Affari di famiglia 03| - Imprese e territorio
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - LO/VA M A G A Z I N E D I I N F O R M A Z I O N E D I C O N F A R T I G I A N AT O I M P R E S E VA R E S E Affari di famiglia 03|
IPE IMPRESE DI PROVATA ECCELLENZA PERCORSI DI ALTA FORMAZIONE E BADGE DELLE COMPETENZE PER INSTALLATORI DI IMPIANTI Sei un impiantista e vuoi far crescere la tua attività? Vuoi dimostrare la qualità e le competenze della tua impresa? » Scegli un percorso di formazione innovativa » Qualifica il livello dei tuoi servizi » Consolida e amplia il tuo business Diventa anche tu un’Impresa di Provata Eccellenza e dimostra quanto vali. CORSI INNOVATIVI, WORKSHOP E SEMINARI » Scegli il percorso più adatto alle tue esigenze » I corsi sono tenuti dai migliori docenti e da partner leader del settore » Acquisisci il Badge IPE per la tua attività » Verrai inserito nel Registro online delle Imprese di Provata Eccellenza » Le tue competenze tecniche saranno verificabili dai tuoi clienti e fornitori » Potrai sempre dimostrare i livelli raggiunti grazie al logo IPE e al QR code collegato al Registro online » Confartigianato e Artser continueranno a sostenere la crescita della tua attività attraverso la formazione e l’aggiornamento CONTATTACI PER SAPERNE DI PIÙ WWW.ASARVA.ORG/NOSTRI-SERVIZI/SERVIZI/IPE-IMPRESE-DI-PROVATA-ECCELLENZA.HTML
editoriale FORMAZIONE EIl futuro RIQUALIFICAZIONE dipende dal nuovo sapere Il premier Draghi, nel momento dell’insediamen- impresa e nuove strategie organizzative. Nulla to, ha scelto di portare l’attenzione del Parla- d’impossibile, salvo avere dalla parte delle im- mento, delle forze politiche e dell’opinione pub- prese le figure necessarie a mettere mano ad blica sul tema della formazione, in particolare un tema che per molti di noi è una nebulosa quella ad alta specializzazione tecnica (ITS). confusa. Una scelta giusta, coraggiosa, non scontata Bene, dunque, la direzione indicata nel costruire dopo che per anni si è assecondato solo in par- le professionalità del futuro: toccherà poi alle te l’assunto che la competenza fa crescere il successo di un’azienda. imprese interagire e accogliere i giovani profes- L’osservatorio del lavoro di Confartigianato Va- sionisti per traghettare le nuove conoscenze, e rese ha rivelato meno di un mese fa che, se tradurle nella pratica della quotidianità produt- da un lato assistiamo all’incremento della di- tiva. soccupazione tra gli under 29 (+3,5%) dall’al- Anche in provincia di Varese, che in quanto a tro aumentano anche le competenze difficili da Its ha già compiuto notevoli sforzi (ITS Red, ITS reperire (+4,5 tra 2019 e 2020). Un incredibile Incom e ITS Lombardo Mobilità Sostenibile), pro- esempio di mismatch al quale è bene che si babilmente sarà necessario ampliare l’offerta faccia fronte rapidamente per non ritrovarci a per rispondere fino in fondo alle richieste che, rincorrere cambiamenti palesemente in atto. di qui ai prossimi mesi-anni, arriveranno dalle Cambiamenti che attribuisco in parte allo tsu- nami che la pandemia ha riversato su noi im- aziende del territorio (e non solo). Non dimen- prenditori: abbiamo preso atto che la digitalizza- tichiamo che un bacino formativo altamente Davide Galli - Presidente Confartigianato Varese zione è un processo irreversibile, da aggredire qualificato è un ottimo polo attrattivo per l’in- rapidamente per assecondare i cambiamenti sediamento delle nuove imprese, fondamentali del mercato. Certo, di Impresa 4.0 si parla da alla luce della contrazione in atto dalla pre-pan- anni, ma mai come oggi un concetto che per demia a oggi (- 1.900 attività economiche). molti è rimasto nell’astrazione della normativa, A rinforzo dello sforzo “esterno” dovremo af- si è tradotto in necessità per competere. E per- fiancare quello interno: siamo di fronte al bivio ché digitalizzazione sia, occorrono competenze. della formazione. Se non troveremo spazio nei Giovani preparati a ragionare con la logica del nostri piani aziendali per processi di re-skilling digitale da affiancare a collaboratori strutturati e up-skilling dei nostri collaboratori, rischieremo da riqualificare. La stessa transizione ecologica, che assor- di ritrovarci con ambizioni frustrate e obiettivi birà una quota rilevante del Pnrr oggi al vaglio mancati. È il momento di considerare la forma- dell’Europa, c’impone di ragionare con canoni zione dei giovani e dei nostri collaboratori il bi- differenti, di immagine nuove modalità di fare glietto del futuro. L’unico, ad oggi, possibile.
Non mettermi accanto a chi si lamenta senza mai alzare lo sguardo, a chi non sa dire grazie, a chi non sa accorgersi più di un tramonto. Chiudo gli occhi, mi scosto un passo. Sono altro. Sono altrove. Alda Merini SOMMARIO editoriale FORMAZIONE E RIQUALIFICAZIONE. IL FUTURO DIPENDE DAL NUOVO SAPERE_________________________ 03 l’analisi DRAGHI, IL PADRE DELL’EUROPA. UN “CIAMPI-BIS” A DURATA LIMITATA?______________________________ 05 L’IMPRESA RISOLUTA CHE BATTE I LUOGHI COMUNI______________________________________________ 06 cover story LA FAMIGLIA MODELLO È UN MODELLO D’IMPRESA_______________________________________________ 08 UN COLLANTE EFFICACE. QUANTO FA BENE ASCOLTARSI___________________________________________ 10 DA DESIGNER A IMPRENDITRICE PER PASSIONE. “L’AZIENDA? UNA SORELLA”__________________________ 12 HO SEMPRE DETTO: NO, LÌ MAI. MA DOPO L’INCIDENTE DI PAPÀ HO CAPITO CHE ERA IL MIO POSTO________ 14 profili di impresa INNOVARE NELLA TRADIZIONE _________________________________________________________________ 16 items LE MATERIE PRIME VALGONO ORO. SOLUZIONI E CONSIGLI PER SUPERARE LO CHOC-RINCARI_________ 18 DIVERSIFICARE È MEGLIO. È LA FLESSIBILITÀ L’ORO DEL 2021____________________________________ 20 VEDRETE, LE FIERE RINASCERANNO___________________________________________________________22 PRIMA RAZIONALIZZATE, POI METTETECI LA TECNOLOGIA________________________________________24 DISTRETTI PER SEMPRE. CHI SI DIVIDE È PERDUTO______________________________________________26 INCUBO “IMPRESE ZOMBI”. UN PROBLEMA PER LE CASSE E UN “BUCO” PER I FORNITORI______________28 LA NUOVA VITA DI MALPENSA. LA CAPITALE DEL CARGO DECOLLA E SI TRASCINA UN NUOVO BUSINESS_ 30 consigli per le imprese DATI, QUESTI SCONOSCIUTI. EPPURE CHI LI SA USARE PUÒ FARE LA SCELTA GIUSTA___________________32 NON SOLO PREZZO E PROFITTO. LA MIA TRANSIZIONE ECOLOGICA È BENESSERE PER LA COMUNITÀ______34 SANTI, POETI, NAVIGATORI E... PICCOLI IMPRENDITORI______________________________________________36 IN FUGA DALLA “RIUNIONE PERMANENTE”. DATEVI TEMPI E OBIETTIVI. È STRATEGIA_____________________38 SONO, DUNQUE VENDO. PRIMA SI CAPISCE MEGLIO FUNZIONA IL BUSINESS_________________________40 PRIMA DI PUBBLICARE CHIEDITI: IL MIO CLIENTE LO CONDIVIDEREBBE?____________________________42 Magazine di informazione di Confartigianato Imprese Varese. Caporedattore - Davide Ielmini Viale Milano 5 Varese - Tel. 0332 256111 - www.impreseterritorio.org Progetto grafico e impaginazione - Confartigianato Imprese Varese Stampa Litografia Valli INVIATO IN OMAGGIO AD ASSOCIATI E ISTITUZIONI Tiratura, 8.400 copie - Chiuso il 13 maggio 2021 Autorizzazione Tribunale di Varese n.456 del 24/1/2002 Direttore Responsabile - Mauro Colombo Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a euro 28 ed è compreso nella quota associativa. Presidente - Davide Galli La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali
