CinquantAtrE 53 - Regione FVG

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Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia
area istruzione, formazione e ricerca

Periodico semestrale - II semestre - dicembre 2018 - Anno XXVII – N. 53 – COD ISSN 1971 - 6680
                                                                                                 53
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QUADERNI DI ORIENTAMENTO
Periodico semestrale - II_2018

53
cinquantatre
CinquantAtrE 53 - Regione FVG
Federico Righi
Donna con gallo
1970
olio
124x84 cm

                  QUADERNI DI ORIENTAMENTO
                  Periodico semestrale - II_2018

                  Redazione
                  34170 Gorizia
                  Corso Italia, 55
                  Telefono 0481 386 278
                  Fax 0481 386 413
                  e-mail: diego.lavaroni@regione.fvg.it
                  Direttore responsabile
                  Pierpaolo Dobrilla
                  Coordinamento redazione
                  Diego Lavaroni
                  Comitato di redazione
                  Chiara Busato, Rita Giannetti,
                  Diego Lavaroni, Francesca Saffi

                  Hanno collaborato:
                  Alessandra Picciolo
                  Marianna Toffanin

                  Impaginazione
                  Ufficio stampa e comunicazione regione FVG
                  Immagini
                  Galleria d’arte “La Bottega”
                  Stampa
                  Centro stampa regionale
                  Servizio logistica, digitalizzazione
                  e servizi generali

                  N. 53

                  Il periodico viene realizzato a cura della
                  Direzione centrale lavoro, formazione,
                  istruzione e famiglia
                  Area istruzione, formazione e ricerca

                  Iscr. Tribunale n. 774
                  Registro Periodici del 6.2.1990
                  CODICE ISSN 1971-6680
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QUADERNI DI ORIENTAMENTO 53

                                                                                                     IN QUESTO NUMERO

Arte alla galleria “La Bottega”                                           ........................................................................... 5

Editoriale                                                                Redazione................................................... 9

ORIENTAMENTO
Nelle tasche dei ricordi
L’eredità di Maria Luisa Pombeni                                          Gaetano Martorano, Luca Carugati,
                                                                          Rita Chiesa, Andrea Severini............10

ORIENTAMENTO E SCUOLA
Future skills: L’anticipazione a supporto della didattica orientativa
I laboratori nelle scuole secondarie di 1°e 2° grado       Chiara Emanuelli, Francesco Brunori,
                                                           Roberto Poli.............................................22
Tradizione e innovazione a scuola
Un training per imparare a modulare
la propria attività cerebrale                                             Cinzia Scheriani.....................................28
La scuola delle competenze tra standardizzazione e personalizzazione
Valorizzare le diversità                               Marianna Kosic.......................................32
Per una governance transfrontaliera dell’educazione
Progetto EDUKA 2                                                          Maja Mezgec...........................................42
L’orientamento in un territorio plurilingue
Il servizio di orientamento a Bolzano                                     Raffaella Pilotti........................................48

orientamento e lavoro
Un dialogo possibile tra lavoro e competenze
Un supporto per le politiche dell’occupazione                             Elena Sposato.........................................56

Spazio aperto
Come appassionare i bambini e le bambine in età prescolare all’attività fisica?
Una storia di sfondo rende il gioco irresistibile!    Patrizia Tortella.......................................62

informa
Le scuole che promuovono salute in Friuli Venezia Giulia
La rete per il benessere                                Francesca Saffi........................................72

LIBRI
Adolescenza, istruzioni per l’uso
di Gustavo Pietropolli Charmet                                            a cura di Marianna Toffanin............78
Il potere dell’empatia
Le formule per entrare nel cuore delle persone
di Marco Vincio Masoni                                                    a cura di Diego Lavaroni..................80

CAMPANELLA
Vita da Studente (a fumetti)                                              Marco Ivan Blasutig.............................84
                                                                                                                                                   3
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Franch Marinotto
Dorso
s.d.
gesso alabastro
altezza 110 cm
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QUADERNI DI ORIENTAMENTO 53

ARTE alla galleria
“LA BOTTEGA”
   Nel 1973 a Gorizia non erano molte le        città di Gorizia, inoltre, è sua la scultura
possibilità per un artista di far conoscere     a tutto tondo davanti all’ex Ospedale
quello che creava: alcuni bar mettevano         Psichiatrico, nel parco dedicato a Franco
a disposizione le mura della propria at-        Basaglia. In quanto direttore della Gal-
tività (come il Caffè Teatro) e c’era in via    leria, Marinotto ha sempre scelto cosa
Mameli ‘Il Torchio’, prima piccola galle-       esporre basandosi esclusivamente sul
ria privata goriziana, gestita da Silvano       proprio gusto personale, con l’occhio
Peteani. La necessità di dare maggiore          dell’insegnante attento alla manualità,
possibilità di esporre cose belle e attuali,    alla capacità, all’attitudine oltre che alla
di artisti locali e regionali, è stato quindi   creatività e all’intenzione dell’autore,
il motore scatenante che ha portato             senza risparmiare eventuali critiche co-
Franch Marinotto ad aprire la Galleria          struttive. La sua caratteristica è sempre
d’Arte ‘La Bottega’, nella centralissima        stata la schiettezza accanto all’umiltà di
via Nizza.                                      chi ha lavorato molto il mestiere (scultu-
   Marinotto, originario del Lido di Ve-        ra ma anche pittura, incisioni e cerami-
nezia, giunse a Gorizia nel ’60, quando         che; marmo e bronzo e gesso e legno).
accettò la cattedra di Decorazione Pla-         Anche la scelta del nome della Galleria,
stica (della quale fu titolare, fino a quel     La Bottega, indica qualcosa che sa di
momento, Dino Basaldella) nel locale            antico, di artigiano, di mestiere.
Istituto Statale d’Arte Max Fabiani (oggi          Durante questi 45 anni di attività,
Liceo Artistico) e da subito ebbe l’esi-        la Galleria “La Bottega” è stata, ed è, il
genza di continuare a lavorare come             punto di riferimento e ritrovo di vari
scultore trovando uno studio, proprio in        personaggi legati al mondo dell’arte:
via Nizza. Accanto a quello studio aprì,        non solo artisti ma anche critici, novizi
una decina di anni dopo (nel ‘73) la Gal-       pittori o puri appassionati, e quel luogo
leria d’Arte ‘La Bottega’: in questo modo       è un continuo scambio di idee, critiche
voleva rispondere in maniera concreta a         o richieste di opinioni e suggerimenti.
quel bisogno di comunicare che aveva               Le mostre personali e collettive, che
colto frequentando, a lungo, altri artisti.     sono state allestite in questi anni, han-
   Scrivere di questa storica Galleria,         no avuto come protagonisti artisti ri-
significa inevitabilmente scrivere di           conosciuti sia a livello regionale che
Franch Marinotto, artista ed artigiano          del vicino Veneto, ma anche nomi di
della materia, soprattutto del marmo            importanza nazionale e internazionale.
di Carrara e del bronzo. Ha esposto in          Ne citiamo alcuni: Luigi Spacal, Alber-
mostre personali e collettive ed è stato        to Viani, Giuseppe Santomaso, Emilio
vincitore di concorsi nazionali, infat-         Vedova, Carmelo Zotti, Giancarlo Fran-
ti alcune sue sculture si trovano nella         co Tramontin, Zoran Mušič, Riccardo
provincia di Gorizia (come l’opera mo-          Licata, Sergio Altieri, Mirko Basaldella,
numentale per la Scuola Elementare              Renato Borsato, Antonio Bueno, Do-
Ippolito Nievo di Cormòns e la scultura         menico Cantatore, Ugo Carrà, Bruno
per il Liceo Artistico Max Fabiani di Gori-     Chersicla, Giorgio Celiberti, Mario Ce-
zia) e nel Veneto (ad esempio la scultura       roli, Renato Guttuso, Antonio Corpora,
per la Scuola di Concordia Sagittaria           Romeo Daneo, Vittorio Ruglioni, Mario
(VE) e tre opere per la Scuola Mussoi           Di Iorio, Giorgio De Chirico, Salvatore
di Belluno, ovvero un mosaico vetro-            Fiume, Armando Depetris, Athos Faccin-
so e due grandi dipinti su tela). Nella         cani, Giordano Malni, Fausto Deganutti,
                                                                                               5
CinquantAtrE 53 - Regione FVG
David Marinotto
Forma
2017
alluminio dipinto a fuoco
altezza 50 cm

