ICONA "COLEY" COCKTAIL STORY
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ANNO III | N. 1 | AGOSTO – SETTEMBRE 2015 COCKTAIL STORY ICONA “COLEY” Face to face Blow up Report FRANCESCO CIONE IL SURREALISMO NEW ORLEANS, UN MONDO VERSO CAPE TOWN DELL'ARTESIAN DI BARTENDING
BAR TALES SOMMARIO 10 7 L’editoriale di Melania Guida 14 ARIA D'ESTATE 20 8 News DAL MONDO 10 Face to face di Melania Guida A CAPE TOWN DARÒ TUTTO ME STESSO 14 Cocktail Story di Dario D'Avino ICONA “COLEY” 20 Bar Story di Max Nagel SPIRITO PIONIERE 29 Competition di Fabio Bacchi 29 34 SAPORE DI MARE 40 34 Blow up di Andy Singer IL SURREALISMO DELL’ARTESIAN 40 Home made di Lorenzo Antinori LE CILIEGIE DEL SAVOY 56 44 Liquid Story di Vincenzo Errico LIMONE, ALCOL, ZUCCHERO: UNA RICETTA PER OGNI FAMIGLIA 52 How to mix di Giovanni Ceccarelli PROFUMO DI MELONE 56 Zoom di Fabio Bacchi 44 FRUIT COCKTAIL MIXES 62 Report di Valerio Sperelli BAROCCO COAST TO COAST 70 Report/2 di Fabio Bacchi NEW ORLEANS, UN MONDO DI BARTENDING 76 Book corner di Alessandro Palanca 70 ALLA MANIERA DEL CONTE ANNO III | N. 1 | AGOSTO – SETTEMBRE 2015 direttore responsabile edizione web a cura di Melania Guida Dinamica Digitale srl (melaniaguida@bartales.it) (info@dinamicadigitale.it) redazione Registrazione. n. 35 del 8/7/2013 Fabio Bacchi Tribunale di Napoli (fabiobacchi@bartales.it) www.bartales.it grafica Cinzia Marotta Redazione (grafica@bartales.it) Via Pigna, 182 - 80128 Napoli hanno collaborato Lorenzo Antonori, Giovanni Ceccarelli, © copyright Dario D'Avino, Vincenzo Errico, BARTALES - Tutti i diritti sono riservati. Nessuna Max Nagel, Alessandro Palanca, parte di questa pubblicazione può essere riprodotta. Andy Singer, Valerio Sperelli Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. 4 Agosto – Settembre 2015
As good as it is beautiful. Handmade in Chicago. www.kovaldistillery.com Selected and Distributed by Pellegrini S.p.A. Drink responsibly.
BAR L’EDITORIALE di Melania Guida TALES ARIA D'ESTATE B ella l’estate. Bellissima senza Caronte, temperature roventi e umidità tropi- cale, ma il peggio è forse alle spalle. Resta lo spazio vuoto, la “vacanza”, il tempo dilatato, la pausa benefica del disimpegno, magari il sentore salma- stro del mare. Avere più tempo a disposizione significa convergere verso se stessi, rigenerarsi, in fondo ricaricarsi. Sarà per quella voglia di leggerezza che la stagione calda porta con sé che affiorano pensieri più lievi, notizie che in altri mesi, con ogni probabilità, non verreb- bero in mente a nessuno. Il cocktail perfetto per ogni segno zodiacale, per esempio. Qualcuno si è chiesto: esiste il drink giusto per ogni qua- dro astrale? Anzi, lo ha chiesto a Diana Brownstone, cele- bre astrologa newyorchese, per essere esatti, che in colla- borazione con Parker Boase e Greg Lucas, mixologist di Liquid Lab, ha messo a punto la lista delle corrispondenze. Scopriamo così che un ariete, per natura caparbio e impa- ziente, gradirebbe un mix di Mezcal, limetta, Grand Marnier e peperoncino. Qualcosa di piccante, insomma, adatto al segno. Che a uno scorpione andrebbe servito un drink po- tente, decisamente speziato, con aggiunta di pasta wasabi. E che per un leone, ambizioso, nobile e fiero sarebbe per- fetto un Martini cioccolato classico con aggiunta di Rum. Da leone, quale sono, ho avuto un fremito di criniera. Sia chiaro: non berrei mai un Martini cioccolato, né con Rum né senza. E conosco almeno una vergine che di fron- te a una flute di champagne con fettine di zenzero (questa la prescrizione del caso) storcerebbe il naso allontanando con eleganza il bicchiere. Che dire? Mi sembrano proposte un po’ bizzarre, un tanti- no surreali. Ma è estate e tutto, o quasi, scivola via con la leggerezza dei mesi caldi. A proposito di surrealismo, date un’occhiata a pag. 34. Il menu dell’Artesian è un’autentica chicca. La ciliegina sulla torta di un numero più ricco, più denso, più ghiotto. Come si addice a un numero doppio, del resto. Convinti che ci sia più tempo a disposizione, buone vacanze e buona lettura. Agosto – Settembre 2015 7
news DAL MONDO MUSICA PER GIN Si chiama Aeons Electric Wire Hustle Limited Edition ed è prodotto da Rogue Society Gin di Richard Bourke e Daniel McLaughlin. Si tratta di un Gin distillato diffondendo nell'ambiente, 24 ore su 24 per 7 giorni alla settimana, la musica dell'album Aeons della band neozelande Electric Wire Histle, partner commerciale dell'operazione. L'idea nasce dalla ricerca dello scienziato giapponese Masaru Emoto che sostiene la tesi secondo la quale le energie e le vibrazioni emesse dalla musica possono cambiare la struttura dell’acqua. Per ora, il Gin è reperibile solo in Australia e Nuova Zelanda e la produzione è attualmente di un singolo batch. CREME DE CASSIS AL TOP Lejai Noir de Bourgogne Crème de Cassis ha vinto il premio di Supreme Champion all’ultima edizione degli Spirit Challenge di Drink International. È il terzo anno consecutivo che una Crème de Cassis si aggiudica l'ambito riconoscimento. Negli anni 2013 e 2014 il premio era andato per ben due volte a Gabriel Boudier Crème de Cassis. Nikka Whsiky è stato nominata Distilleria dell'Anno. Alla ventesima edizione dell'ISC hanno partecipato 13.000 referenze divise in 13 categorie stabilendo un record di partecipazione. Noir de Bourgogne è prodotto con una sola e selezionata raccolta estiva dei frutti in Borgogna e in altre zone della Francia settentrionale. UNESCO E CHAMPAGNE Il Comitato Mondiale UNESCO ha deciso di inclu- dere nella lista dei patrimoni dell'umanità, nella se- zione paesaggi culturali, il complesso geografico dello Champagne compreso cantine, residenze e strade del- le zone di produzione. Il progetto fortemente sostenuto dall'Associazione Paysage du Champagne, con a capo il Presidente Pierre Cheval, ha richiesto 8 anni di prepa- razione prima di essere accolto all'unanimità dai 21 membri componenti la speciale commissione UNESCO che ne ha riconosciuto l'inesti- mabile valore da tramanadare alle generazioni future. 8 Agosto – Settembre 2015
DAL MONDO news RARISSIMO COGNAC La Maison francese ha appena immesso sul mer- cato quello che si ritiene essere l'unico Borderies vin- tage: il Camus Rarissimes Borderies 2004. Il Cognac è un 100% Ugni Blanc a 42,9 abv. Un VSOP Borderies 2015 a 40 abv si aggiunge a una serie di release iniziata nel 2012. La Borderies è il più piccolo e prezioso cru dell'AOC Cognac e Camus, che ne possiede 180 etta- ri coltivati a Ugni Blanc, Colombard e Folle Blanche, è uno dei più grandi proprietari. Rarissimes Bor- deries non sarà venduto in Francia e ha un prezzo di 490 euro a bottiglia. NIENTE ALCOL A BORDO Il quotidiano inglese The Sun ha rivelato che, secondo fonti dell'Autorità dell'Aviazione Civile Inglese, nel 2014 si sono verificati a bordo degli aerei nazionali più di 270 spiacevoli incidenti dovuti a comportamenti scorretti da parte di TONY & C. passeggeri che avevano abusato di alcol comprato nei duty Tony Conigliaro e il gruppo Zetter free e introdotto a Townhouse Hotel continuano la loro bordo degli aerei. proficua collaborazione preparandosi Solitamente dovuti ad aprire un nuovo bar, il Seymour's a passeggeri che Parlour, al piano terra della Zetter viaggiano in gruppo, Townhouse in Seymour Street, a Londra. gli incidenti hanno L'offerta dei drink sarà esclusiva e con riguardato anche ingredienti assolutamente innovativi risse e attacchi e studiati nella Research Lab Drink fisici al personale di bordo. Tant’è che Factory dello stesso Conigliaro già Ryan Air ha sospeso il consumo di alcol patron del Colebrooke 69. L’apertura sui voli della tratta Glasgow Ibiza e altre seguirà quella al piano terra della compagnie tendono a seguire la stessa Zetter Townhouse in Clerkenwell London policy. aperta nel 2011. Agosto – Settembre 2015 9
