Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio

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Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio
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                                                                          M A G A Z I N E D I I N F O R M A Z I O N E D I C O N F A R T I G I A N AT O I M P R E S E VA R E S E

                                                                                                           Affari di famiglia
                                                                                                                                                                            03|
Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio
IPE
                                        IMPRESE DI PROVATA
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Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio
editoriale

                                                   FORMAZIONE
                                                   EIl futuro
                                                         RIQUALIFICAZIONE
                                                              dipende dal nuovo sapere
                                                   Il premier Draghi, nel momento dell’insediamen-      impresa e nuove strategie organizzative. Nulla
                                                   to, ha scelto di portare l’attenzione del Parla-     d’impossibile, salvo avere dalla parte delle im-
                                                   mento, delle forze politiche e dell’opinione pub-    prese le figure necessarie a mettere mano ad
                                                   blica sul tema della formazione, in particolare      un tema che per molti di noi è una nebulosa
                                                   quella ad alta specializzazione tecnica (ITS).
                                                                                                        confusa.
                                                   Una scelta giusta, coraggiosa, non scontata
                                                                                                        Bene, dunque, la direzione indicata nel costruire
                                                   dopo che per anni si è assecondato solo in par-
                                                                                                        le professionalità del futuro: toccherà poi alle
                                                   te l’assunto che la competenza fa crescere il
                                                   successo di un’azienda.                              imprese interagire e accogliere i giovani profes-
                                                   L’osservatorio del lavoro di Confartigianato Va-     sionisti per traghettare le nuove conoscenze, e
                                                   rese ha rivelato meno di un mese fa che, se          tradurle nella pratica della quotidianità produt-
                                                   da un lato assistiamo all’incremento della di-       tiva.
                                                   soccupazione tra gli under 29 (+3,5%) dall’al-       Anche in provincia di Varese, che in quanto a
                                                   tro aumentano anche le competenze difficili da       Its ha già compiuto notevoli sforzi (ITS Red, ITS
                                                   reperire (+4,5 tra 2019 e 2020). Un incredibile      Incom e ITS Lombardo Mobilità Sostenibile), pro-
                                                   esempio di mismatch al quale è bene che si           babilmente sarà necessario ampliare l’offerta
                                                   faccia fronte rapidamente per non ritrovarci a
                                                                                                        per rispondere fino in fondo alle richieste che,
                                                   rincorrere cambiamenti palesemente in atto.
                                                                                                        di qui ai prossimi mesi-anni, arriveranno dalle
                                                   Cambiamenti che attribuisco in parte allo tsu-
                                                   nami che la pandemia ha riversato su noi im-         aziende del territorio (e non solo). Non dimen-
                                                   prenditori: abbiamo preso atto che la digitalizza-   tichiamo che un bacino formativo altamente
Davide Galli - Presidente Confartigianato Varese

                                                   zione è un processo irreversibile, da aggredire      qualificato è un ottimo polo attrattivo per l’in-
                                                   rapidamente per assecondare i cambiamenti            sediamento delle nuove imprese, fondamentali
                                                   del mercato. Certo, di Impresa 4.0 si parla da       alla luce della contrazione in atto dalla pre-pan-
                                                   anni, ma mai come oggi un concetto che per           demia a oggi (- 1.900 attività economiche).
                                                   molti è rimasto nell’astrazione della normativa,     A rinforzo dello sforzo “esterno” dovremo af-
                                                   si è tradotto in necessità per competere. E per-     fiancare quello interno: siamo di fronte al bivio
                                                   ché digitalizzazione sia, occorrono competenze.
                                                                                                        della formazione. Se non troveremo spazio nei
                                                   Giovani preparati a ragionare con la logica del
                                                                                                        nostri piani aziendali per processi di re-skilling
                                                   digitale da affiancare a collaboratori strutturati
                                                                                                        e up-skilling dei nostri collaboratori, rischieremo
                                                   da riqualificare.
                                                   La stessa transizione ecologica, che assor-          di ritrovarci con ambizioni frustrate e obiettivi
                                                   birà una quota rilevante del Pnrr oggi al vaglio     mancati. È il momento di considerare la forma-
                                                   dell’Europa, c’impone di ragionare con canoni        zione dei giovani e dei nostri collaboratori il bi-
                                                   differenti, di immagine nuove modalità di fare       glietto del futuro. L’unico, ad oggi, possibile.
Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio
Non mettermi accanto a chi si lamenta
                                                                          senza mai alzare lo sguardo,
                                                                          a chi non sa dire grazie,
                                                                          a chi non sa accorgersi più di un tramonto.
                                                                          Chiudo gli occhi, mi scosto un passo.
                                                                         Sono altro. Sono altrove.
                                                                                                                                                              Alda Merini

SOMMARIO
                   editoriale
                                                FORMAZIONE E RIQUALIFICAZIONE. IL FUTURO DIPENDE DAL NUOVO SAPERE_________________________ 03

                     l’analisi
                                                DRAGHI, IL PADRE DELL’EUROPA. UN “CIAMPI-BIS” A DURATA LIMITATA?______________________________ 05
                                                L’IMPRESA RISOLUTA CHE BATTE I LUOGHI COMUNI______________________________________________ 06

              cover story
                                                LA FAMIGLIA MODELLO È UN MODELLO D’IMPRESA_______________________________________________ 08
                                                UN COLLANTE EFFICACE. QUANTO FA BENE ASCOLTARSI___________________________________________ 10
                                                DA DESIGNER A IMPRENDITRICE PER PASSIONE. “L’AZIENDA? UNA SORELLA”__________________________ 12
                                                HO SEMPRE DETTO: NO, LÌ MAI. MA DOPO L’INCIDENTE DI PAPÀ HO CAPITO CHE ERA IL MIO POSTO________ 14

      profili di impresa
                                                INNOVARE NELLA TRADIZIONE _________________________________________________________________ 16

                          items
                                                LE MATERIE PRIME VALGONO ORO. SOLUZIONI E CONSIGLI PER SUPERARE LO CHOC-RINCARI_________ 18
                                                DIVERSIFICARE È MEGLIO. È LA FLESSIBILITÀ L’ORO DEL 2021____________________________________ 20
                                                VEDRETE, LE FIERE RINASCERANNO___________________________________________________________22
                                                PRIMA RAZIONALIZZATE, POI METTETECI LA TECNOLOGIA________________________________________24
                                                DISTRETTI PER SEMPRE. CHI SI DIVIDE È PERDUTO______________________________________________26
                                                INCUBO “IMPRESE ZOMBI”. UN PROBLEMA PER LE CASSE E UN “BUCO” PER I FORNITORI______________28
                                                LA NUOVA VITA DI MALPENSA. LA CAPITALE DEL CARGO DECOLLA E SI TRASCINA UN NUOVO BUSINESS_ 30

consigli per le imprese
                                                DATI, QUESTI SCONOSCIUTI. EPPURE CHI LI SA USARE PUÒ FARE LA SCELTA GIUSTA___________________32
                                                NON SOLO PREZZO E PROFITTO. LA MIA TRANSIZIONE ECOLOGICA È BENESSERE PER LA COMUNITÀ______34
                                                SANTI, POETI, NAVIGATORI E... PICCOLI IMPRENDITORI______________________________________________36
                                                IN FUGA DALLA “RIUNIONE PERMANENTE”. DATEVI TEMPI E OBIETTIVI. È STRATEGIA_____________________38
                                                SONO, DUNQUE VENDO. PRIMA SI CAPISCE MEGLIO FUNZIONA IL BUSINESS_________________________40
                                                PRIMA DI PUBBLICARE CHIEDITI: IL MIO CLIENTE LO CONDIVIDEREBBE?____________________________42