COVER STORY DRAGHI, Si sta/ come d’autunno / sugli alberi / le foglie. In questo anno di pandemia, molti italiani si sono sen- titi sicuramente così. Con quello stesso senso di precarietà descritto in una manciata di sillabe nella IL PADRE poesia “Soldati” di Giuseppe Ungaretti, ispirata all’e- sperienza della trincea durante la Grande guerra. In questi mesi si è parlato di coprifuoco, battaglia DELL’EUROPA contro il virus e di fronte ospedaliero, di medici e infermieri diventati eroi in corsia. In che fase della guerra siamo ora? Non è ancora finita, ma grazie ai vaccini si è iniziato a guardare UN “CIAMPI-BIS” con speranza alla pace e a firmarla è stato chiama- to Mario Draghi, considerato un padre della patria. Anzi, dell’Europa. Sono stati in molti a paragonare il governo di Mario Draghi a quello di Carlo Azeglio A DURATA Ciampi che nel 1993 raccolse un’Italia a pezzi sul piano politico ed economico. Il Paese un anno prima aveva evitato il baratro della bancarotta con una LIMITATA? manovra finanziaria pesantissima, varata da Giu- liano Amato. Ben 93mila miliardi delle vecchie lire, provvedimento preceduto da un prelievo forzoso del 6 per mille sui depositi bancari. E poi c’era Tan- gentopoli che aveva spazzato via un’intera classe Michele Mancino vicedirettore Varesenews dirigente a colpi di avvisi di garanzia. L’arrivo di Ciampi fu una scelta quasi obbligata dell’allora Presidente della Repubblica Oscar Lui- gi Scalfaro e, come accade oggi con Draghi, mise d’accordo quasi tutti. Ciampi come Draghi proveni- va dalla cultura della Banca d’Italia, dettaglio non indifferente per un Paese che non voleva allonta- narsi dall’Europa. La sua competenza economica era fuori discussione e il suo spiccato senso di giu- stizia sociale unanimemente riconosciuto. Il nuovo presidente del Consiglio nel luglio del 1993 per rico- struire il Paese diede vita insieme alle parti sociali al «Patto per la politica dei redditi e lo sviluppo». L’ampia maggioranza che sosteneva Ciampi aveva preso atto che la priorità era mettere il Paese nelle condizioni di ripartire sancendo un’alleanza tra Sta- to e parti sociali, ovvero sindacati e associazioni datoriali. Lo stesso presidente del Consiglio a po- steriori ammise che il risultato più significativo del suo governo fu l’accordo sul costo del lavoro. Anche a Draghi, nonostante l’era della concertazio- ne venga da tempo data per morta, si chiede di ascoltare, scegliere e decidere per il bene del Pae- se soprattutto quando verranno meno l’emergenza e tutti i provvedimenti per fronteggiare la crisi e mantenere la coesione sociale. Una volta finita la guerra contro il Covid-19, scadrà il suo lasciapas- sare in parlamento, così come accadde al governo www.impreseterritorio.org di transizione di Ciampi, rimasto in carica per un solo anno. Il tempo necessario per varare alcune riforme strutturali e mettere in sicurezza l’Italia e il suo futuro in Europa.
L’analisi/2 Matteo Inzaghi Direttore Rete 55 L’IMPRESA RISOLUTA che batte i luoghi comuni Diceva Martin Luther King che la salvezza agli urti più feroci senza spezzarsi, ma an- zare le risorse umane che resteranno in ac- umana giace nelle mani dei creativi insod- che la capacità psicologica di uscire inden- qua, alla mercé di correnti e pesci carnivori. disfatti. ne da eventi traumatici. E cosa c’è di più creativo dell’impresa, ca- Parola emblematica, non c’è dubbio. Cui ne Ciononostante, ritengo che un punto im- pace di guardare un po’ più in là, immagi- aggiungo un’altra: risoluzione, a mio av- portante, culturale prima ancora che eco- nare, contribuire al cambiamento grazie a viso più calzante, trattandosi di imprese. nomico, sia già stato segnato e abbia cam- una visione inedita e a un’idea di futuro? Perché indica la capacità di sciogliere i nodi biato per sempre le sorti della partita. Proprio lì, nelle mille sfaccettature che il scorsoi, le difficoltà più complesse. E dalla Mi riferisco al rapporto tra imprenditori e termine impresa sa esprimere, si annidano mia personale esperienza, frutto dell’inces- dipendenti e alla rappresentazione plastica i germi di una ripartenza tanto agognata sante interlocuzione che mi porta quotidia- di una sinergia che l’emergenza Covid ha quanto difficile da cogliere e definire. namente a confrontarmi con imprenditori e riaffermato in tutta la sua inequivocabile Eppure, tra le pieghe di un presente che collaboratori, manager e amministrativi, im- potenza virtuosa. assilla e spaventa per il suo carico di in- piegati e operai, sono convinto che, a crisi A fronte di uno Stato che ritardava l’ero- certezza, è possibile riconoscere, già oggi, finalmente conclusa, ci guarderemo indie- gazione degli ammortizzatori sociali, tanti le coordinate di ciò che porterà l’economia tro e scopriremo che i nodi risolti saranno “capitani d’impresa” hanno messo mano al fuori dall’atroce palude che ci imprigiona più di quanti crediamo. portafogli e anticipato la cassa. A fronte di da oltre un anno. In fondo, sono le stesse Non prendetemi per un sognatore, o per un una situazione di emergenza sanitaria che coordinate che hanno tenuto in piedi, nella ingenuo osservatore che si ostina a guar- allarmava e mieteva vittime, tanti proprie- furia della tormenta, attività che sembra- dare il bicchiere mezzo pieno. So bene che, tari hanno messo in sicurezza le proprie vano destinate a collassare e che invece, di macerie, toccherà contarne parecchie. ditte, acquistato dispositivi, implementato oggi, come fili d’erba soffocati dall’asfalto, E che la sofferenza collettiva raggiungerà la tecnologia aziendale per consentire il la- trovano la forza di penetrare lo strato fred- (fino a superare) i livelli, già assai dramma- voro a distanza, favorito il cambio di turni do e nero e ritrovare la luce. tici, di dieci anni fa. Perciò guardo con inte- per evitare incroci e sovrapposizioni. resse e molta apprensione al momento in E, nello stesso tempo, migliaia di lavoratori La chiamano resilienza, prendendo a pre- cui toccherà al Sistema nel suo complesso si sono messi a disposizione senza se e stito la dote di quei materiali che resistono il compito di riassorbire, ricollocare, valoriz- senza ma; hanno macinato più ore del so- 6 | imprese e territorio