face to face VERSO IL SUDAFRICA A CAPE TOWN DARÒ TUTTO ME STESSO Francesco Cione, finalista World Class, una vita per il bar DI MELANIA GUIDA 10 Agosto – Settembre 2015
L’ ammiraglia nero lucido attende fuori al portone col motore acce- so. Ceresio 7, dico scivolando nel fresco dell’aria condizionata. In un sabato rovente di un luglio purtroppo indimenticabile, Milano è vuota, sospesa in un torpore irreale. Scendo dall’auto a noleggio e infilo la porta dell’ingresso del palazzotto di Dsquared2. THE STAGE Francesco Cione mi aspetta alla re- REPLAY ALCUNE ception. Elegantissimo, come sempre. IMMAGINI DEL E imperturbabile. Nel tempo di una co- MAGNIFICO “OCTAVIUS”. lazione in uno dei templi meneghini del bien vivre mi colpisce la sua pochette rosa glacè, perfettamente intonata alle sfumature di un menu delicato. Un ca- so? Forse no, conoscendo il perfezioni- smo di Cione, la cura maniacale, ai limiti dell’ossessivo, che ne ha fatto, a poco più di trent’anni, un barman di successo, di razza. Uno che ha vinto molti concorsi, aggiudicandosi, a maggio, la finale ita- liana di World Class, il trofeo più presti- gioso. Prima di partire, il 27 agosto per la capitale sudafricana, c’è la tappa preli- minare di Madrid. «Una full immersion finalizzata alla competition, una sorta di piccolo rito di passaggio, in forma di tra- ding compatto per gestire al meglio la finale mondiale». Teso? «Il giusto. Non gareggio per raggiungere il risultato ma per dare tutto me stesso. Ho sempre af- frontato qualunque sfida con quell’obiet- tivo. Se poi arriva la vittoria, va benissi- mo. Il 6 settembre voglio tornare in Italia con la consapevolezza di avere dato il massimo. La meta è il viaggio, non la destinazione». Parole sagge. «Oggi tutti vogliono arrivare all’obiettivo, raggiunge- re la meta, pochi sono disposti a fare il viaggio». E sì che di strada ne ha fatta Cione, Agosto – Settembre 2015 11
pur essendo “figlio d’arte”. Da Verbania mamma e papà che a lungo hanno lotta- a Ginevra, da Cortina a Milano (attual- to (e ancora combattono) per evitare che mente è il bar manager dell’Octavius, facesse il barman. «Quando ho telefona- il magnifico bar di to a mia madre per comunicarle la vittoria The Stage Replay e alla finale di Roma, lei, senza scomporsi, Inappuntabile, in pole position per mi ha ricordato che c’era il bollo da paga- sempre le nuove aperture a re» dice con il consueto humor. Londra e New York) Ma perché una passione così tenace? elegantissimo, fino a Cape Town «Non ho mai voluto fare altro. Fin da pic- Cione, “figlio (sarà la sua ultima colo. Nonostante le pressioni dei miei d'arte”, deve molto competizione, dice) che speravano in posto fisso alle Poste. Cione è letteralmen- La prima cosa che ho fatto a 20 anni è a due maestri: te cresciuto dietro andare dal concorrente del bar di fami- Fantini e Bacchi un bancone. glia, un american bar con standard molto Figlio unico di una elevati, per impadronirmi dei segreti del- coppia di ristoratori la concorrenza. E anche adesso nei mo- (titolari prima di una paninoteca e poi di menti liberi non mi occupo di nient’altro un bar-caffetteria nel cuore di Verbania), se non di quelle attività che riguardano Francesco ha iniziato come aiutante di il mondo del bar». 12 Agosto – Settembre 2015
VINCITORE FRANCESCO insegnato parecchio. La dignità profes- CIONE ALLA Ma non si vive di solo professione, FINALE FINALE via! «Infatti. Sto cercando di recuperare sionale, prima di tutto». ITALIANA DI WORLD CLASS. una vita sentimentale in cocci». Buone Previsioni di tendenza? «L’Agave ma- speranze? «Lotto. Non mi arrendo, anche nia, penso sia il prossimo step, consi- in questo caso voglio mettercela tutta. derando anche gli investimenti Bacardi». Sogno una famiglia». Per quanto riguarda il bartending? «La Se dico maestri? «Ilvano Santini. Un spettacolarizzazione ha stancato. Così professionista come pochi, un barman come le forzature, la ricercatezza estre- storico. Da lui ho imparato la cura per il ma. Anche il fenomeno speakeasy è or- cliente, la necessità di fare in modo che mai in discesa». Suggerimenti per non sia sempre a suo agio. E Fabio Bacchi. sbagliare? «Al di là delle mode, vincono la Mi ricordo che ero giovanissimo quan- consapevolezza tecnica e la capacità di do, vestito di tutto punto, giacca scura e creare empatia con il cliente. Premia l’o- cravatta, partii per Milano per andare al spitalità naturale, mai finta. Con l’impe- Principe di Savoia. Il barman era Bacchi rativo categorico di trattare il cliente nel che immediatamente, nonostante l’accu- migliore dei modi». E una dritta per chi rato travestimento, intuì la mia identità. inizia? «Non montarsi la testa, armarsi Da allora non smette di ricordarmi che di pazienza e non mollare mai». Touché. sono e resto un cameriere. Ma mi ha Melania Guida Agosto – Settembre 2015 13
cocktail story HANKY–PANKY ICONA “COLEY” Vita e prodezze di Ada Coleman, regina incontrastata della storia del bartending DI DARIO D'AVINO HA COLLABORATO FABIO BACCHI 14 Agosto – Settembre 2015
Q uando si pensa ad una donna, icona nella storia del bar, la men- te corre immediatamente alla fi- gura di Ada “Coley” Coleman. Dei suoi natali e della sua provenienza pur- troppo non si hanno notizie certe, perse nel caos e nell'incertezza di quella tre- menda crisi, tra il 1873 e il 1895, che fu la “grande depressione”. Quello che la storia ci racconta è che il padre di Ada fu uno steward al London Golf Club, dove servì per molti anni e dove ebbe modo di farsi conoscere e apprez- zare dai molti facoltosi soci del club, in particolare da Rupert D'Oyly Carte, con cui strinse un solido rapporto. Importante uomo d'affari, Rupert D'Oyly Carte, all'età di 27 anni, prese il posto del padre, Richard D'Oyly Carte, co- me presidente del Savoy Group, arrivando SCATTI così a controllare importantissimi alber- D'EPOCA IN APERTURA ghi. Come il Savoy Hotel, il Claridge's e il UNA FAMOSA The Berkeley Hotel, oltre ad alcuni teatri FOTOGRAFIA DI ADA COLEMAN. e una compagnia d'opera, la D'Oyly Car- QUI SOPRA E A SINISTRA te Opera Company. Ed è proprio grazie a IMMAGINI STORICHE quest'uomo che Ada ebbe modo di muo- DEL SAVOY. vere i suoi primi passi dietro il banco di un bar. Quando la famiglia Coleman si trovò in gravi difficoltà economiche, a seguito della dipartita del capofamiglia, il signor Carte offrì alla giovane Ada un posto di la- voro al bar del Claridge's, in modo che po- tesse collaborare al sostentamento della famiglia. Era il 1899 e Ada Coleman, a 24 anni, imparava a miscelare i suoi primi drink. Fu subito passione. Il Claridge's è uno di quei posti stra- ordinari dove avvengono solo cose stra- ordinarie. Nel 1945 la Famiglia Reale lio. Il re d’Inghilterra Giorgio VI fece al- jugoslava era esiliata a Londra. Nella lora disporre sul pavimento della stanza suite 212, il 17 luglio 1945, il principe della terra proveniente dalla Jugoslavia. Alessandro II di Jugoslavia nacque in esi- Quindi cedette temporaneamente la sua Agosto – Settembre 2015 15