  Magazine di informazione di Confartigianato Imprese Varese.                      Caporedattore - Davide Ielmini
  Viale Milano 5 Varese - Tel. 0332 256111 - www.impreseterritorio.org             Progetto grafico e impaginazione - Confartigianato Imprese Varese
                                                                                   Stampa Litografia Valli
  INVIATO IN OMAGGIO AD ASSOCIATI E ISTITUZIONI                                    Tiratura, 8.400 copie - Chiuso il 13 maggio 2021
  Autorizzazione Tribunale di Varese n.456 del 24/1/2002
  Direttore Responsabile - Mauro Colombo                                           Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a euro 28 ed è compreso nella quota associativa.
  Presidente - Davide Galli                                                        La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali
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COVER STORY

       DRAGHI,
                                      Si sta/ come d’autunno / sugli alberi / le foglie. In
                                      questo anno di pandemia, molti italiani si sono sen-
                                      titi sicuramente così. Con quello stesso senso di
                                      precarietà descritto in una manciata di sillabe nella

      IL PADRE
                                      poesia “Soldati” di Giuseppe Ungaretti, ispirata all’e-
                                      sperienza della trincea durante la Grande guerra.
                                      In questi mesi si è parlato di coprifuoco, battaglia

DELL’EUROPA
                                      contro il virus e di fronte ospedaliero, di medici e
                                      infermieri diventati eroi in corsia.
                                      In che fase della guerra siamo ora? Non è ancora
                                      finita, ma grazie ai vaccini si è iniziato a guardare

UN “CIAMPI-BIS”
                                      con speranza alla pace e a firmarla è stato chiama-
                                      to Mario Draghi, considerato un padre della patria.
                                      Anzi, dell’Europa. Sono stati in molti a paragonare
                                      il governo di Mario Draghi a quello di Carlo Azeglio

    A DURATA
                                      Ciampi che nel 1993 raccolse un’Italia a pezzi sul
                                      piano politico ed economico. Il Paese un anno prima
                                      aveva evitato il baratro della bancarotta con una

    LIMITATA?
                                      manovra finanziaria pesantissima, varata da Giu-
                                      liano Amato. Ben 93mila miliardi delle vecchie lire,
                                      provvedimento preceduto da un prelievo forzoso
                                      del 6 per mille sui depositi bancari. E poi c’era Tan-
                                      gentopoli che aveva spazzato via un’intera classe
                    Michele Mancino
           vicedirettore Varesenews   dirigente a colpi di avvisi di garanzia.
                                      L’arrivo di Ciampi fu una scelta quasi obbligata
                                      dell’allora Presidente della Repubblica Oscar Lui-
                                      gi Scalfaro e, come accade oggi con Draghi, mise
                                      d’accordo quasi tutti. Ciampi come Draghi proveni-
                                      va dalla cultura della Banca d’Italia, dettaglio non
                                      indifferente per un Paese che non voleva allonta-
                                      narsi dall’Europa. La sua competenza economica
                                      era fuori discussione e il suo spiccato senso di giu-
                                      stizia sociale unanimemente riconosciuto. Il nuovo
                                      presidente del Consiglio nel luglio del 1993 per rico-
                                      struire il Paese diede vita insieme alle parti sociali
                                      al «Patto per la politica dei redditi e lo sviluppo».
                                      L’ampia maggioranza che sosteneva Ciampi aveva
                                      preso atto che la priorità era mettere il Paese nelle
                                      condizioni di ripartire sancendo un’alleanza tra Sta-
                                      to e parti sociali, ovvero sindacati e associazioni
                                      datoriali. Lo stesso presidente del Consiglio a po-
                                      steriori ammise che il risultato più significativo del
                                      suo governo fu l’accordo sul costo del lavoro.
                                      Anche a Draghi, nonostante l’era della concertazio-
                                      ne venga da tempo data per morta, si chiede di
                                      ascoltare, scegliere e decidere per il bene del Pae-
                                      se soprattutto quando verranno meno l’emergenza
                                      e tutti i provvedimenti per fronteggiare la crisi e
                                      mantenere la coesione sociale. Una volta finita la
                                      guerra contro il Covid-19, scadrà il suo lasciapas-
                                      sare in parlamento, così come accadde al governo
     www.impreseterritorio.org        di transizione di Ciampi, rimasto in carica per un
                                      solo anno. Il tempo necessario per varare alcune
                                      riforme strutturali e mettere in sicurezza l’Italia e il
                                      suo futuro in Europa.
Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio
L’analisi/2

                                                                 Matteo Inzaghi
                                                                Direttore Rete 55

                       L’IMPRESA RISOLUTA
                                      che batte i luoghi comuni

 Diceva Martin Luther King che la salvezza        agli urti più feroci senza spezzarsi, ma an-       zare le risorse umane che resteranno in ac-
 umana giace nelle mani dei creativi insod-       che la capacità psicologica di uscire inden-       qua, alla mercé di correnti e pesci carnivori.
 disfatti.                                        ne da eventi traumatici.
 E cosa c’è di più creativo dell’impresa, ca-     Parola emblematica, non c’è dubbio. Cui ne         Ciononostante, ritengo che un punto im-
 pace di guardare un po’ più in là, immagi-       aggiungo un’altra: risoluzione, a mio av-          portante, culturale prima ancora che eco-
 nare, contribuire al cambiamento grazie a        viso più calzante, trattandosi di imprese.         nomico, sia già stato segnato e abbia cam-
 una visione inedita e a un’idea di futuro?       Perché indica la capacità di sciogliere i nodi     biato per sempre le sorti della partita.
 Proprio lì, nelle mille sfaccettature che il     scorsoi, le difficoltà più complesse. E dalla      Mi riferisco al rapporto tra imprenditori e
 termine impresa sa esprimere, si annidano        mia personale esperienza, frutto dell’inces-       dipendenti e alla rappresentazione plastica
 i germi di una ripartenza tanto agognata         sante interlocuzione che mi porta quotidia-        di una sinergia che l’emergenza Covid ha
 quanto difficile da cogliere e definire.         namente a confrontarmi con imprenditori e          riaffermato in tutta la sua inequivocabile
 Eppure, tra le pieghe di un presente che         collaboratori, manager e amministrativi, im-       potenza virtuosa.
 assilla e spaventa per il suo carico di in-      piegati e operai, sono convinto che, a crisi       A fronte di uno Stato che ritardava l’ero-
 certezza, è possibile riconoscere, già oggi,     finalmente conclusa, ci guarderemo indie-          gazione degli ammortizzatori sociali, tanti
 le coordinate di ciò che porterà l’economia      tro e scopriremo che i nodi risolti saranno        “capitani d’impresa” hanno messo mano al
 fuori dall’atroce palude che ci imprigiona       più di quanti crediamo.                            portafogli e anticipato la cassa. A fronte di
 da oltre un anno. In fondo, sono le stesse       Non prendetemi per un sognatore, o per un          una situazione di emergenza sanitaria che
 coordinate che hanno tenuto in piedi, nella      ingenuo osservatore che si ostina a guar-          allarmava e mieteva vittime, tanti proprie-
 furia della tormenta, attività che sembra-       dare il bicchiere mezzo pieno. So bene che,        tari hanno messo in sicurezza le proprie
 vano destinate a collassare e che invece,        di macerie, toccherà contarne parecchie.           ditte, acquistato dispositivi, implementato
 oggi, come fili d’erba soffocati dall’asfalto,   E che la sofferenza collettiva raggiungerà         la tecnologia aziendale per consentire il la-
 trovano la forza di penetrare lo strato fred-    (fino a superare) i livelli, già assai dramma-     voro a distanza, favorito il cambio di turni
 do e nero e ritrovare la luce.                   tici, di dieci anni fa. Perciò guardo con inte-    per evitare incroci e sovrapposizioni.
                                                  resse e molta apprensione al momento in            E, nello stesso tempo, migliaia di lavoratori
 La chiamano resilienza, prendendo a pre-         cui toccherà al Sistema nel suo complesso          si sono messi a disposizione senza se e
 stito la dote di quei materiali che resistono    il compito di riassorbire, ricollocare, valoriz-   senza ma; hanno macinato più ore del so-

6 | imprese e territorio
Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio
L’analisi/2

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lito, rivoluzionato la propria personale rou-
tine, incastrato faticosamente l’organizza-
zione del lavoro con un ménage domestico
che, a scuole chiuse, ha finito per scardina-
re qualunque coordinata domestica.