L’analisi/2 www.impreseterritorio.org lito, rivoluzionato la propria personale rou- tine, incastrato faticosamente l’organizza- zione del lavoro con un ménage domestico che, a scuole chiuse, ha finito per scardina- re qualunque coordinata domestica. Nulla di nuovo per chi lavora nel tessuto delle Pmi, né per chi, con quel tessuto, in- terloquisce regolarmente. Ma il nostro è un Paese strano, nel quale realtà e rappresentazione ideologica viag- giano spesso a braccetto, contribuendo a proiettare, agli occhi dell’immaginario, una visione stereotipata, manichea, abituata a dipingere fronti, rigidità e contrapposizioni, laddove, il più delle volte, spiccano sinergia, flessibilità e condivisione. Ecco, mi piace pensare che almeno questo risvolto possa dirsi consolidato al punto da diventare, d’ora in avanti, parte integrante della narrazione d’impresa. Perché ciò che è stato salvato e che, in prospettiva, tornerà ad alta quota, non è frutto di isolate volontà, ma di un unico cuore resiliente e risoluto, capace di bat- tere più forte delle avversità. imprese e territorio | 7
COVER STORY www.impreseterritorio.org Parliamo di imprese di famiglia e cerchiamo di capire come possono affrontare i cambiamenti, i processi di sviluppo, l’ingresso di nuovi componenti La famiglia modello è un modello d’impresa Antonio Belloni Regola numero uno: l’impronta migliore che una famiglia possa imprimere alla gestione della propria attività è mettersi al secondo posto. Prima l’impresa e poi le mogli, i mariti e i parenti tutti 8 | imprese e territorio
COVER STORY Una storia italiana/1 Prima di un buon modello di gestione, per strategia non è come farli meglio e guada- ritti o pretese, spesso emotivamente più far funzionare un’impresa familiare serve gnare di più, ma come sopravvivere, come costosi del denaro. una famiglia modello. L’impronta migliore dare continuità alla nostra attività a di- Quante attività abbiamo visto colare a pic- che una famiglia possa imprimere sulla ge- spetto dei cambiamenti e delle difficoltà co, piuttosto che essere cedute a nuovi stione della propria attività è infatti metter- esterne o interne. soci, o manager più capaci di un parente? si al secondo posto: prima l’impresa e poi Spesso, le imprese che si schiantano, sono le mogli, i mariti e i parenti tutti. Ma perché proprio quelle che antepongono il manteni- Questi sono alcuni dei casi in cui l’interesse parlarne proprio adesso? Nei momenti di mento del controllo della famiglia alla so- della famiglia – tattico e non connesso alla difficoltà elevata, il ruolo della famiglia può pravvivenza dell’attività d’impresa. I numeri sua vita – prevale sull’interesse dell’impre- essere un fattore che decide la sorte di ci dicono infatti che solo il 31% delle impre- sa a sopravvivere – questo sì strategico. un’azienda. se sopravvive alla seconda generazione di La coscienza con cui la famiglia modello imprenditori e solo il 15% alla terza. invece capisce che è giusto dar priorità Viene spontaneo chiedersi se esista un mo- Per sopravvivere, quindi, la “famiglia model- all’attività, è poi la stessa che segna la dello efficace per far funzionare bene le lo” adotta due principi: imprese familiari: c’è uno schema in grado > mette da parte i propri interessi, se strada per investire nelle persone e nelle di prevalere sui pregi e i difetti congeniti e quando contrastano, rallentano, osta- relazioni all’interno dell’impresa. La tattica che hanno e di andare bene per le migliaia colano o pregiudicano la sopravvivenza e la visione mettono infatti sul tavolo degli di imprese familiari esistenti, specialmente dell’impresa; imprenditori alcune scelte, come quelle di: tra le piccole e medie? Tra i tanti modelli di > riconosce le esigenze strutturali con- > fare alleanze; gestione variamente proposti, prendiamo a nesse alla propria esistenza. > realizzare nuovi prodotti; prestito quello di Luca Marcolin di Family Sono queste necessità primarie a dare una > individuare nuovi mercati o canali di ven- Business Unit, che si concentra su quattro forma, graduale e progressiva, alle scel- te che l’impresa deve fare: nelle imprese dita o distribuzione; elementi: > la strategia e la visione; buone non è mai la necessità familiare a > cercare nuovi modelli di business. > le persone e le relazioni; dettare le scelte. In questo modo la fami- > l’organizzazione e i processi; glia può essere un mezzo – talvolta molto Solo questa mentalità, che mette al primo > i numeri e gli obiettivi. efficace – per raggiungere gli obiettivi ne- posto l’azienda, può guidare la famiglia nel- cessari imposti dalla strategia. Ma non può la consapevolezza e nell’umiltà necessarie Concentriamoci poi sui primi due, perché essere mai il fine. Purtroppo, molti impren- a comprendere che possano servire ma- sono indispensabili al dispiegarsi dei suc- ditori confondono le due cose, e la famiglia nager e competenze esterni, consiglieri di cessivi. Ovvero: se strategia e visione, per- diventa così “il” criterio con cui governare sone e relazioni non trovano la famosa qua- l’impresa: guida le scelte tattiche, influenza amministrazione professionali, nuovi soci, dra, per organizzazione e processi, numeri assunzioni e licenziamenti, spinge ad apri- oppure un passo di lato. Dare priorità all’im- e obiettivi non c’è speranza di funzionare. re attività nuove e persino a indebitarsi. presa significa spesso prendere decisioni Perché, quindi, il destino dell’impresa do- Sovrasta così le decisioni obbligate dalla dolorose proprio a scapito della propria fa- vrebbe precedere per importanza quello sopravvivenza e non rinviabili, quelle stra- miglia, come il caso del fondatore della ca- (del controllo) della famiglia? Partiamo dalla tegiche. tena della grande distribuzione o dell’azien- strategia: questa non consiste nell’infila- Nei casi di successo la famiglia è invece da di domotica avanzata che hanno voluto re un Rosario di scelte giuste, ma è già un contributo alla sopravvivenza dell’im- scritta, e riconoscerla fa la differenza. Se presa. Spesso può esserlo con i suoi soldi, i figli fuori dal cancello. produciamo torte o tondimi metallici, guar- investiti o prestati; con il tempo dedicatole Scelte drastiche, ma indispensabili alla pro- nizioni in plastica o abiti da bambino, la fuori dall’ordinario; con rinunce, a ruoli o di- sperità e all’esistenza dell’impresa stessa. imprese e territorio | 9
COVER STORY Un collante efficace Quanto fa bene ascoltarsi Le statistiche dicono che la quasi totalità degli imprenditori di seconda generazione ha ancora bisogno dei consigli dei padri. Perché? Perché equivale www.impreseterritorio.org ad arricchirsi 10 | imprese e territorio