melier del Claridge's. Era una rarità assoluta per quegli anni vedere una donna lavorare in un impor- tante bar d'albergo, basti pensare che una ricerca del 1859 del Commissario al Lavoro Statunitense Carroll Wright, rilevò che su 55.660 bartender, impiegati sul territorio nazionale, solo 147 erano don- COCKTAIL BAR ne. E ancora più sorprendente e fuori da- SOPRA gli schemi fu il passaggio di Ada Coleman, L'ENTRATA DEL CLARIDGE'S nel 1903, al Savoy Hotel dove, con il ruolo E DUE RECENTI IMMAGINI DEL di head bartender, assunse ufficialmente SAVOY. IN ALTO A DESTRA IL la guida del rinomato American Bar. MANHATTAN. NELLA PAGINA La sua personalità frizzante e vivace ACCANTO combinata a una naturale inclinazione L'HANKY-PANKY. alla gentilezza e alla cortesia la resero immediatamente benvoluta ed estre- mamente popolare tra gli illustri ospiti dell'albergo, che presto presero a chia- marla con l'affettuoso diminutivo "Co- sovranità territoriale su quei pochi metri ley". Il suo ruolo le permise di conosce- quadrati dichiarandoli territorio jugoslavo, re personalità del calibro del Principe di per fare in modo che il principe nascesse Galles, Charlie Chaplin, Marlene Dietrich, su suolo patrio. Re Giorgio VI e la princi- WC Fields, Mark Twain. Il London‘s Daily pessa Elisabetta, oggi regina Elisabetta Graphic scrisse di lei «una delle donne II furono padrino e madrina dell'unico fi- più conosciute del mondo, la più grande glio di Pietro II e della Regina Alessandra. preparatrice di cocktail del mondo, colei Ada Coleman ricorderà, molti anni dopo, della quale chiunque si rechi al bar del in una intervista per il Daily Express che il Savoy si innamora». suo primo cocktail fu un Manhattan inse- All'importante lavoro che svolgeva al gnatole dal signor Fisher, all'epoca som- Savoy, Ada affiancava una vera e propria 16 Agosto – Settembre 2015
passione per il mondo del teatro. Conob- raccontò la nascita di questo cocktail: «Il be tutti gli attori più affermati del periodo compianto Charles Hawtrey ... è stato uno che popolavano volentieri l'American Bar dei migliori assaggiatori di cocktail che io del Savoy, e che venivano spesso ospita- abbia mai conosciu- ti da Ada in feste estremamente curate, to. Alcuni anni fa, sin nei minimi dettagli, che teneva men- durante un periodo Alla passione per silmente a casa sua. Ed è proprio per un in cui era veramen- il bar unì quella attore del teatro vittoriano ed edwardiano te molto indaffarato, dell’epoca, Sir Charles Hawtrey, mentore aveva l'abitudine di per il teatro e maestro del grande Noel Coward, che venire al bar e dirmi, Per Sir Charles Ada Coleman mise a punto la ricetta di “Coley, sono stanco. Hawtrey, attore, un drink che sarebbe passato alla storia: Dammi qualcosa che l'Hanky Panky. mi dia un po' di cari- inventò Coley, insieme al direttore dell’orche- ca!”. Per lui trascorsi l'Hanky-Panky stra del Savoy, Debroy Somers, divenne ore e ore a sperimen- persona molto conosciuta del festaiolo tare nuove ricette, fin- ambiente teatrale del West End dell’epo- ché non inventai un nuovo cocktail. Al suo ca che si riuniva nel suo bar e del quale ritorno, gli proposi il nuovo drink. Lo as- era discreta custode di gossip e pettego- saggiò e dopo averlo finito esclamò “Per lezzi che mai rivelò ai pressanti tabloid Giove! Questo è un vero hanky panky (im- dell’epoca. Ada Coleman, in una inter- broglio, ma anche effusione sessuale). E vista rilasciata nel 1925 al The People, Hanky Panky, è stato chiamato da allora». Agosto – Settembre 2015 17
UOMINI DA SINISTRA IN SENSO ORARIO: RUPERT D'OYLY CARTE; CHARLES HAWTREY; JIM DIAMOND BRADY E HARRY CRADDOCK. NELLA PAGINA ACCANTO ERIK LORINCZ MENTRE PREPARA L'HANKY PANKY. L'Hanky Panky, la cui ricetta consi- Sembra che Ada abbia avuto un tur- ste in un attento bilanciamento di Gin e bolento rapporto professionale con Har- Vermouth dolce con l'aggiunta di alcune ry Craddock, che nel 1920 era entrato a gocce di Fernet-Branca e una scorzetta pieno titolo nello staff dell'American Bar. di arancia, è attualmente ancora in carta Craddock aveva delle idee piuttosto rigide al Savoy, ed è anche l'unico cocktail di sull'inopportunità delle donne al lavoro. Ada Coleman inserito da Harry Craddock, Probabilmente questa situazione convin- nel 1930, nel libro “The Savoy Cocktail se Ada “Coley” alla sofferta decisione Book”. di abbandonare, nel dicembre del 1925, 18 Agosto – Settembre 2015
all'età di 51 anni, la guida dell'American Ada Coleman resta l'unica head bar- Bar del Savoy. Coley finirà la sua attività tender donna nella storia del Savoy. At- lavorativa come impiegata nel negozio di traverso le sue abilità e con il suo duro fiori del Savoy, dove continuerà a essere lavoro lascia un esempio di professiona- apprezzata e benvoluta da tutti. Si ritirerà lità al femminile in un mondo e in un pe- dal Savoy alla fine del 1926 e si trasferirà riodo decisamente ostili, senza che mai nel Surrey dove avrebbe poi gestito una le difficoltà le facessero perdere l’allegria sala da the con la sua ex assistente Miss e la vitalità che contraddistinsero tutta la Burgess. sua vita. Tuttavia nella vita di Ada Coleman esi- Dario D'Avino sterebbero delle zone meno conosciute ha collaborato Fabio Bacchi circa la sua vita privata e delle quali nean- che lei ha mai voluto parlare. Sembra che a un certo punto si trasferì in America con il miliardario Jim “Diamond” Brady, così LA RICETTA chiamato perché faceva ricamare i suoi abiti con veri diamanti, per poi frequenta- HANKY PANKY COCKTAIL re il magnate dell’acciaio Rossiter Hoyle. fonte Savoy Cocktail Book Per la cronaca entrambi erano suoi clien- INGREDIENTI ti. Si sussurra, senza prove, che forse nel - 1/2 Dry Gin 1911 ebbe un figlio, Rossiter Coley, ma - 1/2 Vermouth italiano certamente non si sposò mai. Particolare - 2 dash Fernet Branca questo che le permise di portare avanti PROCEDIMENTO il suo lavoro e le sue alte frequentazioni Shakerare bene e filtrare nel bicchiere da cocktail. Servire con sociali. Morì nel 1961, alla veneranda età una scorza d'arancia strizzata. di 91 anni. Agosto – Settembre 2015 19