Nulla di nuovo per chi lavora nel tessuto
delle Pmi, né per chi, con quel tessuto, in-
terloquisce regolarmente.
Ma il nostro è un Paese strano, nel quale
realtà e rappresentazione ideologica viag-
giano spesso a braccetto, contribuendo a
proiettare, agli occhi dell’immaginario, una
visione stereotipata, manichea, abituata a
dipingere fronti, rigidità e contrapposizioni,
laddove, il più delle volte, spiccano sinergia,
flessibilità e condivisione.
Ecco, mi piace pensare che almeno questo
risvolto possa dirsi consolidato al punto da
diventare, d’ora in avanti, parte integrante
della narrazione d’impresa.
Perché ciò che è stato salvato e che, in
prospettiva, tornerà ad alta quota, non è
frutto di isolate volontà, ma di un unico
cuore resiliente e risoluto, capace di bat-
tere più forte delle avversità.

                                                                imprese e territorio | 7
Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio
COVER STORY

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                                          Parliamo di imprese di
                                          famiglia e cerchiamo di
                                            capire come possono
                                         affrontare i cambiamenti,
                                           i processi di sviluppo,
                                             l’ingresso di nuovi
                                                 componenti

                                         La famiglia
                                          modello è
                                         un modello
                                         d’impresa
                                               Antonio Belloni

                                           Regola numero uno:
                                            l’impronta migliore
                                          che una famiglia possa
                                         imprimere alla gestione
                                           della propria attività
                                           è mettersi al secondo
                                          posto. Prima l’impresa
                                         e poi le mogli, i mariti e i
                                                parenti tutti

8 | imprese e territorio
Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio
COVER STORY        Una storia italiana/1

Prima di un buon modello di gestione, per         strategia non è come farli meglio e guada-         ritti o pretese, spesso emotivamente più
far funzionare un’impresa familiare serve         gnare di più, ma come sopravvivere, come           costosi del denaro.
una famiglia modello. L’impronta migliore         dare continuità alla nostra attività a di-          Quante attività abbiamo visto colare a pic-
che una famiglia possa imprimere sulla ge-        spetto dei cambiamenti e delle difficoltà
                                                                                                     co, piuttosto che essere cedute a nuovi
stione della propria attività è infatti metter-   esterne o interne.
                                                                                                     soci, o manager più capaci di un parente?
si al secondo posto: prima l’impresa e poi        Spesso, le imprese che si schiantano, sono
le mogli, i mariti e i parenti tutti. Ma perché   proprio quelle che antepongono il manteni-         Questi sono alcuni dei casi in cui l’interesse
parlarne proprio adesso? Nei momenti di           mento del controllo della famiglia alla so-        della famiglia – tattico e non connesso alla
difficoltà elevata, il ruolo della famiglia può   pravvivenza dell’attività d’impresa. I numeri      sua vita – prevale sull’interesse dell’impre-
essere un fattore che decide la sorte di          ci dicono infatti che solo il 31% delle impre-     sa a sopravvivere – questo sì strategico.
un’azienda.                                       se sopravvive alla seconda generazione di          La coscienza con cui la famiglia modello
                                                  imprenditori e solo il 15% alla terza.             invece capisce che è giusto dar priorità
Viene spontaneo chiedersi se esista un mo-         Per sopravvivere, quindi, la “famiglia model-
                                                                                                     all’attività, è poi la stessa che segna la
dello efficace per far funzionare bene le         lo” adotta due principi:
imprese familiari: c’è uno schema in grado        > mette da parte i propri interessi, se            strada per investire nelle persone e nelle
di prevalere sui pregi e i difetti congeniti          e quando contrastano, rallentano, osta-        relazioni all’interno dell’impresa. La tattica
che hanno e di andare bene per le migliaia            colano o pregiudicano la sopravvivenza         e la visione mettono infatti sul tavolo degli
di imprese familiari esistenti, specialmente          dell’impresa;                                  imprenditori alcune scelte, come quelle di:
tra le piccole e medie? Tra i tanti modelli di    > riconosce le esigenze strutturali con-           > fare alleanze;
gestione variamente proposti, prendiamo a             nesse alla propria esistenza.                  > realizzare nuovi prodotti;
prestito quello di Luca Marcolin di Family        Sono queste necessità primarie a dare una
                                                                                                     > individuare nuovi mercati o canali di ven-
Business Unit, che si concentra su quattro        forma, graduale e progressiva, alle scel-
                                                  te che l’impresa deve fare: nelle imprese              dita o distribuzione;
elementi:
> la strategia e la visione;                      buone non è mai la necessità familiare a           > cercare nuovi modelli di business.
> le persone e le relazioni;                      dettare le scelte. In questo modo la fami-
> l’organizzazione e i processi;                  glia può essere un mezzo – talvolta molto          Solo questa mentalità, che mette al primo
> i numeri e gli obiettivi.                       efficace – per raggiungere gli obiettivi ne-       posto l’azienda, può guidare la famiglia nel-
                                                  cessari imposti dalla strategia. Ma non può        la consapevolezza e nell’umiltà necessarie
Concentriamoci poi sui primi due, perché          essere mai il fine. Purtroppo, molti impren-
                                                                                                     a comprendere che possano servire ma-
sono indispensabili al dispiegarsi dei suc-       ditori confondono le due cose, e la famiglia
                                                                                                     nager e competenze esterni, consiglieri di
cessivi. Ovvero: se strategia e visione, per-     diventa così “il” criterio con cui governare
sone e relazioni non trovano la famosa qua-       l’impresa: guida le scelte tattiche, influenza     amministrazione professionali, nuovi soci,
dra, per organizzazione e processi, numeri        assunzioni e licenziamenti, spinge ad apri-        oppure un passo di lato. Dare priorità all’im-
e obiettivi non c’è speranza di funzionare.       re attività nuove e persino a indebitarsi.         presa significa spesso prendere decisioni
Perché, quindi, il destino dell’impresa do-       Sovrasta così le decisioni obbligate dalla         dolorose proprio a scapito della propria fa-
vrebbe precedere per importanza quello            sopravvivenza e non rinviabili, quelle stra-       miglia, come il caso del fondatore della ca-
(del controllo) della famiglia? Partiamo dalla    tegiche.
                                                                                                     tena della grande distribuzione o dell’azien-
strategia: questa non consiste nell’infila-       Nei casi di successo la famiglia è invece
                                                                                                     da di domotica avanzata che hanno voluto
re un Rosario di scelte giuste, ma è già          un contributo alla sopravvivenza dell’im-
scritta, e riconoscerla fa la differenza. Se      presa. Spesso può esserlo con i suoi soldi,        i figli fuori dal cancello.
produciamo torte o tondimi metallici, guar-       investiti o prestati; con il tempo dedicatole      Scelte drastiche, ma indispensabili alla pro-
nizioni in plastica o abiti da bambino, la        fuori dall’ordinario; con rinunce, a ruoli o di-   sperità e all’esistenza dell’impresa stessa.

