4IL COLTIVATORE - Federazione Regionale Coldiretti Friuli Venezia ...

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4IL COLTIVATORE - Federazione Regionale Coldiretti Friuli Venezia ...
IL COLTIVATORE
                                                                                                                 n.11 novembre 2014

                                                                                                                                               fr i u l a n o
                                                                                                                                      M e n s i l e d e l l a Fe d e r a z i o n e R e g i o n a l e C o l d i re t t i d e l F r i u l i Ve n e z i a G i u l i a

                                                                                                                                                                 r icMALTEMPO:
                                                                                                                                                                      o
                                                                                                                                                  m inim  o  sto
                                                                                                                                      raccolti al           in  It a ly
                                                                                                                                      per la diet a M a de
POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N° 46) ART. 1. COMMA 1, CNS UD

                                                                                                                                 L’EDITORIALE:
                                           “La risposta del vice
                                                                                                                                                                                                     OSCARGREEN
                                         presidente della Regione
                                                                                                                                                                                                  “I giovani italiani che
                                               a Ermacora”
                                                                                                                                                                                                   inventano il lavoro”
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HUSQVARNA 135
40,9 cm3, 1,5 kW, 35-40 cm, 4,4 kg. Potente motore X-Torq ® per una
riduzione delle emissioni di scarico fino al 75% e del carburante fino al
20%, primer ed interruttore di stop a ritorno automatico per facilissimi
avviamenti, sistema Air Injection™ per una migliore pulizia del filtro ed
efficaci ammortizzatori LowVib ® per un maggiore confort.

              LEGGENDARIA,
            ANCHE NEL PREZZO
Quale migliore occasione del nostro 325° anniversario per proporti la motosega Husqvarna 135 ad un prezzo eccezionale?
Leggera, efficiente, facile da avviare, utilizzare, conservare nel tempo... e per la prima volta, facile anche da acquistare.
Quest’inverno vivi il mito Husqvarna da vicino; svolgere i lavori quotidiani per la cura degli alberi e preparare la catasta
di legna da ardere, con Husqvarna 135 si rivelerà davvero tutta un’altra storia, animata dalla tecnologia, il design e la
competenza ingegneristica che da secoli ci caratterizzano.

                                   1689                                                                                    2014
                                   Succede in Svezia;                                                                      Succede nel Mondo;
                                   è il 1689.                                                                              è il 2014.

  In una cittadina della Svezia meridionale, Huskvarna, hanno inizio i 325                  Ad oggi Husqvarna Group è il più grande produttore al mondo di
  anni di Husqvarna Group. 325 anni scanditi dall’innovazione e da un                       rasaerba, trattori da giardino, motoseghe e molto altro ancora.
  forte spirito imprenditoriale, che diedero origine ad armi, macchine da                   La nostra vasta e sempre più ricca gamma di prodotti rispecchia la
  cucire, stufe, motociclette, attrezzature per la cura del giardino e del                  nostra volontà di dare sia agli utilizzatori professionali sia a quelli
  bosco, con motoseghe illustri e sempre più performanti.                                   privati le macchine giuste per svolgere un lavoro ottimale, dal risultato
                                                                                            perfetto. Husqvarna 135 è una di queste.

                                      Segui Husqvarna Italia su               Facebook             Youtube            Twitter

        Offerta valida dal 01/10/2014 al 31/12/2014 presso i Rivenditori aderenti all’iniziativa. Maggiori informazioni sul sito www.husqvarna.it
                                Copyright © 2014 Husqvarna AB (publ). Tutti i diritti riservati. Husqvarna® è distribuita da Fercad SpA.
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Sommario
REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI UDINE N. 55 DEL 10.04.1951      EDITORIALE 04                 la risposta del vice presidente della Regione a Ermacora
ISCRITTO AL ROC (Registro degli operatori di comunicazione)
AL NUMERO 16747
                                                              NAZIONALE 05                  legge di stabilità posotiva per il presidente Moncalvo
COLTIVATORE FRIULANO N. 11                                              06                  stop in Italia a aranciata senza arance
20 Novembre 2014                                                        07                  boom dello spumante italiano
EDITORE                                                                 08                  top ten premiati dell’agroalimentare italiano
Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia
Via Morpurgo, 34 . 33100 Udine                                REGIONALE 10                  OSCARGREEN 2014
T. 0432.595811 . F. 0432.595807                                         11                  Fotovoltaico: cambiano incentivi e modalità di pagamento dal GSE
friulivg@coldiretti.it
                                                                        12                  PAC 2014-2020: firmato il decreto sulle scelte nazionali
DIRETTORE RESPONSABILE                                                  13                  GREENING: i primi chiarimenti sulla diversificazione culturale
Danilo Merz
                                                                        14                  VITIVINICOLO: vigneti 2014, finanziate tutte le ristrutturazioni
COMITATO DI REDAZIONE                                                   15                  EPACA
Danilo Merz, Ivo Bozzatto, Claudio Bressanutti,
Marco Malison,Vanessa Orlando                                           16                  SHOPPINH BAGS: biodegradabili e biocompostabili
                                                                        17                  la newsletter di Campagna Amica
COORDINATORE DI REDAZIONE
Mauro Nalato                                                            18                  REDAZIONALE

IMPAGINAZIONE e GRAFICA
                                                                        19                  DON BONETTI: giornata del Ringraziamento
Elisabetta Tavano

STAMPA                                                             UDINE 20                 64^ giornata del Ringraziamento
Grafiche Filacorda                                                                21        salgono a 9 i mercati di Campagna Amica
Viale Palmanova, 464/28 . 33100 Udine
www.grafichefilacorda.it
                                                                                  22        CAMPAGNA AMICA: week end all’insegna dei mercati
                                                                                  23        successo rinnovato per “Gemona, formaggio...e dintorni”
INSERZIONI
Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia
                                                              PORDENONE 24                  dal Ringraziamento un progetto per le imprese
ABBONAMENTO
Costo abbonamento annuo 2,00 euro
                                                                                  25        Ringraziamento: partecipazione sentita per centinaia di persone
Il Coltivatore Friulano viene inviato in abbonamento                              26        vendita diretta: regole e opportunità
ai soci delle Federazioni provinciali Coldiretti
di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste                                            27        circolazione stradale, la polizia in cattedra

Questo periodico è associato                                     GORIZIA 28                 “l’Intervento” di Antonio Bressan
all’Unione Stampa Periodica Italiana                                              29        riforma PAC 2014-2020, in tanti agli incontri

                                                                  TRIESTE 30                “l’Intervento” di Alessandro Muzina

                                                                BACHECA 31                  compro vendo

                                                                      C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

                                                               IL PUNTO COLDIRETTI
                                                                   GIORNALE ON LINE
                                                                PER LE IMPRESE AGRICOLE
                                                                                                                                        C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

                                                                LEGGILO E STAMPALO DAL SITO
                                                                     WWW.COLDIRETTI.IT                   C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

                                                               O CHIEDILO AL TUO UFFICIO ZONA

                                                                    LA NEWSLETTER
                                                                  DI CAMPAGNA AM
                                                                                 ICA
 IL COLTIVATORE FRIULANO
   è scaricabile all’indirizzo
www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it
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editoriale 4

                                                                                                      Editoriale
                                        La risposta del vice presidente della Regione a Ermacora
                                BOLZONELLO, SU FRIULIA, FRIE E SEMINATIVI
                                     LA REGIONE SARÀ DELLA PARTITA