bar story RHUM & WHISKEY SPIRITO PIONIERE I distillati che hanno fatto gli Stati Uniti d’America DI MAX NAGEL L’ Inghilterra cominciò a pianifi- della madre patria così da renderla in- care la colonizzazione del Nord dipendente dall’approvvigionamento sui America già nel 1600. Si spera- mercati dell’Europa continentale. La re- va che le colonie con un clima altà sarebbe stata differente e gli stessi simile a quello mediterraneo avrebbero coloni incontrarono molte difficoltà per la potuto soddisfare il fabbisogno interno loro sussistenza in un ambiente ostile, 20 Agosto – Settembre 2015
PRODUZIONE ALCUNE IMMAGINI D'EPOCA DELLA LAVORAZIONE selvaggio e inesplorato. cianti del New England cominciarono a DEL RUM CON LA MELASSA I primi coloni arrivarono nel 1607 e si importare melassa per produrre Rum e FRANCESE. stabilirono nell’odierna Virginia. L’inver- questo divenne ben presto il prodotto no successivo arrivarono i primi riforni- più proficuo. Grazie al suo alto valore menti di generi sussidiari tra i quali un commerciale il Rum, tristemente, di- carico di birra che però, per la maggiore venne anche merce di pagamento per parte venne consumato dagli equipaggi compensare i trafficanti di uomini che durante il viaggio. L’acqua locale era ot- venivano catturati sulle coste occidentali tima ma i cereali adatti alla birrificazione africane e portati nel nuovo mondo per faticavano a crescere. Lo stesso proble- essere rivenduti come schiavi. ma riscontrava la vite per cui la birra im- I distillatori di Newport producevano portata fu la prima bevanda alcolica a un prodotto con un tenore alcolico molto disposizione dei coloni. più alto destinato a essere usato esclu- La situazione cambiò nel XVIII secolo sivamente come moneta di scambio. quando il Rum cominciò a essere repe- Ma il commercio di melassa non soddi- ribile in zona. Il Rum era più economico sfaceva gli inglesi delle isole caraibiche degli altri distillati perché lo si ricavava britanniche in quanto i produttori prefe- dalla melassa di zucchero lavorata nei rivano acquistare la melassa prodotta Caraibi e non bisognava solcare l’Atlan- nelle isole di dominazione francese, più tico per procurarselo. Era un prodotto economica e ritenuta di qualità superio- molto forte e grezzo e il basso prezzo re. Il governo inglese intervenne con una lo fece diventare il prodotto preferito dai forma di protezionismo emettendo nel coloni nordamericani. Alcuni commer- 1733 una legge conosciuta come Mo- Agosto – Settembre 2015 21
DOCUMENTI "MOLASSA ACT” E “SUGAR ACT” CHE lassa Act che imponeva una altissima ancora più cara dei 6 pences a gallone INTENDEVANO REGOLAMENTARE tassazione sulla melassa acquistata dai del Molassa Act. La nuova imposta dove- LA PRODUZIONE francesi. Il commercio di Rum costituiva va servire a rimpinguare le casse del go- DI RUM. l’80% dell’export delle colonie e i produt- verno inglese che aveva vinto la guerra tori decisero di ignorare completamente ma con grandi costi economici per il de- questa legge continuando a usare me- bito pubblico. Straordinariamente i pro- lassa francese e spesso corrompendo i duttori di Rum erano riusciti a trafficare funzionari controllori anche nella stessa la melassa con i commercianti francesi Inghilterra. anche durante la guerra, e il governo in- Nel 1738 Boston contava 8 distillerie glese autorizzò la Royal Navy dislocata che sarebbero diventate 63 nel 1750. nelle acque americane a riscuotere le Il consumo di Rum divenne un tipico tasse anche con l’uso della forza. I pro- aspetto della vita coloniale. Nel 1758 duttori di Rum insorsero invocando un George Washington era impegnato per boicottaggio di tutte le merci provenienti la campagna elettorale in una cittadina dall’Inghilterra e affermando che non ci della Virginia. Per festeggiare con 398 poteva essere tassazione da parte di un aventi diritto al voto il suo staff fece ar- governo lontano e nel quale i coloni non rivare 28 galloni di Rum, 50 galloni di erano rappresentati. Fu così che divenne Rum Punch, 34 di vino, 46 di birra e due popolare lo slogan “no taxation without di sidro! representation” e si formò il primo movi- Nel 1764, alla fine della guerra contro mento che inneggiava all’indipendenza, i francesi arrivò il Sugar Act, una tassa il “Sons of Liberty”. 22 Agosto – Settembre 2015
Altre tasse si aggiunsero sino ad arri- vare al 1773 con la famosa tassa sul tè e il celeberrimo Boston Tea Party dal qua- STORIA le ebbe inizio una rivolta popolare che IN ALTO LA PARTENZA DEL sfociò nella Guerra d’Indipendenza del milizia locale, per rifocillarsi con un Rum MAYFLOWER, 1775. Alla vigilia delle ostilità Paul Reve- Toddy caldo (Rum, acqua e zucchero). Il LA PRIMA NAVE DI re fece il suo famoso viaggio da Boston drink fu riscaldato intingendovi un attiz- COLONI VERSO L'AMERICA. QUI a Lexington per avvisare John Hancock zatoio incandescente. SOPRA RIVOLTA CONTRO IL e Samuel Adams dell’imminente arrivo Durante la Guerra d’Indipendenza il PAGAMENTO delle truppe inglesi e per strada si fer- Rum era il genere di conforto preferito DELLE TASSE E, A SINISTRA mò in una taverna di Medford che era di dai soldati americani. Alcuni anni dopo PAUL REVERE IN VIAGGIO. proprietà di Isaac Hall, il capitano della la vittoria del 1781 uno dei padri fonda- Agosto – Settembre 2015 23
PROTAGONISTI QUI SOPRA UNA tori della patria, John Adams, scrisse a no più di cinquemila distillatori, uno ogni LOCANDINA DELL'EPOCA. un amico «Non so perché dovremmo ver- sei abitanti. DA SINISTRA A DESTRA: gognarci a dire che la melassa è stata La produzione e il consumo di Whi- ALEXANDER HAMILTON; uno degli elementi essenziali dell’Indi- skey cominciarono a intaccare i proven- DAVID pendenza Americana, molti grandi eventi ti ottenuti dal consumo di Rum. Nelle BRADFORD; GEORGE sono nati da queste piccole motivazio- zone rurali il Whiskey era usato anche WASHINGTON; JOHN ADAMS. ni». come merce di scambio nel commercio Nel 1700 il Rum fu il drink dei colo- di generi di uso corrente come sale, zuc- ni americani e della loro rivoluzione ma chero, ferro e munizioni. Il Whiskey cele- molti degli abitanti della nuova nazione brava rituali e costumi della popolazione lo sostituirono ben presto con un nuovo e anche gli uomini del clero venivano ri- distillato. Quando i coloni cominciarono compensati con il nuovo distillato. ad addentrarsi a ovest partendo dalle Quando l’allora Segretario al Tesoro coste dell’est sostituirono il Rum con il del nuovo stato, Alexander Hamilton, Whiskey che cominciava a essere pro- decise di cominciare a tassare la pro- dotto grazie anche all’esperienza che duzione di Whiskey per rifondere i debiti essi avevano essendo per la maggiore contratti dalle colonie unite durante la parte di origine scozzese. Cereali co- Guerra d'Indipendenza contro l’Inghil- me grano, orzo, segale e avena erano terra, si alzarono le prime proteste par- difficili da coltivare vicino alla costa ma ticolarmente forti nella frontiera ovest. trovarono condizioni ideali nelle zone La mossa del governo tendeva anche più interne. Il Rum, al contrario, era un a contenere il consumo di alcolici della prodotto marittimo delle città costiere popolazione. Il 1 marzo del 1791 la leg- grazie alla melassa importata via mare. ge fu approvata e divenne esecutiva dal Spostare la produzione del Rum nelle zo- 1 luglio dello stesso anno. I produttori ne interne sarebbe stato molto costoso di Whiskey avrebbero pagato una tassa mentre il Whiskey poteva essere prodot- che saliva all’aumentare del grado alco- to ovunque senza essere gravato dalle lico del distillato ma non sarebbe stata tasse applicate sui prodotti importati. mai inferiore ai sette centesimi al gallo- Nel 1791 solo in Pennsylvania esisteva- ne. Questa tassa procurava particolare 24 Agosto – Settembre 2015