                                                                                                                                   imprese e territorio | 9
Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio
COVER STORY

                            Un collante efficace
                            Quanto fa bene ascoltarsi

                                             Le statistiche dicono
                                             che la quasi totalità
                                             degli imprenditori di
                                             seconda generazione
                                             ha ancora bisogno
                                             dei consigli dei padri.
                                             Perché?
                                             Perché equivale
                                                                       www.impreseterritorio.org
                                             ad arricchirsi

10 | imprese e territorio
COVER STORY       Una storia italiana/2

                                      Spesso i figli hanno studiato e viaggiato di più dei geni-
                                      tori che sono in azienda e grazie a ciò hanno anche avu-
                                       to la possibilità di agganciarsi a un mondo che cambia

Ascoltare i clienti non è semplice né usua-       sità, e nel particolare, le cose non ascolta-    senza il rischio essere buttati fuori.
le, ma è universalmente sentito come in-          te finiscono per moltiplicare le possibilità
dispensabile per orientare l’impresa al           di errore, con tutte le conseguenze che          Un altro caso. Le statistiche dicono che la
mercato. Altrettanto importante, ma molto         questo comporta. Così le informazioni non        quasi totalità degli imprenditori di seconda
meno condivisa, è invece l’idea dell’ascolto      raccolte si trasformano in recrudescenze,        generazione ha ancora bisogno dei consi-
reciproco, quello che dovrebbe abitualmen-        livori, conflitti.                               gli dei padri. Perché? Perché ascoltare i
te avvenire dentro l’impresa.                                                                      padri, le madri o i nonni che fecero l’impresa
                                                  Un caso. Spesso dentro l’impresa si repli-       equivale ad arricchirsi gratuitamente con le
Per i fondatori significa prestare l’orecchio     cano le cattive abitudini che si hanno in        loro lunghe esperienze di vita imprendito-
ai figli che la ereditano, per i figli ai geni-   famiglia nei confronti dei figli. Con quale      riale. Assorbire le esperienze, anche sotto
tori che l’hanno edificata, o per entrambi,       diritto pretendi di dirmi cosa devo fare?        forma di storie apparentemente noiose,
ai manager chiamati ad assisterli con ruoli       Quest’impresa è una mia creatura! è una          significa immagazzinare i loro set di erro-
di responsabilità più o meno elevata. Nes-        frase piuttosto comune, e quando va peg-         ri più o meno frequenti, ripercorrere tutti i
suna di queste tre pratiche è banale, e           gio si può persino sentire un perentorio Qui     loro tentativi e i modi passati e presenti di
nemmeno frequente. Eppure, la mancanza            comando io!                                      fare le cose.
di ascolto dentro l’impresa è uno dei muri                                                         C’è un terzo caso. La managerializza-
dietro a cui si nascondono errori, decisioni      Entrambe le situazioni ben riassumono l’at-      zione delle imprese, soprattutto familiari,
non prese, ritardi, cambiamenti mancati, e        teggiamento di chi non intende ascoltare         comincia con l’attitudine all’ascolto, con
veri e propri fallimenti.                         i figli. Eppure, la voce delle ultime gene-      il riconoscere l’autorevolezza di chi porta
                                                  razioni può portare informazioni utilissime.     professionalità esterne dentro l’impresa.
Non ascoltarsi fa male, soprattutto alle im-                                                       L’ascolto dell’avvocato, del commercialista,
prese familiari. Infatti, in quelle tipicamente   Spesso i figli hanno studiato e viaggiato        del manager interno, del funzionario dell’as-
piccole, non ci sono strutture o codici di        di più dei genitori che sono in azienda. È       sociazione di categoria e della società di
comportamento che dettano i tempi e le            quasi certo che l’abbiano fatto a spese di       formazione, sono il bivio da imboccare per
regole automatiche di una comunicazione           questi ultimi, proprio mentre loro lavorava-     costruire un’impresa che cresce con le sue
interna. Spesso sono il regno del non det-        no e li mantenevano, ma grazie a ciò hanno       gambe ed affronta i cambiamenti senza
to: ci si incrocia scambiandosi velocemente       anche avuto la possibilità di agganciarsi a      chiudersi in cantina.
un’idea o un messaggio e le riunioni di inizio    un mondo che cambia. Per questo, spesso,         Manager e professionisti costano, ma
o fine settimana/inizio o fine progetto sono      possono essere l’unica siringa in grado di       ascoltarli ha una serie infinita di vantaggi.
un optional. E soprattutto si pensa che se        iniettare nell’impresa un po’ di cultura di-     Il primo è che non vedono solo il prodotto,
il capo conosce il problema non serva più         gitale, di mentalità innovativa e, per via dei   ma sono curiosi di come gli altri – i concor-
affrontarlo: è lui l’unico punto da cui parto-    viaggi, di voglia di proiettarsi verso mercati   renti – facciano le cose, e spesso sono un
no e a cui devono arrivare le informazioni.       esteri.                                          altrettanto stimolo per cambiarle. Hanno
                                                                                                   il polso esterno del mercato, e vanno abi-
Proprio il capo, lui che deve fatturare, con-     In generale, se sanno inserirsi con umiltà,      tuati a portarlo dentro le nostre imprese, a
sidera l’ascolto una perdita di tempo; ep-        con qualche ruolo laterale e pratico, posso-     farlo circolare sotto forma di informazioni.
pure, non ascoltarsi produce costi eleva-         no poi contribuire a portare un nuovo modo       In tutti e tre i casi, ascoltarsi è un collante
tissimi, che ignoriamo e tornano indietro         di vedere le cose, essere l’enzima di qual-      efficace tra generazioni, tra livelli gerarchici,
come un boomerang. In generale, infatti,          che cambiamento futuro, e guadagnarsi il         tra proprietà e professionalità indipendenti.
poca informazione produce alta comples-           diritto di dire ai genitori quando sbagliano,    Porta beneficio a tutti. Antonio Belloni

                                                                                                                                   imprese e territorio | 11
COVER STORY

                            Davide Ielmini

                   Da designer
                   globetrotter
                 a imprenditrice
                  per passione
                  «L’azienda?
                  Una sorella»

                Valeria Dellea a 37 anni ha scelto la
                Delsa Automazioni di Grandola, l’a-
                zienda di famiglia, che ha un motto:
                l’uomo Delsa ha la testa grande e il
               corpo piccolo; è un uomo che ragiona,
                   pensa e crede in quello che fa

                                                                      www.impreseterritorio.org

12 | imprese e territorio
COVER STORY         Una storia italiana/3

                                                                             VALERIA DELLEA
                                                                             IMPRENDITRICE

La fantasia non le manca, la determinazio-         mezzo e ci sono così tante cose da sco-               faccio tante domande a papà. Che a volte si
ne nemmeno. Se a queste si aggiungono              prire, imparare. Tante idee da condividere.           arrabbia, e quando lo fa spiega ancora me-
l’allenamento al duro lavoro, lo spirito di        Sono appassionata e non mi manca niente.              glio, perché gli sembra impossibile che non
squadra, la capacità di reagire agli imprevi-      Forse, una cosa: negli ambienti della moda            sappia ancora certe cose. Lo sconforto se
sti e l’inclinazione ad una certa abilità orga-    non ero la figlia del titolare, e questo un           ne va giorno dopo giorno».
nizzativa, allora si può anche capire la scel-     po’ di differenza la fa». Ma Valeria ha fatto
ta di Valeria Dellea. Sorella di Ilaria (lavora    contenti tutti e anche la sua responsabile            Alla Delsa Automazioni, Valeria lavora sulla
nel settore turistico), Patrizia (insegnante       a Moschino ha accettato l’idea: «Temo tu              pianificazione delle commesse e affianca
di letteratura italiana e francese) ed Enrico,     possa perdere quel talento – le disse – che           papà nella relazione con i clienti. Ma la vera
ingegnere meccanico.                               in te invece dovrà sempre esserci. Ad aiu-            sfida è la definizione di «una vera e propria
Una scelta che Valeria vi definirà in mille        tarti in questa scelta saranno le tue doti            strategia di pubblicità e marketing, perché
modi diversi, ma evitando qualsiasi agget-         organizzative».                                       qui manca. Allora, la notte penso a cosa
tivo possa togliere poesia a questa stra-                                                                poter fare: per esempio, essere più presen-
da che lei ha deciso di percorrere all’età di
                                                                                                         ti sui social in modo creativo. Da qui sono
trentasette anni. Dal lavoro di designer per                Nessun ripensamen-                           partita realizzando alcuni video che man-
la prima linea uomo di Moschino, da Milano                  to dopo l’abbandono                          do ai nostri potenziali clienti per mostrargli
e dal mondo, dalle sfilate e dalle settimane
                                                            del mondo della moda:                        come funzionano le macchine realizzate
chiusa tra laboratori e passerelle alla Delsa
                                                            «Non pensavo fosse così                      dalla Delsa. Agli inizi papà era scettico, ma
Automazioni di Grantola. L’azienda di fami-
                                                            difficile, ho ancora tanto                   ora i video li manda anche lui». La comu-
glia che Valeria considera come se fosse
                                                            da imparare, e riempio                       nicazione digitale aiuterà anche sul fronte
un’altra sorella, «perché papà ne ha sem-
pre parlato con una passione così grande».
                                                            di domande papà». Il                         fiere: «Qui passeremo dalle strette di mano
                                                            futuro? Crescere, anche                      di papà alla presenza virtuale. È per que-