COVER STORY Una storia italiana/2 Spesso i figli hanno studiato e viaggiato di più dei geni- tori che sono in azienda e grazie a ciò hanno anche avu- to la possibilità di agganciarsi a un mondo che cambia Ascoltare i clienti non è semplice né usua- sità, e nel particolare, le cose non ascolta- senza il rischio essere buttati fuori. le, ma è universalmente sentito come in- te finiscono per moltiplicare le possibilità dispensabile per orientare l’impresa al di errore, con tutte le conseguenze che Un altro caso. Le statistiche dicono che la mercato. Altrettanto importante, ma molto questo comporta. Così le informazioni non quasi totalità degli imprenditori di seconda meno condivisa, è invece l’idea dell’ascolto raccolte si trasformano in recrudescenze, generazione ha ancora bisogno dei consi- reciproco, quello che dovrebbe abitualmen- livori, conflitti. gli dei padri. Perché? Perché ascoltare i te avvenire dentro l’impresa. padri, le madri o i nonni che fecero l’impresa Un caso. Spesso dentro l’impresa si repli- equivale ad arricchirsi gratuitamente con le Per i fondatori significa prestare l’orecchio cano le cattive abitudini che si hanno in loro lunghe esperienze di vita imprendito- ai figli che la ereditano, per i figli ai geni- famiglia nei confronti dei figli. Con quale riale. Assorbire le esperienze, anche sotto tori che l’hanno edificata, o per entrambi, diritto pretendi di dirmi cosa devo fare? forma di storie apparentemente noiose, ai manager chiamati ad assisterli con ruoli Quest’impresa è una mia creatura! è una significa immagazzinare i loro set di erro- di responsabilità più o meno elevata. Nes- frase piuttosto comune, e quando va peg- ri più o meno frequenti, ripercorrere tutti i suna di queste tre pratiche è banale, e gio si può persino sentire un perentorio Qui loro tentativi e i modi passati e presenti di nemmeno frequente. Eppure, la mancanza comando io! fare le cose. di ascolto dentro l’impresa è uno dei muri C’è un terzo caso. La managerializza- dietro a cui si nascondono errori, decisioni Entrambe le situazioni ben riassumono l’at- zione delle imprese, soprattutto familiari, non prese, ritardi, cambiamenti mancati, e teggiamento di chi non intende ascoltare comincia con l’attitudine all’ascolto, con veri e propri fallimenti. i figli. Eppure, la voce delle ultime gene- il riconoscere l’autorevolezza di chi porta razioni può portare informazioni utilissime. professionalità esterne dentro l’impresa. Non ascoltarsi fa male, soprattutto alle im- L’ascolto dell’avvocato, del commercialista, prese familiari. Infatti, in quelle tipicamente Spesso i figli hanno studiato e viaggiato del manager interno, del funzionario dell’as- piccole, non ci sono strutture o codici di di più dei genitori che sono in azienda. È sociazione di categoria e della società di comportamento che dettano i tempi e le quasi certo che l’abbiano fatto a spese di formazione, sono il bivio da imboccare per regole automatiche di una comunicazione questi ultimi, proprio mentre loro lavorava- costruire un’impresa che cresce con le sue interna. Spesso sono il regno del non det- no e li mantenevano, ma grazie a ciò hanno gambe ed affronta i cambiamenti senza to: ci si incrocia scambiandosi velocemente anche avuto la possibilità di agganciarsi a chiudersi in cantina. un’idea o un messaggio e le riunioni di inizio un mondo che cambia. Per questo, spesso, Manager e professionisti costano, ma o fine settimana/inizio o fine progetto sono possono essere l’unica siringa in grado di ascoltarli ha una serie infinita di vantaggi. un optional. E soprattutto si pensa che se iniettare nell’impresa un po’ di cultura di- Il primo è che non vedono solo il prodotto, il capo conosce il problema non serva più gitale, di mentalità innovativa e, per via dei ma sono curiosi di come gli altri – i concor- affrontarlo: è lui l’unico punto da cui parto- viaggi, di voglia di proiettarsi verso mercati renti – facciano le cose, e spesso sono un no e a cui devono arrivare le informazioni. esteri. altrettanto stimolo per cambiarle. Hanno il polso esterno del mercato, e vanno abi- Proprio il capo, lui che deve fatturare, con- In generale, se sanno inserirsi con umiltà, tuati a portarlo dentro le nostre imprese, a sidera l’ascolto una perdita di tempo; ep- con qualche ruolo laterale e pratico, posso- farlo circolare sotto forma di informazioni. pure, non ascoltarsi produce costi eleva- no poi contribuire a portare un nuovo modo In tutti e tre i casi, ascoltarsi è un collante tissimi, che ignoriamo e tornano indietro di vedere le cose, essere l’enzima di qual- efficace tra generazioni, tra livelli gerarchici, come un boomerang. In generale, infatti, che cambiamento futuro, e guadagnarsi il tra proprietà e professionalità indipendenti. poca informazione produce alta comples- diritto di dire ai genitori quando sbagliano, Porta beneficio a tutti. Antonio Belloni imprese e territorio | 11
COVER STORY Davide Ielmini Da designer globetrotter a imprenditrice per passione «L’azienda? Una sorella» Valeria Dellea a 37 anni ha scelto la Delsa Automazioni di Grandola, l’a- zienda di famiglia, che ha un motto: l’uomo Delsa ha la testa grande e il corpo piccolo; è un uomo che ragiona, pensa e crede in quello che fa www.impreseterritorio.org 12 | imprese e territorio
COVER STORY Una storia italiana/3 VALERIA DELLEA IMPRENDITRICE La fantasia non le manca, la determinazio- mezzo e ci sono così tante cose da sco- faccio tante domande a papà. Che a volte si ne nemmeno. Se a queste si aggiungono prire, imparare. Tante idee da condividere. arrabbia, e quando lo fa spiega ancora me- l’allenamento al duro lavoro, lo spirito di Sono appassionata e non mi manca niente. glio, perché gli sembra impossibile che non squadra, la capacità di reagire agli imprevi- Forse, una cosa: negli ambienti della moda sappia ancora certe cose. Lo sconforto se sti e l’inclinazione ad una certa abilità orga- non ero la figlia del titolare, e questo un ne va giorno dopo giorno». nizzativa, allora si può anche capire la scel- po’ di differenza la fa». Ma Valeria ha fatto ta di Valeria Dellea. Sorella di Ilaria (lavora contenti tutti e anche la sua responsabile Alla Delsa Automazioni, Valeria lavora sulla nel settore turistico), Patrizia (insegnante a Moschino ha accettato l’idea: «Temo tu pianificazione delle commesse e affianca di letteratura italiana e francese) ed Enrico, possa perdere quel talento – le disse – che papà nella relazione con i clienti. Ma la vera ingegnere meccanico. in te invece dovrà sempre esserci. Ad aiu- sfida è la definizione di «una vera e propria Una scelta che Valeria vi definirà in mille tarti in questa scelta saranno le tue doti strategia di pubblicità e marketing, perché modi diversi, ma evitando qualsiasi agget- organizzative». qui manca. Allora, la notte penso a cosa tivo possa togliere poesia a questa stra- poter fare: per