malcontento perché tassava il genere resistenza armata che colpivano anche alla produzione e non alla vendita, intac- coloro che invece avevano accettato di cando così anche coloro che produce- pagare la tassa. vano solo per stretto uso personale. La Per calmare gli animi il Congresso ri- maggioranza dei coloni erano andati via dusse la tassa nel 1792 e nel 1794 ma dall’Europa per sfuggire a misere con- intanto un ambizioso agricoltore di nome dizioni di vita gravate da tasse di ogni David Bradford aveva coalizzato intorno tipo, spesso crudelmente riscosse da a sé un gruppo irregolare di circa seimila esattori senza scrupoli, e associarono componenti che fu- subito il nuovo governo a quello inglese rono subito chiamati che avevano appena cacciato con una “whiskey boys”. Bra- La tassa fu guerra di indipendenza. dford riunì i suoi se- osteggiata Questa vicenda cominciò anche a mi- guaci a Braddock’s surare i rapporti di forza dei singoli stati F ied, vicino Pitt- Gli agricoltori nei confronti del governo federale per- sburgh, dove venne si opposero ché alcuni stati pensavano che la legge eletto generale di e i produttori federale dovesse essere prioritaria nei quello che ormai era confronti di quella del singolo stato, al- un vero e proprio organizzarono la tri il contrario. Il parlamentare James esercito irregolare. resistenza armata Jackson della Georgia intervenne alla I ribelli invocarono camera dei rappresentanti per dire che la secessione e la la nuova legge tassava senza scrupoli creazione di un nuovo stato. Convinto l’unico bene di lusso che la più parte dal segretario Hamilton il Presidente della popolazione poteva permettersi. George Washington inviò un esercito di Molti agricoltori si rifiutarono di pagare 13.000 uomini formato dalle truppe fe- la tassa, gli esattori furono assaliti e le deli di Pennsylvania, New Jersey, Virginia parcelle di pagamento pubblicamente e Maryland che ebbe facile vittoria sui distrutte. L’opposizione fu molto forte ribelli, quasi senza sparare, perché que- negli stati dell’ovest dove i produttori sti si dileguarono quasi tutti. Le truppe si organizzarono in forme di protesta e fedeli chiesero di essere ricompensate Agosto – Settembre 2015 25
to del Kentucky. Qui cominciò la produ- zione di Whiskey da segale e mais nella contea di Bourbon da dove il nuovo Whi- skey prese il nome. Il mais, un cereale locale, dava al distillato un sapore unico. Negli ultimi anni della sua vita an- che George Washington edificò una di- stilleria. L’idea venne dal suo fattore, uno scozzese che gestiva la fattoria del Presidente, Mount Vernon. Due impianti entrarono in attività nel 1797 e diven- tarono cinque poco prima della morte RIBELLI IN ALTO del Presidente nel 1799. In quell’anno WASHINGTON con una quantità di Whiskey superiore furono prodotti 11.000 galloni di rye che ALLA PARATA DELLA VITTORIA per valore a quella che sarebbe stata la generarono un profitto di 7.500 dollari. CONTRO I WHISKEY loro paga. Venti ribelli furono catturati L’attività di produttore di Whiskey di Ge- REBELS (A DESTRA). e fatti marciare per le strade di Phila- orge Washington contrasta con l’attitu- QUI SOPRA LA delphia dove furono incarcerati. L’intera dine di un altro padre fondatore dell’A- MOUNT VERNON campagna contro i “whiskey boys” costò merica, Thomas Jefferson, che denunciò DISTILLERY. 1,5 milioni di dollari che costituivano un il “veleno del Whiskey” e incoraggiò in- terzo dell’intera somma raccolta sino a vece la produzione di vino identificando- quel momento con la nuova tassa. lo come l’unico rimedio alla “piaga del La “Whiskey Rebellion” costituì la Whiskey”. Il vino americano a causa dei prima forma di protesta organizzata nei suoi alti costi di produzione per ricercare confronti del governo americano dai tem- e ottenere un prodotto di buona qualità pi della Dichiarazione di Indipendenza, avrebbe dovuto aspettare 200 anni per ma anche la prima occasione per il go- farsi conoscere. verno di dimostrare che una legge fede- Rum e Whiskey possono essere con- rale non poteva essere ignorata. Il falli- siderati come i distillati che hanno con- mento della ribellione provocò anche un tribuito a fondare gli Stati Uniti d’Ame- altro fatto: l’esodo di molti coloni ribelli rica. di origine scotch-irish verso il nuovo sta- Max Nagel 26 Agosto – Settembre 2015
competition GIN MARE 28 Agosto – Settembre 2015
SAPORE DI MARE Mirko Turconi in finale per la gara di Ibiza DI FABIO BACCHI S cenografia giusta: spiaggia, sole, mare, relax. Complici buoni drink e bartender allegri ma concentrati e intenti a prepararsi il propio set up. In questa stupenda cornice mediterra- nea, 12 bartender si sono lasciati ispirare dai profumi e dai sapori di Gin Mare per la creazione del drink vincitore della fina- le italiana della Gin Mare Mediterranean Inspirations Competition, in Puglia. Sergio Gobbi, Bartolomeo Santo, Roc- co Fiorenza, Fabio Brugnolaro, Giuliano Facchini, Aldo Ceresa Delfino, Massimo Stronati, Riccardo Di Dio Masa, Marco Ri- COMPETIZIONE cetti, Francesco Cianciotta, Mirko Turconi IN ALTO I TRE e Massimo Garofoli si sono cimentati nel- CLASSIFICATI: DA SINISTRA le tre prove previste, che erano Mediter- mo di 30 ml di Gin Mare, realizzate con FRANCESCO DRAGO, ranean Gin & Tonic, Bloody Mare e Mare minimo di 2 e massimo 4 ingredienti al- RICCARDO DI Nostrum. A queste tipologie di drink i bar- colici (escluso il Gin & Tonic necessaria- DIO MASA E MIRKO TURCONI. tender dovevano ispirarsi per la proposta mente abbinato con 1724 Tonic Water), NELLA PAGINA ACCANTO ALCUNI di un Gin Tonic, di un Bloody Mary e di un per un totale di 6 ingredienti. MOMENTI DELLA GIORNATA. fancy drink nel quale erano riproposte le Gin Mare è un Gin mediterraneo aro- ispirazioni di ingredienti mediterranei. matizzato con quattro botanici principali: La vittoria è andata a Mirko Turconi, basilico dall’Italia, timo dalla Grecia, ro- del MAG Cafè di Milano, che ha precedu- smarino dalla Turchia, agrumi dalla Spa- to per soli 4 punti Riccardo Di Dio Masa gna e l’oliva Arbequina, cultivar tipica del- dell'Hotel Palazzo Montemartini di Roma la Catalogna. Accanto ai classici ginepro, e Francesco Drago. Turconi volerà a Ibiza coriandolo, cardamomo, questi profumi dove tra il 6 e l'8 settembre si disputerà mediterranei creano un Gin dai tipici pro- la prova finale. In palio il passaggio di te- fumi e ricordi delle coste mediterranee. È stimone dal global winner 2014, il greco prodotto in Spagna e ha una gradazione Thanasis Kouziokas. di 42,7°. Le ricette dovevano prevedere un mini- Distillato in Spagna dalla famiglia Giro, Agosto – Settembre 2015 29