Designer nel settore Moda, appagata da un                   nel digitale                                 sto che lavorerò per ottenere un sito più
                                                                                                         dinamico e una pagina LinkedIn in grado di
lavoro creativo ma «sempre in conflitto con
il tempo che sottraeva alla vita privata», un                                                            cogliere tutte le emozioni che si vivono in
giorno Valeria ripensa ai racconti di papà                                                               questa azienda per trasferirle a chiunque».
Dante e a quelle parole dette con la preoc-        Papà Dante le ricorda il must dell’azienda -          In ultimo, i settori: Delsa è leader nella pro-
cupazione tra i denti poco dopo la grande          l’uomo Delsa ha la testa grande e il corpo            duzione di macchine di stampa a caldo e
crisi finanziaria del 2008. Dopo un anno,          piccolo; è un uomo che ragiona, pensa e cre-          assemblaggio e soluzioni su misura per
Valeria è inamovibile: «Papà vengo qui.            de in quello che fa – e sfodera il primo consi-       l’automazione dei processi industriali, in
Vengo a lavorare con te!». E papà, che ha          glio: «L’idea di chi hai davanti te la fai nei pri-   particolare nei settori del packaging e de-
sempre difeso la libertà di scelta dei figli, si   mi sette secondi: sono quelli che contano».           gli articoli in materiale plastico. Ma il primo
concede una sola domanda: «Sei sicura?».           I limiti tecnici, invece, si affrontano e si su-      amore non si scorda mai, e il cuore di Vale-
Dante la incoraggia a non fare colpi di te-        perano con pazienza: «Tante volte mi sono             ria è lì che batte: «Non mi tolgo dalla testa
sta, ad aprire una partita Iva per non ab-         detta “non pensavo fosse così difficile”. An-         la possibilità di entrare anche nel settore
bandonare il suo progetto. Ma Valeria è            cora oggi ci sono parole che non conosco e            moda, per sfruttare le nostre competenze
più che convinta: «Sono qui da un anno e           ne cerco il significato sul vocabolario. Però         nel vasto mondo degli accessori».

                                                                                                                                       imprese e territorio | 13
COVER STORY

                                        Adriana Morlacchi

                            Ho sempre detto:
                                 no,     lì mai
                             Ma dopo l’incidente di papà
                             ho capito che era il mio posto

                                                                    www.impreseterritorio.org

                                                              Eleonora Mazzalovo di Mem Srl:
                                                               «All’inizio ho dovuto imparare a
                                                            farmi le ossa e ad essere credibile nei
                                                            confronti dei clienti e di chi si occupa
                                                            della parte tecnica. In tutto questo ha
                                                             pesato il fatto che fossi una donna»

14 | imprese e territorio
COVER STORY       Una storia italiana/4

                                                                       ELEONORA MAZZALOVO
                                                                       IMPRENDITRICE

Cosa significa per una donna giovane pren-        che è proprio negli affetti e nelle persone       in tutto questo ha pesato il fatto che fos-
dere da un giorno all’altro le redini dell’a-     con cui si lavora che si trova la forza di        si una donna. All’inizio tutti chiedevano di
zienda di famiglia, quando nella vita avreb-      andare avanti. «Un’azienda di famiglia a vol-     mio padre o “di un uomo”. Ma io rispondevo
be pensato di fare tutt’altro? «Mi viene da       te è un vantaggio: si riesce a comunicare         sempre: “parli pure con me”>.
sorridere quando penso al momento in cui          di più con i dipendenti. Si recepiscono di
                                                                                                    Eleonora ora ha 35 anni. Aveva 25 anni
ho fatto questa scelta – risponde Eleonora        più i messaggi. Nello stesso tempo, però,
                                                                                                    quando è entrata in azienda, lasciando il
Mazzalovo di Mem Srl, azienda di Castelse-        stando così fianco a fianco, è possibile
prio specializzata nella produzione di com-       perdere la credibilità. Si lavora tutti nello     praticantato in un ufficio di commercialista.
ponenti per macchinari - Avevo sempre             stesso gruppo. Il concetto di famiglia viene      JOgni tanto mi chiedo dove sarei adesso
detto a mio padre che non avrei mai messo         trasferito all’azienda. Altro che manager,        se mio padre non avesse avuto l’inciden-
piede in azienda. Da bambina ho patito la                                                           te. Avrei preso un’altra strada? Sarei di-
mancanza dei miei genitori che erano sem-                                                           ventata davvero una commercialista? – si
pre dedicati al lavoro. Un’attività di famiglia          «Le aziende familiari, spe-                domanda l’imprenditrice – In un’azienda di
porta con sé tante responsabilità e sacri-               cialmente di contoterzisti,                famiglia ci si trova a far di tutto. Mio padre
fici. Io non volevo questo nella mia vita per            nel mezzo della filiera di                 si è specializzato in officina. Io il mio ruolo
non togliere tempo un domani ai miei figli.              fornitura, risultano pena-
Poi però, quando mio padre ha avuto un in-                                                          lo vorrei definire meglio. Dopo aver appreso
cidente, di colpo, ho capito che il mio posto
                                                         lizzate dal contesto. Fac-                 le competenze tecniche anche lavorando
era in azienda. Nessuno mi ha obbligato, ci              ciamo fatica a farci sentire.              sulle macchine, ora mi sto concentrando
sono andata perché ho sentito che quella                 I costi delle materie prime                sulla parte commerciale».
era la scelta più giusta».                               aumentano a dismisura,                     «Comunque, al netto delle difficoltà iniziali,
Da quel giorno, ormai, sono passati 10 anni.             con grossa difficoltà ad                   penso che essere una donna, in un’azienda
«Un decennio di evoluzioni tutte positive,               alzare i prezzi di vendita»                meccanica, prevalentemente “di maschi”,
seppur con tutte le difficoltà del caso. Sono
                                                                                                    aiuta. La donna è abituata a far di tutto,
stati 10 anni di cambiamenti importanti –
afferma l’imprenditrice che da subito ha ap-      capo, super dirigente, ed altri titoli. Siamo     dal seguire i figli a gestire la casa e il lavoro.
portato cambiamenti importanti sul lavoro,        un gruppo unito dal lavoro che ha piacere         Un uomo, di solito, è più settoriale. In questi
implementando automazione e tecnologia            a stare insieme e che si ritrova anche per        anni ho appurato che le donne in azienda
– Purtroppo le aziende familiari, special-        festeggiare compleanni e grigliate».              capiscono subito quando serve fare qual-
mente di contoterzisti, nel mezzo della fi-       Alla Mem, su 17 dipendenti, quattro sono          cosa che va oltre i propri compiti più spe-
liera di fornitura, risultano penalizzate dal     donne: due impiegate, una operaia in pro-         cifici. Bene quindi l’intraprendenza delle
contesto. Facciamo fatica a farci sentire.        duzione e poi Eleonora, il cui ingresso in
                                                                                                    donne».
I costi delle materie prime aumentano a           azienda è stato accompagnato da parec-
                                                                                                    Che questa intervista possa essere uno
dismisura, con grossa difficoltà ad alzare        chi pianti. «Sono stati anni difficili, in cui
i prezzi di vendita».                             ho dovuto imparare a farmi le ossa e ad           stimolo per tutte quelle donne che vorreb-
Quando a navigare in un contesto così dif-        essere credibile soprattutto nei confronti        bero avere più responsabilità, ma che alla
ficile è un’azienda di famiglia possono ca-       dei clienti e di chi si occupa della parte tec-   fine non se la sentono. E un incoraggia-
pitare due cose. O si affonda. O succede          nica - continua Eleonora - Sono sicura che        mento per tanti padri.