(d.e.) Dopo aver lanciato alcune proposte al mondo poli-         aggregazione, la capacità di mettere in rete chi ope-
tico su credito e crisi dei seminativi, lascio volentieri que-   ra nel settore dei cereali, a cominciare dagli essiccatoi.
sto spazio al vice presidente della Giunta regionale Sergio      Siamo tutti consapevoli che i prezzi del mais, del-
Bolzonello che ci ha inviato alcune importanti riflessioni.      la soia e degli altri seminativi sono fissati a livel-
                                                                 lo internazionale e che non possiamo fare nulla per
Dal settembre scorso i finanziamenti del Fondo di rota-          invertire il trend attuale. Possiamo però, come sug-
zione per l’agricoltura sono gestiti anche da Mediocredito       gerisce il presidente Ermacora, intervenire sulle alle-
FVG, la banca partecipata a maggioranza dalla Regione.           anze settoriali, ovvero sulle filiere, investendo in linee
L’operazione ha un duplice significato: sul piano concre-        di prodotti nuovi e in marketing, associando produt-
to amplia la rosa degli istituti bancari che intervengono        tori, essiccatoi e cooperative di commercializzazione.
a sostegno degli investimenti aziendali e per il consolido       Proprio perché la valorizzazione delle filiere è in gra-
debitorio e, sotto il profilo economico, riconosce alle im-      do di restituire valore aggiunto all’agricoltura del Friu-
prese agricole, indipendentemente dalla loro ragione so-         li Venezia Giulia dobbiamo potenziare e sviluppare le
ciale, un ruolo portante all’interno del sistema economico.      strutture di trasformazione soprattutto nel compar-
L’operazione è stata valutata positivamente dal mondo ru-        to dei cereali, senza più permettere che il mais se ne
rale e, in particolare, dal Presidente Ermacora che, proprio     vada fuori regione e torni trasformato in mangimi. O
sulle pagine di questo giornale, l’ha definita un passo im-      che non venga remunerato adeguatamente solo per-
portante dal punto di vista politico-sindacale e culturale,      ché non riusciamo ad aggregare l’offerta. Purtroppo
da cui far scaturire altri e innovativi interventi regionali.    abbiamo troppi soggetti che svolgono attività di essic-
L’indicazione avanzata è di aprire anche l’operati-              cazione o che solo commercializzano i cereali, fram-
vità di Friulia e Frie alle imprese agricole, dal mo-            mentando l’offerta. Vanno quindi trovate forme di fu-
mento che esse, siano cooperative, aziende indi-                 sione, o almeno di aggregazione e di collaborazione: più
viduali, società di fatto o di capitale, sono imprese            si concentra l’offerta di prodotto maggiore è la capa-
come le altre. E, come le altre, hanno necessità                 cità contrattuale che ne deriva e la forza finanziaria.
di avere accesso a tutti i canali di finanziamento.              Questo vale per tutti i settori dell’agroalimen-
Capisco molto bene la richiesta, dal momento che                 tare, dal biologico all’ortofrutta, dal vino, al lat-
l’assessorato che guido accorpa tutti i comparti pro-            te e alla carne. Una consapevolezza che ha por-
duttivi e riconosce ad essi pari dignità, pur nella con-         tato a individuare il core business del nuovo PSR
sapevolezza che il settore primario ha delle proprie             proprio nei progetti di filiera e nei processi aggregativi.
specificità e peculiarità che, se da un lato compren-            In altre parole dobbiamo investire in modo nuovo nel
dono produzioni di pregio e prodotti di alta qualità,            primario per sostenere con forza il new deal del settore
dall’altro segnalano l’esigenza di uno sforzo importan-          agricolo. Anche perché l’agricoltura, nonostante la grave
te per costruire aggregazioni e alleanze produttive.             crisi, sta tornando ad essere attrattiva per i giovani, por-
Collocata in questa direzione l’ipotesi Friulia e Frie           tatori di idee nuove e di progetti innovativi. L’agricoltura,
assume un certo spessore e merita sicuramente di                 è bene ricordalo, anche se quest’anno la situazione dei
essere studiata e verificata, anche dal punto di vi-             prezzi è davvero disastrosa, è comunque il solo settore
sta della sostenibilità finanziaria. Non sarebbe infat-          che fa segnare una crescita del Pil ad un tasso dello 0,6%.
ti serio avvallarla politicamente, trascurando l’entità          La Regione vuole essere protagonista di questa stagione
delle risorse finanziarie occorrenti alla sua realizza-          e porsi non solo come regista fra privati (cooperative,
zione. Per questo, il mio impegno è oggi prioritaria-            artigiani, consorzi) affinché si creino sinergie e riduzio-
mente rivolto a fare tutti gli approfondimenti del caso          ne dei costi (anche per l’acquisto di materie prime) ma
per definire il quadro degli spazi di manovra possibili.         anche con politiche proprie. E Friulia e Frie potrebbero
Massima disponibilità quindi a valutare la pro-                  anche dimostrarsi funzionali a sostenere questi processi.
posta, ma su un piano di serietà e concretezza.
A pretenderlo sono i problemi che stanno sul tappeto                                                  Sergio Bolzonello
e che la stessa Coldiretti ha ben evidenziato: il rilan-                Vicepresidente e assessore alle attività produttive,
cio delle filiere agricole, l’accelerazione dei processi di           commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali
4IL COLTIVATORE - Federazione Regionale Coldiretti Friuli Venezia ...
5 nazionale

                PER IL PRESIDENTE
             DI COLDIRETTI MONCALVO
 LEGGE DI STABILITÀ POSITIVA                                     previsione di mutui a tasso zero per favorire il ricambio
                                                                 generazionale. Il provvedimento prevede anche – con-
                                                                 tinua la Coldiretti - un importante rifinanziamento con
                                                                 120 milioni di euro del Fondo di solidarietà nazionale.
                                                                 Una buona notizia considerati i problemi causati dal mal-
                                                                 tempo un po’ su tutto il territorio nazionale, con la sem-
                                                                 pre maggior frequenza del verificarsi di eventi calamitosi.
                                                                 Altri 30 milioni di euro sono stati stanziati per il trien-
                                                                 nio 2015/2017 per i contratti di filiera e di distretto, con
                                                                 l’obiettivo di rafforzare le politiche di filiera del sistema
                                                                 agricolo e agroalimentare.
                                                                 Bene - sostiene la Coldiretti - anche la riduzione del cu-
                                                                 neo fiscale, con l’estensione alle imprese agricole della
                                                                 deducibilità della base imponibile Irap del costo del la-
                                                                 voro dei dipendenti a tempo indeterminato mentre ci si
                                                                 augura possa essere scongiurato il rischio di aumento
                                                                 dell’accisa sul gasolio agricolo con un aggravio di spesa
                                                                 a carico delle aziende agricole italiane che già subiscono
Foto: il presidente Roberto Moncalvo
                                                                 sui carburanti una imposizione fiscale che è tra le più
Una occasione per sostenere la competitività dell’agri-          alte d’Europa. Occorre invece estendere anche al settore
coltura che rappresenta una delle leve strategiche per il        agricolo - continua la Coldiretti - la norma che prevede
rilancio del made in Italy sui mercati nazionali ed esteri.      la detrazione degli oneri previdenziali per in lavoratori
È quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto          a tempo indeterminato. Tra gli altri provvedimenti, da
Moncalvo nel commentare la Legge di Stabilità. È posi-           segnalare l’accorpamento dell’Istituto nazionale di eco-
tivo - sottolinea la Coldiretti - lo stanziamento di 30 mi-      nomia agraria (Inea) e del Consiglio per la ricerca e la
lioni di euro per il periodo 2015/2017, con una dotazione        sperimentazione in agricoltura (Cra) nella nuova Agenzia
di 10 milioni annui, per il finanziamento delle azioni di        unica per la ricerca, la sperimentazione in agricoltura e
sostegno all’imprenditoria giovanile in agricoltura con la       l’analisi dell’economia agraria.