David Marinotto
Forma
2017
alluminio dipinto a fuoco
e ottone
altezza 45 cm
CinquantAtrE 53 - Regione FVG
QUADERNI DI ORIENTAMENTO 53

Vladimir Makuc, Cecilia Seghizzi, Mario         leria. E infine artisti come Luigi Spacal
Baresi, Nino Perizi, Luciano De Gironcoli,      (1907-2000), conosciuto frequentando
Giorgio Di Venere, Paolo Frascati, Pietro       l’ambiente artistico triestino e Riccardo
Girotto, Virgilio Guidi, Albino Lucatello,      Licata (1929-2014), conosciuto durante
Domenico Ripellino, Mario Bardusco, Vir-        le fiere d’arte.
gilio Malni, Mariano Fuga, Gianna Marini,          Qualche cenno poi agli altri artisti pre-
Elvira Vera Mauri, Patrizia Lovato, Cesa-       senti, citando tra i primi l’amica Cecilia
re Mocchiutti, Raoul Cenisi, Giovanni           Seghizzi, musicista con una profonda
Marcozzi, Maria Grazia Zatta, Gialuca           passione per la pittura. Per passare ad
Coren, Arrigo Morsut, Giuliana Pais, Ute        amici storici come Sergio Altieri, nati-
Aschbacher, Loris Agosto, Redi Casarsa,         vo di Capriva e riconosciuto come uno
Manlio Onorato, Augusto Murer, Elettra          dei più rappresentativi artisti locali. O il
Metallinò, Ennio Finzi, Dante Pisani, Fred      maestro Giancarlo Franco Tramontin,
Pittino, Pope, Domenico Purificato, Laura       veneziano, amico di vecchia data, co-
Stocco, Fulvio Monai, Novella Parigini,         nosciuto da giovane quando Franch
Federico Righi, Livio Rosignano, Bruno          Marinotto frequentava, all’Accademia
Saetti, Marino Sormani, Mario Schifano,         di Belle Arti di Venezia, i corsi di Alberto
Antoni Tàpies, Armando Pizzinato, Giu-          Viani di cui Tramontin era l’assistente.
seppe Zigaina, Giuseppe Cesetti.                L’amico Giorgio Celiberti, che con la sua
   Le opere che scorrono lungo le pagi-         personale nel ’73, ha inaugurato l’attività
ne di questa rivista hanno una caratte-         della Galleria. Ennio Finzi, conosciuto
ristica in comune: sono state eseguite          durante una delle fiere d’arte di Bologna.
da artisti che Franch Marinotto conosce         Il pittore Pietro Girotto, veneto ma mon-
o ha conosciuto personalmente, ma               falconese di adozione. Elvira Vera Mauri,
naturalmente è solo un piccolo gruppo           Mario Bardusco, Giuliana Pais ed Arrigo
di tutte le persone incontrate. Si vuole        Morsut, pittori appassionati frequenta-
ricordare innanzitutto gli autori scom-         tori della Galleria. Infine sono presenti
parsi, alcuni dei quali sono stati proprio      alcune opere di David Marinotto, figlio
amici, come il maestro triestino Federico       di Franch, per mostrare la continuità
Righi (1908-1987) e lo scultore Bruno           della passione per la scultura.
Chersicla (1937-2013), triestino che ha
vissuto per molti anni a Milano. Prima
allievo di Marinotto e poi amico di fami-
glia il pittore Mario Di Iorio (1958-1999),
al quale è intitolata la sala espositiva del-
la Biblioteca Statale Isontina di Gorizia.
Un altro amico è stato Vittorio Ruglioni
(1936-2003), pittore veneto molto co-
nosciuto a Gorizia. Il collega insegnan-
te Cesare Mocchiutti (1916-2006). Una
profonda stima rivolta a Gianna Marini
(1932-2018), delicata pittrice cormo-
nese. Il caro amico Fulvio Monai (1921-
1999), giornalista appassionato d’arte e        Galleria d’Arte “La Bottega”
pittore a sua volta. L’acquarellista Tonci      Associazione Culturale
Fantoni (1898-1983), amico della Gal-           Via Nizza 4, Gorizia
                                                                                               7
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Bruno Chersicla
Forma
s.d.
legno
altezza 30 cm
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QUADERNI DI ORIENTAMENTO 53

Editoriale

   Ci sono eredità che restano più impresse di         approcci diversi senza trascurare il fine ulti-
altre, perché non sono solo insegnamenti, ma           mo della valorizzazione del singolo e delle
veri e propri esempi di vita. Apriamo questo           sue abilità decisionali. Con il progetto Eduka 2
numero con il ricordo di Maria Luisa Pombeni,          ci apriamo a una dimensione internazionale,
docente, formatrice, “innovatrice” cui dobbiamo        analizzando la capacità di cooperazione tran-
molte delle definizioni e degli strumenti più          sfrontaliera nel settore dell’istruzione attraverso
significativi in tema di orientamento. A dieci         strumenti di governance e modelli didattici
anni dalla scomparsa, le sue riflessioni rivivono      condivisi. Le pagine dedicate a Orientamento e
attraverso la testimonianza di chi ha lavorato al      Lavoro affrontano il tema dell’allineamento tra
suo fianco e cercano di dare risposta ai quesiti       competenze e lavoro, offrendo alcuni spunti
generati dal contesto socioeconomico e cul-            teorico-pratici su come migliorare il dialogo
turale di oggi. E se la conoscenza del passato         tra domanda e offerta di professionalità attra-
è importante per costruire un’identità sociale e       verso le politiche attive del lavoro. Il percorso
personale, la capacità di intuire i cambiamenti        continua con la sezione Spazio Aperto e un
e gli scenari futuri è oggi sempre più necessaria      approfondimento sul rapporto tra bambini e
in ogni contesto di vita, formazione e lavoro. La      attività fisica: come appassionarli e motivarli a
sezione Orientamento e Scuola affronta la “teo-        praticare attività strutturate. La rubrica Informa,
ria dell’anticipazione”, ovvero l’abilità di vedere    infine, si sofferma su un’iniziativa avviata dalla
e articolare i futuri possibili, analizzandone il      nostra amministrazione regionale in tema di
ruolo a supporto della didattica orientativa:          benessere a scuola, sulla scia delle esperienze
insegnare ai ragazzi a prefigurare il contesto di      realizzate in Italia e in Europa con la rete delle
cui potrebbero o vorrebbero far parte è una            scuole che promuovono salute.
sfida possibile, grazie al lavoro dell’Università di      Vogliamo chiudere questo Editoriale con un
Trento e del progetto –skopìa [EDUCATION].             ringraziamento: a Diego Lavaroni, coordinatore
Nella stessa sezione parliamo anche di didattica       della struttura stabile di sostegno all’orienta-
inclusiva e pari opportunità, riflettendo sulla        mento educativo (area giuliana) della Regione
capacità della scuola di valorizzare le diversità      Friuli Venezia Giulia. Collega e soprattutto stori-
e il raggiungimento del successo formativo.            co collaboratore di Quaderni di Orientamento
Un’esperienza significativa è quella realizzata        di cui è stato coordinatore di redazione fin dal
dall’Istituto comprensivo “Divisione Julia” di         primo numero. A un passo dalla conclusione
Trieste, che ha sperimentato l’uso delle nuove         della sua esperienza lavorativa, il sentito grazie
tecnologie in un progetto di aiuto ai ragazzi          di tutta la redazione per il contributo sempre
con disturbi di apprendimento. Dalla Provincia         puntuale, attento e profondo che ha saputo
di Bolzano arriva un esempio di promozione             dare a questa pubblicazione, guidando, an-
della cultura dell’orientamento in un territo-         no dopo anno, la sua crescita con sensibilità
rio plurilingue: come rispettare sensibilità e         e impegno.
ORIENTAMENTO