esempio, essere più presen- da che lei ha deciso di percorrere all’età di ti sui social in modo creativo. Da qui sono trentasette anni. Dal lavoro di designer per Nessun ripensamen- partita realizzando alcuni video che man- la prima linea uomo di Moschino, da Milano to dopo l’abbandono do ai nostri potenziali clienti per mostrargli e dal mondo, dalle sfilate e dalle settimane del mondo della moda: come funzionano le macchine realizzate chiusa tra laboratori e passerelle alla Delsa «Non pensavo fosse così dalla Delsa. Agli inizi papà era scettico, ma Automazioni di Grantola. L’azienda di fami- difficile, ho ancora tanto ora i video li manda anche lui». La comu- glia che Valeria considera come se fosse da imparare, e riempio nicazione digitale aiuterà anche sul fronte un’altra sorella, «perché papà ne ha sem- pre parlato con una passione così grande». di domande papà». Il fiere: «Qui passeremo dalle strette di mano futuro? Crescere, anche di papà alla presenza virtuale. È per que- Designer nel settore Moda, appagata da un nel digitale sto che lavorerò per ottenere un sito più dinamico e una pagina LinkedIn in grado di lavoro creativo ma «sempre in conflitto con il tempo che sottraeva alla vita privata», un cogliere tutte le emozioni che si vivono in giorno Valeria ripensa ai racconti di papà questa azienda per trasferirle a chiunque». Dante e a quelle parole dette con la preoc- Papà Dante le ricorda il must dell’azienda - In ultimo, i settori: Delsa è leader nella pro- cupazione tra i denti poco dopo la grande l’uomo Delsa ha la testa grande e il corpo duzione di macchine di stampa a caldo e crisi finanziaria del 2008. Dopo un anno, piccolo; è un uomo che ragiona, pensa e cre- assemblaggio e soluzioni su misura per Valeria è inamovibile: «Papà vengo qui. de in quello che fa – e sfodera il primo consi- l’automazione dei processi industriali, in Vengo a lavorare con te!». E papà, che ha glio: «L’idea di chi hai davanti te la fai nei pri- particolare nei settori del packaging e de- sempre difeso la libertà di scelta dei figli, si mi sette secondi: sono quelli che contano». gli articoli in materiale plastico. Ma il primo concede una sola domanda: «Sei sicura?». I limiti tecnici, invece, si affrontano e si su- amore non si scorda mai, e il cuore di Vale- Dante la incoraggia a non fare colpi di te- perano con pazienza: «Tante volte mi sono ria è lì che batte: «Non mi tolgo dalla testa sta, ad aprire una partita Iva per non ab- detta “non pensavo fosse così difficile”. An- la possibilità di entrare anche nel settore bandonare il suo progetto. Ma Valeria è cora oggi ci sono parole che non conosco e moda, per sfruttare le nostre competenze più che convinta: «Sono qui da un anno e ne cerco il significato sul vocabolario. Però nel vasto mondo degli accessori». imprese e territorio | 13
COVER STORY Adriana Morlacchi Ho sempre detto: no, lì mai Ma dopo l’incidente di papà ho capito che era il mio posto www.impreseterritorio.org Eleonora Mazzalovo di Mem Srl: «All’inizio ho dovuto imparare a farmi le ossa e ad essere credibile nei confronti dei clienti e di chi si occupa della parte tecnica. In tutto questo ha pesato il fatto che fossi una donna» 14 | imprese e territorio
COVER STORY Una storia italiana/4 ELEONORA MAZZALOVO IMPRENDITRICE Cosa significa per una donna giovane pren- che è proprio negli affetti e nelle persone in tutto questo ha pesato il fatto che fos- dere da un giorno all’altro le redini dell’a- con cui si lavora che si trova la forza di si una donna. All’inizio tutti chiedevano di zienda di famiglia, quando nella vita avreb- andare avanti. «Un’azienda di famiglia a vol- mio padre o “di un uomo”. Ma io rispondevo be pensato di fare tutt’altro? «Mi viene da te è un vantaggio: si riesce a comunicare sempre: “parli pure con me”>. sorridere quando penso al momento in cui di più con i dipendenti. Si recepiscono di Eleonora ora ha 35 anni. Aveva 25 anni ho fatto questa scelta – risponde Eleonora più i messaggi. Nello stesso tempo, però, quando è entrata in azienda, lasciando il Mazzalovo di Mem Srl, azienda di Castelse- stando così fianco a fianco, è possibile prio specializzata nella produzione di com- perdere la credibilità. Si lavora tutti nello praticantato in un ufficio di commercialista. ponenti per macchinari - Avevo sempre stesso gruppo. Il concetto di famiglia viene JOgni tanto mi chiedo dove sarei adesso detto a mio padre che non avrei mai messo trasferito all’azienda. Altro che manager, se mio padre non avesse avuto l’inciden- piede in azienda. Da bambina ho patito la te. Avrei preso un’altra strada? Sarei di- mancanza dei miei genitori che erano sem- ventata davvero una commercialista? – si pre dedicati al lavoro. Un’attività di famiglia «Le aziende familiari, spe- domanda l’imprenditrice – In un’azienda di porta con sé tante responsabilità e sacri- cialmente di contoterzisti, famiglia ci si trova a far di tutto. Mio padre fici. Io non volevo questo nella mia vita per nel mezzo della filiera di si è specializzato in officina. Io il mio ruolo non togliere tempo un domani ai miei figli. fornitura, risultano pena- Poi però, quando mio padre ha avuto un in- lo vorrei definire meglio. Dopo aver appreso cidente, di colpo, ho capito che il mio posto lizzate dal contesto. Fac- le competenze tecniche anche lavorando era in azienda. Nessuno mi ha obbligato, ci ciamo fatica a farci sentire. sulle macchine, ora mi sto concentrando sono andata perché ho sentito che quella I costi delle materie prime sulla parte commerciale». era la scelta più giusta». aumentano a dismisura, «Comunque, al netto delle difficoltà iniziali, Da quel giorno, ormai, sono passati 10 anni. con grossa difficoltà ad penso che essere una donna, in un’azienda «Un decennio di evoluzioni tutte positive, alzare i prezzi di vendita» meccanica, prevalentemente “di maschi”, seppur con tutte le difficoltà del caso. Sono aiuta. La donna è abituata a far di tutto, stati 10 anni di cambiamenti importanti – afferma l’imprenditrice che da subito ha ap- capo, super dirigente, ed altri titoli. Siamo dal seguire i figli a gestire la casa e il lavoro. portato cambiamenti importanti sul lavoro, un gruppo unito dal lavoro che ha piacere Un uomo, di solito, è più settoriale. In questi implementando automazione e tecnologia a stare insieme e che si ritrova anche per anni ho appurato che le donne in azienda – Purtroppo le aziende familiari, special- festeggiare compleanni e grigliate». capiscono subito quando serve fare qual- mente di contoterzisti, nel mezzo della fi- Alla Mem, su 17 dipendenti, quattro sono cosa che va oltre i propri compiti più spe- liera di fornitura, risultano penalizzate dal donne: due impiegate, una operaia in pro- cifici. Bene quindi l’intraprendenza delle contesto. Facciamo fatica a farci sentire. duzione e poi Eleonora, il cui ingresso in donne». I costi delle materie prime aumentano a azienda è stato accompagnato da parec- Che questa intervista possa essere uno dismisura, con grossa difficoltà ad alzare chi pianti. «Sono stati anni difficili, in cui i prezzi di vendita». ho dovuto imparare a farmi le ossa e ad stimolo per tutte quelle donne che vorreb- Quando a navigare in un contesto così dif- essere credibile soprattutto nei confronti bero avere più responsabilità, ma che alla ficile è un’azienda di famiglia possono ca- dei clienti e di chi si occupa della parte tec- fine non se la sentono. E un incoraggia- pitare due cose. O si affonda. O succede nica - continua Eleonora - Sono sicura che mento per tanti padri. imprese e territorio | 15