 STOP A CIBI SPAZZATURA, PIÙ FRUTTA A SCUOLA
Fermare la vendita del cibo spazza-         della Coldiretti Roberto Moncalvo nel       spremute di origine nazionale senza
tura nelle scuole a favore di alimenti      sottolineare il rischio che “i giovani di   aggiunte di zuccheri o grassi come
locali, freschi e sani come spremute,       questa generazione potrebbero es-           alimento rompi-digiuno per una me-
frutta e verdura di stagione, anche da      sere i primi a vivere meno dei propri       renda sana alternativa.
sgranocchiare e in grado di assicurare      genitori”. Una situazione paradossale       La Coldiretti è impegnata nel proget-
senso di sazietà e garantire un ade-        nella patria della dieta mediterranea       to “Educazione alla Campagna Amica”
guato apporto idrico, può contribuire       che - sottolinea Moncalvo - ha fino         che coinvolge oltre centomila alunni
a sconfiggere i problemi di eccesso         ad ora garantito agli italiani una vita     delle scuole elementari e medie in
di peso e obesità. È quanto afferma         media di 79,4 anni per gli uomini e di      tutta Italia che partecipano ad oltre
la Coldiretti nel commentare positi-        84,5 per le donne, tra le più elevate       tremila lezioni in programma nelle fat-
vamente il protocollo approvato dai         al mondo. L’aumento di peso - precisa       torie didattiche e agli oltre cinquemila
venti assessori all’agricoltura delle re-   la Coldiretti - è infatti un importan-      laboratori del gusto organizzati nelle
gioni italiane nel quale si afferma che     te fattore di rischio per molte malat-      aziende agricole e in classe. L’obietti-
“è vietata la distribuzione ai minori,      tie come i problemi cardiocircolatori,      vo – conclude la Coldiretti - è quello di
mediante distributori automatici e in       il diabete, l’ipertensione, l’infarto e     formare dei consumatori consapevoli
ogni luogo aperto al pubblico di ali-       certi tipi di cancro. La grande diffu-      sui principi della sana alimentazione e
menti e bevande sconsigliati ovvero         sione dei distributori automatici dove      della stagionalità dei prodotti per va-
contenenti un elevato apporto totale        acquistano 23 milioni di italiani, tra i    lorizzare i fondamenti della dieta me-
di lipidi per porzione, grassi trans, oli   quali ben dieci milioni regolarmente,       diterranea e ricostruire il legame che
vegetali, zuccheri semplici aggiunti,       deve essere accompagnata - sostiene         unisce i prodotti dell’ agricoltura con i
prodotti ad alto contenuto di sodio,        la Coldiretti - da una innovazione che      cibi consumati ogni giorno e fermare
nitriti e/o nitrati utilizzati come ad-     punti a privilegiare prodotti naturali,     il consumo del cibo spazzatura.
ditivi, aggiunta di zuccheri semplici e     di stagione e Made in Italy con obietti-
dolcificanti, elevato contenuto di tei-     vi salutistici ma anche di formazione,
na, caffeina e similari”.                   soprattutto nelle scuole. Un obiettivo
“Una svolta necessaria in un Paese          che - continua la Coldiretti - può es-
come l’Italia dove quasi un bambino         sere sostenuto con l’aiuto dei nuovi
sui quattro (il 22,2%) e in sovrap-         distributori automatici di frutta e ver-
peso, mentre il 10,6% e addirittura         dura snack che si stanno diffondendo
obeso secondo l’ultimo Rapporto Ok-         e dove è possibile acquistare a prezzi
kio alla salute” afferma il presidente      calmierati frutta fresca, disidratata o
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nazionale 6

STOP      IN   ITALIA
ALL’ARANCIATA SENZA ARANCE
Addio anche alle oliere truccate in bar ristoranti e trattorie
                       Uno storico successo per l’Italia       arance contenute, del tutto insufficienti a coprire i costi
                       viene dall’approvazione definitiva      di produzione e di raccolta. Una situazione che – de-
                       da parte del Parlamento dell’ar-        nuncia la Coldiretti - alimenta una intollerabile catena
                       ticolo 17 della legge comunitaria       dello sfruttamento che colpisce lavoratori, agricoltori
                       con la quantità minima di suc-          ed i trasformatori attenti al rispetto delle regole. Con
                       co nelle bibite a base d’arancia        la legge comunitaria appena approvata dal Parlamento
                       che passa finalmente dal 12% al         arriva anche – sottolinea la Coldiretti - l’obbligo del tap-
                       20%, con effetti positivi per i con-    po antirabbocco per i contenitori di olio extra vergine
                       sumatori e per il frutteto italia-      di oliva serviti in tutti i pubblici esercizi. Sulle tavole di
                       no. È quanto afferma la Coldiretti      bar, ristoranti e trattorie l’olio extravergine di oliva potrà
                       nell’esprimere apprezzamento per        essere servito solo in bottiglie dotate di tappo in modo
                       l’approvazione definitiva dell’Aula     da evitare allungamenti o riempiture con prodotti che
                       della Camera della legge comu-          non hanno nulla a che vedere con quello indicato in eti-
                       nitaria che contiene importanti         chetta. La legge – riferisce la Coldiretti - prevede anche
                       norme salva Made in Italy a tavo-       sanzioni per chi non userà oliere con tappo antirabbocco
                       la, dallo stop all’aranciata senza      che vanno da 1000 a 8mila euro e la confisca del pro-
                       arance all’obbligo del tappo anti-      dotto. Le novità – precisa la Coldiretti - non si fermano,
                       rabbocco per i contenitori di olio      però, al tappo antirabbocco, in quanto è prevista anche
                       extra vergine di oliva serviti in       una più accentuata rilevanza cromatica rispetto all’eti-
                       tutti i pubblici esercizi per evitare   chettatura degli oli che siano prodotti con miscele pro-
                       frodi ed inganni. “È stata sconfit-     venienti da uno o più Stati, così da mettere in guardia il
                       ta la lobby delle aranciate senza       consumatore sulla diversa qualità e composizione mer-
arance che pretendeva di continuare a vendere acqua            ceologica del prodotto. Va detto, infine, che le modifiche
come fosse succo” afferma il presidente della Coldiret-        introdotte nel corpo della cosiddetta legge salva-oli ne
ti Roberto Moncalvo nel sottolineare che si stima che          assicurano ora la più ampia operatività richiedendo a
“grazie alla nuova norma duecento milioni di chili di          tutti gli organi di polizia giudiziaria un rafforzato impe-
arance all’anno in più saranno “bevuti” dai 23 milioni         gno su tutti i fronti, dal controllo del traffico di perfezio-
di italiani che consumano bibite gassate”. Una decisio-        namento attivo a quello delle modalità di vendita sot-
ne che - sostiene la Coldiretti - concorre a migliorare        tocosto. “Lo stop alle oliere truccate nei locali pubblici
concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre        salvaguarda un prodotto base della dieta mediterranea
le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all’o-        come l’olio di oliva che offre un contributo determinante
besità in forte aumento. Non va peraltro dimentica-            alla salute dei cittadini e rappresenta una realtà produt-
to - continua la Coldiretti - l’impatto economico sulle        tiva da primato nazionale che possono offrire importan-
imprese agricole poiché l’aumento della percentuale di         ti sbocchi occupazionali soprattutto nel Mezzogiorno in
frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila etta-     cui più duramente si sta facendo sentire la crisi” affer-
ri di agrumeti italiani con una estensione equivalente         ma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel
a circa ventimila campi da calcio, situati soprattutto in      sottolineare che è importante il fatto che “nel rispetto
regioni come la Sicilia e la Calabria. Ad oggi per ogni        della normativa comunitaria l’Italia non ha rinunciato
aranciata venduta sugli scaffali a 1,3 euro al litro agli      questa volta a svolgere il ruolo di leader nella tutela
agricoltori vengono riconosciuti solo 3 centesimi per le       della qualità e della sicurezza alimentare in Europa”.
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7 nazionale