                                    Nelle tasche dei
                                    ricordi
                                    L’eredità di Maria Luisa Pombeni

   Q   uando incontro il mio
       nipotino,
       lui si avvicina e mette le
       sue manine
                                    Gaetano Martorano, Luca Carugati, Rita Chiesa, Andrea Severini

                                    Prologo

                                       Questo racconto dalla sua vita per-
                                    sonale, che la Professoressa Maria Luisa
                                                                                  le persone a chiarire e realizzare i propri
                                                                                  obiettivi professionali.
                                                                                     L’importante è avere un obiettivo
                                                                                  chiaro, e allora tutto, o quasi, diventa
       nelle mie tasche perché sa   Pombeni ci ha regalato, è uno dei nostri      possibile, perché non c’è sfida che non
       che dentro                   ricordi più vivi quando pensiamo a lei.       valga la pena di affrontare con deter-
       potrà trovarci delle         Questo perché ognuno di noi quando            minazione.
       caramelle,                   la incontrava sapeva che “dentro alle            Anche se la determinazione sembra
       una macchinina…sa che        sue tasche” poteva sempre trovare una         una cosa non facile da insegnare, lavo-
       troverà                      risposta, un’ispirazione per un progetto      rando al suo fianco abbiamo imparato
       qualcosa per lui”            o una conduzione di un laboratorio, un        a non demordere davanti alle difficoltà.
                                    significato, un’idea, uno stimolo non            “Là fuori tutti sono pronti a dirti cosa
                                    solo da un punto di vista professionale       è meglio per te, quindi non tacere mai se
                                    ma anche personale.                           hai qualcosa che ti sta a cuore realizzare”.
                                       Sarebbero bastate le sue lezioni acca-     Per questo incitamento va a lei tutto il
                                    demiche in aula e nei corsi di perfezio-      nostro ringraziamento.
                                    namento e le sue pubblicazioni a ren-
                                    dere il suo insegnamento straordinario,       Riflessioni
                                    ma noi che abbiamo avuto la fortuna di
                                    crescere professionalmente accanto a          sull’orientamento
                                    Lei, sappiamo che la prof.ssa Pombeni           Sono passati dieci anni dalla scom-
                                    sapeva trasmettere molto di più.              parsa di Maria Luisa Pombeni, docente
                                       Una domanda che talvolta ci poneva         dell’allora Facoltà di Psicologia dell’Uni-
                                    era: “Ma tu, cosa vuoi fare nella vita?” La   versità di Bologna e direttrice di Cetrans,
                                    domanda era semplice, ma ognuno di            una struttura nata su suo impulso per
                                    noi si accorgeva che formulare la rispo-      mettere a punto modelli di intervento
                                    sta era alquanto complicato. Potremmo         innovativi, formare gli operatori e for-
                                    dire che questo fu il primo insegnamen-       nire consulenza scientifica a progetti
                                    to che ricevemmo dalla Professoressa:         promossi da istituzioni pubbliche nel
                                    in ogni scelta lavorativa che si compie       campo dell’orientamento.
                                    l’importante è avere sempre presente            In questi dieci anni abbiamo riflettuto
                                    la propria meta.                              più volte sulle tracce che ci ha lasciato,
                                       Dopotutto gran parte dell’attività         su piste di riflessione e operative. La sua
                                    professionale della prof.ssa Pombeni          capacità di precorrere i tempi, di immagi-
                                    potrebbe riassumersi in questo: aiutare       nare soluzioni è rimasta dentro tutti noi,
       10
QUADERNI DI ORIENTAMENTO 53

come ricordo in tanti momenti di lavoro.          Sapeva bene che la scelta in sé è scan-
   Ed è stato davvero difficile mettere in     dalosa, la sua formazione culturale pro-
fila alcuni pensieri che abbiamo condi-        fondamente umanista le faceva perce-
viso fra alcuni colleghi.                      pire il disagio autentico degli indecisi,
   Va detto che il nostro era uno dei tanti    delle persone in difficoltà.
gruppi di lavoro che ha avuto Maria Luisa         Il suo sguardo si volgeva spesso ad
Pombeni come mentore, coordinatore,            azioni dedicate a quelle persone che
capo, collega. Ed è in questo spirito, ce-     definiremmo oggi ad occupabilità com-
teris paribus, che dal suo ricordo è nata      plessa, le persone che per dirla con una
questa nostra riflessione.                     sua definizione, andavano accompagna-
   Una riflessione che cerca di colloca-       te a restringere il loro piano di azione
re nel contesto odierno il suo insegna-        su scelte possibili, sostenibili, coerenti.
mento, recuperando ricordi sia sulle sue          Ed ecco perché la sua attenzione si
intuizioni da un punto di vista teorico        rivolgeva anche agli operatori, nei tanti
metodologico, ovvero come e dove               progetti promossi direttamente o so-
inquadrare alcuni temi legati all’orien-       stenuti come responsabile scientifico,
tamento [non più!] scolastico e profes-        che mettevano al centro la costruzione
sionale, sia su alcuni momenti di vita         di una funzione all’interno di differen-
lavorativa, avendola avuta come guida,         ti professionalità: non era un dibattito
come “capo”, a volte come collega. Ma-         sterile sul riconoscimento della figura
ria Luisa Pombeni era una persona che          dell’operatore a muovere il suo interes-
già ricopriva, e si apprestava a ricoprire,    se, ma un sincero ed efficace sostegno
incarichi più che rilevanti, ma conser-        alle tante professionalità che pur non
vava un’incredibile disponibilità nelle        essendo “dedicate” si trovano a ricoprire
relazioni con le persone. La natura delle      la funzione di “orientatore”.
relazioni lavorative era senza dubbio             Numerosi strumenti per enti e istitu-
“maieutica”, un continuo apprendista-          zioni portano la sua impronta: la prima
to in una bottega che si occupava (e           collana “Akiropita”, attività di orienta-
l’orientamento si occupa di questo) di         mento ad uso delle scuole medie e su-
fenomeni mutevoli come il rapporto             periori; l’ispirazione per il pionieristico
fra istruzione, formazione, scelte indi-       “Quadrifoglio”, strumento per la valu-
viduali, transizioni al lavoro, politiche      tazione dell’occupabilità in uso a quelli
dei servizi. Una generosità personale          che da lì a poco sarebbero diventati gli
anche nel considerare con autentica            attuali Centri per l’impiego della pro-
accettazione le possibilità e i limiti del-    vincia di Bologna; i progetti di respiro
le persone, e attraverso l’orientamento        Europeo più recenti come GIRC e GIANT,
offrire una chiave di lettura possibile        e risorse on line come Idee e Strumenti
per percorsi scolastici e professionali a      per orientare, banca dati della Regione
volte difficili, non lineari, frammentati e    FVG al servizio degli operatori, frutto di
spesso dolorosi.                               una conoscenza più che decennale con
   Di noi (e di sé) usava dire con ironia “…   i vari team e servizi della regione FVG.1
chi si occupa di orientamento forse ripara        Si diceva che ricordiamo lavorare con
un po’ la sua ferita, quella di non essere     la prof.ssa Pombeni come un appren-
stato orientato!”.                             distato a volte duro, ma irrinunciabile
   E lo diceva con profondo rispetto e         in un settore come quello dell’orien-
riconoscenza anche forse a proposito           tamento che ha a che fare con i muta-
dei tanti dubbi e fatiche legate all’atto      menti socioeconomici, con gli indirizzi
di scegliere per sé, o nel supportare          di politica generale, con la sensibilità
altri nella scelta e nel monitoraggio          delle persone e della comunità.
di un percorso di formazione o una                Ci siamo detti che l’apprendistato
scelta lavorativa.                             continua, continua alla luce di ciò che
                                                                                             11
ORIENTAMENTO