                                                                                                                                    imprese e territorio | 15
profili d’impresa
pagina a cura di Davide Ielmini

                            Il filosofo innovatore che crea gelati al gusto di felicità
                            Nella verdura, Marco Buosi ci vede un centrifugato.           sistema a circuito chiuso dell’acqua che, poi, viene
                            Nella frutta, un sorbetto. In una stecca di vaniglia del      scaldata per il consumo quotidiano e produce energia
                            Madagascar un gelato dal gusto pulito. Perché Marco           per l’impianto di climatizzazione. L’energia proviene
                            è un filosofo, e un innovatore, di uno fra gli alimenti       esclusivamente da fonti alternative pulite e tutto il
                            più golosi della storia. Dove la nocciola è quella Igp del-   packaging è biocompostabile al 100%».
                            le Langhe, il pistacchio di Bronte, la mandorla di Noto,
                            le uova della gallina bianca livornese di Paolo Parisi,       La produzione di rifiuti si è ridotta del 90%. E la cremo-
                            il cacao è belga (Callebaut) e francese. La polvere di        sità? Naturali anche gli addensanti. Bandita la chimi-
                            liquirizia, di marca Amarelli, rigorosamente calabra.         ca, alla Gelateria Buosi – aperta nel 2008 con la socia
                                                                                          Juanita - si lavora sulla tecnica di ciò che è essenzia-
                            Tra globale e locale, il gelato di Marco Buosi è un «con-     le. Complice la passione di nonno e papà Ermes, a 14
                            densato di felicità».                                         anni Marco serve già gelati e caffè. E oggi, che di anni
                                                                                          ne ha 47, si entusiasma di fronte ad un complimento
                            E promette un giro del mondo tra le pesche di Mona-           semplice: «Che buono, il suo gelato!».
                            te, i Brutti e Buoni, il latte e la panna dalla Centrale di
                            Varese e, dal Giappone, sesamo e The Verde Matcha.            La menta ha il colore della foglia appena raccolta e le
                            Il segreto sta nel continuo miglioramento della bontà,        noci sono qualità Pecan. La parola che muove idee e
                            nella sostenibilità e nella ricetta: «La mia esclude idro-    alchimie è una sola: felicità. I gusti sono ottanta, ma
                            genati e mono e digliceridi degli acidi grassi – dice con     nel banco frigo ce ne stanno solo 36: «Ora non inven-
                            orgoglio l’imprenditore - Le macchine del gelato sono         to più nulla – commenta Marco – perché ai gusti ci si
                            a “zero sprechi” perché vengono raffreddate con un            affeziona e ciascun cliente cerca sempre il suo».

                                     Gelateria Marco Buosi
                                     Via Veratti
                                     Varese

 Crescere e investire sulle quattro ruote del futuro
 L’automobile? Un tempo era uno status symbol, oggi è solo un                dalla piccola autofficina con tre box ora si lavora in uno spazio di
 servizio. A dirlo sono i fratelli Paolo e Luca Zuccalà, alla testa della    800 metri quadrati. Ma il must dell’imprenditore del XXI secolo è la
 Carrozzeria Verdi fondata da papà Claudio. Un’attività dove l’auto          formazione continua. Ecco perché i due fratelli spingono sull’acce-
 diventa automotive, mobilità avanzata, car rent e servizio fatto            leratore delle nuove tecnologie, delle attrezzature all’avanguardia,
 di dichiarazione dei sinistri, soluzione dei problemi, assicurazioni,
                                                                             dell’igienizzazione delle auto, di un rapporto umano solido, rispet-
 assistenza per le macchine sostitutive, revisioni. I clienti vogliono
                                                                             toso e trasparente. La Carrozzeria Verdi è una famiglia che ha
 essere liberi da ogni disagio e sentirsi al sicuro.
                                                                             conquistato anche i fornitori: «Per loro – dicono Paolo e Luca – non
                                                                             siamo un semplice codice».

                                                                             A fare la differenza è la combinazione tra professionalità e umani-
                                                                             tà: un plus che alla Verdi nasce da un ambiente di lavoro sereno
                                                                             dove ognuno si deve trovare a proprio agio. Perché se c’è una cosa
                                                                             che un imprenditore non deve mai dimenticare è la soddisfazione
                                                                             del cliente. La stessa che Paolo Zuccalà garantiva anche ai suoi
                                                                             amici, dall’asilo alle scuole medie, verniciando prima i modellini delle
 Che nel suo vocabolario da imprenditore ha due verbi chiave: cre-           auto e poi bicilette e Vespa. E oggi, sui social, la Carrozzeria Verdi
 scere e investire. Dai tre dipendenti degli inizi si è saliti a 11 e        fa il pieno di visualizzazioni e Like.
                                                                                     Carrozzeria Verdi
                                                                                     Via Giuseppe Mazzini
                                                                                     Uboldo
16 | imprese e territorio
profili d’impresa        INNOVARE NELLA TRADIZIONE

Alla Gimac “da cosa nasce cosa”                                          Un artista del cemento
Ed è sempre circolare                                                    per i 100 anni del ponte Liberty
Alla Gimac si realizzano macchine micro soprattutto per il set-          Il ponte di via Magenta a Varese, fiore all’occhiello del Liberty,
tore biomedicale. Nello stesso tempo, Simone Maccagnan –                 ha compiuto 100 anni. Il restauro conservativo dell’opera, bene
cotitolare – indaga la sua personale idea di “economia circola-          storico della città, è stato affidato ad un imprenditore che, poco
re”. Per lui, uno fra i passi più naturali che possa compiere un         meno che ottantenne, ancora si emoziona quando gli ingegneri
imprenditore. La “catena del valore”, per Simone, si costruisce          gli fanno i complimenti e sua moglie Carla gli dice “sei unico!”.
attraverso il riciclo della plastica – polietilene, polipropilene, Pla   Carlo Canziani in quel ponte ci ha messo 1.600 chili di acciaio
(il polilattato di cui sono fatte anche le cialde del caffè e le         inossidabile per l’armatura interna; 300 quintali di calcestruzzo;
posate biodegradabili) – nel mondo del design. Seguendo tre              2.300 staffe. «Un intervento problematico», dice l’imprenditore
fasi: la conoscenza dei materiali (solo una parte della plastica         che ha controllato la struttura 4 volte e la notte pensava ai par-
di eccellenza usata per il medicale può essere riutilizzata), il         ticolari che sembrava non quadrassero.
design come opportunità di recupero (e immagine di un og-                Paura di sbagliare? «Quella c’è sempre». Perché ci sono dettagli
getto funzionale), la tecnologia (come usarla dopo che se ne è
                                                                         che vanno messi a fuoco e le campate fanno dannare. Eppure,
accumulata così tanta). L’ingranaggio principale della catena,
                                                                         Carlo Canziani – artista del cemento – ce l’ha fatta anche que-
però, è la fiducia.
                                                                         sta volta dopo il restauro dell’Università di Pavia, la ristruttura-
Da qui le collaborazioni con la LATI di Vedano Olona, che alla
                                                                         zione di Venaria Reale, la piazza S. Giovanni a Busto Arsizio e
Gimac fornisce polimeri da riciclare e che ha messo in contatto
                                                                         la Galleria San Babila a Milano. «Lavori strani», li definisce Carlo,
proprio l’azienda di Biandronno con Tiziano Vudafieri, designer
                                                                         perché la cosa più difficile «è fare il prezzo della manodopera: il
che con Simone Maccagnan ha realizzato la Wilhelm Lamp. Un
                                                                         90% del costo». Storia di vita: l’azienda di costruzioni del nonno
oggetto complesso fatto in policarbonato riciclato e realizzato
con stampa additiva. Dopo essere stata esposta al Museo “Le-             fondata nel 1911; quella di papà nel 1948, ma votata ai manufatti
onardo da Vinci” in occasione della Milano Design Week 2019,             in serie (pilastri, cordoli, pozzi perdenti): «La sabbia la mangiava-
                            nel 2020 la lampada avrebbe dovu-
                            to andare all’asta da Christie’s. Ora
                            è accudita da Rossana Orlandi, guru
                            del design a livello internazionale.
                            “Economia circolare”, nel vocabolario
                            di Simone Maccagnan, si traduce con
                            la parola giapponese wabisabi, che si-
                            gnifica “osservare l’effetto del tempo
                            che passa”.
                            Accettare l’imperfezione delle cose e
                            dunque, per la Gimac, eliminare l’ele-       mo come il pane». A 14 anni si esercita sui camion dell’azienda,
                            mento di disgusto dal rifiuto e condi-       ma non tutto fila liscio: «La retromarcia non sempre ingranava».
                            videre un impegno per il futuro: «Da         Diplomato da geometra, nel 1972 entra in azienda una volta per
                            qui il lavoro con il Gruppo CAP di Mi-       tutte. E vede di tutto: «Fiducia negli altri ma anche tante frega-
                            lano, che ci ha contattati per capire        ture: una volta i contratti si facevano con una stretta di mano.
                            se la plastica delle fognature possa         Poi, arrivò l’acconto: ho imparato a chiederlo anch’io».
                            essere riutilizzata – commenta Si-           Tanti i consigli ricevuti da papà - «onestà, correttezza e serietà;
                            mone Maccagnan - In gioco abbiamo            avrei dovuto essere anche un po’ furbo» - e i primi contrasti: «Io
                            chiamato anche Davide Crippa del Po-
                                                                         e papà avevamo culture imprenditoriali diverse e il mondo stava
                            litecnico di Milano che ha dato il via al
                                                                         cambiando: sull’acquisto di un carroponte nascevano le prime
                            progetto “Da cosa nasce cosa”, per
                                                                         discussioni. Ma anche i manufatti in cemento in serie stavano
                            realizzare elementi di arredo urbano.
                                                                         tramontando. E così eccoci arrivare ad oggi, dove ogni lavoro è
                            Rigorosamente in plastica riciclata».
                                                                         unico». Proprio come Carlo Canziani.