BOOM DELLO
SPUMANTE
ITALIANO        NEL 2014
DOMANDA CRESCIUTA 4 VOLTE
PIÙ DELLO CHAMPAGNE
In controtendenza alla crisi lo spumante italiano fa se-        registra nel Regno Unito (+50% in quantità) che - conti-
gnare nel 2014 il record storico nelle bottiglie consumate      nua la Coldiretti - scavalca gli Stati Uniti e diventa il primo
all’estero con un balzo del 24% delle esportazioni rispetto     mercato di riferimento per le bollicine tricolori. Con il suc-
allo scorso anno, quattro volte superiore al tasso di cresci-   cesso - sottolinea la Coldiretti - crescono le imitazioni in
ta fatto registrare dallo champagne (+ 6%) nello stesso         tuti i continenti a partire dall’Europa dove sono in vendita
periodo. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti        bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germa-
che stima la spedizione all’estero di circa 350 milioni di      nia che richiamano palesemente al nostrano Prosecco che
bottiglie di spumante italiano nel 2014. Dall’inizio della      è oggetto di “falsificazione” anche in Nord e Sud America.
crisi nel 2007 le bottiglie di spumante italiano esportate      Il risultato dello spumante italiano all’estero traina - so-
all’estero sono aumentate - sottolinea la Coldiretti - del      stiene la Coldiretti - l’intero comparto del vino che si clas-
180% con un aumento della presenza in Paesi tradizionali        sifica come la principale voce dell’export agroalimentare
ma anche con la conquista di nuovi mercati dalla Russia         nazionale con oltre la metà delle bottiglie prodotte in Italia
alla Cina. Da segnalare - precisa la Coldiretti - i risultati   consumate all’estero dove si realizza un fatturato record
ottenuti sui nuovi mercati come la crescita record nelle        di oltre 5 miliardi. A preoccupare quest’anno - conclude la
esportazioni in Cina dove le bottiglie di bollicine Made in     Coldiretti - il crollo della produzione nazionale a causa del
Italy consumate nel 2014 sono addirittura raddoppiate           maltempo che ha tagliato del 15% i raccolti con la ven-
(+106%) rispetto allo scorso anno.                              demmia 2014 che si classifica come la più scarsa dal 1950
Un vero e proprio boom di vendite nello stesso periodo si       con 41 milioni di ettolitri.

MA È ANCHE BOOM DELLE IMPORTAZIONI
      DI OLIO D’OLIVA IN ITALIA
                                      Le importazioni di        punto “una task force coordinata di controllo per l’im-
                                      olio di oliva dall’e-     mediata attuazione delle norme contenute nella legge
                                      stero sono aumen-         “salva olio” approvata dal Parlamento”.
                                      tate del 45% ri-          Il richiamo – precisa la Coldiretti - in particolare, è alle
                                      spetto allo scorso        norme sul funzionamento del mercato e della concor-
                                      anno con un Paese         renza: dalla previa autorizzazione del Ministero delle
                                      come la Spagna che        Politiche agricole all’ammissione al regime di perfezio-
                                      ha addirittura qua-       namento attivo nel caso di acquisto dai Paesi extra UE
                                      si quadruplicato le       di miscele di olio fino alla disciplina contro il segreto,
                                      spedizioni verso la       che contempla l’accesso ai documenti degli uffici di sa-
                                      Penisola    (273%),       nità marittima, aerea e di frontiera delle informazioni
                                      ma sul mercato è          detenute attraverso collegamenti a banche dati elettro-
                                      praticamente      im-     niche. L’Italia è il primo importatore mondiale di oli di
possibile riconoscere il prodotto straniero per la man-         oliva che vengono spesso mescolati con quelli nazionali
canza di trasparenza in etichetta. È la Coldiretti a lan-       per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la co-
ciare l’allarme sull’invasione di olio di oliva dall’estero,    pertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una
sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi del      parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali
2014. Se il trend sarà mantenuto l’arrivo in Italia di olio     ed esteri. Sotto accusa è la mancanza di trasparenza
di oliva straniero raggiungerà nel 2014, il massimo sto-        nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in eti-
rico con un valore pari al doppio di quello nazionale che       chetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamen-
registra un produzione attorno alle 300mila tonnellate.         to comunitario n.182 del 6 marzo 2009. Sulle bottiglie
“In altre parole due bottiglie su tre riempite in Italia        di extravergine ottenute da olive straniere in vendita
contengono olio di oliva straniero ed occorre adotta-           nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande
re tutte le misure necessarie per garantire trasparenza         maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli
negli scambi, combattere i rischi di frodi e assicurare la      di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comu-
possibilità di fare una scelta di acquisto consapevole ai       nitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comu-
consumatori italiani”, ha affermato il presidente della         nitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di
Coldiretti Roberto Moncalvo nel chiedere di mettere a           oliva.
4IL COLTIVATORE - Federazione Regionale Coldiretti Friuli Venezia ...
nazionale 8
                                                                    DALL’AGRICOLTURA
                                                                         ITALIANA
                                                                      120 PRODOTTI
                                                                    DA PODIO MONDIALE
                                                                    PER VALORE MEDIO
                                                                         UNITARIO
                                                                       NELL’EXPORT
                                                                      Focus agricoltura di Symbola,
                                                                     Unioncamere e fondazione Edison
ECCO LA TOP TEN                                                               con Coldiretti
DELL’AGROALIMENTARE                                              incertezza appesantito dai suoi problemi antichi - il debi-
                                                                 to pubblico, le diseguaglianze sociali, l’economia in nero,