               è l’eredità di Maria Luisa Pombeni, che          e competenze, nello specifico, bisogne-
               ci sembra sintetizzabile in tre punti:           rebbe far fronte a questi indicatori di
               1. la ricerca della sostenibilità degli          disagio, ma solo come richiamo ad una
                    interventi in relazione ai contesti;        tematica degna di attenzione. Certo, è
               2. l’attenzione alle persone coinvolte           un documento di riordino del sistema
                    nei processi, ovvero sia nei confronti      scolastico, ma in senso esplicito ed ope-
                    di quanti si occupano di orientamen-        rativo non c’è traccia di orientamento.
                    to come professional, sia per i desti-         La recente intesa Stato-Regioni sull’o-
                    natari delle azioni, e in particolare i     rientamento, ovvero la nota MIUR 19
                    più deboli;                                 Febbraio 2014, ”Trasmissione delle Li-
               3. il rigore metodologico nel costruire          nee guida nazionali per l’orientamento
                    azioni, percorsi, progetti.                 permanente” indica con chiarezza che
                  Sulle tracce di questa eredità prove-         l’orientamento, così come da definizione
               remo a dare alcune risposte a domande            corrente, è un processo continuo che
               ancora aperte, almeno per noi che an-            dovrebbe mettere i cittadini nelle con-
               cora crediamo di dover spendere una              dizioni migliori per saper identificare le
               parte della nostra attività professionale        proprie capacità, le proprie competenze
               per l’orientamento: il rapporto fra scuola       e i propri interessi, prendere decisioni
               e funzione orientativa, la valenza orien-        in materia di istruzione, formazione e
               tativa legata alle scelte lavorative, le pro-    occupazione; gestire i propri percorsi
               fessionalità di coloro che si occupano di        personali di vita nelle attività di istru-
               orientamento.                                    zione e formazione, nel mondo pro-
                                                                fessionale e in qualsiasi altro ambiente
               Il ruolo                                         in cui è possibile acquisire e/o sfruttare
                                                                tali capacità e competenze.
               dell’orientamento                                   Come spesso accade, non è definito
               a scuola                                         chiaramente, in relazione al contesto
                                                                scolastico, come tutto ciò debba essere
                  Ci sono molte ragioni per attribuire          attuato: con quali risorse, in che tempi,
               all’orientamento, sia come pratica che           con quali professionalità. Certo, c’è una
               come disciplina, un ruolo strategico nel         letteratura significativa relativa a buone
               panorama del sistema educativo.                  pratiche, ma ciò non equivale, per una
                  Di fatto, però, se con curiosità ci ac-       istituzione come la scuola, a rendere
               cingessimo a leggere uno degli ultimi            tutto ciò “praticabile” dal giorno dopo.
               documenti che ha investito la scuola,               La scuola, si sa, è una organizzazione a
               “la buona scuola” ovvero la legge 13             legame debole, come ricorda Mark Gra-
               luglio 2015, n. 107 ci accorgeremmo              novetter, e dotata di un certo livello di
               che la parola “orientamento”, da sempre          complessità. Non basta “sommare” i suoi
               ambito di intervento nella scuola da             elementi per poter costruire l’organiz-
               parte di professionisti e operatori, vie-        zazione-scuola, e in questa complessità
               ne nominata cinque volte (solo tre nel           la scuola è chiamata spesso (sempre
               documento di sintesi). Per consolarci, la        più spesso sul banco degli imputati) a
               parola “psicologo” riferita agli studenti o      rispondere alle esigenze di una società
               ad attività nella scuola non è mai nomi-         caratterizzata da una complessità cre-
               nata nel testo così come “benessere” o           scente dei saperi e dall’imprevedibili-
               “psicologico”.                                   tà dei percorsi professionali. La scuola,
                  Non c’è “disagio” se non riferito al dirit-   come ci suggeriva Tullio De Mauro, è
               to allo studio, mentre c’è “disabilità”, c’è     un’organizzazione complessa, che ha a
               “bullismo”, c’è “dispersione”, ma sempre         che fare con le relazioni e i significati che
               nominati poche volte e comunque non              si scambiano le sue componenti essen-
               a proposito di come o con quali figure           ziali: quella di chi sta studiando, quella di
       12
QUADERNI DI ORIENTAMENTO 53

chi insegna, quella di chi si preoccupa          tità positiva. Lo sviluppo del sé efficace
di migliorare le interazioni tra le prime        richiede anche la percezione di conti-
due. Oltre che formazione, la scuola è           nuità della propria esperienza passa-
chiamata spesso a rispondere a bisogni           ta, presente e futura. In altre parole, lo
sia cognitivi sia affettivo-emozionali.          sviluppo del sé coinvolge il processo
   Ci si ricorda che i nostri figli vanno a      di orientamento inteso come capacità
scuola solo quando il cosiddetto bulli-          di governo della propria storia forma-
smo, o la disoccupazione o il mismatch           tiva e lavorativa ed, in particolare, dei
fra diplomati e mercato del lavoro met-          momenti di cambiamento di ruolo e
tono la scuola al centro di ciò che non          di responsabilità che comportano la
è o ciò che dovrebbe essere. E allora si         riorganizzazione del proprio proget-
richiede, spesso, l’intervento “speciali-        to personale. Nella realtà attuale tale
stico” che mira a sanare una deviazione          capacità appare fortemente collegata
dalla norma. Ma la scuola è inclusione,          all’adattabilità personale.
non esclusione, è forse l’unico terreno             Tale capacità, inoltre, si forma attra-
dove le persone escluse possono trova-           verso esperienze che hanno a che fare
re cittadinanza, dove le deviazioni dalla        con il senso di autoefficacia, nutrito da
norma sono anche fonte di riflessione e          esperienze di padronanza, e la capacità
messa in discussione dell’intero sistema.        di cercare e trovare una motivazione,
La scuola produce significati, accoglie,         di autoregolarsi, in maniera puntuale e
forma, modella, include ed esclude. La           specifica, in relazione ad un compito, ad
scuola è un pezzo del e nel sistema co-          un traguardo, ad un obiettivo.
munitario, come direbbe Bronfenbren-                Lo sviluppo di queste competenze
ner: la scuola “ecologicamente” entra in         è un processo intenzionale, che va ac-
relazione con altri sistemi, all’interno di      compagnato, dotato di significato, reso
un sistema più grande.                           operativo.
   In senso generale, la scuola ha la re-           Il rischio è, in questo momento, che
sponsabilità formale di rendere dispo-           l’orientamento si appiattisca sulla richie-
nibili all’individuo le risorse utili a soddi-   sta di formare i lavoratori di domani.
sfare i propri bisogni e i propri desideri          Se l’orientamento debba privilegiare
connessi all’esistenza (o almeno ad una          la felicità individuale o l’interesse collet-
fetta dell’esistenza), questi ultimi intesi      tivo è un dilemma vecchio quanto la
come desideri diretti verso un oggetto           disciplina stessa. Vista la rapidità con cui
e motivanti l’azione.                            evolve il mondo del lavoro, l’ipotesi di
   Ed ecco che allora l’orientamento in-         basare l’orientamento sulle esigenze del
teso come la capacità di offrire agli stu-       mercato appare più come un tentativo
denti delle occasioni di consapevolezza,         di esercitare l’illusione di controllo che
di dare significato ai passaggi formativi,       non una pista realmente percorribile.
di tenere assieme i propri interessi e le        Certo si può pensare che dal punto di
proprie preferenze e confrontarle con            vista delle competenze strettamente
le possibilità offerte da un mondo che           tecniche, avere approfondito ad esem-
cambia, ha un ruolo strategico nella for-        pio la conoscenza dell’informatica dia
mazione degli adulti di domani.                  un vantaggio competitivo nell’attuale
   In particolare, il bisogno di sviluppo        mondo del lavoro, ma anche volendo
del sé efficace è centrale nell’età evoluti-     privilegiare il presunto interesse comu-
va, alla base della formazione dell’auto-        ne rispetto alla prospettiva individuale
nomia personale: tale bisogno riguarda           occorre ricordare che la competenza
la necessità di sentirsi capaci di agire in      professionale si basa su un set più am-
modo efficace per raggiungere i propri           pio di attributi rispetto alle mere cono-
obiettivi e rispondere alle richieste del        scenze tecniche. Altrimenti detto, avere
contesto al fine di sviluppare un’iden-          appreso delle nozioni di informatica
                                                                                                 13
ORIENTAMENTO