Gin Mare nasce dalla passione di Marc e Manuel, terza generazione, e dalla lo- ro collaborazione con Global Premium Brands. Gin Mare è prodotto tramite pro- cesso di distillazione discontinua con un Quattro alambicco fiorentino i botanical da 250 litri, creato appositamente per principali: timo questa lavorazione. greco, rosmarino Per la macerazio- turco, agrumi ne ognuno degli otto tipiche di questo Gin. componenti botanici Trasparente e cristallino, Gin Mare si spagnoli e olive viene aggiunto indivi- presenta al naso con un aroma speziato, catalane dualmente a 200 litri con note erbacee che ricordano un’umida di spirito neutro di foresta di pini e la pianta del pomodoro. cereali e acqua per Sottile profumo di rosmarino, olive nere e 24-48 ore, e agli agrumi macerati, per agrumi. Al gusto è arditamente saporito poi subire il processo di distillazione. I con un esplosione di ginepro e coriando- distillati ottenuti, sono miscelati dal ma- lo fresco, per poi trasformarsi in amaro stro distillatore per creare le note di gusto con note speziate ed erbacee tipiche di 30 Agosto – Settembre 2015
GIN MARE IN ALTO IL SET UP DEL BAR. rosmarino e basilico, che ben si bilancia- nito con una buccia di mango e del pepe QUI SOPRA LA GIURIA E, A no con le note fresche degli agrumi. Fina- nero. Il mango contiene un alto livello di SINISTRA le con note di olive verdi, cardamomo e pinene, un gusto composto rintracciabile ROCCO FIORENZA, basilico. nelle bacche di ginepro e in tipiche erbe UNO DEI CONCORRENTI. Per un ottimo Gin Tonic la maison con- mediterranee. NELLA PAGINA A SINISTRA siglia l’abbinamento di Gin Mare con Toni- I bartender selezionati avevano a di- MIRKO TURCONI, ca 1724, guarnito con rametto di rosma- sposizione 5 minuti per la preparazione VINCITORE rino o foglia di basilico. Interessante la di 2 cocktail identici per ogni categoria e DELLA COMPETIZIONE. proposta del ristorante Hixter di Londra le guarnizioni ove previste. La giuria era che propone un Gin Mare & Tonic guar- composta dal bartender pugliese Tommy Agosto – Settembre 2015 31
LE RICETTE RICETTE VINCENTI GIN MARE MEDITERRANEAN INSPIRATIONS ITALIA 2014 Di Mirko Turconi – Mag Cafè – Milano ESTA-T-ONIC CATEGORIA MEDITERRANEAN GIN TONIC INGREDIENTI - filtro da the carico con earl grey tea - 50 ml Gin Mare - tonic water 1724 Metodo: build. Glass: ballon Gin Mare. Guarnizione: no. Posizionare sul fondo del bicchiere il filtro da the.Versarvi sopra 1/4 di tonic water e il Gin. Colmare con ghiaccio e terminare con la restante tonic water. RED MARE – CATEGORIA BLOODY MARE INGREDIENTI Colonna, Fabio Cellie e dal brand develop- - 50 ml. Gin Mare ment manager di Gin Mare, lo spagnolo - 25 ml. Americano Cocchi infuso Jorge Balbontin. al pomodoro San Marzano DOP Ad allietare la platea di ospiti ci ha - 3 bsp di zucchero semolato pensato Memfi Baracco, deus ex machi- aromatizzato al basilico fresco na di Compagnia dei Caraibi che importa - 20 ml. succo di Limone di Amalfi e distribuisce il prodotto in Italia, che da - 10 ml. Bitter Campari perfetto anfitrione ha dispensato Gin To- - 30 ml. soda aromatizzata al pepe lungo africano nic rigorosamente preparati da lui. Di par- Metodo: Shake & Build. Glass: highball. Guarnizione: 1/2 ticolare interesse, l'utilizzo nelle ricette di crusta di sale guerande alle alghe. Shakerare tutti gli ingredienti ingredienti freschi e tipici del bacino medi- tranne il Campari e la soda. Double strain e quindi mescere il terraneo, erbe aromatiche, pomodori Igp, Campari. Colmare con ghiaccio e la soda. ortaggi, gli immancabili agrumi, ma anche Foodpairing: Pasta di grano duro cotta e poi pastellata con fichi d'India e frutti dimenticati. Su que- grana padano. sta particolarità i bartender hanno colto l’occasione per un'applicazione ricercata FERIA – CATEGORIA MARE NOSTRUM e genuina. INGREDIENTI Mediterranean Inspiration si svolge dal - 50 ml. Gin Mare 2011 e ogni anno ha visto aumentare le - 45 ml. shrub di Sangria nazioni partecipanti con i propri barten- Mediterranea* der. L'Italia vi partecipa dal 2013 e i pre- - 2 dash bitter cardamomo cedenti bartender italiani che si sono av- vicendati nella finale mondiale sono stati Metodo: stir. Glass: tumbler colmo nel 2013 Luca Vezzali, e nel 2014 Filippo di chunk ice. Guarnizione: foglia di salvia. Sisti e Ciro Adriano de Georgio, quest'ul- Foodpairing: Pata-Brique con formaggio di capra e datteri timo in rappresentanza dell'Olanda. *(mix di Mastiha, Assenzio, Fino Sherry, limone, miele, fico, dattero) Fabio Bacchi 32 Agosto – Settembre 2015
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blow up ECCENTRICITÀ IL SURREALISMO DELL’ARTESIAN Drink multisensoriali con il menu ispirato a Breton DI ANDY SINGER A ndrè Breton fu il principale teo- del pensiero. Comando del pensiero, in rico del surrealismo, movimen- assenza di qualsiasi controllo esercitato to culturale nato a Parigi che si dalla ragione, al di fuori di ogni preoccu- espresse in letteratura e nelle pazione estetica e morale». arti visive del 1900. Influenzato dalla Secondo i suoi teorici, attraverso il letteratura freudiana sui sogni, Breton surrealismo, l'inconscio emerge anche concluse che inconscio e sogni fossero quando si è svegli e si tramuta in un'as- una fonte di ispirazione artistica che do- sociazione di pensieri, parole e immagini veva avere un suo spazio nella realtà e senza alcun ragionevole freno inibitorio. in essa manifestarsi. Un senso assoluto di interpretazione Nel 1924 fu pubblicato il Primo Ma- dell'irreale che diventa reale. nifesto del Movimento Surrealista che È al surrealismo che il duo Krate- così recitava: «automatismo psichico na-Caporale si è ispirato nell'elaborazio- puro, attraverso il quale ci si propone ne dell’ultimo cocktail menu: Surrealism. di esprimere, con le parole o la scrittura La multisensorialità nei drink è molto o in altro modo, il reale funzionamento cara a Kratena e traslando questo con- 34 Agosto – Settembre 2015
CREAZIONI SURREALISTE QUI ACCANTO UNO DEI COCKTAIL DELL'ARTESIAN BAR. IN BASSO A SINISTRA UN INTERNO DEL LOCALE, A DESTRA ALEX KRATENA E SIMONE CAPORALE. cetto in modo surreale la conseguenza è un potenziale di creatività nella quale nulla è razionale e logico ma proprio per questo molto eccitante. Il surrealismo è stato il tema per rom- Agosto – Settembre 2015 35