ITALIANO                                                         quella criminale, il ritardo del Sud, una burocrazia spesso
                                                                 persecutoria e inefficace. Ma non è un paese senza fu-
                                                                 turo. “A patto che riparta da ciò che nel mondo ci rende
Solo 5 paesi al mondo possono vantare un surplus com-
                                                                 ‘eccellenza’: la bellezza, il genio, la creatività ancorati ai
merciale manifatturiero superiore a 100 miliardi di dollari.
                                                                 territori. E la qualità, che da quella bellezza e creatività
L’Italia è uno di questi. C’è un paese dell’eurozona che
                                                                 trae ispirazione e forza: qualità che nel mondo è uno dei
attira più turisti cinesi, statunitensi, canadesi, australiani
                                                                 sinonimi di Italia, e trova riconoscimento nella forza del
e brasiliani di ogni altro. È l’Italia. C’è un paese che pri-
                                                                 made in Italy”.
meggia in quanto ad efficienza ambientale – meno CO2
                                                                 L’Italia è tra i paesi che, nella globalizzazione, han-
e meno rifiuti - delle proprie imprese: è l’Italia. E c’è un
                                                                 no conservato maggiori quote di mercato mondiale.
Paese che durante la crisi globale ha visto il proprio fattu-
                                                                 Mantenendo, dopo l’irruzione della Cina e degli altri Brics, il
rato estero manifatturiero crescere più di quello tedesco:
                                                                 72,6% delle quote di export rispetto al 1999. Performance
ancora l’Italia. È quanto emerge dal Dossier di Coldiretti
                                                                 migliore di quelle di Usa (70,2%), Francia (59,8%), Giap-
con Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison. Dentro
                                                                 pone (57,3%), Regno Unito (53,4%) (elaborazione su dati
questo Made in Italy di successo, un settore in particolare
                                                                 Wto);
ha dato prova di vitalità e tenuta, dimostrando di essere
                                                                 Il modello produttivo italiano è tra i più innovativi in
un comparto trainante per tutta la nostra economia: l’a-
                                                                 campo ambientale. Per ogni milione di euro prodotto dal-
groalimentare. Dal 2009 il valore aggiunto a prezzi cor-
                                                                 la nostra economia emettiamo in atmosfera 104 tonnellate
renti dell’intera economia è risultato pressoché stagnante
                                                                 di CO2, la Spagna 110, il Regno Unito 130, la Germania
(+2,2%), quello agroalimentare ha invece registrato un
                                                                 143. Siamo più efficienti anche nel campo dei rifiuti: con
+10,6% - di cui agricoltura +14,2% e trasformazione ali-
                                                                 41 tonnellate ogni milione di euro prodotto distanziamo di
mentare +6,8%. La filiera food è quella che meglio ha
                                                                 parecchio anche la Germania (65 t). Non solo, siamo cam-
risposto alle avversità della crisi anche in termini di com-
                                                                 pioni europei nell’industria del riciclo: a fronte di un avvio a
petitività: nel 2013 la quota di mercato del settore non
                                                                 recupero industriale di 163 milioni di tonnellate di rifiuti su
solo non ha ceduto quote, ma ha fatto registrare addirit-
                                                                 scala europea, nel nostro Paese ne sono state recuperate
tura una lieve crescita, passando dal 2,8% al 2,9%. Gra-
                                                                 24,1 milioni di tonnellate, il valore assoluto più elevato tra
zie anche a primati assoluti come, ad esempio, il maggior
                                                                 tutti i paesi europei (in Germania ne sono state recuperate
numero di certificazioni alimentari a livello comunitario.
                                                                 22,4 milioni). Nulla da stupirsi dunque, se il sistema pro-
Siamo, infatti, il Paese più forte al mondo per prodotti
                                                                 duttivo italiano è anche quello che guida la “riconversione
‘distintivi’, con 264 prodotti Dop e Igp e 4.698 specialità
                                                                 verde” dell’occupazione europea: secondo l’Eurobarometro
tradizionali regionali, seguiti a distanza da Francia, 207, e
                                                                 della Commissione UE entro la fine del 2014 il 51% delle
Spagna, 162.
                                                                 PMI italiane avrà almeno un green job, una quota superiore
Nel settore vino inoltre l’Italia conta su ben 332 Doc, 73
                                                                 a quella media europea (39%) e ben al di sopra di quella
Docg e 118 Igt. E poi c’è il biologico: siamo i primi in
                                                                 del Regno Unito (37%), della Francia (32%) e della Germa-
Europa per numero di imprese, tra i primi al mondo per
                                                                 nia (29%); (fonte: dati GreenItaly 2013);
superficie e tasso di crescita. Dipende anche da questo se
                                                                 L’Italia è, nell’eurozona, la meta preferita dei turisti
in ben 77 prodotti, sul totale dei 704 in cui viene disag-
                                                                 extraeuropei. Siamo il primo paese per pernottamenti di
gregato il commercio agroalimentare mondiale, il nostro
                                                                 turisti extra Ue, con 56 milioni di notti. Siamo la meta pre-
Paese detiene il primo, secondo o terzo posto per quote di
                                                                 ferita di paesi come la Cina, il Brasile, il Giappone, l’Austra-
mercato. Anche in termini di surplus commerciale con l’e-
                                                                 lia, gli Usa e il Canada (dati Eurostat elaborati da Coldiretti
stero siamo sul podio in 70 differenti tipologie alimentari.
                                                                 con la Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione
Sono alcuni dei dati più significativi del dossier 10 verità
                                                                 Edison con);
sulla competitività italiana – Focus agricoltura realizzato
                                                                 Considerando il debito aggregato (stato, famiglie,
da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edi-
                                                                 imprese) l’Italia è uno dei paesi meno indebitati al
son per Coldiretti. Un documento che è una risposta a
                                                                 mondo. Se invece del pesante debito pubblico guardiamo
tanti luoghi comuni che “non rendono giustizia al nostro
                                                                 la situazione debitoria complessiva del Paese, l’Italia è più
Paese e rischiano di distogliere l’attenzione dai suoi reali
                                                                 virtuosa (col 261% del PIL) di Stati Uniti (264%), Regno
problemi”.
                                                                 Unito (284%), Spagna (305%), Giappone (412%). (Elabo-
L’Italia, spiegano gli estensori del rapporto, è certamen-
                                                                 razione su dati Banca d’Italia);
te in crisi, vive, più di altri Paesi, un momento di grande
                                                                 L’Italia vanta 120 prodotti agroalimentari in cui è le-
4IL COLTIVATORE - Federazione Regionale Coldiretti Friuli Venezia ...
9 nazionale
ader mondiale per qualità. In 120 prodotti, sui 704 in cui        guiti dalla Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e Polonia
viene disaggregato il commercio agroalimentare mondiale,          (25.944, 10% di quello europeo) (elaborazione su dati Fibl-
l’Italia si piazza prima, seconda o terza al mondo per valore     Ifoam).
medio unitario nell’export (elaborazione su dati Istat, Euro-     “Nelle 10 verità – sottolinea Ermete Realacci, presidente di
stat e Un Comtrade 2013);                                         Fondazione Symbola - c’è ben più che una replica a tan-
I prodotti agroalimentari italiani dominano sui mer-              ti falsi luoghi comuni. C’è un’idea di futuro per la nostra
cati mondiali. Tra i prodotti dell’agroalimentare italiano        agricoltura che vale per tutta la nostra economia. La nostra
ben 23 non hanno rivali sui mercati internazionali e vantano      agricoltura è infatti un settore che è cresciuto nel segno
le maggiori quote di mercato mondiale. E ce ne sono altri         della qualità, che da un contributo importante all’attrattività
54 per i quali siamo secondi o terzi. Nonostante la contraf-      del made in Italy nel mondo e che continua a sviluppar-
fazione e la concorrenza sleale dell’Italian sounding, siamo      si scegliendo la via dell’eccellenza. Una ricetta valida per
sul podio nel commercio mondiale per ben 77 prodotti (ela-        tutto il Paese. Una scelta strategica che va salvaguardata
borazione su dati Istat, Eurostat e Un Comtrade 2013);            anche negli accordi internazionali e che, ad esempio, deve
Il modello produttivo dell’agricoltura italiana è cam-            essere la bussola anche del Ttip. L’Italia che può battere la
pione nella produzione di valore aggiunto. Il valore ag-          crisi è infatti il Paese che asseconda la propria vocazione a
giunto per ettaro realizzato dal settore è più del doppio della   produrre bellezza e qualità, che riconosce i propri talenti e
media UE-27, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e     li accompagna con l’innovazione, la conoscenza e le nuove
Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Non solo: sia-     tecnologie. Non è affatto una sfida facile né scontata: per
mo i primi anche in termini di occupazione, con 7,3 addetti       farcela, l’Italia deve fare l’Italia”.
per ettaro a fronte di una media Ue di 6,6 (elaborazione su       “Non è un caso che in Italia vedono una prospettiva di lavo-
dati Commissione Europea);                                        ro futuro nel cibo quasi uno studente su quattro con ben il
L’agricoltura italiana è tra le più sostenibili. Con 814          24 per cento degli iscritti al primo anno delle scuole secon-
tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal settore, non     darie superiori tecniche e professionali che ha scelto, per
solo l’agricoltura italiana emette il 35% di gas serra in meno    l’anno scolastico 2014/2015, un indirizzo legato all’agricol-
della media Ue, ma fa decisamente meglio di Spagna (il            tura, all’enogastronomia e al turismo” afferma il presidente
12% in meno), Francia (35%), Germania (39%) e Regno               nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare
Unito (il 58% di gas serra in meno) (elaborazione su dati         che gli Istituti agrari con un aumento record del 12 per cen-
Eurostat realizzata da Fondazione Symbola, Unioncamere e          to sono quelli che fanno segnare il maggior incremento nel
Fondazione Edison con Coldiretti) ;                               numero di iscrizioni al primo anno. I giovani hanno visto pri-
L’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mon-             ma e meglio di altri che nella valorizzazione del vero Made
diale. Siamo il paese con il minor numero di prodotti agroa-      in Italy legato al territorio c’è una prospettiva di futuro e di
limentari con residui chimici (0,2%, un terzo in meno rispet-     crescita nel Paese anche manca ancora la giusta redditività
to all’anno prima), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto    per colpa delle distorsioni di filiera e della concorrenza slea-
alla media europea (1,9%, aumentati di circa un terzo ri-         le dovuta alla mancanza di trasparenza nell’informazione ai
spetto all’anno prima) e di oltre 30 volte quella dei prodotti    consumatori che permette di spacciare come Made in Italy
extracomunitari (6,3%) (elaborazione su dati Efsa 2014);          prodotti importati.” Il vero Made in Italy non è un filone au-
L’Italia è il primo paese europeo per numero di agri-             rifero inesauribile e va invece difeso e protetto con cura ma-
coltori biologici. Con 43.852 imprese biologiche (il 17%          niacale - conclude Moncalvo - nell’interesse dell’economia,
di quelli europei) siamo i campioni europei del settore, se-      del lavoro e della qualità della vita nel Paese.