profili d’impresa pagina a cura di Davide Ielmini Il filosofo innovatore che crea gelati al gusto di felicità Nella verdura, Marco Buosi ci vede un centrifugato. sistema a circuito chiuso dell’acqua che, poi, viene Nella frutta, un sorbetto. In una stecca di vaniglia del scaldata per il consumo quotidiano e produce energia Madagascar un gelato dal gusto pulito. Perché Marco per l’impianto di climatizzazione. L’energia proviene è un filosofo, e un innovatore, di uno fra gli alimenti esclusivamente da fonti alternative pulite e tutto il più golosi della storia. Dove la nocciola è quella Igp del- packaging è biocompostabile al 100%». le Langhe, il pistacchio di Bronte, la mandorla di Noto, le uova della gallina bianca livornese di Paolo Parisi, La produzione di rifiuti si è ridotta del 90%. E la cremo- il cacao è belga (Callebaut) e francese. La polvere di sità? Naturali anche gli addensanti. Bandita la chimi- liquirizia, di marca Amarelli, rigorosamente calabra. ca, alla Gelateria Buosi – aperta nel 2008 con la socia Juanita - si lavora sulla tecnica di ciò che è essenzia- Tra globale e locale, il gelato di Marco Buosi è un «con- le. Complice la passione di nonno e papà Ermes, a 14 densato di felicità». anni Marco serve già gelati e caffè. E oggi, che di anni ne ha 47, si entusiasma di fronte ad un complimento E promette un giro del mondo tra le pesche di Mona- semplice: «Che buono, il suo gelato!». te, i Brutti e Buoni, il latte e la panna dalla Centrale di Varese e, dal Giappone, sesamo e The Verde Matcha. La menta ha il colore della foglia appena raccolta e le Il segreto sta nel continuo miglioramento della bontà, noci sono qualità Pecan. La parola che muove idee e nella sostenibilità e nella ricetta: «La mia esclude idro- alchimie è una sola: felicità. I gusti sono ottanta, ma genati e mono e digliceridi degli acidi grassi – dice con nel banco frigo ce ne stanno solo 36: «Ora non inven- orgoglio l’imprenditore - Le macchine del gelato sono to più nulla – commenta Marco – perché ai gusti ci si a “zero sprechi” perché vengono raffreddate con un affeziona e ciascun cliente cerca sempre il suo». Gelateria Marco Buosi Via Veratti Varese Crescere e investire sulle quattro ruote del futuro L’automobile? Un tempo era uno status symbol, oggi è solo un dalla piccola autofficina con tre box ora si lavora in uno spazio di servizio. A dirlo sono i fratelli Paolo e Luca Zuccalà, alla testa della 800 metri quadrati. Ma il must dell’imprenditore del XXI secolo è la Carrozzeria Verdi fondata da papà Claudio. Un’attività dove l’auto formazione continua. Ecco perché i due fratelli spingono sull’acce- diventa automotive, mobilità avanzata, car rent e servizio fatto leratore delle nuove tecnologie, delle attrezzature all’avanguardia, di dichiarazione dei sinistri, soluzione dei problemi, assicurazioni, dell’igienizzazione delle auto, di un rapporto umano solido, rispet- assistenza per le macchine sostitutive, revisioni. I clienti vogliono toso e trasparente. La Carrozzeria Verdi è una famiglia che ha essere liberi da ogni disagio e sentirsi al sicuro. conquistato anche i fornitori: «Per loro – dicono Paolo e Luca – non siamo un semplice codice». A fare la differenza è la combinazione tra professionalità e umani- tà: un plus che alla Verdi nasce da un ambiente di lavoro sereno dove ognuno si deve trovare a proprio agio. Perché se c’è una cosa che un imprenditore non deve mai dimenticare è la soddisfazione del cliente. La stessa che Paolo Zuccalà garantiva anche ai suoi amici, dall’asilo alle scuole medie, verniciando prima i modellini delle Che nel suo vocabolario da imprenditore ha due verbi chiave: cre- auto e poi bicilette e Vespa. E oggi, sui social, la Carrozzeria Verdi scere e investire. Dai tre dipendenti degli inizi si è saliti a 11 e fa il pieno di visualizzazioni e Like. Carrozzeria Verdi Via Giuseppe Mazzini Uboldo 16 | imprese e territorio
profili d’impresa INNOVARE NELLA TRADIZIONE Alla Gimac “da cosa nasce cosa” Un artista del cemento Ed è sempre circolare per i 100 anni del ponte Liberty Alla Gimac si realizzano macchine micro soprattutto per il set- Il ponte di via Magenta a Varese, fiore all’occhiello del Liberty, tore biomedicale. Nello stesso tempo, Simone Maccagnan – ha compiuto 100 anni. Il restauro conservativo dell’opera, bene cotitolare – indaga la sua personale idea di “economia circola- storico della città, è stato affidato ad un imprenditore che, poco re”. Per lui, uno fra i passi più naturali che possa compiere un meno che ottantenne, ancora si emoziona quando gli ingegneri imprenditore. La “catena del valore”, per Simone, si costruisce gli fanno i complimenti e sua moglie Carla gli dice “sei unico!”. attraverso il riciclo della plastica – polietilene, polipropilene, Pla Carlo Canziani in quel ponte ci ha messo 1.600 chili di acciaio (il polilattato di cui sono fatte anche le cialde del caffè e le inossidabile per l’armatura interna; 300 quintali di calcestruzzo; posate biodegradabili) – nel mondo del design. Seguendo tre 2.300 staffe. «Un intervento problematico», dice l’imprenditore fasi: la conoscenza dei materiali (solo una parte della plastica che ha controllato la struttura 4 volte e la notte pensava ai par- di eccellenza usata per il medicale può essere riutilizzata), il ticolari che sembrava non quadrassero. design come opportunità di recupero (e immagine di un og- Paura di sbagliare? «Quella c’è sempre». Perché ci sono dettagli getto funzionale), la tecnologia (come usarla dopo che se ne è che vanno messi a fuoco e le campate fanno dannare. Eppure, accumulata così tanta). L’ingranaggio principale della catena, Carlo Canziani – artista del cemento – ce l’ha fatta anche que- però, è la fiducia. sta volta dopo il restauro dell’Università di Pavia, la ristruttura- Da qui le collaborazioni con la LATI di Vedano Olona, che alla zione di Venaria Reale, la piazza S. Giovanni a Busto Arsizio e Gimac fornisce polimeri da riciclare e che ha messo in contatto la Galleria San Babila a Milano. «Lavori strani», li definisce Carlo, proprio l’azienda di