               non garantisce che la persona saprà               parleremmo forse di flessibilità erosiva
               in futuro contribuire fattivamente al             per descrivere il comportamento di molti
               progresso tecnologico della società.              che non associano all’occupazione la-
               Tornando dunque alla domanda riguar-              vorativa un progetto coerente di vita, o
               do all’orientamento alla scelta, come             quantomeno accettabile. Sembra quasi
               già indicato dallo psicologo americano            impossibile accompagnare le persone
               Mark Savickas, occorre probabilmente              alla costruzione di un progetto professio-
               che l’orientamento in futuro si dedichi           nale in un mondo così apparentemente
               più al “come” che al “cosa”. L’orientamen-        povero di risorse.
               to a scuola raggiunge la sua massima                 In una sorta di intervista impossibile
               utilità quando è interpretato in chiave           proviamo ad immaginare la risposta a
               educativa, come occasione per svilup-             tutto ciò da parte di Maria Luisa Pom-
               pare competenze che aumentano l’au-               beni: avendo come parola chiave “inte-
               tonomia individuale nel fare scelte esi-          grazione”, l’orientamento come sguardo,
               stenziali. Dato che le nuove generazioni          approccio e prospettiva ha la capacità di
               cambieranno numerosi lavori nell’arco             porre rimedio a ciò; esso ha quella capa-
               della loro vita, è soprattutto importante         cità integrativa delle esperienze dei gio-
               sviluppare sin dalle scelte scolastiche la        vani nel contesto scolastico e formativo
               capacità critica di analizzare alternative,       necessarie e utili per poter progettare
               quella di fare piani multipli ed essere           un percorso che sia soprattutto soddi-
               pronti ad adattare le proprie traiettorie         sfacente per sé.
               alle mutevoli condizioni del contesto
               senza percepire ciò come un fallimento.           Lavoro e
               Il termine “scelta” forse richiama troppo
               ad un atto compiuto definitivamente,              orientamento
               tra l’altro selezionando un’alternativa da           Non c’è manuale di riferimento per l’o-
               un ventaglio di piste precostituite. Og-          rientamento scritto negli ultimi 10 anni
               gi la sfida dell’orientamento a scuola è          che non parta dalla constatazione che il
               educare ad immaginarsi come co-autori             concetto di carriera sia profondamente
               di un futuro che ancora non esiste, ma            cambiato nell’attuale mercato del la-
               che le proprie decisioni contribuiranno           voro. Oggi infatti non è più pensabile
               a definire.                                       riferirsi alla carriera come ad un percorso
                   L’alternanza scuola-lavoro, che dovreb-       lineare la cui traiettoria si profila negli
               be accogliere parte di queste necessi-            anni dell’istruzione e si consolida nella
               tà formative legate all’orientamento è            progressione verticale del ruolo lavo-
               spesso “forzata” sulla simulazione di un          rativo all’interno di un’organizzazione,
               mondo adulto, e nel confrontarsi con un           bensì occorre comprendere con questo
               potenziale ruolo lavorativo in termini di         termine percorsi multiformi nei quali si
               conoscenze e abilità tecnico professionali.       intrecciano esperienze lavorative diver-
                   Il rischio è di far diventare le esperienze   sificate e bisogni ricorsivi di formazione-
               di alternanza una parentesi in un conti-          riqualificazione professionale. In questo
               nuum che è fatto in prevalenza di studio          scenario la letteratura psicologica identi-
               e acquisizione di conoscenze e capacità,          fica due fattori chiave per comprendere
               privandole del loro valore aggiunto for-          il processo di orientamento: l’individuo
               mativo che è l’integrazione dei saperi.           ed il tempo. Data l’instabilità delle po-
                   Il mondo e di conseguenza il lavoro           sizioni lavorative e la temporaneità dei
               non è più legato alle vocazioni, ai profi-        legami con l’organizzazione, si ritiene
               li, alle attitudini. Ai nostri tempi diventa      che le traiettorie professionali siano
               dolorosamente una somma di inettitu-              definite principalmente dalla persona
               dini, di rinunce per poter raggiungere un         con la sua capacità di career manage-
               minimo di realizzazione professionale;            ment, ovvero la capacità di costruire una
       14
QUADERNI DI ORIENTAMENTO 53