ANNATA AGRICOLA CON BILANCIO IN ROSSO
OLTRE 2,5 I MILIARDI DI DANNI IN ITALIA
Crolla la produzione degli alimenti made in Italy alla base       di meno di un milione di tonnellate mantiene il primato
della dieta mediterranea che fanno segnare un calo che va         mondiale davanti l’Italia che è però insidiata dalla Grecia.
dal 35% per l’olio di oliva al 15% per il vino fino al 4% del     È allarme anche per la produzione italiana di pasta a causa
grano duro destinato alla pasta, ma cala anche il raccolto        dell’eccessiva dipendenza dell’industria nazionale per l’ac-
di ortofrutta sotto gli effetti del maltempo. È quanto emer-      quisto di grano duro dall’estero da dove arriva circa il 40%
ge da una analisi della Coldiretti presentata in occasione        del fabbisogno perché non si è avuta la lungimiranza di
della Giornata del ringraziamento, nella quale tradizional-       investire sull’agricoltura nazionale. Se in Italia i raccolti di
mente viene fatto il bilancio agricolo dell’anno che è stato      frumento duro hanno subito una leggera flessione (-4%),
sconvolto da un andamento climatico del tutto anomalo             un calo consistente del 10% si è verificato nell’Unione Eu-
con un conto sulle tavole degli italiani da 2,5 miliardi tra      ropea ed un vero e proprio crollo del 27% si è registrato
calo produttivo, maggiori costi per la difesa della colture e     in Canada che è il principale fornitore dell’Italia. Com-
stravolgimento nei consumi.                                       plessivamente secondo le stime dell’International Grains
Se la vendemmia rischia di classificarsi come la più scarsa       Council, la produzione mondiale dovrebbe attestarsi sui
dal 1950, con una produzione di vino Made in Italy che po-        34 milioni di tonnellate (-15%)
trebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri, la produzione     Anche per il raccolto nazionale di pomodoro da conserva
italiana di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila ton-    per preparare polpe, passate e pelati da condimento si re-
nellate. L’andamento dei raccolti in Italia influenza natu-       gistra un calo delle rese per ettaro e la produzione rimane
ralmente anche i risultati produttivi a livello internazionale    in linea con la media stagionale degli ultimi cinque anni
dove la produzione mondiale di vino si dovrebbe attestare         solo perché si registra un aumento delle superfici coltiva-
nel 2014 a 271 milioni di ettolitri con un calo del 6% e il       te. Cattive notizie anche sul fronte dell’ortofrutta. Se per
sorpasso della Francia che con 44 milioni di ettolitri torna      alcune varietà le raccolte rimangono ancora da completa-
a diventare il primo produttore mondiale davanti all’Italia.      re o non è ancora partita (mele, pere, uva da tavola, kiwi,
Ancora più grave la situazione per l’olio di oliva con il Con-    agrumi), si stima un calo della produzione complessiva
siglio Oleicolo Internazionale (Coi) che ha stimato un calo       rispetto allo scorso anno. E per le castagne siamo addirit-
della produzione mondiale addirittura del 19% per circa           tura al minimo storico con una produzione nazionale ben
2,56 milioni di tonnellate, per effetto anche del dimez-          al di sotto dei 18 milioni di chili registrati lo scorso anno e
zamento dei raccolti in Spagna che con un quantitativo            pari ad appena 1/3 di quella di 10 anni fa.
4IL COLTIVATORE - Federazione Regionale Coldiretti Friuli Venezia ...
regionale 10

                                                                                           pubblica, che ha toccato l’apice il 13 e
                                                                                           14 novembre a Roma con il momento
                                                                                           conclusivo e celebrativo dell’edizione
                                                                                           2014.
                                                                                           Illustri relatori e ospiti autorevoli in-
                                                                                           sieme alla delegata Coldiretti Giovani
                                                                                           Impresa, Maria Letizia Gardoni, il pre-
                                                                                           sidente Coldiretti, Roberto Moncalvo
                                                                                           e il Ministro delle Politiche Agricole,
                                                                                           Maurizio Martina hanno sviluppato ap-
                                                                                           profondimenti di studi quali L’impatto
                                                                                           della crisi sulle scelte professionali dei
                                                                                           giovani italiani nell’ambito del Dossier
                                                                                           su Lavorare nella green economy e La
                                                                                           via italiana al progresso per conciliare
                                                                                           la crescita del Pil al benessere e, infine,
                                                                                           hanno dato spazio alle premiazioni con
                                                                                           la consegna dei riconoscimenti ai sette
                                                                                           vincitori per le diverse categorie.
                                                                                           Alla due giorni dedicata all’agricoltura
                                                                                           dei giovani, innovativa, che esporta e
Foto: la delegazione del Friuli Venezia Giulia                                             crea valore aggiunto ha presenziato
Da chi ha inventato la prima chips di pane leggera, croc-              la delegazione del Friuli Venezia Giulia rappresentata da
cante e ai mille sapori, a chi ha sperimentato con suc-                Marco De Munari, delegato regionale Giovani Impresa Col-
cesso un prodigioso energizzante afrodisiaco riscoprendo               diretti FVG, Mattia Bertossi, delegato provinciale di Udine,
un’antica ricetta Maya; da chi ha testato la stravagante               Alice Crepaldi, delegata provinciale di Trieste, Michele Bi-
coltivazione di microalghe molto apprezzate in cosmetica               scontin, delegato provinciale di Pordenone insieme ai ri-
e in ambito salutistico e anche in agricoltura, come fertiliz-         spettivi segretari del movimento.
zanti naturali, a chi ha avviato un virtuoso progetto di bio-          Un concorso quello di Oscar Green che testimonia il pro-
monitoraggio ambientale, utilizzando le proprie api come               fondo processo di rinnovamento in atto nelle campagne,
vere e proprie centraline antinquinamento nella Terra dei              mettendo in luce genio e potenzialità dell’agricoltura ita-
fuochi, fino a chi ha avuto la brillante idea di produrre la           liana e che si riproporrà nell’edizione 2015, alla ricerca di
prima caramella contadina a base di vera frutta. Poi c’è               nuove e grandi idee da premiare.
anche chi produce un miracoloso pecorino
anticolesterolo, che addirittura abbassa i
livelli dell’atavico nemico del cuore o, chi
ha deciso con coraggio e determinazione
di diventare agricustode di un intero borgo
abbandonato, sperimentando con succes-
so antiche coltivazioni; c’è chi ha realizzato
con entusiasmo e passione una commo-
vente crema ottenuta dalla lacrima di vite
e chi ha ricavato dalla coltivazione della ca-
napa, per tanto tempo demonizzata, stra-
ordinarie ricette culinarie, ma anche mate-
riali molto utili per la bioedilizia.
Sono queste solo alcune delle idee creative
che battono la crisi, presentate al concor-
so Oscar Green 2014, il premio per l’inno-
vazione dei Giovani della Coldiretti, sotto
l’alto Patronato del Presidente della Re-
                                                 Foto: la delegata Coldiretti Giovani Impresa Maria Letizia Gardoni e il presidente Moncalvo con i vincitori