ARTESIAN BAR IN ALTO IL CARATERISTICO pere delle regole e creare delle ricette presentazione e ricetta. I piatti presenti MENÙ CON che avessero un carattere anticonven- nel libro sono anche corredati di osser- CARTA E LEGNO RICERCATI E UN zionale. In un'intervista rilasciata a un vazioni dell'autore e il concetto è stato INTERNO DEL LOCALE. magazine inglese Alex Kratena spiega riportato nell'ashtag che accompagna il QUI SOPRA IL COCKTAIL “ANTI che il progetto è iniziato con l'acquisto nome di ogni drink. È un modo per cam- HERO# FEELING LIKE A del libro Les Diners de Gala di Salvador biare se stessi e i clienti incoraggiando ROCKSTAR” E, Dalì, uno dei massimi esponenti del a sperimentare nuove sensazioni. A DESTRA “JOIN THE COLONY primo gruppo di surrealisti. Le immagi- Il menu, confezionato con carta e #FEELING EXCITED ni di piatti e ricette presentati in modo legno ricercati, è elaborato per mette- COCKTAIL”. NELLA PAGINA inconsueto e fuori dagli schemi in esso re istintivamente in moto tutti i sensi, A DESTRA contenute, sono state la spinta a creare udito e tatto compreso, e comprende SALVADOR DALÌ E MERET drink fuori dai normali canoni dell'imma- 19 ricette. È frutto della cooperazione OPPENHEIM. ginario per forma e sostanza, dunque, con l'agenzia di design Inkorporate già 36 Agosto – Settembre 2015
all'opera sul menù del 2014 e che ha collaborato nella ideazione e scelta dei materiali e complementi di servizio. Ogni ricetta, unica, presenta di fianco al no- me un ashtag che sottolinea il mood e l'ispirazione interiore, un’introduzione emozionale al drink. Gli elefanti sono un elemento ricor- rente nella pittura di Dalì e nel surreali- smo, ed è su una struttura di tal foggia, il cui prototipo è stato costruito con 700 pezzi Lego, che viene presentato il drink Anti Hero#feelinglikearockstar; Tequila Don Julio Reposado, verjus, genziana, Moscato e aromi di arancia affumicati. Join The Colony#feelingexcited è rea- lizzato su una formica gigante di rame. Nell'immaginario di Dalì la formica rap- presenta l'ossessione della decadenza e la ricetta è a base di Vodka Absolut Elix con aromi diversi tra cui mandorla, Agosto – Settembre 2015 37
ISPIRAZIONI QUI ACCANTO IL COCKTAIL "YOUR ROOM OR MINE?", ISPIRATO ALLA SURREALISTA SVIZZERA MERET OPPENHEIM, AUTRICE DELL'OPERA “LE DÉJEUNER EN FOURRURE” (FOTO IN BASSO A DESTRA). bergamotto, ginepro e cereali. È un drink servito in due bicchieri dei quali uno contiene un mix solido di mais tostato, fragoline selvatiche essiccate, grano e pistacchi; nell'altro il drink a base di Vodka, latte di man- dorla e altri aromi. In Stravaganza e questo caso texture teatralità alla e aroma differenti si fondono coinvolgen- base delle ricette do tutti i sensi. Una In Time#feelingpretty è altrettanto stra- surrealiste combinazione di in- vagante ma anche elegante. Una bowl dell'Artesian. tensi profumi. di vetro è avvolta in una rete e tenuta Alla surrealista sospesa da un anello blu in cristallo con Su un menu svizzera Meret Op- il quale viene servito al tavolo. Al suo di legno e carta penheim, nota per interno un mix di Star of Bombay Gin, e la sua opera Le aromi di niaouli, achillea e palmarosa, Déjeuner en Fourru- lavorati in collaborazione con l'esclusiva re, è ispirato "Your Room or Mine?", una profumeria Le Labo. combinazione di Glenfiddich 15yo, Be- Tutte le ricette di Surrealism dell'Ar- cherovka e Pineau de Charente, servita tesian Bar del Langham Hotel di Londra in un coppa di oro 18k e ambra avvolta esprimono rottura degli schemi tradizio- da un riporto di pelliccia profumato con nali. Divertimento, stravaganza, teatra- Hermès Citrus. lità, sono le parole d'ordine. In questo Anche le lacrime ricorrono spesso senso, bersaglio colpito. nelle opere di Dalì, così come l'idea di Andy Singer tempo tramutata in orologi. Suspended Pictures courtesy Artesian Bar 38 Agosto – Settembre 2015
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home made SOTTO SPIRITO LE CILIEGIE DEL SAVOY Il segreto della conservazione per controllare qualità e consistenza DI LORENZO ANTINORI E rnest H. Wiegand, professore di orticultura e botanica all’Universi- tà dell’Oregon, non poteva sape- re che una sua scoperta sarebbe stata la felicità ma anche il tormento di molti bartender. Mr Wiegand, infatti, è considerato il padre delle moderne cilie- gie al Maraschino. Tra il 1925 e il 1930 perfezionò un originale ed efficace me- todo di conservazione a lungo termine, ancora oggi utilizzato, delle ciliegie qua- lità “QueenAnne”. Il risultato finale è un dotti freschi e di primissima qualità. Le frutto dal colore rosso fluorescente con vecchie ciliegie al Maraschino, in molti sapore e consistenza lontanissimi da casi, sono state messe da parte. Co- quello di una comune ciliegia. me anziane e nobili signore di un tempo Questo prodotto è stato utilizzato per andato, restano a presenziare nei re- decenni nei cocktail bar di tutto il mon- trobottega o nelle scaffalature di locali do. Oggi le cose sono un po' cambiate. meno in vista o un po' retrò. Tuttavia il La sensibilità dei bartender e dei consu- naturale corso delle stagioni pone dei matori si orienta sempre più verso pro- limiti che non aiutano il bartender. Un 40 Agosto – Settembre 2015
SCOPERTE QUI SOPRA ERNEST H. WIEGAND, CONSIDERATO IL PADRE DELLE MODERNE CILIEGIE AL MARASCHINO. Manhattan ad agosto e uno a gennaio ne e nella guarnizione. Il consumatore non potrebbero mai avere la stessa ci- deve ritrovare ogni volta il gusto origi- liegia come guarnizione. nale che ha assaporato la prima volta. Al Savoy Hotel di Londra, la consisten- È per questo che dal 2011 al Savoy ab- za è un requisito decisivo, imprescindibi- biamo iniziato a fare da soli, preparando le, nelle preparazioni quotidiane dell'A- “in casa” le ciliegie utilizzate nei nostri merican Bar e del Beafourt Bar. Ogni cocktail, con un metodo di conservazio- cocktail deve sempre essere uguale a ne che permette il controllo costante se stesso: nel sapore, nella preparazio- della qualità e della consistenza. Agosto – Settembre 2015 41