carriera, gestendo intenzionalmente le         i quali mantengono una certa stabili-
interazioni tra lavoro, formazione ed altri    tà nel tempo e non sono facilmente
aspetti della vita lungo tutta la propria      modificabili, e come fattori contestuali
esistenza. Questa capacità comprende           (vincoli ed opportunità) che limitano
sia una componente più riflessiva, che         l’autodeterminazione dello sviluppo
riguarda l’esplorazione di sé, la consa-       vocazionale. Concentrarsi sulla capa-
pevolezza del significato dell’azione e        cità individuale di affrontare il divenire
l’anticipazione/progettazione del futuro,      quotidiano della propria esperienza non
sia una componente comportamentale,            significa decontestualizzare il processo
che si riferisce alla capacità di interagire   di orientamento, anzi, come già detto,
con l’ambiente in modo da ampliare il          la competenza richiede di per sé un
proprio ventaglio di opportunità. Impos-       contesto per svilupparsi ed esprimersi,
sibile non associare questa descrizione        allo stesso modo la capacità di gestire
a quella di competenze orientative, de-        il proprio processo di orientamento si
clinate in tre macrocategorie:                 manifesterà sempre rispetto a situazioni
1. competenze orientative di base (ad          specifiche e sarà influenzata dal conte-
     esempio, capacità di attivazione,         sto di riferimento (appartenenze sociali
     problem solving, di perseveranza          e culturali, esperienze pregresse). Il si-
     verso gli obiettivi…), le quali rap-      gnificato soggettivo e al tempo stesso
     presentano un pre-requisito per           socialmente determinato della carriera,
     maturare l’atteggiamento attivo e         la “sostenibilità” delle scelte e dei progetti
     responsabile verso i compiti orien-       lavorativi rispetto alle risorse a disposizio-
     tativi che si affrontano;                 ne, sono tutti temi di grande attualità, già
2. competenze orientative di monito-           identificati come centrali nella riflessione
     raggio che consistono nella capacità      di Maria Luisa Pombeni, la quale descri-
     di mantenere un livello di consape-       ve sì l’individuo come protagonista del
     volezza critica sulle esperienze in       processo di orientamento, ma lo colloca
     corso, valutando in maniera preven-       all’interno di una scenario sociale di rife-
     tiva alcuni fattori di rischio;           rimento, che contribuisce a dare senso
3. competenze di sviluppo che coin-            all’azione, la sostiene o la ostacola for-
     volgono la capacità di anticipare il      nendo risorse o ponendo vincoli. Nella
     futuro, darsi degli obiettivi ed ela-     ricerca di un nuovo costrutto (Adattabi-
     borare un progetto professionale.         lità? Occupabilità? Sostenibilità?) capace
   L’aspetto anticipatore del contributo       di descrivere come è possibile orientarsi
di Maria Luisa Pombeni sta soprattutto         davanti alla complessità ed incertezza
nel fatto di avere accostato al concetto       del mondo moderno, è forse sfuggita la
di orientamento quello di competenza.          soluzione più ovvia: bisogna essere com-
La competenza riguarda un set di cono-         petenti. Essere competenti significa infatti
scenze, capacità, attributi personali as-      avere capitalizzato le proprie esperienze
sociati al successo in una prestazione, è      passate, traendone gli apprendimenti per
disposizione all’azione, e dunque parlare      affrontare le sfide presenti e future, che
di competenze orientative significa as-        nella sostanza è ciò che serve per gestire
sumere un approccio dinamico all’orien-        efficacemente la propria carriera.
tamento, che si focalizza sulle modalità
con cui la persona gestisce il processo di     L’operatore di
costruzione del proprio percorso forma-
tivo e professionale, piuttosto che pri-       orientamento
vilegiare l’attenzione diagnostica verso         In Italia, all’interno dei molteplici servizi
i predittori delle scelte e del successo,      pubblici e privati, sono diversi gli attori
intesi come fattori di natura individuale      che a vario titolo svolgono attività che
(ad esempio, attitudini, interessi, valori)    contribuiscono a sviluppare le compe-
                                                                                                 15
ORIENTAMENTO

               tenze di auto-orientamento. È quindi            solo profilo professionale, ma piuttosto
               bene operare una prima distinzione tra le       ad una configurazione professionale
               figure professionali che, pur non avendo        di aree di attività, come già osservava
               come propria mission l’orientamento,            Sarchielli quasi 20 anni fa. La mission
               svolgono funzioni concorrenti all’attiva-       di una certa organizzazione e il tipo di
               zione del processo orientativo.                 bisogni specifici espressi dagli utenti
                  Infatti, la gamma (molto ampia e di-         che fanno riferimento a quel contesto
               versificata) di attività che sostengono la      influenzano sia l’attività professionale sia
               promozione dell’auto-orientamento di            le competenze richieste dell’operatore.
               tutti i cittadini nelle diverse fasi di età     Quindi è abbastanza naturale aspettarsi
               e nelle diverse condizioni formative e          che nel percorso di professionalizza-
               lavorative viene realizzata, in Italia come     zione ci si trovi davanti ad una grande
               nella maggior parte dei paesi europei,          diversificazione di richieste da parte del
               attraverso un doppio contributo: da un          gruppo di risorse professionali che tende
               lato, profili professionali che non hanno       (genericamente, in assenza di riferimenti
               una mission specifica e che erogano             normativi e deontologici) ad identificarsi
               solo una funzione complementare all’at-         con la figura dell’“orientatore”.
               tivazione del processo di auto-orienta-            Su questo tema, oggetto di molte di-
               mento (ne sono un esempio i formatori,          scussioni, l’Isfol ha pubblicato, alcuni an-
               i tutor, gli operatori che si occupano          ni fa, una ricerca (a cura di Anna Grimal-
               della prima presa in carico degli utenti        di) che ha condotto, in collaborazione
               nei Centri per l’Impiego, gli addetti ai        con altri Enti e con le Regioni, per appro-
               career service degli atenei, degli infor-       dare ad una proposta di profili profes-
               magiovani, ecc.) e dall’altro lato, profili     sionali per l’orientamento. Per arrivare
               professionali dedicati finalizzati a so-        ad una definizione, seppur provvisoria
               stenere la maturazione progettuale e i          e in divenire, si parte dal riconoscere
               processi decisionali.                           quattro principali ambiti professionali,
                  Oggi una riflessione sul tema delle          legati alle quattro funzioni caratteristi-
               professionalità nell’orientamento e delle       che dell’orientamento (l’informazione,
               competenze richieste deve quindi te-            l’accompagnamento e il counselling, ri-
               ner conto della specificità dell’azione         volte all’intervento diretto con l’utenza,
               erogata (come finalità, contenuti, me-          e una aggiuntiva di carattere gestionale).
               todologie) e del contesto di riferimen-         Individua inoltre quattro contesti or-
               to dell’intervento (ad esempio scuola,          ganizzativi in cui opera l’orientamento
               formazione professionale, centri per            (Scuola, Formazione Professionale, Uni-
               l’impiego, agenzie per il lavoro, servizi       versità, Lavoro) e quattro macro-aree
               dedicati) ma anche del rapporto fra fi-         di competenza (area comunicativo re-
               gure e funzioni.                                lazionale, area di lettura del contesto
                  Si evince quindi che pur operando            e di progettazione dell’attività, area di
               questa suddivisione, le competenze che          consulenza e infine un’area trasversale
               un orientatore deve possedere non so-           riguardante competenze giuridiche, am-
               no facilmente definibili. Non si può non        ministrative e informatiche), concepite
               tener conto che in Italia le attività in que-   in modo trasversale, che si declinano
               sto ambito sono fortemente influenzate          poi ulteriormente nell’ambito di ciascun
               dal contesto sociale ed organizzativo           profilo professionale.
               che le eroga, piuttosto che dall’identità          A livello internazionale l’International
               della figura professionale. In questo sen-      Association for Educational and Voca-
               so, sotto lo stesso termine sono raccolti       tional Guidance (IAEVG, l’associazione
               professionisti che svolgono funzioni            internazionale che raccoglie operatori,
               differenti, che hanno formazione diffe-         ricercatori e organizzazioni che si occu-
               rente e che non sono riconducibili ad un        pano di orientamento), ha individuato le
       16
QUADERNI DI ORIENTAMENTO 53

competenze indispensabili per operare          re l’offerta e la risposta da parte degli
nel campo dell’orientamento:                   operatori, rendere evidente tutto ciò
• comportamento etico e condotta               ai decisori.
     professionale;
• supporto e guida nello sviluppo              Gaetano Martorano
     degli studi, della carriera e delle       Psicologo, libero professionista
     questioni personali dei clienti;
• consapevolezza e comprensio-
     ne delle differenze culturali dei         Luca Carugati
     clienti;                                  Psicologo, libero professionista
• consapevolezza delle proprie
     capacità e dei propri limiti;             Rita Chiesa
• capacità di progettare, imple-               Ricercatore, Dipartimento di Psicologia,
     mentare e valutare programmi di           Università di Bologna
     orientamento e di counselling;
• familiarità con informazioni                 Andrea Severini
     sull’educazione, la formazione, i         Psicologo, libero professionista
     trend occupazionali, il mercato
     del lavoro, le istanze sociali;
• comunicazione efficace con i
     colleghi.