                              A breve si apriranno le iscrizioni per Oscar Green2015.
               Non perdere l’occasione se anche tu hai fatto della tua impresa un progetto da Oscar!
                                                    Visita il sito

                                          www.oscargreen.it
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FOTOVOLTAICO                                                     CAMBIANO INCENTIVI      di Marco Malison

                                                                 E MODALITÀ DI PAGAMENTO DAL GSE
Con il decreto 16 ottobre 2014 il mini-            ridotta di una quota percentua-
stero dello Sviluppo economico ha de-              le dell’incentivo riconosciuto alla
finito le nuove modalità operative per             data di entrata in vigore del pre-
l’erogazione degli incentivi per l’ener-           sente decreto, per la durata resi-
gia elettrica prodotta da impianti fo-             dua del periodo di incentivazione.
tovoltaici da parte del Gestore servizi            La %le di riduzione che aumenta
energetici (GSE). A decorrere dal se-              (da min 6% a max 8%) all’au-
condo semestre 2014 il GSE erogherà                mentare della potenza nominale
le tariffe incentivanti con rate costanti,         degli impianti.
nell’anno solare di produzione ed ef-        In assenza di comunicazione da parte
fettuerà il conguaglio entro il 30 giu-      dell’operatore entro i termini stabili-
gno dell’anno successivo in relazione        ti, il GSE applica automaticamente la
alla produzione effettiva in misura pari     terza opzione.                              beneficiare, cumulativamente o alter-
al 90% della producibilità media an-         La norma prevede anche la possibilità       nativamente, sulla base di apposite
nua stimata di ciascun impianto.             di accedere a finanziamenti banca-          convenzioni con il sistema bancario,
In assenza di misure validate su base        ri per un importo massimo pari alla         di provvista dedicata o di garanzia
mensile, il valore della rata di accon-      differenza tra l’incentivo già spettan-     concessa dalla Cassa depositi e pre-
to è calcolato sulla base del numero         te al 31 dicembre 2014 e l’incentivo        stiti S.p.A. (Cdp) a valere sui fondi
totale di ore equivalenti del singolo        rimodulato. I finanziamenti possono         statali.
impianto come da tabella allegata al
decreto (per il Fvg è fissato a 1.059         Di questo argomento è stato discusso anche durante il convegno organizza-
ore equivalenti). Il provvedimento,           to da Coldiretti – Fattorie del Sole a Rimini lo scorso 4 novembre.
inoltre, prevede una cadenza varia-           Una delegazione della nostra regione ha partecipato all’iniziativa intitolata
bile nelle tempistiche di pagamento           “FER ed Efficienza: gli obblighi e gli adempimenti annuali degli Operatori
degli acconti in funzione della poten-        Elettrici e dei Progetti di Efficienza Energetica”; nel corso dell’evento sono
za nominale, con accorpamenti delle           state approfondite le tematiche relative agli adempimenti degli operatori
rate per gli impianti di piccole dimen-       elettrici che hanno installato impianti a fonti rinnovabili ed è stato aperto un
sioni e, per tutti gli impianti, un valore    focus sui Certificati Bianchi in agricoltura.
minimo di soglia (100 euro) dell’im-          Al convegno hanno partecipato relatori del GSE, di TERNA e FIRE, fornendo
porto da erogare.                             i chiarimenti necessari per adempiere dal punto di vista amministrativo a
Questo criterio di pagamento coinvol-         tutte le norme relative a questa materia.
gerà tutti gli oltre 530.000 impianti         Un resoconto del convegno, comprensivo delle relazioni, ed un’ampia ed
fotovoltaici italiani contrattualizzati       utile panoramica su tutti gli adempimenti in materia di agro energie può
sulla base del conto energia (dal 1°          essere consultata sul sito:

                                              WWW.FATTORIEDELSOLE.ORG
al 5°), indipendentemente da taglia
(potenza nominale) e configurazione
impiantistica.
Con riferimento agli impianti con po-
tenza nominale superiore a 200 kW il
Ministero dello sviluppo economico ha
emanato un ulteriore provvedimen-
to (DM 17 ottobre 2014) con il quale
vengono anche rimodulati gli incen-
tivi. Al titolare dell’impianto vengono
proposte tre opzioni la cui scelta deve
essere comunicata al GSE entro il 30
novembre 2014. Le possibilità sono le
seguenti:
• la tariffa è erogata per un periodo
     di 24 anni decorrenti dall’entra-
     ta in esercizio degli impianti ma
     ridotta secondo una percentua-
     le variabile (da max 25% a min
     17%) decrescente all’aumentare
     degli anni residui (rispettivamen-
     te da min 12 a max 19);
• fermo restando il periodo di ero-
     gazione ventennale, la tariffa è
     rimodulata prevedendo un primo
     periodo di fruizione di un incenti-
     vo ridotto rispetto all’attuale (dal
     2015 al 2019) e un secondo pe-
     riodo di fruizione di un incentivo
     incrementato in ugual misura (dal
     2020 in avanti);
• fermo restando il periodo di ero-
     gazione ventennale, la tariffa è
regionale 12

PAC     2014-2020
 IL CDM APPROVA IL DECRETO
      SULLE SCELTE NAZIONALI                                              di Marco Malison

