap- nel centro per l’impiego per far na, dal contesto familiare a quel- puntamento e dei colloqui sì che l’insieme sia più grande lo sociale in cui vive, i bisogni, le orientativi di 33.110 beneficiari della somma delle singole parti. difficoltà, ma soprattutto le del RdC, di cui 8.608 a settem- Non si limita a un intervento aspettative, le attitudini, i bre e 24.502 a ottobre (+ 185%). isolato, ma lavora affinché sia ‘talenti’ da spendere nel mercato I Navigator possono diventare, garantito agli utenti un servizio del lavoro, in modo da realizzare nell’ambito di centri per l’impie- continuo di accompagnamento un percorso il più possibile co- go rinnovati e rafforzati sia dal al lavoro”. struito su quella singola, specifi- punto di vista del capitale uma- Una figura nuova, ma soprattut- ca individualità, con le sue spe- no che delle risorse, il motore to innovativa, che porta con sé cifiche caratteristiche. delle politiche attive del lavoro non una mera operatività ag- Dopo una selezione pubblica a 4.0, che diventano di fatto politi- giuntiva ma una reale e concreta giugno 2019 e una lunga e artico- che di sviluppo economico. presa in carico a tutto tondo del- lata formazione, i Navigator ad Illuminanti in questo senso le la persona che cerca lavoro per oggi in forze ai Cpi sono 2.782 parole del presidente Parisi: la quale il RDC è uno strumento (inclusi i 416 della Campania re- “L’ingresso dei Navigator va in- non solo di sostegno al reddito centemente attivati), supportati teso come nuova energia in gra- ma incentivante e di sostegno in da 341 operatori di Anpal servizi. do di riattivare la fiducia e la una fase delicata e decisiva, È per altro in corso lo scorri- proattività dei beneficiari del quella della riattivazione del mento delle graduatorie per Reddito di cittadinanza prope- soggetto. completare l’organico. In questa deutica al loro reale avvicina- E proprio in questa fase, il Navi- prima fase le attività svolte sono mento al mondo del lavoro. gator è di fatto lo snodo essen- state principalmente quelle rela- Si tratta infatti di una politica ziale, il ponte tra le persone che tive alla “Convocazione/ attiva che ci consente di avvici- accedono al RdC e i centri per Accoglienza” ed alla “Gestione nare, in maniera strategica, mol- l’impiego e poi il mondo del la- del primo appuntamento”. Nello ti che sono stati allontanati dal voro, una sorta di facilitatore ma specifico i 2.366 Navigator con- mondo del lavoro permettendo- gli di passare da inattivi ad atti- “Diverrà fondamentale interpretare questa misura come vi. Diverrà fondamentale inter- strumento al servizio dei processi di innovazione delle pretare questa misura come imprese”. strumento al servizio dei proces- si di innovazione delle imprese”. *Responsabile Ufficio stampa e Social media di Anpal Servizi Scenari sociali 15
Prospettive LO STATO DELLA LOTTA ALLA POVERTÀ IN CALABRIA E LE PROSPETTIVE FUTURE di Giacomo Panizza* I mmagina una famiglia che fa nulla per mi- zioni e di interventi multidimensionali; ma la Ca- gliorarsi e investe poco o niente sui suoi labria, anche in seguito alla L. 328 del 2000 in ma- famigliari. Si dissolve tramandando povertà teria, ha continuato con politiche assistenzialisti- a sé e agli altri, e i suoi stessi componenti che fornendo pochi servizi e nessun sistema terri- desiderosi di realizzarsi sono costretti a partire e a toriale integrato. Finanche quando l’ISTAT ha impegnarsi altrove. Riassumerei così il mio sguar- codificato la suddivisione del fenomeno povertà do sulle povertà della Calabria di ieri e di oggi… in due forme differenti richiedendo modalità ma da adesso progettiamo prospettive migliori differenziate di fronteggiarle (la povertà assoluta per il domani. Alla sua istituzione, l’Ente Regione intesa come situazione di miseria, e la povertà Calabria affrontò il problema della miseria come relativa intesa come dimensione a rischio di cade- se fosse una mera mancanza di denaro. Facevano re in miseria), nemmeno stavolta la Calabria cor- già così i comuni utiliz- reggeva gli interventi sbagliati, inutili zando gli Enti assisten- e dannosi. Ulteriormente, dal 2013, ziali ereditati dal Regno l’ISTAT misura la qualità della vita “Da mezzo secolo, studiosi e d’Italia e dal Ventennio dei cittadini attraverso lo strumento assistenti sociali, economisti e fascista. Così era in Ita- del Benessere Equo Sostenibile (BES) sociologi, come la stessa Dottrina lia, però sul dramma spingendo ad aggiornare la lotta alla Sociale della Chiesa, classificano la povertà la “differenza povertà anche attraverso servizi so- povertà non solo come economica e calabrese” fu quella di ciali ed educativi, livellando divari, tantomeno casuale, ma causata da non mettersi al passo accompagnando le persone ad attiva- fattori complessi e sistemici ben più con le norme nazionali re le proprie capacità potenti delle singole persone e ed europee, e nemmeno (empowerment) su strade di emanci- famiglie in povertà.” con quelle buone prassi pazione… e la Calabria sta ancora fer- di intervento che fanno ma al palo. ben capire che la povertà non si sconfigge con il Non è un caso che non abbia recepito tante leggi denaro ma anche con la salute, lo studio, il lavoro, implicanti il contrasto alla povertà economica ed l’abitazione e così via. Pensiamo alla sanità cala- educativa e le altre dimensioni previste dal BES. brese: spende tanti soldi senza produrre salute! Non è per caso che il BES elenchi dodici dimen- Da mezzo secolo, studiosi e assistenti sociali, eco- sioni in ordine alfabetico (tra cui quella economi- nomisti e sociologi, come la stessa Dottrina Socia- ca) perché ognuna è rilevante: ambiente, benesse- le della Chiesa, classificano la povertà non solo re economico, benessere soggettivo, istruzione e come economica e tantomeno casuale, ma causa- formazione, lavoro e conciliazione tempi di vita, ta da fattori complessi e sistemici ben più potenti paesaggio e patrimonio culturale, politica e istitu- delle singole persone e famiglie in povertà. zioni, qualità dei servizi, relazioni sociali, ricerca Sono cause multifattoriali necessitanti di spiega- e innovazione, salute, sicurezza. Scenari sociali 16
Puoi anche leggere