   E ha definito anche dieci aree di com-      Bibliografia
petenze che i professionisti sono tenuti a
possedere solo in parte, in base alla natu-    Bronfenbrenner, U. (2002).
ra specifica del loro ambito professionale:    Ecologia dello sviluppo umano.
• Analisi e valutazione;                       Bologna: Il Mulino.
• Orientamento scolastico;                     Grimaldi, A. (a cura di) (2002).
• Sviluppo di carriera;                        I professionisti dell’orientamento.
• Counselling;                                 Informazione, produzione di
• Gestione di informazioni;
                                               conoscenza e modelli culturali.
• Lavoro in team e coordinamento;
• Ricerca e valutazione;                       Milano: Franco Angeli.
• Gestione di programmi e servizi;             Guglielmi, D. e D’Angelo, M. G.
• Costruzione di reti;                         (a cura di) (2011). Prospettive per
• Placement.                                   l’orientamento. Studi ed esperienze in
                                               onore di Maria Luisa Pombeni. Roma:
   Ed è in questo framework che la capa-       Carocci.
cità di Maria Luisa Pombeni era già stata      Pombeni, M.L. e Chiesa, R.
in qualche modo “anticipatoria” di ciò         (2009). Il gruppo nel processo di
che sarebbe accaduto e sta accadendo;          orientamento. Roma: Carocci.
con la creazione del CeTrans ad esempio        Pombeni, M.L. e Vattovani, P.
rese operativa l’intuizione che l’orien-       (2005). Centri dedicati per un sistema
tamento andasse sostenuto su questi            integrato di orientamento.
livelli: fornire assistenza ai decisori e ai   Differenze per qualificare, Milano:
sistemi, curare l’implementazione dei          Franco Angeli.
servizi, formare operatori competenti,         Sarchielli, G. (2007). Orientamento
produrre strumenti per l’orientamento          e formazione. Prossimità e
a beneficio degli operatori.                   discontinuità: spunti di riflessione. in
   Forse oggi avrebbe in mente un dise-        Orientare l’Orientamento. Politiche
gno differente, ma proviamo lo stesso a        azioni e strumenti per un sistema di
immaginare una sua risposta su questo          qualità (453-470). Roma: ISFOL.
tema: probabilmente sarebbe ancora             Savickas, M. L. (2012). Life design:
stata differenziare i servizi, qualifica-      A paradigm for career intervention
                                                                                           17
ORIENTAMENTO

                          in the 21st century. Journal of
                          Counseling and Development, 90,
                          13-19.
                          Sultana, R. G. (2011). Learning
                          Career Management Skills in Europe:
                          a Critical Review. Journal of Education
                          and Work, 1 – 24

                          NOTE
                          1 Piero Vattovani, nel numero 33 di
                          questa rivista, ha ripercorso le tappe
                          della collaborazione fra il servizio re-
                          gionale e Maria Luisa Pombeni.

       Franch Marinotto
       Forma
       s.d.
       bronzo
       altezza 15 cm

       18
Franch Marinotto
Forma
s.d.
bronzo
70x50 cm

Franch Marinotto
Forma
s.d.
bronzo
altezza 14 cm
Cesare Mocchiutti
                                          senza titolo
                                          1971
                                          olio su tela
                                          40x50 cm

     Ennio Finzi
     Il verso del colore
     1963
     olio su tela
     40x40 cm

                           Fulvio Monai
                           Estate
                           s.d.
20                         olio su tela
                           40x50 cm
Sergio Altieri
Come una musica distante
2017
acrilico
100x150 cm

Vittorio Ruglioni
Venezia a mezzogiorno
1995                       21
olio su tela
40x50 cm
ORIENTAMENTO E scuola

                                    FUTURE SKILLS:
                                    L’ANTICIPAZIONE A
                                    SUPPORTO DELLA
                                    DIDATTICA ORIENTATIVA
                                    i laboratori NELLE SCUOLE

   N
                                    SECONDARIE DI 1° e 2° GRADO
                                    Chiara Emanuelli, Francesco Brunori, Roberto Poli

       on solo pensare il futuro    Introduzione                                   Futuro, Anticipazione, Sistema educati-
       come proiezione del                                                         vo, Visione dal passato, Salto nel futuro,
       presente, ma sviluppare          Ci troviamo davanti a un interessante      ritorno al presente.
       un pensiero concreto e       paradosso.
       articolato per anticiparlo       Da una parte il futuro ci serve, è un      Motivazioni
                                    elemento costitutivo della nostra natura;
                                    sappiamo che le persone ‘senza futuro’            Perché le scuole di ogni ordine e gra-
                                    sono persone che vivono condizioni             do devono essere esclusivamente orien-
                                    tragiche.                                      tate al passato? Il punto problematico
                                        Nonostante questa diffusa consape-         non è tanto l’orientamento al passato
                                    volezza scopriamo però che non sappia-         perché la conoscenza del proprio passa-
                                    mo come parlare, discutere, articolare il      to è un importante aspetto della propria
                                    futuro. I futuri di cui si parla sono quasi    identità sociale.
                                    sempre semplici proiezioni del presente,          Ciò che desideriamo sottolineare da
                                    si basano su ciò che già vediamo attor-        un punto di vista regolamentare e pro-
                                    no a noi e lo ingigantiscono – le stesse       grammatico è la qualifica ‘esclusivamen-
                                    tecnologie, solo un po’ più mature; gli        te’. Individualmente molti insegnanti
                                    stessi prodotti, ma con più gadget; gli        cercano di sopperire con attenzione
                                    stessi problemi, un po’ peggiori.              e sensibilità alla dominante ottica di
                                        La situazione però forse più diffusa è     guardare solo indietro, ma spesso non
                                    quella dell’incapacità di sviluppare un        hanno gli strumenti professionali e me-
                                    discorso sensato sul futuro, della difficol-   todologici per aiutare i loro studenti a
                                    tà di vedere e articolare i futuri possibili   pensare il futuro.
                                    verso cui stiamo andando (Poli 2017a).            Nel corso degli ultimi decenni sono
                                        La prospettiva teorica dell’anticipa-      stati sviluppati diversi approcci e stra-
                                    zione che sottende il lavoro di -skopìa        tegie di formazione che, partendo dalla
                                    [EDUCATION], aiuta a sviluppare le             unicità dell’individuo, cercano di indurre
                                    competenze per capire e interrogare            un cambiamento, una trasformazione
                                    il futuro.                                     in grado di migliorare e amplificare le
                                        Queste competenze non si improv-           potenzialità individuali per raggiungere
                                    visano, ma richiedono un serio lavoro          obiettivi di diverso tipo (es. personali,
                                    di formazione teorica e lavoro sul cam-        manageriali, sportivi ecc.).
                                    po, come per qualunque altra forma di             Si tratta generalmente di attività che
                                    competenza.                                    tendono ad individuare, orientare e svi-
                                        Le Parole chiave sono: Laboratori di       luppare le potenzialità latenti dei sog-
       22
QUADERNI DI ORIENTAMENTO 53