Adesso si attendono le circolari applicative di AGEA
                          Dire che è stato sofferto è un eufemismo: il Consiglio dei
                          ministri ha approvato il decreto attuativo sui pagamenti
                          diretti per la nuova programmazione comunitaria senza
                          l’accordo in conferenza Stato-Regioni (il Veneto non ha
                          firmato l’intesa). I contenuti del decreto non sono una
                          novità essendo stati resi noti già il 1° agosto, termine
                          ultimo per gli Stati membri per trasmettere alla Com-
                          missione Ue le c.d. “scelte nazionali”. Tuttavia è evidente
                          che, senza l’ufficialità di questo provvedimento, non pos-
                          sono essere adottati tutta una serie di atti conseguen-
                          ti, in particolare quelli dell’organismo di coordinamento
                          (Aea), che dal punto di vista pratico sono fondamentali.
                          Sul sito internet del Ministero www.politicheagricole.it
                          sono pubblicati il testo del decreto e un vademecum per
                          gli agricoltori in cui sono illustrate le scelte nazionali re-
                          lative ai pagamenti diretti e che di seguito sintetizziamo.
                          Superfici ammissibili: nessuna esclusione rispetto a
                          quanto previsto dalla regolamentazione comunitaria.
                          Quindi con la domanda Pac del 2015 saranno assegnati
                          titoli oltre che sui seminativi anche per le coltura perma-
                          nenti (vigneti, frutteti, oliveti, boschi cedui a rotazione
                          rapida), le colture orticole anche se praticate sotto serra,
                          le colture sommerse, i terreni a riposo, prati e pascoli
                          permanenti, questi ultimi con applicazione di coefficienti
                          di riduzione se trattasi di pascoli magri o comunque col-
                          locati sopra i 600 m di quota.
                          Agricoltore in attività (agricoltore attivo): sono
                          considerati agricoltori attivi tutti gli iscritti Inps (ex-Scau)
                          come imprenditori agricoli professionali o coltivatori di-
                          retti, i titolari di partita Iva in campo agricolo che ef-
                          fettuano dichiarazione nell’anno successivo indipenden-
                          temente dal volume di fatturato (in zone svantaggiate è
                          sufficiente la partita Iva in campo agricolo anche in regi-
                          me di esonero). Sono assimilati agli agricoltori attivi co-
                          loro che, nell’anno precedente, hanno percepito aiuti Pac
                          inferiori a 5.000 euro per le zone svantaggiate o 1.250
                          euro per tutte le altre zone. Per contro non riceveranno
                          più pagamenti diretti Pac gli aeroporti, i servizi ferroviari,
                          gli impianti idrici, i servizi immobiliari, i terreni sportivi
                          e le aree ricreative permanenti, soggetti che svolgono
                          intermediazione bancaria, finanziaria e/o commerciale,
                          società, cooperative e mutue assicurazioni che svolgono
                          attività di assicurazione e/o di riassicurazione, P.A., ec-
                          cetto enti che svolgono attività formative e/o sperimen-
                          tazione in campo agricolo e quelli che hanno la gestione
                          degli usi civici.
                          Degressività e capping: l’importo del pagamento di
                          base da concedere ad un agricoltore è ridotto annual-
                          mente del 50% per la parte eccedente i 150.000 euro e
                          del 100% qualora l’importo così ridotto superi i 500.000
                          euro.
                          Convergenza: il valore dei nuovi titoli, una volta asse-
                          gnati, potrà variare nel tempo secondo il c.d. “modello
                          irlandese” che consentirà nel corso di un quinquennio
                          l’avvicinamento progressivo al valore medio nazionale
                          (VUN) in modo tale che nel 2019 il valore minimo sia pari
                          al 60% della media nazionale e la perdita massima (per
                          diritti superiori alla media nazionale) non superi il 30%
13 regionale
del valore unitario iniziale (VUI). Il VUI del “pagamento         dell’impresa. Questo pagamento avrà l’effetto di incre-
base” per la singola azienda sarà determinato in base             mentare del 25% il pagamento base.
all’ammontare pagamenti Pac ricevuti nel 2014 (decurta-           Piccoli agricoltori: è istituito un regime volontario
ti di eventuali aiuti supplementari ex-art. 68) diviso il nu-     semplificato per i soggetti con pagamenti Pac con im-
mero di titoli assegnati nel 2015 (pari agli ettari ammis-        porto forfettario che non supera i 1.250 euro l’anno ed
sibili) e moltiplicato per un coefficiente fisso (circa 58%).     esenzione dagli impegni previsti per il greening.
Pagamento ecologico (greening): gli agricoltori che               Pagamenti accoppiati: tra le scelte nazionali c’è an-
hanno diritto al regime di pagamento di base dovranno             che quella di destinare l’11% di risorse a pagamenti
rispettare le pratiche agricole “greening” che prevedono          accoppiati destinati a sostenere specifiche produzioni
diversificazione delle colture, mantenimento prati perma-         agricole e zootecniche. Per la realtà del Friuli Vene-
nenti e aree di interesse ecologico (vedi n. di settembre         zia Giulia si segnala in particolare l’aiuto accoppiato
di questa rivista). Il pagamento ecologico impegna il 30%         per la soia (circa 97 euro/ha per i primi 5 ettari), per
del budget nazionale e per la singola azienda ha l’effetto di     le vacche da latte (circa 56 euro/capo con aggiunta
incrementare di circa il 50% il pagamento base.                   di ulteriori 40 euro/capo in zone di montagna), per le
Giovani agricoltori: sono stanziati 80 milioni di euro            vacche nutrici di razze da carne iscritte a libro genea-
all’anno per i sostegno ai giovani agricoltori (18-40 anni)       logico (circa 202 euro/capo) e per i bovini all’ingrasso
nei primi cinque anni dall’insediamento a condizione che          macellati in età compresa tra 12 e 24 mesi (circa 45
il giovane assuma piena responsabilità nella conduzione           euro/capo).

                 GREENING:
    ECCO I PRIMI CHIARIMENTI
SULLA DIVERSIFICAZIONE COLTURALE
In teoria è tutto chiaro … nella pratica c’è sempre qualche       visto che l’orzo è coltura principale).
complicazione. Parliamo della “diversificazione colturale”        Il controllo di tipo amministrativo sarà effettuato dagli
ovvero di una delle tre condizioni da rispettare per poter        organismi pagatori sul 100% delle aziende in base alle
percepire il pagamento ecologico (greening). Ricordiamo           dichiarazioni riportate nel piano colturale. Per consentire
che la norma prevede che, quando in azienda la superfi-           la verifica, gli agricoltori, prima della presentazione del-
cie a seminativo supera i 10 ettari, ma non supera i 30,          la domanda di aiuto, dovranno aggiornare il proprio fa-
è necessario che nel piano colturale compaiano almeno             scicolo aziendale dichiarando nel piano colturale tutte le
due colture delle quali la principale non può eccedere il         informazioni necessarie a identificare le colture principali
75% della superficie. Se si superano i 30 ettari il piano         come sopra definite, che occupano i terreni a seminativo
colturale aziendale deve contenere almeno tre colture             dell’azienda. evitando sovrapposizioni. Come di consueto
delle quali la principale non può eccedere il 75% della           su una quota di domanda (5%) sarà effettuato anche un
superficie e le prime due sommate non devono superare             controllo oggettivo mediante telerilevamento e/o accer-
il 95%. È del tutto evidente che, specie laddove si prati-        tamento diretto in campo.
cano secondi raccolti, il rispetto di questa regola dipende       Si ricorda che per la diversificazione le colture sono con-
dal momento dell’anno in cui viene “fotografata” la situa-        siderate diverse se, con riferimento alla classificazione
zione aziendale.                                                  botanica, appartengono a generi diversi (es: frumento
Su questo aspetto è stata emanata una prima circola-              tenero e frumento duro sono assimilabili mentre orzo e
re Agea nella quale si chiarisce che l’intervallo di tempo        frumento sono considerate diverse) ad eccezione di so-
scelto per il controllo del rispetto della diversificazione è     lanacee, cucurbitacee e brassicacee per le quali si con-
quello che va dal 1 aprile al 9 giugno dell’anno di doman-        sidera la specie (melanzane e patate sono considera-
da. Il calcolo delle quote delle diverse colture si effettua      te diverse anche se appartenenti al medesimo genere).
prendendo in considerazione le colture seminate o colti-          Sono classificate come colture a se stanti anche i terreni
vate nel suddetto periodo di riferimento, che rappresenta         lasciati a riposo, l’ erba o altre piante erbacee da forag-
la parte più significativa del ciclo colturale, comprenden-       gio. La coltura invernale e la coltura primaverile sono
do sia le colture autunno vernine (in fase conclusiva del         considerate colture distinte anche se appartengono allo
loro ciclo) sia quelle primaverili estive (in fase iniziale del   stesso genere.
loro ciclo). Ai fini del calcolo, ogni ettaro di superficie a     La circolare Agea stabilisce inoltre che le Efa (aree d’in-
seminativi dell’azienda può essere conteggiato una sola           teresse ecologico) compresi gli eventuali elementi carat-
volta considerando la coltura principale, vale a dire quel-       teristici del paesaggio che siano contenute nei seminativi
la che occupa la superficie interessata per il periodo più        aziendali, sono considerate parte della porzione corri-
lungo (es. nel caso di successione colturale orzo-soia che        spondente di seminativo e concorrono alla determinazio-
avviene sul medesimo terreno nello stesso anno, la soia           ne della superficie ammissibile ai fini della diversificazio-
non può essere considerata una coltura diversificante,            ne colturale.
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