Biandronno con Tiziano Vudafieri, designer perché la cosa più difficile «è fare il prezzo della manodopera: il che con Simone Maccagnan ha realizzato la Wilhelm Lamp. Un 90% del costo». Storia di vita: l’azienda di costruzioni del nonno oggetto complesso fatto in policarbonato riciclato e realizzato con stampa additiva. Dopo essere stata esposta al Museo “Le- fondata nel 1911; quella di papà nel 1948, ma votata ai manufatti onardo da Vinci” in occasione della Milano Design Week 2019, in serie (pilastri, cordoli, pozzi perdenti): «La sabbia la mangiava- nel 2020 la lampada avrebbe dovu- to andare all’asta da Christie’s. Ora è accudita da Rossana Orlandi, guru del design a livello internazionale. “Economia circolare”, nel vocabolario di Simone Maccagnan, si traduce con la parola giapponese wabisabi, che si- gnifica “osservare l’effetto del tempo che passa”. Accettare l’imperfezione delle cose e dunque, per la Gimac, eliminare l’ele- mo come il pane». A 14 anni si esercita sui camion dell’azienda, mento di disgusto dal rifiuto e condi- ma non tutto fila liscio: «La retromarcia non sempre ingranava». videre un impegno per il futuro: «Da Diplomato da geometra, nel 1972 entra in azienda una volta per qui il lavoro con il Gruppo CAP di Mi- tutte. E vede di tutto: «Fiducia negli altri ma anche tante frega- lano, che ci ha contattati per capire ture: una volta i contratti si facevano con una stretta di mano. se la plastica delle fognature possa Poi, arrivò l’acconto: ho imparato a chiederlo anch’io». essere riutilizzata – commenta Si- Tanti i consigli ricevuti da papà - «onestà, correttezza e serietà; mone Maccagnan - In gioco abbiamo avrei dovuto essere anche un po’ furbo» - e i primi contrasti: «Io chiamato anche Davide Crippa del Po- e papà avevamo culture imprenditoriali diverse e il mondo stava litecnico di Milano che ha dato il via al cambiando: sull’acquisto di un carroponte nascevano le prime progetto “Da cosa nasce cosa”, per discussioni. Ma anche i manufatti in cemento in serie stavano realizzare elementi di arredo urbano. tramontando. E così eccoci arrivare ad oggi, dove ogni lavoro è Rigorosamente in plastica riciclata». unico». Proprio come Carlo Canziani. Gimac Figli di Carlo Canziani Via Roma Viale C. Ferrini 25 Castronno San Macario imprese e territorio | 17
items Due docenti – Cesare Pozzi e Fabio Mon- tobbio – ci aiutano a capire come affron- tare la speculazione internazionale che sta creando non pochi problemi anche negli approvvigionamenti Le materie prime valgono oro Soluzioni e consigli per superare lo choc-rincari L’altalena delle materie prime sale ma non costo del lavoro. Rischiamo la desertifica- dell’aumento dei trasporti internazionali e scende. È una questione di speculazione zione: nel 2019, 125mila ragazzi se ne sono con il cambiamento dei consumi durante la internazionale che, afferma Cesare Pozzi, andati dall’Italia per lavorare altrove». pandemia. «E’ l’“effetto Amazon” sui settori docente di Economia Industriale alla Luiss che operano negli imballaggi: più acquisti di Roma, «vede in questo aumento un’op- LE CAUSE: SPECULAZIONE, “EFFETTO online hanno aumentato le consegne e la portunità per la finanza: le imprese si sono AMAZON” E SUPPLY CHAIN DEBOLI quantità di materia prima per il packaging. bloccate, ma quando ripartiranno avranno Speculazione, ma non solo. La parola non La domanda si trasforma», rimarca il docen- un gran bisogno di materie prime. manca di stuzzicare anche le riflessioni di te. In ultimo, le Pmi hanno meno accesso ai E ci sarà una vera corsa all’approvvigio- Fabio Montobbio, che Economia Industriale fornitori e, di fronte alla pandemia, le global namento». Inoltre, «l’Italia ha ridotto la sua la insegna all’Università Cattolica di Milano. supply chain non hanno avuto la flessibilità presenza sui mercati in cui riesce a tra- E che sostiene, in linea con Pozzi, l’impor- necessaria a garantire un’offerta a prezzi sferire l’incremento dei prezzi. Negli ultimi tanza di capire prima le cause del proble- ragionevoli per tutti. vent’anni, il Paese ha perso il 15,5% della ma per poi arrivare a quelle soluzioni che sua produzione manifatturiera in un mondo potrebbero essere praticate dalle piccole LE SOLUZIONI: CREDITO, FLESSIBILITA’ E in cui il valore del manifatturiero è raddop- e medie imprese, il target più colpito da ADDITIVE MANUFACTURING piato. Così, ha perso spazi nei mercati finali questo rialzo. Da un lato «alcuni fornitori Le soluzioni per le Pmi non sono immediate, ma i docenti ne elencano alcune sulle quali e si è concentrata su quelli di produzione restringono l’offerta e alzano i prezzi, gene- riflettere: intermedia accentuando la sua struttura rano collusioni tacite e speculazioni sugli da terzista», rimarca il professore. asset finanziari legati alle materie prime, > Montobbio - Le imprese in crisi causa Come controbattere all’aumento delle ma- dall’altro – commenta il docente – si esauri- pandemia non possono essere aiutate terie prime? «Alcune imprese potranno ri- scono gli stock, la ripresa c’è, in alcuni Pae- con finanziamenti temporanei. È giusto durre i margini, anche se di poco. Altre non si emergenti aumenta la domanda e quindi dilazionare la scadenza dei debiti e agi- lo potranno fare. E di certo l’Italia non si i prezzi volano». re sui costi fissi, ma si deve intervenire può permettere un’ulteriore riduzione del Però, il problema si allarga con la complicità anche su tutti quegli aspetti istituzionali 18 | imprese e territorio
items temi scottanti Cosa possono fare le Pmi per fronteggiare il problema? Cercare fornitori più economi- ci sui mercati interna- zionali e puntare sulla propria flessibilità imprenditoriale www.impreseterritorio.org legati al funzionamento dei mercati finan- cuni settori saranno più veloci e riusci- cambiare le tecnologie di produzione, di- ziari. ranno a sfruttare quei fornitori esteri che versificare le materie prime utilizzate e Pozzi - Bisogna operare affinché i soldi venderanno a prezzi più bassi per guada- affrancarsi dalla dipendenza dell’approvvi- delle banche centrali arrivino all’econo- gnare quote di mercato. Bisogna puntare gionamento estero. Le nuove tecnologie mia reale riducendo i costi per le imprese sulla propria flessibilità imprenditoriale. aiutano le aziende a ridurre proprio quei e rendendo tutto più snello. Ma ad esse- Pozzi – Scontiamo la mancata riorganiz- costi che erano stati il primo motivo di de- re aiutate, prima di tutte, devono essere zazione del sistema imprenditoriale che localizzazione. quelle imprese che generano valore. An- avremmo dovuto predisporre trent’anni Pozzi - Non basta investire per generare che per il territorio. fa. L’Italia deve tanto importare quanto valore. Oggi non ci si deve concentrare > Montobbio - Contratti di consegna dei esportare, perché ci