getti coinvolti, promuovendone atteg-           del Turismo Montano) e riportati in una
giamenti attivi, propositivi e stimolan-        pubblicazione.
do le capacità di scelta negli ordinari             Il secondo progetto ha coinvolto gli
processi decisionali; lo studio dei futuri      alunni di due Istituti della scuola secon-
personali basato su concetti e metodi           daria di primo grado sull’idea di “Bene
provenienti dagli studi di futuro è una         Comune”, utilizzando le teorie del Pen-
prospettiva del tutto innovativa che so-        siero Sistemico.
lo ora sta incominciando a diffondersi.             Le tappe fondamentali sono state
   L’ambizione del progetto di –skopìa          raccolte in un volume ed il video pro-
[EDUCATION] è cominciare un percor-             mozionale è stato selezionato per rap-
so di avvicinamento di studenti e inse-         presentare il Trentino durante l’aper-
gnanti al pensare in modo più critico e         tura dell’anno scolastico 2017/2018 da
creativo il proprio futuro e quello della       parte del MIUR a Taranto e presentato
società in generale.                            a Londra durante la Seconda Confe-
   In Italia sono ancora rare le iniziative     renza Internazionale sull’Anticipazione
e i progetti didattici orientati in modo        (novembre 2017).
esplicito al futuro, basati su metodo-              L’anno scolastico 2017/2018 ha visto
logie consolidate e condivise a livello         -skopìa [EDUCATION] protagonista di
internazionale.                                 laboratori di futuro e progetti territoria-
                                                li, sia con istituti con cui abbiamo già
L’esperienza di –                               collaborato, sia con nuovi istituti; il la-
                                                boratorio di futuro propedeutico alla
skopìa [EDUCATION]                              scelta orientativa è stato sperimentato
   Nel corso degli ultimi tre anni abbia-       in sei classi della scuola secondaria di
mo condotto una scuola di formazione            primo grado:
per docenti e sviluppato diversi progetti       – (IC Borgo Valsugana, IC Cembra,
con alcuni Istituti scolastici trentini, con           IC Valle dei Laghi-Dro);
l’IC Cavalieri di Milano oltre a tre corsi in   – Laboratorio di futuro per la SSSG
collaborazione con IPRASE ed un corso                  con una classe seconda speri-
                                                       mentale all’IS Buonarroti-Pozzo di
di formazione IRASE-T.
                                                       Trento;
   Queste attività di formazioni ci hanno       – Progetto “I miei futuri in valle - vi-
permesso di coinvolgere alcuni inse-                   sioning al 2035” con quattro classi
gnanti nelle sperimentazioni di “labora-               terze degli IC Strigno e Tesino e
tori di futuro in classe” che hanno coin-              Valle dei Laghi-Dro (Trento);
volto nel 2016/2017 circa 200 alunni del-       – Il progetto “Ponti per il Futuro”
la scuola Secondaria di primo e secondo                ha coinvolto tre classi seconde in
grado degli IC Strigno e Tesino (TN), Valle            un laboratorio orientativo per la
dei Laghi-Dro (TN), IC Cavalieri di Milano             SSSG - circa 60 studenti del Liceo
e IS Lorenzo Guetti di Tione (TN).1                    Classico Tito Livio di Milano;
                                                – (capofila del progetto), due
   Con il contributo della Fondazione
                                                       classi terze per un laboratorio
CARITRO (Fondazione Cassa di Rispar-                   sulla scelta orientativa e sei classi
mio di Trento e Rovereto) abbiamo inol-                seconde per una propedeutica
tre coinvolto più di 200 studenti in due               all’orientamento - circa 160 stu-
altri progetti: il primo rivolto agli studen-          denti dell’IC Cavalieri di Milano.
ti delle scuola secondaria di secondo                  Questo percorso di formazione e
grado incentrato sulla costruzione di                  sperimentazione che si è conclu-
scenari sui cambiamenti del turismo di                 so a metà maggio;
montagna. I risultati di questo progetto        – Progetto Comunità di Valle della
dal titolo “Anticipare future professione              Val di Cembra (classi prime della
                                                       SSPG) sulle tradizioni e le aspetta-
del turismo di montagna” sono stati pre-
                                                       tive territoriali.
sentati al B.I.T.M. (Borsa internazionale
                                                                                               23
ORIENTAMENTO E scuola

                        Il LABORATORIO DI                           re i ragazzi soprattutto in età scolare
                        FUTURO                                      a considerare future possibilità, sce-
                                                                    gliere i percorsi preferiti, contribuire ai
                           Le persone si sforzano naturalmente      futuri desiderati, gestire cambiamenti
                        di guardare avanti, cercando di capi-       in un mondo sempre più difficile da
                        re i problemi che possono incontra-         interpretare, superando in tal modo la
                        re e le sfide che dovranno affrontare:      dicotomia tra valore dell’educazione e
                        l’elemento principale del “pensare al       obiettivi che si manifesta nei percorsi di
                        futuro” è sviluppare migliori capacità      formazione a cui spesso viene imputato
                        di gestione del rischio, dell’inatteso,     e non a torto di non riuscire a stare al
                        del contingente susseguirsi di eventi.      passo coi tempi.
                           Non esistono ovviamente ricette,            Spesso gli allievi accusano la scuola
                        linee guida, formule sicure per affron-     di non essere in linea con le situazioni
                        tare i futuri che ci si presenteranno;      e le tecnologie che trovano nel mondo
                        ciò non di meno possiamo sviluppare         del lavoro, con un distacco che viene
                        capacità e punti di vista che aiutano       percepito come disagio. Inserire nel-
                        a meglio affrontare le sfide, nei con-      la propria strategia di insegnamento
                        testi di vita sociale e lavorativa che ci   esercizi di anticipazione permette svi-
                        vedono coinvolti: “il futuro influenza il   luppare attitudini più coerenti con i
                        presente tanto quanto il passato” come      cambiamenti del mondo esterno, senza
                        ricorda Nietzsche.                          dover per forza essere all’avanguardia
                           La sfida è preparare gli studenti a      nelle attrezzature e nelle proposte con-
                        riflettere e ponderare, parlare ed ana-     tenutistiche.
                        lizzare i futuri di cui potrebbero o vor-      La varietà dei materiali che possia-
                        rebbero far parte: questo dovrebbe          mo utilizzare nei laboratori di futuro
                        essere il ruolo dell’educazione di qual-    permette un link naturale con le novi-
                        siasi ordine e grado tenendo conto che      tà, l’attualità e la cultura nel senso più
                        il bagaglio di conoscenze che viene         ampio di sviluppo di cittadinanza. In
                        trasmesso ed appreso in classe, così        parallelo, i laboratori di futuro permet-
                        come la percezione di ciò che accade        tono di creare autentici collegamenti
                        nelle scuole, è strettamente collegato      interdisciplinari secondo una metodo-
                        al curriculum vitae dei ragazzi. La co-     logia a spirale che partendo da stimoli
                        munità di apprendimento è di per sé (o      differenziati conduce a un obiettivo
                        perlomeno dovrebbe essere) la risposta      comune, condiviso e soprattutto assi-
                        alle necessità e alle sfide dei contesti    milato da parte dei discenti.
                        umani e locali in cui sono inserite.           Se davvero vogliamo formare dei cit-
                           Spesso sottovalutiamo il fatto che       tadini “effettivi”, è di prioritaria impor-
                        lo sviluppo di adulti capaci di affronta-   tanza che il loro curriculum contenga
                        re le loro sfide non risiede nell’evitare   due dimensioni fondamentali, legate
                        le delusioni o gli ostacoli che inevita-    allo spazio e al tempo puntando da
                        bilmente tutti trovano nel corso del-       una parte a sviluppare la capacità di
                        la propria esistenza. Per sviluppare il     leggere la globalità e dall’altra alla ca-
                        proprio carattere è necessario imparare     pacità di leggere il futuro (e, un aspetto
                        ad affrontare sfide, stress e traumi. Lo    spesso sottovalutato, a sviluppare la
                        scopo fondamentale di un contesto           capacità collaterale di leggere la storia;
                        educativo dovrebbe essere quello di         quando manca la prima manca anche
                        motivare gli studenti a svolgere atti-      la seconda).
                        vità, costruire strategie e sviluppare         Come è possibile arrivare a questi
                        percezioni in grado di accompagnare         obiettivi? Essenzialmente puntando a
                        la loro crescita e raggiungere risultati    far crescere le individualità attraverso
                        futuri di valore. Serve quindi orienta-     lo sviluppo di interdipendenze coo-
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