Il procedimento è semplice ma richie- la miscela di alcool, zucchero e spezie. de cura e attenzione. La frutta viene im- Questa miscela cambia ad ogni stagione mersa in una soluzione di alcool, zuc- e viene scelta di comune accordo tra i chero semolato o muscovado a seconda due bar. In realtà si tratta di preparare della mistura, e spezie, che raggiunge un vero e proprio cocktail che si sposerà almeno il 25% abv. La percentuale di con le ciliegie garantendone la conser- zucchero deve essere abbastanza alta, vazione. non solo per aiuta- Nel corso degli anni abbiamo custodi- re la conservazione to le nostre ciliegie in Vieux Carre, El Pre- Al Savoy la del prodotto ma an- sidente, Boulevardier, Hanky Panky. Per conservazione che per bilanciare la il 2015/2016 abbiamo scelto Manhat- presenza dell'alcool tan. La scorsa stagione il cocktail che coincide con un che da solo rende- abbiamo scelto è stato il Boulevardier. vero e proprio rebbe le ciliegie im- Per realizzare la miscela necessaria per rituale che mangiabili. Troppo le ciliegie furono utilizzate 80 bottiglie alcool infatti rovine- da 70cl di Bourbon Whiskey, 60 bottiglie coinvolge il team rebbe la consistenza da 70cl di Martini Rosso, 50 bottiglie dei due bar della frutta. di Bitter Campari, zucchero muscovado Tutto inizia con e una speziatura di cannella e vaniglia. l'arrivo di 300 kg di Naturalmente il costo di questa “po- ciliegie fresche, inglesi, perfette e pro- zione magica” deve essere messo a fumate, che aspettano solo di essere bilancio essendo comunque un valore trasformate in lucide e croccanti guar- di una certa consistenza. La soluzione nizioni. Quindi si comincia a pensare al- viene incontro naturalmente: esaurite le 42 Agosto – Settembre 2015
scorte di ciliegie, la miscela, infatti, è e le ciliegie, divise ogni 2 kg, vengono un vero e proprio cocktail che viene ven- messe in barattoli di vetro sterilizzati. In duto. Niente viene sprecato. E così nei ogni barattolo si versa 1 lt di miscela, e due bar del Savoy, dopo aver sfoggiato la speziatura selezionata di anno in anno giorno dopo giorno le nostre lucenti ci- a seconda del cocktail che si è scelto: liegie, arriva il momento in cui serviamo cannella vaniglia, anice stellato... I barat- anche un drink davvero particolare che, toli (kilner jar) una volta sigillati vengono evolvendosi a contatto con la frutta, si messi a riposare nella cantina dell'hotel. arricchisce di sapori e sfumature inediti. Silenziosi compagni dei prestigiosi vini e Il lavoro di conservazione è ormai un Champagne del Savoy. vero e proprio rituale che coinvolge i te- Lorenzo Antinori am dei due bar e inizia la mattina presto in una delle cucine dell'hotel. È un'ope- razione che richiede due giornate. È un LA RICETTA impegno divertente, un momento in cui si rafforzano affiatamento e spirito di CHERRY EL PRESIDENTE (BEAUFORT BAR 2013) squadra tra i componenti dei due bar INGREDIENTI dell'hotel. - 40ml El Presidente Cherry Mix* Le ciliegie vengono lavate sotto acqua - 20ml Bacardi 8 corrente e poi lasciate asciugare coperte - 2.5ml Homemade grenadine per un giorno in un frigorifero. Questa asciugatura permetterà loro di assorbire Stir & Strain in cocktail glass. *(Bacardi 8, Orange Curacao, Dry e Sweet Vermouth, zucchero muscovado, meglio la mistura di alcool e zucchero. Il vaniglia, cannella, chiodi di garofano) giorno dopo, si prepara la miscela liquida Agosto – Settembre 2015 43
liquid story LIMONCELLO LIMONE, ALCOL, ZUCCHERO: UNA RICETTA PER OGNI FAMIGLIA L’Ovale di Sorrento e lo Sfusato amalfitano, il meglio della tradizione costiera DI VINCENZO ERRICO HA COLLABORATO DARIO D'AVINO I l limone è un albero da frutto che ap- partiene al genere Citrus e alla fami- glia delle Rutaceae. Secondo alcuni studi sembra risalire all'ibridazione tra il pomelo ed il cedro, anche se da secoli si può considerare una specie au- tonoma. L'albero del limone è alto dai 3 ai 6 metri e ha rami spinosi nelle piante sel- vatiche o da seme. Le foglie sono alterne, lanceolate o ellittiche, il loro colore varia dal verde giallastro per le più giovani a un verde scuro per le più vecchie. I fiori, dolcemente profumati, sono ermafroditi, hanno per lo più cinque petali, un colore bianco con bordi violetti e una grandezza variabile da 1 a 5 cm di diametro. Il limone è una specie rifiorente, i pe- riodi di fioritura sono la primavera e l'au- tunno, con frutti che maturano rispetti- vamente in inverno e in estate. Il limone prima che fosse sepolta dalla famosa era già coltivato dagli antichi romani in eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo. Campania negli ultimi anni di Pompei, Se ne è avuta la prova in occasione degli 44 Agosto – Settembre 2015
scavi del 1951 che hanno riportato alla luce la “Casa del Frutteto” al cui interno sono state rinvenute pitture murali raffi- guranti diversi alberi di limone con rami ricchi di foglie verdi e oblunghe, carichi di frutti ovaloidi gialli. E da quel momento la storia del limone e di quella striscia di terra che da Vico Equense si spinge giù fino a Maiori, passando per Sorren- to, Massa Lubrense, Positano e Amalfi, diventerà un tutt'uno di tradizione e di anche un ritardo della maturazione dei eccellenza. frutti. La raccolta è effettuata solitamen- Ma la storia e la natura sanno sor- te nel periodo da febbraio a ottobre ed prendere. In un territorio relativamente è fatta a mano al fine di impedire il con- piccolo, si svilupperanno due differen- tatto diretto dei limoni col terreno. La ti tipi di limone che daranno vita a due superficie interessata alla coltivazione prodotti unici nel loro genere, che segne- del limone di Sorrento nell’area di produ- ranno gli usi, i tempi e le tradizioni delle zione è di circa 400 ettari, la produzione popolazioni e così, “l'Ovale di Sorrento” media annua è di circa 8.000 tonnellate. e lo “Sfusato Amalfitano”, diventeranno La coltivazione del limone sorrentino il fiore all'occhiello della produzione della ha stretto un lega- costiera Sorrentina e di quella Amalfita- me inscindibile con na. il territorio di produ- In un piccolo L'Ovale di Sorrento: protetto da un di- zione al quale appor- territorio si sono sciplinare che gli riconosce l'Indicazione ta svariati vantaggi: Geografica Protetta (I.G.P.) è coltivato nei contribuisce alla con- sviluppati due comuni di Vico Equense, Meta, Piano di servazione del suolo tipi di limone che Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Mas- dal dissesto idrogeo hanno segnato sa Lubrense, è un limone di dimensioni logico, è riconosciu- medie con un peso non inferiore agli 85 to nel mondo quale usi e tradizioni grammi, dalla caratteristica forma ellit- elemento caratteriz- della popolazione tica, ha una polpa con tessitura media, zante del paesaggio dal colore giallo intenso, ricca di succo, costiero, influendo in dall'elevata acidità (non inferiore a 3,5 tal modo anche sul turismo. gr/100 ml) e dall'alto contenuto di vita- Lo sfusato Amalfitano, anch'esso mina C e sali minerali. Il sistema di colti- Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.), vazione è rimasto immutato nel corso dei era già conosciuto nel 1600 con il no- secoli e consiste nel coltivare le piante me di “limon amalphitanus” e venne sotto le "pagliarelle": stuoie di paglia che definito da Giovanni Battista Ferrari nel vengono appoggiate a impalcature di pa- suo “Hesperides, sive de malorum au- li di castagno di altezza superiore ai tre reorum cultura et usu Sumptibus Her- metri, al fine di proteggerle soprattutto manni Scheus” così: «Il limone Amalfita- dal freddo e dal vento e per conseguire no comune prende il nome della Costa, Agosto – Settembre 2015 45
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