                                    Gimac                                       Figli di Carlo Canziani
                                    Via Roma                                    Viale C. Ferrini 25
                                    Castronno                                   San Macario
                                                                                                                                  imprese e territorio | 17
items
           Due docenti – Cesare
           Pozzi e Fabio Mon-
           tobbio – ci aiutano a
           capire come affron-
           tare la speculazione
           internazionale che
           sta creando non pochi
           problemi anche negli
           approvvigionamenti

          Le materie prime
          valgono oro
          Soluzioni e consigli
          per superare
          lo choc-rincari

 L’altalena delle materie prime sale ma non       costo del lavoro. Rischiamo la desertifica-       dell’aumento dei trasporti internazionali e
 scende. È una questione di speculazione          zione: nel 2019, 125mila ragazzi se ne sono       con il cambiamento dei consumi durante la
 internazionale che, afferma Cesare Pozzi,        andati dall’Italia per lavorare altrove».         pandemia. «E’ l’“effetto Amazon” sui settori
 docente di Economia Industriale alla Luiss                                                         che operano negli imballaggi: più acquisti
 di Roma, «vede in questo aumento un’op-          LE CAUSE: SPECULAZIONE, “EFFETTO                  online hanno aumentato le consegne e la
 portunità per la finanza: le imprese si sono     AMAZON” E SUPPLY CHAIN DEBOLI                     quantità di materia prima per il packaging.
 bloccate, ma quando ripartiranno avranno         Speculazione, ma non solo. La parola non          La domanda si trasforma», rimarca il docen-
 un gran bisogno di materie prime.                manca di stuzzicare anche le riflessioni di       te. In ultimo, le Pmi hanno meno accesso ai
 E ci sarà una vera corsa all’approvvigio-        Fabio Montobbio, che Economia Industriale         fornitori e, di fronte alla pandemia, le global
 namento». Inoltre, «l’Italia ha ridotto la sua   la insegna all’Università Cattolica di Milano.    supply chain non hanno avuto la flessibilità
 presenza sui mercati in cui riesce a tra-        E che sostiene, in linea con Pozzi, l’impor-      necessaria a garantire un’offerta a prezzi
 sferire l’incremento dei prezzi. Negli ultimi    tanza di capire prima le cause del proble-        ragionevoli per tutti.
 vent’anni, il Paese ha perso il 15,5% della      ma per poi arrivare a quelle soluzioni che
 sua produzione manifatturiera in un mondo        potrebbero essere praticate dalle piccole         LE SOLUZIONI: CREDITO, FLESSIBILITA’ E
 in cui il valore del manifatturiero è raddop-    e medie imprese, il target più colpito da         ADDITIVE MANUFACTURING
 piato. Così, ha perso spazi nei mercati finali   questo rialzo. Da un lato «alcuni fornitori       Le soluzioni per le Pmi non sono immediate,
                                                                                                    ma i docenti ne elencano alcune sulle quali
 e si è concentrata su quelli di produzione       restringono l’offerta e alzano i prezzi, gene-
                                                                                                    riflettere:
 intermedia accentuando la sua struttura          rano collusioni tacite e speculazioni sugli
 da terzista», rimarca il professore.             asset finanziari legati alle materie prime,
                                                                                                    > Montobbio - Le imprese in crisi causa
 Come controbattere all’aumento delle ma-         dall’altro – commenta il docente – si esauri-       pandemia non possono essere aiutate
 terie prime? «Alcune imprese potranno ri-        scono gli stock, la ripresa c’è, in alcuni Pae-     con finanziamenti temporanei. È giusto
 durre i margini, anche se di poco. Altre non     si emergenti aumenta la domanda e quindi            dilazionare la scadenza dei debiti e agi-
 lo potranno fare. E di certo l’Italia non si     i prezzi volano».                                   re sui costi fissi, ma si deve intervenire
 può permettere un’ulteriore riduzione del        Però, il problema si allarga con la complicità      anche su tutti quegli aspetti istituzionali

18 | imprese e territorio
items      temi scottanti

                                                                                                               Cosa possono fare le
                                                                                                               Pmi per fronteggiare
                                                                                                               il problema? Cercare
                                                                                                              fornitori più economi-
                                                                                                              ci sui mercati interna-
                                                                                                              zionali e puntare sulla
                                                                                                                 propria flessibilità
                                                                                                                   imprenditoriale