mancano materie prodotti: sono stati siglati in un momento prime di tutti i tipi. sulla fretta di investire ma sulla scelta in cui i prezzi delle materie prime erano > Montobbio - L’impresa deve guadarsi in dell’investimento, per mettere risorse in nettamente inferiori rispetto alle quota- giro, ma non lo deve fare da sola. Reti e quegli ambiti che generano valore per il zioni di questo periodo. Alcune imprese consorzi possono evitare comportamenti territorio e rafforzano le filiere. Questo ritardano la consegna, altre non riesco- opportunistici da parte di fornitori che, sui permette alle imprese di mantenere la no a stare nel budget definito in prece- mercati locali, hanno posizioni di forza. forza del Made in Italy, che è espressione denza e abbandonano la commessa. Nei Pozzi - La rete appartiene alle Pmi: le di prodotto unico. contratti, soprattutto in quelli pubblici, si grandi aziende fanno solo da ombrello > Montobbio - Gli stessi Paesi emergenti, devono introdurre elementi di flessibilità protettivo. che sono causa di questo rincaro, potreb- laddove questa flessibilità non c’è. > Montobbio - Collusione. Le imprese che si bero anche essere parte della soluzione. > Montobbio - Cercare fornitori più econo- accorgono che a monte ci sono restrizio- La stessa Cina, che ha grosse scorte mici sui mercati internazionali. Questa ni dell’offerta per tenere i prezzi alti devo- pubbliche di materie prime, potrebbe im- potrebbe essere una valida soluzione a no cercare di coinvolgere l’Antitrust. patto, però, che si riesca a trovare una > Montobbio - Reshoring. Le imprese che metterle nel mercato. Ed è quello che sta vera opportunità. Le imprese si muove- fanno ritorno in madre patria possono cercando di fare proprio per frenare l’au- ranno a macchia di leopardo, perché al- affidarsi all’additive manufacturing per mento dei prezzi. Davide Ielmini imprese e territorio | 19
items DIVERSIFICARE È MEGLIO È la flessibilità l’oro del 2021 www.impreseterritorio.org 20 | imprese e territorio
items strategie anticrisi La crisi è maestra in tante materie, ma confermata, dai piccoli ai grandi. temporaneamente anche allo smartphone in una in particolare si è ritagliata anche Tre mesi di stop, ad esempio, potevano del proprietario. Se si è trattato di un fur- una specializzazione: la diversificazione mettere alla prova duramente la Yalos Mu- to, Viasat coordinerà l’azione delle forze dei mercati è una risorsa fondamentale rano, della famiglia Ferro. Realizzare splen- dell’ordine per il recupero della bicicletta per affrontare la tempesta. Una lezione dide creazioni in assenza di turisti, però, rubata. trasmessa anche durante la recessione di non era foriero di una ripresa a mille su più di dieci anni fa: chi sa lanciare nuovi questo fronte. Invece, si riesce ad andare Del resto, spostandosi sul fronte dei co- prodotti e intercettare nuovi trend oppo- avanti perché si erano già aperti degli altri lossi, parla chiaro l’esempio di Ferrero, una nendo la sua flessibilità a questo magma, canali. L’oggettistica è il main business, si realtà e un settore che non hanno risenti- ha più chance di cavarsela. è ripreso ad esempio il filone delle raccol- to della tempesta Covid. Ma non per que- E magari di crescere. te punti con i supermercati che è andato sto si sono fermati nel guardare avanti Non tutti però l’hanno colta. Il recente rap- bene e si è dato ulteriore sviluppo al set- e diversificare. Il gruppo Ferrero, con 75 porto sulla competitività 2021 Istat l’ha tore bagno. anni di esperienza dedicati allo sviluppo di messo a fuoco. A fine 2020 si conside- Spesso, dunque, si semina prima della prodotti dolciari innovativi, è entrato nel tempesta. E insieme, è ancora meglio. Pa- mercato dei gelati confezionati, che in Ita- trolline, azienda leader nella produzione lia vale qualcosa come 1,9 miliardi di euro. dei sistemi di sicurezza ad esempio per auto e moto, è salita in bicicletta così. Sì, Nel momento delle difficoltà, perché quest’era Covid ha visto anche Per lanciare nuove linee dice l’Istat, un quarto delle il boom delle bici, elettriche e non solo una via cruciale è spes- imprese ha impostato (quelle tradizionali nel 2020 sono cresciu- so la collaborazione con delle reazioni nel segno della te del 14%). Altrettanto lanciato però è il altre imprese. Una realtà diversificazione, dai canali trend dei furti: +60% nel primo semestre confermata, dai piccoli ai dello scorso anno e da notare che molti di vendita ai nuovi prodotti grandi: ecco le storie di chi non presentano denuncia. Così Patrolline Che non per forza devono lo ha fatto con successo si è alleata con Viasat, eccellenza italiana essere le mascherine nelle soluzioni telematiche satellitari de- dicate alla sicurezza, e Mansutti spa uno Missione dichiarata, diventare un attore dei principali gruppi assicurativi Italiani dal importante nel mondo dei gelati confe- 1925: questa partnership ha permesso di ravano a rischio il 33% delle aziende con zionati della grande distribuzione organiz- ampliare i servizi di protezione e sicurezza meno di 10 addetti, il 26,6% delle piccole zata. Nella Gdo infatti viene distribuito, dedicati al mondo Smart Mobility. (10-49), il 10% delle medie (50-249) e il 15% inoltre, il 60% del totale dei gelati confe- delle grandi (oltre 250). Elementi scatenan- zionati venduti in Italia. Ferrero ha deciso Spiega il presidente Angelo Chianese: «Ve- ti, legati alla pandemia, illiquidità e caduta rificati i numeri dei furti in questo speciale di puntare su stecchi e ghiaccioli. E que- della domanda interna. Un quarto abbon- ambito, abbiamo pensato a PatrolBike, un sto anche esportando in Francia, Germa- dante delle imprese, tuttavia, ha impostato localizzatore satellitare autoalimentato, nia, Austria e Spagna. Come è stato pre- delle reazioni nel segno della diversificazio- discreto e di piccole dimensioni che, colle- parato il terreno? Lo sviluppo dei gelati e ne. Questa viaggia dai canali di vendita ai gato a una App, permette di conoscere in dei ghiaccioli Ferrero è stato ulteriormen- nuovi prodotti. Che non per forza devono ogni momento dove si trova la propria bici te rafforzato grazie alle sinergie con Ice essere le pur vitali mascherine. ed aiuta a ritrovarla in caso di furto». Atti- Cream Factory Comaker, società spagnola vo un monitoraggio 24 ore su 24: in caso specializzata nello sviluppo e nella produ- Non solo: per lanciare nuove linee, appun- di rimozione del dispositivo, il sensore di zione di prodotti per gelateria, con più di to, una via cruciale è stata spesso la col- vibrazione invia una notifica d’allarme in 55 anni di esperienza: due anni fa Ferrero laborazione con altre imprese. Una realtà tempo reale alla Centrale Operativa e, con- ne ha acquisito il controllo. Ma. Lu. imprese e territorio | 21
Puoi anche leggere