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   legati al funzionamento dei mercati finan-        cuni settori saranno più veloci e riusci-          cambiare le tecnologie di produzione, di-
   ziari.                                            ranno a sfruttare quei fornitori esteri che        versificare le materie prime utilizzate e
   Pozzi - Bisogna operare affinché i soldi          venderanno a prezzi più bassi per guada-           affrancarsi dalla dipendenza dell’approvvi-
   delle banche centrali arrivino all’econo-         gnare quote di mercato. Bisogna puntare            gionamento estero. Le nuove tecnologie
   mia reale riducendo i costi per le imprese        sulla propria flessibilità imprenditoriale.        aiutano le aziende a ridurre proprio quei
   e rendendo tutto più snello. Ma ad esse-          Pozzi – Scontiamo la mancata riorganiz-
                                                                                                        costi che erano stati il primo motivo di de-
   re aiutate, prima di tutte, devono essere         zazione del sistema imprenditoriale che
                                                                                                        localizzazione.
   quelle imprese che generano valore. An-           avremmo dovuto predisporre trent’anni
                                                                                                        Pozzi - Non basta investire per generare
   che per il territorio.                            fa. L’Italia deve tanto importare quanto
                                                                                                        valore. Oggi non ci si deve concentrare
 > Montobbio - Contratti di consegna dei             esportare, perché ci mancano materie
   prodotti: sono stati siglati in un momento        prime di tutti i tipi.                             sulla fretta di investire ma sulla scelta
   in cui i prezzi delle materie prime erano       > Montobbio - L’impresa deve guadarsi in             dell’investimento, per mettere risorse in
   nettamente inferiori rispetto alle quota-         giro, ma non lo deve fare da sola. Reti e          quegli ambiti che generano valore per il
   zioni di questo periodo. Alcune imprese           consorzi possono evitare comportamenti             territorio e rafforzano le filiere. Questo
   ritardano la consegna, altre non riesco-          opportunistici da parte di fornitori che, sui      permette alle imprese di mantenere la
   no a stare nel budget definito in prece-          mercati locali, hanno posizioni di forza.          forza del Made in Italy, che è espressione
   denza e abbandonano la commessa. Nei              Pozzi - La rete appartiene alle Pmi: le            di prodotto unico.
   contratti, soprattutto in quelli pubblici, si     grandi aziende fanno solo da ombrello            > Montobbio - Gli stessi Paesi emergenti,
   devono introdurre elementi di flessibilità        protettivo.                                        che sono causa di questo rincaro, potreb-
   laddove questa flessibilità non c’è.            > Montobbio - Collusione. Le imprese che si
                                                                                                        bero anche essere parte della soluzione.
 > Montobbio - Cercare fornitori più econo-          accorgono che a monte ci sono restrizio-
                                                                                                        La stessa Cina, che ha grosse scorte
   mici sui mercati internazionali. Questa           ni dell’offerta per tenere i prezzi alti devo-
                                                                                                        pubbliche di materie prime, potrebbe im-
   potrebbe essere una valida soluzione a            no cercare di coinvolgere l’Antitrust.
   patto, però, che si riesca a trovare una        > Montobbio - Reshoring. Le imprese che              metterle nel mercato. Ed è quello che sta
   vera opportunità. Le imprese si muove-            fanno ritorno in madre patria possono              cercando di fare proprio per frenare l’au-
   ranno a macchia di leopardo, perché al-           affidarsi all’additive manufacturing per           mento dei prezzi. Davide Ielmini

                                                                                                                                   imprese e territorio | 19
items

               DIVERSIFICARE
               È MEGLIO       È la flessibilità
                              l’oro del 2021

                                             www.impreseterritorio.org

20 | imprese e territorio
items      strategie anticrisi

La crisi è maestra in tante materie, ma          confermata, dai piccoli ai grandi.                temporaneamente anche allo smartphone
in una in particolare si è ritagliata anche      Tre mesi di stop, ad esempio, potevano            del proprietario. Se si è trattato di un fur-
una specializzazione: la diversificazione        mettere alla prova duramente la Yalos Mu-         to, Viasat coordinerà l’azione delle forze
dei mercati è una risorsa fondamentale           rano, della famiglia Ferro. Realizzare splen-     dell’ordine per il recupero della bicicletta
per affrontare la tempesta. Una lezione          dide creazioni in assenza di turisti, però,       rubata.
trasmessa anche durante la recessione di         non era foriero di una ripresa a mille su
più di dieci anni fa: chi sa lanciare nuovi      questo fronte. Invece, si riesce ad andare        Del resto, spostandosi sul fronte dei co-
prodotti e intercettare nuovi trend oppo-        avanti perché si erano già aperti degli altri     lossi, parla chiaro l’esempio di Ferrero, una
nendo la sua flessibilità a questo magma,        canali. L’oggettistica è il main business, si     realtà e un settore che non hanno risenti-
ha più chance di cavarsela.                      è ripreso ad esempio il filone delle raccol-      to della tempesta Covid. Ma non per que-
E magari di crescere.                            te punti con i supermercati che è andato          sto si sono fermati nel guardare avanti
Non tutti però l’hanno colta. Il recente rap-    bene e si è dato ulteriore sviluppo al set-
                                                                                                   e diversificare. Il gruppo Ferrero, con 75
porto sulla competitività 2021 Istat l’ha        tore bagno.
                                                                                                   anni di esperienza dedicati allo sviluppo di
messo a fuoco. A fine 2020 si conside-           Spesso, dunque, si semina prima della
                                                                                                   prodotti dolciari innovativi, è entrato nel
                                                 tempesta. E insieme, è ancora meglio. Pa-
                                                                                                   mercato dei gelati confezionati, che in Ita-
                                                 trolline, azienda leader nella produzione
                                                                                                   lia vale qualcosa come 1,9 miliardi di euro.
                                                 dei sistemi di sicurezza ad esempio per
                                                 auto e moto, è salita in bicicletta così. Sì,
    Nel momento delle difficoltà,
                                                 perché quest’era Covid ha visto anche                   Per lanciare nuove linee
     dice l’Istat, un quarto delle               il boom delle bici, elettriche e non solo               una via cruciale è spes-
        imprese ha impostato                     (quelle tradizionali nel 2020 sono cresciu-             so la collaborazione con
    delle reazioni nel segno della               te del 14%). Altrettanto lanciato però è il             altre imprese. Una realtà
     diversificazione, dai canali                trend dei furti: +60% nel primo semestre                confermata, dai piccoli ai
                                                 dello scorso anno e da notare che molti
     di vendita ai nuovi prodotti                                                                        grandi: ecco le storie di chi
                                                 non presentano denuncia. Così Patrolline
     Che non per forza devono                                                                            lo ha fatto con successo
                                                 si è alleata con Viasat, eccellenza italiana
         essere le mascherine                    nelle soluzioni telematiche satellitari de-
                                                 dicate alla sicurezza, e Mansutti spa uno
                                                                                                   Missione dichiarata, diventare un attore
                                                 dei principali gruppi assicurativi Italiani dal
                                                                                                   importante nel mondo dei gelati confe-
                                                 1925: questa partnership ha permesso di
ravano a rischio il 33% delle aziende con                                                          zionati della grande distribuzione organiz-
                                                 ampliare i servizi di protezione e sicurezza
meno di 10 addetti, il 26,6% delle piccole                                                         zata. Nella Gdo infatti viene distribuito,
                                                 dedicati al mondo Smart Mobility.
(10-49), il 10% delle medie (50-249) e il 15%                                                      inoltre, il 60% del totale dei gelati confe-
delle grandi (oltre 250). Elementi scatenan-                                                       zionati venduti in Italia. Ferrero ha deciso
                                                 Spiega il presidente Angelo Chianese: «Ve-
ti, legati alla pandemia, illiquidità e caduta   rificati i numeri dei furti in questo speciale    di puntare su stecchi e ghiaccioli. E que-
della domanda interna. Un quarto abbon-          ambito, abbiamo pensato a PatrolBike, un          sto anche esportando in Francia, Germa-
dante delle imprese, tuttavia, ha impostato      localizzatore satellitare autoalimentato,         nia, Austria e Spagna. Come è stato pre-
delle reazioni nel segno della diversificazio-   discreto e di piccole dimensioni che, colle-      parato il terreno? Lo sviluppo dei gelati e
ne. Questa viaggia dai canali di vendita ai      gato a una App, permette di conoscere in          dei ghiaccioli Ferrero è stato ulteriormen-
nuovi prodotti. Che non per forza devono         ogni momento dove si trova la propria bici        te rafforzato grazie alle sinergie con Ice
essere le pur vitali mascherine.                 ed aiuta a ritrovarla in caso di furto». Atti-    Cream Factory Comaker, società spagnola
                                                 vo un monitoraggio 24 ore su 24: in caso          specializzata nello sviluppo e nella produ-
Non solo: per lanciare nuove linee, appun-       di rimozione del dispositivo, il sensore di       zione di prodotti per gelateria, con più di
to, una via cruciale è stata spesso la col-      vibrazione invia una notifica d’allarme in        55 anni di esperienza: due anni fa Ferrero
laborazione con altre imprese. Una realtà        tempo reale alla Centrale Operativa e, con-       ne ha acquisito il controllo. Ma. Lu.

                                                                                                                                imprese e